Direzione Naz. del PDS la relazione del Segretario Massimo D'Alema

Care compagne cari compagni ma io siccome penso che questa nostra riunione
Debba soprattutto rappresentare il momento in cui si riavvia una discussione politica
E una ricerca politica
Dopo un periodo molto importante del quale tuttavia le ragioni dell'azione hanno
Dominato ogni esigenza di dibattito
Io mi limiterò
A prospettare
Direttrici fondamentali di un lavoro
E di una ricerca
Con la convinzione che credo ci sia in tutti noi
Che
La fase nuova che si è aperta nella vita del Paese del nostro partito
Non è certamente meno impegnativa meno rischiosa di quella che abbiamo alle spalle dato che certamente successo dell'Ulivo del centrosinistra nelle elezioni politiche
Pure segnando una svolta storica non sono l'approdo
Del processo di trasformazione della nostra democrazia
Ma costituiscono soltanto per noi l'occasione per guidare indirizzare questo processo
E dato che la sfida del governo del paese nella quale siamo impegnati a tutti i livelli
Come forse ma altra forza politica nella storia italiana
Credo che la democrazia che sarà governato l'Italia per tantissimi anni ma non si trovò contemporaneamente ad amministrare quasi sette mila comuni
La grande Mazza grandissima maggioranza delle province e una parte così rilevante delle regioni
La sfida del governo si presenta come una sfida assai complessa
Nell'impegno per modernizzare il Paese
Per unire l'orlo
Di fronte alla le alle lacerazioni profonde
Che intaccano e mettono in discussione la stessa identità nazionale e per dare una risposta
A quella domanda a lungo compressa di riforma e di giustizia sociale
Che giustamente si rivolge alla sinistra per la prima volta al governo dell'Italia
Ma detto questo io credo che il risultato elettorale
Segni davvero un mutamento di portata storica
E rappresenti effettivamente l'avvio di una nuova fase nella vita nazionale
Questa è la vera cesura
Ben al di là della crisi dei vecchi partiti e delle forme della democrazia che abbiamo vissuto negli anni precedenti
è una soluzione di continuità in quella continuità più sostanziale delle classi dirigenti del Paese
Fondata sull'esclusione della della sinistra del movimento operaio se vogliamo usare questa espressione dal governo dell'Italia
Una continuità che certamente la vittoria di Forza Italia del centrodestra non solo non aveva interrotto
Aveva riproposto in termini nuovi e per certi aspetti più preoccupanti rispetto al passato
Questa svolta nella vita nazionale è il risultato
Della nostra capacità di rinnovamento
Conferisce senso
Compiuto alla svolta politica
Con la quale è nato il Partito democratico della sinistra
Proprio con l'obiettivo bloccare la democrazia italiana elitari vita nel nostro Paese ad una sinistra di governo
Ma io credo che per spiegare il valore di questo risultato delle ragioni che lo hanno reso possibile
Certamente noi dobbiamo spingere anche i più indietro la nostra riflessione
Sul processo continuo di innovazione che ha segnato la storia della sinistra italiana
E sulla capacità sia pure nelle condizioni della guerra fredda di una sinistra non abilitata governare per ragioni internazionali
Di radicare comunque la sinistra come grande Forza nazionale democratica nel nostro Paese
Io credo che questo spiega il perché una svolta di questa portata si sia determinata senza lacerazioni e senza traumi
Come l'approdo di un lungo processo graduale il cambiamento della collocazione della sinistra nella nostra società senza drammatici contraccolpi
Ma persino direi con un senso di sollievo
In Italia e fuori
Il successo del centrosinistra è stato accolto in Europa nei principali Paesi nel mondo occidentale e non soltanto dalle forze progressiste
Ma anche dalle forze moderate come un risultato positivo per l'Italia e per l'Europa
Si è accompagnato a cosa questa piuttosto rara
Diciamo in caso di successo della sinistra
Ad una consolidamento della nostra moneta
Ad una relativa ripresa della Borsa
Ad una ripresa del flusso delle risorse straniere verso il nostro Paese
Tutto il contrario
Di quello che per tanti anni era lo scenario immaginato e proposto dalla propaganda delle forze conservatrici nel quale avrebbe potuto compiersi l'avvento della sinistra al governo del nostro Paese
Naturalmente tutto questo ci attribuisce una grande responsabilità rispondere ad una domanda positiva
Ad un allargamento di attenzione di consensi che senza dubbio nel corso di queste giornate di queste settimane è avvenuto intorno al governo dell'Ulivo
Anche io credo per l'autorevolezza del governo che si è costituito
Per la rapidità delle scelte che sono state adottate
Per l'assenza la pressoché totale assenza del consueto codazzo di risse partitocratiche per conquistare questo o quel ministero
Per la sensazione di autorevolezza i di competenza che il Governo ha dato da subito
Senso che c'è un governo del paese
Con un certo numero almeno di idee chiare su quello che si deve fare o comunque cercare di fare
Penso che a tutto questo noi abbiamo contribuito anche con una non soltanto diciamo per le ragioni politiche sulle quali ora poi tornerò
Ma anche per la condotta di questi giorni
Per il modo in cui abbiamo come dire saputo vince anche temperamento manifestazioni che pure potevano esservi accelerano di comprensibile entusiasmo e
Procedendo
Ad un'assunzione larga responsabilità come sta avvenendo ancora in questi giorni
Con un certo ordine e con una certa compostezza
Anche se certamente non sono mancate barella momenti si colta frizioni e come sempre accade in una fase come questa si sono consumate anche piccole ingiustizie per quel tanto di casualità Lecce
Nelle scelte che vengono compiute
E tuttavia nel Complesso mi pare che questo passaggio
è avvenuto in modo composto dignitoso e con scelte mediamente significative e rilevanti dal punto di vista della qualità del personale diciamo che abbiamo messo a disposizione
Del Paese in varie posizioni di governo o di carattere istituzionale
Io penso che il risultato elettorale
E anche il risultato infine non soltanto di un lungo processo
E delle scelte innovative più coraggiose che abbiamo alle spalle prima fra tutte quella che ha portato alla nascita del Partito democratico della sinistra
E anche il frutto dell'azione politica che abbiamo condotto dopo il novantaquattro
Del modo in cui abbiamo impostato il problema del governo del paese
Direi innanzitutto come problema della costruzione di un'alleanza politica e sociale
Tra tutte le forze necessarie per modernizzare portare in Europa l'Italia
Oltre i confini di una mera alleanza di sinistra
L'Ulivo è non soltanto un patto politico ma si è presentato anche come un blocco sociale innovativo per il nostro Paese imperniato su un rapporto positivo tra le grandi forze produttive del Paese
Ci siamo cioè posti il problema del governo non soltanto o prevalentemente sotto il profilo per le regole di una democrazia dell'alternanza
Ma sotto il profilo del contenuto politico sociale della proposta di governo che poteva portare la sinistra alla guida del Paese
In secondo luogo per avere saputo impostare io credo in termini lungimiranti il problema del rapporto con la destra
E cioè il problema della trasformazione della nostra democrazia
Insieme come sfida per la modernizzazione del Paese
Cogliendo in questo la ragione del successo della destra nel novantaquattro essersi presentata come la forza più moderna e più innovativa
E nello stesso tempo come ricerca del dialogo per dare vita ad un nuovo patto costituente
Fuori da ogni logica di demonizzazione reciproca
Fuori da ogni ricerca di uno scontro frontale
Questa politica ci ha consentito prima di evitare ciò che pure era ben visibile rischio
E cioè il consolidarsi intorno al successo di Berlusconi
Di una vasta maggioranza cioè il confluire di una parte del centro
Degli interessi sociali più forti dei gruppi moderati degli apparati dello stato del mondo dell'economia della finanza
Cosa che avrebbe dato al successo della destra una stabilità di medio-lungo periodo
E poi di costruire una strategia per il governo passando attraverso il sostegno al governo Dini e quindi l'allargamento delle nostre alleanze verso il centro inteso non soltanto politicamente
Ma anche come i gruppi interessi
Forze reali della società italiana
Che hanno via via misurato la credibilità di una sinistra di governo anche perché capace di perseguire scelte difficili e impegnative come quella del sostegno al governo Dini e la sua politica di risanamento
Senza smarrire la sua forza senza lacerare i suoi legami con la società
L'avere condotto questa politica verso il centro inteso come complesso di forza
Culturali politiche e sociali
Senza spezzare
Un legame a sinistra
E non soltanto per la forza cogente nel sistema elettorale
Ma anche per l'attenzione continua ad un dialogo
Sia pure con le forze più radicali della sinistra e stato secondo me il merito fondamentale che ha gettato le basi di quell'alleanza
Che appariva così complessa improbabile
Che ci ha consentito di vincere le elezioni
Certamente io sottolineo un'alleanza che ha fatto perno
E il grande fatto innovativo L'Ulivo
Ma non dobbiamo mai dimenticare che l'Ulivo da solo cioè quello straordinario processo di aggregazione di forze politiche culturali
E la sinistra e del mondo cattolico democratico che si è raccolto intorno a Prodi non avrebbe vinto le elezioni
Se non avessimo da una parte fatto un patto quella sinistra che non è stata ben vivo e non avessimo dall'altra parte
Acquisito la collaborazione alla fine organica di un pezzo di mondo moderato che non aveva partecipato alla costruzione dell'Ulivo
Questa complessa alleanza
Che sembrava davvero piuttosto improbabile potesse costruirsi
è stata invece assai più robusta di quello che si poteva pensare
Ha avuto la capacità espansiva
E oggi si mostrava John egualmente in grado di governare il Paese anche se l'opera per organizzare la tenuta di questa maggioranza non sarà semplice non sarà banale
Noi ci siamo assunti la responsabilità di essere la forza centrale di questa coalizione
No non siamo la sinistra del centrosinistra
O magari una sinistra del centrosinistra che scarica sul centro del centrosinistra il compito di ricercare la legittimazione governare
Noi siamo la forza centrale di una coalizione complessa
Che raccoglie dalla sinistra estrema fino a forze democratiche di centro oltre l'Ulivo
E siamo la forza che più di ogni altra ha contribuito a costruire questa coalizione
A tenerne insieme i segmenti
A garantire il dialogo e la collaborazione tra tutte le forze che ne fanno parte
Nello stesso tempo io credo che tra le ragioni del successo elettorale
C'è senza alcun dubbio il fatto che non abbiamo mai smarrito l'obiettivo strategico della nostra azione
E cioè
Una transizione democratica compiuta
Un sistema di regole comuni e condivise
Come bussola di tutta la nostra iniziativa
Da qui il significato dei di un dialogo non interrotto con la destra e anche con Berlusconi
La ricerca di un'intesa per le riforme tra gennaio e febbraio il tentativo di Maccanico passaggio forse più delicato e più rischioso di tutta la vicenda politica che abbiamo alle spalle e che tuttavia alla fine
Anche per diciamo disegno della Provvidenza naturalmente questo indiscutibile lo dico seriamente non per scherzo ha finito per rafforzare l'immagine e credibilità della nostra coalizione
E in modo particolare per indebolire il messaggio forte della destra
E cioè qui l'idea di un presidenzialismo di stampo plebiscitario che poteva diventare la proposta centrale
Intorno a cui avrebbero finito per ruotare tutte le ragioni di protesta sociale territoriale di malessere corporativo cui la destra ha saputo dare voce
E insieme questa nostra condotta ha rassicurato un'area di elettorato preoccupata da una contrapposizione frontale
Sofferente e spaventata verso i toni accesi e verso i radicalismi sterili
Un certo numero di persone normali che ci hanno votato perché apparivano come quelli più tranquilli più disponibili al dialogo più seri meno aggressivi
Tutte cose che possono apparire delle notazioni psicologiche ma che invece sono stati evento politico importante
Per far convergere
Un consenso in qualche caso determinante per il successo elettorale
Ora questo processo che ci ha portato al governo del paese e al quale noi dobbiamo pur pagato qualche prezzo
In termini di consenso al nostro partito anche perché abbiamo puntato decisamente non ad un rafforzamento risultato di partito
Ma ad una tenuta è un successo della coalizione
In tutte le sue parti
Atteggiamento questo che credo ma ritornerò debba continuare ad essere l'ispirazione fondamentale della nostra politica
Ora questo processo ci mette di fronte alla sfida più difficile alla prova del governo
Non si tratta soltanto della capacità del centrosinistra di tradurre i contenuti del suo programma nei diversi campi di azione già questo cosa non semplice
Senza una profonda innovazione delle procedure delle regole parlamentari
Senza una progressiva vada cominciare subito riforma dell'amministrazione
Cioè la sensazione che mi sembra più impressionante di questi primi giorni diceva e lo dico sia riportando impressioni di compagni per impegnati in prima fila diciamo
Sia raccogliendo lenire che mi trovo in seconda fila di fronte a questo impegno
è la sensazione impressionanti inefficienze e di paralisi della macchina pubblica
A cui si aggiunge
La realtà di un meccanismo delle decisioni democratiche
Parlamento governo totalmente inceppato
Io credo che adesso misuriamo forse con maggiore senso di realtà quanto diciamo certi discorsi conservatori quegli stessi siamo stati non di rado portato certe paure che la riforma istituzionale possa colpire la democrazia le sue garanzie in realtà la democrazia parlamentare nel nostro paese non esiste più
Da parecchio tempo diciamo così
E forse può tornare ad esistere una forma di democrazia parlamentare solo attraverso un radicale processo innovativo
Il Parlamento è svuotato della sua potestà legislativa
Il Governo è in una difficilissima condizione per fare il suo lavoro dato che in gran parte deve occuparsi di legiferare
Non ha gli strumenti per amministra cosa pubblica
L'apparato è un apparato paralizzato
Da un insieme editi regole di procedure di norme di comportamento
Che non sono adeguati ad un grande paese moderno ed europea
Insomma non c'è dubbio che il tema della governabilità
Sia stato posto anche in chiave né autoritaria a partire dagli anni ottanta
E tuttavia non c'è eppure alcun dubbio diciamo che questa esigenza muovesse da una realtà da un bisogno reale
Ora noi siamo chiamati alla difficile prova sul piano del governo sul piano delle riforme io vedo molto Inter secante sì questi piani di dare una risposta democratica ad un bisogno di governabilità e di efficienza
Che sono condizioni essenziali per difendere e rilanciare la nostra democrazia
Innanzitutto per dare una risposta
Ripeto a qualcosa di più che non una somma di pur legittimi bisogni sociali
L'Ulivo ha vinto perché si è presentato come il progetto politico più forte di unità del paese
Come l'unico progetto di governo che poteva ma Berti rinnovata solidarietà fra gli italiani
E
Guai se noi sottovalutiamo
Nella pur legittima soddisfazione per il successo successo elettorale
La fotografia dell'Italia che emerge dal dato elettorale
è abbastanza impressionante
E cioè
E divisioni lacerazioni gli umori le spinte e a destra magari fra di loro contrastanti
Cioè le spinte a destra la debolezza della destra è di essere una pluralità di spinte particolaristiche che non hanno trovato un centro e una leadership in grado di farle vincere
Ma queste spinte di vari canti non solo sono presenti
Ma per molti aspetti
Sono assai più forti di quanto già non fossero forti nel mille novecentonovantaquattro
Noi non abbiamo vinto perché rispetto al novantaquattro sia cambiato l'umore del Paese
Questo non è affatto accaduto
La lega su un in una campagna secessionista guadagnato cinquecento mila voti rispetto al novantaquattro
E Alleanza nazionale ha guadagnato cinquecento mila voti i processi diciamo di fondo negativi della società italiana hanno proceduto impetuosa mentre dopo il novantaquattro noi abbiamo vinto perché siamo riusciti a costruire una proposta politica più forte in grado di fare argine ad un rischio di disgregazione del Paese
Non perché sia cambiato l'umore penso io credo che dobbiamo tenere ben fermo questo giudizio che d'altro canto dare alla fotografia dalla realtà
Perché a partire da qui
Che bisogna ragionare
Sulla funzione di governo che noi intendiamo assolvere insieme ai nostri alleati
Intervento sì qui per governo non soltanto l'esercizio pure decisivo tecnico del governo ma la capacità di governare la crisi italiana
Attraverso
Complesso di funzioni di governo quelle che si esercita a livello locale a livello centrale
E anche attraverso la capacità di fare funzionare le istituzioni e di guidare un processo di riforme democratiche delle nostre istituzioni
Quello che sta avvenendo per esempio in queste ore in questi ultimi giorni l'aggravarsi
Del carattere secessionista
Del movimento leghista al Nord le forme che questo sta assumendo credo debbano rappresentare per noi ma non solo per noi
Un segnale d'allarme molto molto serio
A cui si deve dare una complessa risposta
A cominciare però da una netta condanna politica
Vi sono aspetti totalmente inaccettabile
D all'uso di un linguaggio totalmente inaccettabile contro le istituzioni dello Stato e contro l'unità del Paese si accompagnano altri atti inaccettabili
Io per esempio credo che non grande Paese democratico e fa da qualcuno comincia a mettere delle divise verdi sia pure per gioco diciamo così
Magari avendo avuto fino a poco fa compiti istituzionali di primaria grandezza è a mio giudizio un segnale preoccupante non si gioca con queste cose ricchi
Una risposta complessa che deve muovere sul piano delle riforme sul piano del governo banche sul terreno di un'azione politica di massa
Io ritengo ad esempio che
Pure in presenza di aspetti di inutili polemiche che non condivido diciamo
Ma
L'appello di Cacciari
Non a fare il partito dell'Ulivo del Nord estere confusione diventa estrema diciamo qui
Ma ad un impegno
Delle forze democratiche dell'Ulivo del nord del Nord-Est
Per una battaglia federalista anti secessionista
Che assuma un carattere anche di mobilitazione popolare e di massa e di battaglia ideale culturale
Io credo questo è un appello giusto questo è un appello giusto non appunto organizzare una rivolta perché non siano più D'Alema e Gerardo Bianco a decidere le candidature di cosa francamente che oltretutto non è neppure a caduta al santo mi riguarda diciamo ma per organizzare un movimento democratico nel nord e possa rappresentare un'alternativa non conservatrice ma federalista democratica a secessionismo della lega
Ma chiusa questa parentesi pure importante cioè sollecitata anche dall'incalzare degli eventi
Io credo quindi a partire da questo grande fatto che questo ci dà il senso anche dell'emergenza democratica con cui questo nuovo governo deve immediatamente misurarsi
Della rapidità delle scelte che devono essere messe in campo
Della capacità di dare una risposta su piani diverso quello del governo ma anche quello della mobilitazione popolare di una battaglia ideale culturale
Senza deleghe alla sola dimensione governativa del nostro agire con una capacità di collegamento diretto fra la nostra funzione di governo a livello locale e il Governo nazionale
Con una rapidità di progetto e di iniziativa senza la quale noi rischiamo di perdere le prime decisive battute di questa nuova stagione
Noi abbiamo vinto anche e soprattutto per una maggiore credibilità di governo
Io credo che questo è stato il fattore ha aggiunto il valore aggiunto dell'Ulivo
Al di là del voto di appartenenza politica
Il candidato dell'Ulivo in ciascun collegio è apparso come il candidato più credibile per dare un governo al Paese
Per questo la destra ha avuto molti meno voti nel maggioritario che non i suoi voti di partito
Perché i voti di partito sommavano diverse appartenenze il voto del maggioritario è il voto ad un progetto politico di governo del paese e il loro era meno credibile del nostro e questo risulta tanto più evidente in termini analitici perché laddove i candidati
Che sostenevamo erano i candidati progressisti cioè quelli di Rifondazione si è avuto l'effetto esattamente opposto
Cioè questi candidati del maggioritario in quanto si presentavano come meno credibili dal punto di vista del Governo
Hanno raccolto molti molti meno voti
Molti molti meno voti della somma dei voti raccolti dalle forze politiche del centrosinistra del proporzionale
E anche certamente perché privati anche per la scelta del simbolo dell'effetto Ulivo ma l'effetto Ulivo
Maggioritario abbiamo raccolto oltre duecento mila voti in meno rispetto ai voti proporzionali
Si vede che l'effetto negli altri
E ancora più rilevante di quello che risulta dalla somma generale dei dati di cui disponiamo
Una proposta di governo
è stata premiata
Anche come effetto di un mutamento di atteggiamento dell'opinione pubblica
E cioè è il risultato si è plasmato molto meno sulla divisione vecchio nuovo
Che in parte noi abbiamo neutralizzato collocando il PDS nel campo delle forze riformatrici
In molto di più sul bisogno
Di una governo serio del Paese capace di ridefinire il rapporto fra cittadino e Stato
Capace di riformare ma non di liquidare lo Stato sociale
A destra pagato caramente la sensazione che ha dato i voler dare un colpo liquidatorio
Allo stato sociale
E
Questa tesa verso il nuovo governo
Nasce anche da questa ragione politica sociale del consenso
E cioè sul centro sinistra si è concentrato un investimento molti cittadini
Che nel contempo domanda di governo domanda di sicurezza e speranza di cambiamento
E questo fra l'altro coincide
Con l'aggravarsi di un ritardo del paese sul piano istituzionale delle strutture dello sviluppo
Con un acuirsi pure di fronte a processi di sviluppo in una parte del Paese
Tuttavia dall'altra parte un acuirsi i diseguaglianze di fenomeni di marginalità ed esclusione sociale
Ora cogliere questa domanda è condizione della buona riuscita
Del governo
Dare una risposta ad una domanda rinnovata di coesione del Paese intesa anche come coesione sociale e non soltanto come ritrovata coesione nazionale
Io credo anche poi riprenderò alla fine questa questione che noi dobbiamo partire da qui quando ragioniamo sui futuri sugli sviluppi politici futuri cioè
E cioè la forza dell'Ulivo
Si è manifestata proprio gomme incontro e collaborazione
Certamente non transitoria
Tra forze diverse
Non riconducibili ad una sola matrice
E non soltanto fra culture e sensibilità e formazioni politiche diverse ma anche fra interessi sociali e parti del Paese
Io penso che il vero valore aggiunto dell'Ulivo non sta nella prospettiva di una reductio ad unum
E tutto questo ma nella capacità di tutto questo di organizzarsi come un campo di forze
In grado di collaborare stabilmente
Ma anche rendendo visibili
Diverse ispirazioni culturali
E diversi interessi che si ricompongono in un quadro di governo
Mi pare cioè che non abbia fatto torto chi per esempio sul lato del Partito popolare penso all'articolo di Bodrato sul Popolo dice attenzione
Perché la prospettiva di un'unica forza del centro sinistra
Avrebbe come effetto un contraccolpo centrista
Per effetto inevitabile diciamo del prevalere in questa unica forza
E le componenti della sinistra democratica e io aggiungo che specularmente
L'annullarsi della sinistra europea democratica in una forza dell'Ulivo avrebbe come effetto una crescita di Rifondazione Comunista ben oltre diciamo il limite fisiologico di una sinistra radicale in un grande Paese europeo
Io credo cioè che pensare di ridurre ad uno questo campo di forze lo indebolirebbe ed avrebbe fra l'altro l'effetto non ci possiamo permettere di indebolire la solidità e la capacità di Presa della maggioranza di governo
La stabilità del governo e la capacità di governo che il centrosinistra deve esprime
Aprendo fra l'altro un processo confuso inevitabilmente conflittuale diciamo così e inutilmente polemico all'interno di un campo di forze che invece deve collaborare
E realizza risultati importanti per il Paese
Di qui io credo anche la maggiore questa è a mio giudizio la maggiore discontinuità con il disegno politico dei progressisti
Della questione sulla quale più volte siamo tornati a ragionare ma io insisto
La discontinuità stanno e la comprensione che oltre le stesse regole elettorali
La natura e la qualità della crisi italiana impongono un incontro fra la sinistra d'impronta europea e riformatrice che noi rappresentiamo e un centro laico e cattolico
Un centro fra l'altro che ha sempre respinto ogni semplificazione del sistema politico
Frutto di una compressione dall'auto delle diverse identità
E chi ha concepito il bipolarismo come costruzione di due coalizioni
Non come tendenza al bipartitismo
D'altro canto questo problema del rapporto con il centro
E con una parte degli interessi forti della società
E con le culture anche che si aggregano al centro è il problema con il quale si misurano tutte le forze della sinistra europea
E a seconda delle diverse tradizioni di diversi Paesi questo problema viene affrontato
Ora me la logica del bipartitismo o nella logica della coalizione
Ma questo dipende dalle diversità storiche dalle tradizioni politiche non può dipendere da uno schema astratto
Intelletto e intellettuali staticamente calato nella realtà italiana
Io ho visto come manifestazione estrema di questo modo di ragionare il sondaggio di Liberal quanti partiti volete ha vinto due fa cioè lo dice sempre come e quando vinceva uno che è pericoloso sì però non era fra le domande possibile diciamo deve essere aggiunto a penna devo dire sinceramente che il problema della organizzazione dei soggetti politici difficilmente può essere ridotta questo c'era perché è sufficiente che ci siano un milione di persone che vivono tre perché ci sia un terzo partito in un Paese libero dice il quale essendoci la libertà liberal non può stabilire il numero dei partiti neanche con un sondaggio e qualcosa che attiene alla storia la tradizione
Ma la complessità grande paese
E in Europa noi abbiamo esperienze limitatissime di bipartitismo anzi proprio bipartitismo nessuna diciamo
E invece anche esperienze di Paesi in cui ci sono governi di coalizione
Quello che non abbiamo in nessun Paese d'Europa è l'assenza di un partito della sinistra riformista disperazione socialista laburista socialdemocratica questo cioè dappertutto
Poi
Questo partito qualche volta è all'opposizione qualche volta governa qualche volta governa in coalizione qualche volta può governare da solo diciamo
Ma quello che in tutta Europa c'è è una grande forza dalla fine sinistra riformista d'ispirazione socialista socialdemocratica laburista anche qui a seconda delle diversità delle esperienze nazionali
Queste è stata la condizione di una capacità espansiva dell'Ulivo
Questa capacità di essere coalizione intorno ad un programma e a un candidato premier di forze diverso
Questo ci ha consentito non soltanto di confermare il novantadue per cento del voto progressista secondo le ricerche che sono state fa
Ma di conquistare una netta maggioranza il sessanta per cento di quelli che avevano votato
Per il Partito Popolare o per il Patto Segni e anche di conquistare qualcosa sette otto per cento di quelli che avevano votato per il porno
E cioè la chiave del successo è stata la conquista
Di una netta maggioranza dell'elettorato
Che si definisce di centro senza che ciò abbia comportato una perdita di voto a sinistra anche grazie al patto elettorale con Rifondazione
Io credo che questo risultato è stato reso possibile per il fatto che forze di centro partire dal Partito popolare
Hanno scelto di collocarsi nella logica bipolare del maggioritario
Ponendo però come condizione che questo appello a collocarsi non sia una sollecitazione al lo scioglimento
E alla rinuncia ad una propria identità politica
A questo impianto cioè da questa capacità di far vivere insieme la coalizione le sue diverse identità politiche sociali ed anche vorrei aggiungere la ricchezza dei suoi collegamenti internazionali
Perché da questa pluralità interno alla coalizione deriva anche una ricchezza di collegamenti internazionali
Della maggioranza che governa il nostro Paese
Io credo che queste siano le ragioni di forza e le basi per potere governare efficacemente d'Italia e condurre anche un processo di integrazione
Europeo del nostro Paese
Che possa contare sull'amicizia
Delle grandi correnti politiche democratiche dell'Europa e dei grandi paesi europei
Dire questo non significa togliere nulla al valore del progetto dell'Ulivo
Perché anzi
Per le ragioni che abbiamo detto che siamo venuti via via elaborando in modo più esplicito l'Ulivo è per noi una scelta strategica
Che muove dalla convinzione
Che per me è molto più importante che non quella tutta politicista che ci vuole il bipartitismo dalla convinzione che l'alleanza fra la sinistra e il centro e quel blocco sociale cui allude l'Ulivo è la condizione per la governabilità del nostro Paese
Una scelta non transitoria non soltanto un'alleanza elettorale e noi dovremo discutere bene nel corso del nostro congresso come far convivere
Il carattere permanente della coalizione
Il necessario patto di consultazione la collaborazione che deve diventare anche capacità comune di approfondimento programmatico con le ragioni delle diverse identità che convergono nell'Ulivo
Io credo che dentro questa lettura che si sforza di collegare il progetto politico ad un'analisi della società italiana
Noi dobbiamo anche ricercare
Diciamo la chiave analitica
Per individuare quelli che sono gli obiettivi più immediati
Anche di un'azione politica e di governo che bisogno di spiegare al più presto
Occorre secondo me per dare una risposta al disagio materiale
Che si presenta chiaramente con facce diverse due in particolare
La rivolta di un Nord più evoluto contro l'arretratezza dell'apparato statale nella pubblica amministrazione
E contro la distorsione del sistema fiscale e dall'altra parte il malessere di un Mezzogiorno che rischia di essere emarginato non solo dai processi di ripresa economica ma più profondamente dal processo di integrazione europea
Del nostro Paese
A questo tipo di disagio del Paese
A questa doppia protesta ad una protesta più visibile rumorosa dei ricchi dei ceti forti
E ad una protesta più silenziosa ma non meno drammatica dei ceti deboli del Paese
Della disoccupazione e anche del malessere sociale diffuso al di là del Mezzogiorno
Occorre dare una risposta in termini di governo
E tempo in campo un progetto che si misura
Non solo con l'immediato con la contingenza anche con il medio e con il lungo periodo
E soprattutto un progetto che sappia ripensare
Ai caratteri della integrazione europea del nostro Paese
Inevitabilmente in un collegamento con le forze democratiche della sinistra in Europa
Non rinunciando
Ad andare avanti sul terreno del risanamento finanziario
Ma contemporaneamente collegando questo ad una ragionevole necessità di rilancio economico
Di ripresa dell'occupazione
Di espansione di diritti sociali
E a grandi riforme a cominciare da quelle della pubblica amministrazione in senso federalista
Io ritengo che questo se per permesso discuterne qui poi vedremo anche come cercare di organizzare un rapporto tra il partito che dovrà svolge le sue funzioni e le nostre funzioni di governo che certamente non dipenda dalle direttive del partito
Ma credo che sarà inevitabile via via anche ragionare su questi problemi anche per fornire stimoli motivi di riflessione
Io credo che dobbiamo dentro questa prospettiva mettere l'accento anche sulle cose che possono essere avviato impostate da subito
Sui segnali richiamo anche questa espressione che possono essere anche più compatibili con una situazione finanziaria che permane molto pesante e difficile
E che richiede anche senza dubbio nuovi interventi di aggiustamento anche abbastanza ravvicinati
Io penso a quelle misure di immediata sburocratizzazione
Di semplificazione della vita delle aziende e dei cittadini
Di alleggerimento del peso
E la macchina amministrativa
Che possono che non sono affatto misure semplici intendiamoci
Ma che possono immediatamente apparire come un segnale di innovazione
Forse
Non costoso
Pertanto i cittadini che giudicano intollerabile e non senza ragioni serie la condizione attuale
In questo senso mi pare che decisiva è la sfida sul terreno del sistema fiscale
Non solo dell'avvio di una concreta lotta all'evasione fiscale in questione che si ripropone in tutta la sua drammaticità
Ma anche come capacità
Se non di incidere sul quanto si va cosa che mi sembra piuttosto difficile nell'immediato
Sul bancone spacca su questo si può incidere non senza effetti positivi in una larga opinione pubblica
Certo alle radici del problema diciamo la risposta sarà una risposta più complesse di medio periodo pare invece del problema c'è un una crisi del patto fiscale
Intanto di quel patto fiscale che si fondò largamente sulla evasione fiscale sul finanziamento a debito dello Stato sociale
E poi sul processo intervenuto negli ultimi anni che è stato quello di un'accelerazione della pressione fiscale anche di fronte a necessità inderogabili però dentro le coordinate di un sistema profondamente iniquo
Un'impennata della pressione senza che essi ready finisse un patto fiscale e sociale di tipo nuovo e soprattutto senza che a ciò corrispondesse una più elevata qualità dei servizi che si rivolgono ai cittadini
Io credo che segnali in questa direzione sono una condizione per arginare la protesta
Per riavviare un dialogo con categorie e cittadini con aree del paese
Senza
I fare per il pelo le spinte secessioniste le rivolte ma anche dimostrando un'attenzione ed una sensibilità alle ragioni vere di questo malessere
Sull'altro fronte io credo che
Qualcosa che può essere messo in cantiere da oggi
Una capacità di rilanciare a partire dallo sblocco
Delle opere programmate certo con un criterio selettivo non vogliamo distruggere l'ambiente anche con una capacità di fare di muoversi
Dare un segnale al Mezzogiorno
Rilanciare nella misura possibile un mercato interno
Mentre si riavvia una politica più di medio-lungo periodo
Verso il Sud
E verso un progetto di sviluppo profondamente nuovo rispetto a quelli sperimentati nel passato
Perché più strettamente legato al Mezzogiorno alle sue risorse e alle sue potenzialità interno
Ora
Io sono convinto che l'avvio di un'azione di governo capace di dare da subito
Risposte e segnali
Deve accompagnarsi anche ad una forte ripresa di iniziativa politica nel Paese
Noi abbiamo notevoli possibilità di espandere la presenza e il ruolo del nostro partito
E la presenza e il ruolo di un movimento democratico che fa riferimento all'Ulivo e alla coalizione di centrosinistra
E io credo che questa sia una necessità vitale per il successo della nostra iniziativa
Da una parte per evitare il rischio e a me sembra del tutto evidente
Nella situazione in cui ci troviamo
E cioè un partito che ha oramai una struttura relativamente debole
Indebolita dall'usura dal tempo la mancanza di risorse più apprezzato particolarmente riferimento del capo dello Stato diciamo la necessità
Di una nuova legge che consenta ai partiti politici di vivere in modo trasparente
Da una parte una struttura di partito indebolita
Indebolita
Nei suoi caratteri tradizionali
Apparati gruppi dirigenti
E non rinnovata sulla base delle idee nuove che pure in questi anni hanno circolato ma non sono diventate diciamo così
Pratica
Da una parte questa struttura debole dall'altra parte una enorme moltiplicazione delle nostre funzioni pubbliche ricoveri
Cioè partito che anche in aree di tradizionale debolezza diciamo così
Ha visto per necessità dico io perché poi si governa si governa con le forze che si hanno diciamo e le funzioni di governo risucchiare la quasi totalità dei suoi gruppi dirigenti più sperimentali
E quindi lo dico guardando in giro per l'Italia a volte vien fatto di pensare che il più sfigato dei nostri iscritti assessore Osama certe aree del Paese dice
E soprattutto dove è più debole era la struttura di partito diciamo così la funzione di governo si è divorato intere integralmente
Il dislivello nelle risorse e poi micidiale penso a mezzogiorno c'era
Dovesse l'unico in grado di pagarsi un assistente grazie legge dello Stato il deputato locale diciamo così invece in questo sussume integralmente Berti
Ne abolisce l'autonomia e la funzione cosa che io credo noi non ci possiamo permettere
Io considero esaltante questo nostro essere diciamo una forza centrale nel processo di formazione di una nuova classe dirigente del Paese
Che è quello che avviene al centro e in periferia
Dove tutta una nuova generazione diciamo gran parte proviene dalla società civile e si sta sperimentando nell'opera amministrativa di governo ma io credo che noi non possiamo esaurire in ciò la funzione di un grande partito
Dobbiamo quindi lavorare congresso sarà questa l'occasione e re impiantare su basi nuove partito di massa
Per ricostruire i collegamenti con la società
Per ricostruire gruppi dirigenti
Una capacità d'iniziativa che non sia totalmente schiacciata sulla dimensione istituzionale e sulla contingenza ma che abbia una capacità anche di ragionare verso il medio e lungo periodo diciamo questo
Perché altrimenti pagati contraccolpi cicoria via le Forlì alterne fortune di una democrazia che vogliamo sia dell'alternanza
Insisto su questo concetto
Che noi non vogliamo e non abbiamo interesse
A chi ci sia un confuso rifluire trasformisti ecco
Verso il centro
Questa è la ragione politica di quello che lei ha interpretato un po'sciocca mente diciamo cioè che noi siamo abbiamo simpatia per Berlusconi si previa vana sì perché è simpatica cinque il problema politico almeno al mese
Il problema politico diciamo è che sarebbe un danno per il Paese
Il venire meno dei cardine di una democrazia dell'alternanza
E un confuso rifluire verso il centro diciamo di forze di un centrodestra sconfitto
Ma in una democrazia dell'alternanza noi dobbiamo avere una grande formazione politica capace anche domani ritornare esercitare una funzione di opposizione
E quindi di non trovarsi eventualmente smarrita essenza ubi consistam laddove questo potrà cadere a livello locale io non voglia fra molti anni anche ad altri livelli
E e io sono convinto poi che la stessa funzione di governo
Si esercita con ben altra ricchezza se noi sappiamo
Mantenere ricostruire reinventare un rapporto organizzato Complesso con la società italiano
Anche questa è la sfida se noi vogliamo essere diciamo con altri elemento però fondamentale di una stagione effettivamente costituente la democrazia italiana
Anche su questo punto
Torneremo a discutere
Io so bene
Che
It possibili punti di convergenza verso i quali ci eravamo spinti
Nel momento in cui si sviluppò in modo più ravvicinato il confronto con la destra
E cioè l'ipotesi di un sistema che fosse imperniato sul federalismo
Sono una rinnovata centralità del parlamento monocameralismo e sulla elezione popolare del di un Presidente della Repubblica
Non capo del governo la garante però della continuità dello Stato delle istituzioni
Io so bene che questa ipotesi
Non soltanto solleva obiezioni nell'ambito della coalizione dell'Ulivo calcistico ma sollevò obiezioni resistenze anche fra Dinoi
Dovremo tornare a discutere
Sono ben lungi dal poter non possiamo considerare questa l'ipotesi qui oggi è propria del PDS nel suo insieme
Io ribadisco la mia convinzione personale
Non che non fu tattica
E cioè che questo impianto
Accompagnato ad un sistema elettorale a doppio turno e quello al tempo spesso più corrispondente
Alla necessità di un'evoluzione delle nostre istituzioni in senso europeo
E anche di un'evoluzione in senso europeo del nostro sistema politico
Ivi compreso io credo che questo impianto e quello più corrispondente a salvaguardare le ragioni di una sinistra autonoma politicamente autonoma nel nostro Paese salvo poi capace di fare le alleanze che sono necessarie per il governo del Paese
E quindi ripropongo quell'approdo
Non perché quello fu il punto diciamo di maggiore vicinanza con gli altri ma innanzitutto perché esso corrisponde meglio di altre soluzioni alla mia personale convinzione
E cioè io penso che
Un sistema
Di demo diciamo se con quel sistema lì le coalizioni sono una scelta
Necessaria
Oggi
Possibile anche domani con un altro sistema le coalizioni sono un obbligo
E il valore aggiunto delle forze centrali diventa determinante
Su questo non c'è il minimo dubbio
Con quel sistema le coalizioni sono una scelta
Un altro sistema no
E anche questa è una delle ragioni del confronto parliamoci chiaro
Nel momento in cui si discute del Medio perito cede l'evoluzione futura del sistema politico italiano
Io credo che noi abbiamo la forza consenso la possibilità di affrontare questa complessa sfida che quella del governo dei quella della transizione su tutti i piani
Sul Piano del governo del Paese sul piano delle riforme costituzionali sul piano della riorganizzazione dei grandi soggetti della democrazia
Il congresso discuterà di questo il Congresso potrà discuterne in modo più sereno e disteso
Non perché nel frattempo non ci saranno passaggi impegnativi
Ma perché tutto sommato possiamo pensare di essere riusciti
Da quella condizione convulsa drammatica da quell'incalzare incerto di scadenze
Che ha caratterizzato la nostra vita non negli ultimi mesi ma oramai negli ultimi anni
E che si possa continuare in una sfida ardua impegnativa ma con maggiore serenità
Senza l'angoscia di non sapere se fra due mesi si dovrà andare alle elezioni sarà sciolto il Parlamento crollerà il Governo o cose di questo tipo
Quindi un congresso che potrà dispiegarsi
L'una discussione larga noi pensiamo alla fine di questa riunione cioè domani
Io e leggere un organismo
Per il congresso
Che assorbe in sé una complessità di di di compiti
E cioè non soltanto la predisposizione dei documenti congressuali ma anche la vera e propria gestione politica
Sarà anche un momento politico di rapporto con altre forze personalità gruppi della sinistra intorno al pro getto di costruzione di una più larga forza della sinistra italiana d'ispirazione riformista e democratica ora
Siccome questo processo politico deve essere guidato io non credo che possano essere guidato soltanto dalla segreteria del partito anche perché le nostre forze dirigenti oramai sono variamente sfocate proprio in ragione della nostra assai cresciuta funzioni di governo io penso che la direzione debba dominare un organismo per dirigere il processo politico del congresso che sia rappresentativo delle forze più autorevole nel nostro partito non soltanto delle forze che avranno compiti esecutivi di direzione del partito
Un congresso che a mio giudizio
Diciamo
Dovrebbe superando da subito spero discussioni carattere abbastanza fuorviante
A e la questione vera noi non dobbiamo discutere di ciò che vogliamo diventare
Perché diciamo questa discussione abbiamo già
Fa tanti abbiamo già compiuto delle scelte non reversibili essendo noi diventati parte dell'Internazionale socialista e membri costitutivi del Partito del socialismo e
Beh
Noi siamo questo
Noi siamo una parte importa ante del movimento socialista europee
E cioè della sinistra democratica più importa ante che ci sia nel mondo siamo una parte importante anche perché avendo vinto le elezioni in quel mondo si valutano queste cose
Ed essendo la forza di sinistra al Governo in un Paese europeo importante anzi l'Italia è il più portante fra i Paesi europei dove la sinistra partecipi al governo perché purtroppo negli altri grandi Paesi la sinistra non partecipa al governo
Noi siamo una forza importante della sinistra di ispirazione socialista e democratica dell'euro
A meno che qualcuno non propongo una mozione per dire che ci ritiriamo da questo questo non mio giudizio non è tema di dibattito congressuale è un dato della realtà a partire da questa realtà noi dobbiamo affronta are a mio giudizio due problemi
Primo come rendere più forte questa sinistra di ispirazione socialista e democratica europea che noi rappresentiamo in Italia come renderla più forte secondo me la si rende più forte procedendo oltre all'esperienza sin qui compiuta più una doppia aggregando forze diverse di ispirazione socialista laica cattolica che sono nell'area della sinistra
E che possono collaborare con noi creare una forza più più robusta più larga non sono medicamenti anche per i suoi confini ideali culturali della sua capacità di rappresentanza della storia della sinistra italiana
Il secondo problema col quale ci dobbiamo misurare eh come pare pare ad un'opera di innovazione politica ideale e programmatica che oggi in vigna la sinistra europea dato che questa sinistra diciamo così vive la crisi della sua esperienza storica che si è incentrata torna al Welfare allo Stato nazionale ed è alle prese ciascuno nella sua realtà nazionale e Tutti in
E meno una dimensione europea con un
è necessaria opera di innovazioni ideale e programmatica culturale
Nella quale noi ci vogliamo impegnare
Mannoni una
Con una sfrenata ambizione provinciale pensando che noi in Italia facciamo un'altra cosa diciamo così bensì insieme agli altri sul terreno della innovazione insieme agli altri io penso che noi dobbiamo fare in modo che il nostro congresso abbia ed avrà una
Forte proiezione internazionale ed europea e si intrecci con la ricerca della sinistra europea e in particolare con
Una delle forze più avanzate ed innovative alle quali certamente noi ci sentiamo particolarmente vicini
Ecco ma no a me i termini come ho letto in qualche riflessione a mio giudizio un po'improvvisata che adesso dovremmo
Scegliere se siamo socialisti europei alla maniera di Toni Blair o alla maniera del partito socialdemocratico tedesco diciamo
Riproponendo ci nuove alternative noi ci saremo alla maniera nostra diciamo in
Un dialogo rispettoso con queste forze santo cielo perché il partito socialdemocratico tedesco che pure registra una difficoltà è pur sempre una forza politica che in Germania cioè tanti tanti voti più di quelli che abbiamo noi e parlo della Germania paese che sta lì con ottanta milioni di abitanti nel cuore dell'Europa io credo che noi dobbiamo stare attenti
Rispetto al rischio provinciale diciamo di inventarci un nuovo caso italiano quello di prima c'era era un portato della storia
E accidenti diciamo
è il PC per molti aspetti che noi abbiamo concepito il superamento di quella vicenda storica per portare a casa miss italiana nella sinistra europea
Non credo diciamo per inventarci una nuova separazione del nostro Paese rispetto all'Europa che sarebbe pericolosa per noi e io credo anche dannosa per l'Italia dato che il nostro essere parte integrante di quel campo di forze è un elemento di di
Un elemento di forza per l'Italia cioè per il Paese che governiamo fatto che noi partecipiamo alle riunioni del partito il socialismo europeo ai vertici prima dei vertici europei alle discussioni del più grande gruppo parlamentare è una forza anche dell'Italia
Non solo per
E io aggiungo anche il fatto che noi governiamo con un partito popolare
Un'ultima ragione per la quale cancelliere Kohl caccia tenuto esprimere simpatia e apprezzamento a Prodi anche questo in questo momento è un punto di forza per l'Italia
Non è un punto di debolezza per il nostro Paese
Ora muovendo quindi dai termini reali della situazione che sono questi e che non credo possano essere revocati in dubbio
Noi possiamo fare nel congresso una rilevante passo in avanti
E cioè in qualche modo diciamo
Dare maggiore profondità ricchezza ripensa e le ragioni fonda ali di una grande forza di sinistra che insieme alle altre forze di sinistra si misura con le sfide di fin e secolo di fine millennio già
Chiudere definitivamente niente con una stagione nella quale
Persino in giù niente dico io siamo stati visti più come la forza posto Piccinini che non per i caratteri nuovi che siamo venuti elaborando anche perché poi non abbiamo avuto il tempo di Sister mare questi caratteri nuovi in una discussione congressuale con il necessario respiro Congresso può quindi rappresentare un rileva ante passo in avanti nel processo di innovazione politica nostro e del nostro Paese e ed è certamente possibile che in questo ulteriore processo di rinnovamento si raccolgano con noi e altre forze il cui apporto a mio giudizio non può essere misura dato soltanto in termini numerici quantitativo perché che io credo che se noi diamo vita ad una formazione politica del cui gruppo dirigente sia visibile una molteplicità io speriamo se culturali che provengono dall'esperienza socialista laica cattolica e non soltanto o quasi esclusivamente dalla storia del PC questo muta in qualche modo la sicura complesso Siva del nostro partito e allarga ben al di là della consiste senza di questi gruppi la nostra possibilità di consenso e di radicamento nella società italiana quindi che questo credo io sia la posta in gioco di un dibattito congressuale che io credo cari compagni proprio per il carattere problematico che deve necessariamente avere
Un cioè possano e questo dipenderà a tutti noi non è essere ingessato fin dall'inizio nella logica di un congresso per mozioni ma posso muovere da un documento unitario comune che non porti neppure all'origine io credo l'impronta personale del segretario c'è un meramente il frutto di collaborazione comune magari un documento aperto anche capace di prospettare in taluni punti che il
Chi è diverso e per dare risposte ai problemi comuni che sono di fronte a noi che possa essere la base di un la argomento il Cilento popolare in un congresso che vogliamo che sia anche un momento ricostruttivo del partito e dei suoi caratteri di massa più allargati
Questi mi sembra hanno i compiti ali diciamo
Che sono di fronte a noi in questo momento io mi rendo conto che questa riunione la direzione avviene in termini tali che non consentiranno diciamo così un'approfondita discussione questa materia perché ma l'incalzare degli eventi diciamo e tuttavia noi abbiamo sentito il bisogno di questa riunione ora
Hanno
Che lo dico sin d'ora voi domani verremo su questo punto era assolutamente necessario diciamo ricostituire un minimo di funzioni esecutive del partito
Sono dato che qui quelli fra noi non molti in verità sono rimasti a lavorare in questo palazzo soffrono di una disperata solitudine diciamo
Anche voglio dirlo diciamo in questo sentimento di solitudine credo di esprimere anche il parere degli altri compagni quelli fra noi che sono rimasti a lavorare in questo palazzo diciamo vogliono rivolgere il più affettuoso un solo augurio diciamo ci sentiamo orgogliosi diciamo di essere qui in questo palazzo e di poter ricevere ogni tanto ministri sottosegretari sindaci presidenti di commissione presidenti di giunte Reggio
Tali par
Anche le autorità diciamo per cui per potervi accogliere nelle nostre riunioni bisognerà fare un parcheggio per le auto blu diciamo che del quale ancora non disponiamo
Ah sì come vorremmo fare qualcosa anche noi nel frattempo abbiamo bisogno di distribuire qualche incarico di rimetterci a lavorare grazie
Grazie
Perché
Qui
Qui
Il
Tra l'altro
Quindi
Qui
Il
Ecco
Quindi
Prego
Il profilo
Il
Ma
Il
Per
Insomma
Sì
Quindi
Comunque
Quindi
Allora