"Emittenti locali: alziamo la voce! Con Aer, Anti, Corallo per il funzionamento, la razionalizzazione e la riforme del settore" realizzato con materiale tratto dal Convegno organizzato presso il Cinema Metropolitan, Via del Corso n. 4

Si è svolto a Roma presso il cinema Metropolitan un convegno nazionale sull'emittenza locale organizzato dalla R. all'Associazione editori e radio e televisioni
E dall'anti l'associazione nazionale Teleradio indipendenti oltre che dal corallo che il consorzio a radio e televisioni libere locali
Lo slogan che campeggiava in sala era emittenti locali alziamo la voce oggetto di discussione il funzionamento la razionalizzazione e la riforma del settore sentiamo subito però dalla voce del dottor Luigi Barbelli che del corale lo il presidente il perché di questo convegno
Paese da vent'anni vede
Questo fenomeno il fenomeno che dal basso dalla gente del popolo degli ori professionisti per loro ci avevano voglio comunicare sono nati sono anche esperienze di radio sono nate spontaneamente con grande entusiasmo con le migliori intenzioni e è un certo punto una società civile conservare o visto che non l'aveva preceduto questo fenomeno con delle regole dei binari anche minimi di indirizzo a un certo punto perlomeno intervenire per a seguirli seguirle in un ricorso con un sistema di regole secondo me minime ricevendo poi di opinioni che inquadrano questo fenomeno facciamoci che abbia dignità qualche o quanto meno far sì che altri eventi favoriti
In maniera impropria ecco agenzia di Monopoli grandi centri di potere non ammazzino questo fenomeno spontaneo era nato dal basso sono vent'anni non è che ci stiamo dal novanta è venuta una parvenza di legge dal novanta di questa legge cose positive qualcosa c'era a favore dell'emittenza locale non sono state per niente applicate oggi siamo qui ad un momento di svolta sembra in cui si parla finalmente in Parlamento di un assetto complessivo dell'emittenza locale allora diciamo facciamoci sentire facciamo sì che ancora una volta nel momento in cui culturalmente nel nostro parecchi riscopre la dimensione locale come bisogno di identità rispetto a nome della globalizzazione finalmente in questo momento non arrivino altre forze che ci rendiamo espropriare di questo patrimonio
E le forze e i pericoli ci sono ci pensi alla RAI con la sua rete federale se non arriva a precisare dietro sulla rischia di essere il tentacolo di di un potere centralista che che avvinghia e distrugge la la dimensione locale coloro che da venti anni Chiofalo ecco questo non è uno dei pericoli attenti facciamoci sentire siamo un sistema che sia una realtà viva paese che abbiamo il diritto di essere in qualche modo tutelati non perché protetti ma perlomeno forte altri poteri forti
Dell'economia perché hanno potere politico rischiano voi di strangolare questa che è una realtà
E vogliamo subito proporvi l'intervento il primo dell'avvocato Marco Rossignoli che dell'Aer l'associazione editori radiotelevisivi il presidente un intervento che fa un po'il punto della situazione emittenza locale in vista della riforma del settore
Io voglio ringraziare tutte le emittenti che sono intervenute oggi a questo importante appuntamento voglio ringraziare anche perché nonostante le difficoltà delle del tempo le difficoltà anche dei trasporti derivanti dal dal degli incidenti che sono accaduti tutti si sono impegnati per essere oggi qui a questi importantissimo appuntamento oggi è una giornata particolarmente importante per l'emittenza locale infatti io e che a seguito dell'intesa politico operativa tra la r l'anti al Corallo
Che rappresentano complessivamente oltre mille trecento emittenti radiotelevisive locali e quindi oltre il settanta per cento delle emittenti radiotelevisive locali operanti nel nostro Paese
Finalmente l'emittenza locale si può presentare al mondo politico al mondo istituzionale al ministero
Davanti a tutti in modo unitario e finalmente le emittenti locali oggi questo il tema del convegno possono alzare la voce perché signori oggi è veramente il momento di alzare la voce di far sentire la nostra presenza
Noi oggi abbiamo organizzato questo convegno perché vogliamo portare all'attenzione del mondo politico e del mondo istituzionale e del Governo tutta una serie di problematiche
Mentre al Senato sta per iniziare la discussione sul testo del disegno di legge governativo che recherà la riforma del sistema radiotelevisivo che tanto auspichiamo mentre i complimenti o delle comunicazioni ha avviato il procedimento di pianificazione delle frequenze per il settore televisivo e mentre anche l'Authority sta che è stata istituita dalla legge dello scorso anno sta per iniziare ad operare avevamo anche invitato il rappresentanti dell'Authority a partecipare a questo convegno non sono potuti intervenire perché ci hanno inviato una loro comunicazione perché sono impegnati in e sedute continue per l'emanazione del Regolamento ex costituiva la la base operativa per l'insediamento di questo nuovo organo che regolerà la vita del sistema delle comunicazioni
Oggi Aeranti-Corallo intendono affermare l'importanza del ruolo dell'emittenza locale nell'ambito del sistema radiotelevisivo
Un ruolo la nuova normativa di settore deve avere la capacità la volontà e la forza politica di valorizzare mettendo le imprese radiotelevisive locali in condizione di migliorarsi sotto ogni profilo di migliorare anche le proprie strutture tecniche il proprio segnale la propria ricezione
Nonché di sviluppare nuove tecnologie in modo di poter competere sul mercato alla pari di tutte le altre componenti del sistema
Ora in questo contesto e lo vedete dal titolo del convegno noi invochiamo il funzionamento
La razionalizzazione e la riforma del settore
Dunque il funzionamento e la razionalizzazione ancor prima della riforma non perché la riforma non sia importante ma certamente perché importante ancor prima di questa riforma che funzionino con le cose che devono funzionare
E che venga completato quel processo di razionalizzazione del settore che è stato avviato in qualche modo anche in maniera positiva dalle ultime leggi
E quindi mi riferisco a delle precise richieste che sono poi i temi del convegno di oggi su quale chiamiamo a rispondere i politici che sono oggi presenti che li invitiamo a darci delle risposte precise chiare su quelle che sono i temi che noi oggi presentiamo oggi abbiamo con noi anche il sottosegretario vita sottosegretario alle Comunicazioni presidente della commissione parlamentare di vigilanza
Del sui servizi radiotelevisivi onorevole Storace molti parlamentari a loro chiediamo di rispondere sia quelli che sono i temi che oggi presenteremo e di darsi precise garanzie sul futuro dell'emittenza locale
E quindi mi riferisco a tre temi che sono estremamente importanti che stanno a cuore a tutto il nostro sistema il problema delle risorse tecniche cioè l'assegnazione delle frequenze il problema della direzione generale le concessioni autorizzazioni del ministero che è diventato un problema signori è un problema è un problema è uno di quei problemi che forse non fa notizia ma un problema perché coinvolge il funzionamento tecnico-operativo di tutte le nostre emittenti tutte le nostre imprese
Il problema della riforma del sistema radiotelevisivo
E quindi affrontiamo in sintesi poi gli altri colleghi il presidente porta il presidente Bardelli affronteranno anche nel dettaglio di temi di questo convegno il noi oggi chiediamo ai ha il mondo politico al mondo istituzionale presente a tutti coloro che seguono questo sistema chiediamo precise garanzie circa al mantenimento di spazi radioelettrici adeguati per l'emittenza locale
Cosa significa questo vogliamo garanzie precise circa il mantenimento di un numero adeguato di frequenze di canali per l'emittenza radiotelevisiva locale
E su questo punto bisogna fare immediatamente chiarezza per evitare ogni risvolto demagogico
La chiarezza è questa l'emittenza televisiva locale non vuole sostenere dopo vent'anni il caos non vuole sostenere la politica della giungla dell'interferenza
Però l'emittenza locale non vuole che venga vanificato il proprio lavoro di vent'anni
L'emittenza locale un vuole precise garanzie che venga garantito che vengano mantenuti gli spazi esistenti e allora e allora signori bisogna contestare con decisione la pretesa di Telemontecarlo di vedersi assegnare i canali dismessi da te le più al trentuno dicembre del novantasette
Perché questi canali spettano in primo luogo le televisioni locali in quanto Telemontecarlo un soggetto che svolge attività rime a ripetizione di programmi esteri in Italia e perché Monte Carlo peraltro ha già una copertura ridondante rispetto a quelli che sono i canali che sono messi a disposizione la liberazione dei dei dalla dismissione di tele più tre cioè sono canali che coprono le principali città italiane dove Telemontecarlo già illumina con il proprio segnale allora questi canali spettano in primo luogo all'emittenza locale d'altro canto se Telemontecarlo vuole ampliare la propria copertura come ogni giorno ci dice nei propri spot che lo faccia invaso le disposizioni di legge può sempre acquisire canali come fanno tutti gli altri operatori del settore
Se l'emittente televisiva locale vuole acquisire canali lo può fare in base alla legge che lo passo dallo stesso modo anche Telemontecarlo che non voglia avere gratuitamente quello che gli altri invece devono acquistare Telemontecarlo non può pretendere poi
E allora te a è a anti e corallo oggi chiedono che la riassegnazione dei canali dismessi da te le più tre avvenga sulla base di un apposito Regolamento che definisca le priorità
E definisca i relativi criteri e dopo si vada a vedere a chi spettano questi canali
Inoltre oggi noi chiediamo una cosa molto importante su questo mi disse mi mi riallaccio quando dei dicevo non dobbiamo farci coinvolgere risvolti demagogici del problema
Noi chiediamo che vengano immediatamente sospese le procedure di pianificazione delle frequenze televisiva avviata dal ministero delle Comunicazioni
Che prevedono la soppressione di un elevatissimo numero di siti ove sono ubicati gli impianti delle emittenti locali perché quando si parla di piano delle frequenze giusto si parla di un problema molto importante si parla di un problema che le frequenze devono essere regolamentate coordinate compatibili tratte
Che l'emittente che le frequenze devono è devono essere utilizzate del modo migliore
Che deve cessare il rapporto interferenze viale che devono essere utilizzate le risorse che deve essere garantito anche un impatto ambientale che non dia luogo a problemi di inquinamento elettromagnetico
Tutto questo però non deve essere fatto come viene fatto in questi giorni dal ministero delle Comunicazioni
Ora noi non sappiamo molto di quello che sta succedendo perché nonostante che la legge duecentoquarantanove dello scorso anno prevedesse che le associazioni dovevano essere interpellate nelle varie fasi del procedimento in realtà veniamo da prendere quello che succede
Dei documenti che vengono inviate le regioni per le richieste dei pareri in ordine alle ubicazione dei siti degli impianti
Ora questi queste queste notizie che abbiamo la documentazione che abbiamo acquisito da alcune regioni è altamente preoccupante mi riferisco a Lombardia ad esempio dove su quarantadue postazioni televisive ricorrenti ne rimangono solo diciotto
E vengono soppresse dieci importantissime postazioni in via definitiva come le postazioni di Milano piazza Repubblica Miliano grattacielo Pirelli Monte Penice Roncola e tante altre
In Toscana vengono o vengono soppressi addirittura Monte o jolly Monte Amiata e Monte Morello in Abruzzo si parla di Maiella San Silvestro Campo Imperatore si parla di Monte Mario qui nel Lazio
Insomma una falcidia delle postazioni dell'emittenza radiotelevisiva locale
Tutto questo spettino in questo se senza che allo stesso tempo venga pianificata la RAI perché ne sta pianificazione da quel che è dato comprendere prevede una pianificazione darai al di fuori e al di sopra di queste regole
Una pianificazione Arai al di fuori al di sopra del regole che passa anche attraverso il contratto di servizio il contratto di servizio che prevede l'assegnazione alla Rai in via preventiva e al di fuori delle leggi di centinaia di nuove frequenze sia radiofoniche che televisive
E questo non si può certamente pensare di farla pianificazione in questo modo e allora Aeranti-Corallo chiedono oggi che la pianificazione sia quella televisiva che è stata avviata sia quella radiofonica che dovrà essere avviata
Vengono realizzata attraverso una sedia compatibilizzazione tra gli impianti esistenti
Finalizzata a risolvere una volta per tutte signori tutte le problematiche interferenza in atto da permettere a tutte le emittenti di servire in modo ottimale le proprie aree e questa la pianificazione in questo modo e peraltro l'unica strada percorribile dopo oltre vent'anni dalla nostra attività
Ed è peraltro l'unica logica conseguenza a quelle che sono le leggi di settore che senso ha pensare di oggi di poter acquisire una frequenza c'è il giorno dopo ci viene sottratto dal piano di assegnazione delle frequenze ma che senso ha anche per lo Stato
Nel che è contenuto all'interno del disegno di legge prevedere incentivi per la dismissione quando queste e pagare le mette qualcuno che dismette una frequenza
Quando il giorno dopo questa frequenza potrebbe essere recuperata dal piano delle frequenze sono due logiche contraddittorie che convivono all'interno dello stesso progetto di disegno di legge governativo
E quindi questo deve essere superato attraverso questo dicevo questo processo di coordinamento e di compatibilizzazione che peraltro ha già dato ottimi risultati sotto il profilo operativo sebbene in maniera un po'sommare gli ha magari non orga non organizzata spontanea diamo l'esempio da Regione Piemonte che certamente deve essere approfondito valutato deve essere regolamentato devono noi diciamo le le procedure di coordinamento di compatibilizzazione devono essere definite con appositi regolamenti dove la discrezionalità della pubblica amministrazione viene fortemente limitata per evitare disparità di trattamento da Busi
Ma certamente questo è l'unico modo di procedere per arrivare a un assetto distributivo delle frequenze le risorse in maniera equilibrata
E mi riallaccio anche all'altro tema del convegno di oggi cioè chiediamo il funzionamento di quello che deve funzionare perché alla direzione generale delle concessioni autorizzazioni del ministero nostro avviso non funziona proprio nulla
Perché siamo signori a una situazione estremamente grave che qui oggi vogliamo denunciare vogliamo delle precise risposte voliamo Sappo diamo sapere per quale motivo dal mille novecentonovantaquattro ad oggi le il il ministero delle comunicazioni non ha rilasciato ancora a un'emittente locale una conferma di concessione l'atto di confermare in concessione
è un atto che è dovuto e non è neanche discrezionale
In presenza di di cessione di quote la di una società che più del dieci per cento del capitale sociale in quattro anni riguarda la stragrande maggioranza dei soggetti e non è un problema di poco conto perché non è un problema meramente burocratico
è un problema che oggi sta creerà
Ne fra qualche giorno il problema di potere acquisire le le provvidenze dalla normativa su editoria perché il l'ufficio per editoria dalla Presidenza del Consiglio per poter erogare le provvidenze a cui le emittenti televisive e radiofoniche sono ammesse
Deve valutare se esistono le concessioni se queste concessioni sono regolari
E allora in assenza di queste conferme di concessioni queste provvidenze non possono essere erogate e quindi questo non va assolutamente bene
Allo stesso tempo dal mille novecentonovantaquattro a oggi non è stato rilasciato una modifica di concessione
Che degli allegati tecnici cioè tutte le modifiche tecniche che sono state fatte non tengono minimamente conto ogni emittente a un allegato alla propria concessione con impianti che completamente difforme
A quella che è la realtà della situazione radi elettrica un comunque l'emittente opera noi chiediamo anche che vengono immediatamente rilasciate tutte le autorizzazioni al trasferimento d'di ubicazione degli impianti in tutti quei casi che sono previsti dalla legge trasferimenti a seguito dei quali non venga ampliato l'originaria copertura degli impianti
Quest'autorizzazione sono necessari Inca non in caso di trasferimento di sede gli impianti di compatibilità azione
Deve essere anche definita una volta per tutte la problematica dei ponti di collegamento dei collegamenti mobili deve regia Gentile
Abbia inviato dieci anni per avere una legge la legge duecentoquarantanove che dica con chiarezza che le emittenti radiotelevisive l'occhiali per fare informazione per svolgere il proprio ruolo
Possono utilizzare i ponti mobili possono aver regia aggiuntive bene
La direzione generale concessione autorizzazione del ministero due giorni prima dalla della dell'entrata in vigore della legge quando già si conosceva il testo già diramava disposizioni per far chiudere tutti questi ponti di trasferimento
A distanza di quasi un anno dall'emanazione di quella legge nonché vengono continuamente sistematicamente quotidianamente
Messe ai avviate procedure di disattivazione di questi impianti nonostante che la legge preveda che possano operare ci chiedono canoni aggiuntive rispetto al canone di concessione per fare operare questi impianti quando la legge non prevede nulla di questo riguardo
Deve essere anche trovata una soluzione definitiva in ordine alla problematica delle frequenze degli impianti di collegamento perché non è possibile che gli impianti di collegamento dell'emittenza radiotelevisiva locale debbano pagare nelle terre cambiando frequenza ogni giorno
Perché la Ministero delle Comunicazioni continua a sostenere frequenti a al a far cambiare frequenza facendo spendere impianti installazioni ubicazioni
E poi successivamente accorgessi questa frequenza non va bene dovete nuovamente cambiarla e così via
Sono anni che sta accadendo questo questo dove finiva dovesse individuate frequenze precise
Di collegamento per gli impianti privati che siano frequenze idonee per la copertura non vogliamo le frequenta diciassette ventitré Ghz che non fanno che che perché se no cinquanta impianti per fare cinquanta metri noi vogliamo le frequenze che sono quelle corrette per operare in questo sistema
Questi sono i problemi forse che nell'ambito del sistema politico non sono molto importanti però sono importanti per far vivere quotidianamente l'emittenza televisiva locale come diciamo che sono pre io sono prodromici preliminare che a qualsiasi discorso da riformare il settore e vediamo
Anche a quelle che sono le nostre proposte speriamo che il disegno di legge minacciano trentotto su cui dobbiamo dire che effettivamente dopo un ampio dibattito
Che ha visto protagonista di associazione di categoria effettivamente disegno di legge in molti aspetti molti punti è fortemente migliorato rispetto alla postazione ori ore al alla formulazione originaria però certamente gli aspetti come dire negativi contraddittori che permangono
Nel testo di disegno di legge governativo rischiano se non è immediatamente corretti e rettificati di inficiare forte mento tutto il contesto del disegno di legge
E mi riferisco ad alcuni di questi aspetti perché altrimenti dovremmo discutere articolo per articolo tutto il disegno di legge ma certamente uno degli aspetti importanti su cui si basa la riforma riforma che importante sotto certi profili perché afferma il ruolo primario dell'emittenza locale afferma
Il principio della licenza in luogo dalla concessione che l'autorizzazione al posto la concessione anche se poi dovrebbe precisare meglio il contenuto anche giuridico ha natura giuridica di questa licenza però questo è un principio su cui dobbiamo dare atto che è fortemente innovativo
è importante però certamente nel momento in cui accoglie quella che è la nostra proposta di distinguere nel mondo dell'emittenza commerciale tra emittenti che fanno informazione emittenti che fanno puramente attività commerciale
E distingua certo le provvidenze tra lune e gli altri soggetti certamente deve in qualche modo definire con correttezza e con coordinamento perché manca un coordinamento tecnico con le disposizioni di legge sulla normativa sull'editoria quello che il contenuto dell'informazione che le emittenti devono fare anche qui abbiamo impiegato molti anni per arrivare al testo dalla legge duecentoquarantanove che ci diceva che per quotidiano il concetto di quotidianità cui si deve far riferimento la nostra informazione si fa riferimento a cinque giorni a settimana o centoventi giorni a semestre è un principio che poi è mutuato dal dagli editori della carta stampata che fanno riferimento a questo bel principio da sempre ora questo principio viene nuovamente stravolto dal disegno di legge perché nei cinque giorni a settimana i centoventi giorni assieme se si fa riferimento per errore forse speriamo per in questo modo potrà essere facilmente corretto
Solo ai notiziari radio giornali e telegiornali
Ma non ha tutta l'informazione giornaliera per cui signori noi saremo nuovamente costretti a fare informazione giornalmente trecentosessantacinque giorni l'anno compreso il giorno di Ferragosto di Natale e di Capodanno d'Epifania salvo il telegiornale cioè notiziario o radio giornale che possiamo mandarlo in onda per cinque giorni a settimana centoventicinque semestre poi manca completamente un raccordo quando armati al suo editoria per cui paradossalmente le emittenti che hanno diritto alle provvidenza che anche a accederanno al tipo di con di vicenza con obblighi di informazione avranno teoricamente diritto le provvidenze ma in molti casi siccome non avranno altri requisiti previsti dalla magia subito via comunque le provvidenze dove potranno prendere
Questo credo che dovrà essere sicuramente coordinata normativa rispetto al testo farraginoso che è emerso che nonostante tutti gli sforzi che Aeranti-Corallo no portato avanti per cercare di trovare una soluzione in termine tecnico a questa norma
Riteniamo anche su questo credo che il presidente Bardelli riuscì illustra meglio di me questi aspetti non vengono previste misure adeguate per sostenere l'emittenza no profit
E non potendo più diffondere pubblicità perché l'emittente non profit giustamente accettato di distinguere nettamente ruote emittenza commerciale da quella non commerciale attraverso la distinzione tra chi acceda risorse pubblicitarie e chi non accede risorse pubblicitarie debba comunque avere mezzi adeguati di sostentamento non vengono previste norme per la regolamentazione delle procedure di coordinamento di compatibilizzazione utilizzazioni va di elettriche che permettono di pervenire in tempi rapidissimi allo ottimizzazione dell'uso delle frequenze
E viene ed è un altro aspetto molto delicato viene sostanzialmente riproposto la rete federale della RAI cioè la Rete la concessionaria pubblica ramificate diversificato sul territorio
Quello possiamo altro che fare che ribadire la nostra netta contrarietà a questo progetto di rete federale
Se si vuole dare effettivamente un ruolo primario importante all'emittenza locale nell'ambito dell'informazione locale si deve dare anche spazio adeguato l'emittenza locale in questo ruolo
E per cui inserire invece in questo ruolo in concorrenza
Addirittura senza pubblicità che non è un vantaggio per l'emittenza perché le sale senza pubblicità significa una fortissima concorrenza di ascolti se in una telecronaca Lincoln a Radio cronaca di un incontro di calcio
Viene fatta da un'emittente locale con sprecona spot pubblicitari e sponsorizzazioni la concessione a pubblica lo fa senza quale trasmissione verrà mai vista ho ascoltata
Certamente la risposta abbastanza semplice con questo caleranno gli ascolti dell'emittenza locale e con esse caleranno gli investimenti pubblicitari a livello locale quindi se si vuole dare effettivamente un ruolo all'insù all'emittenza locale nell'ambito dell'informazione locale così come sono i principi fondamentali che sono contenuti nel disegno del disegno di legge che apprezziamo allora si deve certamente con non si deve dare spazio al progetto di rete federale
Chiediamo anche che venga finalmente emanato il regolamento previsto dall'articolo dieci della legge quattrocentoventidue materie incentivi a sostegno dell'emittenza
E qui devo dire che non ci possiamo continuare ad accontentare degli ordini del giorno che di tanto in tanto Camera e Senato emanano e approvano per per sostenere questo Regolamento esista una legge del mille novecentonovantatré che stabiliva pochi giorni per emanare questo Regolamento sono passati cinque anni il regolamento non è stato fatto però la Camera dei deputati nei giorni scorsi
Ha emanato ennesimo ordine del giorno che invita il il governo a fare questo Regolamento noi apprezziamo l'ordine del giorno però chiediamo e pretendiamo che venga fatto il Regolamento
Che il che venga garantita dal governo la copertura finanziaria per questo Regolamento che porterebbe nuovi importanti incentivi a sostegno delle mitezza locale
Su questi temi
E vado a concludere chiediamo quindi che venga presa una posizione chiara e precisa
Da tutti i rappresentanti delle forze politiche istituzionali del governo che sono qui oggi perché sono qui oggi presenti
Su questi temi oggi le mille trecento emittenti locali via era anti e corallo
Se vogliono alzare la propria voce vogliono avere delle precise garanzie di salvaguardia delle proprie frequenze di funzionamento del ministero e specificatamente da direzione generale concessioni autorizzazione del ministero
E di una riforma legislativa che favorisca veramente finalmente lo sviluppo dell'emittenza locale grazie
Ecco questo dunque lo scenario scendiamo nel dettaglio Scambra diamo un po'quella che poi è la realtà delle piccole e medie emittenti locali cerchiamo di ascoltare le voci di coloro che si fanno carico poi quotidianamente di queste realtà
E tra i tanti ascoltiamo per primo Pasquale Mazinga che dirige Nuova Rete una realtà locale della provincia di Frosinone fa innanzitutto non abbiamo ancora compreso il ministero cosa intende
Fare a proposito di quei piccoli piccoli piccolissimi impianti quindi è sempre parlare che poi non si è mai riusciti a regolamentare cioè per la copertura del piccolissimo centro perché parlavi di realtà lo Cariolo carissime io posso parlarvi nella provincia di Frosinone dove un territorio che non arriva a cinquecento mila abitanti per essere servita ha bisogno di sette otto impianti quindi ma non di grandissima potenza questo ci porta a dei costi norme per la manutenzione delle delle postazioni adesso con questo discorso legato che volevo stazioni non sappiamo come uscirne fuori perché i costi aumentar noi gli adempimenti burocratici sono quelli che sono mi sembra che dopo vent'anni che operiamo nel settore non ci sia stato una svolta in positivo ecco quindi a questo punto le vostre esigenze pratiche operative di fatto apprezzare innanzitutto maggior rispetto per il mezzo in quanto spesso le emittenti locali non vengono considerate alla stregua di altre
Situazioni informative come i quotidiani periodici e le stesse televisione quando posso assicurarvi che a monte c'è un lavoro costante siamo sopravvissuti in questi anni è proprio fare informazione locale un discorso che per esempio con la mente estraneo alla RAI
La RAI che dice di voler servire tutte tutte di dare di più posso assicurarti che nel nostro contesto qualora non ci fossero le emittenti locali a segnalare le esigenze dei piccoli centri comunque dei cittadini che pagano tasse in qualsiasi caso non credo che potrebbero avere voce teniamo a scandagliare quella che la realtà delle numerosissime emittenti locali rappresentato è qui oggi in questo convegno allora siamo nella siamo sulla Riviera ligure in particolare con radio rivivere musiche Riviera ligure di ponente imponente attenzione cari sezione importante anche per la frequenza esatto anche perché la Riviera di levante estremo levante fa parte dell'asprezza della molto più vicina Toscana chiaramente
E tutti chi ha vinto Maurizio sei di fatto dietro responsabile delle virtù responsabile dell'artista benissimo alla rispetto a quello che si ha detto rispetto ai temi su cui ci si confronta
Fra tutti c'è lo scoglio per così dire bella piano delle frequenze che resta un nodo particolarmente ostico da risolvere Venezia piano delle frequenze fa parte proprio del dell'esistenza stessa delle
Ma quello che vorrei dire io senza essere fraintesa e che sono demoralizza
Sempre di più Teresa vent'anni
Anche perché si va avanti sempre con incertezze
Il ministero che nel si mette d'accordo con Parlamento meglio il Parlamento risulta una legge approvò una legge dopo di che il ministero fa tutt'altra cosa almeno non non c'è chiarezza non c'è chiarezza questa del piano delle delle frequenze penso che sia l'ulteriore falce
Che metterà zero chi non ha l'attrezzatura e per attrezzature intento soldi
Intendo conoscenze intendo patronati politici intendo tutta questa serie di cose non l'attrezzatura tecnica l'antenna l'anti immigrazione per la macchina l'avrei pensato avvelena sprezzatura politica
Nel dettaglio le vostre esigenze pratiche oltre quelle che ai che hai enunciato adesso quindi quali sono di fatto poi le condizioni per poter continuare a vivere e operare così come avete fatto in questi anni nei prossimi mesi nei prossimi anni stante un riordino la condizione umana se vuole avere delle certezze e delle regole che vengono rispettate da con e per tutti per tutti intento ci sono varie che tipologie di emittenti
Enti no-profit emittenti commerciali emittenti di informazione come abbiamo sentito dire al convegno varie tipologie di recente con chi con Diversi anche diciamo esigenze soggetto aspetto ma avere delle certezze oggi qualsiasi tipo di utente anche la bottega anche con tutto il rispetto anche la piccolissima bottega radiofonica come può essere la mia ha bisogno comunque di sapere dove andare anch'io devo spendere mille lire le spendo per quello
Per farvi un esempio abbiamo cambiato trasferimenti già tre volte novecento megahertz chi chi è del ramo sa che cosa voglio dire novecento media sfuggì che sei due cinque tre condizionano possiamo continuare a spendere venti milioni indebitando ci precludiamo risorse indebitandosi per poi continuare a cambiare apparecchio Dino Cosi ascoltatori che mai non sono così compatti tecnicamente cambiare chiaramente voterò investimenti nove speso e nuove sfide senza garanzie non entrate questo evento in altri paesi o in altre realtà o a tal three soggettive di Telecom
Sedi RAI stessa vengono dati dei canali che sono quelli dove gli sopra poi ci si può lavora mentre noi non sappiamo mai dove dove bisogna fare quindi certezza il nostro mondo bisettrice la convivenza parallelo di frequenza come assoluta nella vostra ma io penso che negli ultimi negli ultimi tempi c'è stato sia da parte siamo matura cioè ora io non inutili che ci nascondiamo dietro un dito comunque vent'anni fa eravamo non dico degli avventurieri ci mancherebbe nel senso cattivo del termine però tutti non avevamo passibile di Radio potevamo fare comunicazione se quindi comunque e non eravamo maturi per alcuni colloqui o almeno al di là davamo interlocutori che non parlavano la nostra stima ONU parlavamo lavoro
Oggi penso che sul piatto almeno intorno a un tavolo si posso discutere ecco se non altro un piccolo indizio strangolare ed ha avuto comunque contatti certa avuto contatti stiamo proseguendo contatti chiuderà una delle soluzioni Daniele che c'è anche cessioni prepotenza essere di frequenze veicoli e uno d'sì dei modi per arginare questo mondo di incertezza è emerso in questo
Quindi costretti a fare i conti in qualche modo c'è bene ti ringraziamo e tre mila un buon lavoro
Tra gli interventi più attesi del convegno certamente quello dello Sottosegretario al ministero delle Comunicazioni Vincenzo vita sentiamo cosa ha detto innanzitutto
Mi faccio i complimenti per per una manifestazione come questa
è molto importante
E non era nemmeno così scontata
Riempire questo cinema
Che chi vive a Roma sa un cinema delle grandi occasioni manifestazione quando si dice c'è stata una manifestazione metropolitane poi a domanda si risponde che era molto pieno con alcuni in piedi in genere si dà un segno politico quindi di farci i complimenti molto schiettamente
Credo utile
Per la nostra discussione
Credo dunque che l'iniziativa assunta dalle associazioni corallo anti
Peserà
Nel dialogo
Che si è avviato da molti mesi
Con il governo
Vedete
Fatemi fare solo una battuta
Suoni propaganda verso il Governo però
Vi prego di ascoltarmi su questo punto io per tanti anni sono stato con la forza politica abbia appartengo all'opposizione
Che so cosa vuol dire fare opposizione
So cosa vuol dire guardare qualche metro lontano
Quello che avviene dove si decide
Mi è spiaciuto per esempio che onorevole Storace se ne sia andato
Polemica su questa iniziativa su suoi presunti rapporti con l'Ulivo
Dispiaciuto perché mi sarebbe invece è piaciuto sentire anche la voce dell'opposizione c'è qui l'onorevole Romani che saluto penso che interverrà
Ma dicevo fatemi dire questa cosa avevo perché so cose
L'opposizione
E in questo campo in particolare
Io ricordo dall'opposizione cosa fu la legge Mammì
Come in acque la legge Mammì io me lo ricordo come fosse ieri certo gli anni erano di meno per tutti
Però me lo ricordo benissimo
E mi ricordo la rabbia con cui uscì dal Senato della Repubblica
Quel sei agosto del novanta mi ricordo anche l'ora del giorno e mi ricordo anche il clima di una Roma che in agosto è sempre un po'particolare per chi la conosce con i turisti
Vi ricordo lo sconforto
Per aver assistito a uno dei peggiori atti
A un patto scellerato qualcuno ha scritto credo con ragione
Uno dei peggiori atti
Che negli anni passati siano stati fatti nel campo della comunicazione una legge sbagliata
Una legge arretrata
Una legge
Che ha
Prende terminato come spesso accade in questi casi
Le condizioni anche dello svolgimento successivo
Non per caso
Dottor Barbelli potrebbe insegnarci tutt'la chiesa immagino ai peccati veniali e mortali
Il Seveso ecco
I peccati mortali no credo che si differenzia da quelli veniali perché Poiano delle conseguenze più pesanti ecco quello fu un mortale come peccato altri più veniali quello fu un grande peccato mortale
è un peccato mortale significa in una legge condizionare anche lo svolgimento successivo negativo
è la la vostra vita vissuta che mi è stata raccontata tante volte del viale che mi diceva interverrai io rispetto molto il suo pensiero
Lei dice sempre gli interventi pubblici
Che è vicino a noi quella realtà è un'altra e lo so sarà che la realtà è un po'un'altra ma da quella che mi piacerebbe proprio un'altra un'altra
Perché la verità che noi abbiamo raccolto dopo anni di giungla dopo anni
Di cattivo governo
Dopo anni di messa in pratica della legge Mammì del novanta
L'eredità è stata difficilissima da dipanare e tuttora lo è
E quindi senza fare incaute promesse
Perché sempre stando all'opposizione all'epoca non amavo molto chi stando al Governo faceva incaute promesse quindi non vorrei ripercorrere quella stagione neanche nel clima nel metodo preferisco prendere qualche applauso di meno non prenderne ha fatto mandare via di qui più tranquillo nasce
Vi dico noi abbiamo oggi da dipanare
Una situazione complessivamente difficile interno
C'è poco da fare battute come ha fatto prima
Francesco Storace qui non è l'Ulivo a volere mettere le mani
Sull'informazione
Qui semmai il governo dell'Ulivo a volere mettere finalmente
E la storia dell'emittenza un punto fermo
L'ha fatto con la legge due quattro nove del luglio scorso
Che non fu percorso facile
Ci furono circa otto mesi di puro ostruzionismo strumentale
Sapete bene che in Italia
Esiste anche il conflitto d'interessi non risolto che quando si va poi a vederlo in faccia e non è un seminario di studi vuol dire ostruzionismo per esempio
Quando si parla di emittenza
C'è stata anche
Per tanto tempo una contrarietà
Durissima
All'istituzione dell'Autorità per le Comunicazioni perché avvocato Porta concordo assolutamente con quel suo riferimento alla segreto duecentodue ecco riferimento non era indolore
Le assicuro che cosa non c'è voluto per restituire l'Italia l'autorità per le comunicazioni togliendo dall'esecutivo
Ruoli che erano stati non per caso tenuti all'esecutivo non perché poi l'esecutivo facesse l'esecutivo appunto come dice la parola perché non è non facesse eseguire niente
è stata la storia di questi anni d'autorità fu molto contrastanti
L'ostruzionismo riguardo anche l'autorità comunque la due quattro nove introduce alcuni principi generali cura siamo a un passaggio successivo
Alla seconda parte di questa sequenza
Unitaria
Che la riforma del sistema
Il disegno di legge mille centotrentotto che oggi presso l'ottava Commissione del Senato che dovrebbe riprendere il suo iter in questi giorni glielo di legge mille centotrentotto che contiene una straordinaria novità
Pensata proprio ecco riferendomi sempre a lei che mi diceva la realtà
E le parole spesso sono lontane ed è vero
Non c'erano soldi una novità
Proprio sul terreno pratico dell'emittenza locale nel senso che per la prima volta
E qui però dico la prima volta poi non sempre le prime volte stop ideali però la prima volta capisco anche fare una legge sbagliata ma la prima volta che
Si introduce
Nella tradizione normativa italiana un capitolo autonomo riguardante l'emittenza locale cioè l'emittenza locale cessa di essere ecco uno dei tanti limiti della legge Mammì e delle successive leggi
Cessa di essere una sorta di fardello imbarazzante a qui trovare un posto al sole
Oppure un interstizio da leggere interpretativa mente come sono bravissimi gli avvocati Rossignoli altri avvocati
In questa materia tra le righe
Normative che riguardano fondamentalmente il nazionale
Il duopolio RAI e Mediaset non soprattutto ma diventa invece un capitolo significati poi voi avete critiche ci arrivo tra un attimo per finire
Ci mancherebbe
Avrete rilievi è però però e il disegno di legge mille centotrentotto ripeto per la prima volta c'è un corpo di norme che da dignità dissi sistema e nel sistema ha una coda che si chiama locale che in Italia ancora non esisteva se non nelle note a margine delle leggi precedenti e non è poco
è uno sforzo che abbiamo fatto
Che abbiamo fatto con voi
Avvocato le signori che ha fatto una interessantissima riflessione piena di spunti
E insieme a quello che hanno detto l'avvocato portella
Dottor Bardelli certamente costituiscono per me materiale adesso di lavoro
Come è giusto che sia deve essere per chi al Governo
Non ha detto però una cosa
Tra le tante che ha detto che forse mi aspettavo che dicesse
E cioè che questo testo ancorché
Limita
Ancorché certe
Modificabile ci mancherebbe se non fosse modificata c'è un lungo iter parlamentare
Di fronte a noi
è il frutto anche di una interessantissima discussione che abbiamo avuto in seno alla commissione
Del ministero previsto per legge quattro due due per me è stata almeno un'esperienza molto positiva vi assicuro anche interessantissima sotto il profilo operativo perché nelle tante settimane di incontri con le associazioni abbiamo tirato fuori un testo di cui ci assumiamo ogni responsabilità figuriamoci se io vengo qui a fare il demagogo non è un testo Chiara l'unitarietà la firma di tutti noi
Metto a fare queste
Facilmente diciamo
Così propagandistiche affermazioni però un testo che è stato considerato da tutti voi
Un po'un baricentro positivo cioè un punto di partenza una buona base ricordo le parole che sono agli atti discussione
Poi ogni associazione naturalmente a delle osservazioni
Tra l'altro osservazioni che io ben ho raccolto
Per poterci lavorare e sapete sono anche un po'contraddittorie tra di loro nel senso che ci sono associazioni che hanno una rappresentanza
Più legata accerti SEG menti di emittenti
Altre che invece rappresentano e io rispetto tutti naturalmente ci manca
Altre forme di emittenza di più le radio chi più le televisioni chi più le televisioni più grandi concentrate magari in alcune zone del Paese e chi invece esperiente che abbiamo chiamato a suo tempo comunitarie
Ci sono esperienze molto diverse
Ne non vogliamo fare la media ponderata vedete chi governa non può mettersi a fare
La lista delle richieste metterli insieme e fare una buona legge perché la legge poi non è buona non funziona
Deve prendersi la responsabilità anche a costo di qualche improperi io
Di rispondere all'utile generale collettivo
E cioè trovare il punto che può dare l'hanno vita effettive nel luogo immaginato così
E via a concludere
Rispondendo anche alcuni detenuti pratico abbiamo girato tre questioni la prima
Finalmente all'individuazione di tipologie diverse di emittenti
Non si capiva perché mentre sull'emittenza nazionale o sulla carta stampata era ragionevole discutere in termini di
Emittenti più generalista emittenti più specializzate periodici e quotidiani fra l'emittenza locale si parlava sempre la politica come un una specie di unicum
Indistinto no
Mi sono emittenti che hanno emittenti che era una vocazione più commerciale che vogliono mantenere
Emittenti
Che fine che vogliono fare solo televendite
Emittenti che vogliono invece avere scopi di servizio e quindi obblighi di informazione
Parentesi poi troveremo
La giusta misura avvocato Rossignoli su quanto
Giornate all'anno servono ma però qui lo dico sommessamente o fuori da ogni polemica proprio credette di ma mettetevi d'accordo però perché io io vi abbiamo fatto circa sette testi prima di arrivare all'ultimo e allora stessa attiva una evoluzione io non ho alcun problema mi affido a ragionevole punto di vista delle associazioni che avranno già immagino concordato con le varie istituzioni
In base alle provvidenze eccelsi partire territori è così
Le obiezioni sindacali qual è il giusto non abbiamo preconcetti è un punto risolvibili Sivo
Emittenti dicevo con obblighi di informazione
Emittenti ex comunitarie che ora più adeguatamente vorremmo chiamare non profit e non per stare un po'così alla moda del tempo ma perché esiste una vastissima area di emittenti talvolta anche mittenti
Sì religiose
Ce ne sono esperienze interessantissime emittenti anche molto localizzate magari una comunità luogo
Specifico anche territorialmente definito che giustamente hanno l'ambizione di poter concorrere al pluralismo come gli altri
Quindi non vogliamo negare
Ma semmai aggiungere opportunità
è questo il primo grande tema secondo le risorse
Le risorse nel disegno di legge mille centotrentotto sono ridislocazione complessivamente
Son ritoccare un tema
Molto polemico che vede governo maggioranza e opposizione momento di confronto difficile
C'è è vero un qualche ridimensionamento della pubblicità nell'emittenza nazionale tutta RAI Mediaset e Telemontecarlo infatti in questo uniti nella polemica sì
Cioè un abbassamento della pubblicità nel nazionale ma altro canto vedete come i vasi comunicanti di stima delle risorse se si vuole aprire verso l'emittenza locale insomma in qualche modo quella nazionale deve pagare un piccolo costo sociale
Poi deve pagarlo Rai Mediaset possono guadagnare un po'meno in pubblicità tra l'altro potrebbero vendere i loro scotto
L'oroscopo
A un paletto lievemente ritoccato e non far sì che l'utente magari si veda a Roma
Qua Napoli o a Firenze lo spot in una rete nazionale
Di un'azienda che sta in Piemonte
Che sta solo in Piemonte nati come tanto costa poco e perché deve andare all'emittente allora l'emittenza locale a fare pubblicità va a quella nazionale così lo vedi anche la zia il cognato l'amico
Ha più prestigio quindi riequilibrare il mercato anzi non me ne vogliano i liberisti molto ultrà
Finalmente la pubblicità diventi un mercato oggi non è un mercato è un sistema molto dirigistico in mano a pochissimi
Le risorse nazionali televisive fa nel novantadue per cento del mercato quello sapete cioè con quello con l'otto per cento deve vivere tutto il resto del mondo le circa settecento emittenti locali televisive e le circa due mila radio
Quindi modifica il tema del risorto in questo senso abbiamo sbloccato rispondo un quesito che è stato posto qui
E nei materiali preparatori il famoso articolo dieci della legge quattro due due del novantatré l'articolo che scriveva nello vanta tre che almeno i tre quarti della parte di canone Rai che non va alla RAI che poi sono scattato spettando sono dei quattrocento cinquecento miliardi ecco non è proprio una cosa irrilevante al contrario vanno all'emittenza locale con Regolamento da quando ci siamo insediati tra gli altri problemi abbiamo trovato a che regolamenti per le provvidenze che qui sono stati evocati non c'erano tagliamo sbloccati subito con la Presidenza del Consiglio col professor pari subito per le provvidenze l'ufficio del Garante
Ogni tanto faccio delle parente di un ipertesto ma per concertare maggiore garante non c'è ancora mandato le conferme qui mistero c'entra poco spezza una lancia a favore della mia amministrazione per le conferme il mio ministero non c'entra
L'ufficio del Garante che non c'è ancora mandato le conferme che spettano all'ufficio del Garante
Va be comunque adesso no ma guardate che questo è un dialogo se non è vero ditemi cosa non è vero io me ne faccio carico non adesso però se no facciamo coi
Io sono anche disponibile ad avere notte osservazioni già me ne mandate molte meglio ma anche su questioni specifiche con piacere così mi è stato detto se non è vero io nell'arco di poche ore ecco Barry
E andiamo ad uno sbocco di una
Condizione certo per voi non facile ma aggiungo
Regolamento sull'articolo dieci legge quattro due lo abbiamo fatto da molti mesi il Regolamento voi
Lo sapete
Aspettiamo la registrazione ma a parte le distrazione il problema è
Sblocca are sotto il profilo della previsione finanziaria
Una tale voce di spesa abbiamo scritto il ministro Maccanico ha scritto al ministro Ciampi
Una lettera per espropriare l'articolo dieci sotto il profilo finanziario la volontà politica
C'è e c'è totalmente l'abbiamo anche detto presso la nona Commissione della Camera che ha recentemente votato all'unanimità una risoluzione al riguardo
Dobbiamo costruire le premesse perché era la prossima Finanziaria ci sia questa voce di spesa e l'abbiamo fatto la nostra parte lo faremo anche nelle prossime settimane noi per primi siamo interessati a che ciò abbia una soluzione
Terzo
E ultimo punto del mille centotrentotto la
Evoluzione in senso consortile syndication
Ma anche l'opportunità di mantenere quel locale locale che voglia proprio rimanere sotto anche una certa soglia di Potenza di radiazione
Voglio mantenere le proprie specificità quindi una sorta di pluralismo anche tipologico sotto il profilo dell'aggregazione i dello scrittore c'è molto da innovare io credo anche con coraggio fantasia anzi
Mi auguro che il confronto con voi lo dico ai dirigenti delle associazioni
Possa in che un pochettino uscire
Azzardo questa speranza da un elenco di richieste quelle ci si intende anche con via fax ma ragioniamo anche un attimo sulla prospettiva io non ho detto Bardelli che quando vado in giro vedo delle brutte televisioni ho detto
Che purtroppo conoscendo le condizioni in cui vivono finanziariamente le emittenti so che non è colpa delle emittenti assisto
Quello che diceva lei lo rovescia
A un'altra cosa rispetto a quella che voi mi dite quando facciamo gli incontri e ch'io vorrei i locali locale quando vedo con lo zapping tante TV vedo vedo anche perché sono molto affezionato a questa materia che insomma l'offerta è quella che allora bisogna andare a forme nuove con coraggio fantasia
Autorganizzati indù il lavoro lo Stato deve ritrarsi da queste cose non si deve occupare né di estetica né di tipologia editoriale del solo indicare alcuni principi l'autorganizzazione l'autoregolamentazione essenziale questi sono i punti fondamentali disponibilità assoluta
Però chiudo proprio con questo fu
Nel dargli la nostra disponibilità e il pensiero anche del ministro Maccanico che vi saluta
A dialogare con voi davvero sui diversi aspetti
Li pongo due rigidità due sapete che in un buon negoziato bisogna che gli interlocutori dicano subito come la pensa
Perché se non è se
Davvero si può ragionare su tante tantissime cose migliorare
Sulle questioni no
Una è quella che riguarda il piano delle frequenze
Bisogna intendersi vedete soli dico una cosa non popolarissima
Bene che proprio qui io me la dica
Io non sono d'accordo
Con l'impostazione che è stata data
Mi sarebbe anche facile la sintassi italiana lo permette come sapete di dire una mezza cosa preferisco dirlo cauti più nettamente
Perché vendette per arrivare al risultato che voi avete in qualche modo
Illustrato qui
E cioè la compatibilizzazione la razionalizzazione non lo sconquasso ma per arrivare a quel risultato
Credetemi bisogna fare il nuovo Piano delle frequenze perché se noi dessimo all'amministrazione un input di fare solo una compatibilizzazione l'amministrazione che non decide in base a criteri soggettivi
Ma sulla base di quello che legge nelle leggi né regolamenti
Nelle
Varie circolari
Sarebbe in difficoltà a muovere qualsiasi cosa
Perché oggi una parte significativa del contenzioso
Riguarda proprio
Le compatibilità ricollocazioni sui siti le frequenze ci sono sospensive sospensiva sospensiva ricorsi ai TAR allora per arrivare a un buon risultato di buonsenso
Bisogna fare il piano delle frequenze che in Italia non si è mai fatto adeguatamente o meglio quello televisivo fu fatto e fu messo sotto sequestro dalla magistratura
Con la radio fonico non fu mai fatto
Bisogna farlo davvero nel farlo davvero bisogna tener conto della realtà che si è costruito in questi anni però vedette
Anche qui senza tante
Fraseologia diplomatiche mi stupisco avvocato Rossignoli
Mi stupisco davvero
Che non occasioni come queste impegnative pubblica quindi qui io attribuisco un grande ruolo
Con una certa mi permetta Rossignoli leggerezza
Sia stato fatto un elenco di siti che ci sarebbero non ci sarebbero abbiamo i nella parte del piano come infermeria mi permetta allora no no mi permetta abbiamo come sulla Lombardia
Quando settimana scorsa abbiamo fatto un incontro ufficiale tra il ministero della Comunicazione e l'Autorità per le comunicazioni in cui abbiamo definito un tragitto della pianificazione che a un certo punto avrà e dovrà avere per legge l'abbiamo fatta come sapete un certo impegno la due quattro nove
La consultazione con le associazioni e che oggi è in uno stadio assolutamente imperfetto anche perché molte leggi le italiane molte moltissime non hanno mandato ancora nella conferma nella non conferma dei siti quindi quello che voi eventualmente avete potuto vedere non era né la pianificazione non c'è proprio discussione quello salato terminare una cosa si chiama piano quando arriva la conclusione ma nemmeno un'autorete edificazione perché la Regione Lombardia e tra quelle che non hanno ancora risposto al nostro quesito quindi quella era una bozza lavoro che non teneva conto tra l'altro dei siti RAI non perché la RAI sia in Siria
E i resti di serie B pretesi qiraji previsti dal contratto di servizio dalla convenzione vengono intrecciati a un certo punto della compatibilizzazione un ingegnere quindi potrebbe fare una buona lezione non io a un certo punto quindi siamo a uno stadio del percorso a uno stadio molto in come dire molto primordiale per alcuni versanti questo non per far polemica con Rossignoli non era questa l'intera rete già aperti a reti incarichi Anna quello che io metto in discussione non è la sacrosanta tutela degli interessi
Ostriche ci mancherebbe
Anzi sollecito chiarezza e definizione degli obiettivi che veramente il rispetto degli interessi delle varie parti la democrazia essenziale ma questo punto che è delicatissimo non può essere trattato con questa sciabolata non c'è ancora il piano come si può criticare un piano che non c'è come si può leggere nelle intenzioni
Se il problema è tener conto massimamente
Delle compatibilità buone che sono determinate io sono d'accordo sempre ma è avvocato Rossignoli
Questo diciamoci
Non fare il piano
Io sono sempre contrario perché contro chi non vuole il piano delle frequenze mi batterò sempre perché non fare il piano vuol dire danneggiare pronto l'emittenza media e piccola Carol altre tutele se non il rigore le regole e le leggi
Per esempio su questo punto vedo qui alcuni esponenti agli ispettorati territoriali sto chiudendo
Che saluto peraltro ringrazio per essere qui perché si rendono conto anche dal vivo dei problemi dell'emittenza ieri abbiamo fatto una riunione nazionale con tutti gli ispettorati territoriali del ministero in cui abbiamo collettivamente
Assumendo molti problemi da voi posti dato un in punto di alleggerire la burocrazia Bardelli temi che lei più volte ha sottoscritto sottolineati sono d'accordo alleggerire la pressione burocratica
Rendere tutto più semplice faremo una nuova circolare interpretativa che attenuerà alcune polemiche passate certamente i ponti di collegamento sono gratuiti in
Vado là due quattro nove questa è una piccola ma significativa cosa che è stata in qualche modo lasciato l'interpretazione più varia cerchiamo di fare il massimo come la la legge di Lecce il giro di regime Jo trentotto dice
Per sburocratizzare il sistema L'avvocato Porta riconoscerà che c'è un altro punto di grande rilievo che l'anti poneva tanti anni noi passiamo nel giro di legge mille centotrentotto proprio per sicuro che attizzare semplificare rendere più vicina l'amministrazione alle emittenti passiamo dal sistema concessorio al sistema delle licenze tradotto vuol dire che stiamo svolge soli e quella sistema che dallo Stato un margine di discrezionalità ben più alto il sistema delle licenze invece non proprio l'automatismo un sistema molto più semplice è molto più veloce
Quindi questo punto frequenza sburocratizzazione e poi il tema del lavoro
E questo
Mi pare un punto essenziale il lavoro va tutelato
Il lavoro precario nascosto va portato a regolarità e per questo abbiamo messo quel criterio del numero dei lavoratori poi si può discutere le forme il pacchetto Treu consente anche dei margini la siccità però il punto di principio essenziale bene
Questo mio intervento di lavoro
è un intervento finalizzato a dialogare con voi nella chiarezza
Tenete conto che però abbiamo tutti un urgenza non c'è più tempo
La riforma va completata
Battiamo ci assieme
Dialoghiamo sui punti ancora di dissenso ce ne sono le linee go
Né di posso dire qui non mi piace questo stile no è tutto facile no su alcuni punti dobbiamo lavorare però sento che siamo molto vicini ad un buon testo e spero davvero che questa parte non vedo una contrapposizione governo maggioranza opposizione sia concordata sia un tema che riguardi tutti qui non c'è l'Ulivo o il Polo qui c'è il bene collettivo dell'emittenza
Oppure magari la lega ho visto Bosco che saluto che so che si occupa molto di questi argomenti compassione queste un tema generale dare al Paese
Una nuova forma di regolazione anche per il locale
Blocca al hanno detto alcuni medio alloggi globale e locale sì il locale è come il globale importante per il futuro tecnologico per il capo per il satellite
Il locale va valorizzato noi ci battiamo per questo mi auguro davvero combo coi non contro di voi nella chiarezza
Senza demagogia
Però
Diciamo con molta franchezza con un obiettivo comune davvero fare una buona legge farla in tempi brevi per l'Italia che ha bisogno di un sistema dalla comunicazione più maturo grazie
Così dunque l'incenso vita il sottosegretario alla ministero delle comunicazioni
Il censo vita nel suo intervento parlava di Francesco Storace presidente della commissione parlamentare di vigilanza che era in vita sua e che avrebbe dovuto prendere la parola nel corso del convegno Storace invece abbandonava dopo l'inizio dei lavori il cinema Romano e solo in seguito appunto si capiva esattamente poi la la motivazione resa nota dallo stesso Storace che diceva il governo
Tratta le emittenti locali con la stessa delicatezza con cui Burlando tratta le ferrovie così Storace aggiungeva poi da un anno io critico l'idea di una rete RAI federale sostengo
Che va fatta una crociata contro chi vuole uccidere l'emittenza locale sta a Palazzo Chigi
Le tv locali sconta la corte loro quando manca la voglia di combattimento la voglia di introdurre principi di democrazia dell'informazione ci si riduce a dover pietire qualcosa dal Governo
Bisogna rendersi conto che il problema è la strategia di dominio dell'informazione messa in atto dell'Ulivo e che non viene denunciata qui delle associazioni hanno criticato il Ddl mille centotrentotto salvo poi aggiungere
Che lo apprezzano e da un anno che io rivolgo queste stesse critiche e improvvisamente ci si ricorda
Oggi cui di questi problemi questo dunque rispetto alla polemica
Da parte di Storace
Noi vogliamo però sentire brevemente anche la voce di Giovanna Melandri responsabile Area politiche delle comunicazioni del PDS componente della Commissione parlamentare di vigilanza che si sofferma per alcuni istanti proprio sui contenuti del convegno sulla questione del piano delle frequenze personale lunedì nelle
Nell'analisi fatte oggi al convegno che mi sembrano ecco può servire legittime per esempio penso alla definizione è legge del numero esatto di ore informazione che l'emittenza locale punta
Orientata alla all'informazione debba debba venne penso alla all'impedimento agli acquisti di Prato che è televisivi era parte dell'identità locale in Rai Mediaset ed emittenza nazionale nel senso che secondo me il principe importante quello di rompere con la logica del canale si taglia una nonna vedo il motivo per cui si debba impegni all'emittenza locale e di acquistare prodotti prodotti televisivi e anche di qualità da parte dell'emittenza nazionale non sono invece affatto ad accordarsi su questo esprime una posizione netta dunque spetta l'idea che non sia insomma se viene necessario arrivare alla definizione no abbiano essercene frequenze che fece questa il cuore ed è la della Francia l'azione nella ridefinizione di sistema utopia marinare naturalmente questo piano deve essere scritto tenendo conto delle esigenze della contabilità soprattutto tenendo conto della realtà dell'esistenza dell'emittenza locale oggi già opera
Torniamo ad occuparci del fronte delle radio di chi le gestisce sentiamo Sergio Serafini che è amministratore delegato di radio popolare un nome importante dell'emittenza e colui
Partiamo ancora una volta dal problema del piano delle frequenze me avremmo sentito oggi lei come abbiamo visto sulla proposta di legge c'è un problema necessario è quello della pianificazione alle frequenze
Siamo in disaccordo sul moto col quale il ministero vuole affrontare questi nel senso che il ministero pensa ad una pianificazione di natura astratta come se in Italia non esiste solo vent'anni Historia della radio televisione privata locale e si decidesse oggi di rimettere in piedi questo sistema questo cosa vorrebbe dire vorrebbe dire re per quel che riguarda il ministero scegliere dei siti ideali decidere quante raggi in questi siti ideali quante televisioni ci va non e a questo punto sarebbe il migliore dei mondi possibili in realtà invece la situazione come come sappiamo è diverso ci sono sei seicento televisione un paio di migliaia di radio chiamo si inizia ho fatto investimenti hanno determinato modalità di trasmissione che attualmente sono incasinate e che bisogna compatibilizzare allora si potrebbe partire a differenza di quello che pensa il ministero
Dalla esistente e dunque regione per regione affrontare come hanno fatto in Piemonte manufatti in Toscana la compatibilizzazione tutto questo tenendo presente anche di tutti gli ha per in particolare quelli di tutela della salute come ad esempio hanno fatto il Piemonte dato che questo non lo fanno
Il Governo parrebbe non volevo fare vengono dei sospetti quali sono i sospetti sospetti sono e si voglia affrontare questo tipo di pianificazione fra virgolette ideale idealistico per nella buona sostanza determinare cori determinano a Sesto che preveda poi una buona sostanza la chiusura di più di radio e televisioni locali che non avrà hanno la possibilità di cambiare semivuoti eccetera eccetera eccetera e tutto questo a vantaggio tutte le radio e televisione nazionale in un momento come questo che di fatto è è un momento di particolare delicatezza perché un momento di transizione quali sono le urgenze e quali pericoli sia nello scenario globale sia per la vostra realtà quella di a Radio Popolare
Ma guardi la nostra a nella nostra realtà di Radio Popolare noi abbiamo ovviamente stiamo affrontando una pianificazione delle nostre frequenze cerchiamo di compatibilità con altre emittenti che stanno in giro per la Lombardia per le miglia
Il problema quale e che il ministero invece di favorire questo tipo di cose ci ostacola addirittura ce
Si vociferava si parla di sanzione disciplinari che il ministero vorrebbe prendere nei confronti della proprio organo periferico del Piemonte perché ha affrontato questo tipo di pianificazione primo problema diventa quello di non avere più questi ostacoli da parte del ministero in secondo luogo c'è quest'altro di ferro da risolvere il particolare per quel che riguarda la pianificazione canale televisivo sappiamo tutti che c'è questa dismissione dei canali televisivi di
Tutte le più trenette transitorio è su questo punto la cosa curiose questa che sembrerebbe che ci sia la volontà politica di assegnare questi canali televisivi utili più tre
A un'emittente che in questo caso è Telemontecarlo en passant questa emittenti un'emittente che risulta essere il mittente Maniero quindi vero cioè tre mila euro
Dopo però sembrerebbe strana perché è un'emittente che ripete che dovrebbe ripetere il segnale che viene dall'estero posso partecipare all'assegnazione gratuita di canali tra virgolette locali italiana di questa la cosa curiosi e non per che io sia contrario al fatto che ci sia la necessità di avere il terzo solo televisivi in Italia c'è questo tipo di problema pare affrontiamo il problema allora dei canali terrestri che attualmente ci sono stola abbondante il potere ma il potere Fininvest c'era un vecchio discorso che c'è la riduciamo a due canali RAI a due indicano agli sci mi investe e su questa base se ci potrebbe essere la possibilità di affrontare un terzo e forse un quarto può
E in conclusione rispetto a questa ricostruzione di questo convegno ricordiamo delle emittenti locali alziamo la voce
La R Lantier Corallo a Roma per un convegno nazionale per il funzionamento la razionalizzazione e la riforma del settore per ultimo ascoltiamo l'intervento dell'editore di radio radicale Paolo vigevano
Prenderò pochissimo tempo soltanto per sottolineare un fatto ho sentito l'urgenza di intervenire in questo convegno perché ho sentito ho ascoltato da diversi parlamentari
Se la Semenzato qua non so se è andato via ma stamattina da Rognoni che poi relatore dell'undici e trentotto dell'affermazioni che per un operatore del settore radiofonico televisivo soprattutto se locale
Sono
Raccapricciante
Sapere se la questione della disegno di legge sulla gara per il servizio di traduzione sedute parlamentari e continuo a sentir ripetere
Beh a chi vincerà la gara daremo le frequenze
Il comma come nelle date sul genio ride perché
Beh ci conosciamo da qualche anno
Beh si fa al piano
Allora qua qualcosa di non chiaro
Va assolutamente chiarito e urgentemente soprattutto ora parlamentari che sono membri di Commissione di vigilanza membri di Commissione cultura membri commissioni trasporti al Senato
E qua il
L'equivoco l'indiano del piano di assegnazione delle frequenze continua a essere a vent'anni di distanza
L'equivoco su cui si gioca l'esistenza soprattutto l'emittenza televisiva locale dell'emittenza radiofonica locale e nazionale
Perché è una vero inganno se affrontato in questi tempi che il piano di assegnazione delle frequenze venga sempre
Indicato come il chiavistello per suggellare accorta tra RAI Mediaset e RAI Mediaset TMC tra i grandi gruppi e la chiave per chiudere l'accordo e fissare una data del piano di assegnazione poiché il piano si faccia non si faccia chi se ne frega
Intanto abbiamo risolto nel frattempo il problema e così si fa vanti da dieci anni voluto quanti sono amami otto anni di Mammì
Dapprima andavamo mandavamo però dapprima con Eugenio Italia ottantatré ottantaquattro morì usciti a bloccare un primo piano che era quello RAI di quegli anni
Parliamo di ormai di che quindici anni fa
Il problema è che fine a che si parla di piano come norma e basta
Come data da rispettare
è ovvio che si creano delle contrapposizione assolutamente perverse tra chi come Vincenzo vita viene sostiene il piano si fa tra voi che dite hanno il piano non si fa
E la contrapposizione
è fittizia è una conflittualità fittizia perché Mirko di che cos'è che non si tiene conto qual è l'interesse dell'emittenza soprattutto quella locale quella locale televisiva quella radiofonica ter nazionale e locale
Perché se il piano continua a essere una parola vuota e non si cerca di identificare col a cosa serve quali sono gli strumenti per e quindi si sostituisce la parola piano il processo di pianificazione
Fino a che non si innescano dei meccanismi che vadano verso un processo di pianificazione in cui ciascuno per proprio interesse altrimenti diventa un'operazione violenta nei confronti dell'emittenza più debole
Ho inefficaci totalmente inefficace e questo è quello che avverrà sulla base della due quattro nove per come è stata approvata ma poi soprattutto per altri comportamenti del Governo
Quando da una parte viene approvata una norma che la due quattro nove che più o meno disegna un alcuni criteri di pianificazione
E dall'altra parte si approva un contratto di servizio
Che consegna negli stessi giorni di approvazione della due quattro nove alla RAI il soggetto già dominante nel settore seicento frequenze seicento fra queste prese da privato il prima del piano assegnate alla RAI allora il gioco è sporco il gioco è scorretto in partenza si vuole o una guerra tra emittenza locale e nazionale e Rai
O si vuole che quel piano sia qualcosa di non utilizzabile quindi l'accordo implicito
A cui anche l'associazione da cosa qual è adesso ci sono i si devono sottrarre perché il piano significa hanno il piano sulla carta quello che sembra fatto apposta per non esser mai approvato quando sentiamo le notizie sulla sui primi dati lombardi eccetera uno diceva è quello il classico piano suicida fatto apposta per farci saltare addosso le emittenti e poi dire alle emittenti sono saltate addosso non se ne fa niente
Sembra proprio fatto in quel modo allora o ci si sottrae a questo gioco perverso e si sostituisce al piano la il processo di pianificazione che vuol dire razionalizzazione dell'esistente Marco Rossignoli ha incominciato a enunciare qualcosa Marie bisogna lavorarci son delle tecniche
Nella Mammì c'era già questo prebende ma mi parlava di progetti radioelettrici come necessità come requisito per la presentazione domande
Quella parola è sparito
Progetto radio ritenuti così era se non un progetto radio l'epico di compatibilizzazione radioelettrica con le altre emittenti allora al filone da seguire non si è lavorato mai uso mai destinate risorse da parte del governo da parte del ministero da parte della RAI l'uomo della RAI era fondamentale poteva sviluppare questa attività di servizio invece no l'unico ruolo che oggi svolge e quello di occupare con la complicità del Governo parte del settore
Ponendo in essere degli interessi concreti che avrà un unico risultato quello che la RAI avrà seicento frequenze in più vuol dire praticamente il raddoppio delle reti RAI radiofoniche nelle aree di maggior esteri popolazione questo significa prendo le postazioni RAI si aggiunge a questa la pianerottolo Sat la pianificazione dell'emittenza privata mentre tutte le pulsazioni privati dopodiché la RAI sarà primo soggetto dire ma io il piano ma voglio manco morto perché avrà il passivo interessa che non venga realizzato alcun piano
E allora bisogna uscire da questo indica e non bisogna bisogna sottrarsi
Alle complicità che possono essere chieste anche all'associazione in questa occasione
Bisogna sfidarsi a questo ricatto non volete il piano non lo vogliamo non se ne fa niente risultato chi ne va di mezzo gli unici a poter trarre beneficio del reale dal una pianificazione corretta su prove mitezza più debole non la più forte Seven la pianifica non è corretta però ce se mette a disposizione risorse non se serve soltanto a sistemare e duecento frequenza a favore di Telemontecarlo e stop perché poi queste obiezioni al piano sul piano radiofonico
E dare seicento frequenze alla RAI questi sono gli obiettivi che vengono dati ai due piani a quello televisivo da quello radiofonico allora e inutile vedersi è inutile parlare di undici trentotto se le risorse non vengono messe a disposizione
Però nella norma c'è l'inganno dell'ICI nell'inganno c'è anche il difetto della norma
E qui a fare il piano non ce la faranno per cui i termini della due quattro nove andranno prorogati
Non so se cioè dal disegno di legge del sì al decreto legge allora quella sera
Quella è la sede nella quale incominciare intervenire perché venissi esca da questo meccanismo perverso che continua a essere portato avanti maniera senza grandi differenze dedite ai governi che sono seduti succeduti che al tempo suo compagno maggiore o minore apparenza di efficienza ma con sostanziale incapacità di governo del sistema perché o c'è questa capacità oppure l'emittenza più debole
Sarà sempre al palo sarà sempre in corso quindi il problema è recuperare e le occasioni ci sono adesso perché se dovrà essere fatta la proroga del due quattro nove poco quale che sia lo strumento legislativo in quella sede occorrerà intervenire per uscire da questa sorta di ricatto e quindi sviluppare sulla strada che indicava Marco Rossignoli le forme di applicazione tecnica
Perché si parla di in cui necessariamente occorre partire dalle compatibilizzazione quindi dal meccanismo di con considerazione del esistente perché da quello si parte non si può pretendere di azzerare tutto come era anche l'undici trentotto state attenti misurato ha una caratteristica
Emittenza anno zero sembra come
Rilascio delle concessioni come si si cominciasse da zero e questo è impossibile
E quindi a partire dalle realtà dalle vostre alta la difesa delle vostre realtà passa attraverso un processo di pianificazione
Che passa attraverso le compatibilizzazione tra le diverse emittenti e allora sì che poi alla fine del processo di compatibilizzazione uno può anche a andare a chiedere l'la rottamazione delle frequenze riso di risulta ma da un processo di di compatibilizzazione che prima garantisca gli spazi per emittenti non ma mollate nelle frequenze ve ne comprò poi quelle vengono riassegnate è un meccanismo perverso che farà la stessa fine poi dei da quanti anni è che aspettate contributi meritoria otto dieci
Quanti sono prima fate di pagare i contributi dell'editoria e tutti gli arretrati e poi ricominciare a parlare di rottamazione delle frequenze grazie
E noi ci fermiamo qui con questo servizio di ricostruzione del convegno nazionale organizzato a Roma al cinema Metropolitan dalla Ar associazione editori a radio televisivi
Dall'anti l'associazione nazionale Teleradio indipendenti e dal corallo che il consorzio radio televisioni libere locali li abbiamo proposto solo alcuni degli interventi che hanno occupato gran parte della mattinata così come alcune interviste con i presenti tra i quali alcuni titolari di emittenti locali