XII Congresso della Uil "... più sindacato" presso il Palazzo dei Congressi

E vi prego per favore di accomodarvi perché come voi già sapete la giornata riprende ovviamente con il dibattito interno
E vedrà arricchito il nostro dibattito dalla presenza di Crema importanti ospiti
Avete già vista sicuramente in sala la presenza del ministro Augusto Tantazzi ministro del Commercio estero
Che salutiamo
Interverranno ai nostri lavori anche il dottor Pino coerenti direttore dell'altra poi di Ginevra che ringraziano
E il dottor Renato Ruggiero direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio che ringraziano no
Quindi
è la giornata proseguita con lei conclusioni del nostro segretario generale Pietro Larizza quindi come vedete anche questa giornata molto intensa era molto intensa per noi quindi vi prego ancora
Di accomodare B e quindi diamo la parola per il primo intervento della nostra giornata a Lucia Mauro responsabile del coordinamento danneggia orfani della Calabria ridiamo conciliabile accomodarsi
Buongiorno
Un saluta alle delegate elencati
Devo dire che sono veramente sorpresa e di essere in questo momento qui
In questo podio veramente Cangrande podio direi soprattutto per me perché devo dire tutti quanti voi
Che sono da poco entrata nella famiglia della UIL quindi è un'esperienza che sto vivendo veramente grande
E che penso che veramente lasceranno i tempi dei tempi un grande segno
Effettivamente
Io non è che ho mai avuto personalmente direttamente e indirettamente insegnamenti sindacali quindi per me è veramente un mondo nuovo ed è un qualcosa che nonostante è passato davvero poco tempo devo dire che ho avuto grandi insegnamenti grandi insegnamenti perché per la per l'efficienza per la preparazione per la spontaneità alla voglia di collaborare che veramente ho visto in questo sindacato nei segretaria anche di categoria
Per come effettivamente mettono l'anima ecco una parola che veramente si è sottolineato in questo in questo congresso e anche negli altri congressi perché io
Ho vissuto un po'la fase congressuale sin dal suo inizio quindi con di iniziare a partire dai congressi provinciali
Da lì i congressi regionali e poi ecco per concludere questa esperienza in questa città veramente meravigliò rossa e in questa sala
Dove il rosso veramente vuole manifestare vuole vuole significare tante cose io sono ho iniziato la mia prima esperienza come dicevo prima nella con il congresso della UIL pensionati appunto perché si è voluto sottolineare si è voluto evidenziare
Quel ponte quella saldatura generazionale che si intende creare traliccio open il pensionato perché il giovane il pensionato sono le persone che chiaramente
Passavano alle
Le risorse disponibili attualmente il pensionato per la sua saggezza per i suoi per la sua preparazione per la sua esperienza e il giovani invece per la sua inesperienza per la volontà per l'orgoglio di essere giovane e che vuole essere alle dipendenze dell'anziano per poter essere proprio il collegamento la continuità dell'anziano di quell'anziano e questa è una cosa che veramente mi ha fatto molto piacere e che ha fatto piacere anche soprattutto a tanti giovani reggini ma non soltanto dalla parte dei giovani ma anche dall'anziano perché l'anziana effettivamente in questo modo
E si è visto si va be'realizzato non si vede come una persona così
Che dice beh la mia vita lo finita ecco io ho bene o male sono passata da quella fase attiva a quella fase passiva no in questo modo continua la sua attività solo che lo continua in un attimo spera in una situazione in un ambiente diverso per esempio io vengo da una città meridionale dove ecco tutti sappiamo la storiaccia insegnato ci insegna che effettivamente e una cosa è una regione alquanto
Un chiusa una dove i principi dove certe situazioni dove certi pregiudizi purtroppo continuano a vivere
Eppure ecco molti mestieri che sono veramente tradizionali e che hanno fatto l'orgoglio della mia regione della Calabria sono ecco in disuso non sono più valorizzati
E allora ecco che il giovane e soprattutto il anziano soprattutto l'anziano di alcune zone della Calabria potrebbe ecco essere a disposizione per il giovane e per creare quel quelle attività quelle attività di impresa e quindi che effettivamente possono essere un grande una grande cosa per il giovane non sorto un non soltanto per valorizzare il lavoro ma anche per potere creare quella condizione
Di di di autonomia
Ma ecco voglio anche dire come sono stata presentata che anche con l'ingresso dei giovani e delle donne del sindacato perché devo dire anche questo che si sente parlare della presenza dei giovani nei partiti politici ma nel sindacato no
E quindi comunque resta ingresso peggio
Nel sindacato si intende valorizzare non soltanto la figura del giovane ma anche della donna della donna soprattutto nel Meridione perché in fin dei conti donna è sempre stata segregata Burruano
Proprio quella di donna del della regina del focolaio domestico la donna è stata innata secondo la mentalità soprattutto meridionale per essere soltanto la la regina della casa quella che deve accudire alla casa quella che deve accudire al marito e ai figli
Ma per altri ruoli non non esiste non esiste questa mentalità non esiste questa questa questa
Questa consapevolezza
E invece adesso con con questo opportunità che il sindacato UIL concede che offre veramente si intende si intende valorizzare la donna per quello che è quindi non soltanto
Dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista proprio mentale perché la donna unno un completamento dell'uomo quindi cioè insieme bisogna che
L'uomo e la donna cammina no per portare
Per potere ecco
Creare quelle cose che e non soltanto possano essere un beneficio per se stesso ma veramente per la collettività c'è un uomo e la donna devono camminare insieme
L'uomo e la donna sono la realtà sono la vite sono il futuro
Quindi io ringrazio veramente a nome di tutte le donne di tutto i giovani questa opportunità anche il il sindacato
Con in testa il nostro segretario generale il nostro segretario nazionale Pietro Larizza offre perché è veramente da queste all olimpico
Con con grande fierezza e dico che effettivamente poi i frutti si vedranno c'è ancora la cosa è prematura
Ancora la casa e il noir ed effettivamente non ci può essere un riscontro immediato ma il riscontro vi posso assicurare che ci sarà e che molti uomini molti uomini tradizionali
Di mentalità proprio un po'così senz'altro sì vi crederanno e a malincuore per loro dovranno ricredersi
Vi ringrazio
Ringraziamo molto Lucia e se mi permettete vorrei dire all'uscire anche sue battaglie esame saranno le nostre battaglie i suoi obiettivi sano e saranno i nostri grazie sia
La parola adesso a Giovanni aiuto al segretario generale della UIL di serata niente
Scusa già da anni avevamo annunciato la presenza del dottore Renato Ruggiero che adesso è qui tra noi che ringraziamo
è anche presente in sala il dottor Pino coerenti con avevamo già annunciata stamattina che ringraziamo
Ed è anche con noi Angera Eraldo segretaria confederale della CGIL che ringraziano
Era tra la
Amici e compagni
Io credo che in questi giorni abbiamo partecipato
Arde un evento straordinario
Che è incominciato con la relazione
Del nostro segretario generale
Con ne
Quei contenuti che tutti abbiamo potuto ascoltare alcuni hanno potuto leggere
Il coraggio l'orgoglio di questa nostra organizzazione l'orgoglio lavori
Abbiamo potuto vedere riconfermata
La scelta de L'Unità
Come prospettiva nella quale la Willy crede sinceramente
Abbiamo potuto venne
Chiara la collocazione della UIL nella sinistra sociale
E riconfermata del tasso ve ne fosse stato bisogno
La libertà delle scelte personale di tutti dirigenti della UIL garantita come dire a tutti quale che sia
Abbiamo visto al centro
Di questo elevazione anche del dibattito che nel seguito la porta la globalizzazione e i problemi che si pongono al sindacato
Questo problema
Che riguarda la possibilità per il capitale di produrre in qualsiasi parte del mondo al minor costo e con il maggior rendimento possibile qualsiasi cosa è un problema che dinanzi a noi con il quale dovremo confrontarci
Mi è sembrato che ieri
Il segretario generale del
Sindacato brasiliano abbia colto
Insieme a tante altre cose interessante ed importante che ha detto abbia colto benissimo questo problema quando si riferiva al crollo delle borse asiatiche e al pericolo di una grande lunga deflazione che ne può conseguire siamo dinanzi infatti a questi grandi fenomeni che essendo globali ci pongono
Il problema di approcciare
Il nuovo che ci sta dinanzi con una maggiore competenza
Una migliore capacità di perpetrare
Noi abbiamo
E non è mancata nella relazione abbiamo anzi è la questione centrale abbiamo qui
Nel nostro Paese
Una grande questione che riguarda il il lavoro il lavoro che manca
Che Banca al Sud
Dove ma anche appunto dove esiste un grande deficit di maturazione
L'incapacità delle regioni vip progettare
Lo sviluppo
E lei incapacità anche del stato di mettere a disposizione come noi abbiamo detto loro Pratesi il maggiormente nella Bellini per esempio che ha personale qualificato per questo bisogna e quindi ha bisogno
Abbiamo una incapacità di far camminare i patti territoriali
Devo parlare dei contratti d'aria
Ma anche per questo diciamo che necessario
Cambiare qualcosa nella cabina di regia
Cambiare la politica che la sorprendente
Cambiare la filosofia
Perché è possibile amici e compagni fare più sindacato
Se è possibile anche aveva il lavoro
A supporto delle cose che cui fa già
Questo è il problema
Più importante che abbiamo al Sud
Dove abbiamo
Certo
Grandissime possibilità
Ma abbiamo anche tantissimi
Debiti tre
Rispetto ombre
Capacità di far funzionare la macchina burocratica amministrativa
Se noi non avremmo
La possibilità di confrontarci con una pubblica amministrazione che
Non impiega tre anni per dare una licenza edilizia
Se non avremo a che fare con la pubblica amministrazione nel prossimo futuro che norme impiega dieci anni perno dare un'area industriale bomba se vorremo la possibilità di governare il territorio secondo l'esigenza della popolazione quindi secondo quelle occasioni quello convenienza che si debbono creare delle pur offrire all'investimento le aree attrezzate
Nelle strade che giungono offrivano esiti
Dell'investimento
L'acqua il gas metano la luce
Se non avremo la capacità di fare questo sicuramente avremo anche il lavoro
Se noi avremo la capacità giunge di misurarci con i problemi della sicurezza del sud
E di misurarci senza battute ma sapendo avere la consapevolezza che questo è un problema reale nell'ottica del nostro Mezzogiorno d'Italia e che noi dobbiamo fare tutto alla controparte
Perché questo problema posta inseribile rivolto noi daremo un coraggio a chi vuole investire nel Sud a chi sa gay in quella parte del nostro Paese vi sono condizioni speciali per poter il brand e sono anche il PM non solo della Bondanza della manodopera ma anche di un popolo di apprendere prescelto
Che capace di volgersi al nuovo presto
Che è anche capace di varie gare la capacità la possibilità del lavoro durante la propria vita perché già è già abituato non è una grande novità cambiare lavoro nel Sud
è una grande ricchezza che c'è
E The può essere utilizzata che va o utilizzata a nostro avviso dirige noi sapremo fare
Queste cose
Se noi saremo insieme a tutta l'organizzazione agibili e ventitré novembre al governo di questo Paese
Saremo aiutati a liberarci
Del più grande problema per esempio che alla vigilia e risulta essere
Le istituzioni della stessa regione
Questa autonomia che è diventata il più grande e bastoni fra le ruote per qualsiasi ipotesi di sviluppo della Sicilia se non riusciremo a modificare a fare qualcosa perché ma Regione non siciliani lo straordinario un mulo
Il più comunque da sormontare
E la voglia di esigere annunzi grazie e lungo di l'accesso come oggi quella più grande e quella di bypassare la Regione se riusciremo ad essere aiutati e in questo compito gravoso nel quale certo noi dovremmo fare la parte Maggiore forse riusciremo a disegnare
Per la nostra terra
Il cibo la possibilità
E mi può venire
Dal ponte sullo stretto di Messina anche da colleghi finalmente al resto del Paese all'Europa in modo stabile e definitivo
Potremmo anche fare di questa terra di Sicilia il primo avamposto dell'Europa
Nel Mediterraneo
Grazie a Giovanni aiuta come avete potuto vedere avevamo già annunciata prima è presente con noi lo ringraziamo qui alla Presidenza il ministro Augusto Fantozzi
Il ministero porterà a un contributo ai nostri lavori congressuali e interverrà subito dopo il dottor fra Ruggero diamo adesso la parola ad Alfonso Cirasa il segretario generale della UIL della Calabria
Grazie
Noi possiamo tranquillamente dire
Di essere stati fortunati
Di aver potuto assistere in questi giorni ad una rappresentazione precisa di quello che si sta verificando nel mondo
Perché se non partiamo da queste considerazioni se non abbiamo il disegno complessivo di dove sta andando
Questo nostro pianeta dove sta andando l'economia globale probabilmente tutte le nostre elaborazioni potrebbero risultare parziale cosa che non è stata la
Relazione del nostro segretario generale chi scia
Dato la possibilità agli spunti e gli indirizzi
Per i prossimi quattro anni e da quello che abbiamo visto sono spunti di indirizzi
Che sono già da quanto ha detto D'Antoni da quanto ha detto dall'altra parte Cofferati possono già essere lungo tutti i versanti un'ottima base di discussione
Bene abbiamo visto uno spaccato importante quando ci hanno fatto vedere in particolar modo Luttwak
Ci ha dato la possibilità di entrare dentro il meccanismo dell'economia globale che è un meccanismo ineludibile
Che riguarda tutti riguarda la Calabria come riguarda la Cina come riguarda il Brasile come riguarda l'intero sistema
Bene se noi non riusciamo a cogliere queste cose e noi le abbiamo colte probabilmente saremo spazzati via perché
Vedete c'è ci sono degli storici che hanno sempre detto che i grandi uomini
Non hanno mai determinato la storia semmai l'hanno capita hanno saputo interpretarla e hanno saputo guidare i popoli rispetto a questi indirizzi che ci sono davanti e allora
Permettere come si suol dire i piedi nel piatto sulla questione che ci stanno davanti
Io l'ho detto quando abbiamo fatto un congresso dentro il porto di girata
Eravamo dentro
L'ingranaggio il meccanismo della macchina rubata
Se si prendesse quel milione di Tirso che circolò per il porto e si terrà sono fuori nell'insieme tutta la mercanzia invece all'interno esiste dessero per la piana i computer e farebbero
Compagnia i gesti cinesi farebbero compagnie prodotti veneti farebbero compagnia ai prodotti dell'intero mondo ed ecco allora
L'importanza della globalità del sistema e della competizione del sistema
O si ha la possibilità di considerare la produzione e di considerare tutti i fattori che contribuiscono la produzione come sistema o indubbiamente le difficoltà potrebbero essere grosso
Ma perché queste cose vedete ormai si vedeva nelle agli altri giorni lo ha citato anche qui in relazione Abigail seduttiva
Il mercato dell'informazione ormai reso disponibile la conoscenza la tecnologia a livello globale basta che ci sia un indigeno
Nel Borneo o da qualsiasi altra parte che abbia una batteria e un computer satellitare per cui riesce ad avere le conoscenze dell'intero pianeta mentre prima c'era una sola parte del globo
Noi occidentali cioè il popolo occidentale che conservavo loro notizie all'interno delle università adesso la conoscenza la tecnologia e a disposizione di tutti e quindi la differenza lo fa il sistema perché mentre qui sta all'interno
Così da Lautaro come citavo prima dal Borneo anche a siamo a conoscenza o non riesce a utilizzarle tira sistema riesce ad andare avanti ed ecco le varie questione delle tigri dell'Est o le pseudo tigri visto quello che si è verificato ma ancora il mercato globale della finanza
Quando il Toro di Wall Street ruggisce
Gli effetti si comincerà a sentire a Francoforte o un conga da tutte le parti quindi queste insieme ci deve far capire che noi dobbiamo dobbiamo guardare in maniera molto ampia e dobbiamo guardare a sistema per dare questo tipo di risposta per attrezzare anche il sindacato a dare queste risposte perché e difficile
Riuscire a competere con una controparte se non ci sono i contrappesi ancora ragione Luttwak
Non è possibile cominciare a competere con qui produce questo orologio con i cinturini a Napoli la cassa in Svizzera qualche altra cosa al tie quando mai siamo in presenza della diversificazione della produzione ma mi dicevano
I nostri responsabile del la cura alimentare
Che anche Barilla per problemi di convenienza sta cercando di spostare i suoi stabilimenti negli Stati Uniti allora mercato globale competizione globale bisogna attrezzarsi globalmente per dare questo tipo di risposta
E veniamo un pochettino le cose nostre al nostro Paese
E invece in particolar modo alla Regione o alle regioni che sono interessate da un certo gap che noi abbiamo all'interno di questa nazione io concordo con chi lo diceva Pietro nella relazione lo hanno ribadito anche Sergio D'Antoni e Cofferati
Che o ci attrezziamo di nuovo con le valigie con lo spago
Per cercare di agli altri fare quelle migrazioni bibliche verso Torino non solo verso Torino
Perché mi risulta che metà della Calabria si troverà ospedali o qualche l'altra metà mi pare sia dall'altra parte dell'oceano oppure dobbiamo cercare di far sistema per dare alle risposte per dare lavoro dove non c'è
Allora bisogna partire da un primo dato ineludibile
Perché bisogna partire dal concetto che a quelle popolazioni bisogna dare alle stesse condizioni degli operatori non di che europei
Va be'degli operatori veneti degli operatori lombardi degli operatori
Che hanno la possibilità di poter avere certi tipi di servizio ma prima discriminante la dico qui
La dico qui affinché sia ben chiaro che è inutile continuare con il discorso del cane che si morde la coda noi conosciamo benissimo
Quale che sia e come sia grave la presenza della criminalità organizzata nel Mezzogiorno dita
Vi sono alcune aree e in queste la Calabria
In cui anche il controllo del territorio a viva dello sforzo notevole che stanno facendo i giudici sfugge allo Stato
In molti casi all'antistato che il sistema in molte sacche l'antistato che dà risposte
E lo Stato continua a essere latitante allora bisogna partire da lì
Ma non con la concezione Barbara chi sia e che sento da varie parti che bene lui non bisogna fare gli investimenti e se non si aiuta la mafia queste è un'aberrazione noi ci rifiutiamo chi Nibel diamo se qualcuno abbia questo tipo di mentalità sbagliata perché noi vi diciamo e lo diciamo con grande chiarezza dove c'è lavoro la criminalità organizzata non attecchisce
Dove il lavoro manca
E la persone rischia
Movimentiamo un usuraio ben grassa
Vediamo il sistema che ingrassa
Perché la gente non ha risposte
La gente non ha risposte da questo tipo di magistratura sotto organico
Che ha reso nel Meridione inefficace non già il versante penale quindi una lotta alla mafia la criminalità organizzata quando se ne ha diritto ma reso inefficace anche la stessa certezza
Del processo civile
Non si riesce ad avere giustizia nemmeno per il cammino perché se alla giustizia sedeva vero dopo trent'anni la gente portata ad andare dal personaggio dal luogo perché la risolve in due minuti questo è l'antistato
Schermo avanti è questa l'antistato che noi dobbiamo battere
Abbiamo fatto una grande manifestazione a Locri
Quella era gente calabrese
Che è venuto a visiera si sposta
è venuta in piazza in quindici mila sono venute in piazzamenti padrino guardavano noi dobbiamo sostenere queste cose non dire bene
E insomma siccome lei ce l'ha terminato da organizzata se ci portiamo dalle risorse possiamo avere delle difficoltà ma perché questo ha ragione il presidente Prodi ha ragione
Quando un imprenditore ha deciso di costruire il porto di Gioia Tauro ha trovato un sindacato attento che ha dato le flessibilità più una quindi noi lungo questo versante è lungo tutta la questione dei contratti d'area lungo tutto l'armamentario che dovrebbe servire a dare risposta a mezzogiorno diciamo sì a dare risposta più una una condizione
Il meridionale hanno avuto pazienza perché se avessimo dovuto pretendere l'applicazione o la realizzazione di tutto quello che ci è stato promesso
A questo momento nell'evoluzione che si sono fatte a Reggio di Calabria deve ricordate sarebbero poca cosa la stessa manifestazione dell'agenda di Crotone che ha dovuto manifestare contro mille impegni non promessi sarebbero poca cosa
Noi riteniamo che qui
Vadano mantenute le promesse togliendo carissimo signor ministro un'altra foglia di fico
La legge sessantaquattro erano centoventi mila miliardi iniziali
Per i Länder dell'Est la Germania spende centoventi mila miliardi l'anno con un sistema di tassazione dell'otto per cento che ogni tedesco paga
Ma lei le risposte ci sono perché non si fanno promesse ma si mandano capitale si incentivano l'impresa si spostano l'impresa
Essi hanno quei tipi del risultati no la stessa cosa dobbiamo fare in quella direzione
Per poi arrivare a dire va be'la questione flessibilità non flessibilità o da e il Mezzogiorno d'Italia super flessibile
Visto che l'evasione contributiva è una cosa aberrante
Visto che gli uffici gli Ispettorati del lavoro non riescono a controllare assolutamente nulla visto che mediamente il lavoro nero un calabrese una ragazza calabrese va al lavoro per cinquecento mila lire al mese deve stare attenta
Noi cerchiamo
Fare in modo di superare queste cose
Cerchiamo di dare delle risposte ma sono insufficienti e ha ragione chi da questa tribuna detto
Gli strumenti legislativi complessivi hanno validità danno risposte a un sistema organizzato alla complessità del Paese
Verso il Mezzogiorno bisogna cominciare a pensare qualcosa di nuovo e quel qualcosa di nuovo non può essere un ritorno a determinate pratiche che di fatto hanno realizzato qualcosa ma hanno massacrato la pubblica amministrazione e qui
Cioè va dove entrano
Per successive stratificazioni clientelari si è creata una classe burocratica amministrativa nel Mezzogiorno che di fatto paralizzato
Noi non possiamo più andare avanti con i lacci e laccioli accetti per cui qualsiasi imprenditore che arriva al Sud anche se alle risorse tutto quello che gli serve
E queste non Beha
Si trova a doversi scontrare con una serie di ostacoli infiniti
Che lo portano subita direbbe vado in Albania faccio prima visto un pochettino la pelle però non no no no quei salti ad ostacoli in continuazione dobbiamo avere noi non vogliamo
Non si credo che il liberalismo americano perché non abbiamo nemmeno il sistema
Per potere fare Moro poi di contrastare quel tipo di capitalismo
Eh ma viva Dio che bisogna mettersi d'accordo
E questo tipo di discorso del funzionario che invece che essere al servizio dello sviluppo diventa il funzionario postale con il timbro in mano e non mettendo quel maledetto timbro nessuna cosa parte
E allora questo bisogna cercare di evitarlo e con grande chiarezza
Con grande chiarezza non parlo del ponte
Perché mi sembra sia una cosa
Ridicolo
Ridicola perché se guardiamo il mondo se guardavo la cartina d'Europa se guardiamo il Bosforo gli hanno fatto un ponte che sia finanziata in sei anni e che stanno facendo quell'altro ponte me sembra vedere una cosa scontata rende insomma qui francamente corriamo il rischio di doversi dividere il della questione che qualsiasi
Economista qualunque imprenditore che c'ha un ritorno immediato dice ma facciamo sto benedetto ponte visto quello che
E quello di San Francisco
La zona sismica più alto del mondo essendo all'indietro e mi risulta che con la Giunta serva da quello questo mi pare d'aver capito loro a dire
Oppure questione più Paolo conclusivo
Le popolazione meridionale
Chiedono una cosa semplice
Di poter correre con due gambe con le mani libere
Se pensate che quel tipo di economia o se pensiamo che quel tipo di economia possa competere univa Cholet che appende con una gamba legate
Sulla più con le mani legate dietro la schiena indubbiamente queste cose non si possono realizzare allora cosa
Cioè
Lo sforzo del governo
I contratti d'area che sono vischioso sono molto rischiosa
Lo stesso sistema
Dei flussi finanziari dell'Unione europea
Ebbene un è un meccanismo strano così perverso perché non solo l'Italia dei problemi le regioni hanno le loro responsabilità
Ho detto già prima che per successive stratificazione abbiamo una classe mediamente che necessita di di una di una formazione immediata necessita di una formazione turbo rispetto a queste cose ma è il sistema che non funziona
Perché quando manca la parte dello Stato
Il cofinanziamento dello Stato al presidente della Regione che le devo dire
E l'UE non è capace
Ma c'è qualche altro che non va aiutato per riuscire a realizzare queste cose allora bisogna smetterla di fare fumo intorno a questa questione che è essenziale per l'Italia e cominciare a mettere in cantiere
Quello che si dice da venticinque andasse a parte ma insomma ma sta Salerno Reggio Calabria
Che è stata finanziata parte ci avevano fatto vedere pure i cartoni delle ruspe ma erano solo quattro
Ma quando fa
A gennaio siamo anche Anna
Voglio vedere il fumo
Voglio vedere il fumo dalle ruspe voglio vedere il fumo le moto veder perché ormai sono un bel fuoco non ci credo
So che le questioni sono avanti
Ciò che ci sono altre questione da portare avanti e noi abbiamo
Un
Un'area
Che deve essere aiutata perché quelle un'aria pilota che ci può consentire
Di dare le risposte anche alle altre aree che sono indietro perché Crotone
Per il contratto dare pronta a tutto
Alla Società di intermediazione alleare a tutto l'insieme
Ah contro sempre la solita burocrazia che ardeva delle forze dalla task force al di là degli Sforza dalla task force probabilmente necessiterà fare qualche altra cosa mi avvio immediatamente alla conclusione
Noi da qui
Stiamo uscendo certamente molto più ricchi
Noi da qui io non ci torno discorso mi scioglie Mendo non celebre
Ci sarà qualcuno Glover Zabel ma ha fatto il suo esordio
Questione che non ho mai sentito dire da nessun iscritto della Calabria ma per la verità da verso l'alto dirigente
Ma ho l qui siamo noi
Ma fuori di qui ce ne sono altri gente viva gente che si alza ogni mattina sta in mezzo ai lavoratori da questi lavoratori alla fiducia ardeva
Dell'interpretazione o delle ideologie che ognuno possa avere praticamente insistenze Steps
Io sono convinto
Che noi abbiamo un solo problema
Di tramutare
I consensi che nell'urna segreta in tutte le elezioni lavoratori ci danno e per citare la mia regione il ventisette per cento dei media
Fammi diventare iscritti
Se noi riusciamo a fare questo sforzo nei prossimi quattro anni possiamo dire di aver fatto come abbiamo fatto questi giorni certo gli interessi dell'organizzazione ma della collettività che ringrazio
Ringraziamo Ceraso
Cari delegati in questi giorni si sono alternati alla tribuna del Congresso ospiti importanti che hanno portato il loro contributo i nostri lavori
Anche oggi come abbiamo già annunciato potremmo approfondire alcune questioni di decisivo interesse attraverso gli interventi dei nostri ospiti
Se nei giorni passati attraverso gli interventi avete visto la caratterizzazione del nostro congresso sulle questioni internazionali
Abbiamo sentito la posizione dei segretari generali dell'azione s'della CISL Internazionale del tu a abbiamo sentito l'esperienza sulla concertazione dei sindacati nordici e di quello israeliano
Per la verità quello israeliano abbiamo anche sentito le loro
La provocazione positiva di Luttwak sul sistema economico degli Stati Uniti e su quello europeo
Il confronto a distanza sulla globalizzazione e trovare le spie Ovest cime Brasile che hanno evidenziato gli stessi problemi
Oggi vorremmo chiudere questo confronto
Con alcuni ospiti il primo fra tutti il condannato Ruggiero direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio
Per vedere le conseguenze della mondializzazione come affrontarla e poi con Pino Quarenghi direttore generale
Dell'ufficio entra politiche per i lavoratori del barile te vorrei ricordarlo anche già segretario confederale della UIL
Compilò acquarelli
Sentiremo quale risposte si possono dare sul fronte delle regole concordate al problema
Imprenditori e sindacati e governo
Però compensare correggere le storture del mercato della globalizzazione
Ovviamente all'interno di questi di due interventi sentiremo con grande piacere l'intervento del ministro Fantozzi che ci porterà alla voce istituzionale cioè del governo sugli stessi temi
Primo fra tutti quindi diamo la parola
A
Renato Ruggiero direttore o grandi dello sono a monte al comma alzo prima di dargli la favola Renato Ruggiero dobbiamo avvertire i delegati che alla porta sta
Scusate e ci hanno avvertito adesso scusate ci scusi dottor Ruggiero e che la polizia fuori sta facendo le multe tutte le macchine parcheggiate dopo
E che la polizia attende i cinque minuti trabocca
Per
Non credo che ci siano cinquecento macchine prego prodotte Renato Ruggiero deve tornare il dottor Moggia come
Ma non credo che sia un segno politico e che quindi è fatto apposta per farvi lasciare la sala e non ascoltare il mio discorso
è per me una
Grande occasione
è una occasione particolarmente gradita di parlare con voi dell'evoluzione dell'economia mondiale è in particolare
Del sistema commerciale internazionale
L'Italia è il sesto Paese al mondo per l'esportazione per le importazioni
Le nostre esportazioni di beni e servizi rappresentano il ventisei per cento del prodotto interno lordo mentre le importazioni rappresentano il ventuno per cento
Un quarto della nostra ricchezza dipende direttamente da quello che vendiamo all'estero
Un dato interessante quello delle nostre esportazioni al di fuori della comunità europea
E se sono cresciute dal trentasette al quarantacinque per cento del totale delle esportazioni tra il novanta e il novantasei
Principalmente nei Paesi in via di sviluppo con un bilancio positivo per la creazione di posti di lavoro non dimenticatelo non c'è una contraddizione
Tra voi tra i lavoratori dei Paesi industrializzati e i lavoratori dei paesi in via di sviluppo non c'è
Il nostro benessere i nostri posti di lavoro dipendono dunque in gran parte dal nostro rapporto con il mercato mondiale
è evidente che quello che accade nel mondo
Tutto ciò che può influire sulla stabilità dei mercati
La loro competitività la loro relativa apertura agli scambi riguarda direttamente tutti noi le nostre famiglie i nostri figli
Questa dimensione mondiale e ormai io un quadro di riferimento essenziale nella discussione di qualsiasi aspetto della nostra vita economica e sociale
Questo non vuol dire cancellare dal dibattito alla dimensione nazionale dei problemi vuol dire che la dimensione mondiale deve essere essere sempre tenuta presente per trovare soluzioni compatibili sia sul piano nazionale che su quello internazionale
Eppure nel dibattito politico italiano il ministro Fantozzi è una delle rare eccezioni così come lo è stato questo congresso
E nei nostri mezzi di informazione si parla assai poco della dimensione globale dei problemi e molto spesso estremizzando solo alcuni aspetti
Fino a sei mesi fa i Paesi del Sud-Est asiatico venivano descritti come pericolosissime tigri in realtà essi hanno rappresentato uno dei nostri più importanti mercati di esportazione infatti tra il novanta e il novantasei le nostre esportazioni verso quei Paesi si sono triplicate mentre le importazioni sono aumentate solo marginalmente
Ce ne accorgeremmo adesso con la crisi quali erano i vantaggi delle tigri ora questi stessi Paesi secondo gran parte dei mezzi di informazione sarebbero quasi scomparsi dalla competizione internazionale
Era sbagliata la prima visione così come è sbagliata la visione attuale
Tutto ciò provoca nella nostra opinione pubblica e in particolare nel mondo del lavoro un giustificato senso di sconcerto e di incertezza
Io non pretendo di possedere certamente la verità ma vi parlerò con la ma altri con la massima chiarezza
Non solo delle sfide che sono di fronte a noi ma anche delle opportunità senza precedenti che l'evoluzione dell'economia mondiale può offrirci
Vi dirò che sono ottimista non perché l'avvenire sia facile
Ma perché l'Italia e un Paese che ha sempre dimostrato eccezionali capacità di affrontare le grandi sfide
Di abbiamo sempre partecipato e li abbiamo sempre vinte
Come ha ora anche il caso del nostro cammino verso la moneta unica europea
Questa nostra caratteristica è resa possibile dall'impareggiabile senso di responsabilità che il nostro mondo del lavoro ha sempre dimostrato nei momenti più difficili grazie
La crescente globalizzazione dell'economia mondiale non è una scelta che possiamo accettare o rifiutare ho sentito che questo è un tema ormai accettato da tutti
Essa è una complessa realtà della nostra vita quotidiana che va molto al di là della libera circolazione delle merci e dei capitali
E non è qualcosa che si trova di fronte alle al di fuori delle nostre frontiere
Il vero problema di fronte a noi e quello della sua governabilità
Probabilmente molti di voi si svegliano al mattino al suono di una radiolina giapponese le cui componenti sono state messe insieme in Cina o in Malesia
La lana della vostra giacché avviene probabilmente dall'Australia
E la vostra automobile quale ne sia la marca possiede almeno la metà delle componenti che provengono da paesi diversi da quello dove è stata montata
Sempre di più nella fabbrica negli uffici gli strumenti di lavoro vengono importati da Paesi e continenti diversi anche il cibo età
La nostra sono influenzati dalla mondiali
Mercato
Ecco perché del commercio mondiale rappresentava nel due novecentocinquanta in sento del prodotto interno lordo mondiale ossia di quanto si produceva in un anno nel mondo oggi lo rappresenta
Circa un quarto della ricchezza nel mondo è rappresentato dal Colle
Questo fenomeno si chiama anche in
Ciò significa che le scelte economiche di ogni Paese
Il ripercuotono sugli altri la crisi finanziaria asiatica e le sue conseguenze lo dimostra e dunque impossibile oggi le prospettive per le importazioni
Le porta al siamo tutti sulla stessa barca che ci piaccia o no
E il nostro benessere legato al benessere degli altri così come anche la pace e legata ad un mondo che sappiate sempre di più cresceva
Siamo di fronte
Ad una mutazione mutazione epocale
Il cui ritmo e destinato ad accelerare
Due sono i fattori principali
Il primo consiste nell'emergere di un gran numero di Paesi in via di sviluppo
Che nel giro di pochi anni sono passati da un grave il livello di sottosviluppo a delle soglie di benessere significativo
Il Regno Unito primo Paese industrializzato al mondo
Nel secolo scorso ha impiegato cinquantotto anni per raddoppiare la prima volta il proprio reddito pro-capite gli Stati Uniti impiegarono quarantasette anni la Germania quarantatré anni ma la Korea ha raggiunto lo stesso risultato in undici anni
Il Cile in dieci anni e la Cina raddoppia il proprio reddito dopo lo capite ogni nove a
I paesi in via di sviluppo dieci paesi in via di che contano almeno il trenta per cento della popolazione mondiale
Ossia più di un miliardo e mezzo di persone anche questo e globalizzato
Hanno più che è raddoppiato il loro reddito pro-capite tra il mille novecentottanta novanta no ottanta cultura scusate e mila novecentonovantasei
Sono dati
Certamente la crisi finanziaria attuale costituisce un drammatico rallentamento di questo processo di enorme sviluppo economico e sociale in una parte estremamente dinamica dell'economia mondiale
E le conseguenze sociali sono assai dolorose in quei Paesi assai dolorose ma il cammino della crescita verrà ripreso io spero abbastanza prego
Non è facile oggi valutare
Quali saranno i possibili effetti di questa crisi
Negli altri Paesi e in particolare in Europa
Quello che appare certo
E che una parte importante e questo lo dovete sapere del processo di risanamento economico del Sud Est asiatico passerà anche per un aumento delle esportazioni di quei Paesi
E per un aumento delle importazioni anche per effetto della diminuita Cresci
Secondo le principali analisi economiche internazionali la crisi dovrebbe tuttavia avere ripercussioni limitate per il gruppo dei sette Paesi più industrializzati inclusa l'Italia
Ma non sei
Dissi che internazionali
Sono Boy accurati
Speriamo che questa volta allusiva
Dal punto di vista la crescita potrebbe essere ridotta in media dello zero virgola tre per cento
Dal punto di vista degli scambi commerciali è difficile prevedere come si ripartirà il peso delle maggiori esportazioni quei Paesi l'unico Paese che ha fatto una un calcolo credo accurato sono gli Stati Uniti che calcola un una gravi o della loro bilancia commerciale delle partite correnti di cinquanta miliardi di dollari
Non è pensabile che l'Europa Possa non pare la propria parte
Perdendo presente la prospettiva prima della crisi di un saldo attivo delle partite correnti europee di circa cento miliardi di dollari USA per il mille novecentonovantotto
Il secondo fattore che caratterizza
Questa profonda moto mutazione epocale
E il rapido progresso tecnologico in particolare la rivoluzione informatica le nuove tecnologie il computer il fax alla televisione digitale il telefono mobile i progressi tecnologici in tutti i settori delle telecomunicazioni e dei trasporti
Stanno in realtà creando un'economia senza frontiere in settori importanti per effetto di un drastico e crescente al ridimensionamento dei fattori di tempo e di spazi una telefonata intercontinentale tra le l'Europa gli Stati Uniti costa oggi soltanto l'uno virgola cinque per cento di quanto costava sessanta anni fa
Le previsioni indicano che nel giro di pochi anni l'attuale costo potrebbe essere diminuito di altri due terzi il costo dei computers sì anche ridotto di quasi il cento per cento dal mille novecentosessanta mentre ogni anno si raddoppia la dimensione di internet che entro il due mila potrebbe collegare il dieci per cento della popolazione mondiale
Le transazioni commerciali attraverso internet che nel novantasette hanno raggiunto otto miliardi di dollari dovrebbero arrivare a trecento ventisette miliardi di dollari nel due mila e due
Nel due mila e cinque un miliardo di uomini dovrebbe essere collegato ad internet ed il consigliere della Casa Bianca per il commercio elettronico ira magazzino Earth ritiene che il commercio elettronico a costituire il motore principale della crescita economica mondiale nel prossimo secolo
So bene
Che nessuno ha mai avuto la capacità di immaginare con precisione il domani in particolare quando esso implica come il caso oggi cambiamenti enormi
I progressi economici e tecnologici cui discutiamo coinvolgono il destino di miliardi di uomini mentre la rivoluzione industriale del secolo scorso interessò meno di duecento milioni di uomini nell'arco di un secolo
Oggi la dimensione dei problemi e assolutamente diversa e coinvolge anche culture diverse religioni diverse razze diverse storie diverse
Essa aprirà orizzonti assolutamente impensabili fino a pochi anni fa
Con la liberalizzazione a livello mondiale delle telecomunicazioni e dei prodotti delle tecnologie e delle informazioni abbiamo aperto e questa è una grandissima rivoluzione
La possibilità dell'accesso a tutti i Paesi del mondo all'informazione e all'istruzione così come di tutti i cittadini all'interno di ogni Stato
L'organizzazione che rappresento sta collegando insieme con la Banca mondiale
Tutti i Paesi più poveri del mondo attraverso una rete di computers che noi forniamo insieme alla formazione professionale
In tal modo attraverso un sito di internet perché abbiamo aperto possiamo fornire in tempo reale tutte le informazioni e i documenti disponibili a Ginevra e a Washing entro pochi anni tutti i villaggi del mondo potrebbero essere dotati di un telefono mobile
Questo significa la differenza tra la vita e la morte e anche la fine della marginalizzazione fisica
Tutto ciò sta modificando e continuerà a modificare il mondo del lavoro
Citerò ora alcune cifre e alcune tendenze negli Stati Uniti non voglio fare nessuna provocazione alla Luttwak nei dare nessun Paese come modello al a a noi e agli altri Paesi
Ma perché quello che accade al di là dell'Atlantico costituisce senza alcun dubbio una linea di tendenza che molte volte anticipa la realtà europea
Sono discorsi che ho anche fatto recentemente in Germania dove vi è lo stesso grande interesse
Per queste linee di tendenza
In un quarto di secolo tra il mille novecentosettanta e il mille novecentonovantasei l'occupazione negli Stati Uniti è aumentata di quarantotto milioni di posti di lavoro ossia del sessantuno
Cento in un'economia molto aperta agli scambi internazionali
Ma quello che più conta
E che quasi tutta la crescita dell'occupazione e avvenuta nel settore dei servizi le produzioni manifatturiere sono aumentate del centoventisette per cento nello stesso periodo mentre l'occupazione in questi settori è diminuita del sei per cento
Nel novantasei soltanto voi diciannove per cento delle forze di lavoro erano occupate nella produzione di beni
L'ottanta per cento dell'occupazione totale e nei servizi incluso il governo nell'impiego pubblico la l'aumento di gran lunga maggiore concerne gli insegnanti e tra gli insegnanti quelli che si dedicano all'insegnamento degli adulti nel settore dei servizi l'impiego maggiore si è avuto nel settore medico
E nel commercio al dettaglio
Insieme hanno rappresentato nel novantasei il venticinque per cento di tutti i lavoratori nei servizi
Il sessantotto per cento dei nuovi posti di lavoro hanno salari superiori alla media
I posti di lavoro ad alto salario sono cresciuti due volte più rapidamente di quelli a più basso salario infine il Dipartimento del lavoro americano pubblico ogni anno una proiezione sulle richieste di lavoro nei prossimi dieci anni per orientare i giovani appare le scelte giuste l'ultima di queste proiezioni arriva fino al due mila e cinque
Essa prevede un aumento dei posti di lavoro di diciassette milioni e settecento mila l'impiego che crescerà più rapidamente saranno nell'assistenza medica in particolare quella a domicilio che crescerà di oltre il cento per cento
Seguono gli esperti di computer e gli analisti di sistema aumento superiore al novanta per cento
Che già oggi lavorano che già oggi superano i lavoratori dell'intera industria automobilistica americana
Gli analisti di sistemi rappresenterebbero la più rapida espansione con la creazione di nuove quattrocentoquarantacinque mila nuovi posti
Le attività connesse con l'istruzione continueranno ad avere una rapida crescita
Non voglio entrare sulla validità
Di queste cifre
Ma queste linee di tendenza sull'occupazione nei servizi come strada principale che ho appena ricordato portano comunque ad una conclusione che ormai si fa sempre più strada anche in Europa
L'istruzione
Compresa quella universitaria ed una continua formazione professionale costituiscono ormai gli obiettivi centrali di una politica dell'occupazione
E anche dei necessari interventi di un nuovo stato sociale
Sempre meno basato sull'assistenza e sempre più sulla capacità di reinserimento in un mondo del lavoro che cambia
Ho l'impressione che la consapevolezza di questi grandi mutamenti sia crescenti anche in Italia e che il governo si muova in questa direzione
Il nuovo e il vecchio nella nostra vita quotidiana continueranno a coesistere ancora per molto tempo
La nuova economia senza frontiere
Non sostituisce tutte le attività economiche esistenti
Fabbriche e fattorie non sono destinate a scomparire da un momento all'altro il saltuaria non può sostituire il cibo che mangiamo o le automobili che guidiamo
Ma la tecnologia e voi lo sapete bene sta cambiando il modo e in cui si svolge il processo produttivo a volte in modo radicale
I cambiamenti con i continueranno ad avvenire in modo rapido non dobbiamo perdere tempo nel processo di adattamento perché indeboliremmo la nostra capacità di avvalerci delle enormi potenzialità della globalizzazione
Ripeto questo è un processo che coinvolge miliardi di uomini nella volontà di uscire dalla povertà e di raggiungere uno sviluppo che garantisca dignità e lavoro
Dobbiamo è un errore dire che la globalizzazione sono la libera circolazione dei capitali io che giro per il mondo velico la globalizzazione e la speranza dei poveri molte volte
Dobbiamo sentirci coinvolti in questo grandioso obiettivo di progresso e di pace
Che apre anche da scrissi mi confini per la crescita di una domanda globale di beni e servizi che non ha precedenti al mondo
Soltanto in Cina lo sforzo di modernizzazione in atto richiede importazioni in particolare dai Paesi industrializzati di circa cento miliardi di dollari annui e i progetti di infrastruttura nei prossimi cinque anni di circa duecentocinquanta miliardi di dollari
Il progresso degli altri passa anche attraverso la nostra capacità di mantenere aperte le nostre frontiere
Dobbiamo quindi adattare le nostre strutture e le strutture della nostra economia seguendo il progresso tecnologico e la domanda globale
Questo permetterà ai paesi in via di sviluppo di esportare di più
E di avere quindi nuove risorse per potere acquistare di più nei Paesi industrializzati
E questo il circolo virtuoso della crescente liberalizzazione degli scambi fondata sulla crescita reciproca
Dobbiamo entrare nella moneta unica europea
Poiché di fronte alla vastità di questi mutamenti soltanto la nostra piena integrazione all'Unione Europea può darci la dimensione ottimale per affrontare le nuove realtà
Sono convinto che il nostro governo abbia fatto tutto quello che vi era da fare per entrare subito nel club dell'euro
Non temete
L'interesse che i nostri partner anno di un'Italia ancorata all'euro e almeno uguale a quello che abbiamo noi
Siamo il secondo mercato di esportazione per la Germania per la Francia e questi due Paesi rappresentano il primo e il secondo mercato per le nostre esportazioni
Ma l'Europa
Ora che ha messo a posto i propri conti deve puntare su crescita e occupazione
Questo obiettivo diventa ogni giorno di più un vincolo altrettanto essenziale del rigore di bilancio per mantenere o riconquistare l'appoggio dei popoli alla mondiale la moneta unica
Una nuova visione
Che includa la dimensione nazionale quella mondiale dello sviluppo economico necessità sul piano interno di un nuovo patto sociale tra il governo e i cittadini
E sul piano internazionale
Di realizzare un'architettura istituzionale in grado di assicurare la governabilità di questo crescente progresso verso un'economia senza frontiere nessuno può immaginare un drastico ridimensionamento dello stato sociale senza che vi siano conseguenze sociali tali da indebolire il necessario consenso che ogni sistema democratico ricchi richiede
Ma nessuno può immaginare che di fronte a simili cambiamenti tutto o quasi tutto rimanga come prima
Vi sono fatti obiettivi quali ad esempio il crescente innalzamento degli anni di vita o il costo crescente dell'assistenza medica che implicano livelli di risorse pubbliche ormai impossibili da sostenere
Abbiamo dunque bisogno oggi ancora più di prima di uno stato sociale efficiente che dia l'assistenza a chi ne ha realmente bisogno
E che consenta agli altri attraverso misure incentivanti di potere continuare a partecipare ai processi produttivi
Perché ciò accada e necessario modificare il rapporto oggi esistente tra i cittadini e lo Stato
In Italia si educati è chiedersi quasi sin dalla nascita cosa gli altri la società lo Stato devono fare per noi
Si ritiene che questa sia l'opzione sociale ma esse invece l'opzione egoista specialmente in un mondo che si globalizzato
Soltanto educando alle nuove generazioni al senso di responsabilità personale
Noi potremo mantenere il necessario livello di solidarietà che la nostra società e il mondo che ci circonda richiedono
Sul piano internazionale
La dimensione sempre più globale
Non solo dell'economia ma anche della società umana
Sottolinea la necessità e l'urgenza di definire l'architettura istituzionale a livello mondiale che posso assicurare la governabilità della globalizzazione
E necessario riempire il fossato che separa la politica
Ancora principalmente basata sul problema è problemi erano regole nazionali
Dall'economia che si sviluppa seguendo crescenti necessità io obiettivi globali resi necessari da tecnologie e mercati ormai senza frontiere
Sono questi i due aspetti essenziali del dibatto dibattito politico interno e internazionale
L'alternativa
A questa visione
E il ritorno al protezionismo
Alle barriere tra i popoli alla spaccatura tra le classi lavoratrici del mondo industrializzato ed i poveri del mondo
Certo il livello di povertà e di disuguaglianze nel mondo e tuttora inaccettabile
Tuttavia grandi progressi sono stati fatti utilizzando la crescente libertà degli scambi
Non solo per aumentare il benessere ma anche per rafforzare pollai interdipendenza la costruzione della pace
E questa la via che ci ha portato in Europa dallo storico conflitto tra Francia e Germania alla moneta unica
E questa l'unica via per costruire un mondo migliore e salvaguardare la pace nel mondo grazie
Ringraziamo in modo davvero strinse col direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio per l'importante contributo di dati ma anche o soprattutto politico voglio sottolineare portato i nostri lavori
Con vivo piacere crediamo alla favola al ministro del Commercio estero occulto quanto
Grazie presidente signori delegati Cariani
Anch'io vorrei iniziare con un ringraziamento sentito e vivissimi
Che giustifica la mia presenza qui non non soltanto per simpatia e ci pare qualche i lavori ma perché avete scelto e credo lo abbia dimostrata dalla relazione di Renato Ruggiero avete chaise il vostro congresso unte
Si combatte la vita del Paese nei prossimi segna è il tema del c.t. quello della globalizzazione quello della internet
Che coinvolge e lo sottolineava Ruggiero il modo anche della nostra partecipazione all'Eur
Che non significa parametri monetari
Significa metabolizzazione di un modo di essere intorno ai tavolo ai tavoli europei
Che consenta al nostro Paese di contare
Che consenta al nostro Paese di imporre le proprie soluzioni che consenta al nostro Paese di essere presente in modo di fare l'interesse della produzione del lavoro Italia altrimenti saremo presenti intorno a un tavolo nel quale conteremo
Io parlerò pochissimo e vorrei toccare
L'affascinante tema della globalizzazione che ha esaminato Ruggiero dalla da un palcoscenico da un balcone molto più ampio del mio
Dal punto di vista italiana
Parlerò poco
E tratterò cinque punti in rapidità lo scenario le strategie
E poi che cosa dobbiamo tenere presente
Quali sono le grandi linee che devono guidarci
Che cosa dobbiamo fare
Lo scenario è questo negli anni novanta il peso e il ruolo della componente estera dell'economia è molto aumentato sia nel mondo che indica
Per quanto ci riguarda superate le difficoltà connesse all'uscita della lira dall'accordo di cambio europeo l'interscambio commerciale italiano ha sempre avuto dei saldi inattivo cresce
I da spedire che nel novantasei abbiamo avuto un saldo commerciale positivo di sessantasette mila miliardi il terzo nel mondo il valore assoluto il primo in percentuale sul PIL
Nel novantasette avremo un saldo intorno ai cinquantaquattro mila miliardi che si giustifica con la ripresa delle importazioni che segnalano grazie a Dio una ripresa della produzione dell'economia italiana
Di pari passo però non ha acquistato importanza la politica commerciale
Oggi l'Italia si trova a essere uno dei paesi più virtuosi al mondo nel rapporto tra attivo commerciale Ilva come dicevo prima disponendo ancora di vecchi strumenti di sostegno all'export pensati in anni Remo la filosofia che caratterizza le diverse leggi e provvedimenti che portano nomi i ministri degli anni Settanta di sostegno delle esportazioni e della penetrazione commerciale delle imprese italiane sempre che si possa individuare una filosofia unitaria
E ancora tipica di un'economia Anneo industrializzata
Che avverte la necessità di collocare all'estero una quota non prevalere
Della propria produzione
Quindi le principali tematiche della globalizzazione della liberalizzazione dei mercati erano sconosciute
Alle CISL attore degli anni sessanta e settanta che si occupava soprattutto di incentivare la presenza di prodotti italiani nei mercati di consumo più sviluppato
Oggi le esigenze dell'azienda Italia sono diametralmente opposte
Dovendosi assecondare le necessità di un'economia post industriale o dell'informazione
Come ricordava Ruggero con riferimento agli accordi sulla informazioni e sulla tecnologia dell'informazione
E dunque sono completamente diversi e l'Italia nel processo di internazionalizzazione della sua economia deve tener conto della particolare struttura produttiva imprenditoriale fatta di decine di migliaia di piccole e medie imprese
In questo scenario occorre un aggiornamento delle linee di intervento della politica commerciale secondo queste linee uno aiutare il consolidamento della quota del fatturato conseguito all'estero delle nostre imprese aumentare le nostre esportazioni
Assecondare il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese ci tornerò dopo un attimo occorre presidiare i mercati mondiali
Individuare una convenienza geopolitica mille del paese e concentrare i propri sforzi in particolari aree del mondo non si vince dappertutto
Si vince in alcuni posti si perde in altri bisogna fare delle scelte bisogna concentrarsi e concentrare gli sforzi laddove si vince e non laddove si pensa
Stimolare l'interscambio di beni immateriali e di conoscenze scientifiche il nostro Paese nonostante la povertà della ricerca di base dispone grazie a Dio di inventiva di tecnologia di Nuova Ostia che possono e devono essere di
Infine
Gestire gli affetti della liberalizzazione mondiale in settori strategici
Quali le telecomunicazioni e le tecnologie dell'informazione in cui altrimenti lo ricordava Ruggero una sorta di oligopolio mondiale dal lato dell'offerta sembra destinato ad afferma
Vengo alle strategie
Nel corso degli ultimi anni dicevo la componente estera dell'attività economica ha svolto una funzione anticiclica rispetto all'andamento del mercato interno lo ha bilanciato
Il mercato interno è stato frenato dagli affetti del processo di risanamento della finanza pubblica Maastricht
Le esportazioni come ho detto dal novantadue in poi hanno sostenuto fortemente il PIL se nel novantasei non siamo stati in recessione questo è stato dovuto esclusivamente all'esportazione in questo modo il significativo e crescente saldo attivo della bilancia commerciale al svolto un ruolo di supporto non secondario della produzione manufatturiera e delle imprese del terziario come si ricorda
I ripetuti attivi della bilancia commerciale hanno anche consentito
Lo ha annunciato fatti io l'altro giorno il totale azzeramento del debito estero italiano in questo scenario quali sono gli obiettivi primari due
Consolidare le quote di mercato internazionale che le imprese italiane hanno guadagnato nel corso degli anni novanta
Assecondare la necessità di penetrazione
In nuove aree geografiche e la partecipazione delle imprese minori questi obiettivi strategici della politica commerciale italiana vanno conseguiti all'interno
Delle più generali priorità di politica economica nazionale e quindi in considerazione anche della necessità di creare occupazione incrementale e di attenuare il differenziale tra mezzogiorno e il resto del Paese
E sono due aspetti che in qualche modo si sovrappongono
Appare allora fondamentale in questa strategia sviluppare iniziative di attrazione di investimenti esteri nel Sud con progetti finalizzati
Incentivare con misure specifiche di agevolazione
Più favorevoli di quelle in vigore nel resto del Paese l'internazionalizzazione dei neonati distretti industriali meridionali
Introdurre incentivi previdenziali o anche fiscali agganciati con le capacità delle imprese di accrescere la presenza all'estero delle proprie merci
Fare in modo infine eventuali barriere di natura non paritaria esistenti nel commercio con molti Paesi del bacino del Mediterraneo vengano rapidamente superato
Più in generale la politica delle regole del commercio internazionale deve vedere l'Italia
Se si vuole favorire l'internazionalizzazione delle nostre imprese di successo attiva nell'implementazione delle regole relativi alla tutela degli investimenti
Al le politiche della concorrente
Che cosa dobbiamo tenere presente in questo scenario e con queste linee strategiche uno
E quello che dicevo prima dobbiamo ed è questo l'appello che io vi rivolgo e rivolgo al Paese all'opinione pubblica dobbiamo razionalizzare e metabolizzare il fatto
E come diceva Ruggero la globalizzazione è una realtà è un'opportunità
è un fatto come dice De Kerckhove Prina psicologico e Bonomi dobbiamo capire che i problemi dell'occupazione i problemi del Paese si risolvono anche forse soprattutto capendo che dobbiamo giocare la partita a trecentosessanta gradi se non andiamo noi nel mondo verranno gli altri a casa nostra
E dobbiamo dunque giocare a tutto campo
Cari amici io la la globalizzazione mette in moto dei fenomeni imprevisti vengono da me rappresentanti sindacali
Che mi dicono non faccia a delocalizzare la produzione che so io delle tomaie per scarpe
Perché questo fa calare l'occupazione vengono da me rappresentanti sindacali che mi dicono faccia a delocalizzare perché il montaggio delle tomaie sulle scarpe
Accrescere l'occupazione italiana
Vengono da me rappresentanti sindacali che mi dicono faccia importare pantofole dalla Cina perché la rete di distribuzione aumenta i dà occupazione
Come vedete la globalizzazione mette in moto fenomeni apparentemente divergenti e contrastanti rispetto ai quali bisogna avere una bussola una linea che ora individuerà
Emergono dalla globalizzazione nuovi problemi che vanno tenuti presente la clausola sociale
E noi abbiamo con forza presentato a Singapore la clausola sociale i Problemi dell'ambiente occorre la tutela dell'occupazione minorile la protezione dallo sfruttamento il Rispetto della dignità umana e della salute umana
Sono
Problemi nuovi ai quali occorre dare adeguata attenzione adeguate soluzioni nascono dalla globalizzazione e e in una economia globalizzata devono trovare soluzione
Ancora che bisogna fare delle scelte
Come le dicevo prima non si vince in tutti i campi occorre individuare i campi dove si vince e lì concentrare le forze
Per lasciare il segno
In questa novità di problematiche che la globalizzazione ci crea quali sono le regole quali sono le linee alle quali dobbiamo ispirarci ecco
La prima è secondo me la più importante dal mio punto di vista la protezione del prodotto italiano
Inteso come il prodotto che è il risultato dell'inventiva della tecnologia e della manodopera italiana
Dobbiamo proteggere l'italianità dei prodotti intesi come i prodotti appunto contendono questa caratteristica che il mondo si riconosce
Della tipicità all'italianità
Nel senso di intelligenza e inventiva ma anche di produzione da parte dei lavoratori Italia questo discorso ed è il secondo punto va combinato allora con la presenza sui mercati esteri cari amici io sono un tributarista
E negli anni settanta
Si parlava delle multinazionali la multinazionale era quasi una parolaccia
Era era un'impresa che poteva delocalizzare i profitti riducendo abusivamente il carico fiscale
E che dunque si poneva contro le regole fiscali e dell'occupazione di un Paese oggi vent'anni dopo
Le multinazionali sono una realtà
E la parolaccia è diventata delocalizzazione se la delocalizzazione significa sottrarre occupazione e produzione ad un Paese e sei sicuramente da condannare
Ma se la sostituiamo con la parola internazionalizzazione e internazionalizzazione significa presi Guillaume dei mercati mondiali significa occupazione quello che gli altri Paesi
Le grandi potenze commerciali del mondo fanno parricidio degli altri mercati allora diventa una parola utile Benedetta in una situazione di globalizzazione
Sempre più bisogna produrre in loco per vendere in loco
E allora il ritorno diventa un ritorno di royalties un ritorno di dividendi
Ma questo ritorno deve tornare a beneficio dei contribuenti e dei lavoratori italiani non deve evidentemente rimanere all'Est
L'altro linea che ci deve guidare è il rispetto della peculiarità del tessuto produttivo italiano
Noi abbiamo grandi multinazionali che si contano sulle dita forse di due nani forse di una abbiamo però piccole e medie imprese che fanno quelle decine di migliaia di miliardi di surplus commerciale che vi ha indicato
Dobbiamo tenere presente questa struttura dobbiamo sostenerla dobbiamo fare in modo che questa peculiarità quella dei distretti industriali
Venga valorizzata e venga come dire proiettata sui mercati mondiali perché collega tutti i successi su quei mercati
Infine
Ci deve guidare un'ultima regola se ne possono individuare altre a mio avviso a queste sono le principali la tutela privo di Tarija del mezzogiorno e delle aree depresse con la funzione di riequilibrare le differenze produttive e soprattutto la disoccupazione
E allora chiudo è il quinto punto che cosa dobbiamo fare
Intanto dobbiamo fare massa e dobbiamo fare sistema paese
Le nostre piccole e medie imprese non possono andare all'estero una per una
Perché conoscono qualcuno che ha detto che in quel Paese si lavora bene come a IMI spesso ancora accade io lo verifico quotidianamente
Devono raggrupparsi intorno alle strutture deputate alla internazionalizzazione pubbliche o private che siano e queste strutture che devono essere coordinate dalla mano pubblica devono garantire le piccole e medie imprese italiane contro i cattivi incontri che si fanno dappertutto anche all'estero e soprattutto all'Est
Dobbiamo farci rispettare ai tavoli internazionali delle regole amico Renato Ruggiero annuisce essa che è molto che con una parola con una frase si può cancellare un mercato se noi a quei tavoli dove si fissano le regole dei mercati e il commercio mondiale
Non saremo rispettati e rispettabili e dunque rispettato in quanto rispettabili autorevoli come Paese come sistema
Le regole saranno poste contro di noi e noi avremo soltanto da per
Dovremo migliorare la qualità dei servizi reali alle imprese
Si era eravamo abituati che quando c'era da fare davvero i servizi si andava al privato quando si andava al pubblico era per avere i soldi i soldi sono limitati da Maastricht
Il che non ci ha impedito di fare dei buoni risultati
Noi dobbiamo fare in modo che il pubblico arrenda servizi reali di qualità alle impresa e mi riferisco all'ICI e alla Simest alla Sasha Medio Credito Centrale
E non vi voglio annoiare con i dettagli che voi probabilmente conosce
Infine occorre coordinare gli strumenti di intervento a livello centrale e periferico ieri si è già iniziato con l'approvazione in Consiglio dei ministri del provvedimento Bassanini che riguarda anche il commercio estero occorre non litigare c'è una e occorre non dividere le forze di tutti i soggetti che si occupano di esportazione occorre non disperdere le energie
E non fare quello che io chiamo turismo commerciale non bisogna portare a spasso gli imprenditori nel mondo occorre portarli coordinata mente efficacemente e fare in modo che loro facciano affari facciano affari nell'interesse del paese occorre dunque mettere a disposizione tutte le risorse disponibili a disposizione delle imprese e di coloro che in esse lavora
Questo signore eh l'impegno del Governo questo è l'impegno mio personale che con l'aiuto di tutti voi se sarebbe convinti che quanto ho detto sia giusto
Non mancherò di impegnarmi per portare avanti vi ringrazio
Ringraziamo il ministro Augusto Fantozzi il proprio il notevolissimo contributo portato al nostro dibattito congressuale
Come annunciato l'abbiamo la parola per l'ultimo intervento del stanno della mattinata e quindi congresso anch'
Appieno Quarenghi
Da lui con interesse sentiremo le risposte che si possono dare sul ponte delle regole concordate altri negli dalla globalizzazione un segno di speranza prospettica
Voglio ancora sottolineare cioè dopo l'intervento di quand'anche ci saranno ancora interventi interni d'organizzazione ancora torna voglio ancora sottolineare con piacere i trascorsi del direttore delle politiche per il lavoro del baite come segretario confederale della UIL quindi lo salutiamo con particolare affetto
Ho innanzitutto il compito molto gradito
Di trasmettere alla presidenza
Al segretario generale
Agli invitati d'onore che si accompagnano stamattina alle delegate ai delegati
Di questo dodicesimo congresso della UIL i saluti più cordiali e gli auguri più sinceri di successo del direttore generale
Dell'Ufficio internazionale del lavoro di Ginevra
Michelle avesse
L'Italia sta dando un grande contributo alle nostre attività
In aree particolarmente strategiche
L'Albania la Bosnia la Palestina il Maghreb solo per citarne alcune
Dal nuovo impulso allo sviluppo del nostro centro di formazione a Torino tramite un grande progetto tra l'altro per la formazione dei quadri di tutto il sistema delle Nazioni Unite
E ci ha permesso recentemente di rafforzare l'area della produzione di programmi elettronici per la formazione a distanza per operatori sociali
E cito solo alcuni degli interventi più significativi di tutto questo
E dell'azione costante del vostro Comitato ripartito
Che coordina le relazioni e che tratta delle materie relative all'Organizzazione internazionale del lavoro vorrei ringraziare di tutto cuore
Il governo italiano gli imprenditori ma in questa sede ovviamente soprattutto il movimento sindacale italiano
Entrando rapidamente nel tema
Mi pare che l'approccio rigoroso della UIL e del movimento sindacale italiano ai problemi dello sviluppo economico e sociale
La capacità di promuovere grandi ideali rifuggendo da schematismi ideologici la difesa del dialogo sociale e della concertazione contro ogni tentazione di prendere scorciatoie
Hanno creato non da oggi interesse rispetto per la vostra organizzazione a livello internazionale gli esperti di relazioni industriali gli esperti internazionali guardano con molto interesse
All'esperienza italiana come ad una positiva
Interazione fra contrattazione e legislazione
Interazione che a me sembra basata fondamentalmente sulla garanzia che offre il movimento sindacale italiano di saper mantenere nel lungo periodo delle strategie coerenti con gli impegni presi
Sappiamo che questo modello di delicato equilibrio tra contrattazione e legislazione attraversa oggi una nuova prova e senza interferire in questioni interne
Non vi meraviglia Rete se un'organizzazione come la nostra
L'organizzazione internazionale del lavoro che fa del trip partissimo la sua filosofia
Non può che ribadire anche di fronte a discussioni molto accese e problemi dell'oggi
Che la concertazione tripartita per difficile che sia e l'unico metodo per trovare soluzioni eque e durature in materia sociale
Nelle vostre riflessioni sulla situazione internazionale un posto importante
è occupato da i problemi posti dalla globalizzazione dell'economia
Dalle differenze dal divario tra Paesi industrializzati Paesi in via di sviluppo
In un momento in cui un quinto della popolazione mondiale vive con meno di un dollaro al giorno e la quarta parte non ha uso di acqua potabile devo dire che anch'io sono ottimista
Ma chi opera sul sociale ovviamente
Vede anche alcuni rovesci della medaglia piuttosto consistenti
Di una cosa siamo certi di fronte alle disparità esistenti
Di fronte all'esclusione quasi di interi continenti da questo processo di globalizzazione sto pensando all'Africa
Alla concentrazione degli investimenti stranieri diretti in pochi Paesi di fronte
Alcuni non sempre in modo disinteressato arrivano alla conclusione che per migliorare le condizioni di chi sta peggio i paesi poveri
Bisognerebbe peggiorare quelle di chi sta meglio che poi sareste voi i lavoratori dei Paesi industrializzati
Questa idea
Perlomeno questa vecchia idea di un'economia a somma zero
Dove per dare qualcosa a qualcuno bisogna toglierlo a qualcun altro credo che perlomeno questa idea la globalizzazione e le opportunità che ci offre la globalizzazione
Debba sconfiggerla per sempre l'obiettivo fondamentale
L'unico obiettivo politicamente sostenibile
è quello
Di dar vita a un modello di sviluppo dove tutti possano trovare nuove opportunità e nuovi vantaggi
E ci sono altri
Anche loro in modo non del tutto disinteressato
Che fanno capire quando non lo dicono esplicitamente che il progresso ha un suo costo
La concorrenza internazionale i suoi obblighi
E che non bisognerebbe andare troppo per il sottile in materia di rispetto di alcuni diritti umani e sindacali soprattutto nei Paesi poveri che non sempre possono permettersi questi lussi
Contro queste impostazioni
è nata quasi ottant'anni fa l'Organizzazione internazionale del lavoro soprattutto ve lo ricordo per la pressione del movimento sindacale
E contro queste importazioni continuiamo a batterci nelle nuove condizioni dell'economia globale che può veramente offrire delle nuove possibilità di sviluppo a patto che la comunità internazionale come è stato ricordato prima gli autorevoli interventi che hanno preceduto il mio a patto che la comunità internazionale sappia dotarsi degli adeguati strumenti di governo di questo processo
Senza regole
Dominato dalla sola logica del mercato il processo di mondializzazione non può che condurre a risultati di auto distruzione di ritorno al protezionismo
Il ministro Fantozzi non lo ha fatto come ovvio non ha fatto la pubblicità ad una sua recente opera ma lo faccio io molto volentieri
Il mercato globale è un libro che ha scritto recentemente il ministro e del quale suggerisco la lettura
A tutti coloro che desiderano approfondire alcuni di questi temi
Il mercato ha bisogno di regole e oggi come abbiamo visto per due volte nel giro di pochi anni mi riferisco alle crisi finanziaria verificatesi in Messico e più recentemente in alcuni Paesi asiatici
Le difficoltà di un mercato finanziario possono rapidamente ripercuotersi sulle economie divari Paesi il problema più serio e questo in termini di economia globale
Del governo del processo la identificazione il funzionamento di meccanismi di regolamentazione delle forze del mercato
Meccanismi che sappiano dare vorrei insistere su questo alla dimensione sociale dei fenomeni la giusta collocazione
Una cooperazione più significativa tra le istituzioni internazionali finanziaria il fondo monetario e la Banca mondiale
L'organizzazione mondiale del commercio e l'organizzazione internazionale del lavoro cooperazione basata sul riconoscimento dell'importanza della dimensione sociale nei processi di sviluppo
Rappresenterebbe senza dubbio un elemento positivo in tal senso
Stiamo lavorando in quella direzione con qualche risultato e il movimento sindacale pur con le legittime critiche non ci ha certamente fatto mancare il suo appoggio
Sono stato molto lieto tra l'altro di vedere la scorsa settimana
In uno dei più autorevoli quotidiani finanziari del mondo
Una intervista rilasciata
Dal presidente della banca mondiale signor volta insomma
Nella quale proprio riferendosi alla crisi finanziaria dei paesi asiatici
Sottolineava l'importanza dell'intervento sociale e tutto quello che la Banca mondiale si appresta a realizzare proprio in questo campo come disponibilità da mettere disponibilità finanziarie
Per sostenere giustamente un processo che se si dimentica la dimensione sociale porterebbe a gravissime conseguenze
Ma riconoscere una dimensione sociale
Vuole anche dire rifiutare l'idea che la concorrenza debba avere priorità rispetto alla vita alla libertà alla dignità dei lavoratori
E in questo senso la globalizzazione purtroppo e ancora molto indietro bisogna fare ancora dei grandi passi avanti
L'Indonesia ha certamente fatto anche prima di questa crisi finanziaria dei grandi passi avanti per lo sviluppo economico ha ricordato il dottor Ruggiero il problema delle Tigri e anche di alcune esagerazioni
Ma il leader sindacale pappa fanno e ancora detenuto a Giakarta lì la globalizzazione ha fatto dei passi meno veloci
Alcune regole del gioco alcuni principi fondamentali che non hanno nulla a che vedere con il livello di sviluppo economico raggiunto dai paesi
Debbono valere ovunque
E questi principi sono molto pochi
Libertà di associazione
Lotta al lavoro forzato e al lavoro dei minori
No alla discriminazione basata sul sesso sulla razza sulla religione
Libertà di contrattare collettivamente le proprie condizioni di lavoro questi principi sono chiaramente stipulati nelle convenzioni internazionali dell'oil sono stati opportunamente richiamati
Al vertice sociale di Copenaghen di tre anni or sono
Sono stati richiamati nelle conclusioni della conferenza interministeriale di Singapore dell'organizzazione mondiale del commercio
E saranno ribaditi solennemente in occasione della prossima conferenza internazionale del lavoro
Spetterà la conferenza a prendere decisioni ma credo da come si annunciano i lavori di quella conferenza che si adotterà un nuovo strumento internazionale
Che ci darà delle possibilità di intervento anche rispetto ai Paesi che non hanno ratificato strumenti internazionali nelle cinque materie che ho accennato
In questo senso il ministro del lavoro italiano il ministro Treu ha preso un'iniziativa e non possiamo che plaudire e che vedrà presto riuniti tutti i suoi colleghi del bacino del Mediterraneo giustamente per appoggiare l'adozione di questa convenzione
In un'assemblea come questa non posso passare sotto silenzio il fatto che il movimento sindacale internazionale
L'organizzazione alla quale voglio appartenente ha avanzato delle proposte
Tendenti ad introdurre delle clausole di salvaguardia dei diritti fondamentali dei lavoratori
Le cosiddette clausole sociali cosiddette con un termine improprio credo che dovremmo cominciare chiamarle clausola di salvaguardia dei diritti fondamentali dei lavoratori
Clausole che dovrebbero prevedere anche delle sanzioni commerciali per i Paesi che si ostinano a non rispettare i principi che ho appena ricordato
Se si debba stabilire una relazione tra Commercio ed anche investimenti da una parte
E norme internazionali del lavoro le fondamentali norme del lavoro dall'altra e che tipo di relazione
Lo decideranno naturalmente le istanze competenti delle organizzazioni internazionali in questione l'Unione Europea per esempio lo ha già deciso e in termini positivi escludendo dal suo sistema di preferenze generalizzate già un Paese perché in quel Paese ha riconosciuto che ai termini delle convenzioni dell'Oil si pratica il lavoro forzato
A livello più globale ovviamente
Clausole che prevedono un legame tra commercio e rispetto di alcune norme fondamentali possono essere discusse solo nel seno delle organizzazioni che si occupano di trattati commerciali
E credo prima tra tutte l'organizzazione mondiale del commercio voglio dire che non è Loewy che può negoziare clausole da introdurre in trattati commerciali ma è già importante
Che si siano identificate chiaramente le convenzioni dell'OIM che sono universalmente riconosciute
Come le norme fondamentali che tutta la comunità internazionale si impegna a rispettare ed è importante che col vostro appoggio
Loyos rafforzi la sua autorità ed i suoi strumenti di intervento e che continuiate ad utilizzare tutte le possibilità disposizione per assicurare l'applicazione delle convenzioni internazionali del lavoro
Vorrei accennare per concludere ad un altro tema di fondo del quale si occuperà la prossima sessione della nostra conferenza internazionale del lavoro nel mese di giugno
Il lavoro minori in vista dell'adozione di una nuova convenzione dedicata alla lotta contro le forme più estreme di sfruttamento commerciale dei minori
L'appoggio e la partecipazione del movimento sindacale in questo campo
E i lavoratori italiani sono stati veramente in prima linea tra l'altro raccogliendo ingenti fondi fra i lavoratori che sono stati messi a disposizione delle olive dell'Unicef
L'appoggio del movimento sindacale in questo campo ha conosciuto negli ultimi anni uno sviluppo straordinario
Il dibattito durante la conferenza
Spero ci aiuterà anche a chiarire
Che il fatto di porsi come obiettivo immediato l'eliminazione delle forme più intollerabili del lavoro minorile come la prostituzione infantile
Non vuol dire che le altre forme siano tollerabili o possano essere giustificato l'attacco contro il lavoro minorile
Fenomeno moralmente inaccettabile ma anche carico di negative conseguenze economiche
Deve essere portato su tutti i fronti per assicurare il rispetto della convenzione numero centotrentotto sull'età minima di accesso al lavoro e per mettere a disposizione dei minori adeguati sistemi di istruzione
Senza i quali per molti Paesi non esiste nessun futuro diverso dal loro passato di miseria e di arretratezza
Vi ringrazio nuovamente dell'invito che avete rivolto all'organizzazione internazionale del lavoro
Lasciami aggiungere caro Presidente e caro Pietro
è stato per me è un grande piacere personale accompagnarvi in questi giorni di intenso dibattito che al di là dell'interesse professionale
Mi ha riportato indietro nel tempo ad una stagione di comuni battaglie sindacali grazie
Dalmine ringraziano a Pino Benigni per importante e prezioso contributo che ha voluto portare in altri lavori in chi lo salutiamo ancora una barca con grande stima e con molta fretta grazie ancora Pina quindi adesso dipende il nostro dibattito interno come già preannunciata il dibattito evitando e seguiranno a gli atti tre interventi che ne abbiamo in programma le conclusioni del segretario generale Pietro Larizza
Dato alle conclusioni del segretario generale i lavori proseguiranno senza interruzione per gli adempimenti congressuali
Riprendiamo quindi mastica noi diamo la parola a a Floriana Cervini segretaria bella Wimmer la Liguria
Questo nostro congresso
Che ha colto alcuni obiettivi importanti
Credo tra gli altri uno
Quello di avere aperto un confronto vero
Tra noi CGIL CISL UIL tra lei istituzioni
Un confronto vero per quanto rimane per quello che rimane per quello che dobbiamo fare
Da domani in poi
Tutti gli interrogativi
Tutte le problematiche che qui sono state esposte
Sia dall'ottima relazione importante per i termini trattati con molta serietà dalla relazione sia anche quell'alternarsi dei nostri ospiti che hanno cercato di trattare gli argomenti cerchio chi più chi meno ma hanno trattato gli argomenti che la relazione e soprattutto quello che dobbiamo affrontare
E allora credo c'è questo se questa necessità la UIL si sta attrezzando per questo
E riteniamo dal primo tema il tema più importante il tema che ha caratterizzato tutta la nostra giornata congressuale che è destinato a caratterizzare soprattutto in futuro l'abbiamo sentito anche dai nostri ospiti questa mattina i tre
Quello del lavoro problemi dalla globalizzazione dalla mondializzazione problemi interni inoltre all'Europa il lo stesso presidente Prodi che cercava di dare delle risposte
Evitare piuttosto in parte insufficienti ma che cercava di dare delle risposte quando parlava di quegli ottanta mila eccetera
E allora ed è qui credo che noi bisogna riuscire ad attrezzarci ancora di più rispetto a questo tipo di impostazione
Perché questo sindacato il nostro sindacato il sindacato italiano
Avrà sicuramente dei successi ma soprattutto riuscire a essere
Interlocutore nella misura in cui su questo argomento saremo in grado di poter dare delle risposte
Ma per i sacrifici che siamo stati chiamati a fare che credo in parte dobbiamo ancora fare
Al di là dei temi più testo piuttosto tenui che ci vengano in qualche modo proposti che dobbiamo fare la risposta
A tema lavoro è una risposta complessa una risposta per alcuni aspetti antiche difficile ma che ci deve essere
Pena io voglio ricordare al mi piace ricordarla o se volete non mi piace ricordarla che se non siamo in grado di dare una risposta in questo senso
Estremamente difficile il nostro ruolo soprattutto a contatto con le fabbriche a contatto con aziende che continuamente chiedano riduzioni e soprattutto con le nuove generazioni e anche le medie generazioni quelle che sono state espulse dal mondo del lavoro
All'età di quaranta cinquant'anni che non riescano a trovare delle soluzioni e allora questi elementi credo che debbano essere visti ieri analizzati
E ripeto rivisti per capire quale elemento di confronto ma soprattutto quale elemento di unità
Intorno a questi argomenti
E allora ci sono molte cose da fare e il sindacato deve essere da stimolo e da pungolo per riuscire a ad arrivare alcuni risulta la quella fate l'ha fatto con forza ha denunciato
La non ripresa dei lavori pubblici
Già soldi finanziati stanziati
Lavori ammezzati che non vengano ripresi anche nell'accordo del settembre del mille novecento
Novantasei mi pare o novanta poco importa la data dove veniva con il governo
Chiesto una attiva ripresa di queste cose e purtroppo non c'è non c'è stata
Parlo di lavori pubblici
Particolarmente nel Mezzogiorno
Che non c'è stata al di là delle buone intenzioni e per cui non è su questo insistiamo perché vi sia una ripresa di un volano che rimetta in condizioni il Paese di poter dare delle risposte
In questa enfasi a volte di questo argomento ho sentito qui anche
Qualcuno che ipotizzava un trasferimento di lavoro dal nord al sud e non credo di questo si debba trattare nomi e poi non mi pare il problema è come trovare arricchire il Paese il trasferimento credo che porrebbe solo dei problemi più grossi non ci pare
Che sia questo il problema problema ecco per riuscire a da vere uno dei in degli investimenti e credo credo che il Meridione sia
La priorità io vengo da una regione dove alla media nazionale della disoccupazione pur collocata al nord
Non è tra le migliori ma ritengo su una visione nazionale del problema
Si debba partire prima dalle zone meridionali
E allora qui un grande sforzo grande sforzo su tutto un grande sforzo
Soprattutto per una burocrazia che non funziona se non vogliamo essere un Paese moderno vogliamo andare in Europa vogliamo avere la capacità di un confronto
Sulle cose da fare credo che bisogna adeguarsi io sono un errore per Uruk prevista convinto perché comunque mette in discussione
Alcune cose
Alcuni usi tradizioni costumi alcune cristallizzazione di questo Paese e le vediamo ogni tanto le vediamo
Quando ad esempio hanno proposto la liberalizzazione delle licenze
Commercianti hanno detto di no
Ed erano gran parte quelli che diceva no
Che questo Paese è affetto da conservatorismo però quando hanno toccato questo meccanismo hanno detto di no ci sono oggi gli autotrasportatori che sono piuttosto arrabbiati per la liberalizzazione delle licenze e così via e allora credo che ognuno di noi debba fare i conti con quello che
Sì che deve essere la modernizzazione del Paese l'entrata in Europa ma
Dare delle risposte dicevo adeguate e strumenti la burocrazia del nostro Paese credo sia una delle prime cose che deve andare sotto processo sotto processo
Non è pensabile che in questo Paese per fare delle cose per attuare delle cose importanti piccole chiare ci debba volere dei tempi biblici
è incompatibile con l'economia con l'occupazione ed è incompatibile coi risultati che questo Paese deve avere
E allora e qui la prima risposta alla e dare il governo non ci possano essere lo vediamo dalle piccole cose vanno nuova uno sportello pubblico di un comune c'ha la marca da bollo da venti mila lire no Dio scusi ho da fare una domanda la prima cosa
Sud dell'Out l'autocertificazione non se ne parla proprio il terrore magari di perdere posti di lavoro dico queste poche cose perché quando uno chiede la licenza quelle un insediamento di un capannone industriale è la fine del mondo
Non ci sono livelli decisionali adeguati se si tratta di fare una strada un pezzo un raddoppio di ferrovia addirittura ci vogliano generazioni tutte queste cose messe in fila sono gli elementi che ci fanno perdere
Di vista obiettivi in tempi reali e allora ecco perché il sindacato deve continuamente denunciare questo tipo di aste
L'altro aspetto importante determinante se sentivamo qui anche da Ruggero sentivamo anche dagli altri
La globalizzazione la mondializzazione produzioni che si fanno nel Terzo Mondo che vengano assemblati nel nostro Paese poi rivendute ad altri eccetera
Credo che non possiamo fermare sarebbe profondamente sbagliato
Poter fermare quello che si usa dire con una parola il progresso
Ma credo che bisogna rimanere protagonisti per vedere come queste cose vengano gestiti
Non possiamo far gestire dal mercato il tutto con condizioni
Ripercussioni pesanti poi sulla condizione dei lavoratori dove il mercato abbiamo visto quando è libero senza regole
Ci sono i quelli che vengano sempre più ricchi e alcuni ne vengano sempre più poveri è poi ci dicano che è il mercato
Mercato che va seguito che deve essere regolamentata
Certamente ci sono dei problemi basti vedere che all'inizio del secolo in Italia si lavorava in tutti i settori merceologici settanta miliardi di ore all'anno
Oggi si lavora sessanta milioni di ore all'anno
Dieci miliardi in meno e si produce complessivamente tredici volte di più questo è un processo che ha avuto delle accelerazioni andrà sempre più avanti
Dicevo ci veniva ricordata da Ruggero la Cina raddoppiato il suo prodotto interno lordo
In nove anni il Cile in dieci e così via ci saranno paesi che si affacceranno con questo iter
E allora condizione di vedere che non ci siano dei trasferimenti ma che ci sia degli arricchimenti che debbano in qualche modo toccare sempre di più anche il Terzo Mondo
Dicevo non ci siano dei trasferimenti bisogna darsi
Delle strutture e bisogna darsi delle strutture dicevo adeguati comunque più adeguate possibili perché l'ha mentre il mondo cambia
è impensabile che anche il sindacato in qualche maniera non possa essere toccato
Noi siamo stati
L'iniziatore i fautori della concertazione riteniamo che abbiamo sempre avuto delle idee
Dove gli altri popoli tempo si sono in qualche modo si sono accorti che le nostre idee erano le migliori
Non siamo mai stati fautori
Della variabile indipendente del salario
Ci fa piacere che oggi ci venga riconosciuta che l'importo che l'impostazione politica che la UIL si era data è quello ormai patrimonio di tutti
E io mi domando o Rispetto ai temi del lavoro ai temi della introduzione delle tecnologie rispetta le trasformazioni di mercato
Se
La concertazione è sufficiente o se deve andare un po'più avanti
Io sono tra quelli che dicono che bisogna andare un po'più avanti
Perché c'è in questo Paese oggi una concertazione che non va bene
Con qualche battuta ogni tanto dico che
Più che una concertazione siamo una croce rossa
Veniamo chiamati al tavolo quando ci sono da casse integrazioni mobilità licenziamenti riduzioni
Ecco lì hanno bisogno le nostre controparti e le istituzioni della concertazione del consenso dei del sindacato
Allora lì è importante fare gli accordi per poi spiegare a quelli che verranno andare a cassa integrazione l'accordo che gliela diamo a spiegare Noemi
Noi riteniamo che bisogna andare oltre
Nella trasformazione inevitabile
Dei processi di produzione delle trasformazione del capitale socio finanziario
Mi rifaccio alla lettera che Larizza aveva scritto al presidente a vicepresidenti
Della Bicamerale
Che la Rizza invio a tutte le strutture
E disse la mentre modificate una parte
Della costituzione sarà bene che prendiate in considerazione anche gli articoli trentanove quaranta e quarantasei della Costituzione
E allora credo è arrivato il momento
Io sono tra quelli che dicono che non abbiamo la verità in tasca
Non abbiamo il Vangelo da suggerire
Abbiamo la pretesa però di dire che questo questa situazione sindacale se si protrae ancora
Ci potrebbe trovare in difficoltà
Ci potrebbe trovare in difficoltà per la struttura delle confederazioni siccome noi sotto difendiamo il sindacato confederale
Noi vogliamo e questo modello rimanga perché queste il modello che ci ha consentito di fare grossi passi in avanti
Di tutelare tutti
Ma questa questo modello
Questo modello deve essere un modello che deve essere aggiornato e deve essere rivisto
E per cui deve a vere
Qualche cosa di più della dicevo della concertazione
Il problema dell'unità sindacale si lega a questo
A quello che Pietro ogni tanto dice le due paginette
Mi ha fatto piacere credo sia stato un intervento molto sincero quello di Cofferati
Quando ha detto il vostro patrimonio
Il biologico ormai è un patrimonio di tutti si riferiva
Alla condizione laica e riformista del sindacato ho capito meno forse colpa mia
Ho capito meno invece la proposta di D'Antoni molto suggestivo al microfono ma nel nella risposta mi è apparsa più sfumate questa cosa
E allora noi siamo impegnati su questo noi siamo impegnati
Non confronto un confronto a tutto campo dalla fine del nostro congresso cioè da domani in poi
Perché arrivo in vogliamo rimanere protagonisti
Di questa società e protagonisti attivi con le nostre idee nostri suggerimenti per dare un contributo al Paese per dare un contributo ai lavoratori per dare soprattutto un contributo all'operazione a a al lavoro e all'occupazione grazie
Ringraziamo i ciellini e di amarezza una parola Carmelo Barbagallo segretario generale della UIL della Sicilia
Delegate delegati Compagnia Amici l'intervento di Renato Ruggeri del ministro Fantozzi
Ma hanno dato uno una speranza e l'altro Man ma tolto una preoccupazione
La speranza di Ruggeri era quella che della globalizzazione non bisogna avere paura perché può aiutare Paesi poveri bene a Sicilia un Paese povero abbiamo una nuova speranza per il futuro
Il ministro Fantozzi invece diceva di non preoccuparci
Delle delocalizzazioni anche qua noi non ci preoccupiamo perché non c'abbiamo più niente delocalizzato quindi siamo perfettamente apposto
Quelle che non m'hanno tolto né preoccupazioni anzi dalla gravato secondo me sono stati gli interventi ieri l'altro ieri di Treu
E l'intervento anche dal presidente del Consiglio per il Mezzogiorno per la Sicilia ho l'impressione che ancora le preoccupazioni permangono
Ma adesso voglio passare invece al mio intervento a queste era una piccola considerazione sul dibattito
Qualche commentatore
Della carta stampata
Ha detto che nostro segretario generale ha fatto una relazione piena di orgoglio e anche forse autocelebrativa
Ma io dico e mezzo a tutti questi profeti di sventura che in questi anni si sono avvicendati nella realtà italiana perché Pietro Larizza non doveva essere orgoglioso
Di avere traghettato la unirle in questo periodo di transizione
Da una condizione dove quegli stessi profeti di sventura davano per scontato che la prima organizzazione a scomparire dopo abbiano comparsi partiti poteva essere la UIL è che invece è qua la UIL la cera dare dodicesimo congresso alla faccia loro
Ma perché non doveva essere orgogliosa non deve essere orgoglioso
Di pensare che noi siamo riusciti a traghettare ma in questa parata che pare quando parlano dal ponte alla Bonino
Siamo siamo riusciti a traghettare dai mari in tempesta in mare più navigabile una condizione che si poteva mettere al pari di altre diciamo
Potenze olimpiche
Tipo e Titanic che avendo urtato un iceberg affondato rapidamente mentre il nostro veliero
Chiave paratie stagne fatte da autonomia politica è capacità di proposte dirette e concrete senza Senna calesse riesce a stare a galla è veleggiare verso nuovi lidi organizzative è politici
Bene
Io dico che Pietro Larizza che nella sua relazione ha continuato la tradizione delle proposte della UIL
Per il mondo del lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti e che ora sono patrimonio di tutti basta ricordarcelo un attimo
Dai problemi dalla pratica del re di Dawa concertazioni dal sindacato dei cittadini alla capacità di andare fra i giovani con parole più chiare
Ma in questi anni siamo stati angosciati in particolare noi meridionali siamo stati angosciati dalla globalizzazione dicevo che ero il genere Ruggero mi ha comportato un poco
Siamo stati angosciate dall'entrata in Europa siamo stati angosciate da passaggio dalla prima alla seconda Repubblica
Non so se già siamo passato a sondare pubblico ancora qualche dubbio gli sicuro so che in Sicilia siamo ancora alla poste monarchia perché abbiamo ancora un sistema proporzionale puro è un governo di centrodestra che non ha nessuna intenzione di andare avanti nelle riforme istituzionali
Ma in Europa come c'entriamo compagne e compagni c'è l'Europa delle monete
C'è l'Europa dei mercati
Abbiamo chiesto come sindacato un'Europa
Da lavoro e dei diritti bene la Sicilia a mezzogiorno
è già entrata in Europa
Lo sapete da quale parte però perché dei ventidue milioni di disoccupati europei la Sicilia aziona ben cinquecento mila quindi siamo entrati soltanto dalla parte dei disoccupati e non ci rassegniamo arrestare da questo lato della barricata
In questi anni abbiamo avuto diversi attacchi
Da destra e da sinistra i cosiddetti profeti di sventura si sono uniti a chi diceva che si poteva fare a meno del sindacato ha fatto bene Pietro a scrivere di suo pugno più sindacato contro chi pensava di poter restare in questo Paese con meno sindacato addirittura con un sindacato cancellato
è una risposta chiara e porte ma siamo arrivati a un punto che è un
Capogruppo di un partito
Alla Camera ha avuto modo di dire a proposito siccome sono girano però le condizioni sono cambiate per una commedia parlava prima devo dire pure che era il capogruppo era capogruppo di Forza Italia quindi non sono reticente vorrei mettano agli atti questo che ha avuto modo di dire
Che il sindacato italiano
E il sindacato più invadente dal mondo
Ebbene siamo orgogliosi di sostenere che per fortuna che questo sindacato è invadente sola vorremmo ricordare a quel signore che eravamo invadendo forse non siano accordò quando mangiavamo
Contro le dittature per la pace eravamo invadenti perché correvamo spazi politici quando mangiavamo contro il terrorismo siamo stati invadenti a Palermo quando abbiamo fatto la manifestazione nazionale contro la mafia
Siamo invadenti quando a Roma e a Brussel
Lottiamo per il lavoro e per l'occupazione che hanno manca siamo invadenti quando hanno a Venezia e a Milano abbiamo marciato per l'unità di questo Paese che esterno non interessare avvolti
Ma voglio parlare un attimo dei problemi della Sicilia
Noi siamo ancora per poco spero
Un'isola circondata dal mare
Ma che non vive dei proventi dal mare ed ai suoi traffici commerciali portuali
Siamo un'isola
Dove esistono al cinquanta per cento dei beni culturali del Paese ma che nessuno o quasi usufruisce di questi beni culturali siamo un'isola chiaro un ambiente
Tale da poter consentire un turismo diffuso o per otto mesi all'anno ma non facciamo in tutta l'isola quando l'annata va bene quanto turismo fa una sola Rimini
Siamo un Paese che avrebbe anche delle possibilità in agro
Industria è però non riusciamo a trasformare i nostri prodotti produciamo periurbane c'erano bene qualcuno potrebbe dire giustamente ha ma che cavolo volete
Caro cedolini o cari compagni dal nord noi non vogliamo trasferimenti di impresa dal nord assurdo noi vogliamo pari opportunità allo sviluppo a sottotrama alla old noi vogliamo che si creano le infrastrutture
Noi vogliamo che si affronti il problema che riguarda la politica del credito noi vogliamo che si affronti il problema che riguarda la capacità di riformare una pubblica amministrazione da noi più inefficiente d'arresto dal paese
Questo vogliamo
E allora se vogliamo questo sia chiaro non chiediamo trasferimenti male pare opportunità significa rimuovere questi ostacoli
Si parla tanto di
Flessibilità
Si parla tanto di vedere quali elementi
Immettere nel mercato del lavoro Perre incentivare
L'industriale per incentivare l'economia investirà sud tre anni fa
La UIL Sicilia ha scritto a tutti i presidenti delle associate industriale dal centro nord
Ha risposto con molto garbo e cortesia del Presidente della dell'industriale dal Veneto
E ci ha detto che le spettavano sofferta di flessibilità perché non abbiamo tabù pur di realizzare nei limiti corretti è che bisogna stare attenti quando gli industriale parlano di flessibilità salariale cercando di intaccare
I contatti nazionale Minnie contrattuale guardate che non pensano a Sud dalla Sicilia stanno pensando al centro nord dove vogliono intaccare Bolloré raccontato perché da noi già è abbastanza intaccato perché Titone salari più bassi e costo del lavoro più auto per l'inefficienza è la carenza delle infrastrutture ed alla pubblica amministrazione
E allora ad giustamente Carraro mi ha scritto dicendo guardate che la sola flessibilità non basta
Quindi le campagne sulla flessibilità se non si rimuovono le concause
Mi aspetto
Alla impossibilità di pari opportunità all'intervento economico allo sviluppo se non si rimuovono ma giusta nessuna prospettiva di sviluppo per le regioni meridionali è parla Sicilia
Le concause sono la carenza delle infrastrutture
Sono un credito più elevato del resto del Paese sono la mancanza di servizi deviati all'impresa sono una burocrazia che invece di agevolare le l'intrapresa crea ostacoli lacci e laccioli per impedirne la possibilità di realizzare è più pace per realizzare un manufatto abusivo che aveva Zara un capannone per produrre bene per e il resto dal paese
E allora
Per essere chiari
Noi
Non vogliamo
Incentivare ancora una volta l'assistenza lavori socialmente utili
Borsa lavoro
Piani d'intervento professionale non sono altro che al tentativo al-Ghazal sono come è stato detto una goccia nel bicchiere nel tentativo di continuare nella logica dall'assistenza precari debba avere Mele non lavori socialmente utili e approvati tutti i piani di sviluppo territoriale centri vicini abbiamo prodotto aperta in mente il sette
E ancora i primi in assoluto che sono tre dalla Sicilia non riescono a decollare perché i finanziamenti ancora materialmente non sono arrivati al nostro governo Amigo parente mandiamo questo segnale meglio assistenza più possibile da diabete sviluppo e guardate che i patti territoriali
Hanno sfatato una vecchia leggenda che in Sicilia o nel Sud non si è capaci di programmare di progettare uno sviluppo legato al territorio
Perché quelli si sono esempio di concertazione territoriale che ha permesso di realizzare piani di sviluppo
Nel territorio chiara rilanciano la vocazione per otto reale allo sviluppo noi così come ho detto non abbiamo di bisogno di trasferimento di imprese ma abbiamo bisogno di pari opportunità ribadiamo che questi strumenti sono idonee se incentivate rapidamente a svilupparsi a darci una prospettiva
Ma per andare alla questione del lavoro senza questi strumenti una regione che c'era cinquecento mila disoccupati
Quattrocento mila lavoratore al lavoro nero
Abbiamo una condizione che riguarda l'occupazione giovanile che appare dico al ventiquattro per cento al cinquantatré per cento
E di questi giovani più del sessanta per cento
Sono parta dall'altra metà del cielo di quella famosa donne di cui ogni tanto ci riempiamo la bocca ma che non riusciamo a dare una prospettiva occupazionale e di sviluppo in particolare nelle regioni meridionali
Noi abbiamo bisogno
Di una capacità di svilupparsi
è per capirci le risorse si è parlato poco in questo nostro congresso dal fisco
Ma abbiamo sempre penso ricorderete tutti come c'è stata la campagna d'ambra all'altro in questi anni che bisogna ridurre la pressione fiscale
Attenzione questo è un trabocchetto
In questo Paese non si può ridurre la pressione fiscale se prima non ci scordiamo sorride duecento mila miliardi o dagli estratta da ottanta mila miliardi di evasione contributiva alle imprese altrimenti la riduzione della pressione fiscale passerebbe soltanto sulla nostra pelle e noi abbiamo già dato abbondante analizzare sia per entrare in Europa sia per modernizzare questo Paese cioè paghino quelli che non hanno mai pagato in questa nostra proprio
Sulle
E infrastrutture all'ultimo l'ultimo argomenti il nostro compagno Larizza è promotore della Consulta per la costruzione del ponte
Guardate è una vicenda centenaria da Paul da se ne parla da sempre
Io non ero molto convinto quando giustamente qualcuno diceva ma guardate i progetti non ci sono quindi che poi dobbiamo fare adesso ci sono i progetti esecutivi allora voi ci hanno detto siccome ci sono i progetti esecutivi guardate non ci sono i soldi per potere fare un opera faraonica di questo tipo
E giustamente dice potremmo spendere soldi per altra cosa è vero
Ma ora c'è la possibilità che un po'da sia finanziato da capitale Salieri
Ebbene dulcis in fundo saggi del ministro Lonquich sostenere non potendo sostenere che magari oggetto non potranno sostenere che mancano Isolde
Dire ma che essendo un ponte che unisce due regioni povere
No ma se al nostro destino cinico e baro restare ai poveri per sempre
Nella dal tedeschi sin dall'esterno e creare infrastrutture vengano impone a sazietà parola sviluppa una zona priva Simona parrebbero struttura e poi siamo organo i lavoratori e lo sviluppo dalla società civile qua
C'è stato il problema dapprima secondo tempo e noi siamo stanchi di impedire per Mediaset brucia sempre manco alla fine del primo tempo ma a metà del primo tempo e non riusciamo a vedere mai la fine di questo secondo tempo
E allora anche qua
Un altro Secondo me profeta di sventura che il compagno Bertinotti
Che quando era sindacalista non ha mai firmato un accordo
Perché duro e puro adesso che segretario di un partito firma un accordo dicendo che ci risolve problemi nel Mezzogiorno e dell'occupazione grazie caro Bertinotti non le abbiamo di bisogno la nostra economia
è così debole casa dove si vendono dovrebbe leggiadra da cinque ore uscirebbe beccato tutte quando poche aziende che abbiamo al governo alla nostra Regione
Grazie caro compagno Bertinotti non abbiamo di bisogno che anche se fosse
Anche se ci potesse essere la possibilità di aver occupazione al nord dove ci sono le fabbriche
Non saremmo disponibile a un'altra ondata di migrazione magari incentivata da biglietto pagato è da una valigia di plastica completa per ritornare a creare a Baghdad e sociale nel nord del Paese
Vorremmo che lavoro si incentivasse nel nostra realtà territoriale
E allora per capirci la Sicilia a mezzogiorno sono disponibile a questo tipo di attività un attimo sulla questione dal ponte finisco
Sul ponte politico qualche altra cosa
Ogni tanto riaffiora la questione del ponte non si fa perché c'è la mafia dei traghetti vi ricordate diciamo del pacchetto paga paga magari diversa
Bene
Ammettiamo che questo è vero che ci sono i mafiosi che incidono su questa possibilità alla vedova da far capire una cosa siccome convegno che abbiamo fatto
E in Calabria fra la Sicilia alla Calabria
Abbiamo portate presidente dalla regione della Sicilia dalla Calabria
Che pur essendo di estrazione politica diversa hanno detto
Che vogliono fare il Ponta che sono disponibili per il ponte
Vorrei capire se l'ostacolo è a Roma era si trova la lotta alla mafia si pagò gli atti se è vero che la mafia blocca la possibilità di avere un ponte anche al governo faccia rapidamente un atto per sconfiggere la mafia anche in questo settore
Altrimenti facciamo chiacchiere
Facciamo chiacchiere come avvolto assoluta sindacale
Sergio D'Antoni
è molto bravo però l'unità sindacale non si fa con i cantastorie
Si fa Ennahda buona tradizione allunga di cantastorie il decidiamo ma si fa con la capacità di fare proposte
Ebbene in Sicilia abbiamo fatto proposte non solo adesso ma anche nell'ultimo congresso non abbiamo avuto risposte da CGIL e dal machismo
Non in particolare dalla CISL che doveva essere la più attiva visto che a volte si dimette ore segretari papà all'unità sindacale non capivo cosa nuovo paranoie da questo punto di vista ebbene Pietro Larizza ha riproposto una serie di impegni programmatici proprietà
Non c'è la possibilità se non andando in mezzo ai lavoratori sono al Grand Hotel servizio letali sono realizzando un vero coinvolgimento vi realizzarono e bastano le differenze aumenteranno e allora mentre aspettiamo come da per favore attrezziamoci per continuare a portare a novembre così come abbiamo fatto in questi anni e Toro certo cava continueremo appare grazie
Ringraziamo Carmelo Barbagallo e prima di dare la parola per l'ultimo intervento vorremmo e ringraziare calorosamente ringraziare tutte le deleghe anche i delegati che hanno sbatte il lavoro come servizio d'ordine provenienti da Torino e da Bologna
Un lavoro prezzi osservate anche l'indirizzo e hanno con lei
Colli ringraziano e sarebbe difficile qui fare un lunghissimo elenco tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del Nas Congress grazie ancora anch'
Piano la parola per l'ultimo intervento prima delle conclusioni del segretario generale a Raffaele Vanni presidente della Uiltucs
Cari delegati
Cari amici e compagni
Essere l'ultimo iscritto a parlare
E qualche volta un vantaggio
Qualche volta uno svantaggio
Cercherò quindi di attenermi ad alcuni flash
Per
Di il mio pensiero
Il presidenza di forza si indagava
Luis de Medeiros
Ha avuto una buona immagine
Per descrivere la globalizzazione dell'economia l'economia di mercato il ruolo delle multinazionali
Ci ha detto
Che è una macchina
Senza controllo
Con la quale dobbiamo convivere
Per la verità
Nel suo ampio intervento è interessante intervento lo stesso Ruggiero ci ha detto
Che in fondo il problema che si pone oggi per il commercio internazionale
è quello del Governo del
Del commercio internazionale
Per convivere con questa nuova dimensione
Noi dobbiamo sapere ed avere una strategia
Per la difesa dell'occupazione dei redditi e dei diritti
Quel Randy vi ha detto qual è lo sforzo che e-Bay de che rappresenta l'interesse dei lavoratori
Cerca di portare avanti
Per avere una concertazione per una politica di difesa del lavoro
Con la banca mondiale con la stessa organizzazione internazionale del commercio
La risposta
Alla globalizzazione dell'economia
Che noi ci accingiamo a dare
è certamente l'Europa
La prima risposta
Non solo di valore politico noi pensiamo ancora l'Europa politica
Non solo
Di valore un'età Ario
La moneta unica
Ma speriamo possa essere una risposta
Anche per una politica sociale pensiamo che possano essere una risposta anche per la politica di sviluppo
Del resto lei risposte organizzate che stanno venendo avanti
Non sono solo quelle dell'Europa
Ma sono quelle d'America sono quelle dell'Asia sono quelle della stessa Africa che tenta di mettere insieme comunità che siano in grado di rispondere alle insufficienze dei sistemi Paese
Un qualche rammarico però dobbiamo avere
Bene
Se l'Europa sociale
Se i problemi dell'occupazione in Europa
Vanno risolti
Sulla base
Degli accordi Lussemburgo
Beh non c'è dubbio
Che abbiamo fatto un piccolo passo avanti ma non certamente un passo decisivo
Sostenere che i governi devono confrontarsi per mettere insieme i provvedimenti assunti per l'occupazione
è certamente interessante
Masse i provvedimenti per l'occupazione devono muoversi di concerto con la politica di sessanta e dal passo di sussidiarietà nazionale
Non c'è dubbio
Non avremo risultati
Il patto di stabilità
Che viene subito dopo anzi insieme
Ai parametri di Maastricht
Ci costringa a dire che le sovranità nazionali saranno molto limitate
E che quindi senza una politica macro economica europea sarà certamente difficile affrontare i problemi della occupazione
Il modello concertativo
Che dello aveva tentato di introdurre nella stesso
Dialogo comunitario
Non ha avuto molti applausi
Lo stesso Piano del lavoro ormai sta negli archivi direi anzi che la risposta di Lussemburgo è la critica la filiazione del piano dello
Noi a livello europeo come lavoratori
Abbiamo perso con Dell'Orto
Indubbiamente la proposizione di una politica e non c'è dubbio che esiste il problema per la Confederazione europea dei sindacati
Di mettere insieme una nuova politica che riesca ad aggredire la disoccupazione in Italia e non c'è dubbio che su questo dovremo impegnarsi fortemente nel prossimo congresso della Confederazione europea dei sindacati come nei congressi delle organizzazioni professionali
Ma c'è di più
L'economia di mercato
Ha messo in evidenza
Sempre di più
La centralità dell'impresa
Bene se noi dovessimo accettare
Quanto alla commissione d'Avignone
Ci propone per lo statuto della società europea noi dovremmo dire che non siamo sulla strada per contare di più come lavoratori nella centralità dell'impresa ma siamo sulla strada per contare di meno
Si parla di partecipazione
Ma la partecipazione non può essere il coinvolgimento così come dice D'Arminio trova il coinvolgimento del lavoratori
Non può essere nemmeno semplicemente il diritto d'informazione
Lasciato in una battuta
E come segretario generale della Uiltucs
Dieci minuti prima che uscisse il comunicato della Rinascente di ossa che facevano la unificazione delle loro aziende
Qualcuno mi ha telefonato per avvertirmi per informarmi
Che dieci minuti dopo avremo letto questo comunicato bene se questo è il diritto di informazione se questa è la partecipazione con la globalizzazione dell'economia i lavoratori non conteranno più niente
Allora
Quando noi parliamo di partecipazione quando Larizza parla nella sua relazione di partecipazione come modello della nostra azione sindacale dobbiamo dire molto chiaramente
Che questo modello di partecipazione non è certamente semplicemente coinvolgimento
Non è diritto d'informazione e non è neppure partecipazione funzionale partecipazione funzionale così viene definita dall'imprese è quella partecipazione che le aziende consentono ai lavoratori per la loro politica delle risorse umane
Ed allora chiamiamo la partecipazione con un nome che fa più effetto
La partecipazione che noi vogliamo è la democrazia economica Giove vogliamo contare sul posto di lavoro non solo per le scelte le capitale ma almeno per le stesse scelte del management
E soprattutto partecipazione
Difesa collettiva del lavoro il modello di partecipazione che qualcuno ci offre e che chiama coinvolgimento
Quale politica le aziende dovranno fare su un singolo lavoratore
Magari qualche volta anche per distribuire azioni è innocua solo la multinazionale francese uscita
Ma per esempio comincia a farlo anche Autogrill e in Italia i che significa che scegliere un modello di partecipazione significa scegliere una strada in salita
Significa nel sindacato
Fra le tre organizzazioni sindacali
Una discorso vero intorno alla strategia di partecipazione intorno agli obiettivi di partecipazione
Se questo è vero
Sì partecipazione e concertazione
Sono due aspetti della stessa strategia dobbiamo dirci anche una cosa
Che la concertazione a livello macro economico
è certamente importante
Ma se questa concertazione a livello macro economico
Non ha insieme
Una concertazione a livello micro
Forse finiscono per aver ragione coloro che dicono che la concertazione è un metodo che possiamo usare in una qualche fase con congiunturale no la concertazione come la partecipazione è un obiettivo
Ed è un obiettivo importante
Che è strumento della solidarietà
E che soprattutto è strumento e questa è la nostra confederali ITA
è strumento per impedire quelle fughe capito corporative che probabilmente ha di fronte ad una concertazione centralistica avrebbero vasto campo
Allora il nostro problema eccome
La concertazione ha luogo nel territorio la concertazione ha luogo nell'azienda come noi possiamo partecipare alle scelte
Se questo il nostro progetto
Se questo è il progetto che vogliamo discutere con le altre organizzazioni
E non abbiamo più almeno in principio delle preclusioni ideologica beh non c'è dubbio che abbiamo un grosso problema questa non è una strada in salita è una sede non erano stati in discesa è una strada in salita
Ed è una strada in salita soprattutto con le aziende
Vi ripeto
Le aziende e soprattutto le multinazionali che stanno entrando nel nostro territorio hanno una cultura in Francia come in altri Paesi
Di partecipazione fatta non con il sindacato
Ma fatta con il singolo lavoratore
Voi a ieri
Abbiamo molto combattuto tra organizzazioni sindacali
Il sindacato del contratto il sindacato del conflitto il sindacato di partecipazione
Credo che molta acqua sia passata sotto i ponti
Credo che non ci siano più le preclusioni ideologiche di ieri ma credo contemporaneamente
Che non c'è l'azione ancora del sindacato per ottenere questi obiettivi
Oggi siamo ancora alla enunciazione di alcuni obiettivi e per esempio
L'ultima cosa che abbiamo chiesto al governo italiano rispetto alla lo statuto della Società anonima europea rispetto alla commissione darwiniano e se il governo italiano si batte per la partecipazione vera o si batte per il coinvolgimento credo che l'abbiamo considerato spero che no ma credo che l'abbiamo considerato un problema secondario
Io credo che la partecipazione certamente non annulla il contratto
Credo contemporaneamente che non elimina il conflitto
Ma che è una strategia è un obiettivo è un nuovo modo del sindacato per porsi rispetto ai problemi della società soprattutto con il lavoro che cambia
Noi ci dovremmo confrontare con questo cambiamento
Cioè in Italia il venticinque per cento di sommerso
E Ruggiero ci ricordava che la nuova occupazione verrà dal terziario
Bene se questo è vero
Come ci muoviamo nel terziario per l'organizzazione del lavoro per la flessibilità per la partecipazione agli utili dell'impresa per la produttività quali lavoratori dobbiamo considerare nostri iscritti solo i lavoratori dipendenti o anche i lavoratori indipendenti ma dipendenti da terzi come trattiamo il parasubordinato come trattiamo il lavoro interinale
Nel settore del terziario le multinazionali in Italia ormai hanno preso possesso di tutta la grande distribuzione
Era logico
Sapevamo tutti che il problema non è come compra come vendere ma il problema è come comprare
E non c'è dubbio che di fronte a fatturati di quaranta mila miliardi nostre imprese con i due mila miliardi di fatturato certamente non avrebbero potuto reggere sul mercato
Il problema è che stiamo discutendo solo oggi della modifica dalla quattrocentoventisei e solo oggi a fatti compiuti ci stiamo rendendo conto di quali problemi avremmo dovuto a fronte are ieri
Per tentar di stringere
D'Antoni si è domandato
Bene di fronte a queste problematiche
è sufficiente all'unità d'azione
Anche forte dell'esperienza di ieri
Dico no
Soprattutto non è sufficiente l'unità d'azione senza regole
Si può fare ancora una federazione rispondo ancora no
Soprattutto se costruita sull'obiettivo finale e senza un progetto di ruolo del sindacato
E ancora D'Antoni ricorda
Be avevate già vent'anni fa anzi ormai forse ventidue
Stabilito
Che c'era un ponte verso l'unità
Ma
Il ponte verso l'unità è caduto miseramente
Per una riflessione almeno la dobbiamo fare
è caduto miseramente
Di fronte al primo vero pronto contrasto che abbiamo avuto nel movimento sindacale cioè problema San Valentino
E a quel punto lasciatemi anche una battuta
Gli architetti spesso si sono trasformati in bombaroli
Non possiamo non possiamo quindi ripetere le stesse gli stessi errori del passato quindi un Progetto è ormai necessario un percorso è ormai necessario e per certi versi è positivo
E anche che chi fino a ieri c'aveva in negato questa strada come è stata possibile oggi ieri l'altro ieri ci abbiano confermato che invece forse questa è la strada percorribile
Ah se questa è una strada percorribile se c'è un Progetto se su questo progetto vogliamo confrontarci
Dobbiamo anche tener conto che confrontare i gruppi dirigenti centrali
Non significa molto
Dobbiamo tenerci go tener conto che di questo progetto dobbiamo far discutere i lavoratori e dobbiamo tener conto specialmente se generalizziamo le Rsu
Che l'elezione delle Rsu non può divenire la diaspora dalle organizzazioni sindacali la più aspra concorrenza dal tra le organizzazioni sindacali per stabilirsi le percentuali certo se non sapremo affrontare questo problema con spirito unitario anche se la generalizzazione dell'SV è un grosso obiettivo che noi accettiamo anzi che noi vogliamo non c'è dubbio che potremmo avere difficoltà
Tutti sapete
Chi lo ha detto di più chi lo ha detto di meno
Che non c'è purtroppo paragone possibile
Tra il discorso unitario che si viene si riesce a fare al centro e il discorso unitario che si riesce a fare in periferia c'è una divaricazione che dobbiamo assolutamente superare e nessuno pensi che con un'indicazione centrale questi proprio queste problematiche possano essere superate
E per finire ci aspettano nei
Prossimi mesi
Problemi grossi
Cioè
La contrattazione
Nella mia categoria per il settore turismo siamo siamo pronti a presentare la piattaforma cioè come riempire la contrattazione di di secondo livello e quindi la partecipazione nel secondo livello
Cioè il problema
Della riduzione degli orari di lavoro stamattina i giornalisti dicono che probabilmente si sono attenuate alcune differenze
Ma non c'è dubbio
Proprio per chi sostiene che di orari di lavoro sono un dato contrattuale che avremo il problema di come mettere insieme delle piattaforme il dato contrattuale con gli altri con gli altri dati e quindi con la riduzione dell'orario di lavoro sia pure nei tempi che contrattualmente vorremmo stabilire abbiamo bisogno quindi di vederne le compatibilità abbiamo bisogno di vederne le strategie
Concludo
Con una sola affermazione
Senza limitare la sovranità nazionale che in questo momento certamente nessuno può abbandonare o abbandonare la sovranità d'organizzazione
Non può essere una bandiera della differenza
Io credo che se vogliamo fare un percorso insieme dobbiamo soprattutto abituati ad una cosa dobbiamo pensare insieme e non semplicemente pensare separati e poi tentare compromessa grazie
Iniziamo a Raffaele Vanni e diamo ora la parola per le conclusioni segretario generale della UIL lei Pietro Larizza
Sono sicuro
Interpretare correttamente
Il sentimento il punto di vista di tutto il congresso
Cominciando a ricordare i morti dal Cavalese
Ricordarlo
Ricordarlo nell'unico modo e noi sappiamo fare
Il nostro non è una schema militare e noi non conosciamo nemmeno i regolamenti militare
Noi conosciamo rispettiamo la vita umana
Sono morte persone e rispetta queste persone prima d'ogni cosa ragioniamo dolore e protesta questa del nostro comportamento per le disgrazie dolore per le famiglie e protesta per i fatti per come si sono manifestate
E ha inizio la replica come giusto con i ringraziamenti
Nazione tendenzialmente alla UIL dell'Emilia Romagna di Bologna
Che ha fatto molto per tutti noi
E per rendere possibile il congresso
Debbo
Lo leggo senza cerimonie in assoluta sincerità
Vorrei ringraziare personalmente collettivamente a tutti voi
Che avete dato una grande prova
Di attenzione passione e partecipazione
Ascoltando gli interventi
Partecipando al dibattito
Prestando grande attenzione
Anche i contributi che sono arrivati alcuni parte del mondo
Una dimostrazione di militanza UIL
Che nessuna relazione nemmeno la mia replica di questo momento può esprimere in maniera efficaci
Ringrazio a nome vostri collaboratori esterni
E l'amico che non tutti conoscete Ettore vitale che per fare per tutti noi
L'immagine dalla UIL mi pare Congress nelle tante manifestazione
Ringrazio
Ringrazio il nostro servizio d'ordine
Anche se in questo congresso
è stato sempre molto servizio militante non sempre d'ordine
Ma sono sindacalisti come tutti noi ed è del tutto naturale del loro coinvolgimento negli eventi congressuali
La parati funzionale UIL che hanno lavorato dietro le quinte per evitare anche il minimo intoppo a lavori congressuale
Vi ringrazio
Anche perché in questi giorni
Non sempre sono stato molto gentile nei loro confronti
Ringrazio la Presidenza che avete letto
Che come vedete ha funzionato egregiamente
Regolando
Tutti i lavori del congresso
Un ringraziamento particolare veramente particolare
E lo faccio alle conclusione non l'ho detto nella relazione
Io voglio rivolgere alla direzione
Il gruppo dirigente centrale della UIL
Dirigente tutti rieletti nei rispettivi congressi
Tutti portatore di un lungo dibattito congressuale in cui si è discusso dei problemi e delle scelte
Trasferito in questo congresso con la mia relazione
Mi sia consentito ringraziare
Le persone con cui ho lavorato più tremendamente più direttamente i compagni e gli amici della segreteria per il lavoro che abbiamo compiuto is insieme
Avrete notato che non sono intervenuti hanno deciso di non intervenire
Per dare il maggior spazio possibile ai dirigenti delle strutture via delega
Le forze dell'ordine i vigili del fuoco
Con la loro presenza silenziosa hanno sempre garantito sicurezza i nostri lavori
Vi ringrazio veramente a tutti anche a nome vostro
Settantuno
Delegazione di sindacati e stranieri sono venuti da ogni parte del mondo per dare un segno visibile di amicizia verso la UE
Non avevano le luci della ribalta
E forse il congresso non gli ha nemmeno notato
Ma sono stati insieme a noi
Seduti in sala l'in fondo
E vivere insieme a noi ai delegati questo grande incontro umano e politico che è stato il nostro dodicesimo congresso
Abbiamo chiesto ad amici e compagni di vecchia data
Dirigenti prestigiosi di sindacati del mondo di parlare al nostro congresso di comunicare le loro esperienze ed anche i loro problemi
Lo hanno fatto
Venendo dalla Svezia da Israele dalla Cina dal Brasile
Di solito gli interventi ai dirigenti sindacali stranieri
Sono una specie di fiore all'occhiello ha con i congressi prestano sempre scarsa attenzione
Dico di solito
Perché da noi
è successo il contrario
A noi hanno potuto care con mano
Che il loro contributo i loro problemi le loro esperienze venivano vissute da tutti voi delegati della UE con l'unico spirito che non conosciamo quello che esiste tra compagni amici persone che fanno lo stesso lavoro
Non hanno avuto il giusto rilievo secondo il mio punto di vista negli organi di informazione
Hanno avuto la nostra attenzione continueranno ad averlo
Proprio in segno di amicizia
Che avete lasciando e di cui mi hanno parlato singolarmente pregandomi di trasmetterla al congresso
Sono venuto e l'hanno portato gli hanno parlato i massimi responsabili degli organismi sindacali internazionale dell'istituzione internazionale dal mondo al lavoro
Emilio Carvalho John Evans dei giorni
Credo di poter dire che c'è stato un grande concerto imbuto culturale
Per capire le cose del mondo
Con gli interventi del dottor Luttwak
E con l'intervento di questa mattina
Interessante appassionante troppe ittico e per alcuni aspetti terrificante già fatto Renato Ruggiero che ricopre uno dei posti chiave
Nel mondo
Per capire il mercato e la globalizzazione
E l'amico Pino perenni non parli e uno della famiglia anche se lui
Oggi si occupa dei problemi
Internazionali che qui ai lustra
Il ministro del lavoro il ministro del Commercio estero
E del Presidente del Consiglio
Sono state le voci del Governo al nostro congresso
Ringrazio anche loro per questa sensibilità quale sia stata e quale sarà il nostro giudizio sugli atti di governo
Questa l'apprezzamento per la loro presenza e per il contributo dato ai nostri lavori
Con il Presidente del Consiglio ci sono state forse ci saranno molti contrasti
Ed in questo congresso
Non sono mancate le critiche nei suoi confronti per il lavoro e per l'attrice trentacinque ore e tuttavia ha avuto la sensibilità la sensibilità nei nostri confronti divenire e parlarci direttamente pur sapendo le nostre opinioni critiche
Su alcune materie
Altri ministri segretari di partito molti membri del Parlamento dirigente di associazione nazionale
Presidente di aziende di ente manager e dirigente allo Stato
Sono stati con noi in questi giorni
A tutti loro veramente sinceramente
Un sincero ringraziamento al nostro congresso
Credo di conoscere esattamente
I nostri malumori lei delusione a volte la rabbia
Esprimiamo verso l'informazione
Quando non ci piacciono i servizi
Occorre la rappresentazione parziale dei fatti
Il rapporto di amore odio con l'informazione non è un fenomeno solo italiano
Ciascuno
Ciascuno di noi a molte ragione documentate per esprimere insoddisfazione
C'è però un punto
Che rende secondarie tutti gli altra comincia da quelle che io ho citato
Senza di loro
Senza i giornalisti senza queste persone che a volte ci convincono
Ed altre volte ci fanno venire il mal di fegato
Non solo non potremmo comunicare ma non saremo più persone libere
Non avremmo la democrazia
A nome vostro
A nome del congresso
Vi ringrazio per aver seguito tutti i nostri lavori
Ogni sera la epica
Una specie di confessione politico-sindacale personale alla famiglia Williams
Guardate io so perfettamente contante ci incontriamo spessissimo
Di avere molti difetti e so perfettamente che mi viene attribuito un pessimo carattere
Del resto non è un segreto
Anche se forse non si così brutto come viene dipinto
Tra i tanto Bettini
Tra i tanti difetti c'è un pregio mi è stato sempre riconosciuto
Ed è il minimo attaccamento alla UIL non interiora nessun'altro dice gente da un quanto meno alla pari il mio appartamento
Allora
Sarò scontroso sarò duro sarà autorità sarà sarò queste ed altre ancora
Ma il regolatore dei miei comportamenti
E l'orgoglio
Di essere un dirigente del nostro sindacato che continua a darmi molto più di quanto io ho serie scaldare
Ebbene
Ci sono momenti speciali
In cui essere militante o dirigente dalla UIL
Si esalta al massimo perché si esprime nella sua forma per noi migliore
Cioè la dimensione umana dalla grande comunità di uomini e donne della UE
Questo nostro congresso e uno di questi momenti speciali Carla
Mai come in questo congresso che passione sociale e civile il senso del nostro lavoro
Hanno reso visibile legami umano
La dimensione umana
Di un'organizzazione che è nata e cresciuta
Allenandosi e irrobustendo sino allo scontro sociale
Siamo stato osservati e giudicati delle nostre scelte le nostre poco proposte
Qualcuno
Ci ha letto pure nell'anima
Non so con quali mezzi di indagine
Hanno scoperto la nostra anima anzi il nostro stato d'animo
Abbiamo letto giudizi che non ci dispiacciono
E non ci fanno venire alcun senso di colpa è vero è sicuramente vero e questo è un congresso carico di orgoglio di essere lui è vero
Noi
Soltanto noi
E senza associare nessuno oltre noi stessi
Siamo convinti ed esprimono un orgoglio meritato
Un orgoglio per fatti avvenuti per azioni compiute
Per obiettivi irrealizzabili documentabili
Stiamo
Auto celebrando voi stessi
Ma può darsi
Secondo me l'importante è che ci siano le ragioni ripeto dopo aumentate
Per parlare anche tra di noi bene di noi stessi
Siamo un sindacato
Che non ha mai commesso errori
Ne abbiamo commessi credo pochi
Ma le abbiamo commessi aggiungo per fortuna li abbiamo commessi
Perché non siamo perfetti
E siamo allergici alla perfezione
Per etica e per antica cultura laica
Continuiamo a coltivare il busto del dubbio
Nonostante gli errori una cosa non abbiamo mai fatto e non pare mai l'autocritica
E no perché siamo arroganti lo voglio chiarire
Ma perché non crediamo ai riti confessionali
Non abbiamo mai creduto
Alla pratica del pentimento e della soluzione
Che la formula matematica per continuare a sbagliare passando da una soluzione all'altra
No
I francesi
I francesi hanno
Un avviso Filosofia
Laica una battuta che la racchiude tutta che si assume in poche parole
Cioè non è importante sapere
Quanti uomini o donne a seconda se ci sono stati prima e fondamentale decisivo sapere chi è l'ultimo bene bene questo
Secondo noi vale in anche in politica e nel sindacato
Ciascuno deve fare i conti con la propria storia
Esaltante o tragica che sia ma il punto vero
La condizione che consente di costruire il futuro è quello di sapere oggi cosa hai deciso di essere
Cosa garantisce lilla presentare
Quale Progetto s'impegna a realizzare in maniera visibile chiara e verificabile
Questo e la filosofia la ricca questo e il modo per costruire con trasparenza il nostro futuro è il futuro bitumi
Questo è stato il nostro approccio costante con il grande tema dell'unità sindacale
Mi ricordo che mi dispiace francamente mi dispiace
Che non abbia trovato lo spazio che merita ma e merita sulla cronaca del congresso
Probabilmente non ci siamo spiegati bene io stesso non l'hanno reso chiaro Lella relazione
Cioè non sono riuscite appare emergere nel modo giusto l'importanza di questo tema
E l'enorme rilievo che può avere nel mondo del lavoro e anche fuori dal mondo del lavoro
Al nostro congresso
è successo un fatto nuovo nuovo riferito a diversi anni a questa parte
Un fatto di grande importanza
Per la costruzione del processo unitario
Molte di noi hanno registrato l'aspetto politico più evidente immediato
Sergio Cofferati e Sergio D'Antoni
In due giorni successive
Hanno detto con grande chiarezza grande amicizia e grande franchezza
Rivolgendosi a me al di fuori della persona Pietro hai ragione siamo d'accordo con te è questa la strada per l'unità
Ora non c'è dubbio che queste dichiarazione Cheney importante possono anche l'Arci soddisfazione
Assente il piacere di sentirsi dire soprattutto dopo tanto tempo hai ragione
La questione vere le più importanti le scelte che di fatto hanno sbloccato il tema dell'unità
Facendolo passare dalle enunciazioni alla concretezza secondo me sono due
La dichiarazione di Sergio Cofferati
Che dopo diverso tempo
Ha detto esplicitamente e chiaramente senza sottintesi sì al progetto
La dichiarazione di Sergio D'Antoni
E accettati del gradualismo nella concretezza
Rinunciando
A quelli che non abbiamo chiamato le scadenze mitiche che non portano da nessuna parte
Questi
Permesso nei due papi più rilevanti
Che in questi anni non avevano trovato mai una risposta valida per tutti
Dopo queste due risposte
Abbiamo l'obbligo politico ma non solo politico vi essere chiari dentro eppure lavori
Noi siamo persone serie
Persone serie e persone sincere
Non facciamo il furbacchione non ci piace nemmeno i furbacchioni
Lo abbiamo detto a chiare lettere
Il passante
E io lo ripeto oggi
Noi abbiamo proposto nelle tesi e io l'ho ripetuto nella relazione
Che noi consideriamo l'unità una condizione
E non più un obiettivo una condizione utile al mondo al lavoro e dal paese al mondo lavora in Italia
E la rappresentanza internazionale
Ho aggiunto
Che l'Unità per noi era possibile
Solo se ci fosse stato un progetto che indicasse natura scoppi e regole del sindacato unitario
E purché si attua su un percorso graduale lista fatto di scelte contenuti precisi e non ci fosse una scadenza determinante
Conterà e D'Antoni esplicitamente chiaramente ci hanno risposto siamo d'accordo su tutto siamo d'accordo sul progetto e siamo d'accordo sul gradualismo
Noi
Questa era la risposta appesa
Sì però d'accordo ma letture estranee raffinatezze linguistiche
Per me equivalgono as ad un sotterfugio
A cui la UIL non si può prestare non si presterà
Io non sono in condizione di sapere credo che nessuno di noi
E forse nessuna CGIL della CISL è in condizione di sapere sei arriveremo e quando arriveremo al sindacato unitario
Sono però cosciente della nostra responsabilità
Nei confronti di questo processo
Che deve essere avviato con un ruolo protagonista
Della UE
Noi siamo favorevoli alla costruzione dell'unità
Perché siamo convinti
E soprattutto perché siamo forti
E quanto più saremo forti da domani
Quanto più iscritti e consensi avremo
Tanto più sarà ricche porta il processo unitario
Da questo congresso ci riesce con due scelte chiare chiarissime
Si è sbloccata il percorso verso l'unità
Si deve intensificare il lavoro il nostro lavoro per rendere più forte la UIL
Se in questi anni in questi mesi in questi giorni
Ci siamo distratti nel lavoro
Nel lavoro per fare crescere la cui
Da domani non saranno più possibili momenti di pausa
La nostra azione sociale il nostro rapporto con i lavoratori e dei pensionati debbono avere come obiettivo per io ritaglio fondamentale anche per l'unità la crescita della UIL e insisto lavorò per la crescita della UE
Negli scritti
E nel voto
La UIL Bell unità
La UIL del progetto
La UIL del riformismo
Qualcuno ha commentato la relazione dicendomi che avevo presentato il manifesto ideologico della UIL
Io ho voluto solo presentare la UIL così come
Una presentazione
Che è vero sicuramente ha un contenuto ideologico
Per la ragione evidente che abbiamo sempre avuto l'ambizione alla quale non rinunceremo rappresentare una storia una cultura tanti valori che ci appartengono
E che oggi vediamo con piacere essere diventati un patrimonio politica se diffuso nel Paese
Il nostro manifesto ideologico care compagne e cari compagni amici delega il nostro manifesti ecologico e la cui nulla di più e nulla di meno questo il nostro manifesto ideologico
E il nostro progetto sociale
E il riformismo della UIL
Il nostro contributo all'unità
E l'identità di cui ci sentiamo custodie continuatori
Ah non sta forse reale è molto semplice
Non dobbiamo rivedere non dobbiamo cambiare dobbiamo solo custodire
E continuare
E rappresentare oggi e domani
Questa realtà
Nell'Italia
Che sta per entrare in Europa
Rappresentare la modernità del riformismo che unisce le migliori tradizioni laiche e socialiste laboristi europei
Con la tradizione italiana
Non dimentichiamo e non siamo così presuntuosi da rivendicare diritti d'autore
Mo'chiamo che ci sono molti aspiranti al riformismo europeo
Ci fa piacere
E più crescono
Più secondo noi proibisce l'Italia
No
Non siamo gelosi
Non siamo nemmeno aspiranti noi siamo il riformismo in Italia questo deve essere chiaro lau il noi siamo io dico rispedita
E io con la relazione ho chiesto nient'altro che questo
Presentare la UIL
E dire a tutti noi delegati e dirigenti ricordate vano ricordiamocelo solo questo
Se sei anch'questo manifesto ideologico
Mi attribuisco volentieri
La paternità
Io ho presentato ho letto una relazione di quaranta pagine anche se non ha strutture un poco di più
Una relazione quaranta pagine composta
Al suo interno
No quasi trentaquattro pagine se ricordo bene liberi dalla globalizzazione all'euro
Al percorso delle riforme
Assolutamente necessari
Per non entrare e può essere ai margini del sistema europeo
All'essenzialità per il nostro Paese
Quale che sia di contrasti i giochi tattici che si fanno gli interessi che possono darci l'essenzialità del nostro Paese
Che arrivi a buon fine la riforma istituzionale
E non perché c'è un applauso speciale su questa o quella soluzione perché anche critiche sono state espresse tutto si può migliorare e tutto si deve migliorare
Ma se salta quella riforma
Salta la credibilità
Del rapporto fra cittadini e sistema politico salta uno dei canali vitali dei modelli di democrazia in tutto il mondo occidentale
Quel percorso deve compiere realizzate per pezzi donare
Parla misura del cittadino e dell'efficienza
Del sistema Italia io di tutto questo parlando
Ho scritto una pagina e mezzo sulle trentacinque ore uno e mezzo
Cercando di usare
Pragmatismo Monselice soprattutto di dire la verità
Il caso politiche italiane sono le trentacinque ore
Io onestamente
Non sa trovavo
Per nulla i possibili effetti politici
Di questo numeretto che circola per l'Italia
Ma se a me dovessero dire
Indicare una graduatoria di problemi nazionali o anche una sola grande autore dei problemi dei lavoratori italiani
Io non so a che posto andrebbero le trentacinque ore non ho idea ai primi posti sicuramente no
Però
è il patto nazionale
Perché in effetti
Poi incidere
Sulla stabilità politica Boy vedo qualcosa sicuramente ma dei gameti matematicamente
Se fosse un decreto
Attuativo
Dei due sentenze trentacinque ore nel due mila e uno
Poi qualcuno dovrebbe spiegare
Ai lavoratori italiani
Ai giovani che non hanno lavoro ai più deboli di questa società
Del perché una bandierina voci dell'il diritto al lavoro perché questo sarebbe l'effetto più straordinaria al nord e più disoccupati al Sud quaestor sarebbe letta e
Di un atto ingiuntivo di quella natura e non ce ideologia non c'è motivazione non c'è dialettica
Non c'è patto politico che possa cambiare questa realtà
Noi non siamo i nemici di nessuno rispettiamo tutti esiste piano sopra tutti i partiti
Perché sono il veicolo insostituibile di democrazia soprattutto nelle democrazie complesse come quelle italiane
E proprio perché rispettiamo
C'era quell'appello che non era proprio era i contraenti del patto
Sì è forte politicamente quando si è in condizione di gestire gli errori non in capo Nendo si sugli errori mettendo in difficoltà tutti agli altri
Perché questa non è prerogativa politica
Rischia diventare un potere politico abusivo
Allora l'aporia la UIL pronta lavora
Per trovare una soluzione sul piede di rinunciare ai parte revocarli strappa nessuno ha mai visto nulla del genere
Ha chiesto solo di renderli compatibili col bisogno primario del lavoro
E con le condizioni fondali fondamentale dell'economia questo abbiamo queste questo continueremo a chiedere
Poi
Il Presidente del Consiglio ieri
A parlare abbiamo ascoltato tutti cosa
Ha detto noi rispettiamo i patti
E nessuno ha detto di non rispettare
Dice ma non andremo mai
Contro gli interessi al sistema economico
Noi terremo conto
Dei problemi territoriali
Per nessuna ragione al mondo
Non intendiamo revocare il modello concertativo
Io ho preso diligentemente nota come tutti voi delle parole del Presidente del Consiglio perché il Presidente del Consiglio del nostro Paese
Se queste sono le parole
La clausola di dissolvenza di cui parla e già scritta
Perché fra due teorie in contrasto
Un decreto ingiuntivo sugli orari
E la valutazione degli effetti per realizzarlo
Siccome sono incontrato c'è un prima e c'è un dopo le parole che non abbiamo che sta al Governo nella relazione a questa Ricci cosa viene prima e cosa viene dopo
Lo vedremo lunedì
Lunedì sapremo
Se questa è l'interpretazione corretta
Il prima e il dopo non può in ogni caso commetterà l'ultima parte della Scala i problemi dalla produzione i problemi del lavoro il problema dei giovani e il problema del Mezzogiorno soprattutto lo sapremo presto
Lo sapremo lunedì e non perché lunedì c'è la soluzione
Ma perché lunedì informa sicuramente più esplicita di quanto sembri abbia fatta congresso ci saranno parole di chiarimento
Su questo punto
E ripeto
Non per realizzare una commissione governativa
Che sia una negazione dei patti stipulati con Rifondazione perché nessuno ha chiesto questo
L'unica cosa che chiediamo
E di
Attuare tutto il patto
E non fermarsi trentacinque due mila e uno punto
Tutto e attuando uno tutto forse dico forse si creano le condizioni senza la mitologia delle tante o anche se ci fosse non cambia niente demente
Si creano le condizioni per passare da un decreto catenaccio a una programmazione un obiettivo
A cui il sindacato non c'è ma rifiuta se non ci fosse il sindacato non saremmo arrivati a trentadue ore per alcune attenta siederà alta trentotto e mezzo dell'Atlante l'obiettivo c'è sempre
L'abbiamo sempre reso compatibile condizione do la mia ecco nelle condizioni dell'impresa
Quindi molto presto lo sapremo
Abbiamo ascoltano anche le posizioni
Di Sergio Cofferati Sergio D'Antoni Sergio D'Antoni ieri
Ci ha detto ma possiamo averi una proposta comune
Io non lo so perché nessuno di noi in condizione di conosce lo sviluppo del negoziato
Io dico che mi sembra giusto
Che ci sia una posizione comune
E poi se esistono le condizioni questa è anche una proposta
Ma è giusto che ci sia una posizione comune ed è sempre successo così
Non è la prima volta anzi ormai una specie di consuetudine nazionale quale che sia più grande è il tema più partiamo divisi
E naturalmente partiamo divisi non perché ci confrontiamo perché ci parliamo attraverso i giornali ognuno spiegano all'altro che sbaglia
Più grande il tema più siamo divisi poi quando iniziamo al tavolo negoziale tavoli di confronto
Le deterrenze
Restano
Alla mano che si intravede la soluzione le differenze scompaiono e si trova sempre
è sempre successo così una posizione comune
La posizione comune ci può essere secondo me ci sarà
Sul problema dall'orario o per lo meno ci dovrebbe essere
Non so se ci sarà una proposta comune
Perché dipende da tanti fattori compreso quello
Del margine di negoziato
Che viene lasciata alle parti
Rispetto al rispetto degli impegni
Quanto più sarà alto il margine di negoziato tanto più sarà facile una proposta
Quanto più sarà stretto
Fino al punto di essere tanto stretto
Che le due date vincolando tutto il resto
Quanto più è stretto
Tanto più aumentano le possibilità
Che la materia vivente di competenza esclusiva del Governo e dalla sua maggioranza del governo e del Parlamento
Quindi non dipende da noi se non per la parte relativa a una nostra
Disponibilità a confrontarsi a negoziare non per eseguire un mandato
Ma per essere protagonisti di uno sbocco di un'uscita di una sua di una soluzione che non provochi danni
Dopodiché io vi dico
Sarà perché noi abbiamo uno sviluppo diverso avveduto non poco diverse
Sono rimasto poco sorpreso che per motivi che
Problemi sono veri non ho capito la improvvisa grande attualità
Di queste analisi in questi giorni ho sentito parlare letto
Possibile crisi di governo
Scioperi
Contro il Governo figuracce richiama la UIL tradire le abbiamo fatte poche detenzione contrasti
Ma la cosa per essere credibile amena motivazione
Pigliamo la più
Come servire esasperata delle situazione anche nei rapporti interni maggioranza
Ma faccio una domanda
Ma c'è qualcuno
Provvisto di un documento di cittadinanza italiana
Che può parlare in questo momento al nostro Paese di crisi parlo di qualcuno che fa politica non i casi psichiatrici parlo della politica
Cioè c'è qualcuno
C'è qualcuno
Che poi parlare a cinquantasette milioni di cittadini di cui l'ottanta per cento sanno leggere e scrivere e dire scusate
Quello che avete fatto in questi cinque anni compreso il controllo della dinamica salariale
Compreso quello o cominciando da quello
Della tutto rimesso in discussione perché c'è un problema libico con l'altro
In Europa non si entra diceva ma non si entra ma ora
Io lo so che uno da poca polemica non mente cioè può parlare di tutto ma io non riesco a immaginarlo onestamente saldo le battute che fanno i titoli non riesco a immaginarmi un politico e meno che mai un dirigente politico
Che possano mentre abbiamo la mano sulla maniglia l'Europa il ventisette marzo certo in esame a maggio quello definitivo
Anche solo parlare di crisi io un atto destabilizzante
Non parla che non esiste ma anche solo dire che esiste l'ipotesi significo attendere tutto no tutti noi perché lo abbiamo fatto fino a ora
E il Consiglio di non è un problema di un partito comprovi non è un problema di un partito con Prodi e il problema del dispetto innanzitutto dei lavoratori e pensionati italiani che per realizzare la condizione di marzo pepare metterei sia all'Maggio hanno pagato pagato abbiamo pagato
Questo parlare di crisi di quale crisi si parla di quale Paese si parla
Oppure diamo una mano agli esaminatore abusivi che un giorno sì e l'altro pure ci spiegano perché non abbiamo le condizioni abbiamo lavorato per nulla per nulla
Allora
Rimettiamo i piedi per terra
Rimettiamo i piedi per terra e non ci facciamo prendere la mano
Io mi scuso pure per la foga
Io ho usato
Che non era un'accusa per qualcuno ma era il bisogno di ritrovare un senso di responsabilità per tutti quanti noi ogni tanto
Parlare per quello che si vuole rappresentare l'Italia
Non parlare per avere qualche titolo da qualche parte ci farebbe bene a tutti soprattutto in fasi delicate come questi in cui la transizione
Politica sociale economica può dare immense opportunità a ciascuno di noi o può portare grandi
Problema ciascuno di noi dipende
La nostra capacità di stare coi piedi per terra
Non rinunciare a nulla delle non si vede ma stare con i piedi per terra
E questo è una fase
In cui si volteggia troppo
E spesso si volteggia senza sapere dove andare
Non abbiamo cercato di dare
Una direzione di marcia nell'ambito nostre possibilità nelle nostre dimensione con la nostra modeste
E anche
Nel rispetto del nostro ruolo piedi per terra consapevolezza buonsenso
Elasticità
E se si adottano queste corse da lunedì
La temperatura ritornerà alla dimensione giusta ed è il corpo umani
Il lavoro il lavoro lavoro certamente non abbiamo detto lavora in Italia lavora in Europa
Il lavoro
Che per noi l'ordine cosa molto semplicemente qua grande
Consapevolezza e praticità
In Italia c'è un programma Boro
Dodici virgola uno per cento disoccupati lo sappiamo
Ma non è che c'è un'Italia uniforme sul problema lavoro
Quando si parla del lavoro in Italia
Si parla della questione dei giovani nel Mezzogiorno
Si parla
Di un numero incredibile
Incredibile per una società ricca come la nostra incredibile
Di giovani e meno giovani ma soprattutto delle giovani generazione donne e uomini che questo lavoro non cenammo e sappiamo perfettamente che seccato una terza generazione dire se giovane non ancora anzi anni
Che non hanno conosciuto il lavoro più ormai perdono la speranza di conoscerlo
Il problema del lavoro in Italia è un problema che si chiama quella parte d'Italia che per convenzioni chiamiamo mezzogiorno
Se questa è la verità
C'è un problema politico
Viene assunta questa realtà come obiettivo di primario interesse nazionale
Se questa è la verità
Esista una priorità nell'azione politica quale può essere deve essere quella della unificazione economica sociale produttiva
Dall'azienda italiana queste sono domande
Anche se mantiene la risposta è semplice che ciascuno possa capire
Non è una risposta semplice
E io l'ho ucciso perché dietro la battuta c'è una verità
Non è la risposta è semplice
Quella di ministri che parlano intenzioni in dialetto non è una risposta a Bossi
E forza possibile deve né dal governo con il teste presente Consiglio che parli italiano
E capisce che la ricreazione è finita
In Italia non c'è mai stato un problema lega per lo meno per me
E anche le verità scissionisti o alla fine si infrangono contro realtà perché è una minoranza prepotente e basta Ida c'è un problema vero dei grande possibile tensione sociale di enorme tensione sociale
Risate il problema disoccupazione nel Mezzogiorno il problema
Il problema della realtà produttiva nel Mezzogiorno il problema bella e nuove generazioni dal Mezzogiorno
Non ci stanno Masanielli
Che Elia Itza no e li guidano
Perché sono giovani lavoratori che hanno fiducia nel sindacato
Ma attenzione se non si comincia andare alle risposte vere
Questi giovani che ora non hanno fiducia nel lavoro
Potranno non avere più fiducia nel sindacato
E a quel punto a quel punto i problemi sociali oltre che politici potranno essere terribile
Viene quindi risponde
Rispondere subito conoscendo
Anche l'esiguità dei nostri mezzi
Non c'è un Paese ricco
Ma dobbiamo continuare nell'opera di risanamento di risparmio
Ma dobbiamo smetterla una politica esclusiva di bilancio che oltre a realizzare il rigore
O alla fine si attua impedendo ma spesso anche per investimenti produttivi
Allora il rigore il rigore come mezzo e non come fine
Il risanamento come condizione e non come patologia permanente del sistema
Queste sono essa e il Governo dei risponde
Deve rispondere in italiano
Non in Veneto né in altri dialetti in italiano deve dispone
Perché le prime risposte dobbiamo dare noi
Gli emarginati deboli giovani
A Roma ma non ho al massimo una cartolina o alzano un cartello ma con non ci vanno tutti i giorni
I nostri gruppi dirigenti in Italia nel Mezzogiorno nelle fabbriche in crisi dove c'è la disperazione tutti i giorni debbono rispondere a qualcuno
E non possiamo continuare dicendo vi assicuriamo che ci impegniamo
Allora Cuesta
E l'unità
L'unità sulla necessità del lavoro che possiamo fare come non c'è bisogno di minacciare niente
Non c'è bisogno di proclamare o minacciare
Guerre
Noi di solito quando arriviamo alla conclusione della lotta lo proclamiamo e poi informiamo
Non lo sappiamo già da prima
Quindi non c'è un problema se fare o non fare la lotta si sciopera contro o di non si queste cose non esistono se non nella
Fantasia di tanti analisti improvvisati da noi c'ha realtà semplici semplicissima
Questi sono i problemi
A questi problemi bisogna rispondere secondo le possibilità che abbiamo ma rispondervi da subito e partire da subito
Se questo non avviene
Noi sicuramente sicuramente
Non possiamo più limitarci a fare comunicati dovremmo fare atti ma sola quel momento e solo in quella condizione che abbiamo già verificato
Abbiamo verificato ritardi la natura dei ritardi dove non si sono spesi soldi perché non si sono spesi soldi
Perché si sta creando questa nuova grande illusione
Dei patti territoriale dei contratti dare li abbiamo raggiunti da patti tutta abbiamo tutte le carte
Perché vere e pretendere
Risposte chiare non equivoche e a partire da domani se non ci sarà
Insieme e solo insieme decideremo che cosa fare non abbiamo bisogno di minacciare nessuno
I deboli minacciano
Noi siamo forti
Non siamo il sindacato né più forte al mondo in tutto il mondo non c'è un sindacato forte come quello italiano e non c'è un sindacato influente come dell'italiano siamo influente su tutto per la miseria ma è una cosa
Fare investire per il lavoro sotto tutto abbiano influenza su questo
Su questo non riusciamo non riusciamo a essere incisivi e decisivi
Bene vediamo se ci riusciamo
Prossimamente
Noi
Abbiamo concluso
Questi il nostro congresso
Abbiamo concluso questo congresso credo che abbiamo fatto tutto un grande lavoro un grande lavoro preparatorio
Congressi di tutte le strutture
Che hanno indotto impegni documenta in una direzione di marcia da Will nell'unica direzione possibile della UIL che presidia non informa militare ma informi reale
La il riformismo
In Italia
Abbiamo fatto il congresso per le riforme
Anche
Sì è ancora limitato e ci scusi se il circuito interno all'organizzazione il congresso le forme commesso per l'Europa
Il congresso dell'unità
Per la costruzione dell'unità
Abbiamo creato individuato l'aria progettuale del riformismo moderno
Del riformismo per l'euro l'aria che ci appartiene
Storicamente culturalmente di cui facciamo parte e all'interno del quale operiamo
Come i sindacalisti e in qualunque altra forma
Questo è il nostro patrimonio genetico
Che ci porteremo ovunque il riformismo moderno le migliori tradizione del riformismo moderno italiano europeo
Portiamo valori
Valori
Chi portavalori che è convinto dei propri valori della propria tradizione dalla prova cultura non ha paura di nessuna sfida
Anche sulla questione dell'unità
Non è un'esibizione muscolare non è una sorta di rapporto numerico oltre a uno due a uno mezzo a uno
Se fosse così non è cominceremo nemmeno discuterne
Quasi date costruita sul progetto costruire
Beh da quando conosco gli alla Willy ormai la conosco da tantissimo tempo c'è una cosa
A cui non abbiamo mai rinunciato mai nemmeno nei momenti dei più bassa tensione nazionale mai
Non abbiamo mai rinunciato al primato progettuale
Non abbiamo mai rinunciato al primato politico non sindacati italiani
Questo c'era il
Questo c'è oggi e un'ambizione ma per noi è anche una pratica a volte ci riusciamo di più volte ci riusciamo di meno
Possiamo arrivare in ritardo in una sede organizzativa e spesso purtroppo avviene non siamo mai arrivato in ritardo
Nel definire presente soprattutto il futuro del sindacato
Quindi non abbiamo paura di stili paura vizi che
Che fa diviene cosa muscolare ci sculaccione libici ci metti oggi rendono perché cosa
Noi ragioniamo e produciamo e fin quando ragioneremo e produrremo
Non c'è una sede che ci preoccupa
Non c'è una sede hanno è preclusa ci sono scritti ma noi siamo nati con una sfida allenava con una scritta osteggiato da tutti
Da tutti
E forse più di tutti dagli sfidanti concorrente che allora la CISL
Quindi
Non abbiamo problemi di questa natura chi c'era
L'angoscia
Di un'unità come scrive qualcuno che potrebbe assolda subisce a che cosa
Ma qualcuno ci ha un Sorbello una il cervello che si fa assorbire che cosa si può assorbire di una grande organizzazione con la nostra scuola cosa vorrei sapere cosa si può assorbire quale qual è
Questo potere assoluto in condizione di determinare
La fine di una storia
La nostra storia non finisce
Io sono favorevole alla costruzione dell'unità
Perché è il modo anche per esaltare la nostra storia costruire l'unità
Non c'eri
Un atto una condizione che possa sopprimere
La nostra storia la nostra cultura la nostra realtà le nostre battaglie di tutti i giorni battaglie che a volte sono contro la CGIL contro la CISL lo facciamo tutti i giorni
E va a pensare che una cosa di questo genere
Basta uno che scrive
La UIL soldati è una cosa comica va da destinare una cosa comica la UIL Lauri
La Willy un pezzo dalla democrazia italiana ma che sia sorda democrazia
Ma veramente siamo da comica finale
Ma si parla di costruzioni tra soggetti con una dignità inattaccabile immodificabile con una sto odia con una cultura curata la dizione con gli uomini con le realtà coi delegati con gli iscritti ma di che si fa
Qui sta e la UIL che vuole costruire l'unità
Ma è unita la ville che ancora una volta non accetta non accetta
E protagonista di una sfida
Fatta nel mondo e con il mondo del lavoro
Una sfida lui
Uniti non una sfida ad un signore generico unitario
Questo è il percorso che io
Ho raccomandato una sfida UIL per essere protagonista dell'unità
Una spilla UIL
E spero che non se viene equivoci perché no uno deve stare attento a tutto
Una sfida quella
Per un obiettivo
E poi un impegno che abbiamo assunto di costruire il sindacato unitario
Il sindacato unitario
Con la bandiera cui
Non è la fine del congresso abbiamo voluto
Abbiamo cercato di evitarlo all'inizio
Per evitare che ci fossero interpretazioni maliziose
Nel rapporto fra l'unità
E la realtà della UE la realtà della UIL la data della UILM
Accetta propone
Vuole essere protagonista
Nella costruzione dell'unità
Lo faremo
Con la nostra bandiera
La cambieremo
Perché sia più europea
No perché non ci piace il dorso perché si europea
Riformismo europeo
A Banja da voi
La bandiera dalla quelle che terremo alta
Forse più alto e più diffusa di quanto l'horror mente facciamo nelle grandi manifestazioni
Una bandiera
Che non ammainiamo oggi
E non ha mai miami nessun tratto della costruzione dell'unità
Una bandiera della UIL
Che sarà presente se e quando
Realizzeremo quest'appuntamento unitario la costruzione di questo sindacato unitario
Una bandiera
Per dare un segno visibile che l'unità per la UE non è un problema
E l'unità non può essere per nessuno di noi
Una specie di disarmo unilaterale al contrario al contrario
L'unità entra in crisi se si creano debolezze
Non c'è L'Unità per il bisogno l'unità se fra fra soggetti forti
Noi siamo un soggetto forte
Noi siamo un soggetto presente
Noi siamo un soggetto che ha dimostrato di avere delle idee
Che vuole rappresentare in tutt'Italia
Siamo
Una crisi una famiglia grande famiglia
Di donne
E vi uomini che hanno scelto questa organizzazione dal rappresentare valori
Questi valori
Hanno una bandiera
E oggi
Sarà a partire da oggi una bandiera nuova
La bandiera della UIL che io vi assicuro per quanto ampia lunga dura
Possa essere
La sfida per un grande sindacato noi e nessun'altro riuscirà a farla a immaginare