"La prevenzione e la soluzione dei conflitti. Soggetti e strumenti vecchi e nuovi" tavola rotonda organizzata da Movimondo nell'ambito del "Corso di formazione per operatori in attività di difesa dei diritti umani, prevenzione dei conflitti e aiuti d'emergenza" presso il Salone Movimondo, in Piazza Albania, 10

Lascio la parola Giuseppe che banche è il presidente di Morimondo che è uno dei
Lei protagonisti della formulazione approvazione della legge attuale sulla cooperazione allo sviluppo e a lei che gli presentai sei ospiti prevalenza che ne ben Marco Coretti Antalya Marchesi già li conoscevo
Tale
E ci saranno dei momenti per questa fatta dal re
Presidenza
Adesso al colonnello magari
Processi assente
Ordinanza
Buon pomeriggio a tutti io in primo luogo direi questo ho visto che ci sono state questi
Sedute degli gruppi di lavoro
Proporrei che dopo una prima breve tornata di interventi vi sia proprio a molti contributo anche per un secondo confronto successivo il tempo per
Chi è incaricato per ogni gruppo di riferire brevemente ecco direi
Nell'ordine dei cinque minuti in modo che il lavoro che già avete fatto diventi già parte integrante dei lavori del del del corso e anche del pomeriggio di oggi la seconda
Consecutiva seconda comunicazione preventiva riguarda invece
Alcune assenze
Quella di Staffan De Mistura che tutti voi conoscete direttore del centro informazioni Nazioni Unite per l'Italia
Il quale è stato nominato proprio due giorni fa
Responsabile del coordinamento delle agenzie delazioni te per l'aiuto ai profughi del Kosovo e quindi si è recato immediatamente sul posto proprio per i suoi impegni anche di carattere e di direzione e per operativi
E poi invece
Mi corre l'obbligo di giustificare ci ha mandato anche un messaggio il sottosegretario agli affari esteri Umberto Ranieri il quale
Purtroppo è stato proprio per le ore quindici convocato insieme al ministro Dini per riferire al Senato sulla crisi in Kosovo quindi e la decisione è stata presa nella giornata di ieri
Anzi nella serata di ieri fino a ieri pomeriggio la sua presenza era confermata
Mi dispiace particolarmente per queste due assenze perché non c'è bisogno di spendere molte parole su Staffan De Mistura ma credo che sia universalmente riconosciuto fra i protagonisti più tenaci più intelligenti
Del sul fronte anche su fronti molto molto complessi di battaglia per l'affermazione e la difesa dei diritti umani proprio nelle zone più impegnative del globo
E mi dispiace anche per Ranieri perché avevamo con lui l'occasione di discutere innanzitutto essendo lui il responsabile per il Ministero degli Affari Esteri
Della questione più ravvicinata sotto il profilo politico non soltanto politico e cioè che la crisi nei Balcani
E anche perché a me interessava molto oggi ancora a cornice
Del degli approfondimenti che poi nei prossimi giorni saranno di carattere più specifico e specialistico mi ci tenevo molto a
Come dire a provocarlo e ad avere un confronto sulla
Rapporto fra difese affermazione dei diritti umani e politica estera e la moderna politica estera
Cioè per dire
Quel che mi interessava sottoporgli
Se questa politica essere destra debba avere a che vedere unicamente con interessi regionali io interessi nazionali e secondo me questa prospettiva
Nel lungo termine non è una prospettiva sostenibile o se invece e in che modo la politica estera possano essere ancorata alla morale all'etica alla dignità della persona
Tema difficile e complesso ma senza il quale non c'è multa prospettiva per la convivenza internazionale
Io farò una breve introduzione dicendo vi
Cercando di evitare i temi di carattere più generale
Invece dicendo vi del punto di vista che Morimondo a maturato
Essendosi trovata ad operare e a testimoniare in realtà percorse da conflitti ed alle loro conseguenze che come è stato sottolineato questa mattina dal ministro Petrone
Riguardano prevale prevalentemente civili fra i civili in generale le persone più vulnerabili più deboli
Debbo dire che la testimonianza nostra è una testimonianza piuttosto
Tra virgolette interessante dell'evoluzione della situazione internazionale perché noi non siamo nati
Come una organizzazione non governativa impegnata nell'emergenza o impegnata nell'umanitario
Siamo stati portati in qualche misura costretti a ad occuparci a impegnarci su questi terreni proprio perché l'evoluzione al di là delle speranze che tutti nutrivamo alcuni anni fa in particolare sulla fine degli anni ottanta l'evoluzione della situazione internazionale in molti casi
Si è svolta verso il peggio
Per dire non eravamo presenti in realtà come l'Angola come il Mozambico come il Centro America eravamo presenti con una prospettiva di costruzione di progetti di sviluppo di medio e lungo termine
E abbiamo dovuto
Come dire riorientare non perder la nostra natura ma Ricordi & darci anche per affrontare collegare le situazioni di emergenza in alcuni casi acutissima con quella che era la nostra ispirazione di fondo e quindi io
Vorrei dire che da questa riconversione completamento del nostro modo di essere sono venute sono venute alcune
Lezioni alcune esperienze alcuni titoli che io vorrei mettere in fila
E e abbiamo
Acquisito diciamo questi risultati
Non da soli su questo voglio insistere rapidamente più avanti ma operando naturalmente con altri dal da Eco a leggersi Nazioni Unite giornalisti militari ai vari soggetti che abbiamo incontrato in queste realtà
Devo dire che sotto il profilo
Per anche qui etico morale
Operando in realtà così complesse e di tensione così acuta
E cercando anche l'acquisizione di metodologie efficaci
I dilemmi che molto spesso i nostri coordinatori operatori persone impegnate tutti noi hanno avuto di fronte non sono stati affatto facili
Nel senso che
Tante volte una decisione o un'indecisione
Un'azione o una normazione non hanno come per altri versi penso a interventi di carattere di sviluppo agro comunale e così via anche in situazioni di estrema povertà il fallimento di un progetto è un fallimento sempre molto grave da indagare a fondo
Ma che ha conseguenze in termini di
Di vite umane in termini di sollievo per lo meno di situazioni difficili sicuramente di natura e di qualità molto differente
Direi che
La la forse se possiamo permetterci di fare un piccolo punto l'acquisizione di metodo principale
Ho sentito che veniva ricordato anche questa mattina sotto un altro punto di osservazione l'elemento diciamo è il primato della comprensione della realtà dove si otterrà
Nel senso che per noi per esempio è stato molto più difficile operare nel rapporto aiuto umanitario diritti umani in realtà relativamente recenti peraltro più vicine geograficamente
Che non in realtà complesse ma nelle quali avevamo radici profonde pratici che ci avevano gradualmente portato ad intendere culture relazioni storie comportamenti quindi questo elemento
Della comprensione io lo considero fondamentale anche perché ogni fallimento nel comprendere contesti ruoli reciproci metodologie mette a rischio punto non solo un'efficienza banalmente operativa ma come abbiamo visto qualcosa di molto più di fondo
E quindi
Abbiamo cercato e questo riguarda tutto il mondo delle organizzazioni non governative italiane che in qualche modo hanno avuto la stessa nostra evoluzione abbiamo cercato di collegarci la l'organizzazione attiva di iniziative di corsi come questo ne è testimonianza di
Di avere un un di collegarci all'approfondimento di alcuni temi di fondo e quindi le cose di cui avete già in parte discusso di cui discuterete
Dall'evoluzione dei principii del diritto al comportamento pratico degli Stati all'esperienza pratica
Quindi io sarei per questo punto di avvio insomma non considerare ecco il contesto dei diritti umani come un prodotto statico per quello a cui si interviene a cui siamo pervenuti con il corso di due anni fa dell'anno scorso a cui perveniamo anche in parte Sanremo anche quest'anno un approdo momentaneo una proprio momentaneo e l'approdo momentaneo a cui noi siamo arrivati il secondo punto che volevo sottolineare lo diceva anche questa mattina Francesco Petrelli l'integrazione
Della tematica e dell'impegno e delle metodologie interni in tema di diritti umani in tutte le fasi del nostro lavoro delle fasi del nostro lavoro penso
Alla alla
Al al Mozambico di oggi
E all'importanza per esempio che in molte realtà
All'intervento
Di carattere e quindi a emergenza conclusa diciamo
Qui avete un manifesto e c'era il sole Geox
L'intervento psicologico l'intervento specialistico
Su su chi ha subito i traumi di situazioni drammatiche da un lato penso ad alcune metodologie particolari che siamo andati a finendo e che poi riguardano diciamo così l'evoluzione di dell'impegno ordinario dell'impegno ordinario la mia convinzione sotto il profilo generale e che nel mondo d'un gran parte del mondo di oggi senza un'attenzione alla sfera dei diritti umani la cooperazione allo sviluppo non va da nessuna parte
Non va da nessuna parte e quindi in tutti i momenti del suo intervento dei suoi
Presupposto
Ascolterò oggi vorrei volevo dire qualcosa ma non essendoci il ministro preferisco dove
Perché lo facciano altri anche sulle questioni di carattere più generale anche per antica passione
E frequentazione mi fermerei ripeto a queste insisto questi elementi diciamo di esperienza io ho indicato dicevo prima comprensione dei contesti integrazione
In tutte le fasi dell'impegno di cooperazione ho indicato ho cercato di riassumere almeno per il punto di di arrivo cui sono arrivato io alcune alcuni punti nell'veridico brevemente chiudo poi rapidamente sono segnato sei o sette punti il primo da inserire proprio nella metodologia di tutti gli interventi internazionali
Io lo chiamerei l'importanza del linguaggio dei diritti umani è un aspetto quasi
Quasi psicologico soltanto propedeutico però quello che deve passare che coloro che fino a ieri noi consideravamo
Beneficiari part time
Destinatari e di interventi sono soprattutto detto Orta attori di diritti
Individuare una di quelle che nel gergo nostro si chiamano controparti
Come beneficiario individuarlo come portatori di diritti cambia molto
Cambia molto nell'apporto nel nel approccio degli interventi di cooperazione dico soltanto i titoli se volete poi potremo approfitti approfondire
Secondo la ridefinizione degli obiettivi degli interventi emergenza umanitario ricostruzione e sviluppo vanno passati alla lente
Di un miglioramento lo chiamerei di un miglioramento sostenibile in loco dei diritti umani
Dove c'è ci sono apparecchi a spetti c'è anche per esempio un aspetto di carattere di accompagnamento istituzionale di attenzione ai processi del decentramento di attenzione all'evoluzione decentrata dei sistemi democratici
E così via questi quest'altro elemento
Non mi sembra un azzardo
Parlare oltre che di sviluppo sostenibile per quanto riguarda l'ambiente per quanto riguarda l'impatto economico
Per quanto riguarda alle metodologie di intervento sulle infrastruttura un miglioramento sostenibile il locale anche in tema di diritti umani
E e sotto questo profilo terzo titolo che mi sono appuntato anche nelle crisi più acute
Un ruolo attivo dei partner e delle istituzioni locali anche nelle crisi più occulte questa metodologia non è impossibile è praticabile sicuramente negli interventi diciamo così
Di immediatamente di post conflitto nell'ambito di realtà di peacekeeping peace and forcing e così via
Penso per esempio alle attività che noi ma poi ci sono analoghi interessantissimi esempi di altro MG svolgiamo alcune situazioni di tensione acuta per esempio i territori palestinesi
Ma anche incentra Merico anche incontra in Mozambico verso gli handicappati verso portatori prezzo categorie vulnerabili secondo una metodologia di Community Based riabilita esce e cioè secondo interventi che non sono interventi soltanto tecnici ma sono interventi partecipativi fortemente partecipativi
Un altro punto delicato che che diciamo così di acquisizione di metodo io l'ho l'ho chiamato appunto che mi sono scritto imparzialità
Che non mi sembra un concetto né banale
Ne è scontato né facile
Attorno alle questioni di cui andiamo discutendo perché
Imparzialità non vuol dire nella nostra esperienza neutralità silenzio nel rapporto fra gretta aggrediti e aggressori quindi non significa chiudere gli occhi a fronte delle responsabilità
Ma significa ricercare una neutralità è un'imparzialità sul terreno riuscire quindi ad essere efficaci intervenire senza chiedersi se uno è serbo o è albanese se uno è tutt'sì
O è hutu se uno è un militare che ha bisogno in quel momento dell'unità o se invece
Rappresenta le forze governati
Un altro punto anche questo ho sentito questa mattina sottolineare
Che l'importanza fondamentale della prevenzione di quello che gergalmente ho letto chiamarsi anche dell'early warning
E qui competono alle organizzazioni non governative competono compete al mondo dell'associazionismo una funzione molto importante di advocacy nei Paesi nostri di collegamento con la stampa perché quasi tutto il voto utile voi mi insegnate che le crisi non scoppiano da un giorno all'altro scopriva un giorno all'altro e che illuminare certe situazioni e di di di di di Silent Emergency
Con la stampa con le campagne con la sollecitazioni alle politiche internazionali può essere e di informazione nel lungo periodo può essere uno strumento preventivo formidabile ed efficace
Un'altra la penultima il penultimo titolo
Riguarda l'inclusione nella nostra strumentazione delle strategie politiche
E noi siamo consapevoli che l'aiuto umanitario non sostituisce l'azione politica
E tuttavia quando abbiamo lavorato bene e qui uso un plurale che non riguarda che riguarda un po'il mondo non governativo a livello internazionale noi abbiamo visto che molti dossier di importanti agende politiche internazionali di Stati di organizzazioni internazionali sono stati nutriti spesse volte sono nati dall'azione di organizzazioni non governative
E di persone come può alcuni già sul campo altri che sul campo saranno presenti quindi l'importanza sempre degli occhi aperti e dell'attenzione anche alle strategie politiche non attenzione sostitutiva ma un'attenzione che comunque può avere un ruolo molto importante e ultimo e più controverso parola che vorrei dirgli
Una parola difficile
Forse con una punta di provocazione la chiamerei flessibilità flessibilità perché
Se il rapporto sempre più stretto fra aiuti umanitari e diritti ha consentito e consente la salvezza di molte vite umane
Al tempo stesso molte di queste vite sarebbero state sarebbero perse se vi fosse rigidità assoluta verso violento governi che violano i diritti umani il discorso che faceva questa mattina Petrone è un discorso molto difficile e qui il l'interrogativo di fondo la domanda è qual è il limite fra la flessibilità e la complicità
Io non credo che sia facile poi
E di fronte a questo problema questo interrogativo alle nuove complessità che che che che che e ci consegnano i conflitti credo che rispondere a questua assumersi responsabilità avendo una visione di questo tipo flessibile sia molto molto delicato ma non ci si può tirare indietro e e su questo chiudo io credo che nessuno di noi nessuno di noi tanto meno le organi sono governative
C'è che qui che la responsabilità di questa risposta e di questa scelta di flessibilità non può essere caricata sulle spalle di un attore soltanto non può essere car ricca e quindi vedo mi aggancio anche per rispondere in Graziani della loro presenza l'importanza della collaborazione fra agenzie diplomazie ONG militari militari che molto spesso sul campo hanno insieme a noi in tante realtà maturato delle posizioni comuni
Tali da influenzare anche i rispettivi caro quartier generali
Che hanno parlo dei quartier generali d'erogazione governative ma anche delle autorità nazionali di carattere militare non sempre hanno una
Visione che matura poi dall'esperienza e dal coordinamento concreto
Sul campo quindi questo elemento della collaborazione nella circolazione di mondi di idee di pratiche di sensibilità
Io lo farei
Diventare qualcosa di più almeno nella nell'esperienza italiana questo è stato in molte realtà
Un elemento penso ai militari penso al mondo della stampa al mondo non governativo un elemento di quasi vorrei dire di alleanza per un ruolo attivo naturalmente nella distinzione delle funzioni degli ambiti delle responsabilità ecco questi erano alcuni elementi come tanti altri di cui discuterete discuteremo oggi affronteremo nei prossimi giorni
Che
Non credo siano in grado anzi assolutamente non sono in grado di rispondere
Ai ai ai nostri dilemmi a fronte dei temi che sono al nostro ordine del giorno dilemmi che in materia di diritti umani sono i più brucianti e laceranti fra quelli che si possono troppo tuttavia io credo che l'acquisizione di un confronto di una metodologia anche di uno specialismo
Di di di di contributo teorico e di specialismo e perfezionamento sul campo Ciconte sento nodi patire meno di essere accompagnati in maniera meno
Drammatica diciamo da quel senso di impotenza che ci affligge
Di fronte a situazioni davvero molto difficile da affrontare e di aspirare quindi a posizionarci su quello che al momento di oggi o che riteniamo sia al momento di oggi il crinale diciamo più avanzato tra efficacia principi strategie e
Possibilità di portare non solo un sollievo ma di inserire questo sollievo
Nel nel filone nel cuore di una risposta che sia poi una risposta politica che faccia fare non solo le situazioni specifiche nelle quali si interviene ma al dibattito generale un passo in avanti
Queste erano alcune considerazione di una nonna specialista di uno specialista di una persona che affatto esperienza Dio NI gi
Non antica non antica e che quindi ha soprattutto molto da imparare spero comunque che si servano come temi da controbattere da approfondire
E da sviluppare oggi forse anche
Nei nei giorni seguenti e adesso naturalmente avrete il contributo di persone che ben maggiori hanno approfondimento di me hanno fatto su queste materie e non so qui da chi partire
A B
Daloui Daloui non sarei partito
Allora da Mila Archibugi
Aspetta che
No
No
è uguale perché io
Io mi chiedo che ci stiano a fare qualche siamo cinquanta persone dentro una stanza
In un corso che si chiama operatori in attività di difesa dei diritti umani prevenzione dei conflitti che aiuti d'emergenza
Ecco qua prevenzione se ce l'ha con la prevenzione
Dei conflitti
Operatori in attività di difesa dei diritti umani e quindi suppongo che le cinquanta persone che stanno qua dentro intenda orientare operatori attività di difesa dei diritti umani di prevenzione dei conflitti
E anche l'emergenza siamo qui a cercare di capire che cosa significa questa materia che non si insegna all'università che non è soggetto di corsi di laurea che non sappiamo dove andrà a finire
E nello stesso tempo
Abbiamo la più grande alleanza militare che sia mai stata creata dal punto di vista tecnologico nella storia di umanità di gran lunga più grande non è mai successo a nessun altro condottiero delle tanta tanta forza di fuoco a disposizione
Sta usando tutta quanta questa tecnologia per fare i bombardamenti aerei
Dove la prevenzione conflitto
Dove stanno in senso conflitto dove sta la capacità di intervenire per far la prevenzione di conflitto dove sta la difesa delle popolazioni se questo intervento che appunto supponi intervento e marittime umanitario
Avuto il tragico effetto di aumentare addirittura di raddoppiare ad esempio l'esito
E il numero dei profughi che si trovano a lasciare la loro casa è un'abitazione
Sotto una feroce sanguinosa pulizia etnica
Per andare in località indefinite
E allora rileggiamo Pratolini attività difesa diritti umani zero prevenzione dei conflitti zero aiuti d'emergenza si ce n'è bisogno tanto
Le organizzazioni non governative stanno impegnati in questo tutti quanti Georgia almeno chi sta in questo campo io oggi coperto ho aperto i la posta elettronica peccato ecologia funzionerà costretto allegasi continua riceva i conti a ricevere le zone di guerra si continua a ricevere a Belgrado si continua riceve dall'Albania dove ci stanno si continua a ricevere dalle altre zone della Bosnia
Ebbene arrivano questi messaggi dei nostri amici colleghi che stanno lì
E quindi quello sappiamo quello che succede
Sappiamo che continuano i bombardamenti in alcune città che continuano a deviare i profughi con dei racconti disastrosi raccapriccianti
Raccapriccianti
E per quanto credo che sia buona
Norma quello di di toglierla Tara tutto quello che dicono i mezzi d'informazione in questi giorni a quello che dicono anche i testimoni oculari se soltanto un decimo di quello che viene iscritta nel richiedere narrato
Dai le la popolazione del Kosovo in fuga è vero
Va assicurato soltanto un decimo invero la situazione drammatica dove stava la prevenzione
Che stiamo a fare qua dentro
Io che cioè Borbore andarmene via vorrei fare qualche altra cosa cioè
Bah va be'siamo qui parliamo
Il dato tragico di questa vicenda il dato tragico di questa vicenda è che c'è una tecnologia ormai sofisticatissimi ma
E quella tutela che arrivati a stabilire se un Micelli cadere qua o l'ha con tre metri di scarto come ci dicono gli ingegneri militari in queste cose
No
Una tecnologia sofisticatissimi anche ancora contro i bombardamenti c'è un problema il problema c'ero chiedervi ovviamente c'è un problema di la guerra civile di una una serie atrocità commesse
Da due parti di A due parti indotta di cui come sempre la più forte e quella che compì l'atrocità peggiori
Ebbene l'unica risposta che la comunità la cosiddetta comunità internazionale che cosa sia questa comunità internazionale meno continua a chiedere l'unica risposta è questa guida internazionale mette in campo e quello di andare con gli aerei a bombardare
Allora che cosa è successo
Io qui non intervengo sulla legittimità di questo tipo di interventi
Non intervengo perché la questione la legittimità e antica è stata sempre affrontata c'è la categoria giuridica di cui già
Si sofferma a lungo il padre il diritto internazionale Ugo Grozio e tutti quanti gli altri padri fondatori il diritto internazionale la cosiddetta intervento umanitario e va bene
Se ci sia una legittimità di intervenire con le forze della NATO piuttosto con le forze dell'ONU una questione che nel momento in cui abbiamo l'emergenza diventa probabilmente irrilevante e diventa una questione di lana caprina
Non lasciamo con tutto il rispetto amico Antonio Marchese giuristi
Quello che invece non è una questione di lana caprina e di decidere che nel momento in cui si fa un intervento che viene chiamato umanitario questo intervento umanitario sì Balta sull'efficacia dell'intervento
E sulla capacità che questo intervento a effettivamente di difendere le popolazioni che sono sottoposte a delle vessazione
E quindi prima ancora di prendere posizione a favore o contro i cui è sempre di questa intervento quello che mi sembra drammatico
E che si è fatto l'intervento che se guardiamo su semplicemente e banalmente al numero di persone che hanno dovuto abbandonare le loro case e andare a trovare
Rifugio e salva la vita in una tendopoli in qualche altra parte del mondo ecco qui il numero di queste persone è più che raddoppiato da quando la NATO ha cominciato a fare i bombardamenti
E allora diciamolo chiaramente qui c'è una sconfitta chiare precise e la comunità internazionale che non è stata capace
Non è stata capace di impedire che avvenisse un'altra catastrofe umanitaria di questo tipo
Nonostante ci fosse lo Stato non gli avvertimenti teorici non li annunci e sulle riviste di studi internazionali ma l'accanto in Bosnia
Nella Croazia in Krajina nelle altre zone di quella regione fosse stato chiarissimo
Che c'era una situazione che era ingovernabile e in cui era del tutto venuta meno la capacità di qualsiasi utilità politica di sottoporre a controllo le forze i militari o paramilitari esistenti
Ecco allora questo voglio dire
C'è poco da compiacersi sul fatto di quello che succede se i bombardamenti sono al buon esito una cosa all'altra qui si tratta di prendere atto che quello che sta succedendo nel Kosovo è l'Asia è la dimostrazione lampante di un fallimento
Di un fallimento di tutta quanta l'armamentario di di prompt diplomazia di quella blandizie di forza militare di incentivi economici tutto quello che è successo e gli accordi di pace alle porte di Parigi nell'impedire qualcosa del genere a cadesse
E allora la domanda è questa si poteva impedire
C'erano altri strumenti da usare per affinché questo tipo di catastrofe
Venisse impedita e come tutto ciò è connesso a quello che è successo prima in quella regione del mondo
E che sta succedendo nel mondo intero
Dopo che è finita
La contrapposizione tra le due superpotenze che è finita la diciamo così il terrore atomico che aveva tutti i difetti del mondo certamente non rimpiange amo quella situazione ma almeno aveva un solo vantaggio che c'erano delle forze in qualsiasi porto del Papa arte del mondo che alla fine obbedivano ad un ordine che veniva da qualcun altro
E quello che gli studiosi di relazioni internazionali chiamano i meccanismi di controllo
E che significa che poi bene o male la situazione internazionale non era anarchica ma si basava sul fatto che c'è un rapporto di causa effetto per cui può alla fine certe cose avvenivano
Ebbene nell'ambito della guerra fredda
Quella mostruosità che abbiamo conosciuto dalle mille novecento nella Misiani cinquanta fino alla caduta del muro di Berlino e NATO quello che qui sta stiamo studiando
Ossia il cosiddetto peacekeeping
Non se ne trova traccia nella carta e Nazioni Unite ovviamente
Perché qualcosa che nasce dopo
I primi interventi assai timidi addirittura risalgono al mille novecento al mille novecentoquarantotto ebbene questo che il peacekeeping tradizionale si basava su tre criteri che ormai sono gran minga lunga Mortis
Mi diceva era bene i caschi blu dell'ONU sosta di subito disarmati e poi Cofito ricominciata no
Erano lì delle anime belle che aspettavano gli eventi che quindi venivano sollecitati dalle parti in causa venivano accettati ed erano un modo di dire nulla prima
Sa se per arrivare ad una pace
Che poi questi caschi blu alla fine stavano lì per
Anni ed anni in alcuni casi addirittura per decenni che diventavano quasi quasi e si e amalgama o nel nel nel paesaggio locale tanto era lì lunghi periodi in cui stavo lì un altro discorso
Ma almeno era o delle forze che stavano lì sotto un certo tipo di controllo
Bene guardiamo i numeri se dicono qualche cosa fino al mille novecentottantotto i caschi blu sparsi nel mondo erano in mi sembra non più di dieci mila
No quindi dà un'idea molto chiara quello che serviva nella situazione in cui c'erano le superpotenze
Che faceva loro guerra virtuale tramite armamenti atomici momento in cui su qualche teatro regionale qualche conflitto locale che esca borghesi la risolve ci si mettevano i caschi blu pochi sostanzialmente pochi
Si metteva a lungo le frontiere nella maggior parte dei casi tra frontiere tra Stati
Questo è molto importante no ero frontiere che già di Stati sovrani riconosciuti quasi sempre la comunità internazionale non tutti gli ostaggi
Eccezioni ovviamente caso di Cipro e altre nel caso anche all'inizio all'inizio la frontiera tra India e Pakistan ma comunque sia erano lì a fare da interposizione
Dopo il crollo del muro di Berlino non è stato più così
La richiesta di caschi blu e schizzata in alto
Si è attestata su cinquanta mila uguale uomini e normalmente certa di un periodo mi sembra che addirittura siamo grati a settanta mila
Si dice tanti SICE pochi cinquanta mila credo che sia una quelle Guardia di Finanza in Italia insomma quindi ecco poter immaginare i caschi blu servo per tutto il mondo quindi sempre pochi ma comunque sia molto di più di quelli che c'erano di quelli che c'erano prima
E quindi anche l'armamentario la filosofia ispiratrice i criteri che c'erano prima tipo esempio
Armati soltanto di armi leggere scarsa integrazione con la possibilità delle superpotenze poi di di proteggerli o comunque sia di rendere effettiva la locazione e tutte queste cose ci sono vi è più frantumate
E abbiamo visto non lontano nel tempo e nello spazio l'emblema finale della del del del del
Della crisi dei caschi blu tradizionale abbiamo visto proprio accanto
Al costo con l'abbiamo visto in Bosnia
Quando ai caschi blu è stata data la solenne umiliazioni di essere presa come ostaggio e se usati come scudi umani
Che era evidentemente il frutto di una scelta strategica e anche militari sbagliata che era quella di lasciare piccoli gruppi
Sparsi per la Bosnia in preda qualsiasi banda
Esistente in una degli eserciti regolari inquadrati con l'obbedienza che in genere vige esercitato un gruppi armati bande di tipo quasi mafioso come di tigre le le le tigri serve o tante altre altre cose del genere
E senza la possibilità di fare alcunché per proteggere Guazzini civili
Io credo che ha prebellica prima della strage che sarà fatto degli uomini passaggi prebellica dicono è stata più grande strage da quasi da sé quando era mondiale compiuta in Europa
Sembra siano stati uccisi dieci mila uomini
No la cosa una cosa mostruosa ebbene non è che non ci fossero i caschi blu c'erano Cesena ottantanove se non vado errato forse numero ottantanove erano novantasette
A Zepa l'altra città l'altra enclave dichiarata appunto
Zona protetta dalle sei Femen dalle Nazioni Unite una dei cinque sei Firenze Bosnich bosniaca le Nazioni Unite c'erano credo dodici
Di caschi blu
Umiliati in una situazione in cui le Nazioni Unite hanno promesso qualche cosa
E non a notte e non hanno rispettato la promessa
Pensate
A quelle famiglie che già sfollate da altre parti della Bosnia
Magari quelle un po'più colte quelle perché voglio dire Molteno famiglie proprio rurali ma alcune famiglie che magari qualcuno leggeva il giornale che ha detto ma guarda che ti dico le Nazioni Unite hanno detto che dei beni che Zepa sono sono sei Ferrari sei
Rapporti
Porti porti sicuri non so così ricredermi su diciamo porti sicuri qualcosa da zone sicure protette sia un'idea e che sulla base di questo tipo di informazione hanno deciso di spostare la propria famiglia da altre zone che non lo erano in quelle zone lì
E che poi si son visti invece che in azioni che non le hanno difese
Così ieri che volavano sopra
Volavano sopra e non facevano nulla
Effettuata la situazione in cui appunto c'è stato il massacro e ancora oggi le donne vecchi e bambini di quelle città sono in gran parte alloggiati
Accanto alla pista dell'aeroporto di Tuzla altra porto sicuro che per fortuna che per fortuna non è caduto
E questo cosa vuol dire vuol dire che quando nel caso della Bosnia è stato fatto l'intervento con i caschi blu di tipo tradizionale
Conte sacrifici anche importanti di questi soldati perché io credo che siano morti duecento caschi blu complessivamente nella in tutta la Bosnia soltanto i soliti caschi blu francesi i soldati francesi a Sarajevo ne sono morti più di cinquanta quindi voglio dire c'è stato anche un contributo di sangue
Non solo depurazioni Bosnia che che voglio dire le stime sono addirittura duecentocinquanta mila persone ma addirittura di soldati la comunità internazionale che andavo lì per mantenere la pace e ciò nonostante si è dimostrato queste sanzioni di totale incapacità di garantire quello che era stato promesso
Ora la crisi delle Nazioni Unite e il fallimento dei caschi blu in Bosnia è fatto sì che poi sapete cosa andate le cose
Dopo la mia lo sacrificale dei profughi non i profughi dei dei dei dei dei musulmani bosniaci uccisi da Bob Venica ed Zepa dopo la il contrattacco delle forze croate
Nella come contro la Serbia e dopo i primi bombardamenti aerei che appunto fece all'occasione forse narrato
Si è arrivati a un accordo di pace per la Bosnia e si è recata ad un'altra missione che aveva gran parte delle caratteristiche delle di quella dell'ONU ma questa volta protetta con dei muscoli militari che erano quelli a nato e così che è nata di forma
Se voi andate a parlare con la gente di Sarajevo
No cosa che molti di voi hanno fatto perché ci siamo trovati in più occasioni a fare
C'è poco da fare
Per loro
La bandiera sia libera bandire la sconfitta la bandiera Before la bandiera salvezza la vita
Punto e basta
E non si può andare alto per il sottile in questi casi
Io credo che sia una tragedia una tragedia per le Nazioni Unite
Che abbiamo associato il proprio fallimento o che meglio ancora gli Stati abbiano consegnati in modo così tragico proprio fallimento alle al all'incapacità dei casi limite di fare qualcosa di utile per per garantire la sopravvivenza e la pace e la pace nella Bosnia
Ora il dramma del Kosovo e che
Si stanno un'altra volta ripercorrendo tutti quanti gli errori che sono ripercorsi in passato
In modo diverso
Questa l'ha fatta una scelta che molto antecedente sono molti passi indietro rispetto a quello che è stato fatto nella in Bosnia o quello che è stato fatto addirittura nel caso la guerra del Golfo qui siamo tornati alla seconda guerra mondiale
è una guerra di una comunità internazionale in un insieme di Stati contro uno Stato senza nessuna capacità di differenziare tra le responsabilità che c'ha il capo di questo Stato e quello che ci hanno i loro cittadini
Siamo nella classica situazione in cui mille cittadino serbo soltanto per il fatto di appartenere
A quello stato è sottoposto a tutte le possibili rappresaglie che si meriterebbe il capo del suo governo
Ora voi capite che questa non è un'operazione di polizia internazionale
Ora poi un'operazione di polizia e qua voglio dire cioè differenze di fondo tra quello che la funzione dell'esercito e quella che la funzione la polizia una operazione di polizia distingue responsabilità individuali se noi consideriamo come io credo debba essere fatto che la popolazione serba
Come a suo tempo lavorazione dell'Iraq
è un insieme di persone che sono state prese in ostaggio da parte di una cricca armata sanguinaria e si chiama governo serbo
Ebbene a questo punto credo che bisognerebbe distinguere responsabilità il più possibile e che non bisognerebbe nessun caso mette a repentaglio la vita di queste persone soltanto perché Nuto la sventura di nascere in Serbia
E allora che strumenti offre la comunità internazionale che non sia soltanto i bombardamenti aerei ecco allora a quel punto io credo che da questo punto di vista qui
C'è probabilmente una necessità fondamentale di operatori per la prevenzione dei conflitti per i diritti umani e per aiuti umanitari
Questo qui deve partire dal presupposto che la guerra oggi è profondamente diversa da quella che abbiamo conosciuto nel passato io dico qui ai gli amici militari che stanno che sono qui presenti no
Ecco la squalifica Pasquale di guerra non abbiamo bisogno di scuole di guerra non abbiamo più bisogno non ci serva a nulla non ci servono scuole di pace no
Io vorrei che veramente un giorno almeno questo nome i nomi io mi non sono molto importanti lo qualcosa contano una volta cioè al ministero la difesa cosa chiamata in me il mettere la guerra impose che al ministero la difesa no lo stesso vale anche per nomadi una scuola di guerra
E vorrei che appunto delle scuole di guerra
Non soltanto qui italiane ma voglio dire quelle esistenti in tutti i Paesi del mondo negli Stati Uniti in tutti i Paesi dell'Alleanza
Dell'alleanza atlantica si capisce che oggi abbiamo a che fare con dei conflitti profondamente diversi e le caratteristiche di questi conflitti sono in
Da da chi che compiono qualsiasi tipo d'azione per raggiungere obiettivi
Sono bande armate che su sono profondamente connesse nella struttura finanziaria nella struttura organizzativa alla criminalità comune
E infatti non è un caso che le stesse bande armate son poi quelle che trafficano con droga armi prostituzione
Le tipiche attività economiche lacrime ed ha organizzato da
No
In secondo luogo se noi guardiamo le guerre tradizionali anche le guerre combattute negli ultimi quarant'anni dopo la fine Seconda guerra mondiale vediamo che la maggior parte dei casi la gran parte delle vittime sono tre imitare i stessi
Le guerre arrivare ancora hanno mantenuto nonostante la seconda guerra mondiale
Nonostante tutto quello che è successo nell'ultimo secolo quella vecchia caratteristica settecentesca di quasi duello collettivo che si combattevano sulla base di un codice cavalleresco collettivo
Era quello appunto si chiamava il diritto di guerra
Non è mai stato così però bene o male c'era ancora una certa e lealtà militare
Oggi non è più così seguente a guardare quello che è successo l'ex Jugoslavia quello che succede nel Kurdistan quello che succede nella Repubblica ed Unione Sovietica e vediamo che la maggior parte delle vittime sono tra Guazzoni civile
E quindi qui abbiamo avuto un cambiamento radicale
Della guerra come la conosciamo noi
Oggi la guerra e combattuta da gruppi armati
In molti casi i gruppi pare criminali armati contro le popolazioni civili
E allora c'è una prospettiva una prospettiva per fare gli interventi di tipo di pace io quella che qui presento
La chiamiamo insieme a a dei vitelli Mary caldo riceva fuoco Angiuli in clade degli altri membri del gruppo di lavoro sua democrazia tra stazionale la chiamiamo la prospettiva Cosmo politica
Una prospettiva corpo politica che intende agire principalmente sulla riforma degli degli organismi internazionali che intende agire principalmente sulle modalità pur di organizzazione da comunità politica internazionale e che però ha qualcosa da dire anche sul modo in base al quale si devono fare gli interventi di pace di questo tipo
In primo luogo riteniamo che sia estremamente importante che gli interventi di pace vengano tenuti con il consenso di tutta quanta la Comunità degli Stati
E che sia stato un errore fondamentale tanto perché poi voglio dire parliamo chiaro e non riesco a non parlare il Kosovo sia stato un errore fondamentale non ancorare saldamente al ai negoziati di pace anche Paesi come Russia o la stessa c'è l'Ucraina per quanto potesse contare
E che le resistenze
Che arriva la Russia a farsi coinvolgere in questo processo resistenze caveat cioè ad accettare le decisioni che meno presa dagli alleati e tutte queste altre cose erano aspetti che con una appropriata azione diplomatica e con un'appropriata azione anche dal punto di vista degli aiuti e incentivi economici potevano essere risolti
Se quindi la comunità internazionale nel momento in cui decide per questo intervento si è perso un pezzo importante di quello che poteva essere il cosiddetto meccanismo di controllo
Nei confronti da Serbia ormai diciamo così del suo capo di governo
Che era la Russia è stato un errore fondamentale perdersi quel pezzo nell'ambito del negoziato di pace
In secondo luogo se i soldati di pace doveva essere inviati ovviamente io spero sia caschi blu ma non ritengo che le Nazioni Unite debba avere il monopolio sulle azioni di pace dipende un problema di efficace in molti casi organizzazioni regionali in alcune parti del mondo sostare più efficaci delle Nazioni Unite
Ovviamente non devono essere abbandonati a se stessi come è successo nel caso della Bosnia
Sono soldati che devono essere protetti
Raggruppati e avere una capacità tale di intervento tale che non vengano attaccati
Questo qua è una questione di numeri non si è mosso mandare i cento per volta sparge di a macchia di leopardo in una zona d'aria ma Daria Mark bisogna che siano intervento tale che abbia la possibilità di fare la minaccia
Credibile e di questa minaccia sì anche sostanziata e come dire protetta nel caso in cui vengano attaccati da un intervento aereo
Ma qui voglio dire cioè differenza di fondo tra quello che è stato fatto finora in Kosovo la mia posizione che l'intervento aereo è l'extrema ratio a protezione di truppe di terra
No
Due tre che l'intervento che viene effettuato dai soldati a terra
Si presenti effettivamente come intervento e imparziale non neutrale no c'è una differenza di fondo tra imparzialità nota italiota ITA vuol dire io mi metto in mezzo qualche cosa cosa succeda imparzialità vuol dire io mi mette invece mano sto a favore di nessuna delle parti
Metto a favore da parte ritengo che di volta in volta abbia ragione
No e quindi voglio dire è quello che probabilmente se era necessario perché voglio dire anche da parte di una parte l'opinione pubblica serba un intervento da comunità internazionale che intendeva evitare alcune delle atrocità reciproche che sono state compiute in Kosovo sarebbe stato veramente vaglia colto
In quarto luogo
L'intervento di soldati siano essi caschi blu o di qualsiasi altra natura
Risulta molto più efficace se
Sostanziato integrato con quelli che oggi chiediamo i caschi bianchi
Ossia con operatori che sia di pace effettivamente di pace e che siano medici che sia infermieri che siano insegnanti che siano cuochi o qualsiasi altra cosa del genere
Quello che evidente in queste zone voglio dire io credo che bisognerebbe interpretare quello che succede in questa situazione
Sia esso il Kosovo si è solo sbornia sia esso la Cecenia qualsiasi altra situazioni del genere ci troviamo in casi dove la maggioranza della popolazione non partecipa attivamente al conflitto
è spettatrice
Di scorribande tra gruppi armati rivali e che quando intervengo nella maggior parte dei casi i vari gruppi armadio ognuno fanno razzie portano via
Tutto quello che trovano che può essere utile per per sostenere la guerra e vuol dire si comportano in modo molto diverso da da da come lo si potrebbe aspetta escluso che ci si debba comportare comportare un esercito
Il fatto che questi gruppi armati anche quando sono sotto la bandiera delle Nazioni Unite a sotto la bandiera comunità internazionale siano fortemente integrati con i caschi bianchi oltre al fatto che ha fatto funzionale che pure è molto forte
E i più chiaro messaggio nei confronti delle popolazioni residenti
Cioè si tratta di un intervento non per vincere la guerra ma per evitare una guerra ed è quello che ha un'efficacia decisiva
Io voglio dire se posso ma e con questo direi ho finito se posso spezzare una lancia soltanto a favore limita italiani
Noi proveniamo da un Paese che le guerre la persegua sì tutte no e quando le ha perse la peste perché alla fine c'è voluto qualcuno a dare una mano per vincerle
E non mi dispiace questo
Anzi fa piacere perché quelli e non non ritengo non mi farebbe piacere appartenere a un Paese che si distingue in modo particolare per la capacità di far le guerre di vincerle
Nel momento in cui le forze armate italiane hanno dovuto fare interventi di pace
E cito il caso del mille novecentottantatré in Libano nel caso più recente e anche più diciamo così quartieri è intento importante dell'intervento nel mille novecentonovantadue in Somalia
Dove la Italia partecipava peraltro insieme ad altre forze armate di altri paesi ebbene le forze armate italiane che si sono distinte per la capacità di essere accettate dalla comunità locale
No di essere accettata come da locale quindi di portare a buon fine l'esito della missione di pace
Ricordate il Libano quello che succedeva quando gli americani siano ritirati sulle sulle navi bombarda una città i francesi si beccavano le bombe dei dei gruppi terroristici locali e invece il gruppo italiano riusciva effettivamente ad essere rispettato ed è vero una funzione sul territorio locale di mediazione nel conflitto
Qualcosa di analogo e successe in Somalia nel mille novecento
E mille novecentonovantadue
Ecco e per questo io credo che anche nel caso oggi oggi siamo impegnati in una triste guerra e siamo impegnati invece in una missione ugualmente di pace che e anche lì e distinguo e difficile distinguere l'aspetto umanitario di questa missione di pace da quello che succede
Pochi chilometri più in là no
Però ecco io credo che entrambi questi casi si estremamente importante
Giungere ad un maggiore Colombo coordinamento
Tra le forze le organizzazioni non governative che stanno lì che sanno è stato lì in molti casi prima molto prima dei militari
E che quindi hanno imparato se non altro la lingua la cultura la situazione esistente con le organizzazioni militari ho l'impressione che questa integrazione possesso è particolarmente importante grazie
Se il mio intervento non era è previsto nel pomeriggio di oggi e quindi mi chiedo scusa in anticipo
Sarà un intervento breve diciamo un po'a corollario di quello che ha detto
Daniele Archibugi io
Chi vorrà intervenire almeno in parte proprio sulle questioni di lana caprina alcuni evidentemente io attribuisco
Una dose di di aderenza alla alla realtà maggiore di quella che attribuisce loro Daniele Archibugi e vorrei per un attimo diciamo mettere da parte esisterà la tentazione di esprimere
L'occupazione sconforto indignazione sentimenti che credo ognuno di noi in questo periodo
Si trova si trova a vivere
Vorrei dare degli elementi diciamo di quadro giuridico appare ve ne sono altri evidentemente vi sono altre dimensioni che possono forse aiutare a capire perché la comunità internazionale si è trovata
In questa situazione perché le Nazioni Unite non sono stato in grado di garantire una soluzione diversa da quella a cui oggi assistiamo ammesso che sia che questa sia una soluzione in sostanza perché ha mancato
Un quadro di legittimità internazionale diciamo perché sono mancate le istituzioni internazionali non c'è stata la possibilità di diciamo una condivisione di responsabilità una decisione collettiva sul modo di affrontare una crisi come quella quella del del Kosovo sul fatto che in sostanza è stato lasciato lo spazio d'un iniziativa unilaterale
Il discorso evidentemente risale a a molti decenni fa lo sapete che l'uso della forza lei rapporto internazionale cioè l'uso della forza militare da parte degli Stati per risolvere i propri conflitti ha vietato dalla carta
Delle Nazioni Unite cioè la sola eccezione della legittima difesa che può essere anche legittima difesa collettiva e del resto la stessa NATO nasce come alleanza di legittima difesa collettiva evidentemente la legittima difesa ha dei presupposti ben precisi che che è uno Stato sia vittima di un'aggressione armata di di un altro Stato e la legittima difesa collettiva presuppone a sua volta che lo stato aggredito dia il proprio il proprio consenso non può essere oggetto diciamo di iniziative da parte di altri Stati senza un invito da parte dello stato aggredito mi sono battuto una serie di limiti temporali procedurali nel momento però in cui nel sistema di sicurezza collettivo diciamo ha sottratto al
Stati la disponibilità dell'uso della forza militare lo ha accentrato nel Consiglio di sicurezza ha sottratto agli Stati la disponibilità dell'uso della forza tranne che per l'ipotesi eccezionale diciamo della legittima difesa lo ha centrato nel Consiglio di sicurezza all'articolo quarantadue della Carta delle Nazioni Unite prevede la possibilità che il Consiglio di Sicurezza decida
Azioni militari contro uno Stato contro uno Stato membro del delle Nazioni Unite
In presenza evidentemente di presupposti ben precisi minaccia la pace e la sicurezza internazionale e via dicendo soltanto che non si sottolinea mai abbastanza il fatto che l'articolo successivo e quelli seguenti prevedeva anche che le Nazioni Unite l'essere un proprio esercito lessero un proprio esercito
Che gli stati oltre a rinunciare diciamo annusa dell'uso della forza per risolvere i propri conflitti
Mettessero a disposizione delle Nazioni Unite quindi a disposizione nel momento in cui vi fosse una decisione collettiva diciamo legittima dal punto di vista della carta
Di uso della forza ci fosse la disponibilità di questi uomini e mezzi
Questo non è stato fatto non è stato fatto non è stato fatto negli anni immediatamente successivi all'adozione della Carta delle Nazioni Unite e quindi in qualche modo lo strappo iniziale rispetto al disegno originario risale a molti anni molti anni fa e sul poi successivamente distratto estratto diciamo siamo arrivati alla situazione attuale però un primo elemento che ci ci ha portato nella direzione in cui siamo poi andati negli nei decenni successivi risale appunto alla fine alla fine degli anni quaranta cosa è successo è successo che il Consiglio di sicurezza nella misura in cui ha operato e ha cominciato a operare soprattutto dopo il mille novecentonovanta perché prima era in larga misura bloccata bloccato lo ha fatto delegando
L'uso della forza singoli stati coalizioni di Stati alleanze militari preesistenti autorizzando queste ad usare la forza
Il che ormai da molti viene considerato legittimo eh
Però una contraddizione con in contraddizione piena con la logica diciamo del sistema collettivo di sicurezza che prevedeva proprio di sottrarre la disponibilità della forza militare
Agli Stati quindi nel momento in cui l'organo delega poi gli stessi Stati ad usare la forza perché gli stati alcuni decenni fa hanno deciso di non
Trasferire uomini e mezzi alle Nazioni Unite si contraddice un po'tutto il quadro che era stato pensato nel nel mille novecentoquarantacinque
Quindi diciamo l'uso della forza sul piano internazionale da parte degli stati ammesso solo in legittima difesa
Nel secondo la Carta delle Nazioni Unite può essere previsto quando c'è un'autorizzazione del del Consiglio di sicurezza del delle Nazioni Unite le vere missioni delle Nazioni Unite
Le missioni di peacekeeping a cui ha fatto riferimento Daniele Archibugi sono in realtà una cosa diversa una cosa molto diversa dall'uso della forza dell'uso della forza militare
Sono missioni innanzitutto gestite improprio dalle Nazioni Unite non delegate agli Stati e soprattutto sia in origine diciamo ma anche gli sviluppi successivi molto significativi dopo il mille novecentonovanta sono attuate con il consenso di chi esercita la sovranità sul territorio questo consenso può essere un po'stiracchiato può essere dato è ritirato può essere oggetto di pressioni
Politiche o di altro tipo sullo Stato che ha chiamato le autorità che sono chiamate a darlo però il consenso almeno formalmente ci deve ci deve essere è vero che c'è stata questa evoluzione che dice Daniele Archibugi nel senso che prima queste forze erano molto limitate avevano quasi esclusivamente compiti
Militari di sorveglianza di cessate il fuoco armistizio linee di tregua diciamo erano delle forze d'interposizione
E le forze cuscinetto diciamo mentre adesso nel negli sviluppi successivi vengono loro affidati compiti sempre più ampi relativi alla situazione interna di un certo stato di un certo territorio e nell'ambito di queste missioni soprattutto quelle denominate di peace building sono quelle diciamo che dopo la fine di un conflitto interno e sulla base di accordi di pace vengono incaricate di svolgere tutta una serie di compiti di ricostruzione diciamo del del tessuto nella società soprattutto nell'ambito delle missioni di peace building
Vengono assegnati compiti significativi in materia di diritti umani a cominciare da quelli di monitoring a cui di cui ha parlato Claudio cordoni questa questa mattina
è vero che in alcuni casi il mandato si è ampliabili queste missioni di peacekeeping si è ampliato a dismisura
Che si può avere il dubbio che vi fosse il consenso del delle autorità territoriali però si è arrivato a un punto di rottura diciamo nel caso dell'UNPROFOR nel caso del nono somma la forza è stata prevista in misura sempre maggiore
La i compiti di polizia non erano più compiti di polizia interno ma sono diventati diciamo le forze di pace sono diventate in pratica il nemico di una delle parti una o più parti nel nel conflitto interno a quel punto lì si è arrivati al punto di rottura e al fallimento della missione di di peace Enforcement che rappresenta diciamo lì il limite massimo cui può arrivare una missione di pace tra virgolette del delle Nazioni Unite però nel loro concetto di fondo e nel nei nei casi in cui poi in realtà hanno funzionato le missioni di peacekeeping o di Prisma il dente vi sono delle la terminologia
è varia a hanno una natura completamente diversa da quella dell'intervento armato che sia degli Stati o che sia delle Nazioni Unite
E si fondano sul consenso eventualmente un consenso espresso attraverso accordi di pace diciamo accordi di pace che mettano fine a un conflitto interno
Bikini esercita la propria sovranità di chi governa sul sul territorio
Ora l'uso della forza
In Kosovo in Serbia
Non rientra chiaramente in un'ipotesi di legittima difesa internazionale non rientra nell'ipotesi di azione di polizia internazionale delle Daniele ha ha contestato la terminologia però in realtà è una terminologia in qualche misura storica diciamo il Colle articolo quarantadue delle Nazioni Unite
Nella misura in cui accentra nell'organizzazione l'uso della forza denomina questo uso della forza azione di polizia internazionale per distinguerlo dalla forza usata da i singoli Stati o dai gruppi di Stati
Atterra a perseguimento di propri interessi che invece la guerra e nel caso attuale sicuramente guerra non si può parlare di polizia internazionale
Non se ne può parlare perché il Consiglio di sicurezza non è stato interpellato non è stato interpellato perché vi sarebbe stato sicuramente
Il veto del della Russia e probabilmente anche della Cina
Quindi
Dal punto di vista della Carta delle Nazioni Unite abbastanza difficile sfuggire alla conclusione che questo intervento è legittimo diciamo
C'è un ma c'è un però
Ed è che il sistema della di sicurezza collettiva poi in realtà non ha funzionato in questi decenni o ha funzionato in maniera significativamente diversa da come era stato concepito in in origine non ha funzionato e perché non si è creato un esercito delle Nazioni Unite e ho detto in altri termini non non non si è accentrato l'uso della forza nell'organizzazione
Non ha funzionato anche perché c'è il problema su cui di cui Daniele Archibugi è un grande esperto del della composizione delle modalità di funzionamento dell'organo il Consiglio di sicurezza a cui è attribuito il compito principale diciamo del mantenimento del della pace e della sicurezza internazionale dovrai noto che il Consiglio di sicurezza per decenni non ha funzionato per i veti contrapposti dei dei membri permanenti
Inoltre per quanto riguarda la sua possibilità di intervenire in situazioni di violazione massiccia dei diritti umani va detto anche che fino a poco tempo fa vi era diciamo un'idea perché comunque queste situazione dovessero essere per lo più risolta se non all'interno del singolo Stato nel nel quadro del del blocco in cui venivano a verificarsi diciamo ora questo probabilmente non è più così
La nozione stessa di crimine internazionale di crimine di diritto internazionale cioè di crimine
Che è lesivo di valori universali che di fronte al quale diciamo la comunità internazionale non può voltarsi dall'altra parte si è affermata molto di più e d'altra parte il Consiglio di sicurezza in alcuni casi funzionano funzione in tutti i casi in particolare nel caso del Kosovo si è sia bloccato
Quindi il fronte diciamo a l'impossibilità
Del sistema delle Nazioni Unite di offrire una qualche forma di assoluzione di un quadro diciamo di legittimità non dico di democrazia perché forse su questo Daniele
Non la pensa come me però credo che sul piano delle relazioni internazionali e parlare di democrazia al momento sia particolarmente impegnativo ma diciamo quanto meno in un quadro di legittimità non avendo il sistema del della Carta delle Nazioni Unite offerto questo
Ci si trova di fronte a un qualcosa che consiste in pratica negli Stati che avendo in base all'articolo ventiquattro della Carta ceduto al Consiglio di Sicurezza i Poteri
Principali per il mantenimento della pace e della sicurezza di fronte alla paralisi di fronte al mancato funzionamento del sistema di fronte alle Nazioni Unite impotenti si riprendono quell'uso della forza e decidono unilateralmente di di utilizzare diciamo questo questo loro potere
Questo diciamo da un da un certo punto di vista secondo alcuni giuristi anche anche progressisti anche molto aperti
E diciamo quello che che che potrebbe essere diciamo il usando facendo riferimento ad un istituto antico uno stato di necessità
Diciamo nel momento in cui si vieta l'uso della forza gli Stati e le Silla si accentra in un organo se poi quell'organo in grado di esercitarlo gli Stati si riprendono la disponibilità della forza che avevano ceduto nel mille novecentoquarantacinque
Altri fanno riferimento alla Carta delle Nazioni Unite dicono l'intervento è chiaramente legittimo non c'è niente da fare e inutile arrampicarsi sugli specchi quindi diciamo queste sono le le e-mail punti riviste soprattutto questo è il dato di fatto
Che credo sia davanti ai nostri ai nostri occhi
Se posso aggiungere ancora qualcosa se noi guardiamo alla vicenda dal punto di vista non tanto della legittimità o meno dell'uso dell'uso della forza ma piuttosto dal punto di vista degli strumenti
Di protezione dei diritti umani laddove siano massicciamente sistematicamente violati non è che la cosa cambi moltissimo perché da una parte esistono nel quadro del sistema delle Nazioni Unite i di strumenti tradizionali diciamo di pressione politica di diplomazia la Commissione dei diritti dell'uomo che adottò una risoluzione di condanna che formula delle raccomandazioni
Che in via magari un relatore speciale che con il consenso dello Stato altrimenti non può entrare va a fare delle indagini e via dicendo però prezzi sono strumenti che evidentemente presuppongono
Hanno dei presupposti diciamo che vi sia una certa
La disponibilità dell'interlocutore a subire l'influenza politica delle Nazioni Unite e degli altri stati che la propria sorte la propria sopravvivenza politica non sia inestricabilmente legata diciamo al perdurare di una situazione di repressione sistematica all'interno o di violazione del diritto umanitario nella conduzione di un di un conflitto interno cioè sono tutta una serie di situazioni in cui la prassi dimostra che questi strumenti
Sono inefficaci perché vengono a mancare quei presupposti su cui su cui si basano un'altra alternativa è quella di
Inserire
Nel mandato di una missione di peacekeeping una serie di compiti operativi in materia di diritti dell'uomo che non sono più gli strumenti politico diplomatici a livello internazionale ma sono un affiancamento se non una sostituzione come spiegava cordone
Agli organi interni nella protezione dei diritti dell'uomo sul territorio ma queste missioni presuppongono il consenso presuppongono delle condizioni politiche che in alcuni casi vengono a mancare
L'alternativa ulteriore è quella di fare riferimento all'articolo quarantadue della carta
Dire una minaccia alla pace deriva dalla violazione massiccia dei diritti dell'uomo in una determinata regione
Entra in gioco il Consiglio di sicurezza che adottò una risoluzione in base al capo settimo e autorizza l'uso della forza questo presuppone che il Consiglio di Sicurezza funzioni che vi sia il consenso dei membri permanenti e che nessuno di questi
Opponga il il proprio veto
E quindi ancora una volta ci si viene a trovare in una trappola diciamo una trappola che mostra bene come il diciamo c'è una mancanza di possibilità di governare certe crisi internazionali perché il quadro innanzitutto giuridico non non lo consente l'alternativa a questo punto
Ammesso che gli strumenti politici da soli in alcuni casi non posso posso non essere efficace poi su questo possono evidentemente esserci opinioni diverse è tra un voltarsi dall'altra parte dire questa cosa non mi riguarda il che la quello che è successo per decenni nel nel sistema delle Nazioni Unite per alcuni decenni decenni della Guerra fredda si sono consumati massacri e genocidi della comunità internazionale semplicemente non se ne è interessata non è diciamo una soluzione una soluzione ideale
L'alternativa è questo discutibilissimo secondo me illegittimo l'intervento militare io ho lasciato da parte tutta una serie di cose
Invece sono interessanti credo che forse potrebbero anzi immagino che saranno
Oggetto di discussione e che riguardano diciamo certi altri elementi politici etici militari diciamo che
Arricchiscono direi complicano arricchiscono il quadro di questo di questa situazione di questo scenario con il mio intervento è stato molto molto parziale
Tra queste cose ne segnala alcune innanzitutto Daniele Archibugi diceva che l'intervento aggravato
Le conseguenze della situazione io non lo so francamente non lo so nel senso quello che so è che sicuramente il piano sistematico di di di di Milosevic nei confronti della popolazione kosovara non solo era stato pianificato concepito prima di Rambouillet ma era già in fase di attuazione se l'intervento ne abbia accelerato l'attuazione io questo io questo non lo so l'altra cosa riguardano
Rambouillet stessa
Molti sostengono che da parte di almeno uno dei principali sponsor della moglie cioè gli Stati Uniti non vi fosse alcun interesse a giungere ad un ad un ad un accordo diciamo
E che i piani di bombardamento erano già pronti prima e che si è trattato semplicemente di un dare un qualche spazio all'Europa che o l'Europa non si è saputa poi adeguatamente gestire questa è possibile l'altra possibilità è anche che non ci fossero i presupposti proprio strutturale perché si creasse non accordò a Rambouillet ovvero che le parti
Sedute intorno intorno al tavolo del della trattativa non avrebbero potuto diciamo sopravvivere politicamente ad un qualsiasi accordo proponibile
Fra di loro
E e va detto che anche il tempo in questo caso gioca a sfavore delle vite umane perché se nel frattempo il i massacri continuano
Ci sono dei precedenti degli ultimi decenni in cui si è trattato politicamente alla fine si discuteva del nulla perché il disegno genocida si era già ampiamente concluso un altro
Aspetto riguarda i fili della NATO ai fini reali della NATO se la protezione della popolazione kosovara sia fra questi finisse sia l'unico fine o se non sia affatto fra questi fini principali
Del della NATO o degli Stati Uniti perché bisogna purché distinguere quindi vi sono tutta una serie di Terni
Che evidentemente arricchiscono questo quadro questo quadro giuridico ammesso che sia da questo che si che si intende
Partire
Io avrei un sacco di altre cose da dire che ho appuntato su questi foglietti ma credo di potermi fermare qui se mai le riprendiamo nella discussione grazie
Io sarò molto breve anche per poter consentire poi il l'eventuale dibattito volevo soltanto puntualizzare alcune questioni
Anche perché resterò nel campo più più prevalentemente pratico
Che poi potremo anche domani
Io vorrei chiarire termine Scola di guerra non significa che noi si chiama la guerra è assolutamente è un vecchio termine antichissimo che è sopravvissuto
Che è sopravvissuto ma attualmente sviluppiamo attività di preparazione eredi dei futuri dirigenti militari al peacekeeping
A gestire forze complesse come le forze armate moderne forze le Forze Terrestri moderne attraverso esercitazioni di comando e controllo attraverso cui sistemi computerizzati
Sviluppiamo studi di Storia Antropologia culturale
Ha cercato di approfondire le caratteristiche dei dei negli ambienti dove i nostri se operatori militari soldati sottufficiali ufficiali vivete ci indirizziamo verso gli ufficiali perché il nostro il nostro istituto quello della formazione del dirigente del futuro dirigente però ciononostante è stato istituito una sorta di catena tirante per cui io personalmente vado in giro al presso i reparti per poter parlare della storia e delle situazioni antropologico culturali dei vari delle varie etnie
Abbiamo facciamo suddivisi strategia globale organizziamo fino all'anno scorso questa normalmente un altro istituto che se ne occupa comunque abbiamo fatto corsi di diritto umanitario
E qualcuno mi sembra che qui ha partecipato a questi corsi presso di noi quindi non siamo assolutamente quello che da questa politica rincorre come dicevo prima terminologia può apparire oltretutto purtroppo devo dire anche fare una considerazione personalissima signori qui e il medico il moribondo chiama malato terminale chiamiamolo come vogliamo ma purtroppo noi dovremo come istituto gestire una situazione estrema
Quindi sì correggiamo
Se il il il dove tra la la le autorità superiori vorranno la il termine scuola di guerra
In effetti penso che sia forse secondo me opportuno ma comunque sia resta il fatto che
è nostra compiti istituzionali quello di esaminare e studiare i conflitti esaminare quando a un certo punto nessuno però più metterci mano se non è l'autorità militare
Decisione sempre comunque politica
Poi il militare opera in base a determinate tecnica dei nati considerazioni che sono purtroppo molto molto al più basso livello
Nei nostri quindi motivazioni sono queste volevo fare riferimento tecnico tanto riguardo operazioni aeree terrestri sì è vero ne seguiamo attentamente e l'evoluzione della della guerra moderna
Prego
Nella guerra moderna la guerra moderna che poi in chiamiamola come
Limite estremo di una situazione conflittuale degenerata
Ha assunto parecchi aspetti
Estremamente complessi
In cui oltre tutto il mondo occidentale si ritrova possedere delle tecnologie elevatissime
Che gli consentono di delegare la guerra alle macchine
Perché in realtà è quello che stiamo vedendo
E quindi ovviamente ci impone un ragionamento una una moralità una una etica in questa in questa attività ancora forse più forte di prima perché praticamente ma questo non non sto dicendo la posizione ufficiale della forza armata o dell'esercitare adesso dicendo la posizione mia del colonnello corti
Come e studioso di storia antropologia culturale anche se da poco perché praticamente non e c'è da dire che io non voglio assolutamente non vogliamo togliere il mestiere alla e anche perché non saremo in grado a all'università e ai centri di studio però che avete come appunto sottolineo questa mattina siamo e poi tradurre on tra il cento di studio tra
Sì nere terrestri tecnicamente tecnicamente
Prima di mandare l'Occidente in genere prima di mandare in linea
Il ragazzo il figlio del della sua società che è una società di mercurio come chiama come chiama qualche qualche sociologo
La differenza tra Marte e Mercurio nel senso la società economica la Società del consumismo è la Società di mercurio è la società invece tradizionale militare istigare chiama nera la Società di Marte
Ecco diciamo già di per curiosità opportunisti una società che non si sogna assolutamente di andare a perdere la vita per terzi
Già è difficile andare a fare cioè attrito questo penso che mi volevo fermare reclutare a volte del personale che va a servire chi esce fuori il vecchio termine servire del di Baden Powell comunque
è difficile trovarle personale che va a servire
è ancora molto ed è più difficile trovare personale che va a morire
Quindi che significa ma se io posso schiacciare un pulsante schiaccia il pulsante e schiacciano il pulsante fino a che questo qualcuno me lo cinque fino a che mi SISMI minimi è possibile
Quando proprio alla fine non sono costretto non posso fare nient'altro allora andrò in armi e opererò per terra
Questa non è una una amputato e sembra che sia abbastanza purtroppo davanti agli occhi di tutti il ragazzo che viene da questa società un ragazzo che portato alla tecnologia portato a operare in garanzia vuole le sue garanzie vuole essere protetto vuole essere sicuro che se opererà opererà
Non è come la mentalità dice il cuore oltre l'ostacolo però distruggiamo l'ostacolo e poi se mai ci andiamo ora qui la mente con le gambe
E anche se ovviamente determinati reparti d'élite diverti militari mantengono alcune la la la virtù del coraggio come una virtù essenziale perché altrimenti
Per quanto riguarda i dicevo che sarò breve quindi sarò veramente breve per è l'ultima cosa era la peacekeeping chiamiamo peacekeeping e pesa forse mentre Peaceville in peace making
E così via lira compiuti quanti impegni supporto operations anche se è un termine che non è originato dall'ONU in realtà neanche peacekeeping nella storia dell'ONU è presente nella Carta dello non so se non c'era nato poi successivamente
In base anche errori perché l'ONU fatto numerosi errori vede il Congo tempo fa vedi e oltretutto anche assegnato al sociologo per esempio nella nella crisi di Cipro è nata dalla crisi di Cipro quello slogan
Di Charles Moscoso Mosconi
Sociologo americano che ha detto del per iscritto peacekeeping nota Sol Job battigia sto solo cercando X perché allora dice l'unica organizzazione
Che si Autocar anti ricevo una sicurezza che riesce a organizzare a portare a trasportare perché trasporti
I tempi le schedule per poter arrivare sul posto sono nelle azioni militari e quindi purtroppo siamo costretti anche se non è un lavora soldati affidarlo a soldati
E io Ringling facendo attenzione comunque domani tornerò su un po'sull'argomento cercando di di di presentare
Il problema del cinque del cittadino militare
Del cittadino militare e quindi
Domani mi raccomando spara veti possibile sul pianista