"Controluce" editoriale del prof. Luigi De Marchi

Siamo dunque arrivati alla svolta davvero pericolosa della lunga vicenda leghista l'incriminazione formale di Bossi e di altri quaranta dirigenti leghisti come accuse da ergastolo è chiaro che si vuole decapitare l'intero movimento questa svolta era talmente prevedibile che per parte mia l'avevo piena e prevista già gli anni fa in un editoriale apparso sull'Indipendente nell'estate del novantadue intitolato la par Tania un vicolo cieco facili Ruffato nel libro perché la lega edito da Mondadori nel novantatré dunque che scritti tentavo disperatamente di far capire a Bossi quanto fosse rinunciataria e pericolosa la strada del secessionismo padano nato a luglio in bocca rinunciataria perché comportava appunto la rinuncia alla possibilità allora molto realistica di di il leader di un nuovo Canale di rivolta antistatalista e anti fiscale che avrebbe rapidamente conquistato la maggioranza in tutto il Paese e pericolosa perché esponeva dal
Perché costituisce da prego opzione preferita della classe politico-burocratica parassitaria dinanzi a chiunque ne minacci il potere che la lega scrivevo nel novantadue dovessi Harrach arroccarci sulle sue posizioni padane rapporteur dettate dal che è un'esasperazione dei risentimenti anche io Mali al nord delle spinte stataliste di destra e di sinistra nel Centro Sud e allora non sarebbe certo difficile perché da un lato esplode Cerro al nord le prime manifestazioni violente di insofferente antistatalista magari subito date dai nostri servizi deviati e che dall'altro un qualche genere Arancio travestito da osservatore della par aria mandata nella Padania i suoi carri armati con la pronta benedizione del nostro presidente Ayatollah che ha già ne regoli segnali della sua ostilità per la lega e per il popolo dei produttori e la danza ma avrà quel punto potrebbe cominciare così scrivevo appunto nel novantadue ora perduta dall'legga l'occasione prezioso di quei primi anni novanta siamo forse alle prime battute dell'ultimo atto di una vicenda che poteva essere entusiasmante rivoluzionari e qui rischia invece di precipita inizia
La colpa è sicuramente anche di Bossi che non ha
La sua originaria cultura localista e provinciale chi non ha voluto cogliere l'estensione non solo nel primo
Della rivolta dei produttori e della lotta di classe antistatalista sottesa al successo leghista che ha ceduto le sue idiosincrasie personali per Berlusconi che ha scioccato niente ha fondato con ribaltoni il primo e ultimo Governo temi liberista di questo secolo e che ha così finito per De grande rivolta anti fiscale del novantaquattro sul binario morto e forse mortale del secessionismo
Ma una responsabilità anche maggiore secondo me ricade sulle forze stataliste che per arroganza oppure ricavo cinismo non hanno mai voluto capire tanto meno
La frattura crea tra la loro classe privilegiata ed egemone la classe sfruttata dei lavoratori dipendenti indipendenti del privato che costituisce quattro quinti della popolazione accecate dall'ansia di perpetuare la a loro e che Monia queste porti hanno saputo solo di Van aree demonizzare cari oggi tentano di sopprimerla con la forza siamo dunque all'ultimo atto che appare
A mio padre era lei liberista e libertaria autentico
Essere quella di opporsi a questa irresponsabile svolta repressiva del regime e non solo perché bisogna reagire a questa affronta la persecuzione di un reato d'opinione ma anche sempre stato folle pretendere di risolvere in chiave poliziesca i grandi problemi sociali soprattutto perché questa pretesa folle può rapidamente succo dell'argine agli orrori della guerra civile
Da nove pochi erano disposti a morire per Danzica credo che ancora meno oggi siano disposti a morire per la miopia politica di boschi Prodi o Berlusconi o per le scemenze giudiziarie di un magistrato che nel suo stesso nome sembra narra il labor Boni d'azione dello Stato italiano ieri Bossi ha detto una frase cruciale serio il Cavalier l'ultimo le nostre porte potremmo sbaragliare tutti da tempo Giulio Tremonti mi sembra impegnato in questa direzione non resta che augurarvi che che a lui si uniscano al più presto molti altri cittadini e politici decisi ad opporsi alla guerra
Nella battaglia libertà però di amici affinità ci sentiamo venerdì alle otto e cinquantacinque