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UDEUR
COMMISSIONE UE
RI-LI-PE
VERDI
I DEMOCRATICI
AN
AN
Roberto Napoli presidente dei senatori dell'UDEUR il segretario del suo partito Mastella dice meglio una crisi di erano a settembre piuttosto che un languido crepuscolo rispondono Scalia dei Verdi che invita ad abbassare i toni e Parisi che dice e l'ultima cosa di cui abbiamo ho bisogno che cosa succede qual è la vostra posizione presidente Napoli
Io nella mia qualità di capogruppo dell'odierno urla
All'atto del dichiarazione di voto sulla fiducia al governo D'Alema
Lanciai questa riflessione politica di sostituire alla maggioranza del ventuno aprile novantasei la maggioranza del ventisei ottobre novantotto
Proprio perché volevo dare un significato politico a quella maggioranza nata con il governo D'Alema e nella quale vede partecipi
Il Comunisti Italiani e l'UDR
Continuiamo ad osservare da parte di alcune forze politiche in particolare i Democratici di Prodi
Un'idea del doppio binario cioè della maggioranza di governo rispetta una maggioranza ed una coalizione elettorale che non ci convince
Non riteniamo che su questo ci possano né ci debbano essere equivoci
La maggioranza del ventisei ottobre quella che deve dialogare deve superare i problemi che esistono tra le diverse componenti con ispirazione diverso così come si si vede su alcuni provvedimenti importanti la parità scolastica la bioetica alla fecondazione assistita
Trovando una spinte uno slancio per recuperare rispetto al Polo una coalizione che sia capace di attrarre lettori di avere un messaggio unitario non a caso io dissi un unico premier un unico programma
Pensato da più testi teste ma scritto da una sola mano
Un solo simbolo purtroppo notiamo che questo in questi giorni non non sta avvenendo riteniamo da questo punto di vista che il problema posto dal nostro segretario nazionale sia un problema condivisibile
è perfettamente inutile questa agonia di una maggioranza che ha bisogno di un chiarimento e aver fissato al più presto a settembre questo chiarimento mi sembra un se una grande responsabilità politica non condivido quanto dice
Quando poco fa dice il responsabile il portavoce dei Verdi Scalia
Rispetto alle nostre posizioni politiche perché di qua Scalia che non serve a fare lo struzzo mettere la testa sotto la sabbia esistono problema politico va affrontata così come non abbiamo posto
Presidente Napoli quando si parla di crisi di governo si pensa subito a Prodi e alla sua vendetta nei confronti di D'Alema chiaramente usiamo i termini forti ma fra virgolette e possibile che voi evocando proprio la crisi di governo vogliate stanare un po'questi il boss interlocutori politici e quindi esorcizzare anche in realtà la possibile caduta del governo di D'Alema
Ma noi siamo stati i primi come forza politica da alcuni mesi a dire che questa contrapposizione tra Prodi e D'Alema sta danneggiando fortemente alla maggioranza
Questo livore accanimento scontro personale nostalgie altamente portando lontano una maggioranza che invece è ancora maggioranza del Paese
Ho fare molto e che ha avuto il coraggio di affrontare grandi problemi
Che invece il Polo oltre che giocare di rimessa non affronta riteniamo che questa contrapposizione sia dannosa sì si sta preparando un'eventuale ipotesi di caduta del governo D'Alema per sostituirlo con un governo diverso
Così come voluto da Prodi penso che da parte del presidente la commissione europea sia un atto di grande irresponsabilità perché significa portare dritto il paese al voto e credo che nelle condizioni in cui oggi è la situazione informativa soprattutto quella televisiva ma anche
La posizione della maggioranza significherebbe difatti far vincere il Polo cosa che invece non possiamo fortemente contrastare a partire da elezioni regionali se siamo capaci di superare delle difficoltà che ci sono e che sono supera
Presidente un ultimo argomento la parità scolastica
I gruppi del centro del centrosinistra cioè Udeur Partito popolare Rinnovamento mi sono visti si sono dati anche un coordinamento un patto diciamo di mutua consultazione
Il venti luglio se ne parlerà in Aula a Palazzo Madama sulla base di una proposta del Polo
Voi come maggioranza avete raggiunto un'intesa invece di che cosa si tratta ci sono dei punti che non vi convincono oppure sostanzialmente questa intesa ha dato un frutto che vi convince
Ma noi abbiamo iniziato a dialogare con il Partito popolare con Rinnovamento italiano
Facendo già una serie di incontri anche di tipo assembleare
Nel quale abbiamo posto le basi di una maggiore visibilità delle nostre componenti che se unite sui grandi argomenti assommano a cinquantasei senatori che rappresenterebbero di fatto ammenda del Senato il secondo gruppo parlamentare dopo i DS
Abbiamo iniziato dalla parità scolastica ed al DPEF
Già stasera i senatori del PPI dello di Eur ed il nome di italiano parteciperanno alla riunione sul DPEF per trovare argomenti comuni per quanto riguarda la parità scolastica il discorso è molto più complesso
Perché esistenti
All'ordine del giorno una data già fissata cioè il venti luglio novantanove
Perché si discute in Aula su proposta dell'opposizione una legge sul sulla parità scolastica che difatti è il testo Tarolli bis
Testo che riprende molte delle
Osservazioni anche negli articoli del progetto già in Commissione cultura di cui era relatore Biscardi
Noi abbiamo in questi giorni elaborato un progetto che sarà presentato in questa settimana in Commissione cultura perché la maggioranza faccia un po'abbia un proprio testo
E questo testo venga proposto approvati in commissione proposta al Senato per l'approvazione
Esistevano momenti di grande distanza
Che ho visto in questi giorni anche dopo il vertice che abbiamo da Palazzo Chigi la settimana scorsa con il presidente del Consiglio D'Alema con il ministro Berlinguer accorciarsi notevolmente
Abbiamo introdotto un principio fondamentale che oltre al diritto allo studio è il diritto all'istruzione
La normativa attuale sul diritto allo studio presuppone che vengono dati alle famiglie agli studenti demenze i trasporti i libri
Il diritto all'istruzione è cosa ben diversa perché significa che vengono date le famiglie tutti i supporti che riguardano corsi di aggiornamento corso di lingue corso d'informatica per la prima volta viene fissata nella legge il rapporto di parità tra la scuola statale
Scuola paritaria un principio che finora in cinquant'anni non era stato mai fissato e che pone di fatto sullo stesso piano la famiglia nel momento in cui decide di fare cede il proprio figlio alla scuola statale o alla scuola paritaria on statale questa scuola paritaria alla piena libertà nella parte di i dati che soprattutto nella Indirizzo pedagogico senza limitazione per quanto riguarda le scelte religiose vengono fissate
Dei criteri che sono i criteri di accreditamento per far sì che le scuole statali e non statali abbiano requisiti omogenee
Rimane un punto di discussione forte
Che quello relativo al piano di Straw Appiano straordinarie di finanziamento alle regioni che rivende viveri soggetti erogatori
Delle somme destinate le famiglie
Finanziamenti regione da utilizzare a sostegno della spesa sostenuta dalle famiglie per l'istruzione mediante l'assegnazione di borse di studio per far capire agli ascoltatori
Con questa legge noi vogliamo stabilire un principio la famiglia può scegliere indifferentemente dove mandare il proprio figlio scuola pubblica statale o paritaria lo Stato si fa carico di un contributo alla famiglia
Per evitare che vi siano differenze di costi
Dispense nella scelta che viene fatta da parte della famiglia
Riteniamo che non vada stabilito un tetto per quanto riguarda questa corresponsione altrimenti non avremmo stabilito una valida avremmo soltanto ulteriormente incrementato il diritto allo studio con una Giunta di sostegno economico noi riteniamo invece che alla famiglia vada data la possibilità di avere questa borsa di studio divo bonus da spendere nelle cose che ritiene utile spendere quindi corso di formazione o di approfondimento in inglese corso d'informatica e altre spezie che verranno fissate dalle regioni che debbano a loro volta in applicazione di un decreto del presidente del consiglio dei ministri che sarà ha emanato entro sessanta giorni chiarire meglio questa a parte dal punto di vista fiscale da punti di vista normativo riteniamo questo principio principe estremamente importante perché tra l'altro comporterà una immediata aumento di redazione di soldi circa quattrocento miliardi per le scuole materne ed elementari
Soldi che fondamentalmente vengono erogati alle scuole paritarie
Poiché alle statali erano già erogate
Le famiglie avranno la possibilità di scegliere senza alcuna gradito e con la borsa di studio verrà chiarito in modo definitivo questo principio che il la famiglia pù nell'ambra delle spese che sostiene per l'istruzione del proprio figlio scegliere indifferentemente in quale scuola mandare il proprio figlio
Alla
Tre delle audizioni sul Documento di programmazione economico-finanziaria alle commissioni Bilancio di Senato e Camera hanno ascoltato a Palazzo Madama il al professor Mario Monti commissario europeo alla concorrenza al termine di questa la seduta di audizione l'abbiamo intervistato professor Monti alla luce del nel suo nuovo incarico alla Commissione europea quali sono i problemi per l'Italia rispetto all'Europa che lei vede lei si appresta considera rilevante
Guardi io se la Commissione sarà approvata dal Parlamento europeo prenderò a questa responsabilità la concorrenza nel mese di settembre non sono quinti in in grado di dire cose originali o particolare in questo momento sono sempre stato convinto che la leva della concorrenza sia sul piano nazionale sul piano comunitario una leva fondamentale della politica economica moltissima parte della modernizzazione dell'Italia in questi anni è proprio avvenuta sotto l'impulso dalla politica della concorrenza comunitaria non ho in mente casi specifici ho in mente che nei confronti dell'Italia così come con equità nei confronti di tutti gli altri stati membri la Eva dalla concorrenza abbia ancora molto da dire e da dare si parla di pensioni da ultimo ieri la BCE ha detto che la riforma in Italia andrebbe fatta in tempi solleciti
Questa non è una novità e anche il mio pensiero e sono convinto che sia importante vedere una riforma delle pensioni come parte di un tutto un tutto di cui facciano parte anche oltre agli sforzi già in corso per ridurre l'evasione fiscale e contributiva altri sforzi da parte di altri in materia di liberalizzazioni del commercio delle professioni del sistema del credito
Riduzione degli aiuti statali alle in prese
E così via perché tutte le parti hanno da dare ad un'opera di maggiore flessibilizzazione della economia con vantaggio alla fine su tutte le parti e soprattutto sulla cupa sull'occupazione cioè
Sul mercato del lavoro serio flessibilità scusi sul mercato del lavoro serve più flessibilità ed è il DPEF non ne parla il mercato del lavoro come su tutti i mercati serve flessibilità e più flessibilità di quella che abbiamo finora in Italia
Non va dimenticato che nel mercato del lavoro negli ultimi anni si sono realizzati primi passi importanti verso una maggiore flessibilità ma la l'
Cioè dei veti sindacali la concertazione può reggere ancora visto che se sia sulle pensioni e sulla flessibilità non si fanno passi avanti sulla prevenzione e sulla flessibilità
Ma io non conosco abbastanza bene la tematica della della concertazione osservando il passato soprattutto il passato di questi ultimi anni
Noto che il mondo sindacale così come il mondo dell'impresa è ha saputo cogliere il valore dell'obiettivo euro guai se non l'avessero colto e l'Italia non ci fosse entrata credo che un po'per volta e mi auguro rapidamente tutti sappiano anche cogliere la importanza fondamentale dell'essere nell'euro immondo competitivo
A vantaggio soprattutto del mondo del lavoro che è composto da occupati e da disoccupato
Saverio Vertone senatore del gruppo di rinnovamento membro della commissione estere di palazzo Madama l'Iran sta vivendo dei giorni che non alcuni osservatori non ostentano definire potenzialmente storici lei come legge queste in queste giornate di Teheran
Beh queste giornate nasceranno certamente il segno non solo nella cronaca credo appunto per questo sì
Ci sono molti commentatori che li definiscono storici in questi giorni ma voglio dire qui insomma ci sono le convulsioni di un Paese
Che non riesce a da accusare fino in fondo le sue risorse economiche culturali molto grandi
Fino ai tempi di Mossadeq bisogna non bisogna dimenticare che la la spinta liberale
Dell'Iran fortissima in quegli anni è stata mortificata da la fine che è stata come dire riservata a Mossadeq che era un liberale ed era un liberale che aveva però l'intenzione di usare le risorse petrolifere in funzione dello sviluppo del suo Paese
Voi sapete cos'è successo allora le sette sorelle lasciare eccetera da questa interruzione di un processo di occidentalizzazione di liberalizzazione e di civilizzazione democratica del Paese sono nati tutte le convulsioni posteriori il regime dello Scià che si un regime come dire fantoccio al servizio di interessi suoi e di altri grandi potenze petrolifere e poi la rivoluzione di Khomeini
Che ha sconvolto il Paese chinando su dal passato gli strati più ciecamente integralisti
Confessionali della storia religiosa molto complesse del dell'Iran che come sapete e sci non sul netto cioè
A un clero come ce l'abbiamo noi a una visione del dei rapporti tra Stato e chiede che assomiglia molto a quella medievale
Europea e quindi questa è la situazione adesso ci sono queste convulsioni c'è il lei atto la Cattani che guida e cerca di equilibrare i monumenti Khamenei che più schierato verso Esp-Disk è reato comuni gli integralisti sebbene non sia la il peggiore integraliste compare solo in quel quelle come dire parallelogramma di forze clericali vedremo come si svilupperà comunque finisca il segno lo lasceranno queste giornate io direi che l'Occidente dovrebbe come dire usare della sua moderazione della sua capacità di interpretazione di questi fenomeni per intervenire positivamente sull'evoluzione di questo processo
Ecco l'Italia ha dei rapporti con l'Iran abbiamo messo anche attraverso degli incontri di Violante proprio apriranno e prodotta ecco rispetto a a a quello che rappresenta la l'Iran in termini economici parliamo evidentemente di petrolio secondo o lei come si possono leggere gli atteggiamenti dell'Occidente impotenza rispetto ad una situazione che cambia cioè si è parlato per tanto tempo del caso totale che rompeva questo sorta di embarghi nei confronti dell'Iran si diceva gli Stati Uniti sono arrabbiati con il loro governo e le lobby petrolifere americane non vedono l'ora di poter rientrare in quella regione insomma sotto questo aspetto cosa potrebbe succedere
Molto difficile stabilire quale sarà l'equilibrio tra tutte queste forse che ha nell'anno vedere entrare nel gioco ci sei c'è anche l'ENI lei parecchio sì questo non è tanto per non vento stabilirlo in anticipo vedremo ci sono equilibri complessi quello che voglio dire
E che è un paese come l'Italia
Che ha rapporti importanti con il Medio Oriente che venerdì mantenga e che a un destino legato all'evoluzione di quest'aria verso la democrazia e lo sviluppo perché sessismo per il Medioriente e l'Africa settentrionale l'Italia non è più come dire una gamba sospese nel vuoto quindi come dire minacciata dal congelamento è un Paese che commercia gli scambi
Il nostro vitale interesse favorire l'evoluzione democratica e quindi lo sviluppo
Economico di questi Paesi a partire dall'Iran con il quale l'Occidente ha avuto un rapporto ambiguo partire da Mossadeq come dicevo prima ma non solo prima usato e l'Iraq come baluardo contro il fondamentalismo poi se rivolto contro l'Iraq sempre per giocare sul prezzo del petrolio che non sente deve essere tenuto basso a volte deve essere tenuto più alto di quanto non siano non consento i costi del petrolio del Mare del Nord e del Texas quindi è un gioco più complesso di quanto viene di quando viene presentato come un gioco Arriba se un gioco alla giusta collocazione del prezzo quindi siccome io non sono esperte in queste questioni non so ancora come avverrà una cosa vorrei dire
C'è in Occidente ormai la convinzione che la democrazia si possa come dire impiantare con la bacchetta magica esportare magari bombardando per qualche mese un Paese dove che diventa democratico non è così la democrazia io legata al grado di sviluppo economico sociale e culturale di un Paese quindi chi vuole la democrazia nere gli altri Paesi deve favorire lo sviluppo economico sociale e culturale di quei paesi e non bombardati
E per quanto riguarda l'Iran è quello che sta accadendo in questi giorni concludiamo rappresenta proprio questo passaggio impotenza
Potrebbe potrebbe ci sono sicuramente degli studenti che hanno protestato delle spinte verso come dire un riallineamento del tenore di vita del modo di vita ai Belli occidentali e quindi c'è una spinta forte verso la democrazia il lo sviluppo economico e si tratta di favorirla comune atteggiamento ragionevole e non imperativo
Stefano Semenzato senatore dei Verdi membro della Commissione parlamentare di vigilanza e della ottava Commissione di Palazzo Madama dove era prevista la settimana inizialmente all'audizione del ministro Cardinale
Nodo il famoso mille centotrentotto allora l'audizione è stata rinviata spiega e si pesche ma soprattutto quali sono i nodi da sciogliere rispetto a questa proposta questo disegno di legge
Ma il primo no modo che mi pare finalmente è stato sciolto è che il governo presenta un proprio maxiemendamento accenna di stesura di tutta la legge entro pochi giorni quindi credo che l'aggiornamento dell'audizione previ sta per oggi il ministro Cardinale sia legato al fatto che c'è un impegno entro martedì della settimana prossima a presentare il testo venirlo direttamente ad illustra e quindi non più una fase diciamo propedeutica in cui il ministro veniva raccogliere le opinioni palle trasformava ma un atto di responsabilità del governo che perché maggioranza non sono mancate occasioni per sedersi
No in parte no non è che la maggioranza se la maggioranza si è riunito una volta sola su questo testo questo ci tengo a precisarlo anche perché da qui deriva un Accor do fu alcuni assi di di tutto l'impianto dall'altro una libertà anche per le forze di maggioranza a lavorare su una precisazione affinamento del testo nei lavori parlamentari come ho avuto occasioni di altre volte era assurdo che su questo disegno di legge continua su un largo dibattito nel Paese fra gli operatori e non fosse investito direttamente la Commissione che invece preposta alla stesura definitiva
E allora i punti più scottanti diciamo lo più importanti
La RAI il riassetto della RAI la riforma e la RAI sotto questo aspetto quali sono i punti i passaggi secondo te più delicati e più importanti e quali sono le diverse opzioni che si confrontano
Ma mi pare che
Sulla RAI i punti centrali sono il primo l'unitarietà del servizio pubblico e quindi la Rhino non c'è attesi che pure erano presenti una certa insistenza a uno scorporo della Rai fra reti di servizio pubblico e reti che venivano messe sul mercato questo è un un elemento credo di di innovazione significativo no perché come si ricorderà anche nel programma dell'Ulivo c'era l'ipotesi di mettere in sul mercato e quindi di vendere una rete servizio pubblico a partire da questo o vi è una riorganizzazione della Rai secondo un modello di passaggio delle azioni dall'IRI a una fondazione che di carattere privato che dovrebbe avere come finalità specifica potenziamento valorizza se nel servizio pubblico rimane un nodo irrisolto attorno alla nomina dell'organismo dirigente di questa società o meglio di questa holding perché poi questa holding dovrebbe dividersi in varie società alcune delle quali con possibilità anche di partecipazione di capitale privato le modalità di tutto questo passaggio sono ancora da studiare di fatto il mille centotrenta top propone una sorta di delega istituendo i principi e impegna il Governo a fornire entro centottanta giorni una normativa ad hoc con la quale opzione si confrontano su questo punto
Ma le operazioni sulla Fondazione sono abbastanza direi unitarie tra l'altro ha registrato a compiacere che dopo una discussione
Fatta negli ultimi mesi il testo finale non parla più di mettere azioni della RAI in Borsa e quindi viene privilegiata la la funzionalità la logica di servizio pubblico il che non toglie che poi nell'organizzazione delle singole società alcune di queste non legate strettamente a finalità di servizio pubblico avente pensiamo tutta la gestione delle apparecchiature delle frequenze cantata
Posso vedere una partecipazione di privati in maniera consistente rimane irrisolto il nodo ho della gestione della RAI
Nel senso che attualmente c'è una formulazione ancora interlocutoria se si mantiene l'attuale meccanismo di un consiglio d'amministrazione di nomina dei presidenti di Camera e Senato oppure come io auspico sia la Fondazione a nominare il consiglio di amministrazione e casomai il rapporto anche con la pole i tic e le istituzioni eccetera debba riguardare il modo di gestione della Fondazione in modo che poi la nomina però della delle strutture dirigenti sia una nomina diciamo così più tecnica o comunque più distante dalla pressione diretta della politica dei partiti
Per quanto riguarda invece il punto degli affollamenti pubblicitari
Sul punto degli affollamenti pubblicitari
Credo ci sia una buona
Formulazione nel testo
Che sostanzialmente leva le telepromozioni alla RAI
Riduce gli organi i sua gli affollamenti pubblicitari di contiene nel quadro generale introduce tutta la parte che riguarda le telepromozioni del settore privato dentro il criterio pubblicità questo tipo di configurazione come noto fortemente contestato da dagli operatori sia dalla RAI che la media sette in particolare
Io credo che su questo terreno andrebbe fatto uno sforzo di ricerca
Ha se con do direi lo slogan che si può bere una pubblicità europea quando il sistema sarà europeo cioè noi abbiamo stamattina lo stesso che lei ha ricordato ancora una sentenza Corte costi sanare che dichiarava illegittima l'attuale situazione di duopolio perché presenta un livello di concentrazione lesivo del pluralismo quando questo tipo di situazione verrà risolto e come vogliamo ricordare la legge due quattro nove su quella sull'autorità prevede che verrà risolto quando l'autorità deciderà il passaggio di una rete Mediaset sul set lite e di levare la pubblicità su una delle reti della Rai a quel punto passeremo un sistema a due reti
Per soggetto e quindi a un altro tipo di configurazioni concentrazione allora si potrà credo di vedere anche in ordine a pubblicità fino al allora credo che vada Espresso una forma di contenimento dell'accumulo pubblicitario perché questo alimenterebbe un processo di posizione dominante già esistente che tenderebbe ad aggravarsi
Quindi la luce tutti questi punti se volessimo fotografare la situazione interno alla maggioranza di accordo o meno su questo disegno di legge e nei rapporti con il governo e dunque un cardinale cosa potrà essere un cosa si potrebbe dire
Ma che c'è un buon piano di partenza rimangono alcuni punti
Individuati e su cui si tratta di sviluppare una discussione parlamentare d'altra parte proprio perché la storia ce l'ha insegnato credo che questi non siano problemi che si possono risolvere solo lo né ambito di maggioranza ma devono essere risolti in un confronto ampio di tutte le forze parlamentari credo che l'aspetto veramente positivo si è che finalmente si parte con la discussione su questo disegno di legge
Quindi su questo disegno di legge per l'ottava Commissione a Palazzo Madama appuntamento al venti luglio chiudiamo data in cui il cardinale dovrebbe presentare questo maxi emendamento chiudiamo invece sul con una considerazione su quello che ha detto il garante il presidente dell'Autorità garante per le TLC Chelli proprio questo Agip presentando una sorta di l'azione programma allora tutti che considerazioni tale
Ma credo che la relazione del garante
O meglio dell'autorità delle comunicazioni come si chiama abbia avuto la forza di spaziare sulla complessità dei problemi telecomunicazioni però abbia evidenziato nella sua esposizione una serie di limiti che l'Autorità continua davvero nel senso che mi pare che intanto ci sono tempi per l'andata a regime ancora molto lunghi e questo è il pericolo Olga una situazione di forte transizione del campo della comunicazione e multimedialità perché i processi di mercato assistano alle hanno in questo momento e quindi un'autorità che deve vigilare su concorrenza e mercato è particolarmente significativa da questo punto di vista su su singoli aspetti credo che in realtà la relazione sia stata anche deludente uno adempio riguarda quello che dicevamo prima che lei ha ricordato che la sentenza quattrocentoventi a Corte Costituzione male fissa un criterio di pluralismo mancato nel sistema radiotelevisivo Luís a il dovere il potere di fissare termini almeno di indicare le DAT The in cui cambia questo tipo di situazione però continuano a non essere indicate quindi sistema rimane nel vago e in prorogatio continua
Rispetto alle vicende della par condicio sempre oggetto di di forte polemica
Come noto la legge attuale divide pubblicità da propaganda vieta la pubblicità autorizza la propaganda credo che nessun ma utente televisivo abbia mai pensato che quella che usciva da ai teleschermi durante tutta la campagna forse qualcosa di diverso da spot pubblicitari otto di propaganda ma insomma siamo in quell'ambito ora è il Garante può anche decidere che quella è la sua concezione da campagna elettorale però lo deve dire non può dire che la legge che è carente e che quindi si può fare propaganda in quindici se Condi perché vi sono delle contraddizione abbastanza palesi in questo tipo di argomentazione così come per quello che riguarda tutta la parte diciamo di intervento il Garante ha rivendicato che i tempi delle istruttorie sono lunghi ora io credo che questo sia una concezione
Molto pericolosa nel senso che noi sappiamo che coi tempi lunghi significa che in un sistema che invece si basa sulla comunicazione immediata come quella comunicazioni le scelte di intervento diventano inutili io posso fare per tutti un esempio simpatico cioè nel senso che è tuttora in Corso una vertenza fra il Comitato del referendum un della legge Mammì e media sette per uno spot che era stato contestato dal Garante su cui il Garante aveva chiesto una rettifica Mediaset non la diede e tutto ora c'è un contenzioso attorno a questa vicenda son passati circa cinque anni cioè voglio dire
Al di là del nell'occasione non nel merito ma il fatto che se non c'è una capacità di intervento in tempi immediati il tutto perde di efficacia e quindi è inutile che parliamo di rettifiche il funzionamento monitoraggi eccetera perché il monitoraggio dovrebbe avere come conseguenza un intervento nell'ambito di ventiquattro ore di quarantotto ore non nell'ambito dei successivi sei mesi o dodici mesi perché soprattutto in tema di pubblicità questo significa sostanzialmente rinunciare ad avere un ruolo
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