"L'Italia dei Comuni" XIII Assemblea Generale dell'ANCI (Venezia, 4 -7 novembre 1996)

Sta per la riforma dello Stato
Non si lavori inizieranno con la redazione del professore Gianfranco c'ha un rocker sindaco di Terni
Sul tema il ruolo dei Comuni nel nuovo assetto costituzionale
Parolacce euro
Vorrei premette al testo togato della relazione
Due parole
Sul momento particolare
Che ci troviamo ad attraversare che credo siano importanti per mettere l'accento sul iter dei nostri lavori sui modi con i quali noi potremo influire sull'iter più generale
Delle riforme che si stanno preparando dicevo che questo è un momento particolare perché questa Assemblea dell'Anci
Si tiene in un momento in cui si sta passando lo dico
Tutto il rispetto
Dei tempi verbale si sta passando da una impostazione teorica
E politiche che ci ha a lungo coinvolto ad una fase concreta di all'inizio azioni e di confronto con le possibili realizzazioni
Che deriva dal fatto che alcuni provvedimenti collegati con la legge finanziaria
E l'uno particolarmente importante che poi ha perduto per strada questo collegamento Marco comunque in questo stesso momento all'attenzione del parlamento stanno cercando di portare avanti un discorso di revisione della disciplina o di alcuni aspetti della disciplina del mondo delle autonomie a Costituzione vigente noi in questo momento non possiamo ancora affrontare ma mi auguro che lo potremmo affrontare presto in sedi diverso non possiamo ancora affrontare dicevo il problema della revisione delle norme costituzionale però lo sforzo che è in corso in questo momento è di fare tutto quel che è possibile fare a costituzione invariata sia sulla base della Costituzione vigente
Naturalmente
Questo
Ci deve
Indurre a due tipi di preoccupazioni si deve indurre anche a cercare i opportuni
Comportamenti per affrontare questo tipo di
Preoccupazione
La prima è questa il le rettifiche a Costituzione vigente vanno benissimo purché avvengano sulla base di un disegno organico
Che prefiguri possibilmente o comunque non puoi giudichi in senso negativo il disegno di riforma costituzionale più avanzata
Quello che va comunemente sotto il nome di federalismo per questa parte
Io
Ritengo che la riforma costituzionale debba consistere sia nella riforma dello Stato in senso federale sia nel revisione dei rapporti tra i rami alti delle istituzioni
Governo Parlamento presidente RAI pubblica ma per ciò che interessa qui parliamo di questa questione del
Federalismo e via al fatto
Quindi parafrasare
Il mille ottocentoquarantotto uno spettro si aggira per l'Europa e lo spettro del comunismo oggi potremmo dire
Che uno spettro si aggira per l'Italia e dello spettro del federalismo che tanto più spettro in quanto ognuno attribuisce acque molti per lo meno molte parti attribuisce a questa parola un significato diverso da quello che gli attribuisce il suo vicino
è qui che facilitato dal fatto che federalismo e appunto la parola che si presta a molte interpretazione
Allora il nostro
La nostra seconda preoccupazione deve essere quella di fare in maniera che per la parte federalista adesso non ne occupa ovviamente in questa sede
Per la parte di di forma dei rami alti delle istituzioni per la parte federalista il disegno sia coerente con alcune idee di fondo che Mammano dovranno essere portate avanti
Ricordo rapidamente che l'idea di fondo che ci ha sorretto
Finora come associazione dei comuni e che ha trovato il suo riscontro in un accordo generalizzato con le Province con le regioni nel cosiddetto Tavolo delle Regole
Mi dispiace di dover esprimere qui un vivo rammarico per il fatto che quell'accordo che era stato puntualmente realizzato in termini credo
Basta mente accettabili da tutto sia stato Boyle rimesso in discussione
All'iniziativa debbo dire delle regioni perché le cose vanno chiamate con il loro nome e ripreso da zero un discorso differente che il discorso contrario a quello che noi abbiamo portato avanti in cosa consiste questa diversità
Consiste nel fatto
Che noi non pensiamo affatto anzi chief richiamo atti considerare anche come ipotesi di lavoro un federalismo basato sul discorso prima c'era lo Stato
Adesso ci sono le Regioni o le Regioni Stato i Cantoni come devo chiamare Miglio eccetera e
Tutto il resto rimane invariato
E rimane invariato soprattutto che cosa la posizione subordinata
Degli enti locali rispetto prima allo stato ed oggi alle regioni come li si vorrebbe fare da taluni ecco acquisto tipo a questa impostazione
Del discorso federalista noi ci siamo sempre coerentemente dichiarati contrari e favorevole invece ad un federalismo concertato che venga insieme partecipi imposizione di equi ordinazione comuni province
E regioni nello sforzo per ricostruire
La Repubblica
Sulla base di questo principio di sussidiarietà
Del quale tutti parlano che le regioni hanno persino incluso nel novantatré nella loro carta delle regioni non
Chiarissima formulazione dovuta tra l'altro al professor Onida e quindi a persone eseguite e adesso fingono tutti di dimenticarsene il principio di sussidiarietà applicato al rapporto comuni province Regioni Stato Unione Europea significa che ciascuno di questi livelli di governo deve vedere
La prevalenza del livello più vicino alla comunità di base Mammano
Salire a livelli diversi alla quando sia impossibile risolve un problema od affrontare una decisione al livello inferiore
Ecco su questa base il nostro è un discorso molto semplice
Il quale
Si ricollega però a convinzioni da parte nostra molto profonde che vorrei rapidamente
Ripete anche al costo di sacrificare la relazione scritta d'altronde la potente leggere ma credo che questo discorso sia più vivo ed attuale in questo momento
Ossia dobbiamo affermare alcuni principi primo
è finito
Il momento storico
Del dell'ente locale come ente soggetto a tutela
Da parte di chicchessia
Storicamente
L'ente locale era sottoposto alla tutela del governo no
Poi
è passato a forme più autonome e più libere ecco non bisogna però ricreare questa tutela da parte delle regioni l'ente locale se autonomo e noi vogliamo che sia autonomo non deve essere sottoposto ad alcuna tutela da parte delle regioni d'altra parte la figura stessa giuridica allora tutela è una figura che va cresce lentamente scomparendo dal nostro
Ordinamento nello scorso secolo erano sotto tutela le donne non potevano fare negozi giuridici se non con il consenso del marito del padre
Ecco oggi logicamente chi proponesse una restaurazione di questo tutela verrebbe ricoverato nel più vicino ospedale psichiatrico se ce n'è ancora qualcuno
Evidentemente ma ecco altrettanto sbagliato
Ritenere che si possono sottoporre a tutela degli enti dotati di autonomia e quali sono i Comuni e le Province questo non è vero e va detto soprattutto a proposito del sistema dei controlli
Sistema delle Autonomie deve essere messo in condizione di essere autonomo di autogovernarsi e con i limiti e la legge penale anche delle leggi amministrative per chi dovesse derogare ma certamente no con il limite di un controllo puntuale atto per atto quale ora
Tra i più recente legislazione star stemperando ma tuttora
Praticamente in rigore qual è il concetto di principio di coloro che vogliono continuare
Con questa linea di tutela e controllo il concetto è Bellini ce lo ricontrolliamo chissà quali pazzie fanno questi bene è lo stesso identico concetto che si aveva nei confronti delle donne se lasciamo che le donne possono compie negozi giuridici chissà cosa diamine
Combineranno queste signore ecco è un concetto retrogrado che si riferisce a è una diversa concezione
Del mondo e della società sostanzialmente autoritaria
Almeno come linea di fondo ci deve essere sempre un'autorità sopraordinata che sorveglia che i sottordinati o le sotto ordinate nel caso che dicevo prima
Facciano sciocchezze ecco se si crede nell'autonomia
Questo concetto va spazzato via completamente in ogni sua linea in ogni sua conseguenza
Se non si credeva di autonomia
Allora scusatemi se fosse cedo
Nel discorso polemico sinergiche l'autonomia tanto vale stava i podestà almeno erano una linea organica il podestà è un dipendente del governo che governava le i Comuni secondo le linee che governa rigettava ecco allora è più logico se non si crede
Nel autonomia siccome noi chiediamo crediamo nell'autonomia non chiediamo certamente il ritorno a forme superata noi chiediamo invece che ci si liberi dagli ultimi residuati di queste forme superate e si marci verso un sistema equilibrato di enti locali territoriali che collaborino insieme al
Gestione della cosa pubblica nel livello territoriale
E i cui rapporti come ripeto siano regolati
Dal principio di sussidiarietà seconda cosa di cui ci dobbiamo preoccupare
Al mio paese
C'è una cosa di cui ci dobbiamo preparare ed un preoccupante è che
Si proceda in questo
Campo
Facendo finta di non capire se io notato spesso nei nostri rapporti con le regioni in particolare le Province sono più vicine al nostro punto di vista mago Legion in particolare ho notato che si fa finta di non capire sì c'è Sissi tutto il rispetto l'autonomia comunale però
C'è questo quest'altro quest'altro ancora che rientrando in una concezione
Generale della Regione non può essere lasciato ad iniziative di singoli comuni singole province spingendo il ragionamento allora tanto vale restituire tutto allo Stato per lo Stato
Il governo centrale non può che avere una visione ancora più generale dell'interesse comune discorso è invece quello che i vari livelli di governo debbono
Ciascuno a collaborare per la sua parte anche confliggendo se necessario ma dal conflitto vengono fuori sempre soluzioni migliori rispetto alla a quello che poteva essere la posizione di partenza
Questo vale
Anche e di per certi aspetti soprattutto a proposito del passaggio delle funzioni come trasferimento come delega che oggetto in questo momento di un progetto
Disegno di legge collegato alla finanziaria che secondo me deve rappresentare in questo momento sul terreno istituzionale il nostro maggiore impegno perché e da lì
Che viene la soluzione di un nodo soprattutto poi ce ne sono molti altri dichiarate particolare che non preciserò in questa sede ma che avevamo già al tavolo delle regole ampiamente discusso e anche risolto nel rapporto con le altre livelli del governo locale
Il problema se siano possibili o no trasferimenti di funzioni diretti
Dal Stato ai comune e alle Province noi sosteniamo rigorosamente di sì e questi trasferimenti non solo siano possibili ennesima debbano essere fatti anche per dare un segnale di una concezione del rapporto tale i diversi livelli di governo diverso da quello che c'è stato finora questa quindi è un una battaglia di fondo una battaglia di principio nel quale noi siamo o impegnati
E che non obbedisce più alla vecchia logica di qualche anno fa o di qualche decennio fa quando a Regioni e Stato fascicoli braccio di ferro per venire a chi riusciva a sottrarre più funzioni all'altro no non gli interessa
Questo interessa soprattutto che sia chiaro il principio che tutti i le funzioni che fanno riferimento alle comunità di basse siano riferite ai comuni
Ai Comuni alle Province secondo la dimensione del territorio
Vorrei introdurre una brevissima parentesi ma credo molto interessante per tutti su un problema specifiche drammatico qual è quello della sanità
Io non riesco ad accettare il principio per il quale poiché ai comuni quando è stata allora affidata la sanità hanno fatto male questo va riconosciuto almeno
In gran parte questo debba essere un motivo cioè in Italia questo moto pendolare no quando spendo è andato al turn tutto da una parte si potrà tutta quell'altra banca la totale esclusione
Dei comuni da ogni competenza in materia sanitaria salvo quello può che è poco più di un éscamotage della cosiddetta conferenza dei sindaci che non ha praticamente nessun reale potere di incidenza sulla gestione della sanità
Il cittadino nella sua
Così ingenuità se vogliamo dire bonarietà
Quando qualcosa non funziona nelle civico ospedale viene da me
E ti e ritiene che io come sindaco debba tutelare uno che i suoi diritti fondamentali del diritto alla salute in qualche modo
Balia fa capire al cittadino che il sindaco non può nemmeno spostare un portantino all'interno d'ospedale
Varie diceva faccia lei veda lei si si regoli come gli pare ma queste sono le esigenze queste vanno soddisfatte
Ho fatto questo esempio a preferenza di altri perché è uno che che incide molto sulla società ci sono problemi che riguardano più indirettamente contesto sociale ma se ce n'è uno che lo riguarda in maniera primaria decisiva e certamente quello della sanità
Anche qui
Noi abbiamo per esempio approvato una legge per la quale di norma che impone una norma molto spesso contraddetta le circoscrizioni dell'elusione dovrebbero coincidere con la circoscrizione le province fatta questa norma però nessuno ha pensato di dare alle Province che sono identità esistenti previste
Dalla costituzione l'indimenticabile Ugo la Malfa le voleva abolire ma non sono stati aboliti ci sono sono previste in Costituzione hanno funzioni ormai assai ridotte credo che una volta che si afferma il principio che l'auto deve avere dimensioni provinciali
Non riesco a capire perché le Province debbono essere esclusa in pratica
Da ogni influenza sulla gestione lo capisca ancora meno qui siamo in un'assemblea di comuni per quel che riguarda i comuni ho fatto questo esempio per dire che questa questione dei livelli di governo non è una questione teorica una questione che può interessare solo i professori
Le cui ordinata subordinata rapporto gerarchico almeno tra
Comuni e regioni la piramide gerarchica su cui costruire lo Stato che pure sono argomenti di grande rilievo ma un po'lo riconosco professorale no è una questione che va ad incidere direttamente sulla vita
Dei cittadini il sistema nuovo che andiamo ad attuare che speriamo di poter attuare
Deve essere migliore di quello vecchio scusate perché se noi facciamo tutta questa fatica di questi dibattiti tutte queste cose e ci dovessimo in ipotesi trovare di fronte a un sistema che funziona peggio di quella attuale evidentemente avremmo fatto un fuor d'opera
Dette queste cose vorrei concludere richiamando la nostra attenzione sulla necessità di seguire con attenti con grande cura questo momento c'è il disegno di legge cosiddetto Bassanini per la semplificazione
Delle procedure amministrative che in molte sue parti incide in modo primario sulla gestione degli enti locali e sui rapporti all'interno del sistema degli enti locali
C'è
Il disegno di legge pure esso collegato alla finanziaria di cui parlavo prima
Che fa riferimento al trasferimento e ha la delega
Delle funzioni c'è soprattutto un disegno di legge cosiddetto vigne inviando al nome del sottosegretario
Si deve soprattutto interessato
Che costituisce una riforma della cento quarantadue e anche in parte l'ottantuno per alcuni aspetti
Ora
Questo disegno di legge è stato sganciato dalla finanziaria e quindi avremo maggiore aggiorni discuterlo noi chiediamo che sia discusso in forma organica
E chiediamo che sia discusso con la partecipazione attiva
Le le associazioni degli enti locali è una richiesta che facciamo anche a proposito delle riforme costituzionali nel senso che le riforme che saranno elaborate
Dalla commissione bicamerale di prossima istituzione noi vorremmo avere la possibilità di essere consultati e di dire
La nostra non sul presidenzialismo sul semipresidenzialismo ma sulle cose che ci guarda ossia sulle cose che riguardano regioni
Province comuni
Ora dicevo al di là del richiesta di partecipazione è evidente che noi dobbiamo attivabile un grosso dibattito al nostro interno
La
Le leggi di comunali e provinciali come la centoquarantadue
Non le possiamo cambiare i cinque minuti già dicendo guarda dove è stata molte parti superato l'ottantuno la ottantuno del mille novecentonovantatré
E ad appena tre o quattro anni di distanza già ci apprestiamo a fare un'altra riforma beh cerchiamo di farlo in maniera che ci si debba ritornare sopra il meno possibile
Questo così lo ricorderò che la commissione costituita presso il ministero dell'Interno
E presieduta prima dal ministro Maroni e poi dal sottosegretario Scivoletto ha fatto un ottimo lavoro collegiale c'erano presenti tutte le rappresentanze delle altre amministrazioni dello Stato interessate ai problemi delle Autonomie locali
Le rappresentanze dei Comuni delle Province Comunità montane
Eccetera hanno fatto un ottimo lavoro è una relazione
Finale
E che legge del amico Panattoni che veda lei
Nella platea presidente dell'UPI relazione dalla quale non ci conosciamo tutti fino all'ultima riga Panattoni però che tutti abbiamo detto che la facciamo nostra che la facciamo propria con la piattaforma generale per e il futuro ecco ora io debbo esprimere una doglianza questo volto mentre per altri aspetti debbo riconoscere che l'attuale governo si è impegnato per la soluzione di questi problemi la doglianza è stata che mi sembra che la
L'azione è frutto di un lavoro durato due anni e anche difficile e complesso per aggiustare i vari punti di vista e strutturale tra Lillo
Mi appare mi pare sia stata tenuta poco presente nell'elaborazione del progetto di legge attualmente in discussione il parlamento
Siccome questa discussione comincia adesso vediamo
Di fare rientrare dalla finestra quello che non è entrato
Dalla porta e quindi dovremmo impegnarci secondo me come associazione per fare in maniera che i principi fissati nella relazione Varettoni siano
Lentamente curatrici se così le posso chiamare del disegno di legge che il Parlamento poi sarà chiamato ad approvare così come ritengo che le conclusioni del tavolo delle regole
In materia in di appoggio interistituzionale debbono essere tenute ferme per quanto possibile nell'elaborazione complessiva della legislazione a costituzione
Invariata mi si potrebbe obiettare ma voi vi riferite sempre a documenti già esistenti
Come se fossero dei totem no e sul totem cambiamo di quanto volete
Il pericolo che però dobbiamo evitare a tutti i costi e quello di ricominciare sempre da capo
Di lavorare lavorare fare intendersi accordi tavole rotonde intese convegno di Firenze
Eccetera e poi ritrovarsi sempre come se non si fosse fatto nulla lì come se il problema si dovesse discutere da zero
I rapporti interistituzionali sono molto difficili ad esse regolati anche su base concordata anche su base concertata nota che abbiamo raggiunto alcuni punti cerchiamo nei limiti del possibile di mantenerli con la buona volontà di tutti perché se non c'è il consenso e la collaborazione di tutti
Il nuovo Stato non nasce a Porsenna Ascea nasce a male grazie
Grazie professor c'è urlo passiamo subito la parola al sindaco di Torino Valentino Castellani che è anche presidente dell'ANCI Piemonte la sua redazione dedicato a un tema interessantissimo
La capitale reticolare
Ce manca un pezzettino devo dire nel titolo perché in realtà devo parlare delle aree metropolitane e delle città metropolitane e della capitale reticolare
Io credo che sia un tema questo che come cercherò di dimostrare dovrebbe appassionarci tutti
E non è come forse a prima vista potrebbe apparire non è un tema riservato ai sindaci delle grandi città metropolitane perché io credo che questo sia per davvero un pezzo di cambiamento importante strutturale della realtà del nostro Paese
Infatti la prima domanda che ci si dovrebbe porre quale
Se ce n'è una qual è
L'obiettivo la missione di una città metropolitana
Di un'area metropolitana
Io credo che
La missione
Per usare una parola un po'abusata forse della città metropolitana consiste nella promozione dello sviluppo e della competitività vita economica di un'area
Nel favorire la diversificazione della sua base economica utilizzando le funzioni che la legge consente di svolgere nel campo della pianificazione territoriale
E della pianificazione e gestione dei principali servizi a Rete
Oggi in questa Europa nella quale ci misuriamo
Lo sviluppo economico
è sempre più legato alla capacità competitiva delle grandi aree sistema
Un'area sistema per competere in questo scenario ha bisogno di una forte soggettività politica che sia in grado di delineare quella che in un altro gergo si chiama una visione strategica
Ci va un soggetto politico forte che sia capace di interpretare gli obiettivi
Di proporre con coraggio i programmi
Quindi è una visione diversa da quella meccanica di un ulteriore strumento di governo di un'area complessa quello che io credo oggi qui si debba proporre è un salto di qualità nella gestione dello sviluppo del nostro Paese
E noi credo che su questo terreno scontiamo un ritardo significativo rispetto ad altri Paesi come la Francia
Come la Gran Bretagna come la Germania
E noi sindaci delle grandi città quando ci conta ci confrontiamo ci misuriamo incontriamo i nostri colleghi delle città europee questo ritardo lo avvertiamo avvertiamo che non solo da un punto di vista burocratico amministrativo degli strumenti di governo non solo da questo punto di vista i confini municipali delle grandi città sono oggi un non senso
Ma avvertiamo questa carenza soprattutto sul piano della soggettività politica cioè della capacità di rappresentare in maniera unitaria forte significativa
Gli obiettivi di sviluppo di un'area sistema
Ecco io credo che sia questo il salto culturale che noi dobbiamo fare nell'affrontare il tema delle aree metropolitane e delle città metropolitane
Ci siamo forse tutti attardati un po'troppo
Dietro quella pur importante intuizione che la centoquarantadue aveva inserito ci siamo forse tutti attardati un po'troppo sui meccanismi strutturali di delimitazione dell'area di strumenti di governo senza probabilmente dare sufficiente quasi a questo aspetto fondamentale che è legato lo ripeto alla rappresentatività politica a un soggetto politico capace di proporre un disegno un progetto rispetto a un'area sistema del Paese
Questo è il salto
Allora credo che ormai non serva a nessuno discutere approfondire
Ragionare sul perché
Da sei anni
La centoquarantadue su questo terreno sia rimasta lettera morta
Credo che serva a guardare avanti
E credo che si possa dire
Con molta serenità
Che
L'ultima proposta che era contenuta nel disegno di legge
Del senato dodici cinquanta norme per la costituzione delle autorità metropolitane e che è stato in larga misura e quasi nella sua totalità recepito nelle proposte di revisione della centoquarantadue
è la strada da percorrere
Noi ne siamo convinti
Si delineano in maniera sufficientemente chiara
Le funzioni minime da esercitare a livello metropolitano salvo il potere regionale di integrare tali funzioni
Si propone finalmente un modello che parte dal basso
E che quindi risponde nella sostanza al principio di sussidiarietà
Attraverso la conferenza metropolitana
In ciò riconoscendo che
Esistono
Più di una decina
In Europa di esempi di funzioni metropolitane esercitata in maniera diversa e nessuno di noi
Può immaginare che l'Area metropolitana di Catania o quella di Roma o quella di Torino quella di Milano possano rispondere esattamente agli stessi schemi organizzativi questo è un non senso
E quindi in questa impostazione possono coesistere approcci di tipo strutturale e di tipo funzionale in una logica di costruzione di quel soggetto politico capace di rappresentare come dicevo un'area sistema un'area forte del Paese
Io credo come in tutti i casi che questa proposta si possa migliorare si possa approfondire ma ripeto e ribadisco riteniamo che sia che si sia finalmente imboccata la strada giusta la cosa importante a questo punto anche qui lo dicevamo ieri
Lo diceva ieri Enzo Bianco nella sua relazione
Essendo stato il disegno di legge
Di revisione della centoquarantadue scollegato dalla finanziaria è importante che i tempi siano rapidi che ci sia una corsia preferenziale di discussione e di approfondimento di questo disegno di legge e in questo in particolare della questione che riguarda le are metropolitani
Io voglio subito aggiungere però arricchire questa impostazione e credo che
Il salto di cultura il salto di qualità che dobbiamo fare debba anche considerare questo secondo aspetto della questione
C'è un problema nel nostro Paese c'è anche un problema di rilocalizzazione di funzioni nazionali
Nelle città guardate che questo è un problema diverso da quello
Classico tradizionale con il quale abbiamo affrontato il tema delle aree metropolitane perché non si tratta di coniugare il principio di sussidiarietà riportando come dicevamo un momento fa nelle aree metropolitane una soggettività politica di rappresentanze dell'aria qui si tratta di diffondere sul territorio
La struttura
Della capitale
Quindi di individuare quelle funzioni nazionali
Che ebbene e che non necessariamente devono stare nella capitale e geografica del nostro Paese per attribuirle
Ad alcune grandi città io credo che ci siano una quindicina almeno di città nel nostro Paese che possono svolgere questo tipo di ruoli
E questa logica di rilocalizzazione territoriale di funzioni nazionali è complementare a quella delle aree metropolitane
E la rinforza nel senso che rinforza il ruolo delle aree sistema laddove si riescano a individuare quelle funzioni quei poli di eccellenza nazionali nelle capitali regionali
Creando così una logica di pluralismo urbano che è quella che ci rende diversi ancora da questa Europa
Esercitare funzioni di rango nazionale da uno qualsiasi dei nodi del sistema urbano significa significa potenziare questa Rete che sta dentro il sistema del nostro paese è un concetto è una strada complementare aggiuntiva
C'è un valore aggiunto nel concetto di capitale reticolare
Anche qui non è una lotta di campanili con la capitale del nostro Sindaco Rutelli
Sono stucchevoli
Queste logiche oggi
è un concetto di sistema quello che sta dietro a questa impostazione
E io credo io credo che questa logica di capitale reticolare
Risponda anche a un altro grande obiettivo di cui abbiamo grande bisogno nel nostro Paese quello della costruzione di una identità nazionale più condivisa
E di un diffuso senso dello Stato
Che si costruisce non solo con i simboli ma si costruisce anche nella realtà economica e nella quotidianità della vita di un Paese
Quindi
Costruire una identità nazionale condivisa io credo che oggi nel nostro Paese significhi anche costruire
Una qualità urbana un rango
Più alto di qualità urbana rispetto a quella che oggi abbiamo
E questo come diceva ieri credo molto opportunamente il ministro Napolitano pone anche su questo terreno io credo un problema vero
Perché quando si attribuiscono funzioni quando si attribuiscono Poteri
La domanda che viene subito eh con quali risorse
E io credo che ci sia un problema di risorse per una politica urbana oggi nel nostro Paese
è un problema di risorse non significa banalmente destinazione di trasferimenti
Significa giustappunto strumenti di politica urbana
Significa ad esempio essere capaci di inventare strumenti per riqualificare il tessuto delle nostre città
Sia nei centri storici che nelle periferie
Trovare strumenti
Per incentivare le politiche urbane dell'ente locale
Del livello locale di governo non significa ripeto banalmente trasferire più fondi significa dare gli strumenti adatti per governare i processi urbani
E io credo che noi abbiamo bisogno quindi di questo
Salto di qualità
Coordinato fra obiettivi
Cioè Progetti
Funzioni
E strumenti
E qui vorrei dire
Ai miei colleghi sindaci e i miei amici sindaci
Dei piccoli comuni
Che questo discorso li riguarda anche loro
Questo discorso ci riguarda tutti
Soltanto se
Esiste una capitale regionale
Di rango urbano adeguato
Il sistema che comprende i piccoli comuni sarà opportunamente valorizzato
Se no ci perdiamo tutti
E io sono sempre più colpito da da questo attardarsi che
In qualche regione si fa
Di questa stucchevole discussione fra chi deve fare che cosa tra la Regione e la capitale regionale anche questo è un discorso vecchio perché nella logica che dicevo poc'anzi
La Regione ha i suoi compiti ma sono su un piano e su un livello diverso e non possono che essere coordinati
E tutto si tiene in questa impostazione
Quindi qui io trovo e concludo
Trovo una ragione di più
Se ancora ce ne fosse bisogno
Perché all'interno di questa associazione noi siamo capaci di fare lo stesso discorso di parlare lo stesso linguaggio
Perché quello che stiamo proponendo è un cambiamento di questo Paese partendo dalle città
E noi saremo capaci di proporre un cambiamento di questo Paese partendo dalle città
Se queste città diventano questa rete diffusa di soggetti politici autorevoli che hanno a cuore in un progetto
Lo sviluppo
Di questa nostra Italia
Questo è il disegno
E questo è il disegno che si accomuna
Perché questo disegno o si tiene tutto intero o non funzione
O non funziona più
E io credo che la sfida difficile che abbiamo davanti
E proprio quella di uscire
Da questa coazione a ripetere
Polemiche
Confronti tra realtà diverse che non hanno nessun senso più se non quello descrittivo perché dovrebbe esserci una contrapposizione fra i piccoli comuni e le grandi città
Abbiamo problemi diversi
Ci sono problemi ci sono grandi problemi per i piccoli comuni
Ci sono problemi per tutti
Ma è in questa logica io credo che potremo lavorare tutti a cambiare il nostro paese grazie
Grazie
Castellani anche per la ricchezza delle argomentazioni che indubbiamente apriranno un dibattito soprattutto sulla individuazione di questa capitale reticolare
Adesso la parola al professor Livio Paladin ex presidente della Corte costituzionale che ringraziamo per la sua partecipazione
Io testo per essere certa di contenermi in tempi ragionevoli
Che cos'è il federalismo di cui tanto si parla in Italia da almeno tre anni a questa parte
Pasquino avverte giustamente che non si tratta di un termine passepartout cioè di una parola buona per indicare prospettive di ogni genere dalla regionalismo fino alla secessione
Personalmente però non condivido il suo troppo tagliente assunto
Per cui è uno Stato o ai federale o non lo è
Tranne per chi desideri aggiunge lo stesso autore la confusione a fini politici o altri
Se si guarda alla vastissima gamma degli Stati che si autodefiniscono federali si riscontrano infatti profonde ragioni di diversità ampiamente messi in luce dagli studiosi di questi fenomeni
Basti ricordare che una buona parte degli Stati federali nasce da un processo aggregativo di entità pienamente sovrane
Ma non senza vistose eccezioni rappresentate dagli Stati unitari che si disaggregare o come nel vecchio caso dell'impero zarista o nel recentissimo caso del Belgio
Che gli Stati membri di certe federazioni non dispongono affatto del potere giudiziario o svolgono sul punto funzioni meramente amministrative
Che taluni tipi di Stati membri si contraddistinguono per la titolarità di amplissimi poteri legislativi come nel caso degli Stati Uniti
Mentre in altre entità federali o federate i quali sono i lender tedeschi il decentramento investe soprattutto l'amministrazione e via discorrendo
Di più
Non mancano esempi di Stati membri sensibilmente meno forti di istituzioni che si autodefiniscono o che vengono considerate quali regioni autonome
Come nel caso dei Laender austriaci nel confronto con alcune comunità spagnole
Tali sono i dati che in definitiva sostengono la tesi di Kelsen
Per cui gli Stati unitari di stampo tradizionale gli Stati federali non sono divisi se non da un divario quantitativo inerenti alla misura del decentramento che si realizza in ciascuno di essi
Anche se si potrebbe replicare ed è stato replicato che un grande divario quantitativo finisce per tradursi in una diversa natura degli ordinamenti così raffrontati
Trasferendo questo discorso Alitalia e sosta comunque a significare che il nostro Paese dovrà semmai tracciare percorrere una propria strada verso il federalismo
Tenendo in primaria considerazione le proprie esigenze e le proprie possibilità
Non già rifarsi ad un qualche figurino astrattamente concepito nel limitarsi ad imitare pedissequamente modelli stranieri quand'anche interni all'Europa comunitaria come quello tedesco che oggi va molto di moda
Fin d'ora però si possono a mio giudizio indicare le linee fondamentali che questo processo sarebbe destinato a seguire qualora esso venisse condotto a compimento
Si tratterebbe cioè di uno sforzo da svolgere su almeno quattro piani diversi ma interferenti in modo strettissimo
In primo luogo sarà necessario effettuare un'attenta analisi delle funzioni tuttora esercitate dallo Stato sia per mezzo di uffici periferici sia principalmente attraverso i ministeri
Tutte le funzioni suscettibili di essere utilmente esercitate a livello locale dovranno venire trasferiti ai futuri Stati membri o dalle attuali regioni oppure agli enti territoriali minori Province e Comuni e loro consorzi
Le altre funzioni per contro andranno trattenuti al centro ma coordinando le con quelle locali anziché separarle mediante un taglio netto
In vista di quel federalismo cooperativo che da tempo si è affermato in tanti ordinamenti federali al di qua e al di là dell'oceano Atlantico
Manovre del genere in ogni caso è bene non illudersi richiederanno il ricorso ad una pluralità di leggi e di provvedimenti da distribuire nel giro di vari anni
Come ha già dimostrato l'esperienza delle regioni ordinarie a partire dall'estate del mille novecentosettanta
Non è realisticamente pensabile che basti allo scopo una revisione costituzionale
Altro infatti è il nominare nella Costituzione questa o quella materia conferendo la le regioni o riservando la lo Stato
Altro stabilire quali siano di preciso i contenuti delle materie stesse e le forme di coordinamento fra il centro e la periferia meno ancora sarebbe realistico d'altronde immaginare che bastino i referendum abrogativi di questo o quel ministero
Una volta eliminate certe strutture ministeriali le relative funzioni resterebbero pur sempre in capo allo Stato e l'analisi di esse rimarrebbe indispensabile
Ma è un'analisi lo dico non polemicamente che ancora non può dirsi di certo compiuto
In secondo luogo occorrerà introdurre una finanza pubblica più rispettosa delle autonomie locali
L'attuale ordinamento finanziario sembra fatto apposta per comprimere le autonomie in genere principalmente quelle regionali
Malgrado l'articolo centodiciannove della Costituzione che proclama l'autonomia finanziaria delle Regioni
Non vi sono imposte o tasse delle quali governi regionali portino l'intera responsabilità
E non viene meno la certezza di proventi disponibili nel lungo periodo tutto o quasi tutto essendo affidato alle annuali leggi finanziarie dello Stato
Con la conseguenza che la spesa regionale non può essere programmate in maniera adeguata e che per di più uno stesso utilizzo delle entrate regionali in atto viene condizionato da parte statale nel più vario modo
Evidentemente alla base di ciò stanno non soltanto le difficoltà della complessiva finanza pubblica e la ricorrente esigenza di ridimensionare l'enorme debito pubblico
Vi è anche più o meno manifestato manifesta una diffusa diffidenza nei confronti delle regioni sulla quale dovrò ritornare
In ogni caso la situazione tanto insoddisfacente ed aver dato la stura molteplici progetti di federalismo o di neo regionalismo fiscale
Ma per federalismo sita di nessuno di questi testi intende un assetto in cui tutti i tributi vengano istituiti riscossi dagli Stati membri per poi trasferirne una quota allo Stato centrale
I sistemi cari alla lega Nord sarebbero infatti di stampo confederale e non federale dal momento che negli stessi Stati Uniti il centro dispone di un robusti Simo potere fiscale proprio concorrente con i poteri impositivi periferici
Piuttosto si pensa ad un qualche riparto delle entrate tributarie tra il centro e la periferia che dia contenuti reali e l'autonomia finanziaria regionale e locale
E dalla responsabilità delle Regioni verso i rispettivi contribuenti
Il che tuttavia non manca di suscitare preoccupazioni non certo infondate a cominciare dal rischio che il federalismo si risolva paradossalmente in un agrario della Pro della pressione fiscale complessiva
Frustrando in tal modo le aspettative con le speranze ormai generalizzate sull'intero territorio del Paese
In terzo luogo risulta evidente che si dovranno garantire le Autonomie regionali e le autonomie locali in genere molto meglio di quanto sia stato negli ultimi cinque lustri
Dall'entrata in funzione delle regioni ordinarie ad oggi abbiamo assistito ed assistiamo ad un continuo e talvolta scomposto andirivieni di leggi e di provvedimenti statali
Mediante i quali si trasferiscono con una mano e si ritira asseriscono con l'altra competenze e funzioni e risorse
Tra le tante esemplare la vicenda del ministero dell'Agricoltura soppresso per il mezzo di un referendum popolare nel novantatré e subito rinato con altro nome dalle sue ceneri
Ora la strada maestra per rimettere ordine è quella seguita nella generalità degli ordinamenti federali
Si tratterebbe cioè di far partecipare i poteri locali all'esercizio della potestà legislativa dello Stato centrale trasformando il Senato secondo una formula ben nota in una Camera delle Regioni o delle autonomie territoriali
Camera chiamata ad approvare tutte le leggi che riguardassero i rapporti fra il centro e la periferia del paese incluse io credo le leggi finanziarie e di bilancio come pure la totalità delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale
Se posso esprimere un giudizio personale la soluzione più adatta a bilanciare in modo forte la Camera dei deputati mi sembrerebbe quella di stampo tedesco consistente nell'affidare agli esecutivi regionali la composizione del Senato
Ma credo più verosimile che si finisca per scegliere qualcuna delle altre strade indicate dal diritto costituzionale comparato certo è comunque non solo a mio giudizio che di quel tipo sono le scelte da compiere una seconda camera ridotta un doppione della prima non ha senso comune e la sua riforma non potrebbe non tenere conto delle attuali istanze autonomistiche
Facendo così del Parlamento il luogo di confronto e di composizione delle spinte centripeta è di quelle centrifughe rimettendo con ciò stesso ordine in una normativa che si presenta contraddittoria ed estremamente aggrovigliata
In quarto luogo
La governabilità delle regioni dovrà essere assicurata con molto maggiore efficacia di quelle in atto
Ormai da vari anni a questa parte la funzionalità e la stessa durata dei governi regionali sono in crisi con sempre maggiore evidenza
I fenomeni ai quali sto accennando non sono più circoscritti come un tempo al centro sud del Paese la rovina del tradizionale quadro politico ha compromesso e sta compromettendo per esempio
La stabilità di amministrazioni regionali ordinarie come quella lombarda o di autonomia speciale come quelle relative alla provincia di Trento oppure alla Regione Friuli Venezia Giulia
In queste circostanze dunque
Mi sembra necessario che le Regioni vengano messe in condizione di modificare opportunamente ed autonome ma mente i propri sistemi di governo senza incontrare le attuale limitazione di ordine costituzionale
Occorre in particolar modo che se dispongano di un'ampia autonomia statutaria ed organizzativa comprendente la determinazione dei rispettivi sistemi elettorali
Così da favorire come ha scritto Mario uccide la formazione di vere classi dirigenti di profilo regionale
Occorre inoltre che tutte le Regioni dispongano di piena competenza in tema di ordinamento degli enti locali secondo il criterio fissato dalla legge costituzionale numero due del novantatré quanto alle regioni ad autonomia differenziata
Né il federalismo né il neo regionalismo sarebbero in effetti compatibili con una pluralità di enti locali regolati in buona parte dal centro scavalcando le regioni o gli stati membri ma anche su questo dovrò ritornare però vista
Vero è che il discorso rimarrebbe monco e assai superficiale se chi vi parla non affrontasse a questo punto un problema di fondo
Quali sono e come vanno determinati gli enti autonomi su cui si tratterebbe di imperniare la riforma
La risposta corrente richiede o presuppone che si faccia senz'altro perno sulle amministrazioni regionali ma questo modo di considerare il problema lascia spazio ad una serie di soluzioni diverse
Molti ritengono anche allo scopo di non aggiungere ulteriori elementi di complicazione ai tanti dilemmi dei quali già dicevo che le regioni andrebbero lasciate come sono quanto le loro denominazioni e circoscrizioni
Salva soltanto l'eventualità che esse stabiliscano reciprocamente in queste in quella parte del territorio nazionale le più varie forme di collaborazione nei più vari settori di comune interesse
Altri invece riprendono la tesi già ricorrente che l'economia contemporanea esiga all'istituzione di poche macroregioni capace di governare grandi aree
Non riconducibili agli antichi compartimenti statistici sui quali ha finito per basarsi l'assemblea costituente
Ed è a questa stregua per esempio che alcuni ragionano di una macroregione del Triveneto destinatari comprendere quelle che un tempo venivano definite le Tre Venezie
Quali che siano i meriti di queste proposte nella prospettiva delle politiche economiche regionali personalmente non sono affatto convinto della loro fattibilità in primo luogo il procedimento previsto per l'istituzione di nuove regioni o per la fusione di regioni esistenti è troppo complicato molto più dell'iter formativo delle comuni leggi costituzionali
In secondo luogo i campanilismi diffusi in tutta Italia che Spi
In con addirittura far proporre la scissione di alcune regioni in atto
Renderebbero ben difficilmente prevedibile il necessario consenso delle popolazioni interessate necessario dico perché non c'è non ci può essere un serio federalismo senza senza il consenso delle popolazioni
In terzo luogo il problema si aggraverebbe nei casi limite come quello del Triveneto chiamate un'ipotesi ad assorbire ben due regioni
Ed altre due Province a statuto speciale per lo meno una delle quali cioè l'Alto Adige non sarebbe mai disposta a farsi coinvolgere in tal modo
Ma tutto questo non toglie che le attuali regioni rimangano ben lontane dal soddisfare i federalisti coi neo regionalisti
E se non sono del tutto all'altezza nel centro nord del Paese viste le insufficienze i ritardi e gli sprechi dei quali si stanno rendendo responsabili varie amministrazioni regionali magari collocate un tempo fra le regioni di punta
Meno ancora lo sono nel Mezzogiorno visto che al sud una parte notevole delle amministrazioni regionali rappresenta una vera e propria palla al piede dello sviluppo economico e sociale di quei territori
Non è certo un caso che sotto questo aspetto molti stiano prendendo a modello la Spagna dove il regionalismo è stato ed è differenziato secondo le attitudini e i propositi delle singole comunità autonoma
Anche in Italia cioè le Regioni potrebbero essere distinte le une dalle altre soprattutto tenendo conto della loro capacità di organizzare ciascuna al proprio interno un funzionale sistema delle Autonomie
Quel sistema che si risolve per ore in una formula sia pure conclamata dalla legge numero centoquaranta
Sì solo obiettare che in tal modo nessun ministero verrebbe mai smantellato perché vi sarebbero sempre certe zone del Paese in vista delle quali le strutture ministeriali dovrebbero restare in funzione
Ma l'obiezione non mi sembra del tutto convincente
In qualunque caso infatti l'apparato centrale dovrebbe essere in grado di rappresentare l'Italia nelle sedi comunitarie
Ed anche di esercitare poteri sostitutivi surrogante o le regioni e dei minori autonomie locali che non fossero in grado di svolgerà certi compiti essenziali
Sì che non sarà mai possibile far completamenti almeno di una qualche amministrazione statale sia pure ridotta ai minimi termini nelle stesse materie di competenza regionale
Quello che in ogni caso dovrà essere affrontato ed è stato già nel corso della revisione del Titolo quinto della carta costituzionale e poi lo spinosissimo problema dei rapporti fra le regioni e gli enti territoriali minori
Oggi come oggi la rivalità fra queste due specie di istituzioni autonome per quanto stucchevole come diceva il sindaco Castellani rischia addirittura di bloccare l'intera riforma di cui stiamo discutendo
Ne offre in qualche modo la riprova il recente progetto governativo di legge delega per il rafforzamento dei poteri periferici che contrappone la Conferenza Stato Regioni alla nuovissima conferenza Stato-città ed autonomie locali
E anzi affida al governo centrale il primo riparto delle funzioni fra le amministrazioni regionali provinciali e comunali quando le singole regioni non si decide no ad auto dei centrali sì in tempi brevi
A costo di risultare impopolare debbo dire che non mi sembra questa la via da seguire se non altro a regime
Il federalismo sedi federalismo vogliamo parlare non potrà mai basarsi sulla vecchia politica del doppio binario
Chi ha visto e vede tuttora a Comuni e Province appellarsi al ministero dell'Interno al governo centrale alle Camere del Parlamento in antitesi alle regioni
Occorre invece che le Regioni stesse vengano concepite riorganizzate a partire dalle disposizioni costituzionali
Come gli enti esponenziali di un complesso di enti autonomi democraticamente costruito secondo i principi della sussidiarietà e della partecipazione
Occorre cioè che le decisioni interessanti i rivali vari livelli locale di governo siano concertate fra gli enti locali da coordinare ma vengano prese in definitiva da ciascuna Regione
Sia pura ricorrendo ad una Assemblea rappresentativa degli enti stessi
Come già dicevo l'articolo centotrentotto della Costituzione per cui l'autonomia comunale provinciale si svolge nell'ambito dei principi fissati da leggi generali della Repubblica non sarebbe più in linea con la nuova forma dello Stato di cui stiamo discutendo
La stessa finanza locale dovrebbe a questa stregua venire definita dalle regioni se non altro per ciò che riguardasse la distribuzione delle risorse disponibili in vista della programmazione degli interventi ed è l'esigenza di evitare le duplicazioni delle spese
Ma non mi nascondo che proprio su questo terreno potrebbero insorgere formidabili ragioni di difficoltà
Resterebbe da vedere se un tale ordinamento una volta completato possa meritare il nome di Stato federale
Per me comunque il vero problema non riguarda il nome bensì la sostanza
Molto giustamente Rotelli ci ammonisce che il federalismo non serve se non è strumento di miglioramento della qualità della vita
In altre parole sembra anche a me retorica l'idea che gli Stati federali o fortemente regionalizzati debbano venire concepiti come fini ultimi o come valori assoluti
Se non fossimo convinti della loro utilità e della loro praticabilità meglio sarebbe orientarsi coraggiosamente in tutt'altre direzioni
Per essere più precisi ciò che in ogni caso bisogna realizzare o almeno tentare e un più giusto assetto dei rapporti fra i cittadini e le istituzioni
Snellire un ordinamento iper legificate troppo pletorico a tutti i livelli della produzione normativa organizzare al centro e in periferia uffici e servizi pubblici trasparenti e ben funzionanti
Semplificare le procedure amministrative
E ridurre la presenza spesso vessatoria ed inutile ad un tempo della mano pubblica tutto ciò rappresenta una condicio sine qua non indipendentemente dalla quale lo stesso federalismo diverrebbe improduttivo o addirittura controproducente
Certo la conseguenza è che l'azione di risanamento e di rinnovamento dello Stato italiano si presenta quanto mai difficile e complessa ma si tratta di una conseguenza obbligata in vista della quale sarebbe illusorio immaginare scorciatoie
Importante sarà cominciare senza perdere altro tempo ma disponendo in partenza al di là di ogni trionfalismo e di ogni faciloneria d'una chiara visione delle moltissime cose da fare ed i risultati da ottenere le concreto
Di facce Nerone di ieri ve ne sono state fin troppe sul finire degli anni sessanta e agli inizi degli anni settanta quando si comincia concepire si cominciava ad attuare la riforma regionale
A questo punto bisogna invece pensare a qualcosa di diverso e divisione
Grazie
Da cedere la parola per un saluto al presidente dell'Unione province italiane Marcello panettoni
Presidente bianco
Colleghi amministratori sindaci di tutt'Italia intanto voglio ringraziare lanci per aver invitato mio tramite le Province italiane ad essere presente a questa vostra assemblea annuale colgo l'occasione per rinnovare pubblicamente l'invito al presidente bianco e agli amici Sindaci per la nostra assemblea che si terrà da qui a due settimane il venti e ventuno prossimo a Roma
Perché credo che sia importante sottolineare questa prima cosa in questo mio saluto il contributo a questa vostra assemblea
E c'è il fatto che il sistema istituzionale località via i Comuni e le Province
Sviluppano anche pubblicamente in un'occasione come questa
Quel lavoro di raccordo di progettazioni di contributo alla definizione di una riforma istituzionale del nostro Paese
Che abbiamo concordemente e coerentemente sviluppato nel corso di molte riunioni di molti incontri di molto lavoro che abbiamo sviluppato in comune
Da più parti è stato detto
In maniera così corale da apparire per un verso nuovi o per l'altro banale ma che a mio avviso vale la pena di richiamare
Come in questo Periodo il nostro Paese si trovi di fronte ad avere affrontare una serie di innovazioni
Che riguarda ad un tempo i processi economici
Il sistema di sicurezza sociale
Le riforme istituzionali
E io credo che al di là della Parenti ovvietà e banalità di questa costituzione di questa constatazione
Sia importante da parte nostra anche in un'occasione come questa
Agganciare raccordare il nostro lavoro la nostra ricerca in termini di riforma istituzionale nazionali e locali agli altri due temi ai temi dell'economia e dello stato sociale
Proprio per testimoniare come noi abbiamo piena consapevolezza del fatto che
Le sfide che abbiamo di fronte sono non semplicemente quelle legate a una diversa
A articolazione dei poteri pubblici
Ma invece alla necessità di trovare strumenti adeguati per governare i processi di trasformazione economica del nostro Paese in tutte le sue varie parti
E al tempo stesso di contribuire a ridefinire dal centro e dalle istituzioni locali
Le rinnovate forme di stato sociale alle quali nostra comunità nazionali locali ci chiamano
E dalla consapevolezza di questi intreccio della necessità di strumenti adeguati di governo dei processi economici di riforme dei servizi sociali dello stato sociale
Di istituzioni locali e nazionali adeguati a reggere questa sfida che noi dobbiamo sempre partire per dare concretezza a verità a questa appassionato lavoro di ricerca
Che stiamo facendo nel corso di questi mesi di questi anni
Perché un'altra consapevolezza io l'ho ritrovata in tante occasioni nostri confronti anche da ultimo nella lezione introduttiva del sindaco ci ha urlato
E c'è la consapevolezza profonda che ne siamo all'interno di un processo di riforma
Che sorge dalle comunità locali e territoriali
Che chiede una forte innovazione nella sistema dei poteri pubblici del nostro Paese certamente al quale noi diamo in primo luogo l'indicazione di riforma in senso federalista del paese stesso e delle sue istituzioni
Ma noi che abbiamo esperienza quotidiana di governo locale
Accanto a questa consapevolezza mi esprimiamo un'altra
E che c'è questa riforma in senso federalista dello Stato del nostro Paese o e al tempo stesso anche una riforma in senso autonomista
Che via cioè più strumenti più funzioni più risorse maggiore snellezza alle espressioni del governo locale che Comuni e Province esprimono
Oppure noi corriamo il rischio di vedere un altro fallimento di cambiare etichette
Ma di non mutare la sostanza profonda del rapporto tra singoli cittadini o cittadini organizzati il sistema di poteri pubblici del nostro Paese
Quante volte l'abbiamo detto ma è bene ripeterlo
Comuni e Province che hanno combattuto lunghe battaglie contro le forme del centralismo statale
Non possono accettare né sono interessato a vedere questo centralismo riproposto ai livelli periferici regionali non è questo il senso della riforma complessiva che noi vogliamo
Perché sono se non sapremo affermare una riforma che una processo che dia senso concreto alla domanda di autonomia e di autogoverno delle comunità locali e territoriali noi sia allora avremo rifondato in maniera
Autentica la struttura del nostro paese dal punto di vista amministrative istituzionali
Io trovo per il lavoro che insieme abbiamo fatto nel corso degli ultimi tempi che la Carta di Firenze firmata nel marzo scorso da rappresentanti delle Regioni dei Comuni e delle Province
Forse il punto più elevato di equilibrio di accordo che il sistema istituzionale locali avesse espresse negli ultimi tempi e io mi associo al rammarico che di nuovo il sindaco cianuro nel suo intervento esprimeva circa il fatto che quell'accordo non da noi non dai Comuni non dalle province è stato disatteso
Ma amaramente purtroppo dobbiamo sottolineare come questo disattende mento sia venuto proprio dal livello regionale
Ebbene
Quella carta diceva alcune cose e adesso io faccio riferimento esprimere una consapevolezza
Che se non di decentramento dovessimo dobbiamo ancora parlare
Ma di riforma complessiva dello Stato ordinamento
Il federalismo consistere innanzitutto nel trasferimento di competenze legislative generali alle regioni
Lasciando allo Stato centrale solo le poche limitate competenze che devono costituire il fondamento di una rinnovata formati unità di solidarietà nazionale
Ma accanto a questo fatto accanto a questa consapevolezza esprimerà per noi espressione del governo locale comunale provinciale
Alcuni punti fermi
Rispetto ai quali io devo molto con molto garbo ma anche con molta fermezza
Sottolineare le differenze di impostazione in rapporto alle cose che appena un momento fa il professor Paladin cd ci diceva
E cioè intanto di come fosse necessario
Avere garanzie costituzionali precise per Comuni e Province
In quanto istituzioni del governo locale rappresentative di idee di forme di identità e di funzioni che in maniera diverte differenziata vengono svolti per ambiti territoriali e sociali diversi
E accanto a queste garanzie costituzionali chiedevamo anche e chiediamo anche che sia affidata a una legge generale dello Stato
La necessità di delineare i tratti fondamentali dell'ordinamento del sistema delle Autonomie locali così definito gli elementi essenziali dell'autonomia finanziaria impositiva
Gli elementi essenziali dei sistemi elettorali e degli organi di governo del potere locale
Il ricorso sancito in legge generale di una possibilità da parte del sistema delle Autonomie Locali ricorso alla Corte costituzionale quando venissero lesi
I tratti fondamentali dell'ordinamento di Comuni e Province
Ecco
Noi riteniamo che la Conferenza Stato Città autonomie locali
Forse a questo riguardo non una contrapposizione
Rispetto alla Conferenza Stato Regioni è altra cosa
In questo concerto di sistemi istituzionali locali e regionali
La Conferenza Stato Regioni ha una funzione la conferenza stato città Autonomie locali mi ha un'altra
Perché nel momento in cui il sistema del governo locale a garanzie costituzionali e principi generali fissati dalla legge generale dello Stato ci deve essere ci può e ci deve essere una serie di confronto permanente tra governo locali e governo nazionale questo non già certo per ritrovare forme camuffate di nuovo centralismo non è questo quello che abbiamo in mente
Credo che non l'abbiamo in mente né come Province le come comuni ma abbiamo l'esigenza di veder riconosciuta la nostra funzione istituzionale nel Paese è sancita a livello costituzionale così come i collegi gennaio dello Stato
è per questo che noi come Provincia abbiamo espresso pieno consenso
Ad alcuni disegni di legge da alcune proposte che da parte del governo sono stati
Promulgata proposte nell'ultimo periodo
Trovare il nostro consenso e trova il nostro consenso il provvedimento
Semplificazione amministrativa il mille trentaquattro
Trova il nostro consenso il provvedimento
Decentramento l'undici ventiquattro trovava i trova il nostro consenso in dodici cinquanta e cioè il completamento della centoquarantadue ha ragione di nuovo il sindaco ci ha urlo
A lamentarsi del fatto che quel rapporto conclusivo che insieme come sistema delle Autonomie lavorammo con i contributi di altre parti del delle funzioni pubbliche Inessa raccolte non è stato sviluppati in un testo unitario
E questo fa qualche volta ci fa smarrire il senso e di quella proposte di quanto stiamo raccogliendo con questi provvedimenti ma è indubbio che se noi decidessimo in maniera incrociata questi testi troveremmo molto se non tutto di quel lavoro di indagine di proposta che avevamo insieme ha fatto allora
Ride come dire presentato al dibattito in Parlamento di fronte all'opinione pubblica
Del Paese non ci auguriamo che soprattutto i due provvedimenti dal punto di vista istituzionale più significativi del dodici cinquanta c'è il completamento della centoquarantadue
Non venga smarrito nelle Aule parlamentari Yeti ancorché sganciato malauguratamente dico io
Dal collegamento alla Finanziaria trovi una rapida conclusione con il nostro ulteriore contributo in sede di dibattito parlamentare
Ma soprattutto voglio esprimere consenso
Al testo di legge undici ventiquattro quello relativo al decentramento
Tanto più nella versione in cui anche per contributo d'impulso certamente del ministro ma anche di sviluppo
Da parte del lavoro compiuto in Commissione Affari costituzionali al Senato dalla Commissione il suo intere dal suo presidente relatore il senatore Massimo villone
Soprattutto per quanto è stato immensa sviluppato
Intorno all'articolo quattro e alla ripartizione di funzioni e competenze tra lo Stato centrale il sistema delle Autonomie locali e regionali noi su quel testo esprimiamo un esplicito pieno consenso
Come esprimiamo un vivissimo allarmi
Ma anche un diniego una giudizio negativo circa gli emendamenti che a stravolgere questo testo sono stati presentati in Aula al Senato
Noi riteniamo secche se quegli emendamenti fossero approvati verrebbe snaturato il senso complessivo della costruzione di questo processo di riforma il senso della urgenza
Che esso esprime in rapporto alla necessità di dare nell'attesa che si possa porre mano alla riforma costituzionale tutti i segnali oggi legislativamente possibili
Le risposte
Urgenti a questa volontà di cambiamento che viene dalle nostre popolazioni in esso
In quel testo
Quel principio di sussidiarietà che tante volte sentiamo vanamente invocare trova una formulazione che ci appare convincente
Ecco allora
Perché noi sottolineiamo il nostro consenso pieno perché in esso in quel testo in questo processo di riforma Comuni e Province
Che sono espressioni istituzionali differenziati
Di un senso di identità e di appartenenza che le nostre proforma popolazioni loro tramite esprimono
E esercitano diversificate funzioni non sovrapposte non sovrapponibili di governo reale trovano una definitive compiuto riconoscimento
Governo reale che già oggi forma di espressione di una capacità di governo democratica diffusa che Comuni e Province italiane
Nell'intero Paese già oggi esprimono
E lo esprimono attraverso l'azione di governo l'apparato l'azione di legittimazione che dopo mediazione con la ottantuno con i meccanismi previsti dall'ottantuno ognuno di noi ha potuto sperimentare
Ecco allora colleghi amministratori per terminare rapidamente io voglio sì dare un contributo ma non voglio essere inopportuno parlando troppo a lungo per Umberto io mi sento anche da questa platea di rinnovare un invito alle regioni
A ritrovare il percorso unitario che avevamo intrapreso a Firenze
Perché
Io ho piena consapevolezza che è un sistema istituzionale locale che si presentasse diviso nel dibattito parlamentare
E con il governo del Paese sarebbe più debole
E più debole potrebbero essere le ragioni di una rapida formazione di una riforma in senso federalista e autonomista del nostro Stato
Perché
Io non mi nascondo che i nemici di questa riforma sono molteplici
Ma talvolta possiamo esserlo anche noi non certo noi Comuni e Province noi abbiamo maturato ormai una lunga esperienza e pratica di solidarietà e di elaborazione comune
Ma se ci dividessimo tra sistema di governo locale e regioni credo che questo sarebbe un danno complessivo per il processo di riforma che dobbiamo affermare
Dall'altro lato noi invitiamo il Governo a sviluppare con coerenza
Quanto ha iniziato con i disegni di legge che abbiamo richiama
Recuperando anche in momenti che sul versante soprattutto dell'autonomia finanziaria hanno segnato una difficoltà
Di questa azione di rinnovamento che al quale noi chiamiamo che il Governo stesso venga sempre più coerentemente sollecitato da parte nostra e e trovi al suo interno adeguate forme di piena convinzione di sostegni coerenza riformatrice che via un effettivo e definitivo riconoscimento
Alla volontà di autonomia e autogoverno che città e territori
Comuni e Province diffusamente esprimono qui a Venezia nel corso della vostra Assemblea
E nel Paese nel corso della loro azione di governo quotidiano dei processi economici sociali e istituzionali che riguarda le loro rispettive comunità colleghi buon lavoro
Grazie panettoni
Adesso è previsto l'intervento del sindaco di Brescia Mino Martinazzoli
Per la verità io sono venuto qui molto volentieri per corrispondere vitto così amichevole
E cortese del presidente bianco
Sono venuto evidentemente condividendo il sentimento e le attese degli impegni
Dei collegi sindaci
Ma sono venuto anche con grande circospezione
Rispetto
Allen fase che caratterizza anche il nostro atteggiamento nei confronti del
Di alcune parole chiave
Che oggi occupano il dibattito sulla riforma dello Stato
Quando non di una considerevole refrattarietà
Rispetto all'approccio culturale che caratterizza questa stagione
I costituzionalismo secondo me spesso ma che era
Tanto per essere schietto
E lo dico anche a panettone io credo di essere uno dei pochi anche federalisti italiani
Per la ragione che il federalismo a quello che ci ha spiegato prima il professor parla di
Non posso dire
I rappresentanti degli enti locali
Immaginare che si possa fare il federalismo senza forte aumento dei poteri ragionare
Ed allora dire che sia federalisti
E tuttavia appare io aiutanti ed ostile rispetto ad un processo di questo tipo io lo trovo contraddittorio
Ma siccome ritengo che sia fondata questa ostilità mi dichiaro non federalista per la ragione
Che deve sembra che
Sia pure all'interno di quel fare gli abilitati modelle che pure ci è stato ricordato al professor parla degli enti
E il federalismo oggi in Italia
Non sia una parola appropriata per
Descrivere i nostri problemi e per immaginare qualche soluzione
Detto rudimentalmente a me pare
Quello che oggi rappresenta il bilancio così pesantemente negativo della nostra storia unitaria sotto il profilo dall'assetto statuale ed alla qualità statuali
Sia un vizio radicato
Che le classi dirigenti che avevano fatto il Risorgimento inevitabilmente dovevano incrociate
All'interno di una storia così fragile l'idea che all'unità politica
Dovesse corrispondere all'unità amministrativa nel parere e che l'unità amministrativa fosse in qualche misura condizione inesorabile della tenuta del unità poi credo che sia stata una strada dalla guerra che oggi siamo in grado di considerare tutte le lacune tutti gli inconvenienti
Ma allora l'apertura di un cammino diverso il rovesciamento della prospettiva
Secondo me non implica l'idea di capire come si ricollocare la gerarchia del potere ma ad immaginare come si fa lo dico in
Lo ammetto lo soltanto suggerendo So bene che conviene a tutti quanti di non offrire ricette che spesso appaiono incerte superstizioso
Ma le idee appunto di inverare quella che da ultimo panettone diceva una linea culturale di
Arie appropriazione intero ed esauriente del concetto di autonomia
Una condizione di parità ordinamentale per la quale non vi sia
Una pira dalla quale discendono
Poteri attribuzione funzione ma l'idea di una riapertura di un grande contratto che parta e anche che mi rifaccio le conclusioni contro Ballardini
Ed in un rovesciamento che una volta di prospettiva non dal disegno dalla geometria istituzionale
Ma della valutazione
E come si può percepire in modo molto approssimato degli strumenti e dei mobili delle dimensione che siano capaci
Di rendere risposte più persuasive più convincenti e rispetto alle straordinarie novità che riguardano anche per questo profilo la modernità
Castellani parlava prima
Dell'esigenza di considerare anche questi problemi all'interno di una prospettiva sistemica la ragione ci chiediamo oppure no come rischiano di risultare chiacchiere i nostri discorsi rispetto a quanto la globalizzazione
Della economia influenza anche i temi dei sistemi istituzionali
Delle strutture istituzionali
Su
Diciamo comunemente che questa condizione della modernità mette in crisi la sovranità stesse degli Stati nazionali perché dovremmo immaginare che all'interno di queste critiche non è messa in crisi anche la nostra opinione intorno ai poteri locale si tratta in altri termini di capire che siamo all'interno di una situazione nella quale occorrerebbe cercare risposte un poco inusitate
E nella quale le idee ricevute sono tutto sommato bussola abbastanza scadente per indicare i nostri possibili il
Lo dico sulla base della media esperienza di sindaco insomma non so qual è la vostra opinione a me quello che interesserebbe oggi nella mia città
Sarebbe che fosse molto chiaro per ciascun bresciano chi è responsabile di cosa questo è quello che mi interessa al nonno una appropriazione di ulteriori
Non sono per nulla interessato ad immaginare che dobbiamo diventare i sindaci delle città i capi dalla polizia questa è una funzione dello Stato centrale
E tuttavia all'articolo due e tuttavia allora tanto per fare un esempio
Accetti di immaginare la vera eticamente coraggiosamente politiche dell'immigrazione seria che no rovesci no sulle nostre città il costo sempre più insopportabile
Le condizioni di ordine pubblico e di microcriminalità che sono una spina è una reattività
Che rende molto difficili rapporti tra la istituzione la società potremmo continuare questi esempi ma è per dire che naturalmente bianco lo sa
Verranno sicuramente una qualità di classe politica ulteriore rispetto a quella che c'è
Però dobbiamo anche non riconoscerà la nostra difficoltà
Se leggiamo le pagine dei giornali nazionale e vediamo che c'è un'attesa positiva
Nei confronti della nuova esperienza dei sindaci italiani
Se leggiamo le pagine locali dei nostri giornali vediamo qual è invece la percezione molto spesso pregiudiziale che sia di questi problemi e la ragionevole giungere subito la conclusione secondo me esattamente questo
Che probabilmente stiamo pensando
Questo nuovo reticolo di potere di attribuzione di regolazione di interesse in modo molto autarchico
Il problema oggi più che mai il problema dell'unità nazionale no stando alla soluzione del rapporto tra le istituzioni
Ma stando alla soluzione del rapporto tra istituzioni e società staccio nella capacità di intuire la parola d'autonomia
Come un qualcosa che unisce il potere locale le culture locali le economie locali
Un legislatore non so fino a quando in consapevoli lo dico perché c'ero anch'io ha scritto nell'articolo due della centoquarantadue una affermazione che di straordinaria altezza di straordinario significa l'articolo due della centoquarantadue non nei locali soggetti della forma normativa i Comuni le Province
Ma scrive l'articolo due lei comunità locale ordinata in Comuni e Province sono autonome il che significava non so ripeto quando consapevolmente l'idea devo una soggettività politica comunitaria della quale noi siamo lì strumenti e quindi il nostro problema è da un lato vi evocare su quel versante la nostra forza
E dall'altro ripeto quello certo di essere capaci di giocare all'interno di questa congiuntura così difficile che esige insieme a una resistenza rispetto alla deriva peggiore
Ed esige insieme una grande capacità di cambiamento la capacità ricevo di ricavare autorevolezza a questi tavoli voi che ci rappresentate questa autorevolezza ce l'ha garantito ed è questo che ringraziano
E li chiediamo però ripeto di assumere una linea che sia una linea la meno ambigua possibile
Perché qual è la situazione davvero se la guardiamo quotidianamente
è un situazione di separatezza c'è il problema della riforma dello Stato
Allora c'è il giorno del convegno sulla riforma dello Stato
Poi c'è una finanziaria e allora ci sono i giorni penosi dalla finanziaria che inevitabilmente guadagnano delusione perché quando ci spiega gli amministratori locali che siamo tutti federalisti che siamo tutti autonomistico
Che siamo tutti per dare il potere al basso e poi scriviamo una finanziaria che inevitabilmente quali che fossero i governi che governano in questa condizione separa le diverse azioni
E poi il giorno del convegno sulla riforma della pubblica amministrazione allora
Mi pare chiaro che il problema di ridurre l'assenteismo tutta questa difficile e drammatica esigenza sia un problema che naturalmente ci riguarda e se dovessi dare lo finito davvero un sommesso consiglio ma non ne avete bisogno voi sarebbe appunto quello di liberare delle parole magiche
Ho detto della però del federalismo quando alcune regioni del Nord compresa la media
Hanno deciso senza neanche chiedere l'opinione di quelle che abitano nelle loro regioni
Voglio dire lei stende accende il presidente di provincia che cosa ne pensassero intorno a queste propagandistiche iniziative referendarie
Hanno spiegato il presidente dal miraggio non lo ha spiegato che se lo Stato non glielo dà fanno lauto federalismo
Presumo che sarà il federalismo delle auto ma noi immaginazione cioè
Calcoliamo anche diplomaticamente questa strada non faremo il nostro dovere non difenderemo non è nostro interesse ma gli interessi delle popolazioni che rappresentiamo tutto sommato forse c'è un modo di liberarsi della grafico di una Rettore che ha che una larga misura affligge la cultura civile del nostro Paese
Uno vuole il federalismo
Rotelli che cosa che non è il momento la qualità della vita
L'altro Torino Pacini vuole il federalismo perché vuole che il federalismo gli crei una nuova etica civile ho l'impressione netta che l'etica civile la qualità della vita non riguarda tanto delle congetture
E dei disegni istituzionali quanto appunto una capacità di lavoro quotidiano di moralità diffusa
Di assunzione di responsabilità diffuso
Nella pratica perché
La responsabilità
Quella come dire
Di essere semplici e di essere un millepiedi
Di trovare un poco a sperimentare le cose poi a valutarla e poi giudicato
Si narra che nel tempo in cui tutto era teologica
C'erano grandi dispute accademia polemiche le scuole di pensiero intorno alla natura Angelica
Si discuteva addirittura su quanti angeli potessero stare sulla punta di uno spillo
La discussione era interrotto
Finché arrivò un tizio una sorta di epifanie galileiana che disse bene datemi uno spillo date negli angeli vediamo quanti ci stanno sopra credo che dovremmo ragionare
Grazie adesso apriamo il dibattito io numerosi iscritti a parlare iniziamo da Sergio Marini sindaco del Comune di Maltignano provincia di Ascoli Piceno prego
E si prepara Zeller anzi
Presidente del Consorzio del comune di Bolzano
Cari colleghi
Un saluto a voi a tutti i presenti
Io vorrei fare riferimento alla legge ottantuno del novantatré dove recita
Che i sindaci
Hanno titolo a presentarsi per due legislazioni
E tutti sappiamo che giusto e i motivi inutile in questo momento dirlo perché li conosciamo tutti e non proviamoci su questa tematica quello che invece vorrei sottolineare e e per un puntiglio organi dello Stato la stessa cosa
Verso altri organi c'è una referenza un timore
Insolito ad esempio io vengo da una piccola provincia e in tante piccole province giudice procure
Durano per trent'anni oltre trent'anni io penso che questo sia adulto io penso che nell'ottica dei motori queste cose vadano nel territorio nazionale è guardate e messi alla pari
Perché se non significa che alcuni giudici alcuni procuratori amministrano in condominio quando alla fine proprio in condominio
Per quanto riguarda poi i sindaci c'è un attacco talmente spietato da tutte le parti che potrebbero forze economiche o forze mafiose
Montare più adito a un'elezione popolare cioè creerebbero le condizioni per farsi che vengono nominati i vecchi baroni ovvia tanti soldi anche questo è uno strumento che va immediatamente modifica
Recentemente qualche giorno fa abbiamo letto che Renato
Granata con la sentenza trecentosessantanove della corte costituzionale
A
Detto illegittimo l'articolo uno comma sessantacinque della legge finanziaria
Quella in corso
Che riguarda l'espropriazione dei soli per la cessione invertita che significa
Significa che dopo pochissimi mesi dopo dall'approvazione alla finanziaria già e ha fatto bene sempre dovrebbe fa così dopo pochi mesi la corte di cassazione si dovrebbe sempre esprimere non soltanto in queste situazioni ma sempre esprimere invece abbiamo delle situazioni che ci riguardano che la Corte dei Conti e tre mesi e che ancora deve essere illuminata dallo Spirito Santo per mettere la propria firma su certi atti
Bene
Questa sentenza non fate altro che un agrario alle casse dello Stato questa sentenza non fa altro che ha Pantaleone cioè ai Comuni alle Province fa Borsari miliardi e miliardi e miliardi
Qua non c'è stata volontà politica nel pregresso di risolvere il problema dell'espropriazione dei suoli nessuna volontà politica
Basti pensare ai decreti legge proroga di centotrenta del novantatré il duecento dodici del novantatré il trecentotrenta il novantatré quattrocentoventinove novanta ladri il cinquecentoquarantadue novantatré ridiamo
In continuazione fino a trecentosessanta e novantacinque non convertiti o manomesso gli amministratori queste situazioni non convertiti alcuni reiterati
E questa è la situazione che ammesso molti amministratori in una situazione veramente assurda ad enormi
Questa situazione
Non crea che oltre gli ottanta mila miliardi che il governo ha raschiato con questa Finanziaria perché sessanta mila più provvedimenti progressi circa venti mila
Non fa altro che aggravare questa situazione io chiedo proprio al presidente dell'Anci qui presente bianco
Di fare o chiedere un emendamento nell'attuale legge finanziaria per bloccare per emarginare questa emorragia questo dissanguamento dei comuni e delle Province
E chiedo poi che progetti di legge fermi al Senato ad esempio i trecentocinquanta del
Quindici maggio del novantasei modificato perché poi successivamente son venute delle sentenze
Della Corte di Cassazione Sempre modificato venga immediatamente tradotto in leggi affinché si faccia chiarezza su uno punto veramente importante un punto che da quello che ritengo oggi l'investimento maggiori in Italia e le per il proprietario del suolo è che qualche ente pubblico Comune Provincia faccia sul suo terreno l'esproprio lì c'è l'utile più grosso
Lì c'è l'utile è sicuro lì c'è sicuramente una fetta di guadagno che nessun'altra attività può dare oggi in Italia
Questo va assolutamente rimosso questo qua assolutamente cambiato non solo ma noi abbiamo giudici ordinari
Che non tengono conto delle sentenze della Corte di Cassazione nelle è uscita la sentenza numero settantotto zero sette novantacinque pubblicate novantasei
In cui si parla delle automaticità delle proroghe questa sentenza i giudici Enrico ordinarie la ignorano completamente anti succede di più che si potrebbe immaginare che le perizie vengono buon piaghe proprio perché questa sentenza poteva creare la Rover riduttività del quaranta del cinquanta per cento di quello che era il costo l'attuazione dei sogni quindi
Lei
Potrebbero queste perizie essere gonfiate
Terrei a raggiungere le stesse indennità guarda caso che oggi è il raddoppio del guadagno dei proprietari del solo guarda caso che oggi il guadagno è del cento per cento
Ecco colleghi del direttivo va se il tutti piangono lacrime dei coccodrilli questi son miliardi miliardi che tutti i Comuni molti colleghi qui presenti
Hanno là dove combattere giorno per giorno non perché hanno fatto galoppatoio hanno fatto piscine perché hanno costruito le case popolari arie Pepe perché hanno fatto le scuole elementari e scuole materne perché hanno fatto le piazze i ponti le fogne e depuratori
Perché hanno fatto un abitate migliore per la gente ecco colleghi dateci una mano perché se no le case veramente non è che sarà stiamo più si bucano e quando si bucano la pioggia tale sopra tutti grazie e buon lavoro
Grazie
Zeller anzi
Intanto una piccola comunicazione si sta riunendo la commissione personale nella sala Pasinetti ovviamente chi è interessato al problema
Può partecipare
Egregio Presidente gentili signori e signore della tredicesima Assemblea Generale lanci
Sono il presidente del consorzio dei comuni della provincia di Bolzano è anche sindaco
Vorrei ricordare che Consorte comunica al quale aderiscono tutti i comuni dell'Alto Adige Coppola capoluogo di provincia di Bolzano fino al comune di Ponte Catena di duecento abitanti
Questo consorzio riconosciute delegazione regionale d'aranci
In tale veste collaboriamo attivamente alla vita dell'ANCI
Sono due i motivi
Che ci inducono alla collaborazione
Il primo
Quello che lancia è divenuto un interlocutore forte ed efficiente nei rapporti con gli organi statali e regionali
L'ANCI sta guadagnando influssi e prestigio
Che si si ripercuote anche ai Comuni
I sindaci salgono di quotazione nell'opaco Pignone pubblica
Il secondo motivo dalla nostra collaborazione quello che vogliamo rafforzare con le nostre modeste possibilità l'azione la poi l'operato della dell'ANCI
Stiamo vivendo un cambiamento radicale dell'Ente comune
Diverse riforme sono state già varate ai tre sono in discussione
è veramente giunto il momento in cui noi comuni possiamo reclamare più autonomia più poteri decisionali una maggiore possibilità di autogestione autorganizzazione di autofinanziamento
Non dobbiamo perdere questa occasione Doro
E pertanto dobbiamo rafforzare rafforzare lanci suoi organi affinché possano operare con il peso dal quale noi comuni disponiamo
Dobbiamo inoltre cercare alleati e cooperare con loro mi riferisco a tal troverà stazione degli enti locali quali Luppi l'Uncem e tutte le altre
E se non operano in concorrenza ma operano anche loro per gli enti locali che noi rappresentiamo
Non dimentichiamo che anche noi comuni rappresentiamo tutti i cinquantasei milioni di abitanti di questo Stato
Con la differenza che siamo più vicino agli ai cittadini
Mi preme porre l'attenzione su alcuni problemi
Stiamo parlando di riforme di maggiore autonomia ai Comuni di maggiori funzioni ai comuni
Sono perfettamente d'accordo di rafforzare al massimo li enti locali di proseguire sulla strada del federalismo sarà necessario definire però il concetto di federalismo
è assolutamente necessario che l'Anci ci spieghi il contenuto del concetto di federalismo
Dobbiamo però stare all'erta che non si arrivi atto un nuovo centralismo regionale
Non vogliamo che vengono trasferite gran parte delle funzioni alle Regioni che poi ben volentieri si dimenticano
Di considerare i comuni chi ha il potere difficilmente lo trasferisce ad altri enti cioè una cosa naturale è proprio insito dell'uomo che sempre tende a dominare l'altro
Non vogliamo cambiare solo il padrone dobbiamo cercare di poter operare da Moggia da maggiorenni per il bene dei cittadini
Il concetto di sussidiarietà non deve restare parola morta
Noi comuni appartenenti alle a regioni a statuto speciale ne abbiamo esperienza
Basta dirvi che a vent'anni dalla legge seicentosedici del settantasette i nostri comuni non hanno ancora avute e definite ed rispettivamente delegate
Tutte le funzioni elencate nella predetta legge del sud seicentosedici del settantasette
Nella mille novecentonovantatré è stata istituita l'ICI
è compito dei comuni di provvedere ai controlli delle dichiarazioni dei versamenti rispettiva mente dei non versa mente degli importi dovuti ai contro dai contribuenti
I primi controlli scadono il trentuno dicembre di quest'anno a causa di motivi che non dipendono dai Comuni gli enti locali sono venuti impossessi dei dati rispettivamente
Solo pochi mesi fa
E dobbiamo purtroppo constatare che a causa di errore ti inesattezze è quasi impossibile effettuare i controlli e le al elaborazione da parte degli uffici comunali
I comuni sono costretti ad effettuare una buona parte dei lavori analizzando a mano le varie pratiche
Necessità assolutamente Premiere affinché vengono concesse le prove per la verifica delle dichiarazione dal mille novecentonovantaquattro
E per i comuni del Trentino Alto Adige anche quelli dell'anno novantatré date che quest'ultimi devono effettuare anche i controlli dall'anno novantatré
Mi preme porre l'attenzione su un altro argomento che riguarda la vita all'interno dei Comuni
Oggi si parla spesso di ripartizione tra gestione e di indirizzo politico né i Comuni
Ho proprio l'impressione che si parli di questa nuova ripartizione come se fosse uno snodo moderno che parlando di questa ripartizione si abbia trovato la soluzione che faccia funzionare senza problemi e senza intoppi l'amministrazione comunale
Posso concordare con questa concessione Fitto non c'è fino ad un certo punto e sono anche convinto che tale ripartizione posso andar bene per i grandi comuni
Ma questa ripartizione non funziona più per i medi e piccoli comuni
In un comune piccolo può essere importante e politicamente decisivo anche l'assunzione di un impiegato ovvero la parte di un'opera pubblica di modesta entità
L'ANCI dovrà pertanto premere affinché si lasci ai comuni di scegliere fino a che punto gli statuti prevedono la ripartizione tra gestione e di indirizzo politico e gli affari comunali
Gentili signori e signore non dobbiamo dimenticare che solo i consiglieri comunali gli assessori e dei sindaci sono l'espressione dei morti della democrazia che è e deve restare in mano ai cittadini
E sono li ha letti che devono rispondere ai cittadini grazie
Scritto a parlare il sindaco di Giardinello Caruso Vincenzo pregato di
Potersi
Subito dopo la parola al senatore Villone
Cari amici e colleghi
Tutte tale
Sono di un piccolo comune della provincia di Palermo
Che spesso nella mentalità del Nord
Quando si parla della Sicilia si parla di mafia
Ma pure io quando si parla di me l'hanno si parla di punto
Tangentopoli
Mentre la Sicilia
Sopprimere
Le persone oneste
Mentre a me l'hanno sopprime tutta Italia
Con i soldi che vengono rubate nelle tasche nord
Di tutta Italia
Ma i problemi quelle che mi a noi
Ci consolano noi sindaci che ci accomunano tutti
Sia da Trento arrivare fino a Trapani
Siamo gli stessi
Gli stessi Monno tanti problemi
Io voglio iniziare
Con il problema di eccesso dei beni che che noi abbiamo
Un piccolo comune come il mio come tanti altri Comuni d'Italia
Si trovano in grossa difficoltà
Ci danno le deleghe senza darci né mezzi nel strutture non sappiamo come fare perché abbiamo un personale che a un tempo sono stato assunto e sono in grossa parte handicappate
Messe imposte del responsabilità
Dove questo sindaco tutti i giorni si deve prevalere del proprio segretario
Del capo dall'ufficio tecnico che ha più intelligente degli altri
Del ragioniere che spesso
Provoca qualche può un po'di misteriose cose per non non far mandare troppo veloce rammentare il mio percorso
Questi sono i problemi che spento che con tutti i sindaci che mi sono incontrato Anna
Allora a questo punto cioè non è niente vero che la centoquarantadue non deve essere toccata anzi
Manca solo una semplice parola nella seicentoquarantadue
Che è quello di obbligare il piccolo comune a stare assieme
E le menare quella grossa struttura che è mastodontica che non serva a nessuno
Per differenza di culture di posizione geografiche di ognuno di noi
Delle Province
Creare una struttura che accomuna comuni piccoli stando assieme comune montane con comune marittimo
Che hanno deve essere
Problematiche
Diverse problematiche che sono
Non può esistere un turismo montano con un turismo marittimo
Sono cose ben diverse allora la centoquarantadue
Proprio su questo punto
No si possono
Associato ma si bevono associato perché l'assunto quando ogni lunedì
Un dipendente per ogni Comune parte per andare nei vari corretti per portare le delibere io ne cito uno anche la più semplice
Restando sfornito quell'ufficio che può lavorare
In quel in quella giornata che ti prende per andare al Coreco
E poi non parliamo per i servizi
Che sono curate male ognuno singolo le cura male
Ma non dà nessun risultato se non una gestione familiare quella che facciamo noi sindaci
Tutti i giorni
O la sera portarci compiuti la casa per poi le domande va mattina portale funzionale del comune
E questi sono penso che il problema è che toccano tutti
L'altro patto che
E molto grave importante
Principalmente per i comuni piccoli di piccola entità
E le tesorerie uniche
Quello ebbe luogo un furto che lo Stato ci fanno
Quello è un furto perché a noi ci obbliga di aumentare l'acqua di aumentare la immondizia di aumentare l'indice di aumentare tutto per poter sopravvivere
Mentre i cittadini Cibele Cano per rappresentarle noi ci dobbiamo schierare dalla controparte per farle pagare
è questa da rivedere
Perché è impossibile farci taglie lo Stato
Per poi essere di nuovo penalizzate per non avere quelle piccole risorse della Como della tesoreria comunale che ci vengono date gli interessi bancari che avvengono a maturare siamo penalizzate per due volte consecutive
L'altro io voglio parlare per i i contratti i conti contate del lavoro
Mi fa ridere allo Stato quando viene fuori audire che costa svariate me Leardi
No come stanno i sindaci del che la notte non possiamo veramente a dormire perché l'indomani mattina ci aspetta dipendente comunale che ai debiti e per la propria famiglia davanti al portone d'ingresso e le obbliga a rinnovare il contratto di lavoro a spese bene ai cittadini
Lo Stato non ha dato nulla ne vale contratti è facile dire diamo duecento mila trecento mila
Hanno il diritto di avere uno stipendio equo per la propria sopravvivenza però non ci può dire lo Stato hanno a noi è stato ci costano non ci costa nulla
Siamo noi a pagare
Allora di correggere
Quella lestofanti a che vale a dire in giro allo Stato costa tanti miliardi vedere basta no ai comuni ai cittadini e debbono pagare quello che il contratto provetto
Un altro argomento e poi concludo e mi mi pare che questo non hanno un po'di più rispetto al mio allentata del mio comune
L'atto patto e le condizione
La posizione che occupano il comando di polizia municipale
Guardate che
Mi sento veramente
No non caduto in guerra ma urge un un già un fattore di una guerra
Conosco ventitré sostituti procuratore della provincia di Palermo
Sono stato denunciato per ventitré volte dalla polizia municipale del mio Paese
è guarda caso tutte le quelle denunce sono state archiviate del Pubblico ministero
Perché non esistevano le condizioni non esisteva nulla di quello che
Cosa deve fare questo sindaco io lo chiedo a tutti voi
A tutti voi che avete questi problemi perché anche questa mattina ho visto
Questa mattina ho visto io due Vitiello urbane
In una piazza di Venezia per Pasquale brutta figura al sindaco di Venezia
Mi sono comportato in un modo scorretto e desidero che
Questa cosa la chiarisco un po'con loro il il proprio sindaco che Polo torchiato il più colta
Con un pullman
Scritto bello grande Anci
Significa che ci sono amministratori
Valgono di più dei pubblici dei pubblici pubblico pool balle che hanno nella che c'erano in quella piazza che sostavano
E ci dovevano già sparire dell'uovo indetto per andare al parcheggio del polmone come se eravamo turisti a vegetare venete io ci sono stato quindici giorni fa mi piace una bellissima cittadina ma sono qua per gli interessi del mio Paese
E questo questo era cosa che tutti i giorni vediamo che siamo indagate dei vigili urbani
Cioè abbiamo la polizia ha detto le costole otto alla magistratura che ci verrà le poesie tutti i giorni e documenti quando ricevono una lettera notavamo qualcosa che a no no no no non capiscono
Cioè le mettiamo certo questi valori
Cioè non diventiamo coniglio stampate dalla Buccellato
Ma realmente ci toccano
A questo sindaco
Che non è stato permesso
Di avere un esperto perché il bilancio comunale non lo consuntivo a questo fin da qualche ha una licenza media è che devo andare a lavorare per portare il Papa esprimendo la propria famiglia titolo inghiottite dal perché porta è queste elettrico che io porto
E che ha portato a un anno fa a Sorrento che all'epoca avevamo acqua per l'anno prossimo a Baggio vere Candido è alle porte e dato nuovo queste all'attenzione di un piccolo comune col con un sindaco Leo operaia che sentita da tutti i problemi dalla dal mio Paese
è impossibile incontrare un ministro
Che io ho da tempo ho convocato per un grosso progetto pelle vero pare lavoro occupazione
è più facile andare dal Papa Palomba umanista
L'altro
Il fatto che lo Stato commette un altro alleato possiamo avviarci un reato scutello l'urto mo'punto e poi chiedo scusa a tutti i colleghi che
Vengono dopo di me
Un altro fatto
Quando si parla di finanziamento a pioggia
Il mio è un comune agricolo non ci sono industrie
Ha commesso la più grossa bel seria
Perché io non ho la sopravvivenza
Mentre con le industrie anche a Teglio va ad attaccare alla mano con le tasse bello industriale la tolgo posto un pelo che l'accaduto sulla spallina dalla giacca
Ma un agricoltore salvata da abbina dammi cento mila lire
Dalle cavato dal del del tutto lavoro quello che spara
O perito grazie
Grazie
La parola senatore villone che il presidente della Commissione affari costituzionali del Senato
Io ringrazio lanci l'invito a partecipare ai vostri lavori
Qui a Venezia
Soprattutto perché considero che questa Assemblea Carandente
Momento di particolare importanza
Percorso di una riforma e si è avviato
Deve essere considerato ancora lontano da chiudersi
Io vorrei
Partire con una considerazione
Che forse
Non sempre percepita appieno anche da voi che siete direttamente interessati al discorso riformatore
La considerazione quel della radicalità
E dell'ampiezza del discorso riformatore che
Avviato
Io credo che nella storia dell'amministrazione pubblica in Italia
Dello stato unitario
Non ci sono
Forse precedenti per quello che oggi si tenta di fare
Noi abbiamo davanti
Al Parlamento un insieme di progetti
Ci sono nel mille trentaquattro che abbiamo già approvato in Senato
Il mille centoventiquattro
Che oggi cominciamo
In aula
Abbiamo il tredici ottantotto alla riforma della centoquarantadue abbiamo quello sul fisco
Abbiamo l'insieme di iniziative che veramente a danno un quadro di riforma a tutto campo a trecentosessanta gradi per quanto riguarda l'amministrazione pubblica
In questo Paese
E che hanno connotati davvero nuovi incisività
Si toccano le funzioni a tutti i livelli
Il livello delle amministrazioni centrali
Quello delle amministrazioni regionali quello delle amministrazioni locali
Si toccano profili di organizzazione amministrativa
Ad almeno due dei tre livelli principali cioè quello statale
E quello del governo locale
Non si tocca quello delle regioni perché non è consentito ovviamente alla legge dello Stato
Siamo quindi ad una radicalità come dicevo ad un'ampiezza di intervento
Davvero in uscita
Tale non fu certamente il passaggio dei decreti del mille novecentosettantadue che pur venendo dopo l'istituzione delle Regioni certamente non avevano il sì la potenzialità di cambiamento che hanno adesso oggi queste proposte
Tale non fu il passaggio del decreto seicentosedici
Tanto meno fu la legge centoquarantadue del novanta ottima legge
Ma espressione sintesi diciamo del tutti un dibattito lunghissimo sintesi del pensiero degli anni settantadue ottanta
Oggi per matura mentre invecchiata per tanti versi
Perché voglio sottolineare questo punto della radicalità
Non tanto per accentuare l'importanza di una proposta del governo eppure c'è ho dell'impegno parlamentare che pure c'è stato
Perché in poche settimane
Noi siamo riusciti in Parlamento in Senato almeno io mi auguro che sia lo stesso alla Camera
Ad arrivare all'approvazione di testi complessi
E appunto fortemente innovativi non per questo
Ma voglio sottolineare questa radicalità
Perché voglio dire a voi
Che voi siete parte di questa radicalità
Voi siete uno dei motivi fondamentali
Siete uno dei cartelli della novità che si vuole portare in questo Paese
Lo dico perché venne sentiate il peso
La responsabilità ed anche l'orgoglio
Si scommette su di voi
Questo è un Paese che attraverso queste proposte largamente scommettere su di voi
E quindi ve lo dico perché voi facciate vostra
Questa domanda di innovazione perché la sentiate come vostra perché sentiate che è fatta per voi
E naturalmente attraverso di voi tredici cittadine che voi qui rappresentate
E ve lo dico anche perché si capisca
E ci sono resistenze molto forti
Questo è un processo
Che non è affatto indolore
Questo è un processo che genera conflitti tensioni reali vere
Non tra accademici che scrivono libri
Ma alla gente che fa alla politica quotidiana anche decidere che amministra
C'è un'alzata di scudi di tutti i conservatorismi contro queste iniziative
Perché vedete e conservatorismo
Non ha colore politico
Al fondo
C'è un conservatorismo di destra
C'è un conservatorismo di sinistra uno di centro
C'era il conservatorismo del governo quando si fa condizionare troppo dalle proprie burocratiche
Cioè conservatorismo delle commissioni parlamentari quando sono troppo vicine alle lobbies di riferimento
E conservatorismo è un modo di pensare
Ed è del tutto trasversale
E noi in questa vicenda se ne troviamo di fronte almeno due
Molto agguerriti
Il primo è quello delle burocrazie
La resistenza delle burocrazie all'innovazione cosa nota è un istinto di autoconservazione legittime
Bisogna capirlo che c'è bisogna fare i conti perché sapendo che c'è che è un dato della vita come la pioggia il sogno
E qui si è espresso
Per esempio nel conflitto che si è scatenato sulla innovazione relativa ai segretari comunali
è stata molto contrastata io ancora una volta voglio dire che la novità e il testo reca non è pensata contro i segretari comunali di non prendere atto che la figura del segretario comunale così come era disegnata non era più compatibile con l'attuale assetto
E con l'attuale idea e con la proiezione in futuro di quella che è l'autonomia
Quindi nessuna demonizzazione di categorie sono un prendere atto che la storia andata oltre
E i contrasti che ci sono state con l'introduzione alla figura del direttore generale siti manager
Ancora i contratti che ci sono stati
Sulle norme relative alla privatizzazione del rapporto della dirigenza statale
Questo diciamo sono tipiche resistenze di categoria burocratiche
Però non solo queste se sono dovuto affrontare si è dovuto affrontare anche un conservatorismo politico istituzionale
Io voglio dirla in modo chiaro io sono molto d'accordo con quello che qualcuno prima di me ha detto da ultimo il presidente Lupi
Se una pendenza
Che vuole fare di questo momento di riforma sostanzialmente un momento di continuità col pensiero autonomistico degli anni settanta e ottanta
Una visione che io definisco Pandev giornalistica
Che è stata credo benissimo definita ed espressa nella relazione del professor Paladin
Molto lucido e coerente quando il suo pensiero scientifico
E io non condivido per nulla
E me ne scuso
Questo è un pensiero che tende a fare a vedere nel regione il fulcro del sistema delle autonomie
Come in sostanza è stato nella riflessione
Scientifica e politica in stile politico istituzionale degli anni settanta ottanta
Io mi sono già battuto contro questa concezione già nell'altra legislatura come qualcuno ha ricordato venne
Una proposta
Di aree metropolitane che era sostanziale seguito di questa impostazione concettuale
L'articolo sia alla Camera fui proprio io a fermarlo al Senato da dove uscì un'ipotesi del tutto alternativa
Che è quella che poi oggi viene richiamata come ipotesi possibile
L'area metropolitana che nasce dal basso
Quindi io mi sono battuto contro questa concezione mi batto ora e mi batterò in futuro
Perché là dove si dovrà parlare di riforma istituzionale io non sarò d'accordo a che la Regione abbia tutti i poteri di governate il sistema delle autonomie locali
E invece mi farò portatore della necessità che ci siano garanzie costituzionali degli enti locali
Poi discuteremo in altra sede dettaglio tecnico di queste cose però voglio dire quale sarà quale e qual è stata la mia posizione
Noi non possiamo in questa fase nella discussione di questi progetti
Essere a favore dell'ipotesi che al centralismo statale è stato detto molto bene si sostituisca un centralismo regionali
Noi credo dobbiamo essere favorevole a un sistema paese più flessibile
Perché qui stava competitività del sistema Paese
Noi dobbiamo essere favorevole a introdurre elementi di competizione nel nostro sistema politico
Tra enti locali e Regioni dobbiamo stimolare la regione al cambiamento sarebbe davvero paradossale
Che alla fine di questo processo di riforma
Nel quale la Regione quella che sta come dire in coda perché chiuso questo processo sarà il segmento meno riformato di tutti perché sarà cambiato moltissimo nel quadro dell'amministrazione centrale sarà cambiato moltissimo il quadro del governo locale non sarà cambiata la Regione
Sarebbe davvero paradossale che noi affidassimo a quel segmento la leadership per il governo dell'intero sistema dell'intero processo di innovazione
Io credo che questo non si possa fare
Questo non tiene conto che la realtà del governo locale mutata
C'è una mutazione genetica è cambiato proprio il DNA in questo Paese del governo locale
Non tener conto quindi della necessità di cambiare anche quelle che erano vere le nostre antiche convinzioni semmai le aveva il discorso del fu quella regionale del sistema delle Autonomie era un discorso di progresso negli anni settanta ottanta adesso lo considero un momento di conservazione lo dico senza censura perché è legittimo come è ovvio
E se abbiano posizioni di questo tipo
Si diceva prima e possibile recuperare un percorso comune nelle Autonomie che pure c'è stato in passato
Dubito di questa possibilità
Perché se ci chiediamo come mai si si perde il risultato di questo percorso comune come mai vengono disattese
Le carte i documenti che pure sono stati adottati insieme come ma ma per un motivo molto semplice perché fin quando si tratta di fare documenti tutti li fa ma adesso siamo al dunque adesso si decide
Adesso c'è un conflitto reale di classi politiche
Non si tratta più di mettere la firma sotto una dichiarazione di intenti
Si tratta di capire domani chi deciderà chi avrà il potere
E queste cose non non si risolvono così facilmente o con dichiarazione di reciproca benevolenza
Quindi
Io credo che bisogna essere realisti e prendere atto
Che c'è una diversità che ci sono diverse filosofie
Sullo sviluppo in futuro del sistema delle Autonomie
Che c'era uno una opzione che guarda un sistema delle Autonomie fondato su due pilastri uno dei quali è la Regione e l'altro quello degli enti locali
E che c'è invece una concezione che vuole un pilastro sordo
Concessione legittima ripeto a mio modo di vedere non più adeguata alla realtà di oggi
Quindi che fare in un contesto nel quale il contrasto c'è ed è su queste cose perché se voi vedete gli emendamenti che per esempio oggi in Senato oggi dico oggi proprio oggi andremo a discutere
Sull'atto senato mille centoventiquattro quello relativo alle belle che voi vedete che sono tutti di un certo seguito
Sono emendamenti che combattono bene o male
Il conferimento diretto di funzioni agli enti locali
Sono emendamenti che cercano di sterilizzare
Il principio di sussidiarietà
E cioè l'idea che debba la gestione e l'amministrazione concreta collocarsi il più possibile verso il basso
Sono tutti emendamenti che tendono a perpetuare aggiungo la figura di una regione che non è mai stata all'ente di programmazione dei deliberazione che si voleva che fosse che ha finito con l'essere prevalentemente a un ente di gestione come voi sapete benissimo
Quindi sono emendamenti di segno chiaro e inequivoco
Altro che intenti comuni
E qui conflitto evidente insanabile perché con il principio di sussidiarietà o si legge in un modo o si legge in un altro in tutte e due non si può leggere
Quindi cosa potete fare voi
In un conflitto che c'è e che vi riguarda e che riguarda appunto non solo chi ha scommesso su di voi come vi dicevo all'inizio ma che riguarda poi alla fine anche voi
Io sento o sentito dire sento di una richiesta di partecipazione
La condivido
Sì se vogliamo partecipare ai lavori della Bicamerale benissimo
Saremmo lieti di vedersi quotidianamente allora
Però permettetemi di darvi un consiglio
Bisogna partecipare ora
Adesso la richiesta di partecipazione fate la ora perché adesso si decidono profili e intanto anticipano la riforma forse alla condizione no forse saranno l'unica vera riforma può darsi pure che non ci arriviamo mai alla Bicamerale io penso che invece questi disegni passerà
Fatto e ora
Una richiesta forte di partecipazione
Su questi punti che sono i punti della vostra presenza futura nel sistema delle autonomie
Difendete anche voi
L'innovazione radicale che è stata fatta sui controlli sugli atti per esempio sto segretario comunale sui dirigenti di sussidi manager sulla sussidiarietà
Sul fisco chiedete che non sia che questi primi accenni
Di
Dico tra virgolette fedeli al federalismo fiscale non discutiamo sulle etichette sicuramente opinabili
Non siano nel senso del fisco regionale perché anche questo è un rischio ed è un rischio molto grande perché si rischia che voi abbiate le funzioni che ci sia ancora un altro che decide le vostre risorse non sarà più lo Stato sarà la Regione
Intervenite su questo
Siate presenti
Dato il forse
Atti ha scommesso su di voi per il futuro del Paese vi ringrazio
Adesso ha chiesto la parola per alcune comunicazioni il presidente Bianco
Volevo anzitutto dire che l'amministrazione comunale di Venezia il sindaco Cacciari l'assessore Rumiz che sta collaborando con noi la nostra padrona di casa ha da hanno messo a disposizione dei il dei partecipanti all'assemblea dell'Anci
Quattrocentocinquanta inviti per uno straordinario bellissimo concerto che viene offerto a memoria del trentesimo anniversario della o dell'acqua alta di Venezia si si tiene al Sammarco ed è straordinarietà suggestivo perché vi sono insieme contemporaneamente a pregare a cantare
Rappresentanti delle religioni a brani che quindi musulmani ebrei e cristiani delle varie purtroppo sono soltanto quattrocentocinquanta i posti chi lo desidera può o all'ingresso alla iscrizione ritirare sino a esaurimento l'invito domani sera siamo invitati alle ventuno il concerto stasera alle venti e trenta domani sera alle venti chiedo scusa
Siamo invitati domani sera un ricevimento invece alle ventuno qui al Lido offerto dalla città di Venezia il ricevimento si terrà nei locali del casino unici pare qui del Lido che in occasione della nostra assemblea è stato aperto in modo straordinario io inviterei calorosamente gli amici che domani vanno al ricevimento di lasciare rigidamente i soldi da qualche altra parte per non essere presi dal tentazione
Di utilizzare direttamente il il casino ha visto le risorse scarse a cui faceva riferimento il sindaco del comune della provincia di Palermo
Massimo Sordi Massimo Cacciari vuole fare vuole vuole portare il nostro contributo alla città di di di Venezia sono arrivati alcuni messaggi uno particolarmente importante le do immediatamente lettura e del presidente della canoa dei deputati che secondo il programma avrebbe dovuto questa mattina essere con noi
Ci scrive Luciano Violante sono sinceramente rammaricato di non potere partecipare ai lavori dell'assemblea dell'Anci
L'intenso lavoro dell'assemblea della Camera impegnata in questi giorni nella sessione di bilancio ed inizio stamani delle votazioni non mi consentono di essere presente a questo incontro che considero di particolare importanza
Discutere oggi sull'Italia dei Comuni significa riflettere sulle esperienze maturate in questi ultimi anni e soprattutto sul futuro che i Comuni avranno nel nuovo assetto delle nostre istituzioni
L'attuale forma di Stato spiccatamente accentratrice poteva giustificarsi in un Paese che usciva dal disastro della guerra e che aveva bisogno di un forte dirigismo per risollevarsi
Oggi essa costituisce invece una insopportabile gabbia per i singoli per le imprese e soprattutto per le comunità e gli enti locali
Il federalismo deve essere deve servire a disegnare una forma di dello Stato Italia a partire dai primi secoli questo millennio a nei Comuni nelle città una sua originalità un suo codice d'identità che noi dobbiamo rispettare e valorizza partire dal basso significa portare i centri di decisione vicino ai problemi alle esigenze dei cittadini
Significa dare ai cittadini la possibilità controllare direttamente l'operato di chi governa di premiare o di punire con il voto a seconda dei casi chi è responsabile della erogazione dei servizi
Solo se daremo più forza ai comuni dotandoli dei mezzi idonei a rispondere in modo adeguato ai bisogni dei cittadini potremmo innescare un meccanismo virtuoso di fiducia e di partecipazione
Che si estenderà ai livelli istituzionali superiori
Questa scelta comporta una coerente distribuzione di poteri risorse responsabilità dobbiamo passare a da una concessione del potere pubblico come organizzazione ha una concezione del potere pubblico come funzione
Ciò significa passare da un'amministrazione per procedure a una amministrazione per obiettivi
Perché questo avvenga e necessario liberare l'attività di molti amministratori oggi paralizzata dal timore di incorrere in sanzioni penali da leggi troppo spesso oscure e contraddittori
In questo quadro responsabilità politico-amministrativa e responsabilità penale finiscono per confondersi
Cresce l'incertezza l'azione di governo si paralizza
Tutto ciò contrasta con i principi dello Stato di diritto che distinguono l'amministrazione dalla giurisdizione
Per colpa di leggi inadeguate corriamo il rischio che il vecchio centralismo burocratico venga soppiantato da un centralismo di tipo giudiziarie
Dobbiamo distinguere nettamente la sfera dell'illecito penale dalla sfera delle scelte discrezionali la riforma verrà e atto di abuso di ufficio approvata dal Senato e ora all'esame della Camera va in questa direzione
Perché hanno ancora la rilevanza penale del fatto al dato oggettivo della violazione di norme giuridiche e sottrae al giudice il potere dovere di entrare nel merito delle scelte amministrative
Il federalismo costituiranno impegno molto gravoso per i Comuni per le Province per le regioni
Attribuirà compiti nuovi assegnerà maggiori responsabilità richiederà competenza e professionalità
Per rispondere a questa sfida abbiamo bisogno di persone preparate che credano nei valori della democrazia della legalità che abbiano la capacità di guidare con onestà e determinazione le nuove istituzioni
Come dimostra la recente esperienza positiva dei comuni nel nostro Paese disponiamo di queste risorse
Una sintetica valutazione delle attuali esperienze ci dice che i sindaci lavorano per un'Italia che funzioni che dia servizi ai cittadini che sappia coniugare sviluppo economico e crescita sociale
A loro va la mia particolare gratitudine perché essi con il proprio sforzo stanno già costruendo spesso tra grandi difficoltà le basi delle nuove istituzioni
Dobbiamo coltivare queste risorse farle emergere creare gli strumenti che ne sviluppino alle salvaguardia dalle donne dagli uomini che si impegnano l'amministrazione della città viene oggi con la straordinaria lezione civile
E si esprimono la capacità di creare strategie per un futuro migliore la volontà di offrire soprattutto ai giovani la passione d'impegnarsi concretamente nella costruzione Rita del futuro
Nel formulare a lei e a tutti i partecipanti i miei più vivi auguri per la migliore riuscita dell'iniziativa le invio molti cordiali saluti Luciano Violante presidente della Camera dei deputati
Un attimo solo
è arrivato molti messaggi di sindaci che non sono oggi con noi uno particolarmente significativo preme leggerlo all'assemblea ed è del sindaco di Milano Marco Formentini
Caro Enzo
La tradizionale cerimonia di saluto alle forze armate che si svolge a Palazzo Marino infine mattinate le avverse condizioni del tempo mi impediscono di essere presente
Alla assemblea dell'Anci mentre a partire da domani cioè oggi sarò in Canada per una visita da tempo programmata
Il Comune di Milano sarà presa dall'assessore lavori pubblici avvocato Bonomi per parte mia ti prego di considerarmi tra voi e vi giunga il mio pieno sostegno nell'azione che state conducendo a salvaguardia delle autonomie locali un abbraccio Marco Formentini
Un messaggio molto caloroso è arrivato anche dalla segretario del Partito democratico della sinistra onorevole Massimo D'Alema il quale impegnato anche lui come credo moltissimi parlamentari nelle votazioni alla Camera
Di oggi e nei prossimi giorni si scusa di non essere con noi e naturalmente conferma l'impegno del PDS per una riforma dello Stato in senso federalistico che valorizzi riconosca pienamente i loro degli Enti locali di grandi e piccole dimensioni ringraziamo l'onorevole D'Alema per questo caloroso messaggio
Bene riprendiamo il dibattito io non vorrei assolutamente limitare gli interventi però sarebbe il caso che gli interventi c'entrassero il tema in discussione anche perché avremo modo di parlare domani e nel pomeriggio
Domani della finanziaria nel pomeriggio dei piccoli comuni il tema di questa mattina il federalismo la riforma della centoquarantadue
E quanto atteso connesso però la parola a Costantino la selva sindaco del comune di San Mauro Cilento
Pari
Franco provvidenze sindaco di Messina
Anch'io sono un sindaco
Di un piccolo comune così come la stragrande maggioranza dei comuni italiani
Sottopongo all'Assemblea e al gruppo dirigente dell'ANCI alcuni problemi che già sono stati trattati il né i relatori che prima mi hanno preceduto
Uno dei problemi più importanti per i sindaci di oggi
Ci sono anche Giovanni
Lavoratori
E il problema della disponibilità di tempo
Rispetto alla situazione dell'organico che noi abbiamo a disposizione
Già veniva detto nel sindaco di dal Regio di Parma elmo della grave situazione delle piante organiche
Dell'impossibilità di poter assumere per persone anche quando il Comune non sono strutturalmente deficitari o come quando il mio comune i nove anni l'ho risanato di un miliardo di debiti fuori bilancio adesso sono in attivo e quindi è un comune della provincia di Salerno in Campania
Non mi è consentito di assumere nuovo personale perché ci sono quei lacci e lacciuoli da partire di alcuni di alcune sovrastrutture come il Coreco
Che trovano delle dei cavilli giuridici burocratici per impedire la funzionalità e l'efficienza e l'efficacia di questi piccoli comuni
Perché è ben diverso amministrare un piccolo comune rispetto a un grande comune come il Comune di Roma
Dimmi Milano di Napoli dove il sindaco a tutt'altra diciamo figura una figura istituzionale rappresentativa che può partecipare attivamente
In convegni dibattiti e può essere contato effettivo con i cittadini invece spesso e volentieri nei piccoli comuni il sindaco
Deve sopperire alla mancanza di personale deve fare l'impiegato comunale deve farlo uscire deve fare il telefonista deve lavorare ventiquattro ozio non quarantotto ore in una giornata di ventiquattro
E questo è un grosso dramma e un grosso dramma perché così come giustamente diceva il presidente La Repubblica ieri sera molti Dinoi trascurano gli affetti familiari trascurano altre attività anche quelle professionali
Ecco allora la disponibilità di tempo io faccio anche l'insegnante debbo andare a scuola debbo fare l'amministratore su di me ho tantissime responsabilità allora io vorrei fare una cosa solo buona
Sono stato eletto dei cittadini del mio Paese
Vorrei fare l'amministratore il sindaco vorrei colloquiare con i miei cittadini giorno e notte vorrei rappresentarli
Nei rapporti con le altre istituzioni e mi deve essere consentito almeno il tempo per potrebbe per poter mi dedicare attivamente a queste attività e quindi io gradirei
Essere esentato dall'altra attività
Ecco però mi si deve garantire almeno diciamo lo stesso stipendio che mi viene dato perché cioè io una famiglia ho due figli e quindi non posso toglierò lo stipendio che è anche molto limitato
E e quindi fare il sindaco aver ottocento mila lire non posso mica così portare avanti la mia famiglia ecco io direi
Il mio stipendio può essere dato un altro giovane un'altra persona che va a lavorare al posto mio io invece faccio il sindaco e mi si dà lo stesso stipendio che percepisco da parte meno dallo Stato me lo do al Comune non lo so ma qualcuno melodia
Così io sarò diciamo più tranquillo e potrò fare le cose ancora meglio rispetto a prima
Un'altra cosa che non mi è piaciuta molto ieri la questione per esempio del segretario comunale
Io ritengo che il segretario comunale effettivamente oggi non serva proprio
A un granché cenno
Lo diceva adesso anche il senatore villone effettivamente il segretario comunale se il ministro degli Interni difende segretario comunale secondo me il governo in questo momento difende il segretario comunale
Una rivendicazione sbagliata fuor di luogo i segretari comunali in questo momento non sono in grado di poter dare un contributo di efficienza di efficacia e di economicità di trasparenza di velocità agli atti amministrativi
La questione è grave e molto grave
E i segretari comunali percepiscono storie uno stipendio notevole badate bene che in moltissimi Comuni piccolissimi c'è un segretario comunale che prende gran parte del Bilancio gran parte del bilancio
Serve soltanto per pagare il segretario comunale
Io invece insieme ad altri due Comuni ho cercato di limitare questa cosa di fare un consorzio di segreteria
Era Prefettura un altro rende inutile che dovrebbe essere soppresso dovrebbe essere tolto di mezzo insieme ai colleghi
Perché in questo momento quando si vuole risparmiare non bisogna tagliare sui bilanci dei piccoli e grandi comuni ma bisogna tagliare su questi apparati burocratici che non servono più a niente a nessuno
Dirà questi i segretari comunali Vivaldi Corelli così vivere prefetture risparmieremmo do migliaia di miliardi dal bilancio dello Stato
Enrica verremmo grandissime risorse per fare nuovi investimenti e creare lavoro nei Comuni grandi e piccole ecco queste quello che chiedono i comuni grandi e piccoli
Avere un una persona di fiducia sia il sindaco è stato nominato eletto dai cittadini il sindaco Odeon era la possibilità di avere una persona di fiducia con cui consigliarsi
E non può essere lo Stato a dargli un segretario comunale che andava a bere per un determinato tempo storico ma che oggi non fa per nulla bene non va più bene
Il sindaco di Nereto dei cittadini il sindaco viene denunciato per ogni cavolata il sindaco deve rispondere ai suoi amministrati deve rispondere alla magistratura deve rispondere a tutto
E ha bisogno di persone di fiducia non capisco perché questo sia possibile in America quando un presidente
Viene eletto cambia tutto l'apparato dall'amministrazione e in Italia invece noi dobbiamo portarci indietro gli apparati di altri hanno messo dentro i comuni e che nessuno può toccare è qui c'è anche una responsabilità da parte dei sindacati
Noi espandere moltissimi soldi per quanto riguarda quindi vorrei con le prefetture
Guardate io sono un altro pochi secondi soltanto per un altro argomento molto importante
Io sono un sindaco di una zona a parco nazionale
Le leggi la reggeva centonovantaquattro del novantuno il Cilento fra Paestum Beria
è stata ritenuta valida il secondo parco nazionale subito dopo quello del Pollino per estensione di superficie
Benissimo siamo d'accordissimo quando si fanno le leggi e quindi si limita no alcuni interessi
Delle comunità locali in questo caso lo Stato nella legge aveva previsto anche degli incentivi sono già trascorsi cinque anni ancora non abbiamo gli enti che dovrebbero gestire questi territori
Ci sono delle responsabilità da parte delle regioni da parte dello stesso governo e dei ministri in questo
Però oltre ad avere la questione la questione quindi delle aree protette
Avere moltissimi vincoli
Oltre a questi vincoli abbiamo ancora altri vincoli quelli dei piani paesistici perché nera la Regione Campania in questo caso come tantissime altre Cioni non hanno non hanno fatto quello che devono fare entro il trentuno dicembre del mille novecentottantasei e morì subiamo
Subiamo i vincoli delle aree del Parco subiamo i vincoli dei piani paesistici ecco seria ragione devono essere questo le Regioni non servono a niente perché ci fanno perdere tantissimo tempo è chiaro se venne sei sono trascorsi dieci anni ere Regione non hanno fatto i piani paesistici che il federalismo vogliamo fare noi che al federalismo vogliamo fare
E allora e allora io penso che oggi l'impegno nuovo dei sindaci giovani
Efficienti rispetto alla situazione precedente
Servirà moltissimo a fare andare avanti quelle che sono effettivamente le esigenze delle comunità locali
E in questo l'Associazione nazionale dei comuni italiani devi intervenire con forza nei rapporti con il governo nel rapporto con il Parlamento nel rapporto con le le regioni è un'altra cosa consentire lo vuole dire
Alla fine ci sono pure sta e comunità montane
Anche queste sono cose che non vanno più bene per uno stato che dovrebbe funzionare diversamente sono dovute a cause lacci lacciuoli l'agire la gente sorprendente prime e dove non si può governare condotta queste sovrapposizione non si può governare altrimenti sarebbe molto meglio che al posto nostro venissero letti dei podestà oppure dei commissari grazie
Grazie
Salutiamo e diamo il benvenuto al ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini inizia aggiunta in questo momento
Lo ringraziamo ministro prenderà la parola tra un po'quando
Desidera appunto parlare
Diamo la parola come ha detto prima al sindaco di Messina Franco propri denti prego
Il presidente Enzo Bianco inaugurando
Questa Assemblea
Ricordava
Questa Italia dalle mille città e ricordava
Che noi rappresentiamo il governo
Di questi Italia
Attraverso il governo di tante piccole comunità
Vorrei aggiungere alquanto opportunamente diceva Enzo
Che questi Italia è uscita da Tangentopoli
Grazie al Governo di queste città
Perché abbiamo recuperato il senso della legalità che era andato smarrito
E lo abbiamo recuperato sotto un duplice punto di vista
Dimostrando
Che è possibile governare
Nella legalità
E ridando fiducia alla gente
Verso le istituzioni
Dimostrando cioè che le istituzioni possono concretamente governare nel rispetto delle leggi
Questo è il primo punto fondamentale l'altro il governo delle mille città ha recuperato
La responsabilità politica
Un concetto che era del tutto smarrito nella logica democratica del nostro Paese la responsabilità politica era stata assorbita
Ho
Dimenticata nella logica delle coalizioni
Dei
Della proporzionale che annullava le responsabilità puntuale e precisa
Nella logica della irresponsabilità globale della classe politica
Noi siamo dei soggetti responsabili
Perché il nostro volto ai davanti a tutti
La nostra attività giorno per giorno viene controllata dai consigli comunali
Dalla gente direttamente
Che verifica l'efficienza la capacità la coerenza l'onestà di ciascuno di noi
Lo verifica concretamente e alla fine dà un giudizio
Da un giudizio vero e proprio un giudizio politico ma un giudizio che bocciati o assolve
Ho accetta l'attività degli amministratori
Il recupero della responsabilità politica e il grande fatto
Della nostra vita politica
Un grande avvenimento che certo
Contrasta con altri momenti di vita politica
Per esempio l'elezione della Regione Siciliana con la proporzionale pura a crea un contrasto sostanziale fra responsabilità degli amministratori locali e io responsabilità degli amministratori regionali
Che è in continua a governare nella logica del palazzo chiuso
Magari con qualche colpo teatrale che cerca di farli uscire alla ribalta ma senza un confronto diretto e immediato con la gente
Ora
Questo punto fondamentale della responsabilità politica deve farci pensare fa ragionare
Nella logica
Della riequilibrio di tutte le altre responsabilità
Quando noi ed in telegramma di Luciano Violante era molto chiaro su questo punto quando noi
Diciamo che vogliamo che siano ripensate le logiche della responsabilità amministrativa della responsabilità contabile dalla responsabilità penale noi lo diciamo da persone che hanno accettato
Il concetto di responsabilità
Che ha detto il gettato di essere responsabili che sanno di essere responsabili fino in fondo ogni giorno
Come nessun politico lo è mai stato nel nostro Paese
E proprio per questo diciamo che le supplenze alla responsabilità politiche che un tempo erano giustificate oggi non hanno più senso
Certo per liberarsi di un sindaco disonesto bisogna fai l'avviso di garanzia necessariamente o di un sito anche inefficiente e talvolta
Oggi di un sindaco inefficiente il popolo se ne libera non confermando lo
Ho screditando lo togliendogli la fiducia
Allora ecco che
Il dialogo il dibattito che oggi si sta muovendo sui concetti responsabilità va esaminato in questa nuova logica
Ed in questa nuova logica
E opportuno il discorso sulla responsabilità amministrativa che si sta facendo è sua responsabilità contabile Enzo Bianco ricordava il fatto che per quanto riguarda la responsabilità contabile ormai la responsabilità è soltanto per gli atti di colpa grave
Compiuti con colpa grave o con il dolo lustro
Ma non basta il discorso va puntualizzato perché va precisato e chiarito il concetto di danno concetto di danno non può essere un concetto vago che può riferirsi a qualsiasi cosa
E così come per quanto riguarda la responsabilità amministrativa anche il progetto di legge che attualmente all'esame del parlamento non è del tutto chiaro poi che a mio avviso pecca su un punto non si riesce a liberarsi totalmente dalla logica
Della responsabilità per il voto espresso
Ora
Io credo che se vogliamo veramente dare autonomia e capacità di governo ai sindaci e consigli comunali noi dobbiamo liberare
Dalla responsabilità l'espressione del voto sono due concetti assolutamente diverso
E allora
Il fatto di legare la possibile responsabilità amministrativa all'aver espresso il voto in un modo o nell'altro io credo che sia
Non opportuno che anzi finisca col creare delle fughe o delle impossibilità di governo abbastanza negative
E venga Lullo al punto cruciale più importante del discorso quello che l'abuso d'ufficio del reato di abuso d'
Un passo avanti si è detto qui è stato fatto dal Senato con il Progetto di legge
Che è stato approvato recentemente
Molti di voi sanno che io non lo condivido in tutto e per tutto anche se riconosco che è un passo avanti importante
In un articolo sul Sole ventiquattro Ore di circa dieci giorni fa ho espresso delle critiche molto precise e molto puntuali
Che in parte sono di ordine
Tecnico-giuridico strettamente tecnico giuridico e credo che il Parlamento la Camera potrà superarle per evitare equivoci
Difficoltà di interpretazione ma ci sono alcuni punti che vanno chiariti
La nuova formulazione fatta
Dal Senato migliorerà le precedente la precedente lettura del articolo trecentoventitré perché lo trasforma dal reato
Di pericolo il reato di avere
Quindi perché possa essere promossa l'azione penale è necessario che l'evento si verifica elemento è costituito dal vantaggio ingiusto da parte della gente un di un sul prossimo congiunto ovvero
Dal danno ad altri
Ma proprio su questo punto io ho le maggiori remore le maggiori difficoltà
Il danno ad altri cosa vuol dire danno
Il verificarsi di un danno ad altri
I l'articolo trecentoventitré è un reato che riguarda
La difesa della correttezza amministrativa
Ed entrambe il titolo dei reati contro la pubblica amministrazione
Quindi ebbe illogico che si colpisca chi crea un danno alla pubblica amministrazione
Lo si colpisca ulteriormente con la sanzione penale non soltanto con la sanzione
Del
Della corte dei conti o la sanzione amministrativa ma anche con la sanzione penale
Ma il danno ad altri è un termine oltre molto generico che indica che qual è anche il più piccolo danno creato un cittadino o presunto da un cittadino può determinare l'inizio di un'azione penale
Può determinare l'avviso di garanzia il solito avviso di garanzia di cui
Tanto abbiamo parlato anche oggi Cannone
E allora siamo tornati dalla padella nella brace
Eppure e questa indicazione in contrasto anche con le conclusioni della commissione Morbidelli
Perché la commissione pormi delle varietà scorsa assolutamente diverso
Varetto che i danno deve essere un danno contro la Pubblica prestazione comunque qualora si voglia
Prendere in considerazione il danno
Si deve fare una distinzione fra danno i danni
Valutando la possibilità dell'esimente nel caso di danno non grave
E ancora era stata prevista un'altra esimente che non compare nel testo del senato dell'articolo trecentoventitré
Cioè quella relativa
Alla
Non punibilità del pubblica amministratore che si è trovato di fronte ad una delibera che aveva tutti i visti favorevoli di tutti
I responsabili dal responsabile del procedimento al segretario comunale al ragioniere
Generale del Comune
Questi si mente
Non compare nel testo dell'articolo
Sono difficoltà queste che ci possono che ci posso ricondurre alla supplenza dell'autorità giudiziaria
Perché voi pensate una dizione
Dell'articolo trecentoventitré che fa ha detto che determina
L'evento nel danno ad altri me chiunque si sentì ne ha danneggiato
Anche minimamente farà denuncia all'autorità giudiziaria che poi dovrà accertare se ci sono gli altri elementi previsti all'articolo duecentoventitré ma intanto per accettarlo fa un avviso di garanzia
E va avanti per accertare se c'è se ci sono meno gli altre birre gli altri elementi se cede il Dolo particolare se ce la violazione di leggi eccetera
Ma intanto sulla base della denuncia di una cittadino che ritiene di essere stato danneggiato anti di una sola lira
Anche per un danno non patrimoniale e perizoma allora veramente si legittimato questo ricorso al giudice penale come ricorso generale addirittura come tutela generale quello che proprio nella prassi avveniva diventerebbe un ricorso legittimato da legislatore che allora la necessità di una rivisitazione ancora del testo
Licenziato dal Senato in questo senso lanci ha chiesto al parlare alla Camera di essere sentiti no eravamo già stati sentiti dal Senato in Commissione e adesso chiediamo anche al alla camera di essere sentiti
La nostra audizione devo dire per tutti come dell'ANCI che la nostra audizione al Senato è stata produttiva infatti gli elementi positivi che ci sono sono coincidenti con le cose che noi abbiamo detto cioè il reato di evento Dolo particolarmente intenso
E inoltre la violazione di legge come elemento fondamentale queste cose ci sono all'articolo manca a altri punti sui quali chiediamo di essere sentito
Ecco questo nuovo quadro delle responsabilità
Ha un senso
Ed è necessario per lo sviluppo delle Autonomie
Perché noi possiamo sviluppare la nostra capacità di governo se sappiamo di poter utilizzare appieno gli strumenti
Del governo corresponsabilità politica amministrativa
Civile e penale con tutte le responsabilità ma ciascuna nella sua casella ciascuna ben determinata secondo gli atti e comportamenti che poniamo in essere e allora e concludo
Il discorso
Della prevalenza delle Autonomie locali di cui tanto si è parlato io condivido il discorso fatto dal senatore Villone e mi sembra molto importante mi sembra un contributo importante
Dato a questa Assemblea
Io credo che
L'equilibrio dei poteri sia fondamentale
E che nell'equilibrio dei poteri le Autonomie locali debbono assumere una significativa presenza
Certo lo si potrà fare con la seconda Camera la Camera del Senato rappresentativa delle Autonomie locali delle regioni
Ma non basta
E necessario che anche a livello regionale ci sia un equilibrio dei poteri
è necessario che anche alla Regione ci sia una possibilità che i Comuni siano sentiti che i comuni abbiano una loro capacità di intervenire
Propositiva mente concretamente nello sviluppo della regione
Se noi possiamo anche dare Poteri
Maggiori di quelli che oggi si si diceva ora le regioni cioè possiamo dare anche qualche potere di amministrare
Io sono d'accordo sulla linea che debba essere dato soltanto il potere proprio di programmazione e di legislazione
Ma possiamo anche dare qualche potere di amministrazione oggi ci ha troppi
Di amministrazione ma possiamo dargli hanno se noi
Come Comuni e come comunità locali come Province come comuni possiamo intervenire
Nel processo di formazione del programma e delle leggi regionali fece quel discorso della Camera
Del senato cioè un meglio del Senato del del Paese organizzato sulla su basi locali può essere riprodotto in sede regionale con un intervento concreto e positivo delle reti degli enti locali nei confronti della programmazione della legislazione regionale
Grazie adesso la parola alla Presidente dell'Uncem meglio anzi prego
Voglio esprimere innanzitutto
Il più vivo ringraziamento al presidente bianco
Per l'invito a partecipare a questa Assemblea
Invito che oltre ad essere espressione della tradizionale pre consueta capacità di reciproco ascolto
Sarà una delle più grandi associazioni italiane lanci
Alla quale guardano tutti gli oltre comuni otto mila comuni del Paese
Ed una molto più modesta e l'Uncem
Che cerca di specializzarsi sempre più per rappresentare attraverso l'adesione dei comuni e delle comunità montane le ragioni di vita di circa dieci milioni di italiani
E le necessità di tutela di una grande parte del territorio nazionale
E quindi con grande soddisfazione che siamo presenti
Con spirito di amicizia di solidarietà
Di condivisione dei grandi obiettivi che sono obiettivi comuni
A tutto il variegato mondo delle Autonomie
E in modo particolare a quegli obiettivi che tendono a far crescere tramite i loro rappresentanti nei comuni il ruolo di potere le garanzie delle comunità locali
Siano esse grandi mezzi piccoli o minuscole
Perché allora le comunità montane locali che guardiamo alle necessità che esse stesse e non burocrazie lontane
O tecno strutture siano le protagoniste che sanno e che possono decidere del loro sviluppo della loro vita e del loro futuro
Dobbiamo quindi richiamare l'attenzione dell'ANCI con questo spirito
Alla urgente necessità
Di porre mano ad una più attenta considerazione della conferenza stato città autonomie locali
Che sconta a nostro avviso due carezze
La prima un ruolo che le Regioni non accettano
Ritenendolo mortificante residuale non entro nel merito ma questa è l'opinione delle regioni
Così che esse non garantiscono il nuovo organismo mettendo in crisi il rapporto con il Governo da un lato e con le associazioni degli enti locali dall'alto
E così che la conferenza più che un'occasione di avanzamento delle nostre prospettive di sviluppo
Rischia di divenire re una ragione di blocco della vera necessità che invece abbia la piena collaborazione tra tutti tutti i livelli istituzionali
Chi vi parla
Dovrebbe essere il più antiregionalista tra tutti i ruoli
Quale comune montano in quale regione può dirsi contento di venticinque anni di rapporti
Quale comunità montane non è stata dimenticato osteggiata boicottata dalla propria regione
Però la ragione la ragione
Sa che senza le regioni non si conclude Moni
Si può diventare protagonisti certamente ma solo di una contesa che alla fine la Sierra tutti battuti
Con la sola vincente quell'alta burocrazia ministeriale
Che forse si era spaventata subito dopo Caprarola
E che ora ha trovato il modo di tenere tutto fermo è tutto bloccato
Un'altra carenza
Dell'attuale testo del decreto Stato città Autonomie certo minore della prima molto minore della prima ma a nostro avviso rilevante e quella che impedisse alla nostra unione
Di avere nelle conferenze una propria diretta presenza
Noi abbiamo sempre cercato di rappresentare
Interessi legittimi reali
Diversi e specifici di comunità locali che presidiano un vasto territorio
Dal quale sempre più dipendono e nel futuro ancora più dipenderanno interessi di comunità politicamente e numericamente più rilevanti e che sono invece ora ampiamente rappresentate nella coppia
L'ambiente montano è una ricchezza di risorse di prodotti di cultura che a tutti interessa non solo agli abitanti della Motta
Ma l'ambiente per fornire le proprie risorse e non sempre più incendi alluvioni ha bandito noi miserie umane ha bisogno di comunità locali vide e attivi
Ho avuto di recente l'onore di dire il presidente Scalfaro che la montagna ha più tardare che da richiedere al Paese
Tensione più riflessione sul tema della conferenza se rappresentiamo come crediamo
Una specificità non marginale
Non fosse altro che per il territorio sul quale operiamo
Nulla da temere l'ANCI né nessun altro dalla nostra presenza al tavolo di una ripensata conferenza
Presenza che avrebbe il solo scopo di garantire un reale arricchimento del tavolo stesso
Siamo ora di fronte con il lavoro di queste settimane
In parlamento la possibilità di una danza mento equilibrato
Delle regioni della ragioni delle autonomia locale
Possiamo riprendere credo
Un'antica consuetudine di lavoro comune tra le associazioni quelle più e quelle meno rilevante
E l'invito che ha già rivolto il presidente panettoni da questa tribuna questa mattina
E che io mi auguro non forse un invito ovviamente ha rivolto soltanto alla s'
Non c'è alcun bisogno di semplificazioni ulteriori ma semmai chi altere una complessiva unità che porti tutti insieme ai risultati e ai vantaggi che auspichiamo da questo straordinario momento di vita parlamentare
Noi non abbiamo avuto alcun problema a partecipare ad un luogo di lavoro comune quello della consulta dei piccoli comuni
All'interno di un'iniziativa che è dell'ANCI e precedentemente della Lega delle Autonomie e con la presenza di dell'UPI
Che pure non appartiene a livello comunale ma che può dare certamente un contributo di pensiero e di esperienza di grandissimo rilievo
Uno dei temi di oggi è proprio quello dei piccoli comuni
In tutti gli interventi l'abbiamo sentito
Come garantirli
Come fargli esprimere come farli contare veramente come non ridurli ha il nome e al gonfalone
Le aree montane hanno avuto contanti re serve statali di fatto e con milioni di riserve di quelle regioni che non vogliono mollare nulla in periferia
Hanno avuto già una risposta
La comunità montane
Ho sentito questa mattina ieri serve anche di una rappresentanza di quei sindaci che magari non sono d'accordo con il governo delle rispettive comunità montane
E però la risposta quella che la legge sia dato che va completata ed arricchito
Anche con l'espressione io mi auguro di una reale volontà dell'ANCI che sarebbe di rilevanza eccezionale
Altro tema è quello delle aziende pubbliche è un tema che spunta nel disegno di legge di riforma della centoquarantadue e sulla quale richiamo la vostra attenzione
Siano esse queste aziende pubbliche trasformato trasformato in società per azioni
Va detto con chiarezza che noi condividiamo l'ipotesi di ambiti territoriali provinciali per pensare all'organizzazione dei servizi di grande rilevanza e delicatezza come le acque e rifiuti trasporti e quant'altro
Ma non condividiamo assolutamente non condividiamo
L'ipotesi nega attrici degli interessi dei piccoli comuni e quasi sempre mica Trinci degli interessi delle aree montane
Che sull'ambito provinciale di programmazione debba insistere in un solo Consorzio una sola azienda
Che sarebbe certamente espressione delle scelte politiche del comune capoluogo della provincia ma che in realtà finirà per affidare il governo di larga parte di di funzioni di risorse del territorio ha sempre più potenti tecnostrutture aziendali togliendoli ai sindaci e alle comunità locali
Due parole ho finito sulla Finanziaria
Il Governo ha dato evidente dimostrazione
Di non sapere che in questo Paese esiste la montagna
Che c'è una legge nazionale per la montagna
Così che ha lasciato vuoto il relativo fondo nazionale
Aveva fatto così anche Berlusconi per cui a questo punto non possiamo dolersene più dita
Ha penalizzato i piccoli comuni con la tesoreria unica ha tolto risorse alle comunità montane per la spesa ordinaria io francamente non l'avrei pensato possibile
Ma ministro degli Interni l'ha saputo fare quindi onore almeno
C'è una setta quindi che non possiamo condividere da questa Finanziaria
Se unisco queste sente contro le quali ora combattiamo
E mi auguro vi sia un posto lo determinante aiuto
Unisco queste scelte all'emarginazione che ho ricordato prima dalla Conferenza Stato-città Autonomie non mi pare e lo dico con grandissimo rammarico personali
Che Robin Hood abbia scelto questa volta di proteggere il più debole
Ma semmai si sia schierato dalla parte di poteri che già erano forti
Amici dell'ANCI
Sia questa vostra assemblea ancora una volta l'espressione di una volontà politica nella quale tutti i Comuni
Possono vedere la risposta ai problemi
Possono vedere attenzione capacità di autorevole rappresentanza buon lavoro
Grazie
Riducendo
Adesso la parola al ministro della funzione pubblica Franco Bassanini che rinviamo ringraziamo per il suo intervento
Nonostante la neve
Sono io che ringrazio tutti voi e presidente dell'Anci
Avrei voluto
Seguire integralmente i vostri lavori
Vi chiedo scusa di non averlo potuto fare ma i lavori parlamentari
In queste settimana sono più intensi del solito
E in più si è aggiunta la nebbia
Questa mattina
D'altra parte io ho poco da aggiungere a quanto ha detto il ministro dell'interno che ha disposto ieri la posizione del governo
Meglio di quanto ha fatto lui non potrei dire
Aggiungo quindi solo pochissime riflessione
Io penso che siamo tutti consapevoli che
In questi anni non abbiamo molto tempo
Abbiamo poco
In questi anni noi dobbiamo cambiare
Tutti insieme questo Paese le sue istituzioni
Il sistema delle sue amministrazioni pubbliche
Per portare l'Italia in Europa
Per reggere
Alla competizione globale non basta risanare i conti pubblici si devono risanare i conti pubblici ma non basta
Occorre anche avere un sistema istituzioni e di amministrazioni pubbliche
Grado di a vere
La stessa legittimazione democratica
La stessa capacità di rispondere
Hai bisogno alle domande e alle esigenze dei cittadini dell'impresa e dei lavoratori della società civile del mondo delle associazioni
Che hanno i più avanzati Paesi democratici
E per quanto questo occorre una forte innovazione occorre un forte cambiamento
Questo cambiamento non lo possono fare da soli né il parlamento nel governo
Di questo cambiamento voi siete tra i protagonisti principali
E dico questo senza alcuna captatio benevolentiae
è un dato della realtà è insieme una responsabilità
Un peso che avete sulle spalle
Voi siete i protagonisti principali certa con il Parlamento
Con il Governo con le regioni con le Province con tutti i cittadini italiani
Ma voi siete i protagonisti principali per la forza della legittimazione popolare
Che di Candida questo ruolo
Più di altri
Sia per l'effetto della legge elettorale dell'elezione diretta sia per il rapporto quotidiano
Che avete con
I cittadini le imprese e i lavoratori
I loro le loro esigenze i loro bisogni la realtà del territorio
La realtà viva delle comunità nelle quali si articola il nostro Paese l'Italia delle mille città
E che voi
Siete chiamati non solo a rappresentare ma a interpretare
E questo indipendentemente io penso dalla diversità delle posizioni politiche del resto ricostruire
E ammodernare la casa comune è compito di tutti
E compito di fronte al quale non valgono
Le differenze delle posizioni politiche dobbiamo assumerci tutti sulle nostre spacca
In questi mesi c'è stato un confronto
Serrato aperto
Spesso dialettico sempre costruttivo credo che il presidente Bianco come presidente panettoni
Come presidente gonzi
Ce ne possono darà
Un confronto tra istituzioni anche qui tra istituzioni quindi
Scendono da logiche di pace
Questo confronto ha dato dei risultati
Io ho sempre ripetuto in ogni sede
Che i disegni di legge
Collegati alla Finanziaria di riforma
Che molto impropriamente quasi non so perché vengono definiti dai giornali con il mio nome sono innanzitutto il prodotto di questo confronto
Molte di quelle norme nascono
Da proposte dell'ANCI dell'UPI
Di sindaci di molti sindaci di molte amministrazioni comunali e provinciali
Noi come dire le abbiamo
Gli abbiamo raccolte
In una serie di norme legislative
Nascono dal confronto col Parlamento
Qui c'è il Presidente e relatore della in Commissione affari costituzionali del Senato
Che ha partecipato anche lui fin dall'inizio a questo lavoro di elaborazione
Sono quindi il prodotto collettivo di un rapporto tra le istituzioni di questo Paese il confronto c'è stato credo che anche su questo bianco ce ne può dare atto c'è stato fin dall'inizio anche
Sulla legge finanziaria
Il confronto è stato ed è più difficile
Perché la coperta molto stretta
E quando la coperta è molto stretta
Difficile per tutti
Trovare un intesa
Sulla ripartizione dei sacrifici
Io su questo
Non appartiene di come dire alla mia competenza
Discutere
Delle soluzioni
Raggiunte provvisoriamente perché poi deve decidere il Parlamento
Sulla legge finanziaria
Sono ben consapevole credo che tutti siamo ben consapevoli che non ci sarà nessuna riforma federale nessuna valorizzazione vera del ruolo delle Autonomie
Senza
Una radicale riforma anche del sistema fiscale e della distribuzione delle risorse
Non si può pensare
Che come si diceva una volta lenta andando s'sui tra
Però vorrei anche osservare che siamo in una fase
Di forte trasformazione
E se l'intendenza non può seguire
è anche vero che l'intendenza non può prescindere precedere le scelte che insieme dovremo fare
E voi sapete che nei
Disegni di legge di riforma di riforma come si usano dire ordinamentale
Il primo dei quali è già stato approvato dal Senato
Sì precisa con molta nettezza
Che la ridistribuzione dei compiti dei poteri
Dovrà avvenire contestualmente ad una parallela ridistribuzione di risorse
E quindi io penso
Di poter dire di poter aderire non sottovaluto affatto
L'importanza di questa legge finanziaria e la rilevanza delle critiche che anche qui
Ho sentito
Ma penso di poter dire che tutto ciò ha il segno della provvisorietà mi rendo conto che per chi deve chiudere il bilancio del novantasette questo non è come dire una gran sollievo o una grande risposta
Però al segno della provvisorietà
Non c'è alcun dubbio
Che insieme attraverso il ruolo precisato dalla legge della conferenza stato città Autonomie noi dovremo nei prossimi mesi
Discutere ed elaborare la nuova ridistribuzione dei poteri ma anche delle risorse
Tra Stato Regioni Province e Comuni
E non c'è dubbio che in questa sede dovremo rimettere in discussione tutto
La tesoreria unica ovvia mente
Ovviamente
Ma anche
Criteri
Di allocazione di distribuzione delle risorse che non possono restare marcati dal segno della provvisorietà
E quindi della impossibilità di programmazione
Da parte di programmazione pluriennale da parte delle comuni e degli altri istituzioni locali
Ma torno
Sulla questione che è di mia più diretta competenza
Noi abbiamo come sapete ne ha parlato ieri ministro dell'interno
Presentato al Parlamento tre disegni di legge di riforma
Il Senato ha già approvato il primo
Approverà
Speriamo vero presidente villone in questa settimana il secondo
Comincerà in questa settimana riesame del terzo
Sono i provvedimenti urgenti le misure urgenti di snellimento
Del procedimenti di decisione di controllo
Che contengono già come sapete alcune prime risposte
Ai problemi
Che i sindaci
Gli enti locali hanno posto fin dall'inizio con grande chiarezza al Governo
Compreso alcuni problemi caro propri denti in tema di responsabilità
Se il problema dell'abuso d'ufficio e c'è il problema della responsabilità
Per danni contabile per danno erariale
Su questa seconda questione credo che abbiamo trovato una soluzione convincente so che è molto criticata
Da parte di alcuni moralisti da strapazzo
Da parte di alcuni moralisti da strapazzo
Ieri qualche giornale scriveva che con questi provvedimenti che ridimensionano la responsabilità contabile
Al dolo e ha la colpa grave e che la scrutano nel caso di danno ad altre amministrazioni
E che prevedono l'esimente del vantaggio recato alla comunità amministrata
Che con questo io avrei procurato un danno di circa quattro mila miliardi all'erario dello Stato che sarebbe il calcolo
Che qualcuno ha fatto
Di ciò che gli amministratori locali avrebbero dovuto pagare per effetto dei procedimenti per danno erariale per colpa lieve
Ora io vorrei
Sommessamente senza alcuna polemica ricordare
Che i magistrati ordinari amministrativi e contabili vero propri denti rispondono solo perdono e per colpa grave
E forse
I magistrati di tutti i tipi per così dire di tutte le magistrature hanno grandi responsabilità
Ma anche i sindaci
Che si tolgono fa a far fronte a fronteggiare
I problemi dei cittadini dell'impresa dei lavoratori
Su quella frontiera che la frontiera più difficile del rapporto tra istituzioni e popolazione tra istituzioni e
Cittadini anche i sindaci hanno grandi responsabilità
E noi dobbiamo ristabilire la distinzione netta
Tra
Il rispetto della legalità
E della moralità pubblica
E la responsabilità del governare e dell'amministrare
è un principio etico anche questo
La confusione non aiuta non aiuta
Lo ha detto e lo dice da tempo il Capo dello Stato
La confusione non aiuta
A garantire moralità etica pubblica anzi crea un grande polverone
Nel quale
I gli amministratori seri onesti responsabili e capaci sono messi nello stesso marzo con i ladri e con i fannulloni
E questo io lo trovo intollerabile
Una seconda cosa vorrei dirvi con molta chiarezza
Si è messo in discussione il lavoro che ripeto insieme
Ancora una volta ho chiamato esprimono il presidente abbia
Che insieme abbiamo cercato di fare in questi mesi
Per la riforma
Del nostro sistema istituzionale delle pubbliche amministrazioni si è cercato di creare una contrapposizione tra questo lavoro e la grande riforma costituzionale
Io respingo Confort
Questa tesi
Noi abbiamo bisogno di una grande riforma costituzionale
Il
Protagonista principale di questa grande riforma costituzionale sarà in Parlamento con la commissione bicamerale e poi i cittadini con il referendum confermativo
Gli enti locali e le regioni saranno interlocutori penso
Importante
Del lavoro della commissione bicamerale e del Parlamento
Ma non c'è alcuna contrapposizione non c'è alcuna alternativa
Tra il lavoro che noi dobbiamo fare e condurre rapidamente a termine
Di riforma
Del nostro sistema istituzionale e delle amministrazioni pubbliche a costituzione invariata a Costituzione vigente
Con il lavoro
Certamente più importante più impegnativo di riscrittura della seconda parte della nostra Costituzione al contrario
Al contrario lo voglio dire con molta convinzione
Al contrario noi stiamo preparando quel lavoro
Noi stiamo preparando quel lavoro dare agli enti locali ai comuni e gli altri enti locali alle Province e agli altri enti locali
Dare alle regioni
Tutta l'autonomia
Tutti i poteri
Tutte le responsabilità e tutti gli strumenti e le risorse che possono avere sulla base della nostra Costituzione
Rappresenta un modo per spianare la strada alla riforma federale dello Stato
Per spianare la strada per renderla più semplici per rendere più Breve poi quella strada che rischia di essere lunghissima
Tra l'approvazione della nuovo testo costituzionale e la sua attuazione concreta quello è il momento nel quale si impantana hanno
Tutte le riforme quando diventa troppo lungo e troppo complicato
Non siamo in grado di accelerare questo insieme di dare una risposta alla domanda dei cittadini italiani che non aspetta
Che non aspetta che si faccia una riforma costituzionale
E poi le leggi di attuazione
Che saranno leggi di delega per molti versi e poi decreti delegati
E che si arrivi alla fine tra cinque sei gli anni o sette anni
I cittadini italiani hanno bisogno di risposte subito
E io fin dall'inizio ho detto
Mi ricordo i primi giorni lo dissi al presidente del Consiglio
E mi disse subito è una bell'idea un bello slogan
Il modo più semplice con cui noi possiamo dare queste risposte
è innanzitutto mettere
I nostri sindaci
E quando dico nostri Moffa intendo tutti
Mi consolo quelli dell'Ulivo i nostri sindaci d'Italia in condizione di lavorare molto meglio
Questo consente intanto di mettere il sistema istituzionale
Nelle condizioni di dare una risposta alle domande più pressanti che sono domande di autonomia di autogoverno di semplificazione burocratica di efficienza dei servizi e delle amministrazioni pubbliche di aderenza delle risposte delle istituzioni alla realtà
Dei bisogni
Delle esigenze delle domande
Che nascono sul territorio dove altro potrebbero nascere
E che non possono trovare in una una risposta adeguata
Tra le mura di un Panazza sono
Romano
Dove i problemi del territorio non possono che arrivare filtrati da montagne di carte e di relazioni
Allora è vero
Che noi stiamo preparando
Con queste riforme costituzione invariate la grande riforma costituzionale
Ma allora perché creare al artificiosamente un'alternativa
Non c'è questa alternativa
E noi lo sappiamo perché
Qui io mi sento in qualche modo
In casa
Perché noi sappiamo noi sappiamo per esempio che ridurre ai minimi termini gli atti dei comuni che vanno al controllo dei Comitati regionali di controllo prepara la soppressione costituzionale
Del Coreco che potrà avvenire solo con la riforma dell'articolo centotrenta
E qui però poi però non c'è da dire ma noi prepari chiamo sulle scelte che farà
Il legislatore
Costituzione
Quali scelte ormai lo sappiamo
E e quindici anni
Vero professor Villone quindici anni che la migliore dottrina e per la verità anche la peggiore
Tutta
E quindici anni che ha stabilito che i controlli preventivi di legittimità sugli atti non servono a garantire la legalità è invece servono soltanto a ritardare
L'attività delle amministrazioni a prevaricare succhia la legittimazione la responsabilità politica di rappresentare i cittadini e di risolvere i loro problemi
E allora se noi facciamo la riforma che è possibile a legislazione vigente una drastica riduzione degli atti che vanno al controllo preventivo
Noi con questo come dire
Apriamo la strada
Alla
Ridefinizione complessiva del sistema dei controlli che richiederà
Che richiederà la riforma costituzionale
Ma che noi come dire non possiamo attendere
Passivamente
Perché il Complesso
Gli effetti di questo insieme di controlli oppressivi di procedure defatiganti
Di vincoli assurdi
Sul sistema delle Autonomie
Lo paghiamo già oggi e non possiamo semplicemente dire badate tra sei sette otto anni quando avremo fatto la riforma costituzionale poi le leggi di attuazione poi trasferimenti di poteri e di funzioni così allora i problemi saranno risolti
Qualcuno diceva nei tempi lunghi rischiamo di essere tutti morti
E rischia di essere morto il nostro Paese
Un avvio quindi a Costituzione vigente della grande riforma che insieme dobbiamo costruire si usa parlare di questa riforma io stesso ne ho parlato spesso ciò che
Il
Sindaco Martinazzoli
Ha dei dubbi al riguardo
Del tutto legittimo
Si usa parlare di questa riforma come la riforma federale
Qui si tratta di intendere
Io sono convinto che il modello più Adda
Al governo delle moderne società complesse
è il modello federale basato su una
Interpretazione rigorosa del principio di sussidiarietà
Che consente di distribuire di ripartire responsabilità e compiti
Portandoli il più possibile vicino sul territorio
Ai cittadini all'impresa e alle esigenze ha il viso
Ma non c'è alcun dubbio
A mio avviso che la versione italiana del federalismo
Non potrà non essere relativamente diversa da quella di altri Paesi che hanno altre storie
E basarsi con molta forza
Sulla realtà è la realtà istituzionale più forte del Paese dell'autonomia comunali
E quella più radicata nella storia
E nell'esperienza amministrativa e di governo del paese
Quindi applicazione integrale del principio di sussidiarietà
E come ricordava ieri il ministro dell'Interno
Un'applicazione leale rigorosa del principio della cooperazione fra istituzioni diverse nella chiara distinzione delle loro responsabilità e dei relativi poteri e strumenti
Finanziari e non solo
E qui vorrei dire con molta chiarezza
Che a questo principio si è ispirato il Governo nella
Individuazione
Il disegno di legge Senato mille centoventiquattro
Delle regole
Per la
Ridistribuzione
Dei poteri competenze e risorse dallo Stato verso il sistema delle autonomie locali e Regione
E anche qui Presidente bianco
Noi quelle formule
Le abbiamo discusse e le abbiamo scritte insieme
Ministro Napolitano il sottoscritto il segretario generale di Palazzo Chigi naturalmente eravamo in costante contatto con il presidente villone
Con il presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni
Il presidente dell'Ance il presidente dell'UPI
Anche Marcello panettoni me ne potrà
Riproducevano le scelte compiute da voi con i presidenti delle Regioni e delle Province al tavolo delle regole
Alcuni mesi fa
Ne abbiamo presentato questo
Modello al Parlamento
Ed è con qualche sorpresa lo devo dire chiaramente
Ed è con qualche sorpresa che abbiamo visto su questo terreno
Una offensiva delle regioni
Che proprio per questo ha duramente attaccato
Le proposte del governo
E che ha
Fatto il giro delle sette chiese parlamentari per ottenere che venissero presentati emendamenti
Ispirati ad un modello diverso badate del tutto legittimo
Ma modello diverso si era concordato questo modello
E invece ci si ripresenta il vecchio modello
Basato sull'idea del trasferimento di tutti i poteri di tutte le risorse alle Regioni che poi provvederà
Insisto un modello legittimo in Astra
Legittimo in astratto e vorrei dire con molta chiarezza ma qui sentivo il presidente gonzi ripetono non ci sarà nessuna riforma federale saltando le regioni non si possono bypassare le Regioni
Ma non ci sarà nessuna riforma
Federale nel senso che io ho detto che credo sia da voi condiviso
Se noi apriamo la strada al centralismo regionale
E allora
Io sono convinto
L'ho detto a voi l'ho detto a voi
E l'ho detto anche tutte le volte che mi è capitato
Agli amministratori regionali
La riforma federale a tre nemici
Ovviamente le burocrazie centrali e la cultura del centralissimo
Badate che ancora forti che ancora forti
E forse ne avete visto dei segni
Gli attacchi anch'fortissimi che ci sono a queste riforme
Il secondo nemico e certamente
Forme di municipalismo esasperato che non ho visto peraltro nelle posizioni dell'Ance
L'idea che si possa costruire un nuovo stato basato sul principio di sussidiarietà saltando il livello istituzionale regionale ma al terzo nemico
è il centralismo regionale
Ed è il modo col quale lei molte regioni
Lasciatemi dire così molte regioni hanno in questi anni
Gestito i poteri che hanno avuto
Certo poteri limitati poteri incompleti ma non era questa una buona ragione
Per come dire
Rinunciare ad applicare il modello costituzionale che io credo sia ancora valido per il quale la Regione non è
Essenzialmente e principalmente un organo di amministrazione attiva di gestione amministrativa
Io credo sia giusto difendo e difenderò la scelta che insieme abbiamo compiuto
Di prevedere in questa ridistribuzione di funzioni che le funzioni di amministrazione attiva di gestione amministrativa sono attribuite essenzialmente ai comuni e poi quando la dimensione comunale insufficiente alle Comunità montane e alle Province
E solo eccezionalmente del tutto eccezionalmente per funzioni che non richiedono strutture articolate sul territorio
Alle regioni che hanno un altro ruolo per ruolo di regolazione che un ruolo di
Articolazione della legislazione
Che ha un ruolo di programmazione
E di coordinamento e di sostegno
E così deve essere certo umano
Difficile
è più facile pensare di gestire
Ma non di rado le regioni sono non dico altrettanto lontane dal territorio ed ai problemi delle comunità
Ma non molto meno lontane
Delle burocrazie centrale
Un'ultima considerazione vorrei fare ho finito
Non entro nel merito
Nelle soluzione delle scelte perché penso che ormai le conosciate quanto me quelle che sono scritte nei tre disegni di legge che il Governo ha presentato un'ultima considerazione
Si è discusso e si è contestato
E qui e qui invece la politica purtroppo c'entra molto
La scelta del governo di usare
Non sempre per la verità perché nei provvedimenti urgenti non l'abbiamo già
Ma di usare lo strumento delle dediche
Delega legislativa dal Parlamento al governo
E l'altra scelta di collegare alla legge finanziaria queste misure di riforma
Io mi devo dire che penso che questa sia lo dico senza polemica
Lo dico invocando come ho fatto
L'esperienza e la testimonianza dei due
Autorevoli predecessori che io ho avuto nel ruolo che rivestono G nel governo
Il professor Urbani
E il consigliere Frattini
Io credo che non ci fosse altra strada
Non ci fosse altra strada
Nella storia d'Italia
Tutte le grandi operazioni di riforma dell'amministrazione sono state fatte mediante lo strumento delle dei da Minghetti a Cassese
Nella storia d'Italia tutte le grandi operazioni di ridistribuzione delle funzioni e dei poteri sono state fatte con lo strumento della delega
Tutti
Naturalmente
E giusto
è giusto che il Parlamento pretenda e che l'opposizione in Parlamento pretenda una discussione approfondita
Sui principi e criteri direttivi da
Indicare nella legge di deleghe al cui il governo è vincolata
Naturalmente giusto che l'opposizione pretende che i decreti delegati vadano al controllo delle commissioni parlamentari come andranno al parere al controllo della Conferenza Stato regione della conferenza stato città autonomie
Tutto questo è assolutamente giusto
Ma questo è quello che noi abbiamo praticato
E qui testimone presidente villone
Io ho fatto un piccolo calcolo
I due disegni di legge
Mille trentaquattro mille centoventiquattro il primo atto già approvato dal Senato il secondo approvato dalla commissione si inizia oggi
La discussione inaugura sono stati esaminati dalla commissione Affari costituzionali per cinquantatré ore nel corso dei mesi di settembre e di ottobre
Cinquantatré ore
Non è poco
Sono stati discussi in Commissione e poi in Aula uno a uno tutti gli emendamenti presenta
Sono stati approvati
Una cinquantina di emendamenti presentati dai gruppi parlamentari della maggioranza
E una cinquantina di emendamenti presentati dalle opposizioni
Uno degli articoli chiave dell'al delega per il trasferimento l'attribuzione di Poteri
A comuni province e regioni
è stato approvato con il parere favorevole del relatore del Governo su un testo firmato Speroni Preioni
E la riprova di questo devo dire sta forse nel fatto che il primo di questi disegni di legge è stato approvato dal Senato con una larghissima maggioranza centoquarantanove cinquantacinque e con l'astensione
Di un gruppo di opposizione
Nel caso specifico della lega nord
Noi continueremo su questa strada
Noi iniziamo oggi pomeriggio anche per questo non potrò trattenermi
La discussione le votazioni in aula sul disegno di legge mille centoventiquattro io vi posso già anticipare che su diversi emendamenti presentati dall'opposizione il parere del Governo sarà favorevole
Perché non c'è alcuna ragione per arroccarsi
Il confronto deve essere aperto
Quello che non possiamo accettare
E la richiesta di rinviare tutto alle calende greche
La richiesta di rinunciare alle deleghe questo significa
E così la richiesta di scollegate dalla finanziaria
Noi anti sosteniamo il contrario credo che l'abbia già fatto cui presidente villone che anche
Disegno di legge mille trecentottantotto il completamento della riforma della centoquarantadue perché è una prima parte è già stata approvata dal Senato nelle misure urgenti
Noi chiederemo che in aula che vada rapidamente in Aula dopo l'esame della commissione
In modo che i tempi siano rapidi come se fosse un disegno di legge collegato alla Finanziaria
E allora vedete qui si tratta di intenderci
Io ho sempre detto
Nelle sedi pubbliche e anche in arabo
Che è la riprova che qui non siamo di fronte
A rivendicazioni di parte
Sta nel fatto che se noi esaminiamo i programmi elettorali
In una democrazia dell'alternanza tra democrazie ma maggioritari programmi elettorali contano sindaci lo sa
Se noi esaminiamo i programmi elettorali dei maggiori schieramenti politici noi ritroviamo su questi punti una forte convergenza
Federalismo
Cooperativo
Forte rilievo al ruolo dell'autonomia comunale
Semplificazione
Burocratica snellimento
Delle procedure
Riforma dei controlli
Che miri a valorizzare l'efficacia l'efficienza il controllo sui risultati
Non gli etero controlli preventivi sulla legittimità degli atti
Tutto questo sta scritto nei programmi delle principali forze politiche
è giusto è legittimo discutere
Sulle modalità sugli strumenti concreti con cui il governo
Ha proposto di affrontare e di risolvere di realizzare questi obiettivi
è giusto e non ci siamo sottratti a queste
Ma siccome questi obiettivi sono comuni devono restare comuni e non sono come dire
Non sono inquadrabili in una logica di parte
In una logica di maggioranza
Non possiamo accettare l'idea che per merito calcoli di schieramento politico
Si debba rinviare sine die
Riforme
Sulle quali possiamo raggiungere larghe convergenze
Tant'è vero che io penso siano chieste e sostenute salvo i dettagli
Da sindaci di tutte le targhe di tutte le opinioni politiche
E devo dire non solo da essi
Perché quello che abbiamo potuto verificare che su queste misure di riforma di ampliamento dello spazio delle Autonomie di snellimento dei controlli di semplificazione burocratica
Tutte le forze
Produttive tutte le parti sociali
Dalla Confindustria alla Confartigianato alla CMA la Confesercenti alla
Alle organizzazioni sindacali dei lavoratori
Hanno un atteggiamento non solo positivo ma di sollecitazione a decidere rapidamente
Io penso che su questo
Sì ci debba essere
Come dire una una grande e forte e ferma mobilitazione da parte di tutti
Il governo la maggioranza parlamentare
Continuerà ad essere aperta ad ogni confronto nel merito
Non ho difficoltà a dire che i disegni di legge mille trentaquattro mille centoventiquattro sono stati migliorati dal dibattito parlamentare complessivamente migliora
Non ho difficoltà a dirlo
Le integrazioni gli emendamenti le correzioni gli hanno complessivamente migliora noi continueremo a essere aperti
Al confronto sul merito
Continueremo a essere fermissimo nell'opporci a manovre dilatorie perché io penso che rappresenti un obiettivo di tutti una responsabilità che ci dobbiamo assumere di fronte al Paese
Arrivare per l'inizio dell'anno prossimo ad a vere
Un insieme di regole e di norme che consentono di
Al sistema delle nostre amministrazioni locali di funzionare in modo più efficiente
Rapido e libero
E responsabile quindi di fronte ai cittadini
E che ci consentono di avviare una grande impegnativa comune
La riforma del nostro sistema di amministrazioni pubbliche
Per metterlo in grado per metterci in grado di reggere al confronto con le democrazie più avanzate dell'Europa nella quale vogliamo entrare e restare
Grazie grazie signor ministro
Adesso concluderà la mattinata il sindaco di Roma Francesco Rutelli che è anche presidente del Consiglio nazionale dell'ANCI
Voglio anche sottolineare che coloro che ci sono iscritti a parlare per stamane potranno farlo nel pomeriggio siamo andati un po'fuori con i tempi la presenza così folta
Dei colleghi dimostra l'interesse a questa materia questo dibattito io sono convinto che anche oggi la platea sarà così piena grazie la parola a Rutelli
Grazie grazie presidente grazie agli amici l'ora è tarda ma io cercherò di non sforare troppo sui tempi previsti
Svolgendo una considerazione che parte da un elemento ora dell'intervento di Franco Bassanini
Bassanini
Parlava dei controlli che non hanno risolto i nostri problemi da questa immagine
Ovvero sia dei chilometri
Di verifiche di legittimità che sono state fatte nei confronti delle amministrazioni pubbliche
Dai Coreco
Dalla Corte dei Conti su atti
Circa
I quali
Negli stessi minuti vorrei dire
Si consumavano sperperi per migliaia di miliardi siccome sta un po'la sintesi del problema che affrontiamo qua
I sindaci dei comuni
Ed è un fatto nuovo della politica è un fatto nuovo della nostra comunità nazionale
Ovvero
L'Italia è un Paese che ha costruito tanta parte della sua attività pubblica
Super Ifi che di natura formale e non sulla verifica dell'efficacia dell'operare per rispondere alle necessità dei cittadini alla modernizzazione lo svolgimento delle funzioni pubbliche
Il fatto nuovo dei sindaci eletti direttamente dei Comuni ovverosia di un sistema che un sistema Complesso perché è fatto dai consigli comunali così come dai sindaci eletti dal popolo
Consiste essenzialmente in una nuova prova democratica
I cittadini vogliono misurare l'efficacia di quello che si fa
C'è un sistema di elezione diretta sulla base della quale si riscuote una fiducia che viene a maturazione la vera svolta del quadro
Italiano può nascere da questa esperienza e lo possiamo dire senza retorica senza alzare i Toni senza usare accenti sopra le righe proprio a partire da questo strano Paese che noi siamo nel quale si svolgevano metri cubi di controlli che risultavano perfetti nel momento stesso in cui quei controlli riguardavano la legittimità di atti che magari costruivano in qualche parte del nostro Paese una diga che non si inaugurava mai
Una strada che non si completava mai un ponte che non si inaugurava mai
La perfezione della legittimità di fronte alla efficacia dell'operato dell'amministrazione pubblica i sindaci sono di fronte a questa brutalità della realtà
Non dobbiamo rispondere tanto di questa Selva di verifica ma dobbiamo risponde di un miglioramento dalla vita dei nostri
Concittadino questo un punto democratico è un punto che ci richiamava una parola sola Costanzo a me
Responsabilità
Responsabilità vuol dire letteralmente
Capacità di risposta
Ora io penso anche di fronte ad un'altra forma un po'retorica che si diffondendo cioè che i sindaci siano la nuova classe dirigente del Paese
E dai sindaci verrà la nuova classe dirigente del Paese dato vorrei dire che è un quadro di amministratori pubblici innovativo
Che ha fatto di sindaci innanzitutto di assessori
Di consiglieri anche qui un quadro di corresponsabilità
E poi si certamente questo è vero ma è vero fuori di ogni retorica ovvero sia c'è un rumore operoso in Italia ci sono alcune decine di migliaia di persone la grandissima parte delle quali non governa Roma Milano
O le città capoluogo ma governano dei piccoli centri e quindi continuano a fare il loro mestiere la loro professione non sono a tempo pieno sindaci anche se dedicano più di un tempo pieno alla loro attività bene questo rumore operoso
è il rumore di chi vuole fare il suo mestiere e qui anche non voglio associarmi ad una esasperazione di accenti a proposito del rapporto tra i Comuni e le Regioni e il quadro delle responsabilità con cui ci misuriamo
Però ecco fatemi dire così ha ragione Martinazzoli a fare il suo tipico ed efficace paradosso propose del federalismo se è vero che noi non vogliamo il federalismo ritagliato sull'attuale condizione ma vogliamo una federalismo equilibrato e innovativo e vogliamo che le regioni facciano il loro mestiere lo ricordava poco fa
Bassanini lo ricordiamo tutti noi
Tutti i giorni
Se una Regione ci mette alcuni anni ad approvare un piano regolatore
Di un comune di un piccolo di un grande comune
Se e quindi diciamo nel rapporto con gli enti locali si comporta così o magari se la Regione si mette come è avvenuto anche qui riprendo il tema dei referendum si mette a a legiferare diciamo così con i referendum nel quadro nazionale e io posso dire una cosa che forse sarà non gradita da tutti però qualcuno mi deve spiegare per quale ragione noi dobbiamo abolire in Italia
Il dipartimento il turismo
Anziché creare un organismo che si preoccupa di far competere l'Italia con tutti i Paesi del mondo in materia di turismo l'abolizione del del Dipartimento Turismo proposto alla Regione
Ma cosa cosa comporta che la Regione Lombardia la Regione Molise la regione Marche la Regione Calabria Giavazzi dovrebbero aprire gli uffici di rappresentanza per competere con l'ufficio del turismo turco
O greco o spagnolo in tutti i Paesi del mondo ma che qual è il qual è la logica di di di una nasce cioè il fatto che la politica del turismo venga effettuata come stabilisce la costituzione da parte delle regioni significa forse che l'Italia come Paese non debba vere
Una politica ed una competizione vitale abiti dettaglio banalissimo per la nostra critica che l'Italia un Paese che il riceve di dagli Stati Uniti un numero di visitatori con i così detti in senti il tour quelli della i viaggi che vengono pagati dai grandi gruppi multinazionali per premiare i dipendenti che hanno avuto successo in misura minore dell'il Ruanda
Cioè dirigenti del genere che vengono Italia meno di quanto vale l'Irlanda perché l'Italia non è un sistema di attrazione organizzata del turismo internazionale
Al riguardo
Allora l'altro problema nel Paese non è certamente di non valorizzare le specificità turistiche della Sicilia della via Francigena delle grandi città d'arte delle città religiose
Della l'agriturismo del mare dei monti delle isole della grande ricchezza non solo quindi le grandi città
Che sono attrattore principale del turismo internazionale ma provai a meditare la convenzione OCSE se le Regioni si occupano dei di ridisegnare lo Stato con iniziative come queste penso che sia sbagliato penso che sia un modo che va discusso con molta franchezza con molta per un con una guardare con una notazione molto connotazione essenziale some
Io sono per dare alle Regioni maggiori poteri quello che la Regione hanno perché vi esercitino secondo quanto scrive la Costituzione secondo quelle che sono le funzioni e la Costituzione
Le Regioni debbano fare il loro mestiere come più volte noi stiamo dicendo lo facciano
Come in tutti i Poteri e tutti gli strumenti che sono necessari e facciano il loro mestiere e non si mettano a fare naturalmente quello dei comuni non si mettono a fare quello che gli altri enti territoriali
Facciano quello che debbono fare che forse se c'è un motivo di critica
Riflessione critica fonte operato le regioni perché questo non si è fatto abbastanza
E allora è sbagliato dire che piuttosto che fare ciò che si dovrebbe ci si deve occupare di invadere la competenza o di condizionare in maniera talvolta anche un pochino
Puerile le responsabilità dei comuni come se fosse uno scontro talvolta una luogo ma chi è che non finisce mai sbagliato
è sbagliato discutiamo con le regioni siamo pronti a farlo anche le regioni deboli scooter e con noi fatemi dire che oggi lanci si trova in questa Assemblea il clima che noi speriamo in clima di molta più ma non fierezza perché la fierezza dei comuni per fortuna non è affidata a noi la pienezza dei comuni sa quasi mille anni di storia in Italia ed è radicata nella coscienza dei nostri concittadini abbiamo la consapevolezza che i comuni hanno maggiori attribuzioni di responsabilità hanno diritto ad avere gli strumenti per svolgerle e dunque siamo più saldi siamo più responsabili e cerchiamo di agire insieme in un modo più efficaci
Voglio dire due cose come sindaco della capitale
E poi due cose sull'economia prima di concludere come sindaco la capitale anche raccogliendo quello che ha detto
Valentino Castellani stamattina riprendendo alcuni temi di un dibattito interessante è quello della capitale reticolare
Per sottolineare quei sto ogni nazione a una sua fisionomia istituzionale e ha dei compiti assegnati
Alla sua capitale così come al sistema delle città nel discorso di villone stamattina in tutta la nostra ricerca nostro impegno che riguarda la nascita delle città metropolitane ne siamo consapevoli padre mi pare un piccolo riferimento alla Germania
Che la forza di quella grande nazione nel dopoguerra
Dopo la nascita se posso dire forzata
Studiata di un sistema federale dopo la catastrofe bellica
E la necessità del non accentramento
Che era a Berlino
è stato un fattore di grande anche se anche pur qui
Radicato su secoli di storia di vicende municipali o addirittura qua qua regionali imperniate sulle grandi città tedesche è stato una storia di competizione tra le grandi aree metropolitane
Ma le grandi aree regionali
Tedesca quella competizione ha sviluppato senza dobbiamo citare i nomi delle città tedesche ha sviluppato la forza l'identità della Germania non soltanto di quelle città di quelle comunità perché le ha specializzate ha determinato una crescita significativa a seconda di vocazioni in alcuni casi storiche in altri casi accresciute da alcune scelte istituzionali fatte nel dopoguerra
E tuttavia non dobbiamo esaminare con superficialità quello che è accaduto anche in Germania
Il la dimensione della capitale una dimensione di ricchezza
Di una comunità nazionale oggi la Germania sta investendo secondo alcune stime circa trecento mila miliardi di lire per riportare la Capitale a Berlino
E questo non va e questo lo scelgono e anche i lender il Bundesrat ha deciso poche settimane fa di trasferirsi a Berlino considerando questo come una scelta nazionale di responsabilità di quello Stato federale cioè io vorrei che ne ragionassimo sulla inevitabile e sacrosanta necessita di snellimento delle funzioni della capitale
Di agilità e di capacità di risposta anche qui della capitale rispetto alle funzioni nazionali grezza ospita punto primo senza cancellare quella che una dimensione storica cioè ogni comunità nazionale assegna alle sue città e quando lo fa anche centralmente
Non è che può cancellarlo con un atto di di volontà amministrativa delle funzioni e voi sapete che cosa significa per Roma io parlo solo del Comune di Roma
Noi non vogliamo essere la capacità la capitale che io che gli italiani detestano perché il luogo dei labirinti della politica e della ossessione negativa della burocrazia
Pensate solo il Comune di Roma in negli ultimi due anni e mezzo a tra aziende e amministrazione comunale quasi sette mila dipendenti in meno
Vi rendete voi conto di che cosa significa per la ricchezza per il lavoro per l'occupazione la società ha una una comportamento di responsabilità obbligato in una città
La la la mio comune a è passato dal trentadue circa per cento al cinquantasette per cento di capacità di autofinanziamento
Di autonomia
Era
Finanziaria in due anni
è un quadro di grande responsabilità anche di drammatica trasformazione seguendola moltiplicate sua trasformazione che riguarda la vita dei ministeri dell'amministrazione centrale è una vera rivoluzione del purtroppo la rivoluzione di cui si parla anche poco
E non rivoluzione benefica in parte
Perché la capitale deve essere al servizio della nazione non più come per molti anni avvenuto la nazione al servizio di molti difetti della capitale
Questa è la scelta in cui voi trovate il sindaco di Roma solidale e partecipe di una rivoluzione che farà una rivoluzione in corso ed è una rivoluzione che va assunta dalla comunità va assunta da tutti insieme perché
Patrimonio nazionale la fisionomia il futuro il destino della capitale non ci sentiamo parte di questo destino con grande senso di responsabilità dato sapete anche che i dati e questo è un punto che io con lanci sottolinea i dati dei trasferimenti sono per la nostra per il nostro municipio i più drammatici Roma ai capoluoghi di regione è seconda solo a a Campobasso per la la l'entità dei trasferimenti pro-capite
Dalla dallo Stato e questo troppe volte anche i miei colleghi sindaci non lo sanno ed è bene che anche i miei colleghi sindaci amministratori lo sappiano e lo ricordino
Tampone ecco l'ultima cosa che voglio dire riguarda l'economia perché voglio portare una piccola riflessione che credo valga per le nostre città e per la nostra attività
E valga per l'Italia intera
Si è ricordato giustamente che nella ripresa degli appalti pubblici in Italia
La parte decisiva l'hanno fatta le amministrazioni comunali nell'ultimo anno più trentasei per cento se non vado errato
Il che significa che una macchina di investimenti di ammodernamento ha ripreso il via io penso che proprio dal punto di vista delle città noi dobbiamo fare una pressione nei confronti del governo e del Parlamento per rendere più agile e più efficace
La nostra possibilità di interagire di lavorare in un momento durissimo per il lavoro durissimo per l'economia nelle nostre comunità
Per quanto riguarda il commercio
Io credo che le proposte sono state avanzate
Parlo di commercio e di edilizia
Commercio io credo che l'Anci debba farsi carico di una sospensione se non abolizione di quelle parti della vecchia legge Marcora
Che rendono automatici raddoppi gli ampliamenti degli spazi commerciali che rischiano di portare un terremoto nella realtà della piccola distribuzione noi dobbiamo cioè riportare sotto il controllo dei piani del commercio di una pianificazione corretta a livello comunale e naturalmente in un ambito coordinato nella e con la Regione
La crescita o il controllo comunque lo sviluppo razionale la grande distribuzione altro punto fondamentale io credo dobbiamo assecondare una richiesta principale che viene dalle organizzazioni dei commercianti
Ed è quella di un radicale disboscamento dei procedimenti amministrativi e degli adempimenti burocratici su questo i commercianti hanno ragione
E su questo debbono avere lire per forse ci può aiutare debbono avere il sostegno dei comuni e i sindaci dei consigli comunali perché è l'aiuto che gli possiamo dare non tanto quello della riduzione
Delle
Della grande la gravame fiscale quanto soprattutto quello della riduzione del numero degli adempimenti che costringono come qualcuno dice efficacemente i commercianti ad essere un commercialista
E a fare ogni dieci giorni una modulo un adempimento un passaggio
Per quanto riguarda l'edilizia io credo che una richiesta che può e deve essere Ray avanzata con forza da parte delle città del nostro sistema
è quella dell'abbattimento avanzata dalle organizzazioni degli artigiani e degli edili
Di abbattere l'IVA per il recupero
Edilizio al quattro per cento
è una scelta che fa i conti con due realtà obiettive la prima il recupero edilizio oggi fattura dal novantacinque in Italia più delle nuove costruzioni e secondo dell'impatto notevole dal punto di vista della occupazione di un'attività che oggi si svolge per autodenuncia
Delle forze sociali che operano in questo settore circa per l'ottanta per cento in nero dunque l'abbattimento della fiscalità significa accrescere il gettito riportare nella trasparenza un settore importantissimo garantire copertura sociale adeguata per i lavoratori e dare impulso ad un settore fondamentale per l'economia nazionale che oggi spenta terribilmente io credo che l'ANCI debba farsi carico questa proposte che dobbiamo anche ottenere al Parlamento
Bassanini ora si è allontanato ma lo voglio ricordare qui a tutti i nostri interlocutori una maggiore manovrabilità dell'ICI
Per i Comuni
Ad esempio che ci consenta per coloro che programmano recupero manutenzione rifacimenti edilizi non solo nei centri storici la possibilità di abbattimento dell'ICI per dare anche qui un incentivo a interventi di manutenzione di ammodernamento tenere conto che anche lì abbiamo Charlie continua aspetto importantissimo che la curva dell'invecchiamento al patrimonio edilizio residenziale
Nazionale con cui ci dobbiamo misurare allora tanto vale del bene agire in anticipo
Favorire questo ammodernamento questa manutenzione con tutti le implicazioni che ciò comporta ecco come vedete le notazioni che ho cercato di fare sono anche di natura
Praticamente il nostro lavoro
Questo la nostra esperienza è questa e se posso dirlo la comunità che noi rappresentiamo la comunità dei sindaci degli amministratori locali è una comunità legata a questa necessità di concretezza cui mi rifacevo all'inizio c'è un modo di dire visto che ho parlato della Germania
C'è un celebre motto un celebre proverbio tedesco che spesso risuonare le nostre riunioni
Ed è quello per cui
Proverbio tedesco del Medioevo che dice l'aria della città
Rende liberi
Io vorrei dire che la cosa più importante che forse può venire dal nostro stare insieme dal lavoro dei sindaci e degli amministratori più ed oltre che essere che riprendere questo proverbio questo motto l'aria della città rende liberi ecco dovrebbe essere quello
Per cui l'aria della città
Rende responsabili
La nostra il vero fatto nuovo degli ultimi anni e del lavoro che fanno queste migliaia di persone con spirito nuovo nel nostro Paese appunto la responsabilità io credo che la responsabilità che i sindaci e gli amministratori
Esercitano e quella per cui l'Italia può diventare un Paese più civile
E più serio e non è un caso se ancora una volta dal mondo dei comuni viene al parlamento io spero che il Parlamento approvi la indicazione che il Comune di Reggio Emilia
Da tantissimi anni richiede a all'Italia cioè di istituire una giornata di celebrazione della
Festa del Tricolore il sette di gennaio ovvero il giorno nel quale nacque duecento anni fa la bandiera nazionale se il Parlamento questa fetta il tricolore la stabilirà come io spero con una sua legge bene tutti noi onore Remo l'unità nazionale
Il sette gennaio prossimo bicentenario ma dal sette gennaio
Del novantotto in poi tutti gli anni se non lo farà il parlamento ci penseranno i sindaci a celebrarla città per città comunità per comunità a rappresentare la nostra fierezza e anche l'orgoglio di appartenere
Alla nostra nazione vi ringrazio
Grazie
I lavori della mattinata terminano qui l'appuntamento è per oggi pomeriggio alle quindici e trenta
La seduta del pomeriggio sarà altrettanto importante rispetto a quella della mattina ovviamente si saranno i temi dei piccoli e medi comuni da affrontare grazie a tutti voi
Buongiorno
Benvenuti a questa sessione
Che ha come punto di riflessione
Il tema le ragioni della sussidiarietà
Diciamo che il termine sussidiarietà è un termine che diventato ormai ricorrente familiare
E che sottintende come il principio per attivo quello per cui le decisioni devono essere assunte al livello più vicino
Alla comunità che oggetto dalla stessa decisione
Diciamo che il principio di sussidiarietà un principio antico
E potremmo definirlo e condensare uno
In un detto del resto che dice che l'uomo è più vecchio dello Stato
Infatti fondamento nel principio di sussidiarietà
Viene derivato sia dallo spirito Gretto sia dalla filosofia cristiana medievale sia dalla visione germanica della società
Diremo birre che il principio di sussidiarietà eredita una filosofia dell'azione è libera una filosofia dalla persona
Un elogio della diversità sociale della coesione sociale
Punto centrale di questo principio
è la riflessione forte quale ruolo a lo Stato
Se ne pensiamo quale ruolo stato e pensiamo al principio di sussidiarietà dobbiamo dire con fermezza che la ragion di Stato è lontanissima dal principio di sussidiarietà
Con il teorema della ragion di Stato lo Stato considerasse spesso come un fine
Secondo il principio di solidarietà lo Stato è un mezzo
Quale il sistema
Ci domandiamo ed è oggetto di quello che si dirà oggi è più vicino
Al principio di sussidiarietà
Sicuramente il sistema federale
Perché rappresenta dove viene applicato e li facciamo in Germania e in Svizzera
La forma che più d'ogni altra interpreta il principio di sussidiarietà
Con il principio di sussidiarietà noi abbiamo qualcuno dice una delega
Più correttamente potremmo dire un trasferimento di funzioni dal basso verso l'alto
Trasferimento di funzioni dal basso verso l'alto che significa che il livello decisionale viene delegato a un successivo entra nel momento in cui la decisione non può essere assunta nell'ambito più limitato
Questo è il principio di solidarietà attenzione questo concetto di federalismo
E ben lontano dal concetto di decentramento dove di fatto uno stato che le tiene tutti i poteri delega a denti
Alcuni di questi poté perché è lontano
Perché per il principio di sussidiarietà
Colui che detiene difatti poteri è il cittadino band dice Aubert la Trattato di diritto costituzionale lo svizzero che il termine delle Garko allorquando si parla di sussidiarietà è un termine che ha usato impropriamente
Ben più correttamente si dovrebbe usare un termine di trasferimento il trasferimento dei poteri dal cittadino all'ente che poi prende assumere decisioni avviene attraverso uno strumento che si chiama Costituzione
Ecco perché se noi applichiamo correttamente il principio di solidarietà occorreva vive a deviare in modo molto preciso una parte della nostra Costituzione
Diciamo pure che è quello che abbiamo sentito fino adesso parlare
E a pronunciare come principio e utilizzo del principio di sussidiarietà non ci convince
Noi crediamo che se quello possa essere definito come un decentramento Magare un decentramento spinta ma senz'altro non è l'applicazione del principio di sussidiarietà
Diciamo anche che la legislazione europea che viene attivata porteranno sicuramente l'Europa essere uno Stato federale
E sicuramente avranno difficoltà gli Stati che sono condotti ancora eccome con modalità centralistiche ad esempio la Francia evitare
Quindi io suona come una campana d'allarme nel senso che occorrerà adeguarsi al principio di sussidiarietà effettivamente pensare in modo corretto
In modo preciso in modo ampio e articolato a una riforma veramente federale del nostro Paese applicando correttamente principio di sussidiarietà
I palliativi non servono occorre un afferma riflessione un ampio consenso di forze la volontà forte di applicare questo principio è questo il grande dibattito che si apre oggi con questa missione sul principio di sussidiarietà
Perché tutto quanto accadrà discenderà dall'applicazione puntuale di questo principio
Che vede al centro
Dell'operare tra sociale l'uomo
E non l'istituzione se non vista come qualcosa a cui l'uomo ha trasferito attraverso un documento formale una delega di poter
Questo è l'introduzione che facevo questo tipo di dibattito cade aiuto autorevoli relatori
Mi premeva notare due comunicazioni e che sono queste la prima comunicazione che
Nella sala
Volpi è iniziato il workshop dell'integrazione europea e finanziamenti comunitari in cui chi è interessato
Sa che esiste anche questa manifestazione e una precisazione
Che mi viene fatta in ordine a un comunicato stampa dell'Anci Lombardia apparso avente per oggetto per il federalismo contro la secessione
Adesione alla richiesta del coordinamento dei sindaci del Nord Est
Dove si parla di una deliberazione all'unanimità ho avuto una precisazione da parte dei sindaci della lega presenti che mi dicevano che loro non hanno assunto posizioni in ordine a questo documento che nel documento non è passato all'unanimità
Altra comunicazione dei servizio
E che è stato prestato e approvati in commissione al personale
Oggi un documento che verrà portato all'approvazione dell'Assemblea Chiappero oggetto tre punti precisi sui quali si aspettava il lavoro della commissione del prossimo anno se approvata da sempre
E sostanzialmente sono tre i punti che si focalizzano
Una gestione spot contrattuale per quanto riguarda gli enti locali e svolta in prima persona dai rappresentanti delle comunità locali e quindi non attraverso l'Aran
Una gestione dell'organizzazione all'interno del Comune svincolata da limiti o dai prescrizione di livello statale traslate nei comuni per cui il Comune avrà la piena autonomia nella gestione organizzativa del suo personale delle risorse adesso delegate
Terzo una rivisitazione completa di quella che è l'agenzia per la la negoziazione della contratto pubblico
Tutto ciò premesso
E terminata la mia funzione passo la parola al
Ma mica Dellai per la prima relazione che ha per titolo potere e responsabilità e controlli per il nuovo governo locale grazie
Grazie Sergio un saluto a tutti em preciso subito che più che una relazione sarà una comunicazione anche piuttosto breve perché credo che se importante dare voce ai nostri ospiti naturalmente ma anche ai sindaci che chi hanno chiesto di intervenire il tema che mi è stato assegnato
è un po'credo una delle cartine attorno a sole
Della volontà riformatrice
Può essere inteso come una cartina al tornasole di quella volontà di costituzione della Repubblica delle autonomie delle quali della quale si è stamattina parlato uso questa dizione repubblica delle Autonomie
Perché mi pare che sia più espressiva rispetto ad altri parole magiche in questo io dichiaro la mia totale personale adesione a quanto stamattina il sindaco di Brescia Martinazzoli sia comunicato
Ma perché perché noi vogliamo che siano rivisti i meccanismi di controllo e perché
Noi vogliamo che siano riscritte regole nuove
Per il sistema dei poteri e delle responsabilità
La risposta a questa domanda io credo che sia molto semplice vogliamo questo perché noi vogliamo fortissimamente ricostituire
Quello che ci sembra essere
Uno dei tratti distintivi di un democrazia moderna e cioè quel circuito virtuoso che non può non le gare
Tre concetti di fondo il consenso la responsabilità e il potere
La rottura di questo circuito virtuoso ha provocato danni gravissimi alla pratica delle
E la ricostituzione di un concetto moderno di democrazia nella società nella quale siamo chiamati a vivere
Noi crediamo passi proprio per la ricostituzione
Di questo circuito che non può non vedere legati consenso responsabilità il potere
Il consenso è stato detto in questi giorni anche con un certo giustificato orgoglio eccetto i sindaci oggi sono portatori di un consenso molto forte di un consenso di segno anche molto nuovo rispetto al passato
Però io credo che questo consenso sia solo parzialmente legato
Ai meccanismi elettorali nuovi dei quali noi siamo in qualche maniera il fu
Io credo che vada ribadito che il consenso
Che oggi caratterizza i sindaci dei rapporti con la pubblica opinione trae origine
Ad un rapporto che vorrei definire quasi spirituale che lega appunto il sindaco alla propria comunità alla propria municipalità
Più che di una congettura di ingegneria elettorale il nostro consenso
è frutto di una storia millenaria della sedimentazione di antichi valori di storie di consuetudini in una parola di identità delle nostre comunità locali
Non è un artificio non è il prodotto di un'abile strategia condotta con i media
è semmai il risvolto di una idea condivisa di comunità
Di una idea condivisa quindi di futuro della nostra comunità e un comune sentire il consenso per il quale noi siamo portatori è un comune sentire
La responsabilità e da questo consenso deriva una forte responsabilità noi ogni giorno rispondiamo di questo consenso di questo comune sentire
Misuriamo ogni giorno il nostro rapporto con le nostre comunità
Siamo responsabili
Cioè anche di problemi di questioni di aspettative di domande
Che spetterebbero a rigor di legge ad altre amministrazione
E di questo siamo consapevoli poiché i diritti dei cittadini non sono divisibili
In forza delle norme e quindi ogni giorno noi cerchiamo di corrispondere ad una domanda di nostra responsabilità su tutta una serie di questioni che sono molto più grandi rispetto ai nostri ambiti stretti di responsabilità in termini di legge
Rispondiamo della qualità complessiva delle nostre comunità locali
Rispondiamo dei temi del lavoro dei temi della salute dei temi anche della sicurezza urbana c'è un grande dibattito che bisognerà prima o poi anche pubblicamente affrontare c'è una domanda di sicurezza dentro le nostre città alla quale in parte dobbiamo anche noi sentirsi responsabili e per dare una risposta
Rispondiamo quotidianamente di questioni che riguardano vecchie e nuove forme di povertà vecchie e nuove solitudini che non sempre tradiscono povertà materiali ma spesso chiamano in causa questioni civiltà questo passaggio epocale nel quale in qualche maniera noi siamo costretti appunto abdica
Infine il potere
Da questo consenso in a questa responsabilità deriva un concetto nuovo di potere
Da questa responsabilità che ne sentiamo nasce una nuova legittimazione dei nostri poteri che sono però infinitamente minori inferiori
Rispetto al quadro delle attese rispetto al consenso rispetto alla responsabilità della quale noi siamo portati portatori ecco in sintesi se io dovessi dire qual è il nocciolo della filosofia della riforma istituzionale
Che noi proponiamo al di là della liturgia delle parole magiche
Direi proprio questo cioè la riforma istituzionale
Che noi proponiamo consiste nel riequilibrio di questo circuito fra consenso responsabilità il potere
Ed è esattamente l'opposto
Di quanto accade ad altri livelli istituzionali penso ai nostri amici impegnati nelle regioni i quali hanno un problema opposto hanno grande potere Manno poco consenso e talvolta scarsa responsabilità
E siccome non ce la fanno a recuperare nel rapporto quotidiano con la gente questo circuito virtuoso tra consenso responsabilità il potere allora
Cercano di quadrare il cerchio attraverso improbabili vie referendarie o attraverso la ricerca
I colpi di mano in Parlamento stamattina se ne è parlato tendenti a ripristinare una sorta di gerarchia istituzionale fra lo Stato le Regioni e Comuni
Noi abbiamo il problema opposto noi dobbiamo recuperare potere perché abbiamo un forte consenso e forte responsabilità altri hanno il problema di recuperare il consenso e la responsabilità per legittimare un potere che non è appunto supportato da consenso e da responsabilità e questo credo sia un treno sul quale noi come associazione dobbiamo lavorare con grande impegno e dobbiamo anche credo accettare quanto questa mattina mi pare in maniera significativa il ministro Bassanini ci ha comunicato
E cioè
Accettare la proposta che nell'attesa del lavoro della Bicamerale e quindi della riflessione di natura costituzionale comunque a Costituzione invariata alcuni segnali legislativi normativi possano diventare appunto concretamente utilizzabili dagli perché solamente attraverso questi nuove discipline possiamo nel nostro lavoro quotidiano ricomporre questo circuito virtuoso del quale parlavo prima
Ed allora credo che da questa Assemblea debba venire un invito all'auspicio molto forte
Al Parlamento Governo e del Parlamento
A che quanto di positivo e di migliorabile comunque come poi vedremo
Comunque oggi compreso nei disegni di legge che sono all'attenzione del Parlamento divenga immediatamente presto legge credo che sarebbe veramente un guaio un grosso guaio
Nel tesa di una grande riforma non fare pezzi di riforma che comunque sono importanti credo sarebbe un grande guaio se passasse l'idea di quella manovra dilatoria della quale stamattina il ministro sia parlato
Ed allora in questo quadro
A me tocca di sottolineare tre o quattro punti specifici che mi sono stati affidati
Che sono alcuni snodi che immediatamente possono essere modificati attraverso questi provvedimenti di legge dei quali parlavamo prima che in nove anni il sistema delle responsabilità
E dei controlli
Con una premessa quando noi rivendichiamo nuove discipline per le responsabilità e di controlli non vogliamo assolutamente accreditare l'idea di voler diventare dei nuovi Podestà sottratti a forme di appunto verifica e controllo anche stringenti del nostro operato
Piuttosto pensiamo che
Accanto a questa nostra rivendicazione
Vada opportunamente aperta una riflessione anche se si ritiene e noi riteniamo io ritengo
Di
Riequilibrio anche dei rapporti fra il sindaco e i consigli comunali è stato toccato anche dal capo dello Stato spot io credo che questo tema non posso però essere visto
Come ritorno indietro rispetto alla scelta forte contenuta
Nella legge che ci ha visto come sindaci eletti
Credo che c'è bisogno di un di un qualcosa di più sul piano della capacità di governo e c'è bisogno però anche di un qualcosa di più sul piano della funzione di indirizzo e controllo da parte dei consigli comunali su questo credo che non ci siano appartenenze categoriali anche all'interno della nostra associazione è un tema questo serio importante perché l'equilibrio dei poteri è sempre questione legata alla qualità della democrazia
Noi ci teniamo anche come singhiozzi e l'equilibrio dei poteri anche dentro i nostri nemici
E quindi se rifiutiamo l'idea di tornare indietro cioè se rifiutiamo almeno questa è la mia posizione personale l'idea di restituire ai consigli di funzioni di governo che invece la legge attribuisce ai sindaci in maniera altrettanto decisa siamo convinti della opportunità
Di rafforzare quelle che sono le funzioni di indirizzo e di controllo dei consigli comunali è interesse anche dei sindaci che i consigli comunali non non vivranno la loro esperienza istituzionale con un senso di di sfiducia con un senso di smarrimenti ecco della propria funzione e della propria attività
Ma dicevo alcuni nodi immediati che riguardano il sistema delle responsabilità dei controlli
Il primo è quello del quale anche se per la questa mattina e riguarda i controlli preventivi di legittimità
Noi diamo una valutazione positiva di quanto il disegno di legge Bassanini prevede in termini di restrizione degli atti che devono essere sottoposti al Coreco
Siamo cioè d'accordo ci pare un passo avanti significativo
Che si dica che gli atti sottoposti al controllo dei Coreco sono sostanzialmente saranno sostanzialmente quelli relativi agli statuti e regolamenti di competenza dei consigli ai bilanci e ai rendiconti consunti
Questo lo diciamo nella convinzione
Del resto che
Si deve muovere
La nostra proposta nella ottica del superamento dei controlli preventivi di legittimità e quindi nella prospettiva che nella riforma costituzionale vengano aboliti le funse da indiano aboliti il corre secondo punto i segretari comunali non c'è dubbio sta nella mia opinione
E siamo qua in presenza di una contraddizione che in via teorica è assolutamente insanabile
La repubblica delle autonomia
Non può prevedere che è a capo della struttura operativa di enti ai quali si riconosce piena autonomia ci sia un funzionario dello Stato o comunque un funzionario appartenente ad altra istituzioni per questo il Consiglio nazionale dell'ANCI ventuno di ottobre ha ribadito e in prospettiva la richiesta e quella di superare le appartenenze statale dei segretari generali dei comuni
E quindi la prospettiva è quella di puntare semmai a ad una figura di segretario comunale dipendente dall'ente comunali
Certo comunque il disegno di legge approvato dal senato in ogni caso punto pur non recependo questa indicazione di
Per il segretario comunale
E sul piano della Scelta ogni sindaco sarà chiamato a fare del segretario all'interno di un albo
Io penso personalmente questo possa rappresentare per il momento
Per il momento un punto di compromesso di equilibrio ragionevole
Che può essere accettato a condizione però
Che sia modificata la composizione dell'organismo
La legge
Designa alla gestione di questo albo articolato a livello regionale
Va benissimo che nella stesura attuale della legge vede in netta minoranza i rappresentanti dei comuni e delle Province
E che poi oltre tutto prevede un rappresentante della Regione che non si sa bene a che titolo si vede nel organismo che gestisce di la dei segretari
In terzo luogo il direttore generale
Anche qui noi io ritengo che sia stato un passaggio positivo importante quello che ha visto introdurre nel disegno di legge Bassanini la possibilità del sindaco di nomina di un direttore generale e non perché noi si voglia nelle grandi città né quelle medio piccole piccole
Proporre modelli di tipo aziendalistico dentro i nostri comuni noi sappiamo benissimo
Che altro è la dinamica gestionale di un'azienda altrove la dinamica di governo di un sistema complesso come quello di un ente pubblico territoriale
Ma perché riteniamo e così come il Sindaco nomina i dirigenti dei vari uffici analogamente debba poter nominare il capo di questi dirigenti quindi il responsabile
Della attuazione concreta del programma di governo che i cittadini hanno approvato il consiglio comunale ha ballato
Ci pare importante dicevo l'introduzione di questa nuova figura nella legge con due però chiarimenti o due richieste di chiarimento o di modifica
La prima riguarda il limite
Di numero di abitanti dei Comuni noi a Bari nel Consiglio nazionale di Bari avevano richiesto che questo limite di abitanti che allora era stato ipotizzato a trenta mila
Fosse tolto vedo che nel testo uscito dal Senato si parla di quindici mila
Ecco è una questione di logica se partiamo dalle rispetto della dignità istituzionali di ogni comune piccolo o grande che sia né dalla responsabilità quindi di autorganizzazione dei Comuni questo limite non può
Essere accettato anche se ci rendiamo conto che di fatto occorrerà che insieme
Più comuni anche di dimensioni ridotte affrontino questo per
Quindi la prima richiesta è che questo limite di numero di abitanti venga tolto in quanto incompatibile con la logica di difesa della dignità istituzionale del municipio a prescindere dal numero di abitanti
Che esso preferite
La seconda richiesta di chiarimento è che noi riteniamo sia inteso ma andrebbe meglio precisato nel testo di legge
Che laddove il direttore John direttore generale venga dal sindaco nominato è ben evidente
Il direttore generale e figura Catto della struttura quindi figura apicale e quindi figura sovraordinata al segretario comunale
In quarto luogo
L'autonomia organizzativa
Deve essere garantita nelle sosteniamo ai Comuni la piena attuazione del principio di autonomia organizzativa
Così già come individuato la legge centoquarantadue soprattutto per quel che concerne le materie del personale prima ne accennava in termini anche nuovi il vicepresidente Medusa
Ogni ente nel rispetto del principio del pareggio di bilancio devia vere la possibilità di determinare il modo attraverso il quale organizzare le proprie risorse umane in questo possiamo sicuramente apprezzare la disposizione contenuta nel comma quattro dell'articolo cinque del disegno di legge Bassanini che aggiunge l'articolo trentacinque del legge centoquarantadue un comma che dispone che è di competenza delle giunte l'adozione dei regolamenti sull'organizzazione degli uffici e dei servizi
Questa norma collegata con quella dall'articolo quattro evita un eccessivo iter burocratico snellendo la procedura che appesantisce oggi fortemente il processo decisionale dell'ente in materia di organizzazione delle risorse
Sempre in materia di organizzazione noi riteniamo positiva la previsione di cui l'articolo sei del disegno di legge
Il quale ampia la facoltà per i Comuni di nomine dei dirigenti anche al di fuori delle dotazioni organiche con contratti di tipo di diritto pubblico e di diritto privato
In questo modo si amplia senz'altro il potere dei sindaci prevedendo la possibilità di creare uno staff di dirigenti che consente realmente di avere strutture efficaci ed efficienti unica garanzia
Per dare concreta attuazione ai programmi amministrativi che ciascuno di noi ha presentato i cittadini ed in quali evidentemente ai cittadini è chiamato a rispondere
Vi è poi e concludo un quinto punto che riguarda direttamente il lavoro dei dei sindaci riguarda lo status degli amministratori
Nel disegno di legge di modifica della centoquarantadue è prevista una nuova disciplina a riguardo dello status degli amministratori comunali
Anche qui sono dei passi avanti sicuramente positivi sicuramente significativi ma noi riteniamo assolutamente inadeguati
Sotto il profilo delle condizioni entro le quali i sindaci e gli amministratori locali sono chiamati ad operare a questo riguardo io credo sia il caso di riproporre come è stato fatto al Parlamento dal governo la proposta è stata elaborata da specifici gruppi di lavoro dell'Anci che prefigurava un rifacimento complessivo di tutta questa materia e che in qualche maniera cercava di sanare una evidente contraddizione oggi gli amministratori locali sono gli unici che non abbiano forme di tutela e di garanzia che invece sono a abbondantemente financo troppo riservate ai portatori di altri
Incarichi istituzionale
Infine sesto luogo via credo l'esigenza diffusa avvertita della quale credo parlerà comunque il sindaco di Padova perché tema specifico suo in questi lavori
Di una semplificazione del modo attraverso il quale le amministrazioni locali operano soprattutto Inter di lavori pubblici io credo che da questo incontro debba salire alta e forte una richiesta di radicale modifica della legge Merlo
Credo che non sia così credo che non sia
Credo che non sia attraverso questo tipo di leggi che essi moralizzare il sistema noi oggi siamo in una situazione
Paradossale
Una classe politica è stata spazzata via anche in parte ingiustamente per la questione morale
Però permangono ahimè permangono e sono quanto mai attivi
I detentori di di una sorta di potere vero e reale e stanno dentro è a fianco delle istituzioni
Sono quelli che in qualche maniera portano avanti questa questa pratica immorale di rapporto fra la politica e gli affari quelli che sono rimasti
Classe politica spazzata via rimasti in questi detentori di petto del potere reale che spesso non anziché quasi mai
Sono anche portatori di consenso
E però i nuovi amministratori ai quali come dicevo prima che è incaricata una grande mole di aspettative e di attese devono fare i conti con un insieme di regole che sono il frutto di una cultura del sospetto e della sfiducia nei confronti degli amministratori mai vogliamo essere giudicati e rigorosamente ma sulla base di un principio di fiducia nel nostro lavoro nella nostra moralità nella nostra correttezza perché riteniamo di essere convinti noi per primi che la domanda di moralità
Una delle principali domande che i cittadini rivolgono prima di tutto a noi
Per questa ragione noi pensiamo che la legge Merloni non vada né ritoccata
Mi modificata ma vada rivista nel suo nella sua filosofia nel suo impianto una questione né di regolamenti né di altro è questione di passaggio da un'epoca all'altra dell'epoca della sfiducia
Dei sistemi di controllo che poi si è visto che dove furono del resto assolutamente efficaci all'epoca della fiducia e della piena responsabilità degli amministratori
Ho indicato alcuni temi sul piano della dei poteri delle responsabilità e dei controlli
A questi temi peraltro si aggiungono le riflessioni già fatte e quelle che saranno fatte in questi giorni e il lavoro anche delle commissioni e dei gruppi di lavoro dell'ANCI vorrei concludere telegraficamente con una
Notazione che non c'entra nulla con il tema che mi è stato affidato ma la faccio perché l'unica occasione che ho per prende la parola in questo incontro tutto quanto diciamo in questi giorni
Presuppone un ANCI molto forte molto un
Io credo che sia importante il clima dentro di noi
Leggevo sul giornale in questi giorni oggi di improbabili regolamenti di conti all'interno di questa nostra Assemblea di di scontri feroci tra queste quella componente politica
Per fortuna i nostri lavori almeno fino ad ora dimostrano che così non è le nostre diversità
Si compongono e si coniugano con il senso alto di responsabilità che noi abbiamo un dovere di lealtà verso i nostri comuni ma soprattutto verso l'associazione che di questi comuni e tramite il portavoce
Io credo che
Tutte le cose che abbiamo detto e diremo in questi giorni non procederanno
Se questo clima interno non rimarrà così sicuramente anche teso talvolta sulle questioni ma altrettanto certamente solidale
Lealmente unitario questa una grande ricchezza che noi abbiamo
Non ci possiamo dividere ne è in ragione della nostra appartenenza politica che pure dichiarata e alla luce del sole
Né in base al fatto che siamo sindaci di comuni di montagna o di pianura di piccoli e di grandi del Nord o del Sud
La nostra forza è la nostra solidarietà
Nella sua relazione il presidente Bianco avuto una in un passaggio molto importante riferito ai comuni della montagna
Nel suo saluto il Presidente dell'Uncem a in maniera altrettanto significativa aperto una canale di nuovo dialogo
Mi pare importante questo perché non è giocando sui disagi che si può comporre la soluzione dei problemi
Delle grandi metropoli piuttosto che dei piccoli comuni
è rinnovando un vincolo di solidarietà forte
Fra tutti noi che si risolvono queste cose quindi credo che anche nei rapporti con l'Uncem anche sulla questione che va risolta in breve tempo
Della presenza dell'Uncem dentro la commissione la consulta respiro scusate la conferenza stato città autonomie
Mi pare che le condizioni siano mature per risolvere una volta per tutte questa che non è una vertenza di sostanza da più di forma
Perché non non abbiamo assolutamente motivo per creare tra di noi divisioni per far crescere chi vuole magari negli equivoci
Giocare strumentalmente
Credo che c'è bisogno di recuperare anche un metodo di lavoro dentro l'associazione c'è bisogno di far partire e far lavorare i gruppi di lavoro chiamando i sindaci e gli amministratori avessero anche protagonisti
Nell'elaborazione di proposte nell'elaborazione di linee anche di lavoro c'è bisogno di dare serenità alla nostra struttura ho visto interrogazioni parlamentari incredibili ho visto lavorìo
Dei soliti Nesta attori che va rifiutato noi abbiamo un direttore generale abbiamo degli ottimi funzionari abbiamo un presidente eletto dal congresso
Che questi lavorino con serenità
Liberi ed in autonomia assoluta ad ogni condizionamento risponderanno del loro lavoro al prossimo congresso importante che questo clima di lealtà reciproca non venga messo in discussione abbiamo un problema di anche dare nuove nuovi gli imputa alle molte strutture che nel mondo anch'io vi sono importantissime strutture che hanno grande professionalità che svolgono servizi importanti per i comuni ma che certo hanno bisogno anche di un indirizzo politico chiaro e preciso allora io credo che c'è una relazione fortissima e concludo fra la prospettazione di un nuovo scenario di vita istituzionale del nostro Paese e anche nel nostro piccolo nel fare andare avanti con questo clima e con questa determinazione la vita interna della sottrazione perché la relazione del presidente ieri sia stata importante e positiva ha tracciato un quadro al quale io credo al di là di ogni appartenenza geografica o politica vada a coppie va data piena fiducia perché solo così
Saremmo all'altezza delle responsabilità che in qualche maniera le nostre comunità
Sì addetti
Grazie
Do la parola ora ringrazio Lorenzo per il suo intervento do la parola al professor Andrea Manzella prima mi preme però un intervento di tipo organizzativo
C'è stato uno scambio di borse borse del convegno ANCI e qualcuno ha volontariamente preso a Marburgo dell'avvocato Ricotti Larocca che contiene documenti molto importanti atti processuali e quindi chi l'abbia preso è invitato a portarla subito in segreteria perché l'avvocato è veramente molto molto preoccupato
E allora
Ma io credo che che avesse ragione poco fa
L'amico della e dicendo che questo pomeriggio un po'ci tocca parlare come ha detto
Con molto umorismo ma anche con un fondo di grande serietà Mino Martinazzoli di di parole magiche che parole magiche sussidiarietà federalismo e quant'altro mai ecco la nostra
Circostanza attenuante che noi da queste parole magiche non attendiamo lo me miglioramenti di qualità della vita e neppure la felicità ecco perché la felicità
E l'unica cosa che iscritta nella Costituzione americana dopo duecento anni ancora
Forse l'unico obiettivo non non raggiunto
E però una cosa sappiamo che quando queste parole di magia e forse di ideologia diventano principi in un ordinamento
Giuridico e in una sua struttura
E allora magari la loro attuazione può essere lenta magari deve scontrarsi con la pigrizia delle politiche con
Duke con una giurisprudenza ordinaria e costituzionale
Lenta ma intanto e non solo alla fine essi entrano nell'ordine reale delle cose incidono sui comportamenti dei cittadini
Così è del principio di sussidiarietà che alle lontane origini
Varata mi russi ma che in pochissimi anni cioè dalla sua introduzione nel Trattato costitutivo dell'unione europea è diventato criterio guida
Nelle parla nelle politiche dell'Unione ed esplica tutte le qualità proprie dei principi costituzionali
Le grandi quattro qualità la la pervasività cioè il principio di sussidiarietà invocato non invocato come il dio
Di Delfo sarà sempre presente e sempre presenti in tutte le articolazioni dell'ordinamento sovranazionale ma anche in tutte le costituzioni nazionali che con la matrice costituzionale dei trattati europei fanno sistema
Poi c'è la diffusività
Cioè
Con la sussidiarietà è caduto il tabù della non ingerenza nelle organizzazione costituzionali interne degli Stati membri
E già nel in quello che si può chiamarsi il diritto vivente europeo l'efficacia del principio nella sua propulsione applicativa fino alle ultime articolazioni del governo locale
C'è il valore parametrico
Del sussidiarietà che si esprime sia nell'Unione sia nel confronto tra gli stati membri ed esprime e si esprime come una misura europea di democrazia possibile nel rapporto centro
Periferia
E infine la programmati città perché
Il concetto di sussidiarietà incorpora un programma di sviluppo istituzionale volto a rompere ordinamenti chiusi e a liberare autonomia svolgendo quasi sul piano istituzionale la stessa funzione che in economia svolge il principio anti concentrazionario
Per queste sue quattro qualità il principio di sussidiarietà tra solandro forse per la sua natura Angelica direbbe Martinazzoli dall'ordinamento sovranazionale
A quello nazionale nostro e il principio ordinatore che può essere assunto a norma fondamentale di un'organizzazione reticolare aperta del sistema Stato centrale
Regioni Autonomie locali
Perché
Vedete a prima vista il principio di sussidiarietà si i definisce innanzitutto per tre negazioni
Esso e contro la statica ripartizione di competenze tra governo centrale e governi
Territoriali esso è contro la costruzione gerarchica dei poteri di governo nella comunità Repubblica
E i suoi contro la parcellizzazione dei procedimenti di decisione
Ma poi in positivo tutto questo significa che il principio di sussidiarietà presuppone un assetto fluido di coordinamento fra le otto nomine decisionali esso presuppone una qualità paritaria dei poteri di governo delle comunità esso presuppone che le decisioni di governo sì inseriscono in procedimenti fortemente interconnessi
E tutto questo assieme presuppone un meccanismo retto da un vincolo di unità
Vincolo di unità dell'ordinamento perché tutto questo non avrebbe senso se non vi fosse la condizione dell'unitarietà
Istituzionali
Ora se questa la sussidiarietà se questo è il nocciolo duro della sussidiarietà ecco qual è il suo rapporto con l'altra
Parola magica con il federalismo io credo che dal punto di vista istituzionale non vi sia differenza
Nella logica del processo organizzatorio dell'ordinamento io credo che la differenza stia nella qualificazione degli attori che si vogliono organizzare nel senso che la sussidiarietà di per sé potrebbe riguardare anche soggetti amministrativi
Mentre il principio federativo organizza Soncini Kiki hanno o rivendicano qualità costituzionali
Sono soggetti garantiti dalla Costituzione nella loro autonomia
Sono soggetti garantiti dalla Costituzione nella loro partecipazione alle decisioni legislative sono soggetti garantiti da un organo di arbitrato
Costituzionale
E certo io capisco la disputa recente sul nome delle cose riaperta da qualche giorno
E credo che dobbiamo essere molto cause di cauti anche nell'assunzione di convenzioni verbali che hanno una loro storia e incorporano anche una loro simbologia ecco le cose le preoccupazioni espresse oggi da
Paladini né da verrebbe da Martinazzoli sono preoccupazioni in più
E tuttavia io credo che in questa dispute si tende a confondere il rifiuto dello Stato federale come assalto storicamente definito con il rifiuto del principio federativo come criterio ordinatore di ordinamenti è certamente vero
Che la costruzione di una di uno Stato federale
Attraverso un passaggio di discariche azione fatto sulla base di un patto federale per una nuova unità intercorso tra le tue sue componenti originarie
Implicherebbe come dicono i costituzionalisti tedeschi un minuto secondo logico
Di disgregazione
Di dissoluzione dell'unità dell'ordinamento ma se fosse vero questo senso nel senso che noi diamo alle parole federalismo processo federativo eccetera io
Credo che non sarebbe solo Martinazzoli ad essere antifederalista
In questa sale ma invece il modello di processo federativo così come lo pensiamo e profondamente legato
Alla storia politica e costituzionale di questo paese
Può procedere
Non per rotture questo questo questo questo movimento
Ma per ricognizioni quasi per missioni di realtà sub statali che già ci sono della Costituzione o addirittura come per i Comuni in una tradizione costituzionale precedenti alla costituzione ed è questa all'articolo cinque riconosciute
Sono queste componenti che devono essere riqualificate costituzionalmente
E portate sulla prima linea
Del processo decisionale nazionale
In questa forma di federalismo processuale
In cui non vi è cento e non vi è periferia i soggetti autonomi sì di Fini si definiscono non per il catalogo delle competenze ma in relazione alla loro legittimità decidere
E il criterio portante di questa legittimazione di questa a decidere e la responsabilità di governo del territorio ecco perché nel federalismo processuale non vi al luogo a gerarchia
Neanche bene che fra i centri di decisione
Non vi può essere una relazione speciale tra governo centrale e Regioni come non vi può essere una relazione speciale tra governo centrale
E comuni come non vi può essere una forma di delega impropria delle comuni ad essere rappresentati dalle regioni nei loro rapporti
Con lo Stato
Niente di tutto questo
Ogni coordinamento e possibile ed anzi e necessaria
Ma la struttura e le funzioni è l'allineamento nel processo decisionale devono avere un oggettivo fondamento nella Costituzione
Le forme di questa partecipazione delle comunità locali al procedimento
Di decisione soprattutto al procedimento di revisione legislativa sono state già Ratti individuati vari
Interventi come studi a livello centrale accanto alla Camera dei deputati e il Senato delle autonomie regionali
A livello regionale accanto al consiglio il consiglio delle autonomie locali
Ma è importante capire che fra i due livelli fra i due livelli quello centrale quello regionale di rappresentanza delle Autonomie locali vi deve essere una interdipendenza un cordone ombelicale attraverso meccanismi di nomina che si possono e si devono inventario
Ed è importante legare il Consiglio delle Autonomie lei locali
E al problema che cent'della federazione dei piccoli comuni del loro sostare
Nel le del loro stare assieme del loro essere nelle aree metropolitane di cui ha parlato il sindaco Castellani
Stamane dei loro accorpamenti funzionali nel senso che la loro responsabilità istituzionale deve essere sollecitata dalla possibilità di varcare la soglia della rappresentanza appunto nel consiglio delle autonomie locali
D'altra parte questa apertura delle procedure di decisione e già scritta
In Costituzione
Accade per la Costituzione del quarantotto quello che certe volte accade in certe chiese o musei che si si scopre la sinopia di un disegno che si è intuito ma non si è realizzato
Fin in fondo così è per l'articolo cinque la Costituzione letto e riletto ma di cui non si sono interamente capite le cose più importanti la prima dicevo poco fa e che le Autonomie locali sono dalla Repubblica costituente non create ma riconosciute come dato pre costituzionale come comunità naturali
La seconda è che la Repubblica deve adeguare non sono i principi ma anche i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia con queste testuali parole la costituzione di scene di ricerche la struttura e non solo il prodotto del procedimento legislativo a doversi adeguare al principio economico
E quando nel Parlamento europeo si precisano i tratti del costituzionalismo dell'unione
Quello che guarda oltre Maastricht e oltre all'unione monetaria ecco un po'si ritrova il volto antico di questi della Costituzione del quarantotto si ritrova il punto d'avvio della cittadinanza politica
Europea nel fatto che viene costituzionalizzato il criterio della residenza comunale
E si riconosce con ciò a tutti gli europei il diritto di voto nelle collettività locali
E quindi l'individuazione nel municipio come comunità di destino della pietre angolari originaria dell'organizzazione dei poteri di governo in Europa
è ormai vi è piena conoscenza costituzionale
Europea del fatto che i comuni sono l'unico elemento costante nell'organizzazione giuridica di tutti gli stati membri e che quindi essi sono elementi essenziali delle loro
Tradizioni costituzionali comuni quindi elemento integrante della Costituzione
Europea resterebbe veramente strano che una loro costituzione così piene nell'ordinamento sovranazionale non trovasse rispondenza negli ordinamenti nazionali ecco perché pensando al figlio aggregativo
Che lega il processo federativo e perché il Comune l'elemento fondante viene fatto di pensare alle regioni piuttosto come federazione di comuni
Ma questa riflessione e la costituzionalizzazione europee nazionale delle autonomie locali non significa eclissi
Della regione
Dall'Europa ci vengono hanno sì delle univoche indicazioni sul ruolo delle regioni
Le Regioni sono da tempo interlocutori esci a livello centrale dell'Unione per le funzioni di programmazione territoriale per le funzioni di accesso ai fondi strutturali
Ora lo sono anche per l'essenziale capitolo delle politiche del lavoro
Vi è di più con i criteri dell'addizionalità del cofinanziamento del partenariato si sono creati veri e propri strumenti di alleanza tra dagli strilli poteri dell'unione
E le regioni un'alleanza di pressione nei confronti dei degli Stati
Membri nazionali e questo protagonismo giuridico istituzionale
Delle regioni poggia su solide bassi economici con il gran passaggio dall'accentramento alla flessibilità nell'organizzazione produttiva le regioni sempre più considerata l'unità territoriale principe Essa e il mercato compatto nel quale è possibile creare condizioni di concorrenzialità e soprattutto di elasticità produttiva di ingresso nella grande economia della grande economia esterna
Nei sistemi nazionali e nello stesso sistema economico europeo
Io credo che questo profilo comunitario delle regioni debba essere anche il paradigma per la costruzione di una fisionomia nazionale delle Regioni protesta lo sviluppo alla competitività all'occupazione
Il coordinamento dei distretti industriali della pianificazione territoriale della politica della loro il divenire è centro di riferimento per l'azione delle fondazioni bancarie degli istituti per la ricerca e l'innovazione delle piccole e medie in prese ecco questo e il grande destino moderno delle regioni e allora fuori da ogni disputa di campanile il differenziale di qualità giuridica fra Regioni e Comuni si viene così precisando
Le regioni come soggetti esponenziali di una comunità economica i cui confini sono tracciati dall'economia secondo
I vari abolirli canoni dello sviluppo e anche di questa flessibilità di questo relativismo delle frontiere regionali dove dovrà farsi carico il riformatore costituzionale
I Comuni inveisce come soggetti di una comunità di cittadinanza politica
E perciò destinatari e attori di quelle politiche di cittadinanza che possono essere svolte a livello locale con confini tracciati dalla storia dalla politica dal tradizione
Quindi grande il compito di invenzione del riformatore costituzionale nel tracciare
Questa Rete questo processo in cui si svolgerà la cooperazione di autonomia così diverse e tuttavia complementari
Ma il diritto costituzionale un diritto povero la decisione costituzionale una decisione isolate solitaria se non è sorretta da tutta una rivoluzione di legislazione ordinaria di assetti amministrativi
Grave e la responsabilità di chi dice di volere la riforma costituzionale tuttavia si oppone alla tessitura paziente di quelle norme ordinarie che pur liberano e ricompongono Autonomie
Che sono il presupposto della riforma
Ecco su questo punto chiave
Questa Assemblea può far giungere un giudizio unanime al Parlamento della Repubblica dico questa Assemblea che trae la sua legittimazione dall'unico vero atto rivoluzionario che ha mite mente contrassegnato
La confusa tradizione italiana
La legge ottima e fortunata come l'ha definito ieri il Presidente della Repubblica che ha consentito la vostra elezione diretta cioè l'elezione di una nuova classe di governo grazie
Ringrazio professorale Andrea Manzella per il suo intervento la parola Giuseppe Torchio
Per la relazione dal titolo forme associative cooperazione per rafforzare i piccoli comuni
Grazie
Al Presidente
Sì all'Assemblea
Forse è la prima volta
Che nell'ambito dei lavori
Per le assise dell'ANCI viene affrontato
Il problema è l'argomento di così grande attualità
Con un'apposita
Relazione all'Assemblea
Ed è questo
Io debbo essere personalmente grato al Presidente
E agli organi dell'associazione perché consentirà sicuramente nelle poche parole importante ma forse non sempre
Piene di quel significato
Che poi darete con gli interventi dell'Assemblea di mettere a fuoco una linea una ipotesi una proposta
Noi oggi
Abbiamo la responsabilità di dare una voce
A questa realtà
Per aver piccoli comuni
Nella quale vive circa il quaranta per cento per la popolazione
Mentre sul piano della superficie
è rappresentato l'ottanta per cento del territorio nazionale
E a livello di produzione delle risorse
Di insediamenti industriali civili produttivi
Si colloca al primo posto rispetto alle stesse grandi città grandi aree
Ranci
Respinge
La tendenza ricorrente a creare una contrapposizione tra l'esigenza di salvaguardare l'identità dei piccoli comuni nei confronti per la loro capacità o incapacità di funzionare
Di produrre livelli efficienti ed economicamente accettabili i servizi sociali e collettivi
La via del loro accorpamento forzoso
Non solo appare per molti aspetti del tutto irrealistica
Ma anche in totale conflitto con il rispetto dell'autonomia politica delle comunità locali
E con il valore di presìdi democratici dell'intero territorio nazionale
Non sembra compatibile con la garanzia dei caratteri originali della comunità
Nemmeno la linea ricorrente dei cosiddetti ordinamenti differenziati
Si corre in particolare il rischio che i più deboli vengano confermati o condannati ad una condizione
Il maggiore debolezza in quanto dotati di minori poteri e minori risorse disponibili
Mentre i più forti siano messi nella condizione di diventare ancora più forti ed arricchiti di maggiori poteri di maggiori risorse
Attenzione a non ripercorrere il vizio antico dello Stato forte con i deboli e debole con i forti
Lo stesso processo di trasferimento di deleghe dalle regioni agli enti locali
In misura differenziata creerebbe disparità di trattamento che rischierebbe di produrre effetti laceranti all'interno della stessa associazione
Ma per amore di verità e per sfrattare uno dei tanti luoghi comuni su questa realtà
Bah sottolineato che la percezione delle dispersioni organizzative ebbene improduttività
O dell'efficacia relativa dei governi locali delle piccole e piccolissime comunità e ben superiore a quella dei Comuni medio grande
Poiché il rapporto diretto con i problemi della gente il livello di controllo sociale sulla produttività del lavoro anche dei singoli operatori è ben più alto che in comunità di notevoli dimensioni
Tuttavia gli indicatori economici pesano negativamente gli squilibri nell'economia di scala e nell'organizzazione e gestione dei servizi sono molto forti
Pesa negativamente la capacità di investimento a fronte del nuovo regime di finanza pubblica ed era più volte lamentato abolizione del sostegno statale per i finanziamenti finalizzati a opere di primaria necessità
Per fare un esempio cento metri di fognatura in un comune di piccolissime dimensioni rurali piccoli borghi serve cento persone sì e no
A Cinisello a Firenze o a Salerno magari mille così come un compattatore per la raccolta di rifiuti produce costi d'investimento in termini pro-capite assolutamente incomparabili
Questa relative strutturare il minore efficacia degli investimenti altro non è che un fattore oggettivo legato alla concentrazione demografica spessissimo accompagnato dalla scarsa base imponibile con conseguente inadeguatezza di risorse e forte pressione fiscale
Va sgombrato il campo da una forte equivoco contenuto nelle risultanze finali della Commissione Gallo laddove configura la creazione di riparo ora lire di competenza regionale i comuni va detto con forza preferiscono procedere direttamente ai prelievi destinando alla Regione quanto di competenza
Ciò come risposta ad un impianto di trasferimenti finanziari dalle regioni agli enti locali ormai proiettato a tempi biblici di attese
Un inciso Mary Tevez sentimento della dilazione dei termini per la soluzione dei mutui con il concorso dello Stato nel pagamento degli interessi per i comuni con popolazione inferiore a cinque mila abitanti fino al trentuno dicembre novantasei è una conquista Anci
Dobbiamo esserne fieri
Anche se ci accorgiamo che per il futuro
Ci attende un periodo sicuramente irto di difficoltà
è stata contemplata anche la possibilità di finanziare i maggiori oneri derivanti dall'indennità di esproprio ma la questione è tutt'altro che risolta perché a parte la sentenza della Corte Suprema di questi giorni
Che blocca manca circa il cinquanta per cento delle risorse necessarie cinquecento miliardi si dice dei mille cinquecento necessari e mille già oltre mille miliardi sono stati richiesti alla cassa depositi e prestiti quindi occorre presentare opportuni provvedimenti
Anche in fase emendativa e di finanziaria
Siamo preoccupati che provvedimenti che riguardano la separazione tra la responsabilità politica ed amministrativa e lo stesso varo del regolamento di contabilità
E la stesso obbligo di approvare i bilanci secondo il decreto legislativo settantasette del novantacinque e non in base alla normativa preesistente forse per una sorta di nepotismo inaccettabile che ci porta ad assumere programmi telematici precostituiti
Uniti alla Faraggi né dei controlli
Abbiano portato alla farsa presunzione di avanzi di amministrazione miliardari e di un falso benessere della finanza locale che non è
Tutto questo nasce invece dalla pratica impossibilità
Di spendere da parte dei Comuni
A coronamento del lucido disegno di qualche mente perversa nella stesura dell'impianto legislativo
Per non parlare della rigidità dell'attuale tetto finanziario a proposito dell'impegno dell'avanzo di amministrazione
L'ANCI ribadisse il proprio impegno
Perché in vista della Finanziaria in discussione si trasferisca ai comuni
La necessaria dotazione economica collegandola al minimo vitale di trasferimento di risorse per la sopravvivenza come da emendamento approvato la commissione bilancio della Camera
Bisogna dare atto che anche alcune parti come queste innovative rispetto a precedenti piattaforme siano state recepite accolte dal Parlamento nazionale
E naturalmente collegandolo anche il grado di sviluppo di servizi a livello consortile e sovracomunale
Un fattore che non può non essere evidenziato e mantenuto fortemente presente in una prospettiva di riequilibrio e di solidarietà
Un fattore che deve divenire un vero e proprio parametro di riferimento per un nuovo e diverso assetto della finanza locale ed è la politica degli investimenti pubblici
A tale proposito è opportuno ripensare al complesso sistema di supporto statale ai mutui contratti per i piccoli comuni lo Stato non interviene più come in passato al finanziamento degli oneri di ammortamento dei mutui le difficili condizioni economiche nel momento attuale ci impongono di aiutare quei comuni che non hanno sufficienti risorse la questione dell'estensione della tesoreria unica
Anche i comuni con popolazione inferiore ai cinque mila abitanti come ha già affermato il presidente Bianco ferisce profondamente il principio di autonomia e di federalismo che a parole si vuole invece affermare
Anche lo stesso principio di sussidiarietà e demolito alla radice perché viene distrutto un reticolo di sensibilità locali oggetto di contrattazione
In sede di affidamento della tesoreria agli istituti bancari che riguardano servizi indotti servizi pubblici scuole volontariato recupero del patrimonio artistico ed altro
Che vengono negoziati in sede
Di affidamento delle tesorerie locali per cui del sette molto più dirompente rispetto alla prevista l'istituzione di centocinquanta miliardi
A volte veramente viene da chiedersi
Se talune ministri e sottosegretari e loro alti consulenti e camminano lenti che si occupano in massima nera così pervasiva di economia
Di finanza e di Ragioneria dello Stato abbiano trascorso almeno qualche ora tra i banchi dei consigli comunali per intendere la complessità e l'intensità di un rapporto di un servizio le comunità locali
Assai rilevante sarebbe l'istituzione di uno specifico fondo investimenti da erogare in conto capitale
Andò una norma già presente in passato e poi stranamente sospesa
Occorre rivedere la disciplina dei trasferimenti erariali essendo dura la critica rivolta dei piccoli comuni verso quei parametri con i quali il ministero dell'Interno procede i trasferimenti delle risorse
Mettendo a confronto i dati del proprio comune con quelli limitrofi con anali analoghe caratteristiche demografiche e socioeconomiche
Molti sindaci hanno scoperto che i conti non tornano e che quindi il sistema piuttosto che dare vita ad un riequilibrio origina una profonda sperequazione
I parametri sono da rivedere completamente in quanto ben nove di essi sono riferiti alla popolazione e solo quattro al territorio
Mentre avremmo bisogno di dati più dettagliati sull'aspetto demografico il geofisico per avere una rappresentazione più completa della condizione socio economica dei comuni
Non dimentichiamo recente studio del Consiglio nazionale delle ricerche
Attorno alla esistenza di quattrocento comuni dove oltre ad un tasso zero vi ricambierà la popolazione la prevalenza appunto della popolazione anziana mette queste comunità al collasso
è in grado di maturità di governo delle forze politiche impone il superamento dei decreti Stammati collegati alla spesa storica so bene di affrontare un argomento dolente ma è necessario gettare il cuore oltre l'ostacolo
Per evitare che gli operai continuino a fare lo sciopero per assegnare nuovi aumenti alla dirigenza
L'anzi deve essere la casa comune di tutti i comuni non solo di quelli che hanno storicamente splafonato facendo stessi quanti hanno provato bilanci in attivo nella presunzione che lo Stato potesse essere salvato a partire dei Comuni la questione posta con forza proprio da amministratori di nuova nomina che sembra non ribellarsi all'iniquità di parametri immutabili ed obsoleti voglio anche sottolineare come sia necessario distinguere nell'analisi della relativa minore efficacia produttiva della qualità e quantità delle attività amministrative dei servizi di elementi oggettivi immutabili
Quale che sia l'assetto organizzativo istituzionale da quello su cui è invece possibile intervenire ma i Comuni più piccoli con meno densità di popolazione
Stanno anche soffrendo da anni e progressivo continuo e inesorabile impoverimento della qualità e quantità dei servizi che sono di competenza di altri comparti pubblici e dello Stato
Solo per fare qualche esempio lo Stato riforme Ministero del lavoro gli uffici del lavoro spariscono
La Telecom che pure espone utili di migliaia di miliardi tagli alle cabine telefoniche pubbliche stenta a coprire con la rete di telefonia mobile e cellulare le zone con minore densità di popolazione le porte che si sono aziendali entrate
Chiudono Portelli ovunque il precedente assetto era antieconomico
L'Ente Ferrovie dello Stato
Sopprime i servizi ristorazione taglia centinaia di treni di collegamento tra periferie metropoli e migliaia di chilometri treno anche per effetto della finanziaria in atto senza peraltro tagliare nulla del succose consulenze
Il problema della sanità
Con la riforma attuate in alcune regioni riduce distretti servizi assistenza ed esclude in maniera pressoché totale gli amministratori locali da decisioni in ordine appunto da ogni possibilità di decisione di codecisione
Le scuole elementari medie direzioni didattiche assistiamo che qui ad uno stillicidio dovuto l'introduzione di nuove parametri ministeriali a decremento delle nascite l'ENEL e talune municipalizzate in molti casi sono al centro di contese di proteste per riduzione e scarsa qualità del servizio reso
Nonostante i bacini imbriferi dalla Valtellina del reatino siano di vitale importanza per le aree metropolitane di Milano e di Roma giusto
Forse sotto il profilo dei conti economici giusto se domina la spietata analisi dei numeri che non sa vedere al di là del proprio naso le conseguenze della rarefazione della presenza umana sul territorio
E che non sa immaginare l'economia come promozione dello sviluppo
Alimentando per converso danni incalcolabili a causa del dissesto idrogeologico la qualità e l'efficienza degli apparati amministrativi anche dei più piccoli comuni
Dove deve corrispondere ai bisogni diritti dei cittadini di qui l'obiettivo di creare
Benefici di carattere economico funzionale ed una crescita di qualità delle attività amministrative dei servizi a favore delle più piccole comunità locali
Occorre perciò evitare che insorgono conflittualità laceranti come quelle che si determinerebbero nel caso della prefigurazione di un percorso di accorpamento obbligatorio o di soppressione tout-court dei comuni più piccoli
In via preliminare occorre perciò puntare sulla valorizzazione della storia cultura tradizione consuetudini di ogni piccolo comunità
Senza che ciò comporti la necessità di mutare il loro assetto istituzionale senza infrangere il loro sentimento collettivo di appartenenza in parallelo occorre però perseguire un più efficace modello organizzativo funzionale soltanto su questa strada sarà possibile infatti dotare l'insieme del territorio
A cominciare da quello più periferico
E quindi innanzitutto dalle zone montane ma anche dalle aree rurali interno e dalle stesse periferie urbane spesso prive di identità
Di un'armatura civile ed economica in grado di frenare di invertire il processo di impoverimento delle risorse umane sul territorio
Mettendo così in valore i grandissimi spazi che possono essere recuperati e salvaguardati al di là delle aree urbane di quelle pianeggianti
Nella consapevolezza che oltre tutto la salvezza del suolo del territorio si assicura con una presenza antropica vivibile ed attrattiva nelle aree di altitudine
E nella valorizzazione dell'immenso capitale sociale investito
Per portare i servizi nelle più sperdute contrade né i milioni e milioni di metri cubi di edilizia rurale abbandonata a se stessa creando un unico ma a livello europeo in termini di disinteresse e di cultura
Pensiamo che per creare i migliori presupposti di un efficace gestibile funzionamento delle amministrazioni dei più piccoli comuni
Occorra far convergere su pochi obiettivi di fondo alcune azioni di carattere istituzionale che coinvolgono in maniera concertata le diverse istituzioni dell'autonomia locale
Ed in particolare i singoli comuni le comunità montane le amministrazioni provinciali le regioni all'interno delle loro specifiche responsabilità dei corrispettivi ambiti territoriali alla luce della legislazione vigente che consente o meglio induce verso un'azione che molto spesso è stata lasciata ad iniziative episodiche e frammentarie inadeguate rispetto le ragioni fondanti la stessa normative in vigore
Pensiamo innanzitutto la molteplicità di strumentazioni istituti e procedure stabiliti dalla centoquarantadue del novanta ma non solo di questo anche se sarebbe auspicabile una modifica della legge laddove parla di fusioni
Infatti le unioni come voi ben sapete
Non hanno attecchito nel nostro Paese perché credo che in tutto il panorama nazionale le esperienze attivate si contino sulle dita di una mano il motivo appare evidente l'elemento della obbligatorietà della fusione
Le quelli della soppressione del Comune come sfondo di riferimento oltre la paventata restituzione di eventuali beffe Benefit introitati
è stato un utile un'inutile spauracchio che ha in moltissimi casi fatto scattare una sorta di blocco psicologico
Il problema fondamentale non è quello di una profonda modifica istituzionale non sono certo le tre lire di indennità di carica dei sindaci dei nostri comuni a mettere in crisi gli indicatori economici ma quello dell'assetto dei servizi dell'efficacia dell'azione amministrativa delle professionalità e dell'ottimizzazione dell'organizzazione delle risorse umane
Oggi si fa un grande abuso del termine federalismo così come acutamente avvertito stamani per il sindaco di Brescia
E come già Santi Romano ebbe a suo tempo di indicare ma andiamo alla fonte del pensiero più utenti col a quello che pensava il padre nobile riferendosi ai piccoli Comuni lombardi che si erano dotati
Delle condotte mediche di strade e scuole di ogni altra comunale provvidenza
è un errore che l'efficace per la vita comunale debba farsi maggiore con la incorporazione di comuni di più comuni in uno solo
Vale a dire con una larga soppressione di codesti pressi Lair vede la vita vicinale come già Carlo Cattaneo nel secolo scorso riportava
Anche avvalendosi del sostegno degli altri Comuni della Provincia e della Regione i piccoli comuni possono mettere in cantiere alcune loro specifiche iniziative
Che puntino alle gestioni associate per lo svolgimento delle funzioni e quindi apprestamento degli uffici associati quali uffici statistici
Decreto legislativo trecentoventidue ottantanove uffici finanziari uffici di carattere tecnico per le funzioni del settore delle opere pubbliche dell'urbanistica
Altre attività da ordinari in maniera associativa mediante convenzione creazione di consorzi pluri funzionali gestione di servizi mediante gestioni per conto varie forme convenzionali istituzioni consortili Società per Azioni consortili aziende speciali consortili concessioni coordinate a livello intercomunale a terzi
Delega delle funzioni amministrative dei piccoli comuni alle comunità montane che possono essere utilizzate anche attraverso forme di associazione Diretta di alcune funzioni i di alcuni servizi
Creazione di unioni in prospettiva di fusioni tra più piccoli comuni a tali obiettivi di forte integrazione intercomunale è possibile giungere attivando processi che siano in grado di creare tutte le condizioni politiche organizzative ma anche culturali
Assistenza tecnico amministrativa delle province questo è un punto importantissimo non solo per il mio passato perché quindici anni ho trascorso
All'interno della realtà amministrativa
Della provincia di Cremona e dell'UPI ma perché io dico che noi dovremmo davvero dare vigore se ci crediamo a questo aspetto io so che oggi avrebbe dovuto intervenire il mio amico Barbera
Non l'ho ancora visto che evidentemente su questo discorso ha una visione diversa dalla mia ma voglio qui ricordare l'intesa che è stata raggiunta tra Anci e UPI
Uno strumento operativo per l'attuazione di convenzioni tipo per la gestione dei servizi tecnici dell'area di progettazione per arrivare allo stesso difensore civico
Ebbene questo deve assumere caratteristiche di tipo sistematico e strutturale
Per potersi interessare verso la generalità dei comuni delle diverse tipologie delle prestazioni di assistenza
Io sono convinto inoltre che questo sia uno dei modi per fare avanzare
Questo diritto di cittadinanza perché non solo la grande città abbia la possibilità di programmare di progettare ma sullo stesso piano dei diritti anche la stessa presenza del difensore civico comunale possa essere garantita attraverso questa rete di convenzioni anche ai più
Sperduti
Centri abitati all'interno della nostra penisola in questo contesto l'attivazione dei circondari amministrativi previsti dalla centoquarantadue del novanta potrebbe favorire una più diffusa presenza sul territorio
Nell'attività finanziaria nell'elaborazione dei dati nella partecipazione alla elaborazione all'attuazione della programmazione regionale
Nel pieno rispetto dell'articolo quindici della centoquarantadue che affida la Provincia il compito di mettere i comuni nella condizione di concorrere attivamente alle diverse fasi programmatorie regionali
E necessario per quanto riguarda il sostegno il decentramento dalla Regione l'attività di normazione ebbene evitare all'interno di questi passaggi le aree di conflitto con le comunità montane
Io ritengo che debba essere garantita una forte sinergia
Un insieme di opportunità di intesa
Ebbene per quanto riguarda il discorso della disciplina legislativa
Delle forme di cooperazione istituzionale tra i piccoli comuni
Ai sensi dell'articolo tre terzo comma della centoquarantadue della previsione di fondi
Ad hoc caratterizzati da grande correntezza da destinare ad incentivi finanziari che siano in grado di sostenere i processi
Associativi e di cooperazione tra i piccoli comuni cogli può opportuni raccordi Stato-Regione la possibilità di osmosi tra i fondi stessi
Sì io
Lo so che è un problema di tempo e ve ne sono
Veramente sono grato dell'attenzione della pazienza però
Mi sia consentito anche di dire
E che mentre noi assistiamo con grande attenzione da anni
Ad una presenza sempre più forte delle grandi aree delle grandi città
Con attenzione
Con partecipazione sincera perché era inserire intatta la casa di tutti e bene lanci e anche la nostra casa è qui abbiamo il compito dieci esprimere ancora per pochi minuti quelle che sono i risultati di una intensissima opera di consultazione e di confronto che è avvenuta lungo varie regioni dello Stivale
Ed è il frutto è risultato di tanti amici che magari oggi ci hanno raggiunto con telegrammi perché non hanno forse neanche la possibilità economica di intervenire oppure comunque sono alla condizione di essersi vicini per attivare sul loro territorio quelle che sono riferimenti vitali per la nostra stessa associazione ma voglio dire
Che in Regione Toscana
Per quanto riguarda gli strumenti urbanistici nella stessa Lombardia per quanto riguarda la questione dell'approvvigionamento idropotabile o altri interventi abbiamo visto qualche cosa di significativo noi vorremmo presentare
Un programma che riguarda il futuro sperando che già nella prossima Finanziaria qualche ulteriore segnale maturi
Il cinquanta per cento dei trasferimenti per esempio per esempio per quanto riguarda i trasferimenti statali
Dovrebbe avvenire in maniera fissa per questa realtà dei comuni e l'altra metà invece condizionata di interventi e servizi a livello sovracomunale io sono convinto che muovendo delle risorse noi acceleriamo quello che è un processo di integrazione e poi ancora una serie di problematiche che abbiamo assistito recentemente anche sul versante della sanità essendo noi virtualmente ancora
L'autorità che sul territorio presiede a questi compiti ma che di fatto oggi non è più in grado di garantire alcun tipo di attenzione la conferenza dei sindaci per esempio per quanto riguarda le usa
La stessa questione della revisori del conto l'interno delle ultime noi immaginiamo che sia necessaria una codifica sostanziale del cinquecentodue una forma di presenza dei sindaci nella programmazione
A livello sanitario dico programmazione non gestione fiancheggiando stabilmente il direttore generale delle USL e inserendo anche la figura del direttore sociale perché dico questo perché i partiti e la politica vuole riappropriarsi di una luogo di una dimensione che dovrebbe essere solo tecnica no perché non è sufficiente da retribuzioni a duecento milioni all'anno per garantire il livello di managerialità ma soprattutto non va dimenticato che con l'introduzione dei DRG
E le dismissioni e dimissioni cedere dei degenti ieri ieri deriverà e comuni un carico enorme sulla finanza comunale
E in considerazione che dal mille novecentonovantotto non vi saranno più nemmeno fondi statali per questi servizi sociali quindi attenzione che si scaricano migliaia di miliardi sui bilanci comunali
Di nuove stese senza che vi sia la garanzia di una presenza adeguata dei riferimenti amministrativi locali all'interno tende realtà per che presiedono alla sanità
La questione della previsione di convenzioni tipo che orientino agevole in una concentrazione tra piccoli comuni sempre a fini cooperativi strutturale sistematici
Una legislazione di disciplina della conferenza di servizi definizione di un piano regionale di servizio sociali predisposizione di un piano di servizi pubblici a livello regionale
E vero povero poi tutta una serie di altri compiti la relazione peraltro è stata stampata ed è in distribuzione quindi mi avvio celermente alla sviluppo dell'ultima parte che riguarda in sostanza anche la facoltà statutaria di riportare la Giunta quattro assessori
Per la gratuità dell'impegno la disponibilità volontaria dello stesso non abbiamo mai capito e qualcuno mi dirà tu stesso mai votato certo me ne assumo la responsabilità obbedendo
A degli equilibri sicuramente quando ero parlamentare e anche a un'impostazione che con l'amico Ciaffi avevo contestato
La riduzione del numero degli assessori nelle piccole comunità è un impoverimento i cui noi dobbiamo comunque essere testimoni e nello stesso tempo attori per il cambiamento
Vi sono delle necessità forti quindi di rinegoziazione delle convenzioni delle concessioni Telecom ENEL Poste Ferrovie che vanno riformulate alla luce degli aspetti sociali di tali servizi
E
Fa specie sentire proprio in questi giorni
Gli imprenditori che hanno beneficiato per decine e decine di migliaia
Di addetti per la cassa integrazione hanno acquisito primarie aziende automobilistiche a tasso zero in questo Paese e dire che questo forma di stato sociale vacanze rata io sono convinto
Che dovrebbe esserci un'attenzione perché con la privatizzazione della STET cari amici e amministratori sappiamo che cosa significa Point per quanto riguarda gli aspetti locali
Io non sono contro le privatizzazioni sono anche per l'acquisizione delle aree demaniali e per tutta una serie di vicende legate ad una legislazione in divenire
Ma sono convinto che accanto ai temi dell'efficienza dobbiamo anche guardare a quelli che sono i riferimenti dei servizi
E allora in questo campo io sono convinto che l'istituzione della commissione permanente per i piccoli comuni
Come riferimento di consultazione permanente interno la nostra associazione era avvenuto insediamento il ventiquattro ottobre scorso il tenete alla presenza del presidente De Rita
Ed è il presidente della Commissione Autonomie locali onorevole Sarti che e qui fra noi che ringrazio
Della Consulta unitaria per i piccoli comuni con sede ufficiale mere sede operativa lanci e che ho l'onore di presiedere
Come momento di coordinamento tra le associazioni autonomistiche Anci Uncem UPI AICCRE Lega delle Autonomie
Testimonia come sia ormai sentite considerata con doverosa attenzione
La materia concernente i comuni di minore dimensione demografica in tali sedi sia discusso
Sull'opportunità di rivisitare tutta la materia concernente lo Stato osteria amministratori la rilettura della Merloni di cui si è già parlato qui ringrazio Dellai per averlo fatto
E la drastica semplificazione delle procedure alzando la soglia di esenzione in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e l'attenzione che va indubbiamente rivolta all'ordinamento delle Autonomie locali con la previsione di opportuni e puntuali emendamento rispetti attesti affrettati non concordati
Nel corso della prima riunione della Commissione permanente piccoli comuni è stato approvato una proposta di emendamento
Al Bassanini sulla legge di delega per il trasferimento delle funzioni e del dalle alle regioni e agli enti locali
Volta al fine di evitare discriminazioni tra Comuni dei grandi ridotte dimensioni state inoltre espresso una valutazione contraria al taglio della proposta Vigneri
I modifica della centoquarantadue novanta in termini coattivi mentre positivamente è stata considerata la proposta di rendere omogeneo il mandato degli amministratori locali con quello delle altre cariche elettive durata per tutti di cinque anni
In materia sanitaria abbiamo già detto e quindi immaginiamo che venga raccolto quanto prima le iniziative per quanto riguarda il sistema della tesoreria unica
Abbiamo comunque già affermato la nostra piena e totale contrarietà le iniziative di Rieti della Sardegna di Guardistallo Castiglione Locatello Morbegno Nogara Senigaglia ringrazio qui gli amici
Di Nogara di Poggio
E di Ronco Ferraro che sono presenti perché stanno raccogliendo centinaia le adesioni per un documento sui piccoli comuni che fa parte sicuramente del nostro patrimonio ideale sono altrettanti momenti di sviluppo di questa attività perché noi vogliamo in effetti che questo tema non sia di pochi che l'associazione si doti di un dipartimento che funzioni con un organico che segua le migliaia e migliaia di questioni che riguardano particolarmente quest'area
Di
Realtà amministrative locali che sia affrontato in sede di approfondimento per quanto riguarda la questione dei segretari comunali
La formulazione oggi è riferita alla necessità di consorziamento fino a quindici mila abitanti per la figura del direttore non sto qui ad elencare
Insieme delle altre cose che sia ripreso un filone di solidarietà con l'Uncem per quanto riguarda la rappresentanza all'interno dalla conferenza stato città perché immaginiamo che ogni strappo ogni rottura con il movimento complessivo delle Autonomie non porta sicuramente rafforzare quello che è il tessuto complessivo di solidarietà che deve essere all'interno del nostro mondo io sono convinto quindi che accanto alla presenza ruolo delle grandi città alla loro riconosciute importanza e visibilità in sé non lanci si debba veramente dare vita ad un vero e proprio dipartimento
Come si diceva
Con consulenze figure professionali
Forti che segue in maniera permanente l'evolversi della problematica anche in sede legislativa che non si debba ricorrere sempre all'ultimo minuto quello che già qualche mente fervida ha partorito
Io sono inoltre convinto che noi dobbiamo riprendere un passaggio lo voglio fare dopo averlo fatto a Bari e vi chiedo scusa di questa ripetizione dice questo passaggio cari amici dall'assemblea dell'Anci nelle riviere dei mari e dei laghi e in molte parti e molte altre parti d'Italia
Vediamo floridi comuni di qualche centinaio di famiglie dedicate all'industriale al Tibet dalle lontane navigazioni attendere con egual cura ancient lire il luogo nativo
Ma se il piccolo comune venisse incatenato d'una maggioranza di rustici villaggi dispersa per valli e serve o popolate di braccianti vagabondi
Quel geniale fermento rimarrebbe sopraffatto e do presso il piccolo comune ha diritto di continuare nel suo seno quel modo deve essere che gli è proprio benché non sia quello in cui possono consentire i suoi vicini Carlo Cattaneo
Prima di dare la parola al dottor Giancarlo Mori presidente alla conferenza dei presidenti delle Regioni e il presidente della Regione Liguria un annuncio ma con le sei servizi ai professor Galante
Sindaco di San Marco in Lamis attese in segreteria con urgenza grazie professore prego
Desidero esprimere all'Anci il più cordiale saluto delle regioni e delle province autonome rappresentate dalla Conferenza dei loro presidenti che ho l'onore di presiedere
Del resto desidero altresì manifestare il mio più vivo apprezzamento all'associazione per aver dedicato parte dei lavori dell'Assemblea nazionale alla riforma dei rapporti tra Stato Regioni ed enti locali
Gli orientamenti espressi dall'Ance l'Associazione maggiormente rappresentativa dei comuni italiani hanno un'indubbia rilevanza e saranno valutati con estremo interesse dalle regioni
è il mio sincero auspicio che le Regioni Comuni le Province e le comunità montane possano definire in merito alla riforma dello Stato in senso federale
Posizioni convergenti come già avvenuto in occasione della positiva esperienza del tavolo delle regole
Corrisponde infatti a un'erronea rischi costruzione del dibattito politico istituzionale l'affermazione secondo la quale l'orientamento riformatore delle regioni confligge avrebbe inevitabilmente con quello dei Comuni
Si tratta in realtà di orientamenti complementari che ben possono armonizzarsi
Proprio in questa prospettiva alle Regioni non mancheranno di confrontare con i Comuni le proposte di legge costituzionale in corso di elaborazione relativo alla riforma della parte seconda della Costituzione
Che approvata dai consigli regionali sarà presentata alle Camere ai sensi dell'articolo centoventuno della Costituzione
La maggiore autonomia amministrativa rivendicato dei Comuni è perfettamente compatibile con il pieno riconoscimento di un'ampia funzione legislativa regionale
Che interessi lo stesso sistema regionale dell'autonomia locale
Nell'ambito di una futura organizzazione federale dello Stato agli enti locali da un lato e alle regioni dall'altro deve essere riconosciuto il pieno esercizio delle funzioni che sono rispettivamente loro proprio ai primi vanno affidate tutte le funzioni amministrative tranne quelle di alta amministrazione riferita materia diarchia sovracomunale sovra provinciale da attribuire alle Regioni unitamente alle funzioni legislative e di coordinamento
Se non è possibile riformare la sutura statua la struttura statuale prescindendo dalla proficua esperienza amministrativa dei Comuni così vicine alle esigenze dei cittadini
Non è a maggior ragione concepibile una riforma federale dello Stato che non si basi sulle regioni
Uno Stato federale trovi infatti la sua primaria e fondamentale articolazione in enti dotati di dimensioni territoriali sufficientemente vaste e di ampie funzioni legislative
In questo quadro le esigenze stesse dell'autonomia militano nella direzione di attribuire alle Regioni ampie competenze legislative compreso quelle in materia di enti locali
Così da un lato ciascun sistema regionale degli enti locali forte della sua storia delle sue tradizioni potrà meglio adattarsi alle diverse esigenze delle varie zone del Paese
Dall'altro dagli enti stessi indipendentemente dalle loro dimensioni dalle loro caratteristiche territoriali potranno essere adeguatamente tutelati nella loro specifiche individuo individualità evitando ogni tentazione livellata dice
Non va dimenticato che la competenza legislativa regionale in materia di enti locali riconosciuta già oggi alle regioni a statuto speciale
Ha permesso di avviare la riforma elettorale dei comuni
Con l'introduzione in Sicilia prima che nel resto del Paese dell'elezione diretta del sindaco
Riforma elettorale che a sua volta come ha recentemente ricordato il nostro presidente bianco ha consentito di rimettere in moto i meccanismi amministrativi comunali all'insegna della cultura della stabilità
D'altra parte nella riforma costituzionale ipotizzata dalle regioni
Alla competenza legislativa regionale in materia di enti locali corrisponderà al diretto coinvolgimento di questi ultimi nel procedimento legislativo regionale
Tramite l'istituzione accanto a ciascun Consiglio regionale di un organismo rappresentativo dell'autonomie locali
Un disegno riformatore che volesse rinnovare lo Stato muovendo esclusivamente dal livello comunale ignorando le Regioni non porterebbe al federalismo
Ma piuttosto a forme di neocentralismo come dimostra l'esperienza francese dopo un'articolazione degli enti
Territoriali basata sulla valorizzazione dei Comuni e dei dipartimenti e sulla marginalizzazione delle regioni quei sviste con la parata amministrativo statale forse più centralizzato d'Europa
Il modello al quale guardano le regioni invece quello tedesco alle federalismo cooperativo dove i Comuni potranno trovare un'adeguata valorizzazione delle loro competenze amministrative e le regioni si vedranno finalmente riconosciuta adeguate funzioni legislative
La stessa storia del nostro Paese che storia di autonomia comunale ma almeno nel centro nord anche forse soprattutto di Stati regionali induce a combinare la prospettiva riformatrice comunale con quella regionale
Una comune volontà riformatrice delle regioni e degli enti locali e d'altra parte favorita dalla circostanza che sia le prime sei secondi hanno conosciuto negli ultimi anni un profondo rinnovamento politico istituzionale
Grazie all'introduzione di meccanismi elettorali che consentono la diretta indicazione da parte degli elettori del sindaco del Presidente della Provincia e del presidente della Regione
E proprio in forza della diretta investitura popolare dei loro organi di vertice
Che regioni province e comuni debbono sollecitare al parlamento e alle forze politiche affinché l'istituenda Commissione parlamentare per le riforme costituzionali nelle quali rivendichiamo una presenza un rapporto di stretta collaborazione
Ha vinto il processo di riforma federale dello Stato che corrisponda alle esigenze e alle spezie e alle aspettative del Paese
Comuni province regioni debbano avere la consapevolezza che la proposta di costituzione di uno Stato articolato non solo corrisponda all'esigenza di partecipazione decisionale dei cittadini di grandi grande funzionalità e trasparenza
Ma costituisce anche un apporto determinante all'unità del Paese come dimostrato dalla circostanza che le forze che auspicano assurde deprecabili divisioni
Non costruiscono un'ipotesi istituzionale che comprenda tutta la tipologia dei nostri enti ma cercano fingendo di ignorare l'articolazione sovracomunale di aprire la strada alla costituzione di grandi aree che non costituire con non costituirebbero altro che la divisione del Paese
La nostra unità
La lucida individuazione dei nostri rispettivi compiti la comunicazione è la strada che sul che sono cento percorremmo R. Remo e che impedirà ogni divisione sulla linea indicata dal Presidente della Repubblica proprio qui
Al vostro congresso
Sarà al contrario un decisivo contributo ad un nuovo positivo sviluppo democratico del Paese grazie
Desidero
Esprimere un vivo ringraziamento
Nei confronti del presidente della regione Liguria che qui però è intervenuto nella veste di presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni delle Province autonome
Naturalmente essendo queste le percentuali del GRA presidenti delle altre organizzazioni delle autonomie locali ma credo che
L'attenzione che ci va riservata venendo qui alla nostra Assemblea facendo un discorso di grande equilibrio di grande prudenza e consentitemi anche di grande apertura
Mi fa dire che noi dobbiamo assolutamente riprendere caro presidente abbiamo già detto in privato ma desidero dirlo pubblicamente la strada del dialogo costruttivo ai fini di
Poterci consentire di arrivare con una piattaforma comune al confronto con il Parlamento
E con l'istanza centrali non c'è dubbio alcuno che si ci presentiamo separatamente è ovvio ed evidente che e questo intimorisce poi e quella esigenza di flessibilità che noi avvertiamo ti ringrazio di cuore per il merito del tuo intervento e resta quindi a questo punto fissato che il tavolo delle regole riparte dal punto in cui avevamo accusavamo condotto grazie presidente
Desidero cogliere questa occasione
Per chiarire anche di fronte all'Assemblea un'piccolo spiacevole
Incidente essenzialmente un equivoco che si è verificato ieri e che ha avuto un certo risalto anche sulla stampa di questa mattina abbiamo ha preso che il presidente della Regione Veneta l'amico Galan
Ha lasciato i nostri lavori perché
Appunto un nella organizzazione materiale nel momento in cui arrivava certo momento di piccolo trambusto legato alla contemporanea arrivo del Capo dello Stato
Il presidente Galan ha avuto la sensazione che non gli fosse riservata la tua mente l'attenzione che egli come presidente di una Regione e come presidente della Regione Veneta certamente meritava io mi scuso di questo equivoco lo dico pubblicamente
E siccome lo citeremo molto invece se glielo riterrà opportuno ad averlo fra di noi gli rivolgo pubblicamente a nome di tutti un invito a venire qui da noi se lo desidera a intervenire ve ne saremmo molto grati mi scuso molto
A questo punto si apre il dibattito vorrei premettere un alcune notte di organizzative abbiamo iscritti a parlare ventitré persone
Di cui nove in dista l'atteso da da stamattina quindi inviterei coloro che devono intervenire a coniugare due virtù quella della sta tra India terza è quella dell'efficacia ecco perché facendo conto di cinque mila sono due ore di interventi quindi ecco dò il via l'intreccio alcune intendenza rinunciare
Allora il primo iscritto a parlare è il Costantino Federico sindaco di Capri presidente dell'ANCI ma Associazione Nazionale Comuni isole minori
è presente
A presente dovrebbe essere
Ho sentito Federico
No preciso io non sono Costantino Federico dovuta andar via aveva lei aveva cinque ma solo il vicepresidente sono il sindaco di Portoferraio Isola debba vice presidente dell'ANCI né una piccola ramificazione dell'ANCI cioè Associazione Nazionale dei Comuni delle isole meno io ho ascoltato con molta attenzione l'intervento
Presidente dell'Ance Lombardia Giuseppe Torchio
A favore dei piccoli comuni del ruolo che importante insostituibile per questi hanno della società civile
Nella garanzia di servizi per i cittadini nel nel ruolo anche che si hanno
Nel sistema democratico del Paese di tenuta democratica della stessa nel nostro Paese
E con molta attenzione a seguito appunto le sue il suo cahier de doléances fedele le soste la sua descrizione delle sofferenze dei piccoli comuni nei confronti delle delle grandi città
Ecco come vice presidente dell'ANCI mi dell'Associazione Nazionale dei Comuni delle isole minori
Vorrei brevemente ricordare alla presidenza dell'ANCI
A voi
Colleghi amministratori del continente come noi diciamo noi delle isole
Quanto sia difficile fare l'amministratore di un piccolo comune di una piccola isola quanto sia difficile vivere nell'isola
Vivere non soltanto nel periodo estivo
Le isole l'Italia in genere sono luogo di villeggiatura incontri estivi ma viverci tutto l'anno dal primo gennaio al trentuno dicembre
Garantire per tutto l'anno servizi essenziali ai cittadini
Garantire o sforzarsi di garantire ai nostri concittadini pari opportunità
Gli amministratori delle piccole isole non vogliono punti di collegamento con il continente anzi siamo gelosi in agosto in sulla Rita
Ma vorremmo che però la nostra insularità
Non volesse anche dire rinunciare a o dover sopportare anzi sacrifici pesanti in servizi essenziali come la sanità
Come i trasporti
Come la scuola
Ed altri servizi importanti giustamente diceva il presidente dell'Anci Lombardia altri soggetti pubblici tendono a razionalizzare e a a riorganizzarsi le Poste
Lei nel
La Seat e Telecom bene e quando si razionalizza nelle questi razionalizzazioni colpisce letti i le piccole isole i comuni piccoli sequestra teorizzazione ancora più pesanti
Porta a conseguenze di disservizi ancora maggiori che non nei piccoli comuni delle continente quindi noi chiediamo che non come ammise per le piccole isole pari opportunità almeno nei servizi essenziali purtroppo verifichiamo una forte insensibilità nei confronti dei nostri problemi sia da parte dello Stato centrale
Sia da parte della regioni ecco perché noi come comuni delle piccole isole siamo favorevoli ad un decentramento ad una riforma complessiva dello Stato in senso federalista ma che esalti soprattutto il ruolo dei Comuni
E che non si limiti a trasferire poteri competenze soltanto alle Regioni consapevoli del fatto
Che il centralismo regionale che esiste è altrettanto deleterio soffocante quanto quel centralismo come quanto il centralismo il centralismo regionale
Il centralismo statale
Io chiudo quindi cerco di essere virtuoso nel senso di essere breve
Esprimendo la speranza ecco che nel raffigurare l'Italia dei comuni in questo convegno dell'Anci
Non si si è raffigurata anche quella parte di ritagliare della Repubblica italiana qui frammenti della Repubblica Italiana rappresentati appunto dalle isole minori la dimenticanza non sia casuale non sia voluta anzi sono sicuro senz'altro che è stata non è stata voluta
E auspico che l'Anci
Riesca a guardare a ad ascoltarci e a guardare come maggiore attenzione e forse anche anche farsi portatrice appunto delle nostre problematiche del nostro esigenze
Frattini Giovanni sindaco di Portoferraio isolate
Ha la parola il Gabriele Bova
Sindaco di comuni Cervarese Santa Croce Padova
Si prepari allora
Ma c'è il sindaco
Si prepari e allora esso Lamberti sindaco di Livorno
Sì grafica la possibilità di intervento
Preciso solo perché ogni volta si fa fatica a leggere
Gabriele Donora sindaco di Cervarese Santa Croce provincia di Padova piccolo clone quattro mila seicento abitanti
Ma io vorrei così scendere anche su un piano un po'più come dire aneddoti visti con il senso di stemperare un po'la pesantezza delle nostre riflessioni
E mi viene in mente un film che penso molti conoscono che il verdetto interprete Paul Newman bellissimo film ambiente giudiziario americano
Dov'è la fine l'arringa dell'avvocato punto it per Paul Newman alla alla giuria no
Era dura convincere questa giuria perché effettivamente combattevano contro un guariti Simo una guariti Simo studio legale e conto tra l'altro un un ospedale amministrato dalla Diocesi
Ed era difficile credere che questi luminari della medicina avessero torto e era difficile credere
E allora ha detto ai ai alla giuria retto ha citato un penso un passo delle Scritture dicendo comportati come se avessi fede e la fede ti sarà data
E io vorrei applicare la nostra situazione questo aneddoto e dire
Comportati come se ci fosse il federalismo e il federalismo ti sarà dato
E faccio un esempio mi arriva una lettera in municipio dove mi dicono che hanno provato la convenzione dal Ministero Difesa Roma per l'obietterà utilizzarli obitori coscienza
Mi dicono che sono atteso presso lo scrivente ufficio per firmare la convenzione lo scrivente ufficio Roma solo incredulo e telefono e dico ma come e quando a soli o gentilissimo impiegato e poi dopo di avere trattato scritto visto vado sono Roma e poi edicola file ma un sindaco dico dal Veneto dalla Calabria alla Sicilia deve venire a Roma firmare questa come esoterica non può mica firmarla nella sede distretto militare
Ma sa dice che tanti sindaci mi fanno questa domanda è sito no
E e è dura da sradicare questa convinzione perché a Roma a Romano veramente cioè caput mundi no erano veramente la convinzione di essere centro del mondo
Comportati come se ci fosse il federalismo e il federalismo di sarà dato
Che senso cioè della vera dignità delle autonomie locali in queste procedure burocratiche
Che senso c'è c'è e non c'è nemmeno la c'è qui a tanta gente non passa nemmeno per l'antica cervello l'idea del federalismo perché non hanno nemmeno l'idea della dignità dell'autonomia locali così come era previsto nella nostra Costituzione
Ultimissimo esempio noti appunto per raccontare qualche aneddoto sollevarci un po'e capita che il mio segretario comunale deve presiedere come sa di concorso capita anche che mio segretario comunale è e rappresentante sindacale
E così è una delle cause di incompatibilità
E siccome però la legge dice che deve presiedere la commissione i concorsi segretario dell'ente
è già in otto segretario purtroppo ricevuto un ricorso un esposto perché aveva accettato di presiedere e lavora una commissione tra l'altro neanche di un concorso per la selezione per un operaio segnato Collocamento
E allora dice no non posso più rischiare rischiosi e allora mandiamo una chiediamo la prefettura la partitura dice fate un interrogato un cos'è uno una questi così un quesito si al ministero dell'Interno equal risponde dopo tre mesi dicendo sia vero con la legge dice che esiste l'incompatibilità bene torniamo in prefettura dice bene allora cosa facciamo
Non lo sappiamo perché il ministero non c'è mi mi non c'è mica detto cosa fare ha detto solo che esiste l'incompatibilità quindi vi prego di ripresentare un quesito per chiedere cosa fare
E e che senso hanno della della della dignità delle Autonomie locali questi solerti funzionari insomma no de Diso che non sono leghista e
E ma
Comportati
Non è un demerito comporta di comporta dico no perché se no
Comportati come se ci fosse il federalismo e il federalismo disonorato cioè noi abbiamo già implicita della nostra carta costituzionale declinati tutti i valori che stanno alla base anche di una struttura federale lo Stato che sono poi i valori della libertà tessitore che vuol dire che è una forma autonomia una fra la forma di di espressa libertà
Questi valori ci sono tutti noi dobbiamo solo confrontarci giorno per giorno e vedere se completamente rischiamo declinando e con questo convengo fondamentalmente con indirizzo principale dato da parta da da dal prossimo parla di la sua relazione anche dal buon Mino Martinazzoli
Cioè io sono convinto federalista sapete ma lo sono solo perché sono un convinto autonomista
E sono convinto che il disegno tracciato la nostra Costituzione l'articolo cinque pochi articoli centoquattordici seguenti se fossero stati attuati fino in fondo parimente non avremmo diciamo questo questo allarme federalismo che poi diventato allarme secessione di questo sono convinto lasciatemelo dire
Come pure sono convinto che per completare quel cioè cosa basta insomma per completare questa riforma quasi consiglio a tutti di leggere perché io ho letto qualcosa sul federalismo Mitoka anche perché sono insegnante però e o no ho letto niente di più semplice di più agevole del libriccino preparato dalla commissione Giustizia e Pace della Diocesi di Milano che si chiama federalismo solidale Autonomie locali sono sessanta o novanta paginette che si regola debolmente
Propongono di riformulare l'articolo cento delle di di centodiciassette della Costituzione anzi centoquattordici scusate quello che apre appunto la Pa in questo modo qua
Non più il territorio da Repubblica se ripartire Gioni Province e Comuni ma la Repubblica è costituita dallo Stato dalle regioni dalle Province e dai Comuni tutti con pari dignità
E questo il salto di qualità che dobbiamo fare
Cioè non è più un potere si legge ancora nei manuali di diritto la sovranità appartiene lo Stato però tavolo perché nel popolo è scritto nel primo articolo della Costituzione
E allora capite cerchiamo di farlo questo salto di qualità cerchiamo di farlo non è e uno Stato che ha la sovranità e allora poi trasmette questa sovranità ed ha la delega alle Regioni e le Province i Comuni perché noi esercitiamo definitiva urla potere derivato e quindi fondamentalmente come tale un potere controllato
No noi siamo titolari di un autonomo ed originali o potere è la comunità civile che si auto organizzano i comuni e nelle comunità
Facciamolo questo salto di mentalità facciamolo mi dispiace anche per qualche amico che si trova bene a Roma Helin definitiva da generazioni lavorano tanti
Però dobbiamo farle insomma capite
E questo il salto da fare e Consiglio veramente a tutti questa lettura
Brevemente un'ultima cosa mi permetta Presidente
Abbiamo detto e penso sia riconosciuto in cerca di dire qualcosa di nuovo vorrei dire una cosa che non è emersa finora
E
E la struttura dell'economia del federalismo si basa su alcuni principi che vedo sono già implicite nostra carta costituzionale
La sussidiarietà la responsabilità
L'autonomia quindi la libertà
E la chiaramente solidarietà però i sociologi americani stanno escogitano un quinto principio tipico del governo delle società complesse che è il principio di cura e cioè qui parlo da sindaco di piccolo comune
Se è veramente difficile governare società complesse quindi sempre più difficile fare il politico l'amministratore chi aiuta il sindaco ad amministrare
Chi aiuta l'insegnante ad insegnare
Chi aiuta chi deve prendere decisioni ad avere gli elementi per prendere decisioni il principio di cura che aiuta i genitori a fare i genitori
Il principio di cure allora Presidente mi permetta
Sì applichiamo il principio di cura cosa chiediamo come i piccoli comuni
Crediamo che l'ANCI si organizzi veramente per aiutarci e percorre quella strada
Che nell'esercizio dell'autonomia delle libertà ci porti a forme di collaborazione tra piccoli comuni però nella più ampia libertà di strumentazione che sia fondamentalmente una strumentazione di tipo contrattuale o convenzionale capite
Non vogliamo lei fugge che le le le unioni tra Comuni però punto cinque mila due i cinque mila abitanti è il terzo soste può essere magari undici mila abitanti e poi per dieci anni e poiché no no no
E si potrà veramente partire dalle convenzioni
E poi con le convenzioni vedere sì che allora alcuni funzionari servizi la convenzione per sé e per mentre si mi dice di fare una squadra di dj
La convenzione per fare un è sicuro anche un servizio tributi efficiente prego avevo anche controllare l'evasione fiscale un servizio per l'informatizzazione mentre in convenzione anche il difensore civico eccetera
E allora pian piano con le convenzioni allora la gente diciamo guarda gli si comunica un siano meglio
E poi non la si potrà passare a forme di unione differenza tra fusione entrata convenzione unioni questo implicito nel disegno di legge del a firma della Rinieri che dobbiamo difenderlo quell'ora e a rendere conto i parlamentari mentre con le convenzioni si esercito insieme dei servizi
Con le unioni si esercitò delle funzioni allora c'è un passo un po'più impegnativo
Si dovrebbe arrivare in pratica ad avere un unico ufficio di segreteria signore riavere ad esempio arrivare a fare il Piano regolatore intercomunale eccetera eccetera
Cioè questa declinazione autentica del principio di sussidiarietà perché vedete molti declinare i principi solita partendo dall'alto in realtà il principio storica di sussidiarietà comporta che quando siamo piccoli non ce la facciamo
Dobbiamo riconoscerlo chiedere aiuto io chiedo di essere aiutata a fare il sindaco questo discorso Tanzi aiutami
E solo superato dalle consulenze legali però nell'abbonamento nel ce ne sono tre annuali io sto risolvendo il bonus motivato la terza ma sono anche novembre Speroni avere più bisogno però dateci queste consulenze legali preparati ci delle convenzioni tipo dei capitolati d'appalto tipo aiutate ci insomma ad amministrare tenete conto che i piccoli comuni non hanno grandi consulenti legali un anno studi non hanno avvocati non hanno grossi dirigenti eccetera
Ecco questo un po'il
Il messaggio che lancia e augurandomi comunque che all'interno dell'ANCI venga sempre più sempre più recuperato un discorso unitario io l'ho detto anche in sede di ANCI Veneto
La riforma dello Stato le istituzioni non sono cose di partito le istituzioni appartengono a tutti appartengono a tutti e quindi riprendiamo questo dialogo confrontiamoci io l'ho detto anche agli esponenti dell'ANCI Veneto e anche a dei del movimento di cinesi Nordeste
Chiamiamo i nostri parlamentari e chiediamo i rappresentanti dei gruppi parlamentari
Come si stanno comportando in Parlamento ne riguarda gli articoli da finanziare che riguardano i piccoli comuni e nei riguardi dei decreti Bassanini cosa state facendo venite c'è da dire chiaramente
Perché
Perché cioè noi siamo dobbiamo restare trasversali Dom però ecco avere anche un chiaro rapporto qua anche con la dimensione politica grazie
Lamberti è sembrato che Livorno si prepari Cianfanelli sindaco di Ariccia
Sindaco di Livorno è presente
è uscito allora Cianfanelli sindaco di Ariccia
Poi si prepari
Silvestro Pacifico
Sindaco di Pescante consigliere comunale di Pescara
Presidente grazie dell'opportunità di poter prendere la parola e spero che quanto tutti noi
Sindaci che non per ragioni di tempo comprensibilissimi
Non abbiamo potuto parlare indirettamente rappresentati del Governo cuoia abbiano in lei come già fatto l'ha ricordato più volte il ministro Bassanini il portavoce di queste istanze di questi spunti di questi suggerimenti anche di questi punti di vista interessanti che possono contribuire a apporre un dialogo più costruttivo io parlo
Pochissimi spunti sul tema del federalismo e della sussidiarietà abbiamo parlato
Di problema delle regioni dei comuni del regionalismo della centralismo regionale che si potrebbe sostituire alla Allo stato centrista allo Stato sabaudo
Che ancora noi supportiamo allo stato delle prefetture
Ma effettivamente dobbiamo cominciare a parlare a pensare anche su che tipo di organizzazione nella proposta Bassanini
Si parla già di alcune cose che sta sono state riprese dalla collega le che mi ha preceduto ma anche da altri colleghi sulla possibilità di andare a dei consorzi di comuni
Guardate io sono il sindaco di un Comune di diciotto mila abitanti
I miei cittadini debbono rispondere al Comune di Riccia che gestisce alcuni servizi all'Unità sanitaria locale
Su cui poi ritorneremo che gestite dovrebbe gestire i servizi sanitari poi la Provincia di Roma
Che gestisce o dovrebbe gestire la viabilità e trasporti alcune scuole dell'obbligo altre funzioni a cui non assolve chiaramente
Poi c'è laurea il timore di questa sopravveniente area metropolitana
Poi c'è il Parco dei Castelli legata dei dei Castelli Romani che non ha mai funzionato è un carrozzone inutile poi c'abbiamo il Consorzio di bonifica
Perché anche quello si voleva e quindi se le ultime esondazioni legate eventi meteorici un pochino fuori dal normale
Noi abbiamo chiamato a raccolta tutte le forze venuto lente bonifica di Pratica di Mare perché al di fuori della volontà dei comuni siamo passati dall'ente bonifica di latina lente bonifica di Pratica di Mare ce l'hanno detto per lettera mentre i nostri cittadini però continuano a ricevere il bollettino per il pagamento degli oneri all'ente di bonifica poi abbiamo ci ha prezzi armato il Presidente della Provincia e su legge regionale c'ha comunicato che a noi
Dovevamo dare attuazione la legge Galli tutto il nostro impianto idrico di depurazione all'Acea perché così è stato stabilito non so da chi e per quale ragione
Nella nella nell'ambito di attuazione la legge Galli e poi c'è sempre la signora Prefettura che ad esempio in un comune vicino a noi ha ha messo su un balletto tra sindaco e commissario prefettizio che è durato più di due mesi
Anche un qualche intervento di qualche sottosegretario al ministero degli Interni luminari
Allora io dico presidente
Ritengo che abbiamo fatto abbiamo parlato quando il principio di sussidiarietà lei sicuramente di presenterà ma insomma qualcuno di tutti questi enti forse andrebbe eliminato io non sono i Conoco asta come il collega che mi ha preceduto che giustamente li voleva far fuori tutti però dovremo quel però dovremo cominciare a dire che forse i cittadini di Ariccia alla comunità di Ariccia o la comunità di Sermoneta la comunità di di Albano eccetera
Decidono poi loro come associarsi con altri comuni per la gestione di funzioni che da un punto di vista economico vanno gestiti in maniera consortile
Siano esse la tutela dell'ambiente la sanità la sanità presidente la legge
In cui si con cui vengono espropriati comuni in parte perché poi i nuovi sindaci continuiamo a firmare l'autorizzazione disunito e sanitarie su una relazione che fa L'Unità sanitaria locale io sono medico insomma conosco bene
Le procedure
è una legge anticostituzionale e non non c'è non abbiamo fatto un pronunciamento il sindaco di Terni oggi la la l'ha detto a stamattina
E qualche collega l'ha ripreso a mandarci avremo pro proprio pronunciare contro la costituzionalità dell'espropriazione che è avvenuta
Con da parte della legge De Lorenzo dei Comuni che a cui è rimasta per costituzione la tutela della targa salute dei cittadini e poi hanno messo su questa buffonata
Delle aziende regionali con un ritorno tremendo feroce della partitocrazia quindi con una vicini dei mento di direttori generali che sono legali chiaramente ai vari cambiamenti di umore
Della a degli equilibri del regioni e guardate che non so qualcuno ha detto che quando la sanità veniva gestita dai Comuni non funzionava io ho l'impressione di verza io ho un'impressione diversa
Diciamo che qualcosa si è fatto nella sanità quando c'erano le famose assemblee dell'Unità sanitaria ai comitati di gestione i tanto vituperati in questo momento siamo fermi
Qui siamo fermi anche in un momento di grave crisi economica e vi posso dire che l'ha detto
Qualcuno prima di me che sicuramente graverà sul bilancio dei comuni a breve il problema dell'assistenza sanitaria quando si parla di dimissioni protette
E specialmente idea ospitalità o di day hospital per alcune patologie poi bisogna vedere chi se ne fa carico se questi questi problemi non ricadono sul sociale che punto tutto ricade sui bilanci comunali
Quindi per esempio da questo punto di vista noi dovremo ottenerlo subito avanzi lanci dovrebbe pronunciarsi perché questa legge di delega alle Regioni delle sulle aziende regionali diventasse fosse riconosciuta per la sua anticostituzionalità
Quindi ritengo che ritornando indietro al principio di sussidiarietà amici dobbiamo arrivare ma con decisioni dei consorzi dei comuni rispetto a degli organismi sovracomunali e qui arrivano le dolenti note ma scusatemi
In tutta questa riorganizzazione le Province
Niente geograficamente disegnate sulle prefetture di valenza sabauda napoleonica ma che ci stanno a fare
Che funzione ha la Provincia di Roma che va da Civitavecchia Colleferro
E che ricomprende oltretutto il territorio del Comune di Roma che è una delle regioni più grandi d'Italia da un punto di vista dei suoi abitanti delle sue economie praticamente noi abbiamo una provincia che sta a duecento metri dal Campidoglio e a Palazzo Valentini e che dovrebbe gestire le per esempio la viabilità della provincia di Roma ma questi non ne sanno nulla
Non ne sanno nulla è una follia uno spreco di denaro e oltretutto
Cercano di trovare uno spazio nella geografia istituzionale scimmiottando alcune funzioni che sia sarebbero proprie della Regione che dovrebbe avvenire compiti di programmazione e controllo
Allora non è più serio arrivare ad le piccole province sia ad aggregazioni di comuni
Io dico forse meglio
La Provincia io parlo per me dei Castelli Romani dopo la Provincia Rodolfo la Brianza o il Cilento o l'Oltrepò con la vaga ballad ordina piuttosto che la Provincia di Belluno
Invece di mantenere questi carrozzoni inutili e io vi spero che lanci
Si faccia così strumento di studio anche di confronto ma le province ha tagliato e sulle vecchie prefetture non hanno più un senso
Non servono a nulla sono soldi sprecati la Provincia di Roma migliaia di dipendenti per funzioni a cui non riesce assolutamente ad assolvere l'ultima chicca
Quella della disgraziata legge Masini che riordina il sistema delle medie superiori della dell'edilizia scolastica per le medie superiori che da voi pensate alla Provincia il compito di occuparsi anche delle scuole medie superiori
Umanistica indirizzi umanistico classico quando già non riesce assolutamente io parlo per la provincia di Roma a pensare in maniera corretta e seria agli istituti scientifici o agli istituti tecnici industriali
Tutto questo la Provincia di Roma l'ha risolto mandando ai Comuni una bozza di convenzione perché nel dovrebbe esserci un passaggio tra comuni e provincia delle
Degli stabili degli edifici scolastici e dei e delle altre competenze
Questo è assurdo Ceylon dove è una delle cose più gravi
Che si stanno perpetrando quello di nonna ridefinire il ruolo
Delle Province soprattutto ma soprattutto la loro delimitazione geografica e ancora
Lo stato giuridico della gli amministratori locali qualcuno ne ha parlato ma stato giuridico significa tutto anche l'autonomia economica che è presupposto
Per un buon lavoro effettivamente ancora siamo a sindaci amministratori di città
Con Budget economici di decine e decine di miliardi che ricevono degli emolumenti per il loro impegno di un milione e mezzo di lire e mentre siamo scusatemi tanto a deputati
O a senatori che avendo un centesimo un millesimo alla responsabilità di un sindaco ricevono ben altro emolumenti anche questo deve emergere deve emergere sennò noi pensiamo tutti perbene non ci attacchiamo Alitalia all'istituzionale poi usciamo da qui chiaramente con le convinzioni che ancora una volta abbiamo perso l'occasione di dire
La verità anche se di alcune verità possono essere drammatiche e ancora ma Signorile ha detto Bassanini ma io lo dico con forza lo possiamo leggere su tutti i giornali le forze della rese restaurazione le forze politiche stataliste e centraliste
Ci sono sono in campo anche qui da parte degli dei sindaci degli amministratori locali lo diceva il collega mi ha preceduto ma un redde rationem ma l'ha fatto sia qui non si può essere per le Autonomie
Alla congresso dei Comuni d'Italia e poi in Parlamento si porta l'emendamento per limitare queste mono o autonomia
Va fatta chiarezza ci sono delle forze politiche che remano contro che remano indietro a cui il decentramento a centoquarantadue l'elezione diretta del sindaco stanno strette perché chiaramente la a valorizzazione dell'autonomia è un superamento dei il grande sistema dei partiti che ha governato l'Italia fino ad oggi
è chiaramente un superamento e tutto questo non può andare per qualcuno non può andare tant'è che e su questo io lo vorrei dire ai responsabili dell'ANCI
Beh dobbiamo rivedere pensate ai mille duecentotrenta comuni
Le cui amministrazioni sono cadute addirittura settantuno settantadue comuni sono andati due volte alle elezioni
Ma questo perché perché la legge ottantuno che il Presidente a Repubblica ha detto è la più bella legge chi abbiamo partorito marciano in sé
Un vizio di origine ossia non prefigura maggioranze talmente stabili da poter dare un governo stabile per i quattro e per i cinque anni con la nuova riforma e allora delle una due o e io lo propongo accogliamo come buona la legge per esempio che se data la Sicilia
Dove il sindaco viene eletto ma non dipende direttamente dalla maggioranza di consiglio comunale o abbiamo al sindaco ha letto alla maggioranza di governo una maggioranza più consistente
Mentre per il con grande comune la percentuale della Maggia dire dei consiglieri della maggioranza nei confronti con la minoranza contro non consenta ribaltoni o come è successo
Nel in un comune vicino a me e ad Albano una crisi di ristorante ossia la sfiducia al sindaco non la sfiducia la dimissione dei consiglieri è stata è vergata sul foglio bianco di una pizzeria
E perché questo poi è il livello e quindi cerchiamo di introdurre adesso che stiamo qui a dialogare a confrontarci su queste cose il meccanismo di una maggioranza più stabile questo a tutto vantaggio dei cittadini
I soldi spesi le economie spesse le professionalità disperse
Rispetto a queste congiure di palazzo organizzate da chi nostalgico di un vecchio regime dove si cambiava sindaco ogni tre mesi debbono cessare possono cessare se noi andiamo avanti
Correggere il meccanismo delle maggioranze e delle minoranze nei consigli comunali io spero che di tutto
Che tutte le idee non solo tanto quelle poche che io espresse una tutte quelle hanno espresso gli altri colleghi
Poi siano tesori Zarate e da chi ci rappresenta a livello istituzionale e mi dispiace che nell'ordine dei lavori il ministro Bassanini sarebbe dovuto rimanere fino alle diciotto e quarantacinque
E tutto sommato non so quali siano i nostri interlocutori
Spero che sta e cose non ce le diciamo soltanto tra di noi come esercitazione verbale ma che abbiano poi un confronto
Grazie a parlare Silvestro proficuo consigliere del Comune Pescara
Si prepari Ettore Fedele Sindaco del Comune disse alla mozione
Telegraficamente due o tre cose
Uno puntando proporrei di fare i prossimi convegni in sede di più lontano lontane dai centri turistici di grande attrazione ad evitare le tentazioni in cui troppa gente perduta
Anche per motivi di risparmio perché in effetti settecentocinquanta mila teste un costo enorme legato anche al luogo in cui siamo
Quindi un elogio anche a noi che siamo rimasti io sono un vecchio frequentatore di convegni e anche a rilevo anche con amarezza e delusione che non c'è una carica partecipativa di dibattito
Come c'era tanti anni fa ma c'è soltanto una predisposizione ad ascoltare qualcosa e a fare un po'di Torino la cosa non mi ha fatto piacere
Il mio intervento è legato fa un appello forte che vorrei fare all'Anci dal suo Presidente che non vedo un appello forte relativo ai consigli di circoscrizione o di quartiere
Mi rendo conto che Major ha premuto parliamo del riformisti pulsionale rapporto Regione Comune Provincia eccetera ma o facciamo una riforma complessiva che comprenda anche in quartieri oppure io sono preoccupato
C'è un silenzio pauroso su questo tema
Ci hanno consegnato vediamo in giro quintali di carte non c'è una sola pubblicazione documento The Pale dei consigli di quartiere
La stessa cosa è successa l'altra hanno a Sorrento
Sulla stampa oramai da alcuni anni non si parla mai di questa cosa
Quindi in Italia ci sono centinaia di città che hanno il decentramento comunale con quartieri che vivacchiano
Che vivono alla buona tutta una serie di problematiche che qui non voglio approfondire
Credo invito lanci con forza e tono urgenza che bisogna organizzare una sede un incontro nazionale specifico su questo tema
Il disegno di legge governativo di riforma dalla centoquarantadue parla anche dei quartieri e tu prepariamoci a dare il nostro contributo ripeto ritengo urgente effettuare una un un incontro nazionale a livello seminariale come vogliamo ma fare un momento di riflessione su questo tema che ritengo di fondo
Io sono molto critico su questa moda dei sindaci Superman che fanno tutte poi magari si accorgono di non poter fare tutto
La partecipazione politica per me ancora fondamentale posso rendermi mi rendo benissimo conto che ceda aggiornare alcune cose da rivedere magari numero di quartiere o altro ma il padre non sono disposto a dimenticare il principio che la partecipazione popolare sulla politica ridotta Duello a braccio di ferro
Alla tv tra Clinton e Dole non mi appassiona e non voglio che venga importata in Italia a tutti i livelli
O facciamo un sistema partecipato che ci coinvolga tutti ad evitare che il cittadino stia lì quattro anni a guardare cosa fa il suo sindaco e poi dovrà alternativa che confermarlo o cacciarlo
Ripeto che ritengo urgente fare una iniziativa in Italia ci sono c'è una diaspora totale di idee e di comportamenti a tutti i livelli chi vuole ridurre il numero drasticamente dei quartieri chiusa la vitello con criteri geometrici su come dividere la città vanno in giro così delle più disparate e conosciuti diamo questa istituzione viaggianti meriti in cui tanti di noi si sono impegnati all'inizio dell'attività politica e credo che potrà ancora dare moltissimo alla Società italiana grazie
Ettore fedele sembra come il Comune di Fermo sulle para Mara Rumiz
Assessore al Comune di Venezia presente
Mara Rumiz
Benissimo
Io avevo chiesto di intervenire questa mattina nell'ambito del dibattito sul federalismo
Perché avevo una domanda da fare ma nostri interlocutori di stamattina sono assenti
Sarei stato un po'spiazzato se le relazioni gli interventi di questa sera non avessero non mi avessero spinto a riproporre la stessa domanda
è una domanda sul federalismo che nasce dal basso frase riportata più volte enunciata una anche con una certa enfasi ma che io vorrei verificare per nel concreto di alcune esperienze che stiamo vivendo sul nostro territorio
Su quelli la domanda prima quando noi sindaci io sono sindaco
Di un piccolo Comune di trentacinque mila abitanti cioè il maggiore della zona in cui operiamo
Al centro di un territorio che mi comprende quaranta di comuni fino ad arrivare al Comune più piccolo di cinquecento mila abitanti comuni di Smeriglio
Allora la domanda è questa che cosa succede quando questi sindaci
Di piccoli e medi comuni
Si presentano a interloquire con i livelli superiori
Succede quello che non succede ai sindaci dei grandi Comuni
Che intanto veniamo pregiudizialmente guardati con sospetto il sospetto grave e quello del campanilismo e del municipalismo
Che cosa succede però quando le campane anziché suonare in modo differenziato e fare frastuono suonano insieme la stessa musica
E sono quaranta comuni e sono le associazioni di categoria gli imprenditori le forze sociali culturali di un intero territorio a cantare la stessa musica
Succede che ci troviamo di fronte ancora campanilismo
E quando questi Comuni piccoli e grandi non vogliono limitarsi a gestire la discarica non vogliono limitarsi a gestire le fognature
Ma hanno l'ambizione di ragionare insieme in modo più organico
Quale riconoscimento può venire dai livelli superiori
Noi abbiamo fatto questa esperienza
Il fermano di cui parlo è un distretto industriale tra più importanti d'Italia senza offesa per nessuno non ha niente da invidiare ai distretti del Nord Est
Rappresenta il distretto calzaturiero più importante d'Italia
A una agricoltura molto forte
A zone di produzione particolari con la lavorazione della parifica a risorse storiche ambientali turistica
Che trovano un'unica strozzatura
Il sistema di infrastrutture l'attenzione dei livelli di governo superiore
Questa zona che produce il maggior reddito nelle Marche al all'avanguardia in Italia mi rivolgo proprio Torchio proprio perché mi sento di condividere anche dal punto di vista di una zona forte le stesse identiche considerazioni che ha fatto sui piccoli comuni
Quando lei capiamo che siamo stati in grado di produrre un grande sviluppo
Di competere sui ai sui mercati internazionali nonostante una concorrenza spietata
Nonostante l'assoluta mancanza parlo dell'anno della zona nord della provincia di Ascoli Piceno della casa per fortuna
Della Cassa del Mezzogiorno
Nonostante la disperazione la disattenzione latitanza della Regione Marche
Nonostante la latitanza di una provincia di Ascoli Piceno che in trent'anni non è riuscita a dotare quella quel comparto di uno sbocco di un casello autostradale adeguato di infrastruttura di qua di viabilità adeguate
Ci sono comuni che producono grande ricchezza nei quali non arrivano i TIR non ci riescono ad arrivare tale allo stato delle nostre strade
Abbiamo capito che cosa
Abbiamo capito insieme con gli imprenditori quello che diceva oggi Castellani con per aree metropolitane
Che qui il problema è di competere facendo sistema facendo sistema tra gli imprenditori e tra le amministrazioni perché da questo dipende la capacità competitiva complessiva
Allora io chiedo quale strada si apre un riconoscimento di questa realtà che parla la stessa lingua che vuole crescere e sostenere lo sviluppo non chiede assistenza ripete
Qual è la strada consentite
La strada imboccata è stata quella unica che ci si prospettava pure alle centoquarantadue
Una capacità di programmazione individuata allora nello strumento provincia no alla Provincia disegnata allora con quei criteri ma la Provincia individuate la centoquarantadue sia essenzialmente come strumento di programmazione
Bene qual è la risposta la risposta è ma che ve ne fate della Provincia
Come che ce ne faccia questa questa richiesta una richiesta campanilistiche come quaranta comuni gli imprenditori centosessantacinque mila abitanti
Una impresa ogni dieci abitanti
Questa campanilismo
Ci dicono
Che costa la Provincia non diciamo non ci serve grande spesa perché tutti i servizi essenziali
Al tribunale ci sono già
Non ci serve né il prefetto né il questore ci serve uno strumento di programmazione
Bene non riusciamo abbiamo imboccato la strada giusta
Dal novanta in il rapporto ha registrato quaranta ore non riusciamo ad avere un la regione Marche completo ha dato parere favorevole a questa nostra richiesta non riusciamo ad avere una risposta dal governo forse anche negativa
Perché saremmo molto contenti di sapere di di sentirci dire al governo noi non faremo nuove province
Resta da spiegare se quelle attuali rispondono a queste esigenze e la nostra stessa situazione vissuta da Bassano da Alba
La nostra stessa situazione era vissuta da Biella e Prato che sono diventati province
La nostra provincia fu sganciata da quel treno
Con Rimini ricorderete le altre fu sganciata perché perché non avevamo i requisiti no io dico perché il capostazione era un po'distratto
O era distratto da qualche altra considerazione
Allora continuiamo a richiedere una risposta perché se ci dicono che non si fanno nuove province per riscontro per rispondere a queste realtà locali che sono diffuse nel nostro Paese ci devono anche spiegare
Che cosa dobbiamo fare perché nello stesso tempo che cosa sta avvenendo
Che da un lato ci dicono che la Provincia non serve superflua comporta una spesa dall'altro lato
In questo territorio che ha queste caratteristiche stanno smantellando quei servizi di cui parlava Torchio nella sua relazione che non manda erano soltanto nei piccoli comuni con la scusa che non è economico
Li stanno smantellando anche da noi la Commissione tributaria di primo grado la conservatoria dei registri immobiliari si parla perfino del tribunale in una zona in una zona che giustifica ampiamente questi servizi che svolgono un volume di attività superiori a quelle del capoluogo che è invece decentrato
Ma insomma che cosa sta succedendo
Io questo ho chiesto stato volevo chiedere stamattina panettoni ma non c'era se sta venendo che
La Provincia non è più soltanto il livello ottimale di programmazione no comincia a essere vista come il livello ottimale di riorganizzazione di tutti i servizi della gestione dei servizi
Anche quando il capoluogo ente centrato non è funzionale questo è il dramma che noi stiamo vivendo a una richiesta di maggiore auto-governo di maggiore responsabilità nella gestione del nostro territorio
Si sta rispondendo con il silenzio sull'istanza democraticamente
Presentato ecco lo smantellamento di questi servizi che cosa dobbiamo fare io non andrò alle foci del Tenno anche il fiume con l'ampolla non ci andrò lo scorreva il sangue scorreva il buon vino delle nostre zone
Però di dover questo è il dramma che stiamo ridendo io vorrei una risposta e cioè se non è la Provincia
Perché questo si ritiene che non sia il livello adeguato raggiunto dalla nostra realtà ci si dica
Quali altre forme perché l'impressione e concludo l'impressione e che acque che non ci sia sufficiente spazio a questo federalismo cioè la volontà concreta di operare insieme dei Comuni ai quali compete opalescente reali sul territorio hai voglia a programmare se i comuni non faranno i loro piani regolatori in un certo modo hai voglia a programmare i sei comuni non si associano veramente
Allora ci si deve dire
Esiste soltanto lo Stato la Regione la Provincia i comuni oppure a questa volontà di aggregazione di federazione dal basso per risolvere problemi gestire servizi e governare meglio proprio territorio non è possibile dare
Qualche altra esperienza qualche altra
Qualche altra risposta che sia il consorzio che sia l'Unione di Comuni che sia qualche cosa di più che sia la Provincia
Bene ragioniamo anche su questo ma al Governo alla Regione chiediamo di essere un po'coerenti quando vengono qui a fare le affermazioni di federalismo e attenzione reale alle Autonomie locali
Si prepari Paolo Bianchini sindaco del Comune di Anguillara presente
Beh mi spiace ma io andrò fuori tema d'altra parte mi ero iscritta stamane
è vero peraltro che i problemi sono gli gli stessi anche quando si parla di piccoli comuni
Le soluzioni si trovano
Affrontando essi insieme ai grandi temi
Lasciatemi un attimo ricordare qual era la situazione anche dell'ANCI un anno fa circa al momento del congresso di Salerno
Da scusate il Sorrento a scusate
Questo lo dico perché anche la stampa di oggi riportava come fatto inedito la questione che a questa Assemblea
Hanno partecipato parteciperanno numerosi ministeri Up era presente l'ex presidente della Repubblica vera al Presidente del Consiglio ma
Allora la questione non è Serra non credo una sensibilità maggiore da parte di questo governo non credo che sia questo io penso che comunque anche se oggi ci trovassimo di fronte un Governo del Follo o della lega la questione le presenze ci sarebbero comunque
è cambiato innanzitutto lanci nel senso che oggi ha saputo costruirsi indubbiamente ad usare un credito una presenza io ricordo solo che al congresso di Sorrento io ancora oggi vivo come l'ultimo congresso di una certa fase e non il primo punto il il passaggio la trasformazione è avvenuta dopo il Sorrento io ricordo che a Sorrento ha avuto tanto tempo libero per andare a spasso perché
Ci sono state tante troppe riunioni ricorrente componente di partito a cui io per principio non partecipa
Allora oggi lanci è riuscito a crearsi appunto a diventare un interlocutore vero per cui le presenze di
Chi era presente allo stato di chi governa son presenze obbligate ma per loro non non tanto per l'ANCI spesso
E io credo e qui ritengo un attimo il tema anche delle di questa sessione pomeridiana
Che questo derivi anche da un fatto
Fino all'anno scorso alle all'Anci partecipavano pochino pochino i sindaci delle grandi città
Da Sorrento in poi presenze significative ci sono e questo badate bene non significa assolutamente creare una gerarchia
Tra grandi città e piccoli comuni ma significa prendere atto da una cosa che mi pare l'inventario è ovvia che indubbiamente se parla il sindaco di Roma
Un'attenzione maggiore cioè e la presenza del sindaco di Roma come quello di Palermo o quant'altro ci serve per portare a casa risultati anche per
I comuni minori
La situazione dell'ANCI era tale per cui in maniera del tutto spontanea ci son create diverso è il format Korchnoi quindi
Nel nord est abbiamo creato il coordinamento dei sindaci del Nord Est in altre realtà ci sono stati coordinamenti delle delle amministrazioni del merito del Meridione cioè il coordinamento delle città metropolitane
Attenzione tutte cose che io credo debbano continuare a esistere
La diversità scattava che allora erano nate in qualche maniera in contrapposizione o dissi curò in comunque forte senso critico nei confronti
Del della sottrazione di allora
Oggi il quadro è completamente di cambiata
E io credo che sia necessario però proprio oggi proprio perché anche lance è diventata più forte badare moltissimo da alcuni segnali
Che io intravedo come segnali pericolosi e di grande rischio
Uno dei valori che io
Ritengo più forti che stavano soprattutto all'interno dei coordinamenti nati di sicura dentro il coordinamento del Nord Est ma di sicuro anche dentro il coordinamento delle città metropolitane
Era la trasversalità trasversalità cosa folle quando si pensa a una forza politica un partito valore assoluto
Quando si pensa invece a coordinamento in associazioni come l'ANCI che cosa significa per trasversalità significa innanzitutto
Riconoscersi non per spirito di appartenenza ad una riconoscersi in virtù della funzione che si riveste
Quindi appunto aver la capacità ma perché per governare per amministrare le nostre città è assoluta e condizione essenziale
Ottenere dei risultati non sto qui se non a citare i titoli perché sia ieri che oggi
Parecchi interventi parecchie relazioni si sono soffermati ormai penso che siano evidente chiarissimi a tutti quali sono gli obiettivi e soprattutto ai bisogni delle città
Dicevo
Per
Fare questo bisogna indubbiamente lasciare momentaneamente in disparte lo spirito di schieramento di appartenenza senza nulla togliere ovviamente al diritto di ciascuno di noi
Di
Lavorare e di a riconoscersi anche in una forza politica
Perché dicevo che oggi lo sono un po'preoccupata perché indubbiamente est danno riemergendo
Alcune spinte allora o noi abbiamo la capacità
Di portare avanti quella portare fino in fa col fondo quella trasformazione che da un anno è stata posta in essere oppure rischiamo appunto di ripiombare in una situazione in cui lanci
Contava e forse conterà meno ora su questo è assolutamente essenziale anche raggiungere presto dei risultati allora
Proprio perché io sono assolutamente convinta e riconosco che passi avanti si stanno facendo anche da parte del governo i decreti Bassanini non sono acqua fresca solo non sono certo
La riforma federalista che li vogliamo ma sono un passo notevole sulla strada del recupero di efficienza questa ripeto non è la riforma che noi vogliamo ma anche il recupero di efficienza sarebbe già un risultato importante per le nostre amministrazioni ma dicevo proprio perché da parte del governo ci sono segnali importanti in sei nel senso appunto della riforma che noi vogliamo
Non posso sottacere anche una contraddizione che c'è nel governo
Dispetto alla formazione della legge finanziaria ed è una questione non tanto di sostanza badate bene perché in fondo io credo che alla fine i tagli nei confronti del
Dei dei comuni
Non saranno eclatanti saranno abbastanza contenuti ma non è questo il problema il governo avrebbe dovuto ma proprio perché coerente e conseguente con
Il progetto che sta portando avanti con i disegni di di legge che eppure ha presentato su cui sta lavorando giocare a dare una lira in più
Ai comuni perché se non ci fosse questo
Temo che passerebbe una strana idea del nostro Stato per cui è lo Stato centrale che garantisce che solo lo Stato sociale evitando anche di tagliare le pensioni baby io evitando appunto qualsiasi intervento di ulteriore
Razionalizzazione della spesa pubblica e perché no anche di a riduzione dei poteri centrali rappresentati dei ministeri
Se si tagli anche una sola lira ai e comuni comunque si compromette pesantemente lo stato sociale nel senso che già alcuni segnali
Tempio accollandoci le esperienze diciamo così del rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici
E quindi evitando anche di chiedere il recupero dell'inflazione questo la la multa dato per scontato che non ci sarebbe stato
Ripeto tagliare anche solo solo di una lira significa dar la sensazione che in fondo i servizi che un'amministrazione locale
Da in cui non rientrano a pieno titolo in quelli che
Questi sì li ritengo diciamo così essenziali per garantire l'avvio la Ghibli la vivibilità nelle nei nostri territori
Un'altra cosa si è parlato molto di federalismo e vi confesso che io sono un po'preoccupata perché nel giro di un anno
Si è fatto un salto veramente vorticoso oramai soltanto Martinazzoli però in ET esasperando la questa questione si dice non federalista ma
Si dice non federalista perché pone dei problemi che in parte di sicuro condivido
Però non si va oltre allora cioè ognuno intende il federalismo un posto al modo ed è chiaro che il federalismo non può essere scambiato per un recupero disservizio efficienza per una riforma delle procedure o per la soluzione del problema dello status dell'amministratore pur
Ed è in qualcosa di più
L'altra preoccupazione sempre legata a questo è che si tende nel dare dei giudizi appunto cosa il federalismo senza le regioni ma come si può fare un federalismo basato sui Comuni quando la nostra realtà italiana
è composta di comuni in in grandissima parte al di sotto appunto dei dieci mila abitanti
Questo io credo derivi dal fatto che purtroppo approcciamo a questo ragionamento avendo una visione una fotografia statica della realtà guai a noi se pensassimo a una riforma autenticamente federali federale
Aggiungendo o aggiustando l'attuale assetto istituzionale mi preoccupava un po'l'intervento che ha fatto Kim mia approcci preceduto
Nel senso che rivendicando un problema vero una è una realtà che esiste probabilmente del suo territorio
Suggeriva una strada che portava ad aggiungere agli agli enti locali alla Provincia alla Regione alle Comunità montane e quant'altro qualcos'altro per l'amor di Dio io credo che sia necessario andare avanti e in questo lanci dovrebbe secondo me
Definire un percorso ancora più attivo proprio per operare per individuare le linee appunto i segnali di un di una riforma
Che non si Miotti altri modelli o che non si ponga soltanto il problema dell'aggiustamento rispetto agli assetti istituzionali altri presenti grazie
Si prepara ora Rosario Raco Presidente del Consiglio nel comune di Aprilia tre
Cari colleghi
Anch'io come molti altri ho chiesto di parlare questa mattina ma credo che
I temi che tocchiamo oggi pomeriggio abbiamo toccato oggi pomeriggio si con catenina logicamente con la discussione di questa mattina io sarò molto breve anche perché l'uditorio credo che sia sia stanco
Ma credo che oggi
La la domanda principale
A cui
L'Assemblea generale
E quindi la dirigenza dell'ANCI stimolata da nove amministratori debba rispondere
Perché c'è questo dibattito così forte e così profondo nel Paese sul tema cosiddetto del federalismo sul tema quindi di una più efficiente articolazione delle strutture di cui si compone lo Stato
Ma io credo che la risposta da questa poi dovrebbe discendere le proposte dovrebbe da questo libro dice neopromosso dell'ANCI sia che è venuto meno non soltanto un rapporto diciamo di efficienza tra lo stato del tutto il cittadino ma un rapporto di fiducia un rapporto di possibilità di avere fiducia il rapporto con le istituzioni con le istituzioni
E quindi credo che lanci in questo momento debba accentuare ancor di più
Ancor più di quanto ha fatto in questo anno in cui credo
Significativi risultati sono stati raggiunti non solo a livello di maggiore visibilità ma anche a livello della capacità di far accogliere perlomeno parzialmente le proposte elaborate
Il micio in questo momento lanci deve caratterizzarsi maggiormente come forza tra virgolette sindacale sindacale di rappresentanza dei comuni
Perché molte cose si possono dire si può dire che il federalismo non può non passare dalle regioni si può sicuramente dire che le Province non possono essere sic et simpliciter abolite
Ma una cosa si deve dire che se un recupero di rapporto e un miglioramento nell'efficienza dei servizi c'è stato in questi ultimi anni è un miglioramento nei conti pubblici c'è stato in questi anni beh questo lo hanno fatto i comuni e non lo hanno fatto queste altre istituzioni di cui ho parlato precedentemente quindi credo che la vertenza forte che deve portare l'Anci nazionale
Alla quale raccomando anche una funzione di maggiore stimolo anche verso gli aranci regionali perché io provengo dalla Lazio
E nel Lazio dopo la legge vituperata di cui parlava il collega Cianfanelli di Ariccia
è la regione ce ne sta preparando un'altra in cui praticamente la legge delega delle funzioni amministrative trasferisce tutto alle Province con un meccanismo farraginoso che non si realizzerà mai
Per la sua complessità e difficoltà da queste delegai enti che sono moribondi danni e marginalizzati comuni allora io noi dobbiamo sapere
Caro
Vice Presidente caro collega Torchio
E ti occupi della Consulta unitaria dei piccoli comuni della commissione dei piccoli comuni
Noi dobbiamo sapere quale atteggiamento deve prendere lanci riprenderà lanci nei confronti di operazioni politiche di operazioni politiche che tendono a prefigurare surrettiziamente assetti istituzionali
Vedi ASS ambiti ottimali territoriali ottimali della legge Galli vedi altre questioni vedi appunto marginalizzazione del ruolo dei Comuni
Perché se è vero che le leggi regionali non sono di competenza dei Comuni de del del Governo io trovo una strana
E sinistra analogia
Tra il disegno di legge Bassanini
Che checché se ne dica verte profondamente sul ruolo delle Regioni nella nella sua proposta di riassetto dei poteri tra gli organi dello Stato e la legge regionale del Lazio sulla funzione sua delega funzioni amministrative
Allora è bene dire al Governo e al Parlamento che i comuni questa volta non faranno fare le riforme sopra la loro testa
è bene dire che una serie di riforme strutturali come quelle che ci ci accingiamo vorremmo accingerci a realizzare non si compiono senza un metodo democratico perché questo avviene
Dove vige la legge del più forte dove il Comune di Roma per esempio determina la politica gli assetti istituzionali
La ripartizione delle risorse il potere spesso l'esistenza stessa dei comuni come è nell'assetto dell'area metropolitana di tutti i comuni della provincia di Roma e allora per esempio quel passaggio nel disegno di legge Bassanini che parla delle conferenze metropolitani
Dove si incomincia a inserire una serie di scadenze obbligatori con i poteri sostitutivi della Regione pene inno dobbiamo dire una parola chiara che non accetterei emo che questa volta veramente ci metteremo di traverso perché non intendiamo
Espropriare le nostre comunità locali di quei poteri
Che storicamente gli sono propri perché non soltanto perderebbero la loro identità ma faremmo un danno a quelle comunità perché la distanza tra chi amministra e chi ha amministrato è sotto gli occhi di tutti ha determinato quei quelle difficoltà quindi servizi l'abbiamo visto ultimamente quindi a questo l'appello che rivolgo a parte di cui ho apprezzato il pragmatismo anche nella Consulta unitaria alla istruzione dalla Consulta unitaria
E si è tenuta presso il CNEL a cui ho partecipato
è ora dismetterla chiudo col con la favola che più aumenta il numero degli abitanti serviti da un organismo e più e migliori sono le economie di scala
Oltre una certa dimensione territoriale di abitanti serviti e di complessità di sistemi serviti
è dimostrato che la complessità di questi sistemi verso reggersi genera inefficienza e quindi non si può dire che si fanno gli ambiti ottimali di quattro milioni di abitanti perché sono più efficienti di quelli quattrocento mila non è vero
Non si si perde il controllo della spessa
Noi sindaci ogni giorno facciamo il conto delle cento mila lire e l'abbiamo fatto anche per venire a Venezia dove magari siamo venuti in due e abbiamo pagato Belluno l'iscrizione alla all'Assemblea generale dove alcuni che volevano venire non sono potuti venire
Alla siccome abbiamo acquisito questo senso forte di responsabilità che ci proviene dal rapporto quotidiano con la gente
A noi chiediamo che non ci si passi sopra questa volta perché non consentiremo che impunemente ci si passi sopra come troppe volte è avvenuto in passato e quindi l'ultima cosa
L'ultima veramente l'ultima il problema della tesoreria unica io amministra un Comune di dodici mila cinquecento abitanti e quindi vi sono saggia sottoposto a regime della tesoreria unica credo che sia uno scandalo
Credo che sia uno scandalo
Toccare questo questa opportunità dei piccoli comuni
Per non andare magari a tagliare veramente dove sono i privilegi perché togliere risorse ai piccoli Comuni è quello sì distruggere e tagliare lo Stato sociale perché i servizi che quei comuni possono dare con quei soldi sicuramente
Non sono sono più efficienti di quei soldi che diamo ai pensionati baby che continuano a godersi la loro pensione o ai pensionati d'anzianità che ormai sono uno scandalo che tutto l'Occidente che provoca riprovazione in tutto l'Occidente quindi una vertenza forte
Non solo per l'ANCI non solo per i sindaci alla vertenza forte per l'Italia perché su questa in questo momento si gioca una sfida e si gioca un nuovo assetto di potere
Si gioca la redistribuzione delle risorse
Una massa enorme di risorse passerà dallo Stato alla periferia
Bisogna vedere quali enti della periferia con quale efficienza con quale capacità e con quale trasparenza saranno gestiti io credo che i Comuni siano i più titolati e quindi vogliamo più risorse più poteri per dare servizi migliori ai cittadini grazie
Si preparerà Rosario Raco
Presidente del Consiglio e Comune di Aprilia
Ha già parlato
Non è venuto
Allora passiamo a coloro che evadono parlare oggi pomeriggio
Luca ben Toni sindaco per il Comune di Tavazzano con Villavesco Lodi
è presente uscito
Giorgio Bonet
Ho letto
Roberto Ceriani sindaco del Comune di Uboldo
Caro Presidente posto sarebbe opportuno chiedere un minuto di silenzio lo ricordava il collega il compagno
No
Ora
Credo che sia importante perché questo dà una dimostrazione questa proporzione
Forse i problemi dei piccoli comuni sta anche dei rappresentanti dei piccoli comuni quindi ad ascoltare per i grandi comuni son tutti presenti dopodiché spariscono tutti e allora a questo punto mentre ieri questa sala era abbondantemente affollata sulle gradinate dappertutto
Quest'oggi invece vediamo che quando c'è da sentire problemi concreti lamentele anche concrete proposte concrete alla fine ci si ritrova in molto corposo poi pochissime persone
Cresceremo apprezzeremo ci vanno tutti diventeremo tutti comuni ma quattro mila abitanti
Vorrei dire che tutti hanno rilevato le contraddizioni della finanziaria così come tutte le contraddizioni che sono in sede in questo sistema
Ieri i rappresentanti del governo il Capo dello Stato sano riconosciuto che siamo titolari dell'impresa tutti quanti dobbiamo poter far valere i nostri diritti ci hanno detto hanno dimenticato forse di chiarire un'altra cosa che loro sono determinanti nel riconoscerci questi diritti e al contempo hanno dimostrato che comunque su tutti i diritti che ci riguardano
Quelle che riguardano diritti di piena spettanza dei comuni in realtà acciacco tocca sempre andare delle mediazioni ci dobbiamo sempre accontentare di qualcosa di meno rispetto a quello che chiediamo
E veniva fatto anche ad esempio dei segretari comunali per farne uno o potrebbe essere per la finanziaria per la tesoreria
E allora a questo punto bisogna chiedersi a chi ci dobbiamo rivolgere perché con il riconoscimento di diritti e poi non si sa bene a chi dobbiamo andarle ad avanzare questi diritti probabilmente corriamo rimane parlare Lorenzo continuo
Il parlarsi addosso di continuo senza realizzare alcun risultato bisogna dire che questo moloch pestato costruito sia in termini normativi sia di disavanzo pubblico non è però figlio di NN
Cioè pare che nessuno sia responsabile di tutto quello che sa è causato interni ribatte in questo stato
E invece ci sono delle responsabilità ben precise perché questi guasti si sono causati negli ultimi venticinque anni vorrei dire che nel mille novecentosettanta se voi vi ricordate prima della riforma fiscale bene o male i Comuni si autofinanziano in gran parte poi successivamente si è detto forse non siete in grado di raccogliere i soldi di spenderli bene e così via e quindi la cosa l'intera questione finanziare è stata avvocata allo stato oggi si sta ritornando di nuovo alle competenze dei Comuni con una piccola differenza
Che ci viene data la possibilità di incamerare direttamente dei soldi però come aggio come gabellieri delle risorse che comunque dobbiamo dare allo Stato e lo stesso per quanto riguarda le leggi che ci governa no
Fondamentalmente credo che tutti si trovino giorno per giorno a verificare che se dobbiamo applicare delle normative quando va bene quelle più organiche risalgono al mille ottocentosessantacinque sono dati sugli espropri sono altre normative sui lavori pubblici e così via siamo stati capaci di combinare un tale casino con tutte le normative che sono venute successivamente che a questo punto non ci si raccapezza più nessuno
E allora a questo punto bisognerebbe dire che forse quello che ci difetta e la memoria
E la memoria il ricordare determinate cose
Si dice che sotto il sole di nuovo c'è solamente quello che si è dimenticato e son tutta una serie di ricorsi e qua probabilmente si discute anche tanto di federalismo e di tante cose che possono seguire però dobbiamo anche fare il conto con altri dati forse più terra terra
Negli ultimi tre anni sono state chiuse duecento mila esercizi commerciali
Dal mille novecentonovanta al mille novecentonovantacinque la pressione fiscale è salito dal trentanove virgola sei al quarantuno virgola cinque per cento
E nel frattempo è stato chiesto ai comuni di intervenire di prendere tutta una serie di provvedimenti di rivedere la propria gestione si imposto il pareggio di bilancio e così via ne abbiamo fatto tutto abbiamo risposto tutto quello che è stato chiesto ai comuni con una piccola differenza che analogamente non è stato fatto da parte dello Stato
E oggi ci troviamo a discutere magari di dieci venti cinquanta miliardi duecento miliardi e ci dimentichiamo che abbiamo settecentocinquanta enti inutili in Italia
Ma settecentocinquanta di enti dichiarati inutili con due leggi la prima del mille novecentocinquantasei e la seconda del mille novecentosettanta la legge sul parastato e di tutti questi enti forse se avete presente lo scorso anno abbiamo avuto la
Il piacere di conoscere è stata abolita la giri la Gioventù italiana littorio ma son passati cinquant'anni dalla fine del fascismo ci son voluti cinquant'anni per sopprimere questo ente
Nel contempo però se guardiamo in Europa la Germania dell'Ovest nel momento in cui ha assorbito la Germania dell'Est in cinque anni eliminato trenta mila aziende dichiarato solette trenta mila
Fatte il raffronto e poi vediamo in che maniera le possiamo entrare in Europa al di là della tassa sull'Europa al di là di tutto le pressione fiscale è una questione di testa è una questione di mentalità se non esiste una mentalità che sia lineare con l'amministrazione col Governo con tutto quello che dobbiamo fare l'interesse dei cittadini credo che noi potremmo anche entrare in Europa centrale in un forse ma Cilenti usciremo subito dopo in una bara
Di fronte ad una cosa di questo genere credo che sia può se necessario abbondantemente riflettere
Vorrei dire anche che ieri perché ovviamente ho sentito tutta una serie di interventi sono stati fatti anche una serie di passaggi che mi hanno lasciato veramente di stucco il ricordare il sindaco del cuneese che ha ipotecato la propria casa per fare il ponte
Così come un caso è stato riportato si dice guarda questo è stato costretto a fare questa cosa dalle nostre parti si direbbe travolte bontà la volta buona
Allo spiedo anche perché
Perché fondamentalmente a ruolo di un sindaco non è quello di fare il frate trappista non è quello di mettere a disposizione i propri beni e quello di rivendicare le cose che spettano al proprio Comune rivendicare
I soldi che spettano per realizzare quelle opere pubbliche che comunque i cittadini già prima hanno pagato attraverso le tasse
E quindi in questo senso l'Anci forse avrebbe dovuto attivarsi per denunciare quei funzionari del ministero o comunque quelle persone che avevano consentito che per due anni quel Paese restasse isolato in assenza di un ponte così come la questione del sindaco di Gallipoli che viene denunciato per abuso in atti d'ufficio anche questa emblematica perché forse ci si è dimenticati di una cosa
Che con l'accento quarantadue
è stata fatta una netta cesura tra quelle che sono le responsabilità politiche da quelle che sono le responsabilità gestionali e i famosi segretari che anche ieri il ministro Napolitano diceva che hanno professionalità e così via probabilmente avranno messo la legittimità su questi atti
Però inquisito è stato il sindaco
E allora forse sarebbe il caso di spiegarle queste cose
Perché io trovo che non si possa essere messi nella condizione che noi non gestiamo determinate cose però ne siamo chiamati responsabili come dire che ciò che in via emiro ciò che tu il mio
E comunque qualcuno risponde sempre in maniera distorta di fronte a queste cose questi predicazioni fatti importanti che lanci dovrebbe mettere sul piatto e dovrebbe incominciare a trattare in maniera
Evidente l'eloquente anche nei confronti del governo perché qua stiamo discutendo della centoquarantadue di tutte le altre leggi ma la centoquarantadue una legge che inattuata da sei anni abbondantemente inattuata e si dice di modificarla
Ma di modificarle in cosa
Bisogna anche avere idee chiare volevano portarla come collegato alla Finanziaria bell'esempio di sussidiarietà bell'esempio di collaborazione con il Comune con lance era proprio la dimostrazione che non eravamo partecipi di un progetto che ci riguardava al di là del fatto che potevamo essere consultati
E qualora e per inciso dire anche un'altra cosa ieri erano presenti rappresentanti del governo e fa molto piacere
Ritengo però che fosse più importante che possono presenti dei rappresentanti dei gruppi politici parlamentari
Perché fondamentalmente ne stiamo discutendo nei loro confronti tutta una serie di normative si vengono a dire che poi le leggi non possono essere applicate che ci deve essere questa modifica quell'altro perlomeno potevano venire qua a confrontarsi
Per capire esattamente quali erano le nostre esigenze qualcuno diceva che forse sarebbe opportuno che i parlamentari andassero a passare qualche giorno nei comuni io direi che sarebbe opportuno che nel passato non qualche giorno che passa solo qualche mese o qualche anno di fronte alle difficoltà e di fronte alla gente che arriva a lamentarsi e a chiedere
Risposte rispetto a tutto una serie di bisogni che necessariamente noi non riusciamo a soddisfare
E allora
E allora visto che credo che nessuno si candidi per fare la figura dell'imbecille
Perché tutti coloro che si candidano per amministrare credo che si candidano con i più buoni propositi per dimostrare che sono in grado di fare qualcosa per la loro collettività
E io qua non voglio fare distinzioni di colori politici tra l'altro forse allora è la netta è necessario incominciare a re inquadrare completamente tutti i nostri rapporti rapporti che l'ANCI deve avere i rapporti che bisogna avere all'interno dell'ANCI per
Chiarire innanzitutto una cosa
Che bisogna incominciare a capire chi deve fare cosa in che tempi e con che modalità e soprattutto chiarendo bene le responsabilità
Perché e proprio nella confusione delle responsabilità nei ruoli che non sono chiari nelle competenze che sono confuse che poi chi vuole riesce a pescare al meglio a seconda delle situazioni e allora ci si rivolge all'amico all'amico dell'amico
E si ottiene non perché spetta di diritto ma perché si fa parte di una confraternita perché si fa parte di quel tal partito servizi di Tizio o di Caio di Sempronio ma non perché spetta di diritto e tutti quanti governano per l'Ulivo per il Polo per chi si vuole e così via però nessuno governa nell'interesse dei cittadini forse allora a questo punto queste cose bisogna dentale dovrebbe dirle in maniera molto ma molto chiaro
E intanto mentre lo sperimenta ne discutiamo lo Stato è fuori lo Stato legifera lo Stato prepara tutte quelle che saranno le nostre gabelle di domani e che noi ci dovremmo trovare a confrontare con i cittadini
Non esiste la percezione e con questo mi trovo pienamente d'accordo con quello che diceva proprio ieri in direttivo nazionale non esiste minimamente la percezione che questo Stato sta per saltare
Due mila anni fa si diceva mentre a Roma si discute Sagunto case
Ecco questo vizio di discutere di fare commissioni e così via non l'abbiamo perso noi continuiamo sempre a discutere
E probabilmente con il fatto che ci si trova in un determinato momento ricopriva un determinato ruolo non si ha la consapevolezza che comunque fuori in realtà si sta creando veramente un gran casino
Perché sono tutti che si stanno lamentando si stanno lamentando più forte di quanto si sta lamentando lanci
Perché stanno nascendo praticamente delle forme di protesta
Che si stanno accentuando sempre più non esistono più steccati ideologici la gente guarda al concreto a quello che si trova a dover gestire giorno per giorno e giorno per giorno quando ci troviamo ad essere depredati per quanto riguarda il nostro
La nostra posizione di cittadini e adesso è praticamente messo sempre più in condizioni di non realizzare nulla in quanto amministratore
E allora come diceva Napolitano
Che ha detto non vogliamo sconti noi direi non facciamo nessuno sconto
Non facciamo nessuno sconto e allora bisogna incominciare a dire che piuttosto di accettare una cosa mediata su questioni che ci riguardano direttamente che riguarda i nostri diritti è meglio rigettarla del tutto
Perché non si può andare a trattare su diritti nostri e accettare che ce ne venga concesso il trenta per cento perché bisogna essere buoni perché ad esempio nel caso dei segretari comunali hanno proposto una serie di correttivi eccetera eccetera
Il problema diventa di questi termini se questo Stato se questo governo non riesce ad affrontare concretamente una riforma che riguarda cinque mila persone perché segretari comunali Italia son cinque mila io mi domando come farà frontale
Determinate altre riforme che sono molto ma molto più impegnative e che porteranno sicuramente molte più lacrime e sangue di questi di cinque mila funzionari che comunque nessuno pensava di mandare a casa o di sacrificare ma semplicemente di riconvertire in altri ruoli
Allora lanci la nostra associazione possedere rivedersi deve ricredersi come struttura deve acquisire una consapevolezza della sua forza perché otto mila comuni rappresentano tutti i cittadini ma vorrei dire e qua mi scusino i piccoli comuni io faccio parte di un comune medio
Vorrei dire che ci sono credo duecentocinquanta comuni che complessivamente fosse rappresentano un terzo della popolazione italiana e duecentocinquanta comuni su duecentocinquanta sindaci a Roma ci sono se non vado errato novecentosessanta parlamentare
Vi lascio solo immaginare cosa vuol dire avere la consapevolezza di questa forza e muoversi realmente in maniera trasversale per poter ottenere qualcosa vorrei proprio vedere chi sarebbe in grado di negare qualcosa ai sindaci se ci fosse una reale trasversalità se realmente lanci facesse la politica del confronto con il Governo e non una politica che consentitemi fa un po'da stampella per certi versi al governo e questo che noi dobbiamo assolutamente condannare
Questo
Del problema dell'ANCI è stato da me posto fin dall'inizio da quando sono entrato in quest'organizzazione
Lo scorso anno nell'ambito del
Dell'Assemblea regionale dell'ANCI Veneto avevamo proposto prima di arrivare
A Sorrento
Di presentarsi con la proposta di statuto federalista dell'Anci
Perché noi parliamo tutti di federalismo ma non riusciamo a fare nemmeno il federalismo e la nostra associazione
E allora incominciamo d'acqua incominciamo a dimostrare che siamo realmente federalisti che siamo in grado di impostare le cose in maniera diversa
Visto che qualcuno diceva che un sigaro la presidenza della commissione non si nega a nessuno incominciamo ad eliminare un po'delle nostre Commissioni incominciamo razionalizzarlo
Perché molto spesso cosa avviene che Cindy nell'ambito delle commissioni a livello regionale vengono decide determinate cose
Quali vengono trasmessi all'Anci nazionale poi ci sono le commissioni dell'Anci nazionale
Che decidono altra determinate cose poi alla fine succede che quando si va alla riunione perché comunque l'Anci nazionale le sue commissioni riunisce a Roma alle otto di sera bisogna prenda l'aereo si viene via alle nove quello che è stato deciso ed è stato cambiato
Con il risultato che tutto quel lavoro che è stato fatto in precedenza non conta assolutamente niente
E questo è già avvenuto altre volte e allora questo una cosa che va assolutamente cambiata
Io questa cosa lo porta fortemente come Anci Veneto ed era stata approvata con un mozione è stata portata a Sorrento arrestata stemperata la cosa devo dire che il presidente Bianco recentemente
Neanche incaricato di vedere di impostare una proposta di riorganizzazione dell'ANCI
E io qua voglio dire una cosa io mi impegno entro sessanta giorni a presentarla agli organi direttivi della però chiedo altrettanto che entro due tre mesi dopo lanci provveda a far convocare un'assemblea straordinaria per rivedere lo statuto perché vedete io quando al ministro nel mio comune mi pongo sempre un problema i tempi
Di definizione delle cose e i risultati
Se no va a finire che mai qua non siamo altro che un doppione di quella burocrazia di cui ci andiamo tanto a lamentare perché inutile chiedere di attivare un qualcosa se poi non si arriva a correggerla se poi non si arriva a portare i risultati nei tempi previsti
Abbiamo quindi che ad esempio riorganizzando la nostra struttura in maniera snella deficiente
Utilizzando tutte le norme possibili immaginabili qua lancio alcune idee e se qualcuno si vorrà mettere in contatto con me se ritiene di poter collaborare in questa riorganizzazione sono a disposizione sono vice sindaco del Comune di Treviso
Basta che mi telefoni a perché sarà a vostra disposizione vorrei dire usciamo da questa Assemblea
Non con la constatazione che abbiamo fatto un una bella Sembler che l'abbiamo fatta a Venezia la prossima volta tra l'altro presidente mi auguro che tu la condotti in un'isola
Di modo che abbiamo la certezza che tutti quanti stiamo fermi lì nell'isola non non isola del Lido quali trattare attenti perché qua siamo collegati con i vaporetti è una cosa diversa ci si è sporto troppo agevolmente
Quindi ma con una linea di condotta che si è chiara precisa e che andiamo fuori con delle proposte concrete delle proposte concrete sulla finanziaria delle proposte concrete su quello che l'Anci intende fare nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Ribadendo una cosa che sconti come anzi non ne facciamo a nessuno assolutamente a nessuno e chiederei un'altra cosa sempre come mandato
Che l'assemblea dovrebbe dare che tutte le cose riguarda tutte le materie che sono di un'altra stretta come competenza o a questo punto vengono accettate così come vengono proposte dall'assemblea dei Comuni visto che raggruppa tutti gli otto mila comuni italiani o che a questo punto sia dettata al Parlamento
Si assumono loro le loro responsabilità se le assuma il governo ma non noi di partecipare a modificare le cose parzialmente per poi essere considerati complici di una serie di riforme che in realtà non cambieranno nulla
Roberto Ceriani sindaco del comune di un volto sì Uboldo
L'ultimo l'attore
Andreoli
Sindaco del Comune di Nogara perché a questo punto direi che
Gli altri interventi esaurimento gli altri interventi passano ad Armani
Se siete d'accordo presenta delle all'Assemblea
Cari colleghi rimasti buonasera
In questi due giorni come pure nelle altre riunioni dell'ANCI assemblee consigli nazionali riunioni delle commissioni
Abbiamo discusso e stiamo discutendo su quelli che sono i temi fondamentali che hanno i più cari come sindaci e amministratori di enti locali
E cioè il principio della sussidiarietà
Federalismo e le autonomie locali
Riscontriamo però purtroppo come avvenuto nel passato
Questo governo come i governi che si sono succeduti
Nella nostra repubblica
Questo governo che pure aveva posto
Quale punto rilevante del proprio programma elettorale l'attuazione e l'implementazione di zeri elementi di federalismo e di autonomia degli enti locali
Non solo ha disatteso le speranze forse illusorie fino ai sindaci ma come possiamo notare dalla finanziaria ed ai provvedimenti ad essa collegati
Trent'sta introducendo dei provvedimenti che ben poco hanno a che fare
Con le nostre richieste di autonomia
Si propone ad esempio tanto Roper
Fare dei riferimenti puntuali
Si propone ad esempio la norma che prevede l'introduzione la tesoreria unica per i Comuni
Con popolazione inferiore a cinque mila abitanti
Oppure si propone l'introduzione
Di nuovi provvedimenti impositivi in aggiunta la già elevata tassazione che opprime i nostri cittadini
Si pensi ad esempio alla riproposizione della famosa o famigerata tassa di soggiorno
è necessario secondo me
Che di fronte questi provvedimenti che non mostrano nessun connotato di federalismo di quel vero federalismo di quella dell'autonomia degli enti che non amministriamo e che chiediamo con forza
è necessario che l'Anci inizi
Un'azione forte e chiara
Nei confronti del governo del Parlamento a mio avviso
Perché spiace vedere lanci avvolte appiattita sulle posizioni del governo come è avvenuto soprattutto durante le fasi iniziali
Del dibattito sulla legge finanziaria dei suoi collegati spiace molto perché invece l'Anci dovrebbe essere l'associazione che distende tutela quelle che sono le richieste delle comunità locali
Non essendoci possiamo anche comprendere le difficoltà del governo nel far quadrare il proprio Bilancio i propri conti però questo non può costituire motivo giustificazione per scaricare sugli enti locali l'incapacità dello Stato di controllare la spesa pubblica
è stato detto anche accennato anche in qualche intervento prima del mio
Un governo incapace
Di effettuare delle vere riforme strutturali
Sull'ordinamento la spesa pubblica non può permettersi a mio avviso di scaricare queste incapacità sulle comunità locali
Il Governo e il Parlamento devono capire che gli enti locali
Sindaci comuni presidente di provincia
Sono comunque elementi sostanziali dello Stato
Gli enti locali sono parte fondamentale dello Stato
Non sono lordi scolpito corporative che chiedono delle concessioni clientelari
Noi siamo elementi fondamentali trainanti di questo Stato
Ma non veniamo considerati in questa maniera da chi invece preposto ad elaborare strumenti normativi che poi dopo Regolamento all'anno
La vita amministrativa dei comuni delle Province e delle Regioni
Il governo
Sta attuando dei provvedimenti gravissimi
Che leggeranno e renderà la nostra attività amministrative renderanno praticamente quasi impossibile riuscire a soddisfare le esigenze e richieste dei cittadini
Perché sta scaricando
Ad esempio attraverso la diminuzione dei trasferimenti dallo Stato le proprie incapacità
E se ci si voleva riallacciare al principio di sussidiarietà
Dobbiamo ribadire con forza che i Comuni sono il pezzo di Stato più vicine ai cittadini ed è questo uno degli elementi fondamentali del principio di sussidiarietà
E per realizzare i comuni significa penalizzare i cittadini
Questo evidentemente in Parlamento non viene compreso
Ma i sindaci abbiamo ricevuto con la legge ottantuno un mandato diretto dal popolo
E indipendentemente dalle colorazioni politiche abbiamo esigenze comuni
Che fanno capo ad un principio fondamentale di quello che il nostro mandato amministrativo
Esaudire le esigenze e le necessità che ci vengono portate dai cittadini che noi amministriamo
Perché a loro che noi dobbiamo rispondere del nostro operato non ad altri
Abbiamo quindi bisogno di norme che ci consentono di fare effettivamente ciò che i cittadini si aspettano da noi
Ed è per questo che proprio in virtù di quello che ha detto anche il collega che mi ha preceduto
Abbiamo bisogno che lanci si dimentichi degli schieramenti e delle varie connotazioni politiche
E deve esprima con forza e chiarezza il proprio dissenso
Alle proposte del governo alle proposte del Parlamento
Che danneggiano l'attività degli amministratori locali
Perché l'ANCI deve farsi portavoce delle nostre richieste non delle richieste di qualcun altro e torno a ripetere non si deve appiattire sulle posizioni del governo
Ne abbiamo il diritto di essere gli interlocutori principali del Governo nell'elaborazione delle riforme degli enti locali
E non dobbiamo e non possiamo subirle come
Macigni calati dall'alto
Noi dobbiamo essere
Coloro che propongono elaborano discutono con il Governo e il Governo il Parlamento devono dialogare assolutamente con noi in collaborazione e non in contrapposizione
Se il Governo e il Parlamento non riescono a comprendere la vera importanza dei comuni degli amministratori degli enti locali
Allora a questo punto deve essere lanci portavoce le nostre richieste
A scontrarsi con il Governo per difendere le nostre posizioni
Noi dobbiamo chiedere con forza che le norme proposte dal governo dal Parlamento si attengano ai principi di uguaglianza e di pari dignità dei cittadini così come prevede l'articolo tre della Costituzione che non dobbiamo dimenticare
Occorre quindi modificare la logica per esempio con cui
Lo Stato distribuisce i trasferimenti agli enti locali
E attualmente vedono delle sperequazioni notevoli
Tra città tra i trasferimenti pro capite
Trasferimenti pro capite tra un comune e l'altro che sono sempre differenti
O comunque trasferimenti pro capite differenti fra i Comuni del Nord dei comuni del sud
Dovremmo forse addirittura
Uscire dalla logica
Della finanza locale che si regge sui trasferimenti dallo Stato
Ed eliminarla completamente per sostituirla non sovrapporlo sostituirla con quella che noi vogliamo essere la vera fonte dell'autonomia locale e cioè l'autonomia impositiva
Questo governo però sembra sordo come lo erano i precedenti alle nostre richieste ma non dobbiamo continuare attraverso lanci dobbiamo chiedere con forza all'ANCI che porti avanti queste nostre posizioni perché fino a che noi sindaci amministratori degli enti locali
Saremo costretti a elemosinare
La mancia dei trasferimenti dello Stato saremmo sempre con la spada di Damocle
Sulla nostra testa
Dei eventi di eventuali tagli riduzioni o differimenti nella loro elargizioni dobbiamo uscire innanzitutto da questa logica dobbiamo avere e dobbiamo chiedere con forza la vera autonomia fiscale
Impositiva e finanziaria
Abbiamo bisogno quindi che
Si inizia inoltre ad implementare concretare quelle norme sui trasferimenti di competenze previste legge centoquarantadue novanta mai attuata come ha detto il collega Bonelli
Mai attuati si parla trasferimenti di competenze non di deleghe che sono cosa ben diverso
In conclusione secondo me abbiamo bisogno io ripeto lanci può essere portavoce delle nostre richieste nessun altro
Di poche e chiare norme che ci consentono di lavorare con trasparenza ed efficienza
Ma io ho bisogno di una vera riforma in senso federale che in via ai nostri Comuni la necessaria autonomia
Perché non siamo noi a chiederlo ma sono i nostri cittadini
E ripeto noi dobbiamo rispondere a loro grazie
Grazie
Il sindaco Paolo Andreoli di Novara di Nogara in provincia di Verona
Abbia dovuto rientrare nel suo comune e quindi ha chiesto anche lui di intervenire domani mattina a questo punto che dovete dare un sentimento molto diffuso e chiederemo i lavori questa sera grazie