La spesa pubblica

In questi giorni si sta discutendo alla Camera dei deputati la legge finanziaria e il bilancio dello Stato e o almeno dovrebbe essere il momento fondamentale della vita politica di una repubblica
Poiché le scelte politiche si misurano sui conti della spesa pubblica
Nessuna scelta politica e seria e credibile se non fa i conti con le risorse disponibili
La coincidenza dell'inizio di queste sei giornate d'informazione straordinaria con questo dibattito ci induce a cominciare proprio da qui dalla spesa pubblica dei conti dello Stato che si ripercuotono sempre con i conti dei cittadini e con i bilanci delle famiglie
Non ci occuperemo delle singole norme della legge finanziaria poiché di queste nostre ascoltatore saranno informati come sempre dalle trasmissioni in diretta o in differita che Radio Radicale dedicherà al dibattito parlamentare
Cercheremo di occuparci delle grandi cifre di cui nessuno sembra occuparsi o perfino una di dimenticarsi queste cifre sono drammatiche il bilancio dello Stato prevede per il mille novecentottantaquattro entrate per duecento mila miliardi
Le novecentottantatré sono stati centottantaquattro mila miliardi e uscite per trecentoquarantacinque mila miliardi nell'ottantatré sono state duecentosettantanove mila miliardi sulla base di queste previsioni il disavanzo pubblico per il solo mille novecentottantaquattro salirà a centoquarantacinque mila miliardi il disavanzo ha costituito dalla differenza fra le uscite cioè le spese e le entrate
In parole povere lo Stato spenderà centoquarantacinque mila miliardi in più di quanto incassa con entrate
Nell'ottantatré questa differenza è stato di novantacinque mila miliardi per rendersi conto della gravità di queste cifre basterà dire che secondo queste previsioni le entrate aumenteranno nell'ottantaquattro dell'otto virgola sette per cento le uscite del ventitré virgola sei e il disavanzo del cinquantadue virgola sei
Come fa lo Stato a finanziare queste maggiori spese esattamente come si fa in ogni famiglia quando si spende di più di quanto si guadagna ci si indebita
E lo Stato si indebita si rivolge ai cittadini perché li prestino denari sottoscrivendo buoni del tesoro e altri titoli di Stato o si indebita con l'estero
Mi hanno i debiti si accumulano indebitamento pubblico dello Stato comprensivo del settore pubblico allargato e quindi delle aziende pubbliche salirà a quattrocento mila miliardi di lire
Che saliranno ancora sommando le cifre non indifferenti dell'Independent vita mento estero
Ma questa sola cifra rappresenta il doppio delle entrate dello Stato previste N venti mila miliardi per il mille novecentottantaquattro
E non basta perché questa cifra non comprende il deficit delle partecipazioni statali
Niente film che ammonta a cinquantasei mila ottocento miliardi si tratta di un'entità corrispondente all'intero Prodotto interno lordo del nostro paese per il prossimo anno
Quando ci si indebita per mantenere il credito bisogna pagare degli interessi al proprio creditore
Nel novecentottantaquattro una parte consistente dei duecento mila miliardi di entrate dello Stato se ne andranno per pagare gli interessi passivi
Cioè gli interessi che lo Stato dovrà ai suoi creditori si tratta di sessanta mila miliardi cioè il trenta per cento del totale delle entrate
L'anno scorso erano quarantacinque mila miliardi su centottantaquattro mila pari al ventiquattro per cento erano meno di un quarto delle entrate ora sono quasi un terzo
Queste sono le previsioni ufficiali del bilancio dello Stato
Non sono illazioni di radio radicale sono le cifre di cui stanno dibattendo i parlamentari dei partiti della partitocrazia
A questa situazione si arriva ti nonostante i provvedimenti straordinari dello scorso anno per alleggerire la crisi finanziaria dello Stato
Dal lato delle entrate cioè spremendo ulteriormente i cittadini di questi provvedimenti ne ricordiamo solo due la so Confort e il cosiddetto condono fiscale che cancellava in pratica con la filosofia del pochi maledetti e subito a poco prezzo le ingenti evasioni fiscali
Un affare insomma per gli evasori ma che portava alle casse dello Stato qualche miliardo di Pd
L'andamento delle cifre del bilancio dello Stato a una puntuale e altrettanto drammatico riscontro nella situazione economica del Paese
L'inflazione si è mantenuta il quindici per cento nonostante che nei programmi del governo dovesse scendere al tredici virgola uno i disoccupati secondo stime attendibili si avvicinano ai tre milioni
La cassa integrazione è salita quattrocentosessantadue milioni di ore nel periodo da gennaio a luglio dell'ottantatré con un aumento di cento milioni di ore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Le tariffe e i prezzi amministrati energia elettrica telefono poste gas trasporti sono aumentati del ventidue virgola sette per cento
In base all'accordo governo sindacati Confindustria conosciuto come accordo Scotti sarebbero invece dovute aumentare soltanto del tredici per cento
Lo stesso accordo Scotti ha invece avuto puntuale applicazione per la riduzione della scala mobile secondo alcune valutazioni è stata intaccata del diciotto virgola sei per cento secondo altre del ventuno
L'indennità di contingenza difende dunque meno oggi il potere d'acquisto intaccato dall'inflazione degli stipendi e dei salari dei lavoratori dipendenti
Quell'operatore i dipendenti che hanno visto aumentare di sette volte negli ultimi dieci anni il peso delle imposte dirette a loro carico
Contemporaneamente la spesa previdenziale è diventata sempre più ingovernabile il deficit dell'INPS si aggira sui trentatré mila miliardi
Certo non tutti si sono impoveriti in Italia
I lavoratori autonomi che risentono meno dell'inflazione perché possono scaricarne almeno in alcune categorie effetti sui consumatori hanno visto aumentare il peso fiscale di sole quattro volte negli ultimi cinque anni sui loro redditi rispetto all'aumento di sette volte dei lavoratori dipendenti
L'evasione e l'erosione fiscale contributiva è aumentata cifre da capogiro le stime sono variabili ma anche solo ad attenerci a una media e altamente attendibile una cifra di almeno cento mila miliardi
Solo le evasioni contributive dall'INPS recuperabili secondo i funzionari dell'istituto ascendono a quindici mila miliardi circa la metà dell'intero deficit dell'INPS
Ci sono poi i ceti privilegiati il rapporto del Censis valuta che le cosiddette grandi famiglie che hanno patrimoni superiori ai centocinquanta milioni
E che rappresentano il sei virgola quattro delle famiglie italiane detengono da sole il quarantadue virgola uno per cento della ricchezza nazionale
Sì ad esse si aggiungono le famiglie medio-alte il diciassette virgola tre per cento della popolazione detiene il sessantasei per cento delle ricchezza nazionale
Il quarantasette virgola otto per cento di proletari di nullatenenti ed indebitati partecipa la ricchezza nazionale solo per lo zero virgola otto per cento
Una massa consistente di risparmiatori appartenenti ai ceti meno bassi hanno dovuto investire in case a causa della crisi edilizia trasferendo
Le mani di pochi finanzieri e di pochi speculatori
Il quadro che ne emerge è quello di un'Italia in cui chi è ricco diventa sempre più ricco e chi è povero diventa sempre più povero il quadro che ne emerge è quello di uno Stato che sembra aver imboccato la strada senza ritorno verso la bancarotta
è evidente chi ne pagherà il prezzo
In questa giornata di informazione straordinaria sulla spesa pubblica cercheremo di guardare meglio dentro e dietro queste cifre e cercheremo di indagare sulle cause e di scrutare le prospettive che si aprono per il Paese
Lo faremo ascoltando i protagonisti delle battaglie radicali sulla spesa pubblica ma anche ascoltando se ci sarà possibile economisti e non radicali ritroveremo gli scontri sulle leggi finanziarie degli scorsi anni
Isole Remo in particolare con alcune interviste il problema delle pensioni come problema di giustizia e come problema urgente di risanamento e di un settore ingovernabile della spesa pubblica
Uno delle cause strutturali della crisi finanziaria dello Stato