Aria del continente

Nel mille novecentoventicinque cento anni fa è uscito in Italia un libro destinato a cambiare i cannoni della poesia
Ma in buona parte anche il modo di guardare la realtà il modo di sentire quello che ci circonda il modo di osservare la stessa società Ossi di seppia di ingenuo Montale era la sua prima opera l'opera prima di un poeta che poi sarà premio Nobel uno dei sei Nobel per la letteratura del nostro Paese che poi sarà senatore attività ma nel mille novecentoventicinque
Eugenio Montale ancora un signor nessuno che pure sfida quello che il mondo di quegli anni che era l'Italia fascista d'Italia Stromberg Sante che si riempiva di parole di slogan e di certezze di grande fiducia
Rispetto al progresso e acciocché a ciò che attendeva destino glorioso del nostro Paese un'Italia in cui la poesia risentiva ancora
Della declamazione di d'Annunzio oppure dei grandi proclami molto roboanti dei futuristi ecco Ruggero Montale ferma
Tutto questo mondo e si ritira
A parlare con dei versi dove le parole sono a volte molto ricercate delle parole anche oggi quando le leggiamo ci dobbiamo quasi soffermare riflettere su una singola parola perché
è un termine sofisticato è un termine non è di immediata utilizzazione nel nostro linguaggio corrente
Una poesia Chi è fatta ispirandosi alle piante agli untori della riviera ligure alla macchia mediterranea alla curiosità per la natura quindi non una nacqui sia chiusa in sé ma un appunto sia che pone il l'autore e anche lettore a contatto con gli elementi primi della natura e lo guidano per aprire uno sguardo nei confronti dell'intera società
E in questo c'è un atto quasi di ribellione di protesta parte
Di Eugenio Montale ad esempio alcuni versi di Ossi di seppia dicono Fresi
Versi famosi Non chiederci la parola che squadre da ogni lato l'animo nostro in forme quindi nessuna certezza non chiederci la verità con la v maiuscola ripeto in un'epoca in cui queste verità venivano somministrate in ogni modo dalla cultura della politica dal potere non domandarci la formula che mondi posta la Pivetti sì
Qualche storta sillaba il secca come un ramo codesto solo oggi possiamo dirti ciò che non siamo ciò che non vogliamo ecco il poeta che si fa
Quasi scelte negativa si definisce per negazione perché molto deve essere ancora plasmato il dubbio l'osservazione forse
Certo senso di scetticismo prevalgono nell'osservazione di ciò che riguarda il nostro mondo la nostra società non è un caso che questo libro che apparentemente semplice tunisina
Fortini disse la poesia non cambia nulla però bisogna comunque scrivere
La è un libro profondamente antifascista una delle prime manifestazioni militanti della cultura del nostro Paese
Che sotto la forma ripeto di una raccolta di versi e una manifestazione dell'andare controcorrente rispetto al mainstream dell'epoca il pensiero dominante dell'epoca non a caso nel mille novecentoventicinque lo stesso anno
Della pubblicazione del suo primo libro
Eugenio Montale è tra quei tutto sommato non tanti intellettuali uomini di cultura che aderisce al manifesto del
Dell'antifascismo contro il fascismo
Presentato redatto da Benedetto Croce che fu la risposta al Manifesto degli eventuali repellente attuali fascisti di Giovanni Gentile sono anche di formazione
Per Montale ma anni in cui già vedeva molto chiaramente quello che poi è stato lo spirito laico il profondamente europeista ci arriveremo di questo di questo poeta più tardi lunghi
Ricordò così la sua militanza antifascista che ripeto comincia con Ossi di seppia con la pubblicazione di questa raccolta di poesie talmente controcorrente contro moda
Al cospetto dell'Italia di quegli anni lui disse io sono impegnato non come può esserlo ma come un uomo
Per esempio nella mia prima gioventù mille novecentoventicinque ero impegnato nel senso che rifiutavo il fascismo naturalmente questo rifiuto
Prosegue Montale
Siccome io non sono un eroe diciamo così non è che abbia lanciato bombe contro i fascisti o che sia fuggito all'estero che abbia congiurato che abbia creato movimenti resistenziali come avrebbe fatto il mio amico Gobetti
Questa mia resistenza era piuttosto passiva si limitava a stare in disparte a non aderire alle manifestazioni fasciste si è limitata a non prendere mai la tessera
Fascista naturalmente subendone delle conseguenze anche abbastanza gravi ma insieme manifestato questo mio antifascismo affermare anche nel mille novecentoventicinque il Manifesto di conosce e poi successivamente
Montale parlo così del Parsifal scisma il fascismo non aveva saputo creare una sua verità ma aveva gravemente scalzato la verità di sempre
La verità chi è nascosta nel cuore di tutti e che attende di essere riscoperta di generazione in generazione
Aveva
Il fascismo ricoperto i muri di balordi iscrizioni e non aveva seminato che scetticismo e indifferenza morale basso opportunismo
Ne restarono immuni i pochi che ebbero davvero quella seconda lista dell'arte che Sempre discrimine attrice bellissimo questo passaggio di Montale
Il cittadino non soltanto all'intellettuale che ha la seconda bisca che ha una vista di creazione una pista dell'arte per vedere le cose oltre al punto del nostro naso che sempre appunto dice discriminati dice
Che non può prescindere dal senso del bene e del male
E fra in un artista in senso stretto
Quelli degli altri quali per origine educazione e provenienza erano chiamati ad agire a lottare a soffrire per tutti affinché il filo della verità non fosse spezzato e la storia la storia vera profonda del nostro Paese non soffrisse
Interruzione
Ecco il
Poesia in mille novecentoventicinque per Montale e Antifascismo e antifascismo eh europeismo questa verità del nostro Paese non vi sto a leggere altri passaggi nei quali parla di un'Italia che comunque per sua natura e aperta all'Europa il nostro Medioevo il nostro Rinascimento sempre sono stati impreziositi e permeabile alle influenze dell'Europa il fascismo questo aveva aveva
Aveva interrotto ma subito dopo la seconda guerra mondiale Eugenio Montale ancora una volta forse grazie a questa seconda vista discriminati dice questa capacità di fermarsi un attimo guardare riflettere
E osservando le cose
Vedere un po'più avanti quello che sta accadendo nel mille e dopo la seconda guerra mondiale nel nell'articolo che pubblicò sul mondo di Pannunzio il primo numero del Mondo di Pannunzio radicale quindi ci ritroviamo proprio nei vari filoni
Della cultura laica Montale scrisse ed era attenzione d'Europa dove Francia Gran Bretagna erano vittoriose e la mappa del mondo dell'Europa l'Africa l'Asia l'Australia il Canada erano ancora territori sotto sovranità europea nonostante questo Montale mette in guardia e dice le due grandi mondi il le due grandi guerre mondiali dilungare il dilagare del mito comunista
L'intervento dell'America nella vita europea l'americanissimo come grandiose espansione tecnica ma anche psicologica di un mondo nuovo
Che deve in realtà quasi tutto all'Europa ma non è l'Europa hanno spostato notevolmente i termini del problema europeo l'Europa non lotta più per un primato lotta per sopravvivere
Siamo che ripeto ancora in un'Europa che protagonista al termine della seconda guerra mondiale
Il fatto che mai come ora si sia tanto parlato di spirito europeo non è una prova non si dà un nome a una malattia finché essa non è scoperta e l'Europa parla di seri perché è convinta di essere stesa sul suo letto di morte
Per la prima volta nella sua storia
L'Europa riceve il contraccolpo delle opere proprio per la prima volta essa sente di essere una parte e non il tutto una parte che organizzando i suoi componenti potrà resistere meglio alla prova
Ma che ormai ha perduto le sue funzioni di guida le sue leve di comando
L'Europa vive ancora come un sapore che ben conoscono i suoi esuli più che con una sintesi unitaria di carattere e vive naturalmente o come un immenso mercato come in grande terreno di conquista
Il campo della cultura e dell'arte è il solo in cui il certi ecumenismo di tipo europeo sembra ancora a primeggiare il questo spirito naturalmente non quello della cultura applicata della tecnica perché una ripresa dell'Europa è legata sicuramente a una ripresa della sua cultura
Intesa questa come la media delle reazioni dei suoi individui di fronte ai problemi fondamentali filosofici e anche pratici della ditta ecco
Cultura
Come antifascismo cultura come europeismo Europa come cultura non c'è l'Europa e non c'è la democrazia non c'è la libertà senza
Senza la cultura questo è il messaggio che da Ossi di seppia a Eugenio Montale dopo la guerra
Questo può ETA che poi diventa senatore a vita che aderisce al gruppo dei senatori del partito repubblicano
Lancia costantemente durante tutto il suo cammino esistenziale la sua opera di scrittore a noi lettori e hanno cittadini del ventunesimo secolo che comunque ci ritroviamo con un Europa messa ai margini un'Europa che ha bisogno di dubitare un'Europa che ha deve affermare la sua anima soprattutto attraverso la sua creatività e la sua e la sua grande cultura sì ancora questa cultura ci interessa una parola
Perché c'è un quadro in cui tutto torna sull'editore di Ossi di seppia
Nel mille novecentoventicinque questo libro è pubblicato da Piero Gobetti
Piero Gobetti che aveva nel mille novecentoventicinque ventiquattro anni fa a ventiquattro anni l'autore della rivoluzione liberale ha già pubblicato con la sua piccola casa editrice Salvemini Salvatorelli
Sturzo Prezzolini Montale Amendolara un'opera di Ca'casa editrice assolutamente straordinaria e ancora una volta contro tendenze rispetto alla cultura del fascismo allora sempre più sistematica e sempre più imperante
Tra gli autori che Gobetti pubblica c'è anche Curzio Malaparte di cui pubblicò un libro di cultura non libero di politica Curzio Malaparte che era all'epoca fascista ma proprio super fascista Curzio Malaparte che poi durante la guerra cambia posizione comincia a lavorare con gli alleati nel dopoguerra
E sicuramente un esponente importante della cultura laica
Diventa credo indipendente forse scritto ancora anche due al Partito repubblicano penso che sia stato addirittura consigliere comunale del partito repubblicano apparato ma in quegli anni
Curzio Malaparte ripeto era fascista era comunque amico di Gobetti e argomenti gli dice e gli dice qualche cosa e di molto di molto molto
Chiaro indice smetti di fare l'editore di roba politica pensa a scrivere qualche cosa che a pubblicare qualche cosa
Sul campo culturale
Rimani pure come signor Gobetti antifascista se ciò ti fa piacere scrisse ma la parte a al suo amico Piero ma d'ora in poi come editore come dita nonché occupare più di politica non pubblicare più volume antifascisti
Lascia perdere queste porcherie e buttati a corpo morto nel campo letterario artistico storico e filosofi con con con con consiglio che ovviamente Piero Gobetti non seguire perché come per Eugenio Montale già nel mille novecentoventicinque
Era chiaro che non si può essere antifascisti e al tempo stesso non fare cultura
Non si può essere europeisti e al tempo stesso non credere nella cultura europea ecco io credo che questa sia la lezione lezione più importante di quel periodo dell'Italia
Che intanto ha dato poi anche all'Europa ripeto stiamo parlando comunque di un premio Nobel
La la la necessità nei momenti di incertezza nei momenti di transizione nel momento in cui certi meccanismi vengono scardinati e cambiamo pelle e di usasse negli ordini cangianti di questi mesi
Non stiamo vivendo la stessa la stessa situazione ecco in questa
Epoca dove siamo tutti più fragili anche se ci sono i i i suoni altisonanti le certezze dei Putin dei Trump degli anti europeisti dei nazionalisti forse addirittura dei Netanyahu e via dicendo se non ad
L'abbiamo bisogno anche del terrorismo evidentemente se non abbiamo bisogno di affermare
La cultura la ricerca l'osservazione il fermarsi non seguire la moda non
Aderire alla alla al al pensiero corrente come un corpo morto e aderire uno sguardo di dubbio lo sguardo di libertà
Come Eugenio Montale nel mille novecentoventicinque
Da ragazzo che con quella pubblicazione in qualche modo ipotecato il suo futuro mettendosi in una posizione difficile scomoda in un'Italia di regime in un'Italia fascista e come Piero Gobetti che pubblico questo libro con tutto il suo impegno
Aveva anche gli testimoniato alla prossima settimana