"Emergenza RAI e sfide del sistema" org. da SNATER, FILIS-CGIL, FIS-CISL, UILSIC

Cominciamo subito al dibattito di questo convegno
Si sente tale portata che si sentano dopo comunque
Prova uno due e tre va bene
Allora cominciamo subito con la parte introduttiva
Affidata al segretario della Usigrai Giorgio Benzoni ci devo passare il microfono
Bella vediamo così almeno
Pronto no così ci siamo forse
Ma
Collasso baratro paralisi ormai il vocabolario non ci aiuta più eppure sembra che tutti gli allarmi che da mesi lanciamo non abbiano ore che disponibili ad ascoltare nessuno sembra rendersi conto che la Rai senso il governo autorevole è ingestibile e l'ordinaria amministrazione non basta per salvarla oggi il servizio pubblico vive senza dubbio la stagione più difficile della sua storia
Un'azienda che ha davvero rischia il collasso un'azienda che continua nella politica dei talkshow perché i suoi magazzini sono vuoti
Un'azienda che non ha ancora approvato i palinsesti autunnali un'azienda che ha cambiato in tre anni tre consigli di amministrazione e quattro direttori generali un'azienda che da mesi e allo scontro con l'azionista di maggioranza
Abbiamo bisogno di nuovi vertici aziendali subito
Il Parlamento dovrà decidere se approvare una nuova legge o lasciare la scelta del consiglio d'amministrazione ai presidenti delle Camere per noi vale un impegno preso il consiglio di amministrazione entro un mese
Questa frase è stata detta dal presidente Mancino conferma dal presidente Violante quindici giorni fa ora per noi mancano quindici giorni
Il prossimo diciannove giugno è convocata l'assemblea degli azionisti per l'approvazione del bilancio a quella data la RAI deve arrivare con un vertice nel pieno dei poteri nessuno può far pagare a undici mila lavoratori scontri che si sono squisitamente politici
Il consiglio di amministrazione deve arrivare subito apprezziamo il tentativo di verificare se esistano le condizioni per varare una nuova legge ma l'idea di portare in aula un provvedimento il venticinque giugno alla Camera il due luglio al Senato non basta a tranquillizzarci
Sono due anni che il parlamento ci dà per imminente una legge che non è mai arrivata e nel frattempo il servizio pubblico ha continuato a sopravvivere soltanto grazie alla professionalità al senso di abnegazione alla volontà di resistere dei suoi lavoratori
Non vorremmo che le notizie che da ieri si accavallano ci prepara sarà alla proiezione di un film già visto il dibattito nelle commissioni dalla Camera la settimana prossima dovrà dissipare i nostri dubbi anche perché vedete questa non può che essere l'inizio di una serie di manifestazioni e io credo che con gli altri sindacati dovremo anche discutere concretamente seriamente della possibilità di aprire una fase conflittuale perché questa questo governo aziendale arrivi in termini in media
Abbiamo bisogno di un vertice formato da persone che credano nella funzione nella vita nella vitalità nelle prospettive del servizio pubblico siamo stanchi di incontrare sulla nostra strada professori e manager che si presentano con la verità in tasca passano i primi mesi a squassare alla RAI salvo poi scoprire questa un'azienda sana fatta di grandi professionalità pronta a rappresentare il Paese con i suoi pregi e i suoi difetti
Abbiamo bisogno di un gruppo dirigente coeso che realizzi un ponte forte tra Consiglio di amministrazione direttore generale per realizzare un disegno editoriale compatto e non schizofrenico come quello che si è realizzato in questi ultimi anni
Da tempo
Noi dell'Usigrai abbiamo accantonato vecchie formulazioni di centralità del servizio pubblico eppure alla politica chiediamo oggi di guardare con grande attenzione al resto d'Europa dove invece i Parlamenti riscoprono tutta l'importanza del pubblico nel sistema delle telecomunicazioni
Per questo non possiamo immaginare di lasciar guidare la maggiore impresa di comunicazione italiana
Ha un gruppo dirigente che non si renda conto di quale sia convinto della RAI nella crescita dell'intero sistema Paese
Non siamo difensori Cecchi di questa RAI sappiamo che è venuto anche il momento di fare autocritica e siamo pronti a discutere dei nostri errori in piena libertà ma l'istituto di garanzia in questo Paese occorre quanto sta avvenendo in queste ore in Italia anzi a Roma dove i colleghi del Messaggero e a loro va la nostra solidarietà
Dove i colleghi del Messaggero stanno riprendere aprendo il delicatissimo argomento dell'autonomia dell'informazione dei poteri economici grandi e piccoli
Comunque incontrollati dimostra che il mercato italiano è ancora lontano da un equilibrio vero dal pluralismo dalla democrazia della comunicazione
Ripeto siamo disposti a metterci in discussione
Dobbiamo essere pronti a farlo anche perché prima la rivoluzione politica e culturale e poi l'evoluzione rapidissima delle tecnologie travolgerà l'organizzazione aziendale per come l'abbiamo conosciuta in questi anni
La differenziazione del prodotto ha bisogno di essere spiegata è realizzata in modi nuovi abbiamo idee e coraggio per confrontarci
A noi spetta metterci in discussione alla politica spetta il compito di non ridurre il servizio pubblico ad un elemento residuale del sistema
Nessuno può immaginare immaginare di lasciar fuori dalle nuove tecnologie la RAI nessuno può immaginare per esempio di affidare la sperimentazione nel sistema delle telecomunicazioni ad un soggetto privato
Qualcuno ha pensato mai di affidare la sperimentazione del sistema sanitario alle cliniche private
E come sarebbe possibile affidare ad un privato la sperimentazione delle comunicazioni un settore forse ancora più delicato dalla salute perché coinvolge lo stesso sistema democratico
Su questo tema il parlamento e il governo la maggioranza devono dare risposte certe e immediata per esempio rimuovendo immediatamente gli ostacoli che impediscono alla di entrare nel settore delle tv tematiche
E questo non solo perché non può essere impedito al soggetto pubblico di misurarsi sul terreno più rilevante dell'industria del due mila pena la sua morte
Ma anche perché il sistema digitale ci scaricano addosso una tale massa di proposte che soltanto se orientata con intelligenza quindi al di fuori del semplice spirito commerciale potrà diventare un elemento di crescita culturale e informativo
Tutti aspettano con ansia le decisioni del Parlamento sulla sentenza della Corte Costituzionale noi non abbiamo alcun anzi
Quella sentenza non ci riguarda il riferimento alla riduzione delle reti esplicitamente rivolto al soggetto privato
Attendiamo la fine di agosto con una certezza il governo non può andare oltre le intenzioni della corte che nei fatti esclude ogni simmetria tra pubblico e privato vedete il problema della rete da mettere sul mercato è un falso problema con il sistema digitale basterà una Rete per realizzare dieci canali ma la RAI potrà accedere al digitale oppure no
E fino a quando il digitale che costa al cittadino non sarà diventato un fenomeno di massa quale offerta potrà e dovrà dare la tv generalista
E solo perché non ho mezzi finanziari per l'acquisto del padre non è dovrà essere considerato un cittadino di serie B
E dove potranno essere reperite le risorse per sostenere dieci canali digitali
Ecco allora che torniamo al nodo vero la spartizione della torta pubblicitaria
è questo il terreno di sfida del Parlamento
è qui che va cercato il giusto equilibrio del sistema multimediale mostrando però coraggio anche in questo campo e coraggio oggi vuol dire astenersi del eccessive intenzioni dirigistica
Nessuno può immaginare che sottraendo risorse al sistema dell'emittenza queste possano essere orientate verso la carta stampata
Le risorse sottratte al sistema dell'emittenza non potranno che essere preda delle grandi industrie europee e americane che si apprestano ad invadere l'Italia con i loro satelliti
Ne aspettiamo con serenità le decisioni del Parlamento decisioni che dovranno arrivare prima che il mercato sia sesti sulla spartizione dei poteri forti
A questo proposito ci sono scelte che spettano al Parlamento e iniziativa che sono nelle facoltà del governo
E allora come riparare al Foro al profondissimo vulnus inferto al sistema con la nascita di una pay per view avvenuta nel silenzio più assoluto delle forze politiche parlamentari
Noi siamo rispettosi simile alle leggi e non intendiamo mettere in campo alcuna rivolta ma non c'è alcun dubbio che le regole devono essere ripristinate perché sul ring del sistema delle comunicazioni a combattere con un braccio legato dietro la schiena noi non intendiamo rimanere
Ma c'è un altro terreno di verifica per la maggioranza da sempre ci siamo battuti perché la RAI fosse sottratta al controllo del governo
E ci siamo riusciti fino a quando l'esecutivo di quel signore che non avrebbe dovuto toccare neppure una pianta dentro l'azienda non si è inventato l'approvazione da parte del ministero delle Poste del piano industriale dell'azienda
Piccolo sotterfugio per licenziare un consiglio di amministrazione non in linea politicamente con i vincitori del ventisette marzo
Su questo terreno abbiamo colto qualche elemento di novità nella maggioranza attuale ora chiediamo al governo di dare una prova concreta di volontà di rinnovamento rinunciando a questo potere davvero anacronistico
Non spetterà al governo ma al Paese valutare le scelte dell'azienda una RAI che oggi si presenta con i conti in attivo ma i conti non possono essere l'unico elemento di valutazione del servizio pubblico
Troppe cose sono accadute in questi due anni e ben poche sono da ricordare con soddisfazione
Nei fatti la stessa identità del servizio pubblico seriamente messa in discussione le regole i contratti le stesse leggi sono stati trattati come opzionale e le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti ricadono ancora sulle nostre spalle
Piani editoriali in evidente contrasto tra loro approvati senza discussione e lo scontro tra PGS TG uno né ancora oggi la prova più chiara
Convenzioni con enti esterni che limitano fortemente l'autonomia delle relazioni e che ancora oggi vengono fortemente contrastato dal sindacato
Vendita scriteriata di testate è clamorosa la vicenda di Moda e King
Processo di rilancio della radiofonia abbandonata a metà del guado la Titanus assoluta nei momenti più delicati della vita aziendale l'ultimo episodio dell'altro ieri quando le redazioni sono state lasciate sole di fronte agli inediti insulti dell'onorevole Bossi che ieri sera ha ripetuto ancora più violentemente
Nel corso di una trasmissione del TG cinque noi abbiamo risposto ma devo in questa sede ringraziare i colleghi del TG cinque che ci hanno espresso solidarietà stesso direttore del TG cinque Mentana che ha tenuto un atteggiamento molto molto forte
Nessuno intende sottrarsi alle proprie responsabilità ma il Parlamento per primo deve cogliere tutta la complessità del futuro che ci aspetta
La Rai non è soltanto radio giornali e telegiornali
La RAI ha la maggiore azienda multimediale europea che ha investito in terreno mai esplorati in tempi non sospetti basti pensare al The letters quando Dotti dodici anni fa comincia l'avventura di televideo e che oggi è pronto a sostenere la sfida del cavo e del satellite nel bene e nel male la RAI ha accompagnato la crescita del Paese raccontandone pregi e difetti
Si apre oggi una nuova immensa sfida nell'evoluzione industriale lasciar fuori la RAI significherebbe lasciar fuori il Paese stesso grazie
Paolo Serventi Longhi segretario della Federazione della stampa
Grazie
Ringrazio un breve saluto quello che ha portato a questo convegno purtroppo non potrò restare a lungo con voi perché ho degli impegni milanesi e quindi a un aereo che che mi aspetta però ci tenevo molto a portare il saluto del nuovo gruppo dirigente
Per la Federazione nazionale della stampa questo convegno non credo che sia un caso che il grido di dolore per la situazione alla Rai venga dai sindacati
I sindacati della RAI che non sono soli e non resteranno soli
Io credo che tutto l'insieme del mondo dei giornalisti italiani porta qui attraverso le mie parole la solidarietà militante ai colleghi della RAI ieri la Giunta della Federazione della stampa si è data i nuovi assetti
E all'interno dei nuovi assetti per la prima volta nella storia del sindacato dei giornalisti abbiamo costituito un dipartimento per l'emittenza nazionale essendo convinti
Che vi deve essere un collegamento vero tra i problemi della RAI i problemi dei network i problemi dell'emittenza nazionale anche perché la situazione del settore precaria le regole sono fragilissime
Vi è un'indeterminatezza dell'assetto complessivo dell'emittenza
Vi sono tante proposte per una legge di sistema che rivendichiamo
Anni
Due reti alla Rai due reti alla Fininvest tre pay per view eccetera
Io dico alcuni paletti vorrei porre qui insieme a voi confrontarli con voi
E naturalmente proporli alle forze politiche
Allora per il sindacato importante innanzitutto il rispetto dispetto per tutti i soggetti che operano nell'emittenza nazionali
Con la riaffermazione del pluralismo nell'emittenza
Anzi con il possibile arricchimento di questo pluralismo
Affrontando risolvendo finalmente il problema delle dell'utilizzo delle frequenze che un problema grosso importa
Il secondo punto la salvaguardia
Cari parlamentari dei livelli occupazionali alla RAI alla Fininvest e Mediaset a Cecchi Gori
La difesa irrinunciabile l'ha detto adesso Giorgio Bazzoni del ruolo del servizio pubblico in questo Paese
Il riequilibrio del sistema pubblicitario
In fondo vengo al problema che sto qui sollevato che il primo problema anche al centro di questo convegno cioè la riforma del CDA della RAI e io credo che il Parlamento deve assumersi è una sfida che noi lanciamo ai nostri parlamentari al nostro al nuovo Parlamento il primo atto di questo Parlamento sia un attimo di democrazia e di chiarezza ieri pari agli errori del passato
Il Parlamento si impegni in questo è un appello che noi rivolgiamo al senso di responsabilità del Parlamento perché ponga fine a una situazione che ne è insostenibile questo momento io credo che il governo monco della RAI debba avere termine rapidamente io vi ringrazio vi auguro buon lavoro
Sono già presenti diversi rappresentanti del forze politiche dei gruppi parlamentari chiedono loro se c'è subito qualcuno che vuole che voglia intervenire
Onorevole Giovanardi presidente del gruppo dei deputati della Camera dei deputati CCD e CDU
Nel ringraziarvi per riprendere rispose che no fatti notturno a una vostra sempre
Io non è che sia un grande esperto di televisione però mi avevano convinto e sono ancora convinto che la formula della nomina dei considerano esazione da parte dei precedenti delle Camere fosse una occupazione militare
Questo e ritenne che andava di moda
In quei mesi da parte di un eventuale maggioranza in un sistema maggioritario del servizio pubblico
Comital punto che insieme allora Berlinguer addotte capigruppo abbiamo lavorato per mesi
E siamo riusciti in maniera unitaria alla Camera
A licenziare un testo che poi io ho provveduto a presentare personalmente mi sono presa questa responsabilità in aula a Montecitorio
Se non sbaglio nel mese di novembre
Testo poiché è stato approvato dalla Camera dei deputati
E che rispetto all'occupazione militare da parte della maggioranza teorizzava che comunque andrà solo elezioni comunque ci fosse alternanza al governo del paese di un ARO dell'altra il servizio pubblico doveva rimanere governato
Da un meccanismo di azioni che garantiva
Spazio esattamente uguale all'opposizione e la maggioranza
Ora vi devo dire che ho presentato allora quel progetto di legge l'ho sostenuto in aula l'ho votato e non ho cambiato idea
Perché non vedo che cosa è cambiato da allora ad oggi
Rispetto a queste due alternative o la RAI è appannaggio di chi vince le elezioni che la occupa militarmente o la RAI come servizio pubblico risponda al Parlamento nel suo complesso e c'è un equilibrio paritario tra maggioranza e opposizione
Per questo ho ripresentato la legge in questa legislatura per questo ho chiesto a precedenti durante la presidenza di capogruppo l'altro giorno
Che fosse calendarizzato
La richiesta è stata accolta in settimana va in Commissione cultura
E poi va in Aula perché ritengo importante
Che
Si arrivi dal momento delle declamazione
Giusto opportune e delle dichiarazioni dei politici invece a un confronto in Commissione in aula perché lì ognuno si Piquet la sua responsabilità ognuno spiegherà i motivi per i quali accede o non accede
A quattro ori trazione che ci ha portato in novembre ad approvare la legge o se viceversa ritiene opportuno spingere o far degenerare la situazione fino al punto da obbligare fra virgolette
I presidenti delle Camere a fare l'occupazione militare cioè la maggioranza c'è chi si considera abitazione
Come rispondo io l'obiezione che viene fatta rispetto all'accusa infamante di lottizzazione amasse il Parlamento nomina quattro tra maggioranza o quando l'opposizione dura maggiorato Dordolo posizione se volete anche i doppi livelli nomina quattro tra maggioranza e quadro posizione che poi nomina loro vuoto così un'abitazione c'è la lottizzazione
Ora io rispondo esattamente così
Che in democrazia il Parlamento non si riunisce di nascosto
Se il Parlamento fa queste nomine i gruppi parlamentari che presento i nominativi si pigliano davanti all'opinione pubblica la responsabilità della qualità
Ed è il profilo delle persone che Mandrone così l'abitazione e si confrontano con l'opinione pubblica piegandosi chiaramente questa responsabilità
Io ho chiesto più volte all'amico Taradash che la pensa diversamente
Da dove sono saltati fuori il consiglio d'amministrazione delude due tornate quelli eletti da ha poi tale da Spadolini e quelle retti da Scognamiglio e la Pivetti
Da chi dagli amici gli amici degli amici quelle che andavano a giocare a golf coloro i circoli massonici non ho capito qual è il meccanismo per cui c'era Totti se non Senato Caio perché uno deve dato così la missione della RAI
A gestire un servizio pubblico è invece un altro professionista tetano capace non ci andrà evidentemente le nomine lasciate ai presidenti della canna del Senato rispondono a meccanismi di sette del tutto oscuri e non trasparente
Ora io preferisco e sostengo questa tesi e la sosterrò in Parlamento la prossima settimana che un servizio pubblico non può essere lasciato all'occupazione di una parte rispetto all'altra che servizio pubblico deve garantire una trasparenza dell'informazione una pluralità dell'informazione e una gestione corretta è chiaro che poi il Parlamento quando avrà letto i suoi rappresentati rappresentanti che rappresentano poi la volontà popolare ai tale così alimentazione vara il suo passo indietro ma avremo per lo meno ha raggiunto l'obiettivo di avere un consiglio d'amministrazione che ha una sua legittimazione forte che discende dal Parlamento
Questa dieta temo che faremo in settimana naturalmente prima ancora di andare una una sapremo se le forze politiche aderiranno questo progetto o se può darsi nel Po può darsi non l'Ulivo vedremo i comportamenti sostanziali su questa legge o se c'è questa volontà o se invece si vuole arrivare
A fare precipitare la situazione fino ad obbligare i presidenti delle Camere a nominare consiglio d'amministrazione ma per me allora questo serve un passo indietro perché vuol dire
Che se invece ribatto non sono servite a niente che qualcuno via prima delle lezioni rappa Lavino di questo tipo di parità fra maggioranza e opposizione evidentemente ha cambiato idea e una volta vinte le elezioni preferisce l'occupazione militare della RAI
Bruno a Cosenza della CGIL
Io ho chiesto a determinare assorbente
No io non ero chiama spetta a marzo con i conventi si fanno anche appunto dialogare in qualche maniera
Mi aveva stimolato come
Parlamentare
Ecco io
Non entro in questo momento
Nella nella polemica
Della legge precedente e di di coloro i quali avevano presentato un'ipotesi di tutto rispetto nella legislatura precedente
Però io fa
Vorrei rivolgere parlamentari mi pare che qua ci siano
Esponenti di varie componenti delle domande in cui amerei avere delle risposte come parte sociale
Perché poi la distinzione dei ruoli in democrazia essenziale però fare una grande minestrone una grande marmellata in cui tutti siamo responsabili e poi non si capisce responsabile chi
Allora sul problema della RAI innanzitutto alle parti sociali di cui io faccio parte
Possono avere una voce antisemiti stimolo di consenso o di dissenso sull'esito finale ma credo che la responsabilità obiettiva di quello che verrà fuori e del Parlamento e allora io al Parlamento
Faccio delle domande paramenti sono ad alcuni parlamentari che sono qui questo primo
Siamo d'accordo per meglio dire siete d'accordo che l'emergenza rari come peraltro è stata evidenziata nel documento che ha letto Bolzoni a al primo punto un concetto che la priorità del governo della RAI
Perché se non siamo a poco se non siamo d'accordo su questo cioè se pensiamo che il governo della RAI possa essere dilazionato nel tempo non dico sine die tre quattro cinque sei mesi
Per quanto riguarda alcune parti sociali noi non siamo assolutamente Darko
Per quale motivo
Perché fare quest'operazione che oggettivamente sarebbe dilazionati dilazione oggettiva significherebbe mettere la RAI continuare a mettere la RAI in una situazione ancora più devastata quanto lo è in questa situazione
Rispetto alla cosiddetta concorrenza allora siamo d'accordo che il concetto iniziale e che dobbiamo fare in fretta era ora se dobbiamo fare in fretta realisticamente perché credo che siamo tutti persone
Ragionevole pensante logica dobbiamo esaminare
Che alcune leggi o alcune ipotesi di legge che hanno non solo per la dignità di chi le propone ma probabilmente anche come dire un tasso più elevato
Di garanzia rispetto all'interno rispetta la sia dall'esterno non sono praticabili in termini veloci
Peggio questo ragionevole sta sotto gli occhi di tutti o il Parlamento decide entro pochissimi giorni entro pochissimi giorni
Su una legge che poi avrà il consenso o dissenso rispetto di del Paese oppure ineluttabile che si vada a una legge che forse proprio l'occupazione militare forse non è
Perché niente ho chiesto di prevede di intervenire a questo punto perché a me sembra veramente che
Onorevole Giovanardi stiamo estremizzando tutti
E a me mi meraviglia poiché lo faccio parlamentare
Che le eventuali indicazione
E si persegue in questo io lo definisco errore mi permetto di dirlo clienti inserirlo come
Si continua a insistere che un Parlamento una legge una unificazione voglio dirti consiglio d'amministrazione
In anche alla base all'indicazione del presidenti della Camera e del Senato
Sì è una legge che è qualche cosa di simile all'occupazione militare perché dico questo
Perché con esse continuiamo con in questa no in quest'impostazione diamo ai a a ruolo toscane del presidente di Camera dissennato un ruolo di parte
Io credo che non possiamo non riconoscere io credo che non possiamo permetterci questa cosa
Perché se l'Inter continuiamo a a dire questa punta a far ad avere questa impostazione
Io capisco anche una cosa capisco che ha solamente logico la devastazione culturale che ha visto che in questo Paese in questo momento attraverso la lega dico delegittimare continuamente il Parlamento io credo che piccoli componenti dalla Camera del Senato questi e quelli di prima ecco i primi anche ora comunque sono i rappresentanti di tutto il Parlamento e se mai sarà responsabilità lavora nello citeremo sull'indicazione eventuale delle delle personalità a questa e una è una posizione abbastanza greto scontata non so se lei volesse dire quello me questo comunque che mi ha stimolato a intervenire
Allora le domande invece dirette che vorrei fare al Parlamento e a coloro i quali poi faranno legge sulla RAI io vorrei capire
Noi vorremmo capire
Se siamo tutti d'accordo che il servizio pubblico non parlo della RAI casualmente la RAI
La RAI in quanto servizio pubblico dell'emittenza se il servizio pubblico in questo Paese specificamente la RAI debba vere un ruolo strategico nel sistema delle comunicazioni di massa omessi Bueno
Perché mi permetto di dire che abbastanza ipocrita il lessico che sempre si usa deve essere in concorrenza non deve essere deve essere sullo stesso piano c'è il duopolio c'è l'oligopolio
Si tratta di sapere se il Parlamento deciderà che servizio pubblico in quanto tale deve avere un ruolo preminente in questo e in questo sistema
Io ritengo che la debba avere lo debba avere per quale motivo in
Sostanzialmente per uno
La RAI va il servizio pubblico
Non può essere omologato
Però
Non dipende da me
Io credo che l'emissione del prodotto che fa che fa appunto l'emittenza e quindi il servizio pubblico
E un prodotto dei cosiddetti beni materiali che incidono poi attraverso modelli culturali e attraverso le porno attraverso l'informazione sulla vita sostanziale del paese e non può lasciare essere lasciato a una logica meramente mercantile
Questa logica meramente mercantile io ritengo che sia pericolosissima perché in qualche maniera da chi lo propone
C'è quasi una come dire una il la voglia di riscattarsi da un peccato originale peccato originale che in qualche modo io sento sotteso a chi tenta di farne dell'omologazione pubblico quale privato e la vicenda è la questione dell'efficienza
Io ho contestato
Che si debba che si possa e si debba continuare in quest'anno querelle in questa rappresentazione per cui tutto quello che il pubblico perché questo appare poi all'esterno che tutto quello che il pubblico è per sua natura inefficiente e il privato non lo è
Io credo che il servizio pubblico debba essere efficiente può non essere redditivo su qualche altro su qualche aspetto ma sente il dio stiamo parlando ripeto di beni immateriali
Quali sono quelli culturali e non è detto che debbano essere redditività administrator in termini di capitolo di bilancio
Faccio un esempio molto sciocco che mi permetto di fare per l'ho fatto da altre volte se noi pretende sì ma nella Biblioteca Nazionale fosse redditivo probabilmente la consultazione di un'ora di un po'di un di un libro aveva delle nazionale costerebbe unire vi dico che nessuno se lo potrebbe permettere
Ho de fa faccio questo ho fatto questo esempio per come dire per supportare ulteriormente
Che il problema ripeto del servizio pubblico quanto tale va ritarato con un non dico con un po'di fantasia ma senza pudori su un
Sono un fronte che non lo può omologare al privato allora prima domanda il Parlamento nella propria legge deciderà questo o non lo deciderà perché poi misureremo consenso ripeto su questo
Secondo aspetta
Siamo d'accordo scusa che il senso e quante domande sono di quattro quanto è vero che la legge guarda che la legge pesante allora beh abbrevia domando Arca a al Parlamento
Certo
Ma se il Capranichetta signora
Allora altra domanda molto semplice che è rivolto ai rivolgo ai parlamentari
Se è vero come è vero
Se è vero come è vero che attraverso la tecnologia digitale in qualche maniera si supera il concetto di numero di canali o comunque la possibilità di esprimersi in canali attraverso una rete è molto ampia amena c'è una domanda maliziosa
Vorrei capire per quale motivo intorno al numero delle reti al numero delle reti generaliste via terra
C'è il cancan che c'è in questo momento per cui tutti quanti se ne vogliono appropriare
Qua c'è un falso ideologico che stiamo commettendo tutti quanti
O questa cosa non è vera e quindi ritorniamo indietro o è vera se è vera allora dobbiamo rivalutare che servizio pubblico deve essere messo in condizione di fare quelle missioni di cui dicevo prima per cui non può essere esautorato di una rete terza domanda e vado giù secco perché volere rispetto a delle delle doma delle risposte
Per coloro i quali si
Sta iniziando a a fare un esame della legge sull'aborto sulla base della prima proposta Bogi Napolitano
C'è qualcheduno che essa ipotizzare concretamente al di là di di non di vacue parole ma di ipotesi abbastanza generali sa ipotizzare che cosa significa un palinsesto federale
Cioè faccio la domanda ancora più semplice il signore che è statale altere paramilitare delle nostre regioni accende la televisione
Sulla rete federale che cosa vede di diverso rispetto a un'altra rete e nazionale qual è la collocazione che gli fa capire che noi spostiamo risorse da un modo da da una rete all'altra
Vorrei capire perché su questa cosa guarda che nessuno fino adesso in nessun dibattito ha ipotizzato quale può essere un palinsesto federale
Al di là di convegni simile al nostro rapporti dei consigli regionali
Questioni di carattere pedagogico con convenzioni con la scuola bene questo non è un palinsesto chissà DC rimessa di televisione sa perfettamente Company in sesto è un tutt'uno non è un assemblaggio di di programmi perché se questo non è assolutamente invisibile
E se non è visibile nasce il problema del finanziamento e allora nel momento in cui nasceva il problema del finanziamento e chiudo il cerchio
Ora è finanziato dallo Stato in virtù di una missione che allora si deve capire perché la paghiamo o altrimenti dovrebbe essere pagato dalla pubblicità
Perché l'unica risorsa possibile bene non è possibile come è stato detto
Negli interventi precedenti mi ha preceduto solamente un'impostazione dirigistica può presumere che la pubblicità io la posa di la possa veicolare da una parte all'altra perché e l'unica risorsa che va veramente sul mercato
Quindi one-shot chiamo almeno questi due o tre nodi per capire come il Parlamento ci sta
Avviando alla discussione
Ho francamente siamo nell'ambiguità totale badate che ambiguità è un termine alto ai perché proponenti il tasso di ambiguità nella materia in una materia in cui la verità scritta non esiste e necessario
Quello che io ritengo sia assolutamente necessario e che appunto anche questi convegni servano e possono servire per essere reciprocamente ascoltati io mi auguro di questo grazie
Se se riusciamo ad essere più breve sommiamo anche meno caldo forse Mauro Paissan è presidente del Gruppo Misto della Camera
Subito dopo Fabio Mussi
Senza fare appello a mia sensibilità ambientalista anch'io unisco la mia protesta per le condizioni di vita coi molti state costringendo
Un dovuto uscire sopravvivere questi dieci minuti
Ma
Io rimango sempre
Un po'sconcertato
Di fronte
Agli allarmi che
Gli ambienti internet RAI lanciano sullo stato dell'azienda
Perché li ritengo fin troppo moderati
Perché oltre agli elementi di crisi notti di assenza di vertice aziendale mi pare che si sottovaluti un elemento ogni io ogni tanto cito ma senza nessun riscontro tra gli interlocutori
Che riguarda anche una crisi i dati di ascolto delle reti RAI in quest'ultimo periodo
Questa di per sé non è
In assoluto significativo perché se
Questo calo di ascolti anche e innegabile
Questi ultimi due mesi corrispondesse a un certo tipo di programmazione accentuatamente di servizio pubblico che qui per potrebbe anche scontare un relativo calo di ascolti idee d'accordo
D'accordo perché la RAI in questo modo riafferma la propria funzione la propria missione di servizio pubblico
Paga un relativa diminuzione degli ascolti d'accordo
Non è così il calo in atto avviene per una incapacità di proporre una programmazione del vecchio tipo che non regge corregge meglio rispetto al passato alla concorrenza
Questo per aggiungere un altro elemento ai a quelli già evidenziate relazioni vibrazioni anche da Cosenza e così via
Da qui la necessità assoluta di dare in tempi brevissimi un nuovo governo alla RAI
Come qui il problema politico che ci troviamo al quale ci troviamo di fronte sede parlamentare in sede legislativa è ovvio
Almeno per me è scontato
La via maestra e quella dell'approvazione di una nuova di una nuova legge
Però se partiamo dalla necessità
Che il governo nuovo governo della RAI deve essere messo in condizione di operare prima dell'estate anche per per preparare i palinsesti autunnali ci viene detto
C'è una condizione insormontabile
Quella del raggiungimento di una pratica unanimità
In Parlamento per approvare in tempi rapidissimi una nuova legge voi sapete noi sappiamo che basta una pattuglia Etta di parlamentari per scardinare un percorso legislativo rapito perciò noi dobbiamo avere per lo meno tutti i Gruppi d'accordo
Senza pensare poi ai potenziali dissensi interni ai gruppi che si potrebbero manifestare ma perlomeno tutti i gruppi d'accordo
Ora io non vedo fino ad oggi ore dieci quarantacinque di giovedì
Una ipotesi un testo sul quale questo consenso questa amplissima convergenza si possa realizzare
Ovviamente sono alcuni ancora alcuni giorni a disposizione
Verificheremo discuteremo e ci confronteremo
Anche se la situazione politico parlamentare
è diversa rispetto al momento in cui alcune ipotesi sono state ipotizzate
Tutte le proposte in campo partono dal presupposto di affidare giustamente la RAI
L'elezione di amministratori RAI criterio acquisito paritario tra maggioranza e opposizione io riaffermo qui questa scelta perché la scelta secondo me giusta per un servizio delicatissimo quale quello radiotelevisivo
So che non è ad esempio abbiamo la presenza non di una opposizione ma ti più opposizione se noi approvassimo una legge che per il meccanismo di nomina ed elezione Fleurs tagliasse fuori oggi una forza parlamentare come la lega
Ecco io vi lascio immaginare cosa potrebbe succedere al cameraman ai giornalisti RAI nei prossimi convegni di Pontida
Ho risolviamo questo problema di mettere lei opposizioni
In grado di concorra difensore di queste nomine oppure quel criterio non non può più stare in piedi
Perché se rivendichiamo come Giovanardi ha fatto qui alla al Parlamento diritta del potere di niente di nominare di amministratori dobbiamo mettere tutte le forze politiche su un piano di parità sia quelle che fanno parte di un'alleanza sia di centrodestra sia del centrosinistra sia quelle che non si riconoscono nessuna di queste due alleanze queste per evidenziare un problema a cui dobbiamo fare fronte
Per trovare per trovare una soluzione
Ripeto anche per me è questa la via maestra rimane sempre la carta di riserva dell'elezione a parte i presidenti delle Camere
Non ci troveremmo in questa situazione
Se la legge
Approvata alla Camera la scorsa legislatura non fosse stata bloccata Senna
Bloccata con un manovra ostruzionistica
Del centrodestra non certo nostra da parte politica qui rappresentata da Giovanardi abbiano come Alleanza non come gruppo parlamentare riconosco soffro gruppo parlamentare di non aver concorso
Uno dei dei contraente di quel di quel di quel poi del resto del polo di centro destra ha bloccato quella legge
Forse molti problemi e politici aziendale sarebbero stati risolti se quel passaggio fosse è andato in modo così io dico alcune altre breve considerazioni noi dobbiamo abbiamo davanti la necessità di una riforma della commissione di vigilanza
Un organismo attualmente senza potere che potrebbe svolgere
Il modo più efficace più penetranti sui compiti di indirizzo e solo di Indirizzo
Senza nessuna voglia di intromissione nella gestione
Azienda
Cosa il cui appeal parlava ma nella
Ipotesi di riforma del sistema
Sarà assegnato un ruolo preminente la RAI
Altri dicono centrale eccetera io mi limito a dire mi mi basta
Che si definisca che c'è uno ruolo nel sistema televisivo proprio di un servizio pubblico
E questo secondo me
è sufficiente si dice pari poi parità rispetto al privato o no
L'unico aspetto di parità che mi sento di sostenere tra azienda pubblica e polli spero polli privati e quella la parità sul mercato pubblicità
Cioè che non ci sia non si è riservato né a un privato né al pubblico una preminenza come capacità di raccolta di risorse pubblicitarie questa è la parità che si deve affermare non tanto quella numero di reti eccetera che quella se la RAI effettivamente il servizio pubblico può individuare
Una ad esempio delle attuali tre reti con una funzione accentuatamente di servizio pubblico federale oltre a questo la definiremo io non penso che la legge non non puoi chiedere cosa si ai legislatori
Di definire di trasformarsi in creatori di palinsesti televisivi io spero che la legge
Che uscirà se una legge cornice che definisca che affidi ai nuovi amministratori la definizione comandamento acceso nel passato no al punto io affermo la necessità di arrivare
Di arrivare un al a una legge appunto che non ci trasformi
In in creatori di di di palinsesto lo dico lo dicevo anche ieri un'altra occasione anche senza autocritico io
Penso di aver firmato o emendamento proposte di legge che parlava di reti generaliste ad esempio ma perché nartece deve scendere su questo terreno affidiamo una missione in ogni settore della Rai poi saranno loro a decidere in base anche il mercato i gusti del pubblico eccetera come articolare aziendalmente quella quella proposta
Dico solo che rispetto anche alla RAI noi abbiamo due scadenze importantissime di fronte balzo le ha parlato della necessità di dare applicazione la sentenza Corte costituzionale tra ventisette agosto
E la proposta che penso sarà del Governo
Influirà anche sul destino e la RAI
E aggiungo
La scadenza di i prossimi giorni in sede europea sulla direttiva così detta TV senza frontiere
Anch'essa avrà presenti e positive spero conseguenze anche sul futuro della RAI perché noi dobbiamo assolutamente favorire la nascita di pronto intervento e di di di una produzione nazionale europea rispetto all'invasione extra extra comunitari
Dunque non abbiamo varie scadenze di fronte io mi impegno per quanto mi riguarda a che tutte queste scadenze riavere Mino
La validità e la necessità della presenza di un servizio pubblico la tv radiotelevisivo nel sistema televisivo grazie
Fabio Mussi
Ma ministri
Insomma cari amici siamo ad un passaggio che richiede da parte dei tutti un po'di spirito di verità perché
Tempo incalza dobbiamo assumere decisioni
Che spero appropriate
Torna alla RAI
Accesa la guerra dei trent'anni
Ora sarebbe il momento di chiuderla ecco da parte nostra non c'è nessuna voglia di piantare la bandiera dell'Ulivo su quota novanta basta questa storia va chiusa
Perché mi pare che questo grande dramma rischi persino a trasformarsi in una commedia se continuiamo
Con la vecchia storia
Gli ultimi anni di guerra sono significative
Mille novecentonovantaquattro vince il Polo alle elezioni Salza il grido
A chi la RAI noi ed è stata occupata
L'emendamento Tatarella il pochi giorni cacciato un consiglio d'amministrazione nominato il nuovo da Scognamiglio e Pivetti
Giovanardi ha detto la nomina da parte dei presidenti delle Camere sarebbe un'occupazione militare Che bella frase ad ascoltare nell'estate del novantaquattro e
La spina dorsale si vede nei momenti giusti Giovanardi non in quelle sbagliate vediamo
Vediamo sì
La signora Moratti
La signora Moratti magnifica manager che appena stufa del giocattolo l'ha lasciato
L'ha lasciato in condizioni di disordine assoluto
E quello che lamento e che anche in questi due anni mi sente lamentare non è la faziosità cioè andare a vedere i minutaggi politici no
Come dire
E la tendenza all'encefalogramma piatto
La caduta di qualità
Una Rai tribù che fa solo concorrenziale commerciali imbalsamata inguardabile per molti versi
Non so non so non sono le qualità umiliate le professionalità la lasciate in un angolo
Il premio ai burocrati e ai servitori è questa la vergogna ed efficienza
Carlo Giovanardi tu dice io Giovanardi benissimo
Ma fai parte di uno schieramento che ha combattuto per due anni o una lotta di difesa intransigente dei territori occupati convinto che avrebbe vinto le elezioni e quindi non bisogna mollare io qualche volta mi sono sentito vittima della sindrome di Stoccolma
Perché Conte condotte firmavo gli accordi eravate torturatori buoni poi in Aula c'avevo l'ostruzionismo di una parte del tuo schieramento da Taradash in giù e al Senato quanti emendamenti da AN
Tre mila quanti erano Mauro sette mila venne la discussione nella stanza dei ministri con Giovanardi ma al Senato c'era sette mila emendamenti
E io non posso fare riconoscimenti si impersonali come noi avevamo lavorato bene qualche nottata ardita
Ma poi il dato politico era l'altro
Che avevo l'ostruzionismo per la nuova legge alla Camera ce l'abbiamo fatta a far passare un testo arrivata al Senato colpito e affondato
Ora noi dobbiamo ora lavorare ad una soluzione mi pare che nessuno discuta dopo tante discussioni che l'asse
Il Parlamento
Naturalmente come l'amore tra tra Ricci diciamo ad una certa distanza perché ci si buca
Per questo io ritenevo e continuo a ritenere che la soluzione strutturalmente migliore più forte fosse quella dei due livelli
Continuo a ritenere sono d'accordo con la Nappi Taradash lo ero prima e lo sono ora
Un consiglio dei governanti eletto dal Parlamento e un consiglio di amministrazione che tramite questa nomina secondo livello prende il largo alza le vele e prende le distanze dallo stesso potere che lo legittima
E quindi non è tenuta a rispondere al Polo all'Ulivo ai partiti a nessuno
Ma solo all'interessi aziendali al pubblico e ai dipendenti della RAI
Ora mi rendo conto che questa proposta potrebbe essere intesa siccome ci sono moltissime contrarietà come un modo di prendere tempo
Va bene lavoriamo sul quattro più quattro benissimo poi vedo Mancino di più anche il due più due
Vedo che i numeri Denis per le quattro più quattro non so se verrà alla Camera al Senato perché ho visto che si è persino accesa una certa disputa quale deve essere la Camera
C'è persino diciamo così si aprono dispute pubbliche si deve cominciare di qua e di là
Manderà un telegramma una circolare per ricordare che il regime costituzionale essendoci un
Un bicameralismo perfetto comunque di lì passa diciamo prima o dopo di lui pastore
Quattro più quattro proviamoci ci proveremo seriamente
Sapendo che tra le molte cose che abbiamo da fare prima dell'estate
La più importante è la legge che risponda al quesito posto dalla sentenza della Corte costituzionale queste è la cosa più grossa
E non possano arrivare a ventisette agosto ho visto già che parte nel Polo dice no ma si può interpretare ventisette settembre lo so ma alla fine ragazzi ore non è che guadagna trenta giorni
Bisogna fare una legge che risponde ad alcune delle questioni cruciali dell'assetto di sistema
E credo sulla linea
Degli approdi dei risultati della commissione Borsci
La commissione Napolitano sulla base del lavoro che allora fece Boni
Abbiamo chiesto che il Governo si faccia promotore di un testo
E che poi lo sottoponga alle Camere
Per evitare che siano le camere che cominciano a lavorare in modo sparso e che non si arrivi da nessuna parte che sia governo che proponga un testo polle campi dobbiamo fare entro agosto
Ora proviamo a fare la legge io ritengo due livelli migliore quattro più quattro benissimo se è questa la soluzione pratica
Con una sola con una sola del pensiero
Che è vero credo che c'è l'emergenza è vero
è vero che c'è l'emergenza io non so se qualcuno in RAI in grado di sapere come potranno essere allo stato dei fatti i palinsesti autunnali e invernali
Se qualcuno è in grado di saperlo certo c'è una situazione di non governo in RAI e non si può dire che il consiglio diciamo i sopravvissuti di questo Consiglio siano nel pieno delle loro attribuzioni cioè la situazione di non governo di anomia di derivare di deriva caotica ecco non so se di spaccio di deriva caotica quindi abbiamo prima di tutto il dovere di fare presto
Per me il time-out è la prima settimana di luglio oltre non si può andare
Se ci si fa e non supereremo bene sennò credo che diventerà assolutamente obbligatorio ricorre a legge che c'è grazie all'ostruzionismo del Polo altrimenti sarebbe già nuova legge
De de del novantacinque per cento del Polo salvo Giovanardi è solo per salvare Giovanardi del porno escluso Giovanardi diciamolo useremo questa CCD e CDU esatto mai nel Polo diciamo Forza Italia e AN fa un po'più grossi del CCD e CDU e quindi io poi per il momento ti auguro diciamo lunga vita
Però poi devo trattare con con con con confini con Storace con Pisanu con Berlusconi con contare ad Aceh convito con Calderisi eh ho diversi interlocutori se siete in grado di avere un plenipotenziario si discute con Lori
Ma il plenipotenziario non ne vedo
Va bene mercoledì aspetterò
Sono disposto a scommettere diciamo che i plenipotenziari essa meno cinque il che è una contraddizione in termini se come come no prima settimana di luglio se si fa bene sennò credo che sia saggio e assai opportuno per l'azienda che la nomina la facciano Mancino e Violante
Trovato
Brevemente per richiamare un momentino sottolineare alcuni aspetti che sono emersi nell'introduzione di Bazoli che forse vanno sottolineati anche se qualcuno lo ha già anticipato l'intervento di Mussi
Ecco volevo sottolineare un fatto attenzione non vorrei che suggerisce sfuggisse questa cosa a agli invitati ai rappresentanti delle forze politiche istituzionali
Noi siamo paralizzati da gennaio Laraia afferma sostanzialmente da gennaio non è ferma da un mese
La situazione del consiglio d'amministrazione della direzione generale entrata in crisi intorno ai primi di gennaio da quella data sostanzialmente il processo interno il fermo
Quindi l'urgenza
Volevo ancora sottolineare in rispetto a quello che l'ha detto Mussi è ancora più urgente tenendo conto del fatto che siamo fermi da diversi mesi sul piano progettuale sul piano decisionale
Volevo anche dire un'altra cosa sottolineare un'altra cosa
Questo processo di disfacimento del vertice aziendale non ha inciso solo sulle grosse strategie ha inciso un aspetto fondamentale su cui i lavoratori interni si erano fortemente impegnati
Ha inciso nel processo di riforma di questo servizio pubblico una riforma in senso efficiente in senso produttivo è questo che è un altro degli aspetti per cui rivendichiamo l'immediata nomina del vertice aziendale
Perché siamo fermi in mezzo fra l'altro in mezzo al guado abbiamo iniziato
Non siamo riusciti a concludere è questo badate bene è un aspetto importantissimo perché comunque questa azienda si dovrà confrontare con il mercato se non altro per il risultato del referendum dell'anno scorso perché l'anno scorso c'è stato un referendum
C'è stato un referendum su per cui la RAI Daudet benessere in una certa misura privatizzata
E quindi un confronto con mercato questa azienda lavora a fare lo dovrà fare in termini efficienti siamo fermi anche su questo tipo di strade la necessità in questo senso
Una cosa intenderei chiedere nella nomina dei nuovi vertici aziendali
La legge di sistema parlerò fra qualche secondo da farò alcuni flash
Ma una cosa importante qui richiamo Mussi
Deve esserci comunque non so attraverso un decreto una legge decreto no perché pare che siano troppi una leggi qualche cosa una netta separazione tra gestione aziendale e linea editoriale dell'azienda
Non è concepibile che il consiglio d'amministrazione faccia anche gestione dell'azienda lo abbiamo scritto nel documento introduttivo non è possibile che la linea degli acquisti la linea della produzione eccetera sia decisa dal consiglio d'amministrazione ci deve essere una netta distinzione fra le due fra i due livelli
Parlava prima anche Mussi l'uscito fra perché ha toccato tutti argomenti che volevo toccare quindi loro richiamo
L'appuntamento del ventisette di agosto ma badate bene questo qualcuno prima ha parlato di digitalizzazione eccetera
Ma che senso ha oggi proporre dire sostenere anche come corte costituzionale che tre canali generalisti sono una posizione dominante nel sistema quando fra qualche anno
Fra qualche mese vorrei dire
Ci saranno duecento trecento quattrocento canali che attraverso il satellite Attraverso la pay tv la pay per view invaderà le nostre case che senso ha sul piano tecnologico affermare queste cose
Non ha senso cioè noi se se sposiamo questa tesi
Come al solito recupereremo cose che altri Paesi hanno già superato da anni ciò ci troveremo sostanzialmente indietro rispetto a un tipo di situazione che invece dovrebbe essere i problemi tecnologici sono altri a nostro avviso almeno da da come la vediamo dall'interno per esempio
Non ho sentito finora nessun intervento su questo ma il problema del decoder ma quando dovrà essere affrontato
Ma come si fa a permettere a un'asta del calcio a tele più di vincere l'asta ben sapendo che tele più dovrà avere sedici diciotto canali ad usi zio
Ben sapendo questo
La legge poi dobbiamo discutere se la Corte costituzionale tra i generalisti sua non sono posizione predominante o meno ma a settembre quando in linea del tutto teorica il cittadino italiano riceverà la domenica pomeriggio sedici canali diciassette canali in contemporanea che posizione quella vogliamo volle vuole il partito politico affrontare questo ti
O di argomento anche che riteniamo non fonda e poi il decoder è una posizione dominante se passa la linea del decoder tele più che assorbirà gran parte delle risorse economiche delle famiglie italiane non ci sarà più spazio il monopolio sulla pay tv è stato già dato ma questo era quello che voleva legislatore creare un monopolio per la pay tv rispetto a tutta una serie di situazioni sulle reti generaliste eccetera
Queste ma è anche un altro argomento che non può aspettare all'infinito perché questa è un'altra tappa è un'altra data
Il problema della pay tv noi rivendichiamo non sappiamo che il problema pay tv per un servizio pubblico scontro al problema del Canone scontro al problema della dell'introito pubblicitario
Ma un servizio pubblicato ieri ha perlomeno diritto a sperimentare
Noi chiediamo che sia concesso la possibilità la RAI almeno di sperimentare per il discorso del decoder ma se è un servizio pubblico non sperimenta ma chi lo deve fare qui ci si sentivo prima non so di Haiti è intervenuto e parlava dei prodotti forse Mauro Paissan i prodotti che vengono dalle da da dall'esterno prodotti intendeva programmi eccetera
Ma attenzione noi diventeremo un Paese a tecnologia importata esclusivamente importata se non sviluppiamo e non diamo la possibilità al servizio pubblico di essere presente ed essere poteva essere presente potersi muovere su questo su questo importante aspetto
Concludo richiamando ancora un'altra questione il problema trasmissivo attenzione voglio dire la RAI a settembre avrà la possibilità di di avere due ha acquistato due trasponder sul satellite loro bene
Sperava in una possibilità di metterci nulla
Se non la solita ripetizione di Rete Uno RAI uno e RAI due ma è assurdo che il servizio pubblico sia costretto per poter mantenere due
Posti due finestre sulla sul satellite che è l'aspetto voglio dire che in questi prossimi anni sarà predominante nel sistema tecnico di questo di questo Paese dell'Europa del mondo
Non sapere cosa metterci perché perché se ci mette qualcosa di diverso da RAI uno RAI due cade nella tagliola del fatto della convenzione nel fatto della della concessione
Ma son tutti questi argomenti cioè quali e anche questo cosa significa che la RAI quale servizio pubblico non svilupperà la tecnologia satellitare è frenata anche su questo
Oltre che su tutti gli altri aspetti legati ai sistemi trasmissivi trasmissivi di questo Paese quindi
Chiudo chiude
Questo intervento richiamando i prossimi i prossimi che interverranno attenzione le risposte sono importantissime il consiglio d'amministrazione e l'ho detto all'inizio perché deve venire subito eccetera eccetera Massa è necessaria
Sono necessarie risposte anche a queste sottolineature che sono poi quelle che determina determineranno nel futuro il ruolo e l'esistenza stessa di un servizio pubblico in questo Paese
Allora adesso Ernesto Stajano presidente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera troppo Luciana Castellina poi ancora troppo segretario proposta Vincenzo vita questo è l'ordine per il momento
Io non riesco di ad appassionarmi particolarmente alle vicende relative alla nomina del consiglio di amministrazione della RAI
Non perché non ritenga la questione centrale importantissima
Ma perché credo che ormai la via sia in qualche maniera segnata
Credo che l'urgenza di dare alla RAI un Governo
Richieda quasi fatalmente
La scelta del meccanismo di indicazione sistema che non è privo di difetti come sappiamo ma che non è stato possibile emendare nel corso della precedente legislatura a seguito di un atteggiamento pervicacemente ostile del Polo non te la prendere Giovanardi è stato così lo sappiamo benissimo
E dirò che questo è dispiaciuto particolarmente nella scorsa legislatura perché ha fatto seguito ad un atteggiamento violento di invasione
Della RAI
Da parte del Polo che è stato tanto più grave proprio perché veniva da chi già aveva il controllo delle reti private di fatto una questione non soltanto di stile una questione di equilibrio democratico
Un problema di grave spostamento
Di quanto invece occorrerebbe con attenzione sapientemente dosare in una democrazia matura ma c'è stato di peggio
Perché la gestione la gestione Moratti con il suo al con la sua confusione con la sua arroganza con il suo inutile autoritarismo
Con il suo perpetue scivolare fra esigenze di efficienza che non trovavano poi riscontro sulla valorizzazione delle migliori professionalità della RAI sono stati recuperati anche soggetti che credevamo ormai definitivamente allontanati
Residui di precedenti gestioni
Sono state mortificate professionalità imponenti ci sono tanti lavoratori che si sono trovati addirittura nelle condizioni di non poter più esercitare quelle per alte professionalità che avevano acquisito
Ecco il tutto delinea uno scenario che è estremamente preoccupante non solo dal punto di vista solo della gestione di vertice ma direi nel Complesso per la dignità del lavoro all'interno della RAI per le possibilità di conservazione dell'occupazione per le possibilità di un'espansione
Della RAI come azienda
Nell'ambito di un settore in grande espansione come quello delle delle comunicazioni e della multimedialità il settore il grande business del futuro lo sappiamo tutti ebbene in questo discorso la RAI
Pare destinata a qualcuno vuole che sia destinata o almeno voleva che fosse destinata ad una situazione di marginalità
Ebbene allora definiamo presto massetto del consiglio d'amministrazione per inciso se il Polo si fosse comportata in maniera più decente sul problema delle indicazioni del Presidente del Senato e della Camera o più intelligente vorrei dire
Probabilmente oggi non saremo nelle condizioni di avere anch'questo problema perché l'Ulivo prospetta un orizzonte ampio
Si voleva si voleva che ci fosse un'indicazione per il Polo al Senato e per la Camera
Per Violante l'indicazione di Cossiga colgo questa è stata un'indicazione che non è stata voluta da Berlusconi serviva solo per un'opera di spariglia mento per un'opera provocatoria e pertanto è stata respinta e lo sai benissimo lo sa benissimo
Tutta la classe politica italiana che assistita stupefatta a questo tentativo di delegittimazione inopportunamente portato avanti da Berlusconi uno dei tanti errori
Di una vita politica assai disgraziata come tu non ignori e credo anche pensi Fontana
Ma evitiamo queste polemiche questi battibecchi perché parliamo ad un pubblico più vasto parliamo della Rai parliamo dell'azienda
Ecco io come come presidente della commissione per le telecomunicazioni sono interessato oltre che alla vicende diciamo di gestione di vertice
Della RAI che mi riguardano come cittadino e come politico soprattutto all'attività legislativa che deve essere finalizzata a dare alla RAI quelle occasioni di lavoro
Quelle opportunità di presenza sul mercato che sono indispensabili
Non si può immaginare una Rai fuori dal mercato delle pay tv
Perché finirebbe col non essere competitiva sui mercati non si può immaginare la RAI Esterna esclusa dal mercato della multimedialità della tv interattiva di tutte queste grandi linee di sviluppo
Che rappresentano ripeto la grande occasione del mercato delle telecomunicazioni e della comunicazione
Nel futuro
Sarà solo in questo settore che la RAI potrà crescere potrà sviluppare quelle professionalità che sono largamente presenti nell'azienda che potrà dare dignità occasioni io sviluppo professionale ai tanti che oggi si trovano in una condizione di sofferenza e di giusta preoccupazione a fronte di un'azienda che non tira
Che non sembra vere vitalità sul mercato che è stata a seguito di questa confusione direttiva ed amministrativa ridotto ad una condizione di difficoltà
Ecco noi dobbiamo fare ogni sforzo questo sarà l'impegno dell'Ulivo l'impegno dalla commissione che presiedo il mio personale impegno nei confronti della RAI nei confronti di tutti i lavoratori della Rai che sono la sua vera ricchezza
Luciana Castellina
Ma io non ho titolo per sono presidente della commissione cultura e media del Parlamento europeo e non sono quindi non sei gol dunque nel Parlamento che deve decidere
Di entrare in merito alla vicenda di chi come deve essere fatta alla legge
Posso solo dire che nella frequentazione molto intensa che ha avuto in questi due anni di tutte le televisioni pubbliche europea
Sono venuti tutti a trovarmi salvo la RAI TV con la quale non ho avuto il motivo di riaprire mentre gli altri sono tutti quanti venuti per parlare vedere che cosa dobbiamo fare a livello europeo
Posso dire che beh l'orientamento complessivo che c'è oggi
è un po'ovunque non solo quello di un rilancio della televisione pubblica ma poi comunque di una divisione netta fra l'orientamento politico e la gestione che deve essere separata
Ho preso la parola perché credo che forse valga la pena che voi abbiate qualche informazione su quello che si muove a livello europeo e che attinenza se non per il modo sul modo come deve essere
Eletto il comitato ha cosa fatta la legge però che attinenza su quello che voi fate prima di tutti dovremmo ricevere entro luglio il testo della nuova direttiva che sta preparando il commissario Monti sulla questione della concentrazione dei mezzi di comunicazione di massa
Questa direttiva si sta preparando né il senso di correggere tutte le storture che nel frattempo si sono verificate che hanno dato luogo e possibilità in Europa
Del crearsi di forte concentrazioni
I criteri che vengono adottati non sono naturalmente quelli delle reti ma sono altri perché è del tutto evidente che quello delle reti è del tutto insufficiente oramai perché c'è la moltiplicazione dei canali e così via
E che quindi lo il criterio su cui ci si orienta e quello della audience o quello della pubblicità che sono molto migliori per determinare
La fetta di mercato che viene occupata
In modo da includere anche i nuovi servizi che altrimenti rimangono esclusi da questo discorso
Ma nel discutere nell'ex discutere della preparazione di questa direttiva sulla concentrazione emerso in modo molto prepotente il problema della ruolo del servizio pubblico
Vale a dire il servizio pubblico deve essere trattato così come tutti quanti gli altri oppure deve essere regolato in modo particolare
E devo dire che l'orientamento che si è sviluppata a livello europeo e che il servizio pubblico vede avere una condizione privilegiato per il ruolo che svolge nella società
Questo è l'orientamento che è emerso anzi direi che oggi assistiamo a un vai vai dal del servizio pubblico nel senso di dire proprio perché ci sono le nuove tecnologie proprio per tutto quello che sta succedendo ancora di più c'è bisogno del servizio pubblico
In questo senso si sono pronunciati in Italia si sa sempre pochissimo di quello se sono sempre loro Pisidia parole noi
L'assemblea della conferenza del Consiglio d'Europa quella che cioè trentacinque Paesi non l'Unione europea
Che ha fatto la risoluzione fortissima nel senso di dire il servizio pubblico fondamentale in questa fase Eva protetto una seconda conferenza del consiglio europeo su la democrazia informatica in cui il concetto viene ribadito la recente conferenza della Unione europea del broadcasting anche lì in quella sede questo è stato ribadito e infine il noi come comporre Commissione cultura e media del Parlamento europeo
Stiamo preparando abbiamo già approntato una risoluzione sul servizio pubblico vale a dire abbiamo dato noi abbiamo la possibilità di fare solo tre rapporti d'iniziativa all'anno abbiamo scelto che uno fosse quello sul servizio pubblico
Per l'importanza che ha anche in vista della discussione della direttive sulla concentrazione
Che cosa si dice lo dico proprio i sommi capi molto rapidamente prima di tutti
Che appunto proprio nella nuova situazione che si è creata al servizio pubblico serve ancora di più
Che serve ancora di più perché innanzitutto serve la televisione generalista non è vero che la terminazione generalista sparirà serve ancora di più e deve essere protetta in quanto tale
In secondo luogo che mie dei che la televisione deve potere avere pubblica deve potere avere i nuovi servizi perché se non rimane
Per quanto la televisione generalista debba avere un rilancio rimane re debba rimanere rimane una cosa residuale
Che il servizio pubblico è necessario perché c'è una discussione fortissima in Europa sulla protezione dei minori dalla violenza da tutto quello che viene eccetera
E si è riconosciuto che non ci sono norme tecniche che possono salvare ma semplicemente una trasmissione responsabile ed è una trasmissione che dipende meno dal mercato è ovviamente più responsabile perché e meno dipendente dalla necessità di dare ciò che tira sul mercato che può essere violenza pornografia e così via queste un punto molto forte
La seconda questione i piccoli paesi i quali piccoli paesi la televisione pubblica destinata a morire se non è protetta
Perché siccome voi sapete bene che produrre per un milione di persone o produrre per sessanta accostarlo spesso ma l'introito è minore la televisione pubblica austriaca amore perché ormai invasa
Dalla concorrenza di Leo Kirch esce e così via
Infine
La necessità non solo che la televisione pubblica questo si dice la nostra risoluzione
Abbia la possibilità di accedere ai nuovi servizi macché Possa proprio visto il ruolo che deve aprire e la necessità che sia più un tono ma rispetto al mercato di quanto non è quella privata
Cannone e sottoscrizione e e pubblicità
Tutte e due per il ruolo specifico che deve svolge del resto è così ovunque salvo in Inghilterra dove la BBC però a una condizione di privilegio imperiale
E allora in quel caso si può pure rinunciato implicita ma vorrei allora che avesse una legge come quella che ci abbiamo in Inghilterra protezione della BBC
Tutte queste cose ci sono scritte nella oltre tutto perché non è pensabile che la televisione pubblica
Assume un ruolo residuale come alle distrutti Miti d'America dove bellissima non ride nessuno perché appunto e non solo culturale educativa in un altro e così via
Noi speriamo di avere l'approvazione in plenaria entro luglio di questa risoluzione e io spero che il registratore italiani tengano conto di questi orientamento e abbiamo anche chiesto questo sarà più difficile
Una modifica dell'articolo novanta del trattato di Maastricht
Il quale ma come dire l'impiegato in servizi pubblici e ne pensiamo che oggi una corrente molto forte molto ampia a livello di corte europeo per una revisione di questo articolo novanta del trattato di Maastricht per dare il proprio ruolo
Di protezione a certi servizi pubblici infine la ve lo dico perché l'abbiamo approvata se ne data poca notizia l'italiano e abbiamo passato al plenaria qualche giuristi tutti in una settimana fa una risoluzione sulla questione dello sport
E nella quale abbiamo sollevato la questione perché la vicenda in Italia è finita bene cioè alla RAI sono tornati i diritti ma nessuno si è occupato come sappiamo
Il fatto che nel frattempo il monopolio del criptato è andato a finire per lo sport che non era così ma di poco conto discuto quello che cosa comporta ecco anche lui forse questa risoluzione può esservi utile
Il censo detta
Dopo dell'OCM otto cilindri
Va molto brevemente anche per
Non affaticare un'assemblea
Che deve effettivamente si svolge una condizione climatica difficile
E anche difficile dipanare ormai una matassa
Che sia aggrovigliata molto o io faccio un intervento molto pacato e come si dice un contributo a questo dibattito
Chiarendo visto che giusto anche definire forme e modi un sistema istituzionalmente democratico che il governo non ha compiti di intervento nella vicenda della Rai
L'ha detto più volte la scritto soprattutto molto bene alla Corte costituzionale
La RAI ha partirà la sfera di competenza del Parlamento questo sapete è un antico punto di principio a cui tanti di noi sono legati non solo per averlo letto in qualche trattato costituzionale ma anche come intimo convincimento democratico
Devo dire che non tutti hanno seguito questa
è stato ricordato qui il Polo ha violato questa prassi quando ricorderete con un emendamento a un decreto decreto salva RAI che ora tra l'altro la sedicesima credo reiterazione fece introdurre una forma di imperio sulla RAI da parte del governo
Ci tengo a sottolinearlo perché credo spetti piuttosto invece al Governo
Occuparsi non tanto e non solo
Della vicenda specifica della RAI quanto più complessivamente per riassetto del sistema della comunicazione italiana di cui certamente la RAI una parte rilevante essendo a tutt'oggi la prima delle aziende di media Italia quindi non può non esservi sensibilità e per parte mia
Anche adesione una iniziativa
Che lavoratrici e lavoratori di questa azienda da tempo portano avanti con le loro organizzazioni sindacali
Sia quelle giornalistiche sia quelle non giornalistiche ovviamente
Per la salvaguardia di un patrimonio rilevante per il Paese
Quindi non può non avere interessa una grande riforma complessiva credo che vi sia già un tracciato molto chiaro quello
Discusso e ben avviato nella Commissione speciale della Camera che nella passata legislatura diede vita un Progetto redatto è un concorso di forze molto unitariamente tra l'altro
Con un relatore Giorgio Bogi che portò quasi a conclusione un lavoro molto serio con molte buone soluzioni credo tuttora valide e che poi lo scioglimento delle Camere non permise di portare a te in quel progetto che naturalmente
Non è come le tavole di Mosè poi può essere ritoccato riaggiornato per non c'è nulla chiuso
Però in quel progetto c'è anche un senso per l'evoluzione del sistema laddove ricordo bene questo passaggio se ne discusse parecchio nei vari confronti si individuava per esempio parlo proprio della RAI dal punto di vista del sistema
Non tanto ecco questo è un punto da chiarire io credo un problema di ridimensionamento
Quanto piuttosto un problema di ridislocazione del servizio pubblico in quella frontiera di evoluzione tecnologica che non può non vedere anche soprattutto forse il servizio pubblico proprio perché servizio pubblico in testa lo sviluppo
Questo vuol dire avere molto coraggio fantasia innovativa
Una grande opera di riforma credo sia richiesta a tutte le forze chissà se con il concorso vero
E non solamente fittizio qualche dichiarazione di tutti gli problema dell'informazione non appartiene
A nessuno è un problema dei cittadini del paese e non per niente la Corte Costituzionale richiamo sempre alla derivazione parlamentare del servizio pubblico proprio insistendo su questo concetto la RAI ma più in generale l'informazione
Devono essere sempre più un potere autonomo in Italia non c'è un vero Quarto potere forse è il caso di incoraggiare finalmente la nascita di un vero autonomo indipendente Quarto potere con i suoi statuti con le sue Autonomie anche strutturate
E con la possibilità di avere una logica di sviluppo impresa moderna ancorata proprio perché l'informazione non è una merce qualsiasi alla verifica democratica che solo il Parlamento e aggiungo anche gli istituti regionali e comunali
In epoca giustamente ritenzione federalista devono poter a portare questo mi pare il problema
Per noi una grande riforma vera riforma partendo da un progetto che già c'è
Commettendo lo all'altro grande
Pezzo dello sviluppo che esista incrociando sempre più con il sistema radiotelevisivo che quello delle telecomunicazioni matrimonio tra telefono computer televisione
Che io credo sia come si dice la convergenza multimediale che aldilà trentatré minuti ad avere una grande forse è straordinario occasione di cambiamento per un Paese il nostro che ha forze arretratezze tecnologiche che ma che può fare un balzo proprio approfittando dell'evoluzione in atto con i suoi ritmi accelerati e quindi riportarsi al passo con lo sviluppo in una condizione di modernità insieme di competitività internazionale in un mercato globale questo credo che sia un grande tema ripeto nazionale che va affrontato con il respiro giusto
Anche superando qualche polemica
Un po'troppo chiusa è un po'troppo rivolta al passato
Vengo proprio per chiudere voglio portare via tempo
Al tema del così a me stesso e la RAI facendo una premessa d'obbligo affinché poi oggi non debba leggere le agenzie
Che qualche senatore di AN poi dice che non si non non mi inserisco minimamente anzi
Assolutamente lontano da me qualsiasi
Tentativo o anche solo sul posto diciamo tentativo poi vedere anche sul carattere ci mancherebbe dopo avere per anni sostenuto che il Parlamento dovrà essere una guida ispiratrice della RAI potrete associato conta di Miura
Io vedo solo questo che si debba fare presto raccolgo l'invito che volete fatto perché ha fatto Bazzoni nella sua utilissima introduzione che ho sentito in tutti gli interventi in quello di Cosenza negli altri
Quello di Rovato cioè fare presto è un imperativo serio la Rai non può sopportare una vacatio lucane sua impresa potrebbe sopportare fare presto
Farò nel modo più unitario e aperto possibile
Certamente meglio una legge io non mi metto adesso a riprendere ho espresso anche in passato opinioni al riguardo mi metto a riprendere una discussione che rischia di addivenire bizantina su quale neri ingegneria bisogna fare
Parla con uno spirito unitario è un concorso di tutti
Suscitando da parte di tutti una presa di coscienza in poche giornate non lo so come deciderà il Polo con quale accento parlerà nelle prossime ore se quello più aperte unitario un polo che questo non lo so e non faccio previsioni intenzioni certo che tutto deve avvenire in poche ore
Questo è il punto chiave
In modo che voi tutti sappiate
Cosa è successo e cosa succede
C'è poi una una legge vigente che non è tabù
è una legge in vigore che naturalmente può essere sempre un elemento diciamo riuscì questo credo che sia il punto che sta di fronte a tutti ognuno nelle sue rigorose
E precise competenze
Non ci siano quindi
Polemiche artificiose ognuno con la sua coscienza democratica
Si esponga e corre il rischio di fare il bene di questa azienda grazie
Sergio Bellucci di Rifondazione Comunista
Ma io
Io vorrei partire da
Due che affermazioni che ho sentito qui questa mattina che secondo me fotografo molto bene la situazione che abbiamo davanti
Il primo è stato riconoscimento di Giovanardi
Che la RAI
Della Moratti è stata una RAI occupata militarmente
Credo che questa consapevolezza debba essere vissuta dai lavoratori della RAI
Non tanto come uno schieramento al quale partecipare da una parte o dall'altra
Ma un riconoscimento di una perdita di ruolo importante all'interno del corto della società
L'altro punto
Su quale poi tornerò avanti
è quello dell'evento che è accaduto
Al comizio di Bossi l'altra l'altro giorno
Che secondo me è un segnale
Importante per decapitare decriptare in qualche modo il livello di
Riconoscimento dei ruolo del servizio pubblico da parte dei cittadini
Se è vero che siamo di fronte all'emergenza RAI e noi riconosciamo questo in modo molto forte
L'emergenza RAI nasce dal fatto che in questi anni
Il suo ruolo ha perso capacità di attrazione
E capacità di dialogo al corpo vero della società
è questo il punto che ci troviamo purtroppo davanti in queste ore e questo è il punto al quale dobbiamo dare una risposta
Noi forze politiche e il Parlamento per ristabilire una centralità alla quale noi di Rifondazione Comunista crediamo molto molto
Il primo nodo il primo nodo ovviamente quello del elezione del CDA della RAI inizia detto qui che occorre far presto io aggiungo che occorre far bene oltre che far presto
Vincenzo vita a nome del governo adesso parlava di
A Vincenzo vita scusa scusa scusa scusa scusa aperto
Per carità per carità io parlo a nome della maggioranza opzione no no credevo siccome intervenuto Mussi a nome credo del PDS mi pare giusto
Della sinistra democratica Anna
No no no
No siccome le le le le le cose ormai si moltiplicano allora forse dopo aspetteremo anche l'intervento del PDS
Credo che
In qualche modo no così avremo tutta la sfilza no grazie
Ecco allora Di Censo vita a nome personale
Parlava di una nomina di derivazione parlamentare come siamo d'accordo con questa impostazione e per questo siamo contrari ad esempio al doppio livello l'abbiamo detto modo molto chiaro perché crediamo che il doppio livello non faccia altro che trasportare ad un piccolo gruppo di persone elette dal
Dal Parlamento stesso quella
Forza ispiratrice che invece deve risiedere all'interno dell'Assemblea eletta dai cittadini
Ah paesane
Diceva che per fare una legge e farla bene occorre un'amplissima convergenza io credo che nelle prossime ore noi avremo la possibilità di misurare se questa amplissima convergenza all'interno delle istituzioni c'è e potrà
Portare alla
Alla costruzione di una legge
Che sia una legge che porta un consiglio d'amministrazione di garanzia
Ecco io vorrebbe dire sosta soltanto questo
Noi abbiamo davanti un noto importante la RAI può essere nei prossimi mesi visto anche il livello di attacco al quale bisogna in qualche modo aspettare
Saremo sottoposti quelli che come noi difendono il ruolo del servizio pubblico ma come voi invece difendono il proprio posto di lavoro è un'idea alla quale hanno lavorato all'interno dell'azienda
Occorre una soluzione che diamo una mano a tutti noi a non ridimensionare lei era hanno ridimensionare quel ruolo del servizio pubblico al quale che crediamo noi lanciamo l'idea la prima
E che il numero delle reti della RAI anche nel prossimo futuro non sia ridotto parlo delle reti generaliste
Occorre mantenere le tre reti perché crediamo alla centralità del servizio pubblico e quindi su quello credo che dovremmo costruire l'idea nuova del riassetto del sistema
Crediamo che una delle tre reti debba in qualche modo corrispondere a quell'idea di sperimentazione tetti capacità critica
Nel modo di produrre e di pensare e di immaginare la televisione che credo le professionalità interne alla RAI ma anche tutto quel mondo esterno della settore audio visuale italiano possa dare un contributo fondamentale
Quindi lo crediamo alla parificazione tra un'azienda pubblica è un'azienda privata
Eventualmente preferiremmo molto di più visto che qui si è parlato di Europa una parificazione con il modello francese dove il settore pubblico nel suo complesso
Allo stesso numero di reti di tutto il settore privato
Quindi crediamo ad una RAI che vada rilanciata a partire dalle sue tre reti
Televisive e dalle sue reti radiofoniche che oggi
A
Deus deve diversificando eventualmente la produzione attraverso la costruzione di una Rete nazionale di sperimentazione ma non una nuova Terza Rete
Che la figliastra
Delle altre noi pensiamo che sia la rete più importante che va messa in sperimentazione
Una rete a guidare le energie e le capacità per affrontare
I processi di globalizzazione per la produzione
Radiotelevisiva che il mondo ormai ci impone
A questo va
Agganciato quindi una riforma del sistema che sappia ripensare un'idea di sviluppo per il settore italiano
Questa filiera della produzione che qui è stata ricordata della convergenza tecnologica multimediale credo che ha bisogno di una scelta strategica a partire dal ruolo e dalla dimensione dei settori pubblici che oggi abbiamo sia nel campo radiotelevisivo sia nel campo della telecomunicazione sia nel campo dell'informatica
Occorre quindi un Progetto
Noi abbiamo presentato
Nella scorsa legislatura
Un
Proposta per un dibattito titolo di politica industriale per questo settore
La ripresenteremo nei prossimi giorni in Parlamento perché crediamo che il Parlamento debba assumere una responsabilità di indirizzo in questo settore di sviluppo
Crediamo che da queste al dibattito debbano nascere le idee di una riforma del sistema che il testo appoggi in qualche modo
Si attardava ancora a non riconosce
Abbiamo di fronte a noi altra scadenza
Questo credo che al Governo visto che c'è il sottosegretario possiamo possiamo dirlo comunque abbiamo le scadenze di agosto
Le scadenze dei possono possono ovviamente a essere ignorare
Cioè quella di venti a sette del numero delle reti c'è quella di Telepiù
Gli stessi soci in media sette hanno precostituito
Un pacchetto di televisioni a pagamento al di fuori delle regole del sistema che era stato in qualche modo pensato sia con la Mammì che con interventi legislativi successivi
Noi chiediamo al governo ovviamente di usare poco o per niente
Il sistema del decretazione d'urgenza in questa legislatura
Ma chiediamo visto anche l'affermazione che Maccanico ha fatto l'altro giorno e cioè che questo governo accetterà dati di fatto da regolamentare successivamente chiediamo cosa fa
Fin da ora il Governo per capire se sta nascendo una nuova posizione dominante nel sistema della televisione digitale e appagamento
Ecco
Noi siamo stati contrari a quel decreto
Gambino quello del governo Dini che ha aperto la possibilità delle più
Di andare a sperimentare e ha od occultare con un dato di fatto questi nuovi servizi e ha impedito alla RAI
Di sviluppare
Il know how necessario per stare all'interno di questi nuovi nuovi mercati
C'è tempo primo prima dell'avvento fisico di questo nuovo monopolio dell'intervento
Chiediamo quindi nelle prossime ore un intervento preciso
Il conoscenze e di rimozione di questa possibilità di occupazione di nuovo
E di nuovo monopolio radiotelevisivo
Sono ore
Abbastanza delicata
Noi siamo stati per ovviamente
La strada maestra della legge
E ancora oggi riteniamo che
Fare una legge che impedisca
Alla gente di sentire come la RAI
Come un'azienda
Di chi ha vinto questa volta o di chi vince sempre perché sta un po'qua un po'là a seconda delle elezioni
Credo che questa
Questa legge sia un obbligo
Ma credo che il titolo di questo vostro convegno Occhiuto manifestazione più in modo più preciso
Che inizia proprio con il termine d'emergenza impone a noi tutti
Una questione temporale
Che anche noi non disconosciamo
Credo che sia importante che nelle prossime ore io non ovviamente non voglio sostituirmi alle organizzazioni sindacali ne posso farlo nel foglio fascino
Ma credo che sia importante che nelle prossime ore al di là di manifestazioni come queste all'interno dei cinema i lavoratori della RAI facciano capire all'intero Paese
Il pericolo reale che il sistema radiotelevisivo italiano stabilite
Non credo che sia più sufficiente quindi fare manifestazioni pure importanti come questa
C'è una scadenza quella del diciannove
Di questo mese che è una scadenza importante
L'assemblea dei soci torrette in qualche modo approvare il bilancio se ci troveremo anche in una situazione aggravata da la possibilità che il bilancio non sia approvato credo che a quel punto
Occorreranno scelte
Immediate
Per dare un governo a questo a questa azione
I lavoratori non possono stare in seconda fila
I lavoratori debbano essere in prima fila a chiedere per loro e per l'intero sistema repressivo italiano e per questa nostra democrazia
La possibilità di tenere in Chieti emotivo un servizio pubblico come sono sicuro che voi sapete fare al Paese grazie
Cosa devo devo chiedere alcunché coloro che interverranno dopo la corte sia di essere più Brevi in ogni modo altrimenti non ce la facciamo a parlare tutti e soprattutto ad ascoltare tutti
Daniele Mattaccini della CISL per dopo se così cortese si prepara al presidente del Partito popolare Joachim Gauck sì rapidamente io prima di tutto come dire ringrazio
La partecipazione
Che c'è stata questa a questa nostra ENI
Non è che in questi ultimi tempi come dire la Rai non interessasse più ai politici abbiamo avuto l'impressione di uno stato di uno stato di abbandono sostanziale dal punto di vista dei destini di questa azienda
Verifichiamo oggi invece che questo non è più vero e quindi di questo dovremmo come dire considerare questa prima questa questa prima il grande incontro come un primo incontro su cui procedere poi per un percorso che riguardi l'intero sistema della comunicazione
In quanto c'è un'emergenza RAI abbiamo abbiamo con io almeno personalmente
Capito che e questo è un elemento condiviso dalla gran parte delle forze politiche io immagino che le decisioni suoi vertici della RAI sul consiglio d'amministrazione della RAI non tarderanno
Perché mi sembra di aver capito che qualsiasi tipo di soluzione
è una soluzione che comunque va verso la risistemazione dello stato attuale di un'emergenza che è necessaria
Allora io passerei così rapidamente a ad alcune alcune alcune riflessioni
La prima che riguarda il sistema perché noi abbiamo come dire abbiamo messo due punti all'ordine del giorno altrettanto importanti
L'emergenza RAI e le sfide del sistema allora sul sistema
Che è uno degli elementi fondamentali perché la RAI sarà una ritmica amo
Presenza importante nel sistema
Allora il sistema un orientamento un'indicazione
Che parta non dal numero delle reti ma che parta da quote di mercato che parta da un antitrust di carattere di mercato credo che sia uno degli elementi che noi come dire proponiamo proporremo cercheremo di spiegare di cui siamo anche convinti che c'è una sensibilità forte rispetto a questa a questa questione perché le istanze culturali del Paese si giocano attraverso la disponibilità di avere i mezzi di comunicazione sappiamo benissimo
E queste l'intreccio su cui dovremo riflettere che i prossimi padroni delle telecomunicazioni saranno anche i padroni della televisione
Allora noi oggi non dobbiamo assolutamente come dire illudere né voglio dire
Creare rispetto al futuro crearci troppe aspirazioni
Sappiamo che siamo in quanto servizio pubblico uno degli elementi del sistema della comunicazione questo Paese e queste ruolo che dobbiamo giocare che vogliamo giocare
Ci siamo presentati come lavoratori CGIL CISL UIL nata era tra i Usigrai
A promuovere questa manifestazione all'indomani di un punto di certezza fondamentale che nessuno naturalmente ha potuto toccare di questo ne siamo fieri da questo punto di vista perché la conclusione di un lavoro che abbiamo fatto che è quello di collaborare per mettere a posto i conti dell'azienda
Cioè se noi fossimo stati a questa Assemblea con l'azienda voglio dire in una situazione come qualcosa non sa copre qualche anno fa probabilmente gli interventi sarebbero stati tutti rispetto al carrozzone abbiamo dimostrato che questo un carrozzone non è abbiamo portato ad efficienza voglio dire la produzione abbiamo ridotto gli organici come c'era stato detto ci aspettiamo lo sviluppo ci aspettiamo dei politici adesso delle indicazioni rispetto allo sviluppo
Non possiamo ancora una volta una volta appunto fatto sforzi dal punto di vista di governo di alcune tensioni sociali forti all'interno dell'azienda ritrovarci per l'ennesima volta di fronte a un Progetto di ridimensionamento
Il che significa riapertura di tutta una serie di tensioni sociali all'interno del sindacato che poi si ripercuoteranno
Indubbiamente anche nel Paese
Perché il sistema della comunicazione da occupazione non soltanto ai dipendenti RAI ma dà occupazione anche al a dipendenti di altre emittenti
Allora l'accordo sulle reggere sulle regioni il federalismo che sono cose che dal punto di vista di una ristrutturazione riorganizzazione del foro del servizio pubblico sicuramente notevoli però non ho sentito da me da da parte di nessuno
Quale nell'ambito poi delle concessioni che vengono dati all'emittenza locale qual è lo spazio che verrà riservata la RAI servizio pubblico locale dell'ipotesi della tv federate quale sarà lo spazio della piccola emittenza locale perché noi sia chiaro non vogliamo la morte dell'emittenza locale
Non vogliamo assolutamente voglio dire la totale superamento di qualsiasi sia il competitor a livello nazionale vogliamo però giocare una un ruolo all'interno del sistema che non sia marginale che si è di equilibrio con tutto il sistema della comunicazione
Queste sono le richieste che noi facciamo rispetto rispetto al al sistema su cui chiediamo delle certezze per cui proprio per esigenze di tempo
Io chiederei con una battuta nel senso che noi chiediamo e dovremmo come come come come dipendenti di questa azienda chiediamo in termini calcistici il campo di calcio dove giocare la partita a livello nazionale ma anche a livello internazionale
Perché i mezzi ci sono se la Coppa dei Campioni la deve vincere il privato la vincesse privato chiediamo di giocare la Coppa del Mondo cerchiamo di portare il sistema Paese il sistema Italia fuori dalle dalle dai nostri confini perché altrimenti sappiamo tutti che subiremmo alcuni alcune invasioni che già ci sono stati in termini di prodotto ricorda i famosi cartoni animati giapponesi film americani
La produzione culturale a livello nazionale ed europeo che non che non riesce a decollare del quale invece noi abbiamo potenzialità perché abbiamo potenzialità produttive abbiamo centri di produzione a Napoli Milano Torino Roma ha quindi abbiamo una capacità produttiva su cui vogliamo su cui vogliamo giocare le prossime le prossime sfide
Quindi io chiederei a ai politici che dopo le decisioni che siamo saranno state prese rapidamente sulla RAI
Si possa allargare questo tipo di confronto in un'Assemblea a Saxa Rubra dove noi provvederemo visto che abbiamo preso l'elenco dei presenti Ari invitare i politici che sono stati qui cortesemente che sono intervenuti
Per spiegare un attimino no rispetto all'emergenza che c'è stato il tipo di scelta che è stata fatta e da lì partire per quanto riguarda il sistema futuro e ruolo della Rai in questo in questo nuovo sistema di comunicazione vi ringrazio
Giovanni Bianchi
No
Giovanni Bianchi poi iscritti punto va bene autore Folloni
Eccetera sono molti gli scritti
Parlo ovviamente per i Popolari per Prodi
Scelgo anch'io come parola chiave questa l'emergenza
Si sente in un tunnel credo che rincontra abbia addirittura suggerito l'architettura di questa mattina
Ne vuole uscire
Ecco
Credo
Come politico anzitutto dobbiamo lasciarci in fretta alle spalle un pezzo di ieri che era quello di fare dalla RAI la terra desolata di intense lottizzazioni eh
è anche una cattiva pratica dell'oggi che è un rischio di fare una terra desolata un'altra volta per un sistema dello spoglio con un risultato con un risultato concreto unico
Che sei mesi prima di sei mesi dopo le elezioni il servizio pubblico rischia di trovarsi impantanato
E pare una considerazione molto franca ma che dica anche qui
L'esigenza di andare o si è detto la legge sono d'accordo una legge che muova secondo i dettami ovviamente dalla Corte Costituzionale questa mi sembra la principale vi è però l'emergenza può essere che non si faccia in tempo con la legge arriva una subordinata può addirittura succedere sono sempre Franco è lapalissiano che la principale rischi di essere propedeutica una sorta di apripista della subordinata sequestro serve ad uscire dall'emergenza non faremo opposizione perché dico questo perché credo che la presenza del consiglio di amministrazione sia fondamentale in una fase come questa
Perché mi pare abbia grossomodo il compito di indirizzare di traghettare la più grossa azienda culturale del paese da un sistema ad un altro
Mi pare che spetti a questo Consiglio di amministrazione per una serie di condizioni che si stanno venendo a creare ed essere un po'il consulente della riforma
In grado di dare una grossa mano per il cambiamento ecco perché allora credo davvero che i tempi siano stretti vanno rispettati
E in questo senso quale sistema io dirò subito una cosa credo sia bene che Mediaset si quota in Borsa tutto quanto esce dalla fluidità e ci consente una qualche terra ferma aiuta ad andare oltre l'emergenza
Bossi mi veniva detto questa parola d'ordine di bruciare
Il canone e quant'altro beh credo sia una prova contraria in questo caso del buon lavoro svolto dall'ente radiotelevisivo ora la sua funzione di danni all'Italia da fastidio che vuole il paese è frammentato addirittura sulla via della la secessione
Quindi andare oltre il duopolio
Con un sistema pubblico che non significativo dei sta non è una cosa da poco secondo me questa sottolineato governo di Romano Prodi ha proposto uno Stato leggero che significa in grado di governare di più perché gestisce di me c'è un problema grosso del a pensare l'autonomia dell'ente pubblico
E con una lontananza rispetto ai Giochi stretti ripartito con la capacità di dialogo con le culture con un'apertura al Civile che alle volte
Viene soltanto come dire messe in riquadri infine stringi state in luoghi particolari che crede invece meriti ben altra attenzione da parte del servizio pubblico perché questo civile
Sto pensando a tutto l'associazionismo ha ben altra attenzione nei confronti del servizio pubblico quindi un discorso di ripensamento sono già stato preceduto rispetto a questo e quindi non mi dilungo e che però non può essere di smantellamento
Anche io sono convinto che ci vuole una grande capacità di interagire tra pubblico e mercato è folle
Questa teoria di pensare il mercato da una parte il Pubblico dalla è inesistente
è inesistente anche nella migliore teoria economica di questo poi Vannoni l'aveva già capito i suoi tempi non riesco a capire
E invece come si voglia pensare un mercato totalmente scisso rispetto al pubblico e viceversa un pubblico che non avesse un qualche commercio col mercato che non sta fosse capace
Di consistere intermedi pubblicità e quindi di audience risulterebbe ed è legittimato anche nella sua funzione specifica non occorre essere dei mostri
E avere un master per capire queste cose e credo davvero che il modo di impostare il servizio pubblico debba andare in questa direzione con un ulteriore sottolineatura valgono mia di questo Paese è un seguita da un aziendalismo dell'eutanasia sono arrivati tutta una serie di personaggi e mica soltanto alla RAI anche nella chimica per esempio che fanno tornare i bilanci
In pareggio o in attivo ma massacrano il futuro dalle aziende far tornare i bilanci in attivo è un colgono semplicemente da ragioniere
Quando si uccidono i magazzini né il know how tutta la competenza i Quadri di un'azienda che sono il suo modo
Che solo il suo modo ma così a mangiarsi il fieno in cascina di con dalle mie parti guardate non è un mezzo soltanto dei professori o di quant'altri arrivati alla no abbiamo interi settori che avrebbero dovuto fare la fortuna di questo Paese ai mercati internazionali
Massacrati da boiardi di Stato che così si rifanno la loro legittimità e è impossibile essere così mio pay da non vedere questo pericolo
Ovviamente c'è anche per il servizio pubblico ha un problema di riqualificazione credo che in questo senso tutte le diverse componenti debbano muoversi
Aggiungerò soltanto una cosa non per mania giovanilistica che non mi appartiene e c'è anche un problema di ringiovanimento dei quali di questa azienda che in tutta una serie di settore ha un'età media troppo alta
è chiaro che in linea con il Paese da questo punto di vista siccome credo nel futuro del servizio pubblico anche un'attenzione in questo senso mi pare utile grazie
Io prendo la parola a titolo personale
Ero venuto qui per ascoltare
Incontro molto interessante ho visto però che in molti interventi peraltro interessanti e costruttivi c'è una vena molto polemica nei confronti dell'azienda
Ha questo titolo
Vorrei intrattenersi brevemente
E da oltre vent'anni che in RAI esiste un'emergenza se andiamo a scorrere le rassegne stampa degli ultimi vent'anni troverete sempre un filone di forti polemiche
E oggi l'intera stampa rimpiange ad esempio il direttore generale Bernabei
Che nel settantatré è stato allontanato perché dopo undici anni di permanenza in azienda iniziata avere una posizione egemone
Undici anni
Sì perché non entrato nel sessanta Fabrizio ma a poco a poco ho avuto aree di intervento diciamo nella organizzazione aziendale sì ad no dal sessantuno se settantaquattro c'è stato il breve intervallo della presidenza Delle fave
Ecco adesso noi siamo certamente in presenza di una nuova emergenza
L'avvicendamento del consiglio d'amministrazione e tra l'altro fisiologico è venuta a normale scadenza così prevede la legge
Ma io non vorrei intrattenervi su questo tema con quale architettura sostituire i vertici aziendali
Vorrei richiamare la vostra attenzione su un altro aspetto della legge duecentosei c'è un po'diciamo
Punto di riferimento delle forze politiche
In quel contesto è stato immaginato all'articolo quattro che all'azienda radiotelevisiva deve essere concessa una certa autonomia perché potesse diventare sempre più un'impresa dal momento che visitando anche i bilanci aziendali si registra che la fortuna dei consigli d'amministrazione dei direttori generali erano strettamente correlati all'adeguamento del canone di abbonamento cioè quanto più generosa era la disponibilità del governo all'aumento del canone quanto più immediata era la possibilità di intervento
Dei vertici nella gestione aziendale basta ripeto leggere i bilanci dell'azienda degli ultimi vent'anni
Con la duecentosei se invece detto al no attraverso il contratto di servizio
Si stabilirà un automatismo per quanto riguarda l'adeguamento del canone che deve sottolineare a vantaggio degli utenti la produttività che l'obiettivo dell'azienda e che però stabilisce un confine prezioso e metto per la determinazione e la pianificazione delle attività aziendali dovrei calcare un pochino la mano su questi aspetti
E c'è un sistema ibrido di finanziamento per quanto riguarda la RAI
Una parte degli introiti sono legati al l'ascolto sono legati alla possibilità certamente di di calare oltre mille quattrocento miliardi dalla pubblicità
è questo un nodo che apparentemente sembra ininfluente
La RAI si assicura tutti dicono due mille quattrocento miliardi di canone ha già un vantaggio perché a gennaio conosce come pianificare ho detto in altra sede provocando le reazioni del collega Adreani che chiede di invertire i ruoli fra RAI e media sette che già di quei due mila e quattrocento miliardi ottocento sono a finanziare il maggior gettito pubblicitario di Mediaset è un dato di fatto anche questo non è una mia personale
Allora ben venga quanto più rapidamente possibile il nuovo vertice azienda ma devono esserci poi altri preziosi interventi del Parlamento perché la diciamo prospettiva tecnologica dei nuovi sistemi diffusi crea una ulteriore serie di condizionamenti all'operato dei nuovi vertici quando verranno avranno delle emergenze da affrontare
E ad esempio l'emendamento Falomi ascolto dalla Commissione lavori pubblici del Senato e ancora di attualità
In quell'occasione l'azienda ha avuto una risposta
A livello parlamentare positiva a livello di governo negativa prendendo a spunto che non era stato quell'emendamento votato da una larghissima maggioranza
In altre stagioni politiche maggioranze risicate avevano determinato però ben altri modifiche legislativa
E credo che proprio il senatore Elia ne sia al corrente ha venduto l'azienda anche la possibilità di averlo all'interno della nostra azienda subito dopo la riforma del settantacinque
Resta un altro aspetto a mio avviso importante l'ha richiamato prima l'onorevole Castellina i servizi pubblici avranno certamente non rompa un ruolo importante
Ma lo faranno anche le reti generaliste
Perché la stragrande maggioranza delle famiglie non sarà in grado di essere alimentata soltanto dai nuovi mezzi appagamento
E comunque anche nuovi mezzi tarderanno a essere realizzati nel nostro Paese
I dieci milioni di utenti cablati non saranno realizzati nel due mila probabilmente andremo oltre
E la RAI deve conquistarsi tutti i giorni la simpatia di milioni di ascoltatori allora qui c'è una riflessione profonda fare sul prodotto
Ci sarà sempre l'esigenza di una rete ammiraglia
Perché se non c'è una rete leader i ricavi pubblicitari saranno ridotti
Allora il Parlamento si ponga anche il tema di quale sistema di finanziamento
L'azienda in questi giorni
Regia al meglio la situazione situazione è certamente difficile io non la considero drammatica tra l'altro immaginavo anche da parte dei politici un riconoscimento è un'azienda che due anni fa era considerata già sull'orlo del fallimento
Sogna portare i libri in tribunale
La RAI in quarant'anni di storia per quanto riguarda l'avvento della televisione ha avuto dal sistema tre scelto miliardi di finanziamenti
Diciamo anomali in sostituzione di adeguamenti dicano le con due leggine di cui una in meno convertita
Ci sono state in un anno cento miliardi in alto hanno duecento miliardi in questi giorni si parla di una ricapitalizzazione di tre mila miliardi
Di un'altra azienda del gruppo IRI e tutto questo passa sotto silenzio agli deliziare che evidentemente qualche disfunzione e si sta altrove qui c'è un'impresa questo è il bello degli ultimi quattro anni dell'esperienza dei lavoratori della RAI
Abbiamo tutti quanti capito io do atto in questa sede ben volentieri alle organizzazioni sindacali che sono stati più responsabile in questo momento
Sono il punto fondamentale della serenità della fiducia dell'azienda pur richiamando l'attenzione correttamente del mondo politico sull'esigenza di intervenire immediatamente
All'interno doveva essere modificata la cultura del monopolio doveva esserci la cultura del mercato non vogliamo conquistarci la benevolenza delle persone degli utenti del Paese per il nostro prodotto
E lì sì che sono invece necessari Investimenti e Investimenti che verranno resa nel lungo periodo
Ha richiamato l'onorevole Bianchi un aspetto molto importante il piano industriale richiedeva d'Italia dei tagli di personale e i tagli sono stati fatti come spesso accade in tutte le aziende senza guardare alle professionalità senza guardare al valore della gente ma riducendo la gente a un numero e quindi la nostra azienda si è impoverita
E formare nuovi programmi estivi formare nuove leve per realizzare un buon prodotto richiederà sacrifici richiederà tempo richiederà lunghi periodi di formazione
La RAI è una grande azienda
Io sono convinto che sarà utile al Paese anche in prospettiva
E necessario l'aiuto di tutti siamo una casa di vetro si diceva una volta i nostri vetri sono un po'appannati si possono pulire rapidamente
Resta comunque un altro aspetto mi sembra fondamentale per difendere il ruolo del servizio pubblico tra tanti demeriti credo che nessun politico sia in questa sede ha disposto a sottolineare che l'occasione della recente campagna elettorale il nostro prodotto è stato fazioso il nostro rispetto della legge non è stato rigoroso
Il garante ha anche riconosciuto questa diciamo situazioni sulle qualità delle persone ognuno di noi può avere certamente un giudizio positivo o negativo
Molti errori sono stati commessi dall'attuale consiglio di amministrazione non ho nessuna difficoltà a dirlo in questa sede avendolo detto direttamente in altre sedi peraltro mi occupo di macchinari solo momentaneamente e che del tutto casualmente
O una responsabilità diversa peraltro non riconosciuta dall'azionista quindi in una posizione molto precarie e vorrei si a questo punto domandare a imprenditori esperti a uomini politici e spero come fa un'azienda così ridotta ancora a galleggiare ancora vere una prospettiva i nostri palinsesti autunnali per risponderà anche un'altra esigenza sono pronti e definiti
Ma il direttore di rete scade per limiti di età il sette di luglio e allora è indispensabile che ci sia una guida sicura in una rete importante abbiamo fatto delle nomine per quanto riguarda il GR il TG in periodo elettorale
E sono dei valenti professionisti sono però in una situazione vinte rinato diritte Rinaldini o cinque
Cinque e e da molto tempo figuratevi se per meglio emergenza non ha fatto importante e se non è giusto e corretto che il Parlamento provvede rapidamente ma un'ultima battuta mi consenta onorevole Mussi il cosiddetto decreto salva RAI lo diceva prima l'onorevole vita e alla quindicesima reiterazione il che significa tre anni
Il decreto salva RAI uno
Intanto la RAI si è salvata da sola perché il Parlamento non ha stabilito una sola lira di provvidenze a favore della RAI che ha solo immaginato correttamente peraltro perché il salvataggio non può essere sulle spalle del contribuente e il patrimonio poteva essere rivalutato in esenzione fiscali bene con un piccolo emendamento un ordine del giorno e non sono un tecnico si può eliminare il decreto salva RAI facendo salvi gli effetti civilistici e fiscali riportati nel bilancio del novantatré e così si evita anche di segnalare oggi al Paese che la RAI deve essere salvata che la RAI invece ha consumato avendo spesso più del necessario enunciato esercizio ha ridotto il patrimonio ecco così eliminiamo già un'altra falsa emergenza e provvedete provvedete quanto più rapidamente perché queste giusto
Piccato voleva avvertire che qui davanti ci sono dei posti a sedere se se qualcuno vuol fare il tentativo di sedersi
Non vedo il senatore Folloni
Chi vuole mostrare lista continua con gli enti
Seles Compay Morrione Mattioli Giovanni letto otto mesi Billato cadrà vuole iscriversi
Io faccio la proposta materia che ha parlato prima di me
E anche mi auguro ad altri non è non si assimila gli esponenti del centrodestra
Per dire credo che ci convenga chiudere il dibattito sul passato
Non possiamo parlare solo dei bilanci
La gestione di questi ultimi anni o qualcos'altro
Un tentativo di cancellare la memoria aziendale
Il ridimensionamento l'eliminazione di ingegneri tecnici professionisti per ragioni che non stavano nella professione
L'omologazione molto spesso del prodotto
Questo non è cancellabile è un elemento che riguarda la gestione anche Moratti e che sarà riscritta nei prossimi mesi
Credo che ci convenga su questo creare un clima di serenità
Io ho sempre detto la RAI e non solo Mediaset ha bisogno di una nuova stagione di serenità non ha bisogno di giustizieri non ha bisogno di ribaltoni non serve la RAI dell'Ulivo serve la RAI dei cittadini italiani come grande organizzazione neutrale
Ci serve questo per fare questo la nuova stagione non può più contenere nessuno nelle cantine vanno ripristinate pari opportunità professionali per tutti coloro che hanno titoli emeriti
Questo è il modo per uscire dalla situazione dicendo ce l'ho con brutalità
Ecco perché io penso che vada chiusa una stagione come ha detto il mio capogruppo Fabio Mussi io condivido una stagione che non riguarda solo la RAI posso dirlo io perché ho partecipato con orgoglio e non sono pentito a tutti gli scontri più duri nel sistema radiotelevisivo
Ma la guerra ventennale nel sistema radiotelevisivo va chiusa
Va chiusa dalla politica
Va chiusa con l'iniziativa di legge va chiusa la dirò in modo brutale con un accordo tra centrodestra e centrosinistra da ricercare senza strumentalismi nei prossimi giorni
Non è vero che se in pochi minuti facciamo la legge sulla Rai da soli abbiamo reso più sereno il sistema avremmo fatto da soli semplicemente un colpo di maggioranza
Mentre noi dobbiamo ridare al sistema delle telecomunicazioni razionalità
E far comprendere così come abbiamo garantito e detto che ci voleva servita Mediaset io oggi ritengo la RAI soggetto debole del sistema
Per anni abbiamo parlato di centralità del servizio pubblico o di sistema si è invertito c'è una centralità del privato e il rischio di una residualità del servizio pubblico ecco perché credo che sia necessario arrivare ad un'iniziativa di legge in tempi brevi ed allora mi rivolgo al Polo
Io penso che non possiamo continuare a mimare questo non è politichese lo dico a tutti i lavoratori e lavoratrici RAI se non c'è un accordo è la RAI che non arriva in autunno attenzione a chi dice possiamo aspettare ottobre novembre non è vero
Aspettare ottobre novembre significa una RAI che non compete sui mercati internazionali un pezzo del sistema Paese che se ne va
Una RAI che non parla di rete federale che non risponde alle regioni ha ragione materia ma i palinsesti me lo insegni per essere gestiti hanno bisogno di pienezza di poteri di decisioni rapide non si può attendere dicembre
Dare un governo la RAI subito significa farla competere anche sulla legge antitrust nei prossimi mesi se nota arriva in ginocchio
Allora mi permetto di dire che non si può più mimare la ricerca d'accordo
L'Ulivo l'ha detto con chiarezza l'ho detto Mussi e disponibile entro il venticinque di giugno a ricercare l'intesa allora se c'è un problema di stanza offro la mia finiamola con i balletti alla sede una stanza non sappiamo dove trovarci io penso che ad horas questa storia debba finire bisogna incontrarsi per dire si può fare una legge sulla RAI con un'avvertenza però e lo dico parlando anche a casa mia a me stesso non si può fare la legge del passato
Non sarebbe buona quella legge che ripristinasse la proporzionale del consiglio con i consiglieri di riferimento perché porterebbe ai lotti ai tempi e alle quote quella stagione è chiusa non è riproponibile quel meccanismo
Che si deve fare un'intesa tra centrodestra e centrosinistra si faccia al meglio con una legge che separi gli indirizzi dalla gestione io solo per un amministratore delegato unico perché un amministratore delegato unico so chi comanda i sindacati possono porsi gli posso dare delle missioni editoriali dei bilanci licenziato dopo tre anni tutto ciò che riproduce il diritto di veto interdizione melassa pappa
Non serve ad un'impresa l'ammazza il salto deve essere questo o si fa questo e vado a conclusione io solo per fare questo
Non ci credo che i due schieramenti non possono trovare un'intesa in modo limpido se lo vogliamo fare
Vuol dire che privilegio nel proprio cuore altre soluzioni allora staremo chi non ci sta
Se non lo devono fare i presidenti delle Camere
Che mi permetto con grande rispetto di dire a voi dire a me stesso ma sono certo che lo faranno
Che i presidenti delle Camere
Mi auguro scelgano cinque Signori immediatamente operativi io non ho nomi ma l'identikit si sente comunque dovessimo fare le nomine non ci servono morirò in modo volgare cinque letterati
Non ci servono cinque nomi a forte indice d'ascolto servono cinque amministratori serve un giurista che sappia di mercati internazionali serve un autore che sappia di linguaggio radiotelevisivo questa azienda ha bisogno di spostare risorse verso la produzione
Ridurre nella intermediazione spostarle alla produzione di nuovi prodotti sul mercato europeo serve chi conosce il linguaggio dell'audiovisivo europeo italiano serve uno capace di ristrutturazioni qui tutti parlano di rete federale ma occorre un signore che sappia che vuol dire una rete federale questa è la squadra che serve operativa con un direttore generale
Che si muova in sintonia con la squadra
Guarda queste passaggio decisivo se noi compiamo questo passaggio noi siamo in grado di fare successivo
Che significa guardate che è ineliminabile noi abbiamo una contraddizione noi definiamo la RAI ma contemporaneamente non c'è l'Authority non c'è l'autorità di garanzia non c'è la legge antitrust ecco perché dico al Polo ma perché proviamo a fare una legge sulla RAI che sia un passaggio verso il nuovo ma proviamo prima della sentenza della Corte non deleghiamo ai tribunali l'Antitrust proviamo a riprendere la proposta Bogi lo dico formalmente ripartiamo dalla proposta Bogi
Riportiamo nelle Commissioni della Camera e parallelamente al governo RAI riapriamo la discussione sul sistema portando in aula rapidamente quello il compromesso che va realizzato meglio realizzare un compromesso
Nella situazione attuale che dia certezze di sviluppo del mercato che non perdere altri due-tre anni credo che sarebbe un errore drammatico ride legare i tribunali l'assetto del sistema radiotelevisivo
Ecco perché credo che l'operazione vada fatta contemporaneamente ciò che parlerà il presidente il coordinatore delle giunte regionali dei consigli regionali
Mi permetto di aggiungere guardate dette tutte queste cose c'è una cosa che ammazzerebbe tutti noi
Far credere che questo Paese c'è uno scontro tra innovatori di sistema e i conservatori guardate che conservatori verrebbero inseriti tutti nelle file della RAI c'è un pregiudizio negativo intorno Alida di servizio pubblico che va smantellato
Io penso che un servizio pubblico serva non solo per ragioni di competizione europea e nazionale per ragioni democratiche
In una civiltà telematica o un servizio pubblico che dia pienezza di diritti alle cittadine e cittadini o cittadini dimezzati sulla piazza telematica
Va rilanciato l'idea di servizio pubblico in modo rinnovato
Non è una battaglia tra conservatori e innovatori bisogna che dall'interno dell'azienda parta un Progetto di radicale riforma del sistema non di conservazione di radicale riforma chi parla di rete federale non è un matto
Guardate che la storia della RAI ci insegna che negli anni migliori darà il gruppo dirigente RAI con tutti i suoi difetti
Sette prevedere penso al tema l'unificazione linguistica penso al tema del rapporto con il cinema la musica il teatro il supporto dell'industria pubblica
Oggi abbiamo un problema di questo Paese che è quello di capire che lo Stato cambia il servizio pubblico può giocare la sua scommessa
Investendo gli un nuovo progetto di decentramento che non è solo il Nord Est è il Nord Est come il Sud
è un'azienda che si modifica per quanto riguarda decentramento che dà vita a un altro assetto aziendale produttivo e che una volta tanto non aspetta dall'esterno segnale ma dall'interno da un progetto di riforma in anticipo su quello che accadrà anche ad una riforma istituzionale io penso che questo sia il nostro scenario e penso che una volta nominato il governo aziendale lo dico a me stesso e lo dico anche al Polo
Sarebbe tanto di guadagnato per tutti i sei parlamentari a cominciare da me
Non dovessero più dichiarare ogni giorno su direttori vicedirettori e sulla RAI perché non è nostro compito ma una volta nominato un governo nel modo più autonomo come ha detto Mussi io penso che sia questo approdo è un salto di qualità è una sfida politica una volta nominato un governo scelga i suoi direttori scelga i suoi responsabili
Scelga liberamente verrà giudicato dopo tre anni ma non può più essere che questo pezzo del sistema sia oggetto di una battaglia quotidiana sull'ultimo capo servizio no deve essere un'azienda restituita la libertà compiano i loro errori ma senza tutori grazie
Venter Seles
Credo che stamattina l'esigenza RAI sia emerso
Con tutta la forza di cui tra l'altro siamo cosciente da tempo
Anche perché non avevo solo un'emergenza contabilità aziendale oppure qualcosa di più veniva ricordato
Voglio sottolineare da parte mia lo sottolineo
Da un'ottica regionale se mi consenti
Bando di pochi minuti sono uno dei pochi che non parla da una Regione
Che l'emergenza RAI e l'emergenza del Paese cioè una certa simmetria tra l'emergenza della RAI l'emergenza del Paese
C'è un'emergenza del Paese
è caratterizzata
Da una grande tensione subunità
Da un grande squilibrio
Grandi rischi di rottura di questo Paese
Ecco io credo sostengo che su questa emergenza le comunicazioni in Generali ma anche alla RAI non sono state del tutto estranei
Perciò io credo che per l'emergenza del Paese per la sua integrazione per un suo sviluppo quella solita
Serba sicuramente un servizio pubblico ma non serva a questo servizio pubblico
Che serva un servizio pubblico potenziato ammodernato rafforzato
Ma non serva alla sopravvivenza del servizio pubblico quando sento l'azienda che mi propone i conti risultati contabili sulla sua capacità di galleggiare sulla crisi può darsi che serva in un'ottica in tema di andare ma non serve a questo Paese all'emergenza del Paese all'esigenza che questo Paese ha di integrarsi di unirsi di svilupparsi
Perché connettore due cose l'emergenza della RAI
L'emergenza del Paese
Perché l'emergenza di questo Paese il rischio di rottura
Perché dal dibattito politico di questo Paese estratto ormai è scomparso totalmente il problema delle aria dei bolidi della questione meridionale
E scomparire dall'informazione significa scomparire dall'agenda
La mentalità della gente dall'agenda istituzionale scomparire dall'agenda istituzionale significa scomparirà dall'agenda delle politiche ed è cadere in uno squilibrio esasperato certo c'è una questione settentrionale e chi la nega
Ma esasperare solo la questione venisse tensionale ma sottolineare anche con notizie non sempre corrente la questione settentrionale significa e questo è stato fatto non solo dall'informazioni
Ma da anche dal servizio pubblico si significa esasperare uno squilibrio una tensione una non concordia del paese che poi pagheremo e rischiamo di pagare e di pagare tutti
E allora se pongo sa da questo punto di vista mettetevi dal mio angolo visuale se pongo dal mio punto di ragione o è debole marginale
Da questo punto di vista il ruolo dell'informazione non posso che prendere atto che l'informazione è totalmente concentrata nelle regioni forti informazione stampata l'emittenza la RAI è totalmente concentrata nelle regioni forti e uno squilibrio nell'informazione
Esaspera le squilibrio di questo Paese e la separazione dello squilibrio in questo Paese porta a avventure che non siamo in grado di promuovere ecco perché dico parlando dell'emergenza RAI
E oggi parlando di qualunque problema noi non possiamo non vederlo inquadrato né i rischi che questo Paese sta correndo a me non basta risanare la RAI a me porta ne serve che il parlamento e il governo
è la RAI si pongano questo problema dello sviluppo dell'Unità dell'equilibrio di questo Paese allora non c'è più forse la questione meridionale ma non deve essere soppiantata da una questione settentrionale c'è bensì una questione nazionale
C'è un problema di come con vivere in questo Paese di quali sono le condizioni di equilibrio di integrazione di sviluppo di pace di questo Spies e per fare questo abbiamo necessità di aprire un grande dibattito noi consigli io
Altri Consigli regionali lo abbiamo chiesto al Presidente della Repubblica al presente il consiglio al Presidente della Camera del Senato non abbiamo timore riaprire riaprire un discorso sulla questione meridionale
Sulla questione settentrionale su quello che ha fatto è speso è è avvolto in questi anni sugli squilibri dei conti sulle condizioni di unificazione di questo Paese
Però apriamo le con correttezza primo verifichiamo le nostre istituzioni culturali poniamo il discorso è il sistema informativo in grado di dare informazioni chiare e non informazioni quando sento dire
Che nel Veneto ci sono più strade che in Basilicata in Sardegna ragazzi ma queste sono cose scandalose
Dare informazioni di questo genere significa contribuire a le esasperare il clima la rottura eh allora da questo punto di vista quando sento parlare di reti di regionalizzazione della RAI io dico che sono interessato ma la ragione insieme a me la Rai non è la mensola che viene data oggi
Ai consigli alle regioni per fare un po'di informazione sull'attività
Delle giunte regionali i consigli regionali il mio problema è entrare nella comunicazione nazionale il mio problema è portare i problemi delle mie regioni delle regioni più deboli nella gerarchia dei problemi nazionali
Per questo abbiamo bisogno di un servizio forte ma non di questo servizio
Da un servizio che galleggia e che faccia tornare i conti ma un servizio che ricoprì l'orgoglio questo qui sei di essere il servizio pubblico potenziato un servizio pubblico in grado di essere nel Paese
Soggetto di dialogo di confronto e di riequilibrio per fare questo è necessario fare subito il consiglio d'amministrazione certamente avete detto tutti
O il come si farà se si farà
Due più due se si farà la legge certo che se si potesse fare in quindici giorni la legge serve per tutti
Però è sufficiente questo è sufficiente avere in consiglio amministrazione è sufficiente che il rappresentante del governo venga a dirci io parlo a titolo personale
O non abbiamo necessità che rappresentanti di governo delle forze politiche
Di tutti enunci o delle strategie di riassetto del sistema complessivo e non ci ho delle strategie di riorganizzazione del sistema informativo
E non c'ero delle strategie per riqualificare il personale della RAI per investire in innovazione per investire in cultura per riaprire il discorso sulla qualità dell'azienda del servizio pubblico
E cinica non ci facciano intravedere cosa c'è dopo la riforma formazione del consiglio amministrazione perché se no vediamo qua dire questa è la priorità e siamo tutti d'accordo ci divideremo sulla strada ma dopo
Dopo il confronto lo vogliamo fare tutti regione forze politiche forze sociali sulle strategie di sviluppo
Su quello che è il confronto sul mercato nazionale e internazionale che la RAI deve affrontare su quello che è il confronto sul mercato nazionale e internazionale delle comunicazioni che il nostro Paese deve affrontare e per le quali non basta solamente riformare rapidamente il consiglio d'amministrazione della RAI
Occorre individuare strategie di sviluppo ambientale strategie ViviSport ma state linee di investimento sulle quali vorremmo sapere qualcosa di più dal governo e dal Parlamento è presto altrettanto presto
Dei tempi in cui deve essere fatto il consiglio amministrazione perché se questo non sarà noi crederemo che questo dibattito sia stato retorico si finisca con una certamente riassestamento del governo della RAI ma i problemi dello squilibrio di questo Paese
I problemi della rottura di questo Paese i problemi della convivenza di questo Paese parametro per mano permangono così come permangono la difficoltà di questo Paese e di questa azienda d'essere nel mercato nel mercato nazionale nel mercato internazionale
Via S. Rocco nato regole e sa di esserlo in modo vincente
Rione
Ah io vi confesso di avere qualche speranza ma anche moltissime preoccupazioni
Alcune delle cose che ci ha detto Luciana Castellina poco fa mi sembra ci diano un percorso di grande interesse
Ciò detto Luciana Castellina che in tutti i Paesi evoluti dell'Europa evoluti politicamente e socialmente
Tecnologicamente il servizio pubblico ha una sua centralità
Ci ha detto che si stanno studiando delle norme per addirittura a proteggerlo
E che viene affidato al servizio pubblico un grande compito di formazione
Di autonomia di capacità di corrispondere ai tempi nuovi che come sappiamo sono estremamente complessa
E che i servizi pubblici e per questo devono poter accedere alle nuove tecnologie
Poteva essere un punto di riferimento anche dello sviluppo economico del continente
Perché le grandi preoccupazioni perché il panorama è lo scenario che invece non abbiamo davanti in questo momento in Italia
Non va in alcune di queste direzioni
Noi parliamo di rischio di ridimensionamento del servizio pubblico ho letto proprio ieri come credo molti di voi un'intervista del ministro delle Poste Maccanico
Che sembra peraltro contraddire altre precedenti affermazioni matrigna fortemente allarmato perché ancora una volta si riparla va in termini espliciti a meno che il suo pensiero non sia stato travisato
Di ridimensionamento del servizio pubblico in termini diretti
E di pubblicità e quindi i due dei parametri di questo discorso
C'è il rischio che la RAI sia mantenuta fuori dalle nuove tecnologie dallo scenario di interattività che invece in tutta Europa e nel mondo sta diventando decisivo per questa partita
C'è un rischio di cui qui si è parlato poco lo ha fatto Beppe Giulietti Yuri prendo molto volentieri questo suo spunto di perpetuare un collateralismo e un sostanziale vassallaggio al potere politico
Non parliamo del livello che oggi la radio televisione nel nostro Paese nel suo complesso Pubblico e privato ma certo c'è una responsabilità del pubblico molto maggiore che quella della televisione commerciale da in termini di autonomia e di cultura
Mentre il mondo dico tutto il mondo
Dal defunto Popper Giovanni Paolo secondo ai grandi mass media orologi alle università di qua e al di là dell'oceano si interrogano sul rapporto tra televisioni società Stato società complesse noi vediamo quella qualità a cui
Media della programmazione a cui noi ci siamo ormai abituati
In Francia pochi giorni fa il servizio pubblico ha visto l'episodio di grande intere uno degli uomini più potenti del Paese di cui il servizio pubblico che come ci veniva giustamente ricordato rappresenta lì più della metà dell'offerta radiotelevisiva complessiva si è dimesso perché all'interno delle sue strutture che pure vanno bene che stanno aumentando i nodi Henze in capacità in risorse venivano sperperati
E i soldi della collettività da autori conduttori sui quali non veniva evidentemente esercitato un principio etico di controllo ritenuto fondamentale
Ma allora quante dimissioni avremmo dovuto vedere negli ultimi anni nella radiotelevisione italiana
Se fosse stato attuato anche solo alla lontana un principio di quel tipo
Questo per dire che quel discorso europeo vale in sé il servizio pubblico funziona da servizio della collettività
Funziona secondo principi di correttezza di aderenza al processo di trasformazione dello Stato di una società ed ecco dove c'è il ritardo danno
Non debba essere ridimensionato
Non possa rimanere ai margini dello sviluppo tecnologico e del mercato in termini globali
Non possa più continuare ad essere occupato questo è il terzo elemento ed è un elemento che il Parlamento e in particolare quella maggioranza che ha vinto
Un confronto democratico
Devono potersi assumere in prima persona non comune elemento fra i tanti con i quali misurarsi ma come parte stessa del processo di difesa di sviluppo delle istituzioni democratiche e del nostro Paese
E non lo si può fare così come lo si è fatto negli anni precedenti
Sì a Bossi il quale ha compiuto un atto non si sa quanto preordinato è calcolato io credo preordinato di sostanziale squadrismo
Impedendo un elementare diritto di cronaca
A delle troupe televisive
Per le sue motivazioni che sappiamo fanno parte di una strategia più vasta se gli si risponde ad esempio domani
Inserendolo come è stato giustamente ricordato inserendo la lega come uno dei soggetti nel governo del servizio pubblico e questa è una possibilità con la quale evidentemente bisogna misurarsi
Ma anche dando il via ad esempio una Rete come qualcuno incomincia a dire o a intravvedere essi si apre un tavolo di trattativa dove dalle istituzioni dal confronto legittimo in Parlamento ci si sposta all'interno dell'azienda in una spartizione di strutture capovolgendo dei concetti di autonomia gestionale fondamentali allora la partita sarebbe persa ecco un altro esempio pratico e specifica
E allora io vorrei dire qualche cosa anche
Su questa scadenza del consiglio d'amministrazione
Non sempre per fare presto si fa beni e almeno io credo che l'emergenza della RAI sia gravissima ho parlato personalmente di devastazioni sono state portate soprattutto negli ultimi anni
Sappiamo quanto questa macchina rischi la paralisi e tuttavia quel confronto per andare a rompere il cordone ombelicale
Che ha soffocato la nostra azienda negli anni nei decenni e che ha impedito di sviluppare quello quella dialettica corretta che in Europa i servizi pubblici più evoluti hanno sviluppato fino ad avere oggi una centralità per tutto questo io credo che bisogna cercare un confronto che permetta non dei riproporre in termini diretti degli amministratori dell'azienda come espressioni degli apparati dei partiti per questo io credo che quella proposta che esisteva degli otto non sia la più validi
Ma che alla base di questo confronto debba esserci un livello di garanzia un'Authority più complessiva dalla quale debbano venir fuori tre uno o due amministratori con caratteristiche di autentica autonomia gestionale questo è un punto forte che permette di dare credibilità a una trattativa
E bisognerà andare fino in fondo in questo ma io dico ancora una cosa chi dovrà far parte di questo governo dell'azienda
Preoccupiamoci anche di questi
Perché non c'è solo il rischio di cui parlava Giulietti che ci siano degli astratti studiosi o dei professori che arrivano e poi ci mettono un anno anche solo per capire come funziona questa apparato Complesso nel sistema dei media c'è il rischio che ci sia da un lato una sommatoria di competenze che è un criterio fondamentale perché devono esistere ma non sufficiente
E dall'altro lato che ci sia una emanazioni diretta una longa manus sostanzialmente esecutiva del potere politico in tutte le sue componenti
E questo sarebbe il modo più sbagliato di affrontare questo problema
Perché l'intervento erette gli stessi problemi e noi sappiamo che ci sono in RAI eserciti di persone che sono pronte a dismettere le casacche ammettesse né delle altre a piazzarsi a sistemarsi così come esistono però anche eserciti di persone la cui professionalità le cui caratteristiche di creatività di idee di competenza di professionalità di esperienza non aspettano altro che di poter identificarsi in un progetto complessivo
E allora è vero quello che diceva Paissan che non spetta ai legislatori fare i palinsesti della RAI
Ma dovrà pur esserci un progetto un progetto fatto di idee guida e di valori di questo servizio pubblico all'interno di questa mutazione del mercato internazionale e nella situazione politica data di questo Paese
Con i nostri problemi alle porte con i problemi della riforma dello Stato dello stato sociale che deve conciliarsi con la programmazione economica del sud e del nord e del rapporto cittadini istituzioni
Ma come è possibile pensare a un ridimensionamento o una utilizzazione di tipo partitico divisa per aree
Di una struttura che soprattutto con le nuove tecnologie sarà decisiva per dare o non dare ai cittadini italiani strumenti critici di conoscenza e di valutazione della realtà
Elementi di arricchimento della propria cultura della propria personalità oppure un elemento di omologazione dove non solo passeranno prodotti e tecnologie stranieri perché già staccate indo abbondantemente ad esempio attraverso il gruppo di Mediaset
Ma passeranno inevitabilmente quegli elementi di disgregazione dove potranno inserirsi
Le avventure secessioniste e in quegli altri problemi esplosivi che noi conosciamo ecco dunque questo è il gatto e che a mio parere il mondo politico parlamentare deve recuperare
Guardando quindi al servizio pubblico della RAI non coma un elemento da regolamentare alla pari ma come ha una grande risorsa di fondo della nostra democrazia sulla quale investire
Nella quale formare una squadra
Che abbia la possibilità di avere una tensione ideale dei valori che si possa identificare in un nuovo concetto di servizio pubblico in un'Europa e in un mondo che vanno per di più verso quel moltiplicarsi di segnali quel discorso per rapporto tra la gente e governanti che noi conosciamo e che è complesso dovunque
Allora io credo che non ci sia bisogno
Né di yes men
Nei di tecnocrati
C'è bisogno di gente che che veda acquisto Progetto comunque
Per il governo di questa azienda questi valori portanti che li collochi nel mercato che si misuri con la parte migliore dell'azienda che esiste che vuole dare che vuole però identificarsi in qualche cosa di credibile e di nuovo
Ciò Giovanni letto dei comitati Prodi
Tanti problemi toccati mi limiterò solo uno l'emergenza e alla nomina del vertice RAI
L'emergenza esce chi non la ritiene tale e perché o non conosce la situazione in cui versa la RAI o a pensieri inconfessabili
Cioè quello di indebolire ancora di più il servizio pubblico per renderne più facile la Martini esazione
Che quindi una assoluta necessità
Di avere subito il rinnovo del vertice della RAI
Preferibilmente con una nuova legge che però non può essere quella già approvata alla Camera nella passata legislatura che era macchinosa
E dichiaratamente lottizzatore gravi in quanto permetteva ogni gruppo politico di nominare un suo referente
Ne è una simile a quella che comporti ugualmente una spartizione di posti tra i vari gruppi parlamentari sì invece una un legge che distingua due livelli uno di garanzia democratica di indirizzo editoriale strategico e di controllo è una ristretta di gestione
Perché la RAI tra i tanti problemi da risolvere anche quello di allentare la morsa delle forze politiche sulla gestione dell'azienda
Teniamo però anzi ne siamo quasi sicuri che una legge innovativa che permetta al nuovo vertice di rilanciare il servizio pubblico egli avviarla una trasformazione in base ai progressi tecnologici
E alle nuove leggi che dovranno dare ordine al sistema globale delle telecomunicazioni porta via molto tempo
Allora meglio responsabilizzare i presidenti delle Camere a procedere con la legge oggi esistente essi forse potranno evitare i pericoli di una lottizzazione ed esprimere un vertice di valore professionale perché ne risponderanno direttamente e personalmente all'opinione pubblica
Per l'esperienza già fatta diciamo che non serve un vertice di persone genericamente di prestigio
Quanto di professionisti del settore in grado di comprendere e chiamare il servizio pubblico di conoscerne i problemi Elisa per lei avviare subito la soluzione
Perché il compito che si presenta loro è quanto mai arduo non hanno tempo per imparare il mestiere lo debbono già sapere esercitare debbono sapere scegliere gli uomini giusti e posti giusti riparando questo anche ad alcune delle più sgradevoli discriminazioni professionali
Operate del passato
Come comitato dell'Ulivo Rai ci riserviamo di presentare al nuovo vertice un memorandum
Sui problemi immediati e a quelli di medio termine che ha di fronte l'azienda e cercheremo di operare un'azione di continuo stimolo perché essi siano affrontati e risolti
Bellucci
L'ultimo politico vero Robur evidentemente in questi lunghi anni Rossi interviene all'inizio o se non si fa come devo la partecipazione per pochi addetti la venti interna però mi sembrava doveroso dire due parole rispetto anche approvano le piccole
No non lo vedo veloce uno che va rispettato e va ringraziato perché si è fermato gli atti evidentemente altri problemi
Vi portavano fuori dalla riunione ma io volevo dire due cose che ritengo testamenti portate anche importante perché è rimasto perché sono i colleghi interni alla Rai che tra l'altro in questo momento sono come dire l'elemento di equilibrio che mantiene ancora l'azienda in mancanza di un vertice
Io ho sentito parlare il primo intervento del di Giovanardi è stato un intervento che è stato pericolosissimo perché era un intervento tendente ad accreditare come dire una sorta di democrazia solo se si faceva una legge rispetto al nuovo consiglio d'amministrazione della RAI io sostengo la cosa modo se vice che non è come di un'occupazione un'occupazione militare i qualora si dovesse addivenire ad una soluzione di tipo diverso rispetta la legge per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione ed ha dato che sono anche preoccupato per i tempi che si stanno dando anche da parte di chi è intenzionato a risolvere velocemente il problema del consiglio d'amministrazione noi non siamo un'azienda in grado di aspettare il quindici luglio per avere i vertici perché per la prima volta un'emergenza e sistema esiste come dire raddoppiata dal punto di vista della gravità per la prima volta nella nostra storia azienda alé noi abbiamo una tecnostruttura un vertice come dire di licenziare non più unito e voi tutti come dire ne siete come dire consapevoli lo vede quotidianamente lo vedete questo grande problema abbiamo un consiglio d'amministrazione come dire che non c'è più
Un consiglio di amministrazione che sta facendo in qualche modo promozione dalla propria immagine c'è qualcuno che sta tentando di essere riconfermato in questo consiglio d'amministrazione si arriva ridicolo all'interno di questo consiglio d'amministrazione chiedendo in modo sbagliato e umiliante ad un dirigente mettersi in pelle che ovviamente non ottempera rispetta questo facendo di fatto di questa azienda una sorta di Fort Apache non è possibile allora in Consiglio va immediatamente innovato rispetto a questo poi la legge venga venga rapidamente ma c'è una fase come dire l'interregno pericolosi sia per l'azienda stessa alla non ci sono alibi per le forze può che non si può inventare in questo momento la democrazia e il pluralismo perché ha detto qualcun altro rispetto a quello che doveva vincere nel passato questo è stato fatto e non è tempo che i cinque consiglieri d'amministrazione che debbono essere batti non possono essere come dire individuali in aree diverse Reed spetta a questo come non è possibile come diceva Paissan pensare ad opzioni della lega rispetto alla RAI ma che senso ha in questo Paese basta alzare come dire il tono della voce fare azioni come dire anche illegali e a quel momento sì alla porta sibila lo porta vietare nel consiglio d'amministrazione della RAI non è possibile come giustamente diceva voglio che magari addirittura identificare una Rete di riferimento rispetto alla lirica la RAI deve essere come dire azioni ricevo perché a servizio dei cittadini e non certamente al servizio di quelle forze politiche in questo momento sanno propugnando azioni diverse rispetto al discorso dell'unità nazionale allora come di va benissimo abbiamo colto tutto il segno che le forze politiche hanno acquisito l'emergenza di questa azienda per esempio a me dispiace che il ministro non sia venuto questo oggi perché sicuramente avrebbe voluto acquisire un dato rispetto a quello che noi dobbiamo dire che pochi giorni la prossima settimana c'è un Consiglio dei ministri europei a Firenze che determina le quote di produzione all'interno dei palinsesti televisivi dei vari Paesi ebbene come pensare che non ci si batta per esempio per il raggiungimento di un un po'di una quota maggioritaria all'interno dei palinsesti capita in conto dell'attività produttiva delle varie televisioni ovviamente io parlo di produzione all'interno ovviamente non produzione all'APPA in appalto questa è un'azienda che è strutturata sul territorio che ha quattro centri di produzione abeti sedi regionali e beh è un'azienda che è in grado di potere sicuramente produrre dal nord al sud dal centro ebbene noi dei riappropriamo ci è uno strumento facciamo valere come dire la nostra forza all'interno anche dalla Comunità economica europea in queste ore un evento importante perché qualora mi diventa produttivi qualora si diventa sul mercato in quel momento sia capisco anche le risorse si fa il servizio pubblico questo il servizio Pubblico allora il messaggio che per uscire da questo convegno che sicuramente è stato utilissimo e quello che rapidamente ma rapidamente significherà ieri uno consiglio d'amministrazione chi di voi provente impegnato sindacalmente comunque socialmente al per la giacca si rende conto di non avere un'interfaccia non c'è una Direzione del personale non ce la direzione generale non c'è una struttura di supporto rispetto a quelle che sono le stanze dei lavoratori perché voi non ci si può dimenticare che siamo di fronte ad un'azienda che Pato gli undici mila dipendenti
E di undici mila come dire esigenze all'interno di questo ci sono contratti che vanno chiusi e va assolutamente rispettato un calendario noi chiediamo fortemente pesantemente l'immediata nomina del nuovo consiglio d'amministrazione
Fabrizio Del Noce
Prendo la parola brevemente perché ho sentito alcune cose che mi sono apparse decisamente interessante innanzitutto sentito nella grande maggioranza degli interventi sotterra nel sottofondo un grande amore per la RAI un grande rispetto per il ruolo che la RAI ha avuto nelle quasi oltre quarant'anni della sua storia ecco io credo che questo sia un o dei punti essenziali su cui abbiamo lavorato del resto insieme nell'ultima fase della scorsa legislatura anche come persone con cui in passato aveva avuto nelle polemiche presente con Giulietti
E alla fine ci siamo trovati proprio su questo punto che secondo me essenziale una vera emergenza allora io credo che ci siano oggi le condizioni perché nelle leggi che riguardano l'emittenza e in particolare per quanto riguarda l'emergenza della RAI si possa lavora e insieme e a risolvere insieme no nello spirito certamente della neo lottizzazione di un neo consociativismo proprio chi mi conosce lo sa e assolutamente al di fuori delle mie corde sono totalmente d'accordo con Giulietti che non si debba procedere a quel quattro più quattro che era una legge accettate in emergenza alla fine della scorsa legislatura ma che certamente risponderebbe soltanto oggi alle esigenze di chi vuole Rillo attizzare all'interno mettendo tagliando a fette come fosse un salame i posti nel consiglio d'amministrazione quindi certamente sono da cui vi si Mogol Giulietti su questa strada e sono altrettanto d'accordo che ci debba essere da parte del Polo un sì o no pressoché immediato perché non si può tergiversare non si può continuare nelle attese per cui Mediaset non va in Borsa in attesa che Mediaset non vale in Borsa noi si procede nemmeno a risolvere l'anomalia della Rai che da tempo oramai senza un governo ecco questi sono delle emergenze su cui credo che al di là di quelle che possono essere delle divergenze politiche di attuazione ci deve essere una convergenza politica di strategia generale nel interesse del Paese ritengo e continuo a ritenere che mo'sempre ritenuto la utilità la profondo utilità del servizio pubblico che non può essere ridimensionato non ho sentito qui parlare di una cosa estremamente importante perché la RAI deve potere contare appieno sulle sue risorse non si può pensare né di togliere la pubblicità né di fare né di dare gli è una rete come se fosse una anche qui fette di salame da tagliare se la RAI deve continuare con il pieno delle sue risorse
Per potere risolvere quel ruolo che ha svolto fortemente in passato un po'meno fortemente in tempi successivi però vorrei anche dire alcune un'altra cosa cioè che lo dico io da liberale quindi credo di poter avere titolo per poterlo dire che c'è un'emergenza sostanziale poter riportare alla all'attenzione di tutti nell'ambito di quella che la discussione della produzione televisiva io vedo un calo preoccupante che ovviamente questo punto Cozza sia con la logica del servizio pubblico sia come la logica di una frenata televisione commerciale la vita non è tutta un quiz e la vita ovviamente non è una corsa al rialzo di stipendio di guadagni la vita non è semplicemente quella che viene riproposta sistematicamente dalle trasmissioni che vediamo nella prime serate di RAI uno oramai da anni purtroppo a questa parte e le vediamo ovviamente
Come
La Rizzo talmente volgare questo tipo di di di reddito di uscita che non rispondo nemmeno il e discorso di eliche che stavo dicendo invece ritengo che ci sia un'emergenza su quelli che sono i temi qualitativi della e dell'emergenza qualitativa delle trasmissioni televisive quindi il il Illy dibattito su quella che è l'emergenza Rai deve essere in i diciamo deve continuare su questi altri temi su questi altri svolgimenti questo è uno spirito che io credo che di avere portato avanti dall'ultima parte dalla vecchia legislatura e credo che sia quella che deve uno presiedere a quelli che si i dialoghi di oggi del Polo con l'Ulivo ma questo non era un interesse spartitorio ma di un interesse generale del Paese grazie
Va be Mattarella
Grazie bastano poche parole per dire due cose
Essenzialmente
L'urgenza è stata sottolineata sentito gli ultimi interventi ma credo che tutti abbiamo parlato
Cioè l'estrema urgenza di dare all'azienda
Un'amministrazione un Governo immediatamente
Un ritardo ulteriore
E luglio è già tardi
Crea un danno alla struttura e l'azienda in quelle parti del suo corpo che sono le meno evidenti fra quelle che poi è più difficile possono recuperare adeguatamente
Il allora sei doveroso come lo è
Il tentativo di dar vita
Velocissimamente alla nuova legge che regoli
Tutto il settore è altrettanto doveroso non perder tempo integrativi inutili
Non soltanto perché il
Sì in tasse rende il Parlamento di un ulteriore di un ulteriore intralcio che servirebbe a quello già pesante decreti legge
Perché è inutile appunto dannoso fare attività inutile perché la Puglia pubblico non ci perdonerà il decreto non tollererebbe che essi procedesse nell'avvio lavori parlamentari ad un dibattito sterile
E allora occorre verificare velocemente
Se vi è una reale convergenza una reale volontà iter vita con grandissima sollecitudine nell'immediatezza normativa altrimenti è bene che si formi con la vecchia legge nuovo consiglio di amministrazione
Perché ripeto è doveroso da di quella vita nuova legge al tavolo rosso però quello di non fare inutili inutili opere utili itinerari parlamentari
L'altro problema l'altra cosa che vorrà dire riguarda la prospettiva di di o di revisione di interventi sul sistema io non entro nel merito
Con una sconto UE sono in continuazione di metro soprattutto la prima che occorre che in questo lavoro che andrà fatto velocemente
Si abbia un raccordo parlamentare con le conclude le parti Ratan Tata sociali
Con chi nell'azienda
Per esempio lavora rappresenta e coloro che vi sono impegnati questo sarà certamente fatto dalla maggioranza tra gli ha fatto da tutti certamente sarà fatto dal mio gruppo
Come metodo e un impegno di confronto prima di arrivare alle soluzioni di ascolto e di confronto e di dialogo con chi rappresenta dell'azienda il suo il coloro che vi sono impegnate vi lavorano
La seconda considerazione anche questa di obiettivo generale quasi di metodo
E che è chiaro che avevo estrema deve con delle tre vedere un ruolo non soltanto non marginale
Madesimo dell'azienda dell'azienda pubblica tenendo conto che la vertenza la Corte costituzionale non riguarda la RAI tenendo conto del bisogno che l'azienda avvia oltre che risorse abbia anche nella sua nelle prospettive di immediata applicazione utilizzazione la posa di accedere a tutte e tre col GE che vi sono queste sono le considerazioni che mi sembra in questo momento sia giusto fare che faccio anche per conto del mio gruppo sul piano del metodo degli obiettivi generali e sul piano della immediatezza e gli impegni parlamentari
Andrea bella o di radio radicale
Ritardi che mai perfettamente allora e io naturalmente sono un po'imbarazzato perché non sono dei mostri sono come hanno detto la presidenza un lavoratore di radio radicale sono lavoratori sindacalizzati o di radio radicale per quanto questo possa sembrare strano
E e vorrei punto parlarvi un'utopia parlare proprio perché mi pare che unica cosa che può cumulare diciamo la piccola emittente
Che sono qui a presentare personalmente e voi il servizio anche pubblico che svolge radio radicale da questo punto di vista penso che l'unica assise che insomma di lavoratori sindacalizzati che può forse essere sensibili alle preoccupazioni che adesso esporrò è quello appunto di lavoratori che un servizio pubblico come la RAI
E da questo punto di vista le preoccupazioni sono queste che vi vorrei esporre cioè la nostra radio diciamo è anche un servizio pubblico perché oltre a fare
La trasmissione dei lavori parlamentari per cui appagata fa anche cerca di fare un lavoro giornalistico particolare seguendo congressi tutti i partiti conferenze convegni dibattiti anche altre istituzioni come CSM la Corte costituzionale ma con una particolarità un'originalità che penso vada Nevada riconosciuta cioè documentando integralmente o quasi le cose che regista comando indiretta da questo punto di vista et de questa in realtà di cui voglio parlare dei il problema della difesa di una struttura un meglio di una serie di professionalità che ci sono una questa emittente
Che naturalmente non non si parla più di undici mila lavoratori si parla di cinquanta con un certo indotto di cento persone insomma che lavorano appunto in questa emittente e queste professionalità che vanno da professionalità tecniche giornalistiche archivistiche e che purtroppo per anche forse per la natura specifica delle questa emittente potrebbero essere messi in discussione per diciamo così beghe politiche e questo la riflessione che vi invito a fare per cui sono venuto qui appunto come si possa interagire tra lavoratori punto sindacalizzati di emittenti diverse che in qualche modo hanno appunto questa cosa in comune secondo me era di una di tale da questo punto di vista penso potrebbe interessare nel senso che la sua le sue professionalità e e dovrebbe essere anche come dire tutelata non disperse queste professionalità al di là appunto della
Della suo ruolo che potremmo definire a un certo punto di vista ambiguo perché anche radio di partito da questo punto di vista quello che io sono venuto a dirvi è che dei lavoratori sindacalizzati di radio radicale o meglio io però parla patito persona tra per quanto mi riguarda sicuramente vorremmo appunto instaurare un rapporto con i lavoratori sindacalizzati della RAI per tutelare questa professionalità questo servizio pubblico che può essere messo in discussione dalle beghe politiche sicuramente ci saranno esso non voglio entrare nel merito di di queste beghe perché non è che sono troppi a fare politica non è questo il punto è appunto un problema di tutela di una patrimonio che ripeto queste riconosciuto anche da da molti parlamentare da molti uomini politici e di cultura secondo me va tutelato vi ringrazio
Grazie
Allora siamo alla conclusione che affidiamo Romano Pasqualucci presidente della drag
Tra l'altro grazie alla fine conclude del allora oggi abbiamo vissuto una giornata una mattinata particolari
è vero che nelle momenti di maggiore gravità ci si ritrova più facilmente d'accordo
E tutte le sigle sindacali avevano organizzato questo incontro nelle tentativo di raggruppare intorno alla e vera ed effettiva ed emergenza che stiamo vivendo
E che questo è un punto che ci fa piacere perché abbiamo visto che è stato avvertito da tutti coloro che sono intervenuti tutti rappresentanti parlamentari nonostante le opinioni diverse che hanno avuto modo di esprimere
Hanno avuto anche modo di convergere sul riconoscimento dello stato di emergenza
Il convegno ovviamente ha consentito di trattare anche argomenti
Che eccedono l'emergenza perché scendere poi sull'esame della legge di sistema che dovrà essere adottata un confronto su quale sia noi ADRAI sia tutti gli altri colleghi e delle altre organizzazioni sindacali non vorremmo assolutamente essere assente
Perché per anni crediamo come rappresentanze sindacali di aver subito le leggi che sono state fatte sull'emittenza pubblica
Noi vogliamo essere partecipi delle nuove registrazioni sull'emittenza ab su questo profilo debbo ringraziare particolare onorevole Mattarella che ha dato assicurazione che non si farà
Un nuovo una nuova registrazione se non sentendo anche le esigenza che saranno espresse dalle
Dalle forze sociali
Io credo che non abbiamo esaurito intanto il nostro compito con questa mattinata con questa giornata
Perché è un nostro impegno continuare a spingere in questi giorni con richieste di colloqui con richieste di incontri separatamente insieme
A continuare a spingere sui rappresentanti parlamentari perché la nostra solo sulla nostra situazione trova al più presto la soluzione che sarà più opportuna avrà avuto la valutazione più coerente nell'ambito parlamentare
E necessario farlo presto perché il motore che spinge l'azienda e esausto
Se non ci danno un motore nuovo noi non riusciamo più a correre questo è il punto fondamentale vi ringrazio di aver partecipato e ci auguriamo di poterci rivedere presto per altre iniziative di questo genere
Allora grazie a tutti per la calda il caso di dire partecipazione ora comunicazione il servizio per i colleghi dell'Usigrai esecutivo e commissioni sono pre Gatti di trattenersi per questa mania che c'ha ormai la nostra organizzazione sindacale esaltare i pranzi anche il cede RS anche CDR