"Il ruolo della FAO, l'accoglienza riservato a a Fidel Castro nel '96, la fame nel mondo, gli interventi umanitari, i radicali..." servizio realizzato con materiale d'archivio

Ancora un ulteriore momento di informazione e di riflessione realizzato con documenti d'archivio da polemiche sul ruolo dalla paura e sull'efficacia delle sue periodiche
Mi per risolvere problema delle morti per fame nel mondo ci spingono questa volta riproporvi registrazioni della novembre novantasei quando alla vertice della FAO che si svolse in quel periodo partecipo tra gli altri anche il dittatore cubano Fidel Castro
Discutiamo innanzi tutto quanto disse Marco Pannella nel corso di una conferenza stampa su quella presenza
All'assemblea dalla FAO
Chiunque affermi
Nella legittima
Necessità di cibo
In verità
I propri popoli
Chiunque neghi
Soddisfare la sete di giustizia e di dignità della persona
Il nome di qualsiasi sistema
Di qualsiasi congiunture
Facendo della violenza è un momento salvifico necessario
Per il progresso
Per il paradiso in terra per altre soluzioni
In realtà finisce per affamare anche fisicamente
Materialmente la propria gente
Proprio poco noi
Abbiamo in alcuni il difetto forse di ripeterci come dischi
Siamo affetti da arteriosclerosi dall'età dei sedici a diciott'anni per alcuni di noi abbiamo sempre detto che lì dove esiste strage
Di legalità lì vi sarà anche strage di persone di popoli
Abbiamo tempra di fanatici
In realtà innanzitutto dinnanzi al diverso
Che è il nostro nemico
Credo di essere stati offre pochi distrutto
L'inimicizia come diversità Durante recenti
E ci si vive invece
Come nemici perché non si è abbastanza diversi tra loro da parte del potere lo vediamo ogni giorno
Ieri sera alle ventuno anzi alle venti e quarantasette ho dettato all'Ansa perché appunto qui ormai abbiamo e vistosa coda di Torino
Le iniziative sono tante in questo momento perché un minimo di informazione passate ottenendo dettato all'Ansa con sdegno
Una segnalazione più ancora che una protesta due minuti prima TG uno sotto forma di informazione sulla presenza Castel di Castro a Roma
E dirige ora il giornale ufficioso moderato terminato con queste parole un vero e proprio di teorie editoriale
Simulato
No che simulava ad essere invece un'informazione sulla presenza di Castro io resterò comunque è che accada sarà qui come uno degli ultimi grandi vecchi della terra
Da questo
Senza nessun odio non riesco a provare
Vengono nemmeno nessun accerchiamento del provenienti fuori dal fatto che non di rado anche compagne e compagni iscritti al Partito radicale transnazionale
Sono stati e sono del carcere
Devo dire semplicemente che proprio in occasione della conferenza dell'alimentazione conferenza la fa col quale abbiamo avuto in passato nel suo ricorso
Che non si onori no
E vengono accolti
Come rappresentanti e di una sorte di credito
Contro gli infami sistemi capitalistici e liberali
Coloro che rappresenta allora la storia dei loro paesi
L'ennesima potenza quel che pur si può rimproverare alla crudeltà dei sistemi del mercato
è un dato culturale antropologico che accenni
Cinico eleganti come quelli stamattina di Valentino parla sì è vero siamo sempre stati raccordo su queste cose pompano
Come si fa novantasei stiamo qui partiamo in ritardo
Certo io so benissimo che molto probabilmente tra due e cinque anni sarà il nome di della resistenza contro Castro
Saremo più o meno implicati nella nostra società nazionale
Sì sì implicava in nome della speranza comunista perché eravamo degli sporchi liberale
La e cristiani liberale
Ora ci si impicca dopo perché siamo poco liberali ma staremo con i fascisti
Anche se questi fascisti durante i due anni fa e adesso stanno diventando Berlusconi Mon Amour
No mai diventa necessario per le nuove regole nuova costituzione italiana
Le sue Padova siamo sempre incriminati e se avevo incriminati probabilmente anche perché
Sì io potessi ripetere domani sto studiando tecnicamente la cosa
E quella interruzione del traffico libero
Come feci così a Lusetti
Se potessi rifarlo con Castro tenterò di farlo tenteremo di farlo studiamo come
Perché bisogna interrompere la strada dell'Apologia
Dei cento
O comunque dei trenta o venti dittatori
Che hanno affamato i loro popoli e il Terzo Mondo che hanno affermato
Tutti coloro che hanno innanzitutto fame e di pane di verità
Sette e di giustiziate quindi per il resto poi quale sia la tattica migliore io credo che quella del dialogo quella della tolleranza
Perché il dialogo e la tolleranza partono dall'intransigenza
Il dialogo la tolleranza e la vita della anche intransigenza mentre intransigenti sono spesso poi fanatici
E gli assist
Sì sappiamo cosa vogliamo
Io credo che noi dobbiamo incalzare
Sempre con tutta l'autonomia propria della politica
La conoscenza dell'altro nel cammino della non violenza e noi sappiamo che nel più diverso perverso degli uomini e delle donne vi è dentro di loro
Una parte un angolo una speranza di umanità e di diversità e di rispetto della legge non lo sappiamo che l'abbiamo coltivare qualcosa e non l'altra e tra via di Gandhi faceva con i governatori o il viceré britannici lo faceva con
Con altri quindi io credo ad una condizione che non si accetti questa dimensione ideale morale io detesto disturbare l'etica nelle questioni politiche
Ritengo improprio e pericoloso
Ma proprio problema di moralità civile esiste esiste la Carta dei diritti dell'uomo è uno strumento giuridico quindi non è più un problema io non lo criminalizza lo lo penalizzò secondo alcune unità del giudice nella rete superveloce
Pretendo solo questo non non ritengo di avere nessuna forma di superiorità o di inferiorità nessuno di noi rispetto ai nostri persecutore
Umanamente abbiamo la stessa cifra
Ma rispetto per noi laici alla legge di Cesare che possiamo non condividere nella fattispecie la condividiamo in quella dei diritti dell'uomo proclamati nel secolo programmati nel mondo
Non programmate nell'eternità
O nell'assolutezza della coscienza individuale nel suo colloquio col ministero condito
Tre in questo noi dobbiamo credo nondimeno
E fu sentire che se noi accogliamo a casa a casa nostra qualcuno
E lo accogliamo
Direi malgrado o anche perché si un assassino e Carew che noi accogliamo Acaja
Quella già si non diciamo il nostro intervento solo perché è nostro ospite
è persona libera da ipoteche
Rispetto a Cesena configurarsi rispetto agli
Quindi non è immaginabile che qualcuno che se il nostro tribunale internazionale
Dovesse finalmente andare in porto realizzando questo sentimento
Di rivoluzione moderna che è l'affermazione della giurisdizione internazionale qualcuno come Castro sicuramente
Sarà
Sarebbe stato imputato per crimini contro l'umanità a più riprese e oggi anche oggi ancora usare ma siccome questa legge non è ancora armate sul piano penale
Nove rispettiamo questo fa ma troviamo francamente
Pericolosissimo per la vita di ciascuna di ciascuno di noi
Questa è la realtà politica che unisce
Coloro che capitalizzano profitti Cecchi
Coloro che capitalizzano le loro demagogiche
I mercanti meglio Nieri del paradiso in terra
Ci sono dappertutto
Che nome espunto di questa mercanzia
Aprono le porte alla ripetizione al prolungamento
Nel Tibet
Comunque come in Bosnia
Il prosegue il sì della legge della violenza nemmeno quella del taglio battendo la legge
Di coloro i quali ritengono che la morte la tortura
La fame la sete sette imposte all'altro possono essere strumenti salvifici
Si pensa di salvare le vite
In nome della vita con la V maiuscola della morte
Francamente credo che dobbiamo armarci di Santa va be'metteva
Ma umiltà
Dissente umiltà dire questa notte tutt'altro che vinta
Gli anni belli sono delle porte nulla mi pare
Fin quando ne presenteremo questa cosa la caraffa undici dodici anni fa quando nel cinquantesimo sessantesimo giorno di digiuno
E fu accolto con molti onori da quella conferenza
Fin quando avremmo li Quaranta o Cinquanta dittatori
Che si presentano come creditori essendo debitore di tutto
Proprio a noi alla giustizia
Ai loro popoli
Fidel Castro è l'emblema di questo è il simbolo di questo tutto quello credo che da compagne e compagni di lotta fratelli e sorelle disperante
Potremo concretamente dare nel quotidiano nelle ore che ci sono sono testimonianze anche le presenze amiche dei parlamentari come ricordato un momento fa io credo che potremmo sperare
Che apparentemente debole
Siamo invece lascia belle quella volta l'incendio di pace incendi giustizia cosa divampare
Nel presente quali siamo immersi esperendo di non essere finalmente sommersi grazie
Era il tredici novembre mille novecentonovantasei l'intervento che li ascolterete adesso è stato invece pronunciato da Emma Bonino due giorni dopo al senato nel corso la manifestazione dell'Unione interparlamentare organizzato in occasione del vertice mondiale sull'alimentazione Emma Bonino in quel momento era commissaria europea
Signore e signori
Nell'ambito della Commissione europea o l'incarico
Di dirigere l'Ufficio umanitario della Commissione europea
Un servizio che interviene nel mondo nel momento in cui si verifichino carenze alimentari gravi
A seguito di catastrofi naturali o di catastrofi causate dall'uomo
Attualmente beneficiari dei nostri interventi sono in maggioranza civili vittime di conflitti causati dall'uomo
Gli aiuti alimentari soprattutto in queste situazioni di emergenza
Rappresentano quasi il quaranta per cento
Di tutti gli aiuti umanitari in generale che l'Ufficio umanitario distribuisce su circa sessanta paesi nel mondo
Per un valore di circa trecento milioni di dollari nel mille novecentonovantacinque
Se a questa cifra aggiungiamo i circa ottocentocinquanta milioni di dollari
Erogati da un'altra parte della Commissione europea e cioè dalla Direzione generale per lo sviluppo
Arriviamo in buona sostanza ad una cifra di un miliardo e centocinquanta milioni di dollari di aiuti alimentari
L'Unione europea in quanto tale già nel novantacinque
Provvedeva
A più di un quarto per la precisione il ventisette per cento di tutti gli aiuti alimentari mondiali
E in pratica il quaranta per cento se ad essi aggiungiamo gli aiuti amministrati direttamente dai quindici Paesi membri dell'Unione
Siamo ovviamente consapevoli che il puro aiuto alimentare non risolve conflitti di natura politica né risolve le conseguenze di catastrofi naturali
Tuttavia
L'aiuto alimentare guadagna il tempo necessario
Per tenere in vita delle persone
E affinché dei tentativi di pacificazione e di ricomposizione dei conflitti oppure il ripristino di infrastrutture di base comincino a mettersi in moto
A poco varrebbe credo lo sviluppo le strutture di base su montagne di cadaveri
Credo che per questo che pur essendo consapevoli che l'aiuto alimentare d'urgenza costituisce solo un primo passo siamo però consapevoli che è un primo passo indispensabile
Per permettere alle vittime di sopravvivere e quindi di superare lo stadio dell'emergenza
Per ciò che riguarda le catastrofi naturali va detto che molte sono effettivamente preventivi
Ma questo lavoro spesso oscuro di previsione
E di anticipazione
Ha un impatto minore sull'opinione pubblica rispetto agli interventi di soccorso che intervengono quando le catastrofi sono già consumati
Ma questo intervento preventivo è si vede meno ma estremamente efficace ed è di grande importanza
Credo che dovremmo tutti concentrarsi di più su questi mezzi su mezzi che sono a basso costo a basso contenuto tecnologico
Però in grado di proteggere vite umane raccolti e bestiame dalla carta Tassotti naturali cercando di sfruttare al massimo le risorse locali
Nel pieno di un'emergenza invece è essenziale focalizzare l'obiettivo dell'intervento e alimentari facendo in modo che le categorie più bulli
Ricevano effettivamente un'assistenza adeguata
Un altro aspetto essenziale di questo targhettina e l'acquisizione di una maggiore consapevolezza livello generali dei rischi a cui uomini e donne sono esposti i rispettivi ruoli nella società e la loro capacità ad affrontare le crisi
In molti casi la povertà è spesso la causa primaria di devastanti perdite di vite umane
E di risorse materiali
E l'aiuto umanitario interviene una volta che questi conflitti sono già esplosi ma come dicevo dobbiamo fare di più per prevenirli un aspetto questo su cui tornerò tra poco
Il secondo aspetto su cui operiamo e che vorrei chiarire riguarda il passaggio tra l'emergenza la riabilitazione e lo sviluppo
Siamo profondamente convinti che dopo un intervento umanitario d'urgenza una volta recuperata una certa stabilità
L'aiuto umanitario a poco a poco si ritrae e tenta di contribuire a creare le condizioni per la ripresa di una vita il più possibile normale
In questo stadio si tratta di coordinare interventi di natura diversa aiuti umanitari riabilitazione sviluppo che siano in grado di ripristinare il più rapidamente possibile
Le risorse alimentari oltre la soglia minima dis di sopravvivenza
In questa fase una migliore comprensione dei bisogni a lungo termine essenziale
Crescente produttività agricola efficienza dei mercati infrastrutture disponibilità del credito opportunità del commercio
Il Presidente
Si è molto parlato in questi giorni che hanno preceduto il summit dal fatto che in linea di principio il pianeta produce abbastanza cibo per tutti i suoi abitanti
Cosa questa difficile da riconciliare con le centinaia di milioni di persone che soffrono di fame di malnutrizione
Non voglio entrare in questa parte del dibattito salvo osservare come viene fatto d'altronde nella dichiarazione di questa Assemblea
Che anche per gli aiuti d'emergenza esiste un problema di prezzi delle derrate
Se i prezzi aumentano acquistare le stesse quantità di cibo significa evidentemente spendere di più
Creando un ulteriore pressione sui bilanci dell'aiuto umanitario
Il quale come tutti i bilanci
Non può espandersi all'infinito
E prima o poi ci si scontra col ben noto fenomeno della stanchezza dei contribuenti e dei donatori stanchezza con la quale già ci troviamo a fare i conti
Preferisco dunque limitare
La mia attenzione al campo che mi compete l'emergenza
Cioè quella parte di popolazione mondiale che è costretto a convivere con la fame non tanto per le imperfezioni del mercato alimentare mondiale
Quanto piuttosto perché è prima di ogni altra cosa vittima di un conflitto o di una catastrofe naturale
Delle catastrofi naturali di quanto si può fare per prevenire le ho già detto ma il vero tasto dolente mi sembra e la prevenzione la risoluzione dei conflitti politici cioè quelli creati dall'uomo
Sapete sono tornata giusto avantieri da una missione in Zaire
In Ruanda dove ha avuto modo ancora una volta di constatare l'enormità del dramma che si sta consumando tre milioni di profughi dell'intera regione dei Grandi laghi
Anche in questa regione in questo momento
Il problema non sono gli aiuti alimentari
Che sono già disponibili non sono mancati nei due anni dal novantaquattro al novantasei quindi non sono mancati prima né ma prevedibilmente mancheranno nel prossimo futuro
Il problema e che è quello che la comunità internazionale non ha fatto per prevenire questa crisi in Zaire
E intanto magari forzando le ove necessario le leadership Tuzzi e hutu a ricostituire le basi minime per riprendere a convivere sugli stessi territori
Eppure
Per due anni abbiamo avvertito credo
Noi agenzie umanitarie la comunità internazionale che un milione di profughi alle frontiere non sono un dato di stabilità per nessun Paese
Ma che covava l'esplosione di una crisi che non stava noi non può essere né mezza sans frontières nella Croce Rossa né Oxfam
Nella cooperazione italiana a prevenire l'esplosione di crisi politica che attengono appunto assoluzione politiche e che per questo sono
Devono essere risolte da altre istituzioni
Siamo di fronte ad un cane plastico caso in cui gli aiuti umanitari
Hanno forse costituito almeno in parte uno schermo
Che ha permesso ad altri di non vedere
O forse acconsentito ad altri di non vedere l'urgenza e l'esplosività della situazione
In questi due anni abbiamo sì mantenuto in vita i profughi ruandesi valore che credo non dobbiamo sottostimati
Ma abbiamo sprecato forse il tempo che avevamo così guadagnato per risolvere le cause politica del conflitto
Oggi assistiamo alla
Un po'increduli
Alla riluttanza
E
Alla lentezza osserviamo la lentezza esasperante con cui la comunità internazionale
Arriverà forse a mettere in campo uomini e mezzi militari ricca garantire le condizioni minime di sicurezza necessaria al distribuzione degli aiuti alla protezione dei profughi alla ritorno volontario dei rifugiati
In altre parole mi pare che ancora una volta
Abbiamo preferito pagare e dimenticare
Solo che in questa volta e qualche volta pagare non basta
Ed infine e per chiudere altro problema è ancora quello che faremo domani quando magari forse saremmo riusciti a tamponare anche in questa crisi
Che succederà tra quattro mesi
Al termine della scadenza che il Pentagono si è dato per la propria missione in Zaire
Che succede adesso quando il mandato di queste forze esclude pare
La possibilità di disarmare i rifugiati e di separare il gelo Sider
Dai profughi in buona fede
Se li salveremmo se li salveremmo in zone protette ma se questo disarmo non avverrà e ancora una volta spero bene che non ci si illuda che disarmare i rifugiati lo facciano la croce rossa lacca Cr non so chi chi troveremmo forse nella stessa condizione in cui ci siamo trovati in questi due anni
Credo sia chiaro a questo punto il messaggio che mi premeva trasmetterà questa Assemblea
C'è una parte non trascurabile del problema alimentare mondiale che non dipende da nessuna difficoltà produttiva o distributiva delle relative risorse
Si tratta appunto della fame e della disperazione di profughi di sfollati costretti dall'esplodere dei conflitti ad abbandonare le proprie terre
Per risolvere questo tipo di problemi
Non serve né qualche miracolo economico tecnologico che ci regali magari una seconda rivoluzione
Occorre una risorsa nota da secoli ma pur sempre terribilmente scarsa la volontà politica
Quella volontà politica che sola può permettere di creare quelle che nella vostra dichiarazione avete chiamate e chiamato Egitto le condizioni indispensabili dello sviluppo economico e sociale di una nazione
E cioè se capisco bene la pace la giustizia sociale la democrazia il rispetto dei diritti umani la gestione trasparente e responsabile degli affari pubblici
Il messaggio che volevo dare a questa Assemblea
Se non attiviamo questa scarsa risorsa quella della volontà politica
Credo che ci rincorre avremo da una forma all'altro pieni di buona volontà tutti quanti
Ma forse constatando difforme in Foro di messi in meeting di riunione dell'unione magari una impotenza una prostrazione
Perché forse spesso giriamo intorno ma non riusciamo ad avere la forza la voglia la determinazione la costanza con la testardaggine
Di richiedere quello che è indispensabile la voglia di occuparsi del mondo la volontà politica di uscire dalle proprie frontiere la volontà di spartire le nostre risorse con il mondo non per perché io predichi la carità ben al contrario o la povertà ben al contrario
Ma credo che senza questo strumento ci ritroveremo
Temo anche più spesso ad affrontare la crisi sempre più grande sempre più intricato grazie signori del Parlamento grazie signor
Grazie Emma Bonino
L'ultima registrazione che vogliamo riproporre sui gli argomenti che sono stati affrontati finora è del sedici novembre novantasei uno stralcio di un intervento di Marco Pannella pronunciato a Roma durante la cosiddetta maratona oratoria organizzata dei radicali durante una delle tante campagna referendaria di questi ultimi anni
Questa persona che viene a Roma e del quale TG uno dice cinque giorni fa
Arriverà Castro checché accada dunque l'evento sarà che uno degli ultimi grandi del mondo
Farà il divo a questa conferenza internazionale Fidel Castro fedele questo non è altro cari compagni ed amici
Non è altro che un dittatore
Feroce e ottuso come tutti e dittatoriali
Da trentotto anni opprime il suo popolo non rendendolo libero non lo rende nemmeno capace di vivere
Se non attraverso l'aiuto dello straniero se arriva
Lo mortifica ne mortifica le libertà di impresa e mortifica il rischio di impresa dei mortifica la capacità di vivere le proprie vita anche economiche di lavoro secondo libertà e responsabilità
La vedete c'è qualcosa che non ti Jess mai di imparare dalla vita
Nel senso che la nozione io la nozione di quello che sto per dire lo sempre ha avuto e che la storia umana non la uno sviluppo progressivo la storia ricomincia ogni volta è un dramma che si ripete non è vero che siamo seduti
Diciamo tutti sulle spalle nella storia che ci insegna la storia insegna il bene e il male età poi noi stabilire o tentare di stabilire che cosa convenga allora io credevo istintivamente che l'illusione l'Utopia squallida di risolvere i problemi umani di un popolo delle persone
Attraverso la rinuncia dell'alla libertà politica come sacrificio per poter mangiare
Come sacrificio per potere avere gli asili per poter avere l'ordine per potere avere una giustizia che funzioni feroce solo contro i nemici politici
Io credevo che dopo un secolo fatto di fascismi comunismi
Sì sì me dittature militari dittature sotto altre forme di carattere partitocratico ma è cosa diversa anche se qui stiamo riscontrando qualcosa fosse ormai cosa che apparteneva al passato
Ci arriva invece come presentato come uno degli ultimi grandi qualcuno che a un solo merito che bisogna riconoscergli ammazzando i propri compagni ammazzando la legalità la giustizia
Ammazzando i diversi da lui
Corrompendo fratelli cugini assassinando implicando i propri compagni di rivoluzione
Assassinando bambini perché ne alzarsi vano quando deliberatamente e si mandano alla morte della gente che fugge
Si fa in modo che quelle barche della disperazione della speranza crolli lo si sa
Che li quei bambini saranno assassinati eterne
Noi abbiamo una stampa una cultura una classe dirigente di destra di centro di sinistra
Che ci ripropone attraverso l'omaggio a Castro attraverso quale omaggio non foss'altro che fare nella sua venuta qui a Roma dove abbiamo visto adotti tutti un grande evento
Più che se fosse arrivato Clinton in qualche misura i giornali imporre la sera e la stampa
Castro Lo Re di Roma contro Castro e a favore di Castro si dividono gli italiani alle forze politiche cari amici
Questo vuol dire che nella nostra società ulivi da estrema unzione
O polli dell'eventuale tradimento in questa nostra società è di nuovo aperta la candidatura a politiche che propongano come fa Bertinotti consapevolmente il pagamento del prezzo della libertà
E della dignità della persona in cambio di risultati sociali illusorie di non disoccupazione e l'altro
Questo è il vero problema
La libertà è un mezzo
La libertà è necessaria per conquistare vita seppe conquistare Rita è necessario rinunciare alla libertà vera e dittature
Avere diritto applicato al potere di turno di più se questo è questa è l'AIDS e della società italiana
Perché se vale per tutta l'Aler per Roma
è infatti questa gente grosso modo sono gli stessi che ormai solo con i dittatori cinesi
Dittatori contro un miliardo e mezzo di proletari ed i sottoproletari assassini dell'indipendenza religiosa prima ancora che giuridica del Tibet
Questo è in questo mondo questo dobbiamo salutare che mentre alla conferenza internazionale della FAO
Si discute su come arrivare fra quindici anni a dimezzare i morti di fame nel mondo
Lo si fa riunendo
Sessanta o settanta capi di Stato che sono loro causa della fame e della morte dei loro popoli
Allora è facile
Se eppure non conta da un ponte figuratevi Sequel quantunque il fariseo e chiedo scusa ai Farisei se quell'ipocrita e quel fuorilegge che il nostro presidente della Repubblica
Può dare quindi e dire questo luglio lei Posina perché lui al centro
La quella carica di religiosità per la quale lo avevamo scelta
La ragion di Stato di parte e di partito e di potere ha scelto questa seconda ha inondato della sua presenza indebitare arbitraria in qualche misura blasfema
Le pagine della politica vede il suo compito era quello nel Silenzio nella riservatezza nel rigore magari nella sua preghiera
Quella di costruire nel profondo di questo Paese in rari momenti nelle rare ragioni di unità nella libertà nella responsabilità nel rispetto della legge
Anche se legge che non si chiama perché allora si intitola proprio costo del pericolo perché la città si renda conto che quella legge non è buone occorra cambiarla
Non rovesciando sì
Sulla il nostro Paese giorno e notte con queste sue prediche ormai insopportabile enfatiche sussiego USA che suonano come suona il vetro non il cristallo
Quando andiamo a ne parlo con dolore
Perché ciascuno di noi è un dato Complesso ciascuno di noi può produrre nella storia e nei giorni del futuro come nel passato ha prodotto momenti migliori e peggiori
E non a caso ho proposto questo presidente della Repubblica che allora era un politico in pensione
Come candidato sindaco di Roma per le liste Ernesto Nathan nel mille novecentottantotto
Non per dimostrazione che io cercavo di rendere omaggio del dare forza Nolan democristiano ma al mare gli ho logo
Al cattolico che viveva con intransigenza la sua fede ovunque preferendo in quel momento in apparenza la teologia
All'ideologia del potere e divenuto altrove altro e sempre di più alla FAO diamo di questi esempi
E con questo stralcio dell'intervento di Marco Pannella del sedici novembre novantasei
Pannella faceva riferimento anche all'operato dall'ex Presidente della Repubblica Scalfaro termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio