Presentazione del Movimento politico "Scelta Cristiano Popolare"

Sì
Grazie anzitutto agli organi di stampa sia quelli presenti sia quelli che ascoltano attraverso il sito della Camera
Io San Giorgio Merlo come c'è l'onorevole Erminia Mazzoni onorevole Rodolfo Laurenti sprechiamo
Molti amici insalata l'onorevole Francesca ci Ruffolo onorevole Santo Forlani ad altri amici
Dice Rizzo e altri amici Bruno Cassinari del movimento politico io faccio due telegrammi molto rapidi
Spiegando le ragioni proprio in quattro minuti della nascita di questo movimento politico che si chiama scelta cristiano popolare per l'Italia ci sono due elementi
Che ci hanno spinto a far decollare questo movimento politico in tutta Italia un movimento politico nazionale come ovvio con delle presenze regione per regione
Il primo motivo è questo
C'è una ritorno anche se ancora abbastanza leggero e di sottofondo della politica nel nostro Paese ce ne siamo resi conto già dalle elezioni del settembre del due mila ventidue ritornata la destra democratica e di governo
E ritornata la cultura della sinistra lo possiamo anche verificare tutti i fine settimana con le manifestazioni di piazza Sartor a sinistra molto articolata al suo interno la sinistra radicale della Sly & a sinistra
Populista di Paul di Conte la sinistra estremista di fatto gli anni Bonelli comunque è tornata anche il campo della sinistra no come il campo della Vesta democrat
Paradossalmente stenta a decollare quella che un tempo per cinquant'anni nell'intera Prima Repubblica
E per molti anni anche all'inizio la Seconda Repubblica si chiamava semplicemente il centro
O come lo definiva la la miglior tradizione democratico cristiana la politica di centro o il centro dinamico
Ecco c'è un gran dibattito c'è un gran fermento lo verifichiamo tutti i giorni sugli organi d'informazione ma si ha la sensazione che questa categoria il centro la politica di centro il Progetto di centro
Sia sostanzialmente un gregario o come la chiama l'amico Bettini una sorta di Tenda quindi grida stare un po'accucciati accanto agli azionisti di turno
Ecco noi abbiamo un'ambizione con gli altri ovviamente che è quella di dare un contributo forte qualificato determinante per ricostruire nel nostro Paese quella che lo ripeto
Un tempo si chiamava la politica di centro
E questa ambizione dettata da un fatto e cioè che questa cultura questo progetto questo stile questa sensibilità ideale non debbono trasformarsi e consolidarsi di una sorta di suppellettile
E soprattutto non deve essere gestito da chi ne strutturalmente estraneo ed est perché leggiamo anche delle cose un po'curiosa e cioè che esponenti qualificati autorevole intelligenti della sinistra o della destra e indicano qual è il percorso concreto che deve fare c'è il centro lo deve ricostruire quelli che provengono da prima poc'anzi
Seconda ed ultima noi crediamo che questo progetto politico e di fatti non ci siamo chiamati per questo anche Scelta cristiano popolare
Debba essere innervato da una cultura dopo la sola come ovvio però storicamente nel nostro Paese la storia la sensibilità la cultura e la tradizione del cattolicesimo popolare sociale
Sono stati determinanti e decisivi nella costruzione di questo progetto politico non capiamo perché nel momento in cui si riparla di centro questa cultura deve essere marginale operi
Occorre riscoprirla ma riscoprirla come non riproponendo vecchie abitudini per esempio
Quella che abbiamo sperimentato negli anni settanta ottanta era l'altro secolo però e cioè con i cattolici indipendenti nelle liste del Pci lì era un ruolo importante però del tutto secondario ai fini della costruzione del progetto politico di riferimento e neanche deve essere una sorta di gentile concessione
Per tornare all'oggi da parte di qualche partito che dice va be'c'è una quota Panda la diamo i cattolici poco
Lo quello non è il ruolo che deve giocare questa cultura questo non è l'obiettivo che beve perseguire una tradizione come la nostra ecco perché
E chiudo veramente
Ricostruzione di una politica di centro riscoperta in questa ricostruzione della cultura e della tradizione del cattolicesimo popolare sociale sono i nostri due grandi obietti certo questo non puoi farlo nei partiti che ne sono strutturalmente Ranieri
Tutto è legittimamente strani penso ai partiti radicali massimalisti populisti sono esterni ed estranei alla nostra tradizione e non lo puoi fare neanche nei partiti sopranista faccio due esempi
Grazie a tutti vi hanno avuto attende con il partito di fattori anni Borrelli io dei Cinque Stelle che lo puoi fare completa perché hanno un'altra ragione sociale questo è l'obiettivo di questo movimento politico obiettivo che sarà adesso integrato da e altri due colleghi onorevole De Laurentis e l'onorevole
Onorevole Erminia Mazzoni
Grazie Giorgio quindi Giorgio ha individuato il campo l'aria nella quale si collochiamo e l'ha ha definito lo scenario complessivo destra sinistra vuoto al centro
Io aggiungo che questa idea noi l'abbiamo coltivata guardando un po'anche allo scenario sociale quindi fuori dal campo strettamente politico guardando la comunità viviamo da anni
Da quando è iniziata quella che in gergo viene chiamata la seconda Repubblica una fase di antipolitica l'antipolitica si è portata dietro un bagaglio di in noto alla incompetenza alla non esperienza alla nuovismo giovanilismo e dall'antipolitica oggi spero avendo superato questa fase per le cadute
Che questi strumenti reali hanno mostrato siamo passati alla fase della all'inazione politica la fase nella quale e ci si allontana dalla politica perché si vive un senso dia un sentimento di apatia perché la politica non ci rappresenta e gli strumenti messi a disposizione della cosiddetto popolo sovrano non sono tali da consentire di sentirsi parte del processo politico
Ultimamente ed è mosso cioè nel quorum ma ha fatto un sondaggio perdemmo sua
Dal quale si è evidenziato che del c'è un trentasei per cento di astensionisti cioè di Soggetti quindi apatici o alienati secondo la definizione appena data
E contemporaneamente ha sovrapposto questa cifra
Alla trentasette per cento di campione intervistato che ha detto si è detto disponibile intenzionato a votare un partito popolare se ci fosse in Italia non c'è nessuna prova che l'uno si identifichi con l'altro che quel trentasei per cento di astensionisti corrisponda al trentasette per cento del quorum ma del campione intervistato ma qualcuno sicuramente tra di loro ci sarà e quindi io dico è giusto è giusto provarci
Ora sicuramente la domanda scontata qualche giornalista che ho sentito nei giorni passati nella fatta e io quindi anticipo la domanda anche oggi
Perché dovreste essere voi siete voi la risposta a questa fase di apatia politica non lo so io ci credo ma l'unica cosa è provarci per poter rispondere compiutamente alla domanda
E ancora l'altra domanda che mi è stata rivolta o meglio un'affermazione
Un altro partito di centro ma io dico non è un altro partito di centro è un partito perché abbiamo voluto coraggiosamente scrive nell'atto costitutivo che siamo un partito ma soprattutto cambia l'approccio noi non ci sentiamo unici Masi ci vogliamo sentire utili
E e questo secondo me eh lo scenario diverso sul quale noi ci collochiamo
Abbiamo pensato ripensato questo progetto non ci improvvisiamo oggi sono anni che ci lavoriamo abbiamo plasmato diverse diverse forme ma come come sappiamo a un certo punto poi i processi accelerano anche in maniera naturale e si arriva al giorno
X questo il giorno x o meglio qualche giorno fa quando l'abbiamo costituito in maniera formale ma questo il giorno della ufficializzazione del nostro soggetto
L'inizio quindi è stato un momento importante di metabolizzazione dei nostri pensieri e siamo arrivati all'oggi che cosa siamo siamo un partito io mi definisco
E spero che questa definizione non anticipatamente condivisa possa essere oggi ratificata io dico che noi siamo un partito rivoluzionario
Rivoluzionario nella normalità
Perché noi in primo luogo come dicevo prima abbiamo scelto di essere un partito di solito
Si eliminasse il leader negli ultimi decenni sia eliminata alla definizione di partito qualcuno l'ha recuperata ma insomma se andarci è stata una corsa a non identificarsi nel soggetto partito invece noi pensiamo che sia importante per perché fornisce una maggior maggiore senso di chiarezza essere partito quel partito definito e garantito dall'articolo quarantanove della Costituzione che nessun legislatore ordinario ha mai deciso
Di normare in maniera in maniera puntuale con una legge ordinaria lo vogliamo fare anche quello perché non non vuol dire mettere le briglie alla politica vuol dire solo dagli delle regole di trasparenza di onestà e segnare il tracciato delle finalità che a un partito politico per poter spiegare anche i cittadini perché i partiti
Hanno dei benefici e delle agevolazioni che altre associazioni pure garantite dalla Costituzione non hanno sono le finalità che qualificano la differenza e quindi noi vogliamo qualificare questa differenza
Siamo rivoluzionari anche nella denominazione perché abbiamo scelto di essere cristiano popolari
Un partito confessionale un partito cattolico no noi siamo inclusi vi è la cultura e la filosofia di vita della cristianità siamo tutti nati nella cristianità poi qualcuno si esteri sia Rizzato qualcun'altro no noi crediamo che sia questa cultura ancora portante che contenga elementi importanti e quindi attraverso diciamo il paradigma di questo patrimonio importante culturale che ha dato tanto al Paese noi vogliamo continuare a lavorare per costruire il futuro
Inoltre credo che siamo anche rivoluzionari nel momento in cui mettiamo dietro a questo tavolo ed dentro la famiglia che stiamo costruendo
Non giovanissimi
Io dico con molta onestà che in questi anni ho assistito alla strumentalizzazione della giovane mettiamo avanti un giovane che poi non conta niente no noi siamo quelli che modernamente vengono definiti boomer
E e credo che noi come boomer abbiamo una maggiore responsabilità rispetto agli altri non solo perché la gran parte di noi
Ha una storia politica alle spalle quindi ha il diritto dovere di metterlo a disposizione questa esperienza della comunità
Ma anche perché noi boomer siamo la maggioranza degli aventi diritto al voto quindi abbiamo la maggioranza del potere sovrano
Teoricamente in mano allora abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche e fare qualcosa vi dico che in giovani per i quali la politica dovrebbe provvederei sono minoranza nel Paese sappiamo bene tutto quello che si porta dietro da decenni il nostro Paese e l'Europa intera in termini di politica demografica e quindi noi abbiamo tra gli aventi diritto al voto meno del dieci per cento dei diciotto trentaquattro enni quindi sono una minoranza nell'ambito di questa minoranza
Loro rappresentano peraltro circa quattro milioni dei non votanti degli di quelli che si astengono quindi diciamo che sono sotto la presentati nelle istituzioni perché l'età media in quest'aula come nell'altra e intorno a cinquantotto cinquantanove anni il che vuol dire che ci sono molti al di sopra di quell'età e e molto pochi al di sotto di questa soglia
E tra l'altro diciamo che hanno all'interno della platea elettorale quindi di coloro che possono agire uno strumento democratico
Una forza debole perché sono ripeto solo il dieci per cento e di essi ancor meno vanno a votare quindi noi abbiamo il dovere di pensare a loro e di pensarci in che modo attraverso come dicevo prima quelle ricette che richiamo qui riteniamo che siano fondamentali
Perché noi abbiamo la come obiettivo centrale come fondamento chiaramente i valori di quella cultura la giustizia l'uguaglianza la pace la libertà
Che vogliamo praticare anche con l'esempio come insegnava don Sturzo
Ma dall'altra parte mettiamo al centro la persona e oggi mettere al centro la persona non è più una teorica una filosofia astratta mai una concreta un concreto impegno a risolvere il problema della relazione tra natura tecnica e morale
Per e che noi ritroviamo in tutti i momenti del ciclo della vita dell'essere uomo non sappiamo più che ruolo ha l'uomo se l'uomo agisce la macchinosa e la macchina che agisce l'uomo
Allora rispetto a questo che è un percorse una riflessione che copre tutti i momenti della nostro del nostro vivere quotidiano noi dobbiamo ricentralizzare la persona senza rinunciare al progresso senza rinunciare
A tutte le conquiste che l'uomo fatto ma non possiamo diventare schiavi delle nostre conquiste
Noi vogliamo rivendicare il diritto alla vita ci vogliamo anche occupare del diritto alla morte ma per me è fondamentale il diritto alla vita e alla vita dignitosa
Noi vogliamo il diritto al lavoro ma non il diritto al posto di lavoro noi vogliamo tanti diritti ma vogliamo che ci siano anche altrettanti doveri che molto spesso mancano quindi diciamo che noi facciamo la rivoluzione della normalità perché parlare di una politica fatta di idee e di valori di cultura è banale ma oggi non è ballare perché il paradigma della modernità e della contemporaneità è un altro
E quindi è su queste basi che noi pensiamo di dover coltivare questo Progetto pensando come diceva Giorgio che si annacquiamo la cultura come avvenuto in questi anni che ci portiamo dentro
In contenitori elettorali non saremmo mai in grado di rispondere ai sogni e ai bisogni della collettività tutto questo senza Nostalgia
Ma diciamo utilizzando come nostra bandiera come nostro motto il pensiero del gusto Mahler che invita non ha custodire e adorare le ceneri ma a coltivare il fuoco e noi vogliamo coltivare il fuoco di questa cultura
Grazie
Onorevole Mazzone onorevole De Laurentis va be'quando mettiamo minima quindi il profilo politico culturale tenendo presente
Grazie
Ringrazio anche Marco Baldassarri dirigente del movimento politico
No io credo che a questo punto soltanto due tre considerazioni è il caso di di fare dopo aver sottolineato come dire anche la passione politica di Albini arrendere
Nella sua esposizione
Ha certamente riportato come dire
Un elemento fondamentale che è quello che sta alla base di questa iniziativa c'è la passione di una serie di amici che si riconoscono di un'esperienza istituzionale un'esperienza personale e politica
Ancorata ai valori che dicevamo prima e che grazie a questa passione vuole continuare a dare un proprio personale fattivo reale contributo alla alla alla nostra vita politica
L'elemento che mi veniva da la riflessione che mi veniva da fare mentre sentivo sia Giorgio che Erminia e quello che queste iniziative avviene però in uno scenario un contesto che
Particolare oggi abbiamo uno scenario che è dominato da un disordine mondiale dalle guerre dato questioni Dalian dal ritorno di disuguaglianze sociali dal
Aumento dei flussi migratori
Dalla questione ambientale quindi sono tutti temi che il sono ormai sul sul tavolo della politica da molto tempo e noi crediamo che rispetto a questo scenario il contributo di coloro che si riconoscono nel pensiero cattolico democratico popolare può essere sicuramente e come dire un contributo fattivo ancorato alla soluzione
Vorrei salutare l'onorevole Alessandro Sorte che ci ha raggiunto Grazia
E quindi fattivo nella neutrale sia delle soluzioni ma l'obiettivo di questa nostra iniziativa io lo vostro sottolineare ancora
è quello di trovare spazi forme linguaggi capacità di includere dentro un una fetta della società che oggi non si vede rappresentata che oggi non ha un volto non ha voce non ha capacità di far rappresentare i propri
Sì capacità di fare
Di dare rappresentanza e rispetto a quello noi vogliamo offrire l'opportunità a tutti coloro che si riconoscono in questo e in questa tradizione in questo bagaglio valoriale culturale storico eccetera di dare il proprio personale contributo
Il
Prego prego abbia no volevo solo a farmi un saluto viene in Aula nella nella speranza voi trovare molti punti in comune rispetto a valori Forza Italia la casa dei moderati con l'amico Giorgio Merlo abbiamo fatto anche diverse iniziative presentando il suo libro cattolici al centro penso che si possa essere
L'obiettivo comune di fare qualche ragionamento insieme grazie mille lavoro grazie grazie
Grazie
No no no cioè
Mi sembra mi sembra giusto che
E e quindi dicevo il quella di di ridare voce e rappresentanza a quella a quel tessuto sociale che oggi non lo so
I cui primi Erminia raccoglie ci ricordava del della percentuale di coloro che non vanno non vanno a votare
Beh di quella percentuale il venti per cento a una dimensione è una fascia acculturata una fascia che ha
Che vive delle proprie capacità delle professioni della prova
Delle proprie
Espertissimi e però del rivale comunque distante dal non soltanto dalla politica ma anche dal dalle urne allora noi vogliamo vorrei ribadire dare un contributo per ricostruire quella che
Un bellissimo libro monsignor Toso definiva
La democrazia ad alta intensità che contrasta quella democrazia a bassa intensità che che si adagia sul
Sulle sulle e non fa nulla per evitare l'aumento delle disuguaglianze sociali per l'aumento delle povertà e e delle ingiustizie io credo che noi dobbiamo invece ricostruire un un modello di partecipazione
Di rappresentanza
Politica maggiormente solidale maggiormente inclusiva i e soprattutto partecipato
L'ultime due cose che su cui vorrei sottolineare questo a differenza delle esperienze dei partiti recenti che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni la nostra è un'esperienza procurare
Cioè questo non è l'iniziativa di questi tre signori che stanno qui sopra queste l'iniziativa di tanti amici che hanno a vari livelli dato il proprio contributo alle istituzioni sia locali
Sia nazionali che si ritrovano in quei principi in quei valori e soprattutto nella volontà di costruire un percorso comune un percorso corale quindi
Vogliamo sostituire a quello che il capo una classe dirigente plurale in grado di assumersi la responsabilità all'onere di portare avanti questo questo progetto
L'ultimo l'ultimo elemento che voglio sottolineare che oggi perché non solo oggi ma già da tempo è partita anche il livello organizzativo io lo voglio sottolineare perché è evidente che nel momento in cui le ambizioni sono così alte allora bisogna dotarsi di un'organizzazione territoriale in grado di essere presenti
In tutti i livelli comunali provinciali e regionali che sarà come dire un po'la fucina delle idee dei progetti quindi costruire su due livelli un livello di
Organizzazione
Strutturazione deriva reale dall'altra una dimensione progettuale che ci può portare a cui ci deve portare a dare un proprio contributo ideale e progettuale sul su quelli che sono i temi che che abbiamo di fronte
Cioè noi abbiamo strutturato secondo lo schema tradizionale questo soggetto politico abbiamo infatti Gigi Rizzo responsabile enti locali abbiamo Francesca C Ruffo responsabile giustizia
Abbiamo Marco Baldassare responsabile della del Progetto dell'organizzazione abbiamo Bruno Bruno tu sei
è a Bruno Cassinari solo responsabile dell'Emilia-Romagna adesso non ricordavo la delega di partito insomma c'è una presenza di figure che si occuperanno di questa strutturazione ti questa maggiore penetrazione sul territorio
Sì ecco in ultimo dei abbiamo già programmato una serie d'iniziative oltre a molte iniziative organizzative disseminate nelle varie regioni il sedici di luglio alla Fondazione De Gasperi faremo un convegno sul tema il lavoro e la questione sociale anche che non solo in riferimento al nuovo insegnamento di Papa leone quattordicesimo ma anche perché il capitolo della questione sociale collegato anche al lavoro collegato disuguaglianze con le guarda alla crescente povertà resta uno dei temi centrali dell'agenda politica Italia
Queste erano le cose che volevamo dire
Fondazione De Gasperi a Roma sedici luglio se non ci sono altri interventi noi ringraziamo tutti i partecipanti gli organi di stampa soprattutto anche i giornalisti che molti che hanno seguivano direttamente dal sito della Camera di radio radicale che ringrazio con l'amico Franco
E poi ci rivediamo come si suol dire non finisce qui inizia solo oggi
Grazie a tutti