"Frequentare il futuro: Le sfide di Berlinguer e la sinistra di domani" presentazione del libro di Gavino Angius con Andrea Bianchi nell'ambito della Festa provinciale del Centrosinistra presso l'Area grande

Questo se
Non ci riusciamo
Grazie sì qualcosa di più
Va bene
Allora buona sera a tutti
Come vedete alla mia sinistra c'è l'onorevole Gavino Angius che il presidente del gruppo parlamentare dei Democratici di sinistra al Senato allarmi a destra c'è l'onorevole Ugo Intini che è il coordinatore dei Socialisti democratici italiani e alle diciamo all'estrema destra
Fa un po'ridere ma all'estrema destra c'è Marco Rizzo cioè che che è membro dell'Ufficio di presidenza dei Comunisti italiani
Dovevamo era previsto che ci fosse anche
L'onorevole Dario Franceschini del Partito popolare che purtroppo non ha potuto venire e mi dispiace particolarmente dato anche i temi di cui trattiamo
Ad ogni modo l'occasione di questo dibattito l'uscita
L'uscita de del libero
Di Gavino Angius con Andrea Bianchi intitolato
Frequentare il futuro
Le sfide di Berlinguer e la sinistra di domani
Basta il titolo e basta la figura di Angius per rendersi conto che non è un'esercitazione accademica ma è invece uno sforzo di riflessione che parte dalla considerazione
Dell'opera e della personalità di uno dei maggiori politici italiani del secondo dopoguerra Enrico Berlinguer che credo tutti quelli che sono qui
O hanno conosciuto o hanno visto e che comunque ricordano
E affronta il problema le che oggi ha la sinistra nel suo complesso la sinistra plurale divisa in molte formazioni
Ma che cerca
Di
Lavorare insieme con le forze democratiche di centro per governare l'Italia e affrontare i problemi che abbiamo
Prima di far parlare i nostri ospiti vorrei dire alcune cose sul libero di Angius che poi l'occasione da cui partiamo
Angius a mio avviso con la collaborazione di Bianchi affatto un libero molto interessante perché nona
Mummificato belli guerre
Anzi avvistò la sua opera politica
Il problema è di fronte a cui si è trovato gli anni in cui ha lavorato da protagonista nell'Italia contemporanea
Cercando di considerarli anche alla luce del presente e quindi in questo libero
Angius ha detto con molta chiarezza dove a suo avviso le soluzioni che ha adottato Berlinguer gli parevano delle soluzioni ancora attuali o delle soluzioni
Da accettare oggi e invece a volte si a volte invece quando si trattava di scelte che alla luce della nostra esperienza di oggi
Vanno discusse vanno diciamo riviste allora io adesso citerò soltanto alcuni di questi problemi che però come vedrete sono problemi che ancora oggi sono nella memoria e nella coscienza delle persone che segua no compassione
La situazione italiana la politica i problemi
Degli italiani
Angius parla ad esempio
Per incominciare
Del cosiddetto compromesso storico
Cioè della politica che il Partito comunista guidato da Berlinguer all'inizio degli anni settanta
Ha iniziato e che portò a un accordo di governo che tutti ricorderanno
Accordo di governo per cui fu importante e significativa l'azione di uno dei maggiori leader della Democrazia cristiana e cioè Aldo Moro
Portò a al governo che prima si chiamò il governo delle astensioni e poi fu il governo della solidarietà nazionale
Oggi che cosa possiamo dire del compromesso storico
Angius parla naturalmente anche diciamo dei ruoli che ebbero dei vari partiti per esempio del ruolo per molti aspetti come dire autonomo proprio da parte del Partito socialista
Che proprio nella ville Novecento settantasei
Cambio segretario diventò segretario l'onorevole Craxi e iniziò una direzione che era di possiamo dire di polemica sia nei confronti della democrazia cristiana sia nei confronti del Partito Comunista tutti ricorderanno le polemiche sia
Su un Marx sia sul socialismo sia su su sul sulla linea del partito comunista
Successivamente successivamente c'è un momento molto significativo e cioè l'azione di Berlinguer Perre il così detto Euro comunismo cioè per una diciamo un accordo tra i partiti comunisti europei alla ricerca di una linea di maggior distacco di maggiore indipendenza dall'Unione Sovietica di rottura di quello che si era chiamato per molti anni il legame di ferro tra l'Unione Sovietica i partiti comunisti europei e c'è un'analisi delle ragioni per cui anche il comunismo europeo si trovano in difficoltà
E si arriva con questo da una parte ha delle scadenze molto importanti come ad esempio le indagini l'invasione dell'Afghanistan da parte l'intervento dell'Unione sovietica in Afghanistan e il cosiddetto strappo da parte del partito comunista e cioè la dissociazione del Partito comunista dalla politica sovietica in Asia
Dal trenta dall'altra parte ancora le le conseguenze del fallimento
Del compromesso storico e quindi la scelta da parte del Partito comunista della cosiddetta alternativa democratica
Tema molto interessante perché in quel momento e lo si vede anche a livello elettorale
Molti non compresero il senso della Alternativa democratica e Angius dà un'interpretazione di questa Alternativa democratica
Si arriva poi alla
Alla crisi del partito comunista che si vede anche sul piano elettorale
La crisi era già cominciata da questo punto di vista cioè dal punto di vista elettorale nel mille novecentosettantanove perché Angius giustamente ricorda che da quel trentaquattro per cento a cui arriva era arrivata il Partito comunista
Nel settantacinque settantasei Paesi sia sia rivolto immediatamente a una perdita che proseguì nelle successive
Elezioni infine alla morte tragica e improvvisa
Di Enrico Berlinguer in un comizio a Padova che credo rimase impresso a molti
Tra i militanti anche tra gli italiani e al grandioso funerale che si fece a Roma seguito dalle elezioni europee
Naturalmente
Si tratta qui di tutta una serie di momenti e di una considerazione dell'azione di Berlinguer io vorrei citare solo un aspetto che mi ha colpito
E personalmente mi ha colpito positivamente perché la penso come Angius
Nel libero e cioè in diciamo la considerazione critica da parte di Angius
Su Berlinguer con me
Dal punto di vista della conduzione del partito
Questo è un elemento importante perché poi gli anni Ottanta sono proprio gli anni della crisi del partito comunista che a un certo punto come sapete poi sbotta sfociano
Nella seconda metà degli anni ottanta nella svolta
Cosiddetta della Bolognina è nello scioglimento
Del partito comunista e lei la nascita di due formazioni politiche nate da quel congresso da una parte il partito dei Democratici di sinistra e dall'altra il partito della Rifondazione comunista
Naturalmente qui si tratta di pagine della nostra storia recente rispetto alle quali anche se ci sono stati libri di storia siamo comunque indubbiamente molto vicini e quindi si tratta di discutere e poiché si tratta di porsi problemi che nascono dalla considerazione di questa storia
E qui possiamo soltanto e numerarli e poi sentiremo i nostri ospiti e vedremo anche la discussione che si aprirà tra i nostri ospiti e cioè una domanda che ci si può opporre c'è stato anche nell'azione di Berlinguer un ritardo nella nel processo diciamo di di evoluzione o anche di revisione della politica comunista in Italia è stato troppo lento il distacco
Operato dalla dall'Unione Sovietica
Il partito è riuscito non è riuscito a evolversi in modo adeguato alle sfide della modernità alle sfide che si sono preparate negli anni successivi
Affrontato adeguatamente i temi della nuova identità da costruire oppure lo ha fatto solo in parte ecco io
E numero alcuni problemi ma sono sicuro lo so che ce ne sono anche altri che potranno nascere dagli interventi dei nostri ospiti e dalla discussione che nascerà e con questo auspicio a questo punto io DOP per primo la parola all'onorevole Intini
Grazie
Ma io lamento spesso che in Italia si voglia cancellare la storia e allora Angius la scritta la storia e questo non può che farmi piacere la scritta compassione
Scritto una storia di grande interesse perché offre degli spunti anche che riguardano l'attualità come naturale
Per le guerre è stato il realizzatore del compromesso storico
Però il compromesso storico non è
Una novità e una costante nella politica del PC
Io ricordo che Nenni diceva noi ragazzi Togliatti diceva Nenni non guardava i socialisti guardava i professori cattolici a Dossetti la Pira Moro con questi voleva un rapporto
E in fondo oggi anche oggi Prodi che cos'è è un professore cattolico in un certo senso la politica del compromesso storico è stata costante nell'arco dei decenni
Però compromesso storico
Di oggi se così si può dire
L'intesa tra post comunisti e cattolici chi oggi a una differenza non da poco
E cioè
Che negli anni settanta
I socialisti erano in questo compromesso storico subordinati
Oggi sono cancellati
Negli anni settanta
Questa politica per il settantadue per cento oggi almeno del trenta per cento
Berlinguer diceva
L'alternativa di sinistra non sarebbe possibile utilmente neppure se la sinistra avesse il cinquantun per cento
Io credo che avesse ragione
Avrebbe avuto meno ragione se la sinistra fosse stata riequilibrata al suo interno
Se cioè la tradizione comunista e la tradizione socialista
Nella sinistra avessero avuto un peso più o meno equivalente
E allora io vorrei ricordare che l'obiettivo costante del PSI in tutti quegli anni fu sempre il riequilibrio della sinistra
Noi non è che fossimo contrari all'alternativa di sinistra mai sapevamo che un'alternativa di sinistra non poteva riuscire se non c'è un riequilibrio tra socialisti e comunisti all'interno della sinistra sul piano dei numeri
E adesso
Qual è la situazione adesso
Beh io credo che Berlinguer sia l'armerebbero
Perché oggi
La sinistra alla quasi totalità del potere
Non con il cinquantun per cento ma con meno del trenta
Peggio se si considera i le norme livello di assenteismo nel volto con meno del quindici per cento del consenso popolare
Peggio ancora in regioni importanti e decisive storicamente come quelle del Nord se si considera la presenza della lega con meno del dieci per cento del consenso popolare io penso che
Una simile sproporzione tra il potere immenso che alla sinistra e il consenso in aree vitali del Paese come il Nord ad esempio beh una simile sproporzione apre il rischio di sconfitte catastrofiche io credo che una simile sproporzione nasce anche dalla irrisolta questione socialista dalla irrisolta questione di quei quattro milioni di voti socialisti persi per la sinistra
Angius nel suo libro fa un apprezzamento
E considero molto positivo
Per il riformismo socialista degli anni Ottanta dice delle parole
Generoso e su questo
Io credo che i postcomunisti i diessini non si siano limitati alle parole no anche compiuto dei fatti perché hanno stretto un patto in qualche modo con la testa e con il braccio di quel riformismo socialista degli anni Ottanta
L'hanno stretto con Amato
Che in qualche modo era la testa della politica economica riformista socialista ed era anche il braccio Tejera L'uomo che sapeva usare la stanza dei bottoni
Io credo però
Che non basti stringere un patto con la testa e con il braccio per riformismo socialista anni ottanta io penso che si debba stringere un patto con il cuore di questo riformismo che è costituito dagli militanti socialisti
Dai militanti autonomistica riformisti che o non vanno a votare oggi
O votano per il Polo o votano senza sentirsi a casa propria in questa sinistra
Questa situazione tipica non dei dirigenti socialisti i dirigenti socialisti per lo più ragionano politicamente e quindi stando con questa sinistra e tipica dei militanti degli elettori socialisti
Che non si riconoscono in questa sinistra e che devono esser recupera
Angius parla in modo positivo del riformismo socialista anni ottanta
Io credo che i riformisti socialisti abbiano avuto molte ragioni nel sette e però penso anche che non si debba passare da un eccesso all'altro
Perché i riformisti socialisti erano contro gli automatismi della scala mobile del salario
Contro la rigidità eccessiva
Ma oggi
Si pensa quasi che la difesa dei posti di lavoro fissi sì una rigidità eccessiva oggi si giunge a pensare che il lavoro precario sì una soluzione per la mancanza di lavoro e in questo modo si passa da un eccesso all'altro
I socialisti degli anni ottanta i riformisti socialisti non apprezzavano
Il disprezzo pregiudiziale di Fortebraccio che chiamava i padroni lor signori gli imprenditori
Però
Oggi siamo arrivati all'eccesso opposto oggi siamo arrivati in una situazione nella quale lorsignori come diceva Fortebraccio comandano come non comandavano dagli anni cinquanta
I socialisti riformisti erano per la governabilità per il decisionismo
Non avrebbero mai immaginato
La possibilità di avere sindaci penso Orlando penso anche Rutelli che si comportano come podestà altro che decisionismo
O presidenti di aziende pubbliche penso alle Ferrovie dello Stato che si comportano come Turci che neanche vogliono parlare con i sindacati che pensano sino diminutio parlare coi sindacati e con i lavoratori perché pensano di esser d'interprete delle tavole
Della legge del libero mercato economico siccome sono stati alla Bocconi
Io credo che i riformisti socialisti fossero dei riformisti si ma socialisti e non liberisti e penso che se abbiamo combattuto è che l'abbiamo fatto bene
L'idea gramsciana dell'egemonia comunista oggi io penso che dovremmo combattere e tutta la sinistra dovrebbe stare l'idea di una egemonia di verista
L'egemonia di un pensiero unico liberista che ormai viene venduto dai mass media dalla cultura dominante come fosse una legge mentre invece una legge non è e sta provocando dei gravi squilibri e delle gravi diseguaglianze
Mi fermo qui perché penso sia utile forse fare PGT chiacchierate e arriverò poi a parlare di argomenti più attuali
Grazie
Intini nel suo intervento ha sollevato due aspetti tra i molti che mi sembrano importanti proprio dal punto di vista la nostra discussione da una parte il problema del giudizio
Da dare sul gli anni Ottanta e sull'atteggiamento dei diversi partiti della sinistra negli anni ottanta
Dall'altra ancora il problema oggi
Dell'atteggiamento da assumere specificamente sulla politica economica e sulle grandi questioni che riguardano le masse lavoratrici ecco questi sono due tra i tanti temi che sono presenti nel libro di Angius e su cui credo su questi e su altri vorrei sentire Marco Rizzo
Io credo che questo libro di Gavino Angius
Ci dia una chiave di lettura di un Berlinguer appunto
Di un'analisi di uno studio su Berlinguer non rivolti al passato e mi sembra che anche la discussione che facciamo oggi non debba essere incentrata tanto sulla valutazione
Eventualmente di chi aveva ragione anche nelle polemiche che vi sono state sul fatto che Berlinguer avesse corso troppo o avesse corso troppo poco
Io credo che la grande intuizione di Enrico Berlinguer che Gavino Angius nel libro
Traccia come un filo comune
Anche nelle varie nei vari passaggi storici sia quella di capire che la sinistra da sola in Italia se guardiamo anche tutta la storia del dopoguerra al dopoguerra ad oggi non ce la fa a governare non ce la fa ad a vere progetto di cambiamento complessivo del Paese e nei vari passaggi storici insieme andiamo conto e ce ne rendiamo conto anche oggi
C'è stata questa necessità di chiarire anche all'interno della sinistra che bisogna dialogare del rapporto anche conto gli atti un'esperienza di Togliatti delle alleanze alleanze che sono politiche e che sono poi anche sociale la domanda che faceva prima Tranfaglia quando diceva
Cosa è successo negli anni Ottanta noi non dobbiamo dimenticarci che negli anni Ottanta se è stata la più grande trasformazione del mercato del lavoro con l'introduzione dell'innovazione tecnologica di una desertificazione di una scompagina mento di quelle che erano anche le certezze culturali della classe operaia della classe lavoratrice
E ci troviamo in un passaggio epocale negli anni ottanta a livello italiano livello europeo a livello mondiale che di fatto ha cambiato molto ha mutato anche i rapporti di forza nel nostro Paese e oggi seguendo la falsariga
Delle cose che diceva Intini oggi con una con un liberismo selvaggio che spinge preme sempre di più con una cultura del mercato
Che diventa
Praticamente il nuovo dio e noi abbiamo bisogno di ricostruire una sinistra ricostruirla in termini o credulità Ari sapendo che questa sinistra da sola non ce la fa qua credo che si sia la grande intuizione di Enrico Berlinguer
La sinistra da sola non ce la fa e anche oggi
Con questi rapporti di forza molto difficili
Noi dobbiamo tentare appunto di unire di avere un'alleanza con quel Centro democratico con quel centro progressista con quei cattolici con quell'area cattolica che sempre interessato al Partito Comunista
In modo che vi sia in Italia appunto una coalizione di centro e di sinistra una coalizione di centro sinistra che l'unica reale alternativa per abbattere le destre in questo Paese
Vorrei ricordare nel nostro Paese queste destre sono particolari sono destra è diversa dalle destre europee sono la destra
Iperliberista
Postfascista e anche una destra che ha un'anomalia un'anomalia che conoscete tutti che stanno il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi allora io credo che se noi partiamo da questo presupposto tre ottobre l'anno scorso
No io personalmente assieme a Cossutta separate abbiamo fondato Rifondazione Comunista
Ci siamo trovati nella difficile scelta di dover capire cosa fare se pur di mantenere l'autonomia di un partito quindi l'idea dovevamo poi alla fine abbracciarsi con quelli che stanno dall'altra parte i nostri avversari di sempre
Quindi scegliere se criticare fino in fondo un governo di centrosinistra che pur negli errori era comunque meglio dell'ipotesi di Fini Berlusconi e Previti oppure se scegliere di mandare tutto a catafascio
Abbiamo fatto una scelta coraggiosa abbiamo di fatto spaccato il partito che avevamo costruito
Perché abbiamo capito che proprio nel momento in cui c'è una necessità di battere la destra non non si può pensare di avere un interesse di bottega se questo rapporto unitario che deve essere fatto a sinistra deve essere fatto tra la sinistra e il centro nel merito mi sembra che vada indagata la la formulazione che si suggeriva Intini nel senso di capire dove è andato con l'elettorato socialista
Sappiamo che molti molti di quegli elettori sono andati a finire a votare a Forza Italia non tanto i dirigenti ma molti di quegli elettori io credo che
Il frutto
Di
La causa di questa di questo spostamento di elettorato sia dovuto anche alla grande divisione alla grande competizione che c'era appunto per questo riequilibrio a sinistra c'era una battaglia forte tra socialisti e comunisti e c'era lo dico senza voler fare delle critiche si era forse una un astio
Nei confronti del partito comunista
Che alla fine quando i polisti sono scomparsi nati quando è scomparsa la democrazia cristiana quando è scomparso il Partito comunista con con tutti tranne che ne sono derivati
E alla fine all'elettorato socialista aveva un unico gran parte elettorato socialista aveva un unico collante quello dell'anticomunismo
E questo ha fatto sì che parte purtroppo gran parte delle trovato sul solista abbia poi scelto Forza Italia siamo oggi io credo nelle condizioni per parlare del futuro di ricostruire una sinistra e di ricostruirla in alleanza col centro
Vi sono delle ipotesi che sono anche delle fughe in avanti un unico partito dalla sinistra
Io non credo che sia questa la soluzione ma abbiamo bisogno di un patto programmatico forte abbiamo bisogno di iniziative come questa
Che vedono i partiti che compongono il centrosinistra uniti
Nella ricerca di un programma nella ricerca di uomini nella ricerca di una convinzione per battere le destre per dare un progetto di cambiamento al Paese mantenendo la propria autonomia e la propria identità in certi casi l'unità è una ricchezza la diversità nell'unità è una ricchezza se noi pensassimo di addizionale probabilmente ci troveremo poi solo a verificare delle sottrazioni
Quindi credo che tornando al libro e tornando all'insegnamento di Enrico Berlinguer ce ne ha dati tanti a parte una questione morale
Credo che l'insegnamento di Berlinguer sia quello di valutare realisticamente quali sono i rapporti di forza e l'insegnamento più grande sulla base di rapporti di forza che la sinistra in Italia da sola non ce la faceva
E aveva bisogno di alleanze in questo e non in tante e tante altre cose credo che Berlinguer
Potrebbe non essere scontento di quello che stiamo facendo oggi in Italia su tante altre cose revocare tempo di parlare al secondo giro d'accordo grazie
Angius avrà visto da questo primo giro giacché il numero dei problemi che sono stati prese in considerazione delle questioni aperte e molto ampia naturalmente si è oscillato nella discussione
Ma lo sapevamo fin dall'inizio
Tra quello che la Consap la considerazione
Dell'opera di Berlinguer le sue intuizioni le sue scelte
Anche i suoi errori e quella che la situazione attuale hanno o meglio ancora i problemi che abbiamo davanti e vorrei incominciare quindi a chiedere ad Angius
In che modo c'è questo questo legame sia nel tuo libro che nell'azione di oggi tra quello che ha fatto Berlinguer e i problemi che abbiamo
La domanda è abbastanza difficile io cercherò di rispondere per quello che naturalmente ne sarò capace
Io credo che
Berlinguer e un uomo del suo tempo
Quindi sostenere che del lingue re
E attuale l'attualità di Berlinguer credo che sarebbe sbagliato non anche dico poco serio ma insomma
Non non fondato
Però sono anche del parere che
La rilettura della storia del nostro passato delle nostre lotte le nostre speranze dei nostri errori
Ci può aiutare anche nel presente perché vedete una delle ragioni per le quali poi io ho scritto questo libro mi è venuta la voglia di farlo e che a Berlinguer recapitata una strana avventura perché a nessuno è venuto in mente in Italia di scrivere un libro
Dal titolo che ne so dimenticare Nenni
Oppure mettere in soffitta De Gasperi oppure che ne so cancellare la Malfa
La oppure
Scordiamoci di Saragat
Nessun dirigente politico
Tra i padri fondatori della Repubblica o tra coloro che sono stati grandi dirigenti politici dei partiti importanti perdite italiani
Ha avuto la fortuna che ha avuto Berlinguer deve vedersi dedicati dei libri dei saggi degli articoli per cancellarlo dalla storia di questo Paese della sinistra come se fosse
Una sorta di untore i cui nefasti Effeti potessero ancora propagarsi nel presente forse nel futuro
Io penso che qui ci fosse un'operazione politica piuttosto
Piuttosto ricollegare però insomma piuttosto rozza
Tendente più che altro a minare le ragioni della sinistra di oggi non quella del passato
Quindi abbiamo assistito anche alla lettura ho letto libri saggi che in realtà volevano
La dico un po'così rifare la storia di questo Paese della sinistra e quindi anche quella di Berlinguer
Non tanto per un gusto di ricerca storica i e di interpretazione della storia ma rifare la storia per contraffare il presente
Che è sempre una delle operazioni nelle quali si corre il rischio di cadere ma che quando è fatta scientemente a mio giudizio piuttosto riprovevole
Naturalmente il libro non è che ha la pretesa né io ho la presunzione di rispondere ad una quella che è stata negli anni scorsi una campagna piuttosto massiccia
Più modestamente cerco mi hanno fatto piacere le considerazioni dei Tranfaglia di Intini e di Rizzo più modestamente ho cercato
Dom valutandone schiettamente dal mio personale punto di vista quelli che potevano essere anche non so le grandi successi grandi risultati ma come si diceva un tempo anche i limiti ed errori
Che un grande dirigente politico come Berlinguer poteva aver compiuto quindi non è un libro di ricurvi è una memoria perché io son convinto che nel ricordo c'è sempre un tono di tristezza se non di malinconia che insomma non mal si addice a chi è chiamato ad agire nel presente
Però il tener viva una memoria di un'antica storia della sinistra italiana con i suoi protagonisti con le sue grandi battaglie e anche con le sue grandi difficoltà o tragici errori io penso che questo ci possa aiutare
Nel presente
Ora c'è un punto che secondo me del lavoro di Berlinguer ma per la verità non soltanto del suo è fallito ancora oggi
La dico un po'così è il modo di intendere di fare la politica
Anche qui naturalmente Berlinguer e dirigente comunista
Gramsciano togliattiano o un uomo legato a quella cultura dei Comunisti italiani proprio del suo tempo egli cercò a più riprese di innovare la incontrando anche grandi ostacoli nel suo stesso partito intendiamoci bene
E tuttavia è un uomo collocato in quella cultura noi questo non non lo possiamo cancellare sedicesimo una cosa diversa diremo una cosa che non è che non è vera
Il che naturalmente con i limiti ma anche con i pregi di quella cultura di quella cultura cosa accelera di quella pratica politica di quel partito di allora
C'era un modo e Berlinguer forse non era il più alto interprete di intendere la politica di praticarla sulla base senta né di un interesse generale io a un certo punto dico Berlinguer fu uno statista Berlinguer andò mai a Palazzo Chigi no fu mai ministro perché fu uno statista perché a mio giudizio egli cercava di anteporre a volte ai limiti della temerarietà per il futuro del proprio partito o un interesse che egli giudicava giusto o sbagliato che fosse non entro nel merito
Ma che giudicava generale interesse generale del suo Paese rispetto a quella che era invece o poteva essere un calcolo dalla sua parte politica perché non voleva dire che Laza cava sempre pensiamoci bene però era guidato da questa da da questa idea davvero a questa concezione della politica cercava di guardare al suo Paese anche alla sua alla sua crescita futura vedete
Quando Ugo Intini giustamente ricordava il famosa idea di Berlingo il cinquantun per cento non si può governare il telo cinquantun per cento cosa che adesso magari avessimo di sicuro il cinquantun per cento saremo tranquilli è governeremmo tranquillamente
Da che cosa era mossa perché cioè non dall'istituto cinquantun per cento e la vittoria e la maggioranza ma egli pensava che nell'interesse del suo Paese
Questo avrebbe potuto arrecare una spaccatura una divisione insanabile una lacerazione culturale politica persino nel tessuto civile
Probabilmente sbagliava probabilmente oggi diremmo se uno dicesse una cosa così diremo che tradizione cosa che non sta né in cielo né in terra
Ecco per dire quindi questa idea della politica che delle guerre puniche forse anche un modo di intendere
La politica anche del suo partito vedete io
Adesso lo dico con grande rispetto per tutti perché insomma sì qui siamo anche in una festa che vede unite insieme le forze del centrosinistra a volte noi riduciamo troppo la politica pure immagini a pura comunicazione senza
Forse a volte riflettere bene di che cosa in realtà comunichiamo con questa con questa immagine io vedo sorgere
L'ha detto a Norberto Bobbio una bella intervista sulla Stampa di Torino qualche mese fa e gli criticava ha usato questa espressione dice prima c'erano abbiamo visto nascere partiti azienda adesso c'è
Il il partito personali ecco cioè partiti che nascono sul volto di una persona rispettabilissima magari anche amica nostra eccetera
Ma diceva giustamente Bobbio secondo me riprendendo indirettamente una certa idea della politica a mio modo di vedere sostenuta da Enrico Berlinguer e interpretata al meglio da un uomo come Berlinguer
Un'idea della politica poi prima del Progetto priva di una sua progettualità di un suo profilo ideale una politica che rischia di essere molto
Convenienza molto calcolo immediato molto interesse del momento
E quindi una politica che è difficile che riesca a parlare ai giovani che riesca ad attrarre nei suoi punti di principio di valore le nuove generazioni io resto francamente lo dico insomma anche ad amici e compagni che invece la pensano diversamente da me un po'più ancorata all'idea del partito società cioè non anche qui intendiamoci bene perché anche qui ci sono gli errori partito Società della sinistra non un partito che sta sopra la società
Verso la quale società deve esercitare un ruolo pedagogico dice adesso te la faccio vedere io ti spiego io come devi andare Vasco spettacolo già disastri immani abbiamo combinato a sinistra con questa idea del partito rispetto alla società
Ma presto più legato all'idea di un partito che non sta sopra la società ma che ci state dentro che sta dentro la società che quindi
è capace di rinnovarsi perché è capace di e si sforza in questo vi essere interprete dei visoni diventerei sì delle aspirazioni più di fondo
E lei guida secondo questi bisogni interessi e cerca di orientarli secondo principi di valore non secondo convenienze o calcoli del momento
Ecco una sinistra che riuscisse secondo me a parlare di più
La politica in questo modo ad agire di più e concretamente in questo modo ha possibilità di riprendere una sua funzione
La rete ottenni no questo a me ha fatto molto piacere che Intini abbia accolto questo elemento
Di giudizio che io sottopongo alla benevolenza di chi ha la voglia di leggere il libro sui rapporti tra comunisti e socialisti ha riferito allora cioè agli anni settanta ottanta dice
Io Ugo ti voglio dire che quello che ho scritto ne sono sinceramente convinto cioè io sono sinceramente convinto che uno dei limiti i nostri dei Comunisti italiani di allora
Allora altre famose eravamo tutti più più più giovani quasi quasi dei ragazzotti sagge von limite ricomprensione Noemi lo dico Intini ci siamo fatti del male a sinistra
C'è stata una lotta politica spietata nella quale hanno contato i nomi
I caratteri delle personalità dei di di di di Berlinguer di Craxi diversissimi anche sotto il profilo proprio personale umano il temperamento alle persone può in politica conta
Ma ha contato molto ma non comunicazione una incomprensione
Per esempio da parte dei Socialisti italiani verso i comunisti la non comprensione anche di quella forza che noi a riuscivamo ad esprimere dal punto di vista dei valori del sentimenti
E da parte nostra invece dei Comunisti italiani di allora c'è stata un'incomprensione di quella freschezza culturali di quell'agilità intellettuali di quella sensibilità programmatica maggiore che hanno avuto e non esser non essere riusciti a fare incontrare questa forza straordinaria che era allora anche numerica questa passione civile
Diffusa del Partito comunista con questa agilità intellettuale con questa capacità progettuale che ebbe il gruppo dirigente socialista di allora c'ha portato a delle divisioni facendoci del male
Che poi hanno fatto male all'Italia
Ecco io propongo una riflessione scevra dalle polemiche sì che affida affidiamo le al giudizio ecco magari a Nicola Tranfaglia l'interpretazione storica ma valutiamo invece i i punti disvalore di ciò che la sinistra italiana è stata ecco allora quello che diceva Rizzo terminato
Ecco la sinistra da sola non ce la fa
è vero che da sinistra sono in Italia non ce la fa a governare da sola non ha il cinquantun per cento non siamo come il partito laburista
O come il Partito socialista Francesca nemmeno loro da soli ce la fanno però insomma hanno un consenso maggiore Dinoi
Siamo impegnati in questa alleanza di centro sinistra che io considero strategicamente rilevantissime decisiva per il futuro
Della modernizzazione del nostro Paese però io sono anche convinto che il ruolo e la funzione della sinistra il profilo di identità della sinistra vada ricostruito forse nelle parole
Di Intini che faceva riferimento sui lorsignori sulla foro a termine questa critica che tu hai svolto sotto il profilo politico e culturale poco fa da sinistra diciamo così
C'è un fondo differita anche se a me sembra un pochino anche posta come una sorta di provocazione politica e cultura però c'è un fondo di verità
Non Intini non Rizzo o ma Ralf Dahrendorf fuori cioè un insospettabile liberaldemocratico a ha parlato nei suoi libri ci ha parlato nel suo ultimo o penultimo libro ora non ricordo bene
Di una sorta di dittatura dell'economia e della finanza sulla politica
Cioè su una politica che sia capace di parlare ai bisogni di affrontare in termini di giustizia sociale e di equità di solidarismo le grandi contraddizioni del nostro tempo
E quindi incapace di vedere come crescita e coesione sociale
Si debba fare un grande sforzo per farle convivere in un unico progetto questa è una questione di profilo anche teorico culturale rilevantissimo
Ecco una sinistra che è in grado di mettere insieme le sue intelligenze le sue passioni che possono avere anche radici diverse e lontane
E non per questo risultano sminuita nel loro valore di identità sessi mettono insieme ad elaborare una risposta di alto profilo politico e culturale in una sinistra è così può davvero parlare alle grandi
Contraddizioni del nostro mondo del nostro tempo e offrire anche e soprattutto le nuove generazioni non dico una risposta pronta
Ma una rete di domande
Alle quali risposte poi ovviamente no stanno voi di essere protagonisti e darle ma che spetta appunto al mondo del lavoro alle nuove generazioni
Alle ai protagonisti del futuro ecco quindi io cerco di proiettare mi scuso della lunghezza di questa esposizione però forse granché utili di proiettare nel futuro ecco una storia antica che deve però inverarsi rispetto alle contraddizioni del presente da questo punto di vista io
Penso di potere esprimere una ragionevole fiducia anche se naturalmente credo che il compito sia davvero grande
Grazie come avete visto nel discorso che ha fatto
Angius è venuto fuori un tema che credo interessi
Molto voi Marche interessa sicuramente anche le persone le persone che sono sedute da questa parte del tavolo e cioè il problema del modo di intendere la politica
Che si lega a un fenomeno che abbiamo tutti sotto gli occhi e cioè il fatto che oggi c'è in Italia
In qualche modo proprio durante il governo delle forze di centro o di sinistra
Ma dura da molti anni dura da almeno dieci anni se non di più
Un'effettiva crisi della politica e della partecipazione politica
E noi sappiamo per esperienza storica questo che la crisi della politica e qualcosa che colpisce direttamente la sinistra la sinistra
Diciamo è l'espressione proprio della passione politica e la crisi della politica anche dei partiti politici che sono una forma fondamentale di espressione della politica colpisce in qualche modo proprio la sinistra si tratta quindi di intendersi sul modo di intendere la politica
E sul modo di intendere la politica che non ti stacchi chi fa politica dal resto della società perché nel momento in cui questo avviene si rompe un filo che con che colpisce prima di tutto la sinistra
La destra
Riesce a raccogliere molte espressioni dell'antipolitica dell'avversione alla politica la sinistra ha bisogno che la politica invece sia qualcosa condiviso dai cittadini ecco questo è un complesso tipo di problemi
Che da una parte ci riporta a a Berlinguer io sono molto d'accordo con quello che ha detto Angius
Rispetto al modo in cui Berlinguer nella sua vita inteso e praticato la politica
Ma dall'altra credo che ci riporta ai problemi che già abbiamo affrontato nel primo giro e quindi do la parola di nuovo a Intini se possiamo partire proprio anche da questi temi
Grazie
Arriviamo a questi temi però prima volevo gettare lì una provocazione anche per divertirci un poco guardando a scenari futuri
Berlinguer
Era per il compromesso storico non perché pensasse che la sinistra non bastava ad avere la maggioranza perché pensava che di fronte a situazioni drammatiche e difficili difficilissime occorresse una grande unità nazionale delle forze che contavano oggi Berlinguer non vedrebbe negli attuali cattolici del centrosinistra
La controparte del compromesso storico vedrebbe delle dipendenti di sinistra
E con chi farebbe oggi il compromesso storico Berlinguer
Io penso che la nuova vicini quella che ai referenti sociologici della vecchia DC sia Forza Italia
Il compromesso storico oggi di fronte alla situazione drammatica e difficile si farebbe provvisorio com'era provvisorio quello che concepiva Berlinguer negli anni Settanta probabilmente con Forza Italia
C'è un problema di Berlusconi
Il futuro
Anzi e decisiva per frequentare il futuro come dice il titolo del libro che efficace
Angius dice che
Molti socialisti una gran parte dei socialisti
E inconciliabile
Con i DS con i postcomunisti perché considera che i diessini i postcomunisti siano quelli al responsabile di avere liquidato i socialisti usando la magistratura durante la vicenda di Mani pulite
Bene io non la penso così io penso che non sia così
E avanza una riflessione
Milano è stata il centro della rivoluzione giustizialista
Bene a Milano la sinistra è stata distrutta tutte e ci vorranno probabilmente molti e molti anni prima che possa essere ricostruite
Perché il giustizialismo come si è dimostrato a Milano prova del nove fa vincere la destra
Normale sempre tenuto questo
E allora per frequentare il futuro io credo che sull'argomento della libertà
La sinistra debba riflettere non ha un caso italiano
A un caso mondiale
A quello che il moderno autoritarismo
Che mostra il suo volto e bisogna imparare a vederlo
Il moderno autoritarismo non è che indossa le camicie nere o brune o gli stivali dei militari no
Che è una cosa più sofisticate in tutto il mondo il moderno autoritarismo ha cominciato a diffondersi allorché dopo la caduta del muro di Berlino
La politica è stata colpita dal suo tallone d'Achille quello del finanziamento
E in tutto il mondo da Tokyo a Madrid i sistemi politici sardi scossi dagli scandali sui finanziamenti e in tutto il mondo l'opinione pubblica è stata indotta a pensare che la politica sia una cosa sporca
Delegittimante
Dopodiché l'opinione pubblica è stata indotta a pensare che la politica sia non sono sporche ma anche inutile
E qui arrivo al ragionamento di Tranfaglia anche inutile
La politica si vince non si deve occupare di economia
Perché l'economia è governata dalle leggi del mercato leggi del mercato sono interpretate dai professori di economia dai banchieri dagli imprenditori
Non si occupino i politici gli economy anche perché i mercati poco i mercati Gottardo e decidono quale la politica giuste qual è quella sbagliata
Dunque la politica non si occupi di economia ci sono i tecnici dell'Economia per farlo
Poi non si occupi neanche la politica di diritto di ordine pubblico di costume no no perché lì ci sono i tecnici del diritto
Ad esempio i magistrati come Di Pietro che interpretano la legge secondo la volontà della gente con la G maiuscola
E quindi la politica non si occupi né di economia né di diritto di costumi e di ordine pubblico
Qualcuno dirà Ben ma la politica è indispensabile per governare le istituzioni
Mica vero
Perché la teoria della destra vai di là va più in là
La politica si dice i politicanti sono un diaframma
Parassitario tra le istituzioni e il popolo questo diaframma può essere cancellato
Un tempo nella polis greca nel villaggio greco il popolo votava direttamente sulla piazza
Oggi il villaggio elettronico consente di nuovo al popolo di votare direttamente
Si clicca su internet
Sia su un quesito
E il popolo risponde con i referendum o addirittura con il referendum in tempo reale
Attraverso sistema elettronico
E in questo modo la politica tende a essere cancellata distrutta dopo che è stata delegittimata ma la sinistra deve sapere
E lo accennava prima Tranfaglia e quando non c'è la politica siccome qualcuno compiuta comanda il denaro
Ed è esattamente quello che sta succedendo e allora io credo che una sinistra degno di questo nome debba porsi innanzitutto il problema della libertà affronta del moderno autoritarismo
E poi si deve porre il problema
Del lavoro problema dalla giustizia sociale
Lo diceva bene Angius poco fa
Oggi siamo per effetto della globalizzazione nella età della diseguaglianza
C'è un circuito di élite nel mercato del lavoro quello dei grandi manager
E la globalizzazione su questo circuito porta alle retribuzioni verso l'alto
I primi cinque meno Ager americani guadagna tutti insieme due mila miliardi
Un manager di un'importante azienda in America guadagna venti miliardi all'anno
Altro che altro che austerità come diceva il povero Berlinguer
E d'altronde si dice per forza c'è una competizione mondiale e occorrono paghe a livello mondiale come per i tennisti come per i calciatori
Poi c'è il circuito invece dei lavoratori normali che la globalizzazione spinge verso il basso
Perché se un lavoratore cinese costa un centesimo di uno europeo beh si va a investire in Cina
Allora i nostri giovani si dice va be ma voi studiate specializzate di e reggere della competizione mica vero
Dica così vero
Perché oggi la digital IBM fanno lavorare degli ingegneri indiani che pagano duecento dollari
Al mese nell'industria del software e che l'ingegnere indiano stia anziché a San Francisco a Bombay visto che è collegato via computer non ha nessuna importanza eccome se stesso a San Francisco
E allora come si fa
Come si fa
I liberisti dicono ma cosa state dicendo
In America grazie al liberismo è stato sconfitto la disoccupazione in Europa grazie al conservatorismo delle sinistre ci dibattiamo nella disoccupazione
Non è così
Perché non è stata la politica di velista
E non è stata la politica quella che in America ha risolto il problema della disoccupazione
In America ci sono l'industria dei computer cellule Trompia venuto alle compiuta da progredito del quarantadue per cento all'anno mentre invece il resto dell'industria americana è rimasto stagnante o in declino
In Europa non c'è illustre cronica quasi per niente Italia non c'è per niente c'era ma De Benedetti da distrutte
In America lo dico volutamente in modo provocatorio ci sono i negri
In Italia no
In America ci sono i negri c'è un venti per cento di Nepi di messicani disgraziati di gente che e marginale nella società e che accetta dei lavori a condizioni che in Italia Europa non verrebbero accettate
L'America produce una gran quantità di posti di lavoro ma nei servizi
Dove l'ispanico va a mettere la sera per i panini di Burke
Si mette i guanti bianchi e serve in tavola e far Boy agli ascensori
Naturalmente qualcuno pensa che anche in Italia ci possono essere i denti ad esempio i giovani meridionali e le donne idea cioè
Io penso dunque
Che abbia ragione
Roberta perché è un economista di Harvard tra i più autorevoli che dice la verità
Vice ma insomma c'è una crisi determinato dalla globalizzazione
Alla quale l'America ha risposto con bassi salari e l'Europa ha risposto compasso occupazione questa è la verità
E qui arriviamo al problema della sinistra e concludo
Non è che possiamo ingannare i giovani e dire abbiamo la ricetta in mano
No io credo che la ricetta in mano non ci sia
Credo che ci troviamo di fronte a una rivoluzione
Si mira alla rivoluzione industriale della fine dell'Ottocento provocato dal computer e dalla globalizzazione
Credo che sia una rivoluzione persino più importante persino più epocale
Perché la rivoluzione industriale quella della macchina aveva moltiplicato a dismisura la forza fisica dell'uomo degli animali
La rivoluzione elettronica moltiplica a dismisura non la forza fisica il pensiero intelligenza rivoluzione forse ancora più importante
E allora io credo che dobbiamo fare
Come facevano i socialisti della fine dell'Ottocento
I socialisti della fine dell'Ottocento
Non contrastavano la rivoluzione industriale scioccamente perché non si poteva e non si dovevano capivo no immensi vantaggi che poteva dare
Però con il cuore
Dicevano che così non andava bene
Sottolineavo le ingiustizie sottolineavano le contraddizioni ricevono così non va
Poi ci son voluti molti anni prima che con la testa i socialisti riuscissero a dare delle risposte convincenti
Io credo che sia in una situazione di questo genere
Credo che dovremmo cominciare con il cuore a dire che così non va a sottolineare le contraddizioni a fare quello che possiamo e nel frattempo con la testa
Si troveranno delle soluzioni convincenti che allo stato dei fatti francamente a mio parere non ci sono
Grazie
C'è un punto in particolare sul quale io mi trovo perfettamente d'accordo con Intini e cioè sul fatto che c'è da parte della sinistra in Europa
Una sostanziale sottovalutazione della svolta a cui siamo io sono profondamente convinto del penso e dell'importanza della rivoluzione
Economico sociale che si sta verificando tecnologica che si sta verificando oggi nel mondo
E sono convinto che in Italia in modo particolare ci rendiamo conto meno che in altre parti d'Europa di quelle che saranno le conseguenze di questa rivoluzione
E che quindi di fronte a questa rivoluzione troppe volte come sinistra noi presentiamo delle soluzioni che partano da una visione statica del mondo in cui siamo
Mentre invece io credo che dobbiamo abituarci a considerare il fatto che i prossimi dieci hanno segneranno
Una svolta
Molto pesante molto importante rispetto a cui dobbiamo adeguatamente attrezzarci
E come vedete partendo da Berlinguer siamo arrivati ad affrontare il futuro allora da questo punto di vista
Io vorrei chiedere a Rizzo
Quello che poi sta diventando diciamo il tema per certi aspetti centrale di questa sera che deve fare la sinistra nei prossimi dieci anni
Chiaramente ci rendiamo conto della difficoltà la complessità
Dare una risposta a una domanda così impegnativa ebbene io però cercherò anche per
Così per essere più chiaro di la sinistra per vincere per dare una prospettiva che sappia anche attirare nuovamente alla politica in primo luogo le nuove generazioni che vedono la politica come una cosa sporca
Non vedono nella politica la possibilità di rendersi protagonisti e non è proprio la sinistra ha bisogno di questo nei confronti di una generazione noi abbiamo bisogno di dare delle risposte chiare
Non è quindi poche questa sera avete sentito tutti il telegiornale
E io sono stato impressionato dalla chiarezza dalla determinazione di una notizia quella del premier francese sostenendo di fronte a un'azienda importante Cola della Michelin
Che negli ultimi anni e nell'ultimo anno in particolare avuto un aumento dei profitti tinto del diciassette per cento
E a fronte del fatto che questa azienda nonostante questi profitti abbia detto che vuole licenziare oltre sette mila cinquecento lavoratori il premier
Socialista Jospin in Francia annuncia al telegiornale che chiaramente non può impedire legislativamente che ciò avvenga perché non è che c'è una legge che può impedire a un'azienda che fa dei profitti di investire o di assume però dice pubblicamente questo premier perché questa è una cosa ingiusta sbagliata
Chiede al popolo francese di protestare rispetto a questo e ha ricordato ricorda che al governo francese nel momento in cui verificherà con le prossime leggi finanziarie la possibilità di dare degli incentivi alle aziende premierà sicuramente quelle che danno sviluppo occupazione
Ed eviterà o perlomeno metterà in un angolo quelle che invece nonostante fazioni profitti tagliano l'occupazione ecco io credo che questa sia una chiara risposta di cosa deve fare la sinistra
Per ritrovare la fiducia del nostro popolo della nostra gente che molte volte si allontana dalla politica perché non si sente più rappresentato
Non chiediamo la luna non vogliamo né manco abbaiare alla luna
Sarebbe sbagliato non ci interessa indicare solo il problema e poi non dare la soluzione credo che la lezione dell'estremismo anche nelle nostre storie personali
Sia stata importante della critica all'estremismo
Ma la sinistra deve ritrovare un'anima deve ritrovare un corpo altrimenti diventa davvero difficile pensare pensare di andare avanti è vero che l'innovazione tecnologica la rivoluzione informatica la globalizzazione
Oggettivamente riducono il tempo di lavoro ed è chiaro che le soluzioni sono quelle di tenere conto di questo ma di evitare che tutto vada una redistribuzione solo dalla parte dei profitti io credo che il tema fondamentale del due mila per una sinistra moderna che voglia governare che abbia la capacità di interloquire anche con quello che accade una società sia principalmente del tema del lavoro il tema del lavoro va sviscerato questo governo sta cercando anche nelle contraddizioni di dare delle risposte
Ma servono lo dico anche come critico come autocritica questo governo quando fa le cose buone non le pubblicizza abbastanza penso al decreto che è stato fatto sulla sanità
Rispetto alle carriere dei primari che ora inizia un per da oggi in poi inizierà un percorso per cui non ci saranno non ci sarà più la possibilità di lavorare fare il primario in ospedale poi di andare alla nelle cliniche private
Se noi spieghiamo la nostra gente cosa significa queste spieghiamo che quando fanno fare le code alle ASL e aspettano sei mesi per fare una visita o aspettano sei mesi per fare un intervento ma poi gli viene detto sottobanco però se va ad alta al professore passa dopo una settimana e speriamo che questo è un risultato che e di questo governo credo che sia un punto importante
Quanti bisogna andare un po'più dura anche su altre questioni quando il ministro Amato giustamente dice sugli aumenti delle tariffe non possiamo fare molto parlo della benzina ad esempio però aggiunge e però è chiaro che c'è un cartello delle aziende petrolifere e poi andiamo a vedere le statistiche vediamo che l'Italia in Europa
A una tassazione ben più passa dalla che della Spagna della Francia della Germania dall'Inghilterra e vediamo che gli aumenti del carburante sono dovuti al fatto che le aziende petrolifere italiane fanno cartello e tirano di più sui prezzi in Italia
Un Governo di centro sinistra ha il dovere di dire certo che non possiamo se la liberalizzazione i prezzi non possiamo imporre uno per legge un prezzo ma quando si dice c'è un cartello delle aziende petrolifere per il governo ha l'obbligo e il dovere di dire anche è chiaro che nei confronti di tutte queste aziende non vi saranno più delle politiche di incentivo di innovazione
Io credo che la risposta lo dico torno la risposta da sinistra del centro sinistra complessivamente sia quello di dare delle risposte chiare su questi temi
Che sono poi i temi che interessano la gente se voi andate nei nel nelle fabbriche nelle scuole
Fuori dai bar parlano di queste cose parlano dall'aumento dalla benzina parlano anche delle incongruità perché noi stiamo lavorando si è lavorato affinché le tariffe del della anzi avete via diminuiscono del dieci per cento
Ma è mai possibile che stiamo annunciando che diminuiscono del dieci per cento sino al quindici per cento
Da quale dal due mila al due mila e tre e si aumenta immediatamente a ottobre l'alienazione del tre per cento possiamo commettere questi errori dobbiamo lavorare anche per evitare che si siano queste che io credo siano stupidaggini dobbiamo ridare fiducia alla nostra gente e dare un'immagine anche di coesione
Di forte coesione
Di unità le diversità permangono sono storie diverse abbiamo radici diverse ma poi possiamo avere un impianto programmatico comune l'altro giorno quando sentivo in televisione
Fausto Bertinotti che diceva
Questo governo è come la Confindustria
Ma voglio fare gli accordi nelle elezioni regionali ecco diciamo quello è un esempio da non seguire perché la gente non capirebbe più se i compagni di Rifondazione vogliono venire nella coalizione centrosinistra ben vengano ma non possono dire che questo governo di centrosinistra è uguale a Confindustria e poi le parole elezione regionale ci vogliamo alleare
Perché perderemmo ancora più voti noi dobbiamo dare un'immagine di coesione e anche di risposta e le risposte credo che poi siano nella bocca dei problemi
Di tutti i giorni la bocca le persone che si raccontano la loro vita tutti i giorni questo delle tariffe uno ma se ne sarebbero mille altri
La risposta che dava questa sera Jospin al telegiornale poi domani presumo la leggeremo sui giornali credo che sia la risposta di un leader di sinistra che sa che la nostra gente vuole sentirsi anche dire cose del genere perché sono poi i problemi che ha risolvono davvero le contraddizioni del Paese
La
Io vorrei chiedere Angius due cose è chiaro che noi abbiamo nell'ultima parte parlando molto parlato molto
Delle sfide che ha di fronte la sinistra e questo è uno dei temi sicure sicuramente di cui su cui tu probabilmente ritornerà ai ma nell'intervento di Intini c'era stato anche una domanda provocazione abbastanza interessante Intini ha stabilito una sorta di equazione io non so fino a che punto sia questa equazione
Del tutto verosimile però un'equazione tra
La vecchia DC o una certa dici
E
Forza Italia Oggi
Berlinguer in un momento molto difficile colpo di stato incivile
Espansione del terrorismo in Italia crisi energetica quindi ricordiamo tutti questi dati ritenne che fosse necessario un accordo con il partito
Con la Democrazia Cristiana che era come sempre una federazione di molti di molte parti ma che come Intini ha ricordato aveva al suo interno anche leader estremamente discussi estremamente lontani dalla sinistra
Sarebbe possibile in una situazione di crisi difficile
Nuovamente di crisi un compromesso storico tra virgolette un modo per chiamarlo un accordo con forze che oggi si collocano come Forza Italia insieme con la destra
Ma intanto io spero che il nostro Paese non arrivi al punto di dover cercare per salvarsi
Alle Anza un stipulare un patto con una forza politica come Forza Italia perché se dovessimo arrivare a questo punto vuol dire che insomma saremo messi piuttosto male
Rispetto a quello alla provocazione di Intini però mio parere e abbastanza preciso
Io ho condiviso a suo tempo l'idea il Progetto quella che considera una grande politica era quella del compromesso storico poi ha dato i suoi frutti non li ha dati
Questa è un'altra questione lasciamo il giudizio la valutazione però in quella politica c'era una sua grandiosità
In che cosa consisteva la grandiosità di quella politica di quel Progetto di quella idea
Consisteva nel fatto che essa
Presupponeva un incontro
Qualcosa anzi di più di un incontro
Di tra i grandi tradizioni politiche culturali ideali presenti nel nostro Paese
Tradizioni come tali vissute da milioni di uomini e di donne era una tradizione cattolica democratica che si trovava nella Democrazia cristiana era la tradizione socialiste la cultura dei Socialisti italiani
Dall'inizio del secolo era la tradizione la cultura dei comunisti italiani
Cioè c'era qualcosa di grandioso poi anche di tragico nelle storie che stavano dietro a quelle culture in qualcosa di profondamente vissuto
E non casualmente torno a ripeterlo vissuto coscientemente da milioni e milioni di donne e di uomini
Che si combattevano nella politica ma che poi in fondo avevano costruito l'Italia va votato contro il fascismo
Avevano liberato l'Italia dal nazismo avevano costruito una democrazia in un qualche modo partecipativa e funzionante ci si misurava puoi sulle sfide politiche quotidiane
In un paese però
Per la crescita del quale ciascuno dava il proprio contributo di idee e di passione civica questo fu il compromesso storico a un certo momento della storia d'Italia e poi ripeto
Cioè chi lo ha combattuto chi lo ha irriso si possono dare giudizi o valutazioni sulla traduzione immediatamente politica di questa grande idea
Però in un momento terribile del della democrazia italiana ritenuto tale richiamato appunto da Tranfaglia questa Furla proposta
Essere discusse se ne discutiamo ancora oggi evidentemente un suo fascino questa proposta lo aveva ora io lo dico con rispetto per quanto tuttavia lei sforzi di trovare in Forza Italia
Quella passione civile quel disinteresse anche personale quella tradizione politica culturale quel radicamento
Starei per dire quell'insieme di sentimenti ve lo dice uno che da ragazzo anch'combattuto contro la Democrazia Cristiana che c'era in quel partito però che c'era nella Democrazia cristiana
Pensare di ritrovarlo nei nella partito di Forza Italia io onestamente questo non riesco non riesco a trovarlo non riesco a vedere
Credo che ci sia nella nascita di Forza Italia e tuttora permanga una matrice originale di di di di di convenienza di calcolo nucleo Dini disinteressi
Forse non è più il partito azienda forse qualcosa di più complesso e tuttavia vedo sì pur diamo adesso dalla definizione Forza Italia dalla definizione di partito azienda vedo in quel partito un insieme di sì incerto anche di culture di principi dirli ferimenti che sotto il profilo culturale e ideale non sono assimilabili a quelli della democrazia cristiana
Insomma quando io vedo non una certa idea liberal democratica ma una certa concezione liberista della economia e della società
Una certa idea del fai da te e per ciascuno
Una certa negazione che il del ruolo della funzione riequilibra attrice dello Stato verso i più deboli verso i settori e le frange meno fortunate della nostra società
Quando vedo un'idea semplicistica estrema ai limiti del non dell'autorità ma dell'autoritarismo in una certa idea e concezione da dei per dire prepotenza nella comunicazione politica
Per esempio televisiva
Vedo un'assenza e una mancanza volte dirlo rispetto verso la libertà altrui né Kenney nega persino la sua sostanza della sua essenza freddo cioè un qualcosa che
Pure affermandosi a parole come la libertà per tutti il fai da te tutti liberi dai vincoli dai laici e dai laccioli in realtà annega la libertà dei più deboli
E quindi c'è un qualcosa guardate che a mio modo di vedere inconciliabile dal punto di vista anche dei principi e dei valori con una certa tradizione politica culturale ideale del cattolicesimo italiano
Non dico della nostra tradizione del sistema del cattolicesimo
Italiano io per concludere ecco vorrei dire che
Noi siccome Ugo Intini poco Faia indirettamente adesso anche Rizzo facevano un riferimento al concetto dell'idea di libertà tra fax hanno detto delle cose che mi hanno colpito molto importanti
Insomma
La libertà e il moderno autoritarismo richiamava richiamava Ugo poco fa nel suo intervento ma guardate che questo è il tema questo è il tema della sinistra
Il tema ho l'impressione non è più soltanto la Democrazia cioè l'array vola
E anche questo ma è il tema della sinistra deve sempre più diventare la libertà di collettiva ma anche individuale
Perché la destra c'ha una forza suggestiva quando parla del libertà parla dell'affermazione disse
E noi dobbiamo capire come forza di sinistra che in quella idea della destra c'è una sua forza che noi dobbiamo misurarci anche con l'affermazione di sei da parte dell'individuo
Insomma
La sinistra storica sempre avuto il collettivo la classe come punto di riferimento non ne individua la persona noi dobbiamo abituarci ad un'idea di libertà dell'individuo
Che sia capace di affermarsi pienamente con rispetto a che corse
Insomma la storia dell'umanità ci insegna che il concetto stesso di libertà facile da affermare appunto sotto il profilo concettuale da un punto di vista pratico trova una sua applicazione
E un suo soddisfacimento in forme diverse nostre libertà un tempo la libertà e anche il non avere le catene alle alle alle alle caviglie il non essere costretti in stato di schiavitù oggi
Come che si esplica il concetto di libertà ma non soltanto in un Paese come il nostro
Eh ma ma ma in Europa nel mondo che cos'è oggi l'idea di libertà dal zero per l'individuo umano guardate io
Ho letto l'altro giorno l'ho ho letto sull'Unità menu lo voglio far leggere del nella dalle parole del cardinale Martini che mi hanno veramente colpito perché egli parla della politica poi parla della libertà di tutti quanti noi e dice sul ve li leggo che sarà poi termino con poche parole
Che brutto mondo quello che si affaccia al Duemila i suoi ingredienti sono la mediocrità che avanza nel calcolo egoistico che prende il posto della generosità l'abitudine ripetitiva e il fuoco tra un mondo decadente sassi o che crede di a fare il tutto ma un mondo che assiste impotente a tragedie genocidi Bosnia Kosovo timore Street
E continua
La bellezza dei comportamenti dello spirito di sacrificio di uno stile di vita assennato e Osteno
Capace di affascinare i giovani ad una bella vita di impegno giovani altrimenti preda del consumismo e di una vita Sciamanna
E ancora si può assistere al saccheggio e alla morte Lomu l'Europa le organizzazioni internazionali la politica dovrebbero essere molto impegnati ad affrontare le situazioni come quella del team Moro Este
Si parla della libertà di milioni di uomini
E del modo di interpretarla come forze di sinistra è come sinistra e come forze democratiche io vedo a volte lo dico anche con l'amarezza
Un senso di ieri dita nella politica anche che noi professiamo e faccia
L'aridità non è
Non attrae non può non può attirare
Allora l'idea che noi ci dobbiamo impegnare di più su questo terreno si questo profilo ideale per connotare può in modi concreti
Ciò che libertà significa anche oggi nel nostro Paese nella quella libertà di cui parlava poi Rizzo lambisce lei il licenziamento
La libertà rispetto all'autoritarismo imperante pericoloso alle moderne forme l'autoritarismo guardate che questa è una questione rilevantissima però non c'è qui un difetto ma anche della politica nostrana di una sorta di pensiero declinante
Nostro un po'debole si è indebolito dal punto di vista proprio del del del profilo ideale dette forse un tempo la politica era troppo e c'era un infante in vista della politica
Sull'economia sulla finanza sulla società sulle istituzioni su tante cose
E anche noi quando abbiamo fatto politica in quel modo lì abbiamo sbagliato e lo dobbiamo dire
Ma noi dobbiamo restituire dignità alla politica perché se non resti diamo dignità alla politica credo
Che non restituiremo dignità a quelle persone a quegli individui che oggi soffrono di una mancanza di politica
Autorevole dignitosa
Questo penso che debba essere un terreno ideale
Degli assegni strana delle forze democratiche democratiche e e di sinistra rete in questi anni termino
è prevalsa un'idea del nuovo a tutti i costi
Ed è giusto misurarsi sulle frontiere del nuovo ma non del nuovissimo
A fronte di una crisi della politica o delle nostre istituzioni si è esaltata a volte l'incompetenza il nuovo per il nuovo
Ora io vi dico che se a casa mia si sfascia il il rubinetto l'impianto idraulico io che non lo so aggiustare chiamo per ripararlo un idraulico
Se mi devo fare una nuova libreria
Ecco alcuni sto facendo in questi giorni chiamo un falegname
Non chiamo un muratore chiamo un falegname
Nella politica di questi anni noi abbiamo chiamato a far politica coloro che si presentavano dicendo la politica non so cos'è Non ho mai fatta benissimo tu vai bene tu sei pronto
Abbiamo chiamato a responsabilità istituzionali e le fate non tanto nuovi quanto altri persone che non sapevano le istituzioni neanche che cos'era mai fatto politica mai fatto frequentato istituzione benissimo tu se il nuovo che avanza
No
Per ogni cosa ci vuole
Un pochino di pratica per far politica ci vuole anche il rigore studio applicazione rigore non solo morale ma anche culturale anzi applicazione ecco una politica che sia in grado di elevarsi e di affrontare in modo nuovo queste forme di dominio
Dell'economia e della finanza sui bisogni degli esseri umani B questa è la grande sfida della sinistra di domani così la penso io
Grazie a questo punto io
Chiederei una
Un intervento finale i nostri ospiti più Breve
In maniera da non da concludere un discorso che credo che debba continuare proprio tra
Tra le forze della sinistra e del centro ma diciamo qualcosa che dia una provvisoria conclusione al discorso che sono andati avanti finora e dare prima la parola Marco Rizzo
Ma io credo che la cosa che deve venire fuori da un'iniziativa di questo genere anche da una discussione di questo genere e che dobbiamo pensare che il futuro potrà vedere
Un percorso di cambiamento solo se sapremo unire le nostre forze sapremo ritrovare una motivazione forte per le nuove generazioni credo l'impegno nei confronti dei giovani debba essere prioritario
è impensabile anche se in questi anni abbiamo visto proprio un declino in questo senso che la sinistra le forze progressiste vedano
Nei giovani non più un punto di riferimento ma avevano addirittura un'inversione di tendenza
I giovani oggi quelli che votano si astengono oppure votano a destra
C'è c'è un cambiamento inversione di tendenza drammatica quindi dobbiamo pensare che in un sano pragmatismo in un sano realismo dobbiamo mantenere e rivitalizzare i valori la capacità di dare ideali perché è impensabile che un giovane una ragazza o un ragazzo che vivono poi le contraddizioni di questo mondo possano essere interessati affascinati alla politica
Sentendo anche una politica arida ha usato questo termine prima Gavino Angius credo che noi dobbiamo ridare senso alla politica in questo dobbiamo ma mi sembra che questo governo e centrosinistra questa coalizione cominci un può fare un'autocritica
Su su questo atteggiarsi positivamente su tutto su tutto quel versante che si può definire il nuovissimo cominciamo a fare una seria autocritica molte volte è vero che e Berlusconi che ha portato alla ribalta al partito azienda di Berlusconi che ha portato alla ribalta
Quelli che erano l'antipolitica
Ma tanto di questo senso qualunquista ha conquistato negli anni anche precedenti allora venuto che Berlusconi ha conquistato anche tanta larga parte del modo di fare politica nella sinistra noi dobbiamo vedere una politica io credo come rigore dobbiamo vedere la politica come passione certamente evitando gli errori del passato ma evitando i paradossi per cui appunto
Se tu non hai mai fatto politica allora sei l'uomo giusto al posto giusto io credo che dobbiamo ridare fiducia alla politica lo possiamo fare con coesione mi piacerebbe l'ho detto anche ad alcuni compagni ammisero visto qualche staffetta
Che questa esperienza
Della festa del centrosinistra di Torino venga io lo farò personalmente credo anche il mio partito comunista italiano faranno venga riproposta per il prossimo anno in tutte le città d'Italia e credo che sia il caso prima delle elezioni regionali di fare una festa nazionale del centrosinistra per dare l'idea di una coesione e di un messaggio di unità che il nostro popolo in Italia aspetto
Grazie
Credo che
Prego pagano
Credo che Angius dica bene quando difende le ragioni della politica o non una politica salvifica come quella eravamo abituati a seguire negli anni delle grandi passioni ma una politica con la P maiuscola e purtroppo nel momento in cui sia accettata la retorica per cui i partiti che sono in quanto tali il male ebbe se cominciati a scivolare
A Milano abbiamo visto le elezioni amministrative ultime la destra messi in campo l'imprenditore e la sinistra anche perché si vuole un imprenditore non può fare il sindaco di Milano
Alla regione Lazio mi par di capire che si vada avete in uno scontro tra due presentatori televisivi perché la destra metterà in campo a fronte di Badaloni un'altra no Belgio Paesi non andrebbe bene perché non mandò immagini giornalisti sono troppo greggio bisogna essere anche membri dello star system
E su questo terreno alla sinistra secondo me è è perdente perché non è il terreno della sinistra è questo
Prima si osservava quanto bene ha fatto il suo spenda
Protestare contro imitati fronte al comportamento dalla Michelin ma questo comportamento è normale per il liberismo dominante
In America
Quando con meno Ager dimostra di essere capace di cacciare i dipendenti loro lo chiamo da un sai zingari Tour la dimensione dell'azienda
Dimostra alla Borsa che è un bravo manager e immediatamente l'azione di quell'azienda salgono alle stelle e di conseguenza la retribuzione del manager sale stelle
Newsweek che non è un settimanale propriamente di sinistra indignato persino di Ustica fatto una copertina mettendo accanto i faccioni dei manager più pagati
Con il numero dei licenziati perché più licenziano e più sono pagati a questo siamo arrivati
Purtroppo non basterà a protestare per correggere questa tendenza non basterà
E non basterà la Francia che l'unico paese che è rimasto orgoglioso in Europa nel tentativo di contrastare questa tendenza perché la Francia per sempre orgogliose alla Francia non basterà occorrerà una politica europea
Che indichi una via di sviluppo europea diversa da quella americana
Bisognerà dire che il fare come in America non è il massimo degli ideali per gli Europei
E bisognerà contrastare questa egemonia liberista
Che in qualche modo sembra avere sostituito anche nella cultura italiana dei bus vitaliano è quella che un tempo era un po'l'egemonia comunista siamo passati da un eccesso all'altra per esempio ma questo discorso
Ci porterebbe molto lontano e tarde io credo che si sia visto questa sera che un minimo comun denominatore per ragionare utilmente su come frequentare il futuro nella sinistra ci sia
Grazie
Tra i tanti temi
Ce n'è stato uno
Io su questo chiederei Angius di darci un'ultima riflessione che a chi non fa diciamo non fa politica di professione fa altro anche se siamo si interessa di politica sta molto a cuore
E cioè il problema
Delle forme moderne di partecipazione alla politica
Intini ha detto giustamente a un certo punto in Italia si è identificato il male con i partiti
E questo ha prodotto la vittoria dell'antipolitica e a enormemente avvantaggiata dal la destra resta il fatto che io sia come cittadino ma anche per il mestiere che faccio
Osservando
Diciamo la storia dei partiti politici italiani parlo soprattutto dei partiti incide dei partiti della sinistra ho avuto l'impressione in questi anni che dopo la crisi che ha investito nei primi anni Novanta i partiti politici
Questi stessi partiti a cominciare da quello che ha rappresentato da Angius e al quale aderiscono anch'io
Abbiano avuto e comunque continuano tutte tuttora vere delle notevoli difficoltà e ad assumere forme organizzative e di partecipazione adeguate al tempo in cui stiamo vivendo questa è la mia impressione mi interessa sapere che cosa pensa Angius su questo
No non c'è dubbio che sia così
Io sono rimasto ma penso anche le voi
Molto colpito
Non solo dall'esito del voto di Bologna tanto per parlare di qualcosa di doloroso ma colpito dal fatto che il settantanove virgola otto dei giovani di Bologna tra il diciotto e il ventinove anni hanno votato per il centrodestra
Questo significa una cosa come ovvio come chiunque capisce molto semplice che noi non siamo capaci di comunicare e di parlare alle nuove ce ne
Questo secondo me pone un problema drammatico
Di come concretamente la politica noi la facciamo fissare
E attraverso quali mezzi attraverso quali strumenti attraverso quali occasioni e quali opportunità
Che noi offriamo davvero ai giovani ragazzi e le ragazze di di far politica
E anche di che cosa noi discutiamo quando parliamo di politica
Guardate io resto colpito anche dalle discussioni che facciamo noi gli articoli che a volte scriviamo leggiamo per cui la politica è sempre è una somma di sigle
Tutta discussione su su metodi sull'incontro le cose
I bisogni problemi è raro che ci sia
Il progetto il programma
è difficilmente riconoscibile
Perché ci si deve appassionare ad una politica così
Che diventa puro calcolo puro pura sommatoria di sigle puro
Esercizio contabile
O la politica in grado di parlare di bisogna la coscienza punti di riferimento di valore ideale e si conduce anche una lotta una battaglia ideale
Allora ha un senso ma diversamente rischia di non afferma
E lo strumento non può essere quel vecchio partito di cui accennavo poc'anzi che parla dall'alto della cattedra il spiega il moto ma deve essere un partito che più che parlare sa ascoltare
Che cosa che esercizio a volte più difficile un partito che sia capace dell'esercizio critico dell'intelligenza atto cioè dell'Intelligent del comprendere dell'analizzare
è un tempo scherzosamente si diceva manca l'analisi ricordo nel quando eravamo Orrù studenti ragazzi occupavamo lavora all'università se si voleva fare una critica feroce a un intervento che ce l'ha preceduto si diceva nel tuo intervento manca l'analisi
Ma manca anche adesso l'analisi a volte
Manca anche adesso l'analisi delle delle tendenze dell'analisi economica sociale del
Viene meno allora una politica che si riduce a questo secondo me diventa guardate
E diventa veramente qualcosa di accessibile siamo noi stessi che riduciamo un muro
Tu dici Nicola le forme ma il fatto di essersi inventati a Torino io sottolinea quello che ha detto Rizzo
Ho una festa del centro sinistra
è di esserci messi cui dove prima facevamo la festa dell'Unità no questa volta facciamo una cosa diverso cinque entriamo discutiamo si confrontano dirigenti politici di scuole diverse facciamo i ristoranti assieme
E un modo per comunicare la politica in una forma diversa più partecipativa
Più intensa più a utenti implicare perché vedete io sono uomo di partito come tutti quanti noi lo sia
Ma
La soggettività politica del futuro
Quella che conterà è che peserà in termini programmi di Progetti di governo del paese sarà sempre di più una soggettività politica da costruire come coalizione
Come centro sinistra come forze di centro sinistra
Non le chiamiamo più Ulivo chiamata vuole in un altro modo a me piace quel nome siamo affezionati però a qualcuno degli amici anche qui presenti
Le sembra una cosa vecchia ripetitiva non lo so però è lì che dobbiamo cercare quella fusione a caldo di valori di politiche di culture
è lì secondo me che noi dobbiamo trasmettere anche alle nuove generazioni il senso di una politica davvero nuova
Io termino
Ringraziando ringraziando davvero intanto il promotore della festa per aver organizzato che il dibattito su questo libro anche molto ringrazio Tranfaglia Intini e Rizzo per le parole che hanno avuto
In sostiene Pereira o molti di voi forse hanno visto il film è molto bello soprattutto con una straordinaria interpretazione di Mastroianni è la storia di un giorno lista Pereyra questo libro poco più che cinquantenne quindi insomma più o meno la mia età che ha avuto varie vicende varie sconfitte nella fitta tra l'altro anche personali non solo professionali gli è morta l'amore
Un po'pesanti
Lo fa il giornalista le cose non fanno bene siamo nel trentotto mille novecentotrentotto a Lisbona regime
Di Salazar
Insomma sta male in salute cerca di curare
Sì il suo medico curante non riesce a curarlo sa perché quelle proprio depresso sta ma vive sempre di ricordi etc
Se non che un bel giorno incontra due ragazzi o ragazze nere
Studenti universitari
Freschi sì molto belli giovani si chiamano sono due che fanno la lotta clandestina
Di Salazar non lo sa frequentando questi due
Casa agli occupano una Anza stabiliscono quasi una vita comune per i
Elio torna dal medico e gli dice guarda
Sto un po'meglio per otto mi dovresti ancora
Fare il medico non sa che perirà sta frequentando
E gli dice guarda io c'ho provato in tutti i modi per curarti farti stare meglio se pieno di acciacchi devi
è una regolata devi smetterla di pensare al passato alle tue tragedie del passato dei sì e usa questa espressione frequentare il futuro Pereyra quando sente questa parola frequentare futuro si ricorda istintivamente dei due ragazzi che fretta che che già sta frequentando ricopre beh a frequentarli ancora più intensamente e i due ragazzi lo trascinano in una vita totalmente diversa da quella che faceva per i rasta medio dimagrisce riprende a scrivere i suoi articoli
Non la sua vita insomma
Modo diverso quando ho letto questo libro letto questo passaggio pensato alla sinistra italiana ho pensato un po'anche a noi che stiamo sempre a pensare del passato delle nostre tragedie le nostre divisioni delle nostre sconfitte forse dovremmo abituarci di più a pensare a noi stessi come sinistra italiana dirigenti politici guardando al futuro come qui abbiamo cercato di fare con la e morì a ma guardando al futuro forse questo perirà c'ha insegnato a frequenta non so se poi il libro riesce in questo però noi stasera ci avviamo provare
Io
No
Sarebbe secondo
Profili ulteriormente
La schiera
Pubblica
Trasferito
E qui la conferenza allora
Né io né
Il governo russo