"Le imprese di servizi fra vincoli e mercato" presentazione del rapporto in occasione dell'Assemblea Ordinaria della FISE (Federazione Imprese e Servizi) org. c/o Mediocredito Centrale "Sala Guido Carli"

Signore signori
Autorità istituzioni un cordiale saluto da parte nostra
Grazie intanto innanzitutto per la presenza così numerosa è un riconoscimento importante per il ruolo attivo svolto dalla nostra federazione
O la presentazione dell'Assemblea novantanove prosegue il programma che la federazione ritiene indispensabile
Per un'attiva gestione dei processi di cambiamento settoriali già iniziati e che in previsione si velocizzi dovranno ulteriormente sin dall'inizio del nuovo millennio
Sono cambiamenti con i quali l'imprenditoria dei servizi danno è rappresentata deve confrontarsi e per rispondere alle esigenze del mercato
E dalla maggiore concorrenza dovuta dalla spinta verso la globalizzazione che lo stesso mercato ha ricevuto e riceve con l'entrata nell'euro
E noto che ad oggi esiste una carenza strutturale nel nostro Paese rispetto all'evoluzione del mondo dei servizi
è una carenza politica ed economica dovuta soprattutto ad una sottovalutazione fino ad ora da parte dei governi e del legislatore
E le potenzialità economiche ed occupazionali nel settore dei servizi rappresenta ne sono testimonianza alle carenze in tema di regole certe e trasparenza
Questa situazione se non rimossa vedrà relegato il nostro Paese quale fanalino di coda rispetto agli altri Paesi della Comunità europea
Con non pochi rischi se consideriamo l'importanza delle trasformazioni in atto
Mi riferisco soprattutto ai processi di privatizzazione e di terziarizzazione delle imprese di servizi strategici
E in questi anni hanno operato e operano in monopolio i quali finiranno per essere gestiti dalle multinazionali estere spesso già operanti nel nostro mercato
è fondamentale iniziare la fase di cambiamento strutturale delle nostre imprese attraverso soprattutto assetti societari innovativi
Ma è altrettanto necessario ristabilire le regole oggi mancanti per una concorrenza leale del mercato
Spesso dobbiamo prendere atto della confusione in parte voluta
E Gennaro hanno le leggi di sostegno al settore
Perché è solo apparentemente sono finalizzati alla soluzione dei problemi sociali
In effetti sono sovente finalizzati all'impresa di tipo sociale
Il rapporto che presentiamo vuole essere un contributo importante per la conoscenza delle dinamiche che caratterizzano il settore dei servizi nel suo mercato e deve contribuire a creare una nuova cultura imprenditoriale dei servizi
Le iniziative imprenditoriali dovranno essere indirizzate a nostro avviso su due fronti
Il primo verso il legislatore perché assuma la giusta considerazione per sostenere le politiche economiche dei settori con prospettive di una nuova industrializzazione delle imprese di servizi al fine di creare le condizioni per uno occupazione qualificata
Il secondo indirizzo e quello di riprendere il confronto con le organizzazioni sindacali in modo innovativo
Per far sì che vengano abbandonati senza ulteriori indugi i vecchi schemi
Si deve prendere atto che rispetto alle nuove esigenze del mercato del lavoro ed i suoi mutamenti oramai indifferibili
Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nel processo di modernizzazione degli contratti collettivi nazionali dal di lavoro è una logica conseguenza
Siamo a ribadire ancora una volta la necessità che si proceda i rinnovi dei contratti di lavoro
A condizione però che questi siano uno strumento coerente con le richieste di mercato e uno strumento di qualificazione per rendere le imprese più competitive
Solo in tali condizioni si può innescare un circuito virtuoso le cui finalità sono la sviluppo lo sviluppo di nuova imprenditoria
Con prospettive occupazionali adeguata i processi che il mercato dei servizi è in grado di offrire
Il rapporto le imprese di servizi tra i vincoli di mercato si colloca in queste prospettive
Non è mia intenzione illustrare nel dettaglio i contenuti
Quanto esprimere le ragioni che hanno indotto la federazione a promuovere questo studio
Tra le Caretta le carenze che caratterizzano il settore dei servizi in genere vi è quella dell'informazione
Non solo i mass media ma anche gli studi di tipo statistico ed economico nel nostro Paese hanno avuto riguardo quasi esclusivo all'area industriale ed agricola
In stretto e non casuale parallelismo anche i governi il legislatore hanno sicuramente prestato più attenzione alle esigenze dalle istanze dell'industria ma non manifatturiera o a quelle del commercio che non a quelle del terziario produttivo
La fisica ha quindi avviato in questi anni un percorso perché si concretizzi una maggiore attenzione alla caratteristiche produttive dei problemi dei servizi
Con questo rapporto alle imprese di servizi tra fine vincoli al mercato abbiamo voluto contribuire a superare una grave lacuna facendo la crisi favorendo la crescita se non la nascita di un'informazione statistica mirata su questo settore
I dati statistici sono la base necessaria di conoscenza quantitativa delle realtà imprenditoriali ed occupazionali dei settori che si riconoscono in Fise o che potrebbero in un domani aderire al sistema
Si tratta lo sappiamo di una realtà imprenditoriale importante ma variegata e con problematiche spesso complesse e diversificate
Uno degli aspetti fondamentali del rapporto e quindi la presentazione di dati originali a livello macro economico e la loro elaborazione a livello disaggregato
La cui analisi consente di delineare uno scenario del settore con caratteristiche ben precise
Il confronto fra i dati contenuti nel censimento Istat del mille novecentonovantuno e quelli del censimento intermedio del mille novecentonovantasei
Consente inoltre di valutare ed apprezzare l'evoluzione nel tempo dei comparti
L'analisi delle performances economiche finanziarie delle imprese di servizi italiani sulla base dei dati di bilancio disponibile e di un confronto il confronto di questi indicatori con quelli rilevabili in altri Paesi nostre parta dalla Comunità europea come la Francia la Spagna l'Inghilterra e la Germania mostri infine alcuni limiti strutturali delle nostre imprese sui quali occorre riflettere
Ma il rapporto non vuole essere solo un contributo pure importante alla conoscenza statistica ed economica delle dinamiche che aveva caratterizzato il settore dei servizi
A conoscenza del comparto che speriamo di poter continuare ad approfondire in prossimità coesione non deve restare fine a se stessi
Quello che si vuole contribuire a creare è una cultura attiva dei servizi una cultura che deve permeare le attività legislative ed amministrative le iniziative imprenditoriali e il confronto con le organizzazioni sindacali
Con cui ci tengo a ricordarlo finge stipula ben dodici contratti collettivi nazionali di lavoro
Nella seconda parte del rapporto si sono quindi voluti approfondire per stimolare la riflessione i problemi normativi e i vincoli che le imprese di servizi incontrano nel loro concreto operare
Intrecciando conoscenza dei dati quantitativi analisi del quadro di riferimento giuridico ed economico si possono delineare i percorsi di intervento e di riforma per realizzare uno sviluppo sicuramente possibile
Uno sviluppo che non riguarda solo il tessuto imprenditoriale e le sue capacità di rispondere alle attese del sistema produttivo e della clientela pubblica e privata
Ma che può e deve riguardare anche l'occupazione che deve creati crescere e qualificarsi
Tanti la Federazione opera perché il mercato sia quello dei servizi pubblici che è quello dei servizi privati divenga più concorrenziale e trasparenti
Occorre però che vengano definite regole del gioco più chiare ed univoche
Il mercato dei servizi in Italia risente ancora troppo di vincoli e ingessatura che ne comprimono le capacità di sviluppo
O peggio ancora che determina uno uno sviluppo distorto
Problemi della concorrenza sleale PON cooperativi tale cooperative tale solo di nome occorso in società private a parole ma pubbliche di fatto sono sotto gli occhi di tutti
E gli appalti pubblici ed essere affrontato con efficacia il problema delle offerte anomale
Riconoscendo che il costo del lavoro come la sicurezza e l'igiene sul lavoro sono componenti quasi incomprimibili dell'Offerta e che con la concorrenza basata su tali elementi produce distorsione e non flessibilità
I soggetti profitto non profit e beneficiano di consistenti aiuti di Stato e cioè di sgravi contributivi e fiscali per finalità occupazionali
Non devono poter concorrere nel mercato degli appalti con soggetti che invece operano in regime ordinario dal punto di vista contrattuale fiscale e contributi
Approfitto della presenza del presidente di Italia lavoro dottoressa Matelda Grassi per essere chiaro su questo delicatissimo tema
Sia che si parli di società cooperative che si avvalgono dei benefici contributivi di cui all'ormai antiquato DPR seicentodue settanta
Sia che si parli delle nuove iniziative nel campo dei lavori di pubblica utilità socialmente utili non si devono creare dei mostri però operano in condizione di vantaggio sul mercato con le imprese industriali
Così non si fa impresa così si destruttura un sistema di impresa
Le necessità di far fronte ai problemi occupazionali del Paese devono essere affrontate favorendo lo sviluppo di nuovi mercati e migliorando le possibilità di incontro tra domanda e offerta di lavoro
Non creando formule di occupazione assistita che finiscono con l'erodere l'occupazione nelle aziende già esistenti sul mercato
Per imprese associate alla Federazione molte delle quali o no operano in un'area di attività di pubbliche interesse e che caratterizzano per l'alta intensità di manodopera
Sono pronte a fare la loro parte e a contribuire al riassorbimento della disoccupazione esistenti
Occorre però un'autentica crescita culturale soprattutto nei rapporti fra committenza pubblica e imprese private dei servizi
Si deve ricorrere ridurre il ricorso al massimo ribasso negli appalti pubblici tanto valore non solo al prezzo ma anche alle qualità delle offerte e all'affidabilità delle imprese
Per essere favorita la riqualificazione dell'impresa nel settore dei servizi
Oggi troppo spesso in nome della libera concorrenza
Si reputano illegittime anticoncorrenziali misure di preselezione finalizzate di ad individuare un soggetto imprenditoriale con caratteristiche adeguate al servizio da svolge e imprese sanno di dover competere in un ambiente concorrenziale sempre più aperto in cui è fondamentale il continuo miglioramento dell'efficienza e della qualità
Per imprese sanno che per confrontarsi sul mercato occorre sviluppare anche sotto l'aspetto strutturale e dimensionali
Della federazione è consapevole che non basta aspettare le decisione del potere politico
Occorre esprimere capacità di progetto POR Morando proposte concrete che si inseriscono in un disegno complessivo e coerenti
Privatizzare non deve significare solo cessione di quote azionarie di società pubbliche
Privatizzare deve anche significare l'avvio di processi di outsourcing da parte delle imprese pubbliche
Ah per questi processi occorre che si crei un rapporto felice fiduciario tra le parti del contratto di servizio in un contesto di adeguata stabilità contrattuale
Occorre quindi introdurre elementi di maggiore flessibilità nei rapporti fra aziende fornitrici di servizi e cliente
Solo così si potrà arrivare al superamento della logica dell'appalto per creare partnership su progetti comuni tra aziende di servizi e che gli enti pubblici e privati
Solo così si potrà favorire lo sviluppo di imprese dimensionate qualificate e strutturate
In grado di confrontarsi con le multinazionali straniere che occupano decine di migliaia di dipendenti e che si stanno affacciando al sul mercato italiano con notevoli capacità economiche e finanziarie
Permane inoltre essere rapita rapidamente superate quelle barriere alla concorrenza e al libero mercato e nel nostro ordinamento passano sotto il nome di affidamento diretto o anche di concessione
La riforma delle forme di gestione dei servizi pubblici locali come la liberalizzazione del mercato postale sono importanti occasioni per lo sviluppo d'impresa nel nostro Paese
I percorsi leggibili CISL attivi non devono però a favorire solo un modello di impresa quella pubblica
Se da un lato sono comprensibili le esigenze di riposizionamento strategico delle aziende pubbliche in vista della liberalizzazione dell'apertura alla concorrenza
Queste esigenze di salvaguardia non devono costituire il presupposto presupposto per una massiccia pubblicizzazione dell'economia e le aree di mercato dove la presenza di imprese private adeguata i processi di liberalizzazione devono essere rapidi per le aree produttive dove in Italia come in altri Paesi i monopoli pubblici hanno impedito in tutto o in parte il sorgere di un tessuto imprenditoriale
Le misure agevolative che lo Stato spesso accorda l'operatore pubblico per trasformarsi privatizzare sì devono essere accompagnate da misure di pari valore per le imprese private
E anche qui voglio essere chiaro vista l'importante presenza del presidente dell'Antitrust professor Giuseppe Tesauro
I processi di liberalizzazione e privatizzazione nel campo delle cosiddette public utilities debbano svolgersi in una logica di arretramento dello Stato degli enti locali dalla gestione concreta dei processi produttivi
Oggi invece troppo spesso vediamo come la dizione sviluppò irrobustimento del tessuto imprenditoriale del Paese
Si intendano giustificare misure per consolidare e sviluppare il mercato delle imprese pubbliche più o meno trasformati in società di capitali
Appunto il puro titolo di esempio ricordo come nella proposta di riforma delle forme di gestione dei servizi pubblici locali recentemente presentata dal governo
Pur apprezzabile per molti aspetti si consentano affidamenti diretti da parte dei Comuni cosiddetti più piccoli cioè la stragrande maggioranza alle sole società pubbliche
Oltre alla denuncia delle carenze della nostra legislazione della pubblica amministrazione occorre però anche avviare un ripensamento dalla nostra posizione di imprese terziarie
Troppo spesso abbiamo perso quote di mercato oppure non abbiamo saputo cogliere nuove opportunità di lavoro
Restando agganciati a modelli produttivi o di organizzazione di impresa non sufficientemente adeguati alle rapide evoluzioni del mercato
Per fornire servizi integrati alla committenza pubblico-privata e per acquisire nuove quote di mercato anche all'estero occorre che le impresa sappiano specializzarsi qualificarsi e fare sinergia fra di loro
Parallelamente la legislazione deve agevolare o quanto meno assicurare una regolare efficace dagli aggregazione di imprese
Sono processi che riguardano le imprese ma anche i lavoratori
L'abolizione di barriere protezionistiche e la progressiva liberalizzazione d'apertura la conferenza di aree di mercato sinora riservate
Comporta anche il superamento di politiche contrattuali e sindacali e direttamente o indirettamente si erano collegate a queste condizioni
Per l'udienza azioni datoriali e sindacali devono farsi carico con coraggio e coerenza dei mutamenti strutturale che interessano il mercato del lavoro
Le regole assunte nei contratti collettivi di lavoro dovranno essere coerenti con le richieste del mercato sia in termini economici che di flessibilità delle prestazioni
I contratti collettivi dovranno cioè essere strumenti di qualificazione dell'offerta di servizi elementi quindi di una politica attiva di sviluppo del sistema la competitività di un sistema produce nuovi mercati nuove possibilità di occupazione
Gli adeguamenti salariali non possono essere svincolati dalle capacità competitive delle imprese
Per modifiche delle norme contrattuali devono essere innovative orientate a rendere il lavoro più qualificato più flessibile più produttivo
Come recentemente ha asserito anche dalla Corte costituzionale il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria deve essere una condizione
E i fornitori di servizi alla pubblica amministrazione devono assicurare come minimo inderogabile alla cliente la e ai lavoratori
Ma il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro non deve essere solo un un effetto di misure legislative che ne sanciscono l'obbligatorietà o la conseguenza di un rafforzamento dei controlli
I contratti di lavoro come tutta la legislazione sul lavoro devono esprimere i contenuti reali del mercato del lavoro ed essere funzionali alle esigenze produttive alle prospettive di sviluppo dell'occupazione
è recente patto di Natale le parti sociali a livello confederale hanno riaffermato il principio di sussidiarietà per le materie di propria competenza contro le ingerenze del governo e del Parlamento
In uno scenario di bassa inflazione in cui i margini dipendono dalla costante riduzione dei costi
La contrattazione sindacale o quindi essere un fattore di sviluppo per coniugare professionalizzazione dei lavoratori competitività e produttività delle imprese e creazione di nuova occupazione
Occorrerà però e qui concludo uno sforzo di fantasia innovativa
E sappia fare uscire il confronto sindacale da logiche rituali
E ormai superate e consenta alle parti sociali di essere attori e registi di un nuovo sviluppo indotti in industria alle e occupazionali grazie
Presento
Perché possa proseguire nell'esposizione il nostro rapporto sui servizi il dottor Giovanni scarna Gatta
Responsabile dell'Osservatorio piccole e medie industrie del Mediocredito centrale
Il comitato scientifico è presieduto voglio ricordarlo dalla a
Dalla grossa dal nostro a attuale che
Però spie però grazie e scusa
Ringrazio il presidente con la per la presentazione il mio intervento ci propone di toccare in modo sintetico tre punti
Primo la struttura del primo rapporto sui servizi in Italia
Frutto come diceva il presidente vola della collaborazione tra la la Federazione interi servizi Fise e l'Osservatorio sulle piccole e medie imprese della Mediocredito centrale secondo punto che volevo toccare molto sinteticamente riguarda
L'analisi macro e Niccolò analisi macro e micro nel settore dei servizi in Italia con particolare riguardo ai settori di riferimento della Fise che come è noto sono undici associazioni aderenti alla Fise stessa operanti nei diversi comparti
Terzo punto che mi propongo di toccare sempre in modo molto sintetico dando mentalmente i quindici minuti che mi sono stati dati
Principali risultati e indicazioni per la nuova politica dei servizi sviluppo e occupazione
Ora cominciamo con la il primo punto struttura del rapporto il rapporto si compone e di due parti più una terza diciamo di i sintesi dei risultati e di indicazioni di politica economica per da nuova politica economica appunto per servizi a sostegno dello sviluppo ed occupazione la prima parte molto corposa sul piano d'analisi statistica
A due due tipi di Anaïs due piani uno di tipo macroeconomico utilizzando
I i dati del censimento Istat mille novecentonovantuno al mille centonovantasei minuto fondo dinamico di lentamente in termini di addetti e in termini di impresa e quindi anche la dimensione media in questo arco di tempo
Che intercorre alcun seguici Seaman che novantuno l'Inter mille novantasei si sono verificate
La l'analisi invece a nostro modo di vedere comici otto del Presidente ricorda
Più interessante e quella che abbiamo fatto con riferimento diciamo così a a dati di bilancio quindi un'analisi su dati di impresa su da impresa sfruttando però se banche dati
Banca dati a Ida e la banca dati ama dance per i confronti internazionali
Per quanto riguarda il il confronto a livello micro
Io volevo appunto vedere un attimino
Tanti più completamente per i passi dal Fai per così dire ecco qui abbiamo innanzitutto così una
Immagine molto rapida in termini occupazionali dei diversi settori e cioè servizi l'industria di cultura del perito settantuno vanta sette e come si vede molto bene da questo istogramma
La settantuno novantasette si vede che il peso dei servizi in termini di occupazione è salito al quaranta virgola quattro per cento alla sessantuno virgola uno per cento contro un incremento di venti virgola sette punti percentuali
Si vede poiché in contrasto la discesa interni di pesce occupazionale del dell'industria e che è scesa appunto dalla trentanove virgola cinque per cento e settantuno al trentadue virgola uno per cento del novantasette con una diminuzione di sette virgola quattro punti percentuali ci per infine il peso in temi occupazionali dell'agricoltura
E nello stesso periodo settantuno alta sette appunto in tema di occupazione è scesa dalla venti virgola uno al sei virgola otto per cento con una diminuzione di etici dei due tre punti percentuali
Mettere questo grafico molto rapidamente va tenuto presente che i dati occupazionali Barbanti i servizi erano manifestato questa crescita e quelli riguardanti l'industria vanno letti in un certo modo nel senso che c'è un'integrazione tra i due settori nel senso che una grossa fetta significativa di servizi vengono offerti a riprese e quindi c'è un collegamento molto stretto anche poi si tratta anche di servizi otto avanzati sul piano tecnologico e molto esposte la concorrenza sul piano internazionale e quindi processi interpretazione quindi quel dato va letto questo un elemento molto fondamentale
Polo poi passare appunto alla analisi ma però se mi fai vedere per cortesia si passa di lì indici di bilancio noi qui abbiamo fatto un lavoro abbastanza diciamo impegnativo e per certi versi nuovo come diceva il presidente comma nel senso che siamo andati a vedere i dati di impresa quindi i bilanci stanziamenti dell'impresa e operano i settori di riferimento della Fise
E abbiamo fissato dei campioni
Riguardanti l'impresa detti anno dispari Bilancio di quanti in Italia la Francia la Germania il Regno Unito e la Spagna e abbiamo costruito derivi indici
I struttura economica edilizi di performances i diritti vita e di indici di struttura finanziaria
E cosa viene fuori da questi da quest'analisi riguarda i bilanci dell'impresa e che o con i settori di riferimento della Fise negli anni novantasei novantasette la stanza con riferimento all'indicatore di struttura economica e cioè il rapporto incidenza della costo allo stimolo aggiunto rapportato al valore aggiunto sul fatturato che ho indicato integrazione verticale prevede che nei diversi settori che abbiamo scelto
L'Italia tende a presentare un rapporto più elevato rispetto alla media e sia in termini di indici di integrazione verticale quindi rapporto tra ho raggiunto il fatturato e un più elevata incidenza del costo del lavoro sulla valore aggiunto Inghilterra invece tende a posizionati sulla quadrante di contrapposizione quattro
E questo ci consentirà come dirò poi di delineare fondamentalmente due modelli organizzativi settori dei servizi con tutte le differenze e esistono lentamente tra tipi di servizi quindi i servizi esistenti e servizi
Lo vediamo il tenente adesso abbiamo fatto analisi anche in termini di redditività
Sempre con riferimento alle in prese diciamo che operano nei settori interesse
Della Fise e vediamo che da questo confronto emerge e il i Paesi europei tutto sommato rispetto all'Inghilterra hanno indicatori di di vita mediamente più bassi
Faccio riferimento ai bilanci novantasei novantasette
I veri appunto come posizionamento per rinvio dell'Italia tende a stare nella quarto quadrante e quindi di una l'opposizione sia in termini di arricchito operativa noi si intende di qualità complessiva nove
E si colloca al di sotto della nebbia
Qualche sguardo indicatori struttura finanziaria anche qui desidero delle differenze quindi si possono farvi cluster
Vediamo l'Italia che presentarmi diversi comparti ne abbiamo selezionati alcuno sempre i comparti riferimento alla crisi di undici comuni che dicevo prima
E vede in generale che le in prese diciamo italiani settori finendo la figlia hanno un aggravò dica perché esazioni inferiore rispetto soprattutto alla al Regno Unito e anche alla Germania
Da questa analisi che abbiamo fatto sugli indici di bilancio noi praticamente abbiamo tratto due sostanziali modelli organizzative per quanto riguarda i servizi o modello che abbiamo definito europeo è un modello anglosassone modello anglosassone ovviamente con tutto quello che capisci interni di processi di privatizzazione edili validazione che sono iniziati molto prima basta pensare ovviamente del caso dell'Inghilterra puzzle per tutti quanti e vede che il modello anglosassone si caratterizza appunto per un minore in generale grado di integrazione verticale dei servizi un milione incidenza del costo del lavoro sul valore aggiunto
E un minore costo medio del lavoro per ha detto il modello europeo che innestato innervato sul welfare com'è noto presenta tende a presentare caratteristiche opposte e cioè una alta incidenza media della valore aggiunto snaturato quindi nate integrazione verticale intendenza un'alta incidenza del costo lavoro sopraggiunto e in alto posto medio per attento
Questo si vede sia nei settori di riferimento della Fise sia anche abbiamo fatto un'analisi con riferimento ai settori diciamo i servizi di pubblica utilità e quindi parliamo di Gia parliamo di trasporti parliamo di Poste parliamo di telecomunicazione e cosiddette public utilities e vanno nevicate scusa Medaglia nazionale ma anche alla livello lentamente locale e quindi tutto quanto la problematica e i servizi
Pubblici locali o meglio direi i servizi locali di pubblica utilità forse più corretto la terminologia inglese
Pago rapidamente alla chiusura piatta totale il terzo punto del mio intervento
Che dove avevo cercato di riassumere molto sinteticamente i principali risultati del rapporto e le indicazioni per una nuova politica dei servizi
Però il primo punto che emerge è che il grande mondo dei servizi non può essere visto comunale di mera compensazione in termini di sviluppo di Ugo Petronio di occupazione rispetto agli altri settori basta pensare a quel che è successo per commercio e servizi finanziari veneta
Ma i servizi sono un settore che attraversano orizzontalmente tutti gli altri settori produttivi e ne determina in funzione dell'olio di efficienza e qualità
Il grado di competitività del sistema economico nel suo complesso questo è un punto molto forte importante il questo ruolo diciamo
Di orizzontale che svolgono i servizi
Il secondo punto che dicevo e riassumo avviandomi rapidamente alla conclusione è che il mercato rispetto ai due modelli che ho presentato seppure con differenze tra il modello anglosassone di servizi del modello europeo molto innervato sul Welfare State evidentemente il modello europeo e quindi anche con tutti i ritardati parte persa nostro paese che ci sono per quanto riguarda privatizzazioni di paglia sui mercati
Così la la Dini dimissioni di crescenti dose di concorrenza mi settori servizi ecco dicevo il mercato unico europeo e la globalizzazione spingono inevitabilmente se con la nostra analisi verso una convergenza e i diversi modelli riservisti che ho indicato appunto modello anglosassone moderno europeo
Questa convergenza naturalmente varia in funzione del livello di esposizione alla concorrenza e al mercato a convergenza sarà maggiore questi sono i risultati del nostro rapporto
Per i servizi più esposti alla concorrenza interna e internazionale come succede come dicevo prima per per servizi nuovi c'è servizi all'impresa e servizi professionali eccetera e più contenuta per i servizi esistenti soprattutto appunto i servizi di pubblica utilità ai servizi
Alla persona che sono molto legate al territorio vinto la problematica particolare acquistino prima presenta con la del dei servizi locali di pubblica utilità
Secondo i nostri calcoli Lare di servizi esistenti quei tradizionali che poi si identificano diciamo in larga parte con le public utilities deve affrontare come si diceva un forte aggiustamento strutturale
Un aumento di produttività del lavoro che si collocano secondo i settori tra il trenta e il cinquanta per cento
Per inoltre migliorare fortemente pesetto esistenti non sto parlando di quelli nuovi
La qualità di questi servizi i processi di privatizzazione come dicevo prima e di liberalizzazione costituisca un passaggio cruciale per questo aggiustamento strutturale
I servizi esistenti parto passò lentamente a questa tassonomia che abbiamo cercato di creare tra servizi esistenti servizi nuovi i servizi esistenti presentano quindi non pochi problemi di giustamente durava come diceva il ricorso all'outsourcing e indispensabili per rispondere crescenti dose di concorrenza e ad una sempre migliore qualità del servizio
Questo uno proprio molto importante per come dicevo prima il mio momento guida i servizi tra un impatto molto forte sulla competitività complessiva del sistema economico e questo è un modo diciamo corretto nostro movibile di vedere nuovi servizi
Dai nostri calcoli basati su anche su diciamo stime econometriche fatti in precedenza
Risulta che ad esempio un aumento del dieci per cento della produttività del lavoro nei settori delle public utilities e quindi energie e quindi soprattutto la sportiva nuovi settori delicatissimi
Ad esempio poste telecomunicazioni detti avrebbe sterminato con riferimento ai dati del meno centonovantotto
Un diciamo con maggiori esportazioni di beni di beni
Pari a sedici mila miliardi di lire
Pari al circa il quattro per cento dei esportazioni di beni Forbes
Se poi facciamo l'ipotesi ancora più ambiziosa e dovessimo supporre è un esercizio evidentemente e ci fosse una una aggiustamento del gap di produttività del lavoro che noi abbiamo dispetto ai Paesi più virtuosi
Questo Effetto aumenterebbe in temi di esportazioni maggior esportazioni conseguenti alla maggiore competitività lentamente nel settore industriale a qualcosa come ha quarantasei mila miliardi di esportazioni in più nel mille novecento novantotto
Pari a circa il dodici per cento grosso modo e le esportazioni di beni Forbes nel mille novecento alla valutazione sfogo nel mille novecento novantotto
Quindi ci rendiamo conto di di cosa significa lentamente sto chiudendo Presidente
Recuperare competitività nel settore dei servizi
I punti critici mi avvio veramente la chiusura le sue indicazioni politica nonché a questo disservizio riguarda come vicepresidente con la prima
La normativa quindi barriere all'entrata
E quindi tu il processo di privatizzazione privatizzazione del mercato molto importanti dati non molto mette ben evidenzia quindi amico economico e dal problema grossissimo della struttura per il costo del lavoro
Ed è la flessibilità del mercato lavoro ed incidenza nella struttura del costo lavoro che ha appunto il fisco e gli oneri sociali questo è un punto diciamo dedicato uno dei punti interventi critici e ne vengono fuori
Termino mediamente pongo in una una così una prospettiva che secondo me veramente fa meditare sulla ruolo che devono avere i servizi
Regionale che
Come si ricorderà il venti trenta per cento dei maggiore competitività che abbiamo estratto del tasso di cambio
Nel triennio novantatré novantacinque in cui avevamo lentamente
La domanda fortemente trainata dalle esportazioni
E al cui interno le piccole e medie imprese molto flessibili avevano dato un contributo fondamentale sotto in temi di riequilibrio reparti e corrente milanese i pagamenti va rivista perché adesso lentamente siamo nella moneta unica europea quindi il cambio non può esercitare più quella funzione di compensazione delle numero inefficienze lentamente di cui soffrono soprattutto le piccole e medie imprese
Noi abbiamo l'impressione veramente chiuso che questo venti trenta per cento di competitività e ci ha dato scambio con tutti gli effetti positivi che non ho avuto il contributo fondamentale che a questa comodato il pitone di in paese Devices tratto ora in misura significativa da settore dei servizi questo è l'effetto interessante secondo anche interno a nome scambio cala dopo il contributo alle sui servizi che devo dare in parte significativa questo
Contributo in tema di competitività al sistema interni quindi servizi meno costosi
Più efficienti e di migliore e qualità mi pensiamo a questa sia veramente la via obbligata se vogliamo rilanciare lo sviluppo e l'occupazione del nostro paese grazie
Allora dopo due autorevoli interventi termine la questione sono sono chiari non resta che che aprire il dibattito mi pare di capire da Esterno che nel momento in cui in altri settori soprattutto dell'industriale si assume poco nei servizi si assume però siamo come in altri settori troppo piccoli rispetto alla concorrenza internazionale soprattutto voi lamentate della scarsezza di regole certe
Aprirei la serie degli interventi con il padrone di casa Gianfranco Imperatori che presidente del Mediocredito centrale e chi del sia nella sua esperienza di studioso di cose economiche sia in quella di banchiere
Da una doppia finestra per guardare bene a questi problemi tra l'altro uno dei temi di conflitto storico tra mondo dell'impresa e il mondo della della finanza della banca è stato sempre quello di non mettersi d'accordo sulla sul finanziamento nero iniziatiche presso l'imperatore
Sì una valutazione generale come membro dell'Osservatorio presieduto dal professor Grosso Pietro elaborato questo questo rapporto è una valutazione specifica come operatore di finanza
Però vorrei fare anzitutto una apprezzamento
Alla Fise che ha proposto questo rapporto che dove sia uno i primi rapporti sui servizi che verrebbe viene compiuto perché merita un apprezzamento a mio avviso perché questa categoria come molte categorie vedo che quindi non se ne ad Olbia
Abituati a confrontarsi con questi temi in modi tradizionali con il committente pubblico oggi se interpreto bene
Mette un po'in discussione la sua storia no la rivendica lo rivendica anche il presente ma in qualche modo si candida interpretarla in modo diverso perché altrimenti questo rapporto non l'avrebbe fatto
E infatti l'apporto di oggi che viene presentato dall'altro da un lato denuncia una situazione di arretratezza inadeguata per un Paese industrializzato del mondo dei servizi dall'arte delinea nuovi scenari che ci permettono di non piangersi addosso
Ma di vedere che esistono delle possibilità di trasformare quelli che siamo abituati a dire i vincoli in in in in grosse opportunità capaci di concorrere a riavviare il circuito virtuoso risparmi investimenti
Di avviare il circuito virtuoso in cui i servizi possono essere protagonisti di investimenti e occupazione non ci sono molti altri settori manifatturieri che oggi hanno questo tipo di prospettive
E quindi e cogliamo questa questa questo vincolo per tradurlo in opportunità
Da tanto sbandierata è conclamata modernizzazione passa in una crescita quantitativa e qualitativa dei servizi altre strade non ce ne sono se vogliamo modernizzare il nostro Paese
Ecco io provo a fare un elenco l'adeguamento dei servizi in Italia è la chiave di volta per darci un modello di competitività europeo per la crescita tecnologica delle nostre imprese prelevare il livello di qualità divinità dico nostri consumatori per liberare energie e risorse finora immobilizzata
Per introdurre un rapporto diretto pubblico privato mi sembra che era in questi abbastanza
Consistente per aprire una prospettiva una finestra particolarmente interessante
In ordine a investimenti
E a occupazione
Dicevo per introdurre un rapporto diverso pubblico-privato se e quello riprendendo la reazione di Gorla che ci fa passare dalla cultura dell'appalto alla cultura quando definisce di partnerships e poi questo è il nodo
Di questo rapporto insomma no la la chiave di lettura vera sulla culturale di questo cambiamento ecco
La ricetta mette in evidenza che un aumento del dieci per cento della produttività del lavoro i servizi avrebbe consentito l'aumento delle esportazioni di oltre sedici mila miliardi nel novantotto pari al tre virgola tre per cento delle esportazioni di beni e servizi
è un momento che arriverebbe addirittura a quarantasei mila miliardi comune corrispondente crescita centocinquanta mila duecento mila posti di lavoro ecco sono dati che si evincono dal rapporto che fanno riflettere danno anche un po'di coraggio ne addentrarsi in questa materia
Ecco il campo d'applicazione in Italia
è immenso Gorla l'ha accennato io lo ripeto sono per l'economia dell'intervento posta pedofilia municipalizzate patrimonio immobiliare
Non abbiamo uno stock di patrimoni immobiliare immobilizzato che adesso tramite i fondi comuni immobiliari viene messo in mobilità gestione delle infrastrutture le Grandi Stazioni voi sapete che c'è questa grande iniziativa di rimodellare le Grandi Stazioni beh insomma sono tutti i meccanismi tutti i settori che devono partire quindi è uno spazio immenso su cui esercitare la professionalità e la creatività e la voglia di imprenditori ITA della piccola e della media della media impresa
Ecco l'argomento che più specifico è vedere qual è il ruolo della finanza in questa in questo scenario sulla nostra finanza di deve essere vista come leva
Per liberare risorse per coniugare pubblico privato
E per introdurre capitale di rischio in questo processo di cambiamento cioè la finanza come strumento di politica industriale che insieme allo spiedo usiamo questo questa riferimento strumenti di finanza di mercato no come strumento di politica industriale
L'osservatorio su questo argomento ed Alierta molto esplicite su questo il Mediocredito a conformato la sua struttura è la sua missione e cioè di essere in banca di sviluppo di investimento che usa la finanza come leva questa è la nostra filosofia ecco io
Sono anche personalmente testimone
Delle cose che ho detto sopra no i fondi immobiliari quant'altro ma ne cito uno solo no c'era qui in sala
L'onorevole Lanzillotta che è stata uno dei protagonisti della schiavizzazione della dell'Acea al sovrano ricadono Acea emblematico e cioè la finanza
E è stato motore di cambiamento no la realizzazione dell'Acea a un anno di distanza no o dalla dalla nuova amministrazione no ha creato valore al dire Ubaldo nuove imprese una per tutte nel campo delle per ripetere comunicazione vari valorizzando gli asset che l'Acea aveva che erano mobilitati se non c'è la finanza come lo era non veniva messo in movimento quindi ecco la finanza come leva
è l'argomento per liberare energie e risorse e metterle in comunione quindi la finanza motore di cambiamento
E a proposito dello dalla finanza
Addio
Più con il credito e con il sistema bancario
Meno con la finanza e meno come Calvi capita
Questa è la fotografia della situazione e quindi c'è una responsabilità comune dell'impresa e delle banche diversa inadeguatezza di confrontarsi ancora con il credito e con tenete con e con e non con la finanza e con un mercato dei capitali ecco da oggi in poi se volete dare corpo al al rapporto se vuole dare corpo e prospettiva alla vostra politica
I servizi devono aprirsi alla finanza
La finanza deve interpretare questo ruolo non più in chiave di semplice e tradizionale intermediazione dei flussi finanziari ma in chiave di promotore di sviluppo
Con prodotti nuovi con l'assistenza e consulenza con sostegno a al processo di istituti ecco la la finanza quindi fattore strategico
Per fare uscire i servizi dalla cultura dell'appalto che era un gioco semplice tra banche enti locali
E imprese di servizi non rischiava il solo e quindi produttore anche scadente no e quando agente invece dischi prodotti migliorano quindi questo passaggio tra credito e finanza è un passaggio molto molto significativo
La tesi mi sembra su questa strada oppure aveva più coraggio più coraggio sia da parte dell'impresa sia da parte delle delle banche
Con questo rapporto la Fise mi sembra che il percorso la vita curato a Mann non deve fermarsi un minuto
Un percorso che doveva trovare applicazione le privatizzazioni nelle società miste esempi francesi in outsourcing roba servisse che tutto un percorso che c'è accelera il processo di modernizzazione
Ecco l'altro importante compito dalla finanza è quello di fare cresce la dimensione delle imprese di servizi in Italia in Italia c'è una Nismo esasperato o ho tutto il rispetto del capitalismo familiare
Ma quando scenda Nismo esasperato è un capifamiglia aree che deve cambiare non è questa la strada
Per arrivare in Europa occorre conservare i valori del capitalismo familiare non occorre disperde lì
Ma occorre introduci la finanza questo è per farli giungere all'impresa e quella massa critica lo compatibile con la competitività quindi il matrimonio si può fare si può celebrare però occorre che le banche e l'impresa è questo percorso lo compiono subito
E non si continua a cullare da c.t. dell'appalto che non porta da nessuna parte
Anche perché poi nel campo di servizi il DPEF da finanziare non possono fare tutto e quindi occorre una lezione privata che possa incoraggiare aiutare il governo ha affari il cambiamento
Divo la conclusione quindi questo nanismo va superato il rischio dei prossimi anni che tutti corriamo è molto grosso il rischio
E i nostri capitali possono emigrare mi sembra che la relazione di Cormons ma che ne parli di questo sovrano
I nostri militari possono emigrare e ti quindi le imprese italiane senza progetti senza fusioni senza indicazioni non colgono questa grande opportunità questo grande metallica Midali chiari Italia alimenta tra i primi Paesi europei per fare in modo Pagani da ritorno in Italia fare loro merger acquisition fusioni aggregazioni e quant'altro in una politica può che diventa fatalmente anche di colonizzazione un termine pesante soccorso in proprio in chiave europea ma comunque dove non danno all'Italia quel giusto reciprocità nei rapporti internazionale questa è la sfida vera eccetto la finanza di progetto a Merloni ter
Deborah accompagnare questo questo processo e ed è mia convinzione
Che una decisa politica industriale sui servizi a che questa facciamo entrare anche qui la politica industriale nei servizi soprano consente al Paese di dotarci di quel modello di competitività
Europeo e consente al Paese di fare in modo
Chi si possono affrontare i problemi in modo più efficiente
E di accrescere le distanze tra i Paesi ufficiale il Paese reale io ho letto un articolo su Repubblica non so se volete netto di Piero tunica mi ha colpito molto
Dice che forse occorre passare dei massimi sistemi alle cose no debiti Guanci a parlarmi di cose tutti i giorni
Perché se noi ci abituiamo a parlare delle cose e dei treni dei servizi che non funzionano in questo momento di caduta di ideologie forse ripartendo dalle cose si può ripassare ai massimi sistemi ammirati cocciuto molto
E quindi credo che possa una motorizzazione di servizi possa concorrere anche a creare un modello di democrazia
Diverso e quindi di partendo dalle cose Filipazzi torni ai massimi sistemi quindi vedete che la politica di servizi in qualche modo sintesi intriga anche con aspetti politici per un guasto grazie
Al flusso di operatori che le ultime parole ha toccato un tasto delicato credo che proprio in questi giorni il Governo e la maggioranza si stiano ponendo il problema appunto di analizzare le cose e lo capisco quando c'è la maggioranza di undici partiti è facile parlare più di massimi sistemi che di cose concrete ma insomma il tentativo di ferocia e di questi giorni è quello di ritornare sulla Terra sbirciando tali appunto il sottosegretario Bassanini ho visto che ha studiato molto bene il rapporto dico subito la parola perché so che poi ho un altro impegno color Bassanini
Ma chi lo sa se poi bisogna davvero tornare ai massimi sistemi S non potremmo anche accontentarci delle cose vero
No nelle documento di programmazione economico finanziaria che il governo ha appena presentato al Parlamento come ricordava Gianfranco Imperatori prima
Sì di pone anzi è una delle novità nel DPEF di quest'anno rispetto ai precedenti si pone con molta forza
L'accento sul ruolo decisivo e strategico del settore dei servizi
Leggendo questo rapporto mi è venuto quasi da pensare che se non ci fosse stata una piccola sfasatura temporale se il rapporto fosse uscito con qualche giorno di anticipo si sarebbe potuto dire che in qualche modo il Governo ha copiato dal rapporto una tratto ispirazione dal rapporto organi pare che il rapporto evidenzi molto bene
Compie un'analisi molto approfondita del settore
Sì se ne evidenzia il ruolo crescente nel determinare la competitività dell'intero sistema è vero per l'Italia e come sapete è ancora più vero
Per gli altri sistemi economici produttivi più avanzati
Il rapporto però chiarisce anche i limiti strutturali che caratterizzano il settore nel nostro Paese anche in confronto con i nostri principali partners e competitori
Al riguardo lo diceva anche imperatore prima colpisce soprattutto il prevalente nanismo delle imprese italiane
La bassa redditività
E il grado talora elevato di indebitamente
Il rapporto indica e questo mi pare un punto di forza assolutamente condivisibile indica
La creazione di un ambiente concorrenziale
All'interno del quale collocare i processi di privatizzazione liberalizzare creare un ambiente competitivo concorrenziale e in quest'ambito collocare i processi di privatizzazione come uno strumento chiave per superare questi limiti
Quindi per consentire la crescita delle imprese e l'afflusso di maggiori risorse finanziarie di capitale di rischio
In altri termini la liberalizzazione
E la costruzione di regole chiare per un mercato aperto e competitivo sono un elemento essenziale di politica industriale e per ottenere il risultato
Della crescita del settore dei servizi
In questa prospettiva il rapporto coniglietti correttamente molti punti
Alcuni degli assi portanti dell'azione del governo una riforma fiscale che volta razionalizzare e semplificare il sistema a incoraggiare la capitalizzazione dell'impresa e con la ditta super Dit
E a ridurre il costo del lavoro riequilibrando i prezzi dei fattori e questo è innanzitutto l'Iraq
La definizione di un nuovo patto sociale che consenta la diffusione difforme regolate di flessibilità del lavoro
Super Istituto dei lavori socialmente utili
E utilizzi i cosiddetti contratti atipici come forma di flessibilità allargandone
Allargandone progressivamente l'ambito di applicazione
L'impegno a favorire la diffusione di operazione di project financing
L'avvio di processi di liberalizzazione e di regolamentazione Procopio concorrenziale
Tra cui il rapporto evidenzia in particolare il disegno di legge che il Governo ha approvato qualche mese fa di riforma dei servizi pubblici locali e di questo il rapporto sottolinea mi sembra correttamente
Chi questa riforma può costituire una straordinaria opportunità per il Paese
Perché le locali public utilities possono produrre reddito ricchezza e benessere per le comunità locali e per tutti i cittadini
Dando risposta alle nuove esigenze della collettività ma questo è possibile nel quadro della riforma
Detto questo vorrei
Rapidamente
Rapidamente proporre qualche riflessione su conti e passaggi che invece mi hanno meno convinto
E non vorrei dico subito che le osservazioni che faccio su questi punti
Attenuarsi ero cancellasse ero il giudizio positivo che io riassunto nelle parole che ho detto finora è che poi leggendo un testo uno si ferma particolarmente sui punti su cui ha delle perplessità o dei dissensi primo
è vero come si dice nel rapporto che i tempi oggettivamente necessari per realizzare il percorso di privatizzazione possono talora costituire un motivo di rallentamento per la liberalizzazione
Ossia l'apertura al confronto concorrenziale nel mercato detenuto dal monopolista pubblico
E che invece i processi di liberalizzazione del mercato debbono anticipare i processi di privatizzazione su questo siamo d'accordo questa e anche ma è stato più volte chiarito e credo anche in qualche misura e poi ci sono sempre contraddizioni ma dimostrato dei nei fatti la linea del governo il Governo intende liberalizzare e nel quadro dei processi di liberalizzazione privatizzata
Varie per il sistema elettrico vale per le public utilities locali varrà per il gas
E cresce e così via naturalmente
Qui poi
I tempi non è che siano
Rigidissimi voglio dire si può mentre si liberalizza il sistema elettrico cominciare la privatizzazione BNL atta
Do per fare un esempio
Però vorrei dire che questo non significa come invece sembra leggersi in un passaggio peraltro non forse non chiarissima del rapporto non significa che la liberalizzazione debba coinvolgere nelle nuove regole del gioco solo i soggetti già attualmente privati liberalizzare significa io credo costruire un quadro di regole entro le quali soggetti privati e soggetti pubblici possono competere su un piano di completa parità mettendo a frutto le rispettive capacità e competenze
Entro questo quadro potranno maturare anche i processi di riallocazione proprietaria di privatizzazione delle quote di capitale in mano pubblica
In particolare io non condivido la critica formulata nel rapporto su quel punto della riforma dei servizi pubblici locali
In cui si prevede la possibilità per le S.p.A. pubbliche i cui affidamenti sono temporaneamente prorogati dice partecipare alle gare per l'esecuzione del servizio fuori dal territorio di origine
Senza una simile norma nel periodo transitorio potrebbero partecipare alle gare solo un numero ristretto di operatori privati che spesso hanno ottenuto rinnovato la loro concessioni senza procedure a evidenza pubblica
E soprattutto potrebbero partecipare grande impresa anche pubbliche
E che resteranno pubbliche già operanti negli altri Paesi europea
Ed è successo come sapete già di gare vinte da imprese pubbliche di altri Paesi
Che so ed essere
Che nelle intenzioni dei rispettivi governi resteranno imprese di Stato
Si creerebbe una situazione nei fatti lesive della concorrenza che comprometterebbe gli obiettivi di politica industriale che pure nel rapporto vengono enfatizzate
L'importante è che le regole del regime transitorio comprese le proroghe degli affidamenti e delle concessioni in essere e la possibilità di partecipare alle gare siano uguali per tutti gli operatori
E che il punto d'arrivo da raggiungere in tempi ragionevolmente rapidi sia quella dell'effettiva apertura alla concorrenza
Ancora con riferimento secondo osservazione alla riforma dei servizi pubblici
Locali io non condivido la critica del rapporto circa l'eccessiva brevità degli affidamenti a regime
I periodi indicati nel DDL che ovviamente si possono discutere opinabile ma
E che sono come sapete diversi da settore a settore acqua gas trasporti eccetera rispondono a una duplice esigenza da un lato assicurare un periodo di tempo sufficiente perché il gestore del servizio
Completi un programma di investimenti coerente e organizzi e gestisca per un tempo congruo l'uso degli impianti realizzati ma dall'altro evitare di prolungare l'affidamento per un periodo così lungo da ingessare il mercato compromettendone la contendibilità
è chiaro che l'equilibrio tra queste due esigenze
Che gli è stato identificato in alcune i termini può essere diversamente valutato per però nel proporre
Modifiche ai termini degli affidamenti a regime bisogna tener conto di entrambi queste esigenze e non solo della prima
In un quadro complessivo di liberalizzazione di crescente privatizzazione potrà essere valorizzato anche il ruolo delle società miste su cui a me pare che il rapporto abbia una posizione
Almeno in parte ambivalente
Il Governo ritiene importante l'esperienza delle società miste come momento di coinvolgimento di capacità e di capitali privati e di attivazione di sinergie tra pubblico e privato è essenziale però che le società miste invece di godere di Riserve di caccia assicurate si confrontano
Sul mercato
Si confrontano sul mercato di prodotti e di servizi sempre più aperti alla concorrenza
Quindi giudizio non negativo sulla sua città miste ma anche per essere deve valere la regola della competizione sul Merk
Penso poi che si debba riflettere attentamente in su l'accentuazione prevalentemente negativa con cui il rapporto sembra valutare il processo di costruzione di nuove regole e istituzioni per governare i mercati il rapporto parla di un processo di amministrativi utilizzazione dell'ordinamento come sapete io sono personalmente molto come dire molto sensibile a questi argomenti
Credo che abbiamo un eccesso di regole che l'eccesso di regole sia una delle ragioni
Del a al ritardo del nostro sistema nell'adeguarsi a livelli di efficienza
E di dinamismo propri dei paesi più avanzati
Quindi certamente dobbiamo stare in guardia nei confronti del rischio che un'eccessiva complessità normativa
Porti effetti indesiderati in termini di eccessive rigidità
Però occorre anche sottolineare che il processo di costruzione di un ambiente concorrenziale richiede secondo un apparente paradosso che Sabino Cassese ha bene evidenziato
Richiede anche qualche ricco
Che come dire costo che tutela costruisce l'ambiente concorrenziali
Quindi c'è un'esigenza dirvi regolamentazione ad una condizione molto precisa che la rileggo lamentazione che la vera re regolamentazione conduca comunque ad un saldo
Largamente negativo
Oppositivo se preferiamo
Nel senso che la rimozione di vecchi regoli e di vecchi vincoli deve comunque quantitativamente prevalere rispetto alla costruzione delle Guidi pochi nuove regole
Poche nuove regole che consentono al mercato di operare appieno
Garantendo non lacci e lacciuoli ma parità effettiva di condizione per gli operatori e trasparenze delle procedure in questo senso del resto
Si ritorna in coerenza con l'asse del rapporto quando in e fa enfatizza la priorità della liberalizzazione rispetto alla privatizzazione
Una brevissima un brevissimo in considerazione conclusiva
Noi siamo nel cuore di un complesso processo di riforme e di riforma in particolare che investe anche questo assetto
Chi ha percorso tutto in questi anni
Per primo si è puntato distinguere più nettamente le responsabilità di programmazione e regolamentazione
Proprie dei pubblici poteri
Nel settore delle public utilities dalle responsabilità di gestione dei servizi
Generali generalizzando la trasformazione delle aziende pubbliche in società di diritto privato
Conferendo autonomia imprenditoriale al management avviando importanti processi di privatizzazione
E dando uno spazio crescente ancorché largamente insufficiente alla entrata di imprese private sui mercati
E questa è stata la prima fase così
Il perseguimento di obiettivi di interessi pubblici viene progressivamente affidato allo strumento di contratti di programma disservizio anziché alla gestione Diretta
Da parte del dell'ente pubblico
L'accento si è poi spostato sull'attività di regolamentazione in funzione Procol comunque concorrenziale con la costituzione di autorità indipendenti nel settore energia elettrica e del gas e telecomunicazioni
E negli altri settori con un'azione più coerente dei ministeri competenti
Passi avanti importanti sono stati compiuti con la generalizzazione della metodologia di regolazione tariffaria basata sul price-cap e più di recente con l'apertura graduale di meccanismi di concorrenza nel mercato e per il mercato
Ora siamo io credo ad una fase ulteriore
E il Governo intende rafforza
E accelerare il processo avviato al fine di aprire prospettive adeguate per l'afflusso crescente nel settore dei servizi di capacità imprenditoriali e di risorse privata
Quindi liberalizzando e aprendo alla concorrenza in termini in tempi rapidi e il più possibile accedere e questa noi pensiamo una strada obbligata
Se si vogliono elevare le la competitività del sistema e le sue performances in termini di benessere sociale e di occupazione
Riforma liberalizzazione
Sviluppo innovativo del sviluppo innovazione nei servizi pubblici nelle public utilities costituiscono una delle leve fondamentale della modernizzazione del Paese
E il rapporto lo mette bene in luce
E la modernizzazione del Paese queste la conclusione sintetica se volete banali
Ma
Ciò nonostante io penso importante la modernizzazione del Paese e lo strumento essenziale per vincere la sfida principale che l'Italia deve affrontare nei prossimi anni
Nel decennio che sta per finire l'Italia ha affrontato e vinto una sfida che sembrava a un certo punto invincibile che era quella del risanamento finanziario
E della partecipazione
Da protagonisti al processo di integrazione europea con l'entrata nell'Unione monetaria europea
Oggi per il prossimo decennio il problema centrale e la modernizzazione del Paese
E e questa è la sfida sulla quale
Bisognerebbe riuscire a concentrare la stessa lo stessa mobilitazione di energie di sacrifici di intelligenze e di capacità di governo di capacità imprenditoriale
Che ci ha consentito di vincere la sfida degli anni negli anni novanta
E bisogna su questo avere anche chiarezza di idee il rapporto c'è la la strada della liberalizzazione
Della e della innovazione e la strada che ci consente di vincere la sfida della della mala della modernizzazione quindi garantire Alitalia nel due mila un futuro non di declino ma di partecipazione da protagonisti alla competizione globale
Grazie all'onorevole Bassanini se non ricordo male Bassanini un buon tennista
E messo una palla molto comoda dato Guidi che rappresenta il più durevolmente la Confindustria una palla molto comoda sul dritto gli ha messo quando dice poche regole certe o visse però le mie sono anche due palme angolato nelle quali
Vorrei che nei limiti del possibile Guidi rispondesse quando dice che la liberalizzazione non deve riguardare soltanto i soggetti privati banche soggetti pubblici e che poi le società miste non devono venire delle riserve di caccia ma e se stesse devono entrare in competizione
Non so se il si può cominciare a quel gioco ma prego
Rialzare
Rialzare
Ma io volevo fare tre e mezza io sono tra coloro che pensano che questo Paese
Stia cambiando stia tentando di diventare un Paese civile
Io credo anche nella mia testa più o meno la data col primo governo Amato questo tentativo iniziata devo dire però che molte volte trovo questo lento faticoso cammino dare segni anche di di retrocessione abbastanza
Vi confesso anche che uno dei segnali
Più concreti e che quando si parla di lavoro si continui a volte a parlare ancora di lavori socialmente utili e questa è una delle cose che io considero fenomenali nel senso etimologico dalla parolaccia non la capisco il lavoro socialmente utile non è lavoro nel sociale non è inutile tra varrebbe la pena di chiamarlo sussidio di disoccupazione lo facciamo distribuirà il patrocinio a qualcuno e la cosa sarebbe molto meglio risolta e credo forse anche più correttamente
Detto questo processo di modernizzazione indubbiamente ci sono quelli che vanno sotto il nome che i decreti Bassanini
Io credo che questa sia stata un'auto uno degli atti di coraggio più importanti che sono stati fatti diciamo nell'ultimi anni nel nostro Paese devo dire però che nonostante ci sia oggi mi sembra di vedere un tentativo nuovo di ridare vigore a questo sforzo
C'è stato un periodo in cui senza dubbio qualcosa è cambiato rammentavo l'altro giorno
Le nostre imprese associate alla grafica hanno denunciato un calo di circa il diciotto per cento di fatturato nei confronti di enti pubblici per modulistica cioè quindi questo senza dubbio vuol dire che il peso dei timbri pezzi di carta è cambiata
Nella vita però dei cittadini delle imprese cambiato molto poco
Io
Sotto proprio in questi giorni io ho rilevato circa sei mesi fa uno stabilimento di un'azienda multinazionale inglese che ha lasciato Bologna rilevato lo stabilimento notoriamente dodici mila metri quadrati che ho rilevato tutto il personale
Dovrei spostare la gente adesso per
Abbiamo lo sportello unico ho fatto i conti ieri proprio ieri Franco Tatò così come devo spendere venti milioni circa che voi direte
Per me son soldi
Venti milioni per far fare redigere i certificati appare geometrie Sperti eccetera sulla rumorosità Esterna creato all'esterno del di vi faccio una premessa che non è nel Parco nazionale d'Abruzzo lo stabilimento in un posto che si chiama Casalecchio cena una ferrovia di fianco una strada c'è un po'di tutto ecco come da noi
Io non capisco perché devo andare a spendere cinque milioni cinquecentocinquanta mila lire per trattare una rilevazione a stabilimento fermo e poi ha stabilimenti in moto quando questo stabilimento produceva cose simili a quelle che io andrò a produrre solamente sei mesi fa
Devo dire però che non trovo per risolverli questo problema lo stesso interesse che avevo trovato quando io Carai giravano il Comune tutto il giorno dicendo chi ci prendete si assume mi mi auguro che tra poco questo stesso interesse venga rivitalizzato però intanto io ho fatto i conti devo spendere venti milioni per far fare queste anale
Questo è uno dei punti fondamentali ci parliamo dei servizi io credo ve lo dicevo col presso l'imperatore un attimo fa senza Dio sono manifatturiero sono nato
Trentatré anni fa in un'azienda una fonderia di seconda fusione ancora oggi prendo pezzi di ferro ed Elettronica
Però mi rendo conto che se noi siamo le braccia e le gambe e la testa i servizi oggi sono il circuito venoso il circuito arterioso del sistema nervoso quindi la competitività nostra dipende molto dalla competitività porta direi forse in maniera straordinaria
Io però non posso dimenticare che quando i servizi vengono indicati con il termine generico di terziario più o meno avanzato terziario significa che occorre che ci sia un primario o secondario
Dato che vedo che l'agricoltura grossi contributi purtroppo corretta non ne può portare e dato che continua a vedere quali sono i casi di marginalità e di profittabilità delle imprese industriali nell'ultimo anno e mezzo ecco io credo che veramente lo sforzo da farsi sia eccezionale
Tornerei un per un secondo solamente sul discorso della burocrazia del peso video quando sento dire che è calata la pressione fiscale via non me ne sono accorto forse sul prodotto interno lordo non lo so io perché temo molto che ho ma le statistiche siano diventate molto più simili al pollo di Trilussa che ad altri di cui si deve tenere conto pervenire a per una è una legge finanziaria di una riforma sbagliata
Una riforma che da grandi vantaggi a chi ha poco personale già andava bene ha pochi debiti quindi mi sembra che sia una forma di selezione innaturale di cui il nostro Paese non aver bisogno
Che sia calato il costo del lavoro non mi risulta è stato spostato dalla da una linea all'altra del conto economico
Quando noi pensiamo che ne continuiamo ad avere dipendenti che costano mediamente cinquanta cinquantadue milioni e in tasca al dipendente spesso ma netto milione Sammy alle sette io non credo che possiamo continuare
Devo poi dire che sento l'ulteriore brivido nella schiena quando sento che il Parlamento si intende occuparsi de quelli che chiamo i lavori atipici dato che io credo che i lavori atipici fra dieci anni saranno il lavoro tout-court
Ecco il fatto che voglia essere regolamentata che questo mi crea una notevole preoccupazione
Vorrei solamente aggiungere un'ultima cosa insomma che odiando l'amico Bassanini perché me lo ha sentito dirlo quando parliamo di burocrazia non ci dimentichiamo la giustizia qualunque cosa venga fatto
Si deve tener conto che poi deve esistere una struttura un qualche cosa che consenta di avere il giustizia perché chi chiede qualcosa posso essere
Accettato o meno la sua domanda
Questo Paese non ho più giustizia nella giustizia civile in una giustizia penale di una giustizia amministrativa
I tempi della giustizia di generazioni impediscono oggi riconsiderare questo Paese un paese in cui si può pronunciare la formula e che io credo che quando si parla di burocrazia alla fine di tutto si debba tener conto soprattutto e anche di questo grazie
Ora quando quindi all'inizio aveva detto delle cose sul societario Bassanini molto elogiativi e ci aspettavamo una fiumana di consenso invece mi pare che
Credo che abbia soltanto elencato puntualmente degli elementi di garbato ma fermo dissenso quindi vedere se su questi elementi è d'accordo anche la parte pubblica professor dello spirito
Mi sembra che il rapporto
Sia molto chiaro
Elementi che ha messo in rilievo e che tuttavia un approfondimento si debba
Sessanta per cento oltre sessanta per cento del prodotto viene dal settore servizi ma che cosa c'è dentro settore servizi ecco io credo che non si debbano fare delle fughe in avanti
Io
Vedrei e i servizi
Molto rozzamente distinguibili in tre segmenti
Vi è il segmento tradizionale Easy i servizi intesi come ancillari rispetto alla produzione primaria e secondaria di cui parlava Guizzi lascia produce la ricchezza poi i servizi da distribuiscono la conservano la trasportano
Questo tipo di servizi tradizionalmente anche nella teoria economica era visto come un elemento residuale un elemento geneticamente a bassa produttività che non produceva ricchezza tutt'al più ne aumentava il valore trasportandolo conservandolo eccetera ma soprattutto che assorbiva la mano d'opera e in genere le risorse produttive che non erano assorbite dal sistema principale che era quello primario secondario allora questi servizi esistono ancora e pesa lo quando si parla di nanismo delle imprese italiane di servizi si parla soprattutto di questa parte dei servizi che deve evolvere e che e quella della quale si può dire che la sua efficienza condizione in un certo senso l'efficienza del resto del servizio perché se la distribuzione inefficiente il costo della vita sociale eccetera eccetera
Poi ci sono degli altri servizi che sono quelli di diretto intervento dalla produzione che sono degli input della produzione sono i servizi alle imprese questi traumatica mente condizionano l'efficienza del sistema produttivo e qui la problematiche tutto diversa perché il problema non è tanto di reperimento delle risorse finanziarie quanto di reperimento delle risorse professionali
Nel nostro Paese per questo tipo di servizi vi è una carenza di Offerta che spinge molti imprenditori piccoli e medi a trasferire all'estero la loro attività di produzione dei servizi all'impresa dove trovano non dico competenze migliori ma maggiore offerta maggiore possibilità di scelta di questo tipo di competenza poi c'è un terzo tipo di servizi che sono quelli che sono così evidenti e che producono un certo effetto miraggio i servizi che producono essi stessi valore e non sono invece puro trasferimento o ampliamento del delle produzione primaria e secondaria ne cito due che sono quelli fondamentali servizi di telecomunicazione e di produzione elaborazione delle informazioni che sono quelli che producono un grosso dalla crescita in Paesi come gli Stati Uniti
Allora questi servizi
Richiedono enormi anticipazioni di capitale
Che si possono raccogliere esclusivamente sul mercato nessun'altra fonte può anticipare i capitali richiesti per esercitare questo tipo di servizio
Allora qui il Problema
è di avere delle strutture imprenditoriali che siano in grado di rivolgersi al mercato che cioè siano in grado di presentare dei progetti credibili che siano in grado di promettere al mercato il Governo dei progetti che vengono presentati in modo che sul mercato si possono raccogliere capitali e allora molto rapidamente su questi tre seguenti
Mi limiterei a valutare qual è la situazione italiana nelle telecomunicazioni
Noi abbiamo i due principali gestori che sono a un livello di privatizzazione che non esiste nel resto dell'Europa continentale per quanto riguarda la liberalizzazione non vorrei toccare l'argomento in presenza
Presidente dell'autorità
Per quanto riguarda i servizi di produzione delle informazioni il problema centrale è quello della Rai
E direi che qui è ancora tutto da affrontare soprattutto se ci si confronta con quello che sta avvenendo nei Paesi all'avanguardia in questo tipo di industria
Attualmente la RAI a un grande concorrente se invece si trova sul mercato
Per quanto riguarda i servizi alle prese invece ebbe qui dentro sono fondamentali anche i servizi classici quelli di trasporto qui la privatizzazione sta avanzando ma
Il vecchio un elemento da tenere in forte considerazione se si vuole parlare di cose come c'era stato proposto e non di massimi sistemi beh codici sono diverse aziende che forniscono per esempio servizi di trasporto è alcune di queste aziende operano in regime di piena privatizzazione altre no se parliamo di Europa
è evidente che l'efficienza può essere ottenuta solo attraverso alleanze non tutti i potenziali alleati sono fungibili tra di loro alcuni sono caratterizzate da una forte privatizzazione altri no quindi un vincolo le politica di alleanze e dato anche da questo perché un'alleanza con un operatore che non è completamente privatizzato significa due rischi
E qui da me ne aveva già parlato passa mi un rischio è quello di vedere o ininfluente nella proprietà della alleanza che che si viene a determinare un modo di pensare che non è quello che si voleva ottenere con la privatizzazione e quindi il rischio connesso è di fare una un passo indietro sul processo di efficientamento di questi servizi di cui la privatizzazione
è uno strumento essenziale
Altri servizi e lo stesso servizio del trasporto aereo si presta a un'altra considerazione e cioè l'avanzare del processo di liberalizzazione nei diversi paesi perché l'efficienza all'interno del nostro Paese può essere grandemente aumentato attraverso una liberalizzazione che faccia agire la concorrenza fra i diversi prestatori di servizi ma poiché servizi di questo genere hanno un naturale mercato di riferimento di tipo internazionale è fondamentale che la liberalizzazione avanzi
In modo più o meno allineato ragionevolmente allineato in tutti i Paesi che costituiscono il mercato di riferimento e questo è un punto estremamente
Delicato del processo di ristrutturazione dall'Offerta perché il mercato è fatto ovviamente non solo della competizione per la domanda ma anche dell'efficienza delle strutture di offerte
E le politiche di Alleanza sono fondamentali per questo
L'ultimo punto che vorrei toccare allora è quello del
Che avevo lasciato che che avevo citato per primo quello dei servizi di tipo tradizionale ecco
Probabilmente l'osservazione che sto per fare e anche un suggerimento al
All'Osservatorio sulle piccole e medie imprese cioè questo rapporto del quale ente la cui iniziativa dobbiamo ringraziare l'assise del suo presidente
Credo debba essere approfondito perché
La distinzione fra i tre segmenti che ho accennato ammesso che sia quella valida che non se ne possa trovare una migliore deve portarci poi a capire quanto pesa questi tre segmenti
E le problematiche di politica industriale che indubbiamente sono molto diverso e per ciascuno di essi io parto dalla presunzione non provata in questo momento
Che dal punto di vista dell'occupazione quello che pesa di più sia il segmento dei servizi tradizionali che stanno faticosamente evolvendo quelli affetti da nanismo e qui credo che
L'osservazione di imperatori che diceva la finanza diventa un motore di sviluppo sia quella fondamentale per fare evolvere questo segmento la finanza è lo strumento
Principali
Grazie
Grazie presidente di Italia lavoro io ne ne avrà notato che
Nella nel suo intervento il presidente della Fise la chiamata in causa il mi rivolgeva questa domanda sia che si parli sulla cooperative che si avvalgono dei benefici contributivi di cui all'ormai antiquato DPR seicentodue settanta sia che si parli delle nuove iniziative nel campo dei lavori pubblica organizzata socialmente undici non si devono creare dei mostri che opera in condizioni di vantaggio sul mercato con imprese industriali così non si fa impresa così ristruttura un sistema impresa
Allora riprendo questo argomento reperendo anche
Quello che ha
Affermato il consigliere Guido
Lavori socialmente utili che non sono lavori che non sono sociale che non sono
Ma
Allora Italia lavoro c'ha meno di due anni non sarebbe servita una società come questa se tutto avesse funzionato aziendale non ci fosse disoccupazione Serpeverde occuparsi se non fosse stato necessario provvedete a molti licenziamenti non si sarebbe creato il problema di un forte il numero dei disoccupati di lunga durata
Faccio un salto salto logico se in Italia servizi fossero al top fosse tutto perfetto non staremmo qui oggi a parlare di quello che comitati e lavoro vediamo ci accingiamo a fare nel campo dei servizi
Allora no perché
Società che è stata creata per le politiche attive del lavoro in controtendenza mentre si andava ad accorpare le ha razionalizzare l'esistente delle società di promozione d'impresa in Sviluppo Italia no
è successo tutto in sé da una parte si è razionalizzare l'esistente facendo confluire in Sviluppo Italia nello stesso piano per l'occupazione sia individuato di fare un soggetto ad hoc per le politiche attive per l'occupazione
Ma come fare occupazione dove in che settori
Valori diciamo vediamo che c'è un piccolo segmento di mercato che è un piccolo segmento di mercato anche nel dibattito che si sta facendo quindi e che proprio questo nei servizi che sono un po'diversi anche da quello che diceva il professor Rossi scherzare seduta gente che manchi un piccolo segmento io provo prova a riprendere un attimo
Anche questa tripartizione che li ha fatti mi ero preparato una traccia che poi come sempre viene sconvolta
Dalle da di spunti che uno sente sente intorno a un tavolo
Lei dice
Cosa c'è dentro il settore dei servizi no una quel limbo ancillare alla richiesta nero va affrontata piace subito la distribuzione altrettanto subita queste Takagi tutte queste cose qua
Allora abbiamo chiaro che ci sono dei beni per lo più dei beni materiali e che bisogna trasportare impacchettarmi eccetera benissimo verso un certo tipo di servizi per i servizi alle imprese in senso no
E poi quei servizi che essi stessi producono valore sia citato in due grossi settore d'intervento faccia altro pezzetto di servizi e sono quelli che stanno oggi
Crescendo
E sono anche i servizi che producono secondo me direttamente tra loro in beni immateriali
E sono quelli rivolti al benessere allo stare bene allo stare bene fisicamente allo stare bene le case erano state bene nell'ambiente lo starebbe nelle città
E qui sembra curioso l'accusa che da qualche parte viene mossa di una turbativa di concorrenza perché come si suol dire che si turbano concorrenza quando a Roma non si riesce a trovare uno che venga riparare un rubinetto quando quello silo
Magari ci fosse in ogni quartiere una due dieci piccole cooperative di manutenuto
Ma che esistessero
Dei piccoli gruppi di mani del ritorno di condominio e io non lo so se prima o poi faremo una cosa del genere ma io ricordo corso certo ma io credo ma no momento momento attenzione i lavori noi non lavoriamo sui lavori socialmente utili noi lavoriamo dopo i lavori socialmente utili
Come si esce da lavori socialmente utili per stare sul mercato
Allora ammettiamo che ci sia un comune ammettiamo che la circoscrizione di Roma
Abbia fatto il tentativo di fare cooperative direttive ed ha fatto l'elettricista l'idraulico il falegname carpentiere tutto quello che serve per fare questa cosa qui
E una volta che si è fatto una sperimentazione che poi c'è una domanda questi si mettano sul mercato liberamente ma che concorrenza vanno a turbare forza al sommerso
E comportarsi
E ma pazienza se si turbano una composte si fa concorrenza se si fa concorrenza sommerso allora cose che noi diciamo stiamo facendo
Soprattutto nel Mezzogiorno dove l'arretratezza dei servizi colossale fra l'altro questo vampata sì con un arretramento dei servizi pubblici da certi settori come quelli del welfare eccetera
E dove quindi c'è la necessità di fare alcune cose
Ora queste esperienza dei lavori socialmente utili a dimostrato sta dimostrando che ci sono spazi di attività
E ci sono delle cose da fare non è zero il dottor Guidi che non sono lavori che non sono sociali che non solo utili nella grandissima maggioranza dei casi quale eccezione sono sempre possibili sono attività e attività
è utile ed è sociale perché da questo contributo alle persone
Qual è il compito che noi diciamo stiamo cercando di fare trasformare questa attività il lavoro e quindi metterli sul mercato
Assolutamente sul mercato io ho trovato molto interessante questo rapporto che metteremo in mano i nostri a tutte le le le società diciamo che queste stanno in piedi si stanno confrontando con il mercato
Io alcuni indici riconosco perché anche le nostre società Guarneri Roy guarda gli errori guarda in il ritorno degli investimenti guardano a quello che si sta facendo voglio andare a vedere come si mettono rispetto a quelle noi il nostro capitale investito quello di tale valore in questa società alla chiusura del bilancio
No del dieci per cento rispetto a quello che queste società allora allora quale punto allora quale punto che le sue scelte queste società miste che andiamo facendo sono società miste nelle quali c'è l'ente pubblico e Italia lavoro ma ben venga il privato e lo sanno gli amici della Fise per il quale non è che ci siamo incontrati per caso ci siamo incontrati perché ben venga non abbiamo una convenzione complicità
I primi soggetti che abbiamo cercato sono stati gli industriali perché perché questo è un mercato che in buona parte non si è ancora aperto quindi non ha non ha assunto una dimensione di impresa
Ma che si sta aprendo e il lavoro l'occupazione la fanno le imprese ne siamo assolutamente certi di questo quindi al lavoro lungo diventerà anzi non vogliamo essere la prima holding vitale perché se seguirà così tra un po'diventiamo Dharma Holding Italia c'era prima la dottoressa Lanzillotta
Io sono buone testimone nei suoi confronti ma lei buona testimone quindi nei confronti nostri noi adesso stiamo privatizzando la quota capitale e lavoro
E in nella Roma Multiservizi con gara europea contro tutto assolutamente come la fa ma ben venga Bari abbiamo una società di Multiservizi a Bari che abbiamo costituito da non molti mesi oggi il comune ci chiede già di mettere a gara a gara e non voglio dire che non è abbiamo la nostra quota e noi abbiamo già risposto che siamo disponibili a mettere la gara e perché qui voglio chiarire perché voglio farvi capire fino in fondo in che modo lavoriamo in altre situazioni diciamo poteva venire il dubbio a d'una cessione troppo rapida della quota pubblica
Perché si è spesso detto ma poi che succede dopo sei mesi tre mesi detto se è uscito più mora Società e licenza con le persone siccome lavoriamo per l'occupazione chiaro che non è questo la prospettiva ma noi siamo assolutamente sereni e tranquilli che questo non succederà perché perché il partner all'ente locale cioè non abbiamo di fronte uno che fa un interesse di rapina quindi il il maggiore interessato
A che imprenditore qualche si mette in casa sia un imprenditore diciamo e che abbia tutti i connotati giusti e proprio con l'ente locale per cui per Bari molti servizi dopo meno di sei mesi già apriremo già apriremo una gara allora questa diciamo è un po'la situazione io cosa avrei che è un settore che ha delle potenzialità enormi cattivi piccolissime cose
Piccolissime cose c'ha una forte valenza non ha troppi infine impicci all'ingresso prima qualcuno ha citato questo tipo di di problemi non ci sono molte difficoltà all'ingresso perché servono capitali Dassi
Se noi capiamo e pulizia del verde manutenzioni o altro qui non servono capitali enormi i capitali sono piccole cose e quindi non c'è una barriera all'ingresso sono assolutamente l'occhiali
E quindi non subiscono la concorrenza della globalizzazione Paci torrone al la la globalizzazione l'interna l'internazionalizzazione
Possono arrivare i capitali stranieri e ben vengano se arrivano capitali stranieri ma sarà difficile che viene il coreano ad assistere il nonno che staccata in quel posto con l'ho assistito lì allora o il coreano in Italia ce l'abbiamo comunque un problema oppure sarà difficile che avremo una concorrenza da parte di una manodopera che molto meno pagata molto meno pagata della nostra qui c'è moltissimo da fare
E se la qualità della vita del Mezzogiorno d'Italia Emilio una anche l'attrazione per le imprese sarà sarà sempre nei giorni perché se uno trova l'ospedale la scuola la villa e tutto questo il parcheggio sono tutte piccole cose che facciamo la dimensione del mercato oggi mercato non raggiunge l'uno per cento arresti mercato che abbiamo noi siamo sott'occhio non raggiunge l'uno per cento rispetto ai numeri che stanno scritto qui questo non vuol dire che il mercato abbia delle potenzialità molto forti
Dove si gioca la concorrenza
La concorrenza si gioca su una cosa sola la qualità
E noi stiamo cercando di diciamo impostare un servizio qualità
Queste società in modo tale che l'utenza sia quella che perenne ansie buono non è buono il servizio che si sta facendo
E io chiudo diciamo su due cose ancora una durata della prima il sottosegretario Bassanini
Io credo che sulla durata degli affidamenti che sono affidamenti che se il privato cioè sono affidamenti al privato perché l'unica cosa che interessa è che il privato assume almeno una percentuale di queste persone e qui ancora ricordo che molto spesso al mercato l'hanno aperto queste persone cioè si sono fatte delle attività che si è stato reso possibile fare perché Venus ha pagato ottocento mila lire e quindi si è fatta una sperimentazione ora queste persone con fatti che hanno aperto il mercato
Prendendo ottocento mila lire al mese è ben strano che quando il mercato finalmente si è aperto poi dice va be allora adesso vinca il migliore
E arrivederci l'unica cosa che si chiede è che queste persone che hanno loro lavorato per aprire quel mercato riescano ad avere ad avere il loro lavoro allora io fare un distinguo tra servizi già esistenti e servizi nuovi
Perché un servizio completamente nuovo
Tutto quello che può riguardare le persone i servizi di cura de un periodo di avvio troppo breve potrebbe forse diciamo compromettere un minimo diciamo di permanenza sul mercato ripeto ancora comunque che rivolto ad un'impresa Linate con i privati ben vengano ben vengano i privati
Ultimissimo punto la formazione che è stato anche preso
Non come Italia lavoro curiamo moltissimo questa parte perché le persone vanno diciamo porta ad un livello non difficile perché questi lavori non so non è difficilissimo farlo però diciamo di efficienza giusta e corretta soprattutto va dato il senso e lo spirito di che vuol dire fare servizi per la collettività questo per noi diciamo è un punto molto molto importante chi è e qualsiasi impresa privata che voglia entrare in questo settore comunque danno ritroverà
Comunque sia
Completiamo il giro poi però visto che prima quindi diceva fuori microfono delle delle vele battuta piacerebbe che poi ci fosse un un confronto più serrato diretto allora professor Dematté il treno è un servizio alle imprese
Ecco se per molto tempo le imprese se lo sono chiesto adesso mi pare che stiate cercando di provvedere
Una domanda come questa se il treno servizi all'impresa
Chiedere il freno ragionamento complessivo sulla peso relativo del trasporto
Merci passeggeri e poi all'interno del mezzo trasporto passeggeri distinguere quelli che viaggiano per piacere da quelli viaggiano invece per lavoro
Certamente anche il treno diciamo un servizio
All'impresa di e mi verrebbe da dire pur non avendo fatto analisi di dettaglio su questo punto che verosimilmente la metà dell'attività svolta
Dall'impresa ferroviaria e rivolta direttamente e indirettamente all'impresa e
Fra punto trasporto merci da un lato e dall'altro lato trasporto passeggeri per affari
Vorrei
Direi due-tre cose tesi sul rapporto rilievo apprezzo moltissimo mi complimento perché il
Fatto fatto molto bene
Scene c'è qualche qualche qualche cosa sulla quale forse val la pena di fare qualche verifica ho visto dei balzi dati da un anno all'altro che forse suggerisce che le banche dati dal quale tratti ricevono informazioni non sono del tutto affidabili però credo credo che valga la pena di continuare il lavoro distinguendo sulla strada indicata anche dal prospetto distinguendo la tipologia di servizi purtroppo oggi giorno parlare del settore dei servizi che serve per dire alcune cose molto molto molto alla grossa diciamo per dire che nel settore manifatturiero l'occupazione non cresce anzi diminuisce mentre cresce nei servizi
Per dire che diciamo fare qualche ragionamento di macro struttura produttiva sui servizi ma poi ma poi che cosa c'è in comune fra la lavanderia che fa servizi che la Telecom che fa un altro tipo di servizi allora le distinzioni che sono stati indicati prima credo che sto traverse molto utili per proseguire i lavori su questo fronte qui
Divide distinguendo categorie di servizi io qui però mi limiterei a fare una distinzione che non ho visto raccolta qui dentro ma che sembrerebbe invece essere assunta dell'interpretazione
Fra questi servizi che sono gestiti in condizioni di perfetto al mercato perfetto
Ho quasi perfetto comunque non in consiglio di monopolio
E questi servizi che sono o direttamente o indirettamente
Svolti in condizioni di monopolio e all'interno di questi la sottocategoria dei servizi svolti a gestione pubblica
La mia tesi che qui ho visto ho visto ripresa nelle conclusioni
Ma non forse radicata nei numeri la mia tesi e che i settori dei servizi che sono svolte in condizioni di monopolio proprietà pubblica sono estremamente inefficienti rispetto alla resto del sistema produttivo
Conti tassi di inefficienza che io credo che non si è difficile stimare da una serie di analisi che siamo
Gli aveva svolto Gianni anni pare qualche anno fa dell'ordine del trenta quaranta per cento
Brad repressi o costi che dir si voglia in questi settori sono marcatamente superiori a quelli che potrebbero essere la ove fossero gestiti in condizione liberalizzata e in condizioni di proprietà privati allora se se questa questa questo ragionamento fosse vero allora varrebbe la pena di approfondire quello che c'è in questa analisi del confronto fra modello anglosassone nel modello europeo continentale
Qui si accenna ha una profonda differenza diciamo pur avendo la realizzata globalmente e non facendo una distinzione una profonda differenza fra modello europeo continentale qui assunto come in Germania Italia Francia è il modello anglosassone Inghilterra Stati Uniti qui però non non vengono portati i dati con la Germania invece pulsioni interne e qui si dice qui si dice il modello anglosassone caratterizzato da alcuni elementi che io credo debbano essere esaminati con molta attenzione con molto almeno meno a tutti
Perché molto spesso quando si parla del modello anglosassone si sente il brivido molte forze sociali e politiche di questo Paese sentono il brivido
Dell'economia di mercato a concorrenza diciamo la città corre come si deve
Quello che indica però questa analisi è che in quei Paesi dove la concorrenza è stata lasciata correre c'è una struttura produttiva pur esaminata globalmente
Tutto oralmente difforme con impresa se
Robuste
Basta fare una rapida analisi nelle rapporti tra dimensione noi abbiamo in moltissimi settori poco meno del qualche volta cinque per cento a quota dieci per cento dell'imprese che supera il cinquanta miliardi fatturato e che Paesi sono oltre cinquanta per cento di imprese che superano citata miliardi fatturato quindi con un assetto industriale mi verrebbe da dire mentre il nostro tende a essere un assetto artigianale
E con un assetto finanziario solido
Che a mio modo e vedere e la conseguenza dell'assetto industriale non viceversa per cui mi scuso di non essere stato presente nella prima parte della relazione
Ma mezza Bratto dissentire da un accenno fatto dopo do qualcuno degli intervenuti che la condizione finanziaria la la disponibilità di finanza sia un requisito necessario per fare questo passaggio io ritengo che la finanza oggi come oggi coi mercati sono finanziate in giro
C'è comunque ma si trova basta che siano progetti efficienti
In realtà e che non ci sono progetti industriali cento e allora per non rubare troppo tempo per non rubare troppo tempo a me sembra di dovere fare questa constatazione poi che la liberalizzazione
E una strada obbliga
Sottolineo obbligata l'azienda non la facciamo noi
L'agenda la fa l'Europa
Ne potremo resistere potremo rallentare potremmo fare barricate ma la liberalizzazione sarà una strada obbligata allora il modello inglese
è un modello da guardare con molta attenzione
E la mia tesi e che chi prima si liberalizza
Prima riesce a darsi una struttura industriale efficiente
E più sarà in grado di resistere al tipo di confronto che si metterà in moto fra qualche anno io credo pochi anni a livello europeo e l'importo un'indicazione molto molto se vogliamo terra terra ma ma ma concreta
Le banche di investimento internazionali quando fanno le loro riunioni di lavoro
Da da ormai quattro anni a questa parte delle banche d'investimenti internazionali che operano siamo in Europa per quanto riguarda il nord Europa nord Europa
Hanno nel loro canneti priorità settori su quali operare per acquisizioni fusioni e quant'altro di di ristorazione industriale il settore dei servizi
In Italia quasi quasi non abbiamo una società quotata nel settore dei servizi
Allora la mia la mia la linea il mio suggerimento è che se si diede desumere da questo rapporto qualche indicazione di politica industriale sta bene dire che bisogna procedere velocemente verso la liberalizzazione
Sta anche bene che occorre procedere verso la privatizzazione ma io francamente sono più preoccupato del che cosa succederà
Dopo la liberalizzazione che arriverà che arriverà che ci piaccia o non ci piaccia e dopo la privatizzazione che arriverà ancora di nuovo ci piaccia o non ci piaccia mi par di capire che lì tra le donne e privatizzazione ionica opzioni politiche quello di frenare
Una una una scelta miope ma frena l'unica protezione oppure assecondarla ma il problema vero è che una volta che sarà fatta la liberalizzazione che l'abitazione che come ho detto arriverà comunque
La quesito importante diventa come il nostro Paese riuscirà a giocare all'interno del gioco competitivo europeo
Con una qualche qualche possibilità di essere soggetto attivo e non soggetto passivo
E se dovessi dire pensiamo la mia valutazione oggi come oggi è una valutazione tendenzialmente pessimistica
O una ragionevole motivazione alla luce di una serie di analisi che sono state fatte
Pensare che nel momento nel quale liberalizzazione privatizzazione si metterà in moto
Grande parte del nostro assetto produttivo verrà catturato dall'impresa del nord Europa che si sono allenate a lavorare in questo settore diciamo molto prima di noi
Vien da usare un'analogia molto semplice vogliamo intenderci
Non c'è niente da fare in Africa ci sono dei giocatori il calcio di grande qualità individualmente però a ogni competizione non riescano diciamo ad emergere
Perché non hanno imparato il gioco il gioco dalla concorrenza non gioco durissimo il nostro in prese esporta la concorrenza internazionale da anni perché la portanza accordo l'abbigliamento nel settore del del
Forniture vittima di mobilio nel settore delle calzature hanno imparato e hanno imparato il modo di reagito ma nel settore dei servizi non hanno preparato
Concludo con una piccola osservazione che sembrerebbe a latere rispetto a questo ma che invece mi sembra altrettanto importante bicefala tre perché non mi sembrava che fosse raccolta nel nella nella federazione
Uno dei settori che dovrebbe destare grande preoccupazione nel nostro Paese che invece non la testa per nulla e che perfino nei settori ad alta intelligenza dove in teoria materiale ne abbiamo vedasi la consulenza viversi la pubblicità diversi Lodetti vedersi
Beh così fragile che ci difendiamo anche quello siamo ormai quasi colonizzati dagli stranieri
Non c'è contratto in particolare della pubblica amministrazione per ripeterlo l'emissione di consulenza che non veda dicemmo vincere una grande impresa internazionale di consulenza
Non c'è
Contratto di revisione che non sia catturato dalle grandi imprese internazionali
E lì è problema finanziario ma neanche per sogno non è problema finanziario problema del costruire delle macchine organizzative capace di stare sul mercato capace di sfruttare
La la la lanciamo le competenze l'accumulo di competenze che ha reso possibile da certe dimensioni e dalla presenza in ambito internazionale che condizione sine qua non per certi tipi di attività per essere competitivi grazie
Grazie professore d'arte allora lei chiude il primo giro degli interventi e il professor Pesaro che presiede d'autorità garante della concorrenza e del mercato e non a caso perché a lui il compito di tirare in qualche modo sia di questo di questo discorso le ricordo un accenno fatto nella relazione del presidente Gorla quando diceva che i processi di liberalizzazione e di privatizzazione campo delle cosiddette public utilities devono svolgersi in una logica di arretramento dello Stato degli enti locali dalla gestione concreta dei processi produttivi oggi invece dice Gorla troppo spesso vediamo come la dizione di sviluppo e irrobustimento del tessuto imprenditoriale del Paese si intendano giustificare misure per consolidare e sviluppare il mercato di imprese pubbliche più o meno trasformata
In società di capitale
Concorda o dissente
Nel chiedere anch'quello che vende l'acqua se l'acqua fresca
Certamente il panorama lo scenario italiano è uno scenario molto particolare per quelli che si occupano di concorrenza che cercano in qualche modo diffondere questa
è un panorama qualche volta
C'è grande le disillusioni una nelle produce dei momenti di sconforto evidentemente
Perché è come se fosse un malato quasi incurabile quindi sogna dare massicce dosi di medicina col rischio di che queste massicce dosi di medicina evidentemente aumentano
La malattia piuttosto che ridurne
La porta tra la roba da staccare il tutto
Per quanto riguarda i servizi poi la situazione emblematica e servizi questa è una un rapporto utilissimo e importantissimo emblematico perché sia da una fotografia uno spaccato della situazione molto importante che i servizi costituiscano un punto centrale di ogni riflessione il momento centrale di ogni riflessione sullo sviluppo del nostro Paese è questo
Evidentemente un dato acquisito nel settore d'importanza fondamentale sotto più punti di vista basterebbe punto
Della preoccupazione
E anche però un tema molto complesso e articolato perché ci sono molti
TG molti modelli che hanno tutti in comune la specifica rilevanza per l'ambiente concorrenziale
Non a caso nell'ultimo nell'ultima grida governativa come è stato sottolineato anche stamattina
è stato esaltato
Il
Ruolo di questo settori
Naturalmente ci sono anche dei problemi diversi sono i servizi ai cittadini servizi alle imprese di servizi pubblici in senso stretto tradizionale ci sono se vogliamo riferimento geografico ma non solo i servizi pubblici locali
Rispetto al tema evidentemente la parola più ricorrente una prova dibattito stamattina liberalizzazione concorrenza privatizzazioni perché perché il settore dei servizi tradizionalmente almeno per una grande fetta
Ingessato
Occupato da mille lacci e lacciuoli
Forse troppi e di questo se ne stanno accorgendo per primi cittadini che di fronte a dei piccoli fenomeni di deregulation come si dice liberalizzazione cominciano ad apprezzare gli affetti concreti
Penso per esempio le tariffe del Tevere
Alle bollette del telefono che sono certamente più legge
Rispetto a qualche anno fa ma sono ancora troppo pesante rispetto allo scenario largo dall'Europa e questo naturalmente significa un costo significa che la FIAT per telefonare pagamenti usa la forza significa che per fare un fax da Torino a a Stoccarda si paga di più che da Stoccarda attori il che lascia pensare
Personalmente ho vissuto la mia vita attive norme un gran parte della mia vita dire ai miei figli no non chiamare tu chiamo io perché parlo di
Quindi per quanto riguarda i servizi pubblici certamente c'è un problema sotto gli occhi
è un settore tradizionalmente protetto
Non solo verso l'estero ma anche al suo interno
è un settore dove c'è un equivoco di fondo è meglio che ci parliamo chiaro
L'equivoco di fondo è che il servizio pubblico debba essere un monopolio
E non si capisce perché
Non solo ma debba essere pubblico
Naturalmente questo non significa disconoscere che ci sono alcune situazioni di monopolio naturale e proprio perché naturali non si possono rimuovere molto facilmente penso ai binari del tre
Professor Dematté non ha fatto ricorda
Binari del treno in un Paese come l'Italia certamente con dei problemi ambientali
E tanti altri problemi non si possono riprodurre tante linee tre
Quindi è chiaro che lì c'è un problema di
Impossibilità di riproduzione per concorrente della stessa linea ferroviaria però e possibile un minimo di articolazione nel servizio ferroviario su quella rete
Ed è questo che sia la comunità europea sia il governo che dura
L'Autorità della concorrenza stanno sollecitando a realizzato
Naturalmente in un Paese come l'Italia dove lo Stato è presente
Nell'assetto del mercato in maniera massiccia nelle imprese e fa l'imprenditore ma fa al tempo stesso regolatore la situazione certamente diversa più grave che in nella media dei Paesi europei
Forse gli unici Paesi che ormai si stanno vicino come
Scenario complessivo sono la Francia e la Germania sono dei pessimi esempi che purtroppo vedo citati evocati troppo spesso ci ma l'ha fatto anche la Francia
è il peggiore seggio possibile dal punto di vista della liberalizzazione del mercato per esempio quale si torce elettriche
Per esempio l'elettricità
Per esempio l'imposta imprese insomma tutti i servizi pubblici sostanzialmente anche le telecomunicazioni
Cioè andiamo sempre a cercare gli esempi grigio Francia e Germania Emmanuel segreti migliori per esempio
E riserve con riunioni e unito per esempio l'Olanda ai piccoli paesi
Da questo punto di vista vorrei fare una piccola una breve considerazione un piccolo flash
Si parla tanto di
Principio di sussidiarietà
Nel senso di una maggiore autonomia e responsabilità anche dei paesi membri rispetto
Agli indirizzi perché si decidano a livello comunitario
Come al solito noi siamo un popolo di furbi
Perché quando si fa una direttiva per esempio senza voler fare nomi e cognomi per la liberalizzazione del se nel caso pure l'elettricità oppure delle Poste
Che cosa succede che la comunità è oggi tentata fare delle direttive a maglie larghe
Perché perché c'è il principio di sussidiarietà che impone una maggiore responsabilità
Agli stati membri per realizzare determinati obiettivi
E quindi queste direttive a maglie larghe possono anche che sono diritto derivato che ci hanno il loro punto di riferimento nel trattato come una nostra legge nella Costituzione
Che cosa succede che i Paesi per da definizione furbacchioni
Si incidono si intrufolano in queste maglie larghe approfittano di queste maglie larghe
E fanno di queste direttive il grande Vangelo senza di ricordarsi che dietro queste direttive ci sono i principi fondamentali cui queste direttive si ispirano e di cui sono applicazioni cioè le norme del Trattato ripeto è come se uno approfittasse di una legge che ha delle maglie larghe ma si dimenticasse che c'è un principio di eguaglianza nella costituzione tutto sommato è un principio per rimanere in tema della libera iniziativa attiva il risultato qual è un effetto perverso un risultato perverso della trasposizione di queste direttive nel contesto italiano
Cioè ogni direttiva proprio perché a maglie larghe proprio perché vale per quindici Paesi deve essere poi uomo introdotta nel sistema e deve essere modellata sono l'esigenza le caratteristiche di quel sistema
La liberalizzazione dell'energia elettrica in un Paese come il nostro per esempio avrebbe potuto privilegiare un po'di più le piccole e medie imprese che sono la caratteristica principale del nostro Paese situazione che non si riproduce in altri Paesi
La posta che è successo sono stati dei criteri appunto quelle maglie larghe il risultato qual è stato in Italia quasi ridicolo non lo voglio nemmeno ripete retro cioè l'aumento del monopolio
Per una direttiva di liberalizzazione
Cioè è un fenomeno questo che va sottolineato va stigmatizzato perché non si deve approfittare di un principio molto pratico me come quello della sussidiarietà per inserire nuovi lacci e non risarcitori
Nella trasposizione di direttive
Paradossalmente di liberalizzazione
Per quanto riguarda gli altri servizi evidentemente il problema è altrettanto importante
E in particolare per sempre mi riferisco sempre per non fare
Per fare degli esempi concreti alle libere professioni professionisti è stato evocato quattro
Noi abbiamo quando si tratta di operazioni di una certa consistenza certo significato economico oltre che tecnico e giuridico poi vedete non vedrete mai Brambilla bianchi rossi e Ciccillo Esposito no voi vedete Smith & Wesson colto questi sono i nomi che voi vedete circolare come supporto professionali alle ma perché forse che Smith & Wesson sono sono migliori di Brambilla risorse Prodi Esposito e compagni certamente no sono meno organizzati e da questo punto di vista trincerarsi dietro anziché protezione
E sbaglia significa perdere sette
Quando giustamente si era iniziata la strada verso la società
Dei professionisti esso Società forse un termine è un termine che può anche non piacere
Ma innanzitutto non è imposto
Il modello societario ma dietro l'espressione modello societario c'è semplicemente l'esigenza di organizzare una certa professione e anche più professioni insieme in modo da dare la possibilità di imprenditori di Treviso di non fare il giro delle sette chiese mandare in una chiesa
è chiedere il supporto necessario per fare la sua brava operazione di finanza di diritto e di economia di politica industriale
Questo cela dietro l'idea di introdurre nel mercante italiano in particolare nel settore dei servizi un'idea più moderna di organizzazione del proprio lavoro che è successo che molti dei professionisti si sono sentiti quasi offesi
E quindi stanno facendo una resistenza da pazzi contro questa idea è un'innovazione
Potrò sbagliare ma vedo che sono in buonissima compagnia molto importante
Per quanto riguarda i servizi locali anche qui un breve Fleurs
Molto si è lavorato sulla liberalizzazione
Diciamo sulla tutela della concorrenza come valore che ormai è stato scelto a torto o a ragione è stato scelto dal nostro legislatore non solo dal nostro legislatore ma in linea con le scelte che sono state fatte a Bruxelles
Benissimo tutto questo a livello nazionale
Che di che cosa ci stiamo accorgendo che mentre predicava amo in una la ad una platea nazionale
Poi a livello locale non sentivano perché forse l'ambiente era acusticamente imperfetto per cui a livello locale questi messaggi non sono arrivati o comunque non sono ancora attiva risultato
Le resistenze appena vinte a livello centrale si riproducono a livello locale
Non è solo colpa evidentemente delle istituzioni locali e su questo siamo più o meno d'accordo tutti quanti anche a livello centrale
C'è l'ombra di queste resistenze vocale il progetto di cui parlava Franco Bassanini prima che un progetto pregevolissimo
Andrebbe forse ancora porti toccato nonostante il suo entusiasmo
Io lo capisco Bassanini è uno dei pochi rivoluzionari del nostro sistema
Ha fatto fare a al nostro apparato amministrativo dei passi da gigante per lo meno nelle intenzioni poi nell'attuazione pratica forse aspetteremo ancora qualche prodiani
Però voglio dire c'è una un tentativo pregevolissimo apprezzabilissimo
Ecco forse nei servizi locali ci vorrebbe una mano più ferma
Nel senso di tradurre anche a livello locale quei passaggi quei traguardi che sono stati raggiunti a livello nazionale ci sono ancora troppe
Vecchie abitudini del Progetto adesso non mi ricordo che numero ma insomma il progetto sui servizi pubblici locali e addirittura in qualche punto sembra invertito
L'ordine
Fra
Liberalizzazione che vuol dire appalti
Ad evidenza pubblica vuol dire gare
E invece affidamenti diretti magari per un millennio questo evidentemente tradisce
Lo spirito di riforma
E non fa bene ai alle istituzioni locali che invece avrebbero bisogno di una maggiore apertura non è vero che il pubblico non può competere è vero esattamente il contrario
Voi vedete per esempio li le le le aziende le aziende locali francesi sono pubbliche e vengono a comprare da noi vengono a perché hanno la testa dell'imprenditore da noi pubblico e privato l'imprenditore pubblico non hanno ancora la testa dell'imprenditore con tutto il rispetto per
Per le imprese
Quindi voglio dire anche da questo punto di vista io non drammatizzerei troppo pubblico e privato è una dicotomia che dovrebbe scomparire perché entrambi dovrebbero avere a cura gli interessi dell'azienda che hanno la responsabilità di dire
E quindi anche il pubblico può benissimo entrare nel mercato comprare e vendere come fa in privato e aree dei profitti ma perché no
Ma dove sta scritto che chi porta le lettere deve perdere basta
Non sta scritto da nessuna parte
Se lo fa il privato lo fa a costi minori e guadagnandoci sopra tant'è vero che il pubblico gli fa fare sul banco sottobanco quello che lui dovrebbe fare ma non fa perché accosti
Eccessivo
è un paradosso è un effetto perverso aiuta a capire come certi servizi
Lasciamoli anche al pubblico ma purché pubblico li faccia con la mentalità dell'imprenditore priva
Adesso
Un'ultima per chiudere
Riflessione l'anno venturo sarà l'anno dell'Italia sotto agli occhi dell'OCSE quanto a regolazione servizi eccetera
Naturalmente queste organizzazioni internazionali che sono vanno per la maggiore sembrano
Cose stellari in fin dei conti
Non dei degli metodi di misurazione dell'uomo del cittadino molto elementare
Se domanda non francese come va un servizio pubblico ma posta un gas elettricità e il francese dice ma queste francese e quindi va
Se viene in Italia stanno venendo stanno già cominciando a serpeggiare delle strade domandano come in altri servizi pubblici
Sistema anche dei servizi di dati il cittadino normale sponda peggio di così non potrebbero andare risultato quale sarà ancora una volta una classifica che ebbe Napoli in serie B elitaria inserirsi
Scusate se io ho fatto perdere un po'di tempo spero non dei partiti
Grazie Pesaro terra estrema chiarezza di questo contributo vedevo se poi ci sarà modo di così di approfondirne alcuni aspetti io vorrei pregare però di intervenire adesso nostri vedo seduto in prima fila che l'ingegner Umberto Di Capua che
Presidente e amministratore delegato di una importante multinazionale la abili e che si occupa appunto di servizi all'impresa che fanno servizio prego
Il gruppo che rappresento appunto la pipì che si occupa di operare nel settore dei servizi di energia elettrica di ambiente
I trasporti infrastrutture di trasporti è opera sull'orizzonte a trecentosessanta gradi perché è presente realmente gli in centocinquanta paesi nel mondo
Quindi come tale e gode se posso dire di un osservatorio privilegiato in quanto essendo un forte operatore del Paese in quanto ma in Italia abbiamo circa tredici mila persone che operano attivamente nel settore però anche la possibilità di confrontare della realtà differenti
Su scala internazionale siamo ovviamente estremamente interessati ai progetti di liberalizzazione e di privatizzazione così consigliabile stando in particolare a quelli che riguardano l'energia elettrica ed in particolare quelli che riguardano ingenerare il tessuto dall'ambiente
E ci stiamo trasformando anche dal punto di vista degli operatori da fornitori di prodotti e di servizi a gestori o a parte dei gestori perché il mercato richiede attraverso il meccanismo che aveva citato prima questo de Mattei
Per la disponibilità di finanza per realizzare finanziamento di progetti che ci si impegni che ci si improvvisi precisi diventi gestori di progetti particolari
Provvisoriamente siamo in una situazione abbastanza singolare perché e professor Tesauro la citato questo aspetto della liberalizzazione differente che si produce nei diversi paesi e io vorrei portare una testimonianza molto specifica questo livello ritiriamo per esempio un'Europa nella quale c'è un'Inghilterra che ha proceduto con processo di liberalizzazione molto spinti c'è una Francia che è fatta fatto esattamente il contrario
E tutte e due i casi le cose hanno funzionato però molto bene
Perché in entrambi i casi io credo che ci sia un tessuto amministrativo sociale
Particolarmente intenso e praticamente efficiente che è riuscito effettivamente a giustificare i due modelli modello di privatizzazione spinte del modello di privatizzazione solo hanno di liberalizzazione solo annunciata ma non realizzata in maniera efficace
E vi posso per esempio assicurare che riuscire a vendere
Un'apparecchiatura un progetta un prodotto a in in in in Francia a alle beffe non è cosa facile se non sia degli operatori francesi perché polvere rispetto fondamentale formale delle regole estremamente difficile riuscire ad essere dei fornitori di questo sistema
Perché di fatto è stato introdotto un protezionismo sul campo e porre in in nel rispetto della forma della liberalizzazione riesce tuttavia a rendere possibile questa spinta noi in Italia siamo una situazione esattamente contraria perché non abbiamo lanciato la liberalizzazione alla inglese
Non abbiamo accettato la conseguenza complete di tutto questo abbiamo accettato il principio alla liberalizzazione però il principio che viene frenato da una serie di meccanismi che sono regole poco precise che sono regole poco chiare e poco definite poco enunciate e che non danno la possibilità di riferimenti certi riferimenti certi che poi sono quelli che determinano per esempio rallentamenti degli investimenti e quindi riflessi sulla struttura dell'industriale
La quale inattesa di progetti che non si realizzano mai e che in in un meccanismo che è fortemente condizionato come quello del nostro Paese
Siete processione autorizzativi che debbono portare ad autorizzazioni un grande progetto industriale e che rende praticamente impossibile a realizzare un progetto industriale nei termini economici e temporali che sarebbe giustificato
Ora un abbiamo di fronte a noi questo progetto che recepito dal decreto Bersani delle reti di distribuzione i cittadini
Redistribuzione cittadine tipicamente nelle città tipo Roma tipo Milano tipo Torino dove convivono l'ENEL insieme con le società di distribuzione locali prevedono che ci debba essere un unico gestore questo unico gestore dovrebbe ovviamente utilizzare tutte le sinergie possibili riguardanti le reti
E dovrebbe ragionevolmente consentire un servizio migliore per il cittadino e quindi una migliore sinergia e quindi vantaggi tangibili per il consumatore
Tutto ciò naturalmente avviene solo se le regole vengono fissate in maniera molto chiara se si stabilisce una tempistica molto precisa a valle a o a supporto di questa iniziativa è sita la possibilità alle imprese
Di realizzare gli investimenti necessari per consentire tutti quei miglioramenti tecnologici di qualità di flessibilità che sono il presupposto per la realizzazione di un progetto del genere
Un altro aspetto è quello che riguarda ad esempio la qualità del servizio
è stata recepita anche dall'autorità da Lalli concetto della qualità di servizio soprattutto la distribuzione elettrica in quanto elemento di determinazione della tariffa ora la qualità del servizio e l'elemento conseguenza determinazione della tariffa e un meccanismo nuovo che comporterà inevitabilmente si è applicato una serie di condizioni nuove che si vanno a manifestare sul mercato perché si produca anzi dovrebbero protetto terra
Individuare una serie di nuove figure professionali
Quelle che debbono regolamentare la misura della qualità oppure quelle che devono regolamentare il costo della non qualità
In maniera da poter la precarietà tariffa in maniera proporzionale sono una serie di figure professionali che si ispirano al fatto che se si adotta questo meccanismo con il necessario impegno economiche con la necessaria diciamo intensità
Si possono produrre nel mercato una serie di combinazioni nuove da cui si potrebbe trarre appunto un'attività di servizio ulteriore e di grande e di grande opportunità
Un altro aspetto che vorrei citare che non ha mai non lo dico citato stamattina è quello della commercio elettronico influenza che internet e il commercio elettronico avranno sulla società dei servizi sarà enorme
Sono un po'sorpreso per la verità che non se ne sia parlato stamane che non sia emerso questo aspetto come sarebbe doveroso che emergesse
Noi in Italia credo che stiamo facendo molto poco sotto questo profilo sia dal punto di vista dalla formazione scolastica sia dal punto di vista dell'impegno alla utilizzazione di questo strumento
Ma nei paesi nei quali questo strumento viene largamente utilizzato si stanno modificando completamente di modi di vivere ed alcune figure professionali tipicamente
Le figure professionali che operano ad esempio nel servizio
Della distribuzione dalla distribuzione commerciale penso al video automobilistico il quale si trova confrontato con la proponente di internet di fronte alla quale ciascuno di noi può comprare una vettura senza queste estenuanti trattative che ci legano
Per andare a definire quale modello al quale presso la quale condizione
E che ci dà la possibilità di arrivare direttamente al prezzo finale senza passare attraverso tutto questo meccanismo questo meccanismo però è molto importante perché sta comportando delle trasformazioni profonde della società di servizio
Io credo che tutto ciò si debba ispirarci debba ispirare come sistema
Considerare che il futuro passa attraverso il meccanismo della flessibilità sono delle configurazioni totalmente nuove che si vanno producendo e mi intristisce un po'devo dire vedere il il rituale antico con il quale per esempio è stato ricontattato il sistema del del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici recentemente come se tutte queste cose che stanno accadendo in giro per il mondo non ci non ci riguardassero e non fossero parte di un mondo che si sta trasformando e che sta trasformando soprattutto la società di servizi che a supporto del sistema
E dove andrebbe fatta una riflessione molto più intensa su questo piano
Grazie a lei
Presidente il K allora brevemente se ci sono degli spunti venuti dalla conversazione quindi vuole approfittare ho sentito più di facciata e le obiezioni la presidente Grassi
Non mi riesce molto difficile polemizzare con la dottoressa Grassi perché il modo così cortese di porgere le cose scritte però dottoressa
A lei hanno dato in mano un buon risultato di un pericoloso esperimento genetico una cosa mezzo Gatto mezzo Cannitello
Io la capisco perfettamente che lei gli voglia bene però non può pretendere di portare una mostra nel canina ne fece
Ed è questa singolare creatura dell'incubatrice Felisa l orrore vogliono uccidere nessuno che non mangio più neanche carne quindi saprà e perché ho detto questo e gli ultimi dati che sono usciti sulla crescita occupazionale del novantotto voi ricorderete tutti io sono state riportate con molto risalto imprese diventava duecentottantaquattro mila persone se non vado errato di saldo positivo
E c'abbiamo dato un po'un'occhiata toccanti da questa manna dei lavori socialmente utili o di amenità di questo tipo in ben tante
Da qualche amministrazione comunale provinciale o regionale o dallo Stato sono stati trecento mila novantotto quindi se il se chiamiamo lavoro questi per me è stata una sorpresa vedere questa crescita perché io vedo che cosa significa oggi
Fare attività produttive io vedo insomma quando si dice che dal novantacinque noi non vendiamo più i prezzi di vendita e vuol dire una straordinaria attenzione alla passano il punto di pareggio che è una cosa molto bella che Claudio Dematté lo spirito ci potrebbero spiegare Perrotta a casa mia vuol dire licenziare lascia la casa gente fare da stesso comitati proprio stesso numero di pezzi con meno personale
E e allora questi duecentottanta quattro mila come il Centro studi c'ha dato un'occhiata
Non possiamo dire che non sia anche il risultato di quei piccoli spiragli di flessibilità che sono aperte raggiunto cento mila persone che hanno avuto in dono una cosetta di questo tipo di due mesi tre metri sempre
De diceva Umberto il capo prima noi stiamo ragionando intorno a cose che sono le le diciamo un tentativo generoso di coniugare la parola capitalismo all'italiano che europea il capitalismo è lontano i miei hanno partecipato pochi mesi fa a una gara su internet
Una grande multinazionale americana ha messo in impegni ha fatto un'asta di tutto il fabbisogno mondiale di un particolare venti minuti su internet c'eravamo in trecento in giro per il mondo
In venti minuti sono stati aggiudicati tutti i lotti gestiti questa asterrà gestita da una società inglese
Il risultato era che il prezzo più alto a cui è stato giudicato qualcuno di questi lotti era il dieci per cento sotto nei costi variabili
Quando fanno gli appalti per le pulizie in questo mondo signora io non conosco nessun imprenditore sano di mente che assumerebbe mai
Un lavoratore socialmente utile che sia stato lavoratore socialmente utile per più di quindici giorni se non ha in cambio l'appalto delle pulizie del comune irrisori psico
Presidente grazie
Trenta denari tenacemente sei sette
Allora io escludo che ne duecentottanta mila nuovi posti in più o indicati dall'Istat ci siano trecento mila LSU cioè lo escludo ve Giuliani lo spiegherà ma quelli che stanno in LSU non è lavoro io non parlo di quello io parlo della gente
Che dai lavori socialmente inutili è passata a fare un'altra cosa ho visto prima in sala non so se c'è ancora il presidente della Roma Multiservizi eccolo eccolo laggiù stiamo parlando quanti sono mille cinquanta quanti sono
Mille duecento mille duecento persone che lavorano a libro paga pagano le imprese l'INAIL pagano le tasse e tutto il resto
Sarebbe noioso cioè cambieremo la natura di questa conversazione si io gli ho fatto fare un'analisi di quanto sono i costi per lo Stato diciamo per le persone io parlo solo di quelle che vanno al lavoro è non per quelli che seminano a fare gli LSU
A me interessa solo quelli che riusciamo a togliere da un mondo e portare a un altro fondo e ricordo che quel mondo limbo degli LSU in precedenza era un altro inferno era casse integrazioni a casa a casa quindi l'assegno ricevevano queste persone bene o male ora lavora
Prestano una la la villa comunale da cui escono davvero
Presidente Dematté forse lei può dire il discorso le l'attività che hanno fatto e che stiamo insieme facendo per persone in LSU italiano da geometri insomma quindi geometriche laureati perché ci sono anche questi
Per me la Protezione civile e quello che è stato fatto per la rilevazione del rischio sismico
E che sono stati tutte utilizzati per la Protezione civile e che oggi stanno stanno facendo mi sembra apprendistato non so ancora formazione
Per farlo per le Ferrovie dello Stato qui non è cioè noi dobbiamo smontare questo pregiudizio cioè un giudizio che ha fatto senza imparare abbellire esattamente le cose che questa gente non fa niente io non lo so se nessun assumerebbe un LSU se non ha la certezza dell'appalto io però posso dire come che ci sono imprese private c'è un'impresa in Basilicata e sempre su centoquattro persone
E niente in cambio quest'impresa privata a calzature s'è preso centoquattro persone perché venivamo da testi ne è stato relativamente semplice di qualificarmi appare la tovaglia che stanno facendo
Quindi non quello che voglio dire l'occupabilità di queste persone è una realtà l'occupabilità l'occupazione nata noi lavoriamo per diciamo dare più impianti e più corpo acquista occupabilità
Io ne ho finito cioè non non non di quanto non è figuriamoci se mi innamoro di questa cosa
Io peraltro di mestiere fare pure l'avvocato cioè torno praticamente a fare l'avvocato cioè non è non è questo il punto non stava lì
Però è uno sforzo forte ed è un impegno in questo senso dico insomma non voglio fare perché la mozione degli affetti che rispetta centotrenta centoquaranta mila persone
Che un posto la vera questa gente che viene da un box dall'auto posta la Magneti Marelli cioè non è gente che stava sotto i polli i ponti che non ha mai voluto fare niente
Non è così qualche cosa nel fiume Sarno per prima nel gruppo IRI fin termini più i tetti da Fintecna cioè e gente che aveva una professionalità e anche forte
E poi la situazione guardo bene dal dire che il mercato deve essere rigidità che se non ci sono più le condizioni nell'antinebbia lavoro devono stare al lavoro
Prima si è passati dall'agricoltura all'industria oggi in parte si passa speriamo dall'agricoltura e servizi
Ma le barriere all'ingresso non è che vanno fatte non è che possiamo dire ci sono centoquaranta mila persone facciamo pulizia etnica ecco questo mi sembra francamente un po'forte
Lo sapevate
Io non vorrei entrare questa dibattito anche se chiamato in causa perché uno delle due dei due diciamo riuscito
Credo posso dire solo una cosa credo che vi sia un problema serio in questo Paese
Che non è semplicemente Lazio occupazione ma il fatto che un numero consistente di persone in particolare nel Mezzogiorno rimane fuori dal lavoro per un tempo talmente lungo da rischiare avvicinarlo persone senza totale e perpetua
Il grande problema e quindi in questo senso il ragionamento sull'avori socialmente inutili dovrebbe diciamo essere fra guardato con attenzione diciamo perché il grande problema non è semplicemente che rimane senza stipendio oggi come oggi si impara soltanto lavorando soltanto continuando a lavorare
Se la gente sta fuori dal lavoro in effetti finisce che superata una certa età non è più recuperabili in assoluto e in questo senso credo che vigesse prima decise prima
Che nessun imprenditore assume uno che è stato troppo lungo in un lavoro socialmente utile sei lavoro socialmente utile semplicemente un sussidio di disoccupazione camuffato
Degli esperimenti che sono fatti alcuni esperimenti stati fatti credo che rientrino in questa volontà di mantenere in allenamento i lavoratori
Inattesa che passi dopo inoccupazione effettive quel senso credo che sia utile però io non l'ho preso chiesto la parola un momento soltanto per
Concordare e spiegare però perché concordo su una la posizione della posso Tesauro sul Lost mitizzare il problema
Privato pubblico
La o dissi a un effettivo reggimenti concorrenza e la ove vi sia dovere di quadratura dei conti dovere di quadratura dei conti
Pubblico privato considerò una categoria ideologica non una categoria sostanziale
E giustamente accennato diciamo sottesa Oro che ci sono in Germania in Svezia Danimarca in Francia delle straordinarie imprese pubbliche che operano con spirito imprenditoriale
Occorre domandarsi perché operano passi decreto reale pur non essendo pubbliche e allora si ritrova che ovvie o sono inseriti in un meccanismo di concorrenza o non sono inserite in un meccanismo di concorrenza quella propria ventenni usuali
Ma vi sono degli interlocutori porti che costruiscono meccanismo di disciplina che vale nel caso francese mancano mancese il governo francese è stata in grado di resistere a richieste ad esempio delle organizzazioni sindacali di prese pubbliche
So portando scioperi dimessi dimessi e poi è pertanto riuscendo a mantenere un livello dei costi compatibile con quelli che si avrebbero in condizioni di concorrenza governo quel governo francese è talmente forte da andare a fare contratti di servizio sono autentici contratti servizio è un compratore e al compratore duro può nei confronti delle proprie imprese
Dove che non funziona il meccanismo dov'è che si produce la somma degli effetti negativi
E la ove vi è una situazione di monopolio a gestione pubblica senza vincoli di bilancio
E dove per di più c'è uno stato debole che non è in grado da contrapporsi
Al interessi organizzati che tendono ad estrarre da quel monopolio il massimo di benefici intere individuali o di categorie organizzate rispetto invece ai danni alla collettività complessiva per tale il problema vero per questa ragione
E quindi facendo un'analisi della situazione del nostro apparato chiamavano di governo io ritengo che in Italia bisognerà procedere sul modello inglese perché diciamo non abbiamo diciamo lo stesso equivalente del governo tedesco l'attesa equivalente dal governo francese
Procedutosi pietra d'accordo su quest'ultima affermazione perso Dematté
Ma se per mo'se l'affermazione sul modello inglese vale in generale sono tratte dall'
Un modello che ha dimostrato di funzionare in generale molto bene anche se all'interno di condizioni che qui in Italia non esistono quindi il primo punto che vorrei sottolineare che non possiamo aspettarci gli stessi risultati in condizioni diverse le governo inglese per quanto riguarda le privatizzazioni le ha fatte senza particolari recante attraverso offerte pubbliche di vendita senza chiedersi a che andavano a finire in mano in prese
Intanto è che le imprese privatizzate in Gran Bretagna sono essenzialmente in mano a cittadini britannici ma non è tanto questo che conta ma soprattutto sono in mano a investitori di lungo termine che assicurano lo sviluppo e la stabili ita delle imprese parlo di fondi pensioni società di assicurazione lo stesso risultato non si poteva ottenere in Francia e i francesi hanno seguito una via diversa un risultato del genere non si terrà mai in Italia dove gli investitori di lungo tre quindi non ci sono se poi l'affermazione la vogliamo collegare al settore specifico scusa classica spaccarlo della tua azienda B nelle Ferrovie
Non mi sembra che si possa dire che gli inglesi hanno fatto così bene e io non mi non mi voglio arrogare la capacità di esprimere un giudizio riporto quanto scrive l'Economist la scorsa settimana scorsa e certo l'Economist non può essere considerato un settimanale sfavorevole alle privatizzazioni ne traccia un bilancio testimone dicendo che l'affidabilità dei servizi è crollata la manutenzione non viene più fatta in le compagnie non hanno int. resse a investire il sistema di ripartizione del dei danni per esempio causati dai ritardi crea degli scompensi per cui adesso sintetizzo molto chi ci perde è sempre l'utente l'unica cosa può è venuta fuori da queste privatizzazioni sono enormi profitti per le compagnie che vi operano ma con uno scadimento del servizio addirittura una riduzione della possibilità di utilizzare il servizio e quindi del trasporto ferroviario e cito l'ultima chicca alcune privatizzazioni sono state fatte così male che gli ex dirigenti delle società che hanno partecipato all'emergere buy out eccetera ne hanno tratto dei profitti incredibili l'Economist cita il caso di un gruppo di Vieri ti che investendo trecento mila sterline pochi mesi dopo ricavato ottantaquattro milioni di sterline dalla privatizzazione e successiva rivendita dalla propria società allora questo mi pare che sia la dimostrazione da un lato che dove non c'
è veramente il mercato non ci si può sempre aspettare insuccesso nel nella regolazione cioè il mercato quando c'è veramente funziona e non da tregua e esige la competitività laddove il mercato per sua natura non ce lo ricorda il presidente Tesauro non c'è nelle ferrovie la regolazione può avere successo e può non avere successo perché si si compiano degli errori come umano quindi allora concludo anche dicendo che laddove non c'è il mercato
Non è detto che si abbiano sempre gli stessi risultati di mercato questo con riferimento alla questione pubblico-privato è verissimo che non è detto che il pubblico non possa gestire con la mente del privato
Solo che il privato è obbligato a gestire in quel modo lì perché se è veramente privato e e tanto meglio se è contendibile non appena si allontana da quella gestione a parte che non ne ha la convenienza ma viene immediatamente sanzionato dal mercato
Attraverso una scalata ostile laddove invece l'imprenditore e pubblico bisogna sperare che la sua testa funzioni come quella di un privato ma questo non è garantito e è un esempio ce lo citava prima ingegner Di Capua
Provate a vendere qualcosa a un'impresa francese che apparentemente si comporta da privato e vedete se ci riuscite se non avete la spinta del ministero Francesco Sauro
Allora fino a poco tempo fa dicevamo come si arrivò alla fine del secolo e se ci siamo arrivati ecco se lei dovesse proiettarsi di qui a dieci anni come saremo rispetto di cui abbiamo sentito insomma drop successo di tutti sono gli esempi migliori esempi peggiori noi siamo molto indietro siamo ancora in grado di forse di non sbagliare certe cose qualche cosa che l'avvio al Baja penso
Ma
Ritengono senza volere ridurre naturalmente i valori in cui si è tanto parlato stamattina a poca cosa ma anche proprio che
è saltato nella consistenza e le potenzialità e le ore di idee di concorrenza di liberalizzazione bisognerebbe
A fare un uso
Moderato e comunque un uso conforme compatibile con le condizioni del malato vigna piccole o grandi dosi non ha importanza purché seguendo la ricetta di un medico attento e avvertiti
Quindi adesso e il Presidente lo scrittore citava giustamente il caso
Del Regno Unito
Regno Unito ha avuto una una stagione di liberalizzazione forsennata e tutto sommato Rocco
Complessivamente con dei risultati buoni però avuto anche degli effetti perversi in alcuni settori
Quindi voglio dire dipende dal contesto nazionale dal dal tessuto economico industriale del Paese non si può fare una una regola che è valida per tutti per quanto riguarda l'Italia molti Progrès sì sono stati fatti ripeto le telecomunicazioni sono un esempio emblematico sia pure con qualche Zoppia derivante dall'inversione fra privatizzazione e liberalizzazione comunque un settore che ha del un tasso soddisfacente di apertura alle regole del mercato in Italia quello che bisogna imparare e che con le regole certamente si possono mettere dei paletti al funzionamento del mercato
Ma non si può trovare con una regola l'equilibrio tra domanda e offerta questo è proprio sbagliato mi riferisco per esempio alla recente riforma sanitaria
Non tutto si riesce a fare con le regole con le regole se però le regole del mercato le leggi del mercato quelle non le può fare che il mercato queste mi pare evidente e quindi ella che l'Italia deve anch'
Ora forse imparare qualche cosa anche col rischio di fare delle delle cadute ogni tanto
Però è certo che c'è ancora molto cammino da percorrere italiane
è un paese non si può pretendere che tutti facciano i cento metri in dieci secondi l'Italia un Paese che mi deve fare in dodici in tredici
E se li fa troppo presto probabilmente riesce anche a capire
Allora grazie prostitute Sauro grazie alla Fise per aver animato con il suo primo rapporto un dibattito di questo interesse e grazie a voi tutti