"Questioni di bioetica". Argomento: ambiente e politica

Buonasera gli ascoltatori di radio radicale lo spazio di bioetica di questa sera si occupa di ambiente di sviluppo sostenibile
In particolare relativamente ad un convegno che si è svolto a Roma a Palazzo San Macuto il quindici febbraio scorso Renato Brunetta Rosa Filippini e Franco Frattini hanno presentato e la manifesto di ferì Foundation nemici della terra Italia il titolo di questo convegni è stato il conflitto ambientale e la decisione politica due in sostanza i temi i fili conduttori nell'rompere il monopolio della la sinistra dei Verdi e di Legambiente sui temi dell'ecologia
Altra proposta quella di unificare in un solo ministero le competenze in materia di ambiente trasporti e lavori pubblici in modo da a trovare una politica in qualche modo coerente
Tutto questo è stato organizzato cominceranno anche da Renato Brunetta economista europarlamentare di Forza Italia
E presidente di feeling che appunto questo centro di ricerche economiche e proprio la sua la prima voce che ascolteremo
Io sono Renato Brunetta sono il presidente Dmitrij
Fondazione
La ricerca
Sull'economia in Europa
Oggi trattiamo
Assieme
Gli amici della terra che hanno collaborato con noi sono alla base di questa produzione di questo manifesto sul conflitto ambientale la decisione politica oggi trattiamo per noi di un argomento in parte nonna tradizionale dico in parte perché l'attività di Freezer sempre concentrata non solo sulla politica economica e finanziaria ma anche sulla riforma
Dello Stato sulla riforma della pubblica amministrazione recentemente abbiamo presentato un dossier sulla riforma dei ministeri e all'interno sì se fosse possibile spegnere il telefonino o ovvi Berardi farle vibrare forse sarebbe la cosa migliore e così siamo tutti un po'più tranquilli dicevo gli ho presentato recentemente un dossier sulla riforma dei ministeri e uno dei punti che ci collega al lavoro
Fatto dagli amici della terra e che verrà presentato oggi è proprio questo quello della riorganizzazione delle competenze in materia ambientale
In materia infrastrutturale per quanto riguarda le opere pubbliche per cui
Idealmente questo nostro convegno
Sullo sviluppo sostenibile e sul conflitto ambientale e la prosecuzione ecco il nostro impegno prego grazie
è l'ideale continuazione di quel primo nostro impegno sulla riforma della pubblica amministrazione
Quindi
Sono queste parole per spiegare la nostra iniziativa per dire che noi porteremo poi nel offriremo alla Casa delle Libertà i risultati di queste nostre riflessioni offriremo ovviamente l'opinione pubblica in generale e a chi saprà farne e migliore uso anche ai fini della prossima
Mozione governativa quale essa sia
Queste nostre riflessioni io vi ringrazio di essere qui tanto numerosi devo dire abbiamo battuto il record dei convegni e dei seminari di essere quindi questo è un buon indicatore quanto meno dell'attenzione
E dell'attenzione della opinione su queste su queste tematiche grazie ancora
Allora come si svolgeranno un po'i lavori
Io darei la parola subito
A Mario Signorino che curatore ecco curatore del del Manifesto per o una sua ampia rappresentazione manifesta l'avete tutti ricevuto e quindi
Potete poi leggervelo ma penso che un'illustrazione possa essere utile prendersi tutto il tempo che che è necessario
Poi avremo una serie di di scarsa del dello stesso manifesto che sono quelli che voi avete visto nello nel programma e nell'invito
L'ordine sarà l'ordine di arrivo perché molte di queste nostri ospiti come dire
Arriveranno o o in ritardo dovranno andar via prima quindi non dovremmo rispettare non potremo rispettare esattamente l'ordine
Con cui sono stati collocati però tutti hanno dato assicurazione della loro presenza poi tra intervento di Rosa Filippini quando avremo concluso in un quadro del rugby scarsa anta programmati chiamiamoli così come si suol dire atterremo anche dibattito con con il pubblico e quindi ci sarà modo di discutere tra pubblico e di scarsa e poi qualcuno vedremo che trarrà se sarà necessario le conclusioni in questa mattinata di lavoro io vi ringrazio ancora darei la parola Mario Signorino per la illustrazione
Di questo documento che vi abbiamo questa grazie
Perché
Ma oltre che del manifesto che è stato distribuito io terrò conto del documento molto più approfondito che è stato in parte distribuito perché già finito
Che era una
Versione di strategia nazionale di sviluppo sostenibile di cui che che io ho fatto per il ministero dell'Ambiente
Nessun incarico di Edo Ronchi allora ministro
Ma devoti innanzitutto due cose io mi occupo di problemi ambientali da moltissimi anni circa venticinque per tutti sotto lo questo tempo ho dovuto subire due elementi di disagio
Il primo di esseri inserito riesca rapportato nell'immagine a un movimento ambientalista con cui sento di non avere granché da spartire che a me sembra orientato più
A difendere a mantenere un proprio ruolo che ha contribuire alla soluzione di problemi il secondo
Che per me è ancora più rilevante
Il fatto che per la politica le questioni attinenti all'ambiente alle tecnologie ritenuti culturali solo questioni minori
Marginali
Non so quale dei due elementi che dia più fastidio sono convinto che uno aiuta l'altro che viceversa ognuno sia alimento all'altro
Il è perché questa situazione nasce da una carenza del sistema nazionale
Il l'Italia fa parte di una fascia alta del vertice dei Paesi sviluppati e democratici che sono i paesi in cui come si sa si è posta la questione ambientale
A me pare che su questo punto preciso però la cultura di governo sia alquanto più vicina ai livelli medio-bassi
E in particolare che la questione ambientale oggi eh sì che oggi si presenta sotto la versione chiamiamola così dello sviluppo sostenibile non sia mai stata affrontata in termini politici di qua anche il il la situazione lo stato del dibattito che mi pare abbastanza disastrato
Il
Se si sono fatti i conti e quando si sono fatti i conti con la questione ambientale
Lo si è fatto solo in riferimento all'esistenza prima di un movimento ambientalista e poi di un partito preso il che non è come se quei problemi
Esistessero sparissero a seconda che dell'esistenza di un soggetto politico che lo porta dentro le istituzioni non è così
Il l'elemento che purtroppo bisogna continuare a usare come criterio di giudizio della situazione italiana sull'ambiente ancora una volta irritato
Riteniamo brevemente le cose
Le politiche pubbliche per l'ambiente sono nati un trentennio fa trent'anni fa sono nate negli Stati Uniti
Che hanno mantenuto la leadership mondiale su queste materie più di un ventennio
E sì il un punto di riferimento formale su scala internazionale costituito dalla conferenza di Stoccolma Belluno nel mille novecentosettantadue cos'è successo che dopo quella conferenza ma direi dopo
Il l'avvio dato dagli Stati Uniti la l'approvazione della prima legge quadro sulle materie ambientali e soprattutto la creazione dell'Agenzia statunitense Tell agenzia tecnica per l'ambiente
In il in tutti i Paesi sviluppati si è avviato il processo di istituzionalizzazione della questione ambientale creazione di ministeri dedicati creazione di organi tecnici legislazione che dice
L'Italia è stata assente per moltissimo tempo cioè l'unico dei maggiori Paesi sviluppati anni non aver seguito questo processo tanto che il primo atto formale di istituzionalizzazione della questione in Italia risale al al governo Craxi mille novecentottantatré
Nominativo come di un ministro per l'ecologia mille novecentottantasei approvazione
Nella legge istitutiva del ministero dell'ambiente alle due tre quattro nove ottantasette il primo avvio di attività del ministero dell'ambiente quindi abbiamo più di un quindicennio di ritardo
Sui Paesi più avanzati e non è che una un fatto puramente formale perché
Appena pochi anni dopo l'avvio di attività del ministero
Ma non c'era un'agenzia tecnica per esempio
Il il nostro Paese sia per poter trovato di fronte all'evento di Rio de Janeiro che rilanciava molto più la la palla diciamo ponendo questioni estremamente più complesse quando l'Italia era di uscita sviluppare un impegno o di rincorsa nella produzione legislativa di rincorsa delle direttive europee
E che è successo
In occasione di Rio e dopo è successo che l'Italia malgrado questo ritardo strutturale
Si è rapportata ai Paesi più avanzati s'in molte occasioni
L'Italia ormai stabilmente e schierata tra i paesi di punta quelli che chiedono alle
Decisioni più come dire radicali in materia ambientale
Il
I due e fatto è però che all'interno
E soprattutto all'interno de la classe politica nazionale di quello che i nostri governi fanno all'estro si conosce ben poco
Sono anni almeno un decennio che sottoscrivo impegni internazionali io vorrei capire sapere quante dei politici sanno quello che è
Certo adesso molti ho sentito parlare del protocollo di Kyoto
Che è una bomba ad orologeria perché qui ci sono impegni assunti dal governo non attuali ancora
Ma quando scatteranno saranno guai perché c'è un impegno ripeto all'ingresso un po'all'interno dell'Unione Europea
In attuazione del protocollo di Kyoto c'è una situazione nazionale che su questo punto è peggiorata notevolmente il che vuol dire che l'impegno di conterebbe raddoppiato
Posso fare i conti col pallottoliere e mi chiedo in assenza di azioni politiche
Che possono far pensare che il Paese sia in grado di muoversi verso quell'obiettivo cosa succederà sette noi dovremmo tra pochissimi anni
E inseguire un obiettivo di riduzione dei gas serra pari alla dodici due per cento cose del genere
Cioè questo dettatura in o le dite per tradurre in paese
E magari finita che questo indirizzo di sviluppo sostenibile
Su cui tutti giurano che io implichi un sub un abbandono loro l'abbandono molto superamento
Del comando controllo come strumento di governo principale alla fine si riduca si traduca in un indirizzo sempre di comando controllo perché limite e fissato in documenti impegnativi
Ma non si riesca ad avviare una strategia capace di mettere il sistema in quella direzione senza traumi morto per il
E la cosa che più preoccupa e che a livello nazionale su questo si sente parlare moltissimo di sviluppo sostenibile in tutte le occasioni ne parlano anche
Rappresentanti i protagonisti delle amministrazioni pubbliche
Ne parlano i movimenti spesso in tono melenso o apocalittico che dà fastidio
Ma di fatto non ci sono stati approfondimenti di alcun tipo
Neanche da parte degli enti scientifici nazionali da parte dei governi meno che mai l'unico tentativo fatto ripetere quel documento perché è stato consegnato all'inizio
Le sull'iniziativa di Ronchi
E quello che continua un come di un confronto di tipo primitivo tra ambiente e sviluppo che in generale va a finire supera
Le questioni di merito dei problemi Vasco Charlie uno scontro di tipo ideologico qua in termini estremamente primitivi leggendo i giornali in questi giorni si è discusso addirittura pro o contro alla libertà della scienza c'è da ridere lo voglio dire il
Siamo proprio nettamente arretrati
Per me hanno fatto bene i ricercatori a protestare hanno ottenuto ma Tunstall ottenuto però una volta discusso ecco si continua a discutere in questi termini un po'strani sì o no alla libertà di scienza il problema politico vero chi l'affronta cosa si è deciso che il Governo permetterà che si baciano negli studi ma che senso ha questo mentre sta sapere che cosa il Paese quindi le le istituzioni decidono o cosa fanno per decidere bene perché la verità e anche queste anche la classe politica perché
Non ha grande famiglia queste questioni perché si tratta di questioni all'alto contenuto tecnico
Che richiedono una un grosso patrimonio di conoscenza per assumere decisioni serie che tengono conto di vari aspetti allora rigo B che si fa in tempi ma cominciamo pure con la scienza
Si impegna il Paese in un programma importante sulle biotecnologie oppure no
Cioè non è uno consente insomma si investe non si investe
Il ma soprattutto perché non nascondiamoci il conflitto non è tra tanto tra farlo nostro utilizza un abile apologie che comunque servono per conoscere
Il problema politico serio e se si ritiene eletti all'ecologia aziende ne chiedo scusa anch'io ho preso l'abitudine la cattiva abitudine della di chi fa queste polemiche di confondere le cose oggi M non Biotecnologia quindi
Il Paese cosa intende ritiene che siano utili siano pericolose quali quali usi si tengono da incoraggiare qualità scoraggiare questa la busta per politiche su questo bisognerebbe decidere
Però noi di tutto questo alla fine non si riesce a parlare
In maniera seria
Abbiamo fatto il conflitto dei tempi di Galileo pro o contro la scienza allora
E questo avviene pure per altre e per altri eventi di cronaca della mucca pazza la sicurezza alimentare anche su questo punto il lo stato dell'ASS discussione e estremamente carente in Italia
Eppure esistono belle posizioni già definiti a livello di Commissione europea da tempo sulla sicurezza alimentare in cui si è prospettata una strategia completa
E per garantire
L'assunzione culturale di questo problema ci sono annunci che entro l'anno verrà istituita un'agenzia un'autorità della scientifica di controllo ecco sarebbe interessante capire che cosa fa l'Italia è io sarei particolarmente curioso di sapere se al Governo cosa risulta
Al governo a questo punto dico cosa risulta la classe politica non mi interessa la polemiche elettorali dico alla classe politica italiana posa risulta dello Stato
Della sicurezza alimentare per quanto riguarda anche sono legati non voglio dire tutto il ciclo
Della produzione che c'è una situazione e completamente diversa da quella che abbiamo sentito elogiare non solo in riferimento alla mucca pazza che come si sa è un rischio estremamente remoto
Ecco ma riferimento all'alto tutti gli aspetti complessivi dell'alimentazione
Ma su questo ci sono di Judith dei magistrati che si muovono non ho avuto sentore invece di indagine da parte del governo qualcosa non va se mentre l'Italia si diceva sì sbarrava le frontiere
Contro le importazioni dall'estero e si diceva la carretta sicura l'Unione Europea ci metteva nella terza classe di rischio qualcosa non va nel sistema di controlli italiano sarebbe interessante capire che cosa
L'aveva ma
E allora anche su questo ecco alcuni elementi che costituiscono quello che si usa chiamare un'ambientale che in effetti è un complesso di questioni anche se estremamente diverse alcune e cioè che vengono fuori elementi che sarebbero dovuti essere risolte da parecchio tempo cioè quando si parla di responsabilità del produttore in generale in Italia in questi anni ci si è riferiti anche da parte ambientalista soprattutto la responsabile dell'impresa industriale
Come se quello fosse tutto il problema tant'è vero che una categoria di produttori in questo caso gli allevatori
Cioè non è chiaro che un problema gravissimo dal punto di vista economico e sociale la crisi francese ci mancherebbe altro
Di questo settore però sorprende che non si pongono problemi di responsabilità propria
C'è la colpa non è nostra come la vostra non se lo pongono i macelli che adesso professors devono bloccare perché perché fino a oggi in maniera anomala non siano dovuti porre il problema dei rifiuti prodotte dalla loro attività
Perché c'ero alcuna navali riprendeva ne faceva altro ma questo era strano questo nulla situazioni di adesso
C'è qui si è creare l'attenzione per moltissimi anni si è focalizzata su un tipo di impresa quello industriale
Sì sono ignorate altre cose io devo aggiungere
Che essi continua a ignorare io considero più inadempiente delle imprese industriali malgrado tutto malgrado il grosso fenomeno del sommerso che esiste in campo industriale considero maggiormente inadempienti le istituzioni
Comprese quelle locali in campo ambientale perché non è pensabile sennò e ci siano non solo una nel Mezzogiorno d'Italia come si sa una infrastrutturazione estremamente carenti di tipo ecologico
Ore io non solo di trasporto
Ma anche nel nord avanzato persino nella città più europea all'Italia pro c'è un'assenza addirittura sul piano della depurazione anche a Firenze lo sbaglio
Lippi
C'è città mica Caltanissetta che la mia regione d'origine no
Firenze Milano non hanno un depuratore grazie cioè per forza la scena poi viene occupata dall'ambientalismo della protesta da quello che persegue il proprio ruolo importa granché se un problema se risolvo meno e
Certo perché
Ci si rapporta a un vuoto inspiegabile perché meno ma anche quelli sono altri
Ci sono soldi che circola non si capisce francamente perché
Allora
Io
Da molto tempo come tutti avvertiamo dei segnali politici molto chiari
Cioè si pensa che sia arrivato il momento di fare come dire una resa dei conti
Per i sui ritardi del nostro Paese segna registra nel campo delle infrastrutture delle grandi opere
Non sono convinto di questa impostazione resta dei contributi noi abbiamo a che fare con processi lenti lunghi pluriennali processi che solo internazionali prima ancora che nazionali non ci sono colpi di testa che risolvano miracolistica mente
Problemi di questo tipo problemi che corrisponderà processi reali imprese dell'economia e della della maturazione culturale dei cittadini e così via però io dico approfittiamone allora
Approfittiamone di questa
Di questo evento che si prospetta per fare i i conti in positivo una volta per tutte con la questione ambientale dello sviluppo sostenibile sotto decidiamo a livello politico se ci se ne devono occupare
Sono disposto a rimettere in discussione il tutto se dipendesse da me ovviamente ridiscutiamo tutto
Purché alla fine si arrivi a una decisione politica condivisa a livello politico istituzionale a livello di cittadini simile non è possibile Vanessa abbiamo ripeto dei governi che firmano qualunque cosa anzi non gli basta ma generale una soluzione proposta d'una propria troppo arretrata
Crediamo di più in sede ONU spesso la stessa forza io vorrei mi accontenterei di un Paese
Che magari si metta a combattere contro certe soluzioni che vengono prospettate anche in materia ambientale se ritiene di non avere la possibilità di perseguirli effettivamente vorrei un Paese più prudente
Quando si tratta di firmare un impegno però molto più serio quando si tratta di seguirlo un po'come gli Stati Uniti sono
Attaccati perché
Sarebbe un ostacolo sono spesso soggette alla all'adozione di posizioni avanzate però mi risulta che in quel Paese quando si assume un impegno e poi si cerca di attuarlo
Che cosa diversa invece l'hanno allora ridiscutiamo tra chiediamo però a una decisione
Politica veramente condivisa e non virtuale come quella di di adesso
Il teniamo conto però in questo ovviamente di tutti i termini realtà vale a dire che il nostro Paese è inserito in un processo internazionale ormai consolidato
E che tendenzialmente vincolante non vincolante della normativa formale e vincolante tentare anche delle politiche del metodo delle politiche come ripeto il protocollo di Kyoto è una per la prima volta viene concordato a livello internazionale di porre un limite alle politiche alle attività economiche di un sistema paese insieme quindi di paesi e quindi anche alle politiche economiche
Non quindi non sottovalutiamo Corvino perché ripeto la conferenza di Stoccolma che era molto più boh bagagli America parlava di ambiente umano che vuol dire e via dicendo faceva affatto ma anche molto retorica alla fine ha innestato un processo istituzionale e politico estremamente pesante
E e importante in tutto il mondo sviluppato quindi non so con gli autori decidiamo pure se l'Italia si deve tirare fuori perché no
Da dal negoziato globale
Le poste io anche dall'Unione Europea perché risulta che la leadership che è stata degli Stati Uniti in queste materie fino a un decennio fa è stata assunta dall'Unione Europea con molte contraddizioni
Certamente alcune delle ritardi arretramenti al potere quale temo che si stiano manifestando in materia un gruppo di piano di sviluppo sostenibile proprio in questa fase ma e presto per avere un giudizio e tuttavia decidiamo pure tu discutiamo tutto ma alla fine si arrivi a fare i conti con questo fantasma del l'ambiente e lo sviluppo sostenibile beni culturali che se lo acchiappiamo una volta per tutte solleviamo quel lenzuolo ci troveremo soltanto i problemi e gli ostacoli che oggi in Italia condiziono uno sviluppo durevole del Paese gli stessi non è che si fa e questo bisogna tenere conto la questione ambientale io non mi occupo di miliardi di di detti di questioni tecniche
Però la questione ambientale oggi si pone con inutili nuovi delizia elaborato a livello europeo e anche interpersonale si pone in riferimento all'insieme delle politiche di governo si chiede cioè si può un problema di qualità delle politiche di qualità ambientale e di qualità culturale e sociale non sono fesserie perché sono cose che determinano i mercati se in misura sempre crescente
Il
Il rinvio su queste cose ovviamente allo studio che è stato consegnato perché ci vorrebbe troppo tempo parlarne su cui spero che che ben organizzato presto un seminario di lavoro di approfondimento quanto volevo solo aggiunge alcuni alcune cose sulle grandi opere
Quello che noi diciamo anche nel Manifesto ecco che riteniamo insufficiente sbagliato
Cominciate col discutere col partendo dalla coda
Cioè ma i manufatti invece di discutere delle politiche a cui quelle opere dovrebbero servile
Infrastrutture di trasporto e c'è da parte dei casi alle sei mente necessari insomma strozzature intollerabili però anche in quel caso
Una decisione specifica di investimento va rapportata a una scelta
Con la sottile di piano se no chissà cosa a una scelta di politica per esempio sul trasporto quali sistema di mobilitarsi pendenti incoraggiare con gli investimenti che si decidono in che modo si pensa di garantire che effettivamente si vada verso una direzione che gli operatori non studiosi d'ambiente chiedono e ritengono urgenti c'è l'intermodalità
Ci sono una serie di ostacoli di problemi da superare per realizzare questa integrazione delle diverse modalità di trasporto e e queste sono politica richiesta dalle umorista dalle imprese
Allora bisogna capire quell'investimento quel manufatto quali flussi di traffico incoraggia aiuta il riequilibrio modale non l'aiuta queste così di bloccare dovuti chiaramente dopo che si facciano le scelte ma se no che ci mettiamo a discutere un tratto di strada contrasto di binario un po'
Io dico poi il
La questione dello sviluppo sostenibile affinché sia incompatibile per principio con le grandi opere ci mancherebbe
E adesso che succede personalmente ai ricorrenti siano troppe le grandi opere
Anzi io ne
Programma ne molti di più
Ovviamente non tutte quelle di cui si sente da frane
Però molti di più ma perché parlare solo di quelle grandi opere c'è una grande opera non è stata mai affrontata seriamente in Italia da decenni che tutti conoscono il riassetto idrogeologico mi vergogno a parlarne perché si fa la figura del cretino
Però questo è un argomento su cui peraltro c'è quello che considero un modello d'indagine parlamentare forse morti per lampade dovrebbero leggere oggi per capire come si fa sul serio indagini Aurelio
è
è troppo grande se possibile evitare la commissione De Marchi Agostino dopo l'alluvione di Firenze del settantasei che ha fatto un lavoro splendido
E ha elaborato una strategia di intervento di eccezionale serietà quantificando gli oneri imprevisti eccetera eccetera tutto pronto
Tutto lì chissà dov'è rimasta
E il non si è fatto nulla ma non è un uno come dire un'assenza una non decisione che non ha costi a costi altissimi tutti gli anni sì però si investe sull'emergenza ecco queste non è una grande opera c'è solo un problema
Con un piccolo quello delle risorse disponibili
Quella della responsabilizzazione dei delle istituzioni che governano il territorio e però quella grande offre la prima grande opera a gravissime danni esercitato anche sulle imprese ecco questo perché non si usa questo perché c'è l'altro grande business d'aprile
In parte ha detto informalmente ma è tutto da fare è quello delle risorse idriche di tutto tutto il ciclo
Acquedotti
Fogne depurazione c'è vivo questa non è una grande opera
Mettiamola sia perché poi aiuta
Un e l'elenco a fare le scelte d'investimento perché le risorse sono limitate e quindi si fa tutto quello che si può ricorrendo alla finanza di progetto eccetera eccetera e tutto quello che si può delegare al privato ma poi rimane comunque un problema di risorse pubbliche inadeguate per fare tutto quello che al mercato spontaneamente non interessa e il ci sono poi non parlo delle esigenze andrebbero oppure quelle soddisfatti di riqualificazione territoriale del tavolo restauro paesaggistico che non solo cose senza valore economico al contrario
I più le infrastrutture immateriali e di cui tutti parliamo cominciata la ricerca scientifica Roma è inutile continuare a citare le
Statistiche europei vitali agli ultimi posti ben c'è un governo che deciso a tentare di trovare le risorse per cambiare quei numeri per faccia avvicinare di più ai Paesi del Centro-Nord contrario di più la peste del sud Europa diciamo allora oppure si decida ecco non vorrei io volevo prendere e c'è solo l'ultima delle infrastrutture immateriali e l'abbattimento dei costi burocratici
Laguna semplificazione effettiva che vada molto al di là dell'opera meritoria di Bassanini va molto aldilà
Una semplificazione effettiva che collo da questo che vale molto di più in negativo di qualunque altro fenomeno
Rapportabile elementi politici quindi se si affrontano questi problemi
Noi riusciremo a guadagnare un ambito di discussione e di confronto e anche di conflitto serio sul merito dei problemi
No ma bisogna che
Quindi che si capì questo percorso che il politico innanzitutto non è di aggiustamenti né si può tentare di risolvere insieme di questi problemi con un decreto dicono i distretti
Non esiste dissenso resiste conflitto il la via e troppo origine pareri e rigida perché è stata snaturata la natura della via che è quella di elemento tecnico la progettazione diventato strumento politico ed è diventato strumento politico perché così vuole la legge tra l'altro perché uno strumento tecnico Vaccari come dire
Verificato da un soggetto appropriato che un soggetto di carattere tecnico scientifico come noi avevamo proposto quando abbiamo preso l'iniziativa di e istituzione dell'ARPA
In cui fra l'altro devono convergere insieme delle conoscenze che no non sono certamente rappresentante nel gruppo presso il ministero ma se uno strumento tecnico viene collocato in capo a un soggetto a un'istituzione politica è ovvio
Che se ne fa un uso politico ma l'altro motivo è pure che non esiste un momento e una sede nella procedimento dei politico decisionale in cui si discute sul merito dei problemi quindi tutto si scarica nella fase terminale si scaglia strumentalmente spesso e sul sull'elemento tecnico
Superiamo questo
Questo un problema e vedremo che allora sì che l'uscita riconvocare l'insieme delle questioni compresa quella ambientale culturale e così via
E in quello che è la richiesta legittima di un Paese ha pensato vogliamo c'è una politica come diciamo nel manifesto di seria non la politica che comici Pantani fa ci vuol far pagare un investimento di sviluppo ho fatto bisogna distruggere
Beni culturali bene ambientale questo fardello nei Paesi dell'Est che sono usciti da poco dal comunismo hanno problemi pazzeschi anche dal punto di vista ambientale fa Lolli no ci siamo grazie a dire soltanto vecchio mi ricordo quando cinquant'anni fa c'era una miseria una porta di massa come condizione generato dalla popolazione non siamo più in quelle concezioni perché ci dovremmo continuare a beccare una politica da quattro soldi
Organo che la classe politica quella di governo ci garantisca appunto politica di qualità adeguata alle esigenze di cittadine che abbiamo pessimo tutto qua
Grazie
Era in aspramente aveva anticipato che non avremmo seguito l'ordine che vi è stata data nell'invito era perché ci sono diverse esigenze degli interventi e è a
Abbiamo pensato di dare la parola subito a Edo Ronchi ex sinistra nell'ambiente
Che qui tutti conoscono grazie ringraziamo di essere intervenuto Anna confronta
Sì grazie voi per l'invito credo che un confronto di merito è un confronto sulle politiche ambientali e di sostenibilità
Anche in casa del pollo o comunque in aree affini
Sia molto utile un'occasione molto rara comunque almeno per me
Perché queste tematiche è bene che siano discusse
Direi ovunque
Ho affidato come ricordava Mario è anche la ragione per la quale ho accettato volentieri l'invito l'incarico Mario Signorino molti all'inizio del novantanove di stendere un documento preliminare per la rielaborazione di un piano nazionale di sviluppo sostenibile
L'ho fatto proprio conoscendo le posizioni critiche di Mario Signorino che del resto non le ha mai nascoste nei colloqui che lei ha esposto in maniera molto Chiara anche in questo intervento
Perché
Mi sembrava utile non cercare un documento diciamo puramente approvativo delle politiche che si stavano conducendo ma avere uno stimolo un confronto appunto critico
Con quella parte del associazionismo ambientale che meno direttamente aveva partecipato con quell'esperienza che meno direttamente aveva partecipato alle alla stagione di governo del centrosinistra
Questo lavoro produce delle osservazioni che sono condivisibili ma il riassunto che viene fatto Mario
Mi obbligo ovviamente entrare nel merito nella parte critica rispetto alle politiche di governo in atto qualche parte hanno visto anche la mia partecipazione diretta al comma responsabilità all'irresponsabilità
Io vorrei quindi discutere alcune delle osservazioni che sono contenute nel manifesto che tu hai riassunto ora credo che così si è anche un modo utile per condurre il dibattito porre le questioni aperte all'inerzia figlia no no parliamo la discussione chiarissimo chiarissimo
No no chiarissimo poi nel testo ancora più chiaro
Tuttavia ci sono delle questioni diciamo più di un certo rilievo sulle quali
Mi permetto di orti fare delle osservazioni anche come contributo l'avvio di questo confronto
Una prima osservazione diciamo di carattere generale riguarda il modalità con la quale l'Italia partecipa all'integrazione delle politiche ambientali a livello europeo a livello internazionale
è una critica diciamo piuttosto pesante ripetuta questa e anche diciamo richiamata con forza
Dentro non tanto il manico non tanto sul manifesto ma dentro il lavoro
E guardando la storia del letto del nostro Paese dal punto di vista del ritardo nel recepimento delle direttive europee nella loro attuazione non si può che in buona parte convenire con questo tipo di critica
E tuttavia bisogna anche vedere sia alla il mezzo bicchiere vuoto ma anche quello pieno cioè non si può non vedere a mio parere direi non solo nella seconda metà degli anni novanta ma negli anni Novanta
Uno sforzo sicuramente impegnativo nella non sono nel nella partecipazione formale ma la partecipazione attiva nel recepimento dall'integrazione delle politiche ambientali italiane in quelle europee in quale internazionali cito per esempio il protocollo di Montreal
Che è certamente un protocollo impegnativo
Per il quale non mancano i ritardi per esempio il contributo italiano al i fondi questo protocollo nonostante le larghe iniziativa diciamo è andato in porto solo ultimissima mente
Nonostante polemiche ripetute iniziative del Governo fatto due disegni di legge uno generale Gaeta non aiutato neanche dall'opposizione perché la sede deliberante siamo riusciti a vela proprio in zona Cesarini
Prima adesso qualche mese fa
Ma la eliminazione del dai delle sostanze che danneggiano la fascia di ozono in Italia è stato un'eliminazione formale
C'è stato un Napoli
Ed è ha portato risultati significativi conversioni impegnative si sono realizzate
Da altri due protocolli di rilievo sono quello sulla biodiversità e l'avvio sicurezza che il protocollo di Kyoto che viene citato
Quello sulla biodiversità la biosicurezza
Bene mi mi sembra difficile dire che abbiamo solo aderito al protocollo realizzato Mosca chez impegno
C'è stato un fortissimo impegno nella attuazione della direttiva da per la tutela degli habitat naturali
Nella struttura del città s'c'è stato un forte rafforzamento dell'iniziativa contro l'importazione di specie di fauna e di flora che contrastano con questo protocollo
L'azione della città c'è stata abbastanza efficace
E c'è stata una forte azione di sviluppo del sistema delle aree naturali protette Riserve marine parchi naturali che fanno parte della strategia per la tutela della biodiversità dell'avvio sicurezza
E infine l'atteggiamento molto prudente sugli OGM per i dischi
Soprattutto dall'atto dalla biodiversità dell'avvio sicurezza non si può dire secondo me che su quella protocollo anche nell'ultima versione recentissima quello di carta a Vienna
Dallo scorso anno ci sia stato uno scarso impegno attuativo
Certo c'è ancora moltissimo da fare ma l'impegno a Ina
Il protocollo di Kyoto intanto
Starei prudenti a fare valutazioni con i dati sono del novantotto
Non ho ancora i dati definitivi del novantanove anche sia c'ho provato ad averli per portarle qui stamattina ma ci sono solo elaborazioni provvisorie tenete conto che il protocollo del novantasette che la delibera del CIPE cioè il primo programma di misure del novembre del novantotto
Quindi d'accordo essere veloci e rapidi ma prima di produrre degli affetti con dalle politiche di un protocollo che non è ancora ratificato
Di una delibera approvata a fine novantotto e misurare i suoi risultati quei dati del novantotto permettimi di dire che è presto per dirlo non dico che non avrete ragione con latte jump con la valutazione critica
Ma io prevedo invece che i dati del novantanove
Con le prime misure applicate cominceranno invece di indicare in particolare nel settore elettrico in seguito all'introduzione della tanto vituperata da taluni carbon tax ci sono invece dagli affetti questi dati al Celio parziali Novo tutta la ricostruzione del emissione di CO due
Complessivo soprattutto dal settore industriale ma
Sarà difficile io credo che il programma che ha approvato il CIPE è un programma realistico e fatta di e del tutto fattibile senza costi eccessivi certo richiede Investimenti
Ma come sapete il programma di modernizzazione parziale liberalizzazione del settore elettrico prevede la dismissione e riconversione di quindici mila megawatt elettrici già in atto
Anzitutto fatto un poco ritardo però un programma in atto
Questi quindici mila saranno sostituiti sono vecchie centrale a basso rendimento con megawatt a cogenerazione ammettano
Tre mila megawatt
Sì emigrata SARS non accetto però la la proiezione delle emissioni rendimento io che sto dicendo che la la la la proiezione il programma varato nel novembre del novantotto e realistico
Siccome rispondo l'obiezione dei missioni stanno aumentando e l'impegno eccessivamente oneroso e non e non è mantenuto sarà facile mantenerlo sto rispondendo che avremmo certo alcune difficoltà a mio parere non nel settore elettrico non nel settore industriale avremo un difficoltà nel settore dei trasporti
Dove si incontrano difficoltà a convertire alla mobilità fondata sull'autore sul trasporto merci su gomma in maniera significativa
Anche se le innovazioni tecnologiche e mi riferisco alla l'aumento dell'efficienza dei motori
E quindi la riduzione dei consumi per chilometro e le misure di mobilità sostenibile di potenziamento della ferrovia
Coniglio Michael mi quadruplica menti è alta capacità i progetti in corso e la tecnologia dell'idrogeno lasciano qualche speranza anche lei
Il punto il programma di raddoppio delle fonti rinnovabili così come è stato il laboratorio credo che sia fattibile
E non comprende proiezioni di sogni ma progetti programmi possibilità di investimento ovviamente nono il tempo di discutere di la conclusione però è quella di
Diciamo gare con maggiore attenzione e lo sforzo che è stato fatto come sforzo concreto di traduzione delle politiche chi europee internazionali anche nelle politiche ambientali nazionali non è solo uno sforzo di facciata io ritengo che sia un processo vero
Del resto se guardate numericamente le direttive che non erano recepite al il recepimento della direttiva sul controllo integrato degli inquinanti
Se fosse possibile avere l'intesa di tutti è farlo passare in via legislativa questo recepimento si potrebbe fare in rapidissimamente invece temo che non si e e in questa direttiva
Una parte del secondo elenco delle opere soggette a VIA
Che che s'integrerebbe renderebbe completo recepimento
Un conto è recepimento conosco l'obiezione ovviamente altro conto è l'attuazione effettiva delle direttive
Per l'attuazione effettiva delle direttive attenzione che qui il sistema è complesso
Cioè non può essere non è il governo solo che attua le direttive
Molti dei contenziosi la gran parte dei contenziosi che noi abbiamo in atto da ancora un pacchetto consistente derivano dalla mancata attuazione a livello locale regionale
Ha citato il depuratore di Milano hai detto anche Firenze sia sbagliata la citazione perché Firenze al depuratore è stato offerto
E non è ancora alla nella pienezza dalla due mila
Sei sette mila non con l'acqua no no accende
No no
E non so stanno e non solo Firenze e invece questa cosa di Milano sicuramente di di di grosso rilievo noi
Abbiamo un pacchetto di contenziosi con l'Unione europea ed è la procedura in stato più avanzato di condanna è proprio quella su sulla mancata depurazione di Milano
Quindi il contenzioso
Non può europeo aperto che è numeroso ma ci sono anche ragioni ovviamente non solo il centrodestra che hanno carenze nei piani di rifiuti nei piani delle acque soprattutto su questi due settori dove si è accumulato un contenzioso
Consistente a volte abbiamo anche ragione noi in questo contenzioso è perché la commissario vostro che ha fatto l'elenco del contenzioso come se la Commissione avesse ragione basta il contenzioso perché abbia ragione per esempio io non sono d'accordo
Posso citare alcuni contenziosi che sono sicuro la vinceremo per esempio la Commissione ha aperto un contenzioso confondendo la non autorizzazione per l'esercizio dell'impianto di recupero di rifiuti
Con la non autorizzazione sulla costruzione non è vero noi abbiamo
La normativo europea rende obbligatoria l'autorizzazione alla costruzione ma non dall'esercizio
L'abbiamo introdotto una procedura semplificata mantenendo l'autorizzazione alla costruzione e semplificando l'esercizio sono convinto per facilitare il recupero che su questo contenzioso aperto lo vinceremo noi ovviamente fa parte però del pacchetto di contenziosi aperti
Sui i risultati delle politiche ambientali anche qui ovviamente io devo farlo
Interpreto una certa parte anche in questo confronto politico i punti critici
Ma sarebbe sbagliato a mio parere ignorarli
Non stiamo partendo dall'anno zero ma le politiche ambientali è stato fatto uno sforzo notevole ci sono risultati secondo me indubbi
Nel settore dei rifiuti ha in corso una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rifiuti
Che non ha ancora portato tutti i suoi frutti che ha creato anche alcuni problemi ma che per esempio ha consentito in Italia di organizzare il Consorzio volontario fra virgolette perché l'organizzazione Autogestito delle imprese
Di gestione degli imballaggi Circle mai è il più colti più grosso d'Europa anche con un'attività articolata di grande peso di grande prospettiva anche dal punto di vista industriale
La raccolta differenziata è carente
Ancora però in meno di quattro anni è più che raddoppiata in Italia non era mai successo un raddoppio della raccolta differenziata e parlo di quantità effettive
Di milioni di tonnellate non vi numeri astratti
Le aree protette in Italia
Sono passate da circa due milioni a circa tre milioni di ettari le Riserve marine da quattro a sedici
Siamo il primo alla paese che insieme alla Francia e Principato di Monaco ha creato il Santuario dei cetacei santuario dei mammiferi marini
E sulle aree protette c'è una discussione aperta la conosco benissimo soprattutto all'interno del Polo c'è un atteggiamento in generale molto ostile al sistema dei partiti
E questo è un tema concreto e specifico che andrebbe andrebbe approfondito
Non condivido quanti prendono degli aspetti secondari per non affrontare il problema sostanziale e cioè di fronte parchi naturali viene detto
Troppa burocrazia oppure che ne so potrebbero fare di meglio e di più
O cose del genere
Il problema è se i sistemi oppure tutelano anche sistemi che non hanno grande valenza sempre discutibile
Il tema è se sistemi oppure ancora che bisogna tutelare tutto il territorio non solo i parchi bella scoperta
Il tema è se aree naturali di pregio richiedono o no una particolare tutela e quale deve essere questa tutela insieme ovviamente alla valorizzazione compatibilità di queste aree protette e se un Paese moderno civile debba fare della protezione del suo patrimonio naturale un elemento dalla propria politica nazionale tenendo conto come siamo il Paese europeo
Ha più a ricco patrimonio di biodiversità per condizioni geografiche e climatiche nonostante siamo un Paese densamente popolato abbiamo un numero di specie sia vegetali che animali relativamente più alto d'Europa
Risultati e politiche importanti per le acque di balneazione in una seconda metà degli anni novanta le acque dichiarate marine costiere non balneabili per ragioni di inquinamento sono diminuite di oltre il trenta per cento
Le bandierine blu europee
Eravamo quarti in classifica cioè ultimi perché gli altri Paesi non hanno mare c'eravamo Pietro
La Spagna la Francia e la Grecia nel novantasei nel novantanove
Abbiamo una bandierina blu in meno della sulla Spagna
In meno tra quindi siamo praticamente a pari merito abbiamo sorpassato la Francia la freccia
Vuol dire che le operazioni in mare Ippolito condotte dal nove e le operazioni piano straordinario di collettamento di Paul depurazione con la verifica dei depuratori su tutte le coste qualche risultato l'hanno dato non è che è caduto dal cielo
E sugli inquinamenti dell'aria certo la domeniche ecologiche da sole non bastano
Anche questa è una critica molto facile e chi non lo sa
Però lo scossone di attenzione al tema del traffico e la partecipazione dei cittadini che hanno prodotto le domeniche ecologiche io credo che siano state utili cioè le amministrazioni locali anche per questa iniziativa hanno discusso al perlomeno e hanno affiancato questa iniziativa pacchetti di misure che in modo molto difficile perché il tema dell'inquinamento dalla congestione del traffico è un tema che riguarda tutte le città industriali dei Paesi industriali anche e non solo
Cominciano a esserci dei risultati
E la parte diciamo mezzo
Vuota
Ce n'è parecchio
Soprattutto nelle politiche di integrazione
Perché sono quelle proprie di sviluppo sostenibile
E partirei proprio dal settore dei trasporti qui nel che hanno una diciamo nelle linee di piano ti elaborate persino di vino ci sono delle indicazioni molto
Molto importanti
E direi anche nel lavoro fatto dagli amici nella terra sulla i costi esterni dalle diverse modalità di trasporto e qui è una sfida molto difficile
Io me ne rendo conto benissimo che su questo vi risultati sono modesti cioè la quotati pasta di merci
Dal da passate dalla dalla gomma alla rotaia non non solo non è aumentata ma addirittura diminuita negli ultimi due anni
Questa è una tendenza assolutamente negativa però è diminuita perché le Ferrovie anno per anno per suo rinunciato non so bene come è andata il il trasporto della posta che è andata su gomma quindi nel novantanove la quantità di merci su ferro è diminuita
E secondo me non c'è piano autostradale che risolva il problema della mobilità in Italia se non si sposta una quota più consistente
Di merci dalla gomma alla ferrovia questa una sfida di tutti ed è complicatissimo perché intanto ci sono in atto come giustamente viene notato degli incentivi negativi
Cioè viene incentivato il trasporto i merci su gomma e non siamo riusciti a eliminare questi incentivi negativi
Ecco c'è anche anche di recente e quindi sto criticando anche casa mia su questo cioè agli autotrasportatori che mi ha dato uno sconto sul gasolio viene dato uno sconto sulle tariffe autostradali uno sconto sull'acquisto degli automezzi e sul rinnovo è chiaro che con questo una investimento pubblico ma la rete autostradale che ricade in pari cadeva adesso meno ma comunque le le le gare e le concessioni
Diciamo sono un volume in un un'innovazione abbastanza recente e non ancora generalizzata
Per cui si utilizza ancora un investimento autostradale fatto contro Sco soldi pubblici
è chiaro che quando spendi tutti questi soldi pubblici a sostegno del trasporto merci su gomma è molto difficile rendere conveniente il trasporto su ferrovia o per cabotaggio deve recuperare
Anche questo svantaggio di competitività è tuttavia e e fastidiose interrompe il Vietnam che vuole lasciare componente spazi anche agli altri interlocutori
Niente mica mi apparse meno chiudo
E quindi è bello fare i disegni sulle cartine illustrando diverse autostrade ma certamente non s'inverte la tendenza te l'aumento del trasporto
Su gomma di toglierlo dalla strada
Puntando sulla priorità del potenziamento della rete autostradale
Alcuni nodi vanno corretti ovviamente
C'è anche da fatta fare anche interventi sulle autostrade la Salerno Reggio Calabria la Messina-Palermo cioè si parla un sacco del ponte sullo Stretto no
Però che
Sì la immagino
Che la Messina-Palermo non si è ancora completa
E quanti miliardi sono stati spesi e la Salerno Reggio Calabria no mi dite per ragioni ambientali periodi colpendola tante ma in questi due casi nessuna perché le valutazioni ambientali c'erano tutte
Elevate prima di fare il ponte bisognerà pur sistemare spia autostrade o vogliamo aprire una terza la terza piramide senza aver fatto le altre due non è questa una ragione fondamentale ovviamente però bisogna a diciamo un po'riflettere su certe dinamiche sulla reale portata di alcune proposte
Se su Messina paletta da Messina Palermo e ancora in conto ma stretto di quaranta chilometri
Sì perché l'autostato me completate sulla Salerno Reggio Calabria non si riesce ancora nonostante non in teoria ci sia stato tutto risolto
Almeno dal punto di vista ambientale non ci sono ostacoli di valutazione di impatto ambientale
Però i lavori procedono talmente a rilento che non so quando finirà questo adeguamento i costi sono talmente elevati e sì alzano ogni anno c'è una fluttuazione dei costi a
Che se i cantieri sono aperti adesso non si può più dire metta la Messina-Palermo quello non so come va a finire la Salerno Reggio Calabria praticamente i cantieri sono aperti dappertutto
Se mai han detto sei mila soci fiotti pubblico che ha messo in avanti Farnesina facciamo Bernard chiediamo e occupazione serba sei mila anch'al va bene quindi dicevo che i i temi dell'integrazione così concludo sono quelle sui quali forse bisognerebbe approfondire di più il dibattito cioè come il la questione ambientale o la il vincolo ambientale postale di orientare lo sviluppo essere elemento di innovazione tecnologica e di nuovo
Tipo di sviluppo consente che non sempre sono indolori che richiedono qualche volta delle priorità e delle coerenze nelle scelte
E quando poi si trova ci si trova farle sul campo molto facile che sia la coerenza ambientale che salti e questo è accaduto troppo spesso in Italia cioè non vorrei che noi alla fine in vastissimo una specie di processo alla tutela ambientale come se fosse questa ad aver bloccato il Paese guardate che
Se si può criticare la storia di questo Paese perché c'è stata poca tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile punterà o dovrebbe puntare
Hanno accerto a mantenere uno lo sviluppo di un Paese industriale moderno ma con maggiore tutela ambientale
Non con minore tutela ambientale la sfida la difficoltà sta tutta lì è una sfida che si può vincere con l'innovazione tecnologica e con buone politiche ambientale ma non credo che possano essere
Titolo ordine delle diciamo delle priorità o delle preoccupazioni perché invertendo l'ordine si rischia molto di tornare indietro cioè di avere un Paese arretrato
Sia sul piano dello sviluppo sia sul piano della tutela ambientale e i casi di arretratezza nella tutela ambientale non mancano non ultimo quello dall'abusivismo edilizio
Settore per il quale inviterei a una maggiore riflessione maggiore attenzione anche all'interno del del Polo perché anche su questo tema ho notato un atteggiamento diciamo un po'troppo permissivo
Sia dal punto di vista della legalità sia dal punto di vista delle dell'impatto che ha questa piaga
Parti importanti del nostro territorio grazie perché mi scuso per Lecce
Fin qui Edo Ronchi già ministro dell'Ambiente senatore della gruppo dei Verdi ma stiamo ascoltando convegno che si è svolto a Roma il quindici febbraio scorso a palazzo San Macuto il titolo era il conflitto ambientale e la decisione politica è stato promosso dalla astri Foundation ma che non cedere ricerche nulla nel campo dell'economia presidente dell'Africa onde somme Renato Brunetta Icco promosso anche dagli amici della terra Italia in particolare da Rosa Filippini numerosi sono stati gli esponenti anche della degli Amici della Terra che hanno preso la par o la durante questo incontro vogliamo ascoltato l'intervento di Mario Signorino ascoltiamo però adesso ultima part la replica in pratiche delle precisazioni
Renato Brunetta europarlamentare
Forza Italia a seguito dell'intervento di Edo Ronchi due cose a Edo Ronchi perché qui mi pare che lo stile che non abbiamo adottato oggi
Sì è uno stile che non abbia voluto percorrere la polemica politica io ringrazio credo che conosco da tantissimi anni
Per aver partecipato stato qui presente ecco non mi son piaciute
Le sue battute sull'abusivismo edilizio riferito al Polo
Non so a cosa si riferisse alla Sicilia o altro forse la cattiva coscienza della sua parte politica
Piuttosto che non credo che questo sia un atteggiamento costruttivo
Qui abbiamo portato
Un documento abbiamo portato tra l'altro la cosa che mi ha impressionato di più non appartenendo io questo mondo un'intelligenza collettiva che siete voi e la cosa che mi
The dispiaciuto questo grido di dolore che ho sentito e le ultime battute da da da da da un collega che è intervenuto la dispersione di queste intelligenza collettiva che pure nel tempo si era costruito e nel tempo questo o quel governo questo quell'intuizione politica questo quella intuizione tecnica
Ma io credo che la buona politica sia quella che non disperde le intelligenze collettive comunque si siano formate
Beh sulla base ovviamente di una propria impulso di una propria iniziativa ovviamente politicamente orientata ma non disperde non distrugge riso al se umane tra l'altro che si sono costituite in questo Paese l'abbiamo sentito con grande ritardo con grande fatica con grandi costi
Io sono due io faccio l'economista di mestiere io vedo due grandi occasioni da quello che ho sentito
Tardo spaventoso ritardo nella
La salvaguardia ambientale nella gestione ambientale e siamo in pauroso ritardo nella gestione e nella infrastrutturazione del territorio
Io credo che se questi due ritardi e si comportano come i capponi di Renzo cioè si bloccano ulteriormente tra di loro quello di due ritardi che cerca di svincolarsi rispetto all'altro viene bloccato
Dal
Dal vincolo dell'altro ecco penso che aumenteremmo i nostri ritardi ancora allora la proposta
Politiche politica
Anche by partisan che c'è in questo documento che è quella di mettere insieme le competenze della gestione del territorio siano esse ambientali o infrastrutturale penso sia non certamente Sortino perché capisco la trasversalità
Però sia quanto meno un impegno forte invisibile di non far litigare più i due Ministeri dell'Ambiente
E delle delle e delle opere pubbliche di non farmi litigare più a meno che non diventino Jekyll e mister Hyde cosa che è sempre possibile nella STET
Sa persona uno di notte e l'altro e l'altro di giorno l'altra cosa che qui ho sentito che mi ha ricordato anche perché c'è Maurizio Sacconi
E i Paesi maggiormente sottoscrittori di convenzioni e raccomandazione della l'anello
Sono i Paesi africani
Ugarit
Eccetera eccetera sottoscrivono tutto e anche i tassi di performances nell'accettazione del raccomandazioni Cetra salvo poi ovviamente
Non applicano assolutamente nulla nei loro Paesi ecco io vorrei che fosse il momento africani da questo punto di vista cioè sotto scrivessimo e accettassimo quel lo che oggettivamente possiamo poi realizzare magari con un po'otiti forzatura in più perché questo non fa non fa mai male
Cosa ultima che dico è
La partecipazione di questo cervello collettivo che mi piace molto
Ripeto fatto di tante anime di tanta professionalità impresa impresa pubblica impresa privata studiosi e ricercatori e così via ecco l'impegno di presidente di free è quello di rifarmi ne un'altra al più presto magari
Tematiche un'altra di queste riunioni per non disperdere i e ripeto senza troppe preoccupazioni per il momento elettorale
Una volta tanto andiamo controcorrente
Mi pare che il dialogo al dibattito che qui ci sia stato non abbia avuto nulla ti elettoralistica
Il direttore artistico dimostreremo che è possibile fare politica politica della ricerca politica ambiente politica delle infrastrutture anche senza cadere nella divisione ovvia
Del dei momenti dei momenti elettorale io l'ho detto all'inizio noi siamo qui per proporre idee e soluzioni
Metto giù a chiunque governerà questo Paese da da aprile da maggio da maggio in poi ha fatto bene Maurizio Sacconi a ricordare il G otto quella sarà una prima grande occasione anche qui del del sistema Italia di dimostrarsi all'esterno sistema Italia avrà un governo ne avrà un altro
Non è importante rispetto al resto del mondo è importante invece che dal nostro percorso nelle istituzioni internazionali nel nostro percorso la nostra collocazione internazionale fin qui è Renato Brunetta Europa
Di forza Italia economista e presidente di Filippo il suo centro di ricerche economiche collocato alla la Casa delle Libertà
Un convegno che si è svolto a Roma presso Salas Palazzo San Macuto il conflitto ambientale e la decisione politica due i fili conduttori rompere il monopolio della Sinis
Ambiente sui temi dell'ecologia e poi quello di unificare solo ministero le competenze in materia di ambiente trasporti e lavori pubblici termina qui lo spazio di bioetica di questo venerdì resterà alla prossima settimana un saluto e un buon ascolto da Cinzia Caporale