"Libertà e responsabilità nell'informazione" Lezione curata dal Prof. Vincenzo Zeno-Zencovich presso l'European School of Economics in Largo del Nazareno

Poi mi ponevo una politica liberale per l'occupazione c'è Stefano D'Anna che il Rettore della se di cui noi siamo pericolo punto interrogativo perché ancora non ha sciolto le riserve nel perché è un po'come conosco il liberalismo quando ce ne sono tante il problema anche quello anche quello di presente tutte le sedi quindi il professor D'Anna che fa lezione in varie serie probabilmente non potrà avvenire allora in quel caso lunedì quattordici febbraio faremo organza
Ho commesso anche un imperdonabile errore sono stato bacchettato da un mio giovane amico perché mi è scappato un vedo scritto Aia che Colucci K ma questo quarto ai non romani raddoppiamo e allora abbiamo esagerato la cede troppo
L'occhio CIACE K agli action solo il capo delle
Ci sono anche quel sette re date
Queste tre spiegazioni cioè l'ultimo giorno quando ci sarà Dario Antiseri vi verrà consegnato la traccia delle tesserine che poi dovrete consegnare entro il quattordici aprile
Perché poi il ventidue maggio faremo la prego la premiazione
Sarà presente Franco Tatò o non in quanto presidente del Veneto ma in quanto presidente
Di Società libera che l'associazione con la quale noi stiamo facendo la scuola di liberalismo a Milano non è ancora cominciata eccetera
Vi ricordate c'era una famosa barzelletta ai tempi del socialismo imperante del Garofano più sgargiante che a un certo punto essendo finanziato dall'ENEL e un convegno del del Partito socialista non sapevano come cosa inventarsi inventare una cosa il titolo era socialismo ed energia ecco
Adesso non sappiamo se Tatò parlerà di liberalismo geometrica oppure di liberalismo elettrico di elettricità nel liberalismo non lo so adesso questo in verità le volte che ha parlato del Società libera è stato molto contenuto molto molto austero come densa dice a uno che questo il caso appunto di Tato c'è laureato in Filosofia al Collegio Ghislieri di Pavia quindi è vero che della che è stato alla Olivetti e poi adesso s'allena da ma nasce filosofo alla all'Università di Pavia
Ricordiamo da ultimo prima di dare la parola al professore gelosa e cornice che lunedì prossimo parleremo di liberi da liberi dalla violenza tra parentesi negli stati verrà il nostro amico Nico se si proprio che il precedevano delle dell'aristotelismo un molti poggiolo conoscono un un promotore dell'olimpico simbolo cioè il suo obiettivo questo è quello di ritornare veramente allo spirito olimpico quello secondo il quale durante l'Olimpiade
Non ci sono guerre perché e non è che l'Olimpiade uguale giochini ma le Olimpiadi sono giochetti più più pace sennò che gusto c'è allora come un campionato di calcio qualsiasi
E a questo proposito dato che sappiamo che normalmente le platee a Roma si dividono fra laziali e romanisti ci sarà Cafu per la Roma Mancini o martedì Marchegiani per la Lazio vedo l'assoluta il proprio indifferenza da parte rosa che ho scoperto che qui non ci sono né romanisti e laziali ma tutti se a no credevo per tutti juventini nel suo letto a che bello ecco
E e in più alcuni i giornali se c'è cioè una lezione a più voci direi che più che altro un dibattito aperto
Dibattito talmente aperto che io per l'occasione uscirò perché lo stesso giorno si avanza non andiamo inaugurare la scuola di liberalismo a Bari quindi lo scettro del microfono tocca alla signora Cristina Lattanzi la presente
E poi Franco Chiarenza che arriverà pure lui eccetera
Detto questo il questi annunci quasi economici parliamo di libertà e responsabilità nell'informazione ai professore e Vincenzo Zeno Zen convince
è a noi molto vicino non perché la Pensacola bensì come noi ma perché a lo studio esattamente al piano di sotto della Fondazione Luigi Einaudi quindi quando verrete in Fondazione non battere i piedi per terra perché potesse dargli fastidio
Nello stesso tempo e professore zero zero in come dice che docente alla Terza Università di Roma di diritto con un privato comparato ha scritto vari libri sul tema sul problema della libertà dell'informazione ce n'è uno che mi fu donato proprio dalla qui presente signora Cristina che i casi un libro che si regala verso tra tutti i giornalisti ed era alcune ragioni per abolire la libertà di stampa
Un aulico libretto assolutamente provocatorio ma pieno di considerazioni verissime per cui letto letto quel libretto
Qualcuno restituisce la persona dell'ordine qualcuno tentò un suicidio perché in effettivo buona parte
Di delle cose che non funzionano sono anche colpa è anche colpa dei giornalisti
Giornalisti ma non solo ecco allora su questo tema un tema per non ricorrenti e perché in ognuna delle undici edizioni della suo liberalismo abbiamo affrontato il tema della libertà che ancora chiamiamo libertà di stampa secondo la denominazione antichissima
Poi si è allargato il concetto con la libertà d'antenna è diventato tout-court libertà di informazione al quale negli ultimi tempi si opposto anche dall'altra parte della barricata il cosiddetto sacrosanto diritto di essere correttamente informati quindi ormai un non è più una libertà perché vuole esprimersi ma è una libertà perché voi iscriversi esprimersi nell'in vari modi ma anche la libertà di essere ben informato non è la libertà di essere informato ma in quel caso si chiama diventa un diritto non è più una libertà professore io forse ho detto troppo ma credo che a questo punto premiamo
Il bottoncino rosso
Allora innanzitutto ringrazio la Fondazione Now del dottor Morbelli per l'invito a questa in conferenza il tema e libertà e responsabilità nell'informazione
Perché questo titolo perché mi sembra almeno così io l'ho inteso se non sono tutti oggi sono liberali io adesso non so se sono vuol dire se sono mai stato liberale io etichettato sono indicati etichettato come radicale quindi non so se poi questioni ticket oggi sono intemperante e radicale non non ho idea non ho bene l'idea di quale sia poi perché appunto essendo tutti liberali nessuno poi rischia di esserlo
Più comunque una delle cose che avevo imparato soprattutto dal andati studiosi del liberalismo inglese
E Hill assoluto binomio tra libertà e responsabilità e cioè che la libertà comporta sempre una un bilanciamento che è rappresentato dalla responsabilità ed è un sistema Auto Team autenticamente liberale
Introduce un meccanismo che quello poi dice ex an balances attraverso i quali si è sicura che la libertà non sconfini in licenza ed arbitrio mentre invece venga temperate e la libertà Volga nell'interesse di tutti Halloran a me sembra che una lettura liberale nel senso classico delle teorie classiche
Dell'attività informativa debba operare su questo binomio che quello appunto libertà da una parte responsabilità dall'altra
Allora cerchiamo di dare però un certo contenuto a queste a questi elementi e che altrimenti rischiano di essere piuttosto cuochi e retorici
Libertà di che cosa innanzitutto noi nel momento in cui noi abbiamo parliamo di libertà di informazione il primo punto essenziale e quello della fondamentale della libertà di manifestazione del pensiero non sappiamo che questa è una conquista relativamente e recente nella storia dell'umanità la troviamo voglio dire possiamo cominciare a ricondurla in temi diciamo con una certa vuol dire sostanza e forza e pienezza partire da Erasmo da Rotterdam e dal pensiero che comincia a svilupparsi da Erasmo da Rotterdam inghippo
Ma questo significa stiamo parlando delle stiamo parlando del quindicesimo sedicesimo secolo quindi sono un rispetto alla storia dell'umanità stiamo parlando di un fenomeno relativamente recente fenomeno che poi vede si vede consolidato dal punto di vista teorico nel diciottesimo secolo attraverso il pensiero
Illuministico che pone la libertà di manifestazione del pensiero al centro della sua del suo manifesto politico illuminismo non solo francese ma ovviamente con riferimento al pensiero al pensiero liberale classico inglese ora qui io intendo sottolineare perché è un punto sul quale tornerò
Che alla radice di tutto vi è la libertà di manifestazione del pensiero di cui la libertà di stampa e soltanto un momento di carattere funzionale per intenderci la stampa viene sì Cogne il termine libertà di stampa basti pensare appunto al primo emendamento della Costituzione americana mille settecentonovantuno Frida Moby depressa tanto per coniare un termine un un indicare un termine che è entrato nel linguaggio comune del dei costituzionalisti dei degli studiosi di
Di politica e di storia io dico un'accezione di funzionale nel senso che per lei e poca in cui di cui stiamo parlando cioè stiamo parlando del Settecento
La stampa e evidentemente il più importante e il più straordinario strumento di manifestazione del pensiero non è la comunicazione verbale da Tizio a Caio non e solo il fatto di comunicare ad un'Assemblea lì c'è la libertà di riunione
Ma la stampa in quanto fenomeno e elemento materiale dotato di corporali casa
Di dura di duraturo permanenti la sua possibilità di circolare facilmente di essere riprodotto in maniera in maniera illimitata diventa il principale veicolo di manifestazione del pensiero dunque libertà di stampa visto come lo strumento più straordinaria dell'epoca
Ovviamente stiamo parlando del settecento per afferma la manifestazione del pensiero se io ho il mio pensiero lo posso dire tra le mie quattro mura o ai quattro amici che vedo
In osteria evidentemente una manifestazione in pensione assai limitata nel momento in cui posso andare stampare
Il mio pensiero in cento mille dieci mila un milione il coppie evidentemente il mio pensiero la mia libertà è una libertà grande questo è un punto molto importante allora sicuramente libertà di manifestazione del pensiero che il primo punto sul quale noi dobbiamo sul quale la prima gamba della libertà sulla quale non tocchiamo maggiore la seconda sulla quale a mio avviso dobbiamo ragionare che anche una libertà relativamente recente almeno nella sua configurazione ideologica Cetto c'è sempre stata ma non una questione
Diciamo
Una posizione diciamo che c'è sempre stata ma Lassie immaginata solo in tempi molto più recenti e la libertà di impresa
Ovviamente noi siamo abituati a vedere l'attività
Danni libertà di impresa
Soprattutto in termini con riferimento a l'attività economica in generale al profilo se la concorrenza e il collegamento tra libertà politiche libertà economica
In che misura la libertà di impresa si collega alla libertaria di manifestazione del pensiero nel senso che l'attività di manifestazione del pensiero può essere anche oggetto di un'attività imprenditoriale cioè che in maniera imprenditoriale si svolgono attività di manifestazione del pensiero
è ovvio che questo può avvenire in maniera abbastanza evidente prendiamo che so giornale di partito che viene organizzato in forma in forma societaria e che ovviamente le idee di quel partito cui quel movimento politico
Sono portate avanti da un'impresa alla quale ovviamente tende raccoglie pubblicità vende copie abbonamenti così via dicendo a tutto una struttura imprenditoriale
Ma anche senza arrivare alla impresa di tendenza all'impresa ideologica anche nel campo della della diciamo dell'impresa tout-court non si vede il motivo per il quale qualcuno non debba decidere di fare un'attività imprenditoriale manifestando i pezzi quindi queste sono due libertà la prima certamente di maggiore spessore perché la libertà che interessa non tutti non tutti i consociati l'altra
Rilevante ma che riguarda un numero più ristretto di soggetti coloro i quali in forma imprenditoriale svolgo un'attività di manifestazione del pensiero queste sono i due profili di libertà ora alla
Allora la preoccupazione
Che a mio avviso del bene deve essere tenuta presente e che comprendere se e in che misura questa libertà incontri dei limiti ora
Qui io non non mi entrò in sottili disquisizioni di carattere teorico ideologico nonno nel mio campo sono un giurista e quindi devono la diciamo uno spessore di conoscenze per entrare in questo settore capire in che misura la lì il rapporto libertà limiti e in che misura una la libertà con limiti sia davvero ancora una libertà è un discorso di cui immagino avrete sentito lungamente e che poi sono in fondo alla radice del pensiero anarchico dell'Ottocento in fondo l'idea che la libertà non dovesse avere limite tutti coloro i quali cercano di porre dei limiti
Prima in primo luogo logici alla libertà in realtà fra dicono il vero libertarismo ma questo ma è un discorso complesso sul quale non intendo entrare partirei da un dato piuttosto assodato nella nostro nei nostri nei sistemi diciamo occidentali nel nel sistema costo nelle prevalenti
Ti costituzioni di stampo occidentale e che ogni libertà debba in qualche modo conoscere dei limiti certo questi limiti sono variamente ripartiti laddove
Invitiamo ad esempio prendiamo il caso della libertà di coscienza vediamo che questa libertà di coscienza e praticamente e sembrerebbe non aver conoscere dei limiti però ci sono dei dei dei limiti
Dei limiti lo incontriamo tutta una serie di casi di obiezione religiosa il il problema che sono dei testimoni di Geova da trasfusione del problema del rapporto del medico difetto al figlio
Del bambino figlio di genitori di che sono se non sono testimoni di Geova capire se si può fare a trasfusione oppure no però vediamo come sicuramente ci sono alcune libertà che sono libertà politiche che hanno minori limiti di altre
Nel momento in cui noi andiamo a vedere le
Le classiche libertà quelle che troviamo enunciate nelle carte nella di nella negli emendamenti della preambolo alla nella Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti nel settantasei mila costituzione americana nella
Dell'ottantasei nella
Nella nel video Price americano del novantuno nella dichiarazione di diritti l'uomo il cittadino francese l'ottantanove nelle vi fu nelle
Carte
Costi le carte costituzionali liberali dell'Ottocento fino ad arrivare alle costituzioni post belliche alle dichiarazioni internazionali dei diritti dell'uomo quella del mille novecentoquarantotto le Nazioni Unite quella per l'Europa dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo del
Cinquanta e ancora il trattato sui diritti civili e politici di New York del sessantasei
Assumendo questo come un dato oggettivo che non possiamo ignorare
E cominciamo guarda guardare libertà noi vediamo che le libertà sono libertà religiosa libertà di comunicazione libertà di manifestazione del pensiero libertà di riunione in libertà
Di movimento libertà di associazione politica di associazione dunque associazione politica
Sindacale quant'altro lo vediamo come se noi prendiamo le carte di diritti la nostra Costituzione nella
Nella elencazione dei diritti fondamentali dei principi fondamentali è sostanzialmente omologa a quella che troviamo nella costituzione tedesca per quarantanove oppure nella nella dichiarazione del dell'ONU del nel quarantotto i princìpi quelli sono
Noi crediamo che queste varie libertà che sono considerate fondamentali che sono alla base di un visione di un mondo civile di una società civile libera democratica così come almeno la concepiamo
In generale nel mondo occidentale
Tutte queste libertà conoscono una serie di limiti ora il
Giurista quali io solo tende e necessariamente a vedere la
Il limite della libertà
La libertà in quanto diritto e i limiti della libertà in quanto un limite giuridico e vincolo giuridico
Tuttavia o poiché sono dell'idea che il diritto rappresenti solo una piccola frazione del di quello che esiste nel
Nel sistema nel mondo della società credo che l'approfondimento di quelli che sono i limiti la libertà debba essere un approfondimento che fa oltre diritto
E allora nel momento in cui due cerchiamo di comprendere i profili di responsabilità nell'attività di informazione
A mio avviso vanno considerati tre aspetti che sono fra loro evidentemente collegati ma che si pongono sul piano su piani diversi responsabilità morale etica morale responsabilità politica responsabilità giuridica
Quindi metto i limiti
Di carattere giuridico li metto o al fondo della della del discorso premettendo una serie di considerazioni invece ritenendo preminenti premio prioritarie considerazioni di carattere morale di carattere politico
Allora una volta che noi abbiamo visto che abbiamo una libertà
Libertà l'attività informativa che significa libertà di manifestazione del pensiero libertario di svolgere questo tipo di attività in forma imprenditoriale e vediamo che d'altra parte questa libertà nome senza limiti
Lo diamo lo dò per votò per come postulato sopra un postulato molto discutibile ma per il momento assumo lo assumo come postulato
Che partiamo da questo quindi partiamo che si sono che si limiti vediamo che questi limiti sono morali politici
Perché il
Questi limiti e qual è il significato di questi cioè perché ci devono essere quesiti
E forse anzi domandarsi perché devono essere dei limiti attività di informazione
Ovviamente forse più eliminati la risposta di quali sono i limiti
Allora a mio avviso
Il come tutti i discorsi che riguardano una di organizzare una società organizzare una sistema sociale il problema dei limiti era una certa attività a una certa libertà lo necessariamente un discorso di carattere variabile
E la variabilità dipende a mio avviso in base a fattori soggettivi e oggetti
Fattori soggettivi perché i limiti a mio avviso variano
A seconda della qualità del soggetto il quale svolge una certa tipo di attività informativa
E questi limiti non sono uguali
Se i soggetti non sono uguali
In secondo luogo occorre anche
Introdurre una ulteriore variabile che la variabile oggettiva
Non qualsiasi manifestazione del pensiero equivalente ad un'altra manifestazione del pensiero
Direi una differenza
Tra le tesi affisse da Martin Lutero
Sulla porta la cattedrale
Per protestare
Contro la Chiesa di Roma
E invece una Piuro perfettamente rispettabile e anzi forse più divertente pubblicità di un prodotto che non troviamo su un giornale o troviamo in televisione
Tutte e due esprimo un pensiero
Voglio dire sono forme di manifestazione del pensiero ma evidentemente il contenuto di questa manifestare pensiero non è uguale e occorre
Discriminare in base al contenuto differenze questi qui mi rendo conto che questo è un operazione assai difficile e rischia poi di
Fare portare
A chi fa queste distinzioni l'accusa accuse
Che possono anche avere un certo effetto di essere chessò snobistico di essere prevaricatore io di avere una certa visione culturale cioè per quale motivo
Volevo dire il un film di di Antonioni è una manifestazione pensiero elevata mentre un film dei fratelli Vanzina è una o il varietà con Raffaella Carrà e il pensiero di Raffaella Carrà è un pensiero invece
Di basso livello
Vi rendete facilmente conto come il entrare nel campo
Della valutazione del contenuto di una certa manifestato il pensiero un'operazione estremamente delicata perché cominciamo a classificare il pensiero di ciascuno di non solo dice diciamo che e libera la manifestazione pensiero e poi comincio a dire
Eh sì però fintanto che parli di politica va be parli religione va be e tali sport ma lo sport che cos'è quale sport
Vorrei dire
Sto parlando di casi concreti perché poi troviamo all'atto pratico poi troviamo sentenze le quali comincerà a dire ma vuol dire nell'attività podio discussione sportiva non ormai di elevato
Oppure parliamo di manifestazione del pensiero che si esprimono in forme
Variegate la manifestazione del pensiero io la esprimo tipicamente attraverso lo scritto
La parola lo scritto ma o anche altre forme per manifestare il pensiero una scultura un dipinto un un il film un'immagine una fotografia una espressione corporale vuole dire la voglio dire la cilena interna chiodi Eduardo De Filippo
O la scena dello scozzese il quale si alza il gonnelline mostro le terga al in un anno fa ricordarsi interna va bene ma buono ogni tanto ritorna in Lori Napoli ritorna in televisione quindi vuole dire quindi le forme di manifestazione pensiero grazie al cielo sono tantissime
Polo direi l'allora il giocatore espulso la partita il quale fa
Il questo gesto qui è una manifestazione del pensiero armoniche secondo unica azione e una comunicazione non verbale come in tutto il mondo è pieno di comunicazione non verbale il vigile comunica attraverso la mano così dice non si può passare
Il l'arbitro fischiando dice di interrompe il gioco quindi manifestazione non verbali ce ne sono a iosa nella nostra nella nostra società anzi tendono sempre di più ai se comunicazioni visive in cui la parola può esserci o non può esserci
Allora
Quello che volevo dire è che nel momento in cui noi entriamo nel terreno della manifestazione in pensiero
Siamo necessariamente a mio avviso portati a cominciare a fare un discorso di carattere oggettivo comincerà a guardare
Se ogni manifestazione del pensiero sia equipara dire e coda della stessa dissi io stessa libertà oppure invece conosca ha dei limiti
In secondo luogo capire dubbi finisce la manifestazione pensiero
Il problema di dove finisce la manifestazione pensiero non è un problema teorico è un problema molto concreto
Prendiamo un
Due
Prende il Paese dove tradizionalmente la libertà di manifestazione del pensiero considerato un valore assoluto società prendiamo vicenda americana prima ammenda mento la Costituzione
Dice congresso non voterà alcuna legge che limiti ha libertà di parola o della stampa
E allora sotto questa e invia difendiamo presto specie o depresso
La giurisprudenza americana la corte suprema americana ha sviluppato un'amplissima casistica ricomprendendo non soltanto il
Ovviamente le comunicazioni scritte
Orali
La
Crisi audiovisive
Ma cominciando a di comprende una serie di attività in sette se il fatto di lo studente il quale durante la guerra del Vietnam brucia la bandiera americana dimette ricade sotto la prima lentamente perché è una manifattura di manifestazione del pensiero e fin qui potremmo dire
Ma o i diciamo si dice è una forma di manifestazione del pensiero anche il peep-show cioè lo spettacolo porno pornografico soft o hard che
Viene offerto appagamento da chi Nakky entrano locale e paga e guarda dal buco la serratura o comunque in via isolata vede lo spettacolo
La
Pornografia e considerata manifestazione del pensiero veramente io Elenco una serie di sì questioni di dibattito acceso non di questioni puramente teoriche così sul quali vuol dire possiamo tutti noi possiamo pensare pensare aveva nostro opinione certamente ce l'abbiamo ma sono anche casi nei quali abbiamo precisi indirizzi all'interno da parte in cui una Thema in quel paese che nel bene e nel male comunque in questo settore non solo in questo settore rappresenta comunque un un punto di riferimento che dobbiamo tenere presente
E allora vediamo come il
Il punto a cui ci si ferma dove si ferma alla libertà di manifestazione del pensiero è un problema tutt'altro che Vivante e naturalmente questo ci porta a chiederci qual è il contenuto della manifestazione Pezzino
Aggiungo la distinzione per fare un caso nostro sempre
Perché poi dicasi portano a comprendere quanto certe distinzioni sono importanti nel nostro Val nostra corte costituzionale dal grosso modo ai primi anni Sessanta ha fatto una netta distinzione tra informazione e pubblicità dicendo che la pubblici l'informazione non poteva essere assoggettata vincoli preventivi così come dice controlli preventivi così come dice l'articolo ventuno la costruzione nella pubblicità si quel caso era un problema di listini e di pubblici dagli esercizi pubblici di alberghi la legittimità di una legge la Regione Sicilia che prevedeva che la pubblicità degli alberghi dovesse essere assoggettato al controllo l'Assessorato al turismo
Allora il nel momento in cui noi cominciamo a dire
Lì in la manifestazione del pensiero si ferma a un certo punto
E la pubblicità e fuori da questo qui evidentemente tutt'facciamo una scelta di carattere contenutistico che comporta una serie di conseguenze non non indifferenti perché a questo punto noi cominciamo a dire che quando la FIAT fa pubblicità alla sua auto non è una manifestazione del pensiero ma quando l'onorevole D'Alema o l'onorevole Berlusconi fanno pubblicità loro
A loro partito politico chiedendo di votare col partito allora in manifestazioni per cioè
Possiamo subito individuare una serie di punti di punti di frizione dove la la la netta separazione tra informazione e pubblicità è una separazione assai difficile da cui allora vedete come quando noi parliamo di manifestazione del pensiero siamo costretti a di a
Chiamo
Siamo noi che siamo costretti
Ma dobbiamo fare i conti con problematica soggettivo chi sono i soggetti che manifestano il pensiero e qual è l'oggetto della manifestazione benzina
Sulla base di queste distinzioni carte soggettivo e oggettivo a questo punto possiamo cominciare a cercare di capire se e in che misura si possono configurare dei limiti
Alla manifestazione del pensiero perché se certamente se partiamo dal presupposto che la manifestazione pensiero sempre uguale per chiunque la faccia
Quale che sia il suo contenuto e chiaro che questi limiti saranno uguali per tutti se invece cominciamo a dire che sono diversi dobbiamo distingue i soggetti dobbiamo distinguere oggetto evidentemente i limiti variano
Allora
A mio avviso il una volta che abbiamo ci siamo entrati in questo sistema di carattere combinatorio
Evidentemente le variabili diventano notevoli la prima considerazione non dovremmo cercare almeno io cerco dal punto di vista come dire logico per un'impostazione di tipo carte siamo agli inizi Anna di partire dal punto
Mentale dal dal dall'elemento minimo
Di carattere unificante
Ciò è guardare a quello volendo ripescare
Impostazioni carattere Giusva pluralistica che in fondo alla base delle carte dei diritti dell'uomo
Diciamo
Immaginiamo
Che il
Tutti gli uomini sono dotati
Come diritto naturale che una libertà di manifestazione del pensiero
Quindi tutti hanno un
Minimo
Questo minimo però ovviamente
A questo punto deve essere considerato come il Messico manifestazione del pensiero verrebbe per usare un po'il latinorum uti singuli cioè in quanto tale in quanto singolo individuo nel momento in cui io comunico con voi
Voi comunicate tra di voi o voi comunicate a me
Morire siamo tutti titolari di una una frazione minima di libertà
Minima o massima comunque una fazione comune una porzione comune di libertà
Che tutti noi tutti noi abbiamo
E
Nel momento in cui dobbiamo individuare questi limiti dobbiamo cercare di capire
Dove possiamo trovare questi
Sicuramente il
Quello della un primo limite e quello dell'individuazione della
Di
Libertà i diritti che
Sono
I nostri interlocutori hanno
Cioè il problema del contemperamento di ieri
Nel momento in cui io esercito la mia libertà di manifestazione del pensiero devo anche considerare che colui al quale indirizzo la manifesto nel pensiero perché è chiaro che se parlo da solo
è un problema mio tra me e il mio psichiatra
Ma nel momento in cui comunico a una collettività ad altri evidentemente mi metto in relazione con un altro soggetto
Qui mi sembrerebbe di innanzitutto di individuare un primo limite nella dignità dell'altro soggetto
Ovvero sia la libertà della
Della manifesti manifestazione del pensiero
Esercitata a livello individuale deve
Necessariamente comportare il rispetto della dignità altrove
E difficile sarebbe difficile
Trovare o indirizzo cercare di capire qual è il fondamento di questo ordine
Forse il fatto che può dire se vogliamo vivere in società mentalmente viviamo tra uomini e la tutti gli uomini sono stati creati
Voglio dire con uguali diritti
Se ha seguiamo un'impostazione di stampo giusto naturalistico tradizionale tutti gli uomini hanno uguali diritti e quindi a il mio interlocutore uguali vittime dunque altrettanto degno di me non ci sono degni e indegno
Chiaro che questo poi comporta una serie di questioni incontro Adolfo Hitler per la strada che cosa gli faccio cioè
Il problema è che la maggioranza dei casi va tutto bene poi appena trovo però il caso limite è difficile come tutelare vuole dire in esista il criminale di guerra ha dei diritti
Oppure no allora perdite questa tipica contraddizione libera vuole dire il quale
Afferma dei afferma dei diritti dice quesiti rispetto all'ARPU e ai poveri agli emarginati e tutti i cittadini al cose bisogna e poi a un certo punto si trova il criminali criminali guerre il dittatore
Il dittatore cileno e si pone il problema mi in che misura questi diritti valgono anche nei confronti dell'avversario del nemico ma non del nemico ideologico mai qualcuno che comunemente per comune esperienza per decisione del giudice per
Voglio dire per a Coldiretti
La decisione la storia perché la storia tutto sommato è un giudice abbastanza implacabile ha deciso che quei soggetti sono a solo sono
Ma hanno realizzato dei tremendi delitti allora vediamo come primo problema è quello della individuazione del dei limiti della
Della del latinità altrui è capire vedere come l'elemento della dignità altrui è il primo fondamentale limite alla libertà di manifestazione del pensiero manifestazione del pensiero
O
Conosce questo primo primo limite per dirla con Wengen Franclin che certamente Francia essendo uno dei padri della della degli Stati Uniti d'America ed uno dei più qua
Pensatore scienziate pensatore di indubbio livello fa anche indice certamente non sospetto di di sentimenti liberali dice io se la libertà di parola e la libertà di ingiuriare
Gli altri io volentieri rinuncio a questa libertà in cambio da lì della libertà di non essere ingiuriati lo stesso quindi
Vedete come
Il in una visione classicamente liberale da parte di qualcuno imbevuto di pensieri luministici il profilo la reciprocità e del fatto che non possiamo fare agli altri quello che non vogliamo sia fatto noi stessi è un aspetto particolarmente
Particolarmente significative
Nel momento in cui e questo il profilo della tutela della dignità del rispetto e dignità al purché il primo significativo lì problema qual è
Quando non stiamo parlando del discorso interventi individuale cioè quando non sono io che semplicemente mi metto in una conferenza dico determinate cose in una conversazione
Metto a dire determinate cose ma quando questo tipo di attività di manifestazione del pensiero viene svolto su una scala più ampia
Allora qui rilevano a mio avviso ha detto attivamente importante comincino a rilevare
Il mezzo utilizzato e la diffusione del pensiero medesimo
Ho l'impressione che lo dico così ovviamente bisognerebbe discutere approfonditamente chili livello di protezione accordato alla manifestazione del pensiero
Debba comunque tener conto del mezzo attraverso il quale è stato espresso Entella diffusione che questa
Questa comunicazione manifestazione
Nel senso che fintanto che siamo
Io e altri due amici che stiamo discutendo a casa mia
O stiamo discutendo anche
Piazza di una certa cosa il i limiti naturalmente credo che tendano essendo necessariamente
Abbastanza quante volte nei discorsi che sentiamo tra anche tra persone amiche quali pure Vieri si insultano
Con un Vaffa
Che in quel contesto non assume una versione un connotato offensivo dal punto vista semantico non viene percepito nel momento in cui questa cosa invece viene detta in un contesto diverso rispetto a persone che non si conoscono la
Espressione
Tende ad avere un contenuto diverso
è un problema di semantica non voglio voglio fare anche il semiologo qui
Però io il discorso cambia in base che
In base al contesto nel quale si afferma il discorso in mezzo al tram qua attraverso il quale Dini veicolato il numero di soggetti ai quali questo discorso si rivolge dai al numero di soggetti che percepiscono il disco
Ma nel momento in cui noi questo tipo di
Manifestazione del pensiero cominciamo a articolarla in termini di
Cominciamo a guardare il mezzo e la diffusione a questo punto cominciamo a renderci conto che ci sono possono esserci dei diversi limiti
Questi diversi limiti sono non più soltanto la dignità del l'altro soggetto ma anche il a un certo punto entra in gioco la verità perché
Dico questo perché noi s'nel momento in cui
Diciamo che la manifestazione del pensiero elemento fondamentale della nostra società noi sappiamo che la nostra identità viene costruita in parte da quello che noi facciamo ma in parte dal discorso altrui nel momento in cui a me
I miei studenti midi dicono di me che sono espongo molto male lezione e che sono una carogna agli esami
Che questo vuol dire poi dal punto di vista
Se si potesse accertare questo dato sia vero o no
Forse marginale la mia identità in quanto professore rispetto ai miei studenti e non e quella determinata identità blu solo zero zero in cui e noioso e una è una carogna agli esami
Assolutamente stranamente si assunse la strada oppio ottima quella ove il professore hanno mai incontrate professore perché non sia carogna ma per definizione Onlus ma ovviamente
E carogne Barone
Allora quello che volevo dire è che il la nostra identità viene disegnata il nostro il nostro essere in società e determinato dal discorso che tu chi non li facciamo rispetto agli altri noi disegniamo una da nel ogni volta che parliamo di qualcuno che ci rapportiamo riferiamo di qualcuno
Inevitabilmente disegniamo l'identità sociale di quel soggetto problema e vuol dire ripeto non voglio fare anche qui non voglio entrare in campi che non sono miei però questo è un problema rilevante
Nel momento in cui noi sappiamo che con la nostra o con la nostra comunicazione non è una comunicazione che riguarda oggetti
Stiamo parlando del sesso degli angeli
Voglio dire allora problema ed abbastanza o dell'andamento all'economia mondiale
O di vicende passate trascorso sulla battaglia di Salamina
Siamo
Parlando di e persone di altri soggetti chiaro che siccome seriamente il problema di in che misura noi abbiamo la nostra libertà di manifestazione del pensiero e anche la libertà Antibes disegnare agli occhi del pubblico l'identità altrui e questo è un problema
Serio
Perché vedete pone subito dei dei problemi tra possiamo tranquillamente dire che di taluno che i forti le un ladro
O dare una serie di attributi negativi di un determinato soggetto è un problema che ovviamente si pone allora qui vedete entra in gioco il discorso la verità
Cioè il discorso della se la libertà di vuol dire di differire di disegnare l'altrui personalità abbia dei limiti conosco dei limiti quali siano questi limiti la verità è un uno delle limiti diciamo entro i quali si può operare può darsi anche se poi inevitabilmente cominciamo a discutere su quel cosa sia la verità e non ne usciamo più però vedete come già così
Abbiamo visto come il il comunicare manifestare non sia un artista un non problema che posso essere visto la dimensione puramente egoistica deve essere vista anche la sua dimensione sociale e nella sua interazione sociale
Ancora
Il problema della attività di manifestazione del pensiero
Si pone in conosce dei clinici ulteriori nel momento in cui queste attività non è più un'attività puramente individuale che il soggetto fa per manifestare la propria personale
Ma opinioni bensì viene svolto in forma di impresa
Però a questo punto
Effettivamente manifestazione pensiero io potrei
Lei lo ha fatto
E lo farò sostenere che il giornalista quando
Riferisce dell'incidente stradale che si è suo che si era svolto qui
Che è accaduto qui in via del Tritone
Toscana manifestando nessun penso in manicomio sta esercitando nessuna manifestazione pensiero sta riferendo un fatto stasera vede dicendo due ma anche a me
C'è la macchina polizia che andava con la la sirena è investito il pedone che stava sullo attraversando in quel momento sul strisce pedonali punto e basta
Dove sta la manifestazione del pensiero cioè un pensiero Eller reso conto di un fatto
Quindi io potrei voglio dire posso fare commenta minore
Rozzezza di quanto lo sto facendo adesso du cominciare a dire che i giornali in realtà non hanno o non svolgono attività di manifestazione del pensiero nella parte cronachistica lo fanno nella misura in cui riportò editoriali commenti prendono posizioni esprimono valutazioni fanno vignette e così via dicendo
Allora già cominciamo a vedere che nel momento in cui c'è un'attività informativa comunicativa di massa
Rivolta al pubblico in generale
Con nell'esercizio di un'attività d'impresa forse non tutto quello che viene svolto in questo da questi mezzi siano sono effettivamente ricadono all'interno la manifestazione del pensiero ricade sicuramente la manifestazione del pensiero editoriale commenta la valutazione il giudizio eccetera ma la cronaca no
E allora la cronache puramente reso conto e meno resoconto e punto e basta e conosce nella misura in cui il resoconto non è vero lede interessi altrui allora comma soggiacere normali alle normali regole di responsabilità peggio vedete come il nel momento in cui noi trasferiamo un diritto individuale che tutti noi abbiamo e lo inseriamo in un'attività di carattere imprenditoriale
Questo diritto assume e dei connotati diversi né più né meno
Di quanto la libertà di circolazione che tutti noi abbiamo nel momento in cui viene introdotta nella FIAT che costruisce le macchine per circolare ovviamente questa laddove l'avvocato Agnelli non si è mai sognato di dire
Che in realtà alla FIAT
Dietro dovesse nascondersi fosse schermata difesa dallo scudo dalla libertà di circolazione di locomozione
Perché ovviamente se l'avesse mai sostenuto una cosa di questo genere tutte li avrebbero riso appresso ha detto faccio la macchina faccio un prodotto voglio fare i soldi
Punto e basta quindi vedete come il il profilo quando una libertà una libertà pubblica fondamentale
Entra all'interno di un circuito di un circuito produttivo imprenditoriale questa libertà conosce a mio avviso delle modificazioni delle variazioni e delle necessarie trattamenti questi adattamenti evidentemente
Determinò una una variazione meglio limiti alla libertà medesimo
Questo è
Chiudo allora facciamo
Sì allora chiudo
Ho parlato di responsabilità su questo profilo responsabilità morale e politica giuridica allora primo discorso a mio avviso se non vi è responsabilità morale
Cioè i responsabili autore responsabilità senso morale e coscienza chiamiamolo come vogliamo evidentemente tutti gli altri discorsi hanno scarso effetto soprattutto in questo settore qui perché
Il rispetto a determinati comportamenti tipo che sono connotati storicamente come e offensivi il furto l'omicidio è chiaro che il la forza la legge svolge un ruolo molto importante rispetto a comportamenti socialmente diffusi come quello di lire di parlare in libertà o non parla di libertà o di scrivere male di qualcuno getta
Sono comportamenti appunto dichiarate diffuso la nulla forza la legge e una forza la forza deterrente della legge ha una forza limitatissima
La legge riesce soltanto ad assecondare delle dei comportamenti già diffusi radicati ho esiste una responsabilità di carattere morale oppure
La i profili di responsabilità successiva servono molto poco ma che non serva ma servono molto quindi primo aspetto
E questo è fondamentale perché se non viene a otto responsabili coscienza di ciascuno titolare di una libertà questa libertà di tutti noi
E tutti noi la vogliamo esercitare masse non
La esercitiamo con moderazione rischiamo di
Svilire questa libertà di renderla di farla svanire
Evidentemente non
Questo è il primo punto sul quale
E necessario responsabilità politiche
Qui quando parla di responsabilità politica è chiaro che mi riferisco ad una
Ora soprattutto responsabilità da parte di chi
Ma dico politico in senso lato cioè di chi del della polisti chi Pannella città
Cioè la responsabilità del soggetto il quale vuole
Far conoscere e farsi conoscere
E dunque il problema della responsabilità di colui il quale vuole immettere nella Police nella nel mercato marketplace sorride ai Piers dicono gli americani
Una serie di valutazioni di invece così via dicendo allora qui il problema è quello della responsabilità di carattere politico
Nel senso del fatto che quando un soggetto manifesta le proprie opinioni ma proprio manifesto nel pensiero evidentemente sa di soggettare anzi ad un giudizio collettivo
Di non solo di manifestare il giudizio ma anche di essere giudicato per quello che dice questo problema molto importante
E di capire anche questo riguarda in maniera significativa colui il quale comincia ad inveire chi fa le invettive non può lamentarsi se poi viene fatto oggetto di invettiva
Nel momento in cui vi è uno accusa l'avversario delle peggiori nefandezze non può pensare di ricevere un mazzo di rose
Allora questo problema della responsabilità politica e la responsabilità del comportamento del generale comportamento sociale
Cioè la manifestazione pensiero fa parte dei nostri rapporti sociali noi non possiamo vuol dire immaginare è vuole dire che nel momento in cui scavalchiamo la sfida che sta davanti allo sportello parcheggiamo in seconda fila Olmo occupiamo il posto dell'handicappato e così via dicendo non possiamo pensare che poi
Questa non sia una società che poi reagisce nello stesso modo e questo tipo di comportamenti vengono fatti anche nei nostri confronti questo un profilo
Estremamente importante perché dimostra la relazionalità del della manifestazione
Infine c'è il problema della responsabilità giuridica
Qui inutile
La
Vuol dire fare discorsi troppo lungo sappiamo quanti e quali sono i limiti giuridici la manifestazione del pensiero
La alla diffamazione la tutela del buon costume la tutela dell'ordine pubblico la tutela dell'ordine pubblico economico diffusione di notizie che possono turbare il mercato cioè possiamo parole I segreti di Stato possiamo immaginare una lunga stringa di di limiti ma qui si forse sono quelli più conosciuti dei quali
Maggiormente si discute
Quello sui quali poco si discute che poi determinano in realtà il tetto onorevole è stato dell'attività informativa nel suo complesso il nostro Paese il fatto del mancato discussione sui primi due punti cioè della
Della deontologica dell'informazione della comunicazione della manifestazione del pensiero cioè il fatto e poi soprattutto il profilo della autoresponsabilizzazione ittica nel momento in cui
Qual è il livello di discorso che vogliamo che ci sia l'interludio comunità chi tipo di marito e che tipo di pensiero vogliamo circoli e le forme attraverso il quale questo pensiero deve essere fatto circolare all'interno una comunità quindi vede come il discorso io volevo soltanto
Proprio senza giungere a nessuna conclusione buttare una serie di tematiche che riguarda un poco quanto una con mani riguarda la manifestazione pensiero libertà e responsabilità sono strettamente legate sono indissolubilmente legate richiedono poi un'attenta valutazione che non può essere fatto tagliando le cose con l'accetta necessariamente variando valutazioni
Regole misure limiti con riguardo a ciascuna singola situazione
Grazie professore
E allora intanto visto che clima si siede munirsi di apposito libretto datevi anche una letta a quella vecchia storia della libertà di stampa che la chiacchierata che l'anno scorso fece qui Arturo diagonale a questo proposito visto che si parlava di impresa si parlava egli si è parlato adesso di forza deterrente della legge a proposito delle querele delle richieste di danni eccetera
Ecco questo è un aspetto che va anche considerato cioè quello che oggi la libertà di stampa viene anche un pochettino
Come dire calpestata proprio da chi parliamo dei giudici
Sta abusando del diritto di chiedere un apposito risarcimento insomma ci sono giornali che stanno chiudendo perché non c'erano più i soldi per pagare
E il i danni che sono vengono considerati maniera francamente abnorme rispetto a quello che può essere la ma qui poi andiamo poi le valutazioni dei singoli insomma se a me dicono cornuto io mere brevi talmente tanto che però se fossi siciliano male a bere di meno se fosse otto decimi ebrei
Cioè al contrario devo siciliano di più altresì di meno però so perché insomma non bisognerebbe andare a vedere quanti cornuti vengono uccidono la moglie in Alto Adige e quanti in Sicilia ebbene questo qui è un è un aspetto quello dei danni materiali per in seguito alle querele che è un è un capitolo a parte
Io c'ho sempre diritto alla prima domanda professore e quindi la prima domanda e al giocatore ha parlato di ecco nel frattempo questo leviamo di mezzo abbiamo parlato di di alcune questioni che mi hanno fatto tornare alla mente un tema che adesso di palpitante attualità e cioè dell'uso che viene fatto da difese che c'è tra la pubblicità e l'informazione e questo a proposito della questione degli sì oppure televisivi
Allora ognuno di noi
Avrà il la sua idea sentiamo anche prostrazione Dzeko vice che cosa ci può e dire dal suo punto di vista a proposito di di questa querelle che io non numerico neanche come la penso ma insomma i termini sono chi vuole usare lo spot è così come si usa il Manifesto abbiamo fatto una limitazione di uso del manifesto mura alle sì o no allora il lo spot possiamo considerarlo il manifesto elettronico e allora non dovrebbe essere calcolato non lo stesso modo e c'è chi invece vuole spendere i propri soldi del finanziamento pubblico per avere un'organizzazione di partito di un certo tipo chi lo vuole più snello invece spendere più in propaganda chi vuole fare di informazioni che pubblicità ma quando uno fa informazione politica non fa anche pubblicità un prodotto che il partito abbia insomma questi sono i termini ma professor guardo questa è un'altra conferenza ma io potrò tante io io purtroppo non non posso esimermi invece di da rispondere alla prima questione quella dei danni
La libertà di stampa costa ma vediamo un po'quali sono questi costi e io dico con una certa battuto che si costi possono essere contenuti allora innanzitutto la libertà di Stampa io sono un po'di anni che lavoro su cui su tematiche sono quindici anni che cerco di ottenere dagli editori dati di carattere economico
L'anno scorso in una con convegno il presidente dei rettori ha snocciolato alcune cifre queste cifre sono circa per tre testate giornale Corriere stampa grosso modo sono rispetto annualmente mi pare parlano di quattro cinque miliardi l'anno per ciascuna di queste testate
Non dicono però esattamente quanto e in che misura si tratti di condanne per risarcimento in che misura si tratti di spese legali proprio dei loro avvocati molto cari che si assoldano
E così via dicendo quindi ancora non sappiamo quelli che sono i dati io i dati li raccolgono il pubblico boom faccio le statistiche sul Tribunale di Roma dal mondo sto facendo dal mille novecento mi pare ottantasette al novantasette e l'ho fatto e tutte le sentenze con tutti i dati eccetera i dati sono la situazione e che in tutti questi anni almeno se giudico sui da gli obiettivi che io conosco che li ho visti perché le sentenze provviste una per una e me ne sono misurate che in dieci anni in Italia non c'è stato una stampante
A Roma almeno poi ci sono altri tribunali eccetera ma almeno a Roma non ha pagato quanto o un giornale uno a caso per una causa abbia pagato negli Stati Uniti
Per una condanna per diffamazione negli Stati Uniti nel momento in cui gli Stati Uniti noi andiamo alle vediamo la giurisprudenza e parliamo del paese dove il primo emendamento è sacro e il totem della del sistema giudiziario politico istituzionale americano
Al momento in cui andiamo a vedere le sentenze vediamo più nitida amici scrivendo liquidati che sono sull'ordine di due tre quattro milioni di dollari quindi moltiplicare questo per due metteteci miliardo vedete che sita stiamo parlando di somme che non trovano assolutamente il
Alcun riferimento in Italia allora possibile che la nostra libertà di stampa e Cusi
Così debolezza che non riesce il nostro di aziende editoriali sono così deboli che non riescono a sopportare un paio di miliardi l'anno due tre quattro miliardi l'anno di di risarcimento del danno poi non so risarcimenti danno sono spese legali complessive eccetera vedete mente quando se parliamo di cifre io sono dispostissimo a fare il CIPE ci mettiamo al tavolino come
Siamo gli editori tirano fuori i soldi e discutiamo ma la libertà di stampa poi posta sulle lo dico da giornalista due volte assolto e quindi non ma non ho mai dovuto però io nessuno
Ma negli Stati Uniti cioè il gioco del direttore responsabile che deve partecipare alla coda del il diritto e il no ovviamente la storia ovviamente il vede poche ovviamente a
Lei vive e l'editore si va si va nei confronti l'editore perché attenti tradizionalmente il soggetto che ha i soldi quando gli Stati Uniti stanno le cause per avere i soldi chi ha i soldi e l'editore allora il problema e la libertà di stampa costa genitori vogliono piange
Mettiamoci a tavolino e cominciamo a discutere
Vediamo innanzitutto perché i giornali vengono condannati io che guardo le sentenze vi assicuro le guardo tutte vuole dire
Dico che i giornali perdono le cause perché fanno dei titoli a cavolo perché l'articolista l'articolo in spesso in sei inoffensivo comunque e scriminato ma naturalmente c'è qualche gran genio o il giornalista steso un genio redatti buone che ci mette sempre il bel titolo che travisato talmente il significato che gonfia e l'espediente grafico quindi innanzitutto Musei vuole dire i giornali facesse
O meno i rotocalchi che la tecnica è stata quella quei trasferire da rotocalco la tecnica di titolazione nel quotidiano se facessero un po'di meno di questo tipo di cose probabilmente andrebbero a spendere un po'di meno
Se poi con riferimento a certi cronisti i quali hanno la buona abitudine di prendere soltanto per prende per oro colato quello che gli viene raccontato al procuratore su la Repubblica di turno o dal questore intorno forme anche lì forse palme passeri condanne si eviterebbero soldi dopo soldi milioncino qua milioncino la probabilmente le che aziende editoriali risparmierebbero non poco quindi io sono dispostissimo a parlare dei costi libertà di stampa cifre alla mano e vediamo fare come momento in cui l'editore qua a fare davvero l'imprenditore e parlare il costo industriale vediamo un po'il costo industriale vediamo come si riducono i costi industriali nell'impresa nell'impresa editoriale come si riducono in qualsiasi altra impresa prima pro
Par condicio adesso la folla leggero a il disegno di legge sulla par condicio e qualche cosa di assolutamente obbrobrioso per io penso che se vuole dire qualsiasi vuole dire in
Al il il povero Tocqueville o si dovrebbe rovesciare nella tomba alzarsi ecco tirare for prende alla falce la morte andare a tagliar la testa a quelli che hanno
Proposto questa cosa periti la disposizione par condicio
Non è puramente la trasposizione al mezzo televisivo dei limiti che ci sono sempre stati nel democrazie liberali nel momento di campagna elettorale in ogni Democrazia liberale vi è sempre stata la preoccupazione di tutelare la libertà dell'elettore ma tutelare la libertà direttore in uno spazio di tempo limitato si dice in questo spazio in punto si imita dei comizi
Tuteliamo l'elettore e limitiamo il numero di Mary spazi per diciamo questi sono gli spazi che possono essere sui quali metri manifestini pure nel giorno precedente silenzi e così via dicendo
La legge sulla par condicio non è assolutamente questa e uno legge sulla manifestazione politica tout-court
Tutto per sempre per tutto l'anno per tutto il giorno e l'hanno anche se noi abbiamo un Parlamento che dura cinque anni
E che quindi non ci sono elezioni politiche anche sei sindaci di eleggiamo e durano in carica cinque anni con se nessun Consiglio comunale si scioglie non ci sono provinciali non ci sono regionali per cui sono tutte in coincidenza e per cinque anni quei cinque anni non ci sono elezioni
Quella legge vale per qui cinque anni e quella legge e una legge che sostanzialmente strozzo una manifestazione politica perché quando ti dice che la manifestazione politica deve avere un certo format non può essere meno di novanta secondi non più di tanti non può essere trasmessa all'interno alla pubblicità ma deve essere polo trasmessa all'interno di appositi contenitori
Quindi ovviamente fuori del del palinsesto poiché apposite consente contenitori che ci sono soltanto due volte al giorno e che per di più con un prezzo imposto che rappresenta con uno sconto del novanta per cento rispetto al prezzo normalmente praticato voi capite che in questo modo la comunicazione politica radiotelevisiva
Sì sottotenente eliminata perché l'editore non ha nessun interesse a fare pubblicità vendere spazi avendo già un problema di affollamento predire perché il problema grosso e la mancanza di spazi televisivi non c'è non c'è più spazio per
La pubblicità pubblicità i giornali sono ricchi oggi perché non c'è più spazio in televisione a loro uno che vuole fare pubblicità poveretto deve andare a fa la pubblicità
Ah sulla stampa do anche da non traendo nessun beneficio questo è risultata l'le le emittenti televisive non hanno spazio
Quindi già non sono disposte a darlo se a qualcuno che non ti paga il prezzo pieno quindi primo primo punto in secondo luogo meno ghetti insieme lo metti alle undici di sera alle sette del mattino
E finita la comunicazione politica o meglio stiamo dice non è finita scusatemi tanto perché poi per dire le cose come stanno è chiaro che uno Salara l'altro cioè a Mediaset
Al problema poi c'è il signore che c'ha la sua la sua televisione vicino a Telemontecarlo visite soggetti sono contenti si fanno la pubblicità fra di loro io invito un po'dei tuoi tu inviti può dei miei il talk show qua e la alla così detta la il telegiornale lì è il problema è quello che si è risolto chiunque è un outsider chiunque viene fuori che sia l'uggioso leghista oppure sia un o uno che vuole fare doveva idee balzane e vuole dividere l'Italia vuole fare il movimento sudista o qualsiasi morì entro nuova idea eccetera uguale manifestarsi come si afferma umani un prodotto politico nuovo se non attraverso la televisione questo signore e tagliato fuori quindi la bucato la par condicio la cosa rivoltante e a mio avviso totalmente incostituzionale perché impingere sul innanzitutto sulla libertà di organizzazione politica perché non si vede per quale motivo io non posso
Non posso umani non posso manifestare le mie non posso svolge l'attività di proselitismo politico attraverso la radio televisione
Impinge sulla libertà di manifestazione del pensiero quaestio ma quello che è assurdo e che attribuisce a chi svolge l'attività politica che tendenzialmente dovrebbe essere al fondamento della della della dell'attività della democrazia un compito un
Trattamento deteriore rispetto a chi fa l'impresa faccio biscottificio tutto lo spazio che poi faccio faccio propongo idee politiche no niente tu non puoi più
Solo biscotti tosse Wi-Fi biscotti dux per fa i biscotti nonché sede di un po'probabilmente fai un po'di calma se no se tu vuoi sostenere che il mascellone era
Voi migliore del secolo ventesimo unitaria no mi dispiace tanto non lo puoi fare molto lo facciamo fare
Te lo impediamo risultato assurdo
Si lamenta la disaffezione cittadini verso la politica si dice bisogna tra convincere la gente a votare così dicendo a Dario ideali motivazioni tutti i discorsi quali può dire nel qualche segretari per Tito in qualche congresso del partito si riempie c'era c'era poi dopodiché diciamo no no ma però tu questo qui lo fa il parco con lo fai all'angolo te lo fai alla al bar sport va in televisione mi raccomando non lo fare in televisione
Per questo tipo di discorso questo tipo di discorso intriso non lo devi fare non lo puoi fare in questo la mia
Se opinione che ho anche scritto e quindi
Sulla sulla disegno dei un mi stavo divertendo comincio a divertirmi adesso lavoriamo con pièce si è si è acceso ove allora non sapevo che era come dare una martellata su un piede al professore sotto la domanda
Prince
Chiedere cosa ne pensa delle del distinzioni che vengono fatte anche non sottolineano sto giurisprudenza
In maniera in materia provo di diritto di cronaca critica estatica e le tendenze esempio di che vuole vedere cerca di tutelare maggiormente la state dicendo di espressione artistica
Come se la libertà di pensiero non fosse espressione artistica
Ma qui la adesso diciamo guardando adesso obiettivamente alla la situazione rebus sic stantibus qui la situazione e che per la cronaca l'orientamento assolutamente consolidato del consolidato diciamo dai tenda vale quarant'anni a questa parte con riguardo
Al diritto di cronaca per quello che riguarda il diritto di critica celato in Cassazione tende un tantino di più a distinguere a cominciare dice guardate che il requisito dalla verità non è App cabine al o alla critica perché la critica di per sé vuol dire valutazioni giudizi e quindi non può essere e soggettività e quindi non può essere parametrata secondo il criterio della verità questo discorso che peraltro uno sulla quale troviamo circa duecentottanta sentenza americane sulla distinto distinzione tra fatti e opinioni
Che rilevantissime ai fini del giudizio di formazione gli Stati Uniti mi sta anche bene purché ovviamente si parta da un punto che qualche sentenza Cassazione ha fatto chiaro ma al altri non sentono e cioè che evidente che la critica e soggettive dunque libera purché non trascenda in come dice la Cassazione in incivile denigrazione dell'altra parte però del presupposto la critica deve essere deve essere un fatto vero perché se io accuso professor Zero Zen come cioè dicendo che lui sullo zero Zheng comincia
Che ha rubato supermercato GS una una lo stecca di salmone affumicato e si sapeva che dalle sue idee sovversive si trattava di persona quanto mai inaffidabile queste ma e e comincia con tutta una filippica sul mio conto ora questa nebbia chiaramente e scriminata apre nella misura in cui esprima delle opinioni disperse da quelle da quelle mie ma se il quello che non va bene i presupposti partenza perché se io non ho mai rubato nessuno stecche di salmone nessun supermercato è chiaro che quella critica senza fondamento quindi il problema con riguardo la critica a me sta molto bene distingue la critica dalla dalla clone che anziché mi piacerebbe che fossero proprio nella nella i giornalisti imparassero fa la cronaca anzi che stava lì a commentare a fare i commentatori di di notizie che non è loro compito descrive sono i fatti punto e basta
Problema satira qui il problema è più complesso la satira di per sé evidente inveritiera seno se la satira fosse veritiero non sarebbe satira quindi il il presupposto
Il presupposto e su questo su questo presupposto ci siamo qual è la difficoltà
La difficoltà e che la satira quando e
Ben fatta colpisce colpisce l'altro soggetto la satira non è fatta sì ce la sapienza fatta presso rhythm'una satira vera è quella che colpisce
E che fa male allora lo la difficoltà la giurista io vuol dire sono molto favorevole alla satira pure essendo qualcuno quale passa il suo tempo a portare in giudizio i giornali
Ma il la difficoltà io sono prossimamente io non non sono assolutamente non l'ha mai difeso Burgo non sempre ma
Un un dovere civico quale causa no contro certi giornali è un dovere civico
Allora il il il problema e che la difficoltà teoriche io pongo questo problema come si fa a trovare una un'area franca per la satira
Uno come dire un diritto di asilo per la satira evitando però che naturalmente fatto il diritto d'asilo tutti se ne approfittano perché nel momento in cui io lo vedo nel momento in cui si scrive Mina
Un pezzo satirico poi tutti si saltano su sopra quando io comincio a dire di qualcuno che è
E passo è grasso e puzza e così via dicendo poi di Caravà Enzo store stavamo facendo della del della satira
Allora il problema difficoltà e di enucleare giurista dico con la difficoltà è giurista e trovare le regole in base alle quali dire che la satira e in buona sostanza una valvola di sicurezza la Società c'è una bella ordinanza ormai risalente di della Pretura di Roma
Una della Pretura di Roma il caso Tognazzi Nicolazzi Tognazzi è sceso che sta recitando la Parodi moglie riesce in scena dice mi hanno rubato tutto mi hanno rubato tutto dove Nicola sì
La l'allora ministro dei lavori pubblici socialdemocratico ovviamente Nicolazzi si risente va dal pretore poiché propriamente Tognazzi Cindy piaceva la con Sala ripeteva ogni sera chiede di inibire il pretore Paola fa una sentenza che giuridiche sì ma anche come dire sociale sul ruolo che la satira svolge all'interno la società per cercare di come dire per smorzare le tensioni è un problema complesso è chiaro che questo va molto bene per la sogno dava molto bene perché
Poi quando fanno satira su di me allora io un certo punto mi sento allora è un costo sociale vuole dire come dire un costo sociale che tutti dobbiamo pagare
Io sono molto aperto a a discutere di cui di queste cose non è facile trovare dei limiti e dire questo il diritto di asilo sta qui certo non si può fare assoluta
Sulla dignità perché è chiaro che nel momento in cui la vignetta e di per sé oltraggiosa io rappresento in termini osceni blasfemi indi per sé
Fortemente offensivo rappresentando un soggetto con altri buchi di carattere sessuale o con o con peggio con forme di copro Fidia un certo soggetto è chiaro che vuole dire qui andiamo
Non a mio avviso non c'è satira che tenga c'è il problema dell'elementare Dini la basilare dignità del soggetto però al io sono garitte lei che la satira debba essere protetta però ho ho difficoltà a trovare dei canoni che non siano quelli caso per caso guardo la cosa vedo si va be'questo
Questo a far ridere era bello che vogliamo farcela passiamo ma dunque ovviamente questo essendoci un certo numero sette mila giudici in Italia spie mila giudici ciascuno la pensa in modo diverso un
Allora una precisazione quando parla di uno steccato dove la satira è permessa
Può essere un orrore quello di mischiare un po'come si mischia fatto dal commento mischiare il serio col faceto cioè mettere le vignette sui giornali e non ritornare al vecchio giornale satirico
Cioè il travaso per esempio li uno lo sapeva che dalla prima all'ultima parola era satira
Per cui il senatore Carlo levi non era honoris causa ma era o Doris cause lo si accusava appunto dell'lavarsi mai tanto per dire ecco allora ma era sul travaglio già verso un travaso a parte che anche travaso ha passato i suoi guai ma questa questo netta distinzione ormai celebre ma guardate che il paese dei cartoons
Cioè degli Stati interni escono gli Stati Uniti d'America e cartoon
No c'è io adesso può darsi un po'magari non non non non mi guardo tutte le testate che americana ma guardate che che Arthur sta sempre la pagina dei commenti Sempre né la pace né commenti foto non c'è ma in prima pagina allora
Perché edita poi questo fatto il Paese ripeto il paese dove la libertà di manifestazione però c'è siamo la distinzione tra il commento e la vignetta e che parte dal commette forse la parte più pungente più efficace del commento e la la cronaca il fatto quindi la distinzione tra fatto lavorativa ma odio forse ad un rosario non solo partire versando il problema di se se fa ridere se fax se non fa ridere forse non non c'è bisogno di non non forse stato non guardo Repubblica quindi
Abbiamo niente abbiamo concluso allora bene la ringraziamo preso zero sei codice anzi io la prossima volta salteranno la loro gloria chiappe Remo con Lella lo tireremo su dal piano di sotto al piano di sopra
Eventualmente terre qualche cosa che vogliamo fare invece proprio in fondazione su questo problema al di là della scuole liberalismo e quindi un è un invito a delinquere però il prossimo anno credo che dobbiamo fare varie cose
Perché i problemi stanno aumentando piuttosto che diminuire in questo campo e va be che chi dà la colpa di tutto questo l'unico cos'è un è un collo è un un paralitico alcunché in cosa dicono i quei dalla Gialappa insomma una cosa del genere forse ci abbiamo azzeccato parlando male di di un di un momento e di una componente politica che non l'ha mai apprezzato l'umorismo la satira meno ancora ma abbiamo l'impressione che comincio un po'a stringere una tenaglia che in esce in tutti questi anni eravamo abituati attenere band larga ci risentiamo allora ci rivediamo veri vedete con Cristina lunedì più prossimo a parlare di violenza e della libertà di poter salvare allo stadio senza rischiare la pelle grazie ancora una pausa professore