"Da Togliatti a D'Alema" presentazione del libro di Giuseppe Chiarante presso la Casa della Cultura

Buonasera
Possiamo cominciare
Un ritardo accettabilissimo
Dunque io io mi presento io sono Stefano Menichini lavoro al Manifesto non si senta
Sono stata nomini Chinellato dal Manifesto ecco
E questa sera discutiamo
Di questo libro e Giuseppe Chiarante che è uscito
Nel novembre scorso ma che insomma
Anche l'attualità politica tiene
Tiene vivo sulla sulla scena anche da Togliatti a D'Alema ne discutiamo con con l'autore che voi sicuramente
Conoscete con Antonio Panzeri che il sita dalla Camera del lavoro di Milano con Luigi Granelli che è stato per molti anni
Parlamentare democristiano qui a Milano con Nando Dalla Chiesa che
Deputato della sinistra democratica
No del gruppo misto sì perché insomma
è uno dei fondatori della Rete adesso fondatore del movimento come si tramuta dell'Italia democratica
Dunque
Io credo che me stasera possiamo fare una discussione una discussione utile e ravvicinata anche sui problemi
Sui problemi dell'oggi e sull'attualità di solito
Quando escono questi libri questo tipo di libri
Che guardano indietro
Molto spesso vengono scritti pensati e poi discussi
Con un'attenzione un po'pericolosa all'uso che se ne può fare nel presente
In genere per
Sostenere confermare o contrastare
Continuità politiche tra esperienze del passato esperienza del presente fra Progetti
Del passato Progetti politici per il presente
E anche
Tempi molto recenti
Sono usciti libri sulla storia della sinistra italiana in particolare sulla storia sulla storia del PC che avevano questa
Questa intenzione che sono stati scritti per questo raccontati per questo
Ne è stata vittima in particolare un no personaggio dalla se Alitalia che a Beppe Chiarante molto caro come Enrico Berlinguer
Ecco io credo che noi stasera possiamo più tranquillamente
Parlare delle continuità e delle discontinuità fra passato fra passato e presente
Nella storia della sinistra del PC e dei compiti della sinistra adesso più tranquillamente perché invece questo libro
In tutta sincerità non è stato scritto con un diciamo con una finalità strumentale è una lettura
Del dopoguerra italiano visto
Da un osservatorio di parte dichiarato di un di un dirigente politico di estrazione cattolica che
Milita nel PC diventa un
Dirigente nazionale
Del PC una dirigente lo possiamo dire perché questo aiuta è importante nella lettura di questo libro
Di convinzione berlingueriana
Abbastanza profonda
Si contrappone alla alla svolta
Della Bolognina
E poi dopo diciamo continua la sua attività di direzione politica nella in quella che fino a poco tempo fa era l'Area dei comunisti democratici
Quindi diciamo un osservatorio parte parziale dichiaratamente parziale ma non per questo in questo caso diciamo è questa cosa si si vede nel libro e e dichiarato
Ma non non per questo strumentale cioè non non si fa un libro e questo mi sembra già un vantaggio considerevole
Perché si vuole sostenere una tesi per l'oggi
Perché si vuole sostenere o contrastare un un Progetto
Secondo me sarebbe interessante se ne stasera riuscissimo a esplorare
Diciamo tre tre filoni che si allungano dal insomma intorno intorno a tre questioni
Seguire il percorso dal da quello che era il PC queste figure che vengono
Analizzate Togliatti Berlinguer
E poi il passaggio traumatico della svolta e lo sviluppo di oggi anche se nello sviluppo di oggi una una un avviso è è necessario
Nel titolo è citato il segretario del PDS ma nel libro il segretario del PDS diciamo è come una proiezione nelle pagine che non ci sono perché
Non è
Insomma sostanzialmente libero si ferma la soglia delle elezioni del ventuno aprile subito dopo ma non non guarda l'attualità più stretto
Ecco
Secondo me anche ne abbiamo le persone giuste questa sera per vedere
Il
In questo libro c'è una tesi che viene ripetuta
I grandi dirigenti del PC primato gli atti poi Belinda e poi naturalmente c'è qui l'autore che miliardi ho capito niente ma insomma io
Invece provo
Tra le tante cose
I gruppi dirigenti comunisti hanno
Sbagliato in un punto grave
E e cioè nell'analisi della fase economica dei momenti di scelta nei momenti
Di crisi più acuta nei momenti di svolta delle loro diciamo dei loro momenti di di direzione in particolare
Il PC secondo Chiarante mi pare dice non capi a fondo le potenzialità del boom economico degli anni sessanta e questo in cui
Gravemente
E successivamente qui cito gli atti e successivamente il Pci di Berlinguer non colse gli elementi di crisi profonda anche nel suo insediamento che si manifestarono negli anni settanta e questo causa lunga diciamo di quella che poi sarebbe stata la crisi
Definitiva del PC
Ecco
In sostanza non si videro le capacità del capitalismo di ristrutturarsi riorganizzarsi rilanciarsi
Ora questa cosa riportata nell'oggi secondo me e se ne stasera ne discutessimo sarebbe interessante può essere utile perché uno delle motivazioni forti dell'attuale direzione del PDS è proprio di
Lanciare una coraggiosa o per alcuni velleitaria operazione di riforma dello stato sociale proprio perché si chiede al partito e alla sinistra italiana di essere invece per una volta
In consonanza di essere al passo con un passaggio di trasformazione del capitalismo italiano e mondiale
Per essere per una volta in cui al passo coi tempi diversamente da quanto non è mai stato nel passato cogliere le tendenze mondiali non frenarlo e non difendersi se ne ma in qualche maniera brutte entrare di governarle
Allora se è vero tanto è vero che nel passato questo è stato uno una delle
Delle cose che il PC non è riuscito accoglierebbe cosa grave perché insomma per dei comunisti non cogliere la fase economica peccato capitale forse e quanto è vero che invece adesso si starebbe sulla sulla palla l'altra questione la quella che io chiamerei la continuità
Invece istituzionale
Adesso
Il insomma la questione del
Per la riforma dello Stato
Come occasione per per la sinistra di
Essere egemone in una fase di grande riforma delle istituzioni poter governare questo passaggio e non subirlo
Quando invece in passato essa è stata conservatrice su questo fronte la figura di Berlinguer in questi ultimi mesi è su questo punto messa gravemente in discussione apertamente in maniera anche legittima
L'essere il non aver non avevo visto le potenzialità riformiste forse forti che c'era negli anni ottanta diciamo la parte la cosiddetta parte buona
Di Craxi ecco
A stare alla lettura dichiarante fa in questo libro un'interpretazione di questo genere fatta oggi è
Sarebbe scorretto almeno per come per come io lo leggo mi sembra interessante
Prendere la figura di Berlinguer per come è descritta qui
Anche da questo da questo punto di vista infine
La questione la questione etica diciamo nella politica
Il tema dell'austerità nei comportamenti oltre che nelle linee di politica economica
La questione della delle Mani pulite
In che misura questa vicenda Milano
Caldissima naturalmente
Un altro punto sul quale la figura di Berlinguer che è un po'la figura centrale di questo libro è oggi rimessa in discussione quel tasso di moralismo quel tasso di
Chiusura in se stessi che proponeva al Partito Comunista Ascierto in maniera preveggente rispetto a quello che sarebbe poi successo in Italia di lì di lì a poco ma con ciò chiudendo il Partito comunista in un recinto che non comunicava e rendendogli impossibile
La manovra politica
Ci sono stasera persone che di questo possono
Parlare io
Dire che tutto questo nel libro poi ha un suo filone e con ciò poi passo la parola Ettore in poi mi limiterò a fare il vigile in un concetto gramsciano che Chiarante riprende all'inizio che ripropone in alcune date
Di questa rilettura e cioè il concetto dalla rivoluzione passiva
Il
Insomma quel sottofondo conservatore reazionario forte d'Italia
Che resiste a ogni passaggio che anzi in qualche maniera riesce a riproporsi
In una in un abbraccio un po'perverso però attratti anche vitale nel senso che prevale in un abbraccio fra vecchio e nuovo
Che è stato il passaggio che ha caratterizzato i primi anni del dopoguerra
Che è stato il passaggio che ha caratterizzato gli anni della solidarietà nazionale la grande sfida
Di mondializzazione della Società italiana è come a questa sfida si è si è stati capaci di resistere da parte diciamo delle forze più conservatrici e il dubbio proiettato sul presente che una volta di più in Italia questo possa essere in corso
Possa essere stato questo il passaggio a cavallo degli anni novanta ma possano ancora essere questo il grave male di questo Paese
E cioè il male di un Paese che vive apparentemente e anche sostanzialmente grandi trasformazioni nel suo Vinicio equilibri politici
Nelle sue correnti culturali eccetera ma che poi nella sostanza rimane ancorato ad alcuni ad alcuni pesi che impediscono un cambiamento coi effettivo profondo sostanziale il rischio che questa rivoluzione passiva sia anche
Come dire la zavorra che pesa sull'appuntamento decisivo per questo passaggio di una sinistra al Governo
E che questo possa essere se non si incide in alcuni punti più profondi di quelli che non vediamo adesso anche più profondi di quando non sia la riforma istituzionale
Se non si incide lì poi alla fine poco o nulla cambierà come
Poco poi se vogliamo è cambiato
In Italia negli ultimi anni rispetto diciamo non per quello che c'è nella superficie ma rispetto ad alcune tendenze profonde insomma cosa riscopriamo essere nel mille novecentonovantaquattro quindi solo due anni fa
Ma ancora adesso un Paese che ha una grande maggioranza una grande uso una maggioranza
Di destra perché questo è la società italiana al di là del del suo quadro politico
Di questo io adesso comincerei a far parlare
Chiarante cioè l'autore del libro poi
Granelli Dalla Chiesa
Ma io per la verità mi riservo di dire qualcosa di più dopo aver ascoltato gli altri partecipanti a questo incontro di stasera l'autore altrimenti rischia di ripetere quello che ha scritto nel libro
Mentre l'interesse di una presentazione sta nel fatto che porre all'autore stesso nuove in questione problemi e interrogativi
E quindi stimolare la
Anche da parte sua un approfondimento un chiarimento sulle
Sull'opera che ha
Che ha pubblicato
Quindi adesso voglio soprattutto limitarmi a sottolineare una cosa
Come opportunamente ha detto Menichini nell'aprire
Questo incontro
Il libro che ho pubblicato no no
Non ha un non è un intervento strumentale in vista del congresso
A questo trecento euro
Sottolinearlo mi fa piacere che Menichini subito lo abbia rilevato
è un libro che ho finito di scrivere come Menichini diceva non molto dopo le le ultime elezioni politiche
Pubblicato poi dopo come ovvio quindi finito di scrivere all'inizio dell'estate pubblicato da dopo l'estate
Ma quindi con un una riflessione che ancora molto lontana dai
Da un confronto di carattere congressuale
Al tempo stesso non è un libro che voglia essere un testo di storia questo è evidente
Una storia di cinquant'anni
Del partito comunista dico cinquant'anni perché parto dal dal rientro di Togliatti in Italia dal bando
Partito Comunista riprende l'iniziativa uscendo dalla dalle condizioni della clandestinità e dell'immigrazione
Comporterebbe ovviamente un'analisi assai più ampia documentata approfondita di quanto non sia non sia possibile in un saggio Breve
Quale è quello che è contenuto in questo volume
Vuole essere piuttosto una sollecitazione a riflettere sulla storia ecco questo lo scopo che mi sono proposto partendo da una considerazione che il carattere
Drammatico tumultuoso in cui è avvenuta la
La svolta dell'ottantanove in coincidenza con l'esaurimento dell'esperienza il fallimento dell'esperienza comunista nei in URSS e nei paesi di socialismo reale
Quel carattere così drammatico della svolta anche significato e poi credo anche limiti culturali del i limiti culturali del modo in cui la svolta hanno attuato hanno fatto sì che ci sia stata il per tutta una prima fase quasi una tendenza alla rimozione del passato
Quasi un anno quasi una tendenza voltare pagina
E a non compiere quella che credo sia sempre invece un'opera indispensabile anche dal punto di vista politico e la politica cioè fare i conti con il passato
Cercare di capire
Il senso dell'esperienza compiuta
E cercare di cogliere
Ciò che permane di quell'esperienza come essa ha pesato
In modo duraturo nella vita di un Paese ma anche capire le ragioni per cui si è esaurita
E e specificamente nel caso del Partito comunista italiano le ragioni per cui nonostante in molti caratteri di originalità di specificità di differenziazione
Rispetto ai partiti comunisti dell'Est e in generale agli altri alla gran parte dei partiti comunisti e nonostante la robustezza della che in larga misura ancora permane nei due partiti postcomunisti prima di tutto nel PDS USA della robustezza dell'insediamento sociale
Perché in qualche modo questo partito è stato travolto dalle vicende dell'ottantanove nel novantuno
E in modo non molto differente per lo meno almeno nelle apparenze
Di come sono stati travolti altri partiti comunisti ecco questo questo interrogativo
Su ciò che permane ciuccio e su quali sono stati i limiti è un po'
La traccia di fondo che che cerco di sviluppare nel corso di questo assaggio accentrando su due figure fondamentali cioè quella di Togliatti quello di Berlinguer
E poi sul sul significato della svolta
Mi pare che Menichini abbia bene posto alcuni temi di fondo su cui io cerco di porre l'accento nel quadro di una valutazione che sottolinea la la centralità del
Del ruolo che il Partito Comunista avuto nella costruzione della democrazia in Italia e quindi anche il grande contributo che indubbiamente ha dato a Rinnovamento allo sviluppo alla
Alla modificazione del Paese nel corso di dei decenni successivi al fascismo ecco nel quadro di questa valutazione io pongo l'accento dice Menichini a sottolinearlo ha richiamato
Prima di
E in primo luogo su
Un limite nell'analisi della realtà
Sociale ed economica in particolare della dei caratteri del dinamismo capitalistico
Questo è
è un limite che si è proposto a più riprese nella storia del partito ma che però riconduce ad una questione più generale e cioè
Quanto nell'interpretazione in qualche modo già nella nella stessa analisi marxiana ma soprattutto poi nell'interpretazione
Del movimento marxista
Sia per stato prevalente c'è stata prevalente una tendenza interpretare la crisi del capitalismo come un processo che in qualche modo
Era avviato
A primo poi a conseguenza di carattere catastrofico
Sottovalutando invece la la dinamicità
Del processo capitalistico e quindi l'esigenza di una di cogliere la crisi del capitalismo non solo e non tanto nelle contraddizioni quantitative
In cui esso con cui esso viene ad urtare quanto nei
Nei limiti qualitativi riguardanti il tipo di società
Che esso giunge a costruire
Nel caso italiano questo diciamo limite di di analisi e si è manifestata a più riprese in occasione del centro sinistra una tendenza a sottovalutare i processi di modernizzazione che si stavano verificando nell'Italia degli anni cinquanta e sessanta
E quindi molto casi arresto restando subalterni rispetto agli obiettivi riformisti ci che lo stesso centrosinistra proponeva e resta e trovandosi poi colti quasi all'improvviso dall'emergere di nuovi movimenti a partire dal sessantotto quei movimenti che pongono in discussione non solo e non tanto la crescita quantitativa della Società quanto le nuove contraddizioni le contraddizioni cosiddette trasversali rispetto a quelle di classe le nuove domande di qualità che nel
Che emergono in quella fase
E poi ancora con Berlinguer di cui pure io
Ribaltone con la l'opera
Considero estremamente importante l'opera in particolare dell'ultimo Berlinguer del secondo Berlinguer quello della del dell'austerità della questione morale del rinnovamento della politica anche Berlinguer una tendenza in una certa fase
A vedere nell'arresto nella crisi che si determina dopo lo shock petrolifero una sorta di arresto dello sviluppo capitalistico ci sono proprio affermazione quasi testuali in questo senso
E quindi in qualche a giustificare certe scelte ad esempio la solidarietà nazionale con tutto ciò che
Ha comportato
Molti voti anche di di di negativo per il modo in cui quella
Che pareva un'altra poco un altro che pure era un'altra proposta politica cioè quello dell'incontro tra le grandi correnti culturali reale del Paese
Una un'applicazione molto riduttiva giustificata con quell'analisi emergenziale catastrofica del
Della crisi economica
Che si impegna presentava nel Paese su questo un punto di discussione mi dispiace che non ci sia uno l'economista come rondini questa stasera che negli questa sera avrebbe dovuto esserci ha dovuto recarsi invece
A Roma per ragioni universitarie
Quindi il suo contributo sarebbe stato importante io credo che su questo punto su cui lascia la competenza di uno cono vista certamente del valore di lunghi né certamente molto superiore alla mia
E con il re ma io non voglio precisare molto su questo aggiungo solo una considerazione questo libro parla dato gli atti a D'Alema
Parlo della svolta la mia critica sulla svolta riguarda soprattutto un fatto
Non che evidentemente
Che non fosse né non fosse necessaria un'altra
Guardare
Al alle leggi all'esigenza di una profonda trasformazione rispetto all'esperienza precedente di fronte ma ciò che la realtà aveva messo in luce del resto già
Nel momento in cui Berlinguer aveva sottolineato
Il valore universale della democrazia e criticato alla luce di questa affermazione
L'esperienza il modello sovietico egli era un'uscita dai limiti della posizione togliattiana della via italiana al socialismo cioè il richiamo a una via particolare
E vi era invece un'affermazione che portata alle sue logiche conseguenze significava che
Non era socialista una realtà
Che non era democratica in quanto
Il valore della democrazia era fondamentale quindi l'obiettivo da porsi non poteva prescindere da democrazie e ha quindi il rovesciamento già portata alle sue logiche conseguenze questa affermazione di una
Riferimento positivo al modello sovietico quindi è evidente che degenza di una trasformazione era assolutamente dispensano che si trasforma azione doveva andare nella direzione
Di approfondire la capacità di fare i conti in modo originale
Con la società e di e di costruire su queste basi un confronto che tendesse ha già allora appunto a un processo di unificazione di energie forze riformatrici di diversa origine e non già in una voltar la pappa col TAR la pagina in modo abbastanza subalterna un'ideologia del nuovismo come fuori larga misura la svolta dell'ottantanove
Fumi con le conseguenze con la limitazione che Cano caratterizzato l'esperienza successiva
Ecco il D'Alema perché ad Alda D'Alema da da Togliatti a D'Alema io
è vero è un po'fuori della del percorso storico che è indicato c'è forse qualche cosa di più parolacce un riferimento ad una
In positivo riferimento che già critiche critico insieme al tempo stesso c'è un riferimento in positivo una linea che rispetto a quella che nella svolta aveva avuto c'era ma ripresa dalla svolta ma poi era culminato in un insuccesso tra il novantadue e il novantaquattro
Una ripresa del ruolo del PDS sulla base di una politica delle alleanze del rilancio del ruolo del partito della politica delle alleanze che in qualche modo riprende un'antica tradizione
Del Partito comunista e la riprende in modo molto a corto in relazione ai problemi che si pongono nel governo del paese
E questo è un aspetto direi evidente di in qualche modo positivo perché è quello che consente di sconfiggere la destra e di giungere alla vittoria del ventuno aprile dall'altro lato credo un limite di manovra politica ecco che anche queste l'altro limite che io trovo tutta la sala nella storia del di Togliatti anche di Berlinguer
Il prevalere dei momento politicista dico rispetto a quella riflessione gramsciana sull'egemonia sul costruzione del blocco storico sul processo di cambiamento come processo che vada oltre i limiti di una rivoluzione passiva avuto quel limite policistico che in qualche modo io temo possano ripresentarsi possa essere
Una tentazione continua anche nel nella storia della sinistra ho già detto troppo mi interessa sentire gli interlocutori di stasera
Sì do la parola a grazie
Ma io ho letto questo
Volume degli volumetto di Chiarante
In una continuità con il suo saggio precedente sulla democrazia difficile
E faccio questo riferimento
Perché pur essendo notevole come importanza la riflessione che nelle prime due partite
Chiatante fa sotto gli atti e Berlinguer
E certamente alla terza quella proiettata
Sull'attualità politica e quindi è per natura problematica aperta incompiuta
Che richiamammo un po'la nostra attenzione non essendo noi degli storici e non essendo noi
Degli specialisti
E lo sguardo sull'attualità secondo me non è separabile
Dallo sforzo critico precedente
Che metteva in evidenza la sottovalutazione anche da parte della sinistra italiana
Del pericolo dalla destra
E il risveglio amaro che ebbe su tutti con le revisioni conseguenti
La a dopo la vittoria di Berlusconi definitiva
Fu per tutti una presa di coscienza necessità di correre ai ripari cd la democrazia al di là dell'alternanza dei blocchi elettorali era tornata ad essere una democrazia è difficile difficile anche perché in Italia esistono a destra ancora non omologabile alle destre tradizionali europee occidentali e così via
Quindi l'apertura che c'è alla fine di questo dibattito sull'attualità
Sì collega certamente alla riflessione su Togliatti e su Berlinguer Roma non può prescindere
Dalla lettura ancora per me puntuale e importante
Devo delle ragioni del successo da destra
Frontale quale poi nasce fatica l'Ulivo il centro sinistra la situazione attuale
Ecco questo richiamo naturalmente molto schematico
Dalla possibilità di una lettura insomma
Non non trascurabile anche dalla prima della seconda parte
Perché l'ha ripetuto momento a fa
Chiarante lo leggo nelle ultimissime
Richiede il suo saggio
Quando dice
Non si può o
Non si può fare criticamente i conti col proprio passato
Se non affrontando con serietà anche la storia la storia che sta alle nostre spalle cioè non si possono affrontare come dal presente senza una riflessione attenta
E non una rimozione come è stato ripetuto dalla storia del passato ma questa attenzione alla storia molto proiettata sulla attualità a me è quella che interessa di più
Ho già avuto modo di dire in un'altra occasione proprio discutendo di questo libro come sia suggestiva
Proprio in polemica con questa facile rimozione alla rilettura critica dichiarante fa di Togliatti e di Berlinguer
Non c'è il tempo di approfondire questi argomenti ma anche per chi ha sempre seguito
Da uomo non di sinistra le vicende della sinistra come vicende importanti tra la democrazia italiana
La rilettura di due protagonisti dalla storia italiana e e molto importante già dei crudi è una rilettura che rompe finalmente la oscillazione continua tra mito demonizzazione
Una volta non si poteva discutere nulla adesso si ridiscute tutto ma c'è una via intermedia per comprendere in che misura questi protagonisti
Dalla vita italiana del dopoguerra hanno influito sulle vicende storiche che sono la premessa di quello che noi viviamo anche adesso
Quindi io trovo anche dal punto di vista dell'indirizzo storiografico
Molto interessante questa rilettura critica di Togliatti e di Berlinguer
Riprendendo l'idea gramsciana della rivoluzione passiva cioè dei limiti che una versione politici Istica dall'azione di queste personalità allacciato non la lingua italiana
E qui una lettura non banale dalla famosa doppiezza togliattiana che non era solo un barcamenarsi tra la politica interna alla politica internazionale
E i rilievi Chiarante ATO sottolinea molto bene anche mettendo sotto riflessione critica la stessa via italiana al socialismo non soltanto questo
Rapporto tra la situazione nazionale quella internazionale e c'è una secondo me riproposizione attenta
Di Berlinguer in tutti i suoi passaggi dalla dagli articoli sul PCI il ai discorsi sulla città austerità alla frenata sulla solidarietà regionale sul ritorno all'opposizione anche questa mi pare una riflessione molto più attenta l'ho detto anche in altre occasioni con altri protagonisti molto più attenta di quella che non condivido assolutamente dalla Miriam Mafai che pretende oggi di teorizzare
Che sale Piccini avesse seguito il Craxi non tangentisti dramma politico avrebbe superato la sua crisi su questo sono in netto dissenso perché ricordo l'arroganza il tono autoritario il presidenzialismo il disegno di sconvolgimento dalla sinistra che c'erano alla politica craxiana quindi quindi rileggere Togliatti in questa versione diversa meno mitologica ma nemmeno tale da sottovalutare l'apporto che ha dato questo protagonista la vita italiana io ho visto qui più diritto agli atti del discorso su Giolitti che non il Togliatti dalla svolta di Salerno il discorso sarebbe molto
Molto complesso ma è molto importante ed Berlinguer ripeto anche lui con la con il dramma di una partecipazione alle responsabilità sia pure indirette di governo nella coscienza che i tempi non erano maturi velocizzazione e così via
Credo sia di scarso interesse per il presidente Emma lo devo dire che io sono stato molto colpito da questa rilettura di Togliatti e di De Gasperi con i loro limiti rispetto ai nei termini della rivoluzione passiva rispetto all'intuizione gramsciana del rinnovamento etico e culturale della politica perché ho visto in parallelo il ripetersi il riflessione critica
Parallela che ha investito in veste tuttora il cattolicesimo democratico
Anche De Gasperi al pari di Togliatti si è esaurito in una manovra politico parlamentare che non ha tenuto conto dei richiami di Dossetti che invece erano richiami
Anche loro in termini direi di rinnovamento culturale morale dalla politica molto più profondi e molto più radicati nel Paese
Così come il Berlinguer combattuto controversa e discutibile che ci viene presentato cui appunti di affinità
Più che col nuovo dall'attenzione al pc del Moro post contestazione quando denunciava il limite dei partiti e richiamava la necessità di tener conto di quei fenomeni giovanili sociali e sindacali che avevano provocato la crisi degli tradizionali assetti parlamentari quindi chiudo la parentesi a me interessa molto questa rilettura parallela perché credo che anche nell'ambito dalla storiografia del cattolicesimo democratico ordinerà un po'uscire da quella sterile contrapposizione
Dossetti a De Gasperi che eletta molto superficialmente anziché approfondita nei termini che richiederebbe anche l'esperienza molte peraltro ma chiusa questa apparente
Ripeto la terza parte di di Chiarante affonda le radici in questa rilettura critica dell'esperienza di Togliatti
E di Berlinguer non sono sotto il profilo della linea politica
Delle scelte parlamentare
Della ma preoccupazione per la democrazia italiana ma anche con me tornato sottolineare efficacemente un momento fa Chiarante anche in rapporto al limite
Di essere stati come comunisti piuttosto pendolare nella valutazione dei cambiamenti del capitalismo secondo la vecchia affermazione dal dall'equilibrio fare catastrofe mutamento evoluzione che ha finito col non capire anche certi processi di modernizzazione se non realizzati ma certamente agli atti anche col centrosinistra e quindi capisco che sia in rapporto alle esperienze storiche come ricordato sia in rapporto ai limiti
Di comprensione delle trasformazioni reali del sistema economico e delle democrazie italiano non ci sia nemmeno una richiamo storico questo sommario confermerà Luís non ci sia alcuna nostalgica per capitoli che sono passati la solidarietà nazionale il compromesso storico il vecchio modo di concepire le alleanze parlamentari sembra chiusa anche per Chiarante in questa riflessione
Ma la terza parte questa è la mia osservazione
Più conclusiva e più più attuale terza parte
Che interpretando il valore positivo e anche i limiti di nuovi visti dalla svolta di D'Alema
E affrontando il problema del PDS non in termini di una vigilia congressuale ma in termini di maggiore respiro
E lasciando aperte molte delle questioni che sono sospese questo approccio dalla terza parte
Viene il caso di domandarsi e anche Chiarante dovrebbe un po'risponda è questo
E più avanti l'elaborazione attuale rispetto ai limiti di Togliatti e di Berlinguer oppure e altrettanto evasiva al di là dalla utilità politica immediata del prezzo dei grandi questioni che sono state oggetto della riflessione precedente a me pare che questo sia un punto
Determinante da da da lei finale perché non c'è dubbio
Che la svolta di centrosinistra in Italia sia di grande importanza per salvare la sostanza della democrazia nel Paese io non ho dubbi
E meno male c'è stato il risveglio dell'Ulivo o la coalizione di forze diverse di successo di stretta misura elettorale cambiamento di clima generale così via
E questo si colloca in una svolta che non ha più niente a che fare coi vecchi schemi e parlamentare ittici che abbiamo ricordato prima
Ma questa svolta l'inizio di un processo nuovo esortando difensiva
La coalizione del centrosinistra
è proiettata verso un superamento delle dei limiti dell'esperienza di Togliatti e di Berlinguer oppure nella concretezza del fare politico la rimozione di tutto e la scelta piuttosto evanescente verso un nuovismo che si ripropone questo mi sembra che è un problema che anch'io pongo non con riferimento al congresso ho esperienza in altri campi che mi dicono che i congressi passano ma i problemi restano
E il problema della sinistra italiana è un problema di fronte alla coalizione io ho visto con interesse le affermazioni di araldica del ma più recenti che che difendono i partiti non nel senso dalla partitocrazia ma nel senso dall'articolo quarantanove della Costituzione
Perché senza partiti e difficile opporsi al presidenzialismo ad una democrazia che non abbia questa di colazione diventa fatalmente una democrazia carismatiche paternalistica presidenzialista
Però questo riscoperta del ruolo dei partiti è una riscoperta in base all'articolo quarantanove e l'articolo quarantanove esplicito nel sottolineare i diritti dei cittadini nella determinazione delle politiche dei partiti stessi
Cioè non sono in piccolo dei partiti che devono ripetere l'errore carismatico e presidenzialisti dico che si sogna nelle istituzioni
E quindi ci sarebbe bisogno all'interno dei partiti stessi e di una maggiore vitalità democratica di una ripresa di elaborazione di una disposizione approfondita e anche della segnalazione dei propri confini
Il PDS che tiene conto del lezione dal passato è soltanto una generalità socialdemocrazia
E soltanto un partito americana
E una sinistra che fa parte di una coalizione avendo il senso della diversità sia Cindy a costruire questo
Ho dobbiamo assistere allo spettacolo di una concorrenza tra due sinistre una l'opposizione all'altro al governo che ripetono drammaticamente
L'ipotesi di un modesto trasformismo parlamentare antiche di un cambiamento di fondo solamente nella terza parte concludo Chiatante non lo risolve non poteva risolvere questi problemi ma li ha posti
Né io immagino che li risolva il dibattito di stasera e nemmeno il congresso del PDS come altri congressi di altri partiti però ritengo che il merito principale dichiarante con la sua provocazione con la sua riflessione è quello di aver rivalutato il pensare politico
In una fase di così sbaraccato pragmatismo nel quale basta vincere le elezioni per governare il Paese e non ci si pongono più i problemi grossi anche inserito del precedenti sono stati posti
Mi sembra che l'invito a pensare a riflettere a rileggere la storia criticamente ma tenerne conto anche nell'attualità nel presente sia il contributo più prezioso che ancora una volta Giuseppe Chiarante ci ha dato
Io do la parola adombrata dalla Chiesa però andando prima
Volevo leggere questo brano sta parlando del famoso secondo Berlinguer figuranti chiaramente prima
E delle critiche rivelano Robin venivano mosse diciamo dopo la il cambio di politica usciti dalla solitaria solidarietà nazionale
Da chiedergli è rivolta innanzitutto di scarso realismo di massimalismo il moralismo intransigente di irrigidimento antisocialista e di cedimento suggestioni operai gli stili che spingono verso uno scontro frontale con i partiti governativi rischiano di compromettere bene
Se se se l'aspetta
Innanzitutto sulla questione la scala mobile la stessa unità sindacale questa è la critica questa è la critica che ai al al secondo Berlinguer diciamo muove
La la la destra del partito
Ed è una critica è chiara anche Chiarante come già si vede da come raccontata non condivide però io faccio l'avvocato del diavolo e dico questo Berlinguer qui che diciamo la destra critica in questi termini
E è il Bellini perché perde
Come per altri versi è il bene e il Berlinguer diciamo che anche per i poli più diciamo
Simpatizzanti dei suoi critici a il minore la minore capacità di attività sullo scenario politico
E allora la domanda che mi viene fatto che inutilmente mie da fare su questo Berlinguer simbolo per l'Italia della moralità della politica eccetera è ma è impotente sempre necessariamente una politica che faccia diciamo del principio
Del principio morale
Il suo ispiratore fino al punto da tagliare e dare Shed e da e da autolimitarsi nella manovra politica
è sempre necessariamente perdente come è stato in questo caso per Berlinguer prima si parlava di Dossetti sarebbe troppo lungo parlare in questa sede poi è improprio di Dossetti a questo proposito ma si potrebbe anche fare questo riferimento
E si potrebbero fare dei riferimenti più attuali tu mi sei mila persone indicata per parlarci ha fin qui
Non capisco anche perché capisco la domanda tra potremmo approdare una prima risposta
Che ampia immediatamente il il quadro della riflessione
Ha perso Berlinguer ma ha perso anche chi lo criticava per il suo moralismo che questa è una constatazione che fa Chiarante
Cioè alla fine degli anni ottanta e all'inizio degli anni Novanta l'appuntamento con la grande crisi del sistema politico uscito dalla
Dalla Resistenza
Tipici
Arriva logorato dalla sua immagine morale
Attesi dichiarante questo uno dei prezzi che paghiamo
Al fatto che si sia voluti andare al di là di Berlinguer dopo la morte di Berlinguer
Cercando di liberarsi di uno dei suoi lasciti teoriche cioè la centralità politica dalla questione morale
Quindi se vogliamo perde Berlinguer e perdono i suoi critici da questo deduciamo che
Vacca
Io credo che
Ci sia
Se vogliamo partire proprio da questa domanda che mi sembra di grande interesse perché voglia riguardare le vicende dello di ieri anche pensare alle vicende del futuro
Ci sia l'esigenza a partire da questa domanda di dare una
Interpretazione più generale di Berlinguer
Che è un'interpretazione molto complicata maledettamente complicato perché io non so se ci fosse quanto si possa parlare del primo del secondo Berlinguer
Credo che si possa parlare di fasi politico in cui Berlinguer esprime se stesso attraverso delle parole d'ordine che accentuano uno o l'altro dei problemi della vicenda nazionale e d'altra parte Berlinguer dei primi anni Ottanta si trova ad avere a che fare con qualcosa che è cambiato profondamente dentro le istituzioni
Perché
C'è qualche cosa che viene perfino simboleggiato dal cambiamento
Cioè quando lui viene fischiato poco tempo prima di morire al congresso del Psi di Verona mi viene fischiato non diciamo la verità non come capo del Partito comunista e viene fischiato come leader della questione morale
E se questo accade vuol dire che accade successo qualcosa di profondo nel viscere della società e della politica italiana
Così come quando al congresso della lega viene fischiato il sindaco di Bologna appena parla di solidarietà anche lì vuol dire che qualcosa di profondo accaduto nella politica e nelle viscere della società italiana
Ci sono cioè dei momenti simbolici
Quei fischi sono il segno che i Berlinguer degli anni ottanta si confronta con una società che è cambiata rispetto agli anni settanta
Al successo nel settantacinque settantasei sull'onda dei gravi scandali della democrazia cristiana coinvolto democrazie cristiane sistema pubblico soprattutto quegli scandali delli rifondi Fondital casse la vicenda di piazza Fontana eccetera però gli scandali che si muovono tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta sono degli scandali che mutano in qualche modo anche
Il rapporto tra istituzioni senso comune e cultura politica e per questo io credo che la risposta si possa dare in parte in gran parte dal incominciando dal libro di carattere perché Dante è un libro berlingueriano interne i giudizi di valore
è un libro adesso sono molto parziale gramsciano perché da una grande importanza una mozione alla quale io sono molto attaccato clou del senso comune ma anche a una rilevanza politica altissima
Ed è a partire da il giudizio di valore su Berlinguer
è i colui che ha innovato di più diciamo del patrimonio politico del PC
E a partire dall'importanza della categoria del senso comune rivisita la la storia del del Partito comunista
E poi del PDS in una continuità io vorrei anche accennare agli aspetti di continuità che mi sembra di cogliere poi ognuno ovviamente la Giliberti attraverso i suoi occhiali che sono se le sue categorie culturali politiche prediletto
Però per tornare a Berlinguer
Io credo che
Il Berlinguer che porta
Il PC
Dentro
Lo schema della solidarietà nazionale
Non sia un Berlinguer al quale non importa nulla della questione morale
Perché il PC vince le elezioni proclamandosi il partito delle Mani pulite
Nel pieno degli scandali nel pieno di una una situazione che mette in crisi proprio la legittimità morale di una classe dirigente
Si presenta con il partito domani sono due le ragioni di grande successo il partito di Mani pulite come immagini partito e il partito del Mani pulite e l'ombrello della NATO
Poi c'è tutto il movimento che parte dal sessantasette sessantotto che nel settantadue non da
Alcuna
Alcune Effetto sul piano dei numeri del delle lezioni ma che da un forte effetto in termini di numeri elezione del settantasei
Domanda perché il Berlinguer
Che vince le elezioni
Guidando il partito dalle mani pulite
Entra e realizza lo schema di solidarietà nazionale intorno a un governo di Andreotti
è un uomo politico che vede poco la questione morale dal momento che si allea con Andreotti che già allora era implicato nelle vicende di Piazza Fontana è nel settantanove che la commissione parlamentare
La Giunta per le autorizzazioni a procedere nega
L'autorizzazione a procedere per falsa testimonianza nei confronti di Andreotti settantasette lo testimonianza drammatica a Catanzaro
Io non credo che il Berlinguer fosse poco legato alla questione morale
Se realizza quel tipo di alleanza
Credo che abbia dentro di sé Chiarante lo dice non dice le cose sto dicendo io però fornisce la chiave interpretativa
Credo che quel Berlinguer legato alla questione morale però avesse in sé un vizio di politicismo che Chiarante rintraccio un po'in tutta la storia del del partito comunista e del PDS
E dunque dalla preminenza
Alla
Al mutamento dei rapporti di forza politici e all'ingresso in quella che veniva chiamata l'area di governo rispetto alla moralità dell'interlocutore
Perché la moralità superiore delle istituzioni sarà garantita dal fatto che i rapporti di forza politici cambiano e che il PC a una forza mai prima conosciuta nella sua storia
Nel governo degli enti locali nel capo nella capacità di condizionare l'azione di governo
E eccetera eccetera
Quindi
Quando Berlinguer coglie che cosa ha provato in questi anni di solidarietà nazionale che è un esperimento dal punto di vista della politica italiana
Se ne ritrae quasi inorridito adesso sto forzando
Di fronte a un evento che mette di nuovo a fuoco la scarsa legittimità morale di una classe dirigente del terremoto dell'Irpinia e a partire da quello
Si colloca l'opposizione e prende atto che qualcosa è cambiato nonostante la presenza al governo
Del al governo scusate dentro una maggioranza ecco
Del partito comunista forzato dal terrorismo
E poi c'è tutta la variante a variabile del terrorismo che non conta poco
Non conta ha fatto poco
E molti erano convinti e con buone ragioni che la il fatto che il Pci fosse in prima fila a combattere il terrorismo esporsi più di altri partiti avrebbe garantito per una definitiva legittimazione del PC come forza di governo il che non è stato e non questa volta per demerito del PC
Perché c'era effettivamente una conventio ad excludendum che operava dentro il sistema politico
Quindi io non vedrei un Berlinguer uno è un Berlinguer due
Uno poco orientato la questione morale e secondo fortemente orientato a questo erano una leggera è un Berlinguer che opera dentro la vicenda nazionale e fa delle esperienze di grande importanza esperienze negative e positive si ritrova anche di fronte a un mutamento del Partito Socialista rilevante
Io credo che la Mafai abbia ragione non nel senso di rimproverare a Berlinguer il suo moralismo abbia ragione nel dire che alcuni elementi di cultura politica sollevati
Dal Craxi del congresso del settantotto e anche dal Congresso di Palermo dell'ottantuno e dalla rivista Mondoperaio negli anni che andava dal settantasette al settantanove erano temi decisivi per rinnovare la sinistra in quel momento
Questo posso dire il rapporto coi con i partiti l'accettare quelle forme di di esercizio del potere politico che ricordava Granelli evidentemente non mi trovano d'accordo però mi è sembrato interessante questo filo grosso che rintraccia Chiarante nel nostro del PC
E che mi interessa proprio e cioè la difficoltà che il PC incontra nonostante sia un partito di forte radicamento sociali largo insediamento che è riuscito anche in un'opera
Fondamentale che è stata anche perché negare anche la perfino l'alfabetizzazione delle masse non in senso politico in senso letterale del termine e penso alle masse contadine eccetera un partito con un radicamento sociale così ampio che non riesce a giocare la sua partita politica valorizzando fino in fondo
Le capacità e le tendenze le dinamiche nuove della società
Gli esempi che vengono fatti fase Togliatti la incapacità di esprimere fino in fondo le nuove tendenze culturali
Il
L'intrattabile si dentro il lo schema per esempio del realismo in cultura il trovarsi indietro pale fra il viene fatto l'esempio molto calzante secondo me rispetto a una nuova legislazione
Della famiglia e quindi lo stare indietro anche sul referendum sul divorzio ed è la fase uno diciamo la fase due il politicismo
L'interpretare le spinte che provenivano dalla dalla società e dalle masse
In chiave eminentemente politica
Ecco il problema del del senso comune il confronto tra politica e morale che in realtà non è un confronto tra due categorie o due dimensioni pensate antitetiche da Berlinguer ma che di fatto diventano antitetiche nelle realtà e poi
Dopo
Con lucchetto il pensare che i cambiamenti da Società italiana sì riescono a realizzare e del scusate del sistema politico si riescono a realizzare attraverso prevalentemente o quasi solo esclusivamente gli aggiustamenti di natura istituzionale e quindi l'alleanza Occhetto Segni il comando alleanza che tende a risolvere la complessità diciamo della
Situazione del sistema politico italiano
La difficoltà a rappresentare la società dentro una teoria politica questa fu una delle ragioni mi ricordo anche quando ci fu il dibattito anche qui mi pare con Flores d'Arcais
All'inizio del dibattito sulla cosa cui Flores d'Arcais era convinto che la sinistra dei club sarebbe stato una un elemento fondamentale
Del nuovo partito democratico la sinistra dalla diciamo quella che si chiamava la cosa
E la mia opinione extra che non ci fosse una elaborazione teorica sufficiente di innovazione nei rapporti tra società civile e società politica per legittimare questo tipo di prospettiva
In effetti non è andata nel modo che si pensavo che ci si augurava perché lo rileva Chiarante questo deficit di teoria c'era
Allora il problema è oggi
Io su questo vorrei vuole proprio scrivere due opinioni
Che sono
Non critiche ma hanno dei punti interrogativi da rivolgere a Chiarante
La valutazione che viene fatto di quello che accade oggi è una valutazione positiva sul versante della capacità politica di raccordare pezzi del sistema rispetto novantaquattro
Ed è una valutazione invece più problematica sulla capacità di intervenire
Sulla società su questo ha ragione io
Penso che noi dobbiamo sempre tenere
Presente il fatto che chi governa il Paese oggi è minoranza questo non dobbiamo mai dimenticare
Perché
La maggioranza poi va conquistata anche attraverso
L'azione di governo attraverso lo fu produzione di senso comune
Allora rispetto a quello che mi sembra che dica Chiarante tra le righe perché qui la paghi diciamo diventano meno netto i giudizi meno libro molto articolato e che ogni affermazione che viene fatta passa attraverso il vaglio di di tutto una serie di ipotesi concatenate tra di loro qui il libro diventa meno netto
La mia opinione è che ci sia ancora che ci sia per un verso un aspetto positivo cioè chi governa è in grado di cambiare il senso comune
Chi governa è in grado di cambiare una parte rilevante del Paese
E d'altra parte il governo di Craxi ha modificato il senso comune del Paese
Ed io sono convinto che il senso comune possa essere modificato anche positivamente da una buona azione di governo
Dove si fanno intravedere attraverso i dibattiti fatti sulle leggi cruciali attraverso le posizioni importanti che vengono assunte nei tornanti decisivi della vita del Paese si può cambiare è anche esemplarmente
Il modo di pensare di fette rilevanti di opinione pubblica quindi su questo io azzardo un ottimismo
Cioè è vero che rimane questa difficoltà di rapporto con la società però l'essere al governo
No molte possibilità e opportunità in più
D'altra parte ci sono anche gli elementi che ci spingono a ritenere che una certa continuità ecco di DNA ci sia
Faccio un esempio
L'ha colpito molto per esempio nel settembre scorso all'epoca delle manifestazioni e secessioniste
A un tipo di senso comune che si organizzava intorno a un'ideologia anche molto radicale
Non venisse contrapposta l'organizzazione alla produzione di senso comune di cultura in grado di rappresentare un polo alternativo ma che l'affermazione
Di un esponente di rilievo del PDS fosse sarebbe ridicolo se avendo noi il ministro degli Interni facessimo delle mobilitazioni di massa
E Kyo questo francamente non riesco a capirlo perché il ministro non produce culture senso comune quando gli altri che sono complessivamente all'interno di
Ripeto di una maggioranza ecco producono cultura il senso comune
è molto rischioso è molto rischioso pensare che si Possa giocare l'azione di governo indipendentemente dalla capacità di modificare il senso comune e di mobilitare le energie di un Paese
Perché se questo accade governando ed essendo minoranza la volta successiva
La minoranza potrebbe anche restringersi
Mentre l'azione di governo io credo che vada congiunto una grande capacità di mobilitazione il ministro degli Interni non basta fare le coscienze
Può governare bene e produrre giudizi positivi ma non basta fare le coscienze ecco perché ci sono altri esempi che potremmo fare il primato della politica intesa in quel modo la stessa vicenda della data delle elezioni a Milano è un una vicenda che esprime un primato della politica rispetto le regole istituzionali ecco perché il problema è aperto secondo me
è aperto in senso positivo aperti un senso negativo e l'altra questione chiudo interessato molto la Teoria
Della doppia diversità che il PC PDS avrebbe dovuto mettere in campo e la tesi dichiarante siamo stati poco capaci di valorizzare la nostra diversità abbiamo avuto paura di gridare la nostra diversità quella che veniva gridata da Berlinguer mi ricordo un comizio qui in piazza Duomo nell'ottantatré in cui disse noi siamo diversi rispetto a questo sistema anzi siamo l'unica sinistra esistente a questo punto in Italia
Avremmo dovuto giocare di più questa diversità rispetto al sistema politico interno quindi la questione morale anche che torna avremmo dovuto giocare di più la nostra differenza politica rispetto alla movimento comunista internazionale perché non avendo la giocata fino in fondo
Quando c'è stata è crollato il muro ci siamo trovati a dovere negare la nostra stessa radi le nostre stesse radici
è un ragionamento affascinante io ho una interrogativo da da porre
Perché non credo che la dirigenza per dire questo davvero possiamo imputare alla dirigenza del PDS di di colore a coloro che hanno fondato il PDS
L'incapacità di giocare una diversità dentro movimento comunista internazionale
Nel momento in cui in ogni caso era evitavano una storia in un periodo di grandissime accelerazione cioè Berlinguer lo strappo aveva fatto non è che non avesse fatto dei passaggi importantissimo
Su questo io credo che però in quel momento sia caduta e questo è il mio giudizio una storia intera non c'è soltanto il muro ma c'è anche Tienanmen cioè anche l'eresia del comunismo produce qualcosa che nella storia delle libertà diventa inaccettabile
E allora non me la sento
Pur capendo ed essendo preso affascinato dal dal Teoria dichiarante non me la sento
Di imputare a coloro che decisero quella svolta di non avere voluto voluto valorizzare la loro diversità perché in quel momento secondo me storicamente però molto poco difendibile allora il processo dovrebbe esser fatto a una storia ancora più lontana no e allora i conti potrebbero incominciare a
Adesso le diverse
Chiedo la parola Panzeri anche lui però volevo i chiedergli forse perché un po'gli tocca
Di di esercitarsi su un punto uno dei tornanti secondo me decisivi della storia dell'ultimo Pecci
E il referendum sulla scala mobile del giugno l'ottantacinque
Che secondo me qui diciamo io faccio una critica personale Chiarante
Livida in maniera un po'sbrigativa come una occasione un come un grande scontro sociale perso per
Perché alle critiche di cui parlavo prima segui una scarsa uno scarso impegno del partito una scarsa mobilitazione quando invece quello è stato vissuto allora è credo successivamente come il dato rivelatore traumatico di quanto fosse cambiato il
Il referente sociale della sinistra italiana di come fossero cambiate le cose nel profondo
Ecco allora io intorno a quell'evento che è stato uno degli elementi fondanti della svolta secondo me al nella memoria nel senso comune
Vorrei chiederti se secondo dei ricordo lungo di quella sconfitta appunto così traumatica
Non si è poi affermato non Tex forse poi diventato nella svolta e successivamente nelle politiche sociali del PDS un punto di riferimento motivando un'ansia di innovazione un'ansia di ricerca di nuovi referenti sociali innanzi a Di come dire di stare al passo della modernizzazione memori di uno smacco così pesantemente subito
Diciamolo poi all'indomani
Sono poco dopo elezioni come o sarete enciclopedia invece PC l'avevano visto anche se con l'effetto Berlinguer diventare addirittura il primo partito
Io discuto anche di questa cosa ma se si sono le volevo non annuale che dice volevo tentare di interloquire con chiaramente
Sapete nel suo saggio è stato
Stimolante andando un po'in libertà se mi permette non voglia essere rispettoso
Perché
Credo anche che la vicenda dell'ottantaquattro in qualche modo è conseguenza delle politiche che sono state fatte
Lo stesso partito come spinto da parte dello stesso partito comunista
In libertà perché perché
Come lui dice ripercorre cinquant'anni
Di storia
Mi pare che avviene una rilettura non parte da condividere in pieno
In parte mi sembra un po'ingenerosa spiegano il perché in parte io non condivido
Lui
Dicevo una cosa che io considero molto
Molto sanzioni come seconda uno si fa la storia e quindi premetto anch'io questo perché il saggio dice quando si parla rilettura dalla storia che SIS si fosse fatto così probabilmente però
Tra giusto fare in questa maniera sono non saremmo tutti per così dire votati al destino detto
Al da condividere
Io credo che sia soprattutto il riconoscimento pieno
Alle capacità
Di Togliatti e di Berlinguer
Di aver tenuto il Partito Comunista non solo sul terreno democratico
Ma di aver contribuito al rinnovamento economico sociale e politico gioca anche politico del Paese io questo lo voglio sottolineare perché a me è parso di comprendere
Lo dico soprattutto per me che un politica l'opera più difficile quella di legare tentare di tenere assieme prima ancora che il pensiero e azione sentimenti e azioni
Lo dico perché dopo la vicenda della liberazione per tutto quello che ha comportato per una fetta importante
Anche gli stessi degli stessi partigiani che intendeva andare oltre recente non fermarsi
Dopo l'attentato a Togliatti
La vicenda del governo Tambroni lo stragismo
Tutti i fatti che ci portano a dire che c'è stato un comportamento Pio credo profondamente democratico del PC
Che ha permesso di tenere le grandi masse sul terreno democratico
E accanto a questo c'era un'operazione anche complessa che si stava facendo
Che era quella la cosiddetta questione sovietica come una chiamata
Tentare cioè di fronte ad una popolo comunista che era stato educato lo Stato guida di far comprendere far comprendere mi è parso di capire dal dalle cose che per iscritto
Che già quando arriva
Un'Italia togli a chi sa che non è più riformabile il sistema
Far comprendere quindi le riforme abilità
Dell'Unione Sovietica ed educare lo metto tra virgolette alla via italiana al socialismo e così cioè quindi l'operazione complessa avvenuta sul terreno democratico e nello stesso tempo
Il fatto di indicare una soluzione una strada diversa ai comunisti italiani ecco io voglio dire questo che propendo
Probabilmente a differenza
Dichiarante fra dare una giustificazione storica quello che è avvenuto
Cioè rendersi conto delle difficoltà oggettive nel quale ci si muoveva
Questo non vuol dire assolutamente inneggiare al realismo politico da io credo comprendere effettivamente i problemi che una fase storico diverse fase storica hanno riproposto
Si poteva andare oltre io penso di no
Poi può darsi che anche questo sia come dire una un'opinione
Che trova il tempo che trova insomma vari fattori interni ed esterni forzare
La storia probabilmente avrebbe voluto dire creare le condizioni per esattezza del movimento comunista
Forze di destra circoli internazionali io continuo a considerare che il nostro Paese è stato ed è un Paese molto frasi dal punto di vista democratico sennò non si spiegherebbe assolutamente
Quello che è successo
Da Gladio fino alla P due
Per questo io ricordo il primo punto che pongo la riflessione due poi nella nel giro finale
Che sia un po'importante ma non decisiva la critica che traspare nel libro circa l'assenza più o meno costante di analisi dei fenomeni delle trasformazioni sociali ed economiche
Nel senso che sono convinto che nell'Italia di allora fino all'Italia
Dalla fine degli anni Settanta senza dubbio un'analisi di quella natura avrebbe probabilmente attrezzato meglio
La politica del partito comunista ma non avrebbe cambiato assolutamente il coach lardo io vorrei che su questo
Ci fosse un minimo di ragionamento
Perché si intuisce che forse se no di conditio secondo il mio punto di vista i condizionamenti che c'era un sia dal punto di vista interno ed esterno non permettevano assolutamente
Anche per tutto questo io devo dire che trovo in questa parte invece un generoso alle le critiche
Emergono nel libro
Non se n'è fatto cenno ma ai dirigenti riformisti
Come fossero in qualche modo responsabili del condizionamento delle politiche del partito comunista
Mi permetto solo di sottolineare che in campo a me è parso di comprendere che non c'erano solo ed esclusivamente dalle opzioni intatti
C'erano anche delle visioni strategiche diverse fra i criteri direi diversi dirigenti del Partito comunista basti pensare ad esempio
Al dibattito che vi è stato ciò
Una raccolta di scritti prefazione De Martino polemiche fuori tempo di di Amendola
Sull'operato dei socialisti al governo
Basta riflettere ad esempio sulle il periodo del Sessantotto e dintorni visioni diverse che c'erano nel Partito comunista oppure come ultimo riferimento ad esempio sulla vicenda FIAT
O forse uno degli ultimi scritti di Amendola dopo il licenziamento dei dei dei cinquantuno
Ora io credo che su queste opzioni hanno pesato
Nella nel Partito Comunista
Non tanto ripeto non perché fossero delle opzioni tattiche la perché trovavano un adeguato consenso
Nell'ambito del Partito Comunista ai diversi livelli
Sia a livello centrale sia nel nel gruppo dirigente intermedia
Io poi credo arrivo arrivo anche all'altezza che degli ultimi vent'anni poi ci sono alcune cose che probabilmente non
Non mi trova consenziente su alcune valutazioni ci sono almeno tre Ford fatti fondamentale
Il primo
Relativo alla solidarietà nazionale
E al governo delle astensioni
Io credo spero di ricordare bene in qualche modo come è maturato
Strategia e poi il governo dell'astensione entrate ma il voto
Dato in quella maniera senza discutere a fronte del rapimento Moro
Ecco ma credo che uno dei temi sui quali
Mi portava a non essere consenziente sull'analisi che viene fatta che
Se si può discutere con il secondo
E che forse a quell'epoca sarebbe stato utile opportuno non aderire ad una idea di governo delle astensioni ma entrare direttamente al governo ricordo che fu una discussione questa
E non so bene anche nel momento in cui si afferma una cosa di questa natura se avesse trovato consistenza so solo che però era un'azione in campo che a mio modo di vedere poteva e doveva trovare
Possibilità di uscita
La seconda valutazione che
Riguarda la cosiddetta seconda svolta così viene definita la seconda svolta di Salerno
Il progetto di un'alternativa
Io ricordo del resto anche tu lo ricordino al
Nel libro
Il PC in qualche modo rompe
L'idea del governo dell'astensione su una vicenda che pagheremo casa
Come Paese
Quella dello stile
Dallo stile
Fu una valutazione strategica nel modo di vedere del tutto
Appunto perché credo da questo punto di vista che hai ragione nel dire che i fenomeni anche economici non si comprendono poi
Vi è poi vi sono poi le elezioni dell'ottanta
Con una perdita del quattro per cento
Che peso hanno maledettamente
Nella identificazione di un'altra politica per quanto riguarda il partito comunista e poi le cose che ricordava Dalla Chiesa il terremoto d'Irpinia che fa in qualche modo tutt'uno crea le condizioni
Per determinare una strategia di alternativa democratica
Ecco io volevo porre un interrogativo su questo
Nel libro io non non troppo ma
Non c'è mai nella storia del partito comunista o probabilmente c'è piena viene stanze segrete nel comitato centrale senza essere pubblicato sull'Unità
Un'autocritica
Sembra che ci sia una politica senza soluzione di continuità
Si passa con
Tranquillità tra fornita tra virgolette cerchiamo di comprenderci su questo da dal governo dell'astensione solidarietà nazionale all'alternativa democratica
C'è una sorta di cambio della delle parole d'ordine che però ecco qui forse c'è un punto di Haiti analisi che mi trova consenziente non uccidono assolutamente
E complessivamente sul corpo vi dico
Del partito comunista
Che insiste in qualche modo nella nella vecchia
Nella vecchia politica
Basterebbe vedere ad esempio
Forse a Milano dovremmo anche riflettere su questo
Quando avviene questa tra virgolette rottura anche se non viene identificata come rottura connessi insiste continuamente nelle amministrazioni locali
Come si insiste utile
Insomma io credo che su questa vicenda sfuggono su alcune dinamiche reali
Come ho detto prima ciò che succedeva le amministrazioni locali del ricordo ancora credo fosse il mille novecentottantatré che c'è del congresso
Perché sia girando è successo quello che è successo a Torino primo sintomo
Emerge io credo quindi anche qui il fato che sfugga dinamica della questione strategica dell'incontro tra le forze popolari mi pare che ci sia una
Una cosa che non si salda mai nella politica del PC
La questione delle alleanze e i rapporti tra i partiti
Visti sostanzialmente in contrapposizione questo tra l'altro è un tema che ancora oggi aperto
Ad esempio nel dibattito tra ulivisti e coloro che invece ritengono che la funzione del PDS sovrapposizione
Importante ancora
Però non si è mai risolta questa di suo discussione l'incontro tra le grandi forze popolari cattolici socialisti comuniste
E il rapporto con i partiti che un qualche modo non trovava una coerenza con questa ispirazione complessiva
E poi infine sempre rispetto a questo sfuggite delle dinamiche reali
La capacità di messaggio di quegli anni non sono sostanzialmente d'accordo con quello che diceva andando su questo
Un messaggio della prima epoca del Partito socialista che non tiene assolutamente conto
Cioè anche queste in via dalla grande riforma che poi in realtà si è risolto
Essere una roba Ca'
Però era un'idea che probabilmente poteva essere in qualche modo fidanzata perché aveva il significato del rilancio dal rinnovamento delle istituzioni e così via
E il terzo punto
Riguarda proprio ottantaquattro
La mia opinione è un po'questa
Quella battaglia fu una battaglia giusta il referendum pone
Io non credo
Che quel referendum si è perso perché non
Non si fece una battaglia fino in fondo e non ci fu un impegno ricordo che il referendum
Ruppe in qualche modo la la stessa CGIL degli stessi allora il problema dall'autonomia non era così non è l'opposto come adesso gli stessi sindacalisti comunisti dalla CGIL erano in giro dalla mattina alla sera a spiegare al popolo comunista e al popolo cigiellino l'esigenza di andare a votare e di votare per per il sì
Quindi io non credo
C'era una cosa che secondo me è sfuggita sulla quale
Tu richiami brevemente nella nel nel tuo saggio
E che
Avviene una cosa importante una sua io qui questo laser una rottura sociale veri
E ci sono regioni importantissime a partire come la Regione Lombardia dove c'è una presenza Forte di lavoro industriale lavoro dipendente che puzza no acqua referente
E forse qui voglio dire
Probabilmente di non si intuisce che il risultato evidenti di trasformazioni che erano già bisogna
Nel lavoro nella composizione del lavoro sul mercato del lavoro
E problemi che io credo ci portano a fare
Riflessioni
Comuni anche sull'oggi sulle prospettive dell'oggi
Termino
Scusate lo schematismo Mario non solo riflessioni che volevo porre
Io credo che anche in quest'ottica che
La rottura con la nascita del PDS a fare necessaria
Certo come tu dici il crollo dei regimi dell'Est cerca il fatto che così come
Dopo la scomparsa di Berlinguer
Avevamo in qualche modo in Italia un pc che si stava una mano consumando e quindi era necessario un salto di qualità
Ma io credo che se non vogliamo limitare quella svolta ad una sorta di divieti
Concezione un po'confuciana per cui nei momenti di difficoltà si raddrizza non solo i nomi
Io credo che venisse in qualche modo più dal profondo cioè da una maturazione
Complessiva che era venuta nel decennio precedente e che aveva portato il gruppo faremo io credo da questo punto di vista con tutte le critiche che si possono fare un torto ad Achille Occhetto che ha avuto il coraggio di guardare
Anche in profondità a questa a questa svolta
Una cosa in più e più convinse del tutto
Si possono creare le basi per determinano una discussione vera sulle prospettive io penso proprio di sì
Io credo che non voglio tornare sulle questioni economiche sulle questioni sociali ma c'è un fatto fondamentale
Che resta problematica che sta di fronte a noi
Perché non risolve la Bicamerale che non risolve
Un'idea c'entra Lizza primizie di primato del partito più che del primato della politica
Che pure è presente nei dirigenti del PDS
Ed è quella di risolvere
Questo rapporto problematico tra politica e società
Questa questione ancora tutto aperti a me pare in sostanza che ci sia la necessità
Di rispondere in maniera positiva questo rapporto
Non si può assolutamente pensare che la strada sia quella della semplificazione
O quella della darvi centralizzazione della politica
Io credo che faremmo un grande un grave errore
Probabilmente qui rischieremmo di far cadere
Aspettative
Di un nuovo corso dalla politica in Italia
L'esigenza di riforma dello Stato l'esigenza di riforme della politica deve essere devono andare in qualche modo devono accompagnarsi e creare le condizioni di tale
Una risposta ad una organizzazione sociale che è sempre più segmentata differenziate non è più riducibile
A identità politiche lineare omogeneo
Ma bisogna prendere atto che siamo di fronte ad una situazione di una realtà che è popolata di di pluralità di soggetti di interessi di motivazioni culture e la politica deve dare risposta a questo
Se c'è un invito che io raccolgo fino in fondo
Nel libro dichiarante proprio questo
Ridare alla politica il senso e il valore
Nuove che probabilmente si è persa nell'ultimo periodo là per fare questo bisogna in qualche modo ridefinire carattere dalla politica
Io credo che su questo ci sia una grande spazio di riflessione sia per quanto riguarda i partiti sia per quanto riguarda le organizzazioni sociali
Come sindacato
Bach me pare che adesso Chiarante abbia molta materia per concludere questa discussione io voglio mettere soltanto l'ultimo mattoncino
Scrive riverso in una delle ULSS ultime pagine dell'ultima G questo libro
Nella seconda metà degli anni ottanta la preoccupazione fondamentale dei dirigenti comunisti sembrano in effetti ormai diventata
Soprattutto quei trovare un decoroso approdo una grande famiglia dei partiti socialdemocratici europei e di riuscire finalmente in Italia infrange la pregiudiziale che escludeva il PC dall'aria dei partiti abilitati a governare il Paese
Ecco
Credo che adesso faccio un gioco diciamo se il sia del PDS fosse qui ripeterebbe forse una cosa che ha già detto
E cioè che il Partito comunista
Melli negli ultimi anni della sua esistenza in quanto tale era un partito che aveva rinunciato a porsi la questione di governare il Paese
L'accentuazione della propria diversità
Da tutto il resto del
Del quadro politico era parte di questa rinuncia
E che la rottura quello che poi venne chiamato lo sblocco del sistema politico
La si rese necessaria proprio per consentire a questa grande risorsa di intelligenza e di forze e di uomini e di donne e di proporsi per quello che la politica richiede come suo sbocco naturale cioè proporsi per governare i processi e per governare il Paese ecco a me pare che in questo tuo riferimento che è un riferimento critico ancora diciamo
Rispetto agli anni della svolta
Cioè come una resistenza rispetto a questa tesi che invece ormai è una tesi che sembra non solo andare per la maggiore
Ma all'interno del partito ma che sembra essere diventato senso comune anche fuori di esso
E che
Allo Stato diciamo per come è adesso la situazione italiana sembra persino avvalorata dai fatti
Cerca dei
Affrontare abbastanza
Rapidamente
Ah molteplicità dei temi che sono stati proposti nel corso dell'intervento
Tutti hanno colto la problematicità di una
Ricostruzione e come dicevo all'inizio non non pretende di essere una ricostruzione storica in senso proprio piuttosto uno show una provocazione alla discussione
E quindi il lascia molte questioni inevitabilmente aperte
Quindi
Io ringrazio anche per la sollecitazione a a riflettere che è venuta dai tre interventi
Panzeri è partito più da lontano dalla
Ha ripercorso tutti i cinquant'anni della storia
Successiva
Alla caduta del fascismo
E
Ha sottolineato che probabilmente i dati sia interni che internazionali erano talmente condizionante che anche
Una maggiore capacità di analisi dei processi sociali lo o di approfondimento delle della compressione delle novità che andavano maturando nel Paese
Non avrebbero modificato sostanzialmente il corso degli eventi
Così come ci sono verificati
Io credo che in questo ci sia ci sia indubbiamente molto di vero
Al tempo stesso penso però che
Sia prezioso
Cercare di comprendere che cosa a suo tempo non abbiamo compreso è che in questo senso
Il mio dito Assago Area esplicitamente autocritica atto lamentare che
Molte volte mancata questa
Questo schifo questa queste
Questo dovere ecco di rendere anche esplicita la propria autocritica
E io credo che appunto
è bene farlo
Nel ripensare al passato come lontano come al passato più vicino
E questo è un metodo di lavoro
Che credo sia utile anche per comprendere i problemi che abbiamo di fronte oggi
Una critica tu dicevi che forse per certi aspetti è ingenerosa nei confronti dei ritardi che vi sono stati
Nell'analisi sul in particolare sul terreno economico e sociale dei gruppi dirigenti
Comunisti e in particolare tu fai riferimento al gruppo dirigente riformista io voglio sottolineare che la la mia critica riguarda un po'complessivamente
La
La linea
Di intervento sui temi economici e sociali del gruppo dirigente
Certo ponendo l'accento
E in particolare su quello che a me è parso un errore molto rilevante nella posizione di quello che era quella parte del gruppo dirigente che aveva la maggiore responsabilità nella conduzione della politica economica che è stato per lungo tempo
Il gruppo dirigente di
Di linea riformista ma non limitandomi a quello del piano con nessuna difficoltà del riconoscere e il giudizio sullo SME
E l'esasperazione data al tema
Del ingresso dell'Italia nel Sistema monetario europeo
Come una lei come motivo di rottura del
Maggioranza lisciare il razionale veniva no dall'ala riformista semmai veniva raro Forstall
Al dato politico sostanziale che era logoramento di un'esperienza
Ma mi pare che in altri casi c'è stato un errore dall'altra parte e
Che non è rimasto senza peso nella capacità di iniziativa del partito penso ad esempio a quel decennio tumultuoso che furono gli anni sessanta
Lei lo fa rivolgo una critica che riguarda sia la posizionamento Liliana sia quella di Ingrao e poi peraltro verso il critico la mediazione puramente tattica che tra queste due posizioni fatto gli atti
Già critico la può do una valutazione critica sulla posizionamento Liana che
Intendeva a interpretare
La a interpretare il limite del centrosinistra nella incapacità riformisti Ca'della borghesia italiana
E quindi sottolineava
Ricordiamo tutti la politica dei mille rivoli la raccolta delle diverse ragioni di rivendicazione di proteine
Lo sottolineava che da parte del Partito comunista era sufficiente a rispondere a quelli sufficienza raccogliendo
La protesta che veniva dalla inadeguata
Azione riformatrice e non c'era alcun bisogno di porsi da un punto di vista che Amendola giudicava astratto come era quello
Quindi la proposta in Graviano di un diverso modello di sviluppo
D'altro lato punto cosa che sottolineo rispetto alla proposta Ingroia mi pare che
Vi fosse in quella proposta una maggiore comprensione del del fatto che il processo di modernizzazione in realtà
Era molto più profondo e sostanziale di quanto
La linea vendoliana non intendesse
E tuttavia era quel vi era un attento un modo deterministico di vedere lo svilupparsi di questo processo quasi fosse un processo inevitabile
In inevitabile
E inarrestabile quindi immerso che comportava quasi
Un'astratta contrapposizione di ipotesi intorno alla all'avvenire della società
E molto meno invece che la capacità di
Agire sulle contraddizioni che si deduce che si aprivano anche ad una fase nuova in una fase nuove più avanzata dello sviluppo capitalistico
E tuttavia mi pare che
Il fatto di proprio della linea vendoliana di sotto di sottolineare sempre e soltanto l'elemento quantitativo dell'insufficienza
Piuttosto che l'emergere di nuove domande qualitative e ciò che fa sì che il e il partito giunga
Del tutto impreparato a alla grande novità del del del sessantotto del sessantanove quando si apre una crisi in cui invece emergono nuove domande di qualità può le domande di senso di interpretazione dei dei processi che sono in atto è lì Lisi incomincia a determinarsi quella
Quella frattura tra la capacità di iniziativa del partito e il
Sorgere di nuove contraddizioni all'interno della società che non sono più riconducibili semplicemente alla tradizionale analisi di classe
Che poi ha sviluppi drammatici nel corso degli anni Settanta nel senso nell'altro nelle
Che può quella quella frattura viene strumentalizzato in vario modo viene portata all'esasperazione disperata del terrorismo eccetera eccetera
Però rimane un dato di incapacità di intendere il nuovo che è un elemento qualitativamente rilevante io baby credo che non non dimenticare questa linea questa questa insufficienza che è stato appropriate
La azione del partito nel corso di quel periodo è essenziale anche per capire i problemi che si aprono nella fase successiva
Beh voglio subito fare una precisazione tu hai parlato di tre punti
Di tre di tre punti sui quali ti pareva punto fosse la l'analisi sviluppata nel libro non non fosse ha detto adeguata alla portata degli eventi che si erano determinate al carattere degli eventi che si era determinato il
Sono perfettamente d'accordo per quel che riguardava Codice d'azione che facevi sullo Smile come ho detto
Ma a proposito della solidarietà nazionale del Governo delle sanzioni ritornerò riprendendo l'analisi dalla Chiesa
Voglio solo notare che i io ho sottolineato la contraddizione che nella stessa coscienza
Del partito si è aperta
Nel settantasei tra l'elemento di domanda di rinnovamento che aveva alimentato il governo delle Mani pulite appunto come grande parola d'ordine che aveva portato avanti
Ha fatto avanzare il Partito comunista né sorge così questo da sei e
La la soluzione del Governo dell'astensione ben prima diciamo del del giorno in cui si al voto a favore rapimento Moro qual è un'altra cosa quello è la risposta giusta diciamo all'azione terroristica però in quel momento il
L'esperienza della della solita nazionale già in qualche modo era avviata alla fine ecco non era non non siamo più al momento del drammatico del settantasei cerca la
Il referendum dell'ottanta e la la battaglia dello data quattro il successivo referendum
L'osservazione che mi è stata fatta anche in altri in altri casi sul diverso significato anche che ebbe la la battaglia dell'ottantaquattro e
Successivamente al referendum sulla scala mobile
Io qui voglio sottolineare
Più di quanto forse non sono riuscito a fare nel libro qual è la via esatta valutazione
Io ritengo che la la battaglia dotata quattro avevano e Lo Sciuto e lo dico aveva ottenuto un risultato importante
Che era quello di costringere il governo a ritirare dimezzare
Il
L'obiettivo che si era posta avuto tenuto risolve importante soprattutto sul terreno del metodo perché nonostante la divisione che c'era stata nel fronte sindacale
La sconfitta che il governo aveva subito e era un fatto di grande rilievo democratico e da lì fu
Occorreva lavorare per ricostruire l'unità dello schieramento sindacale ciò che accade all'indomani della morte di per le guerre
Fu uno fu l'emergere di un primo dato drammatico di impotenza che veniva determinata dall'ASP
Essa divisione interna che si era aperta nel gruppo dirigente comunista già vivente Berlinguer e che diventa esplicito con la sua morte
Perché due sarebbero state le scelte logiche o
Trattare per evitare il referendum
E io ritengo sarebbe stata la sua la cosa migliore posto che il posto che un risultato politico era stato tenuto
In un modo o nell'altro invitare la prova referendaria ma se si andava la prova referendaria controlla davvero con tutte le proprie forze la cosa più drammatica fu invece la
Io lo del avendolo vissuto dall'interno del gruppo dirigente comunista il lo spirito di rassegnazione con cui forse scontata quella battaglia
Che
Una rassegnazione che aveva certamente il suo fondamento nel nell'avvertire la divisione che esisteva all'interno dell'elettorato che poi si manifesta drammaticamente in particolare proprio nell'elettorato operaio
Ah che avrebbe dovuto portare appunto allora scegliere un'altra linea ma non andare
Ad una alla scadenza referendaria con un atteggiamento
Rassegnato alla sconfitta quando poi appunto la la la la la sconfitta non fu non fu neppure così drammatica sulle non era tale da avrebbe potuto essere anche un risultato più positivo ma ogni caso dicevo una delle due scelte doveva essere compiuta e non quella di una
Rassegnarsi a un dato
Come inevitabile e non ha vere
La necessaria iniziativa politica forse appunto il fatto che fosse venuto meno Berlinguer
La sua morte così improvvisa traumatica con tutte l'ondata che si vede emotiva che si determinò impedì il
Fu di ostacolo allora allo sviluppo di questa capacità d'iniziativa ma questo ha pesato molto perché da lì inizia in qualche modo quel po'
Eccesso di decadimento che caratterizzato morto per le guerre la storia del Partito comunista negli anni ottanta
Come
Mi ricollego qui alle considerazioni che faceva Dalla Chiesa
Lo ringrazio prima di tutto per il ferimento che ha voluto fare alla centralità che ha nel libro il tema gramsciano del set del senso comune della coscienza diffusa
Della
Dell'operare per questa trasformazione della
Della società come elemento fondamentale che deve accompagnare un'iniziativa politica di rinnovamento io credo che qui ci sia stato
Il limite fondamentale di politicismo che ha pensato per l'iniziativa del partito comunista che ha fatto sì
Che in qualche modo quel confine di rivoluzione passiva che non è detto che altrimenti sarebbe stato superato ma però in qualche modo fu subite dal accettato certa viso fu subito ed accettato per
L'incapacità di muovere una di sviluppare una battaglia più incisiva su questo piano ecco dalla chiesa posto l'accento sulla continuità dell'esperienza di Terni
Io credo che ci sia molto di giusto io ho parlato del primo e del secondo per le guerre ma ho anche
Posto proprio all'inizio dei tre capitoli che ho dedicato a Berlinguer la notazione che i due termini compromesso ed alternativa che solitamente vengono intesi come emblematici del Primo Periodo del secondo periodo dell'opera di Berlinguer in realtà ritornano e si intrecciano continuamente
Della della sua politica e al fondo c'è una quella che è la convinzione profonda che animò Enrico Berlinguer cioè la centralità del tema democratico ecco io vedo qui del tema democratico inteso come esigenza di rilanciare
La
Lo sviluppo della democrazia italiana dopo che la vicenda del Sessantotto era aveva fatto emergere per la prima volta una fame
Una frattura tra al sistema politico che era uscito dalla lotta antifascista e che aveva che era stato il fondamento di quella che oggi chiamiamo la Prima Repubblica
E vasti settori della società
E la rete il tema di fondo è questo e già da quel momento la questione del rinnovamento etico e dell'impegno morale come fondamento della dell'azione politica e centrale
Nell'indicazione di Berlinguer e non a caso la sua
La sua linea di partenza sulla quale ritorna poi di continuo anche reagendo Allia all'identificazione
Tra compromesso storico e solidarietà nazionale continua ad affermare che non vi erano la stessa cosa la sua linea di partenza era la convinzione che si potesse rizzare respiro e capacità propulsiva ecco per usare una sua espressione alla democrazia italiana ristabilendo il necessario rapporto tra le grandi correnti culturali ideali che erano state al fondo dell'opera di edificazione della democrazia post fascista compiendo con questo una grande scelta di su di superamento del carattere di ideologico del partito e della politica ecco questo dice
La profonda innovazione da parte di Berlinguer la sottolineatura
Che questa intesa tra diverse componenti culturali ideali e necessaria al rinnovamento democratico che questo quindi significa non già accettare
Un empirismo senza principi
Ma invece affermare l'esigenza del convergere di diverse ispirazioni culturali ideali nell'animare il POR esso di completamento di piena realizzazione della democrazia e soprattutto la ricostruzione di un rapporto tra politica e società
Che si avvertiva che stava che stava entrando in crisi
Ecco questo è il punto di partenza di per le guerre rispetto al quale la solidarietà nazionale rimane
Il momento in cui in qualche modo la
L'idea che politici Istica
Che il mutamento e che il rapporto di forze era cambiato talmente che sarebbe bastato dischiudere l'area del governo al partito Comunista attraverso l'esperienza delle astensioni per mettere in moto un processo che poi avrebbe dette avrebbe
Sollecitato un rinnovamento complessivo del sistema politico ecco
E questo limite policistico che interviene in quel momento che determina quella che oggi ci appare come una caduta tra
Il livello del discorso aperto
Con la proposta del compromesso storico l'esperienza concreta della solidarietà del governo delle astensioni intorno al monocolore
Democristiano presieduto da Andreotti che in verità si proponeva invece comunque perno estremamente continuista
Rispetto ai precedenti corre ecco quindi
L'elemento di contraddizione che proprio il prevalere di questo ragionamento intorno al mutamento dei rapporti di forza determina rispetto alle ipotesi di partenza e poi appunto
La reazione quali quasi disperata
Quando le settantanove appare evidente la sconfitta di quella ipotesi di rinnovamento
La reazione disperata che avviene in coincidenza con un mutamento profondo che si determina nella società e nella politica italiana io qui son perfettamente d'accordo col Dalla Chiesa
Non c'è dubbio che c'è stato una sottovalutazione di elementi significativi che venivano anche da certi settori della cultura socialista
Particolare appunto la la Lombardia Anna una parte dell'intellettuale di Mondoperaio eccetera ma se guardiamo bene già la proposta della grande riforma di Craxi che ed è la fine del settantotto se non sbaglio
Già quella proposta è qualcosa di
Chiede che modifica l'agenda politica che era stata centrale
Nel in tutto il decennio dal settanta fino a quel momento cioè mentre ci al centro dell'agenda politica così come era stata impostata
All'inizio degli anni settanta con quell'avvio del dialogo tra Berlinguer e Moro intorno al tema del compito della compiutezza della democrazia al ceto d'agenda politica c'era il tema della
Del superamento della democrazia zoppa della realizzazione di una democrazia compiuta attraverso l'allargamento della partecipazione dei cittadini e quindi la ricostruzione di un rapporto che era entrato in crisi tra sistema politico e realtà sociale
La svolta che si compie già con la proposta della grande riforma che essenzialmente una proposta di modifica istituzionale in funzione del rafforzamento dell'esecutivo è il rovesciamento di questa via non lo sviluppo e la e l'ampliamento della democrazia ma la sua restrizione in funzione della costruttivo in funzione del rafforzamento dei poteri del governo e di un governo intenso essenzialmente come il
Oligarchia di partiti ecco qui c'è un punto che a me pare che vada approfondito anche rispetto a certe critiche che sono state rivolte di recente a Berlinguer come colui che avrebbe Etat l'avvio a una data anti partitocratica attraverso la sua critica la degenerazione del del sistema dei partiti e attraverso la sua affermazione che occorreva che i partiti comunque facessero un passo indietro la sua però
Che i partiti dovranno fare un passo indietro rispetto all'occupazione dello Stato e dovevano tornare a svolgere quella che era la funzione indicata nell'articolo della Costituzione cioè essere lo strumento attraverso i quali attraverso il quale si manifesta la volontà dei cittadini e i cittadini concorrono alla direzione del Paese non era quindi una critica
Allora ruolo centrale dei partiti in un sistema democratico era una critica alla trasformazione
Di un gruppo di partiti in oligarchia che occupava e si partiva lo stato e le istituzioni e determinava e avviava con ciò quella disgregazione quella degenerazione disgregazione della democrazia italiana che percorre tutti gli
Gli ottanta e portare arriva poi come cosa emblematica come fatto emblematico allo scandalo di Tangentopoli ecco quindi è
Questo mutamento dell'agenda politica che si compie intorno al mille novecentottanta che spiega l'accentuazione che Berlinguer dal tema della
Della questione morale del rinnovamento della politica e
E
E anche questo è questa
Quello che viene indicato come il moralismo rigorismo in realtà certa Emo e moralità e affermazione di moralità e affermazione della dell'essenzialità del tema etico come fondamento dell'impegno politico ma non è certo fuga nel rigorismo al di fuori della politica al contrario è affermazione che la salvezza della democrazia passa attraverso un rinnovamento della politica che compatta
Una degenerazione delle istituzioni democratiche che si compie attraverso l'occupazione dello Stato ha coperto a me pare
Un punto un punto centrale per i intente a re l'opera di Berlinguer in quel periodo certo una volta dal momento della morte di Berlinguer io stesso pongo nel del libro la considerazione avanzo l'ipotesi che in qualche modo la sorte del partito fosse fosse già segnata da quel momento e
In questo senso vive vedo un processo di decadimento
Che tende a
A gestire in modo un po'rassegnato questa
Questo esaurirsi di una funzione originale specifica del Partito comunista nella nella vicenda italiana quindi certe una diversità che non viene abbandonata ma che in qualche modo si cerca di combina
Aree con l'accettazione col fatto di essere un po'simili abbastanza assimilati al sistema politico esistente tant'è vero che quando si giunge alla crisi di questo sistema politico
Il Partito Comunista i e in qualche il PDS per quanto ne erede non appare
Con una forza radicale di opposizione rispetto agli elementi di degenerazione di quel sistema politico quale avrebbe potuto apparire ma appare sia pure marginalmente contaminato e partecipe
Di quella stessa responsabilità e non a caso appunto c'è arriva poi a quello che per tanti nuovi stato motivo invitanti Dinoi stato motivo di sorpresa che nel novantaquattro le forze di destra Pajero
Come quelle più nuove rispetto al passato di quanto non appaiono le forze che erano state all'opposizione nei confronti del sistema del sistema politico
Nel sistema politico prevalso negli anni ottanta
Era possibile essere fare diversamente io questo domanda la pongo nel libro rispetto come ragionamento autocritico rispetto alla fase in cui ho avuto le maggiori responsabilità cioè dopo la morte di degli anni sedici successivi alla morte i Berlinguer con la segreteria Natta
Non lo so io credo che forse qualcosa era possibile fare di
Al c'erano alcune linee di sviluppo della diversità fermata da Berlinguer che dovevano essere portate alla loro logica conseguenza ad esempio sul piano internazionale
E lì giocò in modo contraddittorio lo stesso avvio dell'esperienza Corbaccio via sembrava come si poteva non essere no favorire non appoggiare l'esperienza Gorbaciov perché si richiamava alla critica che al modello sovietico era stata sviluppata dei Comunisti Italiani affermava di avere un maestro in Enrico Berlinguer eccetera dice però questo in qualche modo fece rifiorire all'interno del partito l'illusione circa una riforma abilità del sistema sovietico
In senso democratico il senso e anche rispetto alla sua che alla sua caratteristica stato centri che ha
Che ne ha determinato poi la la la crisi paralizzante
Una riforma abilità che invece era perduta da tempo ma
Però già agli negli anni di Berlinguer e subito dopo la sua morte quella che era la conseguenza naturale della sua affermazione sulla carattere fondamentale
E la democrazia politica come e senza di una società che volesse essere socialista avrebbe potuto essere portata le conseguenze estreme io credo che non ci sarebbe giusto
E sin da allora probabilmente occorreva porre al di fuori della SIP situazione traumatica in cui il problema fu posto
Nel mille novecentotrentanove al momento della caduta del muro di Berlino il il tema al grande tema della costruzione della nuova sinistra non più caratterizzata da allegare ai
Le vecchie ideologie ormai logorate che aveva erano state dominanti del secolo appena che si andava chiudendo ma
Caratterizzata dalla confronto tra coi problemi nuovi dalla capacità di far convergere diverse ispirazioni ideologiche e culturali che avevano in animato le differenti esperienze politiche
C'è un'ultima domanda alla quale devo rispondere quella su cui ha posto l'accento particolarmente Granelli ore grazie Granelli per tutte le altre considerazioni che ha svolto a proposito del libero ma
Sento di dover rispondere in particolare la sua domanda che è quella circa la
La
Il valore della analisi da un lato il dell'iniziativa politica dall'altro che in via di sviluppo che viene sviluppata in questo momento ma io credo che nove dubbio che
E in un momento così profondi che caratterizzato da tante diversità rispetto alla fase storica in cui degli anni settanta dei primi anni ottanta anche l'analisi di
Ci appare indubbiamente più consapevole
Di quelli che sono i problemi che i processi di trasformazione che sono avvenuti in Italia e nel mondo pongono ad una forza di sinistra Debbio tutta
L'analisi intorno ai processi di mondializzazione intorno alle profonde trasformazioni dell'organizzazione produttiva e sociale eccetera è certamente molto più avanti di quanto non fosse dieci anni fa
Il problema è
Di
Non soltanto appunto di di approfondire adeguatamente l'analisi ma il problema è di sapere se la sinistra abbia oggi risposte che sono all'altezza di questi temi
Qui della portata di questi temi e di non cadere nell'illusione mi pare che anche Panzeri lo studio del NARS giustamente che possa bastare una
Risposta è che efficiente sul terreno delle modificazioni del sistema politico per stabilire un nuovo e fecondo rapporto con i processi di trasformazione che avvengono sul piano sociale quindi per
Incidere sui
Sulla sul sul
Tipo di trasformazione sociale che è in atto ecco il a me io credo che questo problema è aperto mai aperto non solo per la sinistra italiana è aperto un problema ormai che si pone come
è un problema che sempre di più a carattere europeo e mondiale
Il punto sul quale non
è giusto insistere
E mi pare che proprio oggi questo è tema che conserva una piena attualità
Affermare la il fatto che non esiste una politica
Che possa essere vincente separata
Da una capacità di modificazione degli orientamenti dei rapporti di forza dei modelli di comportamento delle dell'organizzazione a livello sociale
Quelli che c'è un punto che io credo conservi un valore decisivo rispetto al quale
C'è
Un limite di manovra politica un limite di politicismo che un rischio costante nel quale RIS nel quale c'è il pericolo di cadere
Sì a quel si pongono a questo proposito anche i temi punto di una quale tipo di organizzazione dei partiti della politica del fare politica sono necessari per fronteggiare i problemi che oggi abbiamo di fronte è giusto certamente
Reagire ad una critica demolitrice del ruolo dei partiti che rischia di condurre verso forme di plebiscitario Isma'estremamente pericoloso
Ma è necessario proprio per questo che i partiti si attrezzino per essere
Quanto mai aperti ai processi e alla domanda sociale e alla partecipazione effettiva dei cittadini
Ed è e rispetto a questo obiettivo siamo ancora molto lontani e in questo senso anche il processo di costruzione di una nuova formazione politica della sinistra da un lato appare
Estremamente auspicabile
Proprio per superare i confini delle vecchie esperienze ma al tempo stesso
E evidente quanto sarebbe pericoloso senso si riducesse ad una semplice sommatoria dice settori del ceto politico incontro tra stati maggiori non riuscisse a coinvolgere più largamente quel
Bene energie di trasformazione quelle esigenza di che ci sono
Presenti nella società italiana che quelle domande di effettivo rinnovamento che attraverso
Livelli di iniziativa che sono molti casi diversi dal da quello che è l'operare politico si manifestano all'interno della società quindi io credo che sia siamo qui di fronte a una questione che non si può non porre altro che in modo estremamente problematico
C'è certamente nel mio libro gli accenni che sono contenute nell'ultima parte sono molto meno precisi di quanto non siano le considerazione che svolgo suo alt i punti della vicenda storica del Partito comunista ma in qualche modo lo sono per necessità di cose perché qui siamo di fronte ai problemi che
Dovremo affrontare dovremo affrontare nei prossimi mesi e danni
No non credo che nessuno possa pensare alla fine di una esperienza estremamente traumatica quale è stata quella compiuta in questo Jack
Lo di potere a tavolino dare ricette per il futuro centrata piuttosto di cercare di individuare i problemi intorno ai quali lavorare
Tentare di operare con quel impegno con quella coscienza che sono indispensabili per dare un fondamento solido all'azione politica
Grazie a voi gli astenuti grazie agli intervenuti qua no
Abbiamo fatto molto molto lungo va meglio
Diciamo Tusek