"Lavoro, lavoro, lavoro..." manifestazione dell'Ulivo dedicata ai problemi del lavoro

Benvenuti
Io vi pregherei di prendere posto perché siamo già un po'oltre l'orario di inizio previsto
Ecco
Allora ed era di cominciare di nuovo un giorno a tutti sono Antonio Francioni
O l'incarico di introdurre questo incontro dibattito su un tema che voi vedete
Scritto sulla sul manifesto lavoro lavoro lavoro è un tema indubbiamente è la grande emergenza del momento
La disoccupazione dilagante a mio avviso se ne ha parlato un po'poco in quel nell'ambito di questa campagna elettorale e proprio per questo ecco per questo motivo per parlarne abbiamo qui alcuni illustri ospiti che io io vado indirettamente a presentare senza por tempo in mezzo
Accetti Cesare Salvi presidente del gruppo progressista federativo
Il senatore Cesare Salvi avente il dottor Antonio Maccanico
La professoressa Claudia Mancina esperta di scuola di formazione giovanile e di università il professor Massimo Scalia
Fondatore del partito i Verdi insieme con Mattioli che cosicché ricordiamo per le sue battaglie
Antinucleari il professor Gino Giugni ex ministro del lavoro e Enzo c'è Rei Mignogna esperto di problemi del lavoro già dirigente sindacale nazionale
Ecco prima di dare il via al dibattito volevo cioè all'incontro volevo portare la mia piccolissima esperienza personale perché io come attore e come responsabile diciamo così coordinatore del Sindacato attori italiani regionale può dare alcuni puntati su questo per quanto riguarda il mio mio ambito no su sulla sul sugli attori se si la situazione preoccupante per gli attori assolutamente disastrosa aperture due cifre brevissime il calo d'occupazione del cinquanta per cento
Netto le giornate di lavoro di un attore che erano fino a qualche anno fa sessanta l'anno sono discese
In effetti praticamente a cinquanta l'anno rifaccio brevissimamente i conti della della Spesal diciamo così un un attore che spende la media dei cinquanta l'anno
Che il ragionamento sulla base della della Baia del minimo contributivo che è di trecento mila lire lorde
Aggiorno moltiplicando e cinquanta cinquanta giorni per trecento mila fa quindici milioni lordi l'anno questa è la media di lavoro degli attori
C'era una battuta che circolava fino a qualche anno fa tra gli attori che che diceva questo quando qualcuno ci chiedeva è mai faticoso e turo recitare ungere noi rispondevamo Sempre meglio che lavorare questa battuta naturalmente oggi a de contorni Marcatori da questo punto di vista però a questo punto vorrei dire entrare direttamente con un se ancora è vero che il personale e politico io vorrei fare una domanda
Che mi riguarda direttamente a Claudia Mancina che come dicevo prima esperta di formazione giovanile
Duchi una figlia di quindici anni
Una figlia molto studiosa bravissima che frequenta una scuola di un certo livello
Liceo Visconti tutti otto e nove ter si impegna accetta ogni tanto mi guarda e mi fa la domanda che ho visto scritta sul volantino del di presentazione di quest'incontro ma papà io tutto questo studio mi consentirà un giorno di a vere l'impiego un lavoro qualcosa questo gene io vivo
Chiedo umilmente una risposta su questo come padre diciamo
Ma della funzionale della crisi della scuola certamente il rapporto scuola-lavoro uno dei punti più delicati e quindi perché è giusto che ci sia questo tema in una giornata dedicata al tema del lavoro perché la nostra scuola si tratta in questo caso soprattutto da scuola superiore ormai assolutamente inadeguata alla ai tempi in cui viviamo
Non è è più in grado di formare di formare giovani pronti ante a entrare nel mercato del lavoro cioè il diploma fornita dalla nostra scuola diplomatiche non è competitivo con gli altri Paesi europei questo è è un problema
Veramente grosso noi dobbiamo riformare in modo sostanziale la scuola superiore che nel resto tranne qualche piccole parziali intervento è ancora la scuola che è stata istituita in questo Paese settant'anni fa
Devo dire ha retto anche troppo bene però forse è ora di cambiarla veramente
E soprattutto dobbiamo con dobbiamo riformare il mettere in piedi molto più seriamente e tutto il settore della formazione professionale che il vero punto debole del nostro sistema educativo
Non abbiamo una formazione professionale che non forma professionalmente tant'è vero che poi di però nella formazione professionale devono essere rimessi in gioco quando i giovani vengono assunti e non abbiano un sistema di formazione professionale superiore cioè quel chi si chiama tecnicamente il post secondario
Che sviluppati sino nei più moderni paesini più avanzati Paesi europei che in Italia è del tutto assente quindi c'è molto da lavorare
Lo scopo è proprio quella di dare più opportunità ai nostri giovani
Grazie adesso vorrei ribaltare però la la prospettiva a questo punto non vedere il problema dalla parte della figlia ma dalla parte del padre mi sembra evidente nostri è stato scritto è stato detto lo si dice continuamente che per reperire per creare nuovi posti di lavoro la leggono e possibilità di lavoro per i giovani la formazione importante quindi l'elevazione della della scuola dell'obbligo prima sedici poi a diciott'anni
Nel due mila ma io mi domando e le domando al senatore Cesare Salvi
Vediamo dalla parte del padre questo padre che dice va bene sia innalza la scuola dell'obbligo fino a diciott'anni ma io che sono disoccupato che ho perso il lavoro
Che sono in una crisi come farò a quarto questa mia figlia che studia e mi domando come farò a mantenerla in una scuola decente fino ai diciott'anni questa è la domanda
Che le rivolgo cinque essa campagna elettorale nella quale emerge con grande chiarezza il tema del lavoro il tema della ricerca dell'occupazione come la principale preoccupazione delle persone dei più diversi ceti sociali
Emerge però anche un problema che in alcuni casi assume carattere di drammaticità quelli cioè della perdita del posto di lavoro in un'età
Che in un'età della quale si dovrebbe ancora lavorare in cui comunque non c'è l'età pensionabile
Dell'edilizia questo per esempio accade con frequenza cinque trentacinque
Del posto di lavoro
Non lo ci sono grandi difficoltà a ritrovarlo anche per le dà la pensione lontana
E qui evidentemente e la ci vuole una
Di alle impostazioni al rinnovamento profondo delle politiche per il lavoro che sono nel programma dell'Ulivo a cominciare dalla questione
Importantissima per la quale si riferiva Claudio Mancini alla sua risposta e di erano soluzione anche per subito
Così come c'è il grande tema della cassa integrazione interne mobilità Brevi delle mobilità lunga come conti assicurare continuità da posto di lavoro a posto di lavoro insomma il tema dell'occupazione richiede due tipi di intervento
Strategie di medio lungo periodo e anche però interventi nell'immediato che affrontino queste questioni che a volte hanno caratteri drammatici
E si rimane davvero anche personalmente in difficoltà nel non riuscire a dare una risposta a chi vuole così dicono quello che ricordavo all'inizio mi è successo più di una volta
Grazie
Adesso io lascerei il il palco nelle mani incapaci di Francesco Cusumano giornalista
Direttore di insieme Donna che finanziato dal ministero del lavoro quindi particolarmente diciamo così esperta versata in questo in questo tema e però prima ne discende volevo ancora
Segnalare la presenza in sala di di alcuni cioè c'è un parterre Rua da questo punto di vista abbiamo Fulvio Vento che il segretario generale della CGIL per Roma e Lazio Raffaele Morese
Segretario generale per la CISL Mario Ajello segretario regionale CISL Guglielmo Loy segretario regionale UIL ecco e mi scuso e Macconi poi una presentata dell'istituzione del Comune abbiamo Claudio Minelli assessore al Commercio i Sandro Del Fattore assessore al lavoro poi man mano che individuano altri altri intervenuti ve li comunicherò ecco lascio ti lascio il palco Francesca grazie
Dunque Bongiorno voi dovete avere pazienza ma io vorrei cominciare da una domanda con la senatore Salvi che è capogruppo del dei progressisti federativi cioè dell'il il gruppo più consistente dell'Ulivo
Che riunito H molto da vicino il mio giornale si chiama insieme donna parla di cooperazione si occupa di formazione di cooperative
Volevo farmi questa domanda nel programma dell'Ulivo si sottolinea come solo in Italia tra i Paesi industrializzati le donne sono solo un terzo della forza lavoro
E si ascolta e si auspica una classe dirigente composta da donne
Mi chiedo allora perché le donne candidata dell'Ulivo sono state così poche rispetto alle aspettative perché pochissimi hanno avuto l'onore di essere le prime della lista cioè capilista cioè gli unici le uniche possano avere una possibilità di riuscire effettivamente possiamo sperare in ciò che ha detto Veltroni in una pubblica Assemblea e cioè che se vince l'Ulivo le donne ministre saranno in proporzione molto numerose
Ma intanto spero che così accada anche se non vorrei che fosse un modo per rimandare diciamo futuro alle future occasioni problema certamente esiste esiste e non solo in Italia ma esiste un po'un po'un polo per tutto soltanto in realtà dei Paesi scandinavi c'è stato uno sfondamento delle delle delle donne nella politica
Tutto è relativo e tutto è comparato vorrei ricordare che intanto la Webern presenza di candidature di donne fra l'Ulivo e il Polo o è incomparabilmente differenziato e che molti dei partiti dell'Ulivo hanno fatto la scelta di rispettare una legge che non esiste più
Cioè la legge sulle quote per la presenza nel nella proporzionale che la corte costituzionale ha dichiarato illegittima e quindi non è più vincolante ma che molti hanno deciso di rispettare egualmente
Io sono profondamente noi siamo tutti credo profondamente convinti che questo è un tema decisivo e la democrazia bisogna la differenza fra i due schieramenti c'è già bisognerà impegnarsi sempre di più in futuro perché si vada avanti in questa direzione perché effettivamente ancora o le non è il livello non è sufficiente di presenza quantitativa voglio aggiungere sì come è stato fatto riferimento alla mio al ruolo che ha svolto in questi due anni come presidente di un gruppo parlamentare e devo dire che in questo davvero non c'è nulla come dire che che i treni qualcuno per fare o qualcuna per l'appartenenza al sesso perché e che le parlamentari donne portano in politica un contributo di grande qualità e anche di grande concretezza nell'affrontare i problemi che utilissimo lavoro buon politico parlamentare sono meno visibili però sì sì vedo no no no no
Sì come candidatura sono a volte più numerose
Va bene passiamo a un altro argomento visto che sono qui vicino all'onorevole Calìa parliamo di ambiente
Di ambiente la di sviluppo a questo punto visto che stiamo parlando di occupazione natura protetta come quella dei parchi oltre a salvaguardare l'ambiente può comportare un'occasione di grande sviluppo può essere fonte di occupazione per tutte le zone
Limitrofe al alle zone dei parchi come insegna l'esperienza del Parco nazionale d'Abruzzo
L'unica mi sembra per ora cos'è che frena l'espansione degli altri parchi italiani che sarebbero dovuti entrare in funzione già da tempo cosa intendete fare una volta al governo per recuperare il tempo perduto finale
Fino ad oggi Ciampi posso scrollare militò Simona
Alla resta ambientaliste verde
Perché la domanda che adesso faceva gentilmente Francesco Cusumano
Mi pare che ancora traduca una scarsa diffusione all'interno dell'Ulivo del fatto che nel programma economico dell'Ulivo ed era quello esattamente a cui tenevamo
La questione ambiente non è la questione dei parchi e anche la questione dei parchi ma duopolio del cervello dopo quelle parole un po'esoteriche effetto serra buco d'ozono desertificazione eccetera che poi volevano dire sostanzialmente e da qui lo scontro tra i governi dei Paesi che contano
Che cosa si produce come si produce come è organizzata l'economia come è organizzata la società beh diretto a dir poco da quattro anni
Ci si rende conto che quella forbice che esiste fra un'economia che è in crescita
La ricetta del Polo permettetemi la parentesi è semplicemente risibile rilanciamo le imprese libero mercato ci sarà lavoro esattamente quello che sta succedendo da anni in tutto il mondo cosiddetto più avanzato sapete tutti che trentacinque milioni sono i disoccupati a livello OCSE ventidue milioni anzi anche di più a livello della Unione europea il nostro dodici per cento e passa che diventa il cinquantasei per cento per quello che riguarda l'occupazione giovanile nel Sud del Paese quindi quella ricetta è fallita
E allora e dei di questo sono lieto nel programma nostro dell'Ulivo c'è finalmente l'accettare la sfida ambientale come grande occasione
Per rispondere a una domanda di lavoro per tutti voglio qui ricordare non è solo la questione
Dei parchi del Parco d'Abruzzo la famosa Civitella Alfedena che ha registrato il record di risparmi nelle banche del Paese
Ma il discorso ad esempio del restauro dei centri urbani tra riqualificazioni delle derrate che sono brave attività produttive io sento sapevano un po'di diffidenza il discorso dei lavori socialmente utili perché e francamente non vedo che differenza ci sia tra restaurare un centro urbano o fare nuovi metri cubi di cemento se non avere un cantiere molto più aggiornato molto più come dire sofisticato in grado di fare le opere di restauro
Ma poi appunto i parchi e giardini ma poi e io direi tutto quello che il la cura del territorio abbiamo speso oltre settanta mila miliardi in dieci anni
Per frane alluvioni permettere sono le pezze ai danni legati al territorio e poi c'è tutto il comparto dell'innovazione tecnologica nel risparmio energetico delle fonti rinnovabili esiste un insieme di attività economiche che ovviamente richiedono investimenti pubblici ma questo al di là di quello che pensa al Polo investimenti pubblici riceviamo ogni anno nella sessione di bilancio ci devono essere che poi attivano anche denaro privato
Questi investimenti pubblici in questi settori che stavo indicando sono in grado di settore punto chiamiamo in senso molto lato ambientali sono in grado di attivare molto più manodopera molto più lavoro che non a parità di spesa
Lì gli investimenti in settori tradizionali non si tratta di modificare l'impianto produttivo
Radicalmente si trattano di inserire quelle modifiche molto significa dire che avranno grande prospettiva e grande futuro e questo appunto e parte del programma dell'Ulivo sul lavoro
Programma l'ho fatto ho capito ma io volevo una risposta precisa sui parchi comuni esempio la legge sui parchi c'è e pronto deve partire tu
No perché non parte palchetti ci sia una scommessa non era per niente come il gruppo non è vero non è vero che non è vero che c'è solo il Parco degli Abruzzi sono stati definiti e perimetrati a dire poco altro dieci parchi in Italia
Stiamo già ormai a un quattro per cento del territorio nazionale
L'obiettivo della legge trecentonovantaquattro quello sui parchi giusto appunto
è un obiettivo che sarà raggiunto nell'arco dei prossimi tre anni ed è tanto di un dieci per cento del territorio nazionale salvaguardato e protetto con l'istituzione di parchi si poteva andare più celermente
Ma ha indubbiamente può ricordiamoci che per pertanto poco per fortuna ma per otto mesi ha governato Berlusconi
Boh
Allora
Passiamo a un altro argomento ancora accesso al credito
Accesso al credito
è uno dei problemi fondamentali per un piccolo imprenditore per chiunque voglia mettersi in proprio a per fare un'impresa per fare una cooperativa io mi occupo di un giornale che spacca operative quindi anche questo è un tema che sento particolarmente
Il sistema bancario sappiamo quello carenze a mancare italiana cioè l'accesso al credito non non c'è non è possibile accedere se non dietro garanzia materiali molto corpose molto solide
Invece quello che servirebbe probabilmente sarebbe di avere un prestito un fido sulla base di un progetto di un progetto valido
Ecco voi che cosa pensate di fare in questa senza cioè auspicabile un momento magico in cui arrivare a una cosa venga Nestor problemi a del credito è un problema
Nazionale ma riguarda in particolare il Mezzogiorno
Io credo che i cittadini italiani siano stati molto colpiti dalla crisi per esempio del Banco di Napoli
Che e costato alla alla comunità nazionale qualche cosa come due mila miliardi
Cioè noi abbiamo avuto negli anni passati una politica creditizia
Che è stata una politica di tipo clientelare molto influenzata dalle dalla politica partitica e che non ha guardato in realtà allora sviluppo non ha non è stata capace di abbiamo delle strutture creditizie molto scholae erotiche
E forse di questo ha influito il fatto che la gran parte degli istituti di credito erano istituti di diritto pubblico così istituti di mano pubblica
E questo tema rendeva alla influenza partitica molto forte
Ora nella Comunità europea con l'apertura dei mercati il problema del credito esplode occorre che credere italiano diventi molto più o adeguato al mercato che sia capace di stare sul mercato seriamente
Quello che è grave soprattutto nel Mezzogiorno e che le inefficienze degli istituti di credito
Far sì che i tassi di interesse che sono pagati nel Mezzogiorno sono di tre quattro punti superiori a quelli e questo è un fortissimo ostacolo allo sviluppo del Mezzogiorno nel Mezzogiorno viene meno
L'intervento straordinario e la conversione dell'intervento straordinari incontri il mio intervento ordinario
E diventata difficilissime anche se adesso con Lulu col governo Dini pare che le ultime ostacoli siano stati superati
Non c'è un credito non esistono istituzioni di Mediocredito crebbe e banche d'affari degno di questo nome
Il credito ordinario e fondato su due istituti che sono praticamente fallito i quali Banco di Sicilia il Banco di Napoli e quindi la situazione è molto pericolosa
Io però contro questo quadro nero devo dare anche una conclusivo un rilievo di che positivo
Sul gli affetti che ha avuto per esempio una legge come la quarantaquattro che è dell'ottantasei io leggevo recentemente una relazione su questa legge Capella imprenditoria giovanile
Che è una legge che ha avuto effetti molto positivi cioè l'ottantadue per cento delle impresa e che sono state costituite da questi giovani fra i trenta e i trentacinque anni
L'ottantadue per cento di queste imprese si è rivelata vitale sta sul mercato e cresce
Cioè se imboccato una strada giusta che andrebbe rinforzate e nell'Ulivo c'è questo obiettivo ma io voglio dire qualche cosa di più
Sempre su questo problema dell'occupazione
E credo non sarà sfuggita l'importanza di dell'ultima riunione del G7 all'il i paesi del G7 i quali hanno indicato nella media e piccola impresa italiana il la via giusta per fronteggiare il gravissimo problema della disoccupazione che non riguarda solo l'Italia ma riguarda l'intera Europa in Europa abbiamo diciotto milioni di disoccupati
E su questo si può lavorare
Qui c'è materia Pereira forti politiche pubbliche per esempio
Noi abbiamo un attivo di Bilancia com'commerciale di circa quaranta mila miliardi
Sì facevamo dei calcoli con amici che se si potesse arrivare all'obiettivo di portarla sessanta mila miliardi noi creeremo duecentocinquanta mila posti di lavoro nuovo come si arriva a questo
Ecco bisogna che le piccole e medie imprese siano aiutate dalla mano pubblica
A conquistare i mercati cioè inserirsi nella globalizzazione dei mercati le grandi imprese lo fanno da sole ma le piccole e medie imprese hanno bisogno per esempio di un Istituto del commercio con l'estero che abbiamo e che funziona poco
Che invece aiuti la piccole messe in preda a inserirsi sui mercati internazionali questo sarebbe un un aiuto enorme
Ricevo facevamo questo calcolo lo facevo con il presidente della dell'Ici-Imu che è uno dei settori delle piccole e medie imprese più attivi e più importanti che abbiamo in Italia
Non so altre cose puntare sulla turismo sull'ambiente e sulla cultura
Cioè difendere l'ambiente diventa un affare
Puntare sulla se per esempio l'ICI costruisce nel Mezzogiorno con cinquanta miliardi che già dieci scuole alberghiere sarebbe un altro iniziativa che potrebbe dare delle per i risultati quindi politica creditizia politica di sostegno serio mirato
Politica anche delle infrastrutture che è una cosa importante e che si può fare nel quadro europeo possono aprire una prospettiva favorevole
Grazie
Stessa esca intervenite lento di Carniti che non è no adesso ci sarebbe un attimo sul credito cioè il dottor Nori presidente provinciale della Confesercenti che voleva intervenire su questo tema
Scusi tampone si parla tanto del credito delle piccole e medie interessa però noi che della sinistra del centrista abbiamo ritardo culturale
Perché tutta la cultura sul credito è fondata sulla grande impresa sull'industria e corriamo tutti i concetti americani
Tutti liberi vengono su studi delle Università americane questo studi di come condurre le zie le banche si basa su questo non c'abbiamo uno studio o libero un pezzo sola piccola e media impresa che è un vanto dell'Italia l'imprenditoria diffusa ecco il nostro ritardo culturale commissivi
Come lo vogliamo colmare
Non ho sentito Copeland molto bene però io mi pare che sono assolutamente d'accordo con quello che è stato di è la noi purtroppo abbiamo avuto un esercizio un esercizio del credito molto burocratico che faceva leva soprattutto sulle le cosiddette garanzie reali
Ora e credito non può essere previsto occorre che la gara il vero il banchiere è quello che riesce a intuire che c'è una iniziativa valida
Altrimenti diventa un fatto vorrei veramente noi non parliamo di definanziare il reddito di come essa non parliamo di finanzierà il reddito d'impresa io parlo della Filosofia del credito
Nella foto
Filosofia del credito e della gestione delle banche tutte le banche sono gestite con una filosofia di dare il credito solo alla grande industria perché non c'è uno studio non c'è un libero per l'imprenditoria e la quasi
Io più che che questa e questa condizione io sto fra grande industria ricorrendo no no no io lo dico perché non c'è un libro nell'aula com'è organizzata ora non c'è uno studio ecco abbiamo tutto dal sistema americano mentre l'imprenditoria diffusa la piccola media impresa che è un'innovazione italiana che è un vanto tra un'altra cosa io inviterei
I nostri professori universitari di faranno in studio di studiare fino ai sistemi di finanziamento
Sulle
Ah sì che
Su
Per io volonteroso e che non ci siano studi sulle piccole e medie impresa e questo può anche può anche darsi che siano insufficienti però è un fenomeno ripeto che e tipico dell'economia italiana e ormai lo studiano lo studiano dovunque io ricordo
Quegli studi che è stata fatta dei fatti per esempio dall'amico foie sul modello marchigiano
Il modello marchigiano che non è di adesso è un modello marchigiano che si è affermato negli anni Sessanta è stato studiato a fondo dal addirittura la fa la facoltà di economia di Ancona ci ha fatto ha teorizzato un certo tipo di sviluppo
Che quello tipico della fascia adriatica quindi ma ripeto questo fenomeno delle piccole e medie imprese comincia ad essere di interesse
Direi internazionale
Non per nulla io ho chiamato le conclusioni do richiamato le conclusioni del incontro dei G7 all'interno è li hanno detto il modello italiano delle piccole e medie imprese e quello che può aprire una prospettiva all'occupazione del futuro
Anche la innovazione la innovazione trova più facilmente spazio nella piccola e media impresa e questo succede anche in America Cherio dovremmo tentare tutto il possibile per e favorire questa capacità d'innovazione tecnologica anche con me Società di trasferimento delle tecnologie dai Paesi più profittare un fondo della globalizzazione dell'economia per sfruttare anche questi elementi però soprattutto a c'è il problema del credito che va gestito non burocraticamente Marco da banchieri Vieri più che in Italia purtroppo ma non sono molto numerose
Allora Francesca prima di invadere nati molto spazio per leggere l'intervento di Pierre Carniti che ci ha spedito perché miti non può intervenire ha spedito un telegramma di adesione ci ha inviato un Moon intervento che io leggerò volevo però prima di salire segnalare la presenza del presidente la Provincia Walter Fregosi di Guglielmo Epifani segretario generale aggiunto della CGIL
Dell'ingegner Borghini presidente della Confindustria Lazio e di Vincenzo Alfonsi presidente della Confesercenti lo già tutto già detto già detto già detto
Allora
Innanzitutto il lavoro di Carniti
La questione del lavoro è grave e angosciante e il problema sociale più acuto del nostro Paese ed è il prodotto del lavoro che manca e del lavoro che cambia
La farmacopea tradizionale su cui insiste la cultura della destra fatta di De deregolazione del mercato del lavoro di flessibilità contrattuali e salariali di speranze espansive non ha rimedio efficace per la disoccupazione strutturale con la quale siamo alle prese
Ormai dovrebbe essere chiaro per tutti
Il problema della disoccupazione non si risolverà lasciando andare le cose per il loro verso giorno dopo giorno chiudendo gli occhi sperando che il mercato prima o poi faccia il miracolo non si risolverà considerando la semplicemente un fenomeno congiunturale o passeggero
Ma è il segno più evidente di un mutamento di civiltà che ha già investito per i paesi industrializzati e progressivamente investirà tutti gli altri
In assenza di appropriate iniziative si scivolerà sempre di più verso una società segregazionista dove un numero decrescente di persone sarà costretta a lavorare troppo e un numero crescente di persone a non lavorare affatto
La grande mutazione con la quale siamo alle prese consiste nel fatto che possiamo produrre sempre più ricchezza con sempre meno lavoro
Produrre ricchezza nella nuova civiltà che iniziata non significa estrarre materia trasportarla e trasformarla con molti sforzi e molta energia
Produrre ricchezza significa sente di più trasformare in formazione a velocità maggiore con meno lavoro e fortunatamente anche con meno fatica
I soli dieci anni l'industria dell'automobile ha raddoppiato la produzione riducendo della metà gli addetti il numero dei lavoratori agricoli si è ridotto di dieci volte negli ultimi quarant'anni non per questo manchiamo di prodotti agricoli anzi siamo Sorma essi sommersi di surplus perché i nuovi sistemi di coltivazione permettono a ciascun agricoltore di ottenere sulla stessa superficie una produzione dieci volte superiore in un tempo dieci volte inferiore
Quello che è avvenuto in agricoltura sta avvenendo nell'industria e di settore tradizionale dei servizi non è in grado di assorbire la crescente offerta di lavoro perché anche i servizi incominciano a produrre da soli
Sempre più infatti si distribuisce denaro senza impiegati di banca Sire capitano messaggi senza postini si prendono ordinazioni senza commessi
Quindi la la diminuzione del lavoro produttivo non è certo un evento misterioso fantascientifico ma semplicemente il risultato del rapporto tra dinamica della produzione e quella della produttività
A produzione costante sì la produttività cresce l'occupazione diminuisce questo spiega le ragioni della crescita senza occupazione
Infatti ai fini dell'occupazione relativamente poco importa il tasso di crescita dell'economia se la produttivi produttività necessaria per conseguirlo distrugge più occupazione di quanta l'espansione non ne crei la produttività è un importante indicatore di benessere ma non di maggiore occupazione
Quindi dobbiamo guardare in faccia la realtà il lavoro all'antica otto ore al giorno cinque giorni alla settimana quarantotto settimane all'anno per tutta la vita lavorativa è finito ma questa non è una catastrofe è semplicemente un cambiamento di civiltà che dobbiamo saper costruttivamente affrontare invece di passa di aspettare passivamente miracoli che non arriveranno perché non possono arrivare dobbiamo cercare di rendere positivo questo cambiamento
Poiché l'obiettivo non può essere quello di liberarci dal lavoro ma al contrario quello di ritrovarlo re inventarlo e nella misura in cui diminuisce di organizzare socialmente in modo giusto la ripartizione di questo bene irrinunciabile
Abbiamo bisogno di una riduzione degli orari e di una diversa ripartizione del lavoro
Va considerato che la questione del lavoro non ha solo a che fare con aspetti di equità ma investe soprattutto problemi di libertà
Per capirlo basta riflettere su un punto nella nostra società molte cose relative al lavoro sono cambiate è cambiato non solo l'organizzazione del lavoro ma anche l'etica del lavoro la cultura del lavoro il rapporto dell'uomo con il lavoro
Ma il lavoro resta ugualmente elemento fondamentale di cittadinanza e di appartenenza essere senza lavoro non significa infatti essere confrontato con il problema della fame e della sopravvivenza
Non significa necessità necessariamente non far nulla non avere alcun reddito Pavone però sempre dire essere emarginati
Essere esclusi da un fondamentale diritto di cittadinanza nelle nostre società continuiamo ad essere anche in rapporto a ciò che facciamo
In rapporto a ciò che facciamo il lavoro prima ancora che sarà fonte di reddito è un fattore di identità
è vita perché la vita dell'uomo è stata è stata e rimane anche lavoro per fare i conti con la disoccupazione strutturale con la quale siamo le prese in discussione quindi non è se ridurre gli orari e ripartire il lavoro perché necessario ma come a questo riguardo bisogna innanzitutto evitare ogni confusione tra gestione e riduzione del tempo di lavoro a gestione a che fare con i problemi di flessibilità e quindi del costo la riduzione con esigenze di occupazione
Possono essere e sono politiche complementari ma non alternative come invece pensano quanti ritengono che tutto possa essere accomodato con semplici misture di flessibilizzazione degli orari
Naturalmente le forme le modalità di attuazione della riduzione degli orari possono essere molteplici noi siamo convinti che la scelta tra le forme possibili di riduzione va affidata alle parti sociali e dalla contrattazione
Possibilmente nell'ambito di una legge o di un accordo quadro di sostegno che aiuti a conciliare la tutela sociale la disponibilità dei servizi essenziali per i lavoratori con la maggiore utilizzazione degli impianti e quindi le esigenze concorrenziali delle imprese
Comunque la prima cosa da fare è penalizzare gli orari lunghi e incentivare gli orari corti negli ultimi venti anni in presenza di un o di una innovazione tecnologica ed organizzativa senza precedenti che ha comportato un enorme aumento della produttività anziché ridurre gli orari come sarebbe stato necessario per non perdere occupazione si è fatto il contrario
Infatti gli orari hanno registrato una riduzione nominale dell'otto per cento ma in effetti c'è stato un aumento in termini reali di circa il venti per cento per l'abnorme crescita delle ore straordinarie
In conclusione su questo punto le modificazioni strutturali intervenuti in questi ultimi decenni nei rapporti tra produzione e produttività nell'ambito delle colonie di mercato richiedono una redistribuzione dell'offerta del lavoro
è questa la strada obbligata se si vuole affrontare concretamente una disoccupazione strutturale e dilagante
Tuttavia poiché il lavoro manca allo stesso tempo cambia occorre un costante e consistente impegno di investire in capitale umano che vuol dire scuola e formazione permanente
Il deficit dell'Italia questo campo è grave per questo una fondamentale priorità dell'Ulivo e quella di una scuola decisa ad ammodernarsi
Elevandolo obbligo fino a diciott'anni e integrata da strumenti ed opportunità di formazione permanente nell'arco di tutta la vita la data lavorativa
Questo significa realizzare una scuola aperta alla formazione e dal lavoro una università collegata alla ricerca e dotata delle tecnologie più sofisticate nel campo dell'informazione e della comunicazione le politiche della rete di distribuzione dello Fertadi lavoro e della formazione dei lavoratori sono indispensabili ma da sole
Non sufficienti a garantire un equilibrio di piena occupazione nell'ambito di un'economia orientata allo sviluppo al benessere e non soltanto alla crescita e alla produttività
Occorre quindi una parallela riallocazione della domanda dalla domanda di beni privati alla domanda di beni sociali
Oggi la politica keynesiana di promozione pubblica della domanda effettiva globale fino al punto in cui essa assorba pienamente l'offerta di lavoro appare impraticabile
Non soltanto perché la crisi fiscale dello Stato la rende impensabile ma anche perché con i nuovi sempre più elevati rapporti sviluppo e occupazione il livello della domanda di piena occupazione corrisponda dei tassi di crescita incompatibili con la stabilità dei prezzi e dei campi
Senza parlare naturalmente degli aspetti di sopportabilità ambientale della crescita che pure esistono
Concludendo l'attuale disoccupazione è causata molto meno da problemi di livello
Dei costi del lavoro della domanda effettiva e molto più da problemi di struttura dell'offerta di lavoro della domanda di beni pubblici e privati
La redistribuzione del lavoro e la riallocazione della domanda sono quindi le risposte necessarie ai problemi che le modificazioni strutturali dell'economia apposto
Soprattutto a quelli strettamente collegati tra loro della disoccupazione di massa e della povertà sociale
Queste politiche non sono praticabili nell'ambito de la cultura liberista della destra
La questione del lavoro nei suoi termini attuali per essere risolta ha quindi bisogno di una forte innovazione culturale e di valori che solo una sinistra democratica e Governo è in grado di mobilitare
Per risolvere la questione del lavoro c'è infatti bisogno di una rivoluzione pacifica una rivoluzione di atteggiamenti e di mentalità che la cultura conservatrice abituata a guardare con fiducia al passato non è in grado di esprimere una rivoluzione che non produrrà né morti né feriti ma soltanto qualche piccola sofferenza come sempre avviene quando si è costretti a cambiare abitudini
Quello che propongo è in sostanza una radicale azione che faccia della soppressione della disoccupazione e della mitigazione della povertà sociale un grande decisivo impegno di governo dell'Ulivo
Perché ciò che esigono le questioni di libertà come oggi il lavoro che al termine
Francesca mirato alla parola l'ingegner Borghini che mi dicono presidente Ater indusse nel Lazio che mi dicono vuole fare una domanda parla latente
Se il più che fare una domanda intanto ricordare che in questa regione da quattro anni perdiamo venti mila posti di lavoro hanno due mila aziende chiudono i battenti ogni anno da quattro anni
Quindi a parte il fatto che l'anima ambientalista mi spingeva poi chiedere il sostegno al WWF come imprenditore industriale ma abbia la facile battuta la mia osservazione era questa
Vero che la piccola e media impresa nel campo industriale una ricchezza di questa nazione ma anche una vergogna di questa nazione
Il fatto che non ci siano le condizioni perché l'imprenditore che nasce il piccolo posso diventare un po'più grande non grande ma medio
Il momento nel quale una nazione dimostrabile sono cioè democratica
In questa nazione bisogna nascondersi per per sopravvivere allora io chiedo all'Ulivo
Quali condizioni Enzo rimettere in campo perché dal punto di vista del distruzioni e quindi la governabilità di questo Paese dal punto di vista del diritto
La certezza delle proprie ragioni dal punto di vista della finanza e quindi la capacità di questo sistema non so di prestare soldi ma di dare finanza ad un piccolo imprenditore ad un giovane che vuole rischiare
Questi sono i motivi veri attraverso il quale si realizzano democrazia economica in questo Paese emotivi attraverso i quali si dà lavoro ai giovani
Questa la mia osservazione vi pregherei di darmi qualche indicazione su quali strategie in questo senso concretamente si intende mettere in moto con dal ventidue aprile
Mi sembrava di Rutelli definitivamente l'avevo portato
Avevo portato l'esempio
Della dell'aiuto che bisogna dare le piccole e medie imprese per
Inserisse nella globalizzazione dei mercati
Si tratta di politiche pubbliche è molto importante bisogna creare servizi alle imprese questo può andare d'accordo con nella rivitalizzazione direi la ricostruzione dei poteri locali perché i poteri locali regionali e locali sono quelli più direttamente investiti dal tessuto delle piccole e medie imprese
Quindi bisogna rivedere i criteri del credito io richiamato non per nulla la legge quarantaquattro che ha dato quel quel risultato
Bisogna assicurare e queste sono può fare solo le politiche pubbliche cioè lo Stato
Dare a queste in prese quei una possibilità di servizi tali per cui si possano inserire nel mercato internazionale
Un'altra cosa che per esempio si può fare e la grande distribuzione
La grande distribuzione
Per esempio potrebbe enormemente servire a piazzare sui mercati internazionali prodotti dell'artigianato e della piccola impresa italiana occorre cioè una serie di indirizzi che si puntino al rafforzamento di questo settore
Cioè non si non c'è una sola formula non ce l'ha solo formuletta si tratta di vedere l'aspetto fiscale di curare l'aspetto fiscale che un che è molto importante
Cioè voglio dire ci sono
O una serie di misure che possono essere prese che devono essere tutte convergenti verso questo gravi tra popolo e importante per esempio e quella anche nella piccola e media impresa importante
La flessibilità dei rapporti di lavoro
La la la la possibilità di offrire ai giovani cioè eliminare certe rigidità che rendono difficile la
La collocazione del dei giovani del lavoro la formazione dei giovani cioè voglio dire non esiste una sola formula sono diverse cose che bisogna fare avendo come obiettivo quello di rafforzare il sistema delle piccole e medie imprese mi permetta un caso concreto scusate un'ultima nota
Io alla facciamo un caso esemplare visto che ha parlato anche di promozione anzi manchevole scaglie parlava prima promozione in campi che non sono quelle tradizionali bene io una serie di punti vendita insieme a Beppe abbiamo dei punti vendita del Pantheon Foro Romano villa Adriana punti vendita di oggettistica
Voi sapete puri diventa commerciale commerciali e vogliamo far crescere questa impresa se non possiamo per il semplice motivo che la Galleria nazionale d'arte moderna ha fatto una gara che abbiano vinto i francesi dei musei nazionali che hanno offerto il cinque per cento il ristorno e nel venti per cento hanno scelto però solitamente celtici da quel cinque per cento delle tombe i musei nazionali francesi però su una cosa più importante così si fa cresce la piccola impresa
La domanda questo museo autorità comunale che l'ho fatto Manarola se la Sovrintendenza concerto la Sovrintendenza adesso ha scelto quella con quella faccio un caso mio perché così sia meglio dare delle risposte non vogliamo certezze no aiuti certezze
Sì ma io sono d'accordo evidentemente la Sovrintendenza in quel caso ha sbagliato ma quella dipende dal fatto che i quali sono gli indiretti indirizzi che si danno di politica generale perché
Qui noi dimentichiamo per esempio una qualche cosa chiede che generalmente non si coglie
E legame fra l'ammodernamento istituzionale del Paese e questi problemi che alla gente quotidianamente
Il fatto che ci siano governi che durano in carica pochi mesi e poi se ne vanno ma questa un riflesso immediato perché rende impossibile la la crearla la alla formulazione di un di un uomo
Di obiettivi di governo di medio e lungo termine
Tutti vivono alla giornata e quindi sia questa frammentazione di indirizzi che poco a questi fra
Forse su questo vuole aggiungere qualcosa senatore Salvi
Ma anche regolamentari
Condivido naturalmente quello che ha detto Maccanico vorrei aggiungere qualcosa e l'Ulivo si propone ed è in grado di offrire a questo Paese
Al sistema delle imprese ma tutti i cittadini e quelli che vogliono operare lavorare onestamente per lo sviluppo dell'Italia qualcosa che va al di là della risposta alla singola domanda
Che anche noi siamo in condizione di offrire un quadro di governabilità
Cioè i cinque anni di un governo stabile serio che affronti
Cover l'abilità non come conservazione del potere la governabilità degli anni ottanta ma
Le risorse perché non ci si mette mano da quindici vent'anni
Come possono essere la giustizia il fisco la pubblica amministrazione
Avere un quadro di strutture pubbliche che funzionano aiuta molto più una impresa e credo di mille promesse di incentivi a pioggia agevolazioni rapporti clientelari
Ammantati magari da una ideologia Pseudo liberista che ritiene che lo Stato non serva e che quindi vada abbandonato a se stesso e debba cadere le sue rovine
In secondo luogo non ci impegniamo per fare davvero le riforme istituzionali
E fare davvero la riforma istituzionale significa non brandire ormai come argomento propagandistico gli uni contro gli altri ma individuare in un clima di larghe intese quelle innovazioni istituzionali largamente sulle quali è largamente possibile trovare unite da una una un punto comune fra i diversi schieramenti se si ragiona sugli obiettivi da raggiungere non per fare propaganda come l'esperienza di qualche mese fa
Ha dimostrato e quindi come dire accanto alla garanzia di governabilità politico offrire anche una garanzia di governabilità istituzionale in terzo luogo credo che l'Ulivo abbia una classe dirigente credibile per una grande nazione come l'Italia
Ognuno potrà fare i suoi giudizi e le sue valutazioni ma credo che tra questi giudizi e queste valutazioni debba esserci anche una valutazione sugli uomini e sulle donne
Del centro e della sinistra che stanno nello schieramento dell'Ulivo sulla loro capacità di governare una grande nazione come l'Italia e di fare il paragone con quell'altra parte naturalmente essendo parte in causa questo paragone lo lascio la platea non lo faccio io
Vorrei dire infine che io sono contento ne siamo contenti che siano venuti come avevamo invitato a venire a questa iniziativa i rappresentanti del mondo dell'impresa del commercio del lavoro autonomo perché lo spirito di questa giornata nazionale dell'Ulivo
Il giorno del lavoro è uno spirito che vuole unire
Le forze produttive di questo Paese
Quando diciamo giornata del lavoro sappiamo che la questione del lavoro come le grandi questioni aperte in Italia si risolvono in un clima di concordia e di intesa
Tra chi vuole fare andare avanti questo Paese il mondo del lavoro dipendente il mondo dell'impresa il mondo del lavoro autonomo
E la l'Ulivo vuole unire queste forze intorno un programma comune
Non vuole dividere gli italiani fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi
Fra piccole e grandi imprese mettere gli uni contro gli altri perché siamo convinti che i problemi che si sono accumulati
La rilevanza di questi problemi la gravità del momento ma anche le grandi risorse che Alitalia tutto questo richiede un grande sforzo di concordia
Anche fra categorie ceti sociali diversi questo è un metodo che in Italia ha funzionato
Ha funzionato sul costo del lavoro ha funzionato del spero sulle pensioni deve funzionare adesso sulle grandi riforme sulle grandi innovazioni che sono necessarie per dare più lavoro
Più equità sociale a questo Paese che e questa cena la campagna elettorale ci si accorge sempre di più una società nella quale le ingiustizie stanno aumentando e non diminuendo e bisogna invertire questa tendenza ma che anche indispensabile per dare al mondo dell'impresa e al mondo delle attività autonome quel quadro di certezze quel quadro di stabilità quel quadro di rapporti positivi di rapporti costruttivi che sono possibili perché
Il futuro l'avvenire sia migliore rispetto alla fase che abbiamo che abbiamo attraversa questo è possibile se si lavora insieme se si lavora per unire chi lavora e chi produce in Italia non per dividerli
Allora Francesca Massimo Scalia voleva voleva intervenire prego molto brevemente perché al Bettelli generale che sollevava adesso così bene il collega saudita vorrei ritornare però la risposta all'ingegner Boldini
Il genere Borghini
No
Volevo dare due brevissime la il quadro che configurava prima Antonio Maccanico è il quadro di riferimento vorrei aggiungere un particolare non irrilevante
Per inserire la piccola e media impresa nell'economia globale fondamentale anche oltre alle cabine di regia a un miglior utilizzo dei progetti in sede Unione europea sono tutti temi che poi sono state anche affrontati dal governo Dini
A mio modo di vedere ma non solo che voglio dire necessario il trasferimento di tecnologie
Noi avevamo dico avevamo purtroppo l'imperfetto un ente che il più grande ente pubblico di ricerca applicata che all'Emea il quale avrebbe esattamente questo compito tra i vari e cioè essere in grado di fare da interfaccia tra la ricerca applicata e quindi tutta la ricaduta tecnologica e le esigenze della piccola e media impresa purtroppo non solo in questo settore Emea ha fatto fuoco
E questo ricade anche su una maggiore difficoltà di questo il sedimento nel nel mercato globale sull'esempio che poi faceva lei
Facciamolo bene questo discorso questo Paese che ha un immenso tesoro di beni artistici culturali volontari ecologici
Finché la spesa pubblica in questo settore lo zero due per cento noi non possiamo pensare che questo diventi oltre che la fruibilità per tutti
Anche qualche cosa economicamente valorizzabile o il sistema delle imprese acquista quella credibilità che purtroppo oggi danno i francesi
Per intervenire e come dire in qualche modo intraprendere questo settore un settore e dorme di colossali possibilità di lavoro e o probabilmente qualche sovrintendente
Come tra probabilmente degli errori ma io non voglio tutto captatio benevolentiae dico che in questo momento i francesi sono più credibili Doi purtroppo perché fate però volevo far l'offerta quattro volte superiore ecco quindi come siamo dei si tratta di rimboccarsi le maniche e questo è un impegno dell'Ulivo cioè il Tesoro unico al mondo per l'Italia dei beni culturali artistici e monumentali è qualche cosa che va utilizzato a livello imprenditoriale
Allora torniamo al palco
Sono con una donna con l'unica donna finalmente quindi torniamo alle donne
Lei dovrebbe essere più sensibile appunto degli altri a questa problematica cosa pensa di fare per le donne che sono stufe di sentirsi attribuire il peso delle responsabilità familiari sempre
E che hanno bisogno di lavorare in serenità
Assistite da un sistema pubblico efficiente e compatibile con tutte le tasche nella cura dei figli per esempio che è un problema fondamentale conciliare le due cose
Sì è una casa ancora molto ancora molto difficile in Italia conciliare l'attività lavorativa con la cura dei figli credo che non sia un caso se l'Italia ha in questo momento il più basso tasso di natalità al mondo
Certo dipende e dipenderà da tanti fattori anche forse dalla nostra ormai endemica instabilità e quindi dal sentimento di incertezza però la la mancanza di servizi la durezza di una vita
In cui conciliare lavoro e famiglia e più forte nel nostro Paese che in altri indubbiamente e quindi è un punto sul quale è assolutamente necessario intervenire
Io credo che dobbiamo peraltro anche uscire da un'idea come dire eccessivamente Ina incita azionista per cui le donne devono obbligatoriamente lavorare fuori credo che questo sia stato importantissimo
Il lavoro fuori casa delle donne si è stati importantissimo ma che le sette di emancipazione sia ormai riverberato su tutte le donne anche quelle che fanno il lavoro il lavoro in casa e quindi dobbiamo uscire da una contrapposizione insomma fra da una lavoratrice donna casalinga
E capire gli interessi delle nonne sono gli stessi
E che la cosa fondamentale e salvaguardare la libertà di scelta
Bisogna che le donne possano debbano e possano essere libere di scegliere
Se lavorare fuori di casa o se fare per un Periodo magari le casalinghe avendo avendo appunto costrizioni sociali che consentano la scelta e riconoscimento sociale della dignità del loro lavoro sia in un caso che nell'altro
Quindi credo che dobbiamo puntare molto sui servizi ancora anche non sono ancora diffusi in tutto il Paese con la stessa efficienza con la stessa quantità e qualità
Dobbiamo anche intervenire sul mercato del lavoro perché ci sono delle condizioni di ingiustizia per le donne sul mercato del lavoro dobbiamo sostenere l'imprenditoria femminile c'è una legge in questo campo non è mai stata applicata dobbiamo però anche sostenere il lavoro familiare dobbiamo sostenere le famiglie monoreddito in condizioni di difficoltà
Dobbiamo estendere ben lungi dall'abolire l'indennità di maternità delle lavoratrici come ha sconsideratamente proposto qualche giorno fare onorevole Fini
Dobbiamo invece estendere anche alle lavoratrici autonome e anche alle casalinghe nella forma di un assegno di maternità
E dobbiamo tenere del
Un fondo pensione per le casalinghe per esempio io credo che per l'appunto oggi ci sia un problema di ruolo complessivo della donna nella società questo ruolo deve essere riconosciuto nella sua importanza e anche valorizzato e sostenuto nella sua dignità e nella sua e né nella sua libertà la libertà di scelta è la cosa più importante solo in questo modo potremo ritornare ad a vere
Una maggiore natalità lo dico non perché tornano i non è tradizionalmente non lo consideriamo un grossissimo problema però c'è un problema dal punto di vista per esempio della della previdenza non perché se l'analisi se la la composizione della della generazionale della Società muta a tal punto che ci sono molti più anziani che giovani ci sono dei problemi anche per reperire le risorse per per le pensioni
Questo però si può fare non rimandando alle donne a casa la sostenendo appunto la libertà di scelta delle donne e dando loro la sicurezza che la maternità qualcosa di importante per tutta la società e non significa ricadere insomma nel nel vecchio cosiddetto ruolo materno
Francesca
Immaginiamo di fare una partita a tennis
Tu mi ha mandato la palla verso l'ottava rilancio con Fulvio Vento segretario generale Cgil Roma e Lazio
Se io ieri sera ho avuto una rilevazione non so se anche per voi è stato lo stesso c'ho scoperto che i candidati dell'Ulivo hanno letto il programma per il Po e quelli del porno hanno letto
Quindi consiglierei caldamente i candidati a far riferimento non alle cose che dico ma le cose che sono scritte nel programma del Polo sui temi del lavoro si tratta di una effettivamente tuffo nel passato una Jurassic Park del mondo del lavoro
Detto questo e quindi essendo chiaramente contrario al programma per poco devo dire che ho letto anche quello dell'Ulivo
E il programma dell'Ulivo dal punto di vista delle tematiche del lavoro non credo che sia la perfezione assoluta
E mi auguro quindi che successivamente al ventuno aprile e all'auspicata vittoria vi sia la possibilità di tornarci sopra con un approfondimento che consenta di dare delle risposte che per il momento non ci sono esempio è questa la domanda farete a coloro che non hanno ancora parlato in particolar modo al mio caro compagno Enzo cere Mimina
Berlusconi propone in sostanza una precarizzazione di massa
La presenta come una ricetta nuova ora in realtà non è nuova Tai Wan sta già qui sta già dentro Roma
L'Ulivo rispetto a mezzo milione di irregolare che ci sono a Roma rispetto ai giovani che stanno lavorando oggi qui ed ora in nero
Rispetto al caporalato qui dietro ci sono gli edili
Cinque mila edili entrarono a Roma e lavorano invero rispetto alle condizioni di lavoro il pioppeto legge seicentoventisei peggiorato purtroppo negli ultimi giorni proposizione dell'Ulivo quale nella prossima legislatura intervenire contro questo mostro oppure come dire adagiarsi vispe
Ma la situazione è andata
Beh intanto io partirei da questo da questa prima affermazione le proposte che sono contenute
Nel programma dell'Ulivo
Sono singolarmente prese tutte proposte sulle quali si imposta un ragionamento che deve trovare la sua possibilità di perfezionamento in una concertazione di forze che affronti questa tematica del lavoro finalmente in modo nuovo originale
Noi non proponiamo come propone il polo le ricette del liberismo selvaggio ottocentesche
Libertà all'impresa lasciamo libera l'impresa togliamo i vincoli all'impresa vedrete che l'occupazione tornerà ad essere un problema non più così grave noi proponiamo che lei impresa i lavoratori e i rappresentanti dei lavoratori lo Stato
Pongano nella prossima legislatura all'ordine del giorno il tema quale nuova cultura
Deve permeare la soluzione del problema lavoro il salto e culturale prima di di essere programmatico prima di essere politico perché tutti i parametri sui quali le impresa i sindacati tutti coloro che si sono occupati di questa materia tutti i parametri che hanno informato la nostra cultura sono tutti saltati
E quindi io ho ho ascoltato con molto interesse l'intervento scritto che ha mandato che ha mandato Pierre Carniti e proprio da questo che dobbiamo partire
Perché intanto se le forze politiche da sole
Le forze imprenditoriali da sole o le forze sindacali da sole propongono proponessero la soluzione non se ne esce
Esiste la necessità di una Alleanza per il lavoro di un patto per il lavoro che affronti appunto in questa ottica totalmente nuova la problematica dopo di che siccome questo significa proporsi in termini strategici giustamente diceva Salvi ci sono
Delle problematiche che e vanno affrontato comunque incominceranno ad essere risolte nel medio-lungo periodo c'è anche il problema dell'emergenza e l'emergenza purtroppo
è segnata da una situazione che io considero da un lato quasi obbligatorio ma dall'altro assolutamente assolutamente da respingere e cioè dall'intervento diretto nel mercato del lavoro con i cosiddetti fattori di flessibilità
Ora siccome nel corso della mia esperienza personale io ho vissuto anche quello della rigidità del fattore lavoro questa questione della flessibilità che cos'è che pone immediatamente in primo piano
In pochi propone il problema della tutela delle persone
Io vicino a me in ex ministro del lavoro che normalmente viene viene riconosciuto come padre dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Quello era lo Statuto
Della rigidità del fattore lavoro
Se oggi andiamo come dobbiamo andare secondo me ad introdurre invece elementi di flessibilità del fattore lavoro lo dovrà dobbiamo rivedere anche le questioni della tutela però più si rende flessibile il lavoro più si rendono flessibili le modalità più deve crescere l'elemento di tutela
Altrimenti noi saremmo di fronte ai fenomeni del caporalato ai fenomeni del lavoro nero ecco che si moltiplicheranno non diminuiranno ecco perché oggi e in duecento zone d'Italia l'Ulivo
Fa propone questa discussione attorno ai problemi del lavoro io spero che in queste duecento occasioni in cui si parla con i cittadini in cui si presentano i programmi in cui si mettono a confronto le proposte poi alla fine almeno alcuni elementi guida da cui partire per la prossima legislatura vengano ad essere definiti
Il primo secondo me è quello che tutti ci si metta nell'ottica di questo salto culturale
Di questa autentica rivoluzione nel modo di pensare di affrontare questa tematica altrimenti io temo che potremmo intervenire più o meno bene sulle questioni dell'emergenza potremmo intervenire più o meno bene
Per le questioni di brevissimo periodo ma il problema lavoro verrebbe ad essere un'altra volta rinviato dovrebbe verrebbe ad essere un'altra volta
Come posso dire sottostimato rispetto invece a questa centralità ormai drammatica che ha assunto nella nostra società
Molto opportunamente Enzo Cevenini ha coinvolto il professor Giugni rifaccio la domanda pronta per lui da parte di Mario Ajello segretario generale della CISL ringrazia
Sì mi rivolgo in questo senso al professore oltre al politico ma in un passaggio del podio scritto che per il gravissimo ben occupazionale del nostro Paese in alcune aree in particolare come ricordava Scalia come ricordava Carniti
C'è l'assoluta necessità di trovare il modo per rimodulare ricontrattare tutte cose ai quali siamo mentalmente disponibili però quando si arriva ad affermare che per tre anni in alcune aree del Paese non bisognerebbe far fallire nessuna l'imposizione fiscale nessun regime previdenziale tale che i costi avevo sarebbero praticamente abbattuti
Parisi che quello che chiama l'arresto una specie di Pruzzo cioè delle delle zone esenti da tutto
Dove credo che alla fin fine sarebbe inevitabilmente reporter arroventato anche il rapporto di lavoro
Ecco ma siamo ridotti in queste condizioni al punto che in alcune al nostro Paese abbiamo bisogno di questo
No guarda che la proposta è molto più modesta
Si tratta si tratta di dare un po'di spazio alla flessibilità di riconoscere l'opportunità nelle aree di nuovo insediamento per esempio
Di accettare la formula del collante salario d'ingresso per un breve periodo di tempo
Si tratta
Le sue no
Mi riferivo
Dobbiamo aderisco al nostro no mi riferivo a quello che afferma invece in un passaggio del programma del Polo no no va bene questo e e io in dialetticamente contrapponga no scusi malattie organiche alle tesi del Polo
Che tra dono sono ma non sono neanche tutte del Polo perché io ho sentito gli operatori di Alleanza nazionale della commissione lavoro della Camera parlare indistinti in toni e contenuti completamente diversi ecco quindi diciamo diciamo che per quello che riguarda noi noi abbiamo un programma preciso e specifico che concerne la necessità di dare spazi maggiori di flessibilità soprattutto nelle aree di nuovo insediamento industriale
Nelle aree dove c'è bisogno di recuperare rapidamente spazi di occupazione
E in questo non di sospendere le garanzie
Ma di trattare contrattare sulle garanzie credo che qui veramente abbiamo non solo un campo larghissimo di intervento ma abbiamo tra l'altro alle spalle un campo di esperienza che raramente poi ci se ne rende conto ma se andiamo a guardare la contrattazione soprattutto aziendale degli ultimi tre quattro anni
E ci rendiamo conto di quando si di quanto si sta trasformando il rapporto di lavoro
Sia per quello che riguarda la durata del lavoro sia per quello che riguarda non si chiama Cosimo poi di fatto è un salario d'ingresso
Sì è per quello che riguarda le mo'le modalità di continuazione del rapporto tutto questo diciamo ormai è invaso da una cultura della flessibilità che deve deve trovare soltanto un un suggello legislativo e siccome questa è stata una legislatura induttive perché per due anni in pratica abbiamo governato attraverso decreti legge ma disegni di legge
All'infuori di quelli di siamo più più clamorosi non ne sono stati non sono usciti dalla dalla fabbrica delle leggi che è la che il Parlamento
Ecco in questo noi abbiamo ancora un bisogno di interventi che quello che è specificato nel programma dell'Ulivo qui mi sembra che possiamo ancora camminare molto e abbiamo bisogno di camminare molto
Ce l'avevano in queste scusate era una domanda ora vogliamo sentire le altre domande
Sì Guglielmo Loy segretario prelazione o il
Io abuso e ne faccio uno e mezza
Sulla questione flessibilità cioè il palco la mia impressione è una sola e quando si parla di flessibilità siccome chi non conosce
Questo tema di natura contrattuale previdenziale normativo pensa che ci sia un sistema rigido
Evidentemente o è in buona fede o in mala fede il nostro sistema a mio avviso pure troppo flessibile c'è una sola cosa non flessibile che non è sull'entrata del mercato del lavoro ma è sull'uscita e cioè sulla questo dei licenziamenti
Quindi io credo che quando si insiste su questo elemento di flessibilità si tenda un'altra cosa e cioè la libertà in qualche modo di licenziare e questa è una mezza domanderà mezza riflessione l'altra e di carattere un pochino più generale in questo senso ed è una leggere affettuosa critica che faccio all'Ulivo nel suo complesso cioè la timidezza rispetto invece alla centralità su alcuni argomenti del ruolo dello Stato
Ho fatto un sogno nella frase originale allora i soluto la fortuna di essere ospite del sindacato di Stoccolma l'elezioni politiche del novantaquattro la l'impressione che sia visiva e questa uno schieramento che dice in maniera esplicita cari elettori io voglio diminuire le tasse però dovrò diminuire l'intervento pubblico sia sullo Stato sociale che nell'economia l'altro schieramento che ti dice signori miei per garantire questo stato sociale da rivedere qualche cosa ma sostanzialmente per garantirlo e mantenere anche una presenza non nell'impresa ma nell'economia da parte dello Stato probabilmente dovrà aumentare le tasse scegliete voi quel Casamento socialdemocratici quindi aumento della pressione fiscale in cambio ci sarà una tenuta dello stato sociale il sogno che fate sarebbe vede una campagna elettorale di questo tipo
Con il coraggio di dire esplicitamente quale la scelta di fondo e magari allegando al programma
E alle dichiarazioni il progetto di legge finanziaria del novantasei e del novantasette così con chiarezza
Si saprebbe che cosa significa liberismo causa significa tenuta dello stato sociale quindi le domande sono un po'generiche ma spero che si possa avere un minimo di riflessione di risposta o dal professor giugno dal senatore Salvi
Ma guardate io per il dibattito di ieri il dibattito di ieri ci ha fornito alcuni elementi di risposta interessanti per esempio i tipi il concetto di previdenza che è stato fatto proprio dall'ex ministro Martino
Assimilandolo al tipo di previdenza integrativa per le malattie che è previsto per i per la mia per i parlamentari
E addirittura a dir poco grottesco che è stato però è stato un una buona esplicitazione di ed tipo di cultura che domina in questa in questa scena in questa scena in questo scenario
Poi vorrei ricordare che il problema dei licenziamenti e ha due facce
Alla faccia dei licenziamenti come fatto di giustizia
E su questo allora vorrei spezzare una lancia mi aspettate tante nel corso di questi anni
A favore di un meccanismo di giustizia che fosse più rapido e conclusivo perché il piccolo imprenditore che si trova davanti il problema di licenziare un lavoratore perché non va bene
Perché non ne ha bisogno prima può essere il primo caso il secondo caso può essere perché non rende per quello che dovrebbe rendere perché è un la fattivo questo lavoratore no troverà mai
Ho la soddisfazione di vedere affermato il proprio diritto alla conservazione del posto oppure la soddisfazione di vedere confermato il proprio diritto a liberarsi di un dipendente inutile se non dannoso
Questo perché perché il meccanismo di giustizia è quello che è ed è credo che sia sacrosanto il bisogno che c'è nell'area di nell'ambiente dei piccoli imprenditori e anche del lavoro autonomo
Di poter mo'utilizzare il fattore lavoro con maggiore elasticità se non lo sapete che cosa fanno poi si ricorrono a quella grande area di precarizzazione che è stata prima nominata
E che è vera che esiste ce la sentiamo sul collo
Ne sentiamo la frutta l'afflato il peso
Poi a abbiamo naturalmente i problemi quando si parla di licenziamenti e se ne parla in termini in termini generali di ristrutturazioni B questo è un problema che ha caratteristiche completamente diverse però allora posso vantare se non un primato un'esperienza positiva
Due anni e mezzo fa ci fu una grande operazione di alleggerimento alla FIAT
Bene
Vennero leghiste presso la soluzione venne articolata in modo che in sostanza non ci fu nessuna liberazione di posti di lavoro
Ma il passaggio a varie misure che vanno dalla mobilità lunga fino all'aggancio alla pensione di anzianità che c'è ancora e per questo aspetto tratte utile che ci sia ancora
Furono utilizzate varie forme di cassa integrazione con fortunate fortunoso rientro successivo e riuscimmo a fare questa clamorosa operazione sotto le elezioni
Sostanzialmente senza una forte tensione sociale qua questo questo è un modo di affrontare un grosso problema sociale che non è il problema del singolo licenziamento del il piccolo imprenditore calco problema di ridimensionare se stesso è problema un problema sociale che ci esplode gradata che ci esplode frequente tra le mani tra l'altro anche in fasi di ciclo di boom economico ci può esplodere tra le mani perché non tutti nomi in tutte le aree noi in tutto e località non di tutti i settori il ciclo economico si si essi diffonde in maniera in maniera uguale allora
Ne abbiamo chiara nozione ecco mi pare non so se questi sono i punti credo di avergli affronta
Senatore Salvi
Giungere qualcosa sulla seconda parte della domanda io credo che effettivamente
Bisogna utilizzare al massimo la trasmissione televisiva di ieri a quanto mi dicono è stata utile per fare emergere le differenze di programma
Che non è vero che non esistono e su questo terreno dello stato sociale sono rilevantissime
Perché c'è un modello di rapporti diverso che viene configurato
Noi corriamo il rischio è stato detto ma la frase efficace che in Italia senza avere ha avuto mai davvero uno stato sociale pienamente funzionante lo sfiderà smantellato
Ora il modello che viene proposto è un modello nel quale l'intervento pubblico è riservato ai ceti bisognosi in senso stretto è un modello Dada da fine Ottocento cioè ai poveri
Con le pensioni sociali al minimo con l'assistenza sanitaria al di sotto di farci pubblica al di sotto di fasce di di reddito molto basso
I veri colpi di dalla se passasse questa ipotesi sulle pensioni e sulla sanità del Polo sono i ceti medi e medio bassi al di là delle apparenze
E che quando Berlusconi dice è lavorata e fino a una certa data dell'anno per pagare le tasse
Certamente Boyle rischi un ritorno di quel che viene pagato deve essere molto migliore in termini di qualità e di efficienza e di quello che adesso ma se si lavora meno per le tasse il resto dei mesi
Dell'anno queste queste persone in questa prospettiva di privatizzazione non è che lavorano per farsi la villa o per costruirsi l'automobile più bello per complessive si devono lavare per paga devono lavorare per pagarsi le assicurazioni se non vogliono restare scoperti
Assicurazioni che private previdenziali e sanitarie che sono molto molto salate che presentano tutti i problemi che sappiamo del resto
Non non è che si ci si tratta di inventare tutto di nuovo esattamente quello che accade negli Stati Uniti d'America e certamente il tema di il confronto che Celli fra Clinton e il Congresso a maggioranza repubblicana cioè il problema di chi non si è dato la copertura sanitaria il problema di chi comincia a star male davvero e allora la compagnia di assicurazione gli toglie la copertura sanitaria
Il problema comunque divagare tutto questo che non è che al privato quando si privatizza è gratis al privato quando si privatizza bisogna pagare evidentemente perché vengano erogati i servizi
Cioè ci sono due proposte alternative su questo come veniva detto bisogna che i cittadini lo sappiano giudichino avvolti ma in base in base a questo a questa diversità sostanziale tra i due programmi
Dunque io vorrei tornare al discorso che prima affrontato scene Niña sui diritti dei lavoratori a fronte dell'introduzione del di questa flessibile delle nuove norme sul mercato del lavoro vorrei affrontare proprio con con il professor Giugni perché giugno è stata il relatore alla Camera in commissione lavoro della riforma sul mercato del lavoro che introduceva il forme tipo il part-time il job sharing il lavoro interinale
Lui ha detto che giustamente che la legislatura comminato poco perché è stata invasa dai decreti legge però forse non solo per questo ma anche perché in Commissione su questo tema non c'è stata proprio l'unanimità a l'accordo fin dagli dall'inizio e soprattutto è stata la sinistra punto però perché esprimeva le preoccupazioni vita cui prima accennato Cile niña
In particolare o interinale che non garantirebbe la tutela dei dei diritti dei lavoratori quindi su questo mi piacerebbe sentire che cosa ne pensa il professor Giugni anche cosa succederà nella prossima legislatura di questa riforma GAI forma basilare proprio quel suggello
Legislativo al quale faceva riferimento lei prima
E questa è una domanda maliziosa perché è stato c'è un sottofondo di riferimento a posizioni non univoche nel mondo sindacale e credo che sia stato che sia uno sbaglio
Non sostenere questo tipo di intervento legislativo d'altra parte rispetto richiesto della mia opinione è che la mia opinione euro espressa quando c'è stato l'accordo quando ci fu l'accordo del luglio del novantatré e quando addirittura nelle assemblee nei nei dibattiti televisivi andavamo difendendo la soluzione l'accordo il testo dell'accordo come era stato siglato inattesa delle ratifiche da parte delle assemblee dei lavoratori onde addivenire alla firma e fu un passaggio difficile fu un passaggio anche doloroso è uno dei punti di discussione più eccitanti fu proprio De quello relativo al lavoro interinale ora io non voglio addentrarmi alle tecniche di Matteo lei che sulle tecniche in materia
Voglio soltanto ricordare che il problema c'era stato era stato sviscerato in tutti i suoi aspetti vale la pena di affrontarlo seriamente sul piano legislativo
Di risolverlo comunali onesta soluzione di equilibrio
E di dar luogo a questa sperimentazione non è oltretutto è un grande errore considerare miracolistico una soluzione di questo tipo
Sappiamo abbiamo già fatto i conti sappiamo che non ci darà più di cento mila al massimo centocinquanta mila posti di lavoro intesi come unità di lavoro cioè come ragguaglio globale di di di tante frazioni che si possono combinare
Nell'ambito del lavoro interinale ma tutto fa diceva
Io vorrei concludere facendo riferimento ho memoria di un di un recente episodio apre un incontro con un economista con economo a stare americano
Che mi ha messo al corrente di una circostanza di estremo ritiene e cioè del fatto che operando una revisione dei metodi di statistica del lavoro negli Stati Uniti
Gli acini fra della disoccupazione
Balza fuori a undici virgola tre cioè sostanzialmente Parri
Alla cifra di disoccupazione media dell'Europa occidentale e anche quella quelle italiana nell'ambito siamo siamo proprio sul sul punto sul punto di equilibrio
Che cosa significa questo ma è molto importante che riflettiamo su questo aspetto perché uno degli argomenti portati dai sostenitori dell'economia liberista e particolarmente dal Cavaliere
E da alcuni suoi zelanti sostenitori
E è quello secondo il quale l'abbattimento di tutte le frontiere dei tutte le frontiere garantistiche creerebbe automaticamente un datteri implicazione grosso modo una triplicazione dei posti di lavoro
Darebbe luogo a questa generazione di posti di lavoro che e ma a Parma parrebbe essere emanata dalla esperienza reaganiana
Un'esperienza che se sovente frequentemente ripetuto a soprattutto nelle parole per le leader del Polo
E che non corrisponde a verità perché la disoccupazione è un problema potremmo dire è un problema
Epocali
Ci dovremo confrontare connesso e nelle parole del lei dell'intervento di Carniti questo è risultato molto bene mi sembra ci dovremo confrontare commesso per per anni le ricette le soluzioni affrontate con leggerezza e con demagogia se non con falsificazione come sono la famoso il famoso milione di posti di lavoro
O i trecento mila posti di lavoro che si sommano tra di loro lungo cinque anni quindi non luogo se non sbaglio un milione cinquecento mila posti di lavoro ecco
Tutto questo non ha niente a che vedere con la realtà
Il problema è molto più grave che io sono convinto che la lettura può essere più ottimistica perché ci sono soprattutto in Italia quaranta e stranamente ma forse più in Italia che in altri Paesi
Molte nicchie da esplorare molti ambiti del mercato del lavoro che non sono stati sufficientemente esaminata di su cui non si sono trovate adeguate soluzioni tuttavia quello di cui ci dobbiamo rendere conto e che quello col quale dobbiamo fare i conti è una questione sociale che probabilmente avremo addosso ancora per parecchi anni e se queste la previsione rimboccarci le maniche guardare con realismo ai dati del problema
E cercare soluzioni che diciamo abbiano una capacità incrementale saranno tante piccole soluzioni per crearne un una più grande quaestor credo che sia la linea di movimento la linea di partenza da contrapporre con realismo con serietà con onestà
Nei confronti delle affermazioni come vengono proposte dal nostro avversario che sono intrise di falsificazione e di mistificazione grazie
Ringraziamo il professor Giugni per questo intervento così chiaro e lucido e mentre professore parlava è arrivato anche il sindaco di Roma Francesco Rutelli
Benvenuto sindaco aspettavamo era annunciato nel suo nell'inguine ponentino suo saluto io la pregherei di
Effettuarla immediato al di farlo ci sono tutti sì bello vuole accomodarsi soppalco si proprio noi come volete
O sostare posso mettermi qua se volete controllarne meglio dall'alto i candidati
No intanto vi ringrazio per la saluto tutti tacere minimi scusate mi Tonino
Grazie no
Buongiorno non mi ha mi accusano di scortesia fu non vi faccio perdere molto tempo anche perché ci sono persone certamente molto autorevoli e concrete oltre che capace di parlarci di quello che hanno fatto
Non soltanto di quello che pensano che altrettanto importante in una campagna elettorale che si intende fare il senso di una partecipazione mia oggi oltre che
Di ribadire
Vicinanza amicizia affetto anche impegno per questa importante campagna elettorale
Di fare una piccola piccola notazione su Roma
Posto che il tema del lavoro è effettivamente è obiettivamente il problema numero uno
Numero uno non ce n'è un altro più grande
E che
Una città come Roma si misura qui ci sono candidati autorevoli
E personalità importanti
C'è una rappresentanza del mondo del lavoro al mondo produttivo ci sono gli assessori cessando il fattore c'è Claudio Minelli
E
Tante persone che con le quali quotidianamente ci confrontiamo NASA abbiamo il problema di Roma è in sintesi estrema il seguente
Roma ha visto mettersi in crisi entrare in crisi i pilastri tradizionali
Della sua struttura produttiva dell'ultimo ventennio
Ovvero sia visto andare in crisi
Il pubblico impiego come garanzia del posto fisso e come prospettiva da assicurare alle famiglie
E i giovani in particolare di fronte alla difficoltà nel mercato del lavoro
Vive una grande trasformazione della struttura commerciale
è stata basata a Roma tradizionalmente sul commercio familiare su piccolo esercizio
Che vivono a trasformazione trasformazione anche internazionale naturalmente
Vive una crisi in quello del settore di punta innovativo che è stata la l'elettrone che in particolare la l'area della Tiburtina per una lunga serie di ragioni in particolare la l'esaurimento di una fase di di spinta tra virgolette esportazioni militari
E vive una crisi profonda l'edilizia perché l'edilizia è cambiata rispetto a quella che era basata sulla espansione fisica e anche specialmente sulla valorizzazione della rendita fondiaria a causa anche quindi cento motivi non ultimo che domanda e offerta oggi si incontra molto di meno Roma cioè voi forse non sa vedere se ne parla anche poco la realtà a Roma noi abbiamo tante persone che chiedono una licenza edilizia
La ottengono oggi molto più rapidamente il Comune ha una procedura per cui novanta giorni le concessioni edilizie si danno ma non la ritirano
Perché non hanno la certezza di vendere quello che costruisco
Quindi abbiamo situazione per cui questi che sono i pilastri storici Romano se appunto Pubblico impiego tenerezze incerto commercio
Familiare e negli anni settanta e ottanta in particolare questa espansione della del dell'elettronica e di una certa e anche innovazione tecnologica c'è stato
Per i romani e in questo momento deve puntare non su la conferma di quello che sarebbe il se semplicemente ci porterebbe ad una sconfitta sociale enorme ma sulla innovazione una innovazione che però produca lavoro e non con la faccia bene
Allora certamente a Roma il turismo è una risorsa straordinariamente importante io quando qui io anzi voglio dare atto ringraziare l'alcuni esponenti Organizzazione del commercio
Vedo Alfonsi Nori
Non so chi c'era Confcommercio in questo momento per la verità vedo Tagliavanti a cena io voglio ringraziare le associazioni di commercianti ed artigiani che hanno trovato un'intesa sulla questione la fascia blu del centro storico dimostrando un grande buonsenso non io vedo
La le le locandine del centro che dicono
La fascia blu
Strozza strangola il centro e poi basta andare nelle strade si vedono decine di migliaia di persone non bastano i marciapiedi
Cioè invadevano le strade turisti visitatori c'è una folla per Roma che insomma qualunque cosa e buonsenso beh dalla locandina che dice las la fascia blu soffoca il centro poi va per il centro isolando cioè mettiamo all'altro poté macchine
Quando proprio non c'è lo spazio fisico per fortuna allora turismo è ricchezza lavoro e va organizzato va raccolto e va gestito meglio in maniera stabile sapendo per fortuna che non abbiamo di fronte a noi un anno due anni di picco di crescita voi un tracollo
Abbiamo di fronte a noi ragionevolmente una fase stabile di crescita che ci accompagnerà al Giubileo e speriamo oltre quindi è un'industria che va organizzata è un'offerta che va preparata con razionalità collegata all'industria culturale
Ambientale e così via
E sono cose di fondo su cui si occupano a Roma decine di migliaia di persone ieri abbiamo inaugurato con Claudio
Nuovo caffè grande caffè nel centro bene questo a migliorato la sua Offerta a raddoppiare più che raddoppiato l'occupazione e così il punto però è anche lo dobbiamo sperimentare la pubblica amministrazione strumenti innovativi non voglio rubarvi altro tempo però un paio di esempi di voglio fare
E in particolare quello dei lavori socialmente utili credo che Roma sia una delle realtà più avanzate in Italia sul lavoro che si è fatto in questa direzione
Anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni sindacali per i lavori socialmente utili dopo la nascita della società multiservizi per le scuole che hanno occupato circa novecento persone
Noi abbiamo impegnati oggi a Roma i lavori socialmente utili per il condono edilizio
Per il compimento delle pratiche amministrative per i giardini i musei e l'ammodernamento del servizio tributi circa ottocento lavoratori e lavoratrice la cosa importante è una linea di sviluppo di qualità
Significativa
Le priorità di fondo su cui ci muoviamo e su cui credo si debba riflettere momento in cui si va ad una sfida nazionale sul lavoro
Sono credo per le grandi aree urbane che sono poi grande serbatoio dei problemi e delle soluzioni
Ma la salvaguardia delle aree verdi delle risorse archeologiche dei beni ambientali e architettonici e monumentali
Lo sviluppo di una rete di trasporto su ferro moderna
Il recupero Risanamento riqualificazione la città e specialmente della periferia l'innovazione tecnologica Roma da qui al due mila avrà Investimenti in opere pubbliche durevoli e non effimere che porteranno più in alto lo standard dei servizi della città pari a circa sedici mila miliardi
Tra interventi
Voglio miglioramenti la qualità della vita
E soluzioni serie tra le soluzioni serie certo c'è i tre mila i due mila cinquecento miliardi per la ferrovia urbana i mille quattrocento per l'alta velocità che rimarranno per Roma c'è anche il cablaggio
Una rete di quasi tre mila chilometri di fibre ottiche correranno sotto i piedi dei romani che saranno fa realizzare prima del due mila e di cui già molti non so non lo sanno ottocento chilometri sono stati sistemati
Mettendolo all'avanguardia tra tra le varie città italiane però anche una serie di innovazioni io concludo perché credo che ci vuole anche fantasia per vincere la battaglia nazionale sul lavoro specialmente per il Mezzogiorno vorrei citare un caso che io credo sia significativo che è quello del bando per le aree verdi
Roma
Una quantità di aree verdi abbandonate
E l'amministrazione pubblica non ha non ora ma i soldi per gestiti abbiamo fatto un bando
Al quale hanno partecipato duecento gruppi di cooperative associazioni realtà di quartiere per la gestione l'affidamento la manutenzione con alcune possibilità di sviluppo economico di settanta spazi verdi specialmente in periferia
In termini più strategici una cosa importante ovviamente la riqualificazione urbana questo vale per tutti i grandi centri storici
Dobbiamo chiede al governo che i finanziamenti per l'edilizia siano Fitoussi finalizzati innanzitutto a questo ma con molta maggiore agilità procedurale le amministrative Roma si predispone ad avere ha già presentato sei bandi per la riqualificazione di aree grandi aree della città per la la famoso articolo due
Undici altre aree sono predisposta in base articolo undici sempre della legge sui sulla riqualificazione urbana legge centosettantanove e stiamo chiudendo l'approvazione di cinquanta piani particolareggiati per le borgate che anche questo significa lavoro Risanamento riqualificazione
Una cosa e quindi credo che questa sia una strada strategica su cui su cui camminare ecco concludo citando il parco tecnologico non c'è molta fiducia su questo tema
Perché in molte parti d'Europa queste strutture sono partite sono anche se sono pure addormentati
Però con il lavoro e si sta facendo siamo abbastanza ottimisti che questa città che in fondo sconta una certa pigrizia diciamolo dell'imprenditoria
A creare situazioni nuove a competere purtroppo Lare romana e laziale tra i più deboli come capacità di esportazione e questo ce lo dicono sempre giustamente le forze sociali sindacati o sottolineano come la carenza strutturale di fondo e Romano momento in cui si go si sgonfia la domanda pubblica Roma rischia di rimanere ma sgonfio come con un canotto sgonfio in mezzo al mare diciamo così e questo è un problema molto grande di la sfida al parco tecnologico non va presa sottogamba
Si sta concludendo questo lavoro spedì in sedi amento fisico ma si sta facendo un lavoro per coinvolgere forze che portino innovazione e lavoro proprio nell'area Tiburtina nella nostra città su tutto io credo pesi posi lamento una buona collaborazione con lo organizzazione dei lavoratori in particolare in vista del Giubileo protocollo d'intesa che abbiamo firmato con i sindacati deve assicurare l'assicurerà monitoraggi costante sullo stato di attuazione degli interventi assicura un efficace coordinamento istituzionale con la Regione con la Provincia e soprattutto assicura questa misura di controllo sugli appalti
Problema drammatico a Roma e che anche quando crescono le opere pubbliche cresce un subappalto fuori controllo e cresce un lavoro nero che non fa lavorare i ragazzi
Quelli che vogliono io spero che sempre più vogliano accettino di
Cominciare a lavorare anche se con lavori non tanto gratificante ognuno di noi ha cominciato in regola ma servivano qualche lira a diciott'anni attaccano manifesti
Facevo la lavoretti più semplici tutti noi
Oggi credo che la mia principale occupazione staccarle manifesti Rizzo e fa Alleanza Nazionale la la campagna per e così via insomma ma è un problema di cui si parlerà magari in altra sede più sociologica però indubbia tutte e connesse indagato uno e dei dei grandi delle grandi sfiderà sostenere e quello di evitare che la nuova occupazione
Vada tutto il lavoro nero e soprattutto che la maggiore flessibilità nelle imprese di costruzione in particolare che c'è
Significhi essenzialmente non pagano
E i contributi che non inquadrano correttamente lavoratori che fanno ricorso ad una manovalanza ricattata ricattabile specialmente tra una parte degli immigrati e questo ha cresca ancora di più i problemi del lavoro e anche problemi sociali tensioni le nostre periferie sono alcuni dei delle grandi questioni che però perdonate messe of mi sono spostato però forse quello che dovevo fare era proprio dare alcuni punti di riferimento concreti di uno sforzo che non ha condizione molto difficile l'amministrazione cerca di fare
Perché credo su questa linea sostanzialmente di innovazione di apertura di nuovi spazi e di grande concretezza
Sì basa una noi tutti siamo consapevoli di ritardi e inadeguatezze ovviamente e anche a livello nazionale ci sono
Ma vinciamo non solo le elezioni ma il governo del Paese
Su una soluzione concreta
Della priorità numero uno priorità numero uno il lavoro e io dell'Ulivo mi fido perché vedo qui la gente che su questo si batte non conto slogan e chiacchiere
Ma ogni giorno con passione determinazione e concretezza l'ha fatto per tanti anni e sono scelto vincendo questa sfida elettorale andando voi al governo del paese
Questi problemi avranno una soluzione pragmatica e anche se consentite con quello spunto di idealità che lega al valore del lavoro il destino di una nazione vi ringrazio e vi auguro in bocca al lupo
Ringraziamo il sindaco di Roma Lomas decoriamo che siamo tutti pronti andare a staccare manifestarci in giro che e adesso darei la parola a presenta la platea incombe il suo buen due interventi che collegherà in qualche modo interviene prima al dito l'Ambrì lite presidente nazionale degli invalidi civili
Sono venuto questo incontro
Invitato e con grande piacere
Vorrei fare però un appunto bonario ovviamente a tutti gli esponenti che sono sul palco per il che mentre nella programma si evince con particolare chiarezza l'impegno del L'Ulivo ad avere un riguardo particolare al problema sociale e quindi ovviamente anche alle categorie cosiddette protette non si è parlato di lavoro per quanto riguarda invece il gli invalidi di tutte le categorie mi preme appunto fare do una domanda alla onorevole Salvi che al quale riconosco una particolare sensibilità per questi problemi non che vedo però non c'è più all'onorevole Giugni che nella Commissione lavoro ha sempre ha avuto un ruolo importante
Che gli invalidi civili e gli invalidi di tutte le categorie nel nostro Paese che sono iscritte che sono iscritte nei ruoli del l'Ufficio provinciale del lavoro come disoccupati sono trecento venticinque mila
Sono persone che attendono da anni e sono vi posso a garantire i veri invalidi non quelli falsi che hanno fatto la tresca per poter essere assunti sia nello stato che nella settore privato di questi invalidi iscritti nelle liste dei disoccupati ci sono appunto risultano trecento sessantacinque mila e quindici mila occupati del mille novecento sessantadue ovviamente si riferito sui dati al campo nazionale ma che oggi invece sono calati a duecento sessantuno mila
Cioè sono stati espulsi dal mercato del lavoro quasi appunto quarantacinque mila invalidi nell'Azio ci sono nelle liste di disoccupati degli uffici provinciali del lavoro sedici mila invalidi che ha tendono di essere occupati ecco queste sono dati credo drammatici nel nostro Paese e credo che la sinistra che sta da sempre sensibile ai problemi delle classi meno abbienti e ovviamente anche delle classi meno privilegiate contrariamente a quanto si dice che siamo le categorie privilegiate
Debbano avere un occhio e una sensibilità particolare perché io credo che così come diceva o accennava meglio sentito nella il suo messaggio Carniti facendo riferimento alle politiche kennediano e ecco io vorrei dire e che colui che affronta i problemi in politica del popolo italiano deve tenere presente certo quegli spunti importante i politici di che Kennedy aveva lo così bene appunto enunciato e cioè quello che in particolare appunto stabilisce questo criterio fondamentale Chennedy disse se una società devo dica non riesce ad aiutare i molti che sono poveri non riuscirà mai a salvare i pochi che sono ricchi ecco vorrei che l'Ulivo avesse un particolare riguardo a questi problemi che sono del uomo dell'uomo che soffre dell'uomo che ha bisogno dell'uomo che estende vuole essere aiutato e debba essere aiutato più degli altri grazie mi sembra che il senatore Salvi voglio dare una breve risposta
Rinvio intanto vedo che alcuni stanno guadagnando l'uscita però io assicuro che ci sono ancora pochi interventi e poi c'era una conclusione e quindi tra poco una
Ma mente voglio dire che credo opportunamente si è deciso di invitare le associazioni degli invalidi a questo incontro perché certamente nella proposta del programma sia dell'Ulivo non può non mancare un adeguato rilievo e chi si trova in queste in queste in queste condizioni una concessione sociale di una società più giusta di una società più equa certamente tema dell'invalido siccome il tema dei disabili è un tema e che e deve avere un suo spazio ad una centralità credo che bisogna fare un passo avanti sul rapporto anche fra mondo del lavoro e queste persone
Nel senso soprattutto di superare una concezione assistenzialistica del lavoro all'invalido così come del lavoro al disabile sono persone che possono dare molto alla società con le loro competenze e con la loro capacità lavorativa e quindi diciamo fare in conti rare in quello che viene chiamato il mercato del lavoro la domanda e l'offerta deve avere una logica di certamente di solidarietà ma non di assistenzialismo perché sono persone che possono dare molto alla società e al mondo del lavoro e l'impegno esattamente in questa direzione
Prima di concludere dal palco con due domande mie a
Ciminiere ancora non ha non ha parlato in questa senza e con Claudia Mancina anche voleva aggiungere qualcosa sul discorso della flessibilità d'altra parte la domanda
Per Cervinia riguarda proprio questo tema nelle nel programma
Cito proprio del programma dell'Ulivo c'è scritta sicurezza sul lavoro
Che retribuzione adeguata ora
Nello stesso tempo si parla di riduzione dell'orario di lavoro prima trentanove patente a cinque ore la domanda mi sorge spontanea come conciliare questa esigenza della kibbutz Simone più alta più adeguata decorosa rispetto a quello che viene come viene indicato sempre nel programma pero per una famiglia dove ci sia un solo reddito come poi una riduzione di lavoro che Mammano va sempre più avanti
Beh mi pare che sia scritto nel programma anche questo comunque io provo a riassumerlo a grandi linee brevemente
Faccio la piccola premessa c'è stato un intesa sulla politiche salariali nel mille noi l'accordo del luglio del novantatré
Dobbiamo registrare che da allora ad oggi non è vero che il potere d'acquisto dei lavoratori di intenti si sia mantenuto in linea con l'aumento del costo della vita c'è un problema di recupero da questo punto di vista e sicuramente questo è affidato alle alla contrattazione al negoziato ai rapporti diretti fra il movimento sindacale le naturali controparti di ogni categoria però questo è un punto che risponde al problema degli adeguamenti dei trattamenti dei trattamenti salariali che c'era la mente per quanto concerne la parte governo un Ulivo che prenda la maggioranza alle prossime elezioni deve onorare
La seconda questione invece riguarda quali sono
Le armonizzazioni per perché ci sia una equivalenza nel potere d'acquisto tra famiglie pluri reddito famiglia monoreddito famiglie con più cari che io meno carichi familiari con situazioni di maggiore o minore disagio anche questo nel nostro programma e previsto molto esplicitamente io non sono in grado adesso di quantificare punto per punto quali sono poi le le rese in termini concreti mi pare che però l'assunzione di un impegno già così bene definito ha solo bisogno di essere poi proposto come programma di governo come attuazione come attuazione del programma di governo riduzione dell'orario di lavoro
A parità di salario non a parità di salario
Io credo che è stato detto io lo confermo per quanto mi riguarda che questo problema può a vere da parte di un governo di un qualsiasi governo può avere delle indicazioni ma il tutto deve essere affidato ai titolari
Di queste materie che sono le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro dei lavoratori
Mi pare che questa sia materia specifica di contrattazione e credo che anche non si possa dare una soluzione univoca per tu tutte le realtà penso alle articolazioni categoriali ma ha perso penso anche alle articolazioni territoriali allora
Se arrivare alla riduzione ragionata degli orari di lavoro ragionata e programmata degli orari di lavoro è la conseguenza di una produttività che aumenta e quindi di un arricchimento da parte delle imprese di un maggiore profitto
Che realizzano le imprese io credo che si possa ragionare di una riduzione di orario di lavoro che se anche non è direttamente a parità di salario possa avvicinare molto toh a una riduzione di lavoro con una retribuzione che aumenta che quindi mantiene inalterato il potere d'acquisto dei lavoratori
La ringrazio Claudia Mancina voleva aggiungere qualcosa in tema di flessibilità molto brevemente vorrei aggiungere un'osservazione a quanto ha detto prima Giugni su questo tema detto cose che condivido ma vorrei aggiungere che la questione della flessibilità oltre in relazione alla disoccupazione che certamente è una grande problema epocale che ci troviamo di fronte dev'esser vista anche in positivo cioè rispetto al fatto che cioè ci possono essere soprattutto in certe fasi della vita richieste di lavoro per l'appunto flessibile
Cioè come diceva sodo con nelle nell'intervento che ci ha mandato Carniti il lavoro manca da un lato ma dall'altro lato il lavoro cambia cambiano cambia la propensione al lavoro che ci sono dei soggetti e degli ambiti in cui c'è una richiesta di lavoro non di posto fisso ma precisamente di lavoro part-time di lavoro flessibile eccetera
Mi riferisco ai giovani alle donne soprattutto una fase in cui ancora i giovani studiano non hanno ancora scelto la loro strada lì hanno però bisogno Gnudi forme di lavoro di questo tipo e ciò può cadere spesso anche alle donne nella fase in cui hanno i bambini figli piccoli eccetera
E ci sono degli ambiti specifici in cui è molto bene utilizzabile questo tipo di lavoro che sono precisamente gli ambiti della delle dei servizi culturali dei beni culturali dei servizi turistici andrebbe l'ambiente di cui si parlava per i noi per esempio non riusciamo a tenere aperte le biblioteche con un orario utile non riusciamo a tenere aperti i musei non riusciamo a tenere aperte le scuole adesso Lombardia emanato questa direttiva per l'apertura pomeridiana delle scuole
Vorrei vedere come si fa con un sistema così rigido del lavoro allora io credo che dare un quadro legislativo a la flessibilità che si sta imponendo né i fatti non solo ci sono certamente anche motivazioni negative ma anche per queste motivazioni che sono invece positive
Può aiutare precisamente a contrastare il lavoro nero perché se questa domanda c'è e sappiamo che c'è la mancanza la rigidità del mercato del lavoro favorisce di fatto il lavoro nero non è un caso che lavoro nero lo fanno in grandissima parte le donne appunto perché trovano una ah nel restare a casa oltre che uno svantaggio del mercato del lavoro e non è un caso che il lavoro nero lo facciano soprattutto i giovani allora io credo che la flessibilità un'opportunità in più naturalmente con le garanzie necessarie
Allora on
Fiore ancora due brevi interventi
Sì platea preme secondo lo sai che fai va cioè le il ecco dunque tanto allora io mi presento bravissima mente così Piero Morelli non un attimo prima cioè Piero Morelli commerciante dove
No ebbe ormai lo per ormai l'ho presentata ineluttabile prego
Ma da parte mia un una testimonianza perché non è una domanda certamente vivendo in un territorio dove sono candidato dove sono nato
Che è di trecentotrenta mila abitanti litorale di Roma che alla presenza di una destra particolarmente arrogante forte determinata e che ha promesso due anni fra quei tanti posti di lavoro e che ha visto invece in due anni e quasi un cinquanta per cento di iscritti in più nelle liste di collocamento quindi è un dramma che si respira tutti i giorni vivendo io nel territorio che conosco dalla stazione all'ospedale le scuole
Ai posti dove i cittadini si incontrano il dramma del lavoro perché lo chiamerei non più il lavoro ma il dramma del lavoro diventa qualcosa di estremamente preoccupante veramente serio
Da affrontare non con gli slogan come purtroppo siamo abituati ad assistere nella parte a noi avversa ma anche concretamente nei progetti che qui sono stati portati un una piccola osservazione se posso fare nel mondo del commercio che mi compete che conosco molto bene
Vorrei dire a Francesco Rutelli non è in crisi la la piccola impresa familiare del mondo del commercio Roma eccita di terziario di turismo di commercio
è in crisi l'azienda e che fattura otto miliardi nove miliardi l'anno con sette otto dieci dipendenti con superficie sopra i duecento metri quadrati non è vero
Pensate che quando Alberto iper mondo alla Rustica che tutti conoscono qui a Roma che in una sola giornata è stato capace di incassare due miliardi e cento milioni un sabato il ventisette novembre dalle otto di mattina otto di sera impiegando quaranta persone quarantacinque persone ha fatto concorrenza una sua struttura parallela Cinecittà due sempre dello stesso gruppo la romana supermarket
Che allora era SMA è oggi è passato al gruppo Del Vecchio Luxottica hanno dovuto prendere personale da Cinecittà due portarlo ad per Mondo il sabato pomeriggio il raccordo anulare congestionato non si cammina per il traffico che c'è legato a questa struttura
Io mi domando quanto perde il Comune di Roma in occupazione di suolo pubblico insegna e tasse tutto quello che paghiamo i commercianti per una struttura che è nata in una fabbrica di piastrelle
Che non era programmata che nascesse in quel posto quindi al sindaco di Roma dico attenzione non anche quella già morto quel tipo di commercio già finito
Io dico sta andando in crisi la super rette il supermercato il negozio di articoli e merci varie di media superficie che dà lavoro a tante famiglie
Quindi bisogna bloccare fermare riprogrammare le grandi superfici in questa città altrimenti lo ha detto bene Montanelli in una in un bellissimo articolo sul Corriere della Sera il commercio dà vita alla città abbiamo costruito interi quartieri penso al Torrino la borgata Fidene in cui il commercio è assente
Eppure nelle piazze nei mercati dentro i negozi si fa il sociale ci si incontra si prende il caffè si parla camminano le idee in questi quartieri che abbiamo costruito intorno a Roma il commercio è assente abbiamo creato queste cattedrali di commercio ha cominciato ben Rusconi vi ricordate la sua scesa in campo l'ha fatta a Casalecchio sul Reno aprendo una Euromercato di sessanta mila metri quadrati poi è stato inquisito poco dopo a Grugliasco altro Euromercato di quaranta mila metri quadrati
L'Italia turrita ci sono i cento comuni cerchiamo di difendere la piccola e media impresa io vengo da un mondo in cui la sinistra e poco ben vista i fatti sono stato anche tacciato di eresia
Ma io ritengo che la sinistra mi ricollego all'intervento sull'handicap sulle di filo di io ritengo che la sinistra con la sua attenzione ai problemi dell'emarginazione delle fasce sociali più deboli
Abbia quei punti in più per far scegliere al commerciante di votare a sinistra e che il liberismo sfrenato ci distruggerà sicuramente e non vogliamo ancora una società a misura d'uomo che protegga anche queste difficoltà questa non possibilità di essere inseriti in un circuito produttivo sanno vi ringrazio scusate se ho parlato troppo
Grazie a lei dottor Morelli adesso veramente l'ultimo intervento signor Merk Nelli che rappresentante degli invalidi del lavoro prego
Ma il settore in grazie per l'invito e mi auspico che dopo queste tornata elettorale ci sia veramente una stabilità politica e ci permetta proprio un confronto serrato diretto con le forze politiche
Volevo fare delle domande per quanto riguarda intanto non ci riteniamo tutti gli affetti parte integrante del mondo lavoro quindi auspichiamo che ci siano veramente queste attenzioni verso le grandi riforme per quanto riguarda il problema delle risalita in generale quindi la FIOM da riforma Corleto rigatoni o per l'acqua abbiamo già una una bozza di intesa con le forze sociali e sindacali quindi auspichiamo a tutti gli effetti una possibilità di inserimento al mondo produttivo a tutti gli effetti veramente della delle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro e poi vorrei collegarmi anche per quanto riguarda purtroppo i troppi vuoti che ancora oggi a cadono nel mondo lavoro cioè i tre morti giornalieri che l'Italia purtroppo
Continuavano operare non è più possibile veramente per un prete civile che si debba continuamente sottostare a questa carneficina quindi il decreto seicento disse che poteva decrescita elezioni bis auspichiamo che possa essere messo in condizioni veramente di essere attuato tutti gli affetti e quindi chi crediamo nel punto in queste in queste possibilità in queste riforme ci vuole chiaramente anche una mentalità politica una volontà di superare anche in quel momento di difficoltà e quella secondo me arretratezza culturale che ci portiamo dentro cioè vogliamo essere un'azione civile vogliamo il signor Pinto post i valori industriali allora crisi cresciamo dubita culturale superiamo questo concerto da mentalità assistenzialistica dell'argomento dilatorio noi oggi con usati per lavoro ogni qual volta dobbiamo quando riusciamo ad avere un posti lavoro tre sono quattro due
Automaticamente ci sentiamo di qualificanti perché siamo veramente ghettizzati allora attraverso questa riforma provvisoria e auspichiamo la mente prefazione Calì che ci sia questa pole Rita di far superare in questa mentalità e questa arretratezza culturale cioè veramente una concezione un una cultura diversa verso i lavoratori lavoro grazie ringraziamo il signor Barca livelli di questa testimonianza preziosa e direi Francesca possiamo andare a chiudere ringraziando rudere ai sensi ringraziamo tutti partecipanti sul palco quelli in platea a tutti i cittadini intervenuti io devo rivolgere una preghiera a tutti e vinciamo resterà elezioni stavolta per favore
Se poi vediamo intanto vinciamo le e poi si vede grazie arriva grazie grazie da parte