Impresa, bene comune

Allora invito tutti a sedersi cortesemente così possiamo dare avvio alla parte pubblica dell'Assemblea
Grazie sono Roberto caduti per me è veramente un piacere dare a tutti voi
Il benvenuto
Alla assemblea due mila venticinque che coincide come sapete con le celebrazioni degli ottant'anni di cui molti di voi hanno
Partecipato ieri sera una bellissimo momento comune associativo a palazzo colonna non mi dilungo altro perché abbiamo davvero tre persone che potremmo definire un parterre de Rua oggi ad onorare la nostra assemblee quindi invito innanzitutto a sedersi qui alla mia sinistra il presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani presidente prego
Fare un onore e un privilegio per la fibra per la Confcommercio avere oggi fra noi il presidente Giuliano Amato grazie presidente
Invito
Ben arrivato
E chiamerei però subito il padrone di casa due
Sì benissimo
Caro presidente Amato
E a dissi mi amici di Confcommercio
Caro presidente Stoppani che li Simonino
Buongiorno innanzitutto tutti voi e mi fa molto piacere
Essere e qui a casa nostra in piazza Belli a celebrare con voi una giornata molto significativa quest'anno infatti
Condividiamo un compleanno importante come confederazione come Confcommercio e come Federazione FIPER festeggiano
Perché festeggiamo insieme ottant'anni di storia
E certamente
La presenza del presidente della Corte costituzionale un
Protagonista della storia istituzionale del nostro Paese con le Giuliano Amato è davvero il coronamento di queste celebrazione grazie di cuore Carlo
Caro Presidente e caro Giuliano il ventinove aprile mille novecentoquarantacinque
Una manciata di giorni dopo il venticinque aprile dalla libertà di intraprendere
E dalla volontà di ripartire è nata quella storia di popolo chiamata Confcommercio il proprio la FIPE
è stata tra le associazioni costituenti di tante Confcommercio in tutta Italia
Quel mille novecentoquarantacinque fianco a fianco
è il primo gradino di una storia
Che abbiamo percorso passo dopo passo insieme per
Otto decenni e che credo di poterlo dire oggi vive un momento particolarmente felice
Ed è così
E credo di poter dire anche se me lo permettete per la grande amicizia elastina
E la riconoscenza che mi lega a Lino al vostro presidente Stoppani
Insieme
E siccome è entrata in questo momento anche la moglie villini e di villino al
E allora penso di poter dire che insieme celebriamo questi ottant'anni non per nostra zia ma perché
La memoria illumina la strada del passato e apre la strada del futuro
E infatti il titolo che avete scelto per questa Assemblea è una indicazione forte
E in tal senso con questo titolo
Ci impegniamo a comprendere le nostre le nostre fondamenta la carta costituzionale per riconoscere l'ammissione che deve guidare il futuro impresa bene comune
Impresa bene comune è un titolo che alza il livello della riflessione in una direzione che sembra astratta
Ma è fondamentale nella vita di tutti l'interesse generale ovvero il bene comune
L'impresa concorre al bene comune e Allo stesso tempo l'impresa eh bene comune
E l'impresa della ristorazione
Se la candidatura Unesco darà i risultati sperati il prossimo dieci dicembre sarà più che un bene comune sarà patrimonio dell'umanità insieme alla cucina italiana di cui è ambasciatrice
Oggi
Oggi guardate presidente Giuliano Amato farà una lectio sulla Costituzione sul rapporto tra imprese bene comune che sarà certamente di grandissimo interesse
Da parte mia consentitemi di fare solo una breve riflessione l'articolo che dà valore costituzionale l'impresa e come è noto l'articolo quarantuno
Che subito buone o non è equilibrio tra libertà e responsabilità nell'azione dell'intrapresa economica
E i costituenti
Nel mille novecentoquarantasei avevano molto chiaro che la ricostruzione del Paese sarebbe passata anche dal rilancio dalla iniziativa economica eppure avevano altrettanto chiaro che l'impresa è anche il luogo in cui si realizza la funzione sociale dell'economia crea lavoro produce benessere diffuso
Contribuisce alla crescita civile dalla comunità
Anche perché non lo dimentichiamo fare impresa è un vero e proprio strumento di cittadinanza attiva
Il valore dell'impresa non risiede solo nel produrre ricchezza ma nel trasformare l'economia in una esperienza di cittadinanza soprattutto per alcune categorie come i giovani le donne gli stranieri
La libertà d'impresa e insomma parte integrante
Del Progetto democratico
è questo il senso più alto della libertà economica riconosciuta dalla nostra Carta
Non la libertà di pochi ma la libertà che genera opportunità per molti opportunità innanzitutto di lavoro con la dignità che il lavoro il buon lavoro quello dall'articolo trentasei della Costituzione implica la libertà di impresa genera lavoro architrave su cui come recita l'articolo uno dalla Costituzione la nostra Repubblica è fondata ecco perché
Quando come Confcommercio il come fibre
Che su questo punto è da tempo molto attenta
Facciamo la battaglia per il riconoscimento dei contratti collettivi più rappresentativi non stiamo certo Guaccero
D'una battaglia di retroguardia per difendere interessi particolari o peggio ancora per difendere il nostro orticello
Quando ci battiamo per far certificare la rappresentanza stiamo facendo una battaglia per il Paese per la democrazia del Paese mi spiego guardati in Italia
E lo sapete il mio piccolino presso il CNEL organo di rilievo costituzionale sono depositati oltre mille contratti collettivi nazionali
Più di dieci di questi contratti derivano dal nostro sistema associativo e sono tra i più applicati
Quello da dal terziario e il primo più applicato quello di Fini per il terzo ma accanto a questi grandi contratti collettivi ci sono decine di cosiddetti contratti pirata che non garantiscono nel lavoratore ed è imprenditore e agiscono in dumping rispetto a quelli firmati dalle parti sociali più rappresentative e come emerso da un recente incontro che abbiamo avuto qui nella nostra sede in Confcommercio con la triplice sindacale i contratti pirata abbasso lo i diritti e abbassarlo il salario
Quindi
Qui dentro questo tema
Cari amici dalla Confcommercio di figure c'è la tutela di tutto quel vasto sistema di welfare contrattuale dalla previdenza alla sanità alla formazione che contribuisce a
La qualità del lavoro e dell'impresa e contribuisce allora avrei detto delle famiglie
Dalla difesa dei contratti collettivi maggiormente rappresentativi c'è la risposta più convincente rispetto al salario minimo calato dall'alto
Siamo molto orgogliosi
Che il presidente Sergio Mattarella abbia recentemente ripresa in qualche modo questo nostro impegno a favore del Paese
Così come apprezziamo molto che la Corte di giustizia dell'Unione Europea abbia riconosciuto in buona sostanza il valore
Il valore della contrattazione collettiva
E allora Carrón presidente Amato se posso dire per l'amicizia che ci lega da tanti impegni politici passati insieme caro Giuliano io credo che questo sia un tema che merita l'attenzione di tutti
E siccome io ho avuto la fortuna di essere parlamentare quando tu eri Presidenza del Consiglio avuto anche modo di apprezzare la tua sapienza politica e non spendo su questo tema altri parole è ancora una volta ti dico grazie
La principale funzione che noi esercitiamo come grandi corpi intermedi
è quella di essere rappresentanza di interessi cento particolari ma aggregati che poi traguardiamo nell'orizzonte dell'interesse generale
Ecco qui il bene comune che torna nel ragionamento allora mi spingo a dire mi spingo a dire che l'impresa diventa bene Comune solo quando si fa carico di applicare i contratti che concorrono a generare il bene comune
Ai sta questa è la nostra missione questa è la nostra identità che si trasforma decennio dopo decennio rimanendo fedele a se stessa concludo
Se stamattina
Siete scesi qui esala passando di fronte alla FIPE avrete visto la grande scultura di Carlo giunsi simbolo dell'ottanta e narra di Confcommercio
Che abbiamo replicato poi e in tanti multipli
Tra l'altro proprio Lino tra l'altro proprio il presidente Stoppani
è stato
Come dire motore fondamentale nella scelta delle opere che hanno in questi mesi popolato la nostra sede
E quello scultura diritti uscì due onde
Che vanno verso l'alto parallele simili ma non uguali nell'intenzione dell'artista
Parla questa struttura parla di continuità cambiamento equilibrio continuità cambiamento equilibrio tre concetti
Che ci rappresentano profondamente la continuità
Che ci contraddistingue come le onde che si infrangono e sempre ritornano è quella dalla presenza diffusa dalla prossimità dal radicamento territoriale che non sono mai venuti meno in questi ottant'anni mai
Nemmeno
Nei momenti più drammatici come quello della pandemia e voi lo sapete bene perché fibre ha dato in questo senso un incredibile dimostrazione di grande responsabilità proprio durante la pandemia
Il secondo passaggio quello del cambiamento del cambiamento che le onde mai uguali interpretano è poi l'altra dimensione fondamentale
Dalla nostra esistenza associativa
Ci siamo cambiati
Nell'identità associativa attraversando ma anche accompagnando e talvolta mi permetto di dire anticipando i cambiamenti della società e dell'economia
è stato questo il decennio più imprevedibile della nostra storia dalla pandemia appunto alla geopolitica alle guerre alle rivoluzioni tecnologiche questo cambiamento
Non ci spaventa ma si sfila a fare sempre meglio e infine equilibrio quale delle due onde che scorrono vicine
Autonomi ma collegati
Raccontano di un equilibrio
Tra
Le dimensioni che più ci appartengono
Un po'l'equilibrio che c'entra la FIPE la Confcommercio autonome ma collegate
In un equilibrio liquido come le onde
Fatto di continuità fatto di movimento così teniamo insieme ai valori ed economia così teniamo insieme libertà d'impresa e responsabilità sociale così teniamo insieme individui e comunità
Così
Teniamo insieme tante storie diverso in un'unica storia quella del più grande corpo intermedio della storia d'Italia che la Confcommercio grazie per avermi ascoltato
Perché sappiamo che deve scappare però facciamo in occasione degli ottant'anni e la federazione abbia la Federazione presente Stoppani ha voluto tarpare all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato una moneta celebrativa per gli ottant'anni è giusto che qui Confcommercio la prima magari lei si fa
Dopo dopo un peggio per lui genovesi Investimenti
Mentre salutiamo il presidente Carlo Sangalli lo ringraziamo per una relazione davvero ascoltiamo ogni volta e ogni volta impariamo qualcosa
Grazie presidente ancora una volta la parola al presidente Stoppani per la sua introduzione ai lavori di questa assemblea prego presidente
Buongiorno e grazie per la vostra presenza con una un sentimento particolare al presidente Sangalli che con la sua presenza il suo intervento ha confermato insomma i sentimenti la stima la sezione l'amicizia che riserva a me alla Federazione sempre non solo in queste occasioni
Giustamente il presidente ha evidenziato anche ritarda di ruoli all'inizio di questi lavori che per il contratto collettivo di fibre comporta anche l'applicazione di provvedimenti disciplinari ma ne parleremo più tardi a casa sua ciò precisato grazie anche al presidente Giuliano Amato insomma uno lati del privilegio che oggi ci riserva insomma dedicandoci una riflessione sui temi dell'impresa che lanciate
Ai valori dalla Costituzione italiana evidentemente conosce certamente bene e sicuramente più di me ciò precisato
Il due mila venticinque mette insieme per voi due celebrazioni importanti da una parte e l'anniversario degli ottant'anni della Federazione quel ricordate presidente Sangalli dall'altra
L'anno giubilare e questo combinazione ha ispirato la scelta del tema per questa Assemblea
Dedicata ruolo sociale dell'impresa che accanto al valore economico sono state nel tempo anche uno strumento sociale di norme impatto sulle persone e sulle comunità
Partiamo dall'ingrassare i dando innanzitutto merito riconoscenza agli illuminati visionari imprenditori che nel mille novecentoquarantacinque fondarono la federazione
Con l'obiettivo di tutelare e sostenere e promuovere le in prese dalla ristorazione del turismo e dell'intrattenimento in Italia che cercava di rialzarsi
Allora come oggi la missione era chiara dare dignità all'impresa e al lavoro valorizzando che ogni giorno con impegno e sacrificio offre servizio costruisce relazioni
Crea occupazione diffonde cultura e migliora la qualità della vita delle persone
Fibre racconta da sempre una storia italiana perché dentro i pubblici esercizi ci sono le anime più caratteristiche del nostro Paese l'accoglienza il sorriso il gusto lo stile la convivialità
Cioè la capacità tutta italiana di trasformare un mestiere in un'arte un servizio in un'esperienza un'impresa in una comunità
In ottant'anni abbiamo accompagnato le trasformazioni economiche sociali e culturali più significative del Paese
La ricostruzione postbellica
Il boom economico le battaglie sindacali
E i conflitti sociali con le tragedie del terrorismo la scolarizzazione della popolazione la globalizzazione la terziarizzazione dell'economia il dramma delle della pandemia Covi diciannove
Ogni volta Fibe è stata presidio di serie a rappresentanza di corretto confronto istituzionale
Accompagnando le trasformazioni della società e dei consumi sostenendo le imprese dei momenti difficili difendendo i valori dell'impresa e del lavoro promuovendo la crescita e lo sviluppo del Paese
L'emergenza pandemica è stato il momento in cui abbiamo davvero capito cosa significasse l'aggettivo pubblico della denominazione pubblico esercizio
Chiusi infatti i pubblici esercizi si sono spente le città e con essi una parte fondamentale della vita quotidiana i momenti di incontro di dialogo di socialità che costituiscono il collante delle nostre comunità
Il paese si è improvvisamente reso conto che bar ristoranti locali da ballo stabilimenti balneari
Non erano soltanto in prese ma luoghi di ristoro di incontro e di divertimento i pubblici esercizi cioè erano un bene comune perché lì si aggregava lì si aggregava la comunità
Si esprimeva la socialità si riconosceva una cultura nazionale
In quei mesi il nostro settore non è stato solo vittima di restrizioni chiusure con i danni economici conseguenti
Ma è diventato simbolo della resilienza sociale ed economica
Dimostrando la propria centralità nella struttura sociale del Paese avendo avuto anche la capacità di filtrare il grave disagio sociale che ha interessato anche i nostri imprenditori
FIPE la Federazione italiana dei pubblici esercizi e per questo più di un'associazione di categoria
è una rete d'impresa e di persone che condividono un'idea di futuro fatto di innovazione sostenibilità responsabilità qualità visione
Lavoriamo ogni giorno per trasformare i bisogni ed esigenze delle imprese in azioni di politica economica capaci di generare ricchezza benessere ed utilità sociale
Lavoriamo ogni giorno per rendere più competitivo e qualificato il sistema delle nostre imprese per modernizzare le regole per favorire il miglior ricambio generazionale e il pieno coinvolgimento femminile nell'economia per promuovere un lavoro sicuro e dignitoso ed uno economia sia spendibile
E lo facciamo con un principio chiaro l'impresa di pubblico esercizio un bene comune non solo perché crea valore economico ma perché genera coesione inclusione sociale identità e prospettive
Questo impegno richiede equilibrio competenze responsabilità valori umani
E anche la forza di preferire alle facili proteste la più difficile opera di elaborazione di proposte praticabili entrando nel merito dei problemi conoscendo una anche i condizionamenti del contesto economico istituzionale e sociale
Ecco perché come presidente della Federazione ritengo giusto e doveroso esprimere riconoscenza e gratitudine tanti soggetti che si sono assunti in questi decenni
La responsabilità di svolge il gravoso ruolo sindacale oltre quello di ribadire il delicato e strategico ruolo che i corpi intermedi svolgono non solo nell'interesse delle imprese rappresentate ma anche dello stesso paese
Ottant'anni sono una grande verità
Ma anche l'inizio di un grande futuro nel tempo e in questi ultimi anni con più intensità sono cambiate profondamente le abitudini di consumo le tecnologie le modalità di relazione il contesto
Tuttavia le novità non possono spaventare un settore che pur riconoscendo profondamente il valore della tradizione di valori che l'attraversano
Ha fatto della capacità di adattamento la sua forza e la corrispondenza la vita reale delle persone la base da cui partire
Sappiamo bene che c'è del vero nell'affermazione di Ferruccio de Bortoli quando ha scritto in un articolo sul Corriere della Sera
Nella rappresentanza degli interessi e soprattutto dei bisogni non conta più essere in tanti ancora di meno avere qualcosa qualche ragione decisivo il potere di farsi sentire di più e cioè il fattore grida
Questo perché la politica oggi sempre più spesso ricerche i compromessi sulle tante questioni in cui è impegnata considerando più la capacità di mobilitazione dei suoi interlocutori piuttosto che il merito la sostanza delle questioni
Disconoscendo l'utilità i valori e i ruoli del confronto istituzionale
Tuttavia se il cambiamento non ci spaventa un po'
C'è una cosa su cui siamo convinti non si possa derogare essere corpi intermedi serie affidabili autorevoli e soprattutto utili capaci cioè se necessario di andare anche contro corrente
Corpi intermedi di questa affidabilità certamente non si improvvisano
Hanno bisogno di tempo per maturare rafforzare competenze capacità organizzativa
Di processi lunghi per qualificarsi nelle relazioni di grandi numeri per contare nei fatti e di risorse anche economiche da investire nelle attività in questi ottant'anni i corpi intermedi hanno vissuto periodi storici e subito azioni contrastanti tra chi li considera un ostacolo alle riforme del Paese ritenendo l'hip
Portatori di interessi parziali spesso in conflitto con quelli generali cavalcando anche il fenomeno della disintermediazione alimentata dalle trasformazioni tecnologiche e quanti invece come l'ex premier Mario Draghi li considerano attori protagonisti del Fai cambiamento per la loro capacità di farsi portatori di richieste e proposte da avanzare discutere con le istituzioni
Funziona ancora più importante in una società dove la solitudine prevale e cittadini sono sempre più lontani dalle istituzioni
Fipe non può non riconoscersi in queste parole tanto più considerando che quella funzione di contrasto alla solitudine
è implicita dentro lo stesso concetto di bene comune con il quale abbiamo titolato non a caso questa nostra Assemblea impresa bene comune
Questo titolo non intende essere uno slogan piuttosto è una direzione di marcia per riflettere sul significato più autentico del del fare impresa con la sua funzione economica e sociale e la capacità di costruire questione dignità e venisse abbiamo innanzitutto scelto il termine impresa e non solo pubblico esercizio perché il primo grande passaggio per il gli esercizi che la fibra presente è stato in questi ottant'anni riconoscersi come direbbe presidente Sangalli nella dignità di impresa
Viviamo in un tempo in cui il concetto di bene comune sembra talvolta smarrito tra le pieghe di un individualismo esasperato di una competizione senza regole di un'economia che dimentica il suo fine originario migliorare la vita delle persone
Eppure come sapete presidente Giuliano Amato la nostra Costituzione all'articolo quarantuno peraltro già citato anche da presidente Sangalli lo richiama con limpida chiarezza
Le iniziative economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo di da recare danno alla sicurezza alla libertà alla dignità umana
Da un lato questo richiamo la Costituzione sembrerebbe e se le una mission impossible immondo dilaniato da tensioni e crisi planetarie soverchianti che vanno ben oltre qualsiasi capacità di tutelare la sicurezza la libertà e la dignità dall'altro lato invece questo richiamo letto istituzione confortante
Perché recupera la funzione sociale dell'impresa e e con essa
Il desiderio di ricercare ideali valori responsabilità senza le quali si rafforzano le disuguaglianze il disagio sociale il degrado morale i disvalori le tensioni che non proietta un un grande futuro
Senza imprese infatti non c'è lavoro senza il quale a sua volta emergono i danni sociali come l'abbandono dei luoghi la deriva sociale l'illegalità l'insicurezza
La perdita della della dignità delle persone il venir meno del senso del dovere civico oltre al ritardo nella formazione delle nuove famiglie indicatemi questo modo anche i problemi demografici
E questo ruolo sociale ancora più valore nella misura in cui la persona al centro dalla buona economia
Quella cioè capace di combinare con i giusti obiettivi economici la ricerca dei valori umani sociali etico-morali affettivi o ambientali
Traducendo l'approccio umanistico disegnato da papa Francesco quando raccomandava l'economia della speranza e della cura
Su questo tema oltre alle aziende anche i corpi intermedi hanno un preciso e forte duplice ruolo
Da una parte quello di far crescere nelle in prese sensibilità e attenzione sui temi della responsabilità sociale diffondendo l'importanza del concetto di bene comune
Dove FIPE affronta seriamente i temi della legalità della coesione inclusione sociale
Del contrasto a patologie come lo spreco alimentare le dipendenze da gioco e alcol rafforzando l'impegno gli sforzi che gli operatori che rappresenterà devono fare su questi fronti
Dall'altra parte il secondo ruolo che i corpi intermedi esercitano sta nella promozione degli strumenti del web far settoriale come la previdenza e la sanità complementare la formazione il piano casa per i lavoratori la natalità l'impegno finalizzato non solo a rafforzare l'attività del comparto ma anche a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei propri collaboratori
Per fare questo importante saper mettere al centro l'impresa e non solo la proprietà perseguendo obiettivi sovraordinati rispetto ai pur legittimi interessi degli imprenditori ricercando anche la qualità del giusto profitto
Perché esiste un profitto secondo è un profitto sterile
Un profitto che gioco all'impresa un profitto che la danneggia un profitto che alimenta conflitti un profitto che tiene insieme più interessi anche sociali
Differenza non semplice da trasferire
Soprattutto se osserviamo che i tradizionali parametri di valutazione il pile i tassi di interesse tassi di occupazione i cambi delle valute l'inflazione i prezzi del petrolio e altri dati quantitativi
Sui quali si costruiscono scenari e piani industriali
Trascorrono aspetti fondamentali per la persona gli ecosistemi
E includono attività che danneggiano la vita delle persone basti pensare alle armi l'inquinamento ad attività che inducono i vizi ed escludono aspetti di giustizia sociale e sostenibilità ambientale
è forse il momento di vedere e superare questo sistema di misurazione
A riguardo è lodevole che l'ONU abbia affidato ad un gruppo di lavoro che comprende anche un italiano il professore Vito Giovannini amico dalla Federazione insomma l'incarico
Di elaborare nuovi metodi di valutazione del benessere mentre l'Istat rassegne rapporto verso i cui proprio domani verrà presentata la nuova edizione le stesse in prese più o meno blindato gli amente devono la dotarsi del loro reti indi sostenibilità e di integrare il rendiconti annuali con una dichiarazione non finanziaria
Evidente che le azioni di rimedio richiedono volontà politica
Impegno delle persone
Spinte più o meno gentili ma soprattutto un salto culturale proprio per accompagnare uno sviluppo sostenibile
Attento al benessere anche delle persone consapevoli che la libertà economica non deve mai essere disgiunta dalla responsabilità sociale
Ecco perché oggi quando parliamo di impresa bene comune non ci vediamo solo ad un modello economico ma anche ad una cultura d'impresa che restituisce il senso dignità e orgoglio a chi ogni giorno apre la serranda di un locale
Accende una macchina del caffè o preparare un piatto che racconta un territorio lo stesso progetto cucina italiana patrimonio immateriale dell'umanità con il riconoscimento Unesco di cui siamo convinti sostenitori sul richiamato insomma da presidente Sangalli ha ricordato anche ieri sera con il ministro Lollobrigida non candida tanto le ricette tradizionali i prodotti tipici tipici le tecniche di preparazioni o le creazioni di cuochi stellati
Beh si propone di considerare patrimoni dell'umanità il significato culturale e sociale del cucinare la sua funzione valoriale nella nostra quotidianità
Attraverso la cucina infatti ci si prende cura delle persone si condividono momenti importanti della vita si genera una dimensione di edificazioni identitaria
Di superamento dei confini delle barriere di dialogo ininterrotto di persone luoghi e tempi generando un patrimonio collettivo che appartiene a tutti
Le aziende non sono un lusso istituti filantropici la Rolo missili missione quella di generare profitto lavoro ricchezza diffusa
Nondimeno l'impresa e forse in modo particolare quello di pubblico esercizio
Interpretò però anche un irrinunciabile funzione sociale che si manifesta anche la loro capacità di valorizzare corretti stili alimentari
Promuove il buono il bello e ben fatto del nostro Paese offrire a tanti giovani in tante donne e tanti immigrati un veicolo per accedere al lavoro e costruirsi un futuro
Su un milione centoquarantadue mila quattrocentoventisette lavoratori dipendenti del nostro settore e sono dati invece il cinquanta virgola tre per cento cioè cinquecentosettantacinque mila persone circa sono donne
Il ventotto per cento circa trecentoventi mila persone sono stranieri il trentanove virgola nove per cento circa quattrocentocinquanta sei mila persone sono giovani con meno di trent'anni
Altri numeri significativi novantaquattro mila trecentoquarantasette su trecentotrenta mila cioè il ventotto virgola otto per cento sono le imprese gestite da donne
Quarantasette mila trecentoquarantasette cioè il quattordici virgola cinque per cento nel nostro settore sono imprese guidate da stranieri
E quaranta mila quattrocentosette cioè il dodici virgola tre per cento quelle infine guidate a giovani under trentacinque
Nell'impresa dei pubblici esercizi
Tante barriere sociali e culturali cadano nella cadono nella comune missione del servizio
Donne e uomini vecchi e giovani italiani e stranieri
Lavorano naturalmente fianco a fianco con l'obiettivo di completarsi reciprocamente aiutandosi
Coltivando rapporti umani che vanno spesso oltre di gerarchia dei vincoli professionali e analogamente per i nostri operatori i clienti sono innanzitutto persone
Con le quali interagiscono in alcuni degli aspetti più intimi del vivere il cibo e il tempo libero
Siamo convinti che le tensioni l'eccessiva finanziarizzazione dell'economia
I profondi cambiamenti della società Ali transizione in atto impongono una seria riflessione condivisa su cosa significa affari prese oggi nella sua complessità e globalità assegnando anche nuove precise responsabilità agli operatori di pubblico esercizio la libertà non consiste nel fare ciò che ci piace ma nell'avere il diritto di fare ciò che ci ciò che si deve cioè insegnato Papa Giovanni Paolo secondo la libertà non consiste nel fare ciò che ci piace
Ma nell'avere il diritto di fare ciò che si deve richiamo che per noi significa rafforzare non solo il ruolo economico delle imprese rappresentate
Ma anche loro forte ruolo sociale ho testimoniato ogni giorno dal loro modo di servire le nostre comunità fatto di ascolto di servizio di attenzione di inclusioni di Rispetto
La direzione che la FIPE intende percorrere affinché l'impresa è non si chiudono dentro i loro confini economici Marta partecipano consapevolmente alla costruzione del bene comune valorizzando persone territori e comunità
Dietro ogni persona del nostro comparto ci sono persone che danno corpo a questo ideale
Trecentotrenta mila imprenditori che investono e rischiano oltre un milione di lavoratori che si impegnano migliaia di fornitori che collaborano milioni di clienti che ogni giorno condividono un'esperienza è una catena di valore umano che nel suo insieme rappresenta una delle forme più utenti che di bene comune nel nostro Paese
L'impresa in questa prospettiva non è un fine ma lo strumento serve a creare valori e valore cultura legalità e fiducia
Allo stesso modo
è fondamentale il contributo offerto di pubblici tizi nel mantenere vive le città i territori presidi di legalità e sicurezza punti d'incontro scambio e di coesione
E qui la FIPE con la forza della sua rappresentanza e la credibilità della sua storia ha un ruolo da protagonista
Per il timoniere che pubblici gestiti italiani sono una componente importante dell'economia ed un pilastro del tessuto sociale del Paese
Nel nostro settore questo significa tante cose molto concrete significa affrontare la sfida ambientale investendo i modelli di consumo e produzione più rispettosi delle risorse umane
Riducendo lo spreco alimentare migliorando l'efficienza energetica valorizzando le filiere corte le produzioni locali
Significa ripensare i modelli organizzativi per promuovere un lavoro di qualità stabile e dignitoso basato sulla formazione continua e sulla valorizzazione del merito
Il lavoro nel nostro comparto non è un un semplice fattore produttivo una scuola di vita dove molti giovani non solo iniziano spesso i loro percorso professionale ed umano
Ci indica infine coltivare il valore della legalità
Combattendo con forza la concorrenza sleale l'abusivismo le infiltrazioni malavitose nel tessuto economico le irregolarità contrattuale tutto ciò che offende la dignità dell'impresa delle persone oneste
In questa direzione va la battaglia della federazione che si unisce a quella dalla Confcommercio magiaro meglio di me ha richiamato il presidente Sangalli sui temi del dumping contrattuale
Affrontata con profondo riguarda i diritti dei lavoratori ma anche la giusta pretesa del rigoroso rispetto del principio della leale concorrenza tra le imprese
Che l'attuale giungla dei contratti pirati impunemente disapplicata
Vanno individuati meccanismi condivisi per la misurazione della cosiddetta rappresentatività comparata
In un modo mercato che confonde la libertà sindacale dissociazioni ismi sacrosante costituzionalmente tutelata
Con l'efficacia della contrattazione che va sostenuta da una rappresentatività ampia diffusa e misurata che richiede anche una diversa convinzione delle istituzioni per arginare un fenomeno che vanifica sforzi e produce danni al sistema economico
Lo stesso vale per la battaglia che la FIPE intrapreso conto le recensioni on line fraudolente false acquistato sponsorizzate
Che stanno facendo da Liverpool economici reputazionali gravissimi a tanti operatori impotenti e senza difesa rispetto un fenomeno di vera inciviltà
Che solleva anche una questione etica perché inquinante i valori sociali di onestà affidabilità e di trasparenza confondendo lo la libertà di critica con la libertà di offendere
Un'economia che non rispetta le regole infatti non è libera ma disordinata è un mercato senza etica non crea venisse rema solo disuguaglianza
Se si considera la propria impresa un bene comune difenda Laurent naturale riconoscerci in una comunità di impresa che condivide questa prospettiva come la FIPE
Un presidio di civiltà economica e sociale dove la rappresentanza non si limita a difendere interessi
Ma costituisce l'identità collettiva promuove cultura educa al valore dell'etica imprenditoriale
Per questo dobbiamo continuare a rafforzare il nostro ruolo di ponte
Tra istituzioni e società tra impresa e territorio tra mercato e dedicata investendo sulla comunità di imprenditori che condivide valori visioni responsabilità
Siamo la casa comune di migliaia di imprenditori che ogni giorno con fatica e passione tengono viva l'Italia dell'accoglienza dell'ospitalità del gusto e del lavoro
Il nostro compito non è soltanto reagire i problemi ma anticipare il futuro indicare strade costruire alleanze generale fiducia
In una visione di insieme capace di unire le filiere del turismo dell'enogastronomia dell'accoglienza della produzione agroalimentare in un grande patto per la crescita sostenibile del paese
Nel nostro lavoro quotidiano dentro i pubblici esercizi ovunque in Italia noi vediamo ogni giorno che il bene comune non è un concetto astratto
è un caffè servito con un sorriso un posto di lavoro salvaguardato una tradizione culinaria tramandata un giovane che impara un mestiere un territorio che trovo valore né i suoi prodotti
Questa è l'Italia vera quella che lavora che crede in qualcosa che va oltre il proprio bancone la propria vetrina il proprio delle ore
L'Italia che non ha nulla ma costruisce l'Italia che non si lamenta ma resiste si rinnova e si rialza sempre allora possiamo dire con orgoglio che l'impresa quando è fatta con coscienza e responsabilità è davvero un bene comune e che la federazione con la sua storia la sua rappresentanza della sua credibilità istituzionale continuerà ad esserne testimone custode
In questi ottant'anni abbiamo imparato che l'impresa è molto più di un'attività economica è un atto di fiducia fiducia nel lavoro nelle persone nel Paese
Sì De continuerà a essere la casa di questa fiducia una casa che accoglie che rappresenta che unisce una casa che ogni giorni da ottant'anni dà voce a chi alzando la serranda accendendo le luci servendo caffè tiene viva l'Italia e cerca di contrastare una negatività diffusa che avvelena i rapporti alimenta il pessimismo impedisce frena ambizioni
Noi continueremo a promuovere le capacità di potenzialità del Paese in ogni campo
Impegnandoci a crea re a voler bene all'Italia coltivando con il nostro lavoro il piacere di vivere in questo Paese
Promuovendo gli ideali per credere alla sua grandezza offrendo opportunità di un buon lavoro e promette provando mantenere una visione complessiva e unitaria per un futuro di prosperità
Grazie a tutti voi per essere parte di queste storie grazie a chi con orgoglio dedizione è stato e continuerà a scriverla con noi ogni giorno grazie
Conoscendo il presidente adesso ci manderà un provvedimento disciplinare a tutti per lo studente rovescia però Presidente è stata spontanea e quindi davvero una relazione che e ha avuto il privilegio di leggerla in anteprima l'avevamo commentata con Luciano veramente una la relazione poi la manderemo la manderemo in in di mela tutto il territorio perché credo ci sono svariati appunti su cui potremmo campare di rendita
Presidente abbiamo l'abbiamo detto prima abbiamo un privilegio abbiamo l'onore di ospitare una persona io ricordo solo il suo curriculum perché poi ormai Giuliano Amato è diventato quasi un marchio di fabbrica un logo e poi che quando uno va a vedere il suo il suo curriculum ma io a volte dico ci sono sono rimasti due politici in questo Paese con la P maiuscola o l'abbiamo sentito parlare per primo
Fai ovviamente presidente Stoppani ma e e l'altro è Giuliano Amato aveva ricordo esso
Ascolteremo una persona che credo sia entrato lei mi correggerà come i seguaci qualcuno ben più importante di me se sbaglio esatta eletto deputato la prima volta nell'ottantatré sbaglio no nel mille novecentottantatré
Lo dico anche per i ragazzi carissimo Gioberti e ringrazio anche loro che ci sono venuti ad Ascoli
Ragazzi ascolteremo tutti o per sesso delle terapie hotel mille novecentottantatré è stato ministro del tesoro nell'ottantasette
Poi è stato due volte presidente del Consiglio nel novantadue
E nel due mila è stato anche ministro degli Interni nel due mila sei nel frattempo ha fatto il ministro anche nata a tante altre occasioni è stato giudice presidente della Corte costituzionale
Quindi con questo davvero privilegio di averla introdotta cedo Strabone interi la parola presenta Amato che ho capito parlerà dal podio corretto
Vi ringrazio io in genere da professore preferisco parlare lei però almeno questo difetto nuovamente quelle porte la nell'incisivo l'ansia
Parlassimo la dico allora mi metto in piedi ecco questa la ragione
E è davvero una bella mattinata mi sento davvero onorato di essere stato scelto a concorrere
A parte la vecchia amicizia con Carlo Sangalli insomma
Noi due non abbiamo fatto l'impresa dei Mille per poi Solazzo
Dinamo
Tendiamo a un'Italia che largamente non c'è più e abbiamo ricordi ai comuni che vanno molto indietro Paolo Stoppani
A una formidabile personale insomma siete fortunati ad averlo come presidente
Il compito che mi avete dato
Di fare entrare la costituzione nel discorso impresa bene comune
Era è abbastanza facile in questi termini perché in realtà la Costituente l'impresa lapidei sono come bene comune e dico solo
Perché nel momento in cui
Introduceva era la prima volta che veniva menzionato ma addirittura a quel livello il la il diritto la libertà di iniziativa economica privata nasce
Con la Costituzione
Uno si poteva aspettare che questa libertà venisse declinata anche in chiave di concorrenza e di mercato
Direi ovvia mente perché la libertà è tale
Se il mio concorrente non verrà comprimere con un potere di mercato con il quale riduce nello spazio e danneggia i consumatori inerente
Ma nella nostra costituzione di questo non c'è traccia
Non è menzionata la concorrenza non è menzionato il mercato
Eppure c'era chi di questo era ben consapevole Luigi Einaudi perbacco davvero mi aveva scritto e si aspettava che qualcosa ci fosse
Ma
Il segnale
Che a quel tempo
Non era la cultura liberale di Einaudi e ma era altro
Che teneva banco lodata in un articolo diverso dal quarantuno quello in cui è proclamata la libertà di iniziativa economica privata il quarantatré
Che davanti all'ipotesi del monopolio
Prevede e qui Einaudi irradi Geri proprio male che il monopolio come tale possa rimanere purché sia pubblico
Ovvero conferito a comunità di utenti di lavoratori
Il monopolio secondo Einaudi va smantellato in realtà va impedito
Non è che diventa buono a seconda delle mani in cui ha messo ecco perché c'è questo dobbiamo esserne consapevoli
Lo spiego Saraceno
In modo molto nitido il pensiero marxista e il pensiero sociale cristiano
Sì congiungendo hanno sul tema del controllo dell'Anarchia capitalista
Avevamo come forze maggiori comunisti e cattolici
I quali appunto avevano come stimolo principale davanti all'economia quella di evitare l'anarchica di affermare il bene comune
Non posso negare o vigili
Avvenire anche la medesima valutazione data da Francesco Saverio Nitti con un linguaggio meno rispettoso di quello di Saraceno
Parlo infatti nitidi unione innaturale tra la falce e il martello Tillack ruscello aspersorio
Ora l'Unione non era innaturale perché da entrambe le parti c'era la corsa verso la affermazione del bene comune attraverso l'impresa
Tant'è vero che il primo testo
Ne hanno cambiato tanti da cui poi sarebbe scaturito l'articolo quarantuno scritto da Amintore Fanfani
Diceva letteralmente l'attività economica pubblica e privata
Quindi non c'era una particolare priorità per l'attività economica privata
Deve svolgersi a provvedere deve volgersi
A provvedere ogni cittadino dei beni necessaria al suo benessere nella società del suo bene il Comune
Fin qua erano d'accordo tutti
Soltanto che ecco i comunisti che fin qui sono d'accordo hanno nella testa come si fa questo con la pianificazione centralizzata
Notate
Togliatti
Che consapevole
Che in Italia il comunismo non può entrare
Glielo aveva spiegato Stalin
No De Gasperi
Cioè la conventio ad excludendum nasce dagli accordi di Yalta
Gli accordi di migliaia e alta l'Unione Sovietica
Ottiene i suoi Stati cuscinetto ma si impegna a rispettare che il resto appartiene
A ad altro l'Italia fa parte del resto
Questo rende
Molto interessante storicamente la figura di Togliatti il quale rientra in Italia sapendo questo
E tuttavia dovendo gestire un partito che largamente vive nella prospettiva di fare come a Mosca
Prospettiva coltivata allora in mille modi appunto
Io ho ancora il ricordo
Avendo vissuto poco dopo Garibaldi
E i manifesti quando ero bambino i quali mi dicevano che il burro russo e migliore del nostro e un giorno lo avrei avuto anch'io
Questa prospettiva entra in Assemblea Costituente con comunque a prescindere da ciò che Togliatti già sapeva con un emendamento mento che lui prima tiene nel cassetto poi fa entrare in discussione
Che prevede che il bene comune
L'impresa loro realizza sulla base di un pianificazione centralizzata che lei indica ciò che deve fare e contenuti e versare
A questo punto la falce e il martello dell'aspersorio si separeranno
Si separano nitidamente
E la Democrazia cristiana si schiera contro la pianificazione
E ci sarà una battaglia dura su questo tema
Che alla fine troverà la sua soluzione in una parola suggerite a da un costituente socialdemocratico
Avevano cominciato a desistere perché
Lasci
Missione era avvenuta nel gennaio quarantasette l'emendamento viene discusso pochi mesi dopo Taviani appoggiò questo Moro appoggio questo nonché anima programmi ed ecco il terzo comma dell'articolo quarantuno il quale dice che
La Repubblica addotta programmi e controlli per indirizza aree e coordinare a fini sociali l'attività pelle intraprese ecco questo all'inizio serene costituzionale della nostra storia
Che colpisce perché come avrebbero poi notato i commentatori la scelta che la democrazia cristiana della maggioranza fanno in Assemblea Costituente
Della libertà economica non è indole del mercato non è in nome dell'economia ma in nome della libertà politica
L'argomento che Taviani USA più eloquentemente per sostenere la sua tesi
E che la pianificazione centralizzata
Genera un fortissimo potere politico che finisce per negare la libertà ed è sacrosanto questo è assolutamente sacrosanto però ecco manca
Quella vicenda quell'ingrediente che ebbene sarebbe stato bene che ne facesse parte che è l'affermazione anche del valore della concorrenza perché come dimostra l'economia comunque privata
Sul mercato la libertà di ciascuno operatore può essere facilmente messa a repentaglio dal potere abusivo di operatori più forti
Il fenomeno è diventato gigantesco al nostro tempo come sappiamo con indi che tecnica e quant'altro
Ma per anni questa cultura mancherà in Italia
E l'economia post bellica renderà il via farà grandissimi passi
A attraverso
Ruolo dello Stato
Che produce incentivi
A certe attività anziché ad altre a certi territori anziché ad altri e prima lo fa in modo come dire sporadico poi lo fa invase a programmi
Certo si è che rimane lontano
Dalle idee che la sinistra aveva perdendo cercato di introdurre e interesse è interessante ricordare almeno per chi fa il mestiere del giurista
Una disputa che ci fu nei tardi anni cinquanta
Quando un professore che fu anche mio professore che era donatori a Pisa comunista
Privatista
Sostenne che sulla base dell'articolo quarantuno
Era il ritorno
Della vecchia tesi con altro linguaggio
Funzionalizzato all'impresa ai fini che lo stato aveva il diritto dovere di indicare l'idea che quei programmi e quei controlli ancorché chiamati i programmi non piani potesse ero definire i listini
Che l'impresa deve perseguire non lasciati all'autonomia del privato notate questo è un punto determinante perché l'articolo quarantuno
Lo dice che l'impresa deve rispettare la dignità e la sicurezza dei lavoratori deve rispettare che oggi la salute e l'ambiente quant'altro ma acquisti
Per noi giuristi e per qualunque essere umano sono limiti
Cioè tu sei libero di scegliere come ti organizzi quello che vuoi fare i fini che voi perseguire ma incontri questi limiti non andare a sbattere Illy
Il limite è divenuta al fine e se diventa il fine tu sei un mio strumento
Ecco fu un altro grande giurista Gustavo Minervini commercio il professore di diritto commerciale a Napoli che spazio via la tesi della funzionalizzazione
Però a sinistra qualcosa
è sempre rimasto di quella cosa e rievoca vi dico una cosa che lo dicono stava perché quando arrivò la stagione che io ho vissuto
In prima persona della programmazione degli anni sessanta
Quella
Riuscì a razionalizzare molto le politiche prima inesistenti
Organizzando programmi veri sia sul territorio sia di di settore
Ma
Noi nel nel testa c'avevamo anche qualcos'altro che fortunatamente
Non potremmo realizzare
Io ricordo ancora all'epoca
Si facevano riunioni anche di governo alla Camilluccia doc della democrazia cristiana aveva una bellissima sede
E quando Moro era presidente del Consiglio raramente queste riunioni iniziavano prima di mezzogiorno deserta lui era uno che lavorava molto
Ma avevamo una giornata lunga
E ricordo una riunione nella quale presieduta da lui me lo ricordo ancora proprio c'è una foto davanti agli occhi
Da un lato c'eravamo noi del bilancio che programmazione economica dall'altro c'era il tesoro
La Banca d'Italia e poi qualcuno dei collaboratori di Moro di Palazzo Chigi
E noi esponevamo le nostre richieste ai fini della costituzione del CIPE
Comitato interministeriale della programmazione economica che poi nacque con la legge numero quarantotto del mille novecentosessantasette noi
Tra le richieste che facevamo di di portieri da attribuire al CIPE
Mettemmo anche di trasferirli un potere del Comitato per il credito e il risparmio che questo Comitato per fortuna degli italiani non aveva mai esercitato
E chi era finito lì
Nell'immediato dopoguerra quando ancora quel confronto di cui prima parlavo era ai primi passi nel quale
Prevedeva che il comitato interministeriale cioè il governo
Fissasse le destinazioni a cui dovevano andare i flussi finanziari pubblici e privati
Ma roba sovietica
Perché i flussi pubblici beh mi pare ovvio
Che lo stato dei fatti debba dire quali fini destina i soldi dei contribuenti ma il per i fatti
I privati lo scelgono loro rientra
Beh discutemmo non poco su questa cosa
E io ho scritto più volte dopo che fortunatamente Novi fummo sconfitti
Sì mi ricordo che
Moro che amava gestire le riunioni
Verificando come arbitro Rocchi avesse vinto
Privilegiava il capotecnico
A seguito del quale diceva mi pare che abbiamo concluso
Senza dire
Primo mi pare che abbiamo concluso e noi ritirammo questa cosa quindi in qualche modo c'era finestre
Che era il contrario di ciò di cui c'era in effetti bisogna che era creare casomai più concorrenzialità nel sistema bancario e nel sistema finanziario più che non decidere
Questa concorrenzialità arriva nel novanta
è interessante non solo se alcuni di voi beh certo Carlo seduto ricorderei del perché insomma siamo coetanei e giochiamo entrambi a tennis state attente non è che che facciamo i vecchietti
Nel sessantadue su proposta di Roberto tre Melloni grande figura di ministro economista di quegli anni e venne istituita una Commissione parlamentare sui limiti alla concorrenza nell'economia italiana
Vennero fatte audizioni vennero esaminati i più diversi settori
La conclusione
Sorprendente
Ero stato che in Italia problemi di concorrenza non ce n'erano
E che quindi non c'era nessun bisogno di occuparsene
Io ricordo ancora l'audizione di Paolo Sylos Labini che finisce la storia degli appalti in quegli anni
Chi ha vissuto l'agricoltura sa che dopo la riforma gli agricoltori che difficoltà venivano a rifornirsi liberamente e di ciò che al loro servizio
Ma non c'era problema e quindi non si fece nulla
La concorrenza arriva in Italia nel novanta
Sulla base di ridurle monito strattone della Commissione europea
Eravamo rimasti quasi soli a non aprire una disciplina nazionale della concorrenza quando il Trattato di Roma l'aveva introdotta già nel mille novecentocinquantasette
Per le vicende economiche e di imprenditoriali di rilevanza sovranazionale con fatturati in più Paesi eccetera
Era in funzione da anni il lavoro antitrust noi non avevamo nulla sul piano domestico arriva la legge duecentottantasette
Che
Io ebbi la fortuna di occuparmene perché fu il secondo presidente dell'autorità antitrust dopo presidente seria
E mi ricordo che dissi che mi sembrava d'essere un padre missionario in terra di infedeli
Perché mi ricordo ancora
Che qualcuno che aveva percepito che la concorrenza si faceva valere in nome dell'efficienza che portava con sé spingendo l'impresa
A essere meglio di altri perché più efficiente
Un operatore disse che con l'accordo che aveva raggiunto con i concorrenti il livello di efficienza era ottimale
Certo dal suo punto di vista annuncia
Cioè non c'era il lunedì è il minimo dubbio
Quindi fu difficile questo ingresso
Fu facile ricondurlo alla stessa costituzione come Monna implicazione non ancora attratta proprio di quelle parole base la libertà di iniziativa economica
L'Antitrust una garanzia essenziale di quella libertà
E forse è la prima e più importante cosa che lo Stato può fare
Per far sì che si misurino
Sul mercato ad armi pari
E tutte consentite
Gli operatori economici ad esclusione degli accordi orizzontali sul prezzo sulla divisione del mercato l'imprenditore e qui venendo io non ci diamo fastidio
Ad esclusione degli accordi verticali che distruggono in genere quello che sta sotto Massa
Vandoni raccordi verticali che hanno una funzione di efficienza del franchising per esempio tutti
Voi ben conoscete nel nel vostro lavoro del classico accordo verticale che porta efficienza e quindi non tutti gli accordi ma vi sono Accord zitti
Interessante una cosa che raramente viene notata
Il
La libertà di mercato iniziativa
Viene garantite va garantita nei confronti del potere privato
Ma anche nei confronti del potere pubblico abusivo
Anche lo Stato può essere un fattore distorsivo contrario all'Antitrust
La legge sulla concorrenza arriva in Italia più o meno contemporaneamente all'esplosione di Tangentopoli poi di Mani pulite
Cioè ad un scoperchia amento di interventi dello Stato finalizzati a utilizzare
Strumentalmente
Le i mezzi pubblici strumentalmente no una al miglioramento dell'economia
Ma al miglioramento delle mie finanze di partito o dei voti che nel mio collegio io posso prendere
E quindi dell'intervento pubblico che già incentivi
Che vanno a cadere sulla sua impresa anziché sulla sua perché la sua e nel mio distretto elettorale la sua nomina a me che me ne importa
Che promuove partecipazioni pubbliche di prese in difficoltà in base alla medesima logica
E allora in fondo nato per sostenere le industria meccaniche il film diventa lessi in un è evidente che io nella mia prima esperienza a Palazzo Chigi dovetti liquidare perché era diventato il cimitero in cui erano finite in previsione che erano state salvate più per ragioni politiche che non per prospettive economiche
E allora
Ecco che
Arriva una nuova stagione
Nella quale da un lato viene posto fine a questi interventi pubblici che sono oggetto di correttivi che nel tempo verranno posti per esempio
Coppoli invoglia incentivi discrezionali
Perché gli incentivi discrezionali consentono di raggiungere il massimo del giusto adatti a ciascuna circostanza
Ma nelle mani sbagliate e consentono di raggiungere il massimo dell'ingiusto violento dove mi pare il PRC vigente allora
Meglio rinunciare alla discrezionalità
E cominciano a prevalere gli incentivi automatici il credito d'imposta tu compri con gli impianti che sono meritevoli e avrai un credito d'imposta non c'era
Nessuna valutazione discrezionale la partecipazione pubblica certo ci può essere ma uno dei primi requisiti e che l'impresa partecipata Nunzia gravemente deficitaria perché io allora
Ed è una stagione che al di là di questo e tutta all'insegna del mercato arrivano gli anni del neoliberismo somma proprio ritardi anni novanta
Nei quali
Il mercato
Fa
Tutto quello che ritiene di fare
Con lo stesso antitrust che almeno negli Stati Uniti mette i remi in barca e lasciar fare
Ecco che arriviamo a un punto
In cui mercato e bene comune sì di Park
In cui Milton Friedman sia un nuovo parecchi anni fa dichiara
Che l'unica missione di chi gestisce un'impresa dare ai suoi azionisti il profitto più alto possibile
Sono gli anni incongrui
Licenziare in genere ebbene
Perché licenziando lavoratori che comunque sono un costo valore della mia azione sulla mercato borsistico cresce
Ecco sono anni
Nei quali
Sì accettano concentrazioni di impresa
Che eliminano la concorrenza e consentono profitti a livelli mai visti
Ci fu una ricerca che ancora ricordo
Che ci fece vedere che si era arrivati a cinquanta miliardi di dollari ulteriori profitti da imperiese concentrate senza controllo dell'Antitrust
Aumentano le diseguaglianze ovviamente
Aumenta illa irresponsabilità dell'economia finanziaria
Vi ricordate
In mutui
Degli americani che si erano comprati casa l'addebito
Che vengono impacchettati imprenditori che li uniscono ad altri emessi sul mercato
E quando questi cominciano a non pagare più le rate di mutuo
Crollò il mercato
L'Imam pranzare fallisce su cose del genere
Due mila dieci c'è una grande crisi
Insomma ci mancava il mercato ma fu davvero troppa grazia Sant'Antonio
Si ricominciò a rendersi conto
No
Che l'impresa non è sana sì della sua unica missione aumentare i profitti dei suoi azionisti
Il mercato non può interamente prender cura disse
Lo slogan degli anni novanta e due mila s'era in inglese fermare Crête UIL trigger o pizze
Don Paggioro
Non non intervenire lasciaci lavorare
Gli Effetti furono talmente pesanti che a questo punto noi abbiamo due ritorni
Il ritorno dell'impresa bene comune
Nel due mila diciannove centocinquanta Chief Executive Officer il sale delle più importanti imprese americane
Firmano in cui il documento in cui
Tornano a ricordarsi che oltre ad uscire a coltellate Cello stage contro il portatore di interesse
Alle imprese che l'impresa deve lavorare anche per il benessere del comunità del quale fa parte
E c'è un ritorno dell'intervento pubblico un ritorno regolatorio
Che chi conosce il mondo finanziario e bancario sa che è stato piuttosto pesante per imporre alle banche criteri di patrimonializzazione sederi rispetto alla baldoria
In cui avevano vissuto non le banche italiane qui è vero che le nostre banche
Che in molti casi hanno continuato ad essere erette da ragionieri ed geometriche all'epoca
E no da grandi finanzieri continuavano usando il pallottoliere a far di conto e quindi a darsi una leva per gli impieghi
Che non era venti trenta quaranta volte dai depositi dei risparmi di cui disponeva ecco
E quindi si sono largamente stampate ma in giro per il mondo
Era successa l'ira di Dio su questo su questo terreno e quindi qui l'intervento regolatorio fu necessariamente pesante
E noi eccoci qua
Che viviamo in un clima nel quale
Io ho contribuito nel mondo italiano ad applicare il concetto di genere attività anche all'attività economica
Me l'hanno insegnato alcuni economisti che lavorano con lei nel cortile dei Gentili
Da Leonardo Becchetti da Stefano Zamagni e per fare due nomi cioè genera attività lo dice la parola stessa direbbe Catalano si riferisce in primo luogo alla generazione umana
Ma in genere attività in senso più largo vuol dire che quando tu agisci
Devi agire in modo che insieme producano effetti benefici anche per altri e non sono per te stesso e allora
Ecco la GE nere attività dell'impresa diventa un concetto corrente
E lo stato riprende forza ecco io vorrei dedicare l'ultima breve parte di questa mia chiacchierata a questo riprendere forza dello Stato
All'insegna del principio calma ragazzi
Perché accadono fatti che portano l'intervento pubblico venne aldilà
Di ciò
Di cui la fase neoliberista aveva fatto sentire la mancanza
Principalmente
Noi ci troviamo davanti al pandemia
Al grido di il
Alla sicurezza che genera il golden power
Ora condotto anche mia
Noi non abbiamo varcato alcun limite pericoloso direi
Ma abbiamo percepito
Quanto potrebbe essere facile parcata
Tanto da
Rievocare i sogni che noi lasciamo alla Camilluccia
Molti decenni fa
Perché
L'avevamo letto sui libri che esiste un uso del danaro pubblico che porta alla nozione di elicottero Vanni
Di danaro
Che io mi porto su un elicottero e poi dall'elicottero butto giù e i miei cittadini lo prendono a prendere mia c'è purtroppo acquisto per la prima volta
Io visto questa nozione che sembrava scolastica applicata in una realtà nella quale per tanti motivi che tutti conosciamo le categorie più di terzi per sopravvivere o per far sopravvivere la loro impresa hanno avuto bisogno di quote di reddito
Prodotte dallo Stato
Che lenta
Al singolo lavoratore all'imprenditore all'esercente di un pubblico servizio
E tutti ne dipendono
Ecco questa condizione di dipendenza dalle risorse pubbliche
Io l'ho trovata inquietante
Nulla di illegittimo era giusto e doveroso fare così ma che è successo sarebbe successo se fosse durato più a lungo
Sì andando avanti lo Stato vede come si mettono le cose e ti condiziona la erogazione di questo danaro
Ah che tu faccia questo questo questo questa è una condizione di tali disparità
Nel del cittadino che dipende dalle risorse pubbliche perché paralizzato da una vicenda pandemica non è in condizioni di produrre da solo il reddito che che riserva
E allora può accettare
E a seconda di chi gestisce ero stato ecco che qui incrociamo grande rischio
La lascio lì
Perché lui rimane perché non sappiamo speriamo che non accada più che ci siano pandemie non accadrà che ci siano situazioni che a lungo
Mettono questa tentazione
L'appetito vien mangiando guardate non riguarda solo la gastronomia voi sperate che venga mangiando perché così il consumatore consuma di più ma sì viene a ai tavoli del potere non è altrettanto positivo ecco non è altrettanto così
Io sono un fautore delle merendine
Ma quando ho letto la direttiva che nel ventidue ventiquattro sessantaquattro vi pare
Stabilisce su che cosa l'impresa deve fare il rendiconto non finanziario che ora si chiama rendiconto di sostenibilità
Deve fare tante di quelle cose in riferimento al all'ambiente
Alle risorse idriche alle risorse marine
Al lavoro all'etica di impresa alle lobby che fa
Consegno
Mi è venuto in mente ma questa è una funzionalizzazione dell'impresa questo punto
Perché le vengono indicati come obiettivi che deve perseguire
Ho concluso in uno scritto apparso in un volume Treccani dell'anno scorso che non era la vecchia funzionalizzazione perché in fondo
Qui si tratta di interessi che non sono dello Stato pianificatore ma in realtà sono di tutti
Però li posso opporre Commercity
Alle imprese qual è il limite al di là del quale bene che io non vada ed è bene che mi fermi prima
Vedete è un'altra situazione in cui avete la sensazione che sia stato creato uno scivolo
Il golden power esemplare da questo punto di vista
Il golden power nasce per ragioni più che legittime
Più che legittimi e di sicurezza
Ma nasce per i rapporti tra le imprese europee le imprese extra europea e poi piano piano andando avanti ecco che l'appetito viene mangiando
Si estende ai rapporti tra impresa e intera europei arrivo al punto lo abbiamo vissuto noi stessi lo stiamo vivendo di andare rapporti tra imprese nazionali
Grande do ai destinatari degli obblighi
Che attengono proprio al autonomia di impresa
Il cui legame con la sicurezza non sempre è così chiaro
Mi fermo qui sennò entrerei in casi specifici che sono ancora sub iudice quali non voglio entrare
Ma allora
Ecco
La mia conclusione quale
Che
Ci sono principi
Che nei confronti dell'impresa dobbiamo tener fermi perché stanno tutti nel nostro costituzione
Davanti ai emergenze gravi o gravissime
Fu tutto nonché circostanze occasionali ma di cambiamenti profondi e duraturi
Serve un forte potere centrale serve
E tuttavia si deve anche contare sulla Chris sul mille responsabilità di cui è capace ed è intrisa la società nel suo insieme
Con le sue istituzioni territoriali le sue autonomie private le sue formazioni intermedie che aggreghi grano interessi collettivi e sociali
Un grande giurista e filosofo tedesco decreto
Scrisse anni fa quello che è rimasto come il suo paradosso e cioè che una democrazia
Finite di principi che non può imporre con il legge che altrimenti non sarebbe democrazia e che stanno nelle coscienze
Che debbono stare nelle coscienze
L'impresa bene comune e in primo luogo nel coscienza
Di chi la fa e di chi le ha vinte non può essere imposta può essere favorita il terzo settore G conobbe medica
Ma qui la legge
Non deve volere tutto e fatta per gli uomini e le donne nonna al posto degli uomini e delle donne
Perché questa era la conclusione alla quale arrivavo in un libretto cui sono molto affezionato di due anni fa bentornato scarto ma
Nel titolo c'era il ma e questa è la conclusione al cui arrivo anche oggi davanti a voi
Vive precedente che raramente o assistito quali convegni qua dentro ne abbiamo fatte raramente ho sentito un silenzio mentre qualcuno parlava in sala di questo sesta stavano in casa del professore
O io e Treviglio insomma si è concretizzato nel valore di questo intervento nel pieno di gente e di contenuti ma anche di tanti si insegnamenti
Conella conclusioni finali somma che la legge è fatta per i non al posto delle persone insomma tappo e la sensibilità normalità intelligente persone
Interpretare di fare il modo corretto per cui sono chiediamo questa parte pubblica dell'Assemblea donando anche al professor Giuliano Amato
Non sappiamo aprirla insomma dobbiamo cambiare il direttore così da far passare l'ok piccolo presente in segno di affezione
Allora me li toccano invece le informazioni di servizio mentre il Presidente accompagna il professor Amato che ringraziamo ancora una volta per essere stato con noi veramente
Allora tre minuti non di più perché siamo in pausa siamo in ritardo che in pausa siamo in ritardo tre minuti iniziamo l'assemblea privata non abbiamo nulla particolari segreti però i rimanenti i ha diritto di voto tre minuti e iniziamo