La nuda verità - Punto di vista con Massimo Barra. Il suicidio di un educatore. Quando il sistema affatica chi cura

La nuda verità punto di vista con Massimo Barra ben ritrovato su Radio Radicale
Grazie buongiorno oggi c'è un vuoto fallì perché in questa stessa stanza c'è stato un training ovvero i volontari della dell'Africa dal Sudafrica Kenya e Tanzania appena finito e quindi siamo un po'
Così improvvisate
E Massimo Barra medico presidente emerito di Croce Rossa Italiana fondatore di villa Maraini agenzia nazionale che la Croce Rossa per i dipendenze patologiche
Il luogo è il carcere dove lavorava il bagno del suo studio nella casa circondariale Ca'del Ferro di di Cremona
Dove si è impiccato un educatore di quarantaquattro anni un funzionario giuridico pedagogico
Il benessere degli educatori degli operatori
Sociali degli operatori sanitari in generale sono alla base dei sistemi di cura di protezione di riabilitazione di rieducazione ma se il sistema è sotto pressione se il sistema affaticati cura se il sistema appunto non sostiene con orari di lavoro insostenibili con contratti precari e non vede non venne remunerati con la mancanza di supporto di sostegno istituzionale
Con una formazione magari non all'altezza del ruolo un deterioramento della salute della persona è quasi inevitabile Massimo
Cioè sto questo riapre il discorso sul carcere di carcere
In tutto il mondo è uno dei più gravi problemi irrisolti dell'umanità quello in cui c'è meno differenza tra i tempi antichi il Medioevo e l'era moderna in nessun campo si può fare un paragone nel paragone tra lei e l'antica e l'era moderna per il carcere
Non possiamo dire di avere migliorato la situazione il carcere patologico e il patogeno
è patologico e patogeno per chi sta dentro perché recluso ma anche per chi sta dentro perché deve lavorare perché risente del tono dell'umore depresso ovviamente
Di chi sta dentro
è il tono dell'umore dipende dal soggetto dalla sua vita dare i suoi problemi dal fatto di essere incluso ma dipende anche dall'ambiente
L'ambiente influisce sul tono dell'umore e allora se noi ci dobbiamo chiedere possiamo fare qualcosa bene cominciamo dall'ambiente non si vede per quale motivo
Lo Stato è così severo con i privati per esempio noi
Che ospitiamo riflusso i dobbiamo essere attenti a un sacco di particolari
Giustamente severi giustamente severi però questo stato questo padre così severo con i privati non è severo con se stesso non si capisce perché le norme immobiliari logistiche valga non solo per gli altri e non valgano per per per lo Stato è compagna delle che dice al figlio certe cose e lui è il primo che non le fa per questa grave e questo influisce sul tono sul tono dell'umore
Allora
è chiaro che la sofferenza crea depressione
E chi sta alla perché dovrebbe aiutare le persone ad essere meno depresse
Sono prese dal vortice della depressione loro stesse perché in fondo anche chi opera nel carcere è come se fossero incluso perché dire tutta la sua giornata lì
Ci sono dei rimedi bene cominciare a a rispettare le leggi sugli immobili
E poi come passa il tempo perché l'ozio
è il padre dei vizi le persone che stanno in carcere non possono iniziare devono devono essere attive devono attivare il cervello
Devono fare sport devono fare sport insieme agli educatori devono occupare la giornata in maniera interessante
Antonio Puerta si può fare si può fare se c'è la volontà politica il contrario della volontà politica è l'attività burocratica il grande runner la routine abbiamo fatto sempre così a spetta tutte queste piccolezze che ripetute quotidianamente
Fanno straripare le persone più di quanto non siano straripante per conto loro quindi l'appello è a una rivoluzione culturale
In giovanili secondini gravi entrano pieni di amor di amore per il loro lavoro e poi col tempo di bassa perché la routine e la tomba dell'amore anche dell'amore per il proprio lavoro
Serve una rivoluzione culturale è a nostra portata
Grazie grazie a Massimo Barra presidente emerito di Croce Rossa Italiana