"La responsabilità civile dei magistrati, il referendum vinto nel 1987, i nuovi referendum radicali sulla giustizia..." servizio di ricostruzione con materiale d'archivio

La documentazione d'archivio che ascolterete tra breve ha per oggetto la responsabilità civile dei magistrati uno dei temi affrontati dai nuovi referendum radicali per la cosiddetta rivoluzione liberale
Questa volta vogliamo riproporre di un momento dell'iniziativa che radicali condussero in Parlamento per fare rispettare la volontà popolare espressa sì nel novembre ottantasette con una valanga di sì al referendum promosso dalla Partito Radicale tentativo che non ebbe successo in quanto come abbiamo più volte ricordato l'attuale legge non contempla una responsabilità diretta del magistrato reo di aver agito controllo o colpa grave ed è qui l'esigenza di una nuova ondata di referendum ma anche su questo argomento
Maria ascoltiamo adesso quanto dissero il diciannove dicembre mille novecentottantasette alla Camera durante il dibattito sulla nuova legge gli ex parlamentari radicali Emilio Vesce e Adelaide Aglietta
E francamente vero che intorno
Alla questione della responsabilità civile del giudice
Che è stato più volte precisa sia in campagna referendaria sia in ogni altra occasione
Che questa rappresentava indubbiamente una parte importante della questione giustizia ma solo una parte
E che accanto ad essa
Andavano
Riprese
Anzi ripresi tutti i fili
Di un'attenzione che le forze democratiche sensibile alla ammodernamento del sistema giudiziario italiano danni per seguivano pullula attraverso le fratture
Che si sono prodotte nel corso
Dell'ultimo ventennio perché
E impossibile
Dimenticare il fatto che
Fino agli anni Settanta c'era stato una stagione che aveva liberato condizioni
Di agibilità sul piano della giustizia che aveva posta al centro di questo sistema il diritto del cittadino che aveva reso
Più
Pregnante il bisogno di creare uno equilibrio
Fino ad allora era sproporzionato sta cittadine sta ma è anche vero che questa stagione è stata brevissima e che è stata interrotta indubbiamente da grandi fenomeni
A mio avviso interpretati in maniera riduttiva ed umiliante attraverso l'ottica giudiziaria
Ma che comunque rappresentavano
O comunque proiettavano
Sul piano generale del Paese della società
Proprio qui le le
Tensioni che le forze sensibili direi dicevo
Avevano manifestate coltivato intorno ai problemi della giustizia
E proprio verso la metà degli anni settanta in definitiva che c'è stato un processo un'inversione di tendenza
Ed è proprio in quel momento
Che si sono avuti quei passaggi mortificanti per la nostra civiltà giuridica
E che hanno determinato la mai
Un sistema che diventa sempre più difficile dimora
Nel corso di questi gli ultimi due mesi abbiamo
Visto approvare provvedimenti che hanno modificato
Ecco ha come dire punti essenziali del sistema della giustizia e siamo rimasti qui
A discuterne
All'interno di un formalità che ci ha impedito di vedere
Quello che questi nostri provvedimenti
Inducevano nel Paese
Ora dicevo la questione della responsabilità civile il giudice è una parte importante
Ma soltanto una parte
E ancora rimangono aperti tutti gli altri grandi problemi
Che in via via sono emersi e che andrebbero affrontati
Ma consentitemi di manifestare
Tutta la mia perplessità
E la mia preoccupazione
Che questi problemi probabilmente saranno affrontati allo stesso modo con cui è stata affrontata la questione della responsabilità civile dei giudici
E cioè
In fretta sotto pressioni indebite all'ombra di interessi che nulla hanno a che vedere con i principi che vengono declamati poi intorno a questi temi
Basterebbe elencarne qualcuno basterebbe pensare semplicemente agli articoli liberticide da assassini
Della Legge Reale di cui quotidianamente verifichiamo gli affetti leggendo sui giornali
Delle morti causati dai incidentalmente per Proietti dai proiettili partiti incidentalmente
Basti pensare alla rivisitazione fatta
Sulla legge che aveva modificato la carcerazione preventiva che aveva portato a sei anni quel regime barbarico che prevedeva che un cittadino potesse essere tenuto in carcere per dieci anni e otto mesi
Basti pensare alla legge Cossiga da settantanove il cui articolo quattro ha introdotto nel nostro ordinamento con il bollino che poi è diventata una cultura e che si è diffusa in tutti i rami della sapere del Paese la cultura del pentitismo
Basti pensare a tutte a tutti gli articoli
Delle leggi speciali che dal settantaquattro in poi hanno caratterizzato la produzione legislativa del nostro Parlamento al distruzione di quel minimo di innovazione che era stata prodotta ripeto negli anni precedente
Di tutto questo purtroppo non c'è menzione
E direi che nel testo che oggi alla Camera si appresta discutere e votare
Non c'è alcun richiamo
Eppure il voto dell'otto novembre referendario aveva detto con chiarezza qual era il principio dovesse l'affermato
E su quali aspetti di Cristo doveva operare il Parlamento per regolare la normativa
Che veniva
Modifica dall'abrogazione gli articoli posti sottoposti al voto popolare
Ebbene questo testo sembra che parli d'altro sembra che venga da un altro mondo e sembra che non si sia minimamente incrociato con la volontà popolare
è vero anche però
Che il Parlamento non ha potuto
Operare in serenità come si richiede del resto e che la campagna referendaria sulla responsabilità civile del giudice non si è chiuso
L'otto novembre
Continua
E continuano a con la stessa forza e con la stessa veemenza ed è continuata è stata portata avanti
Proprio da coloro i quali avrebbero dovuto astenersi
Dall'intervenire
All'interno di questo tema rispetto alla quell'autonomia stando rivendicata
Sulla quale sono state inserite alcune tra l'altro sgradevoli
Operazione di cosmesi mistificatoria e e ipocrite come quella per esempio che preclude ai giudici la possibilità di iscriversi ai partiti politici perché in questo modo si garantirebbe l'autonomia di questi è veramente la situazione la quale non si riesce a venirne fuori perché sembra che nessuno voglia prendere coscienza diciamo anche laddove non sono stati non sono identificati interessi
L'autonomia del giudice sarebbe minata perché il giudice scrive al partito o un partito e poi abbiamo delle correnti
Abbiamo delle associazioni che sono come i partiti e perfino peggio dei partiti
Perché almeno questi si sottopongono periodicamente alla verifica del voto Coppola
E però quando si affronta il problema della autonomia
Iniziò a Rimini diretti
Termini in cui la legge prevede che questa venga affrontata ecco che ci ritroviamo di fronte andiamo agitazioni all'Escola nazioni a un movimento scomposto che proprio di quell'autonomia ne fa scempio se non altro dal punto di vista dello stile
Non credo che questa situazione Fossa
Essere portato avanti a lungo
E non credo che questo provvedimento che si vota oggi
Produca qualche elemento di chiarezza o comunque qualche elemento di positività nel groviglio dei problemi che abbiamo
A mio avviso
Questo aggravare ulteriormente
La situazione
Hai l'uso questo
Il provvedimento
Il dettato l'Indirizzo l'orientamento espresso nel voto dall'otto novembre la responsabilità civile in questo testo non esiste esistono responsabilità dello Stato
E quindi siamo punto e daccapo
Con la differenza sì alcuni problemi
Forse prima in linea teorica trovavano una risoluzione in tempi più ragionevoli e comunque era più chiaro in questo tutto è più complicato che tutto e allungato
Vedo che voglio dire
Che la stessa situazione che si è prodotta sull'altro versante dei referendum quel qui nessuno neanche un nucleare
La stessa contraddittorietà di comportamento la stessa
A la stessa situazione di avanti e indietro
Lo stesso ristagna d'iniziativa
Si riproduce anche in questo eppure lo slancio
Del voto popolare
Era chiaro evidente preciso
L'indicazione era netta
Che il Parlamento voto a questo provvedimento sotto la pressione indebita
Ripeto indebita
Di una corporazione
Che la corporazione dei magistrati
Che ogni giorno invia segnali
Leggiamo sui giornali
E che suppongo dobbiamo sul collo agisca anche per linee interne
Per lamento quinti vota senza libertà senza possibilità
Io essere libero nelle sue scelte
Evidente che la nostra opposizione a questo
Provvedimento è netta ma è altrettanto evidente
Che il nostro impegno e quello di tentare in queste poche ore in queste poche ore che rimangono
I migliorare di recuperare il senso
Che il referendum ha dato ed è il mandato che il Paese ha dato al Parlamento
Di legiferare su questo tema
E nello spirito di responsabilità che caratterizza ogni nostra iniziativa
Che ha caratterizzato su questo sulla giustizia in generale su questo in particolare cioè quello delle responsabilità civile
Noi siamo i promotori di questo referendum abbiamo
Avviato questa discussione del Paese abbiamo fatto crescere intorno alla nostra proposta uno schieramento politico
Responsabile mentre abbiamo fatto questo
Responsabilmente non intendiamo
Rinunciare
Attenere
La posizione che avevamo all'inizio all'apertura di questa vicenda
Non siamo di quelli che buttano via il bambino con l'acqua sporca e quindi in queste ore che ci separano dal punto il nostro impegno sarà Forte
Presentiamo molti emendamenti cercando di ripristinare il senso originale della proposta sulla responsabilità civile ma soprattutto cercando di il porre al centro la discussione l'ultimo oggetto
Della legge e l'oggetto dei referendum cioè la responsabilità civile dei giudici
E non l'azione la responsabilità della nello stand
Alcuni punti che colpiscono il senso anche dire del più sprovveduto vanno richiamati
Appunto l'azione che è prevista solo contro lo Stato e l'un con l'immagine Sperto
E che stazione poi addirittura che per aver voluto creare una sorta di strumenti protettivi dell'autonomia del magistrato hanno determinato una barriera di difesa che proprio l'autonomia basta abbatte e invece ripropone
Ridà al giudice un privilegio che il referendum voleva abolite l'azione indiretta che doveva garantire eventuali azioni insensate contro il magistrato
è andato un azione
Protettiva dell'operato a prescindere da qualsiasi considerazione
Nel caso di alcuni giudici addirittura
Cade uno dei punti della responsabilità civile
Giudice onorario non rispondono per colpa grave secondo questo testo
Ma i tempi per esempio i tempi previsti perché il cittadino tenga riconoscimento del danno ingiusto subito per responsabilità del magistrato sono lunghi lunghissimi
Secondo questo articolato
Abbiamo più o meno una media di dieci anni
Certo siamo nella media di quanto dura un qualsiasi processo nel nostro Paese ma siamo però contro le intenzioni che ma vengono manifestante ogni volta
Di ridurre i tempi processuali di consentire alla giustizia di agire in tempo reale perché quando questo tempo reale non esiste la giustizia diventa automaticamente uno strumento l'ingiustizia dire di di violenza contro il cittadino
E quindi anche da questo punto di vista il testo che completamente chiare
Ci sono poi altri aspetti
Quello appunto che la responsabilità non e del magistrato ma dello Stato
Poi c'è il filtro
E questo filtro prevede un suo modo un sul giudizio particolare con i tre gradi e quindi con tempi ancora tempi che si frappongono a questo bisogno di giustizia che di volta in volta viene a De ad emergere nel Paese insomma
Questo che doveva essere la risposta alle richieste del Paese sono diventate una brillante illusione della domanda
Noi vorremmo appunto ripristinare il significato originale del referendum e per questa ragione abbiamo proposto molteplici e mentre molti emendamenti ma un'altra considerazione io credo che possa essere fatta
Si può anche capire che nella definizione della responsabilità civile del magistrato si possono trovare molteplici elementi che che inducono a perplessità ecco pronti proporre problematici ma il problema
Coscienziosamente e giustamente ma perché per quando riguarda la rivalsa il trattamento deve essere diverso da qualsiasi altro funzionario dello Stato
Mi domando perché
Un carabiniere
Debba rispondere interamente dei danni prodotti per colpa
E un magistrato debba rispondere soltanto di un terzo
Per un terzo del suo reddito su stipendi
Non è questo un elemento che poi si ricongiunge a tutte le parti che definiscono responsabilità civile che introducono un sospetto
Un dubbio una perplessità comunque non certo
Un aspetto edificante della questione e cioè che anche questo Progetto anche questo provvedimento che noi dovremmo votare
E all'ombra di quei privilegi che si volevano eliminare con il referendum
Sulla responsabilità civile
Come già altri colleghi nei loro interventi hanno avuto modo di rilevare
Credo che sia giusto sottolineare il vuoto nel quale si sta svolgendo questo dibattito
E non è la prima volta che noi ci troviamo di fronte a una situazione di questo genere cioè che problemi rilevanti per la vita del paese per la vita delle istituzioni vengano discusse in una notevole assenza
Di tutti noi metto anche me nel mucchio che poi siamo chiamati a dover votare quindi a fare delle scelte
E certo questo
Che ci tengo in particolare in questa occasione a sottolineare dirò poi perché
è il segno di quanto oramai questo Parlamento non sia più la sede di scelte effettive di come le scelte che contano maturino al di fuori del dibattito e dell'assunzione di responsabilità di ognuno di noi dei singoli parlamentari queste assenze in definitiva il segno dello svuotamento sostanziale dell'istituzione parlamentare e quindi poi ne deriva che anche la forma diventa vuota formalità un voto Rizzo
E certo se in questi giorni in questo periodo si va dibattendo di riforme istituzionali all'interno delle forze politiche nel dibattito fra le forze politiche di questo c'è certamente grosse la sensibilità nell'opinione pubblica non è un caso ma dicevo che ci tenevo a far rilevare questo fatto
Particolarmente nel momento in cui stiamo discutendo
Questo tema in cui stiamo dibattendo di questa legge che appunto la legge che dovrebbe istituire la responsabilità civile dei magistrati è che è una legge che ci chiama in modo particolare più gli altri momenti se vogliamo decisionale di quest'aula non essere assenti ognuno di noi in termini di responsabilità e perché questo perché è stato rilevato in moltissimi interventi dei colleghi finora intervenuti
Che questo è il tema di grossa delicatezza e tema che ha implicazioni costituzionali
E tema certamente che non può essere risolto con soluzioni affrettate confuse o
O confuse
C'è una delicatezza in più che la delicatezza della contingenza nella quale noi siamo chiamati a dibattere a decidere a deliberare su questa legge
La delicatezza e che noi siamo chiamati a dibattere su una materia che è stata oggetto di referendum e che ha visto per la prima volta nella storia della nostra Repubblica il popolo sovrano legiferare direttamente sia pure attraverso il momento abrogativo così come previsto dalla Costituzione
E allora credo che sia particolarmente delicato oggi fare delle scelte in questa materia in cui certamente esiste un punto fisso
Inamovibile che è la scelta che è già stata operata attraverso la consultazione popolare
Anche perché quel solco di cui il vuoto in quest'Aula e certamente un segno è un'evidenza che esiste fra le istituzioni e il paese in questa particolare contingenza con una deliberazione del popolo e con una conseguente deliberazione del Parlamento che non rispettasse le scelte le scelte di legge che nostro che sono state fatte dai cittadini del nostro Paese
Beh questo solco sarebbe destinato ad allargarsi e questo è certo non è cosa che possiamo vedere con né con soddisfazione né tanto meno auspicare quindi le scelte che noi andiamo a fare sono particolarmente delicate
Perché non possiamo in quest'aula così come hanno i pare alla nostra parte
Tradire non tanto e non solo le indicazioni certo anche le indicazioni che sono venute dal voto referendario ma le scelte in termini di legge che il voto referendario affatto
E quindi questo
Giustifica e se vogliamo ha spinto il nostro gruppo
Anche a rischio poi di trovarsi isolato ma questo non credo e mi auguro che ciò non sia a intervenire ad essere presente
Proprio a sottolineare tutto questo sia con i nostri interventi sia con una serie di proposte di emendamento
Che sono tutti emendamenti di merito e che noi ci auguriamo offrano materia sufficiente di riflessione ulteriore a tutti i colleghi e quindi anche di accoglimento di un mutamento non solo nella sostanza ma anche in particolare i tecnici o apparentemente tecnici della l'articolato del
Della legge che ci troviamo a dover discutere
E dico questo
Perché sono convinta e siamo convinti dalla parte nostra
Il risultato del referendum cioè che questa sia una vicenda in una certa misura paradossale
Che certamente ha trovato i suoi inizi diciamo nel momento in cui noi abbiamo depositato la richiesta di referendum ma nel dibattito che ne è seguito molto spesso fuorviante ma di questo dirò dopo ma certamente paradossale perché se è un significato certe referendum aveva e un risultato incerto in termini di legge aveva era l'abrogazione di delle norme l'eliminazione delle norme dal nostro codice di procedura penale delle norme restrittive della responsabilità del giudice
Norme che peraltro già prevedeva no in termini di principio la responsabilità diretta del giudizio e salvo poi che la loro articolazione non le consentiva la reale applicazione
E da allora il popolo
Votando il voto referendario dice che sostanzialmente due cose uno che la responsabilità diventa va ampliata i casi di colpa grave
E che
Diciamo la normativa che la regola deve essere tale da consentire poi l'effettivo esercizio da parte del cittadino del risarcimento del danno
Ed allora credo che in questo caso abbiamo fatto addirittura un passo indietro non rispettiamo l'esito referendario ma facciamo un passo indietro rispetto alla situazione precedente e cioè ci troviamo sostanzialmente questa è la critica di fondo e di principio che il nostro gruppo fa a questa legge ci troviamo sostanzialmente in una situazione in cui non più di responsabilità diretta del magistrato si parla ma di responsabilità dello Stato e quindi di responsabile voglio dire che nel caso di responsabilità diretta il magistrato certamente era prevista in termini sussidiari ma che a questo punto diventa la responsabilità prima
E tornerò poi se avrò tempo su questo ma certamente questo è il segno del non rispetto della volontà referendario
E rispetto a questo problema
Io non credo che sia giusto in termini anche metodologici alcune osservazioni che venivano fatte dal collega De Carolis
Il quale diceva ci auguriamo che l'assemblea porti delle modifiche al testo ma non tali da mutarne lo snaturarlo nei suoi caratteri fondamentali
Si tratta di una materia delicata e l'equilibrio raggiunto in Commissione a sua volta sottile
Io non credo che proprio in presenza di un voto popolare il problema in quest'aula per ognuno di noi al di là della parte a cui appartiene sia quello
Degli equilibri politici fra le forze politiche e magari fra una maggioranza spesso traballante o comunque spesso non particolarmente compatta o necessarie necessita di equilibri
Fra parti o schieramenti apparentemente contrapposte
Ma credo
Rappresentanti con di opposizione credo che il problema si è invece di dare una risposta che sia risposta credibile e che diciamo faccia crescere
Una fiducia nelle istituzioni e non la faccio a decrescere questa è certamente una preoccupazione di fondo che noi abbiamo e si è detto anch'ed è stato ribadito in quest'aula Piera ferendo come è stato un un referendum in proprio un referendum destabilizzante un referendum
Perché aveva resi aveva fini diversi rispetto alla domande al quesito che poneva il spicca la gente al Paese
Devo dire che dalla nostra parte dobbiamo respingere ancora una volta questo e dimostrano poi anche perché questo non è vero non ci siamo trovati nella nostra storia di radicali
Da anni impegnati sul fronte delle battaglie della giustizia molto spesso ad essere indicati ad essere diciamo sottoposti a critiche di questo genere ed è una storia lunga quella radicale in tema di giustizia e quella dei referendum sui reati associativi sui reati d'opinione
Che furono respinti a nostro giudizio in costituzionalmente dalla Corte costituzionale se mi si permette il gioco
Fu una battaglia sugli agenti di custodia e contro le carceri speciali quando ancora non c'era fu la battaglia contro la legislazione d'emergenza e attraverso gli ostruzionismi anche allora impropri anche allora destabilizzanti anche allora strumenti che minavano le istituzioni
Furono le battaglie che passarono attraverso alcune candidature emblematiche che attirarono su di noi diciamo rovesciano non si può dire su di noi critiche e peggio che critiche sui giornali di tutta la stampa nazionale che furono le candidature Negri e Tortora
Tanto criticate ma che furono in realtà il grimaldello per l'accorciamento dei tempi della carcerazione preventiva
Fecero quelle candidature e fecero quella provocazione fra virgolette quelle provocazioni unanimemente poi venne riconosciuto essere i termini la carcerazione preventiva precedentemente a undici anni assolutamente assurdi e illegittimi e che violavano diritti dei cittadini
E questa volta e attraverso poi la battaglia sul caso Tortora la battaglia contro il maxiprocesso e anche oggi il problema dei maxi processi e certamente è uno dei problemi che viene dibattuto
Anche nei termini a partire dall'impostazione radicale e dalle critiche che inizialmente devo dire inizialmente da quando si approvarono le fa morire leggi Cossiga o le leggi sul pentitismo ecco noi già denunciavamo
Come degrado possibile proprio dell'amministrazione della giustizia
Ed allora credo che anche rispetto a questi referendum
Che hanno appunto i cui proponenti hanno subito
Dal momento in cui li hanno proposti
In molte sedi linciaggi e in particolare sulla stampa i su certa stampa
Beh credo che se come lecco certamente in una delle forze che maggiormente e più strumentalmente si opposta questi referendum
Che è il Partito repubblicano
Ed è sostanzialmente ci viene detto nel nell'intervento del collega De Carolis vengono dette alcune cose
Che noi per anni ci siamo trovati a dire in solitudine che possiamo verificare oggi che diventano se vogliamo
Consapevolezza comune consapevolezza collettiva e cioè che il problema giustizia certo non risiedono solo in questa legge
I problemi della giustizia oggi sono all'attenzione di tutti da ogni parte politica si chiede
Addirittura che vi sia una sessione parlamentare speciale sul fronte della giustizia quella riforme
Che mai sono state fatte oggi vengono richieste da ogni parte politica e questo ci fa sperare che si apra una stagione di questo genere certo se si apre all'insegna della legge che noi andiamo a votare oggi se questa legge non uscirà
Cambiata dal dibattito parlamentare non auspicabile certo però il tema giustizia e all'ordine dell'attenzione delle forze politiche e dell'opinione pubblica del Paese e ci auguriamo buon ultimo
Dai lavori del nostro Parlamento e e quindi dei lavori del nostro Parlamento e quindi della nostra attività legislativa i propositi
Ma io vorrei chiedere al collega De Carolis che appunto dice
E oggi la questione giustizia aperte in Italia ce lo si deve principalmente alla circostanza che poco o nulla è stato fatto da troppi anni nel campo dell'organizzazione strutture giudiziarie della riforma delle procedure
E soprattutto degli ordinamenti e dove era il collega De Carolis o il Partito repubblicano negli anni che abbiamo alle spalle quando sono isolati imboccava amo le riforme
Chiudiamo notato chi ha adottato i provvedimenti dall'emergente innestato il pilastro il Partito repubblicano certamente è stato fra questi è quindi in realtà la preoccupazione e se vogliamo il dibattito che investe oggi chi investe tutti e investe quest'Aula e anche in quale direzione andremo a fare le riforme perché se certa o la direzione è quella che è il Partito repubblicano che oggi rivendica di essere diciamo il capofila dei sostenitori del no anche se all'interno i sostenitori danno delle differenze vanno fatte e rivendica come mi rivendichi in quest'aula la filosofia
Dell'emergenza delle leggi di emergenza che hanno violato diritti fondamentali costituzionale previsti una Costituzione i cittadini
Che hanno portato Allo stato assolutamente degradato dall'amministrazione la giustizia
Al quale oggi ci troviamo a dover dare risposta anche grazie al voto referendario la consapevolezza nel Paese ecco se questa è la strada
Io credo che siamo sulla strada assolutamente sbagliata perché la strada è veramente quella di chiudere con il periodo dell'emergenza la strada è quella di svoltare e in questo senso credo che per dieci anni ci siamo trovati soli tranne eccezioni certamente ci siamo trovati come
Diciamo contraltare avversari più fanatici e voglio sottolineare fanatici i rappresentanti repubblicani
E tutto questo avveniva anche allora come sostanzialmente avvenuto oggi attraverso un certo copioni
Il copione era quello dell'urgenza era quello dalle pressioni esterne che esse riversavano in termini di necessità di risposta
E i problemi sul Parlamento ma in realtà le risposte assumevano semplicemente questa necessità e non la necessità di quello che si andava a legiferare delle scelte legislative che si compiva no e dai risvolti in termine di amministrazione della giustizia che ne sarebbero derivati
Ci siamo trovati spesso soli e isolati
A rivendicare che il problema non era dare una risposta all'allarme dell'opinione pubblica quando si votavano i famosi decreti Cossiga le leggi sui pentiti ma che il problema era di legiferare bene proprio perché la risposta che la gente chiedeva era una risposta che rafforzasse l'amministrazione della giustizia e non a deteriorarsi a livello a cui è stata deteriorata
Ed allora accerto quando io poi lei con gli interventi del Caroli schemi dice ci vorrebbe questo quest'altro
La riforma del Codice procedura penale non ne parliamo ma tutto il resto dico ben venga se anche la forza che maggiormente insieme alle altre per carità di maggioranza e di opposizione compromesso storico praticamente è stato il fulcro
Di questa politica della giustizia ecco ben venga se persino da quella parte e quindi il viene la giusta esigenza
Di fare un passo avanti un salto di qualità direi un salto doppio triplo mortale necessità usato di qualità su questo fronte perché viene proprio dalla dalla forza che ed è stata più retriva in termini di politiche di amministra di politica giudiziaria
E da allora certo io devo rivendicare anche il referendum il suo effetto positivo lo ha avuto
Non ho capito mi spiego
No per carità ho detto compromesso storico certamente non passava la legislazione d'emergenza senza il braccio comunista ma certamente certamente
Ecco la legge reali gli articoli di Baliani puntuali ogni volta che accadeva qualcosa e che moltiplicava non il meccanismo se vogliamo reazionario e autoritario
Che insediava poi certa legislazione in questo Parlamento certamente ha visto nel partito alla querela e pubblicano un elemento
Non di solo l'ho detto se non c'è compromesso storico se non c'erano certe contingente questo non avveniva ed allora credo che giustamente noi oggi qui rivendichiamo che questi referendum non erano impropri
Che questi referendum sono stati un toccasana rispetto a una situazione talmente stagnante che non riusciva a vedere questo Parlamento in grado manco di fare che cosa quella famosa riforma della responsabilità disciplinare
Che tutti i diteci fosse stata non avrebbe portato a referendum sulla responsabilità civile del magistrato le riforme c'erano depositati in Parlamento c'erano le riforme sulla responsabilità civile dal settantanove per cui in realtà non era improprio del referendum ma semplicemente referendum era la giusta conseguenza
Dall'ostruzionismo questo sì di una maggioranza e in particolare del fronte dell'unità nazionale ma di una maggioranza che di queste riforme non si è mai fatto carico perché certamente era una scelta politica ben precisa
Che ha dato anche i suoi frutti devo dire i suoi frutti dal punto di vista di chili Rizzitelli ritiene i frutti ecco da parte nostra ha creato dei guasti gravissimi
Ed allora credo che il problema che noi abbiamo e su questo io ci teneva a sottolineare perché poi nell'ambito della discussione sugli emendamenti sui singoli articoli andremo
Nel merito specifico dei problemi erano un problema diciamo due problemi di metodo
E cioè che noi oggi non possiamo farci scudo io rifiuto che si faccia scudo in quest'aula col problema della fretta bisogna di corsa tutti insieme approvare questa legge perché il referendum
Questo vuole credo certamente che ci debba essere sollecitudine Mastella fretta spinge a una legge
Che in realtà non tiene conto di quello che è accaduto nel paese di quella che è la nuova sensibilità la nuova cultura che c'è nel Paese devo dire che sarebbe una fretta
Piatti sarebbe cattiva consigliera in questo caso la fretta e noi non vogliamo che questo avvenga
E per altro verso rifiuto al fatto che non sia possibile apportare modifiche in questo senso io richiamo la responsabilità
Dei singoli colleghi rispetto alle scelte che andiamo a votare in una contingenza di questa delicatezza istituzionale
Ed è io devo rifiutare che esistono degli equilibri politici degli equilibri tra i partiti
E
Possano sopra valicare la valutazione del voto referendario della necessità di dare una risposta Congo la di dare una risposta coerente al voto referendario
Ecco questo lo rivendico se no abdicherà elmo a quella responsabilità di coscienza invidiati individuale che compete a tutti noi parlamentari e che in una certa misura veniva ricordata sul fronte appunto del magistrato dal collega bionde quando diceva la responsabilità è fatto di coscienza e mi permetto di osservare al collega Biondi che s'è fatto di coscienza a maggior ragione non può avvenire
Diciamo regolamentata la responsabilità o esclusa dalla legge
Perché se è fatto di coscienza il fatto poi che sia affermato in termini di legge nulla toglie alla coscienza del magistrato ecco e allora però voglio dire ragionamento va anche nel senso inverso
E se questa è una legge che non sancisce la responsabilità diretta del magistrato
Beh non lo può fare in nome dell'indipendenza e dell'autonomia perché è vero invece che l'Independiente l'auto e l'autonomia del magistrato
Disgiunte dal momento dalla responsabilità diretta formale B e sono poca cosa rischiano di essere veramente un valore astratto e non concreto o realizzato
E allora la cosa che
Volevo ancora evidenziare perché troppe volte ci siamo ritrovati a dover controbattere questa affermazione sia nel dibattito
Nell'imminenza diciamo del referendum ma già prima quando i referendum erano stati depositati
Perché certo ci siamo trovati a dover combattere con un fronte devo dire molto in proprio
Che a partire dalle resistenze drammaticamente corporative
Perché il quadro che è stato dato al Paese di una magistratura arroccata tutela core corporativa mente dei propri privilegi e certamente non è stato
Un buono spettacolo ma dicevo un ponte in proprio che poi vedeva nessuno
Schierati dei poteri anomali e che probabilmente rendeva ne hanno reso la campagna referendaria non limpida non chiara
E nonostante questo ha certamente il voto ha avuto un un segno e allora dicevo che anche in quest'aula
Il taglio del dibattito che c'è stato nella campagna referendaria
E che ha imperniato la campagna referendaria ma vorrei dire che ha persino intorbidare atto l'elaborazione della legge in una certa misura perché era un binario su cui che è stato talmente battuto e talmente propagandato che poi non è riuscito ad essere scardinato in questa sede quindi in una certa misura
Il Parlamento è stato influenzato e pesantemente sia dalle posizioni e magistrati non certo per quanto ci riguarda
Sia dalla campagna di stampa e di schieramento che c'è stato direi unanime sulla stampa oltre al fronte imprenditoriale alcuni altri poteri
Più o meno limpidi che su questo fronte si trovavano schierati ecco dico uno dei punti che è stato ribadito e che è stato portato a
A supporto della tesi della responsabilità dello Stato sostanzialmente che la legge che abbiamo oggi a votare
Era che la sentenza della Corte costituzionale
Avesse prescritto la sentenza di ammissione del referendum di ammissibilità del referendum avesse prescritto un diverso trattamento della posizione del magistrato in caso di responsabilità civile
Rispetto alla posizione degli altri dipendenti pubblici così come prevista nell'articolo ventotto della Costituzione io voglio che resti agli atti cioè voglio rileggere quella parte della sentenza che parla di questo problema perché voglio che resti come risposta
Agli atti della Camera il punto quattro della sentenza dalla Corte costituzionale del
Tre febbraio
Che dice appunto
E qui vi sia posto per scelte legislative discende proprio dall'articolo ventotto della Costituzione Bove come questa Corte ha già ho modo di precisare si trova più alte del miglio di finiture subito trova affermazione un principio valevole per tutti coloro che sia pure magistrati svolgono attività statale
Un principio generale che da una parte e li rende personalmente responsabile quindi devo dire la sentenza della Corte ribadisce che la responsabilità è fatto personale semmai poi in in altra sede risiede una differenza rispetto alla regolamentazione della responsabilità civile ma agitato ma la responsabilità civile diretta e personale
E questo aveva ribadito dalla Corte costituzionale e quindi diciamo che è uno delle
Del
Uno dei pilastri della mistificazione che è stato fatto rispetto al problema dell'autonomia e dell'indipendenza e magistrato del fatto
Che al magistrato anche sulla base della sentenza della Corte Costituzionale non era applicabile e non rientrava nella parte specie dall'articolo ventotto terminò presidente
E dunque sì leggo rinchiuso a bordo i limoni viene meglio conservato al figlio sviluppi originali solo chiedo scusa Presidente credo dei monologhi di tolleranza per terminare un discorso sonoro enormi danni al mondo di Massimo Valandro ognuno al canzoni di posizione regale da avevo meno di lui avevano già permessa di fare quelle riforme avevano causerebbe la vivibilità violino ma Luca
Va bene io numerario la ringrazio presidente credo che i colleghi che sono qui presenti anche se poi i in questo senso non hanno espresso proprio nella giusta interpretazione sentenza la Corte Costituzionale sappiano anche il termine di quanto io stavo leggendo ecco concludo dicendo
Che credo che il referendum certamente hanno avuto il loro effetto positivo e costituiscono una vittoria per il Paese
Ecco cerchiamo di far sì che questa sede questo Parlamento noi ed ai cittadini siamo delegati a rappresentarli
Non siamo inferiori alle aspettative per con il voto referendario
Si sono realizzate e si sono manifestate nel nostro Paese grazie l'articolo di gli ormoni
Era il diciannove dicembre mille novecentottantasette l'ex parlamentare radicale Adelaide Aglietta
Alla Camera durante il dibattito sulla legge sulla responsabilità civile dei magistrati che come dicevamo in apertura non contempla una responsabilità diretta del magistrato reo di Dolo colpa grave e per questo motivo oggetto di una nuova iniziativa referendaria radicale