"Donne: i diritti negati" organizzato dalla Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna e dall'Onu c/o il Residence di Ripetta in Via di Ripetta 231

Taglia il riviste ecco arriva
Allora il commissario europeo Emma Bonino arriverà ci raggiungerà fra poco quindi intanto noi diamo inizio ai nostri lavori
Ringrazio molto a nome delle amiche della commissione Pari opportunità nazionale per essere intervenuti intervenute in questa mattinata che abbiamo voluto dedicare a quello che abbiamo chiamato i diritti negati delle donne che se volete una celebrazione non retorica ma che potrebbe essere anche dando come dire la voce la parola a donne che in questo momento sono qui con noi che ringrazio molto per essere venute come testimoni
Purtroppo privilegiate di quelle che sono ancora oggi a cinquant'anni di distanza dalla dichiarazione del sax dell'uomo
Le discriminazioni le violazioni le persecuzioni che ancora soffrono le donne nel mondo c'è sembrato quindi giusto
In questa occasione dare voce anche alle donne che talvolta a cui dà volto e tolto il primo diritto quello di essere se stesse di esprimersi di poter parlare di poter testimoniare e di poter anche di dire che oggi veramente come abbiamo affermato così affermato anche Pechino i diritti umani delle donne sono spesso il teste di una democrazia realizzata e di una realizzazione degli studi lo spirito non solo della lettera della Dichiarazione universale diritti umani
Incerto da se voi sapete che l'anno proclamato dall'ONU e che inizia iniziato il dieci dicembre
Per ricordare i cinque i cinquant'anni del dei della affermazione della convenzione universale sui più mani è un anno di che sarà particolarmente pieno di iniziative di li abbiamo sappiamo che anche il nostro governo ha istituito una comitato nazionale per i diritti umani che preceduto dal sottosegretario Patrizia Toia scusate Vieste che ringrazio abbiamo visto quest'anno anche un'importante iniziativa
Presso illa
Il comitato che
Presiede alla comprensione sulla sulle discriminazioni contro le donne a New York e qui c'è la Presidente Banca corti che ringrazio per essere qui con noi un'importante iniziativa fatta dal ministro Anna Finocchiaro che ringrazio per questo impegno
Nel momento in cui ha apportato Racquet ha rappresentato il rapporto italiano il rapporto annuale che appunto il governo deve su deve rappresentare per indicare quelle che sono le discriminazioni che ancora sono nei confronti delle donne rispetto a quelle portante convenzione anche nel nostro Paese
Qui con noi c'è anche stampa De Mistura che ringrazio per essere ancora una volta insieme a noi era seconda iniziativa per facciamo colui da e da pochi mesi tornato in Italia come responsabile della consegna deformi informativa dell'ONU in Italia
E e l'abbiamo conosciuto in altri Paesi impegnati in altre battaglie molto importanti come presidente del dell'Unicef New Yorker qua come presidente prima della WWF ma soprattutto ci tengo a dirlo e anche in questi giorni la stampa la doverosamente sottolineato impegnato anche su un altro fronte
Che indica quella che è la necessità di nuovi strumenti di intervento per difendere i diritti umani nel mondo quella del sostegno alla popolazione dell'Iraq che credo che il sappiamo perfettamente come risoluto le donne i bambini stanno soffrendo di quella che è la piazza e i diritti fondamentali come quelli anche alla sopravvivenza
Quindi no i lo ringraziamo per quello che sta facendo anche per le donne e questo è un fatto che fa capire che poi se essi condividono alcuni valori come dire di fondo e forse una nuova responsabilità anche nuovo senso etico comune che deve presiedere
Ai diritti umani alla alla loro salvaguardia questo fa ritrovare sullo stesso fronte uomini e donne per fortuna ma in particolare vorrei ringraziare Pia Locatelli
Che ha voluto fortemente insieme al gruppo di lavoro della Commissione con cui lavoro internazionale che qui tra l'altro rappresentato anche da altre amiche io ne ho viste prima qualcuna delle Chiaramonte Elettra Deiana
Presa arriverà Marisa notano ad altre e Celli Ilaria Di Maria Tresa Tavassi vera carità se sono un gruppo di amiche della commissione certo attrice Chiti che era stata recentemente in Albania dove ha avuto modo anche di testimoniare l'attenzione che anche come questo è pari opportunità vogliamo continuare a dare naturalmente ancora di più
Alle amiche e albanesi tanto sono qui presenti per dire che la nostra cooperazione la solidarietà continua di qua e di là dal mare Adriatico questo deve essere un impegno cure solenne
Perché dicevo che Pia Locatelli come coordinatrice del gruppo di lavoro internazionale ha fortemente voluto sottolineare con questa iniziativa di questa mattina
L'impegno della commissione su quest'altro fronte dei diritti umani quindi appunto
Di quello appunto di fare una verifica insieme sulla attuazione reale di questi diritti
Di libertà di dignità di non discriminazione nei confronti delle donne
Credo che sia molto importante dirci che se è vero che molta strada è stata compiuta da quel dicembre qua del quarantotto ad oggi perché si è affermato un principio universale a cui ci si può comunque richiamare e è finita in qualche modo la illusione che gli Stati nazionali potessero dal da soli garantire i diritti delle persone apre con il vecchio anche diritto internazionale penso che le due guerre mondiali il il il genocidio che c'è veramente stato nella seconda guerra mondiale l'Olocausto spesso hanno in qualche modo dato il segnale al mondo e su questo ha fondato la sua piena legittimità anche la nuova organizzazione delle Nazioni Unite
Che senza un fondamento comune
E una base etica comune sulla cui fondare i valori inviolabile rinunciabile dei diritti umani
Che abbiano appunto una valenziano posa di essere impugnati in sede internazionale sì rivelerebbe molto effimera la nuova stagione anche della pace che in qualche modo faticosamente quel processo è stato attivato e noi gli abbiamo oggi c'è un articolo questa perché il primo quello della gente dati che sono risalite l'uomo che ci sembra che meriti ancora di esseri in molto più come dire concretizzato quello che dice che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti
E ancora oggi un principio di portata come dire rivoluzionarie trasgressiva rispetto a quella che oggi spesso non tanto la percezione ma poi l'attuazione di questi diritti io ho solo il dovere di introdurre questo dibattito voglio solo dire un'altra brevissima riflessione sulla quella che è però oggi la strumentazione
Che la comunità internazionale si deve dare cioè io credo che oggi ci sia oggi si parla della nuova generazione dei diritti
Sicuramente le donne hanno avuto un grande merito un grande peso e anche una grande capacità di elaborazione di quest'anno ha già i suoi diritti Pechino senz'altro ne ha segnato un passaggio come dire di non ritorno
Vi ricordate quella frase delle diritti umani delle donne sono
Inviolabili e che i diritti delle donne sono diritti umani sembra incredibile dover dir questo alle soglie del terzo millennio marce ancora necessità di dirlo
Perché ancora la percezione che le donne siano meno percepite come persone in molte parti del mondo ma nessuna percezione soggettiva un purtroppo è un dato di fatto e questo purtroppo vede anche una impotenza talvolta da cui tenta razionale nelle nella strumentazione nelle modalità dell'intervento e con le donne
Hanno sicuramente oggi una luogo molto importante che quell'oltre la conduzione di più mani naturalmente che vale per tutti però mi perdoni anche quella del sito della della comitato
Che appunto e presiede alla Convenzione contro discriminazioni
Sappiamo che ci sono del Nord delle innovazioni molto importanti anche in termini giuridici anche in termini di concezione della azione concreta di del della battaglia contro discriminazioni però sappiamo anche che c'è una una marcia in più che dobbiamo ancora mettere appunto per poter consentire che la sovranità degli Stati che ancora
Largamente un principio ancora presente non sia però una sorta non preveda tra una sudditanza dei cittadini rispetto al godimento diritti fondamentali
Questo dove si è la questione che abbiamo di fronte insieme a una nuova frontiera dei questo problema che è costituito dalla società multiculturale e multietnica in cui tutti ormai viviamo ne abbiamo la fortuna in questa Commissione della cucina pena rinnovata nella scorsa uno agosto
Di avere anche una rappresentante autorevole delle donne immigrate in Italia che ringrazio per essere qui che necessaria
E dei limoni venga e anche loro ora annulla loro portavoce in questo dibattito e molto importante poter confrontarci con le diverse culture delle donne che in qualche modo vivono nella nostra direzione nazionale e sappiamo anche che però ci confrontiamo anche con talvolta una incapacità di vivere qui in nella differenza delle culture di convivere nel rispetto reciproco io sono convinta che più mentre io poi la massima antica che solo la maggiore conoscenza
Dirette reciproca porti poi al maggiore rispetto alla maggiore rispetto dell'età dell'altro da questo punto di vista abbiamo avviato una serie di confronti anche con le donne
Africane che sono quindi tale che ho avuto un incontro con le donne giuriste elementi elementi che africane per affrontare con loro alcuni temi a partire da quello delle mutilazioni nei genitali delle delle donne abbiamo affrontato sia affrontando il tema anche del traffico delle donne nel nostro Paese su questo abbiamo anche discusso con le amiche
E giuriste i parlamentari dell'Albania con le quali vogliamo su questo fare un'azione comune per prevenire questo che rischia di essere la nuova schiavitù del due mila da questo punto di vista ci sono strumenti che vanno adeguati
Anche il nostro e ringraziamo qui la presenza tra cui l'ambasciatore della Venere la signora ambasciatrice
E abbiamo anche la grande questione che riguarda il l'adeguamento del diritto penale italiano rispetto a questo però che su questo c'è un impegno del governo
Ad adeguare a questa nuova fattispecie tremenda che quella del traffico degli esseri umani e un diritto penale che è inadeguato a prevenire e reprimere questa
Nuova schiavitù
Credo che da questo punto di vista perciò nessuno di noi è esente dall'applicazione più attenta e rigorosa dello spirito oltre che dalle tre della convenzione diversa dei diritti dell'uomo e credo che da questo punto di vista e molto importante che è quello che sta avvenendo di positivo anche nelle sedi europea internazionali ONU anche per iniziative nostro governo ricordo solo due cose che fanno onore anche il nostro governo penso
Alla inserimento nella nuovo nella nuove legge sul immigrazione del principio del soggiorno umanitario temporaneo per coloro che denuncino gli sfruttatori e in cambio possono avere questo giusto riconoscimento che mette al primo posto la tutela diritti umani
E questo per iniziative in particolare alle ministro Turco e e penso anche alla grande capii risibile campagna contro la pena di morte contro le mine antiuomo
E contro il traffico delle armi nei Paesi non democratici che ha sostenuto in particolare il governo in particolare settario Patrizia Toia ecco da questo punto di vista non è un caso che le donne al governo abbiano una sensibilità un'attenzione e se volete anche una idealismo ecco forse più visibile il più forte però perché premente ci possiamo dimenticare smonto poco della delle difficoltà che le donne vivono in particolare adesso quando arriverà glielo diremo personalmente e e siamo grati anche al commissario
Che europeo Emma Bonino che voi sapete che sta frenando le iniziative in campo umanitario molto importanti prima tra tutte quella di appoggiare fortemente e di farne una vera campagna in questo senso la questione delle istruzioni del tribunale
Internazionale contro Ittiri contro la la
Violazioni dei diritti umani
E e questo credo che sarebbe molto importante anche per quel per la nostra città ospitarlo queste anche l'ha chiesta la richiesta che è venuta come anche l'iniziativa che poi lei che non c'era
E per la quale come Commissione ci siamo dichiarati in Italia disponibile a fare da capofila diciamo delle associazioni degli organismi di di pari opportunità ma direi di uomini e di donne se mi consentite di buona volontà come si dice contento
Per in particolare la causa delle donne afgane
E ne qui abbiamo una rappresentanza di donne dell'Algeria che ringrazio per essere qui con noi poi Meletti alle presenterà molto meglio perché il compito il suo della Afghanistan
Dell'Albania del donne curde e di donne immigrate in particolare di Capo Verde ecco io credo che in questo modo in cui istituzioni associazioni
Donne Testimoni in prima persona possano incontrarsi e creare insieme
Quella clima necessario per poter dialogare per poter difendere ovunque diritti negati della persona umana credo che questo sia anche uno stile che ci piacerebbe continuare nel dialogo diretto in questo senso noi abbiamo l'anno scorso
Svolte uno sotto marzo a Sarajevo penso che l'anno prossimo ne saremo a Kabul e questo ci sembra un fatto di non da sole non da sole questo è un fatto che ci sembra importante aver raccolto anche come appello a testimoniare nei luoghi difficili dove i diritti umani sono negati la nostra società con le donne io d'ora la parola
Al razza in tante autorevole dell'ONU che abbiamo qui con noi a Staffan De Mistura per il suo intervento grazie
Grazie non potete sapere come mi sento onorato apertamente di essere l'unico uomo
Deve in questa sessione ma no no no è un valore che sento personalmente de spero in parte legato al fatto che ed Ersilia sa benissimo quanto in varie operazioni d'urgenza nel mondo io ho potuto vedere constatare di persona
Come in effetti a Goma a Dubrovnik in Ruanda in Somalia a Kabul e non le donne ad essere sempre le prime vittime ma quello che forse non sapete dovreste essere fiere
Erano spesso coloro i quali erano leader delle nostre operazioni
Cioè con noi un giornalista che era come a Dubrovnik si ricorderà benissimo queste straordinarie donne di Dubrovnik
Che hanno fatto un comitato e chi erano coloro i quali erano le nostre alleate nell'operazione dell'evacuazione da Dubrovnik di donne e bambini e uomini
Ed erano truccate erano eleganti erano femminili ed erano coraggiose noto tempo proprio dimostrare i cecchini che anche senza acqua anche nell'assedio si può e si deve mantenere la propria dignità ed è un'eterna noi uomini
Che non avevamo neanche Sbarbati in quell'occasione
Vorrei se me lo concedete
Invece di fare un saluto tradizionale istituzionale onusiano tra virgolette vorrei invece visto che siamo tutti d'accordo vedo e credo che lo siamo già farete c'è un saluto propositivo o proattivo Silla siamo concede
In per tutto abbiamo dei libri in Italia che siamo stati prodotti sui diritti dell'uomo vorrei proporre anche se non solo italiano di madrelingua che li chiamiamo diritti umani d'ora in avanti che questo sia un fatto ed è appurato e stabilità perché suona strano nulla di male ma so che c'è una differenza semantica ma che rimanga d'ora in avanti diritti umani e basta
Secondo abbiamo il cinquantesimo e un anniversario da non perdere e un'occasione da non perdere noi dobbiamo trovare di identificare adesso qualcosa
Che produrrà quest'anno un mattone in più quello che si dice in inglese medica de France no mica poi in fare una differenza quest'anno non semplicemente marcare di nuovo il punto che già conosciamo
Cinquant'anni son passati quest'anno speriamo sia cruciale qui mi permetto di fare alcune proposte e de di tipo concreto
La prima che a livello nazionale ci concentriamo quest'anno a propagare la conoscenza dei diritti umani dovunque siano
Non li conosciamo se non li conosciamo tutti non tutti gli italiani tutti altrove li conoscevamo non sapremmo come difenderli proteggerli
Questo a livello nazionale
Secondo a livello nazionale mi è dato capire ci sarà una legge che in proposta su quello che riguarda il ritmo e rifugiati politici
Bene uno dei concetti che mi piacerebbe vedere e lo dico a livello personale sarebbe stato sì per esempio si potesse quest'anno coglie l'occasione
Di dare una certa infanzia i rifugiati politici donna Mido vi do un esempio negli Stati Uniti in Canada
C'è e credo anche in Francia c'è una legge che protegge dalla possibilità alle donne minacciate di violazione in termini di ed è questa orribile tradizione locale che avviene in alcuni Paesi del Sahel
Abbiano il diritto di essere considerate rifugiate politiche
Vorrei anche immaginare
Che quest'anno possiamo focalizzare tra i tanti diritti i diritti delle donne come un focus particolare di quello che riguardano i progetti di cooperazione progetti di intervento affinché quest'anno in effetti quello che abbiamo venga raggiunto
In termini di risultati
C'è un'iniziativa un'iniziativa che avrà luogo l'anno prossimo e dell'iniziativa il Tribunale penale internazionale e ha luogo a Roma in Italia se noi abbiamo un anno in cui avremmo portato avanti la conoscenza diritti umani in generale se avremo focalizzato alcune leggi alcuni progetti particolarmente per rendere la situazione delle donne nel mondo
Migliore
Se nello stesso tempo avremo ottenuto questo tribunale penale non è soltanto una conferenza ma è un tribunale penale che punirà coloro i quali oltraggio e per i diritti civili e Dio sa se non sono spesso quelli delle donne noi avremmo avuto un anno con un significato io direi di mirare a questo e alla fine di fare qualcosa di speciale l'otto marzo qualcosa di particolare
Qualcosa sul terreno qualcosa che possa essere rivolto a un stato simbolo ho una situazione Symbola ed essere tutti mirati a questo in questa maniera non ci disperdere in mano e la mimosa sarà portata fortemente avanti invece che semplicemente un'altra hanno grazie
Ringrazio staccare in questura per questo tipo di approccio penso che lavoreremo molto bene insieme in questo anno Staffan preparati grande cose da fare insieme fra la Commissione l'ONU sulle donne
Do la parola ora la senatrice Patrizia Toia sottosegretario al ministero degli Esteri
Ringrazio anch'io la Commissione la Consulta che ha voluto fare questa come si chiama ma bacchetta magica Commissione brava sono confuso prime le abbia già corretto una volta la commissione per questo importantissimo incontro non è una come dire un riconoscimento così formali ma sono estremamente convinta che dare oggi la parola
E queste testimonianze che ci saranno delle donne che rappresentano personalmente quella che è una condizione di grande difficoltà è quella che una condizione di grande in violazione dei loro paesi quindi parleranno nome di altre donne
Sì restituire un po'una voce e sia anche sollevare un po'quella quei silenzi o quella vedo che spesso copre queste realtà
E le copre anche nelle difficoltà a volte Leonelli e se volete mille ritrosie
Della politica estera e della della realtà diplomatica quindi che ad opera di alcune donne si sia in qualche modo questa occasione come in altre che sono state fatte si ripristini un po'una condizioni chili parola una condizione di presenze di dialogo io penso che sia molto importante
Credo che sia importante questa di voci che sentiremo proprio per fare insieme una riflessione che anche noi stiamo con tutte le nostre difficoltà e con tutti i nostri passaggi che a volte possono sembrare lenti ma che vi assicuro sono coerenti
E segnano passo dopo passo un'azione di questo governo nella direzione che voi state ho spiccato oggi è nella direzione che credo ulteriormente sarà rafforzata da tutti gli appuntamenti che ci saranno in questo anno particolare dicevo
E la tradizione scusa
Dicevo e importante
Affermare questo punto che oggi in una condizioni mondiali di ancora grave violazioni diffusa dei diritti umani
Vi è una situazione particolare proprio delle donne e quali ora che hanno un po'una duplice condizioni nei paesi in cui i diritti umani sono affermati anche sì nella nostra concezione essi hanno come dire una realtà dinamica e quindi c'è sempre un esigenza di aggiornamento l'esigenza di elaborazione cui molti realtà in molti stati molti paesi dove questa condizione in qualche modo
Vede risultati soddisfacenti spesso vi è una condizione discriminazioni vi è una condizione di Nunn pari equità di uguaglianza e quindi c'è un lavoro specifico da fare ma viene in molti Paesi
Dove i diritti umani non sono praticati dove i diritti umani non sono riconosciuti sono violati uno solo riconosciuti nella loro universalità nella loro indivisibilità e quindi apparentemente sono soddisfatte alcune condizioni ma non c'è quella
Capacità di cogliere insieme tutti gli aspetti dei diritti umani che sono politici che sono che sono culturali che sono economici che sono il diritto lo sviluppo che sono questa complessità insomma
E la concezione dei diritti umani in quella realtà le donne vivono una W violazione
Pensate al diritto alla scuola per quello che riguarda l'istruzione per quello che riguarda la realtà di molti Paesi dove questo non è un diritto diffuso dove ancora una condizione di privilegio limitata certamente in questi esclusione le donne sono doppiamente escluse
La distanza dal villaggio la scuola la necessità di far lavorare la bambina in casa precocemente una serie di condizioni sociali culturali
Geografiche oggettive territoriali rendono in quei territori dove i bambini sono esclusi dal diritto l'istruzione rito con le bambine doppiamente escluse
Ecco un esempio ma se ne potrebbero fare moltissimi
Per capire come noi stessi dobbiamo i toccarci io stessa lo faccio in ogni realtà internazionali non di presenza in ogni voce che portiamo come Italia nei rapporti internazionali nei consensi porto questo aspetto e vedo che si c'è una un consenso che cresce c'è bisogno qualcuno le dica più spesso queste cose e poi raccoglie una disponibilità perché sono condizioni troppo spesso presentate come della notazione marcire come delle come dire e poi c'è questa realtà Como la Giunta come una complementarietà invece ne dobbiamo riportarli dentro alla lettura completa dei propri
Solo così noi coglieremo nel Santo faremmo riparazione e giustizia
Di una condizione di di di di silenzi e di esclusione
Ma anche riscoprire mo'proprio la capacità di leggere il più complessivamente e più realmente i processi reali che sono in atto in molti paesi proprio partendo da questa angolatura per queste attenzioni da questa capacità il nostro sguardo non escluda
Una parte che già di per sé viene spesso esclusa e viene immaginata e Laurent bene bene che ci siano molte iniziative anche nel prossimo anno e vi assicuro che dal ministero degli Esteri saranno non solo seguite ma anche come dire sostenute e spero anche
Animate prima in prima persona
Due brevissimi osservazioni perché vi è solo un indirizzo di saluto la prima è questa veniva fatto cenno delle iniziative che sono in atto anche da parte del nostro governo per rendere più organica più come dire
Continuativa e più propositiva la nostra azione in termini di il politica dei diritti umani
è un elemento indispensabile della nostra politica estera e ludico come governo battito delle parlamentari Tana De Zulueta altre è un elemento che ricorre costantemente nelle nostre discussioni dobbiamo riportarlo dentro
Certo non è l'unico elemento badate bene la politica estera fatta di un insieme di letture di condizioni di di di di di elementi che
Compongono tutti insieme la nostra posizione le nostre relazioni con gli altri Paesi ma questo deve essere un elemento sostanziale fondamentali inserito costantemente della nostra politica estera
Noi abbiamo già assegnato in questi ultimi anni penso di poter dire senza tema di smentite anche in questo ultimo anno e mezzo del nostro governo una serie di punti importanti la battaglia fatta per la pena di morte Ginevra
L'abbiamo voluta proprio fare in termini politici la diplomazia ci ha seguito la diplomazia lavorato pestato la battaglia voluta in termini politici con diretti impegni sul piano politico di molti di noi proprio perché bisogna raggiungere quel risultato portare a quell'affermazione
E vedere e in quella sala un po'fretta di Ginevra un grande applauso scrosciante al momento dell'approvazione inaspettata per il suo risultato e tutti girarsi verso la nostra delegazione questo la delegazione italiana riconoscendo noi questo di aver guidato un po'questa battaglia deve saputo raccogliere le alleanze perché il problema non è solo presentare una risoluzione essere bravi a dire per primi una parola giusta il problema è trovare il consenso degli giuste
Per un consenso perché quella risoluzione se approvata quello sia un punto acquisito e policy fare punto anno dopo andare avanti ma prima fare punto
E io credo ecco che è stato un bel riconoscimento che io intendo un po'alla dimensione ideale della nostra politica estera che io sottolineo sempre
E allora questa battaglia sulla pena di morte
Altri punti che potremmo che potremmo dire ma l'intenzione anche di dotarci degli strumenti perché questi non siano solo passaggi capite la politica è la la pena di morte le cose messe nelle nella revisione del Trattato di Maastricht il Trattato di Amsterdam
Per impulso anche dell'Italia certamente non solo e meno male non solo dell'Italia sarebbe un guaio che dei privati di solitudine in queste battaglie
Ma per impulso dell'Italia qualcosa è andato dentro
Come elementi costitutivi del trattato dell'Unione e altri punti che checché Mammano potremmo potremmo elencati ma perché questi non siano elementi sporadici come dire un po'le punte di un iceberg ma Sihanouk è segno di continuità sono convinta quindi dobbiamo dotarci degli strumenti adeguati
Per esempio il ministero nella revisione della
Della nostra della riforma della Farnesina e assodato ormai che ci sarà un punto importante una struttura un ufficio non so come si chiamerà
A parate non è per amore delle dell'ufficio per abolire l'etichetta o della sete e perché a bere un punto di elaborazioni sintetica
Che mette insieme il punto di vista dell'ONU che mette insieme tutti gli altri elementi che possono interessare può ridire e lavorare in politiche attive sui diritti umani e queste la seconda osservazione non basta fare le dichiarazioni
Non basta fare le valutazioni questo Paese rispetti i parametri non rispetti i parametri tutto ciò è importante
Ma ancora più importante oggi essere consapevoli che fare una politica dei diritti umani vuol dire fare una politica per lo sviluppo
In molti Paesi diritti umani sono violati
Perché vi è una condizione di squilibrio tale nel processo di crescita economica e sociale che porta anche a questo e allora lavorare in termini di cooperazione allo sviluppo per ristabilire condizioni più McCoy tra nord e sud del mondo vuol dire
Mettere dentro anche la dimensione dei diritti umani come costitutiva di questa politica di cooperazione e anche come conseguenza perché certamente un contesto di crescita sociale
Aiuta anche la crescita sotto questo aspetto ma deve essere come dire una premessa vuol dire una politica di cooperazione che Appia dentro questa dimensione e dunque si occupi di creazione delle istituzioni istituisce un PIL di capacity building tutta l'aspetto della formazione perché questo non sia la politica delle cose che si costruiscono ma sia la politica delle condizioni per fare emergere un vero sviluppo in una realtà dove la dimensione del diritto umano e elemento costitutiva
Vuol dire anche guardare il fare politica e diritti umani lavorare per la democrazia per la sicurezza internazionale il nuovo tipo di conflitti che nasce dalle violazioni dei diritti umani di libertà religiose culturali eccetera
E che denota l'impossibilità della convivenza tra culture diverse
Implica che noi lavoriamo su questa dimensione culturale dei diritti umani sapendo che è anche una dimensione che poi mette a rischio o invece consolidanti la sicurezza internazionale e l'esempio
Il regioni vicine a noi pensiamo ai pachistani pensiamo da altre realtà è fondamentale accresce una cultura dei diritti umani
Una realtà di democrazia e di sviluppo vuol dire anche prevenire
Condizioni che sono legate alla sicurezza di tutta la nostra di tutta la nostra regione europea e infine un'ultima osservazione
Io credo che dobbiamo ricordare che siamo in questa celebrazione della giornata dei diritti umani
Siamo nell'ambito di una di un passaggio che appunto ha visto nei loro chela
L'organizzazione diciamo che stanno un punto nevralgico rispetto agli assetti delle relazioni tra i Paesi ha visto appunto nell'ONU l'alfiere di questo di questo passaggio
E allora dobbiamo anche renderci conto proprio parlando di una cultura dei diritti umani che deve crescere nella quale si deve operare che oggi noi abbiamo sempre più bisogno di rafforzare la realtà di questi organismi internazionali
Parliamo spesso della crisi dell'ONU voi sono elementi veri e non sono modi di dire o o frasi fatte c'è una realtà davvero di crisi di difficoltà ad operare però non scordiamo che proprio
Diciamo in questo nuovo assetto mondiale
Con la caduta di alcune certezze che comunque lo schema bipolare assicurava magari sopprimendo movimenti di libertà e di autonomia all'interno delle aree di controllo ma comunque tanto una stabilità e un riferimento certo oggi non vi sono riferimenti certi
Le nostre stesse alleanze tradizionali fu ribadito che il quadro di alleanze tradizionali oggi non esauriscono i sei tutto l'arco delle nostre relazioni anzi ci fanno riscoprire nuovi gradi di autonomia e ci impongono
A noi Italia come ogni paese di lavorare contemporaneamente con tutti gli altri paesi quindi c'è un quadro di estrema mobilità estrema interdipendenza delle relazioni e di anche un quadro di estrema fluidità
Al vecchio ordine mondiale non è ben chiaro quali nuovo cortine si potrà sostituire e ciascuno di noi può lavorare a secondo delle sue idee per diversi schemi
E allora in questa situazione voi capite e tanto più necessario che vi siano cure sentinelle per riprendere una vecchia parola che caratterizzava il ruolo dell'ONU cioè organismi ai quali ogni paese conferisce volontariamente
E convintamente quote della propria sovranità ritrovando lì a questo livello sovranazionale un'autorevolezza di un'organizzazione di un ente di un istituzione che può fare esercitarli la vera tutela la vera promozione di alcuni valori che sono universali
Solo così universali pensate al tema della Corte penale internazionale che dovrà punire crimini di guerra e crimini dei genocidi
Perché quelli crimini hanno violato valori così universali
Che non è possibile lasciati alla tutela solo del diritto di un Paese se sono universali e a livello sovranazionale che va garantita davvero prima di tutto affermata ma poi garantita la loro tutela
Ora che sa un processo lunghissimo tutti noi aspettiamo con grande ansia giugno sarà un passaggio se è difficile perché vuol dire per ogni Paese rinunciare a una quota di sovranità e capire che in questo livello sovranazionali si può recuperare una nuova dimensione di governo di questo molto complesso
Per fare questo occorre ritrovare uniti come dire fondamenti molto profondi vuol dire trovare un fondamento per esempio etico a tutto questo tema delle relazioni internazionali vuol dire ritrovare qualche cosa di così profondo di così radicate di così condiviso
Su quali ci si può appoggiare e ogni Paese potrà riconoscere quell'autorità perché sarà autoveicoli ma se l'autorevole Street anzitutto sarà interpretata da persone autorevoli ma si sarà fondata su principi autorevoli e dunque su fondamenti che io non esito a chiamare appunto fondamenti etici
Per i quali dobbiamo riscoprire
La il valore anche in termini di politica estera e di relazioni internazionali su questo le donne credo capire moltissimo da dire sui temi culturali
Sui temi dello sviluppo la cooperazione dimostra che le donne sono il vero elemento di sviluppo in moltissimi Paesi solo sul loro si può puntare
Per progetti che siano realmente di cambiamento
Di una realtà locali di crescita di autopromozione non di promozione indotta
Che poi lascia il vuoto quando termina l'intervento intervento che viene dall'esterno ecco credo che ci sarà moltissimo da lavorare per riscoprire le donne come destinatari in qualche modo che ci vedono più attenti di tutta questa politica ma io dico anche come protagoniste perché c'è assolutamente bisogno di loro in tutta questa costruzione di una nuova cultura e di un nuovo mondo più equo
Grazie Savoia grazie per quello che ha detto e per quello che sta facendo per testimoniarlo
Vorrei dare ora la parola alla ministro Anna Finocchiaro che ringrazio molto per essere qui con noi e dire anche poiché per le testimonianze che poi ci saranno le attrazione sarà anche in inglese francese quindi forse bene attrezzarsi anche con le cuffie questo per subito dopo
Io comincio da dove è cominciato dovrà come ci consiglia costo tutti gli uomini sono fratelli
Era la frase nobilissima ricca di storia naturalmente ma è pure quando le rappresentanti della commissione sulla condizione della donna le Nazioni Unite si videro proporre questa frase come primo articolo da dichiarazione universale dei diritti umani dichiararono
E non lo so Roosvelt tenne in testa in prima fila
Che questa formulazione escludeva dal suo ambito metà dell'umanità
Che essere invece ottenne ero che si riprendessero nella dichiarazione espressioni che erano già contenute nello Statuto come dignità e valore della persona umana uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna
Da allora sono trascorsi cinquant'anni le tappe intermedie sono state già ricordate
Versi vi voglio soltanto ricordare
Che nel mille novecentonovantacinque a Pechino
Sì è passato dall'enunciazione dei diritti all'individuazione degli strumenti per rendere quei diritti vivi ed operanti e si è usato a Pechino e continuiamo ad usare noi qui per definirli due parole inglesi Mestre mentre cioè integrazione di un punto di vista di genere in tutte le politiche soprattutto empowerment
Acquisizione da parte della donna di responsabilità e di potere a tutti i livelli
E tutto questo non rappresenta un percorso altro rispetto alla ridefinizione di ciò che significa oggi la Dichiarazione universale del quarantotto io credo che rappresenti invece il cuore stesso di questo processo di ridefinizione e per questo motivo il governo italiano ha scelto di porre al centro di quest'anno di celebrazione dei diritti umani i diritti periodo e io dico anche uno sguardo di donna ascoltando anche l'intervento di Patrizia uno sguardo di don sui diritti di tutti e di tutti
E con questa scelta il governo italiano vuole puntare l'obiettivo su uno dei più drammatici paradossi che segnano il percorso dei diritti umani in questo fine millennio
Perché sono le donne da quell'impatto del mille novecentoquarantotto ad oggi Adele ridisegnato con maggiore puntualità non solo i confini dei diritti umani ma lo stesso concetto di integrità e dignità della persona
Ma allo stesso tempo negli stessi tempi in particolare in quest'ultimo decennio sono le donne il più frequente bersaglio
Di quelli che oggi questo convegno chiama i diritti negati dall'Afghanistan alla Bosnia dall'Iran alla Mauritania dall'Algeria
Alla violenza oscura che esplode nelle metropoli del Cile
E non è alle nostre non metropoli siamo in grado di leggere il senso di questo paradosso e in qualche misura ci diciamo anche che non è tale
Perché sappiamo bene quanto spesso l'accanirsi contro i corpi di donna si intrecci con la volontà di colpire
Un'identica
E di colpirci alla possibilità di affermazione sociale ed esistenza autonoma
Ci interroghiamo su queste realtà persino sulle complicità
Delle donne nel loro dipanarsi però spesso finiamo per dimenticarci di interrogare con la stessa coerenza l'universo dei diritti negati
I luoghi più lontani da noi a volte più lontane soltanto per un braccio di mare
E di quei luoghi di quegli eventi rischiamo di cogliere soltanto il dato di orrore
I corpi straziati piuttosto che le persone che quei corpi sono possono starci
Proprio da Khalid ammessa undici algerina berbera femminista militante per la democrazia oppositrice al governo condannato a morte dagli integralisti vorrei prendere a prestito
Una frase per provare accoglierà anche il senso dell'incontro di oggi
All'intervistatrice che lei chiedeva come facesse a convivere con la paura in questa vita eternamente fuggiaschi a Khalid ha risposto per dare scacco alla morte bisogna innanzitutto non uccidere se stessi
Dare scacco alla morte
Quindi non negare la sfida la sua realtà la sua drammaticità
Il fatto che si svolga scenari di morte ma nello stesso tempo la coscienza che non basta vivere o sopravvivere per dare scacco
Bisogna non uccidere se stessi
Sogna cioè
Sapere guardarci guardare non soltanto come vittime ma come sorge
E questa scelta che fanno e hanno fatto tantissime donne al volontariato all'associazionismo
Sindacale politico delle associazioni femminili e il movimento pacifisti hanno riconosciuto come soggetto leale riceva Silvia lo diceva Patrizia Toia
Anche perché riconoscendo le altre si riconosce se stessi
E quindi anche il percorso di soggettività di libertà e di autoaffermazione delle domande
E su questa esperienza
Veniva ricordato prima ci sono costruite anche le esperienze più importanti
Di empowerment reciproco
Tra donne del nord e nord e del sud del mondo
E io credo che da questa coscienza e da questa esperienza concreta di donne debba restare segnato eresse rassegnato
Il processo di riforma delle nostre strutture delle nostre politiche di cooperazione così come il rapporto con quella parte del sud del mondo che arriva a casa nostra con l'immigrazione
E l'Italia coglie quindi la sfida che il commissario ONU per i diritti umani Mary Robinson ha lanciato affermando non condivide il punto di vista che esiste un approccio diritti umani che appartiene al nord del mondo
E che questo punto di vista sia in qualche misura incompatibile con un approccio del sud del mondo o con quello di altre specifiche parti del pianeta
Perché qui dobbiamo capirci
è una distorsione ritenere che i diritti umani siano lusso da Paesi ricchi e che la povertà sia una giustificazione per l'assenza di democrazia è diritti
E dobbiamo allo stesso tempo rifiutare anche la trappola così facile per i Paesi ricchi di rivendicare con orgoglio i nostri primati di libertà individuale di democrazia dimenticando o mettendo in secondo piano quell'insieme di diritti che vengono comunemente definiti economico e sociali e senza i quali non vi è nessuna possibilità di rispetto pieno dell'integrità e della dignità della persona
è una scelta netta
Che va compiuto in primo luogo qui a casa nostra e che oggi il Governo italiano e il mio ufficio
Vuole compiere a partire dal più elementare dei diritti il diritto al lavoro un diritto negato per quasi il dieci per cento degli italiani e per quasi il diciassette per cento delle donne italiana
E per questo prepareremo per il mille novecentonovantotto una conferenza nazionale sul lavoro e sui lavori delle donne da tenersi a marzo ed è intrecciarsi con iniziative specifiche che su questo tema sta preparando l'unione europea sappiamo che non basta una conferenza
E neanche tante
E che l'accesso al lavoro per tutte e per tutti non si costruisce la per decreto nel per Lecce
Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare nella direzione che abbiamo già intrapreso con il pacchetto di politica varate dal Governo Prodi e contemporaneamente lavorando al nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici
C'è un altro punto
Quindi può esprimersi andranno ancora una volta la parola empowerment che da il segno del nostro lavoro l'impegno a sradicare tutte le forme di violenza contro le donne
C'è una proposta di legge attualmente in discussione al Senato elaborata al mio ufficio
Cinque quali si pone un altro tassello credo a questo percorso difficile e la proposta che prevede la possibilità di allontanare dal domicilio domestico che si rende responsabili di maltrattamenti e di abusi
Contemporaneamente però come abbiamo fatto con la violenza sessuale vogliamo aprire una campagna culturale nel Paese perché vengano sconfitte le complicità e le tolleranze verso ogni forma di abuso
A partire da quelle che si consumano troppo spesso all'interno delle famiglie
Anche perché questa campagna non sarà un'altra cosa un parlare d'altro rispetto al fenomeno degli abusi nei confronti dei bambini
Sapete che c'è un disegno di legge
Un progetto una scusate una proposta di legge in parlamento che segna la possibilità di maggiori controlli e di sanzioni più dure è un passaggio importante e molto teso all'opinione pubblica ma noi dobbiamo essere onesti e oneste fra di noi
Non sarà la pesantezza delle sanzioni a sradicare davvero le radici della violenza e meno che mai lo sarebbe la pena di morte ringrazio Patrizia Toia per aver ricordato
Questa questione
Pena di morte che troppe volte abbiamo sentito invocare nei giorni di rabbia nei giorni di dolore dopo l'assassinio di Silvestro
è inutile che io ripeta ma su questo terreno con questo governo non si passa e non si passerà ma
E io credo che
Non ci possiamo accontentare neanche di mobilitarci su singoli casi e che il Governo italiano ha corrisposto in pieno
A questa affermazione di inaccettabilità
Per la cultura e per la sua del nostro Paese della pena dimostra
Vale ancora una volta la fase di carità Messaudi probabilmente per dare scacco alla morte bisogna innanzitutto non uccidere se stessi quindi non uccide la possibilità la capacità di costruire per noi stessi ne stesse per i nostri bambini
Un contesto che non sia dominato dalla paura dalla diffidenza verso tutto verso tutti e da una pratica di vita separate blindate
Per quanto sia dolorosa e per quanto sia impopolare probabilmente bisogna ricordare che la maggior parte degli abusi non è perpetrato da sconosciuti su bambini
Ad apparente da conoscenti
E che la violenza praticata sui bambini e spesso il riflesso di una violenza patita imparata in famiglia di una sessualità incapace di affermarsi se non alla sopraffazione
Che il tentativo brutale di cancellare l'altro
E probabilmente anche qualcosa a che vedere non con la ricerca affannosa di compiacente
Ma con la ricerca di soggetti deboli per sopraffare probabilmente dopo la comparsa sulla scena di un soggetto femminile nuovo non più debole ma forte innovativo
Spesso più creativo dell'uomo
Anche se il primo impegno contro la violenza parte all'interno delle nostre case adesso anche le svolte istituzionali a livello sia nazionale che internazionale penso per esempio il risultato
Della conferenza dell'Aja che ha prodotto linee guida per tutti i Paesi europei e progetti europei in collaborazione con gli USA
Silvia Costa a ricordare il nostro impegno al disegno di legge sull'immigrazione fio
In qualche modo l'orgoglio di dire
E venuto nel mio ufficio
La proposta di un permesso di soggiorno riconosciuto alle donne che sottraggono
E che devo al mio ufficio anche la proposta di a sfidarlo
Ad associazioni che si occupino di accoglienza di donne immigrate vittime di violenza devo dire che questa formulazione non è nuova Patrizia Toia ma lo ricordava mai lo ricordava nasce dall'idea che nacque nella scorsa legislatura di cui Patrizia fu allora ideatrice ed estensioni dice
Devo dire nella diffidenza generale Patrizia oggi invece
Sarà tra poco legge dello Stato crede delle lame camminano camminano infetto
E poi il lavoro che stiamo facendo in Albania un paese in cui l'Italia è già fortemente impegnate da cui provengono un gran numero di ragazze voi sapete spesso minorenni portate in Italia dei trafficanti
Per questo è essenziale il lavoro di coordinamento
Tra governa volontariato sugli interventi di sviluppo sociale economico e di sostegni alla società civile che siamo contribuendo a costruire in questi mesi in collaborazione con le associazioni delle donne albanesi ed è in questo quadro che si colloca la direttiva Prodi sui criteri per garantire l'integrazione in Italia oppure il rimpatrio dei profughi albanesi
Come accaduto appunto
Qualche mese fa
Criteri equi quelli della direttiva Prodi fondati sull'impegno a costruire un futuro credibile in Albania e certo non respingimento di massa alle frontiere io però voglio dire una parola chiara su questo
Resta il disagio per non essere riusciti ad evitare che una parquet con una parte di questi profughi tra cui anche molte donne
La soluzione del rientro fosse affidata in ultima istanza all'imposizione di una regola
Certo già nota
Certo già accettata
E resta l'indignazione per il modo in cui lo strumento nonviolento dello sciopero della fame è stato usato come strumento di violenza imponendo la bambini che certo non erano in condizione di scegliere fino a causarne il ricovero in ospedale
Ma resta anche l'amarezza
Nel sapere che il prezzo della manipolazione probabilmente non è stato pagato per chi ne era il responsabile ma da molti e da molte che sono rimaste schiacciate da un gioco più grande di loro
E l'amarezza per non essere riuscite a stabilire con loro un dialogo dialogo efficace
E resta ancora la preoccupazione di comunicare la nostra opinione pubblico messaggio corretto che di fermezza ma mai di chiusura indiscriminata mai di rigetto razzista dobbiamo lavorare molto ancora in Albania
Per evitare che quegli episodi lascino un segno negativo per rafforzare ulteriormente Progetti il loco
Potenziare le politiche di accoglienza e di integrazione delle immigrate e degli immigrati
Qui e su questo terreno davvero costruiamo una cultura plurale multiculturale e molti tecnica
Stando attenti al fatto che la multiculturalità si può trasformare indifferenza e valori o in accettazione acritica di tutto ciò che può venire a tradizioni altri
Questo è un terreno sul quale io non sto
E il governo italiano non può stare pensando innanzitutto al dramma delle mutilazioni genitali femminili che attraverso l'esperienza dell'immigrazione è giunta imita
Il mio ufficio insieme all'istituto superiore alla sanità e al ministro della sanità che il ministro della solidarietà sociale ha recentemente organizzato un convegno
Che fosse uno strumento operativo di formazione professionale di medici italiani che lavorano nei consultori nelle strutture ospedaliere d'accoglienza
Delle donne i reparti di ostetricia e ginecologia ed ecologia esattamente per come dire costruire una cultura professionale ma non so
Per costruire la cultura di accoglienza che non assuma indifferentemente pratiche il nome di un relativismo culturale pratiche
Che sono pratiche di limitazione dei diritti di libertà delle donne e di distruzione diversità Dell'Oro corpi bisogna chiamare le cose con il loro nome la violenza è sempre violenza anche se si maschera di motivi tradizionali o peggio ancora religiosi
Non si tratta di religione ma di libertà della persona ovunque e da chiunque essa venga violata e questo presente ce lo ricordano con ostinazione le donne algerine
Che non a caso si impegno non solo contro i massacri del terrorismo del fondamentalismo terroristico
Ma si impegna nella battaglia per la democrazia per la libertà di stampa per cambiare un Codice di famiglia che ne fa cittadine di serie B sotto una tutte la perenne di padri di fratelli dimettiti
E anche in queste battaglie devono sederci al loro fianco così come devo trovarci a sostenerle le donne iraniane saudite e afgane
Afghanistan appunto ne parlerà Emma Bonino io voglio sottolineare soltanto alcuni punti d'impegno del Governo italiana
Abbiamo accettato con convinzione la sua proposta di una campagna internazionale un fiore per Kabul
E stiamo già discutendo in Italia vogliamo farlo al più presto con i partner europei per capire quali sono le iniziative necessarie per dare efficacia e continuità questa campagna
La continuità non è solo delle iniziative che prendiamo in quanto donne ma nell'impegno di tutto il Governo e questo è il senso dell'impegno italiano nelle sedi internazionali e non è un caso e con la presidenza di un italiano e contributo determinante del nostro Paese
Sì sì è giunto nei giorni scorsi nella terza Commissione dell'Assemblea generale dell'ONU alla condanna più dura mai rivolta finora alla privazione dei diritti umani perpetrati in Afghanistan
Nonché ad altre importanti risoluzione sulle mutilazioni genitali femminili sui diritti umani in Iran sulla tratta delle donne queste condanne dobbiamo far corrispondere l'impegno fattivo
Di condanna di ogni governo che pratichi una sistematica violazione dei diritti delle donne e perché si interrompa anche in Afghanistan
Il flusso di armi e di finanziamenti che rendano possibile il perpetrarsi di questa violenza terzo
Sappiamo che non si tratta di un impegno semplice non soltanto sul piano strettamente politico
In Afghanistan c'è l'emergenza umanitaria drammatica e la presenza di agenzie ONU e indispensabile necessaria
Per arginare il disastro
C'è inoltre nel Paese la produzione dell'ottanta per cento del papavero da oppio utilizzato per produrre smerciare eroina in Europa dunque l'esigenza di operare per sradicare queste culture questo commercio vergognosa
E tuttavia io credo che tanto gli organi politici che le singole agenzie delle Nazioni Unite debbono affrontare l'insieme di queste emergenze non è la separatezza
L'attraverso un approccio integrato e coerente questa è l'unica garanzia di nazione davvero efficace nella direzione giusta
Con amarezza debbo notare che non sempre questo è avvenuto
A volte anche recentemente
La violazione dei diritti delle donne è stata considerata questione secondaria accantonati le rispetto ad altre priorità
Come Governo italiano intendiamo quindi sottoporre all'ONU a partire della prossima sessione della Commissione sulla condizione della donna la proposta di adottare linee di Guido comuni per tutte le agenzie impegnate sul campo in Afghanistan
Fondate sulle risoluzioni finora approvate e dunque sui criteri rinunciabili della dignità della persona del diritto uguale per tutte e per tutti alla libertà personale all'assistenza sanitari all'istruzione per lavoro
L'ultimo punto finito
Perché questa azione si efficace fondata c'è un vuoto da colmare riuscire a stabilire come abbiamo fatto con le donne algerine qua donerà Aniane palestinesi e israeliane albanesi una relazione diretta anche con le donne afgane
E su questa base costruire iniziative e proposte
Diamo anche questo di significato luogo bellissimo della campagna un fiore per le donne di Kabul sul viso avuto di bambine che si affaccia inquieto tra colpi e volti di donna resi invisibili dalla burqa
Un messaggio insieme un impegno
Per tutte
Legge nel presente di chi vive dietro la burqa come il diritto al futuro di chi presto potrà essere costretta ad indossarla un possibile percorso di libertà
Cui possiamo e dobbiamo dare forza anche per dare forza a noi stessi grazie
Grazie molto la lista Finocchiaro per questo quelli sì ma intervento che tra l'altro testimonia di un impegno non soltanto formale
Del nostro governo i però dice anche quello che ci si impegna a fare in questo anno e accogliamo con molta soddisfazione il fatto che i diritti delle donne saranno come dire l'angolo di visuale privilegiato con cui noi vorremmo in questo anno come Paese sottolineare l'ala diritti umani questa è una iniziative di grande importanza che raccogliamo in tutta la sua e tutto questo significato voglio anche dire silicosi teso una piccola notazione lui siamo molto felici anche di questa iniziativa
Che commi ricordava prima e Anna Finocchiaro ha preso con la commissione terza commissione dell'ONU presidenza di un italiano quella che la risoluzione più dura appunto che non l'abbia mai pronunciato contro il per i diritti umani in Afghanistan controllerà i talebani e cauto questa persona persona che c'è spesso assistito quando abbiamo lavorato giù
Alla commissione o sulla donna voglio ricordare anche nome Alessandro Busacca riapre un giovane diplomatico molto impegnato su questo
Che hanno e però già che ieri parlo di questo preparare anche di un'altra persona che a fa parte per l'altro che rappresenta il suo degli esteri della nostra commissione che segue nell'ufficio al ministro degli Esteri con grande passione la questione anche debiti mai le donne che giovane la Rossi considerarla Ross che qui con noi le diciamo grazie per tutto quello che ha fatto al nostro fianco vorrei ora dare la parola Pia Locatelli coordinatrice dunque lavoro internazionale della Commissione pari opportunità ringraziando molto lei e le amiche che con lei hanno lavorato compassione
A questa iniziative per il programma della polizia e per questo per questo versante e vi posso Silvio siti ringraziare anche Serena Martini che è stata la funzione della commissione che sta pesa per organizzare questa impronta
Serena Martinelli veramente merita un applauso perché fatti lavori immani per questo convegno le siamo tutte tutti molto molto grati grazie
Tre giorni fa esattamente il dieci dicembre proprio l'anniversario per inciso fatta sono quarantanove anni e non sono cinquanta perché è della firma della dichiarazione universale dei diritti umani alle sei e mezzo accesa la radio sentendo il giornale radio delle sei e mezzo ed è stato quasi un segno per me perché ho aperto con l'intervista al dottor Staffan De Mistura
Che si parlava anche l'anno dei diritti umani
E ed è una cosa che mi è piaciuta moltissimo prossimi anni a risuonate mi hanno e insomma ho sentito proprio come un segno dobbiamo impegnarci e il primo giorno parli così
E queste interviste in questa intervista il nostro amico Staffan De Mistura a tal fatto un sacco di considerazioni interessanti ha parlato della battaglia per la vita nel senso di messa al bando in tutto il mondo della pena di morte ma qui si è già parlato di questo e quindi non ci ritorno sopra
Vorrei solo però ricordare una cosa che noi non dicono italiane ma insomma noi diamo un primato il Granducato di Toscana più di duecento anni fa
è stato il primo Stato sovrano a bandire la pena di morte e quindi questo è un impegno che ne dobbiamo continuare un primato che ci fa molto onore e però
Vogliamo continuare a lavorarci perché non tutto anche da noi è scontato su questo argomento
Ma dicevo che
Staffan De Mistura le ha fatto un sacco di considerazioni interessanti ed una in particolare mi aveva colpito
E mi ha fatto pensare in continuazione per tutta la giornata insisteva sul fatto che i diritti umani ovviamente bisogna promuoverli ovviamente bisogna praticarli ma soprattutto bisogna conoscerli
Insomma perché perché dice bisogna conoscerli
E così ha proprio continuato a pensare durante la giornata mi viene in mente questa frase e intanto facevo delle considerazioni faceva un Bilancio di quello che è successo in questi cinquant'anni
Perché bisogna fare i bilanci per vedere come vanno le cose perché molto spesso si è scioccamente ottimisti o a volte si è altrettanto scioccamente pessimisti
E allora
è vero che continua ad esserci una grande contraddizione tra le norme adottate internazionalmente poi le pratiche di fatto tollerata o addirittura imposte a livello nazionale c'è una grande contraddizione eppure questi cinquant'anni hanno segnato
Dei progressi dei progressi notevoli certo ci sono anche le ombre tante
E allora
Quando queste dichiarazioni straborda voglio segnalare i progressi quando queste dichiarazione fu firmata nel quarantotto quarantanove anni fa
E fu adottata intesa come standard comune di di livello di vita non soltanto di diritto alla libertà
Ecco questi standard indicati genocidio a parte erano considerati praticamente da tutti o quasi i firmatari degli occhi e naso non degli opliti
E questa è una considerazione che dobbiamo fare allora era così e qui noi abbiamo il professor Terenzio che era un testimone perché era il miglior cinquant'anni fa è là in prima fila in questo angolo queste cose
Allora erano
Di fatto considerati un pochino genocidio no no quello su quello bisogna impegnarsi però il resto così
E moltissimi Stati si facevano scudo
Di un comma del secondo articolo di questa dichiarazione
Che diceva che e continua a dire le Nazioni Unite non possono intervenire in questioni che appartengono essenzialmente la competenza interna degli Stati e queste cose qui della violazione dei diritti umani vengono fatti rientrare in queste competenze
Ecco se queste cinquanta anni fa era una mentalità dove dominante adesso la mentalità la cultura diffusa è una cosa diversa e in questo io sento che c'è stato un progresso e in questo io senso che c'è una speranza
E poi
Proviamo a pensare sempre tra i protagonisti di cinquant'anni fa per loro sarebbe stato inimmaginabile la creazione di organismi di monitoraggio per il rispetto dei diritti umani assolutamente non immaginario
Così come sarebbe assai era in inimmaginabile per loro la definizione delle procedure per investigare le violazioni cioè degli strumenti concreti
Ecco quindi grandi progressi
Ma RAR progressi però allora no
E quale è stato proprio il punto che ancora adesso critico che io sento pesantemente critico perché ci sono ancora delle violazioni delle violazioni madornali
Per le quali però non si può intervenire perché si cozza contro gli interessi allora ci sono diritti contrapposti agli interessi interessi politici ma tanto interessi economici
Ed è qui che dobbiamo mettere il piatto i piedi nel piatto
Rete a me è capitato spesso di ricevere mi occupo di attività internazionale sia per la Commissione che in altri settori
Mi è capitato spesso di ricevere delle raccomandazioni alla prudenza per non creare imbarazzi diplomatici ed è vero sono d'accordo che molto spesso nel silenzio delle diplomazie si possono portare a casa dei risultati che magari con i clamori non si fanno
E però io sento preferisco lasciare queste prudenze diplomatici alla Farnesina insomma
E e dire un poco liberamente pane al pane e vino al vino e allora mi viene in mente di citare l'Algeria noi diamo di interessi economici in Algeria lo sappiamo bene
E però cito le parole mi Salima Ghezzani anche la direttrice di un giornale la Nazione
Che dice
Al il corpo delle donne sgozzate e violentate è utilizzato per vendere una politica e dice anche che il terrorismo Algeria serve sì ai gruppi armati ma non solo ai gruppi armati serve anche il potere e allora voglio ripetere un'altra frase un appello e un urlo di fatto di Nadine Gordimer che quella bravissima scrittrice sudafricana che a proposito Nigeria dice Petronio contro sangue
Diritti e interessa e non dobbiamo dimenticarci dello scrittore è stato un quinquennio che è stato condannato a morte insieme ad altre persone perché perché sostenere i lavoratori in sciopero contro le compagnie petrolifere così come non ci dimentichiamo che in altri scrittori un premio Nobel per la letteratura Soyinka alla pena di morte che pende per tradimento per reati di fatto di opinioni
Ecco certe ci sono le proteste ufficiali sulle raccomandazioni però sarebbe il petrolio come serve il gas algerino così come serve che una pipeline attraverso l'Afghanistan e arrivi in Pakistan e serve il contenuto trasportata di questa pipeline
Però a me queste cose non possiamo farle pesare più di affermazioni di questi principi così come e lo dico un po'con tristezza
Io ricordo benissimo l'intervento di fila dei clienti a Pechino quando l'ha proprio in Cina ha avuto il coraggio di protestare contro la violazione dei diritti umani in Cina
E però allora le preoccupazioni sfortunatamente delle vecchie insieme per la elezione del marito che non lontani perché l'elezione era ancora lontana
Adesso la situazione è un po'diversa e ed è una cosa che mi dispiace e comunque il nostro compito è di sostenere questi diritti ma soprattutto e questa è una raccomandazione che voglio fare noi dobbiamo difendere i difensori dei diritti ha un compito assolutamente importante
Perché vedete per noi è molto facile difendere i diritti umani dall'Italia per quanto riguarda l'Afghanistan ma chi sta in Afghanistan chi sta in Algeria chi sta in Cina chi sta in Tibet
Ha molte più difficoltà e allora se noi a livello internazionale sosteniamo questi difensori dei diritti
Renderemo meno rischioso meno pericoloso per loro il loro lavoro e allora prenderanno coraggio laddove la Rete si diffonderà la Rete proprio nei paesi dove i diritti sono violati
Certo difendere i difensori dà una speranza Annoni ma soprattutto a loro
Così come da una speranza la creazione del tribunale internazionale permanente una una grandissima gioia in questa settimana a New York si è discusso di questo si riprenderà a marzo e poi si riprenderà a Roma la discussione e la definizione del tutto proprio a giugno in Italia
Ed è una speranza perché io sono sicurissima
E adesso inizio dei negoziati per vedere il grado di indipendenza di questo tribunale ed è un po'ridicolo dover calcolare lirico tra ridicolo drammatico chi lo sa il grado di indipendenza e di un tribunale e si stabilirà quanto indipendente dagli Stati nazionali in quanto indipendente dal Consiglio di Sicurezza però ed è per questo che a me piace fare i bilanci
Vedete cinquant'anni fa non si pensava ad arrivare come consapevolezze come cultura ad oggi
E allora anche se questo tribunale all'inizio partirà lentamente ma è una partenza un inizio di un processo e le conseguenze positive cresceranno cresceranno con la cultura per la difesa dei diritti universali
Perché
E adesso mi riferisco a qualche cosa di più concreto cioè non solo affermazioni di principi reti in questi cinquant'anni non solo il processo di consapevolezza dei diritti umani della difesa dei diritti umani cresciuto né cresciuto anche il benessere
Una qualità della vita che è migliorata non regolarmente dappertutto anzi ci sono tanti divari tirò in cinquant'anni le condizioni di vite sono migliorate molto più che negli ultimi cinquecento anni
E allora a questo punto mi viene in mente la considerazioni ci sono arrivate per la Pro passaggi successivi a questa insistenza di Staffan De Mistura sul conoscere i diritti umani
Perché perché noi noi occidentali noi mondo noi primo mondo dobbiamo registrare un poco riaggiustare l'idea riferita ai diritti umani
Perché vedete noi l'associamo spessissimo al concetto di libertà personale lasciamo moltissimo alle all'idea la protezione degli abusi dal potere ma io vedo le reazioni di banca corti che segue da una vita questi temi
Certo che il diritto alla libertà e alla partecipazione democratica una cosa importantissima
E però il diritto a mangiare il diritto di accesso all'acqua potabile il diritto al benessere il diritto all'educazione il diritto al lavoro
Questi sono i diritti veramente fondamentali a pancia vuota non si ragiona non Simone interessate da votare o ad essere votati
E allora queste la conoscenza io credo di cui parlava Staffan De Mistura e la dichiarazione di Betim non è casuale che ha riaffermato l'importanza dei diritti economici
L'importanza dei diritti sociali così come ha fatto la conferenza di Copenaghen o così come ha fatto la Conferenza del Cairo del novantatré
Certe importanti il diritto di voto importi importanti il diritto di votare importanti il diritto di essere votati ma i bisogni primaria il diritto al soddisfacimento dei bisogni primaria altrettanto importante
E allora siccome questi diritti si riferiscono anche al miglior al biliardo e trecento milioni di poveri del mondo veramente questi diritti diventeranno universali interessanti e utili per tutti quindi per la sicurezza
Di una vita decente non dico bella dalla sicurezza di una vita decente accettabili Prodi nella consapevolezza e cresce la comparsa prevalenza per la partecipazione democratica e però parlavo prima di un miliardo e trecento milioni di poveri
E il settanta per cento di questo miliardo e trecento milioni di poveri sono donne
Donne che non hanno accesso al cibo all'acqua potabile ai servizi sanitari alla scuola donne che si sentono isolate senza potere sono vittime della violenza domestica vittime della violenza criminale vittime dei conflitti
E non possiamo dimenticarci coi storia allora dobbiamo partire con un'azione proprio per affermare i diritti umani anche in questo senso e dare un segno di speranza e però dobbiamo fare qualche cosa di concreto perché
Sono utili convegni ma sono utili soltanto se si parte per fare qualche cosa di concreto e allora facciamo qualche cosa di concreto facciamolo insieme
Io sto pensando letto con grande attenzione il rapporto del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite di quest'anno mille novecentonovantasette il tema è sradicare la povertà
E si pone un problema specifico definito di queste l'importanza dimezzare
Entro il due mila e quindici la povertà nel mondo vedete
Il due mila e quindici abbastanza vicino e la maggioranza Dinoi se questo meccanismo funziona per la metà forse dopo trent'anni ne vedremo se funziona potremo vedere lo sradicamento della povertà
Completa in tutto il mondo
E questo obiettivo dell'ONU che viene dato in generale però io ho guardato quelle misure concrete
Provate a pensare dimezzare la povertà
Poi promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne mandando bambine e bambini a scuola
Riduzioni potersi del tasso di mortalità infantile riduzione di tre quarti del tasso di mortalità da parte accesso ai servizi sanitari soprattutto per la riproduzione
Ecco se voi li analizzate sono soprattutto misure che si riferiscono alle donne
Proprio perché la povertà
Purtroppo è un fenomeno che riguarda soprattutto le donne
E ci vuole un impegno concreto e loro ha stabilito un impegno anche in termini di soldi perché poi bisogna quantificate le cose
Possiamo immaginare che ci vogliono tanti soldi certo che sono tanti ma non tantissimi perché hanno fatto proprio dei calcoli precisi quasi ragionieristici all'ONU e ci vogliono quaranta miliardi di dollari all'anno
Se voi pensate giusto per avere il raffronto che un'economia mondiale in un anno
è di venticinque mila miliardi di dollari allora l'impegno operando per il due mila e quindi c'è bello uno virgola qualcosina per mille non per cento
Dei bilanci statali dei bilanci di tutti i Paesi messi insieme polemico una cosa tanto difficile tanto impossibile se ci crediamo anche perché alcuni bilanci nostri pargoli aggiustati in termini di riduzione di stanziamenti
Ad esempio per le armi
Quindi volendo comportamenti una possibilità c'è però bisogna volerli allora noi voi commissioni donne noi donne impegnate
Per i diritti umani per le per l'universalità dei diritti umani sicuramente faremo pressioni romperemo l'anima al Governo al ministero degli Esteri perché questo impegno di stanziamento di fondi ci sia
So che già già ci capiamo però manda continueremo stufare un poco ad insistere perché concretamente questo si possa fare
Poi
Premente tante cose da dire ma forse è meglio lasciare la parola a loro
Posso fare soltanto alcuni esempi delle cose più gravi rispetto le violazioni delle donne mi viene in mente l'esempio di rame
Dove l'adulterio di una donna e punibile ad esempio con l'archiviazione ma il dolo del delitto d'onore commesso da un uomo per difendere la propria responsabilità non è punibile le donne non possono viaggiare senza il permesso del marito senza il permesso del padre la testimonianza di una donna in tribunale e pesa molto molto molto meno della testimonianza di un uomo
E mi viene in mente un'altra cosa ancora sempre a proposito di cose che mi hanno impressionato moltissimo sono stata recentemente in India
Ho scoperto le morti addotte
E mi spiego France
Tra i denti quando le donne si sposano devono portare una dote a volte la dote così pesante che viene pagata a rate
E molto spesso le rate non sono rispettate o i contenuti dei pagamenti non sono esattamente quelli che la famiglia del marito si aspettava
Casualmente le donne muoiono e muoiono perché cucinando su cucine che funzionano a cherosene poco casualmente muoiono quadratino più diversi articoli
Di periodi non lontanissimi anzi dell'anno scorso e ci sono articoli a marzo aprile maggio settembre novembre di questi casi quindi vuol dire che sono tanti perché poi si pubblicano quelli che si conoscono non quelli che non si conoscono
Quindi non ci metteremo in contatto con le donne indiane anche perché già il ministro il il nostro
Ambasciatori in invece ha passato questo invito della Commissione di parità a indiana così questo un'altra azione che abbiamo incominciato a fare sempre tenendo un poco gli occhi non solo in Italia ma anche nel mondo
In quella parte del mondo abbiamo preso contatti con Interplast Italia un'associazione di volontariato che fa ammissioni del mondo per ricostruire i corpi delle persone corpi che possono essere deformati da minime
Ma e questa è la loro esperienza di questo interclasse questo volontariato di Bologna
Che ha scoperto che in Bangladesh c'erano donne diverse donne che andavano a farsi di sistemare la faccia bruciata dall'acido e anche questo è la conseguenza di accordi matrimoniali non rispettati o non pienamente rispettati e quindi le donne vittime di questi accordi familiari vengono sfregiate vengono bruciate nel loro volto con lacci del vetriolo
Se un uomo se io non posso avere questa donna nessun altro uomo può averne questo è un altro esempio potrei andare avanti e fare tantissimi casi un caso delle donne
Pubblicamente frustato in Sudan settimana scorsa perché hanno protestato contro il fatto che il il governo mandasse uomini al fronte hanno protestato davanti all'ONU e quindi c'è stata una ritorsione non Sudan contro l'ufficio dello andiamo avanti così tantissimi esempi per cui si speranza ma anche attenzione ma anche vigilanza noi noi come donne della commissione e stiamo facendo tantissime cose organizzeremo un convegno per la Regione le donne del Mediterraneo per parlare di diritti umani ma anche dei diritti economici perché il Mediterraneo una zona ricchissima di culture ma altrettanto ricca di conflitti e altrettanto ricche di negazione di violazione dei diritti umani
Faremo tante altre cose vorrei soltanto annunciare un'iniziativa specifica
Che faremo
Così come attività dell'anno prossimo stiamo definendo il nostro programma e abbiamo deciso tra le varie attività di premiare ogni anno sei tesi di laurea
E ogni anno ci rivolgeremo due regioni per così per far proprio il lavoro di rotazione di coinvolgimento ecco due di questi sei Paesi del prossimo anno saranno tesi che si riferiscono a discussione sui diritti umani questo è un impegno un altro impegno concreto che fisici assumiamo
Adesso non ha voglia di continuare nel senso che c'è vorrei continuare ma non non posso continuare e
Perché vorrei lasciar la parola alle nostre amiche alle nostre sorelle che sono quindi in prima fila vorrei presentarmi
E e chiedere a loro di venire a a parlare Dell'Orti stimoli anzi loro hanno avuto questa esperienza purtroppo per loro Diretta e sentire la testimonianza di violazione dei diritti umani indiretti una cosa che che forse ci dà maggiori stimolo e rafforza il nostro impegno e allora cercando di memorizzare i nomi che non sono facilissimi adesso vorrei presentare ormai rami e le madri
La prima della fila che è una rifugiata politica che vive in Svizzera che viene dall'Afghanistan
Poi abbiamo dentina su una rifugiata politica che viene dal Kurdistan fuggita dal Kurdistan un anno e mezzo fa e adesso vive in Italia
E poi abbiamo abita pensaci a Laterza abitata insaziabile adesso nella banlieue di Parigi beh vissuta e ha avuto esperienze terribili in Algeria
E nata da una famiglia algerina emigrati in Francia e poi lo racconterà lei è ritornato in Francia
E poi abbiamo Natashe attacco e Ardian affollati
Entrambi vengono dall'Albania un'azione con la quale una una Regione una nazione con la quale aveva incominciato a collaborare difatti Patricia Adkins Chiti è qui appena tornata dall'Algeria Catania dall'Albania scusate e poi poi abbiamo Maria così Sam Mendes
Che viene da Capo Verde e in Italia da un bel po'di anni
Stava facendo fa la collaboratrice familiare si è appena laureata in sociologia e adesso è iniziato il dottorato in sociologia queste sono le donne che noi abbiamo invitato qui per rappresentare frazione
Diamo la parola l'orrenda le loro parole prendiamo la forza per continuare questo nostro impegno fortissimo ma raccogliendo la sfida la sfida o per lo meno latte o meglio l'appello di
Nel globo insieme a proposito di partnership globale per rafforzare la solidarietà fra le donne grazie
Grazie
Per la passione la competenza e l'impegno io saluto molto onorevole Emma Bonino commissario europeo che ci
Raggiunge
Non pensi che Roma invivibile perché non ci offendiamo comunque
Bellissima ebbe vivere a Brussel che è un po'fatto dimenticare come qui la scelta cioè non ti vengono dette mai più spesso comunque che ringrazio per essere qui è comunque sei in tempo per ascoltare la parte più importante perché noi siamo ci possiamo incontrare in tante altre occasioni ma penso che e tutte noi siamo venute per dare voce come si era detto alle amiche che qui rappresenta no altrettante situazioni di sofferenza diritti umani delle donne prego
Allora ho mai era e canali che rappresenta qui le donne dell'Afghanistan
Poi c'è qui una rosa per la nostra come stai prego spettanti per chi ha bisogno di cuffie magari insomma ci sono le cuffie lì all'ingresso non so se vi eravate dotate in tempo Sat produzioni in inglese in francese
è che Mario
Grazie ai macchinetta impiccati in Commissione come i colloqui finiti finendo in quel negozio scompare in handbike etniche fare Invest non c'erano finalizzata non è l'unico
Ma fa se
A Stati che schieramenti a
E ti ha offerto anche mai attenti carente invece fu i co.co.co. Cimitile studi quindi Nene indipendente balneabili Empire Michelino a tende non cinque in alto invece si è poi in RAI enti Nam perché anche letizia quei teppisti Exane perso inimitabili né verso e accresce le firme Mario Canzio denti istituì il senso voti perché quelli poi niente quel tipo dall'Afghanistan
è stata anche una in più dei osso male cioè in piena estate anche anzi attenti senza freni
Cioè chi esercita reception paterna sveste Knights c'è safety dei plichi e diffidenza infine
Enti londinese dunque fine spartiacque crescente in chiave The Terzariol esitante settantuno io penso che accresce le prime mais
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Lei ringraziamo per questa testimonianza così importante
Come mai era eterna di e tra l'altro vogliamo dire che alle cose che ha detto già prima che questo impegno che poi commissario ore Bonino non c'era
Di chi che vorremmo che prendesse proprio il via insieme alle altre iniziative annunciate da questa giornata di creare come ha chiesto lei un focus sul diritti violati in questo modo tragico ma col diritto ad esistere delle donne afgane negato ecco che nasca da qui questa campagna che una campagna europea che si è aperta anche con la risoluzione del Parlamento europeo e che ha previsto proprio questa iniziativa dell'otto marzo a Kabul e che trova certamente Emma Bonino una va lentissima e
Direttamente no Salica afgana che questa sarà certamente l'impegno anche delle donne in assoluto le donne italiane e che da qui vogliamo che ci piace anche che sia nata in Italia con questa celebrazione una campagna che dovrà sensibilizzare a livello europeo
Sia gli uomini che le donne delle associazioni delle leggi del mondo dell'impegno umanitario che civile
Questa è la prima risposte però vogliamo dare ma certamente ce ne sono delle altre però il dovere anche di dirvi che nell'ultimo consiglio di europeo permise agli esteri che si è tenuto a il ventiquattro novembre a Brussel
Nel quale si parlava appunto dell'Afghanistan abbiamo mandato una lettera che parte a parte la Commissione delle priorità al ministro Dini chiedendogli di tenere ferma la posizione a partire dall'Italia del divise gli esteri dei quindici Paesi perché non si riconoscesse il Governo e talebani e questa è stata la posizione del consiglio europeo e questo punto devo darne atto anche l'impegno dell'Italia
I io una risposta ufficiale credo dicembre mi ha dato il Ministro Dini
E dicendo che ritagliati pesi europea ben consapevole degli abusi posti in essere soprattutto a danno delle donne concordano pienamente negli sull'inopportunità dei conosce governo e talebani
E che il nostro Paese non ha mai mancato di manifestare profonda preoccupazione presunzione diritto ma in Afghanistan con particolare riferimento al Messico dalla discriminazione confronti le donne insieme al pronunciamento che per iniziativa italiana
C'è stata in sede ONU ci sembra che questo sia quel segnale di coerenza che dicevano prima sia Anna Finocchiaro che Patrizia Toia e che mi auguro che questo tenga anche alta la nostra credibilità quel Paese quando prendiamo anche queste iniziative i tre euro la parola alla rappresentante della popolazione curda
Scusate che senza occhiali non ce l'ho più
Del curda signora Wengen Axum perché prenda la parola Connor
Ringrazio prima voglio dire che io non conosco le lingue di lavoro va solo che adesso un po'conosco la lingua italiana
Non se ne farà altri un italiano
Signore e signori per prima cosa a nome delle donne curde vi ringrazio per avermi invitato a questa conferenza
In questo ultimo quarto del venti del ventunesimo secolo le guerre contro l'umanità hanno portato distribuzione crescente
La Standa dea della nazione unite
Si è pronunciata a favore della liberazione dei paesi dei popoli oppressi è sotto occupazione
Per questi popoli in tutto il mondo si afferma così il diritto all'autodeterminazione
Questo diritto universale non è però conosce concessa concesso al mio popolo sono stanco nonostante la sua storia antichissima vorrei parlarvi di questo i curdi sono il popolo più antico del Medioriente
Sui cinquecentocinquanta mila chilometri della terra vivono quarto quaranta milioni di curdi
La Mesopotamia eh no culla della civiltà i borghesi sono lì erede di una storia e di una cultura antichissime nati abbia innate oltre tre mila anni fa
Il Kurdistan ha subito continue invasioni dai turchi ai mongoli ai crociati
Tante volte il popolo curdo è stato abbattuto ma sempre si è il rialzato mantenendo viva la cultura della Mesopotamia fino ad oggi
Terza popolazione del Medioriente i curdi sono sempre Stati sotto occupazione straniera
Nonostante tutti gli sforzi per essere liberi i curdi non hanno mai avuto un paese il Kurdistan non è mai stato Stato una nazione
Alle soglie del ventunesimo secolo il Kurdistan e diviso in quattro parti tra Turchia Iraq Iran e Stiria
In Turchia vivono oltre venti milioni di curdi in Iraq sei in Iran otto in Siria poco più di tre milioni
In Turchia i curdi non hanno alcun riconoscimento allora sono negati tutti i diritti
La Repubblica turca applica leggi d'emergenza sul territorio curdo ter ribadire il suo potere praticando una politica di terrore sulla popolazione
Da oltre settant'anni la storia la cultura la lingua l'esistenza stessa
Dei curdi vengono negate pochi altri popoli al mondo hanno vissuto vissuto tali persegue persecuzioni
Nel nel tanti tipo
Di cancellare i curdi dalla storia i turchi cambiano i nomi di città fiumi villaggi del Kurdistan vietano di dare nomi curdi ai bambini
Dopo il colpo di Stato militare da violenza e la repressione si sono notevolmente inasprite
La società tradizionale curda attribuisce alle donne all'interno delle famiglie una posizione subalterna
Non possono prendere decisioni è posto passano dalla casa del padre è quella del marito nello stesso stato di sottomissione
Le donne e di bambini sono le prime vittime della brutale repressione dello Stato turco
La donna curda costretta a battersi da un blog lato contro i rigidi
Dettagli della religione islamica e dell'altro contro le barbare leggi dello Stato turco patisce
Da sempre il dolore di questa lotta
Quando i militari entrano nei villaggi le donne sono fatte oggetto divino violenza fisica e psicologica
I loro corpi vengono violati e di loro umani
E mi ed i loro uomini privati di ogni dignità sotto loro occhi
L'intersezione Limp l'impressionante numero di casi di stupro violenza di ogni genere contro le donne in Turchia non può più essere
Faccio brutto
La donna in Kurdistan viene una doppia repressione una in quanto curda
L'altra in quanto donna
La tortura sessuale viene nascosta della autorizza che tentano di mantenere le donne in una Stato di schiavitù psicologica rende rendendo torbide le situazioni per impedire che denunciano le violenza subite
L'Associazione turca per i diritti umani dedica un grosso impegno sul fronte della violenza contro le donne per garantire loro assistenza e convincerla convincerne
A denunciare gli stupri nelle carceri turche sono rinchiusi dodici mila prigionieri politici curdi tra cui più di tre mila sono donne attive in campo politico sociale è di totale dei diritti umani
Le mogli è le madri e merci gli è dei detenuti vengono stuprate davanti ai loro cari carcere per FIAT Carlo Persia carne le resistenza estorcere loro false con confezioni costringermi a diventare spinge Durante le incursioni dei militari nei villaggi curdi che solitamente sì concludono con il luogo è la distruzione le donne vengono dentro vellutate sulla piazza principale davanti a tutti per fare pressione sugli uomini costringendoli a diventare collaborazione sta collaborazionisti
La maggior parte delle donne curde sono analfabete ma le loro conoscenze sono mature
Noi accettano il giogo dell'oppure oppure sonore combattono per il rispetto dei loro diritti quando la lotta diviene impossibile queste donne coraggiose scelgono talvolta anche di morire
Oggi le donne curde vogliono essere ascoltate vogliono chi è il mondo conosca la barbarica del terrorismo turco
Contro di loro
Vogliono portare la loro causa
All'interno di tutte le organizzazioni internazionali per chiedere chieda sporca guerra dello Stato turco in Kurdistan sia fermata perché i diritti del popolo curdo siriano
Riconosciuti
Da oltre settanta anni migliaia e migliaia di curdi sono stati costretti all'esilio io sono una lì loro
Sono rifugiata politica in Italia da un anno e mezzo
Vengono dalla Provincia in cui è iniziata nel mille novecento ottantaquattro la guerra e dove la da allora la repressione sì abbatte con grande violenza sulla popolazioni popolazione
Vivevo con la mia famiglia in un villaggio nella regione di Sirte
Un giorno tornando dai Pascoli
In montagna a terra festeggiare il neo prossimo
Il capodanno curdo abbiamo trovato io il soldati hanno torturato a me mio padre e mia madre
Poi hanno acceso un fuoco è costretto le donne è tranchant trascinare gli uomini sulle Bracci tirandoli per
Per non per l'organo sessuale denudato
Alla fine anno bruciato le nostre case ci hanno costretti a fuggire
Con altre settanta famiglie abbia abbiano abbiamo distrutto
In condizioni inumane nelle preferiva di una città turca Adana si chiamata no
Abitavamo in grado in brache in baracche fatti cito fatiscenti anche lì perseguitati dalla polizia
Che faceva Contini continue irruzioni
Non potete dire di essere curdi ci dicevano ci dicevano ci minacciavano sono stata arrestata con mio padre
Edo passato dieci giorni in carcere de dove sono stato torturata a lungo
Una volta libera sono dovuto scappare io non volevo lasciare il mio Paese come la maggior parte dei curdi
Amo profondamente la mia terra
Essere costretta a lasciarla è stato per me motivo di grande sofferenza in Italia sto bene ma la nostalgica del Kurdistan nonni Abalti non mi abbandona mai
Sono qui a nome delle donne curde per chiedere a tutti coloro che credono nella libertà nella democrazia e nel rispetto del l'umanità di essere solidali con la nostra causa
Voleva dire anche qualche parola che il dieci dicembre
Giorno di diritti umani è stato bruciato un altro villaggio che vicino al villaggio mio è stato torturato
Un e ucciso un altro ragazzo e bambino aveva sedici anni nel mio villaggio lo stesso
è una donna stato avvio violenza e quest'anno portato questa storia hanno portato dei diritti umani internazionale in Europa
Voglio raccontare ancora ci sono tante cose ma tempo e stretto ringrazio ancora una volta né organizzatrici
Di questa conferenza per avermi invitata
Tutti voi per la vostra attenzione
Vi porgo il color rosso saluto delle donne curde
Grazie al venti marzo non c'è da aggiungere nulla tragica celebrazione del cinquantenario dieci dicembre per un altro punto una donna curda
E grazie continueremo a avere altre occasioni di
Solidarietà di lavoro comune Sperto quello che possiamo fare nessuna disposizione
Darei la parola alla nostra amica che viene dall'Algeria unanimità avversaria ringraziandola per essere qui con noi
Non solo a tutti gli altri messi
Messi a la commissione nazionale politicamente i poli che richiede insegnanti dei fan Demona Guadiana fu anche questo divisi
Presentata Zivago Musolino con spettacoli Croce Paolo ognuno dei fans Argentieri serbo custoditi Sillaro su quattrocentottanta lei Comun Nuovo poco d'infanzia Vinci preso la banca ciliegio i sindaci e gli annessi fisco cercine opposta che mettano spunta Algeria chi spunta semplicista quell'azienda che famiglie fonti avanza anche a Parigi
E che gli sguardi del bacino e e dunque in Histoire Franco Angeli & questi ha steso un multe ad essi de non vogliamo percosse o nel giro in pullman ieri
E sedato Fecchio cessione STET che se n'è argento dosa anche Azzi pupille alcuna perdita del web cuce Ricci e l'assegno ex Pérignon Sassetti Magnaschi certo funzioni ma non esservi mentre Zanni delfini
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Do fuori consiglio e sbaglia dance membri dal fisico Finance annesse lo spirito uguali Veneto il finto accorciare i vi Science Only estimo Mambro Bros interrogativo ricca Finance o Boston poco armata Orofalo o ventotto e Sernagiotto propriamente a Termini
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La consulenza è stata ad indossante e IGT ma è vero qua e anzi esteri da un grondante anch'io vera spiega Hans Case bikers
Correndo attinenti intorno da estendere Symantec o vista Spitz annui a questo conclude investors intorno a un dei spento che restano al massimo intente ad ogni angolo vai avanza Kenzo quindi al Ford Pinuccia quindi è unico tutti per l'opposizione best of abbai pressante Ascerto Islam c'è oggettivi esista stretti intorno
A osserva acrosport qua e anzi in prestito Cermis prestabilito Istat prestante a un decreto in corda inviso quindi in entro un anno Tirana
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Stante is also contatti in a stadio onde spinsi intralciato dimostra dal postaccio statino degna Ets scadute fa completi inizio un in attinenti e in Iowa wants tu finestre mai spirits un'infestante ammesse esista lui unica giorno
Spicco troverà un passaggio guizzante sì
File sfora ussaro
Guido Speaks for us rialzi spiccano fora Ascanio fu io fai Farias esempio bella
Grazie a Natasha Paco che questi è molto importante anche
Sulla base della direttiva che il Governo italiano concordata col governo albanese che prevede per anche a seguito del riparato in una serie di misure di reciproca solidarietà e di interventi a parte l'Italia che nel verifica nella gestione di queste misure anche da parte del Governo e Parlamento albanese ci siano la presenza anche di donne dall'autorevole come anche una parlamentare perché questo garantisce anche che ci sia una particolare attenzione alla correzione delle donne e credo anche molto importante che lo dico anche le numerose i rappresentanti di ONG che secessioni che ci sono e parlamentari che ringrazio per essere qui con noi anche portante queste relazioni attraverso le Ngm questa oggi albanese che Reflection che di cui ci ha parlato può essere un interessante interlocutore per noi per che comunque queste lei sa perfettamente che esiste questo tavolo
Delle leggi italiane presso il Ministero degli Affari sociali nel quale devo appunto chiese di esserci anche come commissione per potere averi
Un coordinamento dei progetti che è bene che abbia come interlocutore le o enti e il parlamento albanese ora dare la parola alla nostra ammicca rappresentante di tante donne immigrate in Italia in particolari in questo caso di Capo Verde
E prima prima è possibile sì ok allora avrei sì abbiamo due amiche albanesi io pensavo di Dallas sul lavoro è meglio farlo in sequenza vediamo qui una giurista albanese che si chiama Rihanna full anni
Che ho personalmente conosciuto due settimane fa in un importante convegno promosso dalle donne magistrate le sue donne venti strade italiane
E qui non interessante seminario di diritto internazionale promosso con le giuriste internazionali
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Grazie Arianna noi raccogliamo senz'altro quest'invito anzi lo potesse dicevo con il per ministro Finocchiaro che sarebbe utile che nel tavolo delle origini per l'Albania che secondo il sito presso gli elmi se fai sociale molto opportunamente sia ascoltate anche voci come la tua come altre di amiche delle origini albanesi perché questo è il momento proprio della cooperazione nei Progetti che si fanno
Sarebbe un peccato disperdere lei risorse anche umane che ci sono ma serve anche molto importante farle col vostro aiuto
Per anche trovare per anche per assecondare quei progetti che voi avete già elaborato che meritano un supporto
Da parte nostra ci adopereremo in questo senso e raccogliamo altro appello
Bene ora per chiudere le testimonianze poi diamo la parola naturalmente conoscere me Bonino io vorrei invitare qui al microfono la nostre amiche residente in Italia Maria Joseph Gora Mendes de di Capo Verde
Il mio sarà un brevissimo intervento anche perché la signora Pia Locatelli ma ha chiesto di farla sintetico
Inizio innanzitutto ringraziando alla Commissione che vive alzato le possibilità di poter esprimere in questo momento
Alcuni dei miei concetti sul fenomeno migratorio e spero che questo sia una chance in più per un buon inserimento delle delle Toni immigrata e degli immigrati in Italia
Quando mi è stato proposto di fare una testimonianza sulla mia vita ho detto va be che c'entra la mia testimonianza della vita assoli qui in Italia poi ho pensato ho detto sì c'è bisogno perché se è vero che siamo tutti chiamati e compromesso al processo di globalizzazione il fenomeno immigratorio sta correndo un pericolo di chiusure i Paesi ricchi giorno dopo giorno si stanno chiudendo
E Speed emigrazione che era un fenomeno naturale si è passato ad un fenomeno di accordi giuridici e politici
Su di me non potrò parlare senza direi
Il perché le donne a capo dell'ideale sono in Italia le donne capoverdiana sono arrivati in Italia nei primi anni sessanta
E il fenomeno sia aumentato nella decade settanta
Ed è precisamente in questa decade che io sono arrivate qui in Italia con un regolare contratto di lavoro
Presso una famiglia italiana e questo spiega il perché le donne capoverdiano e sono quasi tutte le Italie qui in Italia perché arrivava un'ulcera con un preciso contratto di lavoro dunque sono venuto con grosse responsabilità perché dovrei badare a me dovrebbe dare ai miei genitori al mio papà soprattutto che era vivo ai miei fratelli
Però
Così ho fatto
Finiti i contratti a Napoli ho deciso di venire qui a Roma dove c'era la scuola portoghese io capo vennero studentessa non volevo fermare i miei studi allora son trasferita qui a scuola portoghese ho finito il liceo e negli anni passati dopo forse aver finito il liceo mi sono iscritta presso Università Gregoriana dove l'anno scorso ho acquisito la licenza universitarie e in quell'università
Ma non mi sono sentita contente della licenza se non che quest'anno io mi sono iscritta ai corsi post-laurea presso l'Università di San Tommaso
Spero che queste queste mie parole
Dalle possibilità agli italiani di capire che l'immigrazione non è il sole di lingue Enza
L'emigrazione e anche
Un potenziale
Numero de immigrate che potranno senz'altro contribuire al processo culturali che sarà per il bene degli immigrati e che sarà senz'altro anche per il bene dell'Italia perché siamo controverse volendo non vengono a la società multiculturale culturale nessuno di noi saremo fuori siamo tutti chiamati questo è il futuro del mondo
Devi detto questo
Direi che
Riguardo alle Licci italiana imperante lì l'emigrazione
Ci saranno un corredo e fare grandi passi
Alcuni sono non direi deficiente sono carenti
Perché per una donna che qui ho tante di noi che siamo qui da anni
Perlomeno dovevamo essere un po'meno dipendente
Perché è vero che abbiamo bisogno di lavorare è vero che l'Italia ho fretta tutti il suo lavoro offre quello nel settore domestico però non dimentichiamo questo lavoro
Ci difficoltà Sossi dissi difficoltà molto poter svolgere altre attività perché se è vero che io ho studiato ho fatto dei salto dei salti mortali per farlo
E continuo a farlo senz'altro perché questo in questo mi ritengo una donna coraggiosa
Dunque li cuculi e sorbetto quelle lavoro domestico
E la necessità di coprire
E i servizi sociali in Italia vero sì
Però io quando contribuisca all'andamento di una famiglia
L'Italia Geppetto
Mi deve garantire
Le possibilità di vivere più serenamente
E quindi in questo caso richiediamo Moore dei piani di leggi dei piani sociali che ci dà più chance di poter vivere più serenamente
Si è parlato in questo tavolo e della cooperazione Abbé Pierre c'è tanto però stavo lì riflettendo la cooperazione italiana è tra quella
Che non permette nel sua équipe
Uno straniere io direi e umore che valutate questa situazione perché molti di noi abbiamo studiato qui in Italia e quindi se l'indomani faremmo passeremo parte dell'équipe
E italiana
Per andare giù a cooperare nel nostro Paese penso che potrebbe essere utile perché se è vero che l'italiano fa cooperare con con Capo Verde io ho una chance perché sono capoverdiana conosco di più Capo Verde
E quindi stando dentro senz'altro il lavoro sarà più facile
Ringrazio infinitamente tutti avrei tante altre cose per dire però mi è stato chiesto Destro sintetica grazie
Maria Joseph sei stata sintetica ma ci ha detto c'è raccontato una storia che fa onore atea tante donne come te che qui hanno fatto queste conquiste spesso anche un po'nel silenzio anche dei media e su questo vorrei dire
Ne approfitto anche un po'bassamente ci sono qui anche per via il governo che ne abbiamo fatto recentemente una richiesta che c'è stata mandata in particolare da donne immigrate è una grande risorsa nostra commissione avere questa persona che poi diventato un po'un punto di riferimento di tutte immigrate per una battaglia giustissima e abbiamo chiesto abbiamo ufficialmente anche alla RAI
Di non ridurre gli spacci gli spazi già assolutamente angusti delle informazione per gli immigrati in Italia
Attualmente c'è solo una trasmissione radiofonica che qualcuno teme posso essere anche queste ridotte che molto seguita che è permesso di soggiorno
Così come fu purtroppo abolita Non solo nero per un'altra trasmissione molto importante della televisione io credo che su questo va fatta una precisa interlocuzione
Nei miei confronti in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo perché c'è una richiesta talmente grande e non soltanto di informazione come dire da Pato immigrati ma avete capito quanta potenzialità c'è per noi
E italiani i residenti italiani anche non sorridenti qui in Italia di ascoltare da loro la grande competenza umana professionale e capacità e l'altro appello che io mi sento di accogliete penso che con Anna Finocchiaro con Patrizia Toia questa cosa potremmo anche metterlo appunto che ne progetti di cooperazione allo sviluppo le competenze di tante laureate giuriste professioniste cioè che abbiamo qui
Di diciamo di provenienza di altri Paesi possono essere considerate delle vere e proprie esperte della cooperazione loro Paesi e anche forse un utile come dire garanzia anche di trasparenza ed efficacia dei progetti di cooperazione raccolgo volentieri questa indicazione che certo mi rispose a questo punto dalla parola onorevole Emma Bonino commissario europeo
Grazie mille grazie anche
Di aver voluto in una iniziativa che era già prevista inserire alcuni temi anche di attualità che erano successe più recentemente
Il mio ringraziamento al governo italiano nella persona di Anna Finocchiaro non è solamente dovuto non è formale e sostanziale
E ringraziamento alla commissione presieduta da Silvia altrettanto perché ci siamo viste poco tempo fa credo questa prima opera decidere un po'di inserire
Questo aspetto particolare anche della attualità in questa credo campagna per i diritti umani che era già prevista da molto tempo questo è ulteriore prova che
Rapidità flessibilità sono cosa che forse ci appartengono senza tanti gruppo Inter servizi tasso forse non so che cosa insomma si è deciso e si fa
In più avevo preparato le note per il mio intervento partendo da Eleanor Roosevelt ma vedo leggo che l'ha già fatto andare quindi soprassiedo
Per colpa
E per cui vado vado oltre ci sono poi nell'intervento a De Anna che non mi scuso per di non aver sentito ma che ho letto altre tre o quattro cosa che volevo dire quindi insomma facciamo che l'abbiamo già dette
E per poi però l'incipit era proprio dal dall'amica indiana che tanto con Eleonora Roosevelt Cat tanto si batte per cambiare la parola dei diritti dell'uomo nel gli umbri
Pare a ad oggi al cinquanta anni di distanza parrebbe quasi su come dire triviale allora fu una grande battaglia ma da buone europeista per esempio più recentemente un grande europeista che io amo molto
E che è diciamo né senza scomporsi più di tanto ha detto la frase memorabile con cui volevo finire a mala dico qui e che disse
Nulla è possibile senza di uomini nulla durante il senza le istituzioni
In questo senso volendo dire che per costruire l'Europa o qualunque altra iniziativa politica serve l'opinione pubblica i cittadini organizzati e poi però evidentemente il raccolto istituzionali e senza scomporsi senza neanche visto disse tranquillamente nulla è possibile senza gli uomini all'epoca evidentemente di Pacifico ma quindi non è cent'anni fa e qualche decennio fa e insomma stiamo cercando di mettere del posticci li ha tutti i libri di già monetizzato Bettin nulla è possibile senza le persone
Nulla dura senza le istituzioni
Ma dico in particolare mi è grato a essere qui perché mi sembra in questo ultimi periodi che il nostro Paese
E l'Italia che troppe volte in passato anche qualche modo subito con entusiasmo iniziative progetti altrui
Oggi mi sembra che grazie ad una molteplicità di iniziative di altissimo portato etico e di contenuto etico
Comincia a distinguersi come punto di riferimento anche in Europa di un modello di politica internazionale fondata non solo sugli interessi nazionali ma anche e soprattutto sui valori
Sempre nel testo di Anna che ho letto leggo riferimento alla campagna contro la pena di morte che ci ha visto protagonisti credo alle Nazioni Unite ma sempre né in tema diritti umani la campagna altra per l'istituzione del Tribunale permanente contro i crimini di guerra che finalmente credo abbiamo in qualche modo vinto e che di cui la conferenza istitutiva si terrà a Roma a giugno nel novantotto
Insomma mi sembra che questo Paese questa riunione quella che per prima lancia in Europa questa idea del fiore per Kabul insomma credo che a livello di rapporti ad iniziativa internazionale di grande contenuto etico l'Italia stia diventando un punto di riferimento importante anche a livello europeo e sulla scena internazionale ed è di questi strumenti di contenuto etico di cui vogliamo parlare oggi
Intanto in particolare certamente i diritti umani riguardano tutti
Ma c'è un aspetto particolare all'interno dei diritti umani che è quello del diritti delle donne voi conoscete
Certamente il mio percorso e anche alcune divergenze che ho avuto con il movimento femminile o femminista ma rimane il fatto che oggi persino nelle mie
Responsabilità istituzionali occupandomi di aiuto umanitario rimane il fatto che l'illusione che il dolore livelli o che il dolore o la disperazione cancelli le differenze sessuali
Uno poteva persino illudersi che non in campo di rifugiati il dolore la frustrazione Sentai tale che si creasse una solidarietà umana
Ebbene le cose non sono così
La stessa discriminazione se volete di potere
A tutti i livelli che esiste Magare
Nelle nostre società o in altre società esista paro paro all'interno di un campo proficuo dove tutti sono disperati ma ci sono quelle in particolare le donne che sono più oppressa di altri
Lo vedo in in ogni giorno in ogni attività chiedo e solo alcune cifre così senza per dire che non è un un intervento di un discorso emotivo o tantomeno corporativi sta
Ma rimane il fatto Cossu su ventitré milioni di profughi che abbiamo almeno in giro per il mondo l'ottanta per cento sono donne e bambini
Rimane il fatto che su centotrenta milioni di ragazzini esclusi da qualunque attività educativo scolastica due terzi sono bambine
Esiste il fatto ed è altro che sui centinaia di milioni di analfabeti in giro per il mondo i due terzi sono bambini e se la scienza del potere e l'educazione e il potere
è chiaro che le deduzioni sono pure troppo facili per capire come certamente passi in avanti ne abbiamo fatte molte
Ma ritengo
Che tra l'altro fino a poco tempo fa che ci fosse un aspetto precisi specifico del leggendo rischio non era affatto chiaro e non era affatto così scontato credo ci sia voluto prima al Cairo poi Pechino poi Vienna
Per arrivare a quella
Situazione o quella consapevolezza che i diritti delle donne sono diritti umani e che non esistono diritti umani se non tengono conto dei diritti delle donne
Non perché siamo né meglio né peggio io credo che ho sempre sostenuto che non basta essere donne per essere migliori ma è vero anche il resto non basta essere uomini per essere migliori peccato che loro l'hanno sempre pensato
Quindi c'è una certa differenza ma in realtà quello che credo ognuno di noi come individuo vuole sostenere è il diritto alla differenza e il diritto alla scelta il diritto ad essere esaminati ed educati come individui e non come appartenenti ad una categoria virgolette debole di sesso e di mente
Allora se questo è il contesto c'è un altro situazione che mi sembra che dobbiamo sottolineare due ci sono gli stereotipi che ci vengono posti oggi uno è quello i diritti umani gender issue compresi sono un lusso dei Paesi ricchi
I Paesi cosiddetti in via di sviluppo eccetera non sono in grado di sconti consentitemi innanzi e che la Dichiarazione dei diritti umani è espressione del mondo occidentale giudaico cristiano e non so che cosa che ha imposto su altre culture
Io credo che sia bene fare un attimo il punto della situazione innanzitutto a dichiarazioni dei dei diritti umani è stata concepita da Paesi e da rappresentanti di Paesi che andavano dal Libano al Cile dal Francia alla Cina e che uno dei più grandi
Diciamo costruttori di quella famosa dichiarazione è stato proprio Cham uno dei più grandi esperti giuristi cinesi quindi intanto smettiamola con questa storia
Secondariamente smettiamola anche con la vero colonizzazione culturale che vuole giustappunto che per noi che siamo più civilizzati possiamo pretendere diritti più avanzati
Per quegli altri che sono un po'neri un po'gialli un po'e si devono accontentare di diritti
Diciamo ridotti perché poi arriveranno ma nel frattempo insomma si devono un po'accontentare adeguare ecco io credo che questo è una delle più grandi mistificazioni
A cui ci costringono ogni volta come se dovessimo difendere la TAC la Dichiarazione dei diritti umani da non si sa quali attacchi di Paribas con questo altro mito che credo ci debba trovare molto convinte che è quella del relativismo culturale del quale non se ne può più non se ne può veramente più perché il problema è che dirama voi
Ma da noi che non si sa poi che dove ci sono altre tradizioni e voi non ci potete imporre premesso che nessuno vuole imporre niente a nessuno perché tutta la filosofia della dichiarazione universale dei diritti della persona ruota su un singolo concerto che appartiene a tutti e che è la libertà Bisceglie
Questo è il punto della situazione cioè il fatto che chador o non chador monache di clausura o single
Madre di famiglia piuttosto che ragazze madri il problema è la libertà di scelta ognuno di noi ovunque si trovino qualunque latitudine della libertà drammaticamente responsabile
Dico bene drammaticamente responsabile di scelta della propria
In più no in più c'è un'altra al concetto di cui francamente poi una volta per tutte bisognerà fare tabula rasa perché così andiamo a testa alta mandiamo insieme a testa alta
Che è quella delle i valori tradizionali altra storia di cui non se ne può più
Perché se ci vogliamo vedere riferire alla tradizione la schiavitù è stata una tradizione in mezzo mondo e ad un certo punto abbiamo detto che è tanto bella era una tradizione ma non ci piaceva e quindi convenzione quindi basta
L'infibulazione e sarà tanto una bella tradizione e sarà anche tanto tradizionale ma non per questo evidentemente a dignità nel rispetto del principio di base dell'integrazione della parte per integrità fisica della persona
L'attività ha ridetto mia sarà tanto quella pure tradizionale insomma
Non è vero che tutto quello che è il nuovo è buono ma non è vero altrettanto per tutto quello che è tradizionale ci debba vedere in ginocchio estatici rispetto a chissà che cosa
Io credo che questi sono i miti che oggi ci vengono contrapposti in qualche modo
Tutte le volte che
Cerchiamo di esprimerà ad alta voce
Non solo i passi che abbiamo fatto ma credo soprattutto la nostra capacità di indignazione costruttiva rispetto a Paesi e zone in cui questi passi sono impediti
Non sono impediti per la guerra non solo impediti per terrorismo ma impediti per decisione a tavolino e per decisione di contrapposizione francamente culturale
Non è perché c'è la guerra che di per sé bisognerebbe no e perché in effetti popolazioni civili e in particolare le donne sono diventate molto spesso il target
Esatto il target più appetibile in qualche modo
Di altrettante fazioni in lotta
Io credo che di tutti questi miti non abbiamo avuto per anni diritti negati
Adesso abbiamo quelli sulla carta ma negate nella pratica perché appunto siccome poi però nessuno osa più in trasparenza dire le donne non devono avere diritti
Allora ci si viene contrapposto da una serie di antropologi magari sapienti altri sofisti normalmente critici di no di iniziative altrui è incapace di proprie
Che in effetti uno colonna lì colonne con che facciamo a colonne gli diamo il mondo intatto tutta una serie di sciocchezze che dobbiamo avere il coraggio antropologi sofisti o non sofisti di dire basta non è così
Da questo punto di vista e e chiudo qui sul due questioni uno intanto sul donne di Kabul
Donne di Kabul vorrei che fosse chiaro tra di noi certo un problema concreto ma in realtà è quasi un singolo credo
Per tutte noi io lo deve diventare di una situazione di oppressione e di discriminazione nel mondo intero
Ma in una certa parte anche appare è anche peculiare in sé è vero che in molti Paesi le donne ancora non possono andare a scuola non possono lavorare non possono non posso
Ma la differenza
Rispetta l'Afghanistan di oggi è chiesta proprio scritto nero su bianco
Che ed è codificato e legalizzato un Gender apartheid insomma una parta ed basato non sul colore della pelle ma sul sesso
Che è di è un apartheid di ritorno per cominciare io credo che sorride latinismi culturale tre elementi per quanto riguarda
Questa iniziativa devono essere ricordato dal mille novecentoventiquattro in Afghanistan esistevano i Licei femminile
Nel mille novecentocinquantanove l'obbligo di uscire completamente vuoto velate fu soppresso
Nel mille novecentosettantasei le donne rappresentavano il sessanta per cento della popolazione universitaria e della popolazione attiva nel Paese come medici insegnanti eccetera
Quindi quello che abbiamo non è neanche la tradizione per intenderci
è una apartheid di ritorno e codificata nero su bianco
In più in una situazione di grande Luna attivismo
Può diversa dal nord al sud ma sostanzialmente in cui Mullah un mujaheddin ogni giorno se ne inventano una che non c'è diceva prima la nostra amica non c'entra nulla con il Corano non c'entra nulla con l'Islam sa niente a che vedere con la religione e tanto meno con la cultura pashtun
Che non c'entra nulla un editto dietro l'altro oggi no ai tacchi alti domani no alle calze bianche il terzo giorno non va bene alla radio con la voce femminile perché troppo eccitante
Il quarto giorno non va più bene andare a scuola il quinto però insomma
Questo non è evidentemente una interpretazione più o meno restrittive religiosa francamente è un coacervo di editti di di Lunati cita credo che dobbiamo respingere con molta forza tanto più che appunto sono editi cioè hanno vigore di legge non è una pratica solo
è codificato come se
Questo fosse appunto un apartheid di ritocco
Bene io credo che la nostra capacità
Di indignazione
Debba in qualche modo questa sala lo esprime credo che questo sia uno dei primi appuntamenti di questa campagna del fiore per Kabul ma ripeto Kabul intesa non tanto e non solo più come espressione geografica
Ma intesa come se i volti di queste donne senza volto
Debbano essere i volti di tutti coloro che ancora oggi donne in prima fila
Anni diritti negati dalla comunità delle nazioni insomma una metafora vera nel suo concreto geografico ma una metafora che esprime in modo plastico se volete
Un negazione ma un'apartheid anche più grave perché un apartheid di ritorno
Credo da questo punto di vista
Che è
Forse da noi può nascere una capacità di indignazione
Che non ho visto negli ultimi anni nella la comunità internazionale
Se volete delle istituzioni propriamente dette internazionali ho visto donne muoversi a battersi nei governi nazionali
Gliene diamo atto dico però che io più Anna più più più abbiamo bisogno di tutte voi perché se non c'è su questo dossier in particolare ma come esempio di molti altri una capacità di indica di indignazione organizzata e che fa anche delle proposte non è solo il no a ma che fa anche delle proposte io credo che le istituzioni
Saranno ben contente di riguardare altrove anche perché l'attualità di dossier drammatici ne propone un uno al giorno
E perché dico anche e chiudo è simbolico e più di questo
Perché io credo che come diceva la nostra amica oggi sul dossier Afghanistan per ragioni varie è possibile vincere
è possibile mettere una a questa storia non solo perché è indecente immorale insostenibile ma perché siamo in un momento di un contesto in cui è possibile far cambiare le cose
E se riusciamo un poco un poco in un Paese questo ci aiuta a fare valanga di neve in tanti altri Paesi che ne abbiamo bisogno
Per cui non è per dimenticare le donne albanesi o le algerine o dico che però si sta creando una situazione che se ce la mettiamo tutta possiamo cambiare una situazione e da lì provare appunto a farne tesoro forza emozione politica in qualche modo
Per cambiare molte altre situazioni diceva niente è possibile senza le persone niente dura senza le istituzioni
E da questo punto di vista credo che a livello europeo e dei governi nazionali il quindici sono che
Al Parlamento stesso Giovanna Melandri da una parte Ersilia Salvato dall'altra credo consigli stanno raccogliendo firme su una mozione che chiede appunto che non si riconosca nessun regime
Che Dio li i diritti di base delle donne
E io credo che questo sia un elemento di cambio culturale culturale oltre che efficace nell'immediato nella politica internazionale
Allora un fiore l'otto marzo un fiore per le donne di Kabul è la metafora di una nostra ritrovata capacità di indignazione e di mobilitazione per e con
Dico bene per e con tutte coloro che non si vogliono far fermare dal relativismo e culturali dal fatto che prima deve venire la pace poi ci occuperemo delle donne già sentita e dicono da tanto tempo prima questo poi verranno loro non veniamo mai voglio dire che se non prendiamo in mano devo dire e e non parliamo diceva Kitāb équipe può parlare per noi nutro
In compenso molte donne non hanno neanche più la voce nel senso che
Vivono in situazioni di terrore tali per cui credo che noi dobbiamo essere e avere la responsabilità di a vere
La loro voce per questo mi ha sono convinta con la nostra capacità di fantasia voglio dire e non è che gente si spreca ma insomma da da mostre a palloni da questo o da quell'altro basta guardarci indietro negli ultimi vent'anni in pratica ne abbiamo inventate di tutti i colori e non è che la fantasia in questo momento si è particolarmente rinsecchite
Io credo che il le amiche francesi si stanno muovendo nello stesso senso le spagnole le greche insomma l'Europa si sta muovendo mi piace che sia l'Italia che si muove per prima
E in qualche modo ma credo che anche a livello Stati Uniti eccetera questa campagna siamo in un momento in cui pere con le donne afgane
Vincere si può e se si può lì è una testimonianza che possiamo vincere anche altrove grazie
Grazie a Emma Bonino
Vogliamo rassicurare il che troveremo
Detiene per andare insieme a Kabul io dico che questo è l'impegno che per quanto riguarda anche la nostra Commissione viene da lontano solo per citare i casi le tappe più recente di questa nostra
Iniziative umanitarie noi siamo stati appunto l'otto marzo scorso a Sarajevo e poi siamo stati a Gerusalemme con Gerusalemme link per testimoniare la volontà
Di continuare su trattato di pace a partire dalle donne e chi dice prima le pace coi cinque la pace poi ci occuperemo delle donne non sa che senza le donne difficilissimo costruire la pace che i percorsi della pace
Passano sempre attraverso l'impegno che la sofferenza e la capacità di fare di questa sofferenza una grande forza
Delle donne e siamo stati la il per conto della questione pratici è stata in in Albania recentemente ed è qui nata anche una iniziativa di comune cooperazione Kabul sarà la prossima tappa di un percorso che certamente si rinnova ma che ha una Radice in particolare una volontà anche politica che abbiamo già ci sia su cui siamo già misurati
Credo che sia giusto quello che dice elaborino quando quando quando riferiva la la frase per la quale senza le istituzioni non dura
No le cose questo è è assolutamente vero ed è importante che questo tavolo ci siano delle importanti istituzioni internazionali europee e nazionali
Però credo anche che sappiamo benissimo che la il futuro del dialogo della pace del dottore del dei diritti umani e affidato prima di tutto al dialogo alla conoscenza tra le persone tra le associazioni tra tutto ciò che si muove e che tiene viva la coscienza
Di questa che non deve rimanere il punto sono la lettera ma anche la sostanza
Della nostre di questa convenzione e di queste dichiarazioni del sale io credo che ogni generazione di donne saldo per trasmettere a quella successiva
Certi valori ma sappiamo anche che ogni generazione deve riconquistare ciò che sembra
Già acquisito già scritto e questori percorre insieme questi cinquant'anni di affermazione diritti umani serve anche penso le nuove generazioni e capire che nulla di quello che si è conquistato con sofferenza può essere come dire considerato acquisito una volta per sempre
E noi anche per questo ci impegniamo abbiamo da poco istituito una sito internet della commissione che mettiamo subito disposizione ritenevo in così facendo circuitare questo appello e anche nei confronti delle o incidere associazioni che volessero comunicarci le iniziative che intendono assumere per questa che riteniamo senz'altro una battaglia non solo anche se principe che per le donne afgane ma una battaglia simbolica per tutti i luoghi e per tutte le persone in cui per i quali i diritti sono effettivamente negati
Voglio anche invitarvi cogliere quest'occasione per un'iniziativa di natura un po'diversa secondo me assolutamente collegata che noi i dedicheremo il ventidue dicembre prossimo qui a Roma alle ore ventuno ad una donna del nostro tempo che non c'è più ma credo abbia significato in altro modo il senso di mettersi al servizio della causa dell'intera persona
E Madre Teresa di Calcutta noi il ventidue dicembre alla chiesa Santa Maria sopra Minerva
Se terremo una come l'orazione un po'speciale di Madre Teresa alla cui direzione artistica è stata di matrice Chiti che ringraziano collaborato molto le amiche Alessandra Bocchetti Sommer celle da altre sarà una un ripercorre insomma attraverso le parole di Madre Teresa che ci sarà Paola Gassman è che l'interprete interpreterà le sue parole e e niente e poi interventi musicali che ricorderanno anche i percorsi di una vita un po'straordinaria fatta al servizio di una causa che quella soprattutto umana e della dignità della persona
Penso che sia un modo anche questo per onorare un addio che io saluto come fortemente propositivo della nostra del nostro hanno dei il per quanto riguarda la la il il celebrazione cinquantennale diritti dell'uomo credo che abbiamo nostro fianco persone credibili e che hanno dimostrato come questo governo come l'homo come il la commissione il il Parlamento europeo sanno essere coerenti su questa materia penso che ci sia una certa fierezza se mi consentite anche dopo quello che ha detto
M. bloccano detto anche le altre amiche al governo che l'Italia abbia come ritrovato in questi ultimi tempi una coscienza una consapevolezza una leadership diciamo pure Inca in ambito internazionale ce lo ricordava prima Patrizia quando parlava dell'impegno della dell'Italia Ginevra per il i diritti della per la per per la battaglia contro la pena di morte
E ce l'hanno ricordato anche le a temi che quando ricordavano impegno fatto sia in sede ONU che in sede di Consiglio europeo credo che da questo punto di vista possiamo fidarci considerare un Governo alleato in questo senso che non sentirci soli
Io vi ringrazio molto per aver dedicato un sabato mattina una giornata così bella a questa iniziativa è segno che e finché una strada una sale affollata parlando diritti umani mi è un buon segno credo che ci sia una particolare sensibilità e attenzione è una coscienza ringrazio Pia Locatelli è stata né mistura per grande contributo che hanno dato a questo iniziativa e vorrei simbolicamente cioè dare una piccolo segno della nostra gratitudine dannosa solidarietà che continua alle amiche che ci sono venute alcune da Paesi lontani e altre che sono ospita dal nostro paese questo ci fa solo
Piacere di avere la possibilità di accogliere delle persone che così straordinarie e che hanno che soffrono la loro esperienza in questa violazione di diritti umani
Una piccolo simbolo della nostra Commissione questa è una una medaglia che è stata coniata per i cinquant'anni del diritto di voto le donne italiane e per due anni fa e anche per la Conferenza mondiale di Pechino a maggior ragione credo che sia simbolico da parte nostra dargliela i momenti cui si celebra il fondamento anche del diritto di voto che sono l'affermazione diritti umani delle donne
Vorrei quindi consegnata dal personalmente a nome della Commissione e ringraziando molto tutti per questa partecipazione e spero per il lavoro che potremmo fare ancora insieme partire da questa delle sì ma giornata grazie
Quale