"La nota di politica estera"

In Albania il presidente Berisha ha accettato i risultati del voto Berisha dovrà accedere ai socialisti di Fatos Nano ma il pretendente al trono ne cantò Q alleato di Berisha contesta i dati ufficiosi del referendum tra monarchia e repubblica la crisi albanese
Cerca Twitter a brogli presunti ai danni dei socialisti rischia adesso di riesplodere quindi con altri presunti brogli stavolta a loro favore
Durante la campagna elettorale ne cantò pure è stato molto attivo si era comportato anche con grande coraggio personale affidando sin dall'inizio le profferte in distretti per lui pericolosi spesso è stato accolto dal portate promotori come nel Sud socialisti barricadero a Valona a volte anche da raffiche di mitra dirette contro il suo convoglio eppure ha svolto la sua propaganda per intero per il referendum tra monarchia e repubblica che ieri tenuto effettivamente con le elezioni politiche e la svolta in modo tale da dimostrare che la sua figura la corona la monarchia la sua stessa persona disprezza la politica i confini interni ed esterni che dividono gli albanesi tra di loro le capitò qua applicato ovunque la risurrezione del nazionalismo albanese non a caso si è presentato come il re gli albanesi e non dell'Albania una promessa che significa molto da Tirana a Scutari al Nord e perfino al Sud che detesta lecca per la sua alleanza pre-elettorale con veri
Cioè
Gli albanesi che vivono fuori dell'Albania sono in grado di destabilizzare i Balcani dal Kosovo formalmente il serbo ma vietato per oltre il novanta per cento da albanesi al Montenegro alla Macedonia giù giù fino alla Grecia intento a contare i denigratori che come nell'ex Jugoslavia rappresentano le frange estreme del nazionalismo etnico nel merito dell'Anatolia in un clima di riscaldamento generale che ha costretto gli albanesi dal banja ad attingere ai magazzini alimentari di Stato per prepararsi a difendere la propria casa da non si sa chi probabilmente da iberica e di tutte le risme in un Paese che si è armato per paura del caos con i due partiti principali quello socialista e quello democratico
Divisi da una rivalità dalla sfida all'ultimo sangue con i clan mafiosi chiudono a riccio radici Isola dei rispettivi capi e dei loro candidati con le varie zone separate da odi secolari forse gli albanesi e non semplicemente quelle tradizionali il primo anarchici e cattolici di Scutari del Nord hanno visto in lecca nella monarchia il punto di riferimento che non poteva essere più costituito da beni cioè e neppure da Fatos Nano il leader socialista troppo legato al pessimo ricordo del vecchio regime comunista il terrore le armi hanno determinato una valanga di voti per i socialisti mi per i socialisti in parecchi ristretti mentre il voto a Brescia non ma tra monarchia e repubblica voluto in extremis da Berisha e stato forse più libero ed è qui che il ritardo nella proclamazione dei risultati ufficiali fa venire sospetto non solo ai monarchici di brogli elettorali ancora una volta non tutto il bene è stata una parte tutto il male dall'altra i socialisti non sono angeli reperire Shannon è il demonio anche se adesso scruta la protesta monarchica paradossalmente la permanenza di Berisha
C'era la più
Ridente fino alla formazione del nuovo con
Erano socialista
Garantirà la tenuta del sistema perché rappresenta la copertura lo scuto l'attrice il re dei quadri del regime oggi perdente che sarebbero altrimenti tentati di fronte al crollo del loro capo di veri e cioè di evitare la purga probabile menando le mani facendo scorrere il sangue gettando l'Albania nuovamente nel caos la morale della favola che molto può una favola e che l'Albania dopo il primo turno elettorale e dopo il referendum tra monarchia e repubblica e inattesa del ballottaggio imminente e tutt'altro che stabilizzate avviata verso la normalità istituzionale e la ripresa della democrazia sospesa negli ultimi mesi
In questo clima l'annuncio del ritiro dei militari italiani della missione Alba a partire dal prossimo diciotto luglio suona come una fuga annunciata più che il segnale della normalità incipiente consegnare difficilissimo inquietante quali che vita via non vedesse l'ora ritira fuori le truppe da un inferno nel quale potrebbero fare davvero poco con il mandato che hanno con i tanti tenuto alleati europei che remano contro ed ecco che vengono al pettine i nodi della missione il nodo l'incapacità italiana di Contu corre un'iniziativa propria senza il sostegno del resto dell'Europa la fragilità di una maggioranza che sulla spedizione albanese si è spaccata di un Governo che sotto i colpi della crisi ha da
Niente per poco non cadeva ma che ce ne andiamo e dopo di noi viene il dubbio che il successo della missione Alba finirà col trasformarsi in un clamoroso insuccesso