"Bilancio di fine millennio" (presso il Teatro San Carlino, corso Giacomo Matteotti 6)

Ambasciatore Romano e una conoscenza consolidata del pubblico del Sancarlino quindi già dall'affluenza vedo che non avevo dubbi che Gradisca
Sentire il il l'ambasciatore quindi io questo mi esime anche dal presentarlo perché è tale la sua notorietà e anche la sua frequentazione a Brescia che possiamo passare direttamente ad affrontare i problemi che questa sera sono particolarmente basti perché se concludiamo quelle tre i tre incontri che abbiamo dedicato a riflessioni di fin e secolo su l'ultimo decennio l'ultimo cinquantennio oggi abbiamo il compito più arduo che è quello del
Del secolo ecco io entro subito nell'argomento
E di bilancio di fin e secolo non se ne parla da un da un po'da anni ormai direi quasi che proprio al a limitare della scadenza si è un po'affievolita la discussione sopra tutto in Italia c'è stata un po'la fioritura di studi di di saggi pubblicati gli stranieri in particolar modo ovviamente noi non facciamo il bilancio del secolo in senso nella storia della civiltà che sarebbe ancora più impegnativo ma anche forse più più utile abbiamo il compito più umile di parlare di politica
E chi ha parlato di di Bilancio politico del secolo in genere
Ha avuto è stato un po'vittima di una dimensione euro cento Erika problema del fascismo del nazismo del comunismo che non è solo europeo ma è un figlio dall'Europa
E perché questo una ferita che sanguina tuttora nelle coscienze uno nella politica almeno dell'Europa qui vorrei invece cominciare con una riflessione approfittando anche della esperienza della preparazione culturale del nostro ospite e sapete che è stato ambasciatore diversamente dei professori che guardano solo le cose che studiano ha visto anche un po'il mondo e la vita di tutto il mondo
Ecco io dicevo e forse l'Europa fa fatica a soffermarsi su questo aspetto ma questo secolo insieme a tante tragedie con compito anche un dramma e cioè l'uscita di scena dell'Europa dalla grande rilievo che ha avuto per per quattro cinque secoli
Prima nel Medioevo l'Europa era una piccola regione del mondo assediata da altre civiltà e grosso modo da cominciare dal due trecento poi nel Quattrocento
Celebra il suo trionfo è mai vero come quello inglese furti tanto vasto nel mondo
Questo secolo il secolo in cui si consuma l'uscita di scena dell'Europa
E prima con la prima guerra mondiale poi definitivamente con la seconda ecco io vorrei subito chiedere ecco alla questo secolo il secolo pungo dall'uscita di scena dell'Europa
è l'allargamento dello scenario ed è il secolo prima del duopolio è adesso quasi del monopolio statunitense previsto da Tocqueville a tanti
Però è è questo è che cosa ha significato questo e che cosa significa per il nostro nostro presente e l'immediato futuro questa questo declino dell'Europa questa Europa di cui si si cerca di di rianimare un'unità con fatica almeno quella politica ma che tuttavia deve prendere atto che non è più il centro del mondo non è più la sterlina il cuore del mondo non è più la piazza di Londra la piazza fondamentale è una
Una dimensione del del del mondo
Sì anche se alla fine del secolo l'Europa ritorna in scena e per certi aspetti degli ultimi dieci anni del secolo sono caratterizzati da Ornella riemerge il Nizza dell'Europa l'Europa integrata del mercato unico Tilley euro della frontiera unica
Corri comincia ad avere una presenza internazionale certo non nella presenza internazionale del diciannovesimo secolo quando era il grande soggetto politico della politica mondiale
Ma l'Europa ritorna
Purtroppo chiediamoci
Perché i primi novanta anni del secolo siano stati o piuttosto gli anni fra alla prima guerra mondiale la fine della guerra fredda siano stati anni di progressivo eclisse dell'influenza politica in Europa
Ma l'avvenimento determinante il fattore decisivo è stato la prima guerra mondiale
Più passa il tempo più noi ci rendiamo conto che tutti i nostri mali cominciano in quel momento in quel giorno di ieri ad agosto mille novecentoquattordici quando l'Europa entra in guerra perché quella non fu una guerra in realtà fu una serie di guerre fu una convergenza di guerre che si dettero quasi a tutti appuntamento sul campo di battaglia
Non combattemmo una guerra solenne combattemmo quattro cinque e sei la guerra della Germania contro la Francia
Per l'egemonia sul continente europeo la guerra della Germania contro la Gran Bretagna per l'egemonia sugli oceani la guerra dell'Austria contro la Russia per l'egemonia dei Balcani la guerra dell'Italia contro l'Austria
Per il dominio dell'Adriatico la guerra della Russia contro la Turchia per il dominio degli stretti
Tutte queste guerre furono combattute insieme certa vi erano due schieramenti gli alleati da un lato gli Imperi centrali dall'altro ma in realtà ciascuno combatteva la sua guerra e poi quella guerra fu particolarmente tragica per l'Europa per due ragioni fu la prima guerra combattuta con le masse
Non dimentichiamoci che le masse erano entrate nello Stato moderno a partire dal diciannovesimo secolo e che le masse non erano soltanto masse di cittadini erano anche masse dissolta
I soldati furono mobilitati mandati al fronte e mai eserciti così numerosi furono presenti sul campo di battaglia da una parte e dall'altra e questo il primo fatto
Il secondo fattore è che quella fu la prima guerra di quelle dimensioni combattuto dopo la rivoluzione industriale
E questo significa che sul campo di battaglia rimarranno contemporaneamente tutti i prodotti della rivoluzione industriale delle generazioni precedenti
Mai guerra fu per la prima volta combattuta con un tale dispiego di armi sofisticate di straordinarie innovazioni tecnologiche
Le ricerche tecniche delle generazioni precedenti avevano prodotto cannoni sempre più potenti con razzi e sempre più potenti motori straordinari la guerra fu estesa al cedo
Attraverso versione dell'aereo fu estesa al mare in proporzioni inedite attraverso l'intenzione del sottomarina
La logistica del campo di battaglia fu completamente rivoluzionata dai tre limiti alle automobili dai camion
Su ma completamente rivoluzionata la comunicazione sul campo di battaglia attraverso il telefono attraverso la radio
Non dimentichiamoci che a un certo punto verso la metà della guerra arrivarono sul campo di battaglia da un lato vederla il prodotto più raffinato della tecnologia abilitare il carro armato
E dall'altro naturalmente il prodotto più raffinato ogni senso bellico della tecnologia militare variati dei gas asfissianti dell'industria chimica
In altre parole una guerra con uno straordinario dispiego di forze armate e di mezzi militari quindi una guerra che registrò il più alto tasso di vittime mai registrato in un conflitto bellico nel corso dell'umanità
E naturalmente quanto più aumentavano i sacrifici tanto più aumentava la necessità per i governi di promettere qualche cosa ai loro popoli non si può combattere per quattro cinque anni
Costringendo i popoli soldati ma anche civili a straordinari sacrifici senza promettere il loro qualche cosa per il dopoguerra
E naturalmente tutti coloro che tutti i governi che promise Roma furono sconfitti
Pagarono il prezzo con una rivoluzione
Furono spazzati via dalla rivoluzione
E quindi da dalla prima guerra mondiale piuttosto che alla fine della prima guerra mondiale comincia una serie lunghissima di instabilità politiche di rivoluzioni di controrivoluzione di guerre civili
Che in realtà si protrassero in una forma o nell'altra attraverso tutto il periodo del
Nell'intervallo fra le due guerre
La Rivoluzione bolscevica la rivoluzione ungherese la rivoluzione austriaca la guerra civile spagnola
I movimenti di dissidenza lei dittature tutto questo fu in realtà seguito della prima guerra Monti
La seconda guerra mondiale naturalmente fu un'altra guerra civile fra europea e alla fine uscimmo tutti sconfitti
Certo qualcuno da perdite di più qualcuno la visse alla vinse in modo tutto sommato abbastanza
Limitato marginale la stessa Gran Bretagna uscì dalla guerra vincitrice il sisma perfettamente
La Francia ne uscì vincitrice a metà e perdette l'intero comunque in realtà la seconda guerra mondiale come ricordava il professor Chiarini fu in realtà
Il punto
Il maggiore evidenza declino dell'Europa nel corso della sua storia
E nel corso del secolo lo spazio politico che era stato occupato dall'Europa viene ora occupato fu a loro ha occupato nel mille novecentoquarantacinque da due potenze fondamentalmente extra europee
Le quali assunsero la direzione una della parte occidentale dell'Europa
Nell'altra della parte orientale dell'euro
E la guerra fredda fu per l'appunto questo fu una lunga guerra incruenta nel corso della quale l'Europa divisa in due fece per certi aspetti la parte dell'ancella di una potenza extra
La guerra si combatte sul territorio europeo per fortuna non fu una guerra combattuta con i cannoni non fu una guerra cruenta ma pur sempre una guerra
Una guerra di spie una guerra economica una guerra di complotti una barra di congiure e poi alla fine un confine fu persino
Costruito il muro di Berlino fu il confine fra quelle due Europa ormai l'Europa era stata così nettamente fisicamente divisa come nel mille novecento
Sessantuno quando nell'estate di quell'anno fu costruito il metodi d'questa è la storia di una lunga decadenza della lunga decadenza europea attraverso il ventesimo secolo
Però come sempre per fortuna della storia non tutto è mai così negativo e a partire dalla fine dalla seconda guerra mondiale comincia un processo di lento graduale progressivo
Ricupero della dell'Europa delle sue virtù delle sue qualità dei suoi talenti io credo io sono profondamente convinto che questo sia stato l'europeismo
Devo podismo nasce alla fine della segue seconda guerra mondiale grazie ad alcuni
Ispiratori dell'idea europea molti tra l'altro italiani Luigi Einaudi Altiero Spinelli Carlo Sforza persone che credettero fortemente nell'idea d'Europa De Gasperi
E prosegue
Gradualmente
Fino alla fine della guerra fredda la fine della guerra fredda se ho ancora qualche momento posso cercare di spiegarlo in realtà ad Augusta ordinario colpo d'acceleratore alla al processo di integrazione europea
Perché da uno straordinario colpo di di acceleratore ma perché
La fine della guerra fredda significo naturalmente e il crollo del muro di Berlino il crollo dell'impero comunista d'Europa centrale ma significò soprattutto per l'Europa quanto meno per un grande Stato europeo
Vale a dire la Germania significò la riunificazione
Da riunificazione della Germania nel mille novecentottantanove non la voleva nessuno
Eravamo tutti estremamente diffidenti se non addirittura ostile
Non perché temesse Imola rinascita di una Germania hitleriana utility emiliana perché pensavamo che una grande Germania forte di ottanta milioni di abitanti avrebbe squilibrato la Comunità economica europea
E il grande merito del cancelliere Kohl fu quello di capire che si lui aveva diritto all'unificazione tedesca e non certamente non avevamo il diritto di proprietà
Ma aveva anche il dovere di tranquillizzare le nostre qualunque
Di acquietare le nostre preoccupazioni
E lo frecce con un gesto che credo di sarà storicamente
Attribuito al credito a dispetto di tutto ciò che è accaduto nel corso degli ultimi mesi
Lo fece offrendoci lei euro e l'unione economico monetaria come prova del fatto che la Germania era disposta ad accettare la disciplina di un'associazione fra popoli
Più vasta
In altre parole Sila Germania avrebbe ottenuto la sua unificazione ma in quel momento stesso avrebbe accettato di mettersi in clinica con gli altri paesi europei e soprattutto di rinunciare alla a quello che era diventato nel corso dei cinquanta anni precedenti il simbolo della sua grandezza e sovranità
Vale a dire il marco tedesco
Questa fu la grande occasione storica che noi coglierlo grazie Accor grazie a ritrovarsi ad Andreotti per la verità tutti furono in quel momento impegnati al meglio
Fra il mille novecentottanta e mille novecentonovantadue anno della firma del Trattato di Maastricht ed allora debbo dire che l'Europa ha fatto più progressi di quanti non ne abbia fatti nel corso di trent'anni precedenti
Un mercato unico una moneta unica una frontiera unica sia pure euro e non frontiera unica non estesi alla totalità dei paesi membri dell'Unione
Naturalmente oggi
Tutti lamentiamo la mancanza di un governo europeo di un ministro degli Interni europeo di un ministro degli esteri europeo ed è giusto che all'interno giusto ricordare che l'Europa ancora molta strada da fare di fronte a sé
Ma noi non ricorderemo queste carenze se non avessimo nel frattempo raggiunto un obiettivo così importante
Noi in realtà oggi vediamo la mancanza di un governo europeo perché abbiamo raggiunto una tappa da cui possiamo intravedere tappe successive
Dieci anni fa non ci saremmo mai sognati di lamentare la mancanza di un ministro degli Interni europea oggi lo facciamo perché il progresso fatto
Ci costringe a prendere nota della necessità di proseguire verso tappeti traguardi ulteriori quindi non chiedetemi se tutto questo accadrà
La storia conosce anche le partite d'azzardo conosce il caso
Però oggi noi siamo in vista di quegli obiettivi
E questo è straordinariamente importante
Sì lei ha tracciato un quadro complessivo è
Ha compensato il mio appunto diciamo così negativo nel bilancio dell'Europa perché se ha visto il suo tramonto come potenza con potenza mondiale potenza coloniale ha risolto un problema che ha pagato molto caro è quello di trovare se non l'unificazione perché questo è un progetto politico di questi anni stimato risolto il suo grande dilemma che la
Che ha pagato carissimo
Per quattro secoli con tentativi di trovare degli equilibri che si traducevano in egemonie subito è contrastante Guidi quattordicesimo Napoleone Bismark
E da ultimo la più tragica quella vita per cui da questo punto di vista il secolo si chiude con un bilancio che non solo ci dà un dato positivo per il secolo ma per un'intera epoca storica perché risolve questo grande dilemma che si è tradotto in tante tragedie
E io nel vorrei spostare il discorso e cercando di vedere un altro dato che in qualche misura compensa questa perdita di ruolo della dell'Europa e cioè il fatto che e l'Europa come potenza non c'è non c'è più non c'è più una potenza europea se non altro a surrogare il suo ruolo però c'è
Il trionfo diciamo del modello di società che è nato in questa in questa Europa e cioè società di mercato una società pluralista non la società di un ceto di una casta o di una classe
E una organizzazione di vita che per quanto sia ancora seguita
Da una minoranza di paesi sembra il riferimento di tutto il mondo e c'è la democrazia
Cioè la competizione aperta alla società aperta quindi da questo punto di vista possiamo dire che siamo stati insomma siamo stati utili a tutto il mondo oltre che a noi dal punto di vista del del modello ecco questa contraddizione dell'Europa che tramonta come potenza ma che offre AN al mondo un modello di società contrastato imperfetto ma che non ha ormai alternativa non solo legittima ma anche perseguite perché nessuno anche i colonnelli anche i dittatori nessuno dice faccia una dittatura perché sta bene
Facciamo la dittatura perché non c'è ancora democrazia perché vogliamo una democrazia quindi significa che non c'è legittimità per un modello diverso questo una grande conquista
è una grande conquista ma osserverei fare un'osservazione tuttavia è vero è certamente vero che l'Europa ha esportato
La sua concezione dalla vita politica e sociale e anche esportato nel mondo la sua concezione dell'economia l'economia di mercato l'economia d'impresa l'economia di iniziativa
Questo è certamente l'esatto storicamente nessuno potrà mai negare all'Europa che queste idee sono negate sono nate in Europa
E che ha dall'Europa si sono si sono estese al resto del mondo mi chiedo tutta volto per via qualche volta se l'Europa sia ancora in questi fondamentali settori il soggetto dinamico
Cioè il soggetto che non soltanto può vantarsi di avere regalato al mondo alcune straordinarie concezioni ma che è anche capace di aggiornarle
Di adattarle alla realtà di precorrendo i tempi di di intuire che ogni concezione della vita è in qualche modo sfidata dal passaggio dei
Delle circostanze dal movimento delle circostanze
Mi dico mi chiedo questo perché per esempio sul piano economico
L'Europa fa oggi molto fatica ad affrontare quella che la grande sfida di fin e secolo e di inizio secolo vale a dire la grande rivoluzione tecnologica
Mi spiego meglio questo processo di integrazione europea così importante
Che ha subito nel corso degli ultimi dieci anni una così straordinaria accelerazione coincide con un processo di mondializzazione dell'economia da un lato
E dall'altro coincide con l'applicazione di nuove tecnologie alla società e ai processi economici generali
Questi due processi coincidenti mondializzazione dell'economia e applicazione delle nuove tecnologie hanno una straordinaria serie di ripercussioni sulla nostra vita economica e sociale
Una grande economia mondo e per di più una grande economia mondo in cui siano applicate le nuove tecnologie informatiche significa inevitabilmente il
La soppressione di una serie di vecchi mestieri
La nascita di una nuova
Generazione di professioni di mestieri
Faccio qualche esempio che potrà sembrare un poco futuro logico
è inevitabile che internet si sviluppi nel corso dei prossimi anni si sta già ora sviluppato con una straordinaria velocità
Internet potrebbe significare la morte di una
Serie di mediatori economici
Perché dovrei io comperare un biglietto di viaggio in un'agenzia di viaggi quando posso fatto direttamente
Su internet
Perché dovrai comprare un'automobile presso il rivenditore accreditato di una società di un'azienda automobilistica
Quando internet mi può offrire la possibilità di comporre io stesso le opzioni di un'automobile desiderata auspicata di operare l'acquisto direttamente su internet
Perché dovrei servirmi di un ufficio postale perché dovrei servirmi di uno sportello bancario in altre parole tutti questi tradizionali mediatori
Fra l'uomo e l'oggetto del suo desiderio fra l'uomo e i suoi bisogni
Possono scomparire
Quasi tutti possono scomparire
Non vorrei essere blasfemo ma al limite anche la Regione
Può essere in qualche modo soddisfatta attraverso internet i gesuiti hanno aperto un sito il cattolicesimo irlandese ha aperto un sito si prega su internet
Certo forse non è possibile fare la comunione su internet
Ma il luoghi di socializzazione tradizionali sono tutti destinati a scomparire
Beninteso noi non sappiamo come faranno che cosa faranno uomini domini possono anche fare delle scelte illazione
Possono decidere che si certo io posso anche privarli di un luogo di socializzazione tradizionale Margot desidero perché preferisco beve il caffè fianco a fianco con gli amici
Non è necessario anzi per molti aspetti è una perdita di tempo ma lo desidero e i desideri degli uomini sono pure essi importanti nelle scelte
Comunque tutto questo sta rivoluzionando alla nostra vita economica e sociale ripeto una intera generazione di mestieri scarto sta scomparendo un'intera generazione di mestieri sta apparendo
Come sempre accade in queste circostanze quando i fenomeni sono così rapidi e drastici e inevitabile to book di gente rimanga per strada
Alla fine tutto si aggiusta
Alla fine dopo un certo numero danni passaggio delle generazioni rimette le cose a posto
Ma il passaggio delle generazioni può in qualche modo essere particolarmente
Doloroso
L'Europa fa fatica a rinunciare al proprio modello sociale e badate che tutto questo è collegato alla storia del secolo io vi dicevo prima
Che durante la prima guerra mondiale per molti aspetti anche durante la seconda i governi poterono ottenere ed ai loro cittadini gli straordinari sacrifici che stavano chiedendo soltanto perché facevano delle promesse
E queste promesse andavano mantenute
E all'origine di queste promesse viene in quel fare State lo Stato sociale lo stato assistenziale
Quando la Gran Bretagna vince la seconda guerra mondiale non può alla fine della guerra dimenticarsi che ha chiesto ai suoi cittadini per cinque anni degli straordinari sacrifici
E allora la prima preoccupazione del governo laburista eletto nell'estate del mille novecentoquarantacinque è la creazione dello Stato assistenziale
L'America non ha avuto questi problemi
Non ha chiesto ai suoi cittadini sforzi altrettante sacrifici altrettanto elevati non ha dovuto fare loro queste promesse noi abbiamo dovuto fare alla fine della prima e alla fine della seconda guerra mondiale
E le abbiamo pagate con la creazione di uno Stato
Che in epoca fascista ci sarebbe chiamato dopo lavoristico che poi si è chiamato assistenziale o un Welfare State comunque tutta una serie di misure di previdenza e destinate in qualche modo a garantire ai cittadini compenso per i fatti dice artifici fatti nel corso delle generazioni precedenti
è molto difficile cambiare tutto questo molto molto complicata
Vi è una forte resistenza sociale non è soltanto una resistenza
Della sinistra una resistenza equamente divisa fra destra e sinistra
Se considerate per esempio la fortuna di certi partiti populisti di estrema destra commenta partito di Haider in Austria
Scoprirete che questi partiti sono legati alla protezione di ceti sociali che rischiano molto
Sono a rischio
Da questo punto di vista vi è un parallelismo fra ciò che sta accadendo
Sull'estrema sinistra e sull'estrema destra
Superiore io sono convinto che l'Europa sia abbastanza intelligente per trovare la via d'uscita
Da questa difficoltà
Ma lo stiamo superando più lentamente di quanto non accada negli Stati Uniti
I quali camminano più rapidamente
E quando qualcuno prende la rincorsa e l'altro arranca
L'altro arriva sempre con un certo ritardo e naturalmente rischia di non poter estrarre tutto il beneficio
Possibile auspicato da una innovazione tecnologica ecco con questa riserva sono d'accordo
E già tre volte che torna il discorso delle guerre mondiali come un punto di di grandissima trasformazione
Lei sottolineava
Quel festeggia che contropartita della massificazione della dell'ingresso delle masse nella politica la le guerre sono un'esperienza politica collettiva da cui non si può ci si può astenere quindi non a caso nasce dalla prima guerra mondiale
Comunismo nasce il fascismo nasce
Poi dopo il nazismo
Ecco non è un caso però che
Anche da questi dalle guerre dei due e due appuntamenti delle guerre mondiali sono i grandi due momenti genetici del processo
Di decolonizzazione cioè il modo in cui l'Europa esporta le sue contraddizioni offrono opportunità al mondo perché Prima guerra mondiale seconda guerra mondiale si accede normalmente un processo che è cominciata nell'Ottocento ma sì sì celebra soprattutto negli anni Cinquanta dopo la liberazione i movimenti di liberazione l'indipendenza e anche lì non a caso e il comunismo che funge da grande
Da grande volano ideologico
Propone grandi gratificazioni attese ecco questa questo collegamento del Novecento con l'Europa che esce di scena ma accende una miccia dalla quale esce esce rivoluzionato il mondo ciò sul finire del secolo
Leur dall'Europa delle colonie che era ancora grande espansione anche se che lancia i germi della sua disfatta a una mondo a un secolo si chiude con invece un teatro che è ormai allargato senza Europa senza una precisa suo ruolo ecco volevo e magari
Ci fornisse qualche lume da questo punto di rigetto non dimentichiamo che il colonialismo oggi naturalmente va di moda
Parlare dei mali dei vizi dei danni del collo nel lirismo inviata al colonialismo fu concepito nel momento della suo decollo come un grande fenomeno di liberazione dei popoli gli africani e asiatici dallo stato di sudditanza schiavitù inquilina di via Ivano e soprattutto di ignoranza
Certo nella grande conquista e spartizione dell'Africa erano presenti anche dei forti interessi economici ma questo accade sempre
Bobo non si mette mai imboccò se non a una pluralità desiderio di aspirazioni da soddisfare ma non dimentichiamoci perché commetteremmo un errore che il colonialismo fu anche motivato da una serie di considerazioni che ha
Quando s'quando andammo in colonia chi più chi meno nella seconda metà del secolo dell'Ottocento ci andammo tra l'altro anche perché ritenemmo che era giusto combattere la tratta degli schiavi la schiavitù era ancora un dato caratteristico di quasi tutti i Paesi africani quindici furono forti motivazioni ideali le chiese andarono al seguito degli eserciti conquistatori andarono al seguito nella convinzione di poter utilizzare sfruttare una grande occasione storica alla evangelizzazione dei popoli africani e dei popoli asiatici
Quindi già nel colonialismo
Oggi descritto come la peste nera del diciannovesimo secolo era presente X sei M per così dire dell'esportazione di certe virtù europea al resto del mondo
Poi il resto è accaduto
Anche a causa delle due grandi guerre mondiali e soprattutto a causa della seconda polso Chiarini ha giustamente menzionato il comunismo è vero il comunismo ed una parte importante nella creare un sentimento di
Hawthorn accettazione di liberazione lotta per la liberazione dei popoli africani ed asiatici però non dimentichiamo che il fattore che maggiormente contribuito alla decolonizzazione fu la seconda guerra mondiale
E ancora una volta da decorrente azione fu il risultato delle promesse che Paesi combattenti dovettero fare ai loro colonizzati per costringere a combattere
La Francia combatte con il marocchini senegalesi la Gran Bretagna combatte Condini Viani nepalesi i non parliamo degli austro agli ambienti neozelandesi che avevano già raggiunto un forte grado di indipendenza ma che raggiunsero ancor di più l'indipendenza dopo la guerra
Comunque era chiaro che per farli combattere occorreva loro promettere qualche cosa e fu promessa lungo
La decolonizzazione
Probabilmente la Gran Bretagna la Francia sperarono di poter governare controllare il fenomeno in modo da renderlo un po'più lento e più graduale di quanto non sia stato ma a partire dal momento in cui l'India diventa indipendente nel mille novecentoquarantasette è chiaro che tutte le colonie hanno il diritto alla speranza
Hill avvenimento che maggiormente contribuì ad accelerare il fenomeno di decolonizzazione
Fu poi un altro la spedizione fallita anglo francese assumersele del mille novecentocinquantasei
Quando la Francia e la Gran Bretagna cercarono di mantenere il Canale di Suez
Sotto il loro controllo non vi riuscirono perché l'America fondamentalmente intervenne non glielo permise a partire da quel momento illa Grande Impero britannico si sgretola
Comincia la Costa d'Oro che diventerà poi inganna naturalmente a partire da quel momento con ritmi sempre più rapidi la Gran Bretagna dei colonizzati dall'indipendenza tutte le sue colonie anche i paesi europei che maggiormente resistevano con lei Beggio e poi soprattutto in Portogallo negli anni settanta si vedranno gradualmente costretti a seguire la stessa strada
Lo stesso dell'intesa fra la Francia
A quindi noi abbiamo effettivamente creato un mondo diverso
Abbiamo semplicemente fatto fra il mille novecento e quarantasette mille novecento settantacinque settantasei che sono gli anni della decolonizzazione portoghese abbiamo creato un centinaio di stati nuovi andate a vedere quello che è successo all'ONU non passavano senza che ne entrassero quattro cinque sei a seconda delle
A seconda delle annate
è stato un bel processo un buon processo un processo positivo boh come tutte le cose storiche è stata ora buono e uno cattivo qualche volta ha funzionato qualche volta non ha funzionato
In questi ultimi tempi si è molto pagato di azzeramento di remissione dei debiti ai paesi in via di sviluppo
E ci si è chiesti se sia una cosa giusta o non sia una cosa giusta
Certo trattata al modo in cui era trattato non era una cosa giusta Roma fa la stupida che è una cosa diversa può anche essere giusta ma questo non ha importanza che è stata trattata in modo tale
Per cui alla fine avrebbe inevitabilmente prodotto dei cattivi risultati non credo che si possa trattare a suon di canzoni
E a suon di pellegrinaggi africani non è questo il modo di affrontare questo tipo di problemi ma certamente il problema è serio
Perché questi Paesi alcuni sono in condizione di fare buon uso della remissione del debito
Eh allora se sono in condizione di fare buon uso della remissione del debito è giusto rimettere perché se questo può essere per così dire la spinta definitiva sulla strada del decollo questo importante lo dobbiamo fare
E quando non sono in condizione di fare buon uso della della remissione del debito non ha senso è inutile non comporta nessuna conseguenza positiva anzi in qualche modo li libera dall'obbligo di sentirsi responsabile di fronte alla comunità internazionale
è un paese invece deve sentirsi responsabile fronte laico
I soldi sono sempre di qualcuno
I Governi non hanno il diritto di usare i soldi per finalità esclusivamente politico elettorale
Diritto dovere di usare i soldi tenendo sempre a mente che sono soldi dei loro cittadini
Questa è fondamentalmente la verità
Io vorrei
Svolge se qualche considerazione su un problema che a me sta a cuore e che non è strettamente attuale
Almeno non se ne discute molto ma secondo me è una questione che cova sotto sotto l'apparente tranquillità cioè questo secolo
Se inaugurato all'Italia Europa almeno ma anche di fronte al mondo all'insegna di una società di mercato diciamolo pure la società capitalistica in espansione che offriva è offerto nell'ottocento le grandi opportunità
Del progresso del progresso con le contraddizioni che ama col progresso primo che conosce la storia dell'umanità e con una formula di governo diciamo liberaldemocratica
Ma subito questo secolo è stato occupato dalla sforzi
Perseguiti in maniera drammatica ma convintissima all'Est all'Ovest per superare questa società già prima della guerra in Europa circola la prima guerra mondiale circola
Non non gode di buona fama nella società capitalistica né il liberalismo
E il cuore di questo secolo occupato da ideologie che vogliono superare combattere superare la società di mercato e la società pluralistica e democratica cos'è alto il fascismo comunismo e nazismo tutti vogliono essere oltre un superamento adesso finisce il secolo e siamo un po'presi secondo me in maniera può critica da una specie di euforia perché per lo scampato pericolo se non altro
Ma il secolo ci consta segna i problemi dell'inizio secolo intatti e cioè una società capitalistica non senta che dallo sviluppo
Chiamava lei vede frontiere eccitanti che ci ha ci offrirà ma nello stesso tempo ci consegna un società chi vive in perfetta è poco
Non perché io cerchi la società perfetta ma alla società che crea problemi crea vivere delle contraddizioni idea che la contraddizione non possa esserci è utopica quindi vivremo nelle contraddizioni laceranti immigrati i nuovi poveri
Nord sud la morte dei bambini eccetera
Nello stesso tempo il liberalismo è stata una ideologia che ha dato il miglior prodotto per una società detto in parole povere borghese cioè di cittadini
Autonomi indipendenti responsabili non a caso volevano i i i cittadini perché finge doveva avere la proprietà perché solo chi è indipendente libero mentre la società di massa non è non Società libera ora noi ci troviamo e si apre il millennio
Contenti per lo scampato pericolo contenti per le opportunità della scienza malapolitica ci riconsegna una minestra riscaldata cioè il liberalismo
Sì con la formula ancora ottocentesca i parlamenti come stanze di compensazione che non funzionano non possono funzionare in una società complessa e quindi non vorrei mi auspico ma bisogna e la politica via più che gli auspici anche le formule
Che si riproponga poi presto il senso di disillusione per la formula che dovremo continuare a seguire perché io non vedo altro che un sistema parlamentare di cui si esaltano le doti le virtù ma nello stesso tempo tutti lamentano di limiti che sono strutturali perché non può dare più di quel che ha dato
Ma per la verità con la fine della guerra fredda CISL c'è stata una specie di ubriacatura tutti gli anni molti hanno pensato che la fine della guerra fredda assegnasse il trionfo delle i due grandi ideologia l'ideologia della democrazia nell'ideologia del mercato
In realtà il professor Chiarini ha perfettamente ragione
Prima o dopo constateremo che la democrazia non risolve tutti i problemi che il mercato non risolve
I problemi
Però io credo che se noi guardiamo al al secolo con un certo distacco e con un certo buonsenso dobbiamo giungere alla conclusione che il secolo cioè a quanto meno detto con chiarezza che certe strade non sono praticabili
Che certe strade porco Frodo comportano inevitabilmente una alta quota disastro possibile
E ci ha anche detto che la democrazia con tutti i suoi enormi difetti è pur sempre l'unico sistema è con cui si possa creare il consenso necessario per tenere insieme
Cittadini con interessi diversi
E c'è anche detto che l'economia di mercato con tutte le sue evidenti
Con tutti i suoi evidenti difetti
è però l'unica che riesca a garantire una certa produzione di ricchezza
E siccome anche coloro che la ricchezza vogliono distribuirla equamente debbono pur prima ammettere che venga prodotta
Non hanno ancora inventato nulla che possa far meglio dell'economia di mercato
Quindi io credo che occorre essere consapevoli dei limiti della democrazia e dei limiti della democrazia e dell'economia di mercato
Ma occorre anche credo dire Cong molta forza con molta energia anch'chi ancora pensa il contrario che queste due formule sono tutto sommato le uniche che possono garantirci una
Minimo minimo ragionevole di prosperità e di consenso all'interno delle nostre società
Poi naturalmente tutto è tutto ai negli adattamenti tutto è nel in modo di aggiustare la democrazia alle esigenze di un singolo popolo singola nazione tutto è nel modo di aggiustare l'economia di mercato alle esigenze del maggior numero possibile di cittadini se voi mi chiedete per esempio Alitalia una buona democrazia la mia risposta è no
Perché ha un cattivo sistema politico
Ma d'altra parte basta guardarsi attorno in Europa per constatare che sistemi politici democratici ce ne sono altri
Che non tutte le democrazie debbono essere parlamentari come quella italiana o addirittura vere forme di bicameralismo perfetto sapete che cosa significa
Due due camere che fanno esattamente la stessa cosa che comportano quindi è uno straordinario
Ritardo nella gestione della cosa pubblica in altre parole l'Italia ha un'attrattiva democrazia ma questo non significa che la democrazia si grazie cattiva
L'Italia a un mediocre sistema di economia del mercato perché nella economia italiana sopravvivono a mio avviso altri hanno certamente opinioni diverse
Presenze statali che andrebbero ridotte che andrebbero aggiunti ingerite
Ma questo non significa che l'economia di mercato sia in secca attiva problema è un problema italiano
Quindi non è un problema della democrazia
Mi permette io
Resto sempre molto scettico quando si come lei giustamente ma questo concordo indica le lezioni della storia perché io credo che pur essendo storico la storia insegna volendo può con gli uomini no è come i figli che capiscono l'ammaestramento dei padri dopo che ha commesso i loro errori però non prima e ognuno deve ripetere i propri errori io temo che di fronte alle carenze strutturali
Del meccanismo con i problemi che ingenera una volta smaltita
La soddisfazione per lo scampato pericolo si ritorni d'altra parte su senza voler drammatizzare segni di questo ce ne sono molti cioè chi direbbe che qualche giovane
Disegni la svastica cioè eppure non è questione che non sia solo insegnato è che i problemi vengono rielaborati sulla base di istanze di di emozioni di fantasie che in qualche misura poi possono ripresentare una serie di problemi comunque Soglio
Chiudo subito questo e però vorrei per quanto l'abbia evitato prima per non farne il centro della nostra conversazione
Il problema del dell'appunto delle delle soluzioni sbagliate delle formule tragica di questo secolo che l'abbiamo pagato in Europa è fatto pagare anche il mondo cioè il
Fascismo e il nazismo da una parte il comunismo dall'altro resta un problema che non solo è un problema al quale dobbiamo stare attenti per tenerlo presente come formula sbagliata ma è un problema che continua peraltro a dividersi perché
Tutti e due hanno promesso più o meno
Paradiso e ci hanno procurato l'inferno
Però
Che cosa sia stata questa esperienza non c'è la condivisione nell'Europa in Italia in particolare perché facendo leva sulla diversità un meglio opposizione delle formule e dei Progetti Luna predicava lo schiavismo
Nazismo l'altra comunismo praticava invece l'eguaglianza sulle motivazioni si è fatto un metro di giudizio che non che non accetta che vengano parificate lei sa qualcosa perché sempre stato bersaglio
Polemico di chi invece difende ma io credo che chi aperti i giornali oggi ha visto che rimbalzata da Trieste la proposta del sindaco Illy di celebrare il venticinque aprile non solo con la Risiera di San Saba ma anche con una cerimonia per i morti nella Foibe di Basovizza
E questo aperto subito la polemica per
Già chi la proposta e l'accertata detto che va però giudicata all'insegna come ha fatto
Oldrini se non per cancellare ma per pacificare non per le quali a Brasilia e qualcuno ha detto che è assolutamente improponibile questa o come mai in Europa in particolare fatica tanto
A tirare una lezione unica che la riconciliata assalto e la in Unizzi da queste esperienza perché se si dava giudizi diversi si usano poi probabilmente vie diverse nel futuro
E io rispondo anzitutto la seconda parte della sua domanda all'arte della sua domanda osservando che questo timore del ritorno
Del ritorno dell'ideologia sconfitte non mi sembra fondato realisticamente
Credo che sia un errore
Temere il ritorno del nazismo il ritorno del fascismo il ritorno del comunismo si lo so anch'io che i giovani disegna non la svastica o la falce e il martello e lo so anch'io che si continuano a dibattere questi problemi
Come se fossero problemi ieri di oggi ma ho l'impressione molto spesso che questi dibattiti siano strumentali essi hanno esclusivamente politico se non addirittura politico elettorale
Non credo Alda rinascita dell'ideologia sconfitte
Non credo che ci sia un pericolo nazista non credo che ci sia un pericolo comunista
Sono convinto che questa ideologia e sono state abbattute il fatto che nella storia possono esservi per periodi relativamente lunghi piccoli partiti nostalgici i legittimisti
In epoca napoleonica o in buona parte poca successiva questo non significa che l'ipotesi bonapartista nel senso di Napoleone Primo avesse appuntamento realisti
Realistico nella società europea
E siccome bisogna parlare di Haider perché altrimenti in un cd riusciamo capirci Haider non ne dare incarnazione di che il partito di Haider non è la reincarnazione del nazionalismo aggressivo prevaricatore violento nulla di tutto questo
Il nazionalismo degli anni venti trenta e quaranta e della seconda guerra mondiale
Era un nazionalismo proteso verso la conquista fondato sul concetto di nazione dominante privilegiata la nazione tedesca come nazione dominante
Il nazionalismo di mai dare un nazionalismo regressivo localista
Diretto a difendere la piccola patria alpina la piccola identità regionale quindi senza volontà di prevaricazione di conquista
E io lo metto in relazione non con una impossibile a mio avviso nostalgia per un passato definitivamente liquidato alla mente
Alla mente la relazione come cercavo di dire prima con la con l'Europa
E all'Europa vengono inevitabilmente addebitate le colpe che vengono addebitati alla mondializzazione e alle nuove tecnologie
Allora quando un progetto è così importante e per di più è destinato a cambiare la vita di tutti nulli
Spero il meglio è inevitabile che susciti delle opposizioni
è logico è nell'ordine delle cose Democrazia funzionano così non sarebbe un progetto così importante se non suscitasse delle opposizioni e queste opposizioni le suscita a destra e a sinistra ci sono anch'io uno pay di sinistra e anti europei di testa gli enti europei di sinistra usino usano degli argomenti di derivazione marxista anticapitalisti anti
A anti economia di mercato
I figli anti europee di destra Usedom usano piuttosto argomenti desunti dall'armamentario dall'Arsenale nazionalista localista le radici le identità la terra il sangue tutti questi vari
Questi vari miti del romanticismo dell'ideologia romantica nazionaliste
Ma la ragione non è la volontà di tornare indietro Cossutta lo sa che il comunismo è morto che l'Unione Sovietica non tornerà mai Haider lo sa che il Terzo Reich non nere sul citabile
Dicono perché utilizzano qualche volta questi vecchi simboli perché hanno ancora un loro potere evocativo il moltiplicatore
Ma soprattutto il loro punto di riferimento sono i loro elettori
E i loro elettori sono gli elettori di sinistra e di destra che maggiormente temono l'Europa e quello il loro ceto sociale di riferimento i partiti comunisti nell'Europa centrorientale del Partito comunista russo disinganno
Non è un partito nostalgico possa anche giungano fra che il comunismo non è resuscitato idee ma il loro punto di riferimento è rappresentato da quella fascia dell'elettorato russo che maggiormente a rischio
Perché maggiormente rischia di soffrirne le conseguenze di una modernizzazione
Che evidentemente avviene in Russia oltre a tutto con difficoltà infinitamente maggiori che non in altri Paesi
Quindi non
Nella faccenda ai da quello che mi ha dato profondamente fastidio
Non è stata
Che dire il sentimento di preoccupazione dell'Europa accetto d'Europa aveva buone ragioni per essere più
Viale Spagna è dispiaciuto vedere uomini politici rispettabili stimabili utilizzare armi proibite
Il nazismo Lamiranda aggredire il pericolo di rinascita del nazismo dovrebbe essere classificato come arma polemica
Perché non esiste non è vero così come a mio avviso dovrebbe essere stratificato come abbia proibita il pericolo della rinascita del comma in altre parole non mi piace Berlusconi quando dice il comunismo alle porte non mi piace Toni Blair Massimo D'Alema quando dicono che Haider la reincarnazione
Scorti lei dice che non si può non parlare di Haider ma non si può nemmeno parlare dell'Italia perché qui si parlava un ponte di di nuora perché suocera intenda ecco io non voglio entrare nelle solite beghe della dell'attualità perché ne abbiamo un po'tutti
La misura vorrei è un problema un po'più
Di fondo diciamo
C'è questo sì quello che si apre si apre le opportunità e le sfide come ha bene illustrato
E l'Italia si presenta in qualche misura piuttosto in difficoltà non sto qui a richiamare quelle che ha richiamato anche lei problemi proprio del sistema Paese inteso come apparato amministrativo infrastrutturale di cui è carente dal dalle banche alle autostrade dai telefoni a internet
Ma non lo è anche da un punto di vista politico morale etico
E cioè con tutto il male che si è detto dei partiti in questi cinquant'anni
Comunisti socialisti democristiani sono stati in qualche misura un grande collante che ha permesso un'Italia dai dei cento dei mille
Campanini e delle mille risorse bank un Paese scollato dalla sua storia di di leggere di tenersi dietro più utopia che non progetti operativi però in qualche maniera tutto una funzione integrativa perché l'Italia su cui nessuno avrebbe scommesso una lira nel quarantasei qualche misura
Ci consegna fin e secolo una democrazia un pochino sgangherata ma una democrazia una società quinta e la sesta potenza mondiale quindi positivo adesso senza queste grandi chiese diciamo collettive d'italiano
Ho parla male della politica tutti parlano male della politica è una moda ormai parla male dello Stato parla male della seconda fantomatica repubblica non si riconosce in una collettività non si riconosce in partiti
Non ha un'ideologia in cui crede davvero io son convinto che il liberalismo che tutti professor non sia più
Un vuoto che un pieno
E nel senso che non ampi un'altra ideologia bisogna dire che c'è qualcosa d'altro ma non sanno né che cos'è perché è ben strano che tutti abbiano la stessa ideologia l'improvviso dopo essersi combattuti da nemici fino a ieri
Ecco queste Italia senza orizzonti
Senza contenitori senza quella socialità civica che da la vitalità di alcune altre nazioni Inghilterra gli Stati Uniti ma anche la Germania e per certi versi la Francia no uno prime Today sente francese e poi si sente di un altro partito in Italia invece siamo orfani dei partiti siamo soliti è un po'disperati
L'erba del vicino è sempre più verde della nostra attenzione rende anche la Francia la Gran Bretagna la Germania hanno i loro problemi anche loro soffrono di un certo vuoto di coscienza nazionale di identità nazionale
Io direi che quello che manca all'Italia in realtà un sistema politico
Io non credo che gli italiani soffrono per la morte dei grandi partiti ideologici delle grandi case madri familiari
Partiti di militanti partiti Chiesa no non credo che questo sia il problema degli italiani io credo che gli italiani siano
Fortemente disincantati e
Per certi aspetti
Amareggiati dalla dal fatto che
Dal mille novecentonovantadue ad oggi la transizione marcite
C'entra questa transizione e marcite
Una transizione non può durare otto anni
Nel mille novecentonovantadue tutti abbiamo detto tutti gli abbiamo annunciato a noi stessi che cominciava ad una ricostruzione del sistema politico italiano
Lo abbiamo detto noi cittadini lo hanno detto gli uomini politici quali non soltanto lo hanno detto mancando messo in opera gli strumenti per realizzare questo obiettivo non dimentichiamoci che nel corso dell'ultimo decennio
Ci sono state due Commissioni bicamerali il cui obiettivo era quello di modificare la Costituzione
E non dimentichiamoci che vi sono stati dei referendum e che questi referendum andavano tutti in un certo senso in una certa direzione
Non dimentichiamoci tra l'altro che l'ultimo referendum quello dell'aprile dell'anno scorso è stato stravinto dai sì
Quando il novantacinque per cento
Degni dei votanti
I quali erano quarantanove per cento degli italiani dicono sì a una legge quella non è una vittoria è un trionfo
Ma se poi mi par di fatto è una una legge con il quorum del cinquanta per cento e allora è chiaro che non passa
E io credo che molti italiani si siano sentiti scippati
Scippata in versi che avevano dato in quella circostanza
Quindi è evidente che dopo otto anni di transizione incompiuta di una transizione che non porta da nessuna parte anti italiani siano stanchi
Delusi da quello che è accaduto
E provino per questo sistema politico una crescente disaffezione credo che
Se gli uomini politici non se ne sono ancora accorti male perché credo che ne faranno le spese temo che non se ne siano accorti perché a giudicare dai loro litigi e dal modo ed ai problemi di cui discutono l'impressione che si non si sono non hanno ancora capito che quei problemi stanno passando sopra la testa degli italiani
La storia di Bassolino a Napoli
Tre quarti degli italiani siano completamente fuori gioco e hanno ragione di essere fuori gioco
E allora e allora senza un sistema politico si fa fatica ad affrontare
I problemi del
Perché un sistema politico è necessario produce alla fine le decisioni giuste al momento giusto io
Leggevo l'altro giorno che i francesi hanno approvato nel loro Parlamento una legge sulla firma elettronica
La firma elettronica né d'ora in poi in Francia una firma legalmente riconosciuto
Questo vuol dire che tutta una serie di atti sono ormai possibili in video on line
Che cosa significa questo ma significa che tutti gli studi professionali francesi si metteranno molto rapidamente in ordine perché dovranno mettersi nudi
E questo avrà un potente fenomeno di accelerazione nella modernizzazione degli studi professionali
Questo non è ancora accaduto in Italia l'altro giorno ho letto che un giudice dell'Arizona
Ha permesso
Che i cittadini americani dello Stato voti non nelle primarie badate nelle primarie non nel non per le elezioni
Reali nelle le primarie sono le elezioni che servono per scegliere i candidati alla casa bianca dei due partiti votino elettronicamente
Questo vuol dire semplicemente che il una gran parte della politica elettorale si trasferisce sul video gente da fare se il cittadino vota sullo schermo è chiaro che il mio scopo sarà quello di farli arrivare sullo schermo
Il massimo di sollecitazioni possibile ne stiamo ancora discutendo sulla par condicio
Questo è il problema
Cosa vuole voglio dire questo è il grosso guaio del sistema politico lei mi si chiedeva prima ci arriveremo non ci arriveremo con questo sistema politico no
Non ci arriviamo
Sì non significa che non ci arriveremo mai ci arriveremo Charif
Temo sempre tardi vedo che anche lei non è molto ottimista
Volevo chiudere questa conversazione spostandolo un po'come a Bilancio di queste questa il terzo incontro abbiamo fatto abbiamo un po'diciamo così supplito per quel che si può ad una riflessione sulla storia che
E si lamenta non è condotta nelle sedi proprie innanzitutto nella scuola e anche se ci sono le promesse di fare questa riforma di cui si discute non voglio porta alla superficie io vorrei però
Richiamarla su su un aspetto drammatico anche qui del della difficoltà civilmente di conoscere il proprio tempo il proprio passato
Scorrendo i giornali mi è venuto sotto l'occhio una inchiesta del Sirma che è stata fatta poche settimane fa nelle scuole superiori di Milano alla domanda
Da gli studenti di terza liceo quindi futura classe dirigente fatto il Novecento
Sono di Milano di chi è la colpa della strage di Piazza Fontana e han fatto una serie di domande possibili al teste il quarantotto per cento
Nessuno ha affidato un poco i i partiti quarantotto per cento netto che son le Brigate Rosse le Brigate Rosse come han fatto tante misfatti ma non non c'entrano niente no e il trentotto per cento ha detto la mafia
Il quattro per cento han detto i socialisti che erano tante buttano nella vicenda che abbiamo appena ora la cosa ci fa sorridere ma drammatico perché se lo studente fresco dice queste cose cosa dirà di questo secolo perché e a Mila no avuto mille occasioni Ogna
No si parla di questo si parla nelle piazze sul giorno
Male alla televisione la cosa più ancora più preoccupante secondo me che l'ottantacinque per cento dei giovani ha detto che quel che sequel quel che sa ma credo di non essere parlante pessimista dire quel poco che sa del suo
Passato lo apprende dalla televisione il quaranta per cento dice in alternativa alla fonte familiare che
Non
Più la famiglia dell'Ottocento di cinquant'anni fa in cui non essendoci televisione qualche minuto si era costretti a parlare adesso si è costretti solo a fare in fretta e e nessuno solo il dieci per cento dice di aver imparato a scuola sui libri ecco noi che stiamo qui a concludere questo bilancio
Facendo un bilancio dei possibili bilanci che fanno i nostri giovani cioè i cittadini italiani non c'è da essere un po'sconfortati a suo giudizio
Cosa si può
Pensare di cambiare non dico di cambiare già pensarlo e ardito
Anche qui naturalmente il fenomeno non è soltanto italiano c'è una progressivo declino della scuola nei editore in tutti i Paesi europei persino in quello come la Francia in cui aveva raggiunto le maggiori vette europea che è caratteristico delle società passa all'arcata ceti sociali nuovi che arrivano sulla al mercato del lavoro con le città crescono
I ragazzi hanno
Un proveniente sociali molto diversi e questo ripeto è un fenomeno più meno acuto nei diversi Paesi dell'Unione europea ma presente in tutti i Paesi dell'Unione europea uno dei paesi paradossalmente in cui l'ignoranza è maggiore la Gran Bretagna per i ragazzi di quell'età a
Che cosa
Sta facendo il ministro della pubblica istruzione porre rimedio a questo problema io ho pensato che l'introduzione
Del lo studio del Novecento dell'ultimo anno della scuola media superiore fosse una buona cosa certo mi rendevo perfettamente conto che il terreno era minato che
Novecento poteva essere letto e interpretato in molti modi mi rendevo anche conto del fatto che
Una forte
Percentuale di insegnanti della scuola media superiore a a grosso modo sui quarantacinque anni mi vale a dire ha fatto il sessantotto vale a dire a una sua impronta sociologica e culturale che la predispone a raccontare la storia del Novecento in un certo modo conoscevo i rischi ma ero tutto sommato convinto che di fronte alla fine del secolo non ci si poteva che arrendere
Secolo finisce e io non lo racconto come secolo
Mi sembrava impossibile che essi che non si doti mi mi sembrava giusto che si dovesse accettare la proposta di Berlinguer
E mi rendo anche conto tra l'altro che quello che Berlinguer sta per Cento è sostanzialmente va nella direzione in cui vanno le scuole medie superiori della di tutta l'Europa cioè una l'appiattimento della preparazione questo è inevitabile non lo discuto sarebbe tuttavia più tollerabile se l'Italia avesse fatto contemporaneamente due cose che altrove sono state fatte e che hanno fortemente in Corvetto questa massificazione della scuola media inferiore superiore una l'istruzione tecnica
Che da quanto meno un mestiere l'altra l'università con accessi sorvegliati e controllati
Con numeri chiusi numeri governati numeri controllati chiamateli come volete ma insomma chiusi invece in realtà l'Italia non sta facendo nulla di tutto questo ammassi ficcato la scuola media
Lo si e non tutto sommato non poteva non farlo ma non sta compensando il correggendo questi due questo
Nome nuovo quel tendenziale comune a tutta l'Europa non lo sta correggendo con le due misure che a mio avviso erano necessari
Naturalmente poi ci sono altri problemi la società italiana è una società che legge poco
Siamo RAI Paesi per consumo di giornali siamo agli ultimi posti
Siamo fra i trentini Paesi per consumo di giorni ali nell'intera Europa e questo naturalmente si riflette sulla cultura media dei cittadini italiani e grazie al cielo che c'è la televisione che compensa perché bene o male una terribile televisione una certa informazione la da
Alla da naturalmente nel modo in cui la dalla televisione non perché la zia male ma perché non dimenticate di che tutti noi di fronte alla televisione capiamo grosso modo il cinquanta per cento di quello che leggiamo nel perché siamo stupiti
Perché siamo lì seduti possiamo la sigaretta prendiamo il libro se ci arriva il cinquanta per cento e molto probabilmente a un ragazzone arriverà ancora meno e poi non dimenticatevi che la gente capisce
Le bene meglio le cose su cui ha un minimo di conoscenze
Sesso una certa cosa non ha nessuna conoscenza non capisce nulla
Quindi purtroppo c'è quel problema
Vediamo dico che soffre una ricetta ottimistica per questo tipo di cose ma lei è professore universitario quindi queste cose le sa meglio di me perché vede oltre a tutto l'ambiente in cui lavora erede di ragazzi così
Soli sì posso giungere anche lei diceva che sia Massi ficcato la scuola superiore ed era forse inevitabile adesso da dal primo di novembre si ma significa l'università perché i titoli di studio dalla laurea verrà un corso di studi tre anni
Quindi è presumibile che senza altri correttivi non si capisce perché i giovani fino a quest'anno con quattro cinque anni sapessero poco e i futuri in tre anni ne sappia di più
E quindi è probabile che si avrà più laureati ma più laureati come abbiamo più diplomati come abbiamo più licenziati dalle scuole medie superiori ma io
Abbiamo pochissimi minuti forse non voglio approfittare della attenzione della pazienza dei so quanto finché siamo
Basta un'ora e un quarto seduti noi ribatte ma volevo solo insieme darle un attestato di riconoscimento del della sua opera non solo quella che fa oggi qui tra di noi ma di quella che fa come storico come come polemista né
Vittoria mente perché lei diceva si parlava della storia e della divulgazione dalla battaglia di idee in maniera libera ma lei che su questi temi anche ha girato in questi anni queste battaglie sappiamo tutti che è stata una battaglia un po'solitaria non solitaria come altri storici come De Felice ma comunque perché son cambiati giustamente i tempi volevo appunto finire con una se l'azione personale questa è sua battaglia coraggiosa che le fa per le idee che poi qualcuno può accettare o meno ma spesso si sa che quando si tocca la politica si diventa anche bersaglio di polemiche un po'velenose anche lei è stato sfiorato dal ecco come ha vissuto questa esperienza e si si ripromette come spero di continuare questa battaglia ringrazio meno credo invece che sia una questione di coraggio non giocabile certe cose non le ho dette
Che ero coraggioso ma non glielo dite perché sapevo che se non le avesse dette stare è stato male
Venuto tra di noi arrivederci