"Diritti civili e libertà" argomento: infibulazione

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale consueta trasmissione del sabato dedicata a diritti civili e libertà individuali
Questo oggi ci occupiamo di mutilazione genitale femminile ovvero di infibulazione
Si tratta di una pratica orribile molto dolorosa che lascia dei danni permanenti sia di tipo fisico che di tipo psicologico ha molto a che vedere con la tradizione con le tradizioni di per esempio di alcune zone africane molto poco con la religione mussulmana endemica in alcuni Stati dell'Africa
Ma è anche una questione che ci riguarda da vicino sia per la presenza di immigrate africane che hanno subito l'infibulazione
Sia perché viene praticata purtroppo naturalmente in modo clandestino anche nel nostro Paese
Quest'ordine ce ne occupiamo attraverso un convegno che si è svolto presso la sede della Provincia di Roma il ventuno settembre scorso
Titolo la mutilazione genitale femminile è solo un dolore femminile
Ascolteremo inizialmente una breve tratto della relazione di Stefano Due anni che è il presidente della San Vincenzo De Paoli di Roma
Il problema delle mutilazioni sessuali femminili porta inoltre ad affrontare un argomento di maggiore complessità sociale mi riferisco al problema dell'immigrazione alla connessa questione del rapporto fra immigrati e popolazioni autoctone
Il razzismo in questo caso costituisce soltanto un granello di sabbia nell'ingranaggio sociale delle cosiddette società multinazionali che dovrebbero a presentare il futuro per i nostri figli ma in questo caso riteniamo che sia nostro preciso dovere svolgere un'opera di promozione culturale
Presso le famiglie degli immigrati per contrastare il perpetuarsi di una pratica che non riteniamo che non esitiamo a definire Barbara riteniamo infatti che il rapporto con gli immigrati debba sì essere improntata ai criteri di mass sì ma a dispetto verso i loro usi e le loro tradizioni ma ciò avviene meno in presenza di avverte violazione dei diritti umani fondamentali e di conseguenza in tali casi abbiamo il dovere di elevare la nostra voce
Il miglior modo per contrastare efficacemente il perpetuarsi di questa barbara tradizione e costituito da un'azione di convincimento culturale presso le famiglie interessate
Questo potrebbe sembrare un po'strano ma o notammo nell'ambito dell'assistenza che svolgiamo come organizzazione svolgo personalmente e in particolare quella alle persone che vivono anzi purtroppo muoiono per strada cioè i barboni senza fissa dimora e tra questi molti ci sono di religione islamica né di provenienza dei territori di cui abbiamo fatto cenno
Che c'è una sorta se pur lentissima di modificazione di queste loro centenarie tradizioni come quella di non mangiare la carne di maiale e ho notato che mentre una decina d'anni fa è l'ONU ognuno era di curiosissimo con se stesse Almenno mangiare e adesso questa cosa si è un po'ripeto molto lentamente affievolita ecco perché sono convinto che nell'ambito dei contatti umani nell'ambito del colloquio nel ma l'ambito è vero di questa promozione umana di dare a qualcuno qualcosa nemmeno essenziali posso anche trasmettere questo messaggio di rispetto della persona
Si tratterà in quindi indubbiamente di un azione lenta per la quale sarà necessario il supporto degli assessorati ai Servizi sociali dei vari enti locali ma è un'azione che non può essere elusa per quanto riguarda l'approccio con le donne che hanno su Vito questo genere di Mutu di azione occorre che la classe medica venga adeguatamente preparata in altri termini i ginecologi dei presidi sanità i pubblici devono acquisire tutti gli elementi anche soprattutto psicologici per poter trattare patologie legate a questo atto innaturale
Lo scopo da raggiungere è quello di non umiliare ulteriormente le donne che sono state già vessate da un grave abuso sul proprio corpo si tratta di una sfida che durerà per i prossimi anni e che d'dovrà vedere il necessario coinvolgimento oltre che dalla classe medica anche degli amministratori locali e degli operatori del volontariato che in questo caso sono chiamati a fare da tramite fra cittadini ed istituzioni
Fin qui Stefano Due anni presidente della San Vincenzo de'Paoli di Roma a questo punto ascoltiamo una testimonianza la testimonianza di estere le
Che parlerà appunto della questione culturale tradizionale rispetto all'infibulazione la mutilazione genitale femminile che poi assume una dimensione divelta da una situazione molto grave delle situazioni più lievi che ricordiamo viene praticata non solo sulle bambine ma spesso anche sulle donne adulte con il loro consenso Estelle lavora come mediatrice culturale
Presso l'Istituto San Gallicano di Roma un ospedale e sono stati numerosi i relatori di questo convegno provenienti proprio operatori dell'Istituto San Gallicano di Roma ma ascoltiamo estere N parlerà un po'diversamente da quello che hanno detto perché quando si parla di legge è un crimine
Non dico che buona del parlo ma io non lo vedo come un crimine questo il mio
Pensiero personale
Assente rendere Saffo va bene ok zero
Per l'avvocato
Un crimine per me non lo è è un male
Due anni fa mi sa che ho sentito un altro avvocato parlando di crimine contra contro l'umanità e mi sono sentita veramente male perché mia nonna non è un criminale
Oggi parlo abbiamo parlato un po'si parla sempre dell'incubazione ho pensato di vedere un po'di un altro modo
Sì dirò forse alla fine e non l'ho fatto ma perché ora
Io fango sono anche figlia di immigrati Randy grati dall'inizio del secolo eravamo fuori
è una questione tutta di educazione mia nonna non non è andata a scuola veramente ma leggeva la Bibbia nel dal dalla quando leggi la Bibbia già sai leggere perché questo tempo non si leggeva altre cose affatto mia madre è andata a scuola e poi quando sono nata io non me l'hanno fatto sia parte del fatto che in questo Paese non si faceva perché sono nata a Gerusalemme non è
L'Etiopia ma anche non lo pensavano perché avevano un Uboldi più di educazione hanno visto un pochino quello che si fa in giro e tutto
Nel nostro Paese e più facile adesso nelle città non farlo
Nei villaggi si fa ancora un pochino
Penso che si deve veramente lasciare la donna un po'il congiuntamente indipendente vuol dire che mandare la scuola che non penserà anche dell'averla ma al marito perché il marito io se non sono andata a scuola la ragazza
ANCE al Poeta deve sposarsi
E così è convintamente forte Falcone la sopporta se non l'ha fatto se ha fatto l'intubazione non ha fatto che libera un programma ricco
E c'è anche questa parte che si deve vedere sì adesso stanno insegnando la gente di non farlo e quello anche gli uomini perché l'ultima volta che ho che fanno detto Xi facciamo anche con gli uomini mai uomini e qualche volta vedono perché si vede sempre del nostra tradizione che quella che non ha fatto un po'castano ne cerca altri a uomini quello e sempre il marito rimane con questa tempo da nella testa Pezzeda cambiare
Sono come abbiamo sentito questa mattina la mutilazione genitale è un male
Tutti accettiamo formale va bene perché una volta che ho iniziato Mungo parlare non ho detto il male tutta la gente ha pensato che dicevo che a Bologna non è questo è un male
Perché lo fanno e le mamme sono così crudele
Quanto brande e l'amore di una mamma che fa questa prassi possiamo accusarla di un abuso di minare l'avvocato sì Yllana
Vi faccio un quadro generale di un neonato del mio Paese in una famiglia ortodossa cogliere cristiana cristiano ortodosso
Il maschio farà la cosa circoncisione L'ottavo giorno
E il Battesimo il quarantesimo giorno dalla nascita per la femmina non avendo un giorno stabilito nella Bibbia non c'è un giorno stabilito comunque non si fa prima del battesimo che per lei avviene il ottantesimo giorno
La mamma può entrare in chiesa quaranta giorni dopo aver partorito un maschio ottanta giorni dopo aver partorito una femmina se si chiede perché lo fanno lo fanno e diranno che per la tradì tutto questo è fatto con tanto amore e festa nessuno si sente male di questo
Mi si è chiesto di farti Antimo testimonianze ho accettato di raccontarlo come lo vedo io
Fa parte di sentono e uno sì nel mio paese alla ragazza si dice questo non si fa questo non ti metti questo non fai sono quali cento no e forse uno sì
Ho parlato di quaranta ottanta giorni quaranta giorni perché il maschio e puro quanto sul nascere il maschio quaranta si vanno dalla madre ha avuto il ha partorito ma lui dovrebbe essere puro quando lei la madre
A una femmina vuol dire che lei è un puro per quaranta e poi in cura per Caputo una femmina in questo caso lei deve stare ottanta giorni ottanta giorni di battesimo ottanta giorni non non entra in chiesa
La mamma per sette giorni
Non entra né in chiesa se musulmana non entra in a in moschea e né al tempio vuol dire ebrei cristiani e musulmani fanno la stessa cosa per sette giorni tu non entri perché
Ha avuto il tuo mestruazione e talmente dentro di te che ti senti veramente male
Quota non ci credo sto un po'forse un po'avanti qualcosa moderna ma sentire il male di andare in chiesa se avessi la mestruazione io stessa
E non non è che mi senta in cura ma
E dentro e ti senti un po'male
è la circolazione della donna entra in questo contesto la tradizione non la vuole troppo sveglia sessualmente che anche vuol dire che non rimarrà a star lungo per conseguenza Montrone
Ma non troverà Marika se non l'ha fatto che la preoccupazione di molti genitori che vorrebbero aver dei nipotini l'ho sentito anche parla di un fatto estetico
Che ci sono quelli che non lo fanno mai dei candelabri sono sono brutte esso si deve tagliare ancora questa parte anche questa si vende
Va bene lì lo facciamo per i bambini vuol dire che non hanno niente da dire contro quel ma molte cose si fanno quando sono grandi che sappiamo qui si può fare qui tutto una volta che se dopo diciotto cambi sesso cambi tagli si fa tutte queste cose forse il fatto che si fa la bambina se sa che lei abbia un un dire vogliono muoia una cosa che si taglia
Questi sono una piccola parte di quello che si insegna la donna le ragazze
Si sentono orgogliosi di avere un simile preparazione e credetemi e fatto dai genitori con le intenzioni migliori che un genitore povertà alle sue figlie lo pensano veramente Nietzsche
E hanno come si cucina questo si prepara per per l'uomo sposarsi mi ricordo quando avevo diciassette diciott'anni questo sono interne a Port professionale
A
Il eravamo dieci una era del Nord che ha fatto proprio suona le altre otto l'avevano fatto come si fa nel mio Paese io non l'avevo fatto parlando cioè per qualche senso veramente ero quella unità che ero fuori
Che non facevo parte di niente che erano non ero pure assai c'era tutto quella cosa sono andata da mia madre avevo diciott'anni l'ho chiesta perché non me l'ha fatto veramente voi avrei voluto serve avesse accettato l'avrei fatto lì perché non non mi andava di sentirmi fori di quelle sono rientrati nell'al mio paese quando avevo dodici non resta aperta troppo erano sei anni ma non ho pensato per quando miti tutti cominciano a guardati come
Nostro sforzo improprie se segregata per un po'il tempo
Mi ha preso un po'di tempo
Poi abbiamo ho finito la scuola ho lavorato e ho visto che a questo tempo si cominciava anche di parlare ito non farlo c'erano campagne
A ho capito a quel tempo per questo che insisto che la donna deve andare a scuola deve imparare Otis non ho imparato non saprei che fanno conferenze si parlano si fanno leggi ma quanti di questi a fondo vi sono stanziati per la ragazza che vada a scuola tu dici vai non fare sì ma se c'è ci sono due figli nella casa un figlio una femmina mandano il figlio voi se si può la femmina se no no
Sì ma quando viene a non farlo ti dico e non non farlo sì perché
Ripeto è uguale non dico che è una cosa buona ma si deve anche dare un po'di strumento alla donna di poter essere dipendente di andare a scuola trovare lavoro fare diressi non l'ho fatto ma non mi porta marito e si si troverà intanto ma di potere essere indipendente di di sentirsi e che se qualcuno
Non l'ha fatto ellissi vede la gente dice quella
E poi non si è andata a scuola che sei io penso che si deve parlare molte volte quando l'Occidente parla di legge di quello ogni qual volta che parla di legge mettere un pochino al Four sui fondi per le scuole delle delle femmine so che ai nostri lavora su molte lavorano ma quanti hanno aperto scuole
Le scuole non sono lì per le ragazze veramente
E questa è una cosa che dobbiamo è sempre vedere io penso che quell'anche che fate ai le cose a distanza se veramente non vi piace quello a tutti non piace pensate a fare forse l'adozione a distanza no adozione proprio con la madre maman Dario una ragazza di quel Paese che va a scuola
A questo tempo tutto questo e conferenza Val quella la pena se non vale perché voi siete qui capace
Sì che
Ho raccontato tutto quello non deve e non per dire che si deve continuare ma che si deve veramente fermare me se vogliamo veramente farlo Ainio a una velocità che dovrebbe essere perché io da quando sono qui anche a con San Erika neo fauna dieci conferenze e questa volta ho detto aiuta io non parlo potete l'ho parlato considero che fanno l'altra con la a penso veramente tutti voi troveremo un modo di fare un progetto non lo so ma il trovare quelle donne mandarli a scuola e a questo tempo di RAI se ho fatto qualcosa la veglia da donna non si fa ma almeno è andata a scuola questo richiamo la mia idea
Ci vorrà tanta pazienza e dialogo per dissuadere una donna che sta già qui
Che non doveva e deve farlo perché quando siamo qui noi non continuavamo con la il nostro Paese va moderno sa si parla appunto di quello le immigrati e qui
Non non cambiamo neanche col nostro Paese lei con questo siamo in poi in mezzo se rimaneva a casa si parlava di quello forse cambierà idea se sta qui lei rimane come sapete anche molti italiani non so che dal parlando dei immigrati che pensando di quei o che hanno saputo cinquant'anni fa no questo è l'idea che hanno d'Italia o trenta qualcosa noi quando lasciamo il Paese abbiamo quelle idee io se rimango qui vent'anni e vado dopo vent'anni a mia parità broncio perché da qui rimane quello che si fa nel mio Paese io penso se si deve se le leggi sono buoni ma se si deve anche di sedere le persone che sono qui si deve trovare un modo di avere persone del nostro paese di quei Paesi che vengono fanno conferenze con gli immigrati e dirle che quello che succede nei Paesi che non si fa più
Perché loro pensano quando vado a casa qui non sono integrata sono sempre immigrata se da cinquant'anni rimani sempre immigrata vado a casa nomi reintegro perché stanno facendo questo che faccio ma se c'è qualcuno che vi bene Dida e ti dice le sole sono le cose sono così perché sentiamo sentiamo sempre la fame la guerra la questo ma le cose buone lo sentiamo ma è quello che ci chiedono a casa e qualcosa io penso che dottor Morrone a voce principale sarà a importare qualche persone dei quei paesi dove si fanno fare quello conferenza dove si parlerà che nei nostri Paesi non si fanno penso che questo comincerà la band agente di non farlo invece quelle leggi e che fanno paura grazie
Questo l'intervento di estere Helen mediatrice culturale presso l'Istituto San Gallicano di Roma speriamo sia un intervento che contribuisca a chiarire per i nostri ascoltatori la dimensione della fenomeno alquanto lei tradizioni poi incidono e anche l'ignoranza la in impossibilità diciamo da cultura arsi per determinate popolazioni soprattutto per le donne ascoltiamo ora l'intervento di Magdi all'Amma che è un giornalista della Repubblica
E vorrei ringraziare estere la professoressa Appia Grassivaro Gallo perché ci hanno illuminato su un fatto banale cioè capire perché siamo qui riuniti questa mattina inizialmente sembrava che fossimo riuniti per condannare qualcosa a qualcuno ma e mi sembra evidente che sarebbe alquanto futile incontrarci per condannare qualcosa che non merita di essere condannato in quanto tutte quante siamo d'accordo sul principio che si tratta di una violazione di un diritto fondamentale dell'uomo direi che siamo qui terre comprendere come il rapportare sci con una realtà che interessa oramai qui in Italia migliaia di donne
E in quest'ambito l'Stampa a un ruolo importante inizierei con due precisazioni che attingo dall'le dagli interventi e dalle relazioni che sono state fatte professor Francesco Castro e la dottoressa Deborah Scholar per c'hanno chiarito un punto che non c'è un rapporto diretto un rapporto di interdipendenza tra in Islanda mutilazione genitale femminile e che si tratta di una questione culturale che riguarda indistintamente in alcune aree geografiche
Le comunità cristiane musulmane ebree e animiste e il secondo punto è una cosa che aggiungo io sbagliato atte accostare o meglio rapportare in modo diretto questa pratica alla presenza della degli immigrati qua in Italia vorrei precisare che trattandosi di una pratica che esiste soltanto in alcune comunità ebbene queste comunità
Sono rappresentate in modo minoritario in Italia le maggiori comunità ne musulmane o comunque odiare limitrofe quelle da vedendo praticate sono né i marocchini sono gli albanesi sono i senegalesi sono i tunisini e sono provengono tutti da Paesi dove questa pratica non esiste
Io vorrei
Rimanendo in ambito del rapporto tra mezzi di comunicazione di massa e mutilazione genitale femminile e immigrati far riferimento a un sondaggio il primo del suo genere in fatto tra gli inni in Italia a livello nazionale e pubblicato dalla Repubblica in tre puntate tra la fine di agosto e i primi di settembre è un questionario che ha riguardato mille quattro immigrati in diciannove province italiane
E un un un questionario a questi immigrati è stato sottoposto un questionario molto consistente di ottanta domande è una delle domande riguardava la mutilazione genitale femminile la domanda era l'asse l'ente in diverse aree del mondo le donne subiscono escono da millenni la mutilazione genitale e anche in Italia ci sono migliaia di immigrati che vorrebbero apra i Carla sulle proprie figlie perché sono convinte che si tratti di una tradizione positiva lei pensa che sia giusto rispettare la volontà di queste madri
Ebbene il cinquantaquattro virgola nove per cento degli intervistati si è pronunciato contro questa pratica il diciannove virgola tre per cento si è detta favorevole mentre quattordici virgola otto per cento non si è pronunciato
Andiamo ad osservare nel dettaglio il voto di coloro che si sono detti contrari emerge che il cinquantaquattro virgola nove per cento è così suddiviso fate solo una precisazione ne dei mille quattro immigrati il sessantadue virgola tre per cento erano uomini e il trentasette per cento erano donne
Allora tra quelli che si sono detti contrari il venticinque virgola quattro per cento ha detto no bisogna impedire questa pratica aiutando le donne a comprendere gli effetti negativi della mutilazione genitale
Il diciannove virgola nove per cento ha detto no bisogna impedire questa pratica perché le robe i diritti fondamentali della persona umana il nove virgola sei per cento
Ha detto no bisogna impedire questa pratica punendo queste donne perché la legge italiana vieta qualsiasi attentato all'integrità fisica delle persone
E se andiamo ad osservare nel dettaglio il voto dei favorevoli alla pratica in Italia della mutilazione genitale femminile emerge che il diciannove virgola tre per cento dei favorevoli e così suddiviso il dodici virgola due per cento dice sì è giusto rispettare la scelta delle madri che sono convinte che si tratti di una tradizione positiva
Il sette virgola uno per cento dicessi è preferibile per mettere il che l'intervento si faccia nelle strutture o tagliere anziché costringerle a farla clandestinamente mettendo a rischio la vita delle bambine ora se analizziamo questi risultati rileviamo che è decisamente prevalente un orientamento di comprensione delle motiva ogni culturali di fondo e di aiuto sincero alle donne che credono nella mutilazione genitale femminile rispetto all'orientamento repressivo pur in presenza di una maggioranza contraria a tale pratica infatti un qua do degli intervistati sostiene che queste donne vanno aiutate a modificare le loro convinzioni un quinto degli intervistati si dice contrario a questa pratica sulla base di un principio universale di rispetto della persona umana ma senza invocare alcuna sanzione solo meno del dieci per cento degli intervistati sostiene che queste donne vanno pulite e fa riferimento alla legge da lo Stato italiano e oltre un terzo dei favorevoli ritiene che l'assenso all'esercizio della mutilazione genitale femminile
Nelle strutture ospedaliere debba essere considerato il male minore perché se queste donne riescono comunque a farla praticare sulle proprie figlie allora è preferibile assicurarsi che quanto meno non ci siano delle conseguenze ancor più gravi per la salute e la vita stessa delle bambine ugualmente va sottolineato che solo poco più del dieci per cento degli intervistati dice esplicitamente che bisogna rispettare la volontà delle madri favorevoli a mutilare stesso talmente le proprie figlie vorrei soltanto ricordare che questa maggioranza di immigrati in Italia contrari alla mutilazione genitale femminile pure se non pur se non in chiave repressiva se contemporaneamente espressa a favore della Poli la mia il quarantadue per cento virgola sette per cento storno ha detto sì il trentatré virgola quattro per cento ha detto no ed è chador il velo islamico nelle scuole il cinquantacinque virgola cinque per cento ha detto sì il di diciannove virgola sette per cento ha detto no mi sembra evidente il distacco che la questione della mutilazione genitale femminile presenta sul piano del leader Tita culturale dell'immigrato rispetto ad altre tematiche considerate in conflitto con taluni valori diffusi nella società italiana
Ritengo interessante il risultato del sondaggio sulla specifica questione della mutilazione genitale femminile perché si tratta di una pratica importata in Italia da donne immigrate ed era qui è importante conoscere qual è la posizione degli immigrati stessi è interessante in primo luogo con constatare che pur condividendo la posizione degli immigrati
Scusate pur condividendo l'atteggiamento dalla stragrande maggioranza degli italiani contrari a questa pratica la posizione degli immigrati pone però l'accento sulle cause culturali e su un rapporto costruttivo con le donne per convincerle a modificare le loro convinzioni favorevoli alla mutilazione del vitale femminile dirette tra italiani e immigrati c'è un'intesa di fondo sulla necessità di debellare questa pratica ma c'è un disaccordo sui mezzi da impiegare per conseguire lo scopo comune ed è a questo ed è a questo punto che diventa fondamentale il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa la mia impressione è che su questo tema come in altri vissuti come conflittuali con una certa Rapper stazione dell'identità nazionale italiana che a mio avviso erroneamente viene considerata statica immutabile quasi si si trattasse di una realtà sacra da difendere a tutti i costi
I mass media italiani si comportano con estrema rigidità mentale non si tratta affatto di difendere la mutilazione genitale femminile ma piuttosto di rapportarsi serenamente e seriamente con delle donne e delle persone che da oltre quattro mila anni si tramandano questa pratica e che sono convinte della sua bontà al di là della loro fede musulmana cristiana ebraica o animista dire che sui mass media italiani prevalgono da un lato la proclamazione del PRIT CIPE di condanna di questa prassi di questa pratica sulla base di valori universali di rispetto dell'integrità fisica della dignità della persona umana dall'altro la diffusione di storie raccapriccianti che generano sentimenti traumatici e scioccante direi che in linea di massima salvo eccezioni manca lo spazio per la riflessione dell'approfondimento del confronto manca la Caf la città di considerare le donne coinvolte in questa pratica delle persone umane che hanno dei diritti delle ragioni che meritano di essere ascoltate
La mia impressione è che il tema della mutilazione genitale femminile in virtù della forte carica emotiva che suscita e dell'intenso sentimento di ripulsa che è in grado di generare viene utilizzata dai responsabili dei mass media per accentuare una connotazione sensazionali Istica che a loro avviso fa maggior presa sul pubblico e quindi serve a incrementare le vendite in conclusione ritengo che un approccio più corretto nei confronti dell'questione della mutilazione genitale femminile dovrebbe comportare da parte dei mezzi di comunicazione di massa un maggior spazio alla dimensione storica e culturale del fenomeno ed un maggior spazio all'ascolto delle ragioni di qua in The continuano ad essere convinte della validità di questa pratica millenaria la differenza di fondo sta nel trattare queste donne come delle persone umane e non come delle criminali ritengo che questo sia l'approccio Inter per per arrivare a far rispettare su una base di consenso le leggi dello Stato e i valori della società italiana che è buono buono in concomitanza con la sua per dura a una realtà internazionale proiettata verso il vocalismo non solo sul piano dell'economia della politica e dell'informazione ma anche su quello dei valori grazie
Questo l'intervento del giornalista di Repubblica Magdi Allam nel corso della convegno che si è svolto a Roma presso la sede della Provincia del ventuno settembre scorso titolo la mutilazione genitale femminile è solo un dolore femminile ha concluso poi i lavori l'assessore ai Servizi sociali della Provincia di Roma Learco Saporito
E tutto per oggi per questa trasmissione sui diritti civili naturalmente approfondiremo ancora il tema delle mutilazioni genitali femminili dell'infibulazione su cui come sapete il partito era radicale impegnato in modo preciso e concreto un saluto una ringraziamento agli ascoltatori da Cinzia Caporale