"Lavoro per tutti" manifestazione con Fausto Bertinotti organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista presso la Galleria Principe

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Grazie
Care compagne e cari compagni
La manifestazione di oggi
E vi ringrazio innanzitutto per la partecipazione svolta combattiva
Che anche oggi siamo riusciti a mettere in campo come Partito della Rifondazione Comunista
La manifestazione
La manifestazione di oggi si svolge in un momento delicato è straordinariamente importante per la vita del paese e per l'iniziativa di tutto il nostro partito
Un passaggio difficile ma nello stesso tempo carico di tensioni positive
Possiamo dire di aver compiuto un passo avanti sì un passo avanti giovedì
Per dare come dice il nostro slogan per questa manifestazione un segnale concreto nella direzione di dare lavoro a tutti per tutti
Mille miliardi
Mille miliardi in più
Che questo Stato questo governo investirà per cento mila nuovi posti nuove occasioni di lavoro per i giovani del Mezzogiorno un risultato importante
è un risultato concreto è una spallata l'inizio di una terapia d'urto per compattare la disoccupazione di massa nel nostro Paese e a Napoli e nel Mezzogiorno in particolare
Possiamo proprio dirlo noi da questa città dove la questione della disoccupazione è la questione fondamentale
Che non si poteva più aspettare
Che bisognava prendere una decisione
Che bisognava andare in una direzione che inverarsi e quelle che erano state le speranze aperte dalla fase del ventuno aprile
Lo sappiamo
La nostra città Napoli porta i segni le ferite di quel buon affare che per tanti e la disoccupazione
I segni sono molteplici spesso difficili da individuare e da rappresentare pienamente noi ci confrontiamo quotidianamente contante realtà tante esperienze diverse
Eppure nella loro densità nella loro capacità di mettere in campo una radicalità di lotte di proposte noi a questi movimenti da Napoli
Tendiamo a dare un segnale di speranza costruiamo manifestazioni occasioni come queste per dare risposte e proporre alternative concrete
In questa città le contraddizioni si spalancano come baratri
Lo fanno come quando sprofondano nel buio le strade di Secondigliano
Quando la devastazione del territorio sfigura i connotati le caratteristiche sociali nelle quali è immerso un corpo sociale che in questo momento vive drammaticamente il problema dell'occupazione
Lo fanno nell'abisso di chi vorrebbe cancellare un'esistenza importante fondamentale per lo sviluppo di tutta quest'area quale quello delle aree dismesse industriali dove si vorrebbero cancellare storie di donne e di uomini storie responsabilità
Che invece possono e devono dare una risposta concreta per rilanciare lo sviluppo economico e civile di questa parte del Paese
Noi sappiamo bene
Che la questione della sicurezza del posto del lavoro non è soltanto una questione economica
La sicurezza il diritto del lavoro è un presupposto della democrazia
E l'elemento costitutivo rispetto al quale noi rivendichiamo eri vendicheremo con forza insieme a tanti compagni che si uniranno con noi in questa battaglia una svolta determinata e determinante
Abbiamo fatto
Un percorso lungo
Siamo passati attraverso la Marcia per il lavoro nel Mezzogiorno oggi ci ritroviamo qui e in questo fine settimana si addensano iniziative importanti promosse o appoggiate dal nostro partito
Domani ci sarà una manifestazione nazionale a Roma sulle questioni della formazione questione inscindibile dal problema del lavoro
Nel suo nodo strategico per come viene affrontata percorre viene spinta all'interno di una ricontrattazione che vorrebbe la flessibilità come unico strumento regolatore del mercato del lavoro
Domani
Qui a Napoli
Vi sarà una manifestazione organizzata dal Forum delle donne del Partito della Rifondazione Comunista
Una manifestazione
Che si interrogherà sul nodo stringente tra Stato sociale qui al Sud troppo spesso negato
E riflessione delle donne che innanzitutto e prima di tutte pagano il prezzo di ritardi assolute mancanze inadempienze che devono essere ricoperati e che certamente non possono passare per la politica dei tagli
In queste ore e domani anche a Brussel
E in questo ci sentiamo ancora più uniti da questo filo rosso che ci collega a questa esperienza di vertenza internazionale parteciperemo ad una manifestazione in sostegno dello sciopero degli operai della Renault
Che si sta tenendo il pranzo in Belgio e in tutto il Nord Europa
In queste ore si sta preparando una grandiosa marcia per il lavoro in Europa una marcia per il lavoro che idealmente possiamo dire poteva aver preso le mosse qui a Napoli prima di tutti
E in questo momento noi dobbiamo
Considerare questo percorso di lotta e di proposte di manifestazioni e di mobilitazione
Come un impegno fondamentale per il nostro partito e per tutta l'attività di quei movimenti che vivono per pretendere il loro sacrosanto diritto al lavoro
Noi dobbiamo ridare fiducia dobbiamo costruire occasioni di lotta
Dobbiamo promuovere comitati di lotta per il lavoro
Comitati territoriali che intreccino in ogni luogo la questione della vivibilità del territorio alle questioni del lavoro più in generale cari compagni qui a Napoli e nel Mezzogiorno in particolare
Abbiamo un compito ancora più grande per rispondere a quanti ci diranno ma quali sono le periferie che oggi esistono nell'area meridionale
Quali sono le periferie di Napoli quante sono e dove sono le periferie sono sempre e ovunque esista l'esclusione l'emarginazione
L'esclusione sociale la negazione del diritto al lavoro
In questo senso noi riteniamo che la nostra battaglia debba essere generale
E Napoli
Non può non sottrarsi
A questo elemento di discussione fuorviante
Che viene propagandato come unica soluzione
E rimedio rispetto ai problemi del lavoro noi diremo sempre no alla flessibilità
Lo diremo perché la mancanza di dignità e di qualità del diritto al lavoro non fa altro che far crescere i livelli di povertà
E siccome diremo no alla flessibilità sapremo come utilizzare quei cento mila posti in più che innanzitutto da noi
Verranno
Assegnati
Il lavoro per tutti quindi bisogna conquistarlo con le lotte con un grande movimento le nostre ragioni le ragioni di chi lotta non verranno mai dimenticate
E questo sarà la prova tangibile e concreta che il nostro percorso le nostre capacità di mobilitazione di attivazione di vertenze sul territorio di stimolazione di alleanze
Di comunicazione con i soggetti e con la parte più combattiva della società
Saranno effettivamente la garanzia per portare avanti questo lavoro
A questo punto iniziamo la manifestazione
Con l'introduzione che verrà tenuta dal compagno Roberto Musacchio coordinatore nazionale del Dipartimento lavoro e membro della direzione nazionale del partito
Care compagne cari compagni
Il dodici settembre quando da Sant'Antioco per noi l'alternativa a Maastricht e qui è presente un giovane compagno di quel comitato di lotta
Che è nato in Sardegna da quando da Sant'Antioco particolar Marcia per il lavoro che attraversa tutto dall'Italia del Sud fino alla grande manifestazione di Napoli del nove novembre
Durante tutta quella marcia abbiamo ripetuto dei tantissimi incontri piccole e grandi che non passavamo lì per un giorno per poi sparire risucchiati dalla politica dei palazzi
Che la lotta sarebbe continuata perché si affermino il diritto al lavoro ed insieme i diritti del lavoro
Ed eccoci infatti ancora qui di nuovo a Napoli
Dove tanta è la sofferenza e tante le lotte che chiedono risposte subito
Le abbiamo viste alle immagini della televisioni ma sono la realtà in carne ed ossa della vita della gente quelle lotte quelle sofferenze una per una e tutte devono trovare una risposta
E siamo qui a riaffermare che il lavoro è un diritto di civiltà e il segno più profondo di una civiltà e che dunque è una società profondamente malata quella che produce tre milioni di disoccupati in Italia venti milioni in Europa grazie alle logiche distorte di Maastricht
E da cui noi mandiamo un messaggio forte di solidarietà
Ai lavoratori della Renault che sono impegnati in una lotta di sciopero unitario europeo contro i licenziamenti e per affermare un'Europa diversa l'Europa del lavoro e dei lavoratori
Compagno
è il compagno presidente del nostro partito Armando Cossutta domenica in piazza con questi lavoratori porterà in modo significativo la testimonianza della nostra solidarietà siamo qui a continuare quel dialogo con i tantissimi giovani e meno giovani
Che abbiamo incontrato durante la marcia molti dei quali con l'aiuto nostro ma anche di tanti altri di sindacati di associazioni di uomini di chiesa tanti che sono stati con noi in questa battaglia
Hanno dato vita a partire dal loro drammatico bisogno ma anche dalle loro capacità di proposta a comitati di lotta piattaforme programmatiche a iniziativa diffusi
E domani saremo a Roma contro l'idea della scuola come merce no all'istruzione la scuola è un diritto per tutti Barona merci al servizio dei padroni
Il dramma
Il dramma del lavoro ha bisogno innanzitutto di questo cari compagni di organizzarsi di prendere la parola di farsi sentire di scendere in campo come un grande movimento di lotta portatore di un'istanza di civiltà noi questo movimento vogliamo contribuire a costruirla radicarlo a farlo vincere
E questo movimento ha ugualmente bisogno di incontrare sul serio una svolta del modo di governare questo Paese la svolta che da tempo chiediamo subito al primo posto il lavoro
Proprio in questi giorni attraverso un confronto aspro perché ha scrostato il confronto di queste ore si sono create le condizioni per cominciare a fare qualcosa di buono
Vedremo gli atti concreti le parole scritte del governo le risorse effettive
C'è un importante impegno innovativo con il varo di un programma straordinario per l'occupazione dei giovani del Sud che garantisce cento mila nuovi occupati non è poco sono gente che trova una soluzione
Si è compiuto
Un passo avanti in avanti rispetto alla situazione difficilissima che era data da quel patto per il lavoro stabilito tra il governo e le parti sociali
E ci dispiace ivi compresi i sindacati e a quel pacchetto Treu con dentro il lavoro interinale
Che noi abbiamo contestato fino a votare contro
E che ora vede per la nostra determinazione
L'impegno è innovativo il passo in avanti comunque entro il primo settembre andranno lavorare cento mila giovani usciranno dal ghetto della disoccupazione spezzerà hanno le catene che li leggo in una condizione di degrado potranno essere soggetto e questo è molto importante di un nuovo movimento organizzato e insieme c'è il rilancio del collocamento pubblico e mille miliardi aggiuntivi
Presidente della Confindustria Fossa ha gridato è il ritorno all'assistenzialismo no è solo l'inizio di un risanamento civile e democratico di un risarcimento verso questa disperazione di questo Paese
Restano certo cose che sarebbe stato bene non attivare e lo diciamo in primo luogo a a quanti nel sindacato hanno voluto i contratti a dire in ad interim
Questi contratti noi cercheremo fino in fondo di contrastarli e di limitarli su questo la lotta continua e noi la faremo fino in fondo
Resta tutta l'esigenza di un grande movimento e questo movimento una grande carta da giocare quella di proporre un lavoro nuovo che proprio con la nuova qualità dello sviluppo nuovo rapporto con l'ambiente ciò di cui si ha drammaticamente bisogno in tanti
Parlo Leach occupazione ma tanti strumentalmente
Contrapponendo addirittura i giovani agli anziani il diritto al lavoro ai diritti del lavoro il lavoro allo stato sociale
è un'operazione sciagurata che purtroppo trova ascolto anche della sinistra moderata e che dobbiamo respingere con tutte le nostre forze
è la continuazione di quella stessa politica che ha chiesto sacrifici per l'occupazione e ha tagliato i salari ma non ha dato lavoro
Flessibilità precarizzazione salari ridotti non portano più lavoro ma lavoro più povero
Ce lo dice la realtà del Meridione d'Italia dove il lavoro costa già oggi trentaquattro per cento in meno del Nord dove abbiamo già Melfi e lavoro nero di Francavilla Fontana della disoccupazione oltre il venti per cento
Ce lo dice la Spagna flessibile compiuta il venti per cento di disoccupati
Ce lo dicono gli USA che molti guardano a paradigma dove oltre a calcolare occupato chi lavora anche un'ora la settimana o impegnato in un'impresa familiare senza retribuzione
Tantissimi dei nuovi posti di lavoro creati sono pagati meno e peggio della vecchia assistenza
Dopo i lavoratori precari sono ormai il trentacinque per cento e i lavoratori in affitto guadagno a parità di mansione il venti per cento in meno di quelli Stati
Come si fa a dunque a continuare a proporre queste ricette fallimentari di liberismo la realtà
E che non si pensi alla disoccupazione Maud usare di essa per aggredire i diritti dei lavoratori
Si comincia al Melfi per arrivare a Mirafiori si chiedono le deroghe ai contratti per far saltare i contratti unici nazionali questo vuole Confindustria e questo Confindustria non avrà per la nostra battaglia
Per stare nella competitività nella mondializzazione si vogliono le mani libere su uomini e territori si arriva una prospettare lo si è fatto a Napoli le zone franche
Si propone come nuova una ricetta antica e stantia pagare meno e sfruttare di più veramente i padroni sono sempre uguali
Si propongono politiche incapaci di togliere l'elemento strutturale della disoccupazione moderna politica cioè che ritengono necessario sufficiente per creare lavoro che esso cioè gli uomini in carne ed ossa si pieghi nuove esigenze del mercato
Ma quanto bisogna piegarsi per competere con l'operaio di Taiwan o dei Paesi dell'Est anche a ritmi bisogna aggiungere oltre a quelli che portano a quattro morti al giorno per incidenti del lavoro una vera e propria strage del nostro Paese
Il nuovismo ribattezza di parole nuove e vecchie pratiche e chiama interinale il caporalato e flessibilità le gabbie salariali
E il nome della disoccupazione si vorrebbe gradi lo stato sociale
In Italia ci sono otto milioni di pensionati sotto un milione al mese della spesa sociale più bassa di quattro punti della media europea
Che tristezza che tristezza vedere le pensioni contrapposte al diritto al lavoro è veramente qualcosa di vergognoso
Per questo noi continuiamo tenacemente a dire che questa disoccupazione di massa è figlia diretta di questa modernizzazione capitalistica di queste politiche liberiste
Di un modello di sviluppo che non sa affrontare le distorsioni tra nord e sud che cozza con i limiti ambientali che usa dell'innovazione tecnologica per risparmiare lavoro rendere rapidamente obsoleti lavoratori di solo quaranta o cinquant'anni
Di privatizzazioni che creano disoccupazione incertezza economica e sociale
Risponde etici sono analisi sbagliate dove sono i nuovi posti creati in settori nuovi al posto di quelli tagliati dall'innovazione a quali crescite di mercato vi affidate perché non vedete la cecità del monetari Ismu
Ecco
Ecco ecco perché noi non accettiamo questa modernizzazione capitalistica la contrastiamo
Serve una lotta una lotta che riuniti di disoccupati una lotta contro il lavoro nero perché non si può dire di lottare contro la criminalità e poi lasciare che vi sia il lavoro nero
Caro compagno D'Alema ha irriso dicendo che davanti alle fabbriche che lavorano al nero non si va a sventolare il contratto di lavoro
Noi diciamo che nei luoghi dove c'è il lavoro nero Seewald lottare per il contratto e si va anche a denunciare chi compie l'illegalità di Francavilla Fontana e gli scandali dagli scantinati
Una lotta del sud e del nord
Perché ciò che passa oggi al Sud da domani a Livorno
Una rotta che guarda anche fuori d'Italia e per questo daremo vita dal quattordici aprile alla marcia europea per il lavoro fino ad Amsterdam alla grande manifestazione del quattordici giugno
E per questo chiediamo che non possano circolare nel nostro Paese in Europa merci che sono fatte con lo sfruttamento dei bambini dai migliori costrutto Amenta per lavoro
Una lotta sorretta da proposte per affrontare sul serio la disoccupazione
La prima e quella che abbiamo lanciato con forza in queste settimane di confronto e che rilanciamo in presenza dei primi risultati
Quella di un lavoro minimo garantito è il modo questo per me innervare la nostra società di forze di cui è criminale privarsi
E torniamo a dire che i soldi ci sono che Bassani cooperare almeno una parte di quella gigantesca evasione fiscale duecento quaranta mila miliardi evasioni hanno in Italia uno scandalo europeo
Recuperare almeno il dieci per cento di questa evasione per scendere con la disoccupazione almeno sotto il dieci per cento
Si può fare un uso serio finalmente dei fondi strutturali europei che oggi sono persi o male impiegati e poi la riduzione d'orario a parità di salario
E i lavori socialmente utili non quelli di adesso mal pagati non tutelati per i quali lo chiamo perché i lavoratori in essi impegnati trovino ascolto la loro giuste rivendicazioni il diritto alla sanità diritto alla pensione
E la nostra lotta garantito almeno il reintegro dei fondi che erano stati tagliati
Ma lavori qualificati stabili nella promozione di una qualità dello sviluppo la Risanamento le territorio delle città nelle valorizzazione dell'ambiente
Non grandi opere devastanti ma a sostegno di infrastrutture di tecnologia di credito formativo promozionale allo sviluppo avuto centrato a nuovi dedica di cultura di industria di energia di comunicazione e di innovazione
Uno Stato così in uno stato che intervenga per creare lavoro e quello che ha scandalizzato Apindustria che lo Stato possa interferire nella politica per dare lavoro alla gente
E cioè una nuova IRI capace di mettere in campo un new deal per il Sud e per il Paese enti locali Regioni che si muovono in questa direzione
Già oggi ci si tratta di gestire quei cento mila nuovi posti che la nostra lotta creato una svolta dunque compagni e vado a concludere per la quale vogliamo mettere in campo un movimento
E dunque chiediamo al sindacato che chiama in piazza il ventidue prossimo di dare ascolto a queste nostre idee per dare forza alla lotta
O si perde pensa veramente che si possono mobilitare i disoccupati lavoratori perché ed è il lavoro in affitto ci vuole ben altro lo diciamo a cui lo diremo al ventidue
Cari compagni del sindacato vedete ci capita sempre più spesso di ottenere noi di più e di diverso da quello che voi neanche chiedete
Proviamo allora a costruire questo ben altro una svolta che serve a questo governo
La situazione ha cominciato a sbloccarsi ma c'è tanto da fare
Se abbia finalmente quella conferenza nazionale per l'occupazione che apprendiamo da mesi serve a definire una più generale strategia per combattere a fondo la disoccupazione serve avere un'idea altra dell'economia e della società
Al primo posto di lavoro significa una svolta radicale di comportamenti in direzione opposta a quella del liberismo
Ci dicono che siamo scomodi
è vero siamo scomodi perché scomoda e la vita dei disoccupati
Dei lavoratori dei giovani e delle donne del nostro Sud e delle nostre periferie e loro che vogliano che si sentano comodi con la nostra politica con il nostro partito avanti dunque in questa battaglia
Diamo la parola Irene la Martina una studentessa di Catania
Lavoro interinale contratti di formazione lavoro flessibilizzazione queste le deleterie politiche che governo e Confindustria
Vogliono mettere in atto nel Sud e quindi anche in Sicilia dove la disoccupazione raggiunge livelli preoccupanti tra gli adulti e soprattutto tra i giovani
Il cinquanta per cento dei ragazzi
Il cinquanta per cento dei ragazzi non ha lavoro così come due terzi delle ragazze dato ancora più preoccupante
Per i giovani siciliani l'unica prospettiva rimane il lavoro nero o la criminalità organizzata che controlla l'attività produttiva a scapito del territorio
Questo contesto sociale legittima la pretesa di una scuola pubblica dalle strutture adeguate che sia luogo di formazione anche per sconfiggere la scultura maschilista e quella mafiosa che da troppo tempo sono radicate in Sicilia
La richiesta di una scuola pubblica che sia luogo di ritrovo e di svago nelle città invivibili
Per lingua ci parla invece di flessibilizzazione di professionalizzazione ci avverte gentilmente che non esiste più una società in cui prima si studia e poi si lavora magari sempre nello stesso posto di lavoro
Vuole che gli studenti programmino le loro vite fin dal dodicesimo anno d'età aiutati dalle famiglie come propone ancora
In Sicilia questo significherebbe impedire l'accesso alla cultura ai troppi ragazzi provenienti da genitori dal basso livello culturale o peggio provenienti da famiglie bisognose di uno stipendio in più
Crediamo poiché almeno fin fino al sedicesimo anno di età i ragazzi abbiano tutto il diritto di sperimentare il puro ragionamento intellettuale così come l'altrettanto importante attività pratica in quanto esseri umani donne e uomini e non in quanto futuri lavoratori
Anche per questo riteniamo assurdo che alcuni ragazzini dodicenni debbano cominciare ad imparare un mestiere in un'industria privata mentre altri vengono istruiti istruiti per fare parte da adulti della futura classe dirigente non si fa cenno inoltre nella riforma arruola dello studente all'interno degli organismi di rappresentanza una cosa gravissima considerando che da sempre gli studenti chiedono più democrazia nella scuola che spesso si trova in balia dell'autoritarismo dei preti di la riforma e poi la riforma a costo zero che rivoluziona i cicli scolastici e tutt'al più concede qualche computer poco importa se gli insegnanti che vanno in pensione non vengono sostituiti se le classi vengono apporto accorpate togliendo posti di lavoro
In Sicilia i giovani comunisti e dei collettivi studenteschi sarà pronti a contestare questa riforma che non ci piace e all'altare per una reale riforma della scuola pubblica soprattutto per garantire subito il lavoro a tutti i giovani disoccupati
Diamo ora la parola
A Pino Greco operaio della Pertusola di Crotone
Compagni e compagne
La manifestazione di oggi fortemente voluta da Rifondazione Comunista rilancia in maniera visibile
E senza alcuna ambiguità l'urgenza di affrontare e risolvere
Quello che è ormai diventato per noi un vero e proprio dramma la disoccupazione la mancanza di lavoro il lavoro come diritto di cittadinanza
Si dice il lavoro o la legge della giungla è proprio vero soprattutto qui al sud
E non è un caso quindi e questa iniziativa si tenga proprio a Napoli
Espulsione di forza lavoro anche le realtà produttive privatizzazioni selvagge indicano che soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia si rafforza sempre di più un modello neoliberista per cui è necessario che parta proprio dal Meridione una forte opposizione occorre dare voce articolazione alle popolazioni meridionali alle loro esigenze ai loro bisogni
Siamo di fronte a un problema sud con tutte le sue emergenze in una nazione nella quale sempre più forte si fa l'attacco ai lavoratori alle loro condizioni di vita alle loro conquiste ai loro diritti
Per cui si rende necessario secondo me riaprire il conflitto cercando però per quanto ci riguarda e questo dovrà essere il nostro primo sforzo di unificare i punti di crisi le la lotta è nella proposta
Occorre sempre più evidenziare che gli aspetti più gravi della situazione nazionale investono contemporaneamente tutti i lavoratori italiani dal nord a sud
I problemi del meridione dell'occupazione vanno concepiti in un contesto sempre meno settoriale
In cui deve essere sottolineata l'unità sostanziale degli interessi e degli obiettivi di lotta di tutti i lavoratori del nostro Paese
Non dimentichiamo care compagne cari compagni che è stata proprio la lotta contro le gabbie salariali
Una lotta cioè contro un'odiosa discriminazione
Ad unire ha veramente nord e sud delle unificava scatti fu un fatto di principio che diventava sostanza la solidarietà
Che dà valore astratto di Vettel diventava obiettivo concreto da raggiungere con una lotta comune
L'esito positivo di quella lotta full inizio per gli operai meridionale di grande partecipazione è la solidarietà la solita di classe si concretizzò grazie al determinante intervento del movimento operaio del Nord
Oggi chi vuole riesumare le gabbie salariali il cosiddetto salario flessibile vuole colpire distruggere proprio quell'unità del movimento operaio
Siamo di nuovo alla riproposizione della logica dell'esclusione
Della separazione ha una visione a un modello riduttivo dei diritti e poi nel Mezzogiorno si possono restringere anche ai minimi termini
Come per dire
Alle popolazioni del Sud possiamo dare poco perché tanto non hanno nulla o pochissimo possiamo la cari industriali che devastano l'ambiente non vuole nessuno
Tanto l'ambiente un lusso per società ricche possiamo trasformare intere Arjen pattumiere anche di scorie radioattive tanto lo stesso avviene nei Paesi del Terzo Mondo
E soprattutto
Possiamo rendere sudditi migliaia di giovani costruendo loro una vita all'insegna della precarietà senza la dignità di un lavoro e di un salario ecco care compagne proprio questa la logica che dobbiamo sconfiggere
Ecco perché gli attuali problemi della società meridionale devono diventare senza più equivoci e ambiguità i problemi dello sviluppo dell'intero dell'intero Paese
Tocca a noi il compito di cogliere in concreto le esigenze e le aspettative della gente i loro bisogni lavoro casa scuola sanità trasporti
Problemi questi e non a caso riaprono il conflitto in tutt'Italia
Unificarli ed una più complessiva battaglia per l'allargamento della base produttiva ecco l'emergenza occupazione è la questione più acuta e devastante non più socialmente sostenibile
Ci troviamo di fronte al risultato
Di una politica avviata negli anni ottanta che ai vecchi squilibri assommato i nuovi ammantandoli di una sfrenato culturale neoliberista
Con la precarizzazione del lavoro con i processi di deindustrializzazione Colle concentrazione di reddito e potere a pochi mentre aumenta la povertà
Ecco bisogna semplicemente dire basta
A questo modello di contrastare e di combattere questo modello è la stessa situazione dance impone di continuare a incalzare il governo e Confindustria in un'azione tendente all'arrivo di soluzione delle emergenze
Concerti e prioritarie da compiere per una politica economica e industriale non più rinviabile
è possibile qui al sud
Avviare questa nuova politica avviare un'industria della cultura e dell'ambiente contestuale non marginale all'industria delle ciminiere è creare quindi nuovi effettivi stabili posti di lavoro
Trentacinque ore
Cinquantacinque anni questi numeri devono cominciare a diventarci familiari devono soprattutto comincerà a diventare familiari
Ai padroni e a tutti i governi europei impegnati ad allungare la vita lavorativa e lo sfruttamento dei pochi lavoratori occupati e a lasciare senza lavoro venti milioni di persone in Europa
Il tutto per rispondere ai famigerati i parametri di Maastricht
Trentacinque ore cinquantacinque anni sono stati ottenuti da settore di lavoratori in Germania e in Francia dopo è rotto durissime di singole categorie con i metalmeccanici tedeschi o o i camionisti
E auto per l'ovvia Rie autoferrotranvieri francesi che non hanno avuto la lo dobbiamo dire il sostegno delle grandi centrali sindacali ma che tuttavia sono riusciti a vincere lo stesso
Dall'autunno inverno lo del novantacinque le ottime Europa hanno cominciato a rompere il cerchio innescare da alcuni settori un'inversione di tendenza
Con gli scioperi e le manifestazioni europee del gruppo Alcatel a cui abbiamo partecipato come Sin Cobas insieme ai delegati di FIOM FIM UILM dei vari stabilimenti italiani nel maggio scorso
Sì sono inaugurati gli euro scioperi nelle fabbriche
Con la manifestazione gli scioperi di questi giorni del gruppo ore nove e di altri lavoratori europei l'iniziativa a livello sovranazionale affatto nuovi importanti passi avanti
Ancora una volta l'obiettivo unificante imposta tutte le centrali sindacali anche a quelle più recalcitranti dai lavoratori dei delegati di fabbrica
è la riduzione dell'orario a trentacinque ore a parità di salario perché lavora esistente sia distribuito tra tutti senza chiusura di stabilimento
Riduzione dall'orario difesa dello Stato sociale della previdenza pubblica
Sono gli obiettivi fondamentali della marcia europea per il lavoro
Che partirà dal quattordici aprile da vari Paesi dal nord come dal Sud Europa per concludersi ad Amsterdam con una grande manifestazione europea contro la disoccupazione e il precariato l'emarginazione sociale
In Italia il comitato per la marcia ha localizzato la porta la partenza di questi importantissimi iniziativa proprio da Crotone una delle capitali della disoccupazione
Ma anche il simbolo di una delle più significative rivolte operaie per il lavoro degli ultimi anni
All'interno dell'Enichem terremo un'assemblea con la partecipazione di marciatori gli altri paesi e da lì
Puntiamo ad unificare i punti di crisi di tutto il Mezzogiorno per saldarle con le iniziative di lotta di tutto il Paese e di tutto il contenente
Trentacinque ore cinquantacinque anni questo questa sarà la nostra bussola
E la marcia europea in preparazione è già servita da collante per alcune lotti incorsi in Belgio infranse in Francia in questi giorni
Queste la base della nostra Europa di un'Europa alternativa di lotta per il lavoro come diritto di cittadinanza
Vedete e concludo tanti sono gli obiettivi che possono essere qui enunciati occorre però renderli realizzabili
I lavoratori i giovani disoccupati del Sud devono diventare per questo i protagonisti delle scelte non più gli spettatori passivi di manovre che altri compiono sulle loro spalle
E soprattutto
Care compagne e cari compagni deve essere sconfitta una classe dirigente meridionale ancora oggi capace solo di riproporre irresponsabilmente
Una politica di grande opere pubbliche il ponte sullo Stretto l'alta velocità figlia di Tangentopoli è orfani dell'intervento straordinario vedete cari compagni
Per concludere nessun futuro può attendersi il Sud se infine non riuscirà a scuotersi di dosso il peso dei poteri criminali ed occulti è contro di essi prima di tutto deve essere la nostra lotta e vedete il Mezzogiorno è vero ha bisogno della solidarietà di classe del movimento dei lavoratori del Nord però per poterla rivendicare dobbiamo Mestre proprio noi qui al Sud a sconfiggere il responsabile del degrado della corruzione
è questo il contributo che hanno richiesto nella lotta contro il rischio e si affermano in Italia culture di egoismo e separatismo
Questo deve essere secondo me il messaggio che partire questa sera da questa manifestazione da Napoli da mezzogiorno dal partito della Rifondazione comunista
Diamo ora la parola a Ciro D'Ippolito dei lavori socialmente utili di Napoli
Compagnie compagni Napoli e attraversata in queste settimane da una drammatica tensione sociale
I lavoratori di lavori socialmente utili i corsisti l'enorme esercito di disoccupati e dei senza lavoro stanno ponendo un'unica grande questione il lavoro creare lavoro
Rendere questa città non la capitale della disoccupazione ma avviare da qui dal cuore del Mezzogiorno un nuovo modello di sviluppo
Quando la disoccupazione arriva a cifre che sfiorano il milione quando ventotto mila famiglie quella dei lavori impegnati in lavori socialmente utili portano a casa ottocento mila lire al mese quando i corsisti
Non superano lei seicentotrenta mila lire al mese
Scatta un allarme generale e tutti governo comune e Regione devono ascoltarlo
Con questi redditi non si vive con questi livelli di civiltà non si riesce incombe su tutti l'incertezza e questa setta anzi ione rischia di far divenire tutto ingovernabile
Come pure tu disoccupato o lavoratore impegnate in progetti di pubblica utilità programmare la tua vita quella dei due cari se incerto il tuo lavoro il tuo reddito
Per questo ci vogliono finanziamenti certi sicuri è una prospettiva di lavoro duratura e non precaria
Tutti discutono oggi si accapigliano attorno a una parola magica quasi intesa come la soluzione di tutti i problemi la flessibilità tutti so curvato cui trovare lavoro e allora cerca di essere più flessibile
Tu impegnato nei lavori socialmente utili cui lavoro allora cerca di essere più flessibile ma parliamo chiaro non vi è più il lavoro possibile di quello sperimentato nella realizzazione di progetti di pubblica utilità
è sottopagato a termine non coperto da alcuna retribuzione reale ai fini pensionistici né assistenziali più flessibile di così cosa si vuole
Eppure
Eppure
In tutti questi anni non uno di questi lavoratori precari a termine a Travo ha trovato lavoro stabile è definitivo gli allora non è così il ventuno febbraio il giorno degli scontri a piazza del Plebiscito
è scesa in campo la prima e
La prima grande estesa unitaria iniziativa di lotta contro la flessibilità e lavoro precario noi non ci fermeremo
Sappiamo che la nostra lotta non è di breve periodo e sappiamo anche che dobbiamo ancora di più allargare il fondo della nostra iniziativa
Vogliono dividerci contrapporre gli uni contro gli altri i disoccupati storici contro i corsisti i corsisti contro i lavoratori impegnati i Progetti
I lavoratori socialmente utili contro gli occupati di una mostruosa moderna lotta tra poveri
Guai se dovessimo cadere in un errore così grossolano
A noi al Partito della Rifondazione Comunista tocca il compito di unificare costruire le basi di un moderno movimento politico che dal Sud prenda l'avvio i risultati dell'incontro di alcuni giorni fa al Governo sono incoraggianti
Cento mila nuove possibilità di lavoro per le ragazze e i ragazzi del Sud si apre una speranza dimostrano che la lotta paga che è possibile vendi invertire una tendenza cambiare radicalmente l'agenda di questo governo
Altro che tagli al primo punto ritorna il lavoro noi non abbiamo in questi anni realizzato progetti inutili
Quante scuole sarebbero rimaste chiuse senza il lavoro prezioso dei lavoratori impegnati nei progetti di lavori socialmente utili
Quanti progetti del comune di Napoli sarebbero apparsi astratti e velleitari senza e lavora Doro il lavoro dei lavoratori impegnati nei progetti quando lavoro nero abbiamo realizzato in tanti Comuni
In Dante comunità montane da Salerno ad Avellino a Benevento infine qui a Napoli abbiamo svolto una funzione utile per la città e di questo siamo orgogliosi è fieri
Ma adesso il movimento deve porsi obiettivi più alti raggiungere i minimi contrattuali avere copertura assicurativa e previdenziale
Lavoro stabile e duraturo
Questa è l'anno decisivo il mille novecentonovantasette deve essere l'anno della realizzazione di questi impegni noi guardiamo con maggiore fiducia alla nostra battaglia siamo certo preoccupati
Ma l'iniziativa politica la battaglia sociale può e deve aiutarci a vincere questa decisiva battaglia ci hanno rubato il passato ci rubano il presente non riguardano il nostro futuro
Diamo ora la parola a Peppe De Cristofaro dei giovani comunisti
Care compagne cari compagni
Quegli stessi giovani che sono scese in piazza questa mattina
In un corteo bello è colorato che attraverso le strade di Napoli ha lanciato le parole d'ordine della liberalizzazione delle droghe leggere della riduzione del danno di una politica di inclusione non di esclusione
Sono quelli che subiscono ogni giorno loro accettarne loro quartieri un'emarginazione soffocante lascerà ante una esclusione cioè dai lavori e dai diritti
Sono quei giovani quelle che subiscono ogni giorno sulla loro pelle le forme avanzate della modernità
Della civiltà capitalistica del nostro tempo che non sono controlla e modelle il processo produttivo ma che orienta resistenze le opportunità i saperi scrissi
Queste giovani oggi sono scesi in piazza
In un corteo unitario che ha visto seme giovani comunisti centri sociali le reti studentesche le associazioni di base
Peregrinare innanzitutto di no all'esclusione sociale per dire di essere stanchi di subire il dominio del libero mercato le nuove schiavitù del lavoro nero e dello sfruttamento
E per dire fortemente che vogliono studiare e che vogliono lavorare che vogliono un lavoro normale un futuro meno incerto una condizione maggiormente dignitosa
Voglio lavorare perché sanno che l'esclusione sociale è in questa contraddizione che si genera che nasce e che trova il suo perverso sviluppo nell'assenza dei diritti e dell'oppressione dei bisogni
Le giovani generazioni vivono e abitavano Rosetta i loro quartieri le periferie maledette di questo nostro Meridione chiusi in una sorta di grido soffocato un grido per troppe volte imploso
Che per troppe volte ha trovato difficoltà ad aprirsi uno squarcio
Un grido da questo punto di vista di ancora maggiore disperazione un grido attraverso il quale il sud deve lanciare la sua accusa un grido soffocato che il nostro partito deve raccogliere e deve liberare
Abbiamo già incontrato tante volte queste ragazze e questi ragazzi
La marcia per il lavoro quella straordinaria esperienza di vita e di lotta che abbiamo chiamato Marcia per il lavoro e alla quale questa assemblea non solo idealmente vuole collegarsi ha già contribuito ad indagare sotto gli strati più immediati di questo nostro Meridione ha già contribuito a lanciare una parola d'ordine che era non solo una speranza ma un momento di costruzione di partenza
La marcia per il lavoro andava a cercare oltre la cortina di fumo della modernità le ragioni di una lotta che unisse al tempo stesso una campagna nazionale e i nostri territori che sapesse mettere cioè la questione sociale bisogni materiali al centro della nostra iniziativa
La marcia per il lavoro ha incontrato una questione giovanile che cerca e ha bisogno di un interlocutore
E allora lanciamo qui la lotta per il lavoro minimo garantito a partire da queste esperienze a partire da queste battaglie
E diciamo lavoro garantito perché l'immissione di tante ragazze di tanti ragazzi nel mondo del lavoro è di per sé un momento di rottura perché lavoro crea lavoro e perché viene superato nei fatti un rimedio puramente assistenziale
Diciamo lavoro garantito insomma per rompere un equilibrio quell'equilibrio quell'equilibrio che gli altri ci vogliono imporre quell'equilibrio che la Confindustria il padronato ci danno addosso è vogliono imporre alla nostra condizione
Dovremo da questo punto di vista lanciare un grande movimento che possa raccogliere nostra speranza le nostre lotte le nostre aspettative
Dovevo rilanciare le condizioni per mobilitazioni che norma incorrano soltanto logiche emergenziali ma che a partire da una condizione nuova
Da una logica nuova da una parola d'ordine nuova possano introdurre nuove lotte politiche nuove rivendicazioni politiche
Gli accordi di questi ultimi giorni guardate sono proprio un primo passo da questo punto di vista e sono chiaramente un'inversione di tendenza gli accordi di questi giorni introducono per la prima volta in questo Paese la parola d'ordine del lavoro garantito sappiamo bene che la strada da percorrere una strada ancora lunga che non basterà la via parlamentare
L'abbiamo già detto in campagna elettorale
E l'abbiamo detto in tutti questi mesi e lo diciamo oggi in maniera se possibile ancora più forte la nostra battaglia avrà seguito nel Paese se sapremo accompagnarla con un'iniziativa forte di massa
Che a partire dai risultati che Demonte molto otteniamo dei bisogni materiali che di volta in volta salvaguardiamo possa coinvolgere donne uomini e soggetti sociali
Dovremo insomma continuare a costruire movimento comitati per il lavoro collettivi momenti autorganizzazione che sappiano considerare interessi materiali e progettualità che sappiano mettere le basi per costruire un nuovo soggetto della trasformazione dell'alternativa che sappiano vedere giovani generazioni impegnate in prima persona senza deleghe
E dovevo farlo guardando non solo all'Italia ma tutta Europa da questo punto di vista le cose che dicevano i compagni cioè il lavoro sulla marcia la malcelata per il lavoro
è all'ordine del giorno anche dell'iniziativa politica delle giovani comunista e dei giovani comunisti faremo il sedici aprile un'iniziativa di presentazione della partecipazione dei giovani di tutta Europa alla manifestazione
E il trentuno di maggio saremo a Milano in piazza assieme lavoratori
Insomma compagne e compagni oggi a Napoli domani a Roma quando andremo a discutere di scuole lanceremo anche lì le nostre proposte
E lì diremo il nostrano a ristrutturazione palificazioni i giovani comunisti vogliono essere parte di questa battaglia e da questa rinnovata speranza grazie
Diamo ora la parola a Pietro Simonetti coordinatore del dipartimento delle politiche sul Mezzogiorno
Possa mi pare che sia malcontento
Romiti è anche
Ma anche Cofferati non è contenta la nostra intesa
Questo significa che anche stavolta abbiamo incassato un risultato importante perché se Fossa e malcontento e Romiti è lo stesso vuol dire che abbiamo colpito giusto
Ora però si tratta di
Utilizzare questo risultato e non è facile non sarà facile
Perché ci troviamo di fronte compagne e compagni a un disegno
Che prevede per il Mezzogiorno da parte dei poteri torte dal nord
Un destino una prospettiva
Il Mezzogiorno come regno dalla flessibilità disoccupati e flessibili al servizio dei poteri forti ed hanno no in questo disegno la dobbiamo sconfiggere lo dobbiamo sconfiggere come quando nel mille novecentoquarantasette quarantotto i nostri padri i nostri genitori Colagrande ottava perla terre ruppero il latifondo nel quarantotto ore quarantasette a grandi masse popolari contadini braccianti entrarono la storia
E conquistarono importanti risultati
C'è la possibilità oggi di ripetere quell'esperienza c'è questa possibilità
Sono stati fatti riferimenti a Melfi a Gioia Tauro
Come momenti importanti di quella carriera della flessibilità che le organizzazioni sindacali hanno inaugurato qualche anno fa ebbene anche a Melfi anche a Gioia Tauro stacca avviando qualcosa
Sia per quanto riguarda la partecipazione di scioperi sia per quanto riguarda la consapevolezza di cambiare i rapporti di forza alle dato lo stabilimento neanche a Gioia Tauro c'è stato un risultato le scorse settimane
Il salario è cambiato sono cambiate le qualifiche quei lavoratori hanno preso coscienza e si stanno abbattendo noi copriamo aiutarli dobbiamo unificare in movimento
Battere il legno dalla flessibilità come prospettiva amici compagni e compagne
è necessario perché il ruolo che viene
Incardinato per il Mezzogiorno da parte nelle grandi industrie
Sono rimasto molto sorpreso ieri quando
Ho ascoltato i durissimi attacchi al governo da parte di Romiti ed altri non ricordo mai negli ultimi anni che industriale del Nord il il grande capitale i poteri forti sono rivolti così contro un Governo se attaccano questo governo in questo modo vuol dire che la nostra iniziativa appesa è importante e sarà importante portarla avanti
Se la condito ultra attacca questo governo l'attacco a questa intesa
Che a quei contenuti diciamo un saggio che ANCI dalla possibilità di rendere protagonista dei prossimi giorni
Noi dobbiamo aprire al Mezzogiorno cento mila vertenze regione per regione per far attuare quell'accordo ma soprattutto per far spendere i venti mila miliardi che giacciono nei cassetti di molte regioni meridionali
Ci sono venti mila miliardi
Che possono diventare lavoro infrastrutture tutela l'ambiente
Ci aspetta compagne e compagni una battagliera protagonisti
Ma questo protagonismo non lo dobbiamo esercitare con intelligenza comporta come alleanze nelle istituzioni
Nel territorio costruendo i copricapi per lavoro
Stando del sindacato ostandovi sindacati e per la modifica della linea nel Mezzogiorno perché nel Mezzogiorno il sindacato ha indagato diventato subalterno e non lo dobbiamo come si suol dire
Poi dobbiamo stimolare a rientrare nei ranghi degli interessi dei lavoratori queste la nostra azione queste verso l'attuazione
Battere il regno della flessibilità
Significa a ritornare alla Repubblica fondata sul lavoro e noi con questa intesa possiamo fare dei passi in avanti sono certo farò convinto siamo tutti compiti Calò in cui oggi
Siamo per apprezzare l'intesa siamo per apprezzare l'aria dal partito
Dove ci sono anche dei dubbi ci sono anche delle questioni da chiarire dal punto di vista dall'esodo dalla nostra presenza in questa maggioranza ma la nostra presenza in questa maggioranza ha portato quel risultato e quel risultato lo dobbiamo utilizzare nel territorio a partire da lunedì dieci cento bella vertenze insieme ai disoccupati insieme alle organizzazioni sindacali insieme a tutte quelle forze a partire dai cattolici che vogliono cambiare il destino del Mezzogiorno
Perché diventi una Regione produttiva dodici dove si crea lavoro
E dove sostanzialmente noi possiamo giocare un ruolo positivo c'hanno tacciato di assistenzialismo
Quindi se c'è un assistito euroritenuta
Ma qui a tabelle ha preso due mila e cinquecento miliardi
No Veche a Melfi ha preso due centocinquanta miliardi per sostenere i contratti di formazione
Romiti ha utilizzato a Gioia Tauro prima la talpa di entrata e poi c'ha messo le mani sul porto Romiti e l'assistito noi dobbiamo diventare i protagonisti del nostro sviluppo per il lavoro
Per una diversa prospettiva per gli agenti federali grazie
Per l'ultimo intervento prima delle conclusioni
Diamo la parola a Roberto Pintus del comitato per il lavoro di Sant'Antioco in Sardegna
Care compagne e cari compagni
Sarò brevissimo anche perché vive ad Anzio usi di udire la parola del compagno Fausto Bertinotti
Ci ritroviamo che a Napoli ancora una volta per discutere di un problema vecchio ma purtroppo ancora attuale e la disoccupazione compagni
E proprio questo grave problema ha portato molto più che in passato alla nascita di nuovi soggetti politici e proletari i comitati dei disoccupati
Che son presi l'onere e del merito di portare avanti la voce di milioni di disoccupati che soffrono un disagio ormai insopportabile
Attraverso ed iniziative e dibattiti soprattutto nel Mezzogiorno
I vari comitati dei disoccupati hanno portato il lavoro al centro della discussione politica
E tra queste iniziative va inserita senza ombra di dubbio la grande marcia per il lavoro del Mezzogiorno voluta con forza dal nostro partito è lanciata in Sardegna dal Comitato per il lavoro il Sant'Antioco di cui anch'io faccio parte
Ma bisogna innanzitutto evidenziare lo stato in cui grava il problema occupazione l'antico occupazionale nella nostra isola tre centoventi mila disoccupati che molti dei quali hanno superato il quarantesimo anno di età padre di famiglia che rimane in situazioni disagiate non possono più garantire un giusto venire proprio i figli
E migliaia di giovani sono costretti ad abbandonare la propria terra per andare alla ricerca di maggiore fortuna nel nodo nel Nord industrializzato o in altri Paesi europei
Ma non solo il numero dei disoccupati in increscioso mento compagni a causa della crisi di tutti i settori economici le industrie la clinica l'agricoltura e la pesca e le attività estrattive
Il turismo che è una risorsa in grado di portare ricchezza e lavora il popolo sardo e gestita la pochi capitalisti della penisola e stranieri
Ma quindi cosa è stata questa marcia per i lavori in Sardegna qual è l'obiettivo che noi ci siamo prefissi ma sicuramente è stata una grande occasione di confronto tra le diverse realtà della nostra isola trattando discutendo su questi grossi problemi che affliggono la Sardegna abbiamo tenuto l'appoggio di sostegno di consigli comunali consigli di fabbrica ed altri comitati dei disoccupati
Per dire basta alle divisioni di classe perché queste avvenuto ma badate Mahabharata ebbene compagno
Questo non è avvenuto per colpa nostra
I governi che si sono succeduti nell'ultimo decennio attraverso cattive amministrazioni hanno favorito sempre più la disuguaglianza sociale la guerra dei poveri
Ma abbiamo abbiamo avuto il coraggio di voltare pagina compagni un soggetto unico che raggruppa i disoccupati con gli operai i pensionati con gli artigiani avrà una forza che al Governo e le giunte dal nostro Paese non potranno certo ignorare
Ma da alcuni mesi ormai si è conclusa la Marcia per il lavoro nel Mezzogiorno mesi in cui la disoccupazione non si è certo arrestata
E questo purtroppo ci fa pensare quanto forse il nostro lavoro è stato fanno visto che il Governo non si è ancora deciso a trattare in modo serio il problema o almeno fino al pochi giorni fa grazie soprattutto al contributo nel nostro partito ha dato alla discussione
Ma io non non ci siamo certo arresi visto alla grande Maria dei disoccupati del nostro Paese disse presenta un'altra grande opportunità
Per far sentire ancora con più forza la propria voce attraversa la grande marcia per il lavoro europea che dovrà comunale con grandi iniziative di su cupi ISU disoccupati italiani con quelli del resto d'Europa
Una marcia per il lavoro che si concluderà ad Amsterdam il tredici e quattordici giugno giorno in cui si varerà la seconda fase del trattato rimasti
Affinché l'Europa non si è unita la Patelli poteri capitalistica e di mercato ma bensì da una società capace di soddisfare la prima necessità di un individuo è Lagorio
Queste il grande appuntamento che si deve vedere impegnati e protagonisti affinché del lavoro non si parli solamente nel primo articolo della Costituzione Costituzione che qualcuno sembra essersi dimentica in un caso setto quindi forza compagni la lotta non deve finire perché ne siamo comunisti e non ci arrendiamo facilmente lotteremo sempre per qualche giusta per i nostri diritti
Diamo ora la parola al compagno Fausto Bertinotti
Grazie
Grazie cari compagni grazie prego prego grazie grazie molto
A voi
Campagne
Lei comprende
Siamo qui oggi ancora
Intanto in tanti
Per portare avanti la nostra lotta
Che è la lotta
Dei giovani
Delle donne
Degli occupati dei disoccupati degli anziani
Che è la lotta
Del popolo che non si rassegna a una società ingiusta di cui la disoccupazione è la manifestazione più evidente e piume per l'ente
Avremmo voluto
S lo stesso tanti qui
Ma a presenziare alla conferenza nazionale per il lavoro e l'occupazione
Che il governo avrebbe dovuto fare
Ma si fa e noi saremo qui a chiedere che dica delle cose giuste perché è evidente che una prospettiva nuova per il Paese
Noi
Continuiamo la nostra battaglia
Quella che ci ha visti impegnati nella marcia per il lavoro
Anche con la sua straordinaria conclusione qui in questa città
Molti di voi
Sono stati protagonisti di quella manifestazione ricordano il lungomare di Napoli gremite delle bandiere rosse che da tutta Italia sono avvenute con noi
Noi siamo qui oggi ancora anche per loro per continuare questa battaglia
Siamo qui
A continuare per queste strade del nostro Paese dell'Europa
Una marcia che non è solo
Simbolica
Riprenderà per le strade dell'Europa come è stato ricordato e si concluderà ad Amsterdam
Alla metà di giugno
Una marcia per il lavoro in Europa
E noi
A questa marcia
Diamo un piccolo contributo
Che abbiamo strappato vorrei dirlo
Non nell'incontro dell'altro giorno con il governo non facciamoci anche noi abbagliare dalle apparenze l'abbiamo strappato con la lotta con le marce con la partecipazione con le vostre foto ai voti
Oggi
Oggi possiamo dire consapevoli come siamo di esser ben lontani dalla meta
Che tuttavia uno risultato l'abbiamo ottenuto
Che i provvedimenti del governo sono stati cambiati su un punto importante è che oggi possiamo dire
Soprattutto alle ragazze e ai ragazzi del Mezzogiorno che certamente Centomila di Londra usciranno dal ghetto dalla disoccupazione nei prossimi mesi
Porti
Poc'anzi pochi
Ma noi abbiamo imparato dalle lotte operaie
Usare
E avere il realismo del compromesso
Non mollano e l'obiettivo generale e ottenere un risultato immediato però ricordate
Il senso intelligente degli operai che dicevano rispetto ai soldi pochi maledetti ma subito anche posti poco porti maledetti ha stupito
Un programma straordinario per l'occupazione giovanile del Mezzogiorno
Pochi maledetti ma subito cento mila ragazzi Agassi che escano dal ghetto alla disoccupazione
Incontrano un lavoro organico stabile no mai escono dal ghetto fanno un esperienza possono di incontrarsi con altri organizzarsi battersi come forza organizzata penale è un lago
Vorrebbero condannarci alla solitudine
Alla flessibilità
Vorrebbero condannarci all'isolamento e infatti in molti
Ci hanno detto ma bene ma si date cento mila posti di lavoro questi giovani per un anno poi cosa fra un anno poi chiede a Mandela dopo sia appunto poi chiederò lavoro per Roma tra gli altri per tutti saranno una farsa
Disponibile ad nel Paese
Inoltre avversari hanno gridato
Hanno gridato
Una cosa che pensano
Di poter usare in termini offensivi
Assistenzialismo
Già loro possono permettersi
Di essere aristocratici e arroganti
Loro
I soldi li prendono
Ma come ben ricordava poco fa Simonetti
Per loro nessuno parla di assistenzialismo già
Perché essendo ricchi e potenti non hanno bisogno di essere assistiti ma sono soldi nostri quelli che entrano nelle casse dell'affiliato con i provvedimenti che loro non chiamano assistenzialismo
Già l'assistenzialismo valide e tra i poveri
Per quelli che non hanno da mangiare per quelli assistenzialismo e allora non è vero ma se anche fosse così bene anche assistenza va strappata con adottabili fervente non c'è e spaventate
Non ci spaventate con il vostro ai stoccati cinismo e con la vostra arroganza
E noi sappiamo guardare al resto del mondo
Assistenzialismo
Ma come chiamate allora voi signori padroni
La condizione di un Paese che ci indicate ogni giorno come modello quello dalla Germania
Dove non solo è licenziato ma Lino occupato voi giova inoccupato prende l'indennità di disoccupazione
Come lo chiamate
E la sapete la novità
La Germania la possente locomotiva dell'Europa
Quest'anno non riuscita a raggiungere il tre per cento del deficit sul prodotto interno lordo come lo vedono invece impone a noi
Perché essendo aumentata la disoccupazione
Che è arrivata a quattro milioni novecento mila
Lo Stato deve pagare a vendere i tagli su occupazione e questo fa aumentare la spesa sociale che splafona così il deficit di Maastricht come l'ho chiamato e quello eppure la civilissima Giammaria serata noi non questo abbiamo chiesto abbiamo chiesto e ottenuto di potere lavorare per cento mila giovani
Voi siete assistiti da questo Stato
Avete gridato
All'intervento dello Stato
Berlusconi
Hai trovato la popolarità parlando agli industriali peggior paio industriale e peggio per Berlusconi bella prova di amicizia
Perché si sa che lo quando si tratta di di questioni che riguardano il portafoglio ma molto poco per il sottile aveva
Fino all'altroieri dallo scoglio lo guardavano con un po'di sufficienza me medio dei nuovi insomma questi in realtà sono un poco screditati
E il giornale di lo segnò nei guarda la guardavano a un centro politico moderato ha forse più sofisticate insomma sembravano scaricarlo
O il è bastato per gli dicesse avete ragione voi bisogna togliere i soldi ai lavoratori lo hanno acclamato come fosse il Pontefice perché a queste la loro a voi
Hanno riscoperto a Berlusconi
E insieme
Padroni e Berlusconi hanno gridato all'asta al lo Sparta lirismo
Assistenzialismo
Statalismo
Vogliono il mercato e lei in paese
Come se non avessimo fatto finora mercato e in paese
Cari signori il mercato e lei in paese
Noè lo conosciamo direttamente
Avete fatto per quindici anni e quello che avete voluto
Avete messo i lavoratori in cassa integrazione
Avete visto ho trovato le aziende
Vogliamo parlare di Bagnoli
Vogliamo parlare di Pomigliano per stare qua vicino
Avete tolto la scala mobile
Avete tagliato atto sociale emesse etichette tagliate le pensioni
Avete fatto pagare al costo sociale alla povera gente
Avete l'uso vaso avete toccato i bilanci sistematicamente per non pagare le tasse
E hanno esultato qual è il risultato è il dodici e mezza per cento teso a vocazione nell'alimentazione del trenta per cento della popolazione
Ridate
Gridate mercato è il Paese
Ma noi sappiamo cosa vuole dire
E ora avete trovato una nuova divinità
Si chiama flessibilità
Ieri mi avevate trovata un'altra si chiamava produttività
Ci avete impegnato noi come movimento operaio per circa venticinque anni
Attorno a questa controversa questione se bisognava collegare o no il salario alla produttività sia un bene o un male si era del padrone o degli altri
Sembrava una grande conquista per voi padroni
Ottenere il dominio dalla produttività
Ancorare la dinamica dei salari
La condizione lavorativa alla produttività
Adesso non mi basta più
Perché in ogni caso
Lì si trattava in ogni caso di riconoscere che qualcosa ci farà distribuire
Con il discorso alla produttività voi volevate metterci in un angolo e dire guardate non potete travolgere l'ordine esistente ma almeno se noi come impresa guadagniamo tanto un po'di questo guadagno lo lo diamo a voi voi che l'avete realizzato sotto forma di aumento di salario di riduzione degli orari adesso no
Adesso la produttività è tutto a loro
L'aumento e il profitto e loro
L'aumento netto impresa è loro
E tu invece anche quando lui realizza il massimo della produttività tutto degli asset flessibile cioè devi poteva accettare una riduzione del salario ed è un peggioramento dalla condizione lavorativa nel Sud ed hanno
E hanno ragione
I compagni e le compagne che vengono qui a dire anche questo la conosciamo perché c'è già
C'è già ma di cosa state parlando
Nel Mezzogiorno è pieno di flessibilità
è una flessibilità che è una giungla ma venite a quei
Andate in giro tra questa campali apra questa Puglia in questa Sardegna in Sicilia andate in giro e naturalmente alla vostra flessibilità si chiama mafia camorra organizzazione delinquenziale
Andate in giro
Andate in giro per queste contrade
E troverete contiguo alla disoccupazione alla precarietà e il lavoro nero
Queste la flessibilità
E voi cosa vorreste farla moltiplicale
Aumentarle
Toglie ai contratti
Noi siamo stati contro l'introduzione del contratto ad interventi
Ingrassia questo
A questa lotta
A questa conquista realizzata sui cento mila posti di lavoro
Abbiamo aperto una competizione con la flessibilità
Abbiamo limitato
Le sue conseguenze negative ci toccherà a votare all'Appia otteneva quei cento mila posti di lavoro un compromesso
Ma lavoreremo per limitare gli affetti perché non si può pensare che l'occupazione dei della flessibilità
La flessibilità non aumenta l'occupazione al Sud riduce il salario al Sud e hanno escano dal tessuto sociale esistente
Più disoccupati o uguale disoccupati al più può mancare ai in una condizione in cui il tessuto civile del Paese arretra
E io lo so
Che diciamo delle cose difficili
So che questi applausi convinti con cui voi dite è giusta questa linea
Non nasconde la difficoltà di praticarla
Perché quando poi sei disoccupato
Danni
Sei sottoposto al ricatto
Quando lui viene il caporale a prenderti
Tu pensi che ci ha penato una possibilità
Per quanto sporca per quanto Covotta
Ti affidi in qualche modo Luís per trovare uno straccio di lavoro
E quello di quella ragazza che disoccupato da sempre gli viene offerto di lavorare in uno scantinato
Per mettere insieme delle tomaie per fare le scarpe che verranno vendute come scarpe di grande pregio lei che le ha fatte lì faticando per una dannata per dieci dodici ore al giorno per quattro soldi non lo può rifiutare
Perché non può rinunciare a quella
Posso infettiva pure così logorante drammatica perché era un alto di cui giovarsi
Ma eccolo qui è precisamente qui che sta la questione
Loro dovrebbero fare un deserto
Del Mezzogiorno
Per poter imporre il loro dominio
Perché vogliono colpire nostro sociale
Perché vogliono colpire il contratto nazionale di categoria
Perché vogliono avere le mani libere
No non vogliono combattere la disoccupazione
E ha già successo con la Borsa Valori istruite America
E il successo una settimana fa per la Renoldi
Nel momento stesso in cui ha annunciato di chiudere una fabbrica ad Auxerre
Le sue azioni sono schizzate in alto in Borsa
Gli hanno tributato un successo perché annunciato licenziamenti
Perché i licenziamenti sono l'altra faccia della flessibilità
E infatti la Confindustria cosa chiede
Precisamente il diritto a licenziare la flessibilità del mezzogiorno e il diritto a licenziare dove c'è l'occupazione piazzale Lotto citavo di per variegati all'attività italiana l'ha chiamato di vita
E questo il la nuova forma
Di questa modernizzazione capitalistica in tutto il mondo badate
Le conquiste la civiltà vengono considerate un ingombro
Devono essere abbattute
Perché altrimenti lo sfruttamento non può dispiegarsi siccome loro non pensano alto che a competere attraverso l'aumento lo svuotamento
Devono abbattere le conquiste di civiltà tutte le conquiste di civiltà in Europa si chiama lo sto sociale ma in altra parte del mondo compagne e compagni persino più drammaticamente si chiama la vita delle persone
Sì certo sapete perché vogliono distruggere i popoli indios che le arrivano dei Maya e che occupano il Chiapas del Sud al Messico Bacchelli
Perché lì
Sotto a quella terra di quella civiltà di quel popolo ci sono cose che si chiamano umani io e petrolio che si si liberano del chiedo assoluta con in palio il petrolio e facilitano e se si liberò del contratto dello stato sociale sfruttava teme che come sarà lunario al petrolio tra loro oppure al cosa una merce no non ci stiamo non ci stiamo
Ecco
Ecco perché non sentiamo nessuna contraddizione
Tra l'agire quotidiano alla prospettiva
Ecco perché andiamo a Palazzo Chigi con la testa alta a fare un incontro per cercare un compromesso
E non ci fa paura anche tanta stampa ci considererei compito gli ordini mandiamo a testa alta perché siamo parte comunemente
No cari signori
Non ci potete intimidire
Noi svolgiamo un argomento un ragionamento
E abbiamo le nostre diedi fortemente piantato in un movimento
Ma la partecipazione delle masse
Ecco perché ma poniamo che questo risultato immediato sia l'annuncio di una nuova politica di una svolta
Certo che lo sappiamo
Questo governo è al bivio lo sentiamo drammaticamente
Ci hanno detto ce lo ha detto persino il Presidente del Consiglio
Che noi abbiamo frenato l'azione del governo
Che insomma l'avremmo tirato per la giacca è vero è così
Presidente del consiglio chi abbiamo evitato di fare e avevo irreparabili che sarebbero stati definitivi anche per l'autogoverno
Senonché
Oggi evitare gli errori non basta più
Per questo vogliamo oltre che a frenare anche spingere
Frenati sulla strada sbagliata e sospinge atti su quella giusta
Del resto noi non abbiamo altro interesse che questo
Quello di sospingere questo governo verso la strada delle riforme del rito sociale
Della soluzione dei problemi del Paese
Noi non chiediamo partecipazioni a questo governo
Così come non abbiamo chiesto né un ministro né un sottosegretario io né un posto di sottogoverno e non lo chiederemo chiediamo una politica appena votato a vocazione
Chiediamo una politica di riforme glielo chiediamo sulla base del fatto che degli argomenti che abbiamo usato da socio riconoscono in molti Matei dotate compagne e compagni quando dicevamo che Mastrecchia
Oltre che essere fuori ieri aveva di una politica che produceva guai sul terreno dell'occupazione sarebbe anche fallita
E adesso non c'è la prova clamoroso di questo ma come la Germania
La locomotiva dell'Europa quella che attira tutti i vagoni la Germania
Non il Belgio la Germania
Non riesce a realizzare i parametri di Maastricht
Per gli cresce dentro la disoccupazione ed è costretto a spendere per lenire i corsi alla sua popolazione Dea Roma Prodi bisogna cambiare strada non andare avanti in questa che ha senza pochi presenta prospettive si
Da soli
No
Non da soli riaprendo la discussione in Europa
E vorrei dire dallo ai compagni del PDS da cui ci si dividono tante cose in questo momento
Ma perché non guardate anche voi oltreconfine noi forse guadagnano troppo lontano guarderemo Marcos a Fidel Castro va inquadrata più vicino
Guardate arrivava il traspare
Badate più vicino
Guardate i socialisti francesi che dicono che non si può andare avanti su questa strada guardate arriva c'ho spento che domani sarà insieme ad Armando Cossutta la manifestazione dagli operai dell'oratorio quanto recentemente
Guardate a la Fontaine
A uno dei cavi e poi esteso osi della Spd della socialdemocrazia tedesca che ammonisce Kohl a non andare avanti sulla strada rimasta x e a guardare invece all'economia agli interessi sociali del Paese si aprono e visione
Ma per aprirla certo
Dovete
Amici e compagni del Governo
Non ascoltare delle false sirene
Le forze moderate
Muovono un'offensiva contro Rifondazione Comunista
Sia se assistono molto
Sembra essere alla loro attività far chiarezza la facciano
Ma signor Presidente del Consiglio non si faccia trarre in inganno quelli non ce l'hanno con Rifondazione Comunista ce l'hanno con i lavoratori con le masse popolari sono quelli che non sopportano non è a noi che guardano davvero
Vogliono mettere fuori Rifondazione Comunista marginalizzare la per dare ragione alla Confindustria per assumere come programma le ragioni della Confindustria
E quali sono le ragioni da Confindustria
Oggi si vedono più smaccatamente di ieri
Hanno condotto una battaglia forsennata
Per impedire il rinnovo del contratto dei metalmeccanici
Oggi ripropongono la questione dell'eliminazione dei contratti di lavoro
Ai vendica delle mitologie insegnamento
E li avete sentiti ieri i toni forti alti
Opus ti
Del dottor Romiti
Che ha detto al governo bada bene
Guai
Setto chi il TFR delle aziende il chi SR trattamento di fine rapporto di lavoro trattamento di chi
Dell'avvocato quelli sono soldi dai lavoratori rimpasto le aziende è salario differito Malcom
Ma lo mettete questi questi padroni non solo se incalza lo quando toccano i soldi loro cioè il profitto s'incalzano anche quando toccano i soldi nostri che ha usato a volte francamente mi sembra troppo francamente mi sembra troppo
No
Se un Consiglio possiamo dare modestamente
Al Presidente del Consiglio vorremmo dirgli non stavi ad ascoltare
Discutiamo confrontiamoci la maggioranza
Ma a partire dal fatto che guardiamo alla situazione sociale di questo Paese come problema fondamentale
Si parla di questa manovra io vorrei dire delle parole
Caute
Moderate
Ma precise
Noi compagne e compagni abbiamo detto
Che riteniamo questa manovra annunciata non necessaria
E non utile
Potremmo fermarci qui
Ma il governo dice che la vuole fare e non gli abbiamo detto va bene
Come sempre si chiama siccome siamo una forza responsabile
Ci disponiamo al confronto ma una cosa vogliamo dire abbiamo detto e diremo con il massimo della compostezza e della fermezza
E non per ragioni di bandiera
Noi guardiamo alla situazione del Paese
Tante famiglie di lavoratori
Dipendenti e autonomie
Tanta parte del popolo
Del sud e del nord
Fa ormai fatica a vivere
E costretto a dei sacrifici quotidiani
Per tanta parte di questo popolo
Quando si operano delle scelte che ai grandi organi di stampa la televisione considerano scontate
Pertanto di queste famiglie
è una fatica in più ad arrivare alla fine del mese
Quando annunciano
L'aumento del prezzo delle sigarette
O l'aumento delle tariffe e dei trasporti sembra che diano per scontato una legge di natura ma tante famiglie i lavoratori vedono così aumentate duramente la loro sacrificio
E poi
E poi interviene quella lista chiamata da sopra l'Europa che è stata persino giusto introdurre come progressività per evitare il taglio le pensioni ma che pure pesa sulle famiglie dei lavoratori e allora bisogna sapere
Che questa manovra signore dal governo se proprio la volete fare
Lo può accettare mollo quotata
Noi
Noi non siamo soliti usare frasi robot a
Tutti
Sentiamo persino il fastidio DS continuamente ai chiesti in via una parola sul futuro del governo
Che noi vorremmo fosse un futuro lungo era informato
Ma noi care compagne e cari compagni che non abbiamo alcun interesse in questo governo se non quello degli interessi delle masse o
Volare in non potremo mai accettare che il Governo che noi sosteniamo faccia una politica uguale a quale dei governi di destra questo non può essere questo non può essere
E così
E così avendo evitato il peggio avendo aperto qualche spiraglio che ci può sprechiamo invece una grande discussione del Paese tra le forze politiche tra maggioranza sui temi dell'occupazione ed ero sto sociale
Sì dell'occupazione dello stato sociale
Noi troviamo davvero intollerabile
Questa discussione così come viene proposta che continuamente richiede il taglio della spesa sociale
E annuncia che se questo non accadesse sarebbe catastrofico ho parlato fin qui dalla condizione sociale
Ma ci facessimo un confronto con l'Europa misureremo che l'Italia si spende pesto sociale meno che negli altri Paesi europei molto meno
E allora no non è questa la strada
Vogliamo esclude sociale si noi vogliamo discutere vogliamo discutere perché questo risale non dà una risposta di occupazione di lavoro
I giovani e alle masse vogliamo discuterlo sociale perché questo chalet qui nel Mezzogiorno fa spesso schifo basta vedere un ospedale
Una scuola per dire quanto lontana mai Pistoia realizza la gente
Vogliamo discutere sta sociale perché manca una politica di prevenzione e in Italia si muore ancora per il lavoro mille morti Perrella dove in un anno è stato è l'elemento che dice che no però sociale non funziona voglia
Lo fa la noi questa discussione e farla introducendo la discussione tra un nuovo modello di sviluppo per una politica di via l'impiego te ha un'idea lo dico qui nel Mezzogiorno davvero di un nuovo sviluppo
Il Mezzogiorno abbiamo detto insistito su questo punto è ormai una cartina di tornasole del Paese solo boh
Ossi può non capire una cosa così evidente il futuro dell'Italia passa per il Mezzogiorno oltre alla sua rinascita proprio la sua della stazione
Per il futuro del Paese sa condizionato Apoel come
Il Mezzogiorno e stop messo da un meccanismo di accumulazione fondato sul dominio delle grandi famiglie delle grandi imprese del Nord oggi a un bivio loro vorrei proprio dove il Mezzogiorno come un pezzo del Mezzogiorno del mondo
La loro ricetta per il sud spiace dirlo così duramente badate è la stessa ricetta
Che un governatore di un paese qui vicino aveva
Di un paese di cui oggi si fa fatica a dire il nome tra la sofferenza che evoca il liberalismo nelle zone deboli porta l'Albania non porta nuovo sviluppo beh nuova generosità in questa realtà nuova civiltà
Ma il Mezzogiorno è una grande risorsa il Mezzogiorno ha qui tutti fattore di un nuovo sviluppo c'ero contraria è però del mondo quelli che hanno un'idea dello sviluppo futuro
Uno fu uno sviluppo che non è più fondato solo sulle macchine sui prodotti materiali ma che invece la valorizzazione degli ambienti di cui il Mezzogiorno è pieno Lamb
Niente il mare il sole la possibilità di vivere se non fosse diva stata da una classe dirigente infetta infame Capote aveva già pagina
Grande risorsa potenze
In questo Mediterraneo che potrebbe diventare la cura di una nuova grande civiltà
In questo ambiente Amalia in cui possono combinarsi le culture che possono contrastare i fondamentalismi povere di guerra qui in questo bacino di grande civiltà dove si vedono i Segni antichi di questa civiltà che possono rinnovarsi qui ante e cultura ambiente possono diventare leve più allo sviluppo di una politica chiara impiego
Per migliaia e migliaia e milioni di giovani
Una prospettiva di rinasce
Per la quale lavoriamo ma perché questa i RAI questo grande istituto che dopo aver avuto momenti fortunati è diventato un luogo di corruttela nei regimi democristiani e craxiani e ha portato tanti guai ma non potrebbe diventare la nuova io avrei una grande organizzazione del lavoro per
Grandi masse meridionali per questo obiettivo una vocazione di un istituto nazionale per fare una buona politica tra il lavoro per l'occupazione per un nuovo sviluppo
Una grande battaglia da fare facciamola avviando i primi passi dal basso con le lotte nel territorio io vorrei che prendessimo l'impegno qui perché si costruiscono comitati
In tanti Comuni del Sud che battono cassa i comuni a partire da una diplomatica fate un programma di lavori Jean
Ente utili perché io voglio venire a lavorare in questo programma per il governo ha stanziato dei fondi che li date a farli ma io sono qui a chieda per i adesso alla
Anzi facciamo insieme
Oppure l'arco pure
Un movimento di massa concreto nelle piazze del Mezzogiorno che incontri un altro movimento di massa che riprende il suo cammino tra le vie dell'Europa dicevo prima della Menorah ma molte sono mai realtà in cui qualcosa si muove in Europa persino c'è stata una cosa che si chiama è uno sciopero lavoratori della sua azienda i più paesi hanno finalmente fatto uno c'ha proprio insieme
Noi abbiamo una ragione di polemica radicale
Con federalismo italiano considerato confida italiano ma gli facciamo una sfida mettiamo da parte le polemiche veniamo qui a confrontarsi con la nostra gente coraggio
Devo pure per dire quale lotta facciamo periodicamente facciano o no una lotta tra la riduzione generalizzata allora il lavoro poi dai solaio vendite Italia in tutta Europa
Costruiamo no
Una nuova unità tra i giovani disoccupati e inoccupati io penso che ci siano poche pochi veleni sparsi nel Paese come quelle che pretendono di mettere contro i vecchi e i giovani i disoccupati e gli occupati
Tra le molte ragioni di Conte Vasco con la sinistra moderata questo è quello che gli piaceva di più perché la vedo davvero un cedimento una subalternità drammatica al pensiero dell'avversario
La vedo come l'idea che tu dai per scontato il suo potere il suo profitto la sua rendita
Accetti che la coperta è stretta cioè la tua
E mette in competizione gli uni e gli altri per vedere chi sta su tu sapendo in partenza che qualcuno stava fuori che tanti staranno fuori
E così si dice ai giovani che si sono disoccupati non è colpa di questo meccanismo di accumulazione di sviluppo non è colpa della mo'
L'abitazione capitalistica che si fa nel mondo non è colpa delle politica pure ai modi tra il telefono i governi ma il corpo del pensionato che va in pensione dopo trentacinque o trentasei anni di lavoro delle fatwa che è stato suo torrente
E cosa fareste
E cosa vorreste prolungare l'età pensionabile gonna e che qualcuno di questi sa Piantoni verista convinceva uno solo di voi che aumentando le
Tappe lesionati e tuo padre il figlio può trovare posto di lavoro e loro invece sette ha avuto fuori dal padre che lavoro fa il suo posto per anni dopo tanti anni di lavoro
Mi dicono al giovane disoccupato che lo disoccupato non perché ci sono qual
Politiche
Ma perché i lavoratori occupati difendono il loro potere contrattuale
Insomma tu saresti disoccupato perché tuo fratello prende un solaio previsto dal contratto o alle regole previste dal contratto
E allora anche tuo fratello dovrebbe rinunciare alle regole previste dal contratto e a quel minimo contrattuale perché tu possa lavorare
Allora su questa cosa varrà la pena di intendersi bene
Questa processo di riorganizzazione dell'economia capitalistica produce insieme a tanta ricchezza povertà e disoccupazione povertà e disoccupazione insieme a tanta jazz e hanno voi vorrebbero farci scegliere tra povertà e disoccupazione
E i fari ci dicono volete un po'più di lavori occupazione fase come gli Stati Uniti
Dove
A
L'ho inventato un lavoro che chiamano povero
Cioè un lavoro realizzando il quale tu prendi una retribuzione inferiore al livello di povertà cioè tu prendi lavorando meno delle indennità di disoccupazione a quelle condizioni ti fanno lavorare
E questa sarebbe la scelta Puggioni dovetti scegliere se stare da disoccupato
Tu e tuo fratello lavora oppure se tu e tuo fratello lavora tenute due però prende non si è pronti per il libro di prima sarebbe questa una scelta
E sarebbe agonista chi rifiuta questa scelta
E chiesi tutta questa scelta dovrebbe essere indotto andare a cercare lavoro per qualche paese del mondo no guardate il lavoro si conquista così Stan
Do ognuno al suo posto e rivendicando Lolli il lavoro un lavoro degno di dati una retribuzione conquistata come scelta di civiltà quella lavoro vivaista schiavitù ma non eravamo
Voi volete Wenders il lavoro ad una schiavitù noi non ci stiamo ci batteremo a fondo penale il lavoro latita viva rispetto ad allora
A questo noi là dove
Avremmo
Ai a rizzare conquiste parziali perviene a te ragazza ragazza qualcosa abbiamo strappato e andare avanti riaprire la prospettiva è serio ambizioso lottare contro la divisione
Aveva un progetto politico un programma
Mettere insieme a quelli che lo vogliono dividere il disoccupato il precario l'occupato il giovane anziano il lavoratore autonomo il piccolo lavoratore autonomo commerciante a il Giano che ti vogliono mettere contro nove portiamo la nostra parte schiacciato dallo stesso meccanismo dallo stesso potere apriamo una frontiera di collegamento tra lavoratori disoccupati e giovani ieri a Torino abbiamo fatto
Convegno sulla cultura parlavamo di musica e di teatro voi potete pensare qualcuno di voi potere pensare che è un lusso no non è un lusso perché ora
A l'occupazione non si fa più Zoltan tutto con i beni materiali ma
Anche con i beni immateriali con la cultura collante a stringere un nuovo patto di Alain entra per le porte col resto
Alla rana con le donne e gli uomini teatro con i musicisti e sentivamo di reazione di ricostruire un filo di ragionamento comune vedo ma
Via Roma saremo lì con i giovani e gli insegnanti a parlare di scuola di nuovo lo stesso problema perché ecco la sta accadendo in Italia se in una nuova gigantesca selezione di classe Juan
Da parte delle popolazioni giovanile esclusa dal lavoro sono stati prima esclusi dalla scuola attraverso l'aumento dei costi dalla formazione il disagio l'inefficienza della pubblica amministrazione
Vorrebbero adesso privatizzare la questa scuola
Vorrebbero far entrare i privati
A completare questa selezione di classe una scuola buona per i signori è una scuola questa sì come assistenza per la figlia della gente comune Porretta riaprire ferite che ha
Ari e dicono di voler finalizzate alla formazione e al lavoro ma quale lavoro io è alta vogliono conquistare già nella scuola la tua subalternità vogliono negli atti adattabile flessibile sa
Dopo Cuesta vogliono
Noi dobbiamo ai qua può avere ragioni dell'unità
Dobbiamo propone un rapporto tra cultura studio lavoro che paralleli agli anziani
Di come i lavoratori come le nuove generazioni e per la dieta tutti che il lavoro oggi alla conquista di una nuova qualità del lavoro e della vita non facciamoci voglia lei non è vero che dal peggioramento del lavoro esistente sortisca loro la voi no il lavoro viene da una così mozione di una nuova qualità della voce valida per tutti cultura scuola la copula corporativa una nuova voglia
Mauro o politica
Spezzare il dominio
Materiale del padrone e il suo dominio culturale ai partire dal lavoro che cioè dal lavoro che non c'è
A rimetterci insieme ai mettersi in cammino gli è
Ieri e oggi abbiamo detto nord e sud uniti nella lotta oggi sentiamo qui in queste manifestazioni di Napoli che possiamo e dobbiamo di Rosanna di più
Oggi che siamo qui a dire che è un risultato
Dopo l'abbiamo ottenuto cento mila posti di lavoro insisto pochi maledetti ma subito oggi siamo qui per dire
Che questo non può che essere un primo passo che dobbiamo avere l'ambizione di portare avanti questa lotta laddove fin d'ora non siamo riusciti a verbale puntando coinvolgendo il governo faccenda di queste una grande discriminante per il governo
Perché lo scelga se stai con noi con la gente che chiede lavoro e occupazione ostacolo forniti che gli chiede di tenere in caldo i suoi soldi che non so neanche i suoi scegliere colloca
Noi
Noi qui qui a Napoli in questa grande capitale del sud d'Italia davvero mandiamo un messaggio agli operai della minore che si incontra
Hanno domani nella fabbrica che la minore come per chiudere a Bruxelles non più solo nord e sud uniti nella lotta ma
A nell'Europa cresca viva una forza alternativa antagonista un nuovo popolo il popolo di un nuovo modello di sviluppo di un nuovo lavoro di un loro cultura