"Crimini contro l'umanità, crimini di guerra, genocidio: l'istituzione del Tribunale Internazionale Permanente nel 1998" organizzato da "Non c'è pace senza giustizia" presso la Sala delle Stagioni dell'Università Aperta (Via Emilia 25)

Ma quale è necessario che io compia oltre al benvenuto a tutte le autorità civili e militari
Alla senatore in Tanzania all'onorevole dell'Alabama
Devo fare i ringraziamenti particolari alla presidente del consiglio Aldo la canna che era presente il comune in quanto il sindaco questa mattina non è potuto essere presente
Ringrazio anche molto vivamente Isidoro Palumbo senza il quale sarebbe stata praticamente impossibile una così completa organizzazione i dato che come al solito si comincia sempre un po'in ritardo
Dire che passiamo subito la parola alla al Presidente del Consiglio che porterà i saluti del comune di Imola che sempre in queste iniziative ha concesso il suo patrocinio ed ha dimostrato sempre una notevole sensibilità
Prego
Grazie
Tutto
Un benvenuto a chi non è di Imola
Che partecipa a questa giornata così importante e così significativa io il piacere e l'onore di portare il saluto del comune di Imola del suo sindaco e di tutto il Consiglio comunale
Imola è una città aperta a queste iniziative è una città che sa entrare nella sensibilità dell'argomento che voi oggi qui trattate e una città che si è data da fare
Il dottor pezzi che l'organizzatore di questo convegno
Può testimoniare anche rispetto alle iniziative che sono state fatte
Proprio qui ad Imola con l'istituzione di cui responsabile
Nel momento in cui parliamo
C'è una guerra in corso nel Kosovo
C'è una guerra civile in Algeria
C'è una situazione di turbolenza
In vasti scacchieri mondiali
C'è uno stato di oppressione
E confronti delle donne soprattutto nell'Afghanistan
E ovunque volgiamo lo sguardo
Vediamo che esistono situazioni
Sopportazione di insofferenza
Credo che
Do questa questo stato ci debba far riflettere arriviamo un'epoca
In cui si pensava che non esistessero più
Conflitti di questo genere con un dovessero nascere più conflitti di questo genere che superate determinate barriere ideologiche
L'umanità Posse potesse rivolgere a se stesso nuovo modello di vita nuovo modo di convivere un nuovo modo di essere civili
E invece vediamo che le barriere le vecchie barriere ideologiche sono state sostituite da altre barriere
Forse ancora più pericolose
Forse perché
Non più difese da
Eserciti armati costituiti
Con tante divisioni
Ma le tante divisioni si sono spostati su altri fronti su altri fronti di battaglia
E quindi non per questo meno pericolosi
Vedo con piacere che in questa sala sono presenti rappresentanti forze dell'ordine ma tanti rappresentanti delle forze armate
Significa devo dirlo con molto piacere
Il nostro la nostra struttura militare
E invece una struttura militare che ha fatto grandi passi verso l'acquisizione di questa mentalità
Che la forza ove necessaria deve essere utilizzata per fini di pace
Credo che questo sia oggi come oggi il significato più importante
Sia la missione che un paese come l'Italia che un Paese strategicamente situato in
Una posizione di grande importanza
Questa la missione che l'Italia adempiere nella sua
Nella sua posizione di frontiera fra un'Europa ricca Funaro un'Europa avanzata
I paesi del Sud che invece stentano a trovare
Loro limiti loro loro momenti di sviluppo e di ricchezza
Anche in questi movimenti migratori che ci sono possono nascere situazioni di ingiustizia
Allora se è giusto cercare
Elementi di
Regolazione di questi flussi anche per non creare delle aspettative che fatalmente potrebbero sfociare delusioni e portare anche fenomeni
Conseguenti non voluti la criminalità e altre cose noi invece dobbiamo guardare ai movimenti migratori come movimenti di arricchimento
E il tutto in un quadro di grande accettazione di tolleranza tolleranza che deve andare al di là delle sedi al di là del credo religioso al di là del credo politico
Io ricordo ancora che il Comune di Imola si è impegnato fattivamente
Per favorire questo processo di pace ha ospitato convegni
Il Consiglio comunale non si è mai sottratto nel formulare inviti auspici e ordini del giorno e in questo senso consiglio comunale di Imola continuerà a operare affinché Imola
Città dell'Emilia Romagna città dell'Italia sia emblema di un nuovo modo di convivere si emblema di quello che deve essere il binomio pace giustizia a tutti buon lavoro grazie
Mani debba
Imolese non sono va bolognesi
Qui dice insomma speriamo che dopo tanto tempo va bene così quella distanza che quando io ero molto giovane sembra vincolo incolmabile più o meno trenta chilometri oggi si sinora vicina
E quindi il fatto che io sia nato bolognese che Imola non costituisca per me è un handicap
Allora dunque io me ne vi devo dire la verità mi scuso perché siamo arrivati in ritardo ma non è il ritardo non siamo arrivati
Unicamente abbiamo avuto una certa difficoltà a trovare il filo d'Arianna rifarebbe sì fin qui e che in ritardo indubbiamente siamo arrivati
Ma la cosa che
Grande partita anche particolarmente contento in questa mattinata
Ecco di questo a riavvicinarmi in fondo va bene alla mia terra e riavvicinarmi per un impegno
Che io credo essere molto più
Profondo serio e intenso di quello che lo slogan che in fondo poi la denominazione della associazione che io presiedo Non c'è pace senza giustizia
Voglia di per sé significare rappresentare
Indubbiamente
Stiamo passando e vivendo
Momenti periodi in un certo senso travolgenti
Anche se poi in fondo vediamo che i mutamenti come sempre
Tardano avvenire
Essi
Affermano con grande difficoltà
Però bene non vi è dubbio
Che un dato
A noi a me in particolare sembra in particolare di importanza e cioè in fondo la necessità nel momento della globalizzazione nel momento in cui si dice ne parlava prima il presidente e in fondo le barriere ideologiche vengono superate eccetera eccetera eccetera però in fondo
Il diritto in fondo la giustizia
è una esigenza primaria fondamentale
Ebbene dubbiamente
Noi da alcuni anni ci siamo posti questo obiettivo
Quello di riuscire a otto far sì che nell'ambito delle Nazioni Unite
Si affermi il primo tassello
Di giustizia
Penale
E cioè che ci sia un tribunale penale permanente internazionale
Che per lo meno per alcuni categorie di reati
Posso cominciare a dire a tutti i cittadini e cittadini del mondo
Che vi è un momento di giudizio di giustizia che vi è un momento di affermazione della legge che trascende supera bene tutti quelli che sono i confini gli ambiti
Ancora bene particolarmente resistente del sovranità nazionale
è indubbiamente anche a me fa molto piacere
Vedere
Tante persone indivisa
Io sono
Un non violento
Io sono non un pacifista ma un Gandhi hanno da vecchia data
E tuttavia anch'io ritengo di poter dire esilio vuole anche nell'ambito degli uomini in armi
Le armi non violente
Non sono più e non costituiscono più una contrapposizione come quando ancora molto più giovane così affermavamo tentavamo di affermare
Per le prime volte
La nostra avversione
Alle armi come mezzo dissoluzione
Dai contrasti e dalle contrapposizioni ovviamente in ambito internazionale certo la difesa resta un fatto fondamentale siamo ben felici
Di essere in un paese in cui bene
Pone anche in questo campo
Delle connotazioni ben diverso
Allora
Signor presidente signori signori amici
Sono particolarmente lieto
Di trovarmi qui a Imola
Città che ho particolarmente a cuore
Per inaugurare
Questa serie di seminari al nord sul tema del tribunale internazionale permanente
Altri già ne abbiamo fatte
In Italia
Mezzogiorno Palermo il primo
La mia generazione
Che ha vissuto gli orrori dell'ultima guerra mondiale
Sa cosa vuol dire il sogno di un diritto umano comune a tutti e superiore a quello degli Stati
Di un diritto naturale superiore ai diritti positivi
Di un diritto super legale
Un delitto superiore alle leggi che affidarsi al diritto internazionale di progresso e l'affinamento di convenzioni umanitarie
Per un destino dell'Unità migliore
Oggi i problemi giuridici della Corte permanente sembrano superati
Ma alcuni internazionalisti non ne riconoscono la collocazione nel campo del diritto internazionale
Concepito come estraneo al concetto delle responsabilità individuali
Che sono alla base dei processi e delle incriminazioni penali
Oggi prevale il problema della realizzazione effettiva di questa giustizia
Ed è la sua efficacia
Dall'istituzione di un organo che deve essere permanente e precostituito
Presidente signore e signori io appartengo a quella generazione che era già adulta
Quando si per prestavano nel cuore dell'Europa e in Asia
Quegli stessi atroci crimini contro l'umanità
Che in occasione delle guerre trovano maggiore possibilità di essere consumati dietro barriere di oscurità
Di essere coperti dalle insperate Vittorio magari dalle amnistie che erano un tempo tradizionali a guerra conclusa
Quei crimini di guerra deliberatamente dimenticati nei trattati di pace
Come avvenne per il genocidio o meglio per la distruzione come si diceva allora genocidio infatti un termine coniato successivamente
Degli armeni perpetrata dall'Impero ottomano
Infatti il Trattato di Losanna nel mille novecentoventitré
Rimpiazzo quello dicembre del mille novecentoventi che di questo problema si occupava
Appartengo a quella generazione che assistette ai processi di Norimberga di Tokyo
E che vede rinascere in quell'occasione il sogno di un diritto umano comune cioè a tutti gli uomini è superiore a quello degli Stati
Di un diritto naturale superiore ai diritti positivi
Di un diritto super legale
Un diritto superiore alle leggi e che affidava al diritto internazionale all'ulteriore elaborazione dei suoi principi fondamentali e inviolabili da parte degli stati il progresso e l'affinamento di convenzioni umanitario
Sappiamo che ve ne erano già state all'inizio di questo secolo e ancora nel secolo scorso per un destino di umanità auspicabilmente migliore sia nei tempi di pace che nei tempi di guerra
Sia nelle guerre vere proprio in quelle civili etniche e comunque non regolare
Nei conflitti armati
Se pur si può parlare di guerra regolare ma comunque dei conflitti armati potremmo dire sia all'interno dei singoli Paesi per i crimini di oppressione politica sia nei confronti tra l'azione in realtà i tribunali di Norimberga di Tokio pure il primo cospicuo esempio
Di quei tribunali ad hoc che oggi vediamo funzionare con tante difficoltà e con tanta limitazione nel loro impianto nel loro insediamento nel loro operato concreto all'Aja per i crimini commessi nei cucito ex Jugoslavia in Tanzania per i crimini commessi in Ruanda
Ma le differenze per questi due gruppi i tribunali ad hoc balzano all'occhio
Negli anni quaranta ciò che destava perplessità e critiche rifatto essi fossero i tribunali dei vincitori contro i vinti ed era vero
La loro instaurazione così come le punizioni dei crimini infatti erano state solennemente preannunciate nel corso della guerra almeno dal mille novecentoquarantadue
Lo stesso si può dire per la carta di Kochi Illy Tokyo che è del diciannove gennaio quarantasei
Di cui i dubbi sulla loro legittimità e prima ancora sulla loro attinenza agli ideali della giustizia
I tribunali ad hoc degli anni Novanta invece benché partecipi di alcune caratteristiche proprie di quegli anni quaranta presentano altri difetti non solo dal punto di vista del fondamento giuridico
E sono frutto di un assai discutibile interpretazione degli articoli contenuti nel capitolo settimo dalla Carta delle Nazioni Unite che attribuiscono al Consiglio di Sicurezza la potestà
Di adottare misure coercitive nei confronti di minacce alla pace
Violazioni della pace o versione potendosi dubitare fra l'altro e queste sono le frasi dell'ottocentootto e due ottocentoventisette
Dal Consiglio di Sicurezza del mille novecentonovantatré cioè soluzioni successive di due anni e mezzo
All'inizio del conflitto che avevo ex Jugoslavia che l'istituzione postuma di un tribunale penale posso rientrare fra le misure coercitive
In realtà la guerra era ancora in corso e quindi misura coercitiva poteva essere
E se non doveva essere invece inquadrata nella più specifico potere delle Nazioni Unite
Di determinare convenzionalmente leggi applicabili a tribunali aventi giurisdizione e che opportuno ciò che si persegue con la corte internazionale permanente che oggi materia di discussione
Nel corso di questi disegni come è noto la comunità internazionale rimasta silente sul tema di una Corte internazionale penale permanente destinata a colpire sulla base di una vasta convenzione internazionale e di un codice dei diritti ed elementi pene preesistente infranti i delitti contro l'umanità ovunque perpetrati
Nella convenzione sul genocidio del mille novecentoquarantotto vi era un accenno all'ipotesi di una Corte internazionale permanente la cui giurisdizione sarebbe stata regolata in relazione alle giù le giurisdizioni degli Stati nazionali che erano chiamati in linea di principio ad applicare le norme sul genocidio
Ma tali ipotesi aveva finito per restare lettera morta
Tra le ragioni storiche vi è senza dubbio la lunga guerra fredda
Con la sua cortina di ferro e di diffidenza non propizia certo ad accordi internazionali seri e affidabili
Su temi così brucianti che comunque implicano forti restrizione delle sovranità nazionali eseguì esige dalla sovranità rappresenta senz'altro
Il più grande ostacolo poiché le grandi potenze così come alcune potenze minori soprattutto quelli inficiate
Dal morbo del totalitarismo sono desiderosa di salvaguardare i propri militari e le proprie immagini poi vi sono le difficoltà oggettive della materia da disciplinare un esempio è rappresentato dalla lunghezza dei tempi impiegati per definire la guerra di aggressione
Difficoltà di ordine organizzativo inerenti o un organismo complesso è fortemente burocratico come le Nazioni Unite con i suoi comitati le sue commissioni di lavoro le burocrazie centrali e quelle periferiche eccetera
Ho voluto fare questo sms riflessioni
Sul passato per giungere esprimere la mia grande soddisfazione che penso sia condivisa da tutti gli italiani prevedere che l'Italia in questi anni ha fatto onestamente la sua parte
Per la creazione di una giustizia penale internazionale essenziale per la pace come dice appunto il nome dell'associazione che ho l'onore di presiedere Non c'è pace senza giustizia
L'Italia ha fatto la sua parte anche come sede di importanti convegni seminari come quelli che si sono svolti in tutto il mondo organizzati appunto da Non c'è pace senza giustizia e che hanno contribuito alla messa a punto di importanti progetti internazionali
Lo abbiamo fatto portando responsabilmente il nostro contributo fortemente collaborativo
Agli intensi lavori di questi ultimi tre anni presso le commissioni e i comitati ad hoc delle Nazioni Unite e lo faremo organizzando mi auguro degnamente
Altro numerose iniziative durante la conferenza diplomatica del prossimo luglio novantotto destinata a mettere definitivamente appunto il programma di codice e di corte
Cioè non è un duramente un grosso risultato l'abbiamo ottenuto
L'ultima assemblea delle Nazioni Unite ha stabilito di convocare a Roma
Nel giugno e luglio di cui di quest'anno va bene la conferenza diplomatica che dovrà approvare il lo Statuto del tribunale internazionale penale permanente questo era un risultato che fino a non molto tempo fa somma non erano molti quelli su cui
Ci avrebbero scoperti
Noi insieme ad altri anche qui devo dire la verità al governo italiano in questa congiuntura in questa occasione è stato degnamente ben rappresentato degnamente presente
In questi mi impegno in questa battaglia per raggiungere questo obiettivo
E ce l'abbiamo fatta
Ora adesso ovviamente questo è un primo punto
Solo un tribunale penale internazionale chiavi giusti requisiti di indipendenza
Capacità ed efficienza
Può tentare di porre in qualche modo un freno al diffondersi di questi orrori
Tuttavia il voler creare un organismo perfetto
Che nasca con tutte le garanzie potrebbe impedire il conseguimento del risultato
Non si dimentichi che i ritardi accumulati finora sono tanto più scandalosi se confrontati ai tempi brevi intercorsi tra l'epilogo dalla seconda guerra mondiale
Raccordo di Londra il dottor agosto mille novecentoquarantacinque e l'istituzione del Tribunale di Norimberga
L'esperienza di Norimberga poi quella di Tokio scusarci scontino con questo esempio portarono peraltro immediatamente la luce il vizio derivante dalla mancanza di terzietà
Era la parte vincente
A gestire il tribunale
Era la parte vincente che interveniva con tutta la sua forza
Questo era certamente un motivo di turbamento anche perché l'altro fondamentale principio secondo cui i processi penali devono avere oggetto fatti previsti per legge non aveva ovviamente ha avuto la possibilità di essere rispettato
Con ciò non intendo sconfessare il Norimberga e Tokyo tutt'altro anche perché ci hanno indicato i punti deboli di una strategia di emergenza improvvisata
Già all'indomani si disse che bisognava predisporre al più presto un tribunale internazionale per i crimini di guerra
Formato con i criteri che ne garantissero l'indipendenza non più un tribunale dei vincitori ma un tribunale terzo in grande essere chiamato a intervenire non appena si fossero verificate vicende altrettanto gravi
I timori erano così forti che poco tempo dopo sull'esperienza di quei processi l'Assemblea generale delle Nazioni Unite assunse la risoluzione del tredici febbraio mille novecentoquarantasei da allora molto è cambiato
Specie ultimamente con la caduta del muro di Berlino ma di concreti passi in avanti ne sono stati fatti pochi
Nonostante l'impegno di chi si è battuto e si sta battendo con determinazione
Vediamo meglio il tredici febbraio mille novecentoquarantasei
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite prendeva atto della definizione dei crimini di guerra contro la pace e contro l'umanità formulata dallo Statuto di Norimberga
Raccomandando agli stati di adottare le misure necessarie per arrestare i criminali di guerra condannati in base a esso e trasferiti nei paesi ove erano stati commessi delitti loro ascritti
Non meno fondamentale la risoluzione del nove dicembre quarantanove assemblea generale invitava la commissione del diritto internazionale a studiare l'opportunità e la possibilità di istituire un organo giudiziario internazionale
Per giudicare le persone accusate di genocidio o di altri crimini previsti da convenzioni internazionali
Tale Commissione iniziava a lavorare subito con grande impegno tanto dalle o barare in breve tempo un progetto di codice dei crimini di guerra e di crimini contro la pace e contro l'umanità
Ispirato appunto quei principi che avevano dato vita alla cordoli Norimberga
Un secondo progetto sempre da parte di questa Commissione mirava a creare una giurisdizione penale internazionale nell'ambito della Corte internazionale di giustizia
Ma il rischio di indebolire un organismo nato con altre finalità ne frenava ben presto all'attuazione
Ci provvedeva allora nominare un nuovo gruppo di lavoro per la messa a punto di un progetto processuale autonomo
Ma le soglie degli anni sessanta sotto l'incalzare dalla guerra fredda tutto si fermava per riprendere soltanto alla fine nel dicembre mille novecentosettantaquattro
Nemmeno allora peraltro la lentezza veniva meno traducendosi in una sorta di stallo protrattosi fino a luglio del novantuno una volta caduto il muro di Berlino
La commissione del diritto internazionale ricevuto i nuovi via dall'Assemblea generale dava vita a un progetto di Statuto per la Corte penale internazionale permanente con priorità alla parte processuale rispetto quella penale
Infatti la parte del progetto relative ai reati e del luglio novantuno oltre quella relativa alla corte del novembre novanta
Le discussioni si potrebbero sino al luglio del novantatré con il completamento del progetto ma ciò nonostante l'ostruzionismo di molti continuava sotto nuove forme
C'è da fare non ce l'ho e l'utente nascondercelo qui era effettivamente materia questa che pure in discussione
Va bene la
Indipendenza degli Stati
Ha già dovuto un ambito di giudizio di giustizia operativa
Che arrivi all'arresto e alla condanna dei colpevoli
E quindi è una forza internazionale senza una rinuncia
Una parte della sovranità nazionale non è possibile ecco perché la battaglia è enorme ecco perché i tempi sono stati così lunghi ecco perché ancora oggi pannelli sono tanti ostacoli tanti dubitate perplessità
Però per noi è la via maestra se effettivamente si vuole aprire per i figli per i nipoti i tempi non sono tempi rapidissimo una prospettiva di una umanità che sia capace di gestire le proprie e proprio difficoltà
Va bene senza ammassarsi a sbranarsi
Inutili sono questi beni degli ostacoli che esordì nel superare ed è su questo che bisogna raccogliere le energie della gente e dei cittadini delle donne e degli uomini di buona volontà
Non è è un impegno che non appare immediato ma che per me per lo meno per noi è un impegno me ne direi che è prioritario su tante e tanti altri indubbiamente impegni
Direi diciamo pure altrettanto lodevoli è altrettanto importante
Ecco nascere però nel contempo il tribunale penale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia quasi si trattasse di un furto minore di quell'operazione tanto laboriosa anche se inficiato dall'esser nato successivamente i crimini del giudicare esso costituisce pur sempre un primo passo
Dagli stessi presupposti nasce in tribunale per il Ruanda
Una sezione di quello dell'Aja dopo polemiche di esitazioni questo emette le prime sentenze
Mentre l'altro MT primi provvedimenti cautelari
Viene così a porsi il problema delle esecuzioni non meno decisivo perché arrivare a una decisione non essere in grado di attuare il Po il disposto significa non avere concluso praticamente nullo
In ogni caso l'esperienza di questi due tribunali può essere il valido apporto alla discussione sul Tribunale permanente l'esperienza da utilizzare nei suoi lati positivi nei suoi lati negativi
I positivi per adottare negativi per aggirarli ebbene proprio la mancata esecuzione della sentenza resta il lato più negativo basta ad esempio dell'Italia e con il decreto legge ventitré dicembre novantatré
Si era subito Offerta come braccio secolare del tribunale dell'Aja
E poi corso resta contrassegnato più che altro da buone intenzioni purtroppo la libertà di cui ancora gode gore carati
Nonostante la sua condanna sì è stato pronunciato ormai da mesi e nonostante gli appelli del presidente Clinton delle Nazioni Unite è senza dubbio un doloroso un play ma di mancata con concretizzazione
Tutto ciò deve far capire come sia oltremodo necessario trovare la via per rendere efficace la giustizia internazionale evitando che essa si fermi dinanzi a difficoltà di tal genere
è una tappa ecco da compiere per restare coerenti è un'esigenza proclamata i massimi livelli internazionali dal mille novecentoquarantasei
Non si può perdere altro tempo correndo dietro la ricerca di paternità e di maternità
Quello che occorre e creare il più presto possibile un tribunale funzionale alzando al tempo stesso una bandiera il problema è anche d'immagine un tribunale che nasca anzitutto come simbolo
Il tribunale penale internazionale può anzi deve
Diventare un messaggio forte contro il dilagare di crimini efferati ponendosi come barriere
All'inizio soltanto morale ma poco alla volta di concreta operatività e questo il risultato a cui si deve tendere la creazione di un pilastro che abbia un significato giuridico politico e ideale ecco che allora quanti aderiscono all'idea facendo se ne sostenitori fautori
Diventano partecipi di un'operazione di alto livello mentre coloro che ne restano fuori CDEC qualificano è necessario porre questa argomentazione quanti per quieto vivere
Stentano a irrigidirsi nei confronti di chi non si attiene alle convenzioni internazionali
Un'organizzazione forte se alla capacità di isolare chi la indebolisce
Ciò impedirà il convegno di coinvolgerlo nei processi e nell'esecuzione delle sentenze
Ma con lo Stato dovrà uscire
Dalla compagine su cui si reggono delle convenzioni e il Tribunale penale internazionale in altre parole chi non aderisce perde la propria credibilità con conseguente calo di immagine e quanto più alto è il prestigio il prestigio dell'organismo
Tanto Bongiorni risulterà indebolimento sul piano sociale
Politico e morale cui in concorso in incorrono i dissidenti
Una volta che questo ma lavorando sarà nato potrà tornare utile vantare paternità e maternità perché diventerà necessario seguire questo figlio per aiutarlo nella sua crescita
Non basterà dire che gli abbiamo dato vita dovremmo essere in grado di farlo crescere prosperare auguri dunque al tribunale internazionale permanente grazie
Abbiamo una nazionale come prima che non avevano nulla in bianco e Amburgo dagli nulla non siamo nata senza giustizia diffondeva verso l'opinione pubblica italiana questa nazionale a favore dell'istituzione
Io vorrei illustrare brevemente le ragioni
Che ci hanno portato a privilegiare
Privilegia
A privilegiare
Questo ma tardi anche sulla base della sollecitazione professor Benvenuti in precedenza missione nazionale per la diffusione del diritto internazionale umanitario
E questo tema è stato scelto non soltanto per la considerazione di drammatica attualità delle vicende che stiamo vivendo nell'ultimo periodo
Ma anche per ragioni di carattere sostanziale e obiettivo
Innanzitutto tutti conoscono lì
Delli l'istituzione di due tribunali penali internazionali speciali cosiddetti tribunali ad hoc
Sì violenti conflitti nella ex Jugoslavia hanno riacceso in seno alla comunità internazionale il dibattito sull'opportunità di istituire una Corte penale internazionale
Non meno sentita è stata l'esigenza di un'adeguata punizione dei crimini commessi in Ruanda
A queste esigenze la comunità internazionale attraverso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha risposto con l'istituzione di tribunali ad hoc sulla base del capitolo settimo della Carta delle Nazioni Unite in particolare anche poi con riferimento all'articolo cinquantasette quindi organi del consiglio di sicurezza
Quindi due tribunali uno per l'ex Jugoslavia uno per il Ruanda
Su questi tribunali speciali
Si sono espressi in maniera non sempre favorevole le riserve di governi di studiosi che hanno accompagnato le più recenti iniziative assunte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite da quando superata la politica dei veti incrociati
Con la caduta dei blocchi quest'organo è stato finalmente in grado di riacquisire il proprio ruolo originario disegnato dalla carta e in certe occasioni anche di andare oltre
La considerazione seconda e data dall'interesse sempre grande che suscitano tentativi come questo
Di riaffermare e a realizzare sul piano internazionale il principio della responsabilità penale dell'individuo
Superando lo schema classico della responsabilità intero statuale e scavalcando
L'opposto
Della perseguibilità del rapporto Stato individuo organo
La storia conosce tentativi di questo genere o a questo assimilabili dall'incriminazione alla fine del primo del Co del primo conflitto mondiale di alcuni ufficiali tedeschi
Per violazione delle leggi della guerra marittima e dello stesso Kaiser Guglielmo secondo di Hohenzollern per violazione suprema della morale internazionale e della sacralità dei trattati
Operata negli articoli duecentoventisette successivo del trattato di in Versailles
E rimasto peraltro lettera morta a causa del rifiuto dell'Olanda di consegnare il gratis
Ai più fortunati tentativi esperiti in questa direzione alla fine della seconda guerra mondiale
Con i due tribunali per la punizione dei criminali di guerra dell'affetto
Quello di Norimberga istituito con l'accordo di Londra dell'otto agosto mille novecentoquarantacinque fra le potenze vincitrici del conflitto Stati Uniti Francia e Inghilterra e Unione Sovietica e quello di Tokyo
Istituito il cui statuto figurava allegato al bando del diciannove gennaio quarantasei del comandante supremo delle forze alleate in Giappone
Questi due tribunali come tribunali penali intera alleati
Hanno potuto in effetti giudicare pronunciare alcune condanne nei confronti di coloro che si erano macchiati di crimini durante il secondo conflitto mondiale
Si trattava però significativamente di criminali appartenenti ad una sola delle parti in conflitto quella perdente
Sulla base di queste esperienze storiche
Che sottolineano adeguatamente mi sembra la difficoltà di attuare il principio della responsabilità penale internazionale dell'individuo
Sia che se ne affidi la realizzazione a tribunali speciali quali quelli istituiti dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Per far fronte a specifiche e urgenti esigenze in una in alcune parti del pianeta sia da un punto di vista territoriale che temporale circoscritte quindi Jugoslavia Ruanda
Sia che si prospetti al riguardo la competenza di una Corte penale permanente quale quella al cui progetto si lavora da anni alcuni realizzazione lavorano tante organizzazioni non governative
Le difficoltà in questo campo derivano da una pluralità di ragioni tra le quali innanzitutto la circostanza che spesso i comportamenti criminosi individuali rappresenta non sostanzialmente ancorché non formalmente
Si presentano collegati con l'apparato dello Stato sicché il crimine dell'individuo non è che un aspetto o una manifestazione del crimine dello Stato cioè tanto più evidente con riguardo ad alcune fattispecie anche vicine
Fisicamente quali l'aggressione al genocidio
Un'altra fondamentale la ragione e data dalla naturale la riluttanza degli Stati a rinunciare ad una delle più significative prerogative della sovranità quale l'esercizio della giurisdizione penale
Non posso tacere sì tra l'altro che tale trasferimento di competenze dello sta dallo Stato al Tribunale internazionale comporta il superamento di una serie di ostacoli anche di carattere tecnico
Da quelli legati alla garanzia del rispetto di principi irrinunciabili di certezza e civiltà giuridica
A quelli determinati dalla necessità di attuare un coordinamento che garantisca una omogeneità di procedure tra tribunali internazionali e tribunali interni per far fronte alla indispensabile complementarietà
E importante aggiungere
Una nota sull'importanza attribuita
Nella
Nel progetto di Statuto della Corte permanente anche alla tutela dei diritti di coloro che saranno processati e condannati per questi crimini
è una conquista di tutte le società moderne la previsione di processi che rispondano innanzitutto al principio di legalità
Ed è con grandissima soddisfazione che si possono vedere leggendo il progetto di Statuto quante disposizioni siano dedicate alla tutela della garanzia delle persone
Quali che siano le loro responsabilità ormai nel mondo intero possiamo dire nel mondo civile
Almeno non vi è accettazione di condanna che non passi attraverso un accertamento rigoroso delle responsabilità penali
E in questo ambito l'evoluzione del diritto internazionale ha bisogno che all'interno della comunità internazionale si affermi la consapevolezza che ciascun sta popolo ciascun Stato possono spogliarsi di una parte della propria sovranità per collocarle in una sede nella quale i diritti che eventualmente nel proprio paese ci sono già affermati
Possano diventare patrimonio anche di altri popoli senza che sia loro necessario ripercorrere il cammino da capo
La costituzione di un tribunale ad hoc di un tribunale permanente ha nella sua stessa proposta alla richiesta
Agli Stati di delegare parte della sovranità per partecipare attraverso i parlamenti governi ad una nobile impresa quella di sottoporre non solo ed unicamente a Itaca e i tecnici della materia o Fia i magistrati giudici ma anche alla coscienza dei popoli il giudizio sui crimini che offendono l'umanità
Se manca questa partecipazione probabilmente nel diritto internazionale farà passi avanti sotto il profilo della sistematicità delle norme né faranno passi avanti la le stesse coscienza degli uomini
Ogni volta che a fronte di una censura
Non corrisponde il comportamento sanzionatorio per stabilire positivamente il valore della norma si afferma un'educazione negativa come accettazione di comportamenti almeno anche come rassegnazione se non proprio di accettazione ritenendo che di fronte a certi fatti non si possa far niente
Non ritengo che non si possa far niente credo che lo sforzo comune di tante organizzazioni umanitarie alla campagna internazionale per l'istituzione di un tribunale permanente dia il segno che credendoci si possano lavorare per offrire sia gli studiosi che alle sedi decisionali governative che si impegnano a perseguire un risultato il nostro supporto divulgativo
La Croce Rossa ha affidato ai suoi aderenti tra gli obiettivi primari la diffusione del diritto internazionale umanitario
E anche in questa sala ci sono moltissimi appartenente alla Croce Rossa che hanno studiato il diritto umanitario e lo divulgano alla popolazione civile presso le scuole presso le forze armate presto presso le forze di polizia
In poche parole dobbiamo avere la consapevolezza che la diffusione dei principi del diritto internazionale umanitario dei conflitti armati debba farli cogliere nella loro concretezza questi principi
Nel fatto che anche il vivere qui adesso in pace significa poter cogliere che coloro i quali per preparano delitti contro l'umanità realizzare una diminuzione della nostra pace
Che i valori che professiamo e viviamo qui diventino valori universalmente accettati
La nostra consapevolezza e la di virus la divulgazione di cui saremo capaci l'esercizio di coerenza nei confronti di questi impegni internazionali
Potranno sicuramente modificare il comportamento il e l'Indirizzo dei nostri legislatori dei nostri governanti
Anche in maniera da accelerare questo ulteriore passo di civiltà che l'istituzione di una Corte criminale internazionale permanente
Quindi mi pare che il cedere a un livello diverso la nostra sovranità non neghi l'identità di un ordinamento statuale non neghi l'autonomia dei popoli Manzi valorizzi positivamente scelte di civiltà il sistema degli ordinamenti giudiziari nazionali non pare sufficiente alla tutela dei diritti umani
La garanzia del rispetto universale di essi dell'attuazione quotidiana delle norme che li sanciscono
Può essere rappresentata soltanto dall'istituzione di una Corte Criminale permanente nel quadro delle Nazioni Unite indipendente da altri organi delle Nazioni Unite
Che sono la sede naturale per la trattazione dei gravi problemi
E di principi universalmente riconosciuti
Ovviamente bisogna ricordarselo il problema che trattiamo oggi non è semplice perché coinvolge tutta una serie di problemi che abbiamo detto ma anche di carattere organizzativo oltre che di carattere giuridico
Problemi
Che fanno praticamente fa riferimento e che sono motivati fondati appunto da questo comprensibile riserbo degli Stati a spogliarsi dell'esercizio della giurisdizione penale come abbiamo già detto
Però il fenomeno dell'ampliamento della giurisdizione al di là dei confini nazionali
E la delega da parte degli stati nazionali a giudici sovranazionali
è un fenomeno ampio e l'Italia come membro dell'Unione europea già conosce una corte sovraordinata ai nostri giudici nazionali qual è la corte di giustizia del Lussemburgo
E proprio con riferimento quindi sia alla nostra Costituzione che permette imitazioni della nostra sovranità che ha permesso l'inserimento a pieno titolo dell'Italia nell'Unione Europea e quindi nell'organismo comunitario e a riconoscere organi sovranazionali un tribunale la Corte di giustizia di Lussemburgo
Superiore alle nostre
Alle nostre decisioni giurisdizionali questo è già significativo che la strada e aperta
Sarà ancora più libera nel momento in cui
Anche questa istituzione giudiziaria sovrannazionale potrà operare
Infatti questa integrazione da omogeneizzazione degli ordinamenti giuridici nazionali
Previsto anche dal Trattato dell'Unione europea ha recentemente soffermato la sua attenzione all'articolo uno K alla cooperazione giudiziaria in materia penale e che quindi è un un discorso da approfondire anche poi il riferimento ai rapporti tra Unione Europea
Nazioni unite
Voglio quindi dire che le conoscenze le legislazioni si aprono a questo fenomeno dell'integrazione giurisdizionale penale
Ma se l'apertura a questo fenomeno avviene sull'onda anche del desiderio della tutela dei diritti individuali dei singoli cittadini e chiaro che non può non aversi lo stesso rispetto per questi idoli
E lo stesso rispetto la stessa pensione nei confronti di quei fenomeni che intendono tutelare l'umanità nel suo complesso
E quindi la tutela dei diritti dell'umanità per i delitti contro l'umanità in generale
Dei quali l'istituzione della corte per non terminale permanente costituisce l'espressione supporre ma grazie
Ma allora dopo la pausa interverranno durevole dell'altro del Parlamento europeo allora ecco un attimo solo volevo attirare la vostra attenzione sul lato molto lato sinistro
Perché questa mattina ho dimenticato dalla fretta di dirvi che questa serie di conferenze avviene col consenso di tredici Paesi del bacino mediterraneo
Coi quali noi che ha tuttora manteniamo stretti contatti e che sono sempre informati delle nostre iniziative mandano i loro Curio il loro saluto
La pausa e poi riprendiamo
Devo leggere due righe del presidente Poletti la croce rossa che non ha potuto essere presente
Comincia a chiamare
Poletti augura anzi leggo
Auguro il miglior successo i lavori del convegno che anche per la presenza di relatori di grande rilievo ed esperienza sarà senza dubbio
Una ulteriore tappa nell'affermazione del diritto internazionale umanitario e della pace fra i popoli tanto dovevo mi dispiace che Poletti non sia presente ma facciamo finta che ci sia con le sue parole ecco a questo punto se siamo già rientrati tutti io darei la parola all'onorevole Dell'Alba prego
Tutto nel quale tanta parte hanno i rappresentanti delle forze armate e delle forze di polizia
Perché mi pare cercherò di illustrarlo durante il mio intervento
Mi pare che l'attenzione che dimostrate ci onorate della vostra presenza
Qui e ben giustificata proprio per tutte le implicazioni evidenti che questa materia a con i compiti che sempre di più in tema di mantenimento della pace sono affidati alle forze armate di molti paesi fra cui
Il nostro lo sappiamo bene per tutte le operazioni già compiute e e quindi in prospettiva i compiti che attendono questo tribunale sono strettamente connessi con i compiti invece propri della quel di quel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale che è politicamente
Demandato al Consiglio di Sicurezza e poi operativamente evidentemente demandato appunto alle forze armate
Saluto anche e con grande piacere la presenza di tutte le associazioni del volontariato in particolare
Della Croce Rossa con la quale stiamo iniziando un lavoro proficuo non solo a livello senz'altro lì non solo a livello diciamo di questa iniziativa ma di tante altre iniziative che stiamo prendendo in varie parti d'Italia
Proprio perché la croce rossa come tutti sanno è stata un po'all'origine
Dalla guerra di Crimea in poi dell'affermazione di questo diritto umanitario che ha trovato proprio grazie agli sforzi della Croce Rossa
La sua codificazione suo tentativo di così di codificazione e giuridica internazionale attraverso una serie di tappe la più importante di tutte ridente mente
E il corpo delle convenzioni di Ginevra sul diritto umanitario appunto sui crimini di guerra eccetera e che oggi cerca di a vere il suo corollario sanzionatorio vi è un corpus iuris
Ormai consolidato che grazie a questa convenzione grazie a Norimberga ha sancito dei principi di
Diritto internazionale
E di quei diritti che
Devono essere sanzionati
Internazionalmente
A promozione a protezione appunto dei diritti individuali il genocidio crimini contro l'umanità i crimini di guerra manca manca fino a oggi è mancata fino a oggi
L'aspetto che normalmente dovrebbe accompagnarsi a questo c'è una un'istanza sanzionato questo è il compito della battaglia che e spero tutti vorrà Humble vorremmo intraprendere da qui a giugno-luglio sono convinto che senza la una forte mobilitazione dell'opinione pubblica
Non verrà raggiunto l'obiettivo come non era stato raggiunto l'obiettivo di a vere
Una scadenza quale quella del novantotto si parla di questa Corte dal dopoguerra dall'inizio
Della cammino delle Nazioni Unite ma se vi è stata un'accelerazione questa è dovuta a mio giudizio in modo specifico peculiare proprio a questo impegno delle invece non governative
E anche permettetemi
Di organizzazioni che anche se sono non governative sono poi costituire impartito come il Partito Radicale transnazionale cioè dicono di di una serie di persone di e di associazioni in che anno inteso imprimere
Una spenta
Pre esempio fissando chiedendo di fissare una data
Limite questo metodo che balzo c'è balzo in Europa tante scadenze il mercato unico domani la e l'unione economica e monetaria che non si sarebbe fatta se non si fosse fissato primo gennaio novantanove si entra si parte punto e basta ecco sono dei metodi che abbiamo voluto
Come dire imporre anche per questa scadenza per ora siamo riusciti a questo a un grande appuntamento fissato a Roma e quindi con la possibilità che l'Italia sia sede bella se non del tribunale sede della istituzione del tribunale il che nel cinquantenario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che vinte decorre come sapete quest'anno non può che
Riempiti d'orgoglio e di legittime aspettative perché appunto cinquant'anni dopo quell'affermazione di principi che andavano a sposarsi con quello del diritto già
O in o sul punto di essere codificato per quanto riguarda i crimini di guerra attendevano ripeto uno strumento che potesse
Far cessare una delle più grandi ingiustizie dei nostri tempi cioè l'impunità
Alla quale dittatori e persecutori
Stupratori e così via
Beneficiano hanno beneficiato per tantissimi anni e continuano a beneficiarne anche oggi ecco chiudere il capitolo dell'impunità internazionale passare ad un meccanismo attraverso il quale
Questo questo sentimento di ingiustizia
Per il quale appunto noi ci battiamo con lo slogan ed è stato ripreso anche dal dal Santo Padre il giorno di Capodanno per cui non c'è pace senza giustizia significa appunto le senza assicurare quella
Il sentimento ecco che a un crimine
Non può poi non seguire
Ecco uno strumento un meccanismo anche di
Di ricorso che consenta che magari col tempo magari con un processo che necessariamente prenderà del tempo per sedimentare anzi per essere accettato per essere consolidato ma che certamente potrà a termine
Garantire quello io da questo punto di vista prima di entrare nel vivo della materia
Diciamo della corte però un accenno ai tribunali ad hoc lo vorrei fare perché è vero che i tribunali ad hoc
Sono imperfetti che continuano a essere un po'la giustizia dei vincitori tutto sommato nuove di certo quello del Ruanda perché Sissi sono perseguiti come sapete sostanzialmente i dice non si deve come essi vengono chiamati coloro dalla tribù degli hutu che ha è stata all'origine del massacro di oltre mezzo milione se non di più di di rivali e Tuzzi
E quindi vi è una giustizia un po'che colpisce una delle due componenti di quella popolo ignorando totalmente che magari dal novantacinque in poi
Ci sia stata una sorta di bilanciamento purtroppo in corso così come la Lezzi così l'aria è evidente che pur se il tribunale è competente per tutti i crimini viene interpretato quasi come esclusivamente svolto ai crimini molto più efferati molto più studiati diciamo compiuti dalla parte serba con le pulizie etniche eccetera ecco dico però che con tutti i loro limiti questi tribunali fanno sì che oggi Karadzic e Mladić
Noi avremmo voluto vedere anche Milosevic membra in quel in quel gruppetto ma comunque per limitarci a questi due è vero che non sono incarcerati è vero che sono ancora in libertà ma è altrettanto vero che criminali di guerra sono stati definiti criminali di guerra rimangono per la coscienza generale e quindi la loro vita politica loro possibilità di di operare è si è trovata nello stesso momento annullata e sappiamo benissimo che certo Pulse in libertà la loro loro
Ecco
Loro messa all'angolo mi pare altrettanto evidente e quindi con tutti questi limiti non si può non constatare come la funzione di deterrente che questi tribunali possono a vere supera anche la stretto ambito giuridico giurisdizionale e finalmente consente a mio giudizio di fare un grosso passo avanti verso quella fine dell'impunità che costituisce a mio giudizio lo zoccolo duro della nostra battaglia dicevo per quanto riguarda la corsa dell'importanza della presenza a forte presenza
In questa sala delle delle forze armate della cantante le forze armate lo dicevo perché
Tra i punti più importanti che sono al cuore del negoziato tra i punti che costituì continuano a costituire uno dei problemi centrali per per la fine e quindi per la fine di questo per arrivare alla firma del tra dello Statuto dalla contengono e speriamo possa essere fatta durante la Conferenza di Roma la questione appunto del delle della complementarietà Licia fra
Il mantenimento della pace così come si intende oggi
E cioè essenziale
E con interventi
Politici
Volti sia alla sanzione era il caso delle delle bombe e dei missili
E puntati contro Saddam sia nel caso di missioni ma dimissioni in loco di forze di interposizione di forze di mantenimento della pace questo tipo di azione internazionale che quella che conosciamo che ha contribuito in alcuni casi in modo molto efficace in altri meno
A risolvere delle situazioni di conflitto e di guerra
E il ruolo del tribunale è il nodo direi più delicato di tutta il negoziato in corso perché perché è evidente che nel momento in cui noi creiamo una giurisdizione penale permanente dobbiamo opporci ci i problemi sul tappeto sono il ruolo del procuratore
I poteri del tribunale le competenza del tribunale
Le implicazioni fra tribunale procuratore e Consiglio di sicurezza delle Nazioni e quindi andando per grandissimi schemi che cosa intanto sono elementi di consenso il fatto che il tribunale debba occuparsi di tre crimini soprattutto direi quasi esclusivo i crimini di guerra e crimini contro l'umanità il giorno cinque su queste materie
Vi è consenso che il Tribunale permanente in modo complementare con le giurisdizioni nazionali questo non emetto di grandissima importanza che non che va tenuto molto presente in modo ripeto complementare con un meccanismo per il quale il tribunale opera solo quando le giurisdizioni nazionali sono impossibilitata a farlo sia perché inesistenti nel caso del Ruanda vennero letteralmente sterminati tutti tutto Lanza amministrazione giudiziaria di quel Paese oppure sono giù giurisdizioni chiaramente di parte
Ecco in questo in questi casi e solo in questi casi entra
Subentra la competenza del tribunale
Come schema generale poi con casi più particolareggiati per quanto riguarda il genocidio moda
Alcuni Paesi vogliono inserire l'aggressione ad esempio nel nella spera di di competenza del Tribunale soggetto controverso che altri paesi non vogliono primo soggetto di di di conflitto bolla probabile esclusione dell'aggressione che è un crimine
Un pochino molto politico diciamo da concepire e che quindi pone una serie di difficoltà e con l'esclusione però per altri versi proprio per snellire la la materia e fare nasce nel tribunale senza troppi intoppi però con l'esclusione di tanti altri crimini internazionali lesivi internazionali che pure sono fanno parte del corpo di di delitti internazionali ma anche metterli alla competenza del tribunale significherebbe fare non fare partire mai questo meccanismo il terrorismo la pirateria aerea il delitti i commerci internazionali stupefacenti ed altro sono tutte materie che pur se illeciti
Si tenderebbe a escludere proprio per far concentrare il tribunale su questi crimini chiamanti corti Crime cioè i crimini diciamo il il cuore dei crimini
Di competenza del tribunale e su questo vi è diciamo consenso anche se già su questa materia senza entrare in eccessivi dettagli
Le posizioni sono molto divergenti fra coloro che ritengono che se si aderisce alla lo statuto del Tribunale si accetta la giurisdizione
Anche verso i propri cittadini per queste Matei ed altri Paesi che invece ritengono
Che in un certo senso un po'alla carta si dovrebbe poter scegliere a quali delitti è essere passibili di sanzioni e così via con un meccanismo che evidentemente renderebbe molto meno efficace il tribunale ma diciamo che su questo la possibilità di un accordo è più facile e ed è si intravede maggiormente
I problemi che invece sono molto più delicati riguardano il ruolo del procuratore con una un dibattito molto attuale sia a livello internazionale e penso molto al al procuratore Starr e ai suoi e alla sua capacità diciamo di essere totalmente indipendente addirittura di fronte a Presidente degli Stati Uniti ma penso anche al nostro dibattito italiano fra fra il ruolo dei pro quota dei procuratori l'autonomia bella dei procuratori rispetto all'esecutivo e così via ecco il procuratore come può agire il procuratore può agire su sua propria responsabilità e autonomia o può agire solo su mandato su richiesta di uno stato nei confronti di un altro Stato
Di un cittadino ad esempio o solo su mandato del Consiglio di sicurezza questo è un primo grosso elemento di contraddizione i paesi membri del Consiglio di Sicurezza tendono a dire
Poiché siamo i responsabili della pace e della sicurezza internazionale riteniamo che il procuratore Bossa agire solo su nostra bellica
Altri naturalmente contestano questa interpretazione questo è uno dei grossi nomi dire sul tappeto noi riteniamo naturalmente che il procuratore
Debba poter agire in modo autonomo anche se ci rendiamo conto che il Consiglio di Sicurezza muovere motivi per potere avocare a sé delle situazioni per cui un compromesso si si sta delineando sulla possibilità anche pur se il procuratore possa agire in modo autonomo
Ove il Consiglio di sicurezza all'unanimità
Volti che in una situazione
Si sta per intervenire con altri medici e con quei mezzi
Per assicurare la pace e la sicurezza internazionale che sono oggi alla disposizione del Consiglio questo Possa sospendere le indagini eventuali del procuratore fino alla
Risoluzione
Almeno a livello diciamo di stabilizzazione della situazione a livello diciamo locale
Il problema che in e quindi anche su questo tutto sommato per quanto riguarda l'autonomia del procuratore questo può
Sta diciamo
Può essere oggetto di un compromesso più in vista quello che
Invece
è al centro di grandi polemiche soprattutto fra
I Paesi occidentali perché come potete immaginare lo scenario attuale comporta una serie di Paesi fra cui l'Italia determinati ad avere una corte indipendente un procuratore indipendente ad avere uno schema molto con molti poteri per il tribunale fermati poi abbiamo un gruppo di Paesi del Terzo Mondo
Arrestino se non ostili perché ritengono di essere nel libro nero possibile dei gli indagati
All'indomani della costituzione del tribunale e quindi Paesi che pur che in modo più o meno velato sono molto diffidenti su questa istituzione dall'India all'Indonesia la Cina e alla Malesia ad altri paesi
Per i quali vedremo poi durante la conferenza sei aderiranno porranno delle riserve o non aderiranno salvo poi magari nel dover essere costretti io dico in un processo lungo ad accettare come è successo in altre occasioni ad accettare poi alla fine l'istituzione di questa corte
Ma Ingrosso conflitto diciamo oggi riguarda propri Paesi al proprio riguarda noi Paesi occidentali e il rapporto che hanno i Paesi più avanzati che vengono chiamati laiche Mind decantare con i Paesi del Consiglio di sicurezza ed in particolare con gli Stati Uniti con la Francia questi Paesi impongono
Una serie di obiezioni che si possono riassumere in questo concetto nel momento in cui siamo noi
Sostanzialmente non solo a dover assumere decisioni più spinose essendo membri permanenti del Consiglio di sicurezza ma anche spesso a dover mandare i nostri militari nelle operazioni di mantenimento dalla pace come caschi blu non vogliamo che questo ruolo Possa in modo inopinato essere messo in discussione magari compromesso da una tribunale o da un procuratore indipendente che Possa magari mettere in stato di accusa e i nostri militari e comunque
Diciamo arrogarsi
Il diritto di
Di competenza in un in un in un campo nel quale invece stiamo intervenendo come Consiglio di Sicurezza quindi l'esempio un esempio che si poteva si potrebbe fare per rendere esplicita un po'questa
Questa considerazione questa preoccupazione che molto forte da parte di questi Paesi
E il caso che abbiamo avuto sotto gli occhi qualche settimana fa se fosse stata se l'aggressione fosse stata materia di competenza del tribunale un procuratore
Effettivamente indipendente avrebbe potuto perché no di fronte alle minacce di Clinton invocare quasi una una messa in stato di accusa degli Stati Uniti per abuso di di
Di come dire
Abuso di forza o di utilizzo dalla forza
Nei confronti di Saddam considerandola magari non conforme alle risoluzioni dell'ONU e quindi in un certo senso mettere in discussione l'operazione che era in corso
Basandosi su una diversa interpretazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza ecco quindi che
Mi dilungo su questo perché appunto credo possa essere di grande interesse
Per i molti presenti che sicuramente
Queste cose sanno e e misurano noi abbiamo evidentemente la volontà fermissima di andare avanti e di cercare di chiudere il negoziato senza lasciarci trascinare da questo tipo di obiezioni che arrivano quasi a a mettere in discussione la la la la creazione stessa del tribunale certo è che obiezioni di questo tipo devono essere tenute in conto
Perché solo attraverso un compromesso che consenta di a vere all'interno di questo tribunale Stati Uniti Francia Gran Bretagna evidentemente e gli altri membri del Consiglio di Sicurezza paradossalmente la Russia
è molto meno è molto meno diciamo puntigliosa su questo che invece gli altri paesi e i rischi paventati sono appunto che militari impegnati in operazioni di mantenimento della pace possano essere arbitrariamente
Soggetti abile abita mente interamente tra virgolette
Soggetti ma
A indagini
Che De Simoni
E questo riguarda molto i francesi che potrebbe riguardare anche noi meno abituati alla tipo di giurisdizione anglosassone per il quale un testimone può essere interrogato e poi in corso di interrogatorio può addirittura trasformarsi in imputato
Ecco questi elementi
Sono molto presenti e ripeto condizioneranno oggi l'andamento dei negoziati noi siamo convinti che queste obiezioni vadano
Recepite per la loro nel in modo positivo cioè vada vada vada valutato il grado
Di possibile compromesso ma che vada anche molto esplicitato quello che sembra essere trascurato da questo tipo di di impostazione e cioè che la complementarietà della Corte penale permanente
Assicura e diciamo mantiene al primo posto le giurisdizioni nazionali e quindi nel caso ripeto di Paesi di sicura
Impronta democratica dove il i tribunali funzionano regolarmente il rischio che si possano avocare un procedimento sottraendolo al giudice naturale direi
Laddove questa giurisdizione funziona come sarebbe nel caso del dei paesi occidentali mi pare che questo rischio sia molto minore debba con forza essere affermato perché è certamente il uno dei motivi di eventuale malinteso fra le vari impostazione
Quindi i problemi sono molti i problemi sono complessi e Poirier tutta una serie di altri problemi procedurali di insediamento di di giudizio
L'altro giorno c'è stata una una interessantissima sentenza che passava forse un po'inosservata con la quale vi è stato il primo processo di appello del tribunale ad hoc per la ex Jugoslavia
Che ha ridotto la pena tra l'altro di a un con da un condannato e quindi la necessità del doppio giudizio è è garantita così come garantito un altro principio che ci sta
A noi radicali grandissima mente a cuore quello della della dell'esclusione della pena di morte tra le misure repressive previste dal dal dalla corte permanente questo un elemento di ulteriore difficoltà perché evidentemente in molte giurisdizioni specie per quanto riguarda forze armate la permanenza della pena di morte invece invece esiste in molti ordinamenti giuridici se questo potesse essere un elemento
Per
Portare a termine
All'abolizione della pena di morte anche in diritto interno evidentemente sarebbe un grandissimo passo avanti e per da questo punto di vista ci pare che l'esperienza dei tribunali ad hoc e che hanno scongiurato
La l'applicazione della pena di morte debba essere continuata anche nel procedimento di
Di adozione dello Statuto della Corte quindi
Molti sono i problemi dal sedici marzo al tre aprile vi sarà l'ultimo negoziato al New Yorker con
Su tutta questa serie di di punti e molti altri ancora e poi dal quindici giugno al diciassette luglio a Roma si avrà la seduta conclusiva cinque settimane a livello ministeriale speriamo a livello intergovernativo dove dovrebbe essere dato vita a questa Corte ne siamo convinti
Di una cosa siamo convinti che se arriveremo a Roma moltiplicando le iniziative di questo genere
E lì lancio un appello e perché no facendole anche all'interno per esempio di strutture militari alle accademie
Dell'esercito della marina delle altre forze armate
Moltiplicando le iniziative che stiamo conducendo sia con la Croce Rossa che con tante altre associazioni e arrivando ecco a ridosso della conferenza di Roma nella quale per la quale abbiamo in preventivo una una grande grandi iniziative parallele che precedono un po'la Conferenza delle quale magari poi Stefano Palumbo potrà e parlarvi un secondo ecco se arriveremo con questa mobilitazione se riusciremo in Italia come in altri Paesi come abbiamo cercato di fare durante questi ultimi due anni a creare quella mobilitazione lo dicevamo prima nella Bausola che ha consentito per esempio alla convenzione contro le mine anti uomo di essere firmata più per la mobilitazione
Delle a Società Civile potrei dire delle associazioni del volontariato che per un impegno dei governi che magari erano più riottosi ma che si sono dovuti quasi riunirsi in su
Su questa pressione io son convinto che se questo avverrà noi diciassette luglio avremo lo statuto della corte penale internamente per la prima volta non un tribunale dei vincitori sui vinti ma un'organizzazione che a priori si porrà come Baluardo e come difesa di quei diritti individuali per i quali così come funziona la corte europea dei diritti dell'uomo oggi che con tutte le sue i suoi limiti consente a ciascun cittadino europeo di pensare che esiste un giudice a Berlino si direbbe per poter
Intervento rendere giustizia laddove il sopruso viene dalla sua stesso paese dalla sua stessa giustizia ecco che questo sentimento potere trasferire questo sentimento di possibile giustizia a livello internazionale ci sembra il miglior saluto che potremmo fare al ventunesimo secolo questo anniversario della cinquantesimo anniversario dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo grazie
Ringrazio l'onorevole Dell'Alba e sicuramente lo lo conforto sulle prossime future iniziative sempre in materia
Quindi
Dalla campagna per l'istituzione del Tribunale penale internazionale anche in Emilia Romagna siamo sempre disponibili ad attività e ora sicuramente non però la dottoressa Anna Rita avvocato responsabile per l'attribuzione del diritto internazionale umanitario del Comitato centrale e membro della Commissione nazionale ci illustrerà la posizione della Croce Rossa Italiana del Comitato internazionale della Croce Rossa di Ginevra in materia sulla ai grandi
Grazie signora un buon giorno a tutti quanti
A effettivamente sì mi è stato richiesto di esplicitare un po'la posizione nella Croce Rossa nei confronti nella prossima Conferenza diplomatica e nell'istituzione belle Tribunale permanente
Ora chiaramente l'onorevole Dell'Alba ha dato un ampia è chiarissima
Panoramica di quelli che sono i problemi relativi alle negoziazioni in corso e a quelle che avranno luogo nella prossimo e ultimo incontro del comitato preparatorio
Quindi e per a quello che ammette probabilmente resta da fare proprio sottolineare alcuni specifici aspetti
Che ci riguardano particolarmente ci riguardano intendo come Croce Rossa e non esclusivamente come Croce Rossa Italiana ma come Società nazionale che fa parte di un movimento internazionale
Presente
In tutto il mondo e che rispetta gli stessi principi in tutto il mondo ma soprattutto del Comitato internazionale di croce rossa e con altre nazioni Croce Rossa che ha partecipato e continuerà a partecipare alle negoziazioni come osservatore
Al quale è stata data la possibilità di esprimere nel riunioni del comitato preparatorio
Quelle che sono appunto le opinioni del movimento
Innanzitutto vorrei ricordare che
Nel nostro interesse nei confronti dell'istituzione di una simile corte chiaramente deriva anche dalla dal mandato spesso della Croce Rossa
La Croce Rossa nata come ente neutrale che agisce nei conflitti armati per la protezione delle vittime
Ha anche come finalità come mandato proprio quello di garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario quindi di protegge le vittime della guerra anche tramite la la l'
Il
Prevenzione nella commissione dei crimini di guerra
Questo lo fa da
Sia tramite contatti e le la partecipazione negoziazioni di questo tipo quindi a livello governativo
Sia tramite la presenza di delegati che effettivamente lavorano sul terreno e che quindi sono in grado nei singoli conflitti nelle singole situazioni conflittuali di vedere
Se e fino a che punto le Nord la normativa esistente è rispettata
Condannando
Confidenzialmente o in determinati casi anche pubblicamente le situazioni nelle quali si assiste a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario
Perché dico questo perché chiaramente
Un elemento fondamentale bisogna capire mira quella che è la posizione del quella internazionale e della Croce Rossa in genere
è proprio il fatto che la Croce Rossa non è un organo giudiziario non ha competenza conoscere da un punto di vista giudiziario veri crimini commessi
Ma a chiaramente interesse a che questi crimini non vengano commessi o comunque vengano puniti chiari la
L'istituzione di una Corte penale si inserisce in un sistema di garanzie di applicazione del diritto internazionale umanitario
Che è estremamente ampio che prevede garanzie preventive di controllo e successive successiva la commissione del crimine
Ora l'istituzione della della corte penale viene vista da noi non soltanto come una garanzia successiva certamente come una garanzia successiva per punire chi ha commesso un crimine di guerra
Ma anche e soprattutto come garanzia preventiva di dissuasione cioè il potere mai contiamo molto sul potere deterrente
Dell'istituzione di una simile corto sul fatto che si sappia che esiste un organismo precostituito che comunque sarà in grado di di perseguire e di punire i colpevoli determinati delitti che purtroppo per ora vediamo molto spesso
Libera circolare liberamente
Ancora perché il la posizione della Croce Rossa e comunque particolare
Perché molto spesso siamo testimoni sul terreno di questi fatti
E quindi ci si pone il problema di quello che sarà la nostra posizione come delegati internazionale di croce rossa il giorno che una simile porte venga restituita
Quindi fino a che punto saremo obbligati
A a testimoniare
Di fronte ad una Corte penale permanente
Che è un po'difficile insomma da da spiegare da da far capire
Lottiamo tanto perché la Corte ci sia vogliamo che ci sia una corte che condanni
I colpevoli di determinati delitti
D'altro canto non siamo probabilmente così pronti ad andare a testimoniare su quello che abbiamo visto
Quelli che appartengono alla Croce Rossa lo sanno
Ma forse è il caso comunque di ripeterlo per tutti quanti uno dei criteri fondamentali dell'azione della Croce Rossa è proprio la confidenzialità
Non è che si dice che la Croce Rossa dice quello che fa ma non quello che vede
Per cui ed è la base del nostro lavoro sul terreno ed alla base del fatto che possiamo effettivamente poi a essere riconosciuti come neutrali e possiamo lavorare veramente per la protezione delle vittime
Ora fino a che punto potremmo sperare di mantenere
Questa aspetto totalmente non Thrale e di rispettare questo impegno di confidenzialità che ha abbiamo preso fin dall'origine e che manteniamo sistematicamente tutte le nostre missioni
Se poi potremmo eventualmente essere chiamati a testimoniare
Chiaramente è un problema che si è già posto nei tribunali ad hoc ma che si riproporrà anche se sta già riproponendo
Nello Statuto di una corte permanente
Allora la soluzione quale che sia quella che sarà la definì la soluzione al momento non è ancora del tutto chiara
Si può dire che la titolo dello Statuto che si occupa dell'obbligo di cooperare con la corte
Prevede che la corte può chiedere a ogni organizzazioni intergovernativa di
Provvedere a consegnare documenti io informazioni
E che comunque non è questo normale interpretiamo nel senso di
Appunto intergovernativa la Croce Rossa sicuramente
Non è un'organizzazione intergovernativa ha uno status estremamente specifico lo Stato secondamento nazioni Croce Rossa è quello di un mente di diritto privato svizzero anche se ha delle finalità internazionali anche si è riconosciuto da strumenti di diritto internazionali quali le convenzioni di Ginevra i protocolli
Però non dovrebbe rientrare in questa norma
Il problema si porrà invece per i delegati delle società nazionali cioè per un delegato di Croce Rossa Italiana il quale
Si trovi ad essere testimone di determinati avvenimenti in un determinato Paese in un certo momento sicuramente questo a livello di negoziazioni non sarà possibile inserirlo nello statuto del Tribunale
Ma a sarà una cosa che dovrà poi essere negoziata a livello di attuazione del diritto interna attuazione dello Statuto nel diritto interno quindi effettivamente nella legislazione nazionale prevede vivere
La possibilità per i delegati di Croce Rossa di rifiutarsi dal testimoniare questa è un punto che ci tenevo a sottolineare proprio perché estremamente specifico della nostra posizione
E che a volte può metterci anche
Un po'in difficoltà in imbarazzo nelle negoziazioni proprio perché può sembrare un contraddizioni interne è un controsenso ma che invece è estremamente chiaro a chi conosce il lavoro a chi effettivamente conosce il lavoro della Croce Rossa delle delegazioni del PCI tra sul terreno
Per quanto riguarda le i punti già trattati dalla dall'onorevole in una relazione a particolari aspetti a particolari problemi relativi all'istituzione della corte
Vorrei sottolineare qualcos'altro sempre Pier rispecchia la nostra posizione specifica innanzitutto il fatto che noi ci auguriamo come Croce Rossa ci auguriamo che la competenza che la corte abbia effettivamente competenza propria per quanto riguarda i crimini di guerra il genocidio e i crimini contro l'umanità
E
Ma non è una soltanto quando questi vengono compiuti in un conflitto qualificabile come internazionale
Come è stato giustamente treno dal nostro punto di vista ma comunque ribadito dal Tribunale per la ex Jugoslavia però nel caso TAV dice
Non si può considerare che alcune cose vengono considerate come inumane se commessi in un conflitto tra Stati
Non lo siano più non siano punibili se commesse invece in un conflitto interno
In un conflitto di carattere non internazionale
Pertanto la posizione ufficiale è sempre stata quella di sperare che appunto la corte in ogni caso sia competente
Anche per le gravi violazioni di rintracciare umanitario complicò computer nei conflitti interni e quindi non soltanto per quelle
Per i crimini di guerra come sono previsti nel nelle convenzioni e di del quarantanove nel primo protocollo del settantasette ma anche la violazione delle norme contenute nell'articolo tre comune che le convenzioni e nel secondo protocollo d'altro canto l'articolo tre è ormai considerato a tutti gli effetti diritto consuetudinario applicabili pazze situazioni per cui ci sembra perfettamente logico e consequenziale che venga inserita una competenza della corte
Ancora per quanto riguarda i crimini di guerra sono state fatte delle proposte perché nella nozione di crimini di guerra vengano inclusa delle cose che attualmente non sono previste dallo statuto
Innanzitutto
Sarebbe probabilmente opportuno che la nozione di crimine di guerra così come contornano lo Statuto rispecchi quello che è la nozione di crimine di guerra controllare il protocollo
Laddove invece lo statuto non prevede determinati determinati reati
Che riteniamo dovrebbero essere inclusi
Soltanto come esempio però ci auguriamo che venga sottolineato il fatto che anche lo stupro è un crimine di guerra
Ci auguriamo che venga incluso boh come nel come crimine di guerra
In relazione all'utilizzazione di determinati determinati mezzi o metodi di combattimento una clausola generale
Ovvero sia una clausola che non che anch'ampli la la
Il divieto di utilizzare determinati determinate armi tali da causare male superata sofferenze inutili
Quello che speriamo che non ci sia una lista esaustiva di armi che effettivamente possono essere utilizzate o non possono essere utilizzate
In vista di possibili evoluzioni anche nella a poi nella
Nell'utilizzazione nella nella produzione di particolari particolari tipi di armi
Per questo sarebbe opportuno probabilmente che lo Statuto contenesse una clausola più generale una clausola che lasci la possibilità anche al eventuali sviluppi futuri
E che rientrano comunque nella conferenza della corte
Ancora altri punti che ci sembrano importanti da sottolineare
I bambini i bambini utilizzati nei confini
La o statuto della corte già prevede la possibilità di Eto'di cioè come crimine quello di forzare
Dei bambini ed anche da quindici anni a partecipare al conflitto
Ci auguriamo che questa norma venga ampliata nel senso di corre di di reclutare
Anche perché sono norme già esistenti che in effetti quello che sarebbe opportuno è che lo stato di questa corte
Per quanto ho spiegato per quanto no
Anzi osi di vederlo finalmente vendere novembre stringa non venga diminuire il diritto internazionale umanitario già esistente
Norme per esempio
Sulla sull'utilizzazione determinate armi norme relative alla al reclutamento di bambini inferiori e quindi ed anche quindici anni norme relative alla protezione delle donne già esistono
Già ci sono nelle convenzioni già impegnano gli Stati che sono parte le convenzioni e dire vi ricordo che praticamente tutti gli Stati esistenti sono parte le convenzioni ora non vorremmo che nelle definizioni date dallo Statuto si giunga delle soluzioni più restrittive rispetto al diritto esistente
Stesso discorso per quanto riguarda il per quanto riguarda la la la competenza della Corte
La competenza il la possibilità per la corte di
Di agire automaticamente o soltanto se i crimini di guerra raggiungono un determinato una determinata soglia di gravità
O se soltanto alcuni alcuni Stati come lo stato in cui si trova il il sospetto di aver commesso crimini un lo Stato in questo in è stato commesso darà il consenso
Questi principi attualmente non esistono attualmente secondo il diritto esistente o un crimine di guerra è tale sia se viene compiuto individualmente sia fedele compiuto su ampia scala
Pertanto introdurre una soglia di gravità
In base alla una cioè una delle proposte che è stata fatta in base alla quale il la Corte potrebbe agire soltanto oltre una determinata soglia già verrebbe a restringere i diritti esistente
Il fatto di richiedere il consenso perché la Corte possa effettivamente iniziare una procedura
Ugualmente verrebbe a restringere il principio di giurisdizione universale attualmente comunque riconosciuto per cui gli Stati sono tenuti a giudicare da edere
Qualora venga un po'commesso un crimine di guerra
Certo dell'onorevole Cè ha chiaramente dimostrato che ci sono tanti problemi poi a livello di negoziazione
Probabilmente decisa è utopistico aspettarsi che lo statuto venga poi approvato con tutto quello che vorremmo
Però diciamo che
Si chiede tanto per avere il fuoco in determinate situazioni
E che comunque ci auguriamo che
La posizione del CIPE che peraltro è stata ampiamente discussa nel corso della commissione preparatoria supportata da tante altre organizzazioni
Venga raccolta e e si giunga ad una ad una corte che sia effettiva capace veramente di
Di lavorare
Di riempire quelle lacune
Che comunque ci rendiamo conto che esistono perché anche se ufficialmente il diritto anche se teoricamente il diritto c'è poi in pratica vediamo che spesso comunque le cose non funzionano come dovrebbero
Prima che nella sua tentativo di essere
Messa in funzione non
Non costruisca perlomeno sotto determinati aspetti un passo indietro rispetto a quello che attualmente è già diritto
Grazie
Cuffaro Stefano Palumbo
Non c'è pace senza giustizia
L'esame
Molto brevemente mi sembra che sia stato detto tutto per quanto riguarda gli aspetti tecnici e politici di questa battaglia che stiamo portando avanti ringrazio Anna Rita per aver spiegato una serie di cose molto interessanti sull'abolizione della Croce Rossa e
Sì noi chiediamo
Tanto per avere poco ne chiediamo giusto per avere il giusto in questo caso nel senso che ci sono delle cose che non possiamo assolutamente dalle quali non possiamo assolutamente prescindere ora le si è parlato di quali sono i rischi si è parlato di quali sono le difficoltà che a questo punto in pochissimo tempo in questi pochissimi mesi che ci ma ancora che ci rimangono tre mesi
Dobbiamo affrontare vediamo che cosa possiamo fare cioè io vedo qui in platea tantissimi giovani tantissima gente che è venuta qui perché interessata a questa questione cosa può fare la gente comune a parte le azioni di lobbying a parte le azioni politiche che si fanno le Nazioni Unite eccetera cosa possiamo fare noi da domani alle prossime ore proprio perché queste cose che sono state dette proprio perché questi rischi non siano una realtà cioè che si possano in qualche modo completamente eliminare e quindi proprio riagganciandomi a come diceva l'onorevole Dell'Alba poco fa che dice appunto vediamo cosa possiamo fare insieme innanzitutto sono molto contento di questa collaborazione che sta nascendo con la Croce Rossa perché si sta sviluppando innanzitutto in tutte le città d'Italia nelle varie sezioni la croce rossa di Palermo per esempio rotti ultimamente
Vuole iniziare a muoversi molto attivamente proprio in questa battaglia diceva abbiamo pochi mesi pochi mesi per fare qualche cosa per convincere per mobilitare l'opinione pubblica la Società civile ma non solo anche le i politici il la stampa e gli opinion makers di tutt'Italia perché in questo momento stiamo parlando della posizione nostra quello che noi possiamo fare come Paese ospite di questa conferenza internazionale di questa conferenza diplomatica perché il tribunale non sia un ulteriore baraccone
Molto politico e molto poco mani pario
Con insomma che poi alla fine non funzioni e non sia efficace effettivo come giustamente ricordava Mario
Ne siamo come voglio dire la nostra società che si chiama Non c'è pace senza giustizia
Convinzione che non può esistere non può esistere vera pace una pace duratura senza la certezza del diritto senza che ci sia una giustizia certa è vera e siamo profondamente convinti proprio del fatto che il diritto alla vita è profondamente legato e connesso e condizionato dalla vita del diritto per questo motivo siccome pensiamo e siamo fornite convinti di essere persone di azione e ci organizziamo e cerchiamo di muoverci di fare veramente delle cose concrete perché si possa c'erano tutti ho sentito prima tutte le le questioni che ricordava Gianfranco Dell'Alba sulle difficoltà che alcuni Paesi vogliono interporre affinché si arrivi a un tribunale come dovrebbe essere e quindi noi proprio dobbiamo mobilitare smuovere queste partendo dal basso
Cosa che ci è stata detta anche da Cochi Annan proprio il primo dicembre ossia le grandi battaglie adesso non partono più dall'alto non si vincono più partendo all'Alto e poi imponendo le al basso
Ma sono proprio organizzazioni non governative i volontari gli atti e si è visto con la con le mine antiuomo ad Ottawa insomma voglio dire è stato una grande vittoria proprio delle organizzazioni non governative non tanto dei governi quindi noi abbiamo abbiamo ottenuto la prima vittoria voglio dire una prioritaria che l'abbiamo tenuta con le nostre poche piccole forze perché il tribunale ci sarà voi la conferenza diplomatica è convocata il problema è vedere che tipo di tribunale ci vogliono far ci vogliono far mettere in piedi
Abbiamo una vittoria da gestire cosa non facile perché sappiamo benissimo che quando si vince qualcosa fabbisogno a gestirla bisogna amministrarla e questo non è facile soprattutto che abbiamo poco tempo
E le sconfitte in un certo senso ci rendono tutti liberi perché possiamo smettere perde abbiamo perso invece noi adesso dobbiamo assolutamente fare di tutto perché questa lotta di diritto civile questa questa battaglia in cui crediamo fermamente Possa raggiungere un un certo il nostro obiettivo dicevo non c'è pace senza giustizia nasce da un'idea di Emma Bonino nel novantaquattro quando delegata al governo italiano segretari allora del partito radicale transnazionale vale Nazioni Unite e propone proprio che l'Italia sia il Paese ospite di questa conferenza diplomatica che la conferenza si tenga entro e non oltre il mille novecentonovantotto
Cosa che effettivamente ce l'abbiamo fatto sia sempre con l'appoggio del dei vari governi che dal novanta Damato Berlusconi Dini Prodi che hanno sempre appoggiato questa iniziativa delle organizzazioni non governative di non c'è pace Croce Rossa Amnesty International ricordiamo le anche lenza
Sei la l'Assemblea nel dicembre dello sterno vanta sei l'Assemblea generale delle Nazioni Unite decide appunto che si deve iniziare il perché densi d'istituire un comitato preparatorio critica una bozza di statuto del Tribunale iniziano le sezioni del comitato e pare a Torino e a quel punto abbiamo deciso di mettere supera mente una una macchina da guerra perché in un anno in poco più di un anno dovevamo fa è una macchina da guerra un po'una macchina da guerra non violenta proprio perché in un anno dovevamo fare
Tutto il possibile
E la guerra può essere anche non violenta e di questo ne siamo convinti importanza paia vince comunque e allora ci siamo abbiamo lanciato una campagna proprio per novantasette novantotto ci siamo riuniti al senato francese non a caso abbiamo scelto proprio la Francia per per iniziare dal punto più difficile insomma europeo da cui e per iniziare questa campagna
E un abbiamo organizzato una conferenza internazionale la presenza di grandissima di personalità da Boutros Ghali presiedeva Emma Bonino insieme Robert ma da Hunter l'ex presidente la Corte costituzionale francese senatore e in questa occasione è stato lanciato appunto un un paio d'iniziative abbiamo iniziato con raccogliere delle firme su un appello da presentare a Kofi Annan affinché appunto i tempi delle Nazioni Unite potessero muoversi veramente al più presto e convocare la data e il luogo della conferenza diplomatica e una serie di conferenze sparse per tutti i continenti del mondo
Le firma l'appello sono state raccolte abbiamo raccolto oltre settanta firme di capi di Stato di premi Nobel da Rita levi Montalcini alla regina Noor di Giordania dal da da Sonia Gandhi fino a Jimmy Carter
Le abbiamo consegnate nelle mani del del segretario generale della se nelle Nazioni Unite il primo dicembre e senz'altro avuto insieme anche a settecento firme di parlamentari raccolte in tutto il mondo no oltre al partito radicale sempre su quest'appello effettivamente due settimane dopo neanche c'è stata la decisione dell'assemblea generale la conferenza è stata convocata dal quindici giugno al diciassette luglio a Roma
Contemporaneamente abbia iniziato a girare il mondo
Nel senso che abbiamo organizzato in ogni continente una un appuntamento un un incontro a livello però governativo quindi alla presenza di ministri degli Esteri ministri della giustizia per incidere e mobilitare i governi proprio e vedere anche qual è la vera posizione conoscere le realtà degli altri degli altri continenti abbiamo iniziato dal bacino del Mediterraneo proprio per per cercare di comprendere
Quale può essere la posizione del Mediterraneo del Nord Africa eccetera abbiamo proseguito poi in Sudamerica dove abbiamo dato una situazione comunque positiva dove l'Argentina Paese leader di tutti i Paesi del Sudamerica porta avanti una una posizione appunto di leader dei Paesi del Sudamerica ce l'abbiamo fatta in collaborazione con il Parlamento latinoamericano e con il governo uruguaiano siamo andati la prima conferenza americana abbiamo fatta ad Atlanta insieme a Jimmy Carter Emma Bonino e Jimmy Carter alla presenza dell'ambasciatore dal cioè perché il delegato del presidente Clinton per i crimini di guerra e con i Presidenti Trinidad e Tobago che sembra strano ma è proprio uno dei paesi che per primo si è impegnato in questa ha lanciato e si è impegnato forte in questa in questa battaglia dicevo prima siamo poi andate le Nazioni Unite il primo dicembre e siamo tra da copia non abbia fatto una conferenza abbia consegnato le firme e siamo tornati da poco proprio da una conferenza africana
Eravamo a Dakar
Qualche settimana fa e dove nella nostra
Appunto al nostro invito hanno risposto oltre trenta delegazioni governative dei Paesi africani creando una situazione che da un lato ci ha sorpreso dall'altro ci ha fatto molto piacere ossia sembra proprio che l'Africa si presenterà come continente compatto di un mito a questa conferenza di Roma
Ed è una cosa curiosa nel senso che non eravamo quasi più abituati non eravamo abituati a a che un iper un paese povero comunque un Paese dilaniato dalle guerre o comunque paese del Sud a si presentasse compatte quasi imponesse ai Paesi del Nord dalle grandi potenze qualche cosa in questo caso sembra ovvio che si verifichi per questa situazione
In Italia cosa fare in Italia la situazione nostra ovviamente non siamo tra tre mesi saremo nell'occhio del ciclone nel senso che tutto il mondo guarda a Roma come tutto il mondo ha guardato a Ottawa qualche nel dicembre scorso qua per le mine anti uomo e quindi abbiamo una grossa responsabilità
Una grossa responsabilità organizzativa e politica organizzativa per organizzarla al meglio e politicamente perché è importantissimo come ha fatto il governo canadese avere una posizione fortissima compatta intelligente del nostro governo perché questo tribunale appunto perché a a giugno luglio ci sia una conclusione della Conferenza uno statuto affinché come dice Bill Clinton il tribunale inizia a funzionare veramente dal Duemila
Perché ovviamente ci sono tutti i problemi organizzativi e burocratici che possono comparire
Quindi il nostro Paese in tutte le sue componenti deve fare di tutto per garantire il successo la conferenza diplomatica per questo è fondamentale che vengano i assunti immediatamente intendo nei prossimi giorni nelle prossime ore
Dei provvedimenti urgenti per assicurare il buon andamento dei lavori per finanziare le iniziative collaterali e di questo ne sappiamo qualcosa che ne vogliamo fare tante insieme
E appunto per dare all'Italia il ruolo di promotrice del della giustizia internazionale di una diplomazia saldamente ancorata a valori etici universali
Voglio dire questo nostro secolo Hess se verrà ricordato senz'altro come un secolo straordinario eccezionale però verrà anche ricordato sicuramente come il secolo dei massacri delle delle stragi degli orrori oltre duecentocinquanta guerre si sono susseguite in in questi cento anni e quindi il mondo sia e non si è dimostrata in grado di eliminare il fenomeno della guerra di eliminare da da dalla dalla nostra storia quindici sembra necessario che anzi troviamo che sia l'unica soluzione un tribunale internazionale permanente come deterrente di questi di questi orrori di queste tragedie
Un dicevo un tribunale che non deve colpire gli Stati come è stato più volte ricordato ma deve colpire i singoli individui un tribunale che non si occupi di tutti i crimini internazionali ossia mi rendo conto quello che diceva Narita precedentemente molto importante però S con c'è un fortissimo rischio che il tribunale che che che lo la la firma la ratifica dello Statuto vada troppo in là nel senso forse è meglio avere un tribunale con competenze specifiche e limitate ma subito
Piuttosto che un tribunale che Contini era vere riunioni su riunioni c'è
Infatti richiediamo tutto pulito
E quindi non tutti chi cioè voglio dire certo il clima e la si può passare attraverso lo spaccio la voglio dire nel traffico della droga il la pedofilia pornografia ci sono tantissimi crimini internazionali
Si rischia appunto di di di lasciarvi di avallare le posizioni di quei paesi che vogliono rimandare sempre di più
La ratifica dello Statuto proprio perché non convinti o comunque terrorizzati da un tribunale del genere
Quindi il tribunale come è stato detto che non si sostituisca ai tribunali nazionali ma che sia complementare che agisca solamente laddove i tribunali nazionali non possono o non vogliono intervenire un tribunale dicevo con giurisdizione propria perché fondamentale condizione fondamentale fatiche la corte posta perseguire i crimini di sua competenza senza il consenso degli Stati interessati quindi indipendente dai veti dei dei paesi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
E ma proprio questi ad eccezione la Gran Bretagna che ultimamente con ovviamente no già oramai da da qualche mese il pre la il ministro degli Esteri Cucca ha preso una posizione disomogenea rispetto a Francia e Stati Uniti
Hanno proprio questi dicevo quindi Francia e Stati Uniti hanno una tutto l'interesse perché questo tribunale non abbia l'indipendenza necessaria nelle indagini nelle sentenze eccetera non dimentichiamoci precedente francese le difficoltà che sta attraversando il tribunale dell'Aja perché il il governo francese Jospin ha dichiarato pubblicamente più volte che mai un militare francese che abbia partecipato in forze multinazionali Possa essere giudicato da un tribunale internazionale e non da un tribunale nazionale francese e per questo motivo non c'è ancora stato un militare francese che sia e si sia recato fisicamente al tribunale dell'Aja per testimoniare confondendo quasi l'ha il dovere della testimonianza con la messa in stato di accusa e impedendo ogni forma di contraddittorio pubblico fondamentale per per comprendere per conoscere la realtà quello che è successo
Certo è stato ricordato Mladić e Karadzic sono dei paria internazionali ossia sono stati dichiarati dei ricercati internazionali non si possono più muovere non possono uscire dai loro bunker non possono gestire la politica del del paese che vorrebbero gestire appunto
E però allo stesso tempo non è stato fatto
Nessuno sforzo concreto perché potessero potessero essere arrestati e portati in giudizio ed ascoltati forse proprio quest'ultima elemento che il più pericoloso che impedisce proprio per questo il politiche che questi due criminali vengano ascoltati perché una volta davanti a un tribunale potrebbero rivelare una serie di quesiti di situazioni scomode soprattutto a Paesi come l'Olanda fortemente e la Francia non dimentichiamoci la questione di Srebrenica che fu in un certo senso favorita dai caschi blu olandesi delle Nazioni Unite che fornirono trenta mila litri di carburante a Mladić per trasportare Leavitt ne nei campi di sterminio un'operazione compiuta anche con il la collaborazione diciamo la la la complicità eccellente di Bernardi Ciampi e che era il militare appunto come andante delle forze della SFOR
A Zagabria da qui quindi si spiega determinate posizioni politiche di alcuni Paesi
Come la Francia come gli Stati Uniti gli americani per fare un altro caso di sono posti con tutte le loro forze alla possibilità che le Nazioni Unite potessero classificare nei documenti ufficiali come genocidio quello che è accaduto fra hutu e tutsi in Ruanda questa definizione infatti gli avrebbe obbligati ad intervenire in Africa e allora si pongono una serie di altri problemi
Per esempio come può questo tribuna voglio dire ci saranno una serie di questioni che devono essere affrontate concrete
I che saranno sicuramente il tema centrale dell'appuntamento di Roma che rapporti istituire per esempio con le forze di peacekeeping
Potrà il procuratore chiedere al Consiglio di sicurezza dell'ONU di allargare il loro mandato
E in modo che possano arrestare i sospetti e allo stesso tempo i tribunali ad hoc finora esistenti di Ruanda e e Jugoslavia sono dei tribunali che vengono finanziati da degli di dare dei contributi volontari dei governi quindi questo può creare delle
Una voglio dire non non c'è il rischio di una di un'influenza politica a seconda di quanto un Paese poi finanziato
Quindi questo per tribunale permanente dovrà rientrare nel Budget dei costi delle Nazioni Unite del Consiglio di sicurezza e anche questo sarà un ulteriore sforzo
Quindi cosa possiamo fare
Diciamo che le nostre iniziative le nostre idee e siamo discutendo tutti insieme si era pensato di fare una grande marcia
Prima della all'inizio proprio della conferenza diplomatica la lui e la la il Rubicam prima riunendo a Rho una in tutte le personalità internazionali che in quest'anno soprattutto si sono mobilitate quindi parlo non solo di capi di Stato ma proprio di personaggi della cultura e della e della politica internazionale per venire a Roma e si era pensato appunto una lunga marcia dal Campidoglio al Vaticano per chiedere al Papa una una frase di sostegno a questa iniziativa è in corso una campagna di mo'di mobilitazioni di dei sindaci italiani sono oltre trecentocinquanta i sindaci che hanno risposto a questa campagna che è stata proprio iniziata e promossa dal sindaco di Roma dal Sindaco di Milano e di Catania
E dobbiamo fare qualcosa insieme dobbiamo il mobilitare per questa importante una presenza sulla stampa presenza sulle televisioni affinché proprio la l'Italia il Paese ma tutti noi non arriviamo a Roma e non arriviamo a Roma voglio dire non arriviamo alla data la scadenza di Roma essendo impreparati
è fondamentale quindi un impegno in prima persona nostro di tutti noi un impegno prima persona come dicevo prima del governo italiano un impegno caparbio impegno ostinato dopo un impegno però anche intelligente che richiederà uno sforzo sicuramente straordinario come ritengo straordinario deve essere e sarà il successo se questa cosa riuscirà
Grazie
Pioniere è una parola piuttosto grossa perché credo che questa riunione abbia già conseguito l'obiettivo che si prefiggeva
Che era quello di farci capire esattamente di cosa stiamo parlando
E dell'importanza dell'argomento
E come conseguenza l'importanza dell'impegno individuale per cui vorrei limitare a tre considerazioni
Finalizzate la prima agli istruttori di Croce Rossa
La seconda agli appartenenti alle forze armate italiane e alle forze di polizia e la terza a tutti
Per quanto riguarda istruttori di Croce Rossa noi istruttori di Croce Rossa che andiamo
A dire
Quello che in guerra si può fare e quello che in guerra è vietato tutti quanti abbiamo Sempre in ogni esposizione un momento critico
Quando ci chiedono
Cosa succede
Se qualcuno viola queste norme
Ogni volta ognuno di noi si trova a doversi confrontare con questo quesito
E la risposta
Comincia dall'articolo due comune alle quattro convenzioni gli Stati si impegnano a rispettare a far rispettare le norme delle convenzioni in qualsiasi circostanza ma quando si arriva al punto focale
Le sanzioni la garanzia sanzionatoria l'effettività della norma apposta da cosa
Posta da cosa
Dal poter perseguire il responsabile della divide in della violazione individualmente non lo Stato o la fazione o la tribù cui appartiene ma l'individuo che ha violato dalle no
Per questo dobbiamo impegnarci a questo grosso sforzo diceva chiaramente Stefano Balboni fanno Palumbo
Questo impegno individuale che va a perseguire e che cerca di perseguire a livello internazionale che certamente imparziale chi viola queste norme per cui ogni volta che parlerete
Di ius in bello invito tutti gli istruttori a mettere in risalto l'importanza di questa iniziativa e quindi
Non limitarsi a dire ciò che si deve un ciò che non si deve fare ma anche l'importanza di poter perseguire i responsabili per le forze armate
Per le forze armate italiane
Tutto ciò che viene perseguito
Dalla dai vari progetti di Statuto della Corte penale internazionale non è una novità
Tutti i comportamenti sanzionati o che si prevede di sanzionare fanno già parte del nostro diritto interno il militare italiano è già sanzionato dalla legge nazionale
Questo occorre
Mettercelo venne chiaro nella mente e nel cuore e quindi non ci sono problemi
Se a giudicarci eh
Una corte militare italiana o una corte penale internazionale perché tutte le violazioni di diritto di guerra
Previste dalle convenzioni internazionali sono già sanzionate nel nostro diritto interno codice penale militare di guerra codice penale militare ordinario
Invito
Tutti quanti a fare questa riflessione e quindi non porsi il problema per le forze armate italiane è solo un problema di chi giudica
E la garanzia di imparzialità del tribunale internazionale della Corte penale internazionale certamente fuori discussione
Per tutti
Come Croce Rossa ci interessa
E siamo interessati acché chi commette certe gravi violazioni
Sia perseguibile
Ma ci interessa soprattutto nel momento prima della violazione
Sapete tutti che ci sono delle garanzie di attuazione del diritto internazionale che si chiamano sanzionatoria cioè quelle
Che prevedono la perseguibilità di certi comportamenti con strumenti di diritto internazionale o di diritto interno
Auto giudicare out perdere
Ma quando
Ci troviamo di fronte a dei LICTA in iuris gentium
Degli di delitti contro il diritto delle genti contro valori fuori discussione per tutte le opinioni politiche religiose etica valori intoccabili come sono lo zoccolo duro
Degli argomenti e delle materie di prevista competenza della Corte penale internazionale
Valentino
Questo principio
La funzione deterrente che la garanzia sanzionatoria diventa in fase preventiva un qualcosa che forse probabilmente
Ma forse è più esatto
Forse Fassi
Che non si commettano certi comportamenti
Ed è su questo aspetto che vorrei richiamare l'attenzione di tutti quanti
Affinché si parli del tribunale penale internazionale
Come strumento per non lasciare impuniti Italic tagli urgenza
Ma soprattutto che si parli del tribunale internazionale come garanzia preventiva come deterrente a non commettere più crimini di questa gente grazie
Innanzitutto Cei ringraziamento finale mi pare che questo sia dovuto Aia beh insomma padrone di casa faccio il padrone di casa
In quanto credo che il Comune Notari patrocinio riconosciute patrocinio tutto nero su iniziative mi conceda però oggi con questa caratteristica
Io vorrei regalare invece una piantina i nostri relatori che è la pianta di Leonardo di Linate avverata una pergamena e molto bella non è niente l'importante ma comunque è un ricordo di Imola a tutti i nostri relatori
Ecco Turci Doro poi l'avrai
I nostri lavori sono terminati credo che ci avvieremo chi vuole seguirci vedremo anche un pranzo naturalmente
E previsto un numero a limitato di inviti il resto ci sarà la partecipazione di chi ha deciso di trattenersi con noi poi lasceremo l'attestato
Singolarmente appena usciremo di qua in modo da non creare confusione ad accontentare tutti
Quando ci rivedremo secondo tesi d'Oro
Brillanti di già
Rappresenta il delegato italiano la signora Elizondo dell'ACNUR poi altri esperti in materia di rifugiati profughi io prendo so che si debba fare il diciotto aprile comunque ci sarà la conferma con l'invito scritto bene allora chiudiamo i lavori Grazia tutte arrivederci presto a Imola
No