"Un'altra idea di questo Stato. Dieci anni tra istituzioni e comunicazione" presentazione del libro di Stefano Rolando, ed. Costa & Nolan presso il CNEL

Già in onda quindi potremmo siamo in cui che il quarto d'ora accademico da tempo finito
L'università come sapete il quarto d'ora accademico non c'è più
Sono Mario Morcellini buonasera a tutti abbiamo un compito molto gradito
Che è quello di discutere stasera
Il libro di Stefano Rolando un'altra idea di questo Stato dieci anni tra istituzione comunicazione
Il libro pubblicato come sapete dalla casa editrice Costa e Nolan ma anche qui presente che ringraziamo così come ringraziamo il CNEL per la ospitalità che ci concede il parte perché noi abbiamo stasera
Già fisicamente presente qui in parte di assoluta autorevolezza
E non credo che sia retorica ricordarlo
E questo fa sì che il tema della tavola rotonda non sia soltanto ovviamente il libro ma volontà dell'autore dell'editore hanno voluto che ci sia una tematizzazione analitica di questa lettura cittadini di questo Stato oggi
Ho pensato però che questo tipo di spostamento di accento poteva in qualche modo rischiare di far sì che il libro passasse in subordine anche perché
Il tema può tagliare la parte più corposi propositiva più forte del libero ma certamente o tagliare anche la parte di ricostruzione come per la parte di costruzione di questi dieci anni che invece a mio giudizio sono importanti perché fanno di questo libro un elemento prezioso allora io mi avventuro nella lettura brevissima di quella che è una nuova figura retorica che è una recensione in pubblico
L'arresto il libro ha una struttura argomentativa che per chi l'ha letto è assolutamente atipica
Sembra a suo modo un ipertesto cioè un testo scritto e dettato con indifferenza alla lunghezza dei periodi come io ogni tanto hanno però quello qua e là questo all'esenzione poi per l'edizione la stampa della nostra rivista sarà più lunga ne abbiamo fatto anche una specie di analisi lessicale si vede che un libro molto appassionato vi leggo questa piccola recinzione che entra nel merito del libro e quindi dà anche la possibilità ai nostri ospiti di partire dal tema di partire anche dal libro
Il libro di un'onda di quelli che si fanno leggere volentieri come tutte le cose di qualità non provoca uno choc immediato ma lascia un'impressione prolungata
Si scava un costo discreto nella memoria da cui sai che tornerai più volte alla ricerca di nuove tracce di pensieri coltivati il destino di libri che noi abbiamo perso questa abitudine dovremmo definire belli
Questo di non darti tutto e subito ma di lasciarsi spillare un po'alla volta
E quelli che sembrano appena a prima vista un'andatura linguistica un po'caracollante un percorso ondivago si ribellano alla lunga una riflessione articolata pensosa dietro l'abituale brillantezza e una straordinaria ricchezza di possibilità di letture
Il libro di Rolando si fa leggere anzitutto e questo è un messaggio che mi viene da nei gusti letterari per la prosa e per lo stile che sembrano ricalcare l'andatura di un libello settecentesco di un libro di bordo di un appassionato racconto di viaggi
Già in altri casi Stefano ci ha regalato racconti di viaggi
Ma non è affatto un diario o meglio non è semplicemente un diario sarà per la galleria di personaggi commessi di Stato grandi e piccoli con assoluta i quali imita direi
Che sfila attraverso gli oblò per l'ufficialità degli aventi per l'aria antica che costerà che sembra di sentire in alcuni corridoi davanti ad alcune scrivanie ma il libro va ben oltre il finisce per accennare persona sicuramente un decennio di storia italiana quello a cui accennavo nell'incipit l'ultimo sfogliando nello stesso tempo i tic i vizi i sogni di una fetta importante della nostra vita istituzionale dello stato in qualche passo di questo libro sembra di cogliere addirittura le ansie gli umori quasi il respiro
Il libro si fa leggere per la nettezza e l'equilibrio
Non sempre facili da mantenere quando si è vissuta la vita dell'apparato amministrativo all'interno di un posto come quello che Stefano Rolando occupato per dieci anni un po'di mesi
Nettezza e l'equilibrio con cui tratteggia i luoghi le persone gli eventi
Il volto di Gino Cervi giovane non viene mai sopraffatto né da lire né della rassegnazione come quello di un timoniere che sa di non poter scoprire terre incognite o conquistare nuovi continenti ma alla rotta ci tiene eccome
Si fa leggere ancora per la semplicità con cui affronta un argomento complesso per la lucida lucidità con cui toglie dal piedistallo della banca banalità
I temi apparentemente semplice che possono e debbono animare una cultura di governo seria e competente
Quelle stesse idee semplici che poi stanno alla base di un altrettanto serena cultura comunicativa da questo punto di vista il libro poteva altrettanto bene intitolarsi un'altra idea della comunicazione
Il libro presenta l'aspetto scorre l'odio impattato moralistico di un libello di precetti soprattutto se si pensa alla struttura dei titoli
Tesi a orientare la bussola nel passaggio non tanto largo tra modi opposti estremi di concepire lo Stato in se stesso i meandri della burocrazia e l'imperativo Carmine ormai è diventato quasi un'ovvietà della modernità comunicare
Le stesse s'ma si capisce fin dalle prime battute che il suo capo da cabotaggio tutt'altro che piccolo è tuttavia usciti dalla cronaca briosa e condotta talvolta con puntiglio usciti dal resoconto dei progetti dei fatti delle difficoltà restano le idee l'architettura le osservazioni il valore di una testimonianza ma il quadro in cui complessivo certamente è tutt'altro che trionfale la lucidità dell'autore vede gli aspetti critici e i compiti onorati
Ma anche quelli non onorati gli aspetti positivi delle sconfitte o delle battute d'arresto ma comunque tutto ciò impedisce all'autore di chiudere la sua esperienza col tono dei film di guerra missione compiuta
La missione non è compiuta e noi lo sappiamo bene sette volte il nostro autore si è scontrato nel definire l'indice
Contro i sette vizi capitali dello Stato italiano
Delle strutture che lo compongono e soprattutto delle montagne mentalità che lo sorreggono
Di qualcuno si alleviato l'effetto a qualcun altro di questi vizi è stata messa la sordina ma tutti sappiamo sappiamo che il Bureau Sauro non sarà vinto finché finché tutte le teste non saranno tagliate
Quando riesce a rendere attraente incoraggiante perfino la chiusa sulle cose che ancora restano da fare usando un timbro progettuale
Che gli ha consentito di resistere lancia in resta contro l'abbraccio soffocante di un Moloch che quando comanda ordina e quando comunica balbetta
Dieci anni passati così
Ma le cose che restano da fare sono molto importanti pur senza indulgere oltre nel dipingere
Con la tavolozza dell'ironia il ritratto dell'apparato statale della sua attività comunicativa
Ed è vero che si è molto c'è ancora da fare il bilancio che possiamo tratteggiare oggi non è sconfortante perché non possiamo trascurare in molti passi in avanti compiuti nella direzione che ci sembra sostenibile
La volontà del legislatore ha preso atto della necessità della trasparenza nel rapporto tra istituzioni e cittadini utenti le amministrazioni si stanno alacremente muovendo in questa direzione
Sono l'una e l'altra qui rappresentate tra tutte le difficoltà che secoli di disabitudine comportano ma anche lanciando segnali
Incredibilmente incoraggianti se sono avessimo fatto un ragionamento di questo genere pochi anni fa e abbiamo già a disposizione modelli e strumenti collaudati che possono fornire prestazioni eccellenti
Tra questi un posto di eminenze certamente il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ma non possiamo esimerci da rendere omaggio all'autore
Per questo tuttavia renderemmo un cattivo servizio annui alla comunità se ci limitassimo a constatare solo i progressi compiuti da quando De Gasperi lamentano impressionante leggere questa frase in questo libro quarant'anni fa
Chi è inconcepibile che lo Stato non sia fornito di strumenti di comunicazione con la pubblica opinione al contrario di quelli che la sua prosa di quegli anni chiamava di agenti privati
Quarant'anni fa sembra una diagnosi di cinque anni fa
Il comune sentire resta ancora diffusa infatti la percezione di una resistenza complessiva da parte dello Stato verso la comunicazione di una capacità dubbia o mai realmente messa alla prova di una reticenza che allontanerà fradici e non si estirpate decreto
E anche agli studiosi è toccato il compito di proporre qualche riflessione su questo nodo che non arriva a sciogliersi quindi c'è ancora molto da noi da fare e anche per i professori gli accademici molto da studiare
Mi pare di cogliere concludendo qualche assonanza tra la crisi di che su questo vogliamo lavorare ancora all'apertura del nuovo anno accademico con un'iniziativa pubblica
Qualche assonanza tra la crisi di legittimazione politico istituzionale che si è prodotta in Italia a partire dai clamori un po'vuoti degli anni ottanta e la sostanziale latitudine latitanza di abitudine comunicativo tra Stato e cittadino
Che vadano al di là dei facili proclami delle campagne elettorali elettrizzante nelle campagne sociali meritevoli ma finalizzate all'enfasi gli aspetti specifici
E probabile quindi che la scommessa sulla capacità comunicativa delle istituzioni
Non riguardi solo l'adempimento di un dovere di correttezza o il miglioramento di l'attività degli uffici o una più pronta soddisfazione delle esigenze degli utenti sms evidentemente problemi di fondo
Di architettura una questione fondamentale della tutela dei diritti del Regolamento di questi al sistema sociale toccando il timbro complessivo della vita civile e delle funzioni istituzionali chiudendo si potrebbe interpretare banalmente o in modo furbo questa indicazione pensando che il comunicare possa sostituirsi al fare qualcuno certamente in questi anni lo può aver pensato a una scorciatoia così agevole
Non è possibile trovare un'interpretazione più falsa perché è impossibile non ribadire qui che tra fare comunicare non esiste distinzione alcuna
L'azione sociale non è tale se solipsistica la comunicazione non è tale se non possiede un alto passo di concreta performatività
Inutile dire che ci possono essere sul libro anche aspetti di presa di distanza presente noi riteniamo un po'eccessiva l'enfasi nei confronti dei media stampati e radiotelevisivi lavoro che abbiamo fatto anche quest'anno sulla campagna elettorale si riporta pensare che la televisione si è veramente il Midi un centrale ma su questo penso che il dibattito di oggi e il dibattito che a partire da questo libro si potrà accendere anche oltre questa stanza ci potrà dare informazione diagnosi più sicure
Ovviamente io non ho il compito di fare una diagnosi di questo libro avevo solo l'interesse etico e accademico a farsi che il dibattito che adesso si accende nel rigoroso ordine
Che abbiamo nel programma corretto ovviamente con la tempestività degli intervenienti ci consentirà di sollecitarli a una riflessione che riguardi il tema di oggi cittadino di questo Stato a partire dal libro di Rolando
La parola ora a Giuliano Amato
Una
Io devo dire la verità in genere quando leggo un libro amo poi dire quello che m'è venuta in mente leggendo nonché raramente coincide quei titoli che vengono dati ai dibattiti quindi non ho
Non assumo alcun impegno di essere coerente al titolo del dibattito sarò coerente alla vettura che ho fatto
Chi ha questi dieci anni di cui sono in parte responsabile per quanto riguarda il fatto che Stefano li abbia vissuti dove li ha vissuti
Chi ha vissuto proprio con passione e con
Io penso irrefrenabile ottimismo tanto irrefrenabile
Da sfiorare a volte degli ostacoli giganteschi che la cultura collettiva degli italiani gli opponeva dei quali non è mai chiaro se lui si accorge se vivo preferisse ignorare
Andando incontro così a polemiche a volte clamorose utilissime feconde come faceva hanno sipario così se se è lecito il paragone i santi cioè con il candore dei santi
Il libro riflette questa passione questo ottimismo sui condomini il quindi permette poi a chi lo legge combusto come è stato detto
Di cogliere da un lato il male e il bene dello Stato nel suo insieme che così vengono tratteggiati bene nelle prime pagine del libro
Ecco dall'altro le questioni
Della a sorte nella esperienza di Stefano e quindi nella sua avventura
Attraverso l'editoria la promozione della cultura la trasparenza e le campagne della pubblica amministrazione premi faticosamente identificati come obiettivi di un'azione possibile e e collocati immune inferno di ostacolo che appunto Stefano a attraversato
Coi piedi nudi sulle fiamme
Io mi sono molto divertito accogliere appunto il suo carattere nella descrizione di della tipologia umana di quest'arca di Noemi di questo spezzone di mondo che l'amministrazione italiana
E che sono no l'amministrazione della che sono gli esseri umani che popolano l'amministrazione italiana in realtà ed era il loro diversificate reazione agli stimoli generalmente negativi oggi si chiamano rintuzza gli stimoli che ricevo hanno per il solo fatto di essere inglobati nella pubblica amministrazione dalla instabilità dei governi con i quali hanno a che fare
Alla così assurdità kafkiana delle procedure attraverso le quali i loro comportamenti le loro scelte le loro valutazioni diventano atti dello Stato
E Stefano lo lo descrive bene punto ed è bello il suo ottimismo in realtà ed è anche giusto perbacco che egli reagisca avendola vista dall'interno Luís nato non statale
Ecco l'accolga nei suoi aspetti positivi nelle sue motivazioni positive ecco in un tempo appunto nel quale che insomma se uno vuole strappare un applauso un imprenditore deve parlar male delle banchine se uno vuole strappare un applauso a un nordico deve parlar male della burocrazia ecco con queste e generalizzazioni fondamentalmente prive della luce dell'intelligenza
La cosa venne stabilita molto bellina non so insomma merita chi non l'ha letta dieci anni nove governi quindi uno fa un rapido conto insomma viene una mediamente allora come come reagisce uno che deve stabilire un rapporto con il governo dei se tre mesi passano per accreditare altri tre per regolarizzare le procedure interne dialogo firma Program
Tre ancora per consentire un adattamento del quadro politico il ministro del gabinetto i consiglieri alle opportunità del sistema delle competenze
Tre mesi fa tre Nesi infine perché sono gli ultimi per prendere parte costruttivamente e contemporaneamente per concedere
Ecco allora
Sembrava di Stevens che la nostra avventura ma è così ma allora voglio dire
Ma questi italiani che abitano questo Paese da due mila anni perché non adottano un rimedio per questa cosa che poi li fa incalzare contro i burocrati non vorrei fare il Punjab della burocrazia ma in fondo
Non è che se la scelte a questo destino al funzionario dello Stato se non trova ed è costretto ad un adattamento assolutamente assurdo infernale disumano puntuali c'ha tre mesi Presidente degli Stati Uniti che per governare a pochissimo ed è considerato istituzione di un sistema stabile a differenza dell'Italia no
In realtà a un anno e mezzo per governare perché appunto c'è ma uno e mezzo per acclimatarsi uno per prepararsi alla campagna elettorale successiva che ne rimane uno e mezzo perché un'arma
A in realtà cinque volte tanto quello che ha funzionari tre
Allora poi in un mondo del genere che invece poi è caratterizzato da procedure
In virtù delle quali la la cosa che riesce a mettere in piedi nei tre mesi che hai a disposizione per essere costruttivo ci mette tre anni per arrivare in fondo alla procedura ditemi appunto se il tasso di Spesal per psicanalista il basso nella pubblica amministrazione quanto sono robusti coloro che ci vivono
E certo le reazioni sono Diversi appunto perché non tutti qui qui su questa base si sarebbe spazio solo per pessimismo per descrivere reazione ma non c'è solo queste punto Stefano sa cogliere chi nonostante tutto cerca di difendere principi
Coglie certo quel burocratese
Normalmente vincolato ad una cultura della comunicazione di tipo simbolico Prévert balletto The Innico che si ritiene estraneo al conflitto che sta chiuso lì dentro
Turi Corea gli aforismi di Flaiano mi Nora prema un tre ce n'era un altro bello che aveva citato rom che i non a caso dopo la sua esperienza di due anni di ministero mi spezzo ma non mi spiego che questo è
è questo qua ecco è questo di cui parli tu in questo fornitura ma
Altri ancora sorniona mente coltivatori di un silenzio opportunistico anziché fattivo e spesso intelligente ma infine e vedete l'ottimismo dell'autore che non le cui poteva finire qui no ma ma infine ho visto anche un segmento di amministrazione teso verso una certa modernizzazione dello Stato gente serena è preoccupata
Progettuale forze un po'Penelope esca perché ogni anno aveva ricominciato
Costruttive talvolta al Volta delusa imparziale spesso impaziente caratteri mobili insomma che appartengono appunto dall'idea semplice di essere un soggetto tra i soggetti
Ma anche all'idea un po'meno semplice di credere nel cambiamento possibile ecco io sono contento che Stefano che ci ha sempre creduto nel cambiamento possibile forse il suo difetto di aver creduto anche a quello impossibile
Ecco abbia trovato dei simili dentro lo Stato di cui viene negata ingiustamente desistenze con uno dei miei esercizi con
Ragazzi che si laureano con me e quello di dirgli guarda che lo Stato non è quella schifezza che ti dicono
Ecco ci si può lavorare dentro vale la pena di fare
Voi avete delle delusioni ma vale la pena di farlo e cerco di spiegarmi
Come dall'editoria alle direzioni delle delle carceri e ai beni culturali e dall'altro ci siano tanti lavori attraverso i quali si ci si può esprimere
E si può mantenere una motivazione positiva certo
Bisogna volerlo essere ma è giusto che Stefano ricordi chi lo vuole essere il cuore naturalmente del libro e dedicato alle esperienze specifiche appunto qui dovrebbe de de del dipartimento
Che poi io riesco
Facilmente ricostruire memore dell'esperienza che abbiamo fatto insieme perché io l'ho vissuta questa storia avendo fatto come il mio illustre Miss in al sottosegretario alla presidenza senza troppa gente d'intorno avevo io mi occupavo io dell'editoria poi quando ce n'è tanti non si sa più che fare
Strana
Io c'avevo la delega per l'editoria
Facemmo lavoro utile
Dal punto in
Cancella mole sovvenzioni per i giornali quotidiane
Definimmo nuovi criteri per tutta l'attività relativa alle imprese editoriali mentre demmo un robusti Simo fondamento alla lavoro pubblico sulla impresa editoriale che sarebbe poi sboccato nella
Reazione del garante allora lo avevamo un garante ma era un gara Antino non era commette il franco che sei un autorità indipendente
Era un vecchio simpatico signore filiforme ex magistrati non non può per la morte di o fango procedura dimagrito da ultimo quindi non intendevo assolutamente insomma era proprio un becchino filiforme insomma che
Ci aveva un ufficietto al piano di sopra del dipartimento anche era un'appendice in realtà del dipartimento in base alla legge dell'ottantuno
Che poi il figlio una delle maggiori autorità indipendenti della Repubblica con la legge duecentoventitré del novanta ma il il corpus aprì la strada quella che le no fuga arrivarono in parallelo perché un arrivo nell'agosto l'altra nell'ottobre su due binari singolarmente separati
Il corpus delle funzioni e anche delle persone che esercitavano funzioni era il dipartimento
E fu un lavoro eccellente che foro giorno un personale eccellente lo ricorda nel libro personale di questo dipartimento si è forgiato proprio sulle vittoria personale di qualità e qui c'è appunto fra l'altro in Stefano il rimpianto di aver visto le funzioni maggiori quando la legge duecentoventitré che avrebbe identificate
Sfuggire al dipartimento con personale così ben qualifica e finire in un ufficio di garante di cui incerto Stefano non può negare il senso istituzionale perché la terzietà a un certo punto diventa un requisito essenziale per l'esercizio di queste funzioni
E ci sforziamo in molti di cercare di farlo capire cosa diversa dalla imparzialità che qualunque amministrazione vede seguire ma che ha il limite nel fatto che dipenda dagli indirizzi politici di un governo
Quindi qui non si capisce bene se di questo Stefano è disposto a prendere atto pure se ancora di dispiaccia di aver dov'
Uto cedere a quell'omino del piano di sopra la parte maggiore delle sue funzioni insomma oltre al piano nobile dopo la fine del dell'uomo
Ma certo ha ragione in un punto Franco te lo dico
Che insomma per completare
Ciò che Stefano ciò di cui Stefano sofferto e per farlo soffrire ancora di più per altre
In realtà bisognava prendere il meglio di chi si occupava dell'editoria cioè rubargli il personale rubargli il dipartimento dell'editoria mentre invece questo ufficio del garante è diventato un'armata Brancaleone di personale comandato da amministrazioni le più diverse
Che con grande fatica e non so francamente ma immagino con buoni risultati ma certo con grande fatica in questi due anni qualcuno ha cercato di rendere adeguato
A questa professionalità che invece era già in elevatissima qualità
All'interno del dipartimento
Questo fu il grande piedistallo
Su questo piedistallo ci domandavamo insieme cos'altro potevamo costruire ed è qui che ci siamo scontrati di più poi in particolare lui con gli ostacoli visibili e invisibili della nostra cultura collettiva alcuni suoi fantasmi e con le sue realtà
Perché gli altri due terreni erano li vedevamo fin dall'inizio la promozione della cultura e delle attività culturali
La promozione della comunicazione della pubblica amministrazione
Ora
Dal primo punto di vista aleggiava il Minculpop
Dal secondo punto di vista aleggiava la difficile distinzione tra informazione dell'amministrazione e propaganda del governo in carica
Ed è stato alle prese con questi dilemmi con quello civile con questo Caridi che Luís attraversato a piedi nudi nel fuoco
Che appunto è il suo straordinario ottimismo e la sua difficoltà distinguere tra ostacoli superabili ostacoli insuperabili
Lo hanno aiutato tremendamente ad arrivare sorridente e Gino Cervi non più proprio giovane ma in fondo non propriamente vecchio alla fine di questi suoi dieci anni perché appunto nella parte promozione della cultura
In realtà che noi ci trovammo come noi io Sissi mi premi letterari all'inizio dati così a liste di persone senza senza ammesso librai nessuna
Vivacità nessuna possibile prese a sull'opinione pubblica
Insomma ecco cercando male dopo di me ancora si è continuato a farlo anche meglio di trasformarla in un premio significativo
Ma questo implicava una cosa ed era qui l'ostacolo culturale implicava keeping però della presidenza del Consiglio fosse un buon timbro per l'attività appunto
Ora il paradosso è che la cultura italiana lo ritiene tale ma immediatamente lo respinge perché non ne vuol sapere di avere quel timbro ma capisce che è un timbro importante avremmo tanta voglia di essere francesi ma siamo spaventosamente italiani siamo combattuti all'interno di questo dilemma allora andare a prendere quel premio è una soddisfazione si capisce che ha un senso
Che un Governo dica qualcosa su ciò che culturalmente vale nel suo Paese ma allo stesso tempo si ha paura di esserne prigionieri
O perché si appartiene a una cultura politicamente alternativa
E e allora o somma o che scherziamo vero insomma ecco sarebbe come se Staino prendesse avesse preso in anni passati il premio della Presidenza del Consiglio
E Bobo più che altro insomma il personaggio scusate no ma per amore di intendo dire il personaggio ecco per loro quello che c'era la figlia con la quale parla sempre insomma quello lì e quello non l'appeal proprio
Ma si capisce che anche lui ne sarebbe contento però è costretto a rifiutare
è costretta dice
Ma a prescindere da questo anche altri in fondo perché c'è questa idea funziona
Insomma non riusciamo ad essere francese
Figuriamoci poi quando si va appare la giornata del libro a Francoforte
Ecco che si fa l'orlo sponsor no che fu questa esperienza che io me la ricordo ancora pace dove andare anche a Francoforte riuscì a non andarci quando si finisce in Cina nel viaggio coi suoi cari disse Andreotti vitale
Ma citato
Quando si organizzano eventi culturali attorno ai Mondiali qui e addirittura il rischio anni Trenta enorme uno si vede davanti ponte Flaminio con le statue che oggi pare che risentano delle palle da tennis
Ecco io ho trovato straordinario chi Stefano abbia saputo gettare tanti sassi in questa piccionaia così bisognosa di sassi
Il problema secondo me è rimasto tutto aperto non ce lo siamo affatto chiari
Così come non ci siamo chiariti la differenza tra
Informazione e propaganda
Si vuole un amministrazione non segreta
Però forse si vorrebbe una in un'amministrazione che dice solo governo ladro che se la prende col Governo c'è questo non è non è evidentemente possibile
Cioè sulla premessa che nella informazione e che esprime positivo c'è qualcosa di falso e bugiardo perché l'informazione vera io lo so da sempre è negativa
Non è perbacco così in un Paese nel quale abbiamo tante inefficienze tante cose che non funzionano e abbiamo avuto tanti padri nell'apparato pubblico
E tuttavia ingiusto dire che è tutto così e non sappiamo il male che facciamo a noi stessi
Il mare che ci facciamo nei nostri rapporti reciproci e i mali che facciamo a noi stessi nei rapporti con gli altri che chi hanno rapporti con noi dagli altri Paesi
Nel Zaire la percezione di un albo qualità irrimediabile alle brutture che pure sono state vinte
Non è un buon italiano quello che per essere buoni italiano dice che tutti i suoi compatrioti sono corrotti è un pessimo interna oppure si è quasi creato quest'obbligo convenzionale che non si è buoni italiani se non si dice che sono tutti ladri dal
E quale offesa terribile si fa a coloro che non lo sono
E come si rende immonda l'immagine di questo Paese in chi lo guarda da fuori sa benissimo quanti ladri ha in casa ed è tutto contento di sentir dire dagli italiani che però gli italiani lo sono di più
Ci sono conseguenze terrificanti da tutto questo a catena
Ma anche questo non non siamo riusciti ancora oggi a chiarirci
Se uno si domanda perché probabilmente le ragioni sono molto molto lontane affondano
Nel profondo della storia di un Paese che è sempre stato a culture divise
E che non è ancora riuscito a trovare oggi una sua cultura nazionale unificante
Non credo sia chiaro lo dico che sia mai un ministero che possano dare una cultura unificante se mai si formerà dovrà essere per canali del tutto Diversi tra quelli ministeriali e tuttavia
Che vi sia una sede istituzionale come ha cercato con la sua limpida
Ricerche a di dimostrare Stefano che se ci fosse sarebbe bene sì abbiamo dei tratti positivi noi italiani non c'è nulla di male a metterli in evidenza non è obbligatorio essere sciovinista FIE Provincial mente antinazionale
Ecco questo forse ha un senso e ha avuto un senso
Perché ecco lo ripeto il sogno di Stefano che vale addirittura al di là dell'editoria della promozione della cultura della trasparenza libro lo dice il suo sogno sarebbe stato quello di a vere
Della presidenza del Consiglio l'interlocutore istituzionale di tutto il mondo della comunicazione cosa che non è mai riuscito a fare e che non so se sarebbe stato bene che fosse riuscito a fare una Luini convinto
Allo scopo tra l'altro di potere diffondere un'immagine italiana
Ecco su questo noi siamo disposti a in picchiarlo molti di più in ma su questo forse ha ragione
Sono probabilmente ecco queste divisioni culturali di fondo che ci impediscono di accettare questo e forse ci impediscono di accettare lo stato che tutti noi vorremmo e cioè uno stato di cui essere orgogliosi anziché considerarlo palla al piede in fondo vi invitiamo coloro che la mettono in questo mondo
E uno Stato che in fondo ci promuova ci riconosca
Che noi apprezziamo e che apprezzino in questo è probabilmente ciò che lui avrebbe voluto che il paradosso è ciò che probabilmente la stragrande maggioranza degli italiani vorrebbero ma non sono in grado di dire
Perciò questo libro potrebbe essere intitolato tutto ciò che vorreste dire sullo stato che non avete il coraggio di dire con Woody Allen all'italiana sottostante
Mi pare che il presidente Amato abbia fatto una specie di postazione del libro è un vero peccato che gli strumenti editoriali non consentano di trasformare l'ipertesto aggiungendo che si
Il dischetto
è una fortuna che non sia stato al tema perché penso che la lettura del libro
Sia stata assai penetrante ma soprattutto perché poi ritorno al tema cittadini di questo Stato oggi c'era anche in questo richiamo alle virtù civili che ci mancano quelle dovremmo avere il coraggio di ammettere un po'più esplicitamente nel nostro rapporto intersoggettiva adesso la parola
Al presidente del CNEL professor Giuseppe De Rita
Alvaro una riflessione diverso anche se molto convergente rileva che ho fatto prima Julian
Sul significato diciamo così profondo se non si può dire di queste esperienze e dieci anni
Mi sembra a me che dieci anni e un mese come dice lui nella sua lettera di congedo
De Canio mesi sono un periodo molto comunque
Molto lungo e in fondo un periodo su cui si può fare un bilancio vero
Bilancio un professionale un bilancio amministrativo se volete anche un bilancio culturali
I tempi sono molto importante nella vita di ciascuno di noi sono molto importanti anche il vero tramutare l'innovazione in realtà istituzionale in realtà concreta
Io sto per dire ho letto l'altro giorno il libro del mio vecchio Presidente Gino Martinoli
Il quale quando parla di servilismo che entrai come giovani ingegneri all'Olivetti
Nell'autunno del mille novecentoventidue resta così arrivi ne è uscito dopo trent'anni come direttore generale vive ancora a novantacinque anni riuscitissimo fa il presidente del Censis
E mentre capisco che Martinoli dal ventidue al quaranta al cinquanta in pratica ha fatto l'Olivetti
Lo dico perché Stefano finisce dopo dieci mesi o forse meno oggi la sua corsa in Olivetti
E dà il senso di cosa significano dieci mesi dieci anni novantacinque anni di vita o trent'anni di di aziende dieci anni sono un periodo intermedio non sono i trent'anni di amministratore delegato e direttore generale di un'azienda non sono i pochi mesi passati in un'azienda sono dieci anni passati in amministrazione
E quindi vanno visti in in termini molto particolare
Hanno visto per quello che è stato fatto non è stato fatto vanno viste o per quello che avuto come significato questa esperienza nei confronti dello standard ha visto anche sul piano personale questi sono i miei tre valutazione
Prima ma visto quello che è stato fatto non è stato fatto anch'io sono stato compagno di strada di questi dieci anni di domando l'amministrazione ha fatto il vicepresidente vicario
Per la Commissione dell'immagine Italia per molti per molti anni fino a quando ce ne siamo allontanati lui dice nella nella nel libro mai sono via via allontanato volutamente e io stesso mi sono allontanato volutamente a questi tanti anni di vicinanza fatti anche Coppa voi come il rapporto annuale il primo rapporto sulla comunicazione pubblica questi tanti anni vicinanza li vado a vedere in termini di che cosa si è fatto
E lo ha per vedere cosa si è fatto vado a vedere quello che Stefano dice che non è stato fatto quello che lascia incompiuto quello che nasce come desiderio come cosa non neppure cominciare
Io dice quattro cose giudice sei ma io tu le strade
Primo non sono riuscito a fare
L'internazione essa alla tedesca
Cioè un luogo dove la cultura italiana o l'immagine Italia si fa costantemente si fa organicamente
La Commissione solo immagini tra
Non sono riuscito a imposta nulla sul Giubileo Bologna ne colse perché in fondo sarà una delle cose più stravaganti di fin e secolo al nostro preparazione al Giubileo vero
Io stesso nel giorno tre maggio del novantacinque dopo aver guidato la convention
Il programma scrisse una bella lettera sindaci e ti ringrazio mi ero permessa me romano di avviare il Giubileo ma da oggi in poi non me ne occupo più e sono ancora circondato dall'ammirazione c'è ma come hai fatto a capire che Doris scappare dicono ho capito subito non c'è è bastato un mese
La terza cosa che lui dice di non aver fatto dare potuto svolgere una funzione lo sviluppo dell'impero e della lettura
La quarta è stata quella di non aver saputo tramutare tutto il lavoro di comunicazione pubblica in offerta commerciale pressione quattro corse
Su cui lui si sente incompiuto
Fra le cose incompiute dice anche due cose che però sono più consolidamento il consolidamento delle istituzioni nella comunicazione e la il rapporto con il pubblico ma su questo dono perché lo vedo in positivo queste quattro cose non fa giubileo
Internazione cioè immagine unitaria dell'Italia fuori
Libero e lettura e offerta commerciale a me sembra onestamente di relativa importanza
Se quello non è se questo è quello che non è stato fatto se questo è il bicchiere mezzo vuoto tutto sommato mi accontento bicchiere mezzo pieno
Nel senso che queste quattro cose sono cose sostanzialmente di ambizione
Ulteriore
Non sono quelle su cui può esser giudizi possono essere giudicati dieci anni certo sui Stefano forse rimasto altri dieci a cui forse avrebbe fatto anche il Giubileo
Avrebbe fatto anche l'accordo con il Poligrafico per fare la commercializzazione
Giubileo
E speranze millenari visti che sono questi uno pensa
Parla pro al Poligrafico o a Giubileo a alle competenze per il Giubileo
Certo che il discorso sul libro e la lettura va ancora tutto fatto ma è un tipo di realtà lo vediamo nella crisi editoriale di questi anni che probabilmente nessuno
Neppure un dittatore neppure un Minculpop risolvere
L'unico vera sconfitta nelle sconfitta sua come sconfitta Milena
è quella veri quattro quattro cose lasciate insolute il Giubileo a offerta commerciale e in libreria Tura l'unica vera sconfitta è quella del non aver potuto fare una sede per fare immagine collettiva unitaria Pellini delicati
La Commissione sull'immagine Italia
Che credo sia in pratica finita come mafie del governo Ciampi con ultima fase governo Ciampi lo stesso Maccanico mi dispiace che non sia qui
Se ne disinteressò completamente quindi siamo ancora al Governo Andreotti il sei politico col governo Amato come tipo di identificazione con quella logica
Per è stata un'operazione genero fama operazione pressoché impossibile
Mettere insieme in sala verde trenta quaranta persone avvolta per tentare di fare un programma annuale o di prevedere come cosa fare per l'anno successivo
Perché la presenza italiana all'estero forse in qualche modo unitaria è stata una fatica di Sisifo
Qualche volta veniva il sottosegretario qualche volta presiedevo io
Però nei fatti era la struttura stessa tipo commissari di commissione che non funziona
Arrivavano i ministeri e a Confindustria tiri lisce eccetera si presentavano del dei programmi mirabolanti
Che alla fine avevano poca commissione una con l'altra con ogni probabilità una parte di quei programmi mirabolanti non è mai stato poi attuato ma nessuno ci ha mai detto
E questo tipo di dice Chicca
Questo tipo di passerella continuativa
In cui era difficilissimo individuare un
Identità dell'anno un'identità dell'Italia dalla proprio l'idea di questo policentrismo
Ah per bere
E molto spesso chiamiamo pluralismo chiamiamo partecipazione è stato veramente un policentrismo afferma
Era sarebbe stato utile aver qualcosa di più su quell'argomento
Abbiamo sbagliato a non essere più direttivi io ritengo di sì
Ad essere più direttivi nel guidare la Commissione l'abbiamo lasciata in fondo al suo funzionamento ordinario spontaneo che non poteva portare ammoniva
Quello che è certo abbiamo avuto dei una commissione in cui ognuno comunicavo per proprio conto ognuno si sceglieva i suoi gli esperti di comunicazione i suoi creativi suoi pubblicitari alla fine alla fine tranne uno tranne in tanti anni che abbiamo fatto per mestiere noi abbiamo concludiamo
E oggi invece quello è un problema aperti
Mentre non ritengo veramente il problema problema aperto il problema
Dell'offerta commerciale via del materiale elaborato non ritengo un problema aperto riprodurla che il problema del sviluppo del libro e della lettura non ritengo ancor meno un problema aperto la funzione dello Stato
In termini di comunicazione sul Giubileo questo invece Quiroga
L'ipotesi della tedesca internazione Sky un problema pre
E va riflettuto perché questo problema aperto va riflettuto per tutti Bari e che nella riflessione bisogna puntare il fatto non sur la inefficienza di una commissione dei suoi presidenti dei sottosegretari delegati eccetera eccetera
Ma credo proprio in questa spinta fortissima
Dell'autoreferenzialità dei singoli segmenti della commissione ogni amministrazione anche la più piccola ovvero mani lì per perché riteneva che l'immagine della sua amministrazione o del suo ente era più importante di qualsiasi coordinamento è un'immagine nazionale
In questa ragione Giuliano non abbiamo il gusto dell'identità nazionale
Non abbiamo il senso di ricercare insieme l'identità nazionale
Tant'è vero che l'unica identità nazionale quella del policentrismo a perder ognuno per sé e Dio per tutti
Che poi in fondo
La metafora con cui si potrebbe descrivere il sistema industriale italiano si potrebbe descrivere e due persistenti italiano ognuno per sé e Dio per tutti
Questo è un punto cruciale che la sconfitta di una
Non di una in un come dice Stefano in un qualche pezzo di un patinato
Pubblicità ritmo di un patinati patinati Isma'pubblicitario promozionale dell'immagine dell'Italia
Non è quello il problema
Il problema è proprio che il meccanismo di formazione dell'identità nazionale e così povero che nel momento in cui la si esprime si vuole esprimere
Un'identità nazionale per un anno di un programma con poi in coordinamento dei programmi culturali delle mostre e delle fiere
Delle grandi iniziative delle tournée della Scala per tentare di dire guardare almeno facciamo solo il calendario qualche volta non siamo riusciti neppure a fare il calendario
Ma il coordinamento non d'ispirazione comunque
Nel nel centenario di Rossini di cordoni che veniva non mi ricordo che nel novantadue novantatré
Decidemmo insieme di proporre ci guardate facciamo un anno visto che ci sono queste
Queste credo ci fosse anche ma un altro facciamo l'esprit de Finessi italiano giochiamo su questa roba qua Stefano si ricorderà
Ci guardarono come si guarda della gente folle
Siccome volete riunificare in un anno noi che ci abbiamo da farla Firenze Sud America e l'abbiamo da fare abbiamo nella grande manifestazione garantita dal grande emergere i hanno York abbiamo affittato Rockefeller per uno per dieci giorni e voi volete fare Sprite cinese ma conserva a lecco
E del resto se uno legge l'italiano di Giulio Bollati capisce che da centocinquanta anni questo processo di creazione di un'identità nazionale un processo faticosissimo
Processo faticosissimo in cui quella specie di
Quindi dicotomia
Fra l'immagine data dall'élite l'immagine venerata dai mille due mila tre milioni di operatori o di persone radicante in Italia ad economia si è sempre e non è pensabile che un élite riesca ad imporsi
Ma questa questa vi bicchiere mezzo vuoto
Che Stefano nelle ultime pagine indica come
Le cose non fatte addirittura vederla il capitolo intitolato Non fatto col punto esclamativo
Beh questo però dà il senso di un bicchiere mezzo pieno ci deve essere se il non fatto è così tutto sommato marginale
E dove sta il il fatto
Ma il fatto io credo che sia sostanzialmente in tre punti fondamenta
Il primo è quello di averle
Dato
Una sorta di l'ho ucciso
Ha un rapporto con il pubblico
Del tutto nuovo
Certo la fatica è stata grande
Perché si partiva da un rapporto di comunicazione col pubblico Barnard
Se non ricordo male è una delle prime cose che facemmo insieme è stata una gran per Roma campagna RAI sono una campagna di
Ma cosa terrificante vedere arrivare bene le cose un po'stravaganti con una Commissione appiccicati silenzio delle c'era sembrava veramente raro alla campagna di pubblicità progresso più banale così il ah se io vedo le prime esperienze sempre ai fini della pubblicità di Stato del PAC nel del patinato promozionale che vedo l'ultima cosa che abbiamo fatto insieme con Stefano cioè il salone compagno di Bologna ultimo ma ma vedo un processo spaventosamente ricco
Siamo passati dal nero al bianco siamo passati da una cultura stravagante e pubblicitaria una cultura vera
Il rapporto chi ha chi ha visitato l'ultimo compagno o chi come me ha fatto la giuria che premiava i migliori amministrazioni pubbliche nella loro comunicazione ma trovato un mondo totalmente diverso da quello che io avevo visto
Nelle prime iniziative del dipartimento
Cioè le amministrazioni hanno cominciato a funzionare nella loro comunicazione
Certo l'Ente Poste può fare ancora il vello stende molto bello raffinato visivamente soddisfacente ma poi invece il le cose più belle del si ritrova dello Stand
Del ministero degli Interni lo si ritrova negli uffici rapporto con il pubblico lo si ritrova
Va be insomma resta importante
Ma lo si ritrova nel nel nello stendere il comune di Modena dello stand del comune di Messina Silvio lo si ritrova in questa spinta costante anche spingendo alla competizione che Satiricom pesta
E mezzo ma se se ci guardiamo dentro se guardo dentro anche ai miei mestieri se ciascuno di noi guarda dietro ai propri ne stia dicendo ma negli ultimi dieci anni quali sono stati i passaggi decisivi
Ma io non ritrovo tanti passaggi decisivi come quello nei dieci anni di Rolando fa una comunicazione ancora banale come era all'inizio
A una comunicazione che diventa un fatto professionalmente stabile come è stato l'ultimo conto
Ex Manin questo tipo di di Pro Sesto accetto queste Stefano colpire nelle ultime pagine avrei voluto continuare il consolidamento del rapporto con il pubblico Mario portò il pubblico meno è stato è stato fatto
Non era più lui l'autoreferenza dello stato dell'intervento che comunica guardate quanto sono bravo
O che fa esaltazione di sé stesso della società
Tutti quanti noi l'ammenda Giuliana trovando abbiamo fatto anche la mostra delle elitaria delle cento città sul lungotevere
Comma Spadolini e compagni
Ma era veramente un meccanismo di e di esternazione
E invece il la comunicazione pubblica così come Stefano lasciata è certamente qualcosa di diverso
In cui professionista della comunicazione pubblica comincia ad affermarsi
E in cui c'è una cultura della comunicazione pubblica e il rapporto con il pubblico che il pubblico come utente reale
Quando uno vede nel salone viva la comunicazione di un comune che in fondo fa solo una cosa fa portineria intelligente dei calcolatori in cui chi arriva al Comune invece richiedere devo andare al settimo piano devo fare questo può digitare e trovare un rapporto costante
Con chi veramente competente dell'argomento aiutato no dal dal dal commesso e per uscire becero mai gridato qualcuno lo sa fare capisce il cambiamento di mondo il rapporto con il pubblico ecco un campo è un rapporto che c'è stata
Dice c'è stato ma ci sarebbero ancora tre chilometri da fare c'è però i primi centocinquanta ne abbiamo fatti e i passaggi click è avvenuto
è avvenuto anche proprio perché questo o quello che oggi si chiama il il casto Ming il casco mille nella pubblica amministrazione è entrato
Il rapporto con l'utente tra
Non molti possono dire di aver svolto il lambisce onde la propria vita come Stefano in questi dieci anni
Seconda cosa che abbiniamo
Che si può vedere in questa realtà
è il fatto che la forti la si è sperimentata
In questa dimensione la crescita di un professionista
Non è più il il signore che stando a Palazzo Chigi vuole qualcuno magari professionista dalla pubblicità del disegno della Mostra del del del del delle corse vigilie
Del filmetto pubblicitario chiede qualche cosa no Stefano guidato informata anzi di qualche centinaio di persone in tutte le amministrazioni
Qualche centinaio di persone con il governo che poi si ritrovano al compasso lì da una presentazione qui del rapporto sulla comunicazione pubblica kill etica credo che sia esaurito credo Stefano il primo rapporto sulla comunicazione pubblica ma che si trova a leggere
Vede tanta gente che dieci anni fa non c'era avete in tante tanta semantica tanti termini tanti nuovi riguardarmi di di ragionare tanta professionalità quanto non ce ne saremmo aspetta tanti giovani che in fondo giocano su se stessi come dei professionisti comunicazione
Sono destinati tutti ad essere frustrati ad andar via
Perché la burocrazia li opprime io spero di no
Quando una battaglia personale credo che poi sia cominciata su un mandato per il sottosegretario Amato nell'ottantaquattro con incarico a una piccola commissione che era composta dal barile Rolando e Dellai credo francamente e che
Una cosa cominciata proprio come avventura personale finisce come avventura di qualche centinaio di persone beh questo è un aspetto un'amministrazione pubblica dove non si può assumerne sono dove non servono
Prenderne il professionista esterno eccetera eccetera questa è una cosa che lo dico lo dico anche da presidente di un'istituzione pubblica è difficilissimo creare una classe dirigente della comunicazione pubblica in un po'in tutte le amministrazioni alcune totalmente sorde
Alcune che non non hanno mai accettato non dico il nome dell'amministrazione per offendere nessuno ma insomma
Lo sappiamo noi di questo mondo quante amministrazioni non hanno neppure accettato il confronto
Però quante altre amministrazioni ci hanno ormai le loro tre quattro cinque sei dieci persone che fanno qui
Io spero con con Stefano siamo d'accordo che capelli anche quest'anno e il patrocinio e l'appoggio necessario per fare il secondo rapporto e sono convinto del secondo rapporto sulla comunicazione pubblica anche se non c'è più volando a fare il il il il il metro di questi argomenti va be'sarà altrettanto ricco forse più ricco
Perché il processo di moltiplicazione a catena del della classe dirigente di questa funzione è ormai irreversibile
Certo si può dire come dice Stefano nelle ultime pagine avrei voluto consolidare
La dimensione istituzionale comunicazione pubblica ma meno almeno quelli gruppo di persone quelle tre quattrocento persone ci sta
E siccome sono incardinate le amministrazioni non possono essere espunte con qualsiasi ufficio stampa appartenente al gabinetto
E questa è una ricchezza che bisogna su cui bisogna giocare
Terza cosa
Che a mio avviso è importante ma è libero veri
Di Stefano e nella sua esperienza di questi dieci anni
è il fatto che per la prima volta da molti anni
Lui ha esercitato uno stimolo anche lo Stato esercitasse una funzione controllabile dall'estero
Noi sappiamo tutti che lo Stato italiano è nato come è stato soggetto e non come Stato funzione
Forse perché l'Italia è stata fatta dopo lo start
Prima è stato fatto lo Stato italiano e poi lo Stato italiano il soggetto generale che il segnale non soggetta generale
Ha creato no affatto nell'ambito di una società già compiuta affatto la società
Ha fatto le ferrovie per accorciare l'Italia per fare l'Italia ha fatto le poste pubbliche le regie Poste per creare comunicazione e unitario visiva con le cassette rosse delle può
Sta fatto Ascoli verdiana per farlo
Il gli italiani lo stato è stato lo Stato soggetto
Che in fondo creava la società in rapporto con la funzionalità la funzione esercitata e la seconda
Soltanto oggi cominciamo a capire lo Stato viene giudicato non in base alla sua autoreferenzialità sugli gestuale
Al prestigio di esistere come istituzioni
Ma è e giudicata in base al asse farla funzionano la fa
Perché oggi si può giudicarla scuola se ha una funzione non se sta facendo ancora l'Italia
O se sta creando l'Italia dello Stato sta facendo sta creando l'Italia deve soltanto diverse forma tra gente che poi abbia lavoro
O abbia competenze
La stessa privatizzazione delle ferrovie delle poste e di quant'altro dà il senso di e il cambiamento da Stato soggetto autoreferenziale è stato funzione
E qual era la funzione più delicata
E la funzione di comunicate
E la funzione di stabilire un rapporto con la gente
Non pubblicitario non promozionale non propagandistico
Non Vanni trenta come dice Giulia
Ma il rapporto funzionale della comunicazione con la funzione di comunicare
Lo Stato funzione comincia con la funzione di comunicare se non resta uno Stato autoreferenziale resta uno Stato soggetto
Il merito storico di tutti quanti noi va attribuito aggiudicano nell'ottantaquattro nell'averlo pensato va attribuito il merito a Stefano per averlo impersonato del due dieci anni e un mese nella va attribuita a tutti i collaboratori Stefano il per i più interni alla macchina e più esterni come me è stato quello di tentare che lo stato diventando sta do comunica che diventasse anche al tempo stesso stato funzioni perché uno Stato funzioni comincia dal comunica al coniuge
Mentre lo Stato soggetto fa propaganda lo Stato progetto esterno Esterna lo Stato soggetto e chiama a raccolta lo Stato Progetto di ricetta scelte che il nemico ti ascolta o lo stato oggetto di dice
Siamo tutti romani antichi che camminano sul sulle vie dell'intero lo stato oggetto è uno Stato prescrittivo comunica per prescrivere
Dello Stato funzione comunica per per fare servizio
Che il primo servizio quindi è una comunicazione se non c'è servizio
Questi sono i tre elementi che a mio avviso Stefano lascia nel bicchiere mezzo pieno
Michele mezzo vuoto abbiamo visto che c'è come sempre quando rilascia una funzione lasciamo funzionano un incarico un impegno un ruolo si lascia specchiere mezzo pieno mezzo vuoto ma lo Stato ma ma tre cose così importanti fanno il bicchiere mezzo pieno
Amburgo e quindi un giudizio ordinata su questi dieci anni non perché ero Stefano sia un amico perché c'era c'abbiamo lavorato insieme ma perché vero che questi dieci anni hanno costituito gli anni in cui lo Stato cominciato a comunicare lo è stata ha avuto un rapporto con di comunicazione con il pubblico lo Stato in qualche modo capito
Quali si quali erano i problemi e a cominciando a ma ora ci sono
A che cosa è dovuto il bicchiere mezzo pieno rispetto al bicchiere mezzo vuoto bicchiere mezzo vuoto lo sappiamo a corredo dovuto tutti gli ostacoli
Che l'amministrazione può porre in una realtà in una attività così nuova come quella che dall'ottantaquattro in poi stata pensata
Ma il bicchiere mezzo pieno a che cosa e dove
Quali sono i i i motivi profondi personali
Che hanno in qualche modo creato questo tipo di in realtà
Ma io ritengo nordico con senza piaggeria per amico provando
Che ci siano tre aspetti romani di Rolando che vanno valuta
Il primo è che lui ha fatto questo mestiere come un militante
Non ha fatto come omonimo
E prende lo stipendio c'è una carica e che è stato dato un incarico che c'è una greca
No voi ha fatto suo iter come militare
Guardiamo un po'qual è la realtà di questo paese vedremo per quel poco che si è fatto e fatto da persone che fanno il proprio mestiere non come mestieranti ma come militante
C'è l'entusiasmo del santo diceva prima di Giuliano Amato fornirono una no non non attribuisco nessun e il candore del santo nel non attribuisco nel candore nella santità
Pieroni è una un però insomma però va detto è ha detto usato le tue parole
L'accento
Inizi con i piedi torna ma invece no invece la logica del militante è una logica probabilmente legata anche l'età alla al periodo di maturazione culturale di Rolando però questo senso del militante essenziale per certi versi anch'io certe volte mi ritengo ancora alla mia età e nel mio mestiere un militante
Ancora con l'entusiasmo al costo del nuovo la mamma provocazione del militante questa è un elemento essenziale ma militante non sarebbe sufficiente se non ci fosse stato in
In
Inglobando anche il costo del professionismo serio di inventare una professione militante resta comunque uno chi fa movimentismo no morirà in qualche modo tradotto la militanza in modi in in professionalità
E per certi versi della terza componente un militante professionista certi versi anche un po'burocrate
Ha accettato le regole del gioco
L'accettabile anche credo se non ricordo male un passaggio del libro
Andando tre volte dal giudice sostanzialmente accettando anche il rischio che chi amministra soldi pubblici c'era sempre qualche magistrato diritti che a me render conto
Per accertato di assai più burocratica
Sopra per esempio io militante serio professionista droghe non l'ho ancora accettato di fare non non me la sento non non ce l'ho proprio dentro sto qui da da sei anni e continua a fare mediante professionista ma puro
E invece lui queste tre cose era messe insieme bene
Una volta scherzando ho chiamato il burocrate lombardo l'unico lombardo che è riuscito a fare il burocrate così
Scene del del lombardo la logica del militante dell'entusiasmo del militante se la cultura del serio professionista però all'accettazione che qualcuno di noi non ha mai saputo fare della logica burocratica anche con i costi che questo comporta
E allora che il bicchiere mezzo vuoto mi sembra mi mi risulta poco interessa
Risulta più interessante il fatto che il bicchiere mezzo pieno ha un suo significato ha una sua forza avuto no ha ha giustificato dieci anni di vita
E questi dieci anni di vita forse hanno dato frutto perché c'erano questi tre aspetti profondi da una parte una cultura militante dall'altra parte una cultura da professionista d'altra parte l'accettazione
Qui veramente forse santificare anche un martirizzare ante nell'essere puro grazie
Pare che il messaggio più importante che tra copre una meditazione che dovrà continuare prima di dare la parola al dottor letta per la l'ultimo intervento previsto
E questa rilettura degli aspetti problematici del libro in effetti una trovata una dimensione interessante che si salda acquista generosa esaltazione degli aspetti di cambiamento visibile nella nuova gente che si occupa di questo mondo
E i tanti che fanno comunicazione l'esempio del compagno molto interessante la semantica del cambiamento così come generosa la citazione dei collaboratori che in questi dieci anni
Sono stati comunque tutti contabilizzati nel libro di Stefano
La parola adesso al dottor Gianni Letta
Ma penso che ognuno di voi possa facilmente immaginare l'imbarazzo che io Prodi
Dopo una recensione come quella che avete sentito dal professor Marcellini e dopo due letture del libro come quella del presidente Amato
Vede Presidente dedica che non sono solo letture del libro ma riflessioni su tutto
Quell'insieme di temi così profondi così alti che la lettura suggerisce
Io non sono all'altezza non ho la pretesa di mettermi all'altezza di personaggi così importanti e me ne dispiace per Stefano
Però penso che sia una fortuna per voi perché vi risparmierò un intervento lungo
Importante
Data l'ora potrei anche rinunciare ma non voglio per l'amicizia che porto a Stefano rinunciare al valore di una piccola piccolissima testimonianza il solo a quella mi fermerò
Perché dico questa perché anch'io posso dar testimonianza come molto più a lungo più autorevolmente di me ha potuto fare il presidente Amato il presidente De Rita
Anch'io posso portare una testimonianza di questi dieci anni di Stefano anzi io la posso portare duplice più ricca sotto certi aspetti perché io per l'attività che ho fatto per tanti anni
Fuori dell'amministrazione fuori della politica ma nel mondo della comunicazione o intrattenuto rapporti con Laurent con Rolando da fuori
Io giornalista o amministratore d'impresa editoriale e poi di personaggio della televisione ho avuto con Stefano l'interlocutore del dipartimento che si occupava dalla mia attività
E l'amicizia con Stefano è nata allora quando da fuori io trovavo
Un interlocutore sensibile intelligente preparato diverso
Dagli interlocutori che normalmente si trovano in tanti uffici dell'amministrazione pubblica come avete sentito ricordare adesso dal professor De Rita
E poi l'ho avuto al fianco sia pure per un breve periodo in quella avventura in quell'esperienza che mi capito
Di vivere quando tornai a piazza Colonna dove avevo vissuto quasi un'intera vita sia pure in un palazzo affianco
E debbo dire che ho letto perciò con particolare passione con particolare interesse quasi con commozione in alcune pagine le cose che Rolando ha detto e che giustamente stimolano riflessioni così importanti per lui è un Bilancio
Un bilancio di dieci anni di vita un Bilancio di un'attività vissuta come militante come ci ha ricordato il professor De Rita
E lui a questo numero dieci ha dato un valore che cerca di far ricorrere dieci sono gli anni
Dieci Governi il proprio il presidente Amato ha detto nove in effetti Rolando nel libro dice che sono undici considerati i due incarichi quindi la media può essere dieci tenta di fare un decalogo delle cose fatte
Tra cui ricorda giustamente al primo posto quella riorganizzazione normativa di cui vi ha parlato il presidente Amato e cerca di fare un elenco di dieci cose non fatte di dieci
Motivi di rammarico quattro dei quali ha illustrato molto bene il professor De Rita e attorno a questi dieci dentro questi dieci anni attorno a questi ed enti a questi fatti una folla di personaggi
Ai quali lurida
Con molta sobrietà con molta discrezione ma anche idealmente dei voti
E giustamente sottoscrivo in pieno da la Palma d'Oro di sottosegretario alla presidenza del Consiglio a quel presente Presidente Amato per dice lui
Lucidità saggezza e competenza
Sottoscrivo in pieno mentre non sottoscrivo
Il giudizio un pochino ingeneroso che dà del presidente del Consiglio Amato che pure definisce miracoloso tamponatore di una crisi senza precedenti nella nostra repubblica
Ma al quale rimprovera e gli dà un sacco di carbone
Di non essersi sufficientemente interessato dei problemi del dipartimento
Anche perché lui aveva il ricordo del sottosegretario che aveva la delega del Dipartimento ma
Il Presidente era in quegli anni impegnato in cose molto più difficili forze molto più importanti comunque molto più urgenti
E provando fa un Bilancio
Che offre agli altri fa un bilancio dei suoi dieci anni ma è un bilancio che offre a tutti noi e che credo sia un utile strumento di riflessione per tutti per chi opera nell'amministrazione più e chi invece vive il rapporto con l'amministrazione da fuori ed è un bilancio particolarmente utile proprio per quella caratteristica
Anzi per quelle caratteristiche il professor De Rita così bene ha sintetizzato militante professionista burocrate
E ha detto giustamente il professor Derrick De Rita
Burocrate lombardo lo stesso Rolando se ne rende conto e dice nelle prime pagine del libro che la sua è stata una utile anomalia di uno statale lombardo
Proprio per questo il bilancio è importante proprio per questo è riuscito a fare tante di quelle cose di cui avete sentito parlare che anch'io avrei voluto dirgli ma che rinuncio a dirgli data allora
Perché lui ha detto che ha cercato di vivere questa esperienza produttiva mente cioè a pensato di portare ha tentato di portare nell'amministrazione
Un criterio nuovo manageriale di tipo imprenditoriale proprio della cultura lombarda per tentare di svecchiare
Una amministrazione che troppo spesso viene definita un po'polveroso War rincorro ginnica arrugginita e lui stesso dice infatti che si è dovuto scontrare
Con il passato con l'eredità farraginose con l'assenza di modernità con crisi varie che molti dei personaggi qui presenti conoscono meglio di me perché le vivono le soffrono tutti i giorni lui ha portato uno spirito nuovo e ha dimostrato che tutto quello su cui tanti politici della prima come nella seconda Repubblica si affannano cioè la riforma della pubblica amministrazione una cosa che si può fare che si deve fare ma forse proprio dall'interno
Ancora in queste ore alla Camera e al Senato nel dibattito sulle riforme istituzionali si parla tanto di questa riforma della pubblica amministrazione di cui si parla da alcuni decenni ma al di là delle parole non mi sembra che si sia andato
Mentre Rolando all'interno del suo dipartimento ha saputo realizzare una riforma che consente oggi al professor De Rita di dire la differenza che ha trovato tra ciò che aveva visto degli anni iniziali di quell'esperienza e ciò che invece ha trovato alla fine d'altro canto che siano gli uomini che debbano essere gli uomini proprio quegli uomini migliori dell'amministrazione pubblica
Ai quali giustamente si rivolgeva al presidente Amato quando ha fatto con la sua bellissima riflessione
Sul modo di sentirsi italiani e dividere il rapporto con lo Stato quei tanti funzionari possono realizzare nei rispettivi ruoli e nelle rispettive competenze proprio quella riforma convinti come siamo che proprio l'uomo che fa
D'altro canto la testimonianza migliore io credo l'abbia offerta proprio il presidente Amato
E vero che adesso le Authority vanno di moda ma che differenza tra il modo con cui era stata costruita dal legislatore e interpretata da i primi protagonisti
Aderente
A quel modello un po'formalistico rigoroso diciamo senza disprezzo burocratico dividere la funzione e quel modo invece dinamico col quale la interpreta il presidente Amato che ne ha fatto un organismo rispondente allo spirito e alle esigenze Danco da cui nasceva e cioè un strumento adatto ai tempi moderni così come troppo spesso non è invece adatta ai tempi alle esigenze dell'impresa moderna del cittadino che vive la realtà degli anni novanta la pubblica amministrazione ecco
A questo limito la mia testimonianza solo per dire grazie a Rolando sia per quello che ho visto da fuori da utente dell'amministrazione sia per quello che ho visto da dentro quando ho avuto sia pure per poco una responsabilità che mi ha portato a vedere come lui viveva questa sua passione come lui interpretava questo suo ruolo come lui cercava di districare una amministrazione
è stata una lotta dura quella di portare un'amministrazione abituata alla riservatezza la discrezione al segreto
A al contatto col pubblico alla comunicazione propria dei tempi moderni un eccesso prima forse ci sono degli eccessi anche oggi in tanti settori ha giustamente detto professor Morcellini all'inizio
Che molti cambiano scambiano oggi
Il comunicare con il fare preferiscono parlare comunicare raccontare cose che magari non fanno anziché fare o risolvere problemi e poi raccontarli Rolando ha saputo fare una sintesi perfetta
Portando questo strumento dei tempi moderni nel cuore di un'amministrazione concepita ed qualcuno ancora vissuta invece con uno spirito un po'più ottocentesco di questo da cittadino ti diciamo grazie le altre cose le dirò un'altra volta grazie
Una splendida testimonianza soprattutto per la struttura retorica che colto i problemi
Determinati dal fatto che abbiamo cominciato un po'tardi credo che adesso spetti la parola al nostro reo il quale avrà la responsabilità anche di essere altrettanto breve come nostro viziosa ospite auto tra
No
Io devo dire che se cioè
Risultato se avessi pensato a un risultato di questa esperienza migliore poteva immaginarlo altro che in questo tipo di di occasione che abbiamo avuto cioè di mettere insieme delle persone così significative a riflettere per due ore là dove io e molti colleghi sono qua con cui abbiamo lavorato abbiamo per dieci anni cercato disperatamente luoghi e persone con cui fare una riflessione strategica riannodare le ragioni da cui partivamo e da dove dovevamo arrivare ecco per me questo è un grandissimo premio cioè quello di impegnare persone come Giuliana nata come Gianni letta con Giuseppe De Rita mi spiace che Bassanini credo che sia stanze nato a rispondere o alla Camera sui banchi a rispondere quindi che era presente ma che ha fatto anche lui contrappunto in molti molti molte volte in questi anni a questi problemi per me questo è un grande regalo la l'aspetto un po'diciamo ironico di questa cosa e che secondo me c'è anche dietro una una una una strizzata d'occhio in quel che poteva essere un te l'avevo detto che facevi male ad andartene perché qualcuno di loro
A suo tempo sommessamente aveva aveva detto e e tuttavia io credo che anche nelle cose che sono state dette in maniera per me così
Appunto i
Insomma c'è c'è anche qualcosa di insomma di di riconoscibile nell'esperienza compiuta un'incompiuta ma conclusa perché credo che il senso di queste esperienze debba anche misurarsi col tempo
Io sono grato a dei perché ha fatto questo questa citazione alla fase nuova c'è quella alla alla fine dell'autoreferenza
Cioè il problema che con cui ci si e misurati per molti anni è quella sindrome di Minculpop che che Giuliano Amato citava
Il coraggio di fare o di non fare con fantasmi nel passato che incombevano incombevano molto sugli intellettuali sui critici sui giornalisti sull'opinione pubblica
Sulla utile pubblica diciamo più avvertita su gran parte della politica
Ecco questa sindrome veramente a andata scomparendo ed è uscita dalla dalla dal problema cruciale quando il problema quando sono cominciati aprire sportelli quando si ha accettato con più umiltà di trasferire il grosso dell'esperienza inesperienza oggettivamente relazionale dove non si doveva solo dire ma si dovrà anche ascoltare
Questo aspetto è nuovo rischia effettivamente una sorta di fredda customer Ytzhak zione del rapporto con un cittadino diventato utente oggi professore di marketing dicano addirittura cittadino diventato cliente
Toglie quell'aspetto un po'garibaldino del parlare alla gente che c'è nelle istituzioni anche perché hanno bisogno di una comunicazione calda non solo di un rapporto di servizio ma vivaddio riequilibriamo il rischio di fare della comunicazione un rischio propagandistico e anzi ne giustifica ancora ruolo per certi versi permette quel tanto di Propagandhi ISMU per così dire di promozionale che ancora ci deve essere per mantenere un rapporto caldo con una l'opinione pubblica
Al fondo le cose che ho
Di cui veramente sono molto grato dette stasera ritorna un problema che mi sembra quello centrale del fare amministrazione in dialogo con i cittadini che è il problema di lavorare attorno all'identità
La pubblica amministrazione italiana i ministeri hanno delle storie hanno delle identità non so mica tutti uguali la cultura che c'è al ministero degli esteri non è la cultura che c'è il ministero dell'interno non c'è la Banca d'Italia diverso vedere insomma ci sono delle storie che nelle stime la storia nostra impresa sono molto facilmente definibili la cultura dell'Olivetti la cultura dell'ENI la cultura della FIAT
Nessuno ha mai fatto lo sforzo di raccontare quest'anno spettano sette che qui credo l'ha fatto questo sforzo lo ha raccontato
L'la cultura di amministrazioni e la ricerca diciamo di una di un tentativo di interpretarne le identità e poi di farne sintesi su quella che così bene così autorevolmente è stata chiamata il problema dell'identità nazionale
Dove si dove si frena l'ottimismo e dove si frena anche un po'l'entusiasmo
Che è vero forse non so se quello del del del camminare sui carboni ardenti un po'la figura del prete riparando
Ma insomma un po'di carboni ardenti c'è stata è un po'di ottimismo c'è stato un forse eccessivo si frena in una stagione politica che stiamo attraversando un po'di anni in cui molta voglia di fare interpretazione non mi pare che serpeggia che ci sia nell'aria io quando sono andato via una dopo dopo un po'il tempo andato via mi ricordo un colloquio con De Rita sua stanza dove il problema era di dire ma chi ha voglia ancora di fare interpretazione che significa riannodare
Cultura del passato e voglia di ammetterlo il passato in un momento in cui politica l'impresa in questo Paese tagliano volentieri radici e fanno finta di non aver passato e avere Progetto
E avete voglia anche di dirlo
Senza Radice senza progetto che identità fai vivi sull'Île flottante
E quando ti accorgi che il contesto attorno non sopporta un lavoro sull'identità ti rimane ben poco ti rimane lo sportello
E questo è il senso di una anche stagione infinita io debbo dire la verità che questo sforzo e anche uno sforzo che si fa nelle imprese e che è di molto difficile fare anche nell'impresa
Un po'il senso di esperienza finita che sto conducendo in questi giorni l'impresa che ha una grandissima grandissimo passato e ha una grandissima difficoltà di fare interpretazione
Questo ce l'ha un po'tutto il quadro pubblico in questo periodo comincia adesso il quadro d'impresa e questo è preoccupante ma quell'ufficio era al piccolo modesto presidio di questo problema del fare identità
E ch'io non so chi chi deve farlo e che ci deve lavorare dietro le chiederei una preoccupazione costante ma con con l'autorevolezza di alcuni amici e di alcuni punti di riferimento così importanti in questi anni quello è stato il il senso
Le cose non fatte
Io sono molto riconoscente al presidente Casavola che ha avuto la pazienza di ascoltare detto tutto quest'oggi
C'è una tendenza in questo periodo a dire che visto che c'è una grande difficoltà di fare tutte queste cose la cosa migliore sarebbe quella di prendere tutte 'ste funzioni trasferirle al garante cioè portarle nell'Authority
Con commentavo prima col presidente Casavola che quando fu deciso di prendere alcune competenze tutti
Assolutamente amministrative e trasferirle negli uffici del garante fu un danno per l'amministrazione fu un danno per un amministrativizzazione dell'ufficio del Garante
Fu alla fine un danno anche per l'utenza che non aveva più quel dialogo costante utile sulle cose per prevenire la legge non solo per sì ma era partita ormai una cultura tutta del controllo e non dello sviluppo che è stato il vero problema di questi cinque anni in Italia
Alla fine le amministrazioni pubbliche si sono impregnate di una ragionamento tutto basato sulla cultura del controllo e non sulla cultura dello sviluppo
E questo riduceva ulteriormente gli spazi riduce ulteriormente le possibilità di lavoro io credo che invece modestissimo punto di vista che trasferiscono al al Garante io credo che invece non tutto non si debba trasferire l'amministrazione in alto
Un po'questa è stata la cultura mi mi riferisco
Agente veramente che c'è stata ma S. Giuliano Amato ha fatto parte di una cultura in questo Paese che negli anni Sessanta e Settanta lanciato le agenzie le Authority come risposta a uno Stato che non funzionava
Non si può riformarlo non si riesce a metterlo a posto interamente quello che non si riesce a mettere a posto la ministra era una cultura sincera giolittiana un po'quella delle legata al all'identificazione delle delle Authority delle agenzie per il modello anglosassone per far funzionare qualcosa
Ecco io credo che oggi anziché portar tutto verso l'alto cioè verso le Authority bisogna portare qualcosa verso il basso invece lasciava le funzioni di garanzia le Authority e poi alcune funzioni dell'amministrazione trasferirlo in un rapporto di patto col sistema
Della società civile dell'impresa io penso per esempio che parte di questo lavoro di comunicazione pubblica si debba fare alla francese creando delle agenzie
Consortili e professionali mezzo pubbliche mezze private che lavorano in convenzione con lo Stato fatta da professionisti e che non siano suo perché a mente il ritiro rigide irrigidite da vincoli figuriamoci se questo lavoro viene fatto dentro le Authority dentro le livelli gli alti gli organismi di di di controllo e garanzia quindi io vedo una sottrazione dal verso il basso verso il decentramento e verso su figure snelle e professionali e non all'idea che sia l'autorità di controllo che debba riassorbirsi tutte queste funzioni questa idea di agenzia la francese
Gianni Letta se la ricorda è stata condivisa in due tra i governi e poi non ha e poi non ha trovato una su un suo un suo sbocco
Ring vorrei ringraziare tutti perché gli un'analoga presentazione fatta Milano alcuni amici diciamo del mondo professionale hanno detto questo in fondo è un libricino che racconta nobilmente una sconfitta
Io ho la sensazione che dal racconto che è stato fatto questa sera
Il garante presidente il presente Casavola ha scritto a proposito della sua funzione futura sentendo voi garante dei mezzi bicchieri che tra un'espressione straordinaria
L'ha scritto su un foglio Lina
Ma che col discorso del verde mezzo piena del mezzo vuoto si debba fare far fronte in questo modo un po'salomonica qualunque esperienza che si conduca nel pubblico nel privato di questo di questo Paese con le cose incompiute con alcuni modesti risultati
Obiettivamente credo che un risultato l'ha detto
De Rita io sono di questo abbastanza consapevole e l'aver introdotto il veramente in alcune centinaia di operatori pubblici un'idea professionale del rapporto col cittadino
E che anche un'idea di prepararsi e formarsi al rispetto diciamo di bisogni che in gran parte in questo Paese sono diventati diritti e che quindi non obbligano più prestazioni volontarie ma inducano a prestazioni dovute e a questo ci si sta formando e il settore della comunicazione è un settore che induce fortemente questo cambiamento
Ma anche il sistema di impresa comunicare vuol dire adeguare velocizzare le decisioni e prepararsi a sapere che quando è comunicato una cosa intorno a una risposta
Io ringrazio moltissimo quelli che hanno preso la parola su questo libriccino
Allora come mi si dice prima che arrivino
Altre
Dobbiamo chiudere io penso che il concetto di sconfitta non ha volato minimamente in questi racconti così personali i di osservatori e osservatori molto diversi tra di loro penso che l'elemento convergente nella al riconoscimento che le istituzioni vivono nelle persone che decidono e sanno interpretare il loro ruolo e il loro ruolo istituzionale da questo punto di vista mi sia consentito chiudere dicendo che l'hanno l'anomalia Rolando visto che da ieri lui è di nuovo
In qualche modo di libertà che ha ben meritato per tutti noi perché molto interessante questa notazione finale di Gianni Letta di chiudere da cittadino il riconoscimento dell'esperienza che l'ha avuto comunque lui o che lui ha avuto con Rolando
Sia un'anomalia che forse potrebbe ancora essere messa fruttato questo paese grazie arrivederci