Dibattito prima della proiezione dell'anteprima italiana de "La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri", un film di Samir

No no a tutte e a tutti
Io iniziò coi ringraziamenti non formali perché se siamo qui oggi
Lo dobbiamo al mio collega al nostro collega Toni e Ricciardi non è la prima volta che promuove presentazioni di questo tipo e che attraverso questo genere di cose ci spinge a riflettere osservando a riflettere
Cercando di immedesimarsi storie che non sono poi così lontane sono storie dei nostri tempi sono la nostra storia storia che non è semplicemente fatta di eventi che si susseguono
Ma di esperienze individuali di vissuto di passioni dolori di sacrifici di vittorie che poi diventano appunto una nuova storia dei nostri paesi e il film che vedremo oggi ringrazio il regista che qui con noi il coproduttore italiano chi c'ha permesso oggi di poter mostrare anche a ragazze e ragazzi questa bella opera il film che vedremo oggi ci ricorda e cd
Fatto ornare alla mente immagini persone quotidianità
E attraverso quelle immagini attraverso quelle storie individuali ci racconta che il razzismo non è solo il frutto appunto di posizionamenti individuali di scelte sbagliate dei singoli
Ma veniva spesso anche da sistemi istituzionali consolidati
E quindi come istituzioni democratiche e noi abbiamo il compito ed il dovere di contrastare ogni forma di discriminazione queste anche
Una delle grandi attualità della nostra Costituzione se la nostra segretaria dice e lisci Line
Non smette di ricordarcelo quanto la nostra militanza sia fare in modo che il dettato costituzionale viva nella politica e nelle politiche quotidiani
Ed ecco che quindi lavorare per rimuovere le discriminazioni ogni forma di discriminazione anche quella che deriva appunto dalle consolidate
Strutture istituzionali
Ecco rimuovere quelle discriminazioni al nostro dovere il nostro compito Samir il regista ci mostra anche come sia attuale la lotta per i diritti dei lavoratori migranti
E diciamo che oggi che nel dibattito politico oggi anche oggi oggi perché aprendo i giornali si parla anche di questo se non soprattutto di questo ci rendiamo conto che
Le conquiste ottenute
Sono messe in discussione da nuove forme di precarietà ed esclusione che si continua a parlare di stranieri e con questa parola d'intendere una forma di razzismo nuovo ed ancora attuale
Per cui se da un lato le tecnologie ci spingono verso forme di lavoro più avanzate che in qualche modo possono portare a un benessere nuovo per i lavoratori dall'altro spingono gli ultimi della fila
A restare precari e anzi a subire le conseguenze peggiori di queste innovazioni tecnologiche
Ce l'ha ricordato per le sue prime parole anche il nuovo pontefice leone quattordicesimo come questa nuova rivoluzione che stiamo vivendo quella dell'intelligenza artificiale se da un lato può portare grandi benefici dall'altro
Deve ricordarci giorno dopo giorno che c'è chi può restare schiacciato anche da quella rivoluzione e noi di quelle persone ci dobbiamo occupare non a caso con le persone spesso
Sono proprio quelle che definiamo stranieri gli ultimi della fila quelli che tendiamo
A non vedere ad escludere
Ecco quella classe operaia svizzera che ci racconta Samir è proprio quella classe che ancora oggi l'ultima della fila
E le forme di sfruttamento anche qui in Italia nel due mila venticinque non mancano ancora perché è così importante oggi
Guardare questo prodotto culturale
Anche insomma di di grande qualità e non semplicemente di grande significato ecco perché è così importante anche trasformare quello che vedremo in una battaglia politica nella partecipazione
Abbiamo appuntamenti davanti a noi che ci consentono anche di affrontare questi temi di cittadinanza si parla troppo poco vero segretaria nonostante ci siano appuntamenti convocati
Che dovrebbero chiamarci invece ad affrontare questi temi il tema dei diritti di persone che sono nate cui che vivono e lavorano qui che sono patrioti del nostro Paese perché qui riconoscono di essere cittadini pur non essendo riconosciuti dalle istituzioni ed ecco che quel razzismo istituzionale di cui parlavo prima ci riguarda più da vicino di quanto pensiamo ed ecco che le storie che vedremo non sono poi storie così lontane
E io chiudo citando il nostro presidente Mattarella che su queste cose mentre ricordava l'ottantesimo della liberazione
Ha detto come sempre parole illuminanti
Ha detto la dignità delle persone non si esaurisce entro i confini dello Stato del quale sono cittadini poche parole che dicono tutto perché ci dicono che la dignità
E quello che noi dobbiamo continuare a tutelare
E che quella stessa dignità e messa in crisi ogni volta che uno Stato
Anche per le regole che si è dato isola discrimina condanna alla precarietà e all'esclusione
Allora grazie ancora a Toni ai rally a Samir per quello che vedremo grazie alle ragazze e ragazzi che presteranno attenzione a questo bel documento
E grazie a tutti coloro che con noi vorranno continuare questa battaglia politica indispensabile o lavora buona visione
Bene ringrazio ringraziamo la vicepresidente hanno Ascani buongiorno a tutte e tutti benvenute Benvenuti beh ritrovate beh ritrovati con persone che non vedeva da un po'di tempo intanto grazie Samir
Per
Questo opera che ci offre e chi condivide oggi con noi è un grazie particolare mi sia consentito non è formale o di prassi perché va fatto alla mia segretaria egli Shirai
La ringrazio di cuore perché c'è un aneddoto legato a questo film il motivo per il quale questo film oggi e qui un giorno di agosto ricevo all'improvviso un messaggio Eli Yishai ora quando ti manda un messaggio diretto la tua segretaria ti preoccupi la prima cosa che ai è la preoccupazione
Adoro il messaggio e trovo una fotografia Cornelli che mi scrive ti sto vedendo sul monitor
A che al che
Poi ovviamente ho aspettato il comma entro il giudizio e poi diciamo che da quel momento in poi ci siamo divisi alla ripresa dei lavori e la prima cosa che è lì mi ha detto ho visto il film bello lo do lo devi portare alla Camera
Poi c'abbiamo preso un po'di tempo perché Samir dovete sapere che e ammassare cioè nel senso che le stragi ha girato tutta la Svizzera ha proiettato il film un poco ovunque Luís iracheno svizzero
E quindi a la proiezione del film ha fatto discutere molto perché è bello R. è reputo che sia fondamentale vederlo perché la storia è è la storia di Samir
Sostanzialmente e l'UE che ci racconta come arriva in Svizzera l'impatto che ha
La percezione
Che riceve la percezione che da di un Paese
Che sta vivendo di un'esperienza che sta vivendo però poi per narrare questa storia tu me lo consentirai dal punto di vista lo dico sociologi come sembra un po'anfore Strampelli ricordate Forrest Gump
Lui è come se attraversasse i decenni della storia svegli
Forrest Gump scusa
Aveva
Va beh almeno almeno gli ho strappato una risata e sarò sicuramente presa in giro dei miei colleghi chi per nei prossimi mesi agli vedo lì già appostati lo so
Allora è questa storia dove giovedì la storia degli Stati Uniti eventi importanti raccontati dal suo punto di vista è Samir fa esattamente questo Paraguay utilizza una una grande narrazione una grande storia cioè la storia della presenza italiana in Svizzera
Per voi vedrete come tutto questo fluire attraverso momenti anche importanti della storia mondiale la storia europea e della storia svizzera
Come vengono attraversati e vissuti dalla comunità italiana in quel Paese e dagli occhi di Samir che vive
Esattamente quella storia
E sarà molto interessante perché è una narrazione che sembra una narrazione storica il loro bravo Samir dal punto di vista storiografico
Se è stato bravo ma allo stesso tempo è una storia che ci porta ai giorni nostri ci sono binari paralleli
Che vi dico solo una cosa poi lo vedrete
Quanto è importante un passaporto e quindi quanto diventa importante una cittadinanza per sentirsi non a pieno titolo cittadini perché quello
Uno lo avverte già
Ma nel sentirsi recepiti e percepiti dal tuo interlocutore come un cittadino tutto tondo anche se poi restano comunque
Costantemente delle differenze che tu percepisce che gli altri percepiscono guardate il messaggio più forte e chiudo
Sicuramente uno noi siamo un paese siamo sensibilità umane che per decenni io vivo
Vivo in Svizzera cioè vivo più in aereo che in Svizzera normale però diciamo vivo in Svizzera
E
C'è una narrazione che noi abbiamo costruito negli anni ovvero quella che fosse importante e fondamentale
Acquisire anche una cittadinanza altra il io non amo non ho mai amato e non amo il concetto di identità perché il concetto di identità per come lo in
Tendiamo oggi è qualcosa di fisso di rigido noi in realtà siamo un'altra cosa ne siamo in costante divenire come l'identità siamo tante cose perché viviamo in tanti posti e questo è un arricchimento
E allora io credo e spero Samir che attraverso questo tuo lavoro che ha coinvolto tante e tanti protagonisti si possa sensibilizzare in una fase così delicata della storia democratica
Del nostro Paese dell'Italia ma anche della Svizzera che si possa sensibilizzare adeguatamente le persone anche in vista di appuntamenti importanti che dove abbiamo alle porte
Soprattutto in questo Paese nel quale di queste cose si tende sempre
A parlare meno oppure a non voler parlare e far parlare chi ne dovrebbe parlare io vi ringrazio e ti invito Samir qui a dieci due parole
Grazie Toni grazie lì incredibile tre svizzeri in fronte sì tutti gli altri no e
Strano no anche per me un po'per allo matura detto la identità effluvi dono allora io racconta anche nel film ma un po'come dire o cominciare essere un italiano no allora
Allora tutte le gente in prima detto tutto allora io non lo so cosa dirle solo una protezione mi piace anche dopo il film questo è il mio
La è la cosa più importante del Pd Titti sputare detti criticare il film perché io sono aperto per vostre opinione grazie mille restare qui grazie
Grazie si avvera in sostanza ci ha invitato a confrontarci al fine del genere
è lì prego
Buongiorno grazie a tutti e grazie a tutti dopo questo lapsus di Toni Ricciardi l'account ufficiale della Casa Bianca Staggia pubblicando un'immagine di Trump che corre con dietro un mucchio di gente
Abbiamo già capito che sarà questo l'esito di questa giornata io sono molto molto contenta di vedermi tutte tutti qui sono molto emozionata devo dire più del solito me lo consentirete per tante ragioni
Una è per
La nostra storia che racconta questo film per cui ringrazio anche io di cuore Samir per averlo voluto per averlo fatto ringrazio i produttori
E il secondo è che ha una storia che bisogna far vedere
Perché ha una valenza politica questo film queste immagini d'archivio che ai cercato che hai rintracciato che ai ricomposto con grande sensibilità con grande cura con grande rispetto
Devono essere viste perché sono rimossa
Sono rimosse dalla coscienza collettiva di questo Paese
Quindi sanzionata perché è vero qui da questo lato della della scrivania ci siamo ci siamo noi che siamo tutti figli di medici di storie di migrazioni intrecciate
I miei nonni venivano da tre Paesi diversi
Siamo figli di quello che vuol dire andare in un altro Paese a costruirsi un futuro quando non viene riconosciuto o all'inizio almeno non viene riconosciuto come parte integrante della società a cui stai dando il tuo attivo contributo
Vedo anche tanti rappresentanti degli italiani all'estero che sono nel nostro partito che militano con noi nelle istituzioni
Leoni credo che questo film restituisca dignità a questa storia questa è la cosa più bella e più importante io ho avuto l'occasione l'ha detto Toni di vederlo al Festival di Locarno a cui sono legatissima perché da lì passa la mia formazione
Cinematografica
Mi fa piacere che oggi mi diate l'occasione di ritornare in qualche modo al mio passato quando organizzavamo
Da nella militanza studentesca e cineforum in università torno a farlo della più importante istituzione democratica del nostro Paese ci tenevo moltissimo questa proiezione vedrete
è un film imperdibile è un film che vi invito anche successivamente a raccontare e a far vedere perché restituisce pezzi di storia
Che sono stati veramente rimossi anche nell'immaginario collettivo mi spiego meglio
Si potrebbe dire che questo è un film
Che racconta la storia dell'emigrazione italiana in Svizzera ma sarebbe riduttivo
E tanto di più
è un racconto corale ci sono anche tra noi alcuni dei protagonisti di questo racconto che ringrazio per la loro testimonianze per la loro presenza
è un rimosso collettivo questo perché non fa piacere non fa piacere ricordare come siamo stati trattati lo vedrete in alcune delle immagini di questo film
E perché non fa comodo a chi oggi cerca di governare senza memoria ricordare che questo è un pezzo di storia italiana questo è un pezzo della nostra storia salire arrivato a otto anni in Svizzera dall'Iraq
E questo racconto è anche intriso di una parte vedete immagini di interviste immagini di archivio che non avete visto da nessun'altra parte ma anche immagini animate mi è piaciuto molto questa chiave non voglio fare troppo spoiler perché è come se dovesse in qualche modo voluto filtrare
Anche la parte autobiografica che c'è in questo racconto e trovo che sia anche questo
Il segno di una sensibilità particolare noi non stiamo mettendo le nostre singole storie al centro di questo racconto ma la sua dimensione collettiva e quella che emerge con più forza perché una somma di esclusioni
Può diventare coscienza collettiva è questa anche la tesi del film
è vero può produrre anche di riflesso un'altra cosa e lo fa anche in Italia anche nelle nuove generazioni può anche produrre nuove esclusioni lo vediamo lo racconta questo firma
C'è anche chi dopo aver vissuto sulla pelle quell'esclusione quella discriminazione poi ha deciso e e di farla passare ad altri no perché magari intimorito di perdere quel poco che faticosamente aveva costruito si sente minacciato da chi prende la valigia per ultimo e si mette in viaggio per ultimo
Ecco io penso che queste testimonianze queste immagini d'archivio
E questa parte autobiografica che dona tanta autenticità questo documentario siano veramente
Spesso siano veramente un racconto oggi fondamentale nell'Italia che siamo perché
è vero noi forse i nuovi immigrati non sono più abituati a definirsi a essere definitivo autodefinirsi come classe operaia
Però vedo dei germogli di ricostruzione di un'identità collettiva ero qualche giorno fa a Forlì eravamo con un'ottantina di lavoratori e lavoratrici
Stranieri si direbbe che hanno scioperato da precari pensate che cos'hanno rischiato
Hanno superato da precari insieme ai sindacalisti italiani per ottenere la loro stabilizzazione e l'hanno ottenuta
E quando li abbiamo incontrati l'altro giorno commossi che ci abbracciavano festeggiamo festeggiavano saltavano ci hanno detto una cosa molto forte ci hanno raccontato il sogno che li ha portati in Italia per costruire una vita migliore
Sul lavoro e sulla dignità del lavoro ci hanno raccontato qual è stato lo so che invece
A subire sfruttamento e negazione di diritti e bassi salari
Ma ci hanno anche raccontato che proprio in quell'abbraccio collettivo
Del non farsi la guerra vicenda ma di mettersi insieme per rivendicare il proprio diritto come lavoratore e di farlo insieme i sindacalisti italiani ci hanno detto quando siamo arrivati abbiamo trovato un'Italia diversa
Da quella
Che immaginavamo quando siamo partiti l'abbiamo visto nel volto del padrone l'abbiamo vista nel volto di chi non ci considerava come persone umane ma quasi come bestie da sfruttare per il lavoro ma in questa lotta fatta insieme tra Dinoi
Stando uniti nonostante le minacce
E fatta insieme ai sindacalisti abbiamo visto con lui la solidarietà degli elaboratori delle altre aziende con il con la solidarietà delle istituzioni del territorio abbiamo visto finalmente un'altra Italia ecco questo credo che sia quello che noi dobbiamo mirare a essere voglio chiudere
Raccontando
Anche un altro elemento importante guardate
C'è chi fa tanta propaganda facendo falsi storici quindi storici ne abbiamo parecchi su come è stata l'immigrazione l'emigrazione italiana
Ecco io credo che le immagini di questo film parlino meglio di qualsiasi parola perché questa idea che non è in realtà mi creavamo cui documenti disposti imprecise cartellette vestiti puliti e valigie ben disposte e arrivavamo e venivamo accolti per la fatica del nostro lavoro un'idea falsa
Le immagini non voglio spolverare troppo però davvero
Di queste baracche di queste condizioni indegne ecco ci devono far ci devono insegnare qualcosa dico io su come non far passare ad altri ciò che abbiamo passato noi per primi e voglio chiudere citando alcune frasi che avevo letto credo in un libro di Gian Antonio Stella L'orda
Quando gli albanesi eravamo noi si chiamava
E che e che fanno molto fanno molto riflettere che mi hanno subito son tornate alla mente quando ho visto le immagini di questo bel film di Samir
In certe proprietà tenute da stranieri ci sono degli accampamenti che sono una vergogna
In una proprietà non meno di una dozzina di uomini sono accampati in una baracca dissestata questo era il tre marzo del mille novecentotrentaquattro su un giornale locale australiano
Ce n'è un'altra che dice sono alloggiati miseramente stretti assieme a quattro cinque per letto quando ne hanno uno in cui dormire
Per loro la parola casa così sacra le nostre orecchie non ha nessun significato e per loro la decenza la pulizia e la modestia sono cose inimmaginabili
Aderiscono al loro innato amore per il sovraffollamento l'aria viziata e la sporcizia queste un dossier pubblicato dalla rivista medica Lanzetta inglese
Parlavano degli italiani
Ne cito un'altra gli abitanti della zona vedono con dispiacere questi stranieri che meno esigenti e con minori bisogni vengono a toglier loro un lavoro che a loro dovrebbe essere affidato e li obbligano ad accettare condizioni meno favorevoli
Si lamentano anche del temperamento rissoso
Degli italiani che per il minimo litigio prenda in mano il coltello con la pistola
Ecco voi capite
Se voi se vogliamo fare tesoro della nostra storia anche della fatica del dolore condiviso da chi ha avuto una storia come questa il modo migliore eh impararmi qualcosa attraverso queste immagini e soprattutto impegnarci a non fare passare ad altri
Quello che hanno passato quello che abbiamo passato noi come italiani quando quando siamo emigrati e farlo sapendo che abbiamo anche delle occasioni importanti lo richiamava prima anche la vicepresidente Ascani che ringrazio
A partire da un voto di cui si parla così poco ma che ci sarà
L'otto e il nove noi voteremo convintamente per il referendum sulla legge della cittadinanza che era del novantadue io avevo sette anni in appena fatti quaranta pensate da quanto tempo non riconosciamo la cittadinanza
A chi nasce o cresce in Italia per noi chi nasce o cresce in Italia è italiano e facciamo tesoro di questa lezione grazie buona visione