"Il nuovo piano generale dei trasporti per una mobilità sostenibile integrata nel sistema europeo" conferenza nazionale dei Democratici di Sinistra (22/23 aprile) (c/o Hotel Parco dei Principi - via Frescobaldi)

Rete apposta possiamo dare inizio ai nostri lavori
Abbiamo già accumulato un po'di ritardo
Allora
Allora diamo inizio ai lavori e per favore
Va bene
Dovrò USA spendere un po'di parole per consentire la qui e di acquietarsi al brusio
Iniziamo i lavori di questa conferenza nazionale promossa dai Democratici di sinistra
Sui trasporti e la mobilità
Ringrazio tutti voi che siete avete accettato l'invito dei promotori e siete qui presenti
Un benvenuto in particolare ai numerosissimi che non potrò citare tutti individuo individualmente anche se il ringraziamento si rivolge a ciascuno individualmente
In moltissimi altissime personalità presenti
Dirigenti di pubbliche amministrazioni presidenti amministratori delegati di importanti società pubbliche e private dirigenti sindacali dirigenti di associazioni imprenditoriali
Siamo molto lieti che una quantità di interessi e di competenze così numerosa
Ci voglia accompagnare in queste due giornate di lavoro sicuramente per noi già questo costituisce un impegno molto consistente
Il tema lo conoscete tutti voi evidentemente la vostra presenza qui testimonia del fatto che ne comprendete l'importanza per i più vari motivi
Io voglio soltanto spendere poche parole su una considerazione non so perché ma lo spiego brevemente credo in qualche modo che ogni volta che mi trovo in un convegno in cui si parla di trasporti e mobilità mi viene da fare un confronto con l'istruzione
Vivere a fare questo confronto perché noi siamo in Italia ben consapevoli e giustamente richiamiamo continuamente mandarlo culturale nell'azione di governo
L'importanza dell'istruzione per l'incidenza che questa che il livello di istruzione a sulla qualità della vita delle persone
E per l'importanza che l'istruzione a come funzione come risorsa essenziale per il livello di civiltà e per lo sviluppo dell'insieme della società
Ecco questo richiamo all'istruzione mi serve sempre per ricordare a me stesso a che le personali quali mi rivolgo che la stesso ragionamento si può anzi si deve fare per quel che riguarda la mobilità sia per ciò che concerne la qualità delle persone sia perché per ciò che concerne il livello di civiltà e lo sviluppo del paese entrambi infatti sia l'istruzione sia la mobilità garantiscono e sono in rapporto ai livelli di libertà e di sicurezza che è una comunità è uno Stato riescono a garantire ai loro cittadini ce ne rendiamo drammaticamente conto anche in questi giorni
La insicurezza e il pericolo che nascono sempre dalle armi anche quando il ricorso ad esse appare giustificato è necessario riduce i traffici gli spostamenti limita la libertà e le ricchezze
Noi in Italia questa è la consapevolezza dalla quale partiamo e sulla quale dobbiamo insistere sempre di più perché diventi motivo non solo e non tanto di malcontento di protesta ma impegno
Per tutti i protagonisti individuali e collettivi della nostra vita sociale il gatto in questo campo che dobbiamo affrontare ridurre fino ad eliminarlo è pesante
Sarà difficile lungo e costoso
Eliminare questo gatto
Bisogna affrontare il problema delle strutture dei progetti delle procedure delle risorse io su nessuno di questi dico nulla aggiungo soltanto che oltre al gatto
Ci sono i problemi che nasce nascerebbero comunque
Di fronte al fatto che noi ci troviamo in una società in una civiltà in cui le prospettive
Sottolineano una crescita molto forte del bisogno di mobilità dell'accesso della domanda di questa risorsa
E naturalmente delle funzioni legate a questa risorsa
La sicurezza innanzitutto
Come ci ricordano i fatti sia pur di dimensioni diverse anch'esso di queste settimane
La tragedia del Monte Bianco o anche in queste ore per esempio di nuovo le tegole che si muovono le le case vicino alla Malpensa
Per dirci che la sicurezza e la funzionalità che devono essere incorporate nella modernizzazione nella modernità non sempre sono con la modernità in rapporto necessariamente lineare è necessario una ideazione
Una riflessione perché la sicurezza venga garantita anche e ancor meglio che mai dentro le prospettive di modernizzazione il tema come voi avete visto è la mobilità sostenibile
Naturalmente noi dobbiamo garantire la mobilità sostenibile sapendo lo abbiamo visto anche un po'arrivando qui nelle strade di Roma che talvolta la immobilità rischia di diventare insostenibile o così appare agli utenti e alle persone e soprattutto che la sicurezza non tollera precarietà o smagliature
Di questo tuttavia
Si parlerà in modo specifico e approfondito nel dibattito a cominciare dalla relazione
Prima di dare la parola al relatore comunico ai presenti che Francesco Rutelli sindaco di Roma che doveva esser qui con noi prendere la parola per primo nei nostri lavori
A causa di ulteriori imprevisti impegni un non può essere presente e questi lavori e si scusa moltissimo per la per la assenza dopo quindi la parola
All'onorevole Cesare De Piccoli responsabile nazionale per la politica dei trasporti dei democratici di sinistra prego
Gentili ospiti care compagne e compagni
Quando abbiamo deciso di convocare questa conferenza
Pensavano che si sarebbe svolta in contesto sicuramente diverso
Non dominato dalla guerra del Kosovo
Eravamo certi di non vedere più le immagini strazianti di Sarajevo di Vukovar
Il ponte spettato di Mostar ma ci siamo sbagliati
Nostre case entro l'immagine di file interminabili di donne vecchi bambini
Che attraversano i confini dell'Albania della Macedonia
Le immagini di Pristina distrutta della Belgrado notturna sotto i bombardamenti di un altro ponte spezzato quello di Novi Sad sul Danubio
è difficile per noi accettare tutto ciò che tutto ciò possa cadere nel cuore della civile Europa alla fine del secolo nel passaggio di un terzo millennio
Questa tragedia umanitaria di cui sono evidenti le responsabilità del regime di Milosevic ci propone interrogativi di fondo su questioni cruciali che dopo il mille novecentottantanove si riteneva potessero essere affrontate in un clima e con modalità diverse
Questi interrogativi di fondo sulla pace la guerra sulla legittimità dell'uso Della Porta per scopi umanitari sull'apporto tra universalità dei diritti umani la sovranità nazionale sul governo dei conflitti locali scuotono nel profondo le nostre coscienze
L'Italia attraverso l'azione del governo D'Alema si è schierata con decisione a favore delle vittime del Kosovo
Sostenendo il loro diritto irrinunciabile a vivere in pace in libertà in autonomia nel loro territorio così come era garantito degli accordi di Rambouillet
L'Italia partecipa l'azione militare della NATO fornendo un supporto logistico indispensabile allo svolgimento della situazione militare
L'Italia è in prima fila nell'intervento umanitario attraverso la presenza di un contingente militare l'azione di innumerevoli associazioni del volontariato la visione dei cittadini la raccolta di fondi per le popolazioni del Kosovo
Insomma il nostro Paese sta facendo la sua parte assumendosi le sue responsabilità era portando così la propria credibilità in ambito internazionale
Il governo e legittimato da nella sua azione dal sostegno dalla maggioranza anche se non vanno sottaciute le inquietudini che lo attraversa
L'opposizione ha assunto un atteggiamento responsabile nelle stesse porte che manifestano contro la contrarietà all'intervento militare lo fanno in forme proprio di non naturale dialettica democratica
In queste ore dalle dalle notizie che ci giungono il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto è molto alta
Ci auguriamo che dal vertice dell'Alleanza Atlantica in corso a Washington
Si assumono delle decisioni tener conto che congiuntamente all'azione militare in corso puntino ad una più forte iniziativa dall'ONU per verificare le condizioni di una tregua la ripresa dei negoziati
In questo cambiamento di scenario che vede i cieli nazionali i nostri mari solcati da cacciabombardieri dalle navi da guerra cominciano a farsi sentire i costi dell'azione militare nella stessa economia nazionale ed europea
Il ministro Ciampi Mistorni scorso alla riunione dell'Ecofin ci ha messo sull'avviso che la spesa ripresa economica può manifestarsi con un certo ritardo sulle previsioni
E forti preoccupazioni sono presenti tra gli operatori economici soprattutto la costa adriatica legati all'attività turistica alla pesca
La stessa economia marittima comincia a risentirne per il protrarsi della guerra in quanto i traffici sono fortemente condizionati dalle condizioni di pace di stabilità in tutta l'area mediterranea
La stabilizzazione politica nell'area balcanica nel Medioriente e perciò essenziale per il lancio di una politica mediterranea Telenor nuova fase di globalizzazione dell'economia ricolloca il nostro Paese con un volo essenziale nell'ambito dell'Unione Europea
Questa nuova fase può rappresentare una grande opportunità di sviluppo per il nostro Paese se nel breve periodo saremo in grado di raggiungere un adeguato grado di competitività globale del sistema
Il sistema dei trasporti è una componente importante per raggiungimento di questo obiettivo
Per resto lo per sviluppo vertiginoso del porto di Gioia Tauro è un esempio emblematico di questo ragionamento
L'insediamento originario di Gioia Tauro fino a qualche anno fa considerato una scelta sbagliata frutto di una logica di politica industriale fallimentare e diventa è diventato ora un'area strategica per la puntualità e l'avete marittime italiane
Gioia Tauro il primo apporto transhipment del Mediterraneo al quale presto si aggiungeranno gli scali portuali di Taranto e Cagliari
E insieme agli altri grandi porti del Tirreno dell'Adriatico possono invertire una tendenza negativa rispetto ai porti asiatici dal Nord Europa
Ma questi fattori positivi purtroppo convivono con altri segni di segno diverso soprattutto per quanto riguarda i trasporti terrestri delle merci e la mobilità delle persone nelle città e nelle grandi aree urbane
Sono noti i dati dello squilibrio nelle diverse modalità dal trasporto dati che non hanno riscontro con quelli degli altri Paesi europei
In una condizione di mercato unico europeo questa situazione determina uno svantaggio competitivo per la nostra economia e per lo stesso sistema dell'impresa
Questo squilibrio determina un livello crescente di congestionamento nelle grandi aree urbane e in molte città invase dal traffico
Con il conseguente peggioramento delle condizioni di vivibilità e di danno per la salute dei cittadini a causa dell'inquinamento atmosferico e l'acustico
Siamo giunti a questa situazione non per una politica sbagliata dei trasporti ma peggio ancora perché l'Italia non ha mai avuto in questi cinquant'anni una politica del trasporto delle merci e della mobilità delle persone
Sono state fatte una serie di salti infrastrutturali che forse Ubi vivono logica di sviluppo economico a volte anche giuste
Ma il tutto è avvenuto in una logica casuale dissente settoriali
Legate a specifici interessi Ettore economici o territoriali il risultato di tutto ciò è un sistema trasportistico profondamente squilibrato nelle sue modalità e tra le diverse aree geografiche del Paese
Ho voluto ribadire queste verità già conosciute non tanto per amor di polemica verso il passato o per individuare responsabilità che pure sono note
Ma per non smarrire i punti di partenza
Che per quanto ci riguarda soprattutto come sistema Italia sono più critici rispetto alla situazione trasportistica dei nostri partner europei in Francia Germania Olanda e che ci obbligano quindi a recuperare in pochi anni un ritardo di decenni
Una nuova politica dei trasporti della mobilità richiedere quindi necessariamente una svolta che deve coinvolgere non solo gli addetti del settore o gli specifici ambiti istituzionali ma considerando i milioni di cittadini interessati ad esercitare il loro diritto alla mobilità
E gli interessi economici di migliaia di impresa e chiama in causa un interesse più generale del Paese
Di qui la necessità di un nuovo piano generale dei trasporti
Le esperienze negative del passato non inducono i facili ottimismi
Lo stesso prevalere di interessi particolari o localistici non permette di ricondurre il tutto a una logica di sistema inoltre la necessità di ottenere risultati sul breve periodo mal si concilia consente che solo sul medio periodo ci permettono di misurarne il grado di efficacia
Il piano c'era i trasporti dovrà allora indicare con precisione gli obiettivi e i tempi di realizzazione
Il quadro di riferimento legislativo le procedure di attuazione i soggetti coinvolti le riforme gestionali e gli effetti sul sistema delle imprese di trasporto la quantificazione delle risorse finanziarie e le modalità del loro reperimento le connessioni tra il piano nazionale e i piani regionali del trasporto
Il nuovo piano i trasporti e quindi una sfida anche a noi stessi alla nostra capacità di governo alla nostra progettualità questa conferenza è un'occasione importante di verifica per lo sviluppo delle nostre iniziative
Il governo attraverso il coordinamento di tre ministri interessati con lo svolgimento della Conferenza nazionale da luglio scorso e la presentazione del documento di indirizzi e linee guida per il nuovo piano c'era i trasporti è partito col piede giusto nell'individuazione dei temi da affrontare e per il metodo seguito
Ora si dovrà passare alla fase più impegnativa delle sette strategiche da compiere e delle politiche da attuare
Non si parte da zero in questi primi tre anni di governo del centrosinistra sono state varate leggi importanti di riforma è aumentata e le risorse pubbliche per investimenti nonostante le ristrettezze di bilancio
Penso all'istituzione del secondo registro navale e insieme le agevolazioni fiscali hanno una maggiore flessibilità del lavoro marittimo può rivitalizzare le la flotta di bandiera
Alla legge di riforma dell'autotrasporto merci importo terzi che ci auguriamo possa essere varata definitivamente dal Parlamento nelle prossime settimane dopo la lunga e complessa fase di negoziazione a Bruxelles
Al completamento del quadro normativo in materia portuale in attuazione della legge di riforma tanto ottantaquattro e comprenderà le modifiche sul lavoro portuale e sulla revisione del sistema di trattazione
Ancora le misure di salvataggio dell'Alitalia che pochi anni fa era sull'orlo del fallimento ed ora protagonista di un'alleanza strategica con Capa lemmi tutto ciò ha contribuito a collocarla tra le grandi compagnie del trasporto aereo mondiale
Lo stesso completamento di Malpensa nonostante i problemi che questo pone e la realizzazione di altri aerostazioni importanti città italiane consentirà di mettere il nostro sistema aeroportuale in condizioni di competitività a livello europeo
L'istituzione dell'Ente nazionale l'assistenza al volo e dell'Ente nazionale per l'aviazione civile e il prossimo insediamento dell'agenzia per la sicurezza aerea completa il quadro di riferimento del settore
Inoltre il varo della riforma del trasporto locale ora in fase di attuazione regionale e la direttiva per la riforma delle l'azienda FS S.p.A. si inseriscono nell'ambito di attività di questa prima parte di legislatura
Lo stesso rinnovo delle nuove convenzioni che regolano il rapporto di concessione tra l'Anas e la Società Autostrade chiude una lunga fase di negoziazione giova infine ricordare in finanziamenti a favore del sistema idroviario padano
Il bilancio quindi è positivo dell'azione di governo crea le condizioni per la quella necessaria svolta verso il nuovo piano gira i trasporti e della mobilità e che avrà il compito di dare una organicità di sistema a queste scelte finora compiute
Non è nostro compito fare il piano dei trasporti
Compete invece alle nostre responsabilità contribuire alla definizione di salite strategiche del piano stesso sette in sede istituzionale troveranno la loro sintesi attuativa per quanto ci riguarda nel documento preparatorio ai lavori della nostra conferenza abbiamo individuato la quattro obiettivi fondamentali il primo il riequilibrio modale tra i diversi settori del trasporto ora sensibilmente sbilanciato a favore trasporto su strada soprattutto nella circolazione delle merci
Queste situazioni di cui sono note le cause porta più che a demonizzare l'autotrasporto ad evidenziare la crisi strutturale delle Ferrovie in Crisis tendenziale in tutta Europa ma che in Italia potrebbero portare a un loro declino e invece riconosciuto che sentono spostamento delle merci sul cabotaggio marittimo sulla ferrovia
Non si sviluppa l'intermodalità e il trasporto combinato e di conseguenza non si sviluppa la catena logistica sulla quale si fonda ormai il modello trasportistico a livello mondiale
Un riequilibrio modale che sia lì ai aria lini ai parametri europei richiede interventi strutturali e tempi di attuazione
Nei tempi brevi e importante però attuare alcune scelte che portino a un Dini versioni di tendenza
Spostando determinate merci sulla lunga percorrenza cabotaggio marittimo e alcune filiere merceologiche penso ad esempio la siderurgia o i prodotti chimici e derivati sulla ferrovia
L'Italia è sempre più un paese che si spezza a causa di incidenti che paralizzano l'Autosole
Egli alcuni casi coinvolgono mezzi che trasportano sostanze pericolose
Si può quindi valutare l'opportunità come mi pare sia lo studio dei ministeri cointeressati di interventi corpo a volte misure finalizzate al migliore del condizioni di sicurezza nella circolazione delle merci
Il secondo obiettivo
Liberare le città e le grandi aree urbane dal traffico
Siamo ormai giunti a un livello di di sostenibilità
Gli spostamenti quotidiani sono diventati un disagio insopportabile per milioni di cittadini i dati recenti indicano in diverse città italiane un tasso di inquinamento giunto a livelli allarmante per la salute delle persone in primo luogo bambini e anziani
La crescita della motorizzazione privata è giunta a livelli paragonabili solo gli Stati Uniti d'America
L'automobile vissuta negli anni Sessanta come un simbolo di autonomia e di libertà di circolazione rischia di avere un ruolo condizionante limitativo per le esigenze di mobilità nella nostra vita quotidiana anche qui non si tratta di demonizzare l'uso dall'automobile ma di riconoscere la necessità di un suo uso più razionale limitato soprattutto in particolari condizioni di circolazione urbana
Per perché ciò non si traduca in una limitazione del diritto di circolazione ben diversa deve essere però l'offerta di servizi pubblici e privati ad uso collettivo
In altri termini un uso più razionale del mezzo individuale negli spostamenti urbani deve avere come corrispettivo una più qualificata offerta di servizi pubblici treno tranne metro bus taxi
Esperienze positive in tal senso non mancano sono già diverse le amministrazioni locali che stanno attuando piani del traffico e della mobilità rapportati a queste esigenze
Tale esperienze da sole non hanno tuttavia la forza di imprimere una svolta radicale Carey la situazione richiede e soprattutto forme incisive e cambiamenti in abitudini consolidate dei cittadini
Il piano dovrebbe indicare con nettezza e gli obiettivi e le modalità di attuazione di questa svolta nella bombe vita dei cittadini nei centri urbani
Da questi temi vogliamo qui riprendere alcuni punti che vi abbiamo indicato nel nostro documento preparatorio
Una drastica riduzione della circolazione di mezzi privati nelle aree urbane soprattutto nelle zone più centrali dei centri storici
L'estensione delle zone pedonali a traffico limitato il rinnovo e il potenziamento dei mezzi adibiti al trasporto pubblico estendendo le rete metropolitane le città e l'impiego dei servizi tranviari
Una maggiore disponibilità di parcheggi scambiatori soprattutto nelle prossimità delle aree pedonali
La localizzazione decente di approvvigionamento delle merci degli antichi e dei grandi centri di consumo interno in prossimità delle cinture urbane delle città e quelle sono queste alcune proposte e auspichiamo possono infatti essere fatte proprie anche le amministrazioni locali e soprattutto alle collezioni di centrosinistra come elemento caratterizzante dei loro programmi ed al loro buon governo
Un terzo obiettivo il riequilibrio territoriale per unire fisicamente il nord e il sud del Paese la terraferma e le isole
Vaste aree dal Nord al Centro Sud ormai congestionata dal traffico egli alcuni casi prossima al collasso viceversa ampie aree del Mezzogiorno e delle isole no hanno un adeguato sistema infrastrutturale soprattutto ferroviario
In un caso si rischia di condizionare negativamente lo sviluppo economico a causa di un sistema di trasporti poco competitivo
Nell'altro caso le carenze infrastrutturali prendano il decollo economico per in mancanza di un adeguato sistema di collegamenti in prossimità di nuovi centri industriali in passato questi ragionamenti sono stati usati strumentalmente per favorire CELTA sbagliate o logiche localistiche al di fuori di qualsiasi logica trasportistica
Proprio per questo il piano dovrà individuare i progetti coerenti con l'obiettivo di unire e rendere competitivo l'intero sistema trasportistico nazionale
Alcuni interventi in zone particolari già per articolarmente disagiato periferiche
Possono anche non avere una piena giustificazione in termini gestionali o impura conto economico ma assolvono ad un loro funzione di servizio universale i cittadini il cui differenziale di costo va individuato e assicurato
Quarto ultimo obiettivo il sistema dei trasporti un sistema di trasporti compatibile con l'ambiente e sicuro per il cittadino
Abbiamo già analizzato quanto un trasporto squilibrato nelle sue modalità incide negativamente sul grado di competitività e sulle condizioni di vita delle città tale squilibrio determina anche alti consumi energetici incidendo per circa un terzo sulla bolletta elettrica nazionale
Notevoli costi ambientali mai contabilizzati un alto tributo di vite umane in Italia nel solo mille novecentonovantasette sono stati sei mila duecento ventisei morti in incidenti stradali
E ciò ci pone ai primi posti in Europa in questa drammatica classifica
La tragedia del Monte Bianco su cui le inchieste in corso dovranno accertare eventuali responsabilità rischia di non essere un caso isolato
Condizioni condizioni di eccessivo un gestione amento caratterizzano la circolazione del nei principali arterie di traffico in prossimità delle grandi urbani a grandi aree urbane evidenziando la necessità di interventi urgenti sul piano della sicurezza
Il piano dovrai stabilire le necessarie né azioni per un rientro dei parametri di accessi di accettabilità fissati dalla conferenza di Kyoto e standard adeguati di sicurezza nella circolazione dei veicoli
Per la realizzazione di questi obiettivi di interesse strategico desidero evidenziare alcune condizioni affinché si possa trovare in un arco temporalmente sufficiente una nuova politica dei trasporti e della mobilità
Una prima condizione è quella di poter contare su una rete infrastrutturale nella quale i trasporto via terra si possa realizzare in condizioni competitivi e a standard di più alta qualità
Il piano dovrà assicurare l'integrazione nel nostra rete infrastrutturale di quelle e con quella delle reti transeuropee approvate dall'Unione Europea è in grado di far funzionare quindi l'intero sistema logistico nazionale
Si dovranno perciò individuare le necessarie opere per il completamento dell'armatura infrastrutturale nazionale costituita dai due corridoi pluri morali costieri l'Adriatico e tirrenico dalla dorsale centrale e dalla traversale Paranà
Stessa priorità dovrà essere data alle commissioni dalla rete fondamentale e il resto della rete nazionale con particolare attenzione ai nodi intermodali e alle grandi aree urbane del Paese
Per l'individuazione delle opere prioritarie sarà utile verificare il grado di coerenza tra le sette del piano decennale delle ferrovie le opere stradali inseriti nelle convenzioni tra l'Anas e le società autostradali
E le opere presenti scusate nel piano triennale dell'Anas sulla viabilità ordinaria verificarne quindi il loro grado di connessione di coerenza e di funzionamento del sistema
Non quindi una mera elencazione indistinta di opere ma un programma definito di interventi in grado di elevare la competitività dell'intero sistema
Il grado di credibilità di queste sale di infrastrutturali sarà dato da specifici piani tecnico finanziari che dovranno definire le modalità del finanziamento pubblico e gli apporti di risorse provenienti dal mercato finanziario nazionale ed internazionale
Gli stessi tempi di attuazione sono un fattore decisivo
Si vedono le gli esempi poco esaltanti dei tempi medi di attuazione delle opere pubbliche viabilistiche nel nostro Paese
Si pensi che per la realizzazione della più grande opera viaria l'auto strada del sole occorsero solamente sette anni
Fu iniziata nel mille novecentocinquantasei e conclusa nel mille novecentosessantatré tutto ciò avveniva quarant'anni fa
Oggi in tempi moderni
Per il raddoppio ferroviario della Napoli che Roma che dovrà ospitare la rete ad alta capacità i cantieri sono stati aperti all'inizio novantaquattro e a distanza di cinque anni è stato realizzato il sessanta per cento dico duecento e quattro chilometri di rete
Tutto ciò avviene anche nei tempi previsti nelle scadenze quindi non ci troviamo quindi qui rispetto appunto ha un ritardo imputabile a qualcosa o a qualcuno
Ma chiediamoci con questi tempi di avanzamento dei lavori quanto ci vorrà per realizzare i rimanenti ottocento chilometri necessari per avere l'intera sistema d'alta capacità delle tratte Napoli Milano e Torino Venezia
Sono note le cause di queste lungaggini alcune sono difficoltà oggettive legate alla particolare situazione dal nostro Paese il particolare pregio paesaggistico ed ambientale dei territori da attraversare
La presenza di sì e TIR quello e archeologici il sistema diffuso di urbanizzazione che rende difficili gli attraversamenti le crescenti ostilità delle popolazioni locali coinvolte appunto all'attraversamento di queste opere
A queste difficoltà oggettive si devono aggiungere lungaggini burocratiche la complessità delle procedure di aggiudicazione degli appalti la revisione in corso d'opera
Io credo però che non ci si debba che non si debba subire fatta l'Istica mente questa situazione perché si rischia di compromettere la possibilità che l'Italia abbia un implicito un efficiente rete infrastrutturale entro i prossimi dieci anni
Le misure di semplificazioni previste dalla legge Bassanini sul funzionamento le conferenze di servizio e le nuove procedure previste dalla Merloni ter si muovono in questa direzione ma probabilmente non sono sufficienti
Però opere di interesse nazionale una volta verificato preliminarmente il consenso politico istituzionale e dei soggetti di coinvolti probabilmente vanno studiate delle procedure ad hoc per l'accelerazione e l'unificazione degli iter autorizzativi
Per la realizzazione della stessa rete ferroviaria ad alta capacità di cui tutti ne riconoscono la necessità e l'urgenza si potrebbe pensare all'istituzione di un'unica cabina di regia che unifichi tutte le procedure autorizzative di controllo da parte dello Stato
La seconda condizione
Consiste in una più profonda riforma delle modalità di gestione con una trasformazione delle stesse società pubbliche e private che operano nel settore dei trasporti
Le regole che determinò le condizioni affinché si realizzi un mercato regolato dei trasporti della mobilità
Sono quelle fissate dall'Unione Europea attraverso direttive che punto la liberalizzazione dei servizi di trasporto e che vengono via via recepite dalla legislazione nazionale
Una liberalizzazione dei servizi che mira al superamento dei monopoli pubblici all'introduzione di regole di concorrenza tra i diversi gestori al progressivo affidamento delle concessioni di servizio attraverso gare pubbliche
Il cambiamento è profondo ed è naturale che susciti consensi e a volte anche di Sensi
è utile ribadire anche in questa occasione che la logica che permea tutte le direttive comunitarie puntano alla costruzione di un mercato regolato dei trasporti e non a una deregolamentazione selvaggia
Il processo di liberalizzazione nel nostro Paese si intreccia con la privatizzazione di importanti aziende pubbliche nel settore dove dopo la privatizzazione delle gestioni portuali che hanno dato positivi risultati
Come è noto con la liquidazione dell'IRI entro il trenta giugno del prossimo anno saranno cedute le partecipazioni di mezzo maggioranza in Società Autostrade all'Italia Aeroporti di Roma Fincantieri Tirrenia
Determinando una rivoluzione negli assetti societari di cui e proprietari di questi importanti aziende c'è grande attesa tra gli operatori per questi appuntamenti ed è positivo l'interesse che i grandi gruppi imprenditoriali italiani ed europei manifestano
è importante però che le privatizzazioni non diventano dei meri fatti finanziari di cambiamento degli assetti proprietari ma segni non l'ingresso dà il meglio della cultura d'impresa nel settore dell'indie dei servizi di trasporto e della logistica integrata
Si auspica
Che tra i criteri di vendita oltre al valore patrimoniale e di redditività dell'impresa siano presi in consiglio con considerazione la credibilità dei piani industriali l'apporto di capitali finanziari aggiuntivi l'innalzamento degli standard di qualità le tenute occupazionali
Alla luce delle esperienze maturate con le altre privatizzazioni ci pare che l'affidamento a nuclei stabili di riferimento societario sia la forma che meglio può garantire questi obiettivi
Da questo punto di vista degli indirizzi fissati dal governo in occasione della privatizzazione degli Aeroporti di Roma è un esempio emblematico ed è auspicabile che esso si è esteso anche alle altre privatizzazioni
Per quanto concerne l'Alitalia è necessario al accelerare l'iter per la sua privatizzazione anche al fine di liberarla dai vincoli imposti dallo al suo sviluppo dagli accordi di Bruxelles
Ma proprio perché l'Alitalia fa parte di una partnership di dimensioni ormai mondiali
è auspicabile che sui servizi domestici nazionali crescano altri soggetti in grado di fornire un'offerta più differenziata di servizi soprattutto verso le cita meritoria re meridionali o meno servite e nei collegamenti con le isole
Lo stesso piano d'impresa della Tirrenia ora all'attenzione delle parti sociali di Brussel è la condizione per il consolidamento del gruppo e poi rendere vantaggiosa la sua stessa privatizzazione
Sarà inoltre probabilmente utile necessario procedere a una verifica attenta di una legge che pur positiva come la legge ottantaquattro sulla riforma portuale per verificarne appunto degli anche alcuni elementi di Modica per quanto concerne le regole di concorrenza tra i porti
Promuove forme di collaborazione tra le autorità portuali procedere alla revisione dei canoni demaniali e a nuove modalità di autofinanziamento delle stesse autorità portuali rivale indossi su parte delle tasse portuali
Inoltre conclusa la fase del rinnovo delle convenzioni tra l'Anas e le Società Autostrade è ora importante procedere celermente la riforma dell'Anas in attuazione di quanto già deciso dal Parlamento e governo sul trasferimento di parte della rete nazionale la Regioni con le relative competenze e coperture finanziarie
Ma oltre alle privatizzazioni delle grandi società pubbliche è tutto il sistema delle imprese pubbliche e private ad essere coinvolto in profondi processi di trasformazione societaria e gestionale
Per meglio fronteggiare le sfide di un mercato concorrenziale a livello europeo
Per quanto concerne la stessa riforma il trasporto locale una volta completato l'iter legislativo anche a livello regionale come previsto dal decreto legislativo quattro ventidue
è importante il passaggio alla fase operativa della riforma con la trasformazione delle aziende municipalizzate in società per azioni la rinegoziazione dei contratti di servizio la preparazione dell'affidamento a gara dei servizi in concessione
Si rende perciò necessario un forte coinvolgimento di tutti gli interlocutori interessati
Affinché questo passaggio cruciale della riforma determini un effettivo miglioramento dei servizi offerti dall'utenza soprattutto recita un consolidamento dell'impresa è è un rispetto delle norme contrattuali in essere
Le trasformazioni in atto inducono il sistema dell'impresa e quindi a crescere per dimensione per fatturato al fine di reggere le nuove sfide competitive soprattutto con le altre aziende europee
Ma in questi giorni la partita forse decisiva si sta giocando sul futuro delle ferrovie italiane e dell'azienda FS le cause della crisi delle ferrovie sono note e a poco serve richiamarle in questa occasione
Ora
La sfida si gioca tra un ridimensionamento delle ferrovie o magari una penetrazione a pezzi rispetto ad altre aziende sul alcune tratte più vantaggiose
è un ruolo che può diventare appunto marginale delle Ferrovie o rilancio del trasporto su rotaia condizione essenziale per riequilibrio modale
La nostra è una difesa convinta del ruolo che le ferrovie possono assolvere nel nuovo sistema di trasporti ma attenzione
Non è una difesa della situazione esistente e per questo abbiamo dato il nostro sostegno anche in sede parlamentare alla proposta del governo poi divenuta direttiva per quanto riguarda la riforma Let's
Essa oltre a confermare le risorse finanziarie necessarie per il piano di investimenti aprisse i tempi della riforma gestionale dell'azienda attraverso la separazione gestionale del rete infrastrutturale dalla società di trasporto che poi saranno organizzate in aree di business
Nella direttiva sono indicati inoltre gli obiettivi e i tempi di attuazione del piano d'impresa
Che dovrà assicurare le condizioni di rilancio dell'azienda l'equilibrio di bilancio tra dallo io il attraverso il controllo di tutti i fattori di costo e l'aumento dei servizi e più elevati standard di qualità e di sicurezza
E questi cambiamenti producono reazioni diverse tra i ferrovieri e tra le loro organizzazioni sindacali probabilmente andava messo nel conto anche se preoccupa la lacerazione soprattutto tra i sindacati confederali
Per questo auspichiamo che si possa ritrovare un terreno costruttivo per avere quel consenso necessario utile al varo dei provvedimenti nei tempi previsti dalla direttiva
La partita del sul futuro delle FS e perciò troppo importante per il sistema trasportistico italiano perché possa essere giocata solo tra gli interlocutori interni all'azienda
La terza con condizione consiste nella partecipazione attiva dei lavoratori e degli operatori del settore a una nuova politica dei trasporti agli obiettivi del piano
Le trasformazioni in atto soprattutto quelle gestionali e di trasformazione delle imprese c'erano come abbiamo visto conflitti contrapposizioni che vanno governati
Nell'ambito del sistema delle relazioni industriali della concertazione sociale il protocollo siglato il ventidue dicembre di novecentonovantotto tra il ministro dei Trasporti rappresentanti le parti sociali costituisce un fatto positivo
è un'acquisizione importante se si pensa che entro l'anno giungono a scadenza tutti i rinnovi contrattuali del settore che coinvolgono oltre ottocento mila lavoratori
E in proposito ritengo saggia la proposta di anticipare la fase negoziale in tempi utili apre prima dell'inizio del Giubileo dell'anno prossimo
Ho già sottolineato i riflessi profondi e quindi e i mutamenti in corso creano se nel mondo del lavoro
Ma ritengo e senza un sostegno e la condivisione della maggioranza dei lavoratori interessati non sarà possibile realizzare un efficiente sistema della mobilità
Non si tratta di far quadrare il cerchio a tutti i costi conosciamo le diverse posizioni in campo ne hanno voi ci compete un ruolo di mediazione
Ma ci vuole un motivo di preoccupazione più di fondo le trasformazioni nel coro corso nel settore dei trasporti hanno un segno diverso da quelle operate nel corso dei primi anni Ottanta nel settore industriale
I destinatari finali di queste trasformazioni sono diversi non solo merci ma persone utenti clienti cittadini
L'aspetto motivazionale di chi opera nel settore dei servizi e perciò importante per alcuni aspetti fondamentale è una risorsa umana non solo un costo il cambiamento induce quindi a modificare abitudini consolidate prassi sindacali ma richiede anche un approccio culturale diverso da parte dello stesso sistema delle imprese
In conclusione ho cercato di motivare le scelte che a nostro avviso stanno alla base di una nuova politica dei trasporti e la necessità di passare da una logica settoriale a un sistema integrato della mobilità
Il nuovo Piano dei trasporti sarà credibile si darà una risposta convincente a questi e ad altri obiettivi che emergeranno la nostra discussione altrimenti rischia di essere un'altra occasione perduta
Una nuova politica i trasporti non implica solo un riequilibrio del nostro sistema trasportistico ma contribuisce in misura rilevante alla modernizzazione del Paese
Assume le caratteristiche di un vero e proprio progetto di politica industriale apre nuovi spazi di intervento nel campo delle innovazioni tecnologiche dei servizi informatici di servizi telematici
Mi auguro di aver fornito gli argomenti sufficienti per favorire una discussione e un confronto aperto nell'ambito dei lavori della nostra conferenza
Ribadisco infine l'impegno del nostro partito sulle rilevanti scadenze da affrontare e sulla funzione e vogliamo svolgere nel mondo del lavoro e dell'imprenditorialità di un settore quale quello dei trasporti così importante per futuro dell'Italia e per il ruolo che il nostro Paese ha chiamato ad assolvere a livello europeo
E per realizzazione di questi obiettivi che ci vogliamo impegnare come Democratici di sinistra
Ringrazio Cesare De Piccoli
Nel corso della sua relazione io non sono intervenuto per invitare al silenzio anche perché ci sono state iniziative di autocontrollo faccio solo rilevare che diciamo la logistica per usare una parola di moda di questa sala accresce enormemente anche un lieve brusio quindi vedete un po'
Informo che chi vuole e segnalarsi per intervenire può farlo presso il tavolo della segreteria che immediatamente fuori la porta d'ingresso nel corridoio
Do ora la parola per il primo intervento nella discussione a Francesco Nerli presidente di Assoporti
Poi
L'esigenza che il Paese
Si doti di un nuovo piano generale dei trasporti
Partito nasca
La più considerazione normali e adesso voglio partire nel mio ragionamento sotto le Ande due
Il fallimento
Ed oggi si può dire la vetustà
Del vecchio Piano
E quindi de molti dei suoi principi ispiratori
E da una insopprimibile necessità
Di scelte radicali
Che devono essere compiute
Compiute nella direzione di una modalità sostenibile
Integrata nel sistema europeo e in virtù di ciò con l'obiettivo di fare dell'Italia del Mediterraneo la piattaforma logistica dell'Europa nei confronti sia dei paesi terzi e dei Paesi del far East oltre che della tra antico
Onorevole De Piccoli sottolineava con forza lo squilibrio che è sotto gli occhi di tutti noi non solo degli operatori
Nel settore dei trasporti fra le varie modalità del trasporto
L'insostenibile abbandono delle idea di sviluppo del cabotaggio marittimo nel nostro Paese
L'abbandono in questi anni di fatto di obiettivi di riequilibrio
Del trasporto su un mare prima su ferro dopo su gomma inoltre anche se in maniera integrata e non
Per discriminante quantitativa
Si può alzare
Io condivido l'impostazione data dall'onorevole dei piccoli
Sì alle riflessioni che ha compiuto sia le proposte che ha avanzato mi pare si possa dire che segue una linea direttrice che ha caratterizzato l'azione del PDS prima dei Democratici di sinistra dopo le sue gruppi parlamentari in questi anni novanta in particolar modo negli ultimi anni anche quando onorevole Burlando era ministro dei trasporti
Con un'azione che ha avviato a soluzione a prime soluzione aprire importanti risultati
Questi annosi problemi
è già stato detto lo ripeto solo per comodità
Oltre la legge di riforma portuale del novantaquattro il registro bis il prefisso internazionale
Gli interventi su Alitalia
Sull'autotrasporto sulla legge interporti
Il trasporto pubblico locale
E lo dico non perché mi trovo in questa sede ma perché ritengo che il ruolo dei Democratici di sinistra nell'elaborazione del nuovo piano generale trasporti sia decisivo
Per quello che hanno fatto in questi anni
Per quello che rappresentano nel governo nel Parlamento
Sono stati usati ieri proprie ceneri scusate davvero si sta superando la soglia di sopportazione stregone
Sono stati e sono provvedimenti questi che ho ricordato anche se certamente non risolutivi rispetto al gravissimo ritardo che
L'onorevole De Piccoli denunciava che il documento presentato da DS illustra
Che oggi consentono di guardare all'elaborazione delle normative e dei contenuti del nuovo piano generale dei trasporti
Partendo da elaborazioni e concrete pratiche gestionali istituzionali ed economiche
Che rappresentano una buona base di partenza
Sono stati i provvedimenti che hanno iniziato
A far muovere nella giusta direzione non pochi soggetti istituzionali sociali ed imprenditoriali
Ovviamente tutto ciò come sappiamo indispensabile per portare avanti qualunque processo di riforma
Ciò vale anche per il settore marittimo portuali e anche qui come dicevo grande ritardo
Sulle politiche di cabotaggio di sviluppo della logistica dell'innovazione tecnologica e di sistemi e voglio riflettere solo su alcuni punti
E la relazione ci ha indicato e lo voglio fare con estrema franchezza
Per quanto riguarda in particolar modo il settore marittimo portuale a me non pare che le linee guida del nuovo piano generale dei trasporti
Rispondano appieno all'esigenza di passare da una visione centralistica e pianificatoria ad una visione tram programmatica e decentrata
In grado di attivare tutte le risorse progettuali istituzionali private così come la Bassanini prevede e così come il provvedimento sul federalismo fiscale in discussione alla Camera
Dispone o dovrebbe disporre in poche parole non ha pienamente in grado
Di sviluppare il
USA che ripongo nei confronti dei ministri Treu e Micheli Ronchi
Nel riprendere il filo di un confronto non solo specialistico ora accademico ma invece più ancorato al confronto con le stesse forze sociali economiche oltre che istituzionali che dovrà rappresentare una fase decisiva
Prima che il Governo il Parlamento compiono le scelte definitive che spetta naturalmente solo a loro
L'onorevole del piccoli parlando del settore
Portuale ha espresso alcuni giudizi che io condivido
Nella sostanza che voglio riprendere brevemente per tentare di approfondirli
è vero le tendenze recenti delle economie sovrannazionali
Tendenze e pur con fasi alterne abbiamo visto in questi mesi le crisi del far East
E dell'America latina del Brasile in particolar modo comunque prometta una stabilizzazione del medio lungo periodo e si sono tradotti in questi anni in termini di flussi di merci movimenti pendolari tra le zone forte degli Stati americani quelle l'Estremo Oriente
Movimenti che hanno privilegiato le rotte passanti attraverso il Mediterraneo nella tratta Suez e Gibilterra e che hanno determinato le condizioni di una nuova centralità del Mediterraneo
Non sappiamo come veniva detto nella relazione
Che l'occasione o almeno parte di questa occasione è stata colta in virtù di due fatti fondamentali
Del cresce del trasporto di crescita nel e dalla riforma portuale che ha creato migliori condizioni di efficienza di efficacia dei terminali portuali in Italia ma io concordo
Con le cose che diceva l'onorevole De Piccoli prima
Cioè che completata la fase la prima fase di riforma istituzionale di liberalizzazione e in parte di privatizzazione delle gestioni la portualità italiana si dovrà misurare con le nuove sfide imposte della globalizzazione
E dalle decisioni strategiche delle grandi opere terzo della logistica integrata in ambito nazionale e che in tale contesto la portualità italiana deve essere protagonista del processo di riequilibrio tra nord e sud
Ha indicato mi pare se ho colto bene dalla relazione quattro punti che vanno approfonditi che devono diventare elemento è oggetto di discussione e di decisione
Il coordinamento fra le autorità portuali lo sviluppo della loro autonomia finanziaria lo sviluppo della concorrenza fra i porti
Io concordo con tutto questo credo che sia necessario dare conseguenza a quel risultato i positivi non fermarsi a questi non essere affetti da strabismo perché i problemi sono ancora rilevanti
Credo che questo vada fatto seguendo una linea che era stata avviata e che viene portata avanti anche dall'attuale governo che è quella di definire le nostre condizioni
Di accettazione del libro verde della Comunità europea
Sugli aiuti alle infrastrutture pubbliche di trasporto e sulla cosiddetta giusta tariffazione del libro bianco e attrezzare
In maniera le dotazioni infrastrutturali del nostro Paese perché quando giungeranno le direttive comunitarie si possa essere ancora in grado di competere così come di nuovo sia in incomincia da fare in questi anni con i porti del nord Europa
E qui vi sono due questioni che io voglio sottolineare con molta con molta forza
Un anno fa si è avviato un piano di riallineamento infrastrutturale dei porti italiani
All'inizio degli anni novanta i governi pensavano a interventi intorno ai quindici mila miliardi lo abbiamo verificato è stabilito che sono sufficienti interventi per tre quattro mila miliardi
Se questi sono accompagnati
Ad una crescente razionale autonomia finanziaria delle autorità portuali
Perché possono essere utili per gli stanziamenti diretti e non sono molti la loro dimensione globale
A questo piano di riallineamento infrastrutturale
Possono consentire il posizionamento dei singoli porti di quelli che la riforma individuato superando la frammentazione precedente
A meno che non si voglia tornare a quella politica che vedeva investire lo Stato su centoquarantasei porti ridotti a venti da questo punto di vista dalla legge di riforma portuale e per avviare quel coordinamento né arance portuali fra stessi porti che possono in maniera non autoritativa come dire costruendo su perenti a tavolino a Roma ma nel concreto della regolazione del mercato
Con le incentivazioni all'impresa e agli operatori marittimi e portuali creare le condizioni di una migliore efficacia efficienza e offerta ai mercati nazionali ed internazionali ecco qui c'è un nodo
C'è un nodo se non va avanti questo piano di riallineamento infrastrutturale
Se non va avanti l'autonomia finanziaria dell'Ente locali questo processo avrà uno stopper
Serio
Non si parte da zero
Il precedente governo aveva ipotizzato un primo intervento di mille miliardi il governo creo coerentemente e anche rielaborando naturalmente
Entrato in corsa diciamo così su questo provvedimento si sta concludendo ormai lite dell'assegnazione di questi primi mille mille cento miliardi è un fatto importante dobbiamo sapere e con le prossime finanziare questo Piano va completa e al tempo stesso il Senato ha licenziato qualche settimana fa ed ora all'esame della Camera il provvedimento sul federalismo fiscale che affianco alle Regioni e Comuni alle Province prevede anche una legge delega al governo per l'autonomia finanziaria dell'autorità portuale voglio dirlo qui in maniera molto chiara
Le previsioni quantitative di quello che può dare una legge-delega blindata per motivi di bilancio
Non sono prevedibili oggi
Si può pensare che c'è da penare
Per portare a compimento questo processo ma io ritengo fatto importante un fatto decisivo il Governo e Parlamento portino a compimento questo primo passo in quella direzione
Concludo su un altro punto
Che a me sta particolarmente a cuore
Riguarda un aspetto che l'onorevole De Piccoli
Trattava in ultimo nella sua relazione
E cioè la problematica
Ieri i processi di liberalizzazione e di privatizzazione che devono proseguire
In maniera regolata e concertata
Agisce
Sul versante sociale sul versante contrattuale sulle condizioni di lavoro e di sicurezza del lavoro
Il ministro Treu
Ha portato avanti in questi mesi un'importante iniziativa di concertazione fra le parti
Perché si possa giungere nel settore portuale intanto a concludere con il disegno di legge che in oggi al Senato la problematica rimasta aperta del lavoro portuale e dall'altra parte perché si avvii un processo di unificazione
Del mondo del lavoro e della contrattualistica nel settore portuale perché si possa mantenere quella tra virgolette pace sociale che dalla legge di riforma ad oggi abbiamo avuto e che però è il frutto non del tutto risolto
Del fatto che ormai tutto va bene ma del fatto che nella fase di ristrutturazione di riorganizzazione di prepensionamenti
Di modificare gli assetti degli atteggiamenti delle imprese queste è stato reso possibile oggi non lo sarebbe più non lo sarebbe più se non va avanti quella politica di concertazione
Alla quale devo dire con rammarico alcuni soggetti dell'imprenditoria privata si sono sottratti
E rispetto ai quali io proprio anche in questa sede che ritengo importante
Per il proseguo del confronto su queste tematiche e per l'elaborazione definitiva del piano generale trasporti fatemelo dire così una sorta di appello non buttiamo a mare
Ciò che è stato costruito nell'interesse delle imprese del lavoro ma anche di un grande progetto
Quello del piano decennale trasporti che è decisivo per la rinascita del Paese la sua integrazione europea la sua capacità di competere sui mercati internazionali grazie
Grazie
Do ora la parola a Aldo Gatti
Presidente della Confederazione generale italiana del traffico e dei trasporti
Grazie onorevole
Cercherò di essere breve per non togliere tempo prezioso agli altri interventi sono lieto di essere qui per portare a questo convegno che giudico
Estremamente importante il saluto della Confetra io lo dirò in termine abbreviato quello che
L'onorevole a dato con completezza dalla nostra confederazione che fra l'altro anticipo nell'assemblea del cinque di maggio cambierà denominazione perché diventeremo sempre Confetra ma confederazione dei trasporti e della logistica
In quanto tutti noi siamo convinti che la logistica oggi è una componente strettamente legata al mondo del trasporto delle merci
Il saluto della Confetra è totale perché noi siamo una delle parti che sta contribuendo come il ministro e il sottosegretario algerini sanno alla redazione alla stesura del nuovo piano generale dei trasporti
I nostri esperti lavorano assieme agli altri colleghi
Nella bozza presentata al ministro lo scorso gennaio ci sono molti nostri contributi che non cesseranno
Giudichiamo il piano il nuovo piano generale dei trasporti come fattore di
Rilancio di questo comparto che come tutti noi sappiamo e particolarmente depresso
Sono qui per esternarle le preoccupazioni della Confetra sulla progressiva
Colonizzazione vorrei chiamarla con questo termine forse improprio di quello che il mondo operativo del trasporto merci e della logistica in questo Paese
è inutile che in questo momento io ricordi vari shopping che si fanno in Italia da parte dei nostri chiamiamoli partner ma possiamo anche definire dei concorrenti europei
Sembrerebbe forse il mio è un discorso autarchico ma questo denota una fondata preoccupazione di come le nostre aziende le nostre strutture le nostre infrastrutture
Dimostrano di non essere competitive in campo europeo questo è un dato di fatto che sarebbe colpevole ignorare e quindi vorrei che il Governo e ministri su questo argomento dessero una pronta a dimostrazione di un rilancio vero effettivo e non soltanto di facciata
Il nuovo piano generale dei trasporti non dovrà essere una ripetizione del primo piano che è rimasto un libro dei sogni e che non ha avuto un organo che lui sapesse condurre e gestire la sua applicazione e la sua direi funzione di linea guida ed è per questo come stanno l'onorevole Burlando egli ministro Treu noi chiediamo con forza che dopo aver partorito il nuovo piano generale dei trasporti che mi auguro sia non tuttologo ma che sia mirato a determinate cose concrete e fattibili per i prossimi tre barra cinque anni sia anche istituito in questo Paese un organo che lo possa gestire io ringrazio il ministro Burlando che l'aveva approvata
Ho la nostra richiesta come competere misto tre o che l'attuata per il momento informa soltanto amministrativa creando il comitato dei trasporti e della logistica ma o dal ministro la promessa che questo comitato dovrà via legislativa diventare presto un Consiglio nazionale
Consiglio nazionale che deve durare al di là di un singolo governo se possibile di una singola legislatura e quindi sarà il Consiglio nazionale dei trasporti e questo la nostra richiesta che a mio avviso dovrà gestire il nuovo piano generale dei trasporti
Prego anche l'onorevole Stajano come presidente della commissione Trasporti della Camera di farsi voi portavoce
In sede parlamentare di questa nostra istanza perché soltanto se se noi istituiremo un vero organo di gestione
Che non sia quello che fu a suo tempo la segreteria generale del Piano dei trasporti e poi il CIPE per che tutti sappiamo che fine hanno fatto che il nuovo PGT potrà decollare e potrà dare un grosso impulso
Noi come Confetra in questo piano generale trasporti auspichiamo e questo lo voglio rimarcare fortemente una vera riconversione delle modalità perché nessuno più di me sono stato accusato di avere un animus ferroviario per la mio DNA aziendale auspichiamo che le ferrovie possono veramente
Crescere specialmente nel comparto del trasporto delle merci di quello che il Paese chiede di questo che la nostra economia chiede perché la crescente richiesta di mobilità e di trasporto di merci cui è legata la logistica non potrà essere sicuramente soddisfatta soltanto con la moglie la vita stradale e con la modalità del cabotaggio marittimo
Però sarebbe contemporaneamente ingiusto criminalizzare il trasporto stradale che nel bene o nel male in questo Paese assolto una larga parte della mobilità delle merci
E quindi vorrei che si trovasse nel nuovo piano generale dei trasporti quel giusto equilibrio perché le varie modalità possano rispondere alla richiesta di accresciuta domanda che noi stiamo vivendo su questo argomento io assicuro e a questo convegno e al ministro e a tutti gli organi la massima collaborazione della Confetra per il nuovo piano generale trasporti e che poi abbia vera applicazione grazie
La ringrazio
La parola a Guido Abbadessa segretario generale della Federazione trasporti della CGIL
Compagne e compagni io aderisco in maniera veramente molto convinta Nocerino sì bisogna dicevo aderisco Silenzio con la voce aderisco in maniera molto convinta in maniera che apprezzo sinceramente alla relazione che Cesare Acqui posto a questa nostra iniziativa mi convince una scelta strategica che c'è nella relazione che per la verità per noi non è nuova quella di vedere il piano generale dei trasporti come una grande nuovo occasione per lanciare un messaggio all'economia del Paese
Questo credo che di i fatti che preludono a questa a questa scelta già stavano in un evento del mille novecento novantasei che se che è stato il Patto per il lavoro
Dove c'era questo elemento di novità l'intervento vero per l'economia del Paese non era già nel sostegno di questo di quell'altra realtà ma era quella di affrontare la questione di risolvere i problemi dell'economia non tanto nella produzione del prodotto
Ma nella questione del sistema e quando la questione dei trasporti incide nel sistema di produzione nell'ordine del quindici venti o per le produzioni del Mezzogiorno d'Italia del venticinque per cento questo
E il punto strategico di un messaggio ovvero all'economia del Paese ecco perché diciamo aderisco in maniera molto convincano cioè c'è una scelta profonda vera è che a mio avviso bisogna portare portare avanti ma io mi permettono in maniera molto rapida
E faccio la scelta preciso di dare un contributo specifico per ciò che rappresento a come il mondo del lavoro può concorrere a questa fase di trasformazione è una situazione di false
Molto difficile a come riconosceva Cesare al passaggio da monopolio a mercato e in Italia la peculiarità italiana che oltre a questo che la questione delle privatizzazioni
Ma mi permetterei anche di aggiungere un'altra particolarità un'altra eredità molto pesante che noi abbiamo in questo Paese rispetto al resto dell'Europa almeno sfugge il fatto
Che al di là prima delle elezioni che hanno portato lo schieramento dell'Ulivo a vincere in questo Paese abbiamo avuto anni anni di governi tecnici che hanno Rita al ritardato scelte urgenti che bisognava fare
Nel settore degli dei trasporti così come in altri pezzi delle comunità ma credo che oggi la questione fondamentale perché il lavoro ossa contribuire al cambiamento e quello che in maniera molto precisa bisogna stabilire quali sono le regole per affrontare le questioni al mercato
E io mi permetto quindi ricordare tre scelte fondamentali che vanno che vanno fatte la prima questione quella della clausola sociale
Non si può costringere il mondo del lavoro a scegliere questa impresa rispetto a quell'altra se è in discussione il mio lavoro i miei diritti bisogna affrontare in maniera cheat tra dal difendere questo o quell'altra azienda proprio perché c'è la continuità del lavoro
Ma questo è già affermato in direttive che l'attuale governo affatto nell'accordo del ventitré di dicembre sul regole anche in contratti
Che nel corso delle ultime settimane sono stati stipulati ma la seconda questione dove ancora non vedo una scelta molto forte e la questione che chiamatela come volete io la chiamo il principio di stabilimento ma il principio della concorrenza leale
Cioè se si è fatta l'Europa il fisco in Europa e in maniera molto variegata
Molto variegato
E quindi per fare un esempio molto preciso
Perché il dottor Cempella non fa la polemica con la dirci perché per ora gli sta bene quei pochi voli che fa la vittima no non lo fanno accusare di essere monopolista
Ma se paragoniamo l'Alitalia alla Virgin un aero One né alla Virgin un Meridiano alla Wirth alla Virgin l'incidenza del fisco tra le due aziende
E nell'ordine del cinquantasei per cento per le aziende italiane del dodici per cento per un'azienda come la Ricci non esistono patti territoriali riforma di contrattazione che tiene
Quindi la soluzione
Non è quella di dire in Italia dobbiamo avere un regime fiscale come quello inglese eccetera
Perché per quanto ci riguarda il web fare italiano lo vogliamo difendere lo difendiamo la vogliamo migliorare e tutti devono contribuire a quel
Welfare
La questione è un'altra
Che chi esercita in maniera stabile
Una rotta ma questo vale per il trasporto aereo per il cabotaggio marittimo per tutto il resto
Una in Italia viene assoggettato alla fiscalità italiana ai contratti italiani a regime sociali Italia la terza questione è quella che riguarda il sindacato che deve essere la riforma della contrattazione
La propoli la prolificazione della frantumazione contrattuali cinquantotto contratti nel settore dei trasporti sono figli della fase del monopolio la fase di mercato
Devi e con coraggio vedere la scrittura di nuovi di nuovi contratti cambiamenti profondi nei nuovi contratti
Ora questa linea
Che poco mi interessa aggettivato asse moderata consapevole poco devo registrare
Che c'è sì una condivisione formale l'asse che ha costruito l'accordo sulle regole del ventitré di dicembre ma c'è una quotidianità in cui la Confindustria tacca su tutti i fronti
Al contratto dei meccanici nel settore industriale ma come dirò fra un attimo anche nei nostri settori però permettetemi di dire non c'è solo la Confindustria che attacca questa linea che attacca una linea di campane
Oggi siamo a una fase nei trasporti in cui bisogna decidere in quale campo si sta
Io accolgo l'appello accorato che Cesare affatto in questa sede sulla questione delle ferrovie di ritrovare un'unità
Lo accolgo l'ho fatto l'abbiamo fatto la riorganizzazione e l'ha fatto in questi giorni
Ma l'unità si trova sulla base di chiarezza sia assoluta che dobbiamo
Io e la riorganizzazione non è fra i pentiti di avere dato il consenso alla direttiva emanata dal governo
Ho qui davanti a me il presidente Stajano sa che in Commissioni Trasporti o anche polemizzato su queste cose qui devo riconoscere che quelle cose che li opposto abbiamo posto le organizzazioni sindacali sono state accolte
Quindi riconosco il contributo che ho tanto a quella direttiva lì il problema non è solo quello di dire siamo tutti d'accordo poi bisogna essere conseguenti bisogna finirla con la politica del Gattopardo disarmo
Tutto muti perché non nulla muta ecco perché Cesare l'accordo si può trovare solo al tavolo negoziale
Solo il tavolo dirà la costruzione di quale accordo per portare avanti quelle scelte che abbiamo condiviso altrove
Sarebbe accordo di bassa lega inciucio cosa di cui non hanno bisogno prima che le ferrovie e i lavoratori ferrovieri che certezza de una vera non messaggi contraddittori questo è il punto
Su questo si deve costruire unno un rapporto che per concludere io credo che noi abbiamo altre tre emergenze uno è quella dei porti mi sembra che molto bene si sta andando sulla legge anche il governo il ministro che in una prima fase mi sembrava un po'tiepido su questa questione qui abbia recuperato con calore la questione dei porti ora credo che il Senato debba dare un'accelerata alla divisione alla missione di questa di questa cosa anche qui porta il problema alla Confindustria che in maniera pelosa pone la questione attorno al problema della riforma contrattuale su questioni di principio
Di ordine ideologico che veramente poco hanno a che fare su quello
Su cui bisogna andare a
Le altre due questioni
Che io mi permetto di sottolineare per flash sono queste
Quello di stabilire regole nel trasporto pubblico locale
Attenzione
Io sento da tutte le parti d'Italia questo ricorso alle questioni del mercato bisogna liberalizzare il mercato ma cos'è il mercato nel trasporto pubblico locale
Io credo che noi non dobbiamo sottacere cosa è avvenuto ecco avviene in questa città dove e quando ma i privati ai consegnato alcune linee di trasporto pubblico locale vedi le linee di Fiumicino
Le condizioni salariali di quei lavoratori erano sotto i minimi del contratto nazionale le condizioni di lavoro cioè l'orario di lavoro la questione della sicurezza
Erano al di sotto delle stesse normi vigenti in questo Paese questo non è il mercato
Questo non in mercato
Queste ladrocinio e su queste cose bisogna intervenire e correggere lei questioni che devono essere corretti e non attaccando la legge di riforma perché questi sono immobili in cui si vuole vanificare in altro modo la legge di riforma che dice invece di intervenire su tutto
E c'è una questione che riguarda come nelle ferrovie il problema del costo del lavoro ma non in tutta la questione del costo del lavoro poi anche le aziende devono devono funzionare così per ultimo credo che le questioni del trasporto aereo in Italia del vettore debbano vedere la fase dello sviluppo
Nell'Alitalia e quindi procedere con molta forza sulle questioni di fare avanzare i progetti di privatizzazione io ho concluso compagne e compagni voglio dire solo un ultima cosa oggi tanti si appassionano nella questione dei trasporti alla ricerca di modelli come l'assoluzione a tutti i problemi che noi abbiamo io non non sono iscritto a quel partito della
Di questo o di quell'altro modo in ciò solo un punto di orientamento cogliere l'opportunità del cambiamento
Di un cambiamento però che deve essere contrattato e condiviso
Un mondo del lavoro quindi a cui bisogna fare una proposta affinché si si veda in maniera molto chiara a chi appartiene a un mondo della conservazione
Che non dà futuro non al Paese innanzitutto a quei lavoratori che pretende di presumere e a un mondo invece che vuole dirigere vuole essere
Processo importante non esclusivo ma processo importante di questo cambiamento ecco perché a loro condiviso la relazione dice essere proprio perché dà un contributo vero di merito
A questo tipo di dibattito a questo appuntamento che noi dobbiamo arrivare grazie
Ringrazio badessa do la parola a Italo Ferrari presidente dell'autorità portuale di Cagliari
è membro della segreteria regionale dei Democratici di sinistra in Sardegna prego
Vorrei iniziare con una
Affermazione di principio
Prego
Vorrei cioè dire che una corretta pianificazione no vicino vicino è voce alta grazie del disegno infrastrutturale e dei fotoni gestionale del sistema integrato dei trasporti
Non nasce non si esaurisce all'interno dei puri ambiti settoriali
Il rapporto col sistema complesso sociale economico antropologico culturale nel quale l'insieme delle comunicazioni materiali e immateriali definito e vive
Essenziale ai fini della comprensione delle più opportune politiche da riservare al settore allargato dei trasporti e delle comunicazioni
Un tal modo di concepire l'impegno programmatico è sostanzialmente contenuto nel documento base dei Democratici di sinistra che avvia la Conferenza nazionale del partito su un tema cruciale per lo sviluppo complessivo dell'intero Paese
E si ritrova anche degli indirizzi e linee guida del piano generale dei trasporti proposto alla discussione al confronto tra i tre ministeri dei Trasporti e dalla navigazione
Dei lavori pubblici e dell'Ambiente nato dalla prima fase del governo di centrosinistra di questa legislatura rilanciato con vigore nel momento attuale così importante e decisivo per le prospettive di sviluppo italiana ed europea
Si può dire infatti che l'economia nazionale presenti in questo momento elementi di incertezza all'interno di un quadro europeo esso stesso caratterizzato da luci ed ombre
è come se ci si trova a Simone sul crinale di un percorso evolutivo con probabilità di imboccare la via del progresso
Ma anche con forti probabilità contraria
Dipende in sostanza molto dalla nostra volontà e dalla nostra capacità di saper interpretare nel modo giusto i Grandi Progetti ai grandi temi che abbiamo di fronte il riuscire a cogliere tutte le opportunità che il contesto nazionale europeo e mondiale
Offrono al Paese
Non è infatti pensabile di concepire un atto così importante e significativo come quello della definizione del nuovo piano generale dei trasporti
Unicamente nel chiuso dei confini nazionali senza farlo diventare il principio attivo della costruzione del grande disegno delle reti transeuropee
Un simile criterio concettuale metodologiche operazionale dovrebbe infatti informare disse la progettazione dei sistemi a qualunque livello spaziale ed economico si riferiscano
Il punto è tentare le vie affinché i sistemi stessi si liberino pelle incrostazioni di chiusura per diventare aperti
Capaci di ricevere e trasmettere nei confronti del contesto materia energia e informazione
Un tale risultato e si ottiene badando essenzialmente alla struttura qualitativa dei sistemi stessi
E al loro rapporto funzionale con l'ambiente che li contiene ridimensionando le aspettative derivanti da una loro modellizzazione esasperata tendenti a rappresentare gli aspetti quantitativi delle risposte
In una qualche misura ciò significa uscire da una politica dei trasporti prevalentemente centrata sulla domanda
Per accettare una visione è fondamentalmente legata all'Offerta e quindi capace di interpretare più da vicino gli obiettivi di sviluppo in termini di riequilibrio e di parità ed equità tendenziale rispetto alle situazioni di partenza
Una concettualizzazione di tale genere si attaglia in particolar modo alla condizione della Sardegna
Che ancora vincolata da situazione di linee te al proprio sviluppo per effetto di cause storiche e contingenti può invece diventare sede di uno sviluppo endogeno ed esogeno
Attraverso un'azione rivolta al proprio interno e contemporaneamente rivestendo il ruolo di propulsore del progresso nazionale ed europeo in concorso con le altre regioni
La nuova centralità del bacino mediterraneo nello scenario mondiale i cui lineamenti sono ormai così noti da non richiedere alcuna illustrazione
E l'occasione da cogliere nel momento storico che stiamo vivendo affinché la Sardegna rappresenti una piattaforma di accesso all'Europa dal versante meridionale di essa e insieme ponte di comunicazione con i Paesi terzi mediterranei
In altre parole il sistema regionale dei trasporti e delle comunicazioni
Va interpretato come parte fondamentale della mente Pérouse europea dei Trasporti proponendosi così l'insieme delle sue porte principali di accesso dall'esterno e l'insieme delle sue interno interrelazioni tra strutturali interne
In una chiave rinnovata di soluzione del problema della continuità territoriale
D'altro canto tutto ciò è pienamente riconosciuto e valorizzato nei principali documenti espressi dall'Unione Europea
I nessi il ruolo delle regioni insulari riconosciuto sin dai primi anni settanta ha trovato il giusto Collocamento in agenda due mila tre l'articolo centotrenta del Trattato di Amsterdam
Trattato che in particolare sottolinea Ferrari scusa prego per favore
Mi rendo conto che appunto il luogo no
E salta il bonus io però proprio per questo vi prego di contenere questo rumore grazie prego Ferrari grazie
Trattato che in particolare sottolinea l'importanza del tema per il collegamento delle isole con le regioni centrali arresto dalla comunità
Il dato culturale dal quale conviene partire appartenente peraltro ad una concezione moderna dell'organizzazione dei sistemi rappresentato dalla nuova definizione del concetto di hinterland
Oggi radicalmente diversa da quella che per lungo tempo ha informato di se le teorie della geografia economica
L'hinterland dandole più quindi soltanto una delimitazione gravitazionale dell'aria l'influenza delle principali in categorie di servizi
Questa rappresentazione che discendeva dal rapporto di fruizione servizio utente la cui qualità
è stata messa in crisi definitivamente dall'avvento della Società dell'informazione e della comunicazione
Con l'affermarsi dei sistemi a rete in particolare con la riorganizzazione dell'impresa del settore dei commerci marittimi mitizzato il al concetto statico rincari lande di un tempo si è così sostituito un concetto dinamico
Per noi per cui hinterland e non è più il bacino naturale del traffico di un centro individuato nel suo territorio retrostante mai costituito dalla tessitura virtuale dei rapporti che legano il centro stesso ai suoi clienti in funzione dei servizi che esso è in grado di offrire quindi l'hinterland non è qualcosa che c'è
Ma qualcosa che va costruito
Sulla base di queste considerazioni porre la problematica intermodale dentro la progettazione di un sistema integrato di trasporti significa porsi il problema della ricostruzione della rete virtuale medesima
Secondo un'ottica door to door sostituendo in parte al concetto di spazio geografico quello di spazio virtuale percorsa dalla catena di trasporto grazie ai servizi di collegamento e alla specializzazione in certe filiere logistiche
Perciò ogni intervento che riguardi le infrastrutture di trasporto in particolare le infrastrutture di rete
Non può non tener conto delle specificità socio economica di un territorio come il Mezzogiorno d'Italia che per lungo tempo ha goduto di un regime speciale l'intervento straordinario dallo Stato
Con l'approssimarsi della trasformazione evolutiva di questo regime si rende necessario non solo un diverso approccio ai problemi di pianificazione tout court ma anche un diverso atteggiamento culturale verso la questione meridionale
In tal modo il sistema dei trasporti diventerebbe struttura essenziale adeguata ad una nuova trip filosofia del riequilibrio che punti sulle aree forti e sulle filiere forti per impostare l'ossatura di un futuro sistema logistico
Nel solco di queste argomentazioni non può non essere sottolineata con forte connotazione critica la parte del documento governativo sul nuovo piano generale dei trasporti e dedicata al trasporto marittimo e alla politica portuale essa risente infatti in maniera eccessiva dell'impostazione data dal libro verde sui porti e le infrastrutture marittime e dal libro bianco concernente una giusta tariffazione per l'impiego delle infrastrutture e della Commissione europea
Per la ricerca della Conte configurazione ottimale della rete portuale e dei meccanismi più appropriati di un sistema tariffario sulla rete integrata IST trasporto improntato al criterio chiusa paga
L'applicazione automatica del principio della concorrenza che sta alla base di tale criterio implicherebbe l'impostazione l'imposizione di canoni
Determinati in ragione dei costi globali dell'investimento sostenuto da sostenere e dei costi ambientali connessi con l'uso delle risorse
Si otterrebbero livelli tariffari così elevati da porre assolutamente fuori mercato l'uso delle infrastrutture nelle aree deboli sino a verificare la totale impossibilità del loro impiego economico
La verità è che anche questo importante aspetto della politica dei trasporti va interpretato come strumento e l'età per il raggiungimento di obiettivi di efficienza ma anche di efficacia intendendo in questa seconda categoria l'obiettivo del riequilibrio territoriale ed è la sostanziale parità tendenziale delle situazioni che connotano le aree deboli alleare Foro
In definitiva l'applicazione del principio dalla concorrenza deve essere conseguita con la necessaria gradualità per essere totalmente verificata nel momento in cui si realizzino le condizioni di parità dal lato dell'offerta sia in termini infrastrutturali che logistico operazionale
Solo oggi all'attenzione del Governo nazionale di quello regionale sardo numerosi problemi che attengono al tema generale della continuità territoriale
Essi riguardano i collegamenti esterni essenzialmente ma non esclusivamente incidendo sulla materia tariffaria e quelli interni sono interessanti soprattutto le nuove configurazioni della rete infrastrutturale delle ferrovie dalle strade
Il rapporto con il governo nazionale da sancire anche in sede riformulazione del nuovo piano generale dei trasporti
Partendo dal presupposto di trasformare i inopportunità i limiti dell'insularità ed attivando il progetto di un vero e proprio corridoio multimodale tirrenico
Dovrà dunque rafforzare i termini dell'intesa in corso riguardare i seguenti obiettivi prioritari
Rafforzare l'accessibilità del territorio regionale in termini di continuità territoriale attraverso il potenziamento del corridoio plurimodale Sardegna continente favorire la portualità e l'aeroportualità quindi il sostegno a programmi finalizzati a garantire l'adeguamento infrastrutturale la connessione fra i porti e il resto per la rete infrastrutturale interna
Incentivare il cabotaggio soprattutto attraverso l'introduzione di navi veloci e l'adozione di una politica di Portelli Ring assicurarne la mobilità interna favorire l'integrazione fra le differenti modalità di trasporto promuovere il decongestionamento delle aree urbane
Ridurre i costi di trasporto sia merci che passeggeri incentivare il trasporto pubblico
Tralasciando quanti indicare alcuni dei punti che nelle varie modalità di cosa orari
Vorrei pregarti di soltanto di arrivare alla conclusione grazie
Mi preme soltanto di dire alcune cose ter concludere
Se gran parte dello sforzo di programmazione deve essere rivolta al potenziamento e alla razionalizzazione della rete infrastrutturale di base per colmare il forte K ancora esistente fra Sardegna Rea debole le aree più sviluppate del Paese dell'Europa
Non bisognerà trascurare gli aspetti di una modernizzazione spinta del sistema attraverso l'adozione di sistemi automatici di tecniche di informatizzazione telematizzazione che in maniera significativa potrà contribuire allo scatto di produttività necessario
Introdursi in progetti di innovazione tecnologica di codesto tipo significa sedo nel dobbiamo essere consapevoli incontrare quando si tratti di cambiamento vero delle probabili resistenze di tipo antropologico culturale
Per questo motivo una politica dei trasporti e delle comunicazione che Ponti decisamente verso il futuro dovrà essere accompagnata da un'azione di informazione capillarmente diffusa e di formazione mirata la produzione di figure professionali emergenti
Tale azione riguarderà la scuola di vario ordine e grado siano ai livelli universitari ma avrà come referenti anche i quadri degli operatori pubblici e privati impegnati nel settore
Non soltanto per promuovere all'interno di essi avanzamenti nei saperi della tecnologia
Ma anche per renderli più consapevoli dei sostanziali contenuti normativi che regolano il funzionamento degli apparati complessi
E infine più in grado di utilizzare tutte le risorse che le legislazioni nazi regionale italiana ed europea mettono a disposizione
Si può dire in una parola che il tentativo sarà riuscito ma il risultato sarà stato conseguito quando i molteplici e diversificati soggetti dell'azione saranno capaci di coniugare almeno due dei significati principale dal verbo potere
Quello che esprime la potenzialità intrinseca al fare che attiene alla struttura decisionale del pro del soggetto è quello che riguarda il rapporto soggetto contesto e che rende possibile cogliere le opportunità nel momento in cui concretamente si manifestano
Bisogna infatti essere consapevoli che il tempo non è più una variabile indipendente dei processi evolutivi ma con sempre maggiore forza ne condiziona gli andamenti e le probabilità di successo che ringrazio
Grazie a Ferrari da ora la parola a Francesco Baldanello e parlamentare europeo dopo di lui darò la parola Piero Fassino ministro per il Commercio con l'Estero
Ho trovato nella relazione di Cesare dei piccoli un punto di vista utile per il lavoro che dobbiamo POR proseguire che dobbiamo anche ulteriormente fissare all'interno delle istituzioni europee
Devo dirvi per esperienza personale che la credibilità del nostro Paese insomma del sistema Italia
In questi ultimi tempi un po'per ragioni di stabilità un po'per maggiore attenzione politica aumentate oggi ci troviamo a pieno titolo protagonisti nei processi di programmazione del sistema dei trasporti
Indubbiamente la parte ancora oggi svolta principalmente una parte istituzionale credo che abbiamo bisogno invece di ragionare molto più sul concetto di sistema ha rappresentato in Europa in e quindi colgo
Estremamente importanti tutte le azioni che riguardano la presenza all'interno delle istituzioni dell'Unione europea anche nei comitati tecnici anche nei processi decisionali del Comitato economico sociale
Che riguardano un po'alle associazioni di categoria il ruolo del sindacato il mondo economico insomma che svolge in maniera puntuale e sempre più una lobby democratica ed entra anche nel merito delle penso a dei processi
Legislativi e regolamentari il Parlamento europeo assume su di sé col nuovo Trattato di Amsterdam funzioni molto più importanti di codecisione sul tema dei trasporti
E il tema della sostenibilità rientrare a pieno titolo e nella codifica che noi dobbiamo portare avanti una sostenibilità che indubbiamente guarda al progetto di una mobilità che tenga conto anche non solo del mercato
Ma che tenga conto anche del tema dell'occupazione
Si è parlato negli interventi di come organizziamo nel futuro il rapporto diretto tra sistema dei trasporti italiano
Al sistema delle reti europee io credo che questo sia un tema importante dobbiamo legare a questo tema
L'idea dell'innovazione tecnologica l'idea delle reti non solo come reti di carattere infrastrutturali ma reti anche come elemento il materiale e tecnologicamente avanzate e dobbiamo anche la rizzare in maniera molto puntuale
Il tema dell'occupazione cioè quando possiamo investire in che modo possiamo investire nel futuro
Per ammodernare il nostro sistema Paese collegato all'Europa e che riflessi ha questo sul tema dell'occupazione ci sono ventidue milioni disoccupati in Europa è solo una politica di grandi investimenti infrastrutturali anche direte
Tecnologiche il materiale può dare uno slancio importante da questo punto di vista credo che sia di rilievo il fatto che noi rivendichiamo la rottura anche di una concezione rigida del Patto di stabilità
Una concessione che ha fatto il pathos di di stabilità solo una cultura squisitamente monetari Ispica invece pensiamo che il patto di stabilità debba avere al centro anche il tema dell'occupazione e conseguentemente quindi anche la possibilità di non contabilizzare
Tutti quegli investimenti che vanno nel settore delle reti infrastrutturali
Vorrei da questo punto di vista sollecitare la programmazione nazionale regionale e di tenere in forte considerazione la scelta infrastrutturale con la classificazione che noi facciamo i prossimi mesi a partire dal primo gennaio del due mila
Dei fondi strutturali insomma non c'è una nuova programmazione una capacità di essere concorrenti e anche una capacità di utilizzare meglio le risorse comunitarie se non mettiamo in campo anche le risorse dei fondi strutturali
Ho sentito parlare prima delle dei porti della classificazione penso un po'all'ammodernamento dello schema delle ferrovie penso il sistema delle infrastrutture in genere io credo che sia necessario pensare al fatto che queste infrastrutture debbono essere incentrate consentito organizzate le infrastrutture
Della moda deve dell'intermodalità le infrastrutture naturalmente legate trasporti amasse classificate all'interno dei fondi strutturali
Mi riferisco quindi o una alla esigenza di un'attenzione particolare su come classifichiamo
Territorialmente non solo l'obiettivo uno e le regioni Obiettivo uno sappiamo bene quali sono sono già classificate già in maniera puntuale attraverso dei parametri precisi che sono legate al reddito come classifichiamo però per esempio
Le are dall'Obiettivo due vi ringrazio dell'educazione per la creazione
Dicevo Pagliarelli Sonia bisogni utilizzare al meglio anche la possibilità che le regioni e anche il ministero dell'industria e anche il ministero del Tesoro stanno organizzando della nuovi fondi strutturali mi riferisco soprattutto l'Obiettivo due
Si deve indubbiamente in questo senso mette in evidenza come tutta la parte delle infrastrutture o delle sovrastrutture che attualmente sono fortemente condizionate dal libro bianco e anche dalla classificazione uno sei due sei dei porti che sostanzialmente dicono
Che non si potranno finanziare sovrastrutture portuale sovrastrutture dei trasporti dell'intermodalità se non sono all'interno della classificazione dei fondi strutturali io credo che da questo punto di vista la classificazione delle sovrastrutture
E la possibilità di realizzare le è importante sarà necessario prevedere le grandi strutture dalla logistica dentro l'Obiettivo due azioni per la riconversione industriale credo che questo sia un punto molto molto importante che ci permetterà come dire di superare una sorta di rito diretto che i cosiddetti porti del Nord stanno organizzando dal punto di vista regolamentare per negare il processo di crescita che c'è stato in questi ultimi anni
Del nostro sistema portuale mediterraneo non aggiungo altro credo che comunque esistono le basi per un buon lavoro vorrei solamente suggerirei il passato la vecchia classificazione delle reti transeuropee è stato una sommatoria di potere organizzato all'ultimo minuto
L'allora ministro Berlusconi arrivo al Consiglio di esserne disse va be'allora ci mettiamo Malpensa allora ci mettiamo questo ci mettiamo a altro insomma fu una classificazione di potere noi abbiamo impostato in maniera diversa in questi ultimi anni la politica dei trasporti
Il piano nuovo piano nazionale trasporti deve avere delle creare priorità e su quello dobbiamo batterci maniera organizzata come sistema Paese per ottenere Milano classica azione che partirà da giugno un buon risultato per il nostro Paese
Ringrazio Paparelli
Informo invitandovi nuovo a una con il trascorre del tempo sempre meno spontanea autodisciplina
Tuttavia a cercare di non agitare troppo la sala né dal punto di vista del rumore né dal punto di vista fisico d'ora la parola a Piero Fassino ministro del Commercio con l'Estero poi a Pino Soriero e poi alla al ministro dei trasporti prego prego
Bene io ringrazio
La possibilità di intervenire alla conferenza davo metto la relazione di De Piccoli così come il documento preparatorio il ne condivido l'impianto
Io vorrei fare qualche considerazione che deriva dall'esperienza del lavoro che faccio
Per mettere in evidenza un aspetto che peraltro mi pare che nella relazione di De Piccoli sia chiaro
Ed è come una politica dei trasporti nella dobbiamo pensare come sia stiamo cercando di fare sempre di più come parte di una logica di sistema
Entro una
Accelerazione a processi di internazionalizzazione che coinvolge in modo sempre più rilevante ogni aspetto della vita del nostro Paese
Parto da cinque parto da tre piccoli esempi
C'è un'indagine dell'OCSE
Fatta recentemente che ha chiesto a cinquecento società grandi società multinazionali straniere che investono in molti paesi ma che non investono in Italia perché non investono in Italia
Questa indagine indica cinque ragioni in ordine le cinque ragioni per cui quelle aziende no scelgo viene in Italia il primo la presunzione che in questo Paese ci sia una bassa formazione
Secondo la presunzione e non so se è solo questo che questo sia un Paese a basso tasso di modernità delle infrastrutture
Il costo fiscale il costo del lavoro la rigidità del mercato del lavoro viene dopo come ragione di disaffezione o non appetibilità dell'Italia come Paese di allocazione di investimenti stranieri
Secondo esempio
Io sono stato qualche giorno fa a Gorizia alla presentazione dello studio di fattibilità di un tratto del corridoio numero cinque in particolare il tratto che collega Trieste a Budapest
E nella illustrazione dello studio di fattibilità a un certo punto veniva reso evidente anche con grafici oltre che con il ragionamento che c'è una cesura radicale quasi un coltello che separa i flussi di mobilità che vanno da Milano verso Londra o Lisbona a quelli che vanno da Milano verso lesto
Se nella pianura padana una rottura una frattura che fa sì che se questa frattura non viene sanata tutti i nostri ragionamenti sulla intermodalità della rete tra USA europea di media di media locazione c'è quella intermedia quella che passa appunto ne abbia cura padana il corridoio numero cinque rischiano di essere assolutamente Vanni
Terzo
Sono indi i dati sulla internazionalizzazione del sistema paese in particolare per ciò che attiene alle esportazioni fanno registrare un incremento per il mille novecentonovantotto particolarmente significativo nel Mezzogiorno che realizza in un anno che è stato segnato da crisi asiatica crisi brasiliane crisi russa cioè crisi che hanno determinato una flessione della domanda su scala globale
Un incremento delle esportazioni del dieci per cento naturalmente più rilevante in termini percentuali perché lo zoccolo di partenza del Mezzogiorno è più basso che in altri dal parte del Paese ma in ogni caso un incremento del dieci per cento
Che secondo tutta una serie di analisi heavy scenari fatti avrebbe potuto essere molto più rilevante se il Mezzogiorno soltanto fosse collocato dentro un sistema di relazioni di comunicazioni che consentisse
A quella a quella parte del nostro Paese di utilizzare di avere maggiori opportunità di trasferimento di merci e di persone
Ho fatto questi tre esempi ne potrei fare tanti altri
Per dire che noi dobbiamo concepire la nostra politica i trasporti e come un tassello del sistema Italia dentro una politica che tende alla internazionalizzazione di questo Paese
E che ragionare del sistema dei trasporti prescindendo da questo orizzonte soltanto in funzione delle domande
O dei condizionamenti dei vincoli di politica interna rischia di essere perdente
Io qualche giorno fa ho dovuto andare da Trieste a Torino per ragioni di lavoro non ho preso l'aereo perché a causa della guerra l'aeroporto di Ronchi era chiusa e peraltro il collegamento Torino Trieste non c'è reputo andare fino a Milano
Ho preso il treno ci ha messo sei ore quindici minuti perché questo è quello che comporta per un cittadino prendere il treno sull'asse ferroviario intorno al quale è distribuito il sessantacinque per cento dall'apparato produttivo del Paese
Non c'è ragione di nessun tipo
Che spieghi che un Paese che ha che per fare cinquecento e quaranta chilometri sul principale asse ferroviario del sistema ci mette sei ore quindici è un Paese moderno non c'è ragione
Di nessun tipo meno che meno ambientalista dico di comodo molto chiaro
Anche perché ho il difetto di essere cartesiano e ritengo che se siamo arrivati fino al due mila e impossibile pensare che al due mila l'uomo non sia capace di costruire una pianura una ferrovia sicura veloci
A questo io credo che noi dobbiamo essere molto chiari su questo noi siamo arrivati a un punto in cui alcune scelte non sono ulteriormente dilazionabile
E non solo non sono dilazionabile diventa variabile decisiva dell'essere il Paese capace di stare dentro le tendenze le dinamiche e i livelli di competitività della internazionalizzazione che quelle scelte siano fatte entro certi tempi
Noi siamo abituati a pensare che il tempo è una variabile tutto sommato marginale invece il tempo è una variabile fondamentale soprattutto in termini di comunicazione di mobilità e i tempi di realizzazione di un'opera i tempi della sua fruizione da parte degli utenti il tempo in cui mettiamo a disposizione delle vene fondamentale di comunicazione a disposizione del sistema non è una cosa come dire indifferente
Io credo che da questa conferenza debba venire un messaggio molto chiaro che peraltro corrisponde a quelle che sono che le scelte che il Governo sta facendo che ancora sono state fatte con le decisioni che il CIPE ha preso in queste settimane
Perché Treu illustrano chiaramente molto più nel merito per quanto potrà fare io che non sono il ministro competente
Ma noi dobbiamo sicuramente sapere che ho mettiamo in campo una mole consistente di Investimenti per opere significative in tempi realisticamente Brevi
Che in altri no qualitativamente il livello di mobilità di questo Paese o noi rischiamo di essere marginalizzati
In processi di internazionalizzazione di integrazione sovranazionale nelle nei quali la variabile mobilità e comunicazioni è una variabile strategica
E in questa è la prima questione che mi sentivo di e di
La seconda questione
E che le comunicazioni non sono solo una funzione strategica del sistema ma sono sempre di più a loro volta occasione di internazionalizzazione
Pensiamo soltanto a come una politica portuale nell'Adriatico determini possa determinare a seconda di come siamo in grado di farla
Un incremento rilevante del processo di internazionalizzazione e di relazione del nostro Paese con un'area strategica per l'Italia come l'Europa centrale e orientale
La politica aeroportuale diventa elemento sempre più decisivo di una sistema di comunicazioni che ci consenta di stare dentro
Orizzonti di mercato che sono sempre più ampio
I corridoi transeuropee non sono soltanto via di comunicazione sono veri e propri assi attrezzati assi di sviluppo intorno al Corridoio numero cinque tra Trieste Mosca o intorno al Corridoio numero otto nei Balcani quando diciamo questo corridoio si sarà in grado di poterlo realizzare
E non si tratta soltanto di organizzare una migliore mobilità viario ferroviaria ma si tratta di organizzare un asse di sviluppo i corridoi vanno pensati come un asse di sviluppo nella loro valenza strategica perfino in primo luogo nella valenza politica
Se è vero che la storia dei Balcani è la storia di popoli e nazioni che sono abituata a pensare il loro futuro ciascuno in lotta con il vicino e la crisi del Kosovo questo dimostra costruire attraverso una politica di comunicazioni di di reggere una politica regionale Comunicazione l'idea un'idea concreta di interdipendenza che faccia maturare la convinzione che il futuro si costruisce con il vicino non conto diventa decisivo
E allora si vede che il corridoio numero otto è qualcosa di più che un autostrada una ferrovia
Diventa una vena strategica per una politica che va ben al di là perfino del tema comunicazione per diventare un modo di concepire lo sviluppo che sia capace di indurre un salto di qualità in un'area
Segnata da conflitti
Drammatici come anche in questo in questo settima
E infine io penso che noi dobbiamo avere presente come elemento
Diciamo il il campo della delle comunicazioni
E di tutto ciò che è connesso in termini di infrastrutture ingegnerizzazione tecnologie applicate le comunicazioni e trasporti sta diventando un gigantesco business che per il nostro paese è un altro elemento fondamentale di internazionalizzazione
In tutti i Paesi in cui io vado una delle cose che mi sento chiedere è una presenza delle imprese italiane del sistema Italia nel settore della modernizzazione infrastrutturale che d'altra parte
Ci sto una fa una
Diciamo la una fase diversa da quella di adesso ma la fase di internazionalizzazione che l'Italia conosciuta negli anni Sessanta e sta settanta voto come uno dei motori fondamentali
La capacità delle imprese italiane di andare nel mondo costruire infrastrutture non c'è Paese nel mondo in cui non ci sia un autostrada una diga un porto una rapporto costruito da imprese italiane oggi in tutto il mondo in in relazione alla centralità che il tema delle comunicazioni assume per l'economia di ogni Paese sono in in corso programmi di modernizzazione giganteschi che affidano all'innalzamento della qualità delle infrastrutture la capacità di ogni Paese di stare in modo più competitivo e più dinamico nella nelle sfide nuove che una fase di globalizzazione sollecito
Tra qualche giorno appunto una nostra delegazione andrà ad Hong Kong banconi a discutere un con le autorità di Hong Kongo un programma che prevede in ammodernamento infrastrutturale la la la bellezza di trenta mila miliardi in cinque anni
Per fare un esempio di culto
Soggetto
Allora io credo che noi dobbiamo e ho finito avere questa dimensione dell'azione politica in questo settore
Il che naturalmente significa
Che occorre ridefinire la gerarchia degli interventi delle risorse degli strumenti con cui siamo capaci di agire in funzione di secondo me di questa impostazione
Non ho l'impressione che si è sempre stato così per non fare un dibattito come dire allusivo ho l'impressione che per lungo periodo in Italia la politica di comunicazione trasporta sia stata in primo luogo ispirato rientrata da altri criteri e da altri
Valori di riferimento nomi legittimi
Ma che non hanno contribuito a far di questo Paese un Paese moderno e se noi vogliamo aiutare un Paese moderno dobbiamo sapere che il salto di qualità netto che dobbiamo mettere in campo in questo settore assolutamente strategico e decisivo
Peraltro questo corrisponde esattamente a quello che in gran parte l'opinione dei cittadini
Uno dei diciamo uno dei parametri sulla base dei quali il cittadino giudicasse l'Italia un Paese moderno no è il grado di facilità della sua mobilità la mobilità è diventata sempre di più un valore sulla base del quale ciascuno
è in grado di giudicare il grado della sua non solo della sua libertà questo vale in generale ma anche il grado dell'efficienza della società in cui vive
E se voi e se no e chi è è un non c'è bisogno fari affidare a sonda a a a sofisticate società demoscopica un'indagine questo genere basta parlare un qualsiasi cittadino e chiedergli qual è il diciamo il settore dello Stato che ritiene poco soddisfacente chiedendogli di risponde darvi duo tre possibilità state sicuro che metterà sempre la mobilità e i trasporti
Può darsi che non sia vero io non sono di quelli che lei che pensa che tutto quello che la gente dice sia giusto ma chi fa politica dovere ha il dovere di fare i conti non solo con la realtà come sei ma anche coi soprattutto come la realtà come esse percepita
E la percezione che hanno i cittadini oggi e che questo sia un Paese in termini di infrastrutture poco moderno che erano in grado di offrire un servizio adeguato e qualitativamente diciamo competitivo e paragonabile a quello che ritrova in altri Paesi noi abbiamo il dovere di dimostrare visto che siamo al governo che con il nostro governo invece si è capaci di dare a questo Paese un sistema di mobilità e di comunicazione che sia appunto corrispondente ad una domanda delle attese che sono certamente superiore a quelle che oggi siamo in grado di soddisfare grazie
Ringrazio Piero Fassino e do la parola Pino Soriero che presiede il comitato di coordinamento sul Gioia Tauro presso la Presidenza del Consiglio
Grazie io un
Lascerò agli un testo scritto dell'intervento che avevo impreparato per poter
Contenere in un tempo necessariamente più ridotto il mio intervento
Condividendo la piattaforma che qui è stata presentata da Cesare De Piccoli
E che tiene conto di un lavoro di grande interesse che si è svolto in questi mesi
Lascio il testo scritto perché mi soffermo solo su due punti
Che stanno prendendo corpo nel dibattito di questo pomeriggio fino alle considerazioni che faceva un momento fa Piero padre Fassino e che io condivido pienamente sui ritmi e sui tempi e sul valore di una scelta che porti il nostro Paese a completare rapidamente il proprio processo di modernizzazione sapendo che un processo di modernizzazione per essere tale ha bisogno di un salto di qualità enorme ancora in Italia
Delle infrastrutture delle sistema della logistica dei sistemi di comunicazione materiali e immateriali
Fassino ha citato il suo esempio la sua esperienza delle sei ore e mezza nella tratta Daloui svolta in una area strategica del Nord
Io vi risparmio qualsiasi riferimento alla tratta che potrei io richiamare diciamo una tratta del Sud o chi di voi dovete pensare ai tempi di percorrenza da Siracusa Roma dovrebbe poi fare riferimento a seconda delle esperienze a volte a Google a volte accade tocca e abbiamo bisogno quindi di riproporre al centro di un messaggio così impegnativo quale quello che sta venendo fuori da questa conferenza l'esigenza di accelerare i processi di modernizzazione e di integrazione territoriale del paese
Di integrazione dell'Italia in Europa di integrazione tra l'Europa
I Paesi del Mediterraneo
Di integrazione tra il nord e il sud valorizzando pienamente la nuova funzione territoriale strategica che nel Mezzogiorno d'Italia si è profilata in questa fase Cesare De Piccoli
Ha messo in primo piano gli sono molto grato l'esperienza significativa di Gioia Tauro
Non è un caso che essa sia diventata emblematica non solo di nuove potenzialità di sviluppo nel Mezzogiorno ma anche di nuovi orizzonti di nuovi scenari che si prefigurano per il nostro Paese nel rapporto con il Mediterraneo e con l'euro
Ora De Piccoli ha ricordato
La situazione delicatissima di queste settimane quanto influisca la vicenda del Kosovo della guerra
E io riprendo questo aspetto per rapportarlo
A quanto siano cambiate le condizioni un sole poche settimane rispetto al tipo di lavoro che si era impostato sul Mediterraneo e sul rapporto con i Balcani nella conference solo tre anni fa nella Conferenza di Barcellona
Sierra approvato un documento conclusivo che tendeva a spostare l'asse dell'intervento dei governi in quest'area dicendo che bisognava andare oltre la logica del libero scambio
Per raggiungere obiettivi di prosperità condivisa addirittura di prosperità condivisa nell'intera aree euromediterraneo
Ora le questioni della guerra fanno di tutto per ricacciare indietro questa prospettiva e stanno voi a crescere accanto alle azioni di pace e di cooperazione
E di
Intermediazione politica e istituzionale
Piattaforme di cooperazione per lo sviluppo che riescano a valorizzare al massimo e al meglio le nuove potenzialità che nel Mediterraneo si prefigurano e che dal Mediterraneo
Offrono un nuovo trampolino di lancio per una valorizzazione dell'intero territorio europeo
Mi riferisco così quindi all'esperienza significativa di Gioia Tauro e a quanto è stato ricordato in termini di valorizzazione del transhipment dir ribaltamento di quello che è stato un percorso storico nel rapporto tra i porti del Nord Europa
E i porti del Mediterraneo
L'europarlamentare l'onorevole Bardo Abbado da rally ha ricordato giustamente
Quella che una discussione aperta a livello europeo
Il fatto cioè che i nuovi equilibri le nuove potenzialità alle nuove risorse che il Mediterraneo e l'Italia stanno mettendo in campo
Nel settore del transhipment non lo sviluppo delle vie del mare e dell'utilizzo delle vie del mare non è assolutamente acquisito e rispettato in Europa c'è un problema quindi
Di un'azione del Governo italiano e di un'azione del Parlamento europeo che deve consentire la piena valorizzazione di questa novità che oggi in campo
Una novità enorme dal punto di vista delle potenzialità di sviluppo
Gioia Tauro per
Tanti anni era stata considerata l'esempio da indicare a proposito dello scandalo di una certa azione pubblica oggi viene indicata come l'emblema di una nuova occasione per il Mezzogiorno e per il Paese
Però lui è aperta e concludo e aperta ancora uno scontro molto forte
Per consolidare questa prospettiva nuova
è uno scontro che riguarda le forze negative della mafia e dell'antistato
E l'azione che in quel porto si è tentato di condurre per distorcere questa novità e risucchiare la nell'alveo di vecchie intermediazioni economiche ed anche di rappresentanza politica
Pongo questo problema ed è la ragione per la quale
Intervengo volentieri ho preso volentieri la parola anche nel corso di questa conferenza perché voglio porre concludendo un tema politico anche all'attenzione del ministro del Governo di tutta la platea dei Democratici di sinistra questa sera molto rappresentativa
C'è uno scontro che riguarda non solo lo Stato è la mafia
Non solo le azioni di cui hanno parlato con rilievo i giornali nei giorni scorsi e cioè che la cosca dei Piromalli aveva messo in campo aziende sofisticate di servizi per la navigazione e per il transhipment che quindi lo Stato si è dovuto misurare con questo tra virgolette salto di qualità del potere mafioso
Ma c'è anche un'azione politica aberrante che sta conducendo la destra a Gioia Tauro e che ha un rilievo nazionale
L'attacco di alleanza nazionale per attutire Perre offuscare i limiti della destra sul Gioia Tauro e sulla vicenda mafiosa
Sta scatenando una campagna in Calabria
Che è tutta contro le funzioni progressiste delle forze democratiche di sinistra dicendo che ci sarebbe una campagna nordista contro Gioia Tauro
E cioè che Gioia Tauro sarebbe cresciuta troppo e troppo in fretta e che ci sarebbe a questo punto una reazione dei porti del nord o che non accetterebbero la crescita di Gioia Tauro e lo sviluppo del Mezzogiorno
Io dico questo perché vedo invece in tutto il dibattito a partire dall'impostazione di Cesare all'intervento che ha fatto nelle agli altri interventi che abbiamo ascoltato che invece la novità Gioia Tauro viene valorizzata nell'alveo di un nuovo scenario che prefigura grandi potenzialità di sviluppo per i sistemi di navigazione a livello italiano ed europeo e allora è molto importante che venga fuori un messaggio forte anche da questa conferenza
Così come già emerso
E che venga forte alle popolazioni del Mezzogiorno ai cittadini della Calabria quel sindaco di Gioia Tauro che è direttamente esposto dalle minacce della mafia
E cioè che non solo non c'è
Un divieto nordiste una diffidenza nordista ma che il sistema nazionale dei porti sta assumendo la questione Gioia Tauro come una leva per uno sviluppo complessivo dell'intero sistema portuale che c'è quindi una grande attenzione una disponibilità vera per un processo di valorizzazione di quest'area territoriale di valore strategico
E perciò e finisco è molto importante che nelle politiche di governo e nell'azione che il Parlamento condurrà nei prossimi mesi si possa accelerare come ricordava Fassino quello sviluppo dei sistemi infrastrutturali
Che consenta ai porti rientrare nel sistema delle reti e nel raccordo con le reti e che consente ai porti di avere un sistema della logistica moderna anche nel Mezzogiorno
E nell'integrazione con le grandi reti e le aree della logistica strategica nazionale
E ciò che può chiedere oggi il nuovo Mezzogiorno che non ha più bisogno di incentivi tradizionale non ha più bisogno di incentivi a pioggia io penso che la scelta migliore
Che potrà venire dal Mezzogiorno moderno non è più quello del sostegno tradizionale ai processi di industrializzazione
Ma che finalmente le industrie anche nel Mezzogiorno abbiano quel sistema della logistica quel contesto territoriale che aiuti davvero le loro condizioni di sviluppo
Io ringrazio Pino Soriero e colgo l'occasione per informare sulla parte conclusiva di questa nostra prima seduta
Io dovrà ora la parola al ministro dei Trasporti dopo di Luís se è possibile faremo ancora un altro intervento
O altrimenti passeremo all'intervento conclusivo di Walter Veltroni che si svolgerà oggi anziché domani come previsto in un primo tempo
A causa degli impegni che nella sua qualità di segretario dei Democratici di sinistra Veltroni a in vista della manifestazione
Di sabato a Roma sicuri senza razzismo che naturalmente in questa situazione internazionale
Si carica anche di altri obiettivi e di altri significati in relazione alla situazione nei Balcani prego la parola a Tiziano Treu ministro dei trasporti grazie
Ma credo che sia importante riflettere oggi di politica dei trasporti con questa impostazione
Di piano di sistema come nell'introduzione già di De Piccoli e poi nel dibattito
E perché dico oggi non solo per la qualità della
Dell'Assemblea ma anche perché
Non non è è scontato cosa questo significhi noi non è che abbiamo cominciato oggi rifletta in quest'ottica voglio precisare da un po'che pensiamo in quest'ottica
C'è una continuità tra i lavori che si stanno svolgendo per il nuovo piano generale dei trasporti più con una i colleghi
Del ministero dei lavori pubblici e dell'Ambiente c'è una continuità tra questo è l'avvio che fu fatto da Claudio Burlando con la conferenza dello scorso anno
Ma dicevo non è scontato perché
E la politica dei trasporti non solo in Italia è stata fatta storicamente per lo più in modo settoriale per lo più sulla spinta di forti pressioni proprio perché le infrastrutture e i trasporti in particolare sono sotto una grande pressione la pressione della mobilità
è più forte della pressione della crescita economica lo sappiamo è uno dei segni più promettenti ma anche più difficili della modernità e allora
Affrontare riprendere il tema in col metodo programmatorio eh
Ripeto non scontato importante difficile difficile anche perché
Questo nostro metodo il cui stiamo misurandoci oggi è molto per come dire sofisticato ed esigente e non si tratta di riprodurre evidentemente
Metodologie di piano
Dall'alto in basso
A bisogna fare un'operazione molto delicata difficile che di analisi della domanda in modo puntuale prospettico ogni e sulla base di queste difficili valutazioni analitiche costruire delle risposte di sistema
Noi siamo ancora abbastanza indietro nella capacità analitica per costruire veramente un piano che non sia ideologico ma operativo e lungimiranti
Anche perché nel settore dei servizi dei trasporti ma anche anche negli altri la
Tecnica quelle tecniche che la modernità definisce come industriali perché sono nati nell'industria che sono in lì i metodi dell'analisi razionale
Dell'applicazione di metodi scientifici e della proiezione poi delle scelte col quel tipo di metodologia non è ancora trasferita nel grande nei servizi servizi in genere e lo vediamo quindi lo l'impegno è particolarmente forte e la modernizzazione dei servizi in questo caso i trasporti in particolare è una sfida ancora largamente da vince
E noi quindi abbiamo questo tipo di Piano di politica
Di sistema come qui si è detto ma è il sistema una parola allusiva poi bisogna andarci dentro per il sistema non è una coltre generica che copre le difficoltà nell'analisi va ricostruita
Direi anche
Due altre caratteristiche di questo metodo che poi sono molto concrete nelle scelte che so questo è un metodo che
Fortemente
Intere lato con i processi di decentramento dell'economia e delle istituzioni quindi era ancora più difficile non solo dobbiamo fare analisi
Puntuali e prospettiche su settori diversi molto tumultuosi ma dobbiamo farlo con un'ottica europea perché la cornice almeno europea
Fortemente centrata sul sulla nazione sullo stato perché ancora lo Stato ha un ruolo di guida in questo processo di mobilità di costruzione delle condizioni per una mobilità efficiente e tollerabile e poi c'è la fortissima spinta
Verso la regionalizzazione il federalismo
Noi su questi coso siamo molto
Consapevole poi non sappiamo se riusciremo ad a rispondere bene Nerli non è che noi non abbiamo attenzione a questo
Quindi è un esercizio politico pratico di grande difficoltà
Detto questo io credo che nella fase in cui siamo eh non solo opportuno necessario ma anche abbiamo delle chance è un momento difficile ma opportuno per rendere in modo operativo e non fare un esercizio dieci anni dopo
Alla all'insegna del come eravamo o del dei sogni perché ricoperte qualche ragione messo indico tre
Uno perché abbiamo ripreso la possibilità in Italia ma anche in Europa di investire sul su queste grandi c'è il per investire sulle infrastrutture intese poi come sistema come servizio un'opera di grande Elena noi negli ultimi anni siamo stati come è noto impediti ora abbiamo
L'alimento dovremo usarlo con più coraggio pensando all'Europa io son sempre è stato convinto che qualche vecchia idea dire loro poteva essere estesa con pop più coraggio sulle reti
Ma insomma
Abbiamo secondo avviato delle riforme strutturali veramente in uso poco l'aggettivo strutturale che non mi piace ma qui bisogna dirlo è le piccole a un elenco molto preciso all'inizio della sua l'azione noi abbiamo messo in moto in Italia in questi due tre anni devo dire questo insomma è un merito degli ultimi anni di governo del centro sinistra abbiamo messo in fila riforme su quasi tutti i versanti del Complesso difficilissimo sistema dei trasporti
In alcuni casi siamo andati molto avanti e quindi vediamo già i risultati
Settore aereo settore portuale sono quelli dove il riso i frutti si vedono il modo più facile
In altre invece siamo in mezzo al guado come si usa dire o anche un po'più indietro nella metà e quindi l'occasione fatto di aver avviato delle riforme c'è ma bisogna guadagnarsi era
Se
In questa materia c'è un groviglio istituzionale oltre che ad interessi quindi non basta avere risorse antere risorse buttarle senza riforme e senza
Porta guai che conosciamo e il terzo motivo per cui credo che sia importante quindi da domani ci esercitiamo nel nel vedere come poi le linee guida indicate anche qui si possono attuare lo stiamo già facendo la terza ragione è che l'Italia a in questo momento
Una serie di opportunità
Sia per la sua entrata piena nel grande mercato
Europeo
Stava
E sia per la
Contingenza il momento del del traffico mondiale è vero che siamo scossi
è vero che siamo scossi da turbolenze passino a dato due-tre pennellate molto
Molto opportune
Nonostante le turbolenze però l'Italia in un mondo in una posizione che può tornare in parte già tornata centrale
Nei grandi traffici quando pensiamo i grandi traffici pensiamo che tutto ai traffici
Marittimi se come si dice anche nell'azione diamo la quantità di movimento che c'è in questo direi senza esagerazione
è da secoli che d'Italia non aveva questa occasione
Anche geopolitica per riproporsi
Come Grande piattaforma logistica si direbbe adesso quindi queste solo opportunità però ecco veniamo ai punti che io vorrei sottoporre alla attenzione che sono comunque come dire
Osservazioni sulle linee guida che sono state qui presentate che s'sono un po'da me condivise sono anche io le ho le ho vi le le seguirò sono cinque non in linea nella specie la sequenza che ha dato lo stesso dei piccoli e che conseguenza diversa si trovano anche nelle prime linee guida del
Piano in elaborazione presso i nostri ministeri dicevo sono obiettivi
Occasioni
Preziose difficili per tanti motivi perché la materia è complicata ma vorrei sottolineare un punto che è stato appena toccato qui c'è un'esigenza
Crescente di qualità
Da parte di milioni di persone che sono sempre più appunto utenti della mobilità una esigenza di qualità di efficienza di integrazione che è fortissimo
Ancora pochi anni fa
Questo non era vero e noi dobbiamo rispondere quindi a un'esigenza dei clienti intenti cittadini chiamateli come volete che assolutamente
Una sfida dicevo le linee guida e io ripeto faccio considerazioni poi di tipo problematico e politico istituzionale il primo per la prima linea guida che che è bene che si metta al primo posto è che noi
Con questa politica di Piano dei tuoi di politica di integrata dei trasporti vogliamo Hope
Tendere al riequilibrio la parola riequilibro è fondamentale dovunque in Italia più che mai
Riequilibro come si dice modale riequilibrio territoriale e aggiungerei riequilibrio tra i mezzi di trasporto privati e i mezzi collettivi perché qui abbiamo una strozzatura evidente ora tutto questo obiettivo è riconosciuto
Tuttavia credo che spesso se ne sottovalutano le implicazioni
Che sono due se vogliamo che procedere perché ad esempio gli investimenti
A vere questa stella polare vuol dire fare una politica degli investimenti dura diversa da quella che è stata spontaneamente fatta non dal mercato anche la mia ma anche dalla politica fino a ieri
Significa proprio girare la boa
Non la lista della spesa tecnica storicamente acquisita gli investimenti soprattutto in questo settore ma due scelte di priorità perché le risorse sono certo di più
E e poi c'è un problema perché non solo con l'avere coerenza forte resistendo anche a tante come dire sollecitazioni che il territorio su cui le infrastrutture si estendono Salt sollecitazioni che vengono proposte ma occorre avere poi la capacità di eseguire quelle scelte con tempi
Adeguati e precisione progettuale operativa quello che ha detto Fassino prima su la Transpadana parte corridoio cinque e sacrosanto
Nove devo dire abbiamo fatto una scelta
Sì ci dicevo prima con Angelini nella nell'alta velocità o meglio alta capacità di cominciare dal più difficile cioè Milano Napoli nord-sud dove la nostra penisola
Senta particolare difficoltà
E abbiamo avuto difficoltà enormi perché poi lì occorre una vera come dire confronto corpo a corpo con le istituzioni locali coi gruppi di interessi con le procedure
Qui c'è un'opera di con di costruzione del consenso istituzionale che è fortissima non so ci sono anche ostacoli procedura procedurali ma è proprio come dire
E la collettività nazionale che viene messa alla prova
Nella capacità di fare queste scelte perché non è che c'è il dittatore x che dice si fa così e tanti saluti ora abbiamo la la l'orizzontale
Quindi sacrosanto quello che dice passino ma sappiamo quante
Difficoltà fisiche e politiche ci sono e quindi è qui la difficoltà di scegliere portare avanti questa scelta secondo direi ancora più
Delicato difficile e non basta l'equilibrio di si fa investendo di più nella ferrovia meno nell'automobile certo
Sicuro ma occorre poi vedere il servizio perché non basta investire bisogna che il servizio sia appetibile conveniente
E qui ci sono tanti discorsi sull'efficienza sull'impresa ma c'è un discorso molto delicata punto it operativo se vogliamo portare avanti questa linea che abbiamo appena super sfiorato che quello degli incentivi disincentivi
Eh beh sì finché si incentiva
Il l'autotrasporto su gomma non si può pensare che la ferrovia abbia la strada spianata già tanti a tante difficoltà per i conto suo e occorre quindi fare un'operazione di riequilibrio fino ad immaginare come abbiamo detto anche col collega Michele pochi giorni fa di fronte anche fatti molto gravi come quelle che abbiamo visto incidenti gravissimi dal bianco a quelli dei ed elevare autocisterne che si rovesciano beh divieto di trasportare certe merci
Su strada e ma queste sono scelte durissime per il governo per i parlamentari per le forze politiche e per i delle autorità locali
Basta adesso non voglio da una parola ancora sulla sull'apporto privato collettivo
E e per cambiare questo tipo di
Equilibrio che contro la natura anche resti delle i singoli e del mercato
Occorre fare operazioni non solo di Investimenti di incentivo di disincentivo ma fare operazioni di
Di grande momento
Circa la qualità e l'attrattività
Del singolo mezzo di trasporto collettivo
I cliente esigente per tempi e qualità e non so alla fine ancora più del prezzo
Infatti tutti i discorsi sul trasporto pubblico locale hanno Problemi se vogliamo rendere concreti da una parte l'integrazione
Integrazione dei vari mezzi abbiamo visto proprio l'altro giorno illustrando in sede di Piano delle Ferrovie
I le prospettive trasporto pubblico locale come un'integrazione adeguata Dale dei mezzi delle dei segmenti trasporto e delle tariffe abbia un affetto
Eccezionale sull'aumento della domanda perché rende più attrattivo attraente
Il servizio pubblico e la qualità ancora più del prezzo a questo punto si può anche come dire aumentare la tariffa qui queste sono sfide
Operative che dar da adesso in avanti abbiamo già affrontato dobbiamo poi conseguentemente
Portare avanti se vogliamo che questi indicazioni siano operativa il caso delle Ferrovie dello Stato ancora più emblematico non mi dilungo sul punto perché sono particolarmente siamo particolarmente coinvolti
Proprio in questi giorni non vorrei come dire lasciarmi
Trascinare dalla foga ma qui si vede la
L'applicazione pratica di questo occorre ovviamente una rilancio vero nella direttiva si parla di questo di scelte di investimento imponenti che sostengano un rilancio
Dell'offerta ferroviaria con tutte le difficoltà poi applicative di cui la targa o l'alta capacità sono emblematici
E insieme ci sono scelte difficile
In termini di Risanamento e di riorganizzazione
Anche queste sono come dire indicazioni condivise poi quando si scende nel concreto dice che vuol dire risanamento veramente allora costi operativi i costi del lavoro
In media europea dura ma questo è l'orizzonte almeno questo
La media europea e noi stiamo lavorando con molte difficoltà devo dire ma in questa direzione e analogamente
Si potrebbe continuare seconda vedo che sto andando l'intoppo lentamente ma accelerano la seconda linea guida che riguarda un'altra parola chiave
Oltre a lei quelli vola integrazione tutti sono convinti che bisogna integrare ovviamente però per integrare i vari modi di trasporto e soprattutto per integrare i servizi per cui non so qui
è un altro salto culturale qui non stiamo parlando di vettore che trasporta stiamo parlando di operatore che fa servizi quindi lo la l'ottica è molto più complicata è proprio un'ottica industriale noi qui abbiamo un esempio molto
Importante positivo ma che ci impegna in Italia non abbiamo sviluppato molto bene
Porti e aeroporti c'è un grande sviluppo
E adesso però dobbiamo fare come dire un di più dobbiamo passare dalle logiche dei punti alla logica appunto delle dei sistemi
Della sì dei sistemi tra punti omogenei e
Sistemi intermodali
Una delle operazioni che dobbiamo avviare che abbiamo appena avviato lo dico qui mai in parte ne abbiamo già cominciato
Ad accennare in sede istituzionale che noi
Per due dei settori che come dicevo prima funzionano già molto bene
Quello portuale e aeroportuale dobbiamo immaginare a breve perché le prospettive del piano sono medio lunghe dobbiamo marginale a bere
Una
Sistema di Piano porti e piano aeroporti che metta veramente a Rete queste entità già dinamiche
L'integrazione dunque è una
è un obiettivo importante
è un obiettivo che implica un un salto dalla logica meramente trasportistica quella logistica
Gli anche poi quello che se funziona
Fa business Cheli
Che si porta il valore aggiunto
Cosa a cui noi siamo poco abituati perché abbiamo sempre pensato all'infrastruttura come grandi opere statiche e e meno come impresa di servizi e questa è obiettivamente una frontiera terza per fra linea di linea guida che qui viene ripetuta più volte
E appunto quella che ha a che fare con l'efficienza e la qualità dei servizi perché equilibrio integrazione sono strumenti poi prodotto desse
Erogato prodotto servizio in modo efficiente dei e di qualità
E qui noi abbiamo
Che
Che sono le nuove regole di liberalizzazione non c'è come la liberalizzazione
Che stimola l'efficienza perché è una precondizione
Noi abbiamo qui non mi dilungo abbiamo sempre detto e qui ripetiamo che il modello europeo un modello di liberalizzazione guidata se volete temperata non nel senso che è temprata ben temperata
Ebbe sì che noi diciamo da una bagno di protezionismo e di monopolio è difficile che sì i generiamo
Inno un momento ma la strada è in ogni caso
Inevitabile e ho mai indicata dall'Europa noi siamo avviati bene in qualche settore
Meno in altri richiede questo un cambiamento però soprattutto vorrei dirlo di logica non non basta come dire sì
Aboliscono gli ostacoli al al mercato al mercato dal mercato unico si creano le regole di liberalizzare di libertà
Ma occorre che ci sia questo sia riempito da una logica d'impresa
è una logica d'impresa che qui nei servizi pubblici da quelli sono servizi largamente categoria capiti di categoria pubblica
Importa una difficilissima operazione di equilibrio tra
La tutela degli interessi degli utenti
Consumatori e quella dei lavoratori produttore molto più difficile che nell'industria
E guardate che lo sciopero nei servizi pubblici è solo la manifestazione
Estrema di questa diversità difficoltà perché lo sciopero i servizi pubblici mette in moto difficoltà contraddizione che stanno dentro tali cittadino utente ICI per i lavoratori che poi sono gli stessi a una certa ora dalla giornata il Mantova diventano
E qui in realtà cioè fosse la sfida
Più grossa e io direi che appunto avendo già fatto molta strada sulla liberalizzazione mi pare anche con buone equilibro anche l'ultimo disegno di legge che abbiamo appena approvato in Consiglio dei ministri sulla sui servizi sulle aziende di servizi pubblici mi sembra che costi costituisca un passo notevole in direzione di questa liberalizzazione guidata e adesso bisogna riempirlo di logica d'impresa e che è una grande sfida per gli operatori del settore che sono largamente operatori di derivazione pubblica non imprenditoriale e che quindi devono riconvertirsi e per i lavoratori sindacati che devono affrontare nuove relazioni industriali e qui occorre proprio dire di nuovo relazioni industriale
Nel senso che dicevo prima cioè di razionalità né anche nel conflitto
Produttiva quale sia sperimentata con grande fatica in decenni nell'industria noi abbiamo fatto questo patto il ventitré in dicembre
Dove si si non si parla solo di regolazione dello sciopero di razionalizzazione dei contratti le cose che ha detto la badessa
Ce le siamo dette tante volte non le ripeto ma si parla anche di finalizzazione delle di queste nuove regole e comportamenti nei rapporti di lavoro alla crescita le imprese di servizi varate le nuove regole servono o servono a chi riesce a far meglio o se no
Regole non serve nel lavoro siccome lavoro è la risorsa principale di queste imprese le nuove regole si misurano solo su questi risultati
Quarto e e poi in ultimo
Punto di forza che e vorrei richiamare perché spesso passa inosservato anche se lo diciamo sempre la sicurezza
La sicurezza nel senso completo del termine io qui non credo che ai colleghi dei lavori pubblici poi ne parleranno perché lì c'è come dire una manifestazione estrema dell'insicurezza di cui poi singolo privato è inconsapevole no i fichi sei mila cinquecento morti sulle strade fanno molto meno preoccupazione di un incidente ferroviario ma e comprensibile che sia così perché collettivo e più responsabile dell'individuale
E quindi abbiamo una sfida su questo noi ci sono inscì impegni consistenti e concreti il per investire nella sicurezza a cominciare dal settore del trasporto su ferro ma io qui vorrei solo fare un commento che è il commento negativo sì come quando si parla di sicurezza anche
Nei porti ne stiamo parlando negli ultimi tempi si la prima cosa che viene dopo un tributo formale alla SITA la sicurezza e i costi della sicurezza e quindi tutto a piangere sui costi della sicurezza
Assolutamente comprensibile in una logica individuale anche di singola impresa ma bisognerebbe che qualcuno facesse e si fa ma si comunicasse la consapevolezza dei costi dalla della in sicurezza
I costi della insicurezza sono i costi enormi sono una delle componenti più consistenti dei costi esterni in quelli che noi non contiamo ma che cominciamo a contare e allora per voli al torniamo al riequilibrio se vogliamo riequilibrare occorre che ciascuno sia come dire
A ciascuno si attribuito una parte realistica di questi costi tra cui i costi dell'insicurezza sono terribilmente a l'ultimo l'ultimo punto che
Est di crescente importanza in questo mondo di globalizzazione come si dice è viceversa il decentramento come dice come si diceva all'inizio guardate questa è un'operazione difficile
Il decentramento non parliamo del federalismo che è come dire un un salto mortale doppio ma che anche questo è inevitabile io faccio due esempi solo e poi concludo
Il trasporto pubblico locale poi quinte Angelini di maestro
Oggetto di una riforma significativa nella significativa del dei di un decentramento portante perché riguarda beh e direi una quota enorme
Della di quello di cui stiamo parlando
Be'
La legge non sarà perfetta madre assicurò che il processo di attuazione è molto meno che perfetto
E quindi
Anche qui gli stessi motori del decentramento beneficiari del decentramento sono renitenti
Impreparati e quindi è una strada da percorre insieme con grande fatica l'esempio dei porti di cui anche qui si è parlato è solo un caso di specie particolarmente importante lo cito solo per dire noi siamo abbiamo questa delega spero che la potremo importo
Come l'abbiamo pensata per avviare l'autonomia finanziaria dei forti è un caso molto interessante perché con il decentramento nei trasporti non è solo territoriale anche funzionale
è questo pei dei centralisti e federalisti come metà tempo è sempre una bolla una bella prova pericolosi si compete anche tra tipi di direi di di decentramento di federalismo
Però caro Nerli qui una delle cose che dovremo discutere
Presto si oltre a fare qualche discussione col Tesoro e Finanze di vedere a che tipo di autonomia finanziaria perché qui ci sono due variabili che sottendono a due politiche diverse
Di
Di utilizzo dei porti e sono chiaramente indicate nel nostro volume come alternativa
Tasse e canoni che vuol dire tasse questo lo capiscono tutti i cannoni uguale Prezzi
E qui dobbiamo decidere dove vogliamo andare io dico meno tasse e più canali cioè meno tasse perché il porto non è una agenzia di riscossione tributi il porto è una piattaforma di impresa e allora occorre utilizzare molto di più capisco che nei primi anni siamo stati tutti fragili nostri porti bisogna pure dagli una mano perché si riprendesse a me adesso sono ripresi e quindi occorre fare questa è la mia opinione ma discutiamo una politica dei prezzi aggressiva che metta in concorrenziale in paese e e in quest'ottica facciamola autonomia finanziaria
Si dovrebbero potrebbero dire altre cose ho parlato troppo concludo solo dicendo un'ultima facendo un'ultima riflessione questo è un inizio di percorso
Di pianificazione come ho detto molto ambizioso nessuno vuole che sia un libro dei sogni anche quando lo prese abbiamo presentato nel nostro documento in Parlamento tutti han detto a come come è bello però attenzione a che non sia un libro dei sogni noi avremo dei test molto molto vicini a cominciare dal Giubileo ma poi questa materia tutta in progress quindi non possiamo permetterci di sognare anche se ogni tanto
è bene farla ma non più di tanto e avremo da verificare in sede per per la strada in sede applicativa di queste linee la nostra capacità perché vedete anche il metodo della concertazione
E in me e la capacità delle istituzioni noi l'abbiamo sperimentato meglio nella fase lavorativa
Molto meno bene nella fase applicativa
Questa è una fase più prosaica
Quotidiana dove vengono fuori tutte le diversità degli interessi occorre costruire con pazienza
Una rette di consenso istituzionale senza la quale non si va avanti in quest'opera difficile noi abbiamo costituito questo Consiglio nazionale dei trasporti della logistica è uno strumento ma che deve avere
Una come come qualche altro paese europeo l'utilità proprio in queste fasi che sono le fasi poi realizzative di una politica che deve essere giusta nella sua impostazione ma poi deve essere soprattutto operativa nella sua attuazione grazie
Ringrazio Tiziano Treu adesso la parola al senatore Antonello Falomi e poi a Walter Veltroni
Una consapevolezza comune a tutti noi che nonostante gli sforzi che sono stati fatti negli ultimi tre anni dal Governo Prodi
E dal e adesso dal governo D'Alema
Di cui per favore affidato ai canoni del conto come la sua relazione
Le reti e i servizi di trasporto continua a costituire una vera questione nazionale
Il permanere di situazioni di arretratezze di efficienza del nostro sistema dei trasporti continua ad avere effetti non positivi come ci ricordava Fassino
Sulle occasioni e possibilità di sviluppo sulla competitività dell'intera economia e sull'organizzazione sociale sugli stessi stili di vita della gente
Il contributo che con la relazione di De Piccoli come come democratici di sinistra stiamo offrendo a questa conferenza
Alla definizione del nuovo piano generale dei trasporti all'ambizione di concorrere a dotare il nostro Paese
Di un moderno ed efficiente sistema integrato di trasporto strategico nazionale strettamente intrecciate interconnesso con i diversi sistemi di trasporto locale
Politica delle infrastrutture coerente con l'obiettivo prioritario assicurare la connessione della nostra rete con il sistema di comunicazione europea il Mediterraneo
Aumento dell'offerta dalla qualità dei servizi di trasporto facendo leva su un diffuso processo di liberalizzazione regolata
Riequilibrio tra le diverse modalità di trasporto in modo da renderle più efficienti sotto il profilo economico sociale ed ambientale
Coinvolgimento dei lavoratori dei processi di trasformazione che vogliamo e dobbiamo avviare queste sono in sostanza diciamo gli assi portanti della proposta che qui oggi viene presentata in questa sede nel brevissimo spazio di tempo venne concesso vorrei mettere l'accento sul tema dei sistemi locali di trasporto con particolare riferimento a quelli delle grandi aree urbane
Rispetto al passato come ci ricordava dei piccoli ci sono stati importanti novità con l'entrata in vigore del decreto delegato quattro due due delle leggi regionali di recepimento si è avviato un percorso di riforma rilevante
C'è tuttavia un rischio su cui vorrei attirare la vostra attenzione
Il rischio che ad un'accentuata era assolutamente necessario processo di federalismo e di decentramento corrisponda una perdita del consapevolezza del carattere strategico che in un piano ci tra le dei trasporti riveste la questione dei sistemi locali di trasporto e della mobilità urbana quasi che si trattasse di un problema municipale e non invece di una rilevante questione generale
Se questo accadesse sarebbe la continuazione di una vecchia politica
La politica di marginalizzazione dei sistemi locali di trasporto così bene rappresentata da quei miseri centocinque chilometri di metropolitane di cui parla il nostro documento preparatorio
Per questo mi preoccupa quando leggo di politiche infrastrutturali che giustamente sacrosanta mente considerano come prioritari gli interventi di collegamento di lunga percorrenza quelli di collegamento con i porti cogliere
Porti con gli interporti e dimenticano che per l'efficienza complessiva della Rete quei no e quei nodi che sono le grandi aree urbane e che non possono essere dal comodo sottovalutati senza i collegamenti nazionali di lunga percorrenza il nostro Paese diventerebbe un'isola ferroviaria strata Ale tagliata fuori dai grandi network europei ma se si facessero solo quei collegamenti tutto ciò che lì sopra verrà mosso trasportato troverà proprio nelle gran di aree metropolitane delle vere e proprie strozzature del sistema le grandi aree urbane proprio per la funzione di interconnessione tra reti nazionali e sistemi locali di trasporto devono essere consigliere date a pieno titolo priorità strategiche di un moderno piano generale dei trasporti l'accesso alle grandi aree urbane il loro attraversamento la connessione con il sistema della mobilità urbana extra-urbane regione alé i loro collegamenti con portiere o porti interporti costituiscono dunque parte essenziale di un coerente piano di infrastrutture il reperimento delle risorse per gli investimenti nel aree metropolitane stimate per il prossimo decennio in trentasei mila miliardi è un fatto nazionale e di piano generale dei trasporti un altro contributo alla realizzazione nazionale la realizzazione di un efficiente sistema di trasporto locale può venire e da un ulteriore sviluppo delle scelte contenuto nel corner decreto quattro due due innanzi tutto in materia di tariffe l'Italia è il paese delle centinaia e centinaia di tariffe Comuna ali provinciali Reggio ali delle tariffe diverse per ferro per gomma e o altri mezzi di trasporto frutto questo non di un mercato aperto e concorrenziale ma Dini che vi esercizio di rigidità a di monopoli locali che non corrisponde alle esigenze degli utenti ma solo a coprire giustificare inefficienze vecchi assetti e gestioni aziendali che Gene diseconomie non più sopportabile c'è un'enorme necessità di integrare i servizi la politica tariffaria questo pilota essenziale ci sono le le nostre regioni
Anche in quella che ospita nostra conferenza esperienze significative di integrazione tariffaria che hanno dato buoni risultati queste esperienze vanno opportunamente sostenute incentivate con misure Cohen ente con una politica di apertura e di concorrenza regolata dei mercati anche la materia fiscale degli incentivi deve entrare in gioco nella costruzione di un materno schede efficiente sistema dei trasporti più generale occorre rimettere ma no al sistema dei RIS dei sussidi e degli incesti negli scali lo diceva poco fa Treu e non in modo da correggere distorsioni e costruire un equilibrio diverso tale modalità di trasporto che sia premia niente perché non contribuisce alla congestione e alle esternalità defiscalizzare una parte di spese di trasporto può servire a questo scopo
Ad esempio una detrazione di una quota percentuale delle spese per la Bonami enti annuali specie se integra ATI enfatizzata degli interventi per le fasce sociali più deboli può costituire un'idea un utile semplificazione di come si può contribuire a anche per via fiscale a realizzare un sistema dei trasporti che lo perché noi vogliamo un accenno infine alle politiche di liberalizzazione del mercato del trasporto il sistema del trasporto non soffre soltanto di carenze infrastrutturali un ostacolo al suo
Lo sviluppo è costituito anche dall'assetto attuale del mercato dalla natura proprietarie dei soggetti che vi operano dai sistemi di regolazione di finanziamenti ed incentivi pubblici è sempre più difficile rintracciare una dimensione d'i socialità in assetti aziendali di mercato monopolistici e in una gestione pubblica non in grado di misurarsi con il mercato particolarmente quando si tratta di aziende nazionali e locali che costringono ogni a
Hanno a ripiani di deficit per migliaia di miliardi che potrebbero essere più utilmente impiegati per politica di investimento e di occupazioni o per Poli che di inclusione sociale delle fasce più deboli per questo la scelta della liberalizzazione del mercato scelta che noi abbiamo fatto scelta però che Inga
Vado di mantenere le promesse che fa se ad essa sono associati in un confronto certamente difficile complesso i lavoratori interessati l'esperienza fatta da Alitalia in questo prova a questo proposito
Ci dice che questa è possibile non si e non solo è auspicabile ma è possibile e anzi e anche produttivo grazie
Anno dopo il prossimo intervento le condizioni per fare comunicazioni che vengono seguite vi ricordo che domani mattina ci sarà la seconda seduta di questa conferenza con inizio alle nove e trenta i primi due interventi previsti sono di Franco Tumino dei servizi logistici della lega delle cooperative di Diego Baldelli res sa vile de e per i trasporti per idee DS del Veneto inoltre ricordo che fra gli interventi programmati previsti domani mattina ci sono quelli
Di Antonio Bargone sottosegretario ai lavori pubblici di Giancarlo Cimoli amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e di Giordano Angelini sottosegretario ai trasporti vi ringrazio
Ancora per la presenza e per l'assiduità con cui avete seguito i lavori di questa prima seduta e do la parola Walter Veltroni segretario dei Democratici di sinistra
Posso assicurare che posso assicurare che sarò Breve nel senso che al di là della
Tradizionale tradizionale incipit di quasi tutti i discorsi degli uomini politici che sempre non c'ho la stessa cosa
Farà premio su questa tradizione la mia non brillantissima condizioni di salute per cui sarò in qualche misura costretto ad essere breve tuttavia ci teneva ad esser qui l'ho detto a Cesare De Piccoli mi sembra che questo convegno sia un passaggio importante nel lavoro che il nostro partito ha sta facendo dal Governo e nel Paese
Su questo tema
Penso che sia importante che anche una situazione drammatica qual è quella nella quale ci troviamo
Non si perda anche se è difficile anche se duro la
Ordinarietà di un program ma di iniziativa di approfondimento programmatico di ricerca politica quale quello nel quale il più grande partito della sinistra italiana il principale partito di questa maggioranza di questo governo impegnato
Da diversi mesi e poi particolarmente importante che questo tema
Poi quello dei trasporti sia affrontato mettendo in in Rete
Il punto di vista di chiare stanza verità politica è il punto di vista di chi opera direttamente
Da imprenditore da responsabile amministrativo da lavoratore in un settore che ha questo peso e questa rilevanza per il Paese
Anche questo è un con riferimento a basta abbastanza tradizionale dell'oratoria politica è assai difficile rivolgersi ad una platea negando il valore del tema del quale le persone che sono riunite si occupano
E tuttavia fatemi dire che io penso davvero che
Questo tema per la sua stessa natura sia un autentico crocevia nel quale si misura
Il grado di autentica modernità di un Paese se posso fare solo due esempi
Dallo stato del sistema dei trasporti italiano
Passano due cose sicuramente di grandissima importanza soprattutto in questa fase della vita italiana da un lato passa l'unità nazionale lo ha detto Cesare De Piccoli nella sua relazione e ha perfettamente ragione una delle ragioni della distanza tra il nord e il sud del Paese una delle ragioni non la sola certamente
Una delle ragioni sta nel fatto che il Paese spezzato a metà
Che il grosso del sistema dei trasporti nazionale si è concentrato da Roma in su
Che da Roma in giù uno
Gli abbiamo avuto
Uno sforzo fatto in una certa direzione quella della rete autostradale ma solo per alcune aree
Per altre aree rimangono segnalati come monumenti talvolta monumenti dello scempio del denaro pubblico dei tronconi di reti autostradali che non cominciano e non finiscono
E che sono lì appesi a testimoniare di come il denaro dei contribuenti è stato speso nel passato e anche per quanto riguarda la rete fare viaria e per certi versi anche la rete del trasporto aereo noi abbiamo avuto un Paese concepito con la testa e il cuore
Da una parte e con una
Vera e propria frattura
E questa frattura pesa pesa su sulla mobilità del Paese pesa sulla capacità di relazione del Sud con ormai non più solo il resto del Paese ma con l'Europa ma c'è un secondo aspetto che attraversa direttamente tutta la questione legata ai problemi dei trasporti
Ed è questione della quale credo che noi
Appena finita la guerra e ci auguriamo che finisca presto io non parlerò di questo tema stasera
Perché dopodomani avremo a Roma una grande manifestazione che sarà dedicata al tema del razzismo andrà lotta al razzismo al tema dei del diritto la sicurezza dei cittadini ma che ora è diventata una grande manifestazione per i diritti umani e per la pace giusta e dunque in quell'occasione torneremo a occuparci a dire la nostra opinione su quello che sta accadendo
Nella crisi del Kosovo cosa che ovviamente non non smettere non smette di essere presente nelle nostre preoccupazioni quotidiane e in maniera passo non solo dire questo
Ogni giorno crescente ogni giorno scelte
E tuttavia quando questa guerra sarà finita e ci auguriamo presto questo Paese dovrà immergersi gettarsi in uno sforzo particolarmente intenso per far crescere l'economia italiana
Per far riprendere lo sviluppo le cifre che abbiamo le cifre di previsione di crescita per i prossimi anni
Non sono previsioni che possano farci dormire sonni tranquilli
Non abbiamo bisogno di incentivare crescita e sviluppo
Abbiamo bisogno di creare le condizioni per le quali possa aumentare il lavoro e l'occupazione abbiamo bisogno di creare condizioni ambientali favorevoli a Investimenti
Pubblici e privati italiani e internazionali
L'Italia ha bisogno di cresce
Perché ormai
Questa condizione che punto è stata alimentata una condizione che non riguarda solo il nostro Paese riguarda complessivamente il continente
Questa condizione che è stata anche ora purtroppo rafforzata sentito oggi i dati sul consumo che sono stati resi noti da alcune associazioni di categoria con la Confesercenti
Tutto questo questa situazione rischia di appesantirsi ulteriormente con non solo rischi per l'Italia e di perdere occasioni e opportunità di competitività internazionale molto forte ma anche con rischi sociali molto forti
Ma se c'è un crocevia dal quale passa la prospettiva di crescita economica dell'Italia anche per la prima ragione della quale ha parlato questo crocevia e il sistema dei trasporti
L'efficienza la qualità la modernità di un sistema di trasporti e ormai condizione primaria per un Paese per essere competitivo
Si sceglie di fare investimenti
Anche da parte di investitori esteri certo guardando alla condizione fiscale ma diciamoci la verità al di là degli argomenti che vengono usati nella polemica politica se si mettono da parte alcune isole che peraltro tenderanno ad essere superate anche la lo sforzo di armonizzazione che inevitabilmente sarà necessario affrontare su scala europea
Una delle altre condizioni oltre a quelle fiscali è quella della efficienza dei trasporti e poi ce n'è una terza che qualche caso
Combina con la seconda è che l'efficienza della burocrazia ormai la modernità della macchina burocratica e la sua trasparenza sono spesso condizioni per investimenti
Ma sicuramente i trasporti lo so lo sono stato lo sono per una parte consistente del Paese
Da Roma in giù
Ma ormai non più lì non più solo lì sappiamo odiare che Monica ormai sono arrivate per aver concentrato tutto tutta la filosofia del trasporto sulla rete stradale e autostradale sono arrivate in una condizione di corto circuito
Per la quale viene bisogno ed è necessario farlo di un allargamento pensiamo a certe aree di particolare intensità di sviluppo nelle quali ormai il traffico determinato dalla circolazione delle merci è tale che non reggono più ma bisognerà anche accompagnare a questo altre modalità di trasporto il tema dell'equilibrio modale del quale di piccoli ha parlato mettendolo al primo punto della sua relazione della sua proposta che io penso costituisca davvero una questione importante tuttavia ecco le due grandi questioni in ali che passano inevitabilmente passano dalla svolta anche questa espressione che Pio De Piccoli ha usato dalla svolta che il paese è necessario che in prima alla sua politica nel campo del sistema di trasporto non non siamo all'anno zero per essere stato vicepresidente del Consiglio del consiglio con il governo Prodi
E però serbare ora da una posizione del tutto privilegiata
L'azione del governo D'Alema posso dire che c'è su questo tema continuità e attività perché può anche esserci continuità nell'inattività il passato è successo spesso qui invece il lavoro di innovazione riformista che è stato messo in campo sia con la responsabilità di Claudio Burlando al ministero che oggi con la responsabilità di Tiziano Treu si svolge appunto su un piano di continuità ma anche sul piano di forte innovazione quella della quale questo Paese ha bisogno
Però permettetemi di dire senza rivangare il passato senza tradurre in riflessioni politiche contingenti anche un tema così carico di specificità come il vostro
Consentitemi di dire che credo nessuno meglio di chi come voi lavora in questo campo può apprezzare il valore che ha dal punto di vista istituzionale
La stabilità di governo
Pesano sulla storia del sistema dei trasporti italiani forse più che altrove
Le condizioni di stabilità che l'Italia conosciuta nel passato
Il fatto che nessuno poteva impegnarsi per il tempo di una legislatura
E poteva essere verificato per quello che nel tempo di una legislatura faceva nessuno poteva contrarre impegni internazionali capaci di essere seguiti e realizzati ciascuno aveva il bisogno nel breve volgere di un anno due di smentire ciò che il suo predecessore aveva fatto sono stati i vizi italiani vizi di instabilità nei quali è mia
Sinistra previsione purtroppo il dato del referendum
Di domenica scorsa CIA rimesso giacché io credo che si è perduta l'occasione per affrontare quel problema di conclusione della fase di transizione istituzionale del Paese
Della quale l'Italia ha grande bisogno tuttavia eccoci qui allora al tema di oggi su quale io vorrei fare alcune rapide considerazioni la prima considerazione è questa oltre quelle che oggi ha svolto l'Europa oggi grande bisogno di innovazione politica e di dinamismo guardate che osservando il panorama dell'economia europea ci sono due dati che non vanno bene crescita bassa e disoccupazione alta
Questi due dati non vanno bene aggiungo non vanno bene soprattutto perché
Come noi come la sinistra governa tredici di questi quindici Paesi e in undici ha la massima responsabilità di governo
Non va bene dunque noi sentiamo come non mai il bisogno di introdurre forti elementi di controtendenza l'ho detto prima per l'Italia vale per l'Europa sostenere la crescita
Ma anche il nostro obiettivo dunque il bisogno di innovazione politica di dinamismo deve essere finalizzato anche a rilanciare al suo interno all'interno dell'Europa il processo di crescita economica e di rafforzamento della coesione sociale il Patto di stabilità e di crescita che lega i Paesi dell'Unione deve sempre
Di più diventare come ha costantemente ripetuto Carlo Azeglio Ciampi non solo un accordo per la stabilità
Ma anche una politica per la crescita economica oggi se volete se questo è consentito
Dovrebbe essere consentito a chi per due anni e mezzo si è fatto carico insieme agli altri che stavano nel governo del primo aspetto la stabilità senza togliere nulla a questo oggi la mia attenzione la mia preoccupazione
Si sposta sul secondo aspetto che fatto fa fa
Fa sistema con il primo e cioè l'aspetto della crescita economica lo dobbiamo dar vita ad una politica che preveda nuovi strumenti di intervento a livello comunitario soprattutto nel campo degli investimenti per la cerca per la tecnologia e per il capitale umano oltre che degli interventi per la coesione regionale e che preveda anche un più forte coordinamento tra le politiche economiche degli Stati dell'Unione
E per rilanciare questa crescita in Europa in Italia siamo credo tutti d'accordo che non siano desiderabili interventi che riportino di squilibrio le finanze pubbliche come si dice no in Italia particolarmente abbiamo già dato e tuttavia l'accordo è ampio tra di noi anche sulla necessità di aumentare le spese per investimento le spese per investimento pubbliche e quelle private investimenti pubblici in questo contesto non possono essere considerati come stolta mentre si è patto per troppi anni in Italia alla stregua di semplici politiche di sostegno alla domanda ma come politiche di adeguamento dell'offerta di rafforzamento delle condizioni di competitività di cure di mantenimento del capitale collettivo che è nascosto e le infrastrutture un capitale la cui quantità e la cui qualità come ho detto poco fa influisce non solo sulla crescita economica ma anche sugli standard di vita e sulla sostenibilità ambientale delle economie avanzate
In questo contesto che noi attribuiamo
Una lite Durante priorità strategica al sistema dei trasporti e vediamo il futuro piano generale quella svolta dalla quale dei piccoli ha parlato come occasione non solo per rafforzare razionalizzare le politiche di settore ma anche per compiere scelte importanti che possono avere ricadute ben al di fuori del settore stesso scelte che configurano il sistema dei trasporti come elemento essenziale da un lato delle politiche industriali del Paese e dall'altro delle politiche per le Aree urbane ne parlerò tra un attimo
La radicalità con cui è necessario intervenire in questo settore seppure con la necessaria necessaria gradualità e con i tempi lunghi connesse a questo tipo di trasformazione voi credo che tutti tutti voi che siete qui da conoscete bene sapete bene che nel sito l'attuale viviamo tutti i costi economici sociali e ambientali di un sistema profondamente squilibrato a favore della strada del trasporto su gomma dell'uso abnorme dell'automobile che rende spesso invivibile le nostre città
Sapete bene che questo sistema così squilibrato è un fattore di svantaggio competitivo per l'Italia nei confronti degli altri sistema trasporti da altri sistemi trasportistici europei sapete bene che è stato iniziato un'importante o pera di razionalizzazione dei sistemi di gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto a scala nazionale e a scala locale ma che non dobbiamo correre il rischio di una eccessiva contrazione degli investimenti nel settore al contrario il set Torre dei trasporti a scala nazionale e a scala urbana deve diventare uno dei settori prioritari su cui concentrare lo sforzo di di investimento ulteriori ritardi sarebbero pagati nel lungo periodo in modo molto duro dei cittadini dall'impresa e d'altra parte di che cosa parlava Ciak d'allora nel suo rapporto se non di una necessità di una crescita di investimenti proprio in tutta la rete infrastrutturale nuovo Piano dei trasporti in corso di redazione da parte dei ministri i competenti dei ministeri competenti può e deve dare risposte necessarie e poi deve darle in modo innovativo e moderno non pensiamo a questo piano come ad una semplice elencazione di buone intenzioni né come una lista di progetti di cantieri da lo pensiamo come un insieme di obiettivi strategici di regole coerenti con le direttive europee di indirizzi per la gestione dei servizi lo pensò amo in forme innovative anche dal punto di vista finanziario dove da un lato la data certezza delle risorse pubbliche disponibili per mettere a regime le reti infrastrutturali l'arco di un decennio e dall'altro lato vanno aperti tutti i canali per aumentare l'afflusso di risorse di mercato a favore dell'investimento in trasporti
La riduzione del debito pubblico infatti ha fortemente aumentato la disponibilità di risorse finanziarie sui mercati una delle chiavi di volta della crescita economica in Italia in Europa e di trovare nuove occasioni per il risparmio Inc erano esistente il settore dei trasporti poi certamente offrirne e di molto vantaggiose a condizione di completare il percorso già è iniziato verso la modernizzazione dei sistemi di gestione il piano quindi anche l'occasione per accelerare le riforme gestionali del settore
Da questo punto di vista particolare importanza assumono evidentemente i processi di privatizzazioni di importanti aziende come Società Autostrade Alitalia
Aeroporti di Roma Tirrenia ed altre ancora vorrei chiarire a questo proposito che la posizione dei Democratici di sinistra sulla questione delle privatizzazioni
Non è una posizione di carattere ideologico
Per fortuna in questa materia
Nessuno di noi né da una parte né dall'altra ha più bisogno di ricorrere all'ideologia noi non pensiamo diversamente da un certo liberismo sfrenato che la proprietà pubblica sia di per sé un male e quella privata sia al contrario di per sé un bene
La storia ci ha insegnato l'una cosa e l'altra noi pensiamo che il vero male risieda nelle posizioni monopolistiche un'azienda monopolistica perde incentivi all'efficienza e alla qualità del servizio
Si tratta di un'azienda che fornisce servizi pubblici e collettivi tutto questo va poi a detrimento degli utenti i cittadini e imprese e dell'efficacia degli investimenti secondo noi allora le politiche di privatizzazione sono in primo luogo politiche di Damon o polizza azione e di liberalizzazione l'apertura al mercato anche nel campo nella fornitura di servizi pubblici e collettivi favorisce l'afflusso di nuove risorse umane permette l'accesso a nuove i tempi viale obbliga al management delle aziende a restare sempre sulla frontiera dell'efficienza sarà un caso ma ci sono settori italiani prima in condizioni di monopolio e con aziende pubbliche assolutamente deficitaria
E una volta mutato il panorama della concorrenza e create le condizioni per una competitività hanno anche creato le condizioni per le quali le aziende pubbliche trovassero un adeguato spazio di mercato e mettessero a posto i loro conti
Siamo orgogliosi allora di avere contribuito in modo determinante alle politiche di liberalizzazione che hanno reso più moderni mercati dei capitali in Italia e hanno innestato un dinamismo in passato sconosciuto legato alla possibilità di contende sì le imprese dalla contendibilità delle imprese nascono benefici per l'intero sistema economico di un Paese
Non è compito di un partito politico questo lo voglio dire con molta determinazione
Esprimersi in merito alla preferibilità dei progetti presentati dai diversi contendenti è il mercato a dover decidere nell'ambito delle regole stabilite dalla nuova disciplina che proprio in queste settimane sta avendo un batter mo'del fuoco e con il controllo delle autorità di vigilanza competenti compito dei partiti e della politica e di ricordare sempre anche attraverso iniziative come quella che oggi e domani noi svolgeremo oltre che avesse detto ordine del Parlamento e della concertazione sociale ricordare che le imprese non sono fatte di sola carta di quei valori azionari che il mercato valorizzato deprime e che sono l'obiettivo principale delle istituzioni finanziarie le imprese sono fatte anche muore di e soprattutto di donne e di uomini di capitale umano di tecnologie di strategie di rapporti con il territorio
A questo sì che noi siamo interessati e non potremo non esserlo per la nostra radice storica nel mondo del lavoro e della produzione
Lo stimolo della contendibilità il rimescolamento degli assetti proprietari devono sempre garantire il futuro e lo sviluppo dell'impresa se però perire prospettive di sviluppo a lungo termine occorre passare attraverso operazioni di ristrutturazione di razionalizzazione queste ultime non vanno rimandate pena il mancato accesso ai benefici futuri ma vanno condotte all'interno di un quadro chiaro ed efficace di interventi complessivi di tutela attiva del lavoro e d'altra parte lo dicono perché vedo qui il dottor Cempella anzi considero già un risultato di questo convegno al fatto che si siano salutati con tanto affetto il dottor Cempella e Piero Fassino è già un fatto positiva da favola quello che era successo nei giorni passati
Ma sicuramente il caso dell'Alitalia è un caso in qualche misura di scuola un'azienda che medicato Cempella se sbaglio le cifre che fino a qualche anno fa non tanti anni fa
Perdeva mille duecento miliardi all'anno ora chiude darà credo due bilanci conti
Con una Tivo significativo è chiaro che se ha dovuto affrontare una fase dura e difficile ma lo si è fatto intanto in un quadro di solidarietà complessive di un contesto nel quale si è immaginato di di programmare l'azienda anche relazioni a accordi di partnership internazionale lungo una linea di possibili aree di crescita e di sviluppo e dunque di generazione anche di nuove opportunità di lavoro anche nel settore dei trasporti ci auguriamo che la spinta alla liberalizzazione alla riforma degli assetti proprie tali avvenga in un quadro di politica industriale in cui siano perseguiti obiettivi di crescita e di radicamento di realtà imprenditoriali capaci di competere in ambito europeo ma capaci anche di interagire in modo ricco costante con il sistema Italia a livello nazionale e a tutti i livelli locali da cui esso è composto capace quindi di creare non solo valore per gli azionisti ma anche nuova occupazione e nuove opportunità per i lavoratori già occupa dati e per i giovani in cerca di occupazione capaci inoltre
Di costruire in Italia le condizioni per la localizzazione dei servizi di maggior pregio e valore aggiunto in termini di ricerca di technology via e di collocazione nelle filiere intra industriali
Infine lasciatemi dire che io condivido fortemente e so che questo non è pacifico anche tra gli amministratori del centrosinistra non è pacifico
Gli accenti di preoccupazione che nella relazione di Cesare De Piccoli sono stati proposti sul tema dei rapporti tra trasporti e vivibilità urbana credo che su questo versante la Sinistra democratica giochi davvero molto della sua credi Rita come forza di governo locale e come rappresentante degli interessi dei ciechi attivi e produttivi delle nostre città
Vedete quando si vedono due immagini due cartoline di una piazza del centro di una città italiana
E magari sia difficile difficoltà a decifrarne la data dell'una e dell'altra c'è un indicatore
Che può fornire la chiaramente il grado di congestione e di presenza di automobili
Se ce n'è tanta è
Una fotografia del passato se ce n'è di meno vuol dire che ci sono città nelle quali qualche operazione di bonifica si è fatta
Era del tutto naturale fino a qualche tempo fa che piazza Montecitorio fosse coperta di macchine
Ora non lo è più o che piazza in Lucina fosse coperta di macchine
O che tante altre piazze del centro di Roma piazze storiche straordinarie patrimoni gioielli di bellezza che il mondo ci invidia anzi approfitto per dire al ministro Treu ai sottosegretari che sono presenti qui che prima di pensare di smantellare il ministero che si occupa dei beni e delle attività culturali di riconsegnarlo al ministero dalla Pubblica istruzione com'era negli anni ci penserei un attimo ecco lo dico perché dovremmo cercare di entrare in Europa e non deve tornare da dove eravamo partiti comunque
Dei gioielli straordinari come quelli che appunto abbiamo per fortuna nel nostro Paese noi li dobbiamo liberare li dobbiamo liberare sono fattori di crescita e di sviluppo possibile e anche quando ci si trova di fronte a resistenze che sono evidentemente motivate sul breve periodo da parte delle associazioni dei commercianti tutti coloro i quali hanno provate a chiedere adesso Appia zero vicino a via Frattina via Condotti se vorrebbero che le macchine tornassero a sfrecciare lì in mezzo o se invece non preferiscono questa setto è lo stesso si può dire per tante altre aree del Paese è una battaglia che va condotta di battaglia si tratta ma battaglia che porta con sé anche ovviamente una riorganizzazione dei trasporti locali che diventa questione centrale e che riguarda non solo l'assetto del traffico ma il complesso del sistema dei trasporto il lavoro svolto da questa con carenza la stessa volontà di convocarla sottolineano l'impegno nostro in questo settore strategico tra vita nazionale un settore in cui lavorano ottocentocinquanta mila detti e che come ho detto a impatti generali per la Reed ma di tutto il Paese credo che anche oggi sono certo anche domani abbiamo dimostrato la capacità dei Democratici di sinistra di essere una forza innovativa una forza innovativa che al tempo stesso può essere una forza che cerca sempre l'i cui libri o più avanzato tra la responsabilità di governo l'attenzione al mondo del lavoro e la rappresentanza degli interessi generali dei cittadini utenti un impegno che il cuore s'esso della riforma e dell'identità del partito a cui stiamo lavorando un impegno che ha ricevuto oggi un nuovo contributo per il quale vi ringrazio ringrazio tutti voi che avete partecipato a questa conca
Ancora grazie a tutti buona serata e arrivederci a domani mattina