"Il welfare che verrà. La nuova frontiera dei diritti nel tempo della globalizzazione" 4º convegno nazionale di studio delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) (presso il centro polivalente, 6 - 8 settembre 2002)

Va un po'di pioggia al mattino poi dopo aver vero come sembra
Allora come vi aveva annunciato ieri Camillo Montini
è con noi monsignor Nervo già fin dalla prima ora
Vostro applauso il vostro affetto mi dicono che non c'è bisogno di alcuna presentazione abbiamo voluto nel momento in cui rifletteva sul welfare sulla nuova frontiera dei diritti
Avere con noi a una persona che ci accompagnasse dell'itinerario spirituale qualcuno che aveva attraversato tutte queste dimensioni anche con un impegno che noto a tutti all'interno della Caritas è stato il fondatore
Possiamo dire di questa esperienza della Chiesa e ha sempre accompagnato la dimensione di riflessione spirituale come l'analisi culturale oltre che la risposta ai bisogni specialmente dei più intimo
Monsignor Nervo celebrerà Michele
La messi a queste c'era che si era alle ore diciannove sempre in questa in questa in queste sale quindi continuerà a diciamo la sua
Riflessioni e con noi anche poi domani mattina
Nella prima parte della mattinata gli cedo subito la parola
Il vostro presidente mi ha chiesto di richiamare in questi momenti dello spirito
Alcuni fondamenti della nostra fede
Per il vostro lavoro di ricerca
Sul Vuelta
Che sarà che verrà che il tema di questi e lavoro di questi giorni
Io prendo come base guida delle nostre riflessioni
Due pagine del Vangelo
La lavanda dei piedi
Giovanni tredici uno diciassette
Il non angustiati e dei Matteo sei venticinque trentatré
Nelle celebrazioni intero carestia poi questa sera
Una breve riflessione sulle correzione fraterna prendendo nello spunto dal Vangelo verrà messa
Noi prendiamo come guida
La parola di Dio
Perché servizi un sanno vincerne pedibus Melis Verbund tui donnine
La tua parola del Signore la luce che illumina i miei passi
Queste parole qui oggi che c'è un la illuminazione elettrica dappertutto si capiscono poco
Ma quando io ero bambino e abitavo sussurra montagna alla domenica mattina quando si andava a messa interno arresti cinque mettere alla mensa
E si doveva fare un sentiero e c'era la neve
Bisognava vere la lanterna
Che illuminasse dove mettere i piedi
Perché se in assemblea un fuoristrada si chiedeva
Il Serna pedibus Melis Vergonte London Metal parola cannucce che illumina i miei passi cioè mi indica dove mettere in piedi setto quali scelte fare
Per
La vostra che si gloria del nome cristiano
La riduzione per le vostre scelte non può radicalmente non può non venire anzitutto a trattare il PTA
Adora questo vale per tutte le scelte della ricca individuali familiari sociali
Vale anche per gli orientamenti che dovete prendere in questo convegno sui due entrate che verrà allora la domanda dei clienti
Prima della festa di Pasqua
Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre Gesù avendo amato i suoi
Fuori tutti cotta Vito Di Simone il proposito di tradirlo
Sapendo che il padre gli aveva dato tutto nelle mani
I temi bene vede addio e addio ritornava Gesù si alza da tavola
Depose il mantello
Prese un panno e se lo abbracciava la ditta
Poi versata dell'acqua gattino incominciò ad a Bari piedi tipici puri e dal superabili con il panno che si era allacciato alla vita
Segue la umanissima personalissima reazioni Di Pietro
E di intervento deciso dal maestro
Poi ho finito di lavare i piedi Gesù ripresi il mantello si mise di nuova Taborre disse comprendete ciò che abbiamo fatto
Voi mi chiamate Maestro e Signore
E DT giustamente
Infatti possono se dunque io che sono il signore il maestro
Ora patto i piedi a voi anche voi dovete databili pieghe vicenda pilotato un esempio comportate nei commedie ho fatto con voi
I biblisti ci dicono che ha da base del racconto delle bande dei piedi c'è da struttura tripartita in uso fra i rabbini
è un procedimento pedagogico
Che consiste nel fare un gesto misterioso
Il testo sconcertante compiuto dal maestro perché cabaret i piedi era un servizio dello schiavo
Che sussiste una domanda la domanda di Pietri Di Pietro Tula di piedi a me
E che fornisce quindi l'occasione di un insegnamento
Anche buoni dovete da Barbie piedi a vicenda
E questo insegnamento che a noi interessa in questo convegno cioè come il maestro se messo asservire
Così devono fare di di circoli
Che Mestre signore crediti giustamente infatti lo sono
E non offuscare assolverò magari Vega feste in bella da oggi circa dell'amore del servizio Verdone
Che ha guidato tutta la sua esistenza
Così la comunità cristiana e chiamata Inter prendere disastrata del servizio per amore
E questo non è un'opzione
Anche voi dovete lavarvi i piedi efficiente
Richiamare le chiese
No
Assunto Rita
Ma significa affermarla nella sua identità
L'autorità della Chiesa come usa quelle di Cristo si ripeta nel servizio
Il comando di Gesù si riferisce direttamente ai suoi avendo amato il suo interno al mondo dinamo sino alla fine
E i suoi sono i dodici
Incominciamo da fare i piedi discepoli
Ma riguarda anche tutti quelli che nel futuro crederanno nel suo nome
Cioè tutti i battezzati
Che importanza dell'innesto nella vita divina parteciperanno Ada funzione sacerdotale profetica
E regale di Gesù Cristo come ci ricorda e ci illustra la Lumen Gentium costituzione te consiglio sulle chiese
Quindi riguarda anche noi qui che partecipiamo a questo convegno
In realtà tutte le attività di servizio
Attiva del prossimo
Nella famiglia nel lavoro rapite sociale e sindacato
Nella politica negli atti
Nel volontariato
Oggi simulazioni hausa dare molto rilievo al servizio del volontariato Petrus talmente è una ricchezza dalla società
Non dimentichiamo però che ci sono altre forme di servizio
Che vengono prima del volontariato
Che sono più fondamentali
E che il volontariato non può sostituire
C'è il servizio che i coniugi genitori compiono nella famiglia
è il servizio più impegnativo e più carico di conseguenze
Positive se compiuto Péter mente
Negative se trascurato tradito
Che le sperimentazioni di giorno
Ed è un servizio scarsamente riconosciuto della società
E talvolta dà il PD stessi
C'è il servizio del molteplice lavoro quotidiano Cuccu ciascuno
Concorrente che
Rispetto mole e con più attenzione
E l'articolo quattro della Costituzione
Ogni città
Le proprie possibilità nel
Sì ho e che
Materiale e spirituale del
Il rituale del soggetto
E
Ma da questi pratici interezza
Qui entra anche tutto il servizio dell'attività economica culturale e scientifica
Il giusto riconosciute riconoscimento dato il volontariato
Pompa decade
Che importa
Dico del Darfur Roma
Non sta nel fatto che è gratuita
Ma che lavoro umano
C'è poi doveroso servizio di pagare le tasse di amministrare bene il denaro pubblico
Che viene prima del volontariato
Eccetto che dovremmo porci anche questo Truman faccio il volontario del gruppo questa trama
Magari si sentano molto nobili perché fanno il servizio di porcheria
Se pagano regolarmente le tasse
Cento però servizi Adecco contribuire a far funzionare bene l'istituzione della Società per il bene comune
Sia partecipando attivamente alla vita politica secondo i propri doni
Si è promuovendo quelle che il documento terrazza
Devo dire a far funzionare Benigni le istituzioni della società
Mi attuazione degli articoli due e tre della Costituzione
E di particolare importanza questo e di grande attualità
Perché il compito di garantire i diritti fondamentali delle persone a partire da requirente tratte
Non può essere demandato al volontariato
Mi al terzo settore
Che c'è essercene dove c'è se può se vuole
E tanto meno può essere mandato al mercato che opera se approfitto
è compito non delegabile della società nel suo insieme Attraverso riso istituzioni che siano chiamare Stato
Io sono profondamente convinta che il contributo più importante che può dare il volontariato e la nostra società
Nello spirito
Dell'aggravante dei piedi
Non è tanto nei servizi che riesce ad offrire gratuitamente
Ma è di permeare tutte le dimensioni del rapito umana tra famiglia e lavoro da politica la promozione sociale l'attività economica dei Bathory disservizio di gratuita di rispetto delle persone della continuità dei loro diritti
Sperimentati attraversa da proprie esperienze di volontariato
Ho visto che avete messo i vostri gruppi di lavoro del seminario presidente il servizio civile sarà un campo molto importante per educare a questi valori da portare in tutta la vita
Questo vale per tutti cristiani no no
Lo specifico cristiano del servizio ed amore poi avendo amato il suo iter nel mondo diamo sino alla fine
E se quei il segno della Panda dei piedi
Ne deriva che l'atteggiamento di fondo che deve diventare habitus stile di vita
Per realizzare con spirito cristiano quel perché verrà e l'atteggiamento l'habitus lo stile di vita del servizio
Questo riguarda tutta la vita e l'attività del cristiana
Ma c'è un esigenza particolare per due estati
Quando si tratta di servizi alla persona
Che richiedono di mantenere sempre da persona cento sì in rapporto alle singole persone sì in rapporto alle strutture sia restituzioni
Che nei servizi alla persona
La persona deve esserci dentro sembra ovvio tutti lo dicono
Ma praticamente non è scontato
L'ospedale i medici dei loro ricerche sono sempre per il marathi uno sono alle volte in baratti per l'ospedale per i medici e per loro ricerche
La scuola
La scuola e sempre per i ragazzi e le loro famiglie o alle volte sono i ragazzi per la scuola per insegnanti per la loro occupazione della loro carriera
L'appoggio che viene dato al volontariato è per migliorare i servizi alle persone o per risparmiare sui costi e per garantirsi riserva Riserve di voti alle elezioni
Nella legge
Nella legge sull'immigrazione al centro ci sono le persone per italiani e degli immigrati
Oppure l'accettazione forzata di manodopera a basso costo perché non se ne può fare a meno per poi rimandata a casa quando non serve più
Il vincolo del contratto di lavoro ed io stacco dei ricongiungimenti familiari sono indicatori fin troppo e dove eloquenti di una cultura e di una mentalità che certo non mette al centro la persona
Ed è in netto contrasto con lo spirito di servizio della lavanda dei piedi questa riflessioni più abitate da per ce la facciamo
Perché nelle nostre comunità ci son tante cristiani terrà domenica vanno da messa e poi sono su questa linea allora bisogna essere chiari chiarire bene le coscienze
Perché diversamente emendiamo Farisei
La svolta economicistica del nostro Paese
E non solo del nostro e quindi anche il lavoro ed appropriazione
Sono per migliorare la vita di tutte le persone
O per aumentare i profitti di chi sta bene
I tagli nella sanità sole per migliorare la salute delle persone o per far quadrare i conti a spese dello Stato della salute effettivo l'impegno di mantenere il Criterium universalistico della legge trecento e ventotto di riforma dell'assistenza o si va verso un assistenzialismo compassionevoli per i più poveri per tenerli buoni
Le attrici grazie a Dio
Mantengono ancora il loro nome di Associazioni cristiane dei lavoratori italiani
Come mantenere nelle scelte di politiche sociali
Nella costruzione del Welfare che verrà lo spirito evangelico del servizio questa è una sfida
Della davanti all'in piedi Gesù oppone dodici
E la Chiesa che continuerà l'opera di Cristo criteri appostati e i cristiani chiamati a portare fermento evangelico nel mondo il problema dell'autorità e del potere
Cesso al massimo potere
Sapendo che il padre di aveva dato intatto tutto nelle mani
E ha il massimo di autorità voi mi chiamate Maestro e Signore editi giustamente possono
Come Gesù afferma il potere ed esercitata autorità
Con il servizio
Proprio per il servo dello schiavo
Versata dell'accusa un cretino incominciò a Bari fittizi discepoli e De Sica asciugando i quel panno che si era la scatto rapita
Questo gesto e questo stile di servizio non diminuisce
Ma un mente alla dignità e l'autorevolezza del Maestro stesso
In verità in verità vi dico non c'è serve più grande del padrone mi ha posto il più grande di colui che l'ha mandato se comprendete questo
E lo mettete in pratica Beati voi
Il problema del potere
è un problema profondamente umana
Che però rivela anche da fragilità da debolezza del nastro manetta
Anche nella Chiesa
Era presente nel gruppo dei dodici
Gesù riscopre più volte a discutere tra loro chi sarebbe stato il primo nel regno che Gesù per restaurata
Già come Giovanni mandano avanti da manterrà chiede a Gesù che è sicuro loro i due ministeri più importanti
Non so se fosse quello dell'interno degli esterni
E mentre stanno andando anzi
è una malignità
E mentre stanno andando a Gerusalemme dove si compiranno a Trezeguet finale tessuti scopre ancora che discutono chi sarebbe stato il primo ed è questo discutono anche quando ci sono state salire eccetera
Che questa pasta i signori si svuota perché
Chailly appostati
Poi lo Spirito Santo cambia loro il cuore
E comprendono e traducono nel rapita da una banda di PET pagando di persona
Queste vecchie professor signore
Il problema del potere è stato sempre presente anche nel lecchese e lo ancora a tutti i livelli
Penso che sia anche mediatico
Il potere di per sé e umano
E di ciò che è reale non possiamo nascondere no tattile affrontarlo correttamente
Il potere di per sé non è diabolico
è uno strumento necessario per poter esercitare il servizio dell'autorità
Che autorità sarebbe quello che non può decidere niente
Soltanto che è pericoloso
E va tenuto sempre sotto controllo
Perché non prenda dà mandato e invece di servire per l'esercizio dell'autorità per costruire il bene comune si serva delle autorità per dominare gli altri per proprio interesse
Perciò lei sente l'insegnamento che ci ha dato il Gesù rilevante dei piedi
E di permanenti a Tor di attualità
Delle ossa Chiesa e per i cristiani che vivono a Rocco nel mondo
E quindi anche per le Acri e costruire il welfare che verrà
Anche nella costruzione del versare entra in gioco il rapporto con il potere
Io sistema democratico impatti la sovranità cioè il potere e del popolo
Che le esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione cioè nel sistema rappresentativo l'articolo due della Costituzione
I cittadini poi Iside costituzionale del diritto di unirsi organizzarsi in partiti per contribuire a determinare la politica nazionale che questo esercizio di potere l'articolo quarantatré della Costituzione
Cioè il popolo con le elezioni dedicare la sua sovranità il suo potere
Alle varie formazioni politiche perché lo rappresenti non è sede in cui si determina la politica nazionale cioè il Parlamento nazionale e consigli regionali
Le formazioni politiche i partiti però devono esercitare il potere delegato non per Hutter mare via proprio egemonia i propri interessi
Ma per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale al servizio del bene comune
Cioè a realizzare leggi e istituzioni che promuovono e garantiscono il bene comune cioè di tutti e di ciascuno
Dando la precedenza ai più deboli per garantire l'eguale dignità di tutti i cittadini l'articolo tre della Costituzione
E nata da qui le crisi dei partiti
Hanno perduto il senso del servizio per il bene comune
Che è l'unica ragione che li giustifica
E hanno cercato di rafforzare il potere per le affermazione di sé stesse dei propri interessi
Mettendo a rischio la stessa democrazia
Gli studi più recenti impatti e le stesse esperienze attuali dimostrano che non è sufficiente il consenso della maggioranza dei cittadini per garantire la democrazia
Se non c'è una serie costante partecipazione di base che coadiuva ma anche controlla il potere a tutti i livelli
Enzo Biagi
In un articolo sul Corriere della Sera ricordata chi chiede è andato al potere con novanta per cento dei voti ti chiede partecipato alle edizioni il quaranta per cento il tedesco
Cioè con il massimo consenso popolare
E andata al potere non è sufficiente il consenso popolare per garantire la democrazia
Su questo costante richiamo ad lo spirito è lo stile del servizio esso si dal civile a la responsabilità di esercitare la sua funzione politica lo richiamava ancora nel mille novecentonovantuno il documento della CEI educare alla dei tradita
Diceva per un corretto svolgimento della vita sociale è indispensabile non è suggerito è indispensabile
Che la comunità civile se riappropri di quella funzione politica che troppo spesso ha delegato esclusivamente professionisti questo impegno nella società
Non si tratta di superare l'istituzione partito che rimane essenziale nell'organizzazione dello Stato democratico
Ma dei riconoscere che si fa politica c'è chi si fa carico dei beni della comunità te da pochissimo non sono né i partiti ma anche al di fuori di essi contribuendo ad uno sviluppo globale della democrazia
Con l'assunzione di responsabilità di controllo e di stimolo di proposte di attuazione di una reale e non solo declamata partecipazione
La lotta per la rimozione delle strutture sociali ingiuste e un impegno che non può essere affidato in modo unico ed esclusivo ai partiti
Anche nella società civile Ata svolgerebbe una suo funzione politica
Facendosi carico dei problemi generali del Paese elaborando progetti per una migliore vita umana a favore di tutti controllando anche per loro attuazione
Denunciando disfunzioni e i mezzi esigendo cori strumenti democratici messi a disposizione dei cittadini Clemens non sia apparecchiata sordo perché ha potere ma per tutti non è un documento di sinistra
è un documento della Conferenza episcopale italiana
Che può se non abbiamo apprezzato abbastanza nelle nostre comunità che noi abbiamo preso abbastanza sul serio che non spingono molto forte e molto attuali
Undici anni prima che vivessimo restituzione attuare che stiamo vivendo
Le attiniche costituiscono una significativa espressione cristiana Thérèse flessibile
Hanno da sempre assunto e contribuito ad esitare questa funzione politica della società civile mi pare che state sempre in prima linea per fortuna
Perché tante volte non è molto presente la comunità cristiana su questa linea di rivendicazione di diritti soprattutto dei più deboli
Come accentuare in questo momento il senso dello stile cristiano del servizio della lavanda dei piedi
Sia all'interno della propria organizzazione
Sì è nel vasto panorama del volontariato per l'economia sociale del non profit sia nelle funzioni proprie non delegabili delle pubbliche istituzioni che hanno il compito del responsabilità di garantire i diritti dei cittadini
Sia nelle sedi leggi direttive nazionali e regionali mi pare che sono i problemi che state ponendo quando parlate di costruire l'Uefa che verrà
E così che come cristiani siamo chiamati ad essere il sale della terra e Luce del mondo oggi dobbiamo onestamente e realisticamente riconoscere che questa concezione dell'autorità del potere e lo stile di vita ha richiesto tre signori suoi quella da Panda dei piedi
è controcorrente
Terrestre signore ce l'ha detto
Voi siete nel mondo ma non siete del mondo
Dobbiamo pure umilmente riconoscere che le ho stili di vita per la banda dei pipistrelli umile servizio per amore
Non è soltanto il frutto dell'albero selvatico accedere al nostro impegno a strappo una volontà per la nostra iniziativa ma dell'innesto delle vite divine minori per il trancio un mito repliche
Anche se richiede la nostra fedele e costante collaborazione
Soltanto da una spiritualità
Coltivata nella preghiera
Avete fatto molto bene a mettere riedizione del vostro giornate questi momenti dello spirito
Soltanto da una spiritualità coltivata nella preghiera
Nelle quotidiana lettura meditate tre cantate da parole di tiro
Nella Pasqua settimanale celebrata come alimento diffidenti Grazia
Nella frequentazione dei sacramenti della confessione dei più carestia scaturisce spontaneo ma frutto di grazia di azione dello Spirito Santo in noi
Lo stile di vita di un miglior servizio della lavanda dei piedi richiesto Signori fuori
E tra i suoi che di Amato sino alla fine siamo anche noi che abbiamo creduto nel suo nome
Mi viene spontaneo concludendo
Ricordare in questo momento un carissimo amico
Che era anche molto amico delle ACLI
Luciano Tavazzano
Quando è morto
La moglie mi diceva
Che avevo trovato nelle sue agende di annotazioni che facevo ogni giorno nella lectio divina
Dove trovava traduce per il suo cammino
Era un uomo molto attivo molto impegnato
Per il nastro aggiornata che era questo un momento in cui attingeva cartucce terrà protettiva
Ritornato a parlare del sanno alterna pezzi plus mense Berton Tundo mine
Giustamente voi avete messo all'inizio
Fuga giornate il momento dello spirito
Una volta si chiamava meditazione
Poiché se cominciate chiamare legge divina
Ed è subito arrivata e quant'altro momenti dello spirito ma è sempre la stessa cosa
Ma dagli uccelli che proviene dalla parola di Dio
Non deve illuminare soltanto i momenti dello squisito
Ma tutto il lavoro
Che facciamo
Durante la giornata
Tutte le nostre scelte
Perché Dio è continuamente presente nella nostra vita
Continuamente ci ama
E tutte le nostre azioni sono compimento della volontà di Dio c'è risposta ramo ripetitiva
Rugby citazione del suo Progetto
E qui continua auguro con tutto il cuore a me e con tutto il cuore anche voi anche in questa giornata che mi pare sia impegnativa
Il vostro presidente mi dice che per coerenza
Concludiamo con una preghiera
E le preghiere quelle che ci ha insegnato il signore ce ne ha segnato una sola il Padre nostro
Padre nostro che se c'è sia santificato il tuo nome venga il tuo regno scappatoie per la volontà comincia così che oggi il nostro pane quotidiano
Rimetti a noi i nostri territori come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione la liberazione animale Maria madre della Chiesa
Ci sono
Bene
Io non mi resta che passare questa mattina il testimone
A Massimo Campedelli
Ferriere su non lo vedo dove al massimo color
Massimo Campedelli è un nostro collaboratore è un sociologo che studiato a lungo questi temi del Welfare Madonia solo studiati e anche il presidente di una di queste come dire aziende speciali questa del Comune di Mantova che si occupa proprio di servizi sociali e quindi allo stesso tempo un ricercatore da un punto di vista della riflessione
Ma anche uno che ha le mani in pasta insomma che si misura e Luigi che guiderà e coordinerà i confronti gli approfondimenti di questa di questa mattinata
Che si apre prima diciamo del della l'apertura sarà di un con un video un video che è stato curato all'amico giornalista del TG euro Piero Damosso che saluto che anche qui con noi
è un video che con quattro Schede cita diciamo i dati essenziali dei teme che sono al centro dell'approfondimento di questa mattina un'operazione utile di azzeramento per avere un po'tutti le stesse coordinate gli stessi dati
Così partiamo con questo do subito la parola a Massimo penso che il video sia praticamente pronto se è pronto siamo pronti Lanfranco
Poi Massimo introduce
Tu
Entro il due mila e trenta gli italiani potrebbero ridursi di ben sette milioni di unità voi rilevanti invecchiamento complessivo della popolazione
Se come prevedono gli studiosi la fecondità resterà testata sui bassi livelli degli ultimi quindici anni della durata della vita aumenterà ulteriormente si registrerà una diminuzione di ben dodici milioni di persone sotto il sessanta e ci sarà un aumento di cinque milioni di ultra sessanta
Tra il mille novecentosei nel due mila la percentuale di popolazione italiana oltre i sessantacinque anni è passata dall'undici al diciotto per cento e nel due mila e trenta sfiorerà addirittura il trenta per cento oggi almeno venti donne su cento in Italia vivono oltre i novant'anni secondo le previsioni dei demografi entro il due mila e trenta alle donne con più di ottant'anni saranno più numerose delle ragazze di dodici anni
E le donne con più di settant'anni supereranno le prime le problematiche connesse alla terza e alla quarta età non si possono affrontare solo in chiave di costi Osiris
Secondo il rapporto Censis c'è una sottovalutazione della dimensione individuale emotiva intensa promozione della propria soggettività che invece ha un peso sempre maggiore nella percezione che gli anziani hanno di sé della propria funzione sociale e dei percorsi e di valorizzazione delle loro potenzialità
E la forza dei nonni io la loro indipendenza e la persistenza del legame affettivo sono i cardini primari di una diversa qualità della vita
Non si lasciano vincere dalla diffusa paura della microcriminalità sono molto attenti alla cura di sé e del proprio porto il trentatré per cento beneficia di brevi vacanze durante l'anno oltre a quelle del periodo estivo si misurano con le nuove tecnologie sono impegnati nel lavoro di cura dei nipoti il quaranta per cento dei bambini fino a tredici anni gli ha affidato come regolarità qualche volta ai propri nonni non condivide otto le famiglie meno abbienti in Italia costituiscono il trenta per cento del totale più di due milioni e mezzo le famiglie povere l'undici virgola nove per cento del totale di più di un milione le famiglie in condizioni di povertà assoluta più di dieci milioni e mezzo gli italiani usciti dalle loro famiglie di origine hanno vissuto momenti di gravi difficoltà dicono
La situazione si fa particolarmente grave al sud dove la famiglia un reddito inferiore al settantacinque per cento della media comunitaria il dato interessa un terzo dell'Italia nessun altro Paese dell'Unione Europea
Vi è un numero così elevato di cittadina al di sopra della media europea e ormai da alcuni anni che l'Italia registra rispetto agli altri Paesi dell'Europa dei quindici i più bassi tassi di natalità e di fecondità
Dai dati voi ci dite del due mila e uno nel confronto tra dodici Paesi Gran Bretagna Stati Uniti Australia Olanda Belgio Portogallo Repubblica Ceca Danimarca Finlandia Norvegia Svezia Italia
è possibile evidenziare che la natalità e più alta dove la donna lavora una tendenza che non sembra grandi linee confermata nel nostro Paese per la tradizionale maggiore fecondità delle donne del Sud dove sono molto più bassi livelli di partecipazione al lavoro
Ma proprio negli ultimi anni si è delineato un cambiamento che si è manifestato in una seppur lieve crescita di natalità al nord nella contemporanea diminuzione delle nascite al sud
La condizione lavorativa della donna e dunque ora anche da noi una variabile importante per la scelta della coppia di avere allo stesso tempo la per per i servizi per l'infanzia e l'esistenza di misure studiate per i genitori che lavorano come gli assegni di maternità e i congedi parentali le facilitazioni contributi per le spese relative al lavoro di cura del PPI
Costituiscono fattori altrettanto importanti capace di incentivare o al contrario di scoraggiare la decisione di a vere o meno dei
E soprattutto le valutazioni sulla praticabilità dell'ipotesi di avere più di un figlio
Con riferimento ai servizi socio educativi per l'infanzia l'offerta per i bambini sotto i tre anni non si può esaurire in strutture tipo asili nido esistono soprattutto in altri Paesi Paume alternativi di assistenza come le penne diede il tempo servizi organizzati presso il domicilio di una famiglia autorizzata che fornisce cura e assistenza ad un piccolo gruppo di bambini dietro compenso in genere evocato dalle famiglie stesse
Ma una delle ragioni per cui l'Italia fa pochi figli sta anche in quella sindrome che gli studiosi definiscono delle dita
In altre parole c'è un modello di organizzazione sociale ed economica che spinge le copie a raggiungere la stabilità necessaria per avere un figlio più avanti nel tempo
A una politica per la famiglia non può non tener conto del desiderio di adottare un figlio che in comune a molte
Sono almeno venticinque mila minori in istituto ma so una piccolissima parte sono in stato di adottabilità sono numerosi inoltre gli italiani che vorrebbero adottare un bambino straniero nel novantanove più di sette mila
Ma molti alla fine devono rinunciare a questa prospettiva dopo aver atteso per la soluzione dell'adozione anche internazionali rispettando tutti i controlli necessari potrebbe essere uno degli strumenti di reinserimento per le bambine prostituite come per i minori sfruttati ogni anno arrivano in Italia alcune migliaia di bar quindi i Paesi dell'Est ridotti in schiavitù da organizzazioni criminali
L'aspetto comunque più rilevante della vita familiare nel rapporto di coppia qui che mi l'ottanta per cento dei casi secondo una recente ricerca presentata da alleati sono le donne a svolgere da sole le attività di cura domestica e che si fanno carico dei figli o degli anziani
Si consideri a questo punto la carenza o l'inadeguatezza dei servizi alle persone
Il venti per cento delle famiglie è disposto ad acquisire questi servizi soprattutto per i figli ma anche per il lavoro di cura degli anziani in generale conclude la ricerca dell'Iraq sarebbe necessario sviluppare oltre che nuove politiche fiscali anche Poli e che del lavoro che non considerino solo l'occupabilità delle persone che riescano a conciliare meglio i tempi del lavoro e i tempi della famiglia lato
Secondo l'OCSE l'aumento di un anno nel livello medio distruzione della popolazione in età lavorativa produce sul lungo periodo un aumento del prodotto pro-capite compreso fra il tre virgola otto del sei virgola otto per cento
Il confronto spiega quanto rende investire sulle persone in questo quadro anche per le trasformazioni del lavoro flessibile tenendo all'rapidamente obsolete le competenze indicando la necessità di un aggiornamento continuo si configura la responsabilità della formazione permanente secondo dati della primavera del due mila in Europa l'otto virgola quattro per cento della popolazione lavorativa si trova all'interno di un percorso formativo fra i Paesi leader la Svezia la Gran Bretagna la Danimarca la Finlandia l'Olanda al di sotto della media europea troviamo l'Italia con il cinque virgola due per cento il recente patto per l'Italia si muove nella direzione di favorire la formazione continua per soddisfare le richieste di settecento mila persone all'anno a partire dal due mila la formazione appare come la carta vincente anche per il primo inserimento lavorativo per numero di disoccupati d'Italia e al quarto posto in Europa fra i venti e i ventiquattro anni e senza lavoro il ventinove virgola cinque per cento della o l'azione una cifra negativa che battutine uno solo dalla Polonia soltanto il quattro per cento di chi si rivolge al Collocamento riesce a trovare un po'orientamento formazione accompagnamento intermediazione di domanda e offerta sono le nuove sfide disservizi per l'impiego sono tanti ragazzi che si accontentano di la Moretti precari inattesa dell'impiego che non necessariamente sarà il posto fisso società postindustriale vuol dire anche essere lavoratori flessibili mobili on line
In Italia oggi sono quattro milioni di lavoratori atipici
La pelle degli italiani sarà davvero più scura fra trent'anni
Quello che è ipotizzabile immaginare che i flussi delle popolazioni provenienti dai Paesi in via di sviluppo non cesseranno di interessare l'Europa e l'Italia la tendenza sarà sempre più quella di una società multietnica multirazziale e multiculturale multireligiosa
Oggi le regioni del Nord Italia con il cinquantasette per cento degli immigrati soggiornanti sono sempre il Polo privilegiato per chi vuole inserirsi nel mercato del lavoro
L'Europa dell'Est si conferma l'aria preminente di provenienza con Albania Romania gli altri Paesi balcanici in testa pur restando quella marocchina la prima comunità con centocinquantotto mila persone guardando all'ultimo decennio comunque sono in forte crescita agli immigrati arrivati da Cina e India Bangladesh Pakistan per quanto riguarda l'Asia dalla Nigeria per l'Africa che dal tempo per l'America latina
Secondo gli ultimi dati forniti da Caritas italiana gli immigrati titolari di permessi di soggiorno sono un milione trecentosessantatré mila venticinque mille in meno rispetto all'anno scorso
Uno straniero ogni trentotto residenti è un rapporto che dovrebbe far vincere la sindrome da accerchiamento
Senza dimenticare che l'Italia ha bisogno per ragioni demografiche occupazionali di indicare come del resto poveri dei Paesi meno sviluppati hanno bisogno di venire da noi
Tra gli immigrati con permesso di soggiorno è molto basso il numero di disoccupati l'otto per cento quasi il sessanta per cento ha ottenuto il permesso l'anno scorso per il lavoro il trenta per cento l'ho avuta per il cosiddetto ricongiungimento familiare
L'incidenza della componente straniera nella popolazione scolastica è pari all'uno virgola due per cento nella materna all'uno virgola quattro nell'elementare all'uno virgola uno nella media allo zero virgola quattro nella superiore
Nel due mila e uno rispetto all'anno precedente sono diminuiti i respingimenti alle frontiere quarantuno mila casi contro quarantadue mille duecento dell'anno prima mentre sono passate da venti può con Mila trentaquattro mila le espulsioni eseguite gli immigrati sbarcati in Puglia Calabria e Sicilia sono stati cinquanta mila tre anni fa quasi ventisette mila poco più della metà nel due mila e sono scesi ancora nel due mila e uno poco più di venti minuti
Complessivamente l'anno scorso la capacità di contrasto degli irregolari ha riguardato centotrentaquattro mila cittadini stranieri senza titolo di soggiorno ed è stata efficace nel cinquantasei per cento dei casi nel due mila irregolari accertati furono centotrentuno mila e l'efficacia del cinquantuno per cento nel novantanove l'efficacia salì al sessantacinque per cento seppure sul centododici mila stranieri
Questo porta a concludere secondo Caritas italiana
Che a prescindere dei partiti di governo le forze dell'ordine hanno dimostrato continuità nella vigilanza delle frontiere una questione difficile per ogni schieramento politico anche perché la collaborazione europea internazionale non ha raggiunto livelli accettabili di efficienza occorre tenere conto inoltre che spesso gli immigrati clandestini sono oggetto di vero e proprio appiattiti ossia di nuove forme di tratte di riduzione in schiavitù alle quali si collegano fenomeni come la prostituzione lo spaccio di droga largo lamento nelle organizzazioni criminali
Tuttavia in un'Europa che conta ormai venti milioni di migranti non basta combattere le mafie o praticare una giusta politica di contenimento e di regolazione dei flussi
Occorre pensare e realizzare una politica di inserimento
Che non sia solo legato al lavoro ma tutta la persona dell'immigrato comprensiva di sui bisogni relazionali civili culturali familiari
Di studio religiosa gli italiani storicamente popolo di migranti esse devono oggi misurare con l'immigrazione nel loro Paese durante gli anni lotta alla
Globalizzare le politiche dell'immigrazione è tanto più rilevante in un mondo che ha globalizzato l'economia la politica l'ambiente purtroppo persino la guerra e il terrorismo dopo l'undici settembre infatti il concetto stesso di sicurezza nazionale si è profondamente trasformata
Oggi la sicurezza di un popolo e di una nazione dipende dall'altro della nuova unità di sopravvivenza non è più la nazione ma il pianeta commenta per rendere sostenibile la globalizzazione e urgente allora doveva usare anche la solidarietà le migrazioni sono anche la manifestazione di una grande inquietudine nascono da necessità economiche ma anche dall'esigenza di acquisire conoscenze
Ecco allora uno degli interrogativi di fondo
Come evitare che il mercato globale produca esclusione sociale che lasci per strada milioni di persone che da sole non ce la fanno
Siamo dentro ad uno scenario complesso fatto di bisogni numerosi e diversi vecchi e nuovi mentre ci misuriamo con bilanci statali limitate risorse sempre inevitabilmente è stato aspro quello che sembra accerto e qui più che cercare la risposta dallo Stato né signor Nale il nuovo welfare dovrà stimolare processi capace di far crescere le comunità locali le reti di cittadinanza solidale l'associazionismo democratico le nuove forme di tutela e di promozione i nuovi protagonisti sono le regioni municipi le imprese sociali il volontariato le fondazioni in movimento le nuove frontiere dei diritti nel tempo della globalizzazione si chiamano democrazia associativa economia civile e sociale finanza implica in un approccio dire lite tra pubblico privato e privato sociale il terzo settore risponde a moltissimi bisogni sociali di assistenza sanitaria dei servizi per la cura della persona ma degli anziani e dei bambini di formazione di inserimento lavorativo di integrazione dei lavoratori immigrati di educazione alla cultura multietnica di dialogo interreligioso
Di cooperazione allo sviluppo è una grande via di partecipazione democratica per la definizione del nuovo welfare community anche nella prospettiva intergenerazionale significa far convergere verso gli IMI di bene comune i diversi e rispettivi diritti delle generazioni apre un futuro di benessere sociale non soltanto nazionale fatto di giustizia e di pace di paternità di solidarietà
Morto
Allora prima proprio prima di cominciare doveroso che i relatori della mattinata vengano sul ritorno sul palco
Sono così posso Fornero
Sopra Serini
Cosa campi
Non abbiamo tanto tempo quindi
Sarò molto sintetico nella sia nell'apertura
E dovrà fare tutto appoggiando il gendarme per i relatori della mattina
Ma credo che sia la riflessione come sempre molto fresca molto vivace molto
Molto coinvolgente di Don Giovanni che questo video c'abbiano introdotto nel pieno dei lavori di oggi
Poche parole per per dire diciamo così che cosa penso almeno così mi è stato quando ho discusso con con gli organizzatori con Gigi Colantonio con Tarcisio con Camillo Natalino questa mattina
Un po'l'obiettivo è questo
Ieri abbiamo ascoltato abbiamo come dire percorso quelli che sono alcuni elementi strutturali che poi peraltro stati riproposti anche stamattina
In termini demografici in termini socio economici in termini politici l'Europa
Anche in termini pastorali morali e civile rispetto a questi scenari oggi entriamo nel merito di alcune questioni
Per diciamo così trovare metterà poco meglio quelle che possono essere delle prospettive delle linee degli sviluppi concreti
Non da domani ma da ieri ecco siamo coinvolti siamo chiamati a determinare a definire
Mi permetto di di dire due parole su su questo gioco della mattinata questa dinamica tra il patrimonializzare il cammino fatto e il focalizzare gli investimenti
Politici culturali sociali associativi che abbiamo davanti
Ora io credo che
Permettetemi di dare questa lettura questa interpretazione e la offro anche i relatori della mattina
Stare dentro il welfare che verrà è stata probabilmente olio così la leggo sulla domanda costante che hanno vissuto le ACLI che son poste le ACLI fin dalla loro nascita
E a chi sono nate
All'inizio della dello Stato repubblicano sostanzialmente e con questo anno dentro questo hanno condiviso partecipato contribuito a pensarlo come uno Stato coerente con quelli che sono i dettati della Costituzione
La sensibilità l'attenzione a quello che noi oggi ok chi anche ieri chiamavamo welfare
è stata la costante in termini di pratiche sociali intermediazione politica in termini di processi culturali
E da qui sono via via cresciuti sono nati i servizi i processi politici veri e propri le attività che tutti voi conoscete credo anche molto meglio di me
Da una quindicina d'anni le ACLI hanno accettato
Quella che è la sfida che tutti quelli che si occupano di welfare
Sanno quale conoscono come la sfida determinante cioè il passaggio
Da quello che era il welfare del lavoro ieri si è parlato del fordismo come una civiltà a quello che chiamiamo welfare e soprattutto una cittadinanza sociale
In questi quindici anni a partire da questa cambiamento dalla cittadinanza pensata sul lavoro che trovava nel modelli di welfare
La traduzione operativa siamo passati siamo entrati abbiamo discusso abbiamo ricercato abbiamo costruito ipotesi percorsi pratiche di cittadinanza sociale
Allora
Negli ultimi anni sono stati alcuni appuntamenti su cui si è focalizzato questo cammino
Il tema del welfare municipale comunitario
Un'idea di posso se riassumerla così di una sussidiarietà integrata dove sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale
Fanno sintesi rispetto a quella che la ricerca la necessità di dare risposte qualificate personalizzate ai cittadini che vivono i nostri territori nostre comunità locali
Il tema della lotta della rete cioè l'uguaglianza e lei rispetto delle differenze personali
Il tema della famiglia
Grande tema che ha attraversato tutta la storia delle ACLI e che proprio due anni fa se non ricordo male a Torino ha trovato un'ulteriore tappa un ulteriore sintesi
Il tema dell'Europa a Bruxelles ma dell'Europa come costante come dire preoccupazione attenzione
Punto di riferimento rispetto al cammino fatto
Infine il Progetto lavoro che accompagnato l'attività dello scorso anno
Da ultimo il tema della dei giovani e delle dei rapporti tra generazioni
Tutto questo poi lo dico ai nostri relatori perché credo che loro ci potranno dare una mano in questa direzione tutto questo poi dovrà confluire dovrà arricchire quello che è il Progetto sviluppo sociale cioè che è uno dei percorsi uno degli studi diciamo dei pilastri del programma delle ACLI da oggi a tutto il prossimo anno
Credo anche che data l'attualità di questo tema rispetto alla vita politica del nostro Paese alla quotidianità alla cronaca di questi giorni credo che i nostri attori si danno anche spunti rispetto a a come sarà la Finanziaria o come potrebbe essere la finanziaria ha come possiamo interpretare affrontare l'ultimo decreto sull'immigrazione piuttosto che alle altre cose che abbiamo dato
Quindi noi vogliamo in un qualche modo fare patrimonio
Patrimonializzare il cammino fatto ma anche chiediamo a voi di aiutarci ed evitare un po'tutti a mettere a fuoco alcuni almeno ipotesi percorribili di azione ulteriore perché il la centralità del mestiere delle ACLI questo ai gergo che si usa è quella della pratica sociale
Io voglio
Presentare brevemente rivelatori
Mi è stato fatto una scheda molto dettagliata io non la leggerò tutta perché mi pare che l'elemento comune ai nostri quattro relatori che abbiamo al tavolo e e poi a un'altra persona che qua con noi oggi che il professor Mario Deaglio di Torino evento comune quello e che poi inviteremo a ad intervenire elemento comune
Che sono sì persone che fanno ricerca passano persone anche che né attraverso la ricerca o grazie alla ricerca mettono insieme e comunicazione
Un po'tutti hanno a che fare con i giornali ti professionalmente chi perché fa articoli commenti analisi che escono sui quotidiani più importanti del nostro Paese
E contemporaneamente anche una ricerca che vuole essere spendibile perché si traduce in proposte
Indicazioni operative di merito
Sempre molto pertinenti molto puntuali
Relatori nostri relatori della mattina l'avete visto al programma sono leggo in ordine così come se nel programma il professor Campiglio
Conosciuto per questa
Cattolica di Milano ma conosciuto proprio perché sul tema della famiglia
A come dire dato quella quel contributo specifico che pochi mi pare nostro paese hanno dato in questi anni sulla quel su tutto ciò che riguarda la dimensione fiscale
La la parte come dire la componente fiscale delle politiche che hanno che fare con le famiglie
Questo la Bronzini dello stato di Genova
Un un esperto di problemi dell'immigrazione un ricercatore una persona che ha contribuito che contribuisce a come dire arcaica meno di tante realtà che sono impegnate su questo
La professoressa Fornero da questa di Torino
Che noi conosciamo perché leggiamo soprattutto sul Sole ventiquattro Ore
Con quanta attenzione segue le problematiche previdenziali e non solo ed è in questo senso una una come dire sarà un contributo molto puntuale anche proprio per l'attualità
Lo ripeto di questi giorni
Io non so se chiamarlo professore dottore comunque il dottor Passerini che professore
Io questo non ce l'ho scritto qualche cosa
Allora il professor Passerini che oltre che essere insegnante
Noi possiamo abbiamo potuto apprezzare il suo lavoro perché l'inserto del Corriere lavoro la pensato ideato lo conduce e su queste tematiche del lavoro certamente una delle persone più attente più sensibili che oggi possiamo
Io ripeto poi chiederò professor Deaglio e anche questo conosciamo molto bene delle deve stare Torino di portare un ulteriore contributo ieri sera a tavola abbiamo potuto discutere di alcune fasi molto critiche rispetto alla dall'attuale situazione e quindi si potrà come dire ridare alcuni scenari di ordine più generale detto questo mi scuso se ho rubato due minuti rispetto quelli in più si va da quelli che m'ero
Proposto abbiamo due ore e un quarto di lavoro quindi scusatemi se sarà davvero feroce ma
Niente è quello che devo fare
E quindi da subito penso che ognuno dei relatori passa rientrare nei venti venticinque minuti al massimo per dare per portare la sua riflessione
E vorrei che rimanesse anche qualche minuto per il dibattito vediamo se ci riusciamo e quindi lascio subito la parola al professor Luigi Campiglio che a a cui è stata affidata la relazione un welfare a misura di famiglia
Beh credo che non sia un tema
Semplice tema piccolo ma un tema molto grosso però sappiamo che anche per quante le altre cose che abbiamo potuto leggere ascoltare il suo contributo sarà puntuale e sicuramente nei tempi che ci siamo dati
Posso campi
Vi ringrazio
Tutti sarò sintetico
E vi dico subito
Due cose introduttive
Al mio intervento i la prima è un sollecitazione la sollecitazione a leggere
Questo da Bella ricerca di cui ho ho avuto il piacere di avere una copia proprio proprio poco fa e cioè le impresa della famiglia italiana è un'indagine promossa dal patronato ACLI
Che qualche mese fa ho avuto il piacere di leggere in anteprima è veramente un lavoro di straordinario interesse
Non solo conoscitivo ma anche di guida per le politiche
Molte delle cose che potrei dire o avrei potuto dire voi le ritrovate
Facilmente qui dentro su veramente un
Libero che a mio parere diventerà un master di lettura perché si occupa di questi argomenti
Per quanto riguarda me
Oggi e soprattutto chi ha avuto modo di ascoltare in passato alcune mie riflessioni su questo argomento vi anticipo che come mia abitudine
Cerco di proporre delle idee nuove aggiuntive rispetto a quelle che sono state riflessioni del passato
Così faccio anche oggi
Sia dal punto di vista della riflessione teorica Breve dato il tempo sul rapporti tra quel se
E famiglia
Sia dal punto di vista di un'analisi puntuale non tecnica ma che vorrei fosse compresa fino in fondo della legge Tremonti delle sue implicazioni per
Il sistema fiscale in generale e quello della famiglia in particolare
E infine una proposta
O meglio un paio di proposte
Le carte
All'attuale fase di riforme che ritengo siano
Possibili praticabile
In questa ottica del Welfare che verrà
Ecco che dire di nuovo dal punto di vista di riflessione sistematica sulla famiglia
E i suoi rapporti del Welfare bene in primo luogo
Nei rapporti con il welfare e l'istituzione del welfare va detto che
Ci sono due obiettivi fondamentali che ogni sistema di guerra e cioè Obiettivi di equità e obiettivi di efficienza
Ecco richiamo questo perché già dal punto di vista dell'equità in particolare dalle qui della cosiddetta equità orizzontale già abbiamo un problema serio perché come sapete bene
La fiscalità sulla famiglia vignola in modo sostanziale principio Dio qui di equità orizzontale cioè né tutto ciò che attiene al fatto di trattare in modo diverso
Situazioni fiscale diverso
La famiglia la famiglia come peraltro ha detto bene in questo libero a cui vi ha richiamato la famiglia in Italia est Tata nel corso di questi decenni sollecitata da profonde trasformazioni una mi limito a citarne una in modo molto sintetico ma importante è la diminuzione della dimensione media
La famiglia a funzioni assicurative e riassicurativa straordinariamente importanti va un po'come avviene per le assicurazioni
La cui capacità di assicurare dipende dalla platea
Gli assicurati e dal numero di assicurati appunto anche la capacità della famiglia di scorgere questo ruolo di assicurazione dipende dalla platea in questo caso dal numero medio di componenti della famiglia che nel mille novecentocinquanta era di quattro in Italia
Oggi di due virgola sei cioè in buona sostanza è diminuita di un terzo
Questo ha un'influenza diretta sulle capacità di assicurazione della famiglia primo secondo comporta delle diseconomie di scala molti sono abituati a ragionare in termini di
Economie di scala cioè laddove si mangia entra e si può mangiare anche in quattro a questo un po'l'idea sottostante
Ma nessuno ha mai ragionato su che cosa significa la riduzione della dimensione media della famiglia dal punto di vista del di una gestione efficiente delle risorse
Esistono diseconomie di cui non si è mai tenuto conto non solo da tempo vado sostenendo lo accenno solo che probabilmente l'unità di riferimento
Di studio ma anche fiscale non non è nemmeno più la famiglia ma è ciò che Chiavola catena generazionale termine che forse può intimidire un po'ma che sostanzialmente è quello quella del disegno che sta dietro le mie spalle cioè due genitori e due figli e due norme
In realtà questo egual perché verrà per l'appunto che attualmente la situazione è un po'diverso due genitori un figlio tre norme in questa è un po'sono un po'gli equilibri
Lei implicazioni le implicazioni dal punto di vista fiscale e distributivo di questa catena generazionale sono importanti
Non vanno dimenticate quando si parla di grandi temi che qui non tocco cioè le pensioni per esempio perché dentro la catena generazionale si realizzano trasferimenti di risorse importanti
Il sistema fiscale francese come dirò alla fine del mio intervento tiene conto in modo implicito proprio di considerazione di questo genere
E qui vengo al secondo tema per il quale sono stato preceduto nella riflessione nella nella meditazione all'inizio di mattinata e cioè i rapporti fra democrazia welfare e famiglia
Dico brevemente quale il il punto il punto è questo noi siamo abituati giustamente a ragionare in termini di democrazia una testa un voto
Siamo stati talmente abituati che non cito prendeva nemmeno più perché questo è democrazia e cinquanta più uno per cento è democrazia
E solo qualche addetto ai lavori che ha letto con tocco PIL Democrazia in America e quant'altro si pone concretamente i problemi che già Tocqueville si poneva per gli Stati Uniti nel mille ottocento
Di quali possono essere le conseguenze di una tirannia della maggioranza
Cioè la maggioranza
è legittimata ma
Da
Esistono limiti anche alla ai poteri di decisione della maggioranza al limite più ovvio la Costituzione
Le società moderne probabilmente hanno bisogno di una rete di orientamenti di segnali aggiuntivi alle regole costituzionale
Ma il punto che voglio sottolineare un altro
Dei rapporti necessari che esistono fra democrazia e Welfare tenete conto che il welfare assorbe tra il ventisette e trenta per cento del prodotto interno lordo dei Paesi europei
è legittimo trasferire il principio una testa un voto anche nell'ambito del voto del Welfare cioè in altre parole è legittimo contare le contare gli individui così come si contano i voti
A mio parere no a mio parere no
Ma lo dico sul non solo sul piano etico ma proprio su dal punto di vista intellettuale perché perché in un certo senso la democrazia
Rispetti altri ed è giusto che così avvenga rispetta il principio una testa un voto
Sulla base di un principio di ragione insufficiente non abbiamo ragioni per ritenere diversi gli uomini
Ma abbiamo ragione di ritenere diversi gli uomini nell'ambito del welfare una persona che è portatore di un handicap è diversa
Ecco allora perché nell'ambito del welfare
I voti
Si pesa no a mio parere e non si contano questo è un tema a mio parere molto importante delicato non
Insisto
Avete una relazione e spero sia stata distribuita
E dato che il tempo passa in fretta
Dado subito a discutere della riforma Tremonti
E
Di alcune proposte
Ad esse collegate
La riforma Tremonti
In in essenza che cos'è un un ambizioso l'ambizioso progetto di
Ray diciamo ridisegno della struttura del sistema fiscale italiano
Che ha in linea di principio alcuni meriti uno in particolare lo dico fra un secondo ma pone problemi importanti specialmente nella fase di transizione che non è di necessità Breve
La riforma Tremonti e resine prevista attualmente nell'arco di cinque anni e il DPF
In discussione prevede una prima tranche
Nel prossimo anno che poi nel Patto per l'Italia per quanto riguarda in particolare la famiglia è stata quantificata in linea cinque miliardi e mezzo di euro per i redditi fino a venticinque mila
Qual è l'idea della riforma Tremonti ma l'idea è sostanzialmente che il sistema fiscale vada semplificato e questa è un'idea importante secondo me perché semplicità e controllabilità da parte delle contribuente delle famiglie significa è un fatto di democrazia
Quindi il passaggio le due aliquote
è un passo in avanti può diventare un passo indietro se le aliquote sono scelte male ma l'idea in sé è un passo in avanti
Perché è l'idea di sempre di rendere semplice di rendere vicino al contribuente al cittadino
Un fisco sempre più
Non dico altro oppressivo sempre più incomprensibile
Ecco
Detto questo non posso fare a meno di ricollegarmi subito la questione della famiglia sottolineando che esiste un istituto importante
Del nostro se sistema fiscale cioè quello dell'assegno al nucleo familiare
Gli assegni familiari per intendersi
La cui logica fa veramente a pugni con l'ispirazione che io ritengo giusta della semplicità fiscale
La struttura degli assegni familiari sfida sfida qualunque mente qualunque logica è un comma uno complicatissimo e bizzarro di tabelle con valori che non si sa bene da dove siano venuti fuori
E che tutto fanno meno che rendere semplice vicino ai cittadini in questo caso alle famiglie quale quale sia il significato e la ratio
Degli assegni al nucleo familiare gli assegni al nucleo familiare così come la legge Tremonti
Dovrebbero essere semplificati
Dovrebbero essere in primo luogo al innalzate secondo il ut in secondo luogo semplificati a livello di due tre alli importi e non di più
Dicevo la riforma Tremonti la riforma Tremonti ha queste caratteristiche e
Ricordo che
A come implicazione di base una forte molto forte redistribuzione di reddito dei redditi più bassi ai redditi più alti
Tre volte il suo gruppo e dei evidentemente consapevole di questo la previsto via ecco diciamo questo problema
Ha cercato di assorbirlo attraverso una clausola la cosiddetta clausola di salvaguardia in base alla quale nessuno
Debba perdere Ibra come conseguenza dell'applicazione della legge di riforma questa clausola di salvaguardia
Come cercherò di dire tra un attimo
è tuttavia molto problematica
E vi spiegherò perché fra un secondo lo spiego anzi subito se voi guardate
Le simulazioni che sono state condotte dall'ISAE proprio un paio di mesi fa
Sulla riforma a a regime e la prima tranche Della le del riforma Tremonti appunto voi vedete che la percentuale di famiglie le il cui reddito migliora nel tempo
è piccolo ai livelli più bassi di reddito e diventa la quasi totalità ai livelli più alti di reddito
In particolare il primo quindi utile passatemi il termine tecnici col cioè il venti per cento delle famiglie che guadagna di meno
Per quelle famiglie che dovrebbero essere fra l'altro oggetto della prima tranche del Btp del DPF per quelle famiglie
Il quaranta per sette quarantasette per cento guadagna a un guadagno dalla riforma e cinquantadue per cento rimane invariato
Invariato sulla base di che ecco vi chiedo un attimo di attenzione sulla base di una simulazione
Nella quale si dice tutte le famiglie che hanno del mille novecentonovantotto o due mila questore edito ecco quello vero reddito deve rimanere tale
Ma è proprio i livelli di reddito più basso che le oscillazioni di reddito annuale sono più ampie
Una volta lavoro c'è un'altra volta il lavoro non c'è una volta se su una Valtesse giù
E quindi quale reddito viene conservato dalla legge Tremonti e dalla clausola di salvaguardia il reddito delle stagioni fortunate o quella delle stagioni meno fortunate oggi purtroppo la legge Tremonti entra in vigore in un momento in cui l'economia ristagna e quindi c'è il rischio che vengano chiedendo che la clausola di salvaguardia
Applicate ai redditi più bassi si applichi non solo ai redditi più bassi mai momenti meno felici e sfavorevoli vuoi della congiuntura vuoi delle delle proprie vicende personali
Quindi la clausola di salvaguardia
Specialmente sui livelli di reddito più basso è problematiche e probabilmente non salvaguardia proprio nelle fasi
Di oscillazione
Dell'economia
Ma non basta c'è un problema molto importante che è uno dei diciamo l'elemento uno degli elementi di
Novità insomma che qui porto
Ed è rappresentato dal fatto che la prima tranche no
Purtroppo continua a favorire in misura sproporzionatamente più elevata i redditi più e le elevati
Io credo che il governo limiterà i benefici al di sopra di di una certa soglia di venticinque mila euro
Ma questo riverserà sui redditi più bassi dieci mila euro in particolare l'onere dell'aggiustamento
Perché dovete sapere che
Nel nostro Paese esiste una quantità di detrazioni incapienti si dice in termine tecnico cioè detrazioni non rimborsabili
Che hanno raggiunto livelli veramente rilevanti
E che per così dire non vengono beneficiate proprio delle famiglie che che ne avrebbero maggior bisogno cioè quelli a livello di reddito minimo esente
In due parole qual è il problema il problema è che se voi siete a livelli di reddito basso
Il reddito diciamo la detrazione che di cui potreste aver diritto non viene applicata perché viene assorbita dal Bini presente
Questo è uno solo dei motivi che può generare il fenomeno dell'incapienza secondo motivo è per esempio il lavoro nero nel Mezzogiorno
E quanto pesa e che riguarda l'incapienza ebbe dei capiente riguarda qualcosa secondo lei die Stimme qualcosa come tre milioni di euro cioè
Fra i sei mila e sette mila miliardi di lire è una manovra è una manovra in buona sostanza è una manovra che e sostanzialmente perse ed è persa proprio livelli di reddito più basso non solo e tersa i livelli di reddito più basso ma è persa in particolare
Da parte delle famiglie con figlie
Trovate nella relazione i dati c'è solo una piccola correzione legata alla va della a pagina sette il la media e quattrocento euro e non sette otto quattro settecentottantaquattro sono le settecentottantaquattro mila lire vecchie lire
Quello che emerge chiarissimo è che al crescere della dimensione familiare la percentuale di incapienza cresce in modo come dire lime almeno lineare
Ed è qualcosa del tipo
Per una famiglia con due figli il venticinque per cento delle famiglie con due figli è incapiente cioè
Non ha
Come dire modo di utilizzare le detrazione e quanto è la percentuale di incapiente rispetto al alle detrazioni potenziale il quarantatré per cento è una cifra enorme è una cifra enorme
Dobbiamo secondo me dovremmo poter mettere al centro della discussione il fatto che parte almeno parte delle capienza attuale possedere diventare un credito d'imposta che ritorna direttamente alle famiglie
Che ne avevano diritto in particolare le famiglie più povere in particolare le famiglie dei disoccupati
Ultima cosa perché vedo che il tempo passa purtroppo
Che tuttavia rimane passatemi il termine come peccato originale sulla riforma Tremonti per quanto riguarda la fiscalità della famiglia il fatto che detrazione
Le detrazioni non riescono comunque a colmare un divario una differenza rispetto al peso europei che rimane ampia
In Germania in Francia per il per la famiglia sì spende molto si spende quasi il dieci per cento della spesa sociale mentre in Italia siamo fra l'uno e due per cento
Il dibattito politico in Francia tutto toccato toccherà probabilmente le trentacinque ore va nessuno si azzarderebbe a toccare il sistema fiscale sulla famiglia
In Germania il dibattito politico come giusto è stato particolarmente acceso ma ne sono se perderà e da toccare sistema fiscale per la famiglia
La famiglia e in Francia e inni e in Germania non è né di destra e rischi né di sinistra tutti cercano di fare del proprio meglio per fare qualcosa di più non è quello che avviene in Italia io ho fatto
Nella relazione che ho trovato una non una simulazione complete come quella per l'incapienza ad almeno un confronto per alcune tipologie
Che sono proprio le tipologie che dovrebbero essere coinvolte dalla riforma dalla prima tranche della riforma Tremonti ecco se noi applicassimo al caso italiano il sistema fiscale tedesco tedesco sui dati francese
In particolare quoziente familiare avremmo un guadagno per le famiglie con un reddito più basso sull'ordine dei tre mila euro all'anno cioè sei milioni
Parliamo di questo questi ordini di grandezza e ora dato che
Questi argomenti sono sempre appaiono lontani nonostante il fatto che la casa europea e unico oramai da da qualche anno
Nella relazione io ho allegato anche la dichiarazione dei redditi francese in maniera tale che a qualcuno possa temere
La tentazione di spogliarla guardarla vedere quanto è semplice e quanto accolga proprio l'idea di un welfare che verrà a misura di famiglia perché e qui chiudo
Per esempio
Sono ammesse in detrazione salario per l'impiego in detrazione d'imposta nottate
Nella dichiarazione fiscale che avete è ammesso sono ammesse il salario per l'impiego di un lavoratore domicilio
Le spese sostenute per gli asili nido e delle scuole materne le spese sostenute per il pagamento di delle case di cure per genitori anziani
Le spese sostenute per costituire una polizza di assicurazione a favore di un portatore di handicap tipicamente un figlio non solo l'idea teorica di catena generazionale di cui vi ho parlato all'inizio Lila trovate perché il foie ieri cioè il focolare diciamo fiscale
Dei figli che vanno a farsi una vita loro ma non hanno ancora un reddito a condizione ha da molto ampie è ancora riconducibile alla famiglia di origine con l'applicazione del quoziente familiare e quindi con i benefici fiscali che ne derivano quindi fintanto che il giorno dei giovani famiglie non hanno messo lei piove e possono cominciare a volare ancora esiste la possibilità di avere una struttura fiscale che le aiuti a crescere e auspicare il ruolo ecco devo dire
Con dispiacere da un lato che di queste di queste
Toh di queste sensibilità purtroppo ancora io non trovo traccia
Se non della detrazione dell'aumento delle detrazioni strumenti incomprensibile secondo me
Nel nostro sistema fiscale italiano
Penso però che questo sì è possibile farlo sia possibile cioè aumentare per esempio gli assegni familiari
Sia possibile
Introdurre un principio di credito d'imposta utilizzando
Questa somma enorme di incapienza che si è creata nel nostro sistema se possibile infine applicare il sistema francese di quel sette familiare che è semplicissimo nel senso che si divide reddito familiare per il numero di componenti per il numero delle parti e ciò consente di individuare l'aliquota da applicare sul reddito familiare fine
è molto semplice è chiaro che a questo punto voi avete il sì effetti redistributivi BA non avete più gli effetti redistributivi un po'perverse che abbiamo oggi da dal darsi redditi verso gli alti redditi ma nell'ambito delle famiglie
Vi ringrazio
Due volte grazie il rispetto dei tempi lucidità è la chiarezza del dell'analisi della proposta
Non so se sarà tempo professore per stamattina poi per dibattere ulteriormente le sue proposte soprattutto con le finali
Ma
Mi pare che l'ultimo spunto l'ultimo riferimento su sul sistema francese apra anche un collegamento interessante sull'iter della crescita del mercato sociale
L'altro Paese perché è chiaro che poi le cose si collega no non solo dal punto di vista come dire dei fruitori e quindi delle famiglie ma anche dal punto di vista di poli degli erogatori di questi servizi di cui le famiglie hanno bisogno
Molte grazie ancora adesso la parola diamo alla professor Maurizio Ambrosini sappiamo che si è occupato e si occupa in modo molto puntuale delle tematiche dell'immigrazione
Siamo dentro il dibattito della nuova legge ieri sera il Consiglio dei ministri
Ha deciso ha deliberato il decreto per il sommerso
Non le chiediamo di aiutarci a mettere a fuoco soprattutto questi passaggi
In questa come dire cronaca che in realtà forse la più solo cronaca perché e da un po'di anni che siamo costantemente presi dentro queste questioni a lei professore ci proverò e partiamo da un elemento che abbiamo visto nel video si diceva c'è un immigrato ogni trentotto cittadini italiani e questo non dovrebbe suscitare allarme sociale la sindrome dell'invasione
Purtroppo invece ciò non accade e la sindrome dell'invasione tra noi perché ecco allora rispondere a questa domanda significa per l'appunto fare un po'di storia della vicenda MiG migratoria Jin migratoria italiana
Era molto sinteticamente io direi così l'Italia è diventata un Paese di immigrazione senza aspettarselo senza averlo programmato senza averlo desiderato
Ma non comprendendo di avere al suo interno dinamiche attrattive
E forze potenti che invece spingeva nel nostro Paese a cambiare molto rapidamente il suo status da Paesi di emigrazione a Paese di immigrazione
Citando un testimone non sospetto Galli della Loggia nel suo libro sull'identità italiana io credo di convenire sul fatto che ha pesato molto nella nostra immagine collettiva nella nostra coscienza collettiva nella cultura dei nostri decisori politici l'idea dell'Italia povera l'Italia come Paese sovraccarico di disoccupati come paese di emigranti con la valigia in mano come Paese che non aveva risorse da condividere né posti di lavoro da offrire a chi veniva da lontano
E quindi noi abbiamo continuato a crogiolarsi in questa immagine un po'piagnone la ventosa mentre nel nostro Paese ormai arrivavano migliaia e decine di migliaia di immigrati che in un modo o nell'altro in nero con contratti regolari le prime sono state le colf entrare nel mercato regolare
Conquistavano un posto nel mercato del lavoro italiano
La storia migratori italiana la storia di una nostra cattiva coscienza
Di Paese d'immigrazione è legata a questo scarto tra le dinamiche effettive di crescita di cambiamento di trasformazione del nostro paese diventato come sappiamo uno dei grandi
Paesi sviluppati e la nostra capacità la nostra consapevolezza di questo cambiamento
Ma perché abbiamo bisogno degli immigrati e questo ormai sta diventando patrimonio comune anche se è una ammissione fatta a denti stretti e contraddetta da opinioni
Spesso contestualmente dicono sì noi abbiamo bisogno di immigrati c'è bisogno del lavoro degli immigrati ma gli immigrati irregolari andrebbero buttati fuori ma ci vorrebbero controlli più rigidi alle frontiere ma la delinquenza degli immigrati va contrastata
Ebbene le cose sono più complicate lo vediamo proprio nelle senatori di cui si discute Campedelli richiamava mi scuso per l'autocitazione che non è mai elegante ma spiego poi più diffusamente nel mio libro la fatica di integrarsi
I meccanismi sottesi
L'immigrazione irregolare in gran parte e l'immigrazione non ti uomini mussulmani provenienti da Paesi arabi dediti all'Us che attività
L'immigrazione irregolare in Italia per gran parte l'immigrazione delle colf e delle donne che curano gli anziani i bambini nelle nostre famiglie
E come e dico a Milano in modo un po'provocatorio se si volessero fare delle retate di immigrati cosiddetti clandestini il luogo dove cercarli in queste tiepide giornate autunnali quando esce il sole
Sono i giardinetti con un solo problema che si tratta per lo più di donne che hanno sotto braccio un anziano o spingono delle carrozzine
Questi sono gli irregolari gran parte degli irregolari come la corsa alle Poste per i kit di regolarizzazione a credo abbastanza eloquentemente dimostrato ma perché allora questi fabbisogni beh la domanda di lavoro immigrato deriva da diverse ragioni dirò subito che quella demografica non è così determinante come si pensa
In Italia noi abbiamo ancora estese sacche di disoccupazione al Sud lo diceva il video
Abbiamo ancora bassi tatto
Per me di disoccupati satura avrebbe il nostro fabbisogno di lavoro
Ma non è così facile
E la disoccupazione e l'occupazione non sono un sistema di vasi comunicanti per cui basta
Come dire spingere un po'i disoccupati e questi andranno ad occupare dei posti di lavoro vediamo come si è difficile
Per esempio oggi spostare dei lavoratori dal mezzogiorno alle regioni del Nord per andare ad occupare posti di operaio magari con contratto a tempo determinato in una fabbrica
Allora più determinante del dato meramente demografico e a mio avviso il dato dell'aumento dei livelli d'istruzione il settanta per cento circa dei giovani italiani oggi arriva a livello del diploma della secondaria superiore
Questi ragazzi
Loro le loro famiglie a torto o a ragione ma io dico ha ragione
Coltivano insieme all'istruzione aspirazioni di lavoro qualificato aspirazioni di lavoro migliore di quello dei loro padri delle famiglie da cui provengono
Coltivano un'idea di lavoro dignitoso pulito
Che mal si concilia con caratteristiche ancora molto presenti nel nostro sistema produttivo poi qui ce Deaglio che potrebbe sull'argomento fare lezione
Ma il sistema produttivo italiano fatto ancora di piccole fabbriche di industria tradizionale di sistemi produttivi frammentati dove c'è il lavoro a turni si lavora il sabato la domenica si fanno lavori anche fatti così
è agli antipodi delle aspirazioni questi giovani diplomati
Se ci spostiamo nel terziario
Ci accorgiamo che accanto a molti lavori per fortuna dignitosi impiegatizio qualificati il terziario significa anche industria turistica
Quindi
Lavori di fatica negli alberghi nei ristoranti significa imprese di pulizia significa facchinaggio piccoli trasporti significa tutta una galassia di lavori manuali del terziario i lavori faticosi anche nel sistema dei servizi
Ora ha detto in maniera un po'brutale
Le mie studentesse dà torto o ragione a fare a lavorare le imprese di pulizia non ci vanno non ci andranno più fanno e faranno fatica improprie faranno dieci anni di precariato ma il loro obiettivo giusto
Coltivato attraverso lo studio e sostenuto dalle famiglie e quello di andare a lavorare
Nel sistema dell'istruzione o nel sistema del lavoro qualificato nei servizi sociali
Ecco perché si apre un divario tra il lavoro che c'è e che viene richiesto del sistema produttivo il lavoro che viene offerto dei giovani italiani
Quanto ai giovani disoccupati del Sud
L'idea che debbano accettare dei lavori di operaio nel Nord
Cozza con il divario che esiste tra i salari che offrono le fabbriche
Costi
Della Casa
E comunque della vita nel nord Italia Rispetto la possibilità
Di vivere in famiglia al sud di mantenere i legami contatti sociali con il contesto di origine gli amici la fidanzata cose che contano nel
E magari di vivere comunque di lavorare comunque nell'economia sommersa
Nel lavoro stagionale legato al turismo beneficiare di spezzoni di assistenza pubblica di lavori socialmente utili prepararsi concorsi pubblici
E anche qui tenacemente aspettare impegnarsi e faticare per accedere a un posto di lavoro considerato dignitoso impiegatizio e vicino a casa
Come vedete lavoro sarebbe lungo
Ma ci sono elementi più che sufficienti per ritenere nazionali queste resistenze dei lavoratori italiani rispetto al lavoro richiesto e a capire come mai c'è questo fabbisogno di lavoro straniero
Aggiungerei un passo che ci collega la sanatoria delle colf e si lega alla relazione così puntuale
Di Luigi Campiglio
Il nostro sistema di welfare ha un'altra caratteristica che è stata ben messi in evidenza da uno studioso svedese che è stato a lungo in Italia e spinga Andersen
In mostra welfare
è basate essenzialmente sui trasferimenti agli individui c'è un welfare fatto di pensioni e non disservizi il nostro Stato sociale oltre a non essere particolarmente generoso preferisce versare delle pensioni e agli anziani piuttosto che dar loro dei servizi
La regolarizzazione va nella stessa direzione in un certo senso rappresenta un altro tassello di un incitamento a una risposta privatistica ai problemi di protezione sociale
Come dire lo Stato B da un po'di soldi pochi o tanti con tutte le diseguaglianze le sperequazioni e agli anziani italiani affinché risolvano i loro problemi di assistenza e di protezione sociale assumendo pagando del personale che accudisca a loro ai loro bisogni
In questa risposta privatistica i problemi di privatizzazione di protezione sociale si inserisce perfettamente il fenomeno colf
Ma a me non piace il termine badanti né perché prendersi cura e più che meramente badare e di nuovo anche questa scelta terminologica una scelta riduttiva rispetto al contributo che noi chiediamo queste donne straniere
In nostro
Sistema di protezione sociale dice noi vediamo un po'di soldi voi arrangiatevi a risolvere il vostro problema di assistenza e di cura
Aggiungiamo un altro elemento a proposito di famiglia
Che le donne italiane lavorano sempre più fuori casa
E soprattutto nelle grandi aree urbane lavorano a tempo pieno e hanno tempi di percorrenza lunghi e faticosi allora non c'è da stupirsi se il cinquanta per cento
Circa delle colf in regola registrate dall'INPS si concentrano in due province italiane Roma Milano
E in generale il fenomeno ha molta correlazione con le dimensioni urbane
E con questa trasformazione sociale che vede le donne italiane sempre più impegnate nel mercato del lavoro esterno ma nel contempo responsabilizzate a prendersi cura della famiglia degli anziani dei bambini
Il modo in cui le donne le famiglie italiane
Hanno risolto questa difficile quadratura del cerchio il ricorso al lavoro domestico salariato lo dice molto bene una studiosa inglese punto che analizzato questo fenomeno
In Italia pur dicendo in sostanza l'emancipazione delle donne italiane è stato ottenuta ricorrendo a donne straniere al lavoro delle donne straniere
E certamente uno degli elementi che dovrebbe un po'in cui è Tarcisio e il fatto che queste donne vengono cui occuparsi dei nostri figli
E lasciano i loro e trascurano i loro li lasciano al loro Paese affidati in qualche modo le cure dei nonni dei padri dei vizi
Oppure a volte ricorrono agli istituti
Quindi c'è una sorta di di prezzo di dazi o che l'emancipazione delle donne e la qualità della vita delle famiglie italiane impone alle donne di altre parti del mondo anche questa una
Una parte della globalizzazione
Allora
In questa dinamica potremmo dire che il lavoro straniero risponde in gran parte le caratteristiche che nella letteratura internazionale vengono chiamate lavoro delle tre di
Dove orti degne russe e di mente in cioè sporco pericoloso e pesante esigente tradotta in italiano potremmo dire il lavoro delle cinque P ne aggiungiamo anche qualcuna perché è un lavoro pericoloso per l'appunto è un lavoro precario è un lavoro pesante
è un lavoro poco pagato e penalizzato socialmente
Quelle sono le caratteristiche fondamentali di oggi del lavoro straniero ma sono anche caratteristiche che l'origine
Che danno un titolo per entrare nel nostro Paese per entrare nel sistema di guelfi
E appunto l'inchiesta IREP ci dice che faticosamente la metà degli italiani un po'più della metà comincia a ad accettare ad ammettere questo principio
Ci manca il tempo ma potremmo dire che poi si articola diversamente questo fabbisogno seconda delle economie locali delle aree territoriali nel mio libro distinguo quattro modelli quello dell'industria diffusa
Nord est centro Italia le province dei distretti industriali le Province delle piccole in prese dove si domanda soprattutto lavoro maschile operaio e tendenzialmente stabile c'è poi il modello dell'economie metropolitane quello Roma Mila nome anche le altre grandi città dove lavoro invece più legato al terziario ai servizi a basso valore aggiunto e più femminili basato
Più esposto dal precariato l'irregolarità
E poi ci sto ci sono i due modelli di attività stagionali quello del Mezzogiorno largamente basato sul lavoro nero in agricoltura nel turismo ed edilizia
Dove
Ben disposta la società
E mal retribuito il lavoro
In qualche misura si rovescia
Quella che è la sindrome tipica del Nord dove lavoro c'è ma la società è chiusa quella che potremmo definire la sindrome trevigiana al nord del lavoratore dovrebbe
Lavorare sull'otto dieci ore e poi scomparire la sera non avere bisogni sociali
Al sud il lavoro pagato male in nero ma la società più accogliente meno ostile
E l'ultimo modello per delle attività stagionali del centro nord di cui meno si parla ma il modello di Province che vanno da Trento a Rimini dove c'è un fabbisogno di lavoro immigrato concentrato in alcuni periodi dell'anno che diventa invece un problema
Su base annuale se rimane insediato e non trova altri sbocchi
E allora
In questo modello italiano potremmo dire che l'integrazione degli immigrati si è costruita largamente dal basso
In maniera spontanea e poco
Assistite presidiata dalle istituzioni pubbliche
Un ruolo determinante l'anno le reti di mutuo aiuto degli immigrati stessi le cosiddette reti etniche che sono quelle che poi ci spiegano perché noi troviamo delle concentrazioni peculiari per cui i filippini farmi domestici peruviani gli ecuadoriani assistono gli anziani
Invece non so i senegalesi a Brescia fanno gli operai a Milano venga vendono gli accendini che ci dovrebbe anche dire che non è poi magari la cultura di origine ma sono una serie di fattori tra cui
La solidarietà interna il fatto che il primo arriva il proprio lavoro e poi arriva il cugino arriva il cognato una dinamica abbastanza simile a quella che si è verificata con passate ondate migratorie italiani all'estero
E i meridionali nel nord Italia
Questa dinamica spontanei basata sulle reti ci spiega anche le profonde differenze tra le componenti migratoria
Per cui noi non troviamo raramente Filippini che dormono sulle panchine o fanno la coda alle mense dei poveri mentre altri gruppi meno dotati di solidarietà interna e meno forse fortunati o capaci di colonizzare delle nicchie del mercato del lavoro sono più esposti ai fenomeni della marginalità e anche della devianza
Per voi le reti possono funzionare per il bene nell'inserimento nel mercato del lavoro ma possono funzionare anche per il male e non abbiamo delle concentrazioni etniche tipiche anche nelle attività devianti
Ma le reti non sarebbero sufficienti a spiegare i primi passi
Dell'integrazione degli immigrati e non sarebbero neanche sufficienti a spiegare i passi avanti che per fortuna diverse componenti dell'immigrazione hanno compiuto qui io sottolineo sempre un po'parlando nel deserto devo dire almeno tra i miei colleghi io non mollo eminente di quelle che chiamò le istituzioni facilitata Ricci
Cioè il mondo della solidarietà
Il mondo del volontariato il mondo dell'associazionismo mondo che voi ben conoscete rappresentati cioè quell'insieme di
Iniziative di attività di accoglienza
Di associazioni gruppi formali o informali che in Italia hanno promosso quel minimo di accoglienza e di integrazione che ha consentito agli immigrati insediarsi di mettere le radici
Per parlare di esempi concreti
I filippini non avrebbero potuto entrare nel mercato del lavoro domestico e che arrivare anche a
Come dire avere tassi di occupazione che sono superiori a quelli degli italiani se non avessero potuto appoggiarsi alle istituzioni cattoliche
E anche altri gruppi
Se si scava sulle dinamiche di reperimento del lavoro
Si siano a Lizzano e loro storie di vita è molto probabile che si trovi in qualche passaggio critico l'aiuto di un medico che faceva il volontario l'aiuto di un gruppo l'aiuto di un centro di accoglienza di un'associazione
Che ha fatto non so da garante nei confronti del datore di lavoro che ha aiutato a trovare la casa che ha dato delle informazioni utili
Che ha aiutato a regolarizzare il soggiorno e il lavoro esercitato in nero e qui mi collego alle dinamiche di oggi al ruolo dei patronati al ruolo di
Dell'Acri colf di quelle associazioni che presidi che anche la vostra associazione a capillarmente distribuito sul territorio che sono un punto
Di snodo importantissimo dell'incontro tra strategiche degli immigrati e accoglienza della Società italiana
Certo però che questo snodo reti etniche istituzioni facilità attrici anche i suoi limiti parlavo prima delle cose
Una delle contraddizioni con cui dovremo confrontarci nel prossimo decennio e che per esempio noi le donne straniere quali che siano i loro titoli di studio le la loro professionalità pregressa le loro aspirazioni
Le loro aspettative non gli chiediamo di fare una cosa sola le colf
O di assistere al massimo gli anziani
C'è uno schiacciamento della loro identità della loro progettualità della loro soggettività nei confronti di quello che serve a nulla
E ciò che serve a noi ha determinato dal solo fatto di essere donne e quindi di essere per definizione considerate abili a svolgerlo determinati servizi
Io credo invece ecco aggiungerei che le reti etniche congiurano nel
Produrre questa persistenza e permanenza nell'ambito dei lavori poveri
Nella difficoltà a muoversi perché le reti funzionano molto bene
Dentro le nicchie del mercato del lavoro che sono già state colonizzate mentre sono di poco aiuto per la collaboratrice domestica peruviana poniamo che avendo un diploma vorrebbe fare l'impiegato
Le sue amiche parenti le possono provare abbastanza facilmente altri lavori da colf ma sono molto in difficoltà nella aiutarla muoversi nel mercato del lavoro
E qui invece so altri interventi la formazione professionale io penso a lei netto e le attività di orientamento e consulenza
Obiettivo lavoro
Possono essere un tassello di grande rilievo nel produrre un passaggio dei lavori che oggi gli immigrati fanno lavori che riconfermano in una posizione d'inferiorità sociale
Verso i lavori che invece potrebbero fare se noi avessimo maggiore attenzione alle loro potenzialità e aspirazioni
Concludo e allora anch'io per stare dentro i tempi
Eloquenza degli immigrati
Sta da dentro una contraddizione
Gli immigrati nei bilanci della sicurezza sociale per lunghi anni sono soggetti attivi cioè soggetti che pagano più di quanto ricevono
Perché si sono formati nel Paese d'origine sono nella piena età attiva molti di loro non hanno neanche qui la famiglia con gli oneri relativi pagano quindi tasse e contributi sociali e ricevono meno di quello che versano il problema però che i benefici fiscali del lavoro degli immigrati pochi hanno sottolineato per esempio come la sanatoria della cordiale colto si risolve in una mano santa per l'INPS
Si risolva in un Complesso
Di contributi che vengono versati oggi e che verranno versati se auspicabilmente come speriamo gli immigrati resteranno regolarmi e contribuenti
Però questi benefici sono benefici centralizzati
Mentre il problema è che i corsi dell'immigrazione che pure ci sono sono costi locali che ricadono sui Comuni sui quartieri sui caseggiati dove gli immigrati vanno a vivere
Anche in America questo è oggetto di conflitti giudiziari cause delle Conti e delle città nei confronti del governo federale che mantiene il controllo sulle politiche migratorie su questo punto
Voi fate entrare gli immigrati e e ne avete benefici fiscali Noè dobbiamo realizzare una serie di interventi sociali la magari infatti Zanola sicurezza eccetera forse parleremo di case per esempio di uffici per l'accoglienza di servizi come quelli che voi state predisponendo per la sanatoria
Come si può sanare questa contraddizione Paolo anch'io come professor Campiglio cercare di aguzzare lo sguardo verso possibili soluzioni beh si potrebbe sanare un pezzo di questa contraddizione
Contabilizzando a parte alcuni contributi che gli immigrati versano per esempio alla cassa assegni familiari
Per cui loro percepiscono molto meno di ciò che versano in quanto molti non hanno qui la famiglia oppure lo zero cinquanta che hanno versato fino al novantotto zero virgola cinquanta per cento sul loro salario versato all'INPS per improbabili e attività di rientro loro Paese che l'INPS non ha mai finanziato se non per alcune salme
In pochi casi peraltro beh questi soldi potrebbero essere invece devoluti alle comunità locali e utilizzati per fare interventi di accoglienza che in questo modo sarebbero visibilmente pagati dagli immigrati
E magari per fare interventi di risanamento dei quartieri che vadano a beneficio quartieri poveri sia degli italiani sia degli immigrati che ci abitano
In modo da rendere più visibile socialmente condivisa l'idea che gli immigrati sono una risorsa il cui lavoro va a beneficio di tutti
Un'ultima suggestione
Riguarda una contraddizione
Della welfare moderno
Welfare moderno welfare del Novecento è intrinsecamente legato al concetto di cittadinanza è un welfare che va a beneficio di chi ha la cittadinanza nazionale ma è per definizione esclusivo nei confronti di chi beneficia della cittadinanza nulla
Immigrati lavoratori entrando nei diversi paesi hanno un po'l'otto questo schema
Ma l'hanno rotto producendo uno scarto tra la dimensione sociale i diritti sociali e la dimensione politica
Cioè gli immigrati lavoratori accedono ai diritti sociali ma siccome non votano e non possono essere eletti la loro cittadinanza politica e debole e quindi la capacità di fruire degli stessi diritti sociali e sempre fragile e reversibile come ci dimostrano anche le vicende della riforma della legge sull'immigrazione
Pensate per esempio alla abolizione della figura dello sposo
Che secondo me il difetto più grave della legge Bossi-Fini perché è a tolto di mezzo quello che era un dispositivo flessibile a nessun costo per la società italiana
Che consentiva di far venire le persone in cerca di lavoro responsabilizzando i loro parenti che gli avevano sponsorizzata
Ma dicevo l'immigrato è un soggetto debole sotto il profilo della cittadinanza politica Michael Wolf zero
Usa questa immagine
Dice voi in Europa e avete reintrodotto alla categoria dei meticci quelli dell'antica Atene cioè lavoratori utili ma senza diritto
E poi non ci pensate ma in Europa
Avete la stessa situazione per cui sullo stesso territorio ci sono i cittadini a pieno titolo che fruttano e ci sono altri che risiedono o lavorano consumano ma non hanno la pienezza dei diritti
E questo dice vuol essere è la più comune forma di tirannia delle società contemporanee quella per cui alcuni decidono al posto degli altri legge sull'immigrazione l'abolizione della figura dello sposo
Rispetto a questa contraddizione che non è solo italiana
Ci sono però dei processi di cittadini Zazie ione che silenziosamente gli immigrati attuano quando gli immigrati si scrivono al sindacato
E per essere sindacato possono rivendicare meglio i loro diritti e difendersi un po'meglio sui luoghi di lavoro e fuori dei luoghi di lavoro diventano un po'più cittadini quando gli immigrati partecipano alla vita di associazioni
Diventa un po'più cittadini quando gli immigrati mandano i figli a scuole partecipano gli organismi scolastici diventano un po'più cittadini quando i loro figli crescono diventano cittadini a pieno titolo
Allora dobbiamo accompagnare questi processi perché siano più forti ed espliciti perché la città di iniziazione degli immigrati non avvenga involontariamente senza di noi e contro di noi alla fine
Ma sia un processo di accompagnamento che vedrà crescere insieme italiani immigrati
Che prepari una società più coesa una società in cui
Non so con loro siano meglio colti ma noi possiamo sperare di vivere in una società meno percorso da tensioni e contraddizioni
Avete già capito cosa intendo dire una grande associazione di promozione sociale ha un ruolo determinante in questi processi di cittadini trazione fare spazio agli immigrati e crescere con gli immigrati lavorare per un loro patronati formazione una anche dire lavorare con loro nelle dinamiche dell'associazione
Ho parlato finora utile per i francesi a un filosofo da studioso permettetemi di concludere anca Etienne
Da apprendista cristiano e lo farò citando un non cristiano Levine as che scrive così
Il rispetto dello straniero e la santificazione del Nome dell'eterno formano una strana uguaglianza
L'immagine di Dio rispettata nel diritto reso lo straniero più che nei singoli e questo il mio augurio per loro per gli immigrati per voi e per la società italiana
Grazie
Devo sottolineare che il tempo non è stato rispettato del tutto ma mi pare che gli stimoli e provocazioni siano tali che la vita se concludere questa questa riflessione così come è stato fatto mi pare che ci siano quest'ultimo spunto sulla sul processo di città limitazione che è una cosa che ci lega molto come sensibilità come come idea come orizzonte
Si lega
Mi pare a due cose
Una se si apre un meno una nuova fase delle istituzioni facilità attrici se ho colto dalla riflessione che ha fatto
Se dentro questo processo non si possa giocare davvero anche qui la chiave della fiscalità o o della contribuzione ecco una chiave per fare emergere in modo evidente
Quello che è il ruolo effettivo della presenza di questi cittadini che vengono da altri Paesi lasciamoli sono come lo spunto i tepori se rimarrà per un po'la prima e poi potremo riprendere
Lascio la parola alla professoressa Elsa Fornero che riconosciamo non non ripeto le cose che ho detto prima a cui abbiamo chiesto di aiutarci a riflettere nel collegamento tra flessibilità del lavoro e previdenza
Pochi mesi fa abbiamo lavorato sulla flessibilità soprattutto per il lavoro per i giovani oggi le chiediamo di darci una mano per
Completare oppure andare avanti su questa riflessione prego grazie io preferisco parlare in piedi
Devo anche dire che io avevo preparato una presentazione pensando che ha magari il
La visione potesse aiutare a perché credo che sentire parlare per tante ore sia abbastanza faticoso non è adesso possibile in ogni caso io lascerò i miei appunti a disposizione
A devo anche dire che mi fa molto piacere essere qui ringrazio in particolare per la riflessione spirituale di questa mattina
Riflettevo che sono credo tantissimi anni che non partecipo a un convegno che comincia con una riflessione spirituale e di quella portata a io devo parlare di un tema che viene considerato sempre abbastanza sgradevole
E cioè le pensioni
Diciamo che forse anche per evitare i tempi potrei cominciare col porre subito o meglio col fare finta che voi mi poniate una domanda
E cioè che mi chiediate farà il governo presente una riforma delle pensioni è un annuo fa riforma delle pensioni
E la mia risposta è credo di no
Credo che non la farà o al massimo farà un altro aggiustamento farà un altro un altro pezzo di riforma
E allora voi mi direte perché e la risposta è in parte nel governo ma non entro su questo in parte nel fatto che non c'è ancora nel Paese questo ve lo diranno domani
Di sindacalisti presenti molto meglio
Mo'con molta più forza non c'è nel Paese una disponibilità a fare una nuova riforma delle pensioni
Se chiedessi a voi vorreste una nuova riforma delle pensioni
Ho visto i risultati del vostro sondaggio so che siete tutti favorevoli al sistema misto ma probabilmente non sareste molto d'accordo su una nuova riforma delle pensioni
E quindi non c'è consenso sociale una riforma delle pensioni per la portata sociale che ha per il fatto che tocca tutte le generazioni presenti e future richiede il consenso sociale
Allora arrivo alla domanda che potete rivolgere a me che non sono né politica
Ma sono un tecnico delle pensioni sono una persona che studia le pensioni
è necessaria una riforma delle pensioni e gli economisti non hanno mai una risposta del tipo sì no hanno sempre una risposta del tipo dipende e allora io vi dico che è possibilissimo sopravvivere anche senza riforma delle pensioni ancora appena due anni
Però quelli che mi hanno preceduto ma anche ieri anche nella relazione di Paolo notte
Nella relazione di Massimo Livi Bacci c'era una domanda di Wealth seria di nuovo quel Fea di nuove forme
Le domande siamo capaci farle tutte le domande di risorse ci sono domande di risorse ma bisogna trovare le risorse per soddisfare queste domande
E allora io dico che se non si fa la riforma delle pensioni poi diremo eventualmente io posso dire da tecnico dove stanno i punti nevralgici se non si fa sarà difficile trovare molte risorse per le famiglie
Sarà difficile trovare molte risorse per gli immigrati
Sarà difficile trovare molte risorse per rendere stabile o più stabile e lavoro degli dei giovani per rendere stabile il lavoro delle donne e così via
Qui eccetto una Società può scegliere e noi possiamo scegliere di continuare a dire Noa la riforma delle pensioni
Aveva
Ma questo ha dei costi in economia nulla si può avvenire senza sostenere un costo è il compito degli economisti è quello di mostrare che lì i costi delle scelte anche gli obiettivi che possono essere aggiunti
Allora io interpreto questi miei venti minuti
Come una sorta di compito di questo genere io vi spiego le ragioni per le quali da tecnico io ritengo che vi sia ancora bisogno di una riforma delle pensioni
Se sarò riuscita a mettere almeno qualche dubbio in almeno una parte di voi credo che avrò svolto con successo il compito che gli è stato chiesto
Altrimenti ci proverò in un'altra occasione
Voi mi direte ovviamente ben ma di riforme delle pensioni noi non abbiamo bisogno perché l'abbiamo già fatta
Anzi ne abbiamo fatto una nel novantadue
La riforma Amato ne abbiamo fatta una nel novantacinque la riforma Dini anche se a Roma la gente qualcuno almeno si arrabbia quando si dice riforma Dini perché dicono che non è coliti calli correct perché in ambito l'origine della riforma non è di è un'altra parte
E poi c'è la riforma o la miniriforma Prodi abbiamo già fatto tre riforme perché ne abbiamo bisogno ancora l'anno scorso voi sapete il Governo ha istituito una commissione la cosiddetta Commissione Brambilla
Di cui gli ho fatto parte ma il signor rapporto che abbiamo terminato siamo riusciti a terminare a scrivere il rapporto che il rapporto sul sui conti previdenziali
Sì rapporto sia Brambilla sono stati messi da parte e quindi non c'è stato un grande successo di questo lavoro ma capita spesso così se si se i tecnici lavorano con i politici
Che cosa dicevamo in questo rapporto dicevamo che quello che è stato fatto e da valorizzare
L'Italia ha fatto dei passi importanti nella definire nel disegnare questa sua macchina pensionistica
Ma non ha completato l'opera e il fatto di non avere completato l'opera a dei Cox
Questo noi dicevamo in maniera abbastanza tecnica facevamo vedere gli andamenti della spesa facevamo vedere in particolare il fatto che quelle riforme produrranno i loro effetti nel due mila trenta due mila cinquanta cioè e appunto camping molto lunghi
Nel frattempo vero la demografia cambia con una forza d'urto che è sotto gli occhi di tutti che Livi Bacci si ha detto ieri che stava nel video di stamattina
I rapporti demografici sono tali per cui quella riforma che in sé non è male non basta
Perché il sistema vedete se posso usare una un espediente un po'didattico come funziona il sistema previdenziale pubblico nostro
Che oggi è di fatto l'unico che c'è perché i fondi pensione sì possiamo dire che sono un bicchiere mezzo pieno
Oppure un bicchiere mezzo vuoto scegliete voi ma non sono ancora sufficienti a pensare in termini di vera integrazione previdenziale
Come infatti il sistema previdenziale nostro e fatto voi lo sapete con la ripartizione
Quindi supponiamo che tutto quel gruppo lacche più numeroso siano i lavoratori è questo che il gruppo più piccolo siano i pensionati allora lo Stato cioè l'INPS Train dei contributi dei lavoratori chiusa per pagare le pensioni pensionati se la demografia funziona
Con un rapporto tra il numero di lavoratori e numero di pensionati a favore dei primi tanti lavoratori e pochi pensionati o poche pensioni allora funziona questo sistema
Ma il cambiamento demografico questa ondata di Mo grafica inverte
Questi rapporti e quindi crea pochi lavoratori e molti pensionati voi direte basta che si lavori di più certo rispondiamo noi che si lavori di più
Sia per genere e quindi anche le donne devono lavorare debbono ma non devono nel senso che vorrei però e molto spesso non possono fino qui non non dico niente ma a ho avuto alcune obiezioni alle cose che ha detto prima il mio collega in termini di allora studentesse che ambiscono non ambiscono solo a fare certe professioni tipicamente
A femminili e non è vero
Comunque questo è una piccola parentesi diciamo di tipo femminista allora se illa
Se
Se si deve lavorare di più si deve lavorare di più anche nell'entità anziani questo sistema oggi oggi ancora oggi è fatto in modo che definisce un anziano una persona che ha poco più di cinquant'anni
E lo manda fuori
Non manda fuori
Perché l'America fuori lo manda fuori perché difatti appigliare
Che sesta continua a lavorare nel suo nella suo occupazione irregolare
Ci tengo a corte noi economisti diciamo che nessuno è stupito nessuno è stupito per sempre con nessuno è stupido in ogni circostanza insomma ci si può essere stupidi qualche volta ma non si è sempre sporca
Bene allora le persone si accorgono senza conoscere ve lo dico io le formule previdenziali sono complesse
Ma le persone si accorgono magari perché glielo dite voi stessi dei vostri patronati male conviene andare in pensione domani si accorgono che se hanno raggiunto i requisiti di età anzianità continuano a logorare ci perdo no
E per perché è uno dei libri subire una tassa impropria continuare a lavorare rinunciare alla pensione e perdere una perdita che non piccole cospicua
Vi posso dire una cifra guardate misurata sempre le nostre cifre non prendete le perorò con atto non sono col bilancino
Ma noi abbiamo fatto dei conti
Prendiamo una persona che abbia cinquantasei anni
E abbia i trentacinque anni e cinquantasette oggi e a dei trentacinque anni di contribuzione calcoli calcoliamo il suo profilo di reddito lo stimiamo dai dati dell'INPS
E poi vediamo che cosa succede a questo signore che potrebbe andare in pensione se non ci va
Lui perde perde perché va bene se continua a lavorare incassa il reddito ma paga i contributi però rinuncia alla pensione per una no
Non è poco questo la sua pensione cresce appena un poco ma non da compensare quella perdita di un anno di tensioni
Se calcolate questa perdita della rapportate al reddito sapete quante la perdita dal cinquanta al settanta per cento come dire che uno che lavora avendo maturato il diritto alla pensione di anzianità
A urne appena dei tagli e portano via qualcosa dall'asciutta al suo conto pensionistico
Che è pari al cinquanta settanta per cento di quello che guadagna in un anno
Ora uno lo capisce quando a perdite di questo tipo non ci vuole un economista per spiegarglielo e cosa fa allora
Va via
E allora che cosa vuol magari va via per continuare in nero perché il lavoro sommerso è un lavoro ancora molto diffuso
Allora perché vi dico questo perché le nostre regole previdenziali sono state congegnate in modi che hanno poco a che fare con la solidarietà
Le pensioni più ricche a chi vanno ai più poveri no
Le pensioni più lì che vanno ai più ricchi
Se voi avete visto alle graduatoria degli enti
Se voi avete visto le graduatorie sono uscite il mese scorso sono i notai sono i giornalisti
Facciamo anche i professori anche se non so se c'erano ormai per nomi escluderci sempre sicuramente i dipendenti pubblici avevano molto per i molti privilegi
Perché questo perché il sistema si mascherata diffidente solidarietà
Per dare poi privilegi agli uni e agli altri ora io dico e questo credo che possiate condividerlo con me
Che è un sistema fatto di privilegi a favore di quelli che sono già privilegiati non è un buon sistema previdenziale
Queste
Questo sistema ancora umoristico privilegia
Ne cito uno io ho scritto un articolo sul Sole ventiquattro Ore del mese scorso è stato messo un po'defilato ma lo potete ritrovare i gli assessori regionali della Lombardia si sono menta ti di indennità ma questo problema loro però si sono anche disegnata una pensione che non rispetta le regole che sono valide per tutti gli altri italiani
Nel senso che loro hanno una pensione per esempio agganciata agli assessori in carica hanno una pensione che la è indipendente dai contributi versati e così via
Ora questo è stato approvato il mese scorso voi direte ma l'assessore della Lombardia sono pochi non contano no ma contano gli esempi contano le regole e le regole devono valere per tutti
Perché volevo viene
Che questo sistema previdenziali a un'altra profonda ingiustizia queste un po'più difficile da capire ma questo sistema previdenziali a una seconda grave ingiustizia sotto un altro profilo
I conti che ho detto prima i conti dell'Impero la previdenza pubblica per i prossimi trent'anni presentano una situazione squilibrati Sigma
Pochi entrate rispetto alle uscite
Basate sui due elementi della popolazione che ha diritto alla pensione e delle regole pensionistiche oggi in vigore quindi si calcola la spesa
Si fanno delle previsioni di entrata e si vede che c'è un forte divario tra le entrate dell'INPS e ne uscì questo divario
Badate bene calcolato anche qui in misura direi realistica e senza nessuna forma di terrorismo ammonta ogni hanno da qui al due mila trenta
A qualcosa come il quattro quattro e mezzo per cento del PIL del prodotto interno lordo Pirri suona qualcosa
Quattro quattro e mezzo per cento del PIL di disavanzo
Solo per le pensione noi possiamo avere questo disavanzo no lo sapete voi che non possiamo avere questo disavanzo perché sappiamo che abbiamo i vincoli del Patto di stabilità dobbiamo scendere
A molto al di sotto anche perché dobbiamo ridurre il debito
Cosa vuol dire questo che se lo Stato da sole per le pensioni a un'uscita di questo tipo
Vuol dire che sul resto deve fare cassa deve incassare deve fare avanzi di bilancio per poter compensare questa voce
Non solo e qui sta di ingiustizie che dicevo prima questi però queste promesse previdenziali che sono state fatte crea hanno una forma di debito implicito e un debito che c'è
Su chi gravano questo debito guardate che quando lo Stato firma promesse
Qualcuno le deve pagare anche se lo Stato noi speriamo che la distribuzione di questi carichi sia progressiva cioè colpisca di più i redditi più alti e di meno i redditi più bassi come diceva prima Campiglia
Ma qualcuno deve pagare
Ora se non sono quelli presenti invece nell'azione presenti sole generazioni future
Quindi l'ingiustizia che è contenuta in questo sistema previdenziale
è l'onere a carico delle generazioni future queste generazioni non ne hanno scelto non hanno sottoscritto non hanno partecipato a firmare questo disegno previdenziale questo patto
Ma dovranno pagarlo certo possono emigrare anche loro possono farla rivoluzione possono fare quello che vogliono ma se invece saranno cittadini che si comportano secondo le regole dovranno pagare
E qui questo lo dico ma non tocco questo tema qui si innesta questo discorso dell'onere sulle generazioni future col problema dell'immigrazione
Viene sempre spontanea la domanda ma gli immigrati possono aiutarci a ridurre questo onere pensionistico e previdenziale
Con gradualità e con giudizio la risposta essi ma la il problema e quindi l'equità tra le generazioni
Oggi il sistema non rispetta l'equità tra generazioni
La frase Meno ai padri più ai figli
Non l'ho inventata io l'ha inventata Miccoli a Rossi che faceva il Consigliere del governo del presidente D'Amato
E che adesso è deputato DS ed era la frase meno ai padri e più ai figli
E ho
Molto ancora presente nel nostro sistema previdenziale
Far finta che non esiste
Non è un bel mondo per vuol dire poi che noi ci troviamo con il lavoro per i giovani che ebbe il PIL pro
Il primo perlinato le collaborazioni coordinate e continuative il lavoro temporaneo il lavoro meno prospetta perché tanta protezione a tutti non si riesce a
E allora che cosa dovremmo fare
Tre minuti quattro quattro minuti allora cosa dovremmo fare
Io penso che e questo guardate io ho fatto tante volte anche incontri vi ricordo all'inizio quando facevo incontri coi sindacalisti per parlare di pensioni credetti mi mi trattavano quasi sempre male
Nel senso che mi dicevano lei a che età ha cominciato a lavorare quando io dico bisogna parlare delle pensioni di anzianità
Bisogna parlare delle pensioni di anzianità che in questo Paese sapete sono abbastanza un tabù loro mi diceva no lei accredita comincia collabora io ho cominciato a sedici anni
E quindi o cinquantatré anni cinquantaquattro anni
Voglio poter andare in pensione e non la rubo nessuno
Questo è un argomento che una sua verità
Ma c'è l'altro aspetto della medaglia l'altro aspetto della medaglia è che quando queste pensioni sono stati promesse quando il Parlamento ha approvato le pensioni di anzianità non certe aberrazioni che vi dice come si votano le leggi in Parlamento noi siamo andati a vedere gli atti parlamentari di quando si è votata la legge per i quindici anni di anzianità
Alle dipendenti pubbliche che era una vera aberrazione di questo Paese per fortuna è stata eliminata
E che
Allora quando vi si dice male io ho cominciato a sedici anni allora gli stilisti ma la vita la speranza di vita
Quando la legge è stata approvata dice uno che poteva dire cinquanta quattro cinquantadue cinquantasei anni
Era inferiore di sei sette anni alla speranza di vita di uno che adesso ha la stessa età che cosa vuol dire che il il legislatore il Parlamento ha detto va bene io ti lascio andare in pensione pensando di pagarla in media ventidue anni
Ma adesso queste pensioni le paghiamo in media ventisei ventotto chi paga questa differenza
Chi paga questa differenza se non quelli che lavorano se non i giovani su cui gravano questi oneri contributivi
Allora il mio discorso molto pacato e vi ripeto all'inizio mi trattavano abbastanza male ma adesso invece cominciano si comincia a ragionare discorso molto pacato e affrontiamo il tema con pacatezza ci sono degli indicatori la vita tesa non è un'invenzione del Governo la vita tesa si può uno dei politici o dei sindacalisti o dei professori universitari si può misurare si può cercare di dire ma allora non obiettare subito che lì è un diritto acquisito quanta responsabilità hanno anche i giudici in queste cose
Ma in ogni caso non obiettare subito che è un diritto acquisito
Perché il tuo diritto acquisito locato a qualcun altro i costi di questo diritto acquisito non sono nulli ci sono sono sostanziali
E a non vediamo
Se in media queste generazioni che oggi hanno suoi cinquantacinque anni Livorno rispetto a quando paga vanno i contributi rispetto a quando sono state concesse le pensioni di anzianità molto di più
Allora bisogna spalmare
Quella promessa su un numero di anni in maggio
Questo non è un discorso rivoluzionario non è neanche un discorso contro la solidarietà vera poi da te lo ripeto perché so che questi sono i temi che toccano veramente poi qui dietro il discorso previdenziale si annidano delle false solidarietà che sono in realtà dei costi gravi sui Giovanni
E queste bisogna smascherare le e da queste bisogna partire non bisogna farne un tabù
C'è l'altro aspetto lo accenno soltanto perché per me molto importante ma non posso dire tutto della riforma previdenziale che quindi finora ho toccato il la parte pubblica ma poi c'è la parte privata
Ecco anche le pensioni private io sono favorevole alle pensioni private perché sono favorevole a quello che si chiama il sistema misto di pensioni
Perché consente molti vantaggi consente in generale di aprire una pensione un po'più alta parità di contributi ma deve essere un vero pensioni un un vero sistema misto
In ogni caso non illudiamoci
Creare pensioni private non è una manna che cade dal cielo neanche curando per finanziare le pensioni private si ricorre al PSR perché tutti in questo Paese hanno pensato che il TFR la liquidazione fosse fossero i soldi in tasca mi cui la gente si era più o meno dimenticata per finanziarle pensioni private
Non è vero è no le il TFR qualcosa ed erano vogliono all'impresa non lo mollano facilmente brevissimo
Ma anche i lavoratori non vogliono così come Tfr magari un po'più remunerato ma con queste caratteristiche
Di ammortizzatore sociale perché il TFR qualcosa che se io perdo il posto di lavoro mi viene dato e mi serve a finanziare un periodo in cui mi guardo intorno per trovare qualcos'altro
Quando mi dicono il nome il tuo piacere l'abbiamo messo per la pensione dal mio punto di vista se non mi hanno dato un altro ammortizzatori sociali
Mi hanno tolto qualcosa Eldar mina pensioni della quale io sì beh adesso devo vedere cosa mi daranno in termini pubblici ma non è la stessa cosa
Quindi di nuovo a quale il mio messaggio da economista Bhiniss Simone pensioni private benissimo ma dei non regolamentati perché il mercato donne un blocco facile
Neanche la Borsa è un luogo facile adesso è facile dirlo che la Borsa non è un luogo facile perché tutti hanno perso in questo periodo anche parlare di pensioni private
Con i mercati finanziari sembra molto impopolare ma non si costruiscono le pensioni private guardando agli andamenti di breve periodo della Borsa
Bisogna creare un mercato fatto bene senza riserve per nessuno perché il mercato deve essere competitivo trasparente
Deve essere anche fondato su un po'di educazione finanziaria ma vogliamo anche dare un po'di educazione finanziaria i lavoratori e non pensare che ci siano sempre gli intermediari che si occupano per loro anche qui le loro questioni finanziarie io direi di sì direi che questo è un arricchimento decideranno anche loro che cosa vorranno fare dei soldi
Che mettono nella loro tensione al privato
Quadrati che anche questo è un mercato che va costruito non è un carrozzone su cui salire perché di nuovo fa comodo a molti no e qualche volta interpretato così
Allora questo è un'opportunità ma richiede buone norme richiede che non si cominci obbligando i lavoratori gli avversari col TFR come c'è in questa delega io sono molto contraria alla devoluzione obbligatoria delitti Sr
A sarebbe come dire siccome la FIAT dei problemi
Obblighiamo tutti a comprarla macchina eh no i problemi dei mercati si risolvano in altri modi il mercato è fatto diversa e allora ci volle l'educazione ci vuole lasciare il tattico alle le persone devono sapere che cos'è una pensione privata e sapere cosa con cui chiudo il mio intervento che la pensione sicura non esiste
Quando la pensione sicura e garantita dallo Stato le garanzie pubbliche hanno sempre qualche costo che va a toccare qualche settimane
E non è detto che sia nei segmenti più forti non è detto che siano sempre i ricchi spero che questo sia un messaggio che sì ma sufficientemente forte
E la seconda è che noi dobbiamo fare un mercato previdenziale con giudizio con attenzione con trasparenza
Ma anche con libertà di partecipazione e dando ai lavoratori l'occasione per una volta di decidere loro risparmi che cosa vogliono fare eccome lo vogliono impiega sì amo alla all'anno zero assolutamente no ho detto prima molti passi li abbiamo fatti la riforma in molte più quella del futuro è abbastanza buone ma in futuro lontana quello che voglio dire attenzione non fare dei passi gli ha ritorno uscita ci sono due elementi nella delega che dal mio punto di vista sono passi a ritroso nel cammino graduale troppo graduale di correzione del sistema previdenziale
Uno è il fatto di dire vi tagliamo i contributi ma manteniamo l'attenzione questo è un bruttissimo segnale l'altro il fatto di dire ai lavoratori non capiscono quanto bene gli fanno le pensioni private e allora obblighiamo gli apportare il TFR ai fondi pensione
Sotto tutti i profili questi due punti che sono importanti nella delega dal mio punto di vista sono passi a ritroso che bisogna evitare
Molte grazie alla professoressa Fornero mi pare che
Come dire abbia ammesso non poco materiale sul tavolo per per lavoro concreto le parlava di educazione di responsabilità quindi rispetto alla propria posizione trattò proprio previdenza
Ma anche credo come dire entrando nel merito di alcune questioni tecniche coprono granché rilevanza politica materiale importante su cui lavorare
Prima di passare la parola a Walter Passerini
Io o l'onore oltre che il dovere di salutare una persona che è arrivata da poco
Che è arrivata oggi perché domani è molto impegnata non riesce esserci
Perché Guglielmo Epifani che ha il segretario aggiunto della CGIL nazionale
Ringraziarlo di essere qua gli chiediamo ecco poi più tardi prima di chiudere la mattina
Di poterci suo saluto ma credo anche la sua riflessione su su quello che sta succedendo mi pare che siamo nell'assoluta attualità
La discussione che stiamo facendo ci portano come dentro i temi assolutamente come dire quotidiani con cui dobbiamo misurarci in questi giorni
Adesso la parola al professor Passerini
Non mi dilungo sulle presentazioni ulteriori
Ieri il presidente Prodi nella comunicazione che via internet ha fatto a questo convegno apporto con grande attenzione il tema della formazione
Noi gli abbiamo chiesto di aiutarci da leggere a riflettere sui diritti di formazione perché questo è un mestiere perché coinvolge l'Iraq in modo
Determinante
Ecco noi crediamo che questa sia una delle partite ridisegno del perché verrà potrà e dovrà avere un passaggio una una posizione centrale alle professioni
Grazie
Ma mi imbarazza questo tipo di professore io sono ciò ha un incarico all'Università Cattolica ma sono un giornalista io ho fatto anche sindacalista per tanti anni quindi non avrò doppia pensione ma avrà problemi di ricongiungimento impossibile praticamente tra la vecchia pensione e INPS
Su con la quale ho parecchi anni ecco ecco insomma compensa in ogni caso non sono certo io a dover difendere la categoria dei giornalisti possiamo chiedere qualche addetti patrocinato sia come tessere Esposito moralmente o sono già stato e ho già la situazione è ben chiara e che mi costa un occhio della testa
E sarà costretto a lavorare fino ai settantadue settantatré anni credo
Ma detto questo con grande piacere visto che il mio la mia è un'ossessione forse più che un lavoro occuparmi appunto
Di lavoro tra l'altro se mi permettete io ruberò poco tempo perché c'è Epifani mi sembra anche Deaglio voglio dire ci sono persone più importanti rime che devono parlare ma mi pareva che nel discorso di Maurizio Ambrosini del quale condivido sempre praticamente tutto ormai da tempo
E forse Maurizio la cosa peggiore della Bossi-Fini al di là dell'eliminazione dello sponsor al di là dei limiti sulle sui ricongiungimenti non ti sembra che sia questa questa concezione un po'Barbara nere che artistica che vede la coincidenza del permesso di soggiorno con il permesso di lavoro cioè non pare non vi pare in fondo che questa logica
Economica aziendale
Importante necessari eccetera ma veda i gli extra comunitario gli stranieri solo come braccia nemmeno come menti solo come forza lavoro e non come persone
Questo mi pare il tema vero perché è così che si creano i rancori è così che si creano le tirannie e così che si creano disparità nei diritti
Quindi voglio dire
La vera questa è una legge io credo l'ho detto l'ho scritto anche in un giornale certamente come il Corriere della Sera
Al di là di ogni sospetto è una legge pericolosa è sbagliata che avrà un unico Effetto avrà l'effetto di aumentare fortissimamente l'esercito degli irregolari questo sarà l'effetto di questo tipo di legge al di là quindi delle non spiccate
Forse illusorie
Possibilità di avvenire nella platea dei contribuenti anche gli extracomunitari perché vedete tutti questi problemi di cui stiamo discutendo dalla fiscalità all'immigrazione
Alla previdenza hanno cioè avvengono in un paese che non bisogna dimenticarlo e questo conta anche sul piano dei diritti
Che ha il quaranta per cento del prodotto nazisti interno lordo che nero che ha il trentacinque quaranta per cento di forza lavoro che al nero non Negri bianchi al nero oltreché gialli neri colorati e tutto quello che voi volete e non lo dico ma veramente non non voglio far facile demagogia ma se abbiamo dei problemi
Ripeto di entrate e così via ma mi pare vi pare possibile che si riesca risolvi arrivo qualcuno ha davvero intenzione di risolvere con questi condoni chi con queste sanato Lucy ieri
No che vengono continuamente proposte i cui termini vengono continuamente prorogati perché non c'è un imprenditore che voglia davvero emergere dal nero
Quindi questo mi pare davvero se vogliamo ragionare sul serio certo mi rendo conto che non è facile non è semplice è più facile come dire pensare anche a soluzioni diverse
Però credo che in fondo bisogna guardare alla realtà
A direttamente molto diretta a me
Ho cercato di tirar su un po'il clima di scaldare un po'come comunicatore perché insegnare alla quinta ora come tutti sanno è un casino e è un problema enorme
Allora ho cercato di visto che c'era un po'di gente che se ne andava e l'attenzione scendiamo cercate di scaldare un po'
Vi ringrazio però glielo parlar d'altro
Allora devo parlare tratto di una cosa di cui non vuole quasi mai parla nessuno e perché bella questa cosa se ne parla molto ma la si mette nei titoli la e poi c'è anche la formazione no così come una volta si diceva e poi c'è anche l'etica però poi nessuno andava oltre
Tutto fermo
Già a riempirlo questo discorso della formazione tra tra una parola un po'industriale formazione vi ricordate chi conosce la siderurgia i formatori e gli animisti
Che sono i formatori gli animatori in qualche modo non c'ha una valenza industrialista meccanica
E anche un po'azienda lese
Devo dire questo della formazione credo che il richiamo più importante sia stato fatto da Ciampi quando proprio pochi giorni fa a forse uno dei pochi ha risollevato questo questo tema perché dico questo perché anche della formazione c'è uno scarto mediatico come c'è nell'immigrazione se ne parla perché se se ne vuol si vuole usare l'immigrazione come spauracchio
Cioè le in fasi mediatica è superiore al problema nella sua realtà
Lo stesso vale per la formazione se ne chiacchiera se ne chiacchere se ne chiacchiera ma nella realtà non succede granché tra l'altro è vergognoso lo stato della formazione oggi e io devo dire che mentre qualche anno fa era il ministero del lavoro attirare un po'quest'argomento
Tirava in qualche modo dietro di sé anche l'istruzione oggi sta avvenendo esattamente il contrario io non so se sia un bene o se sia un male dico solo che però dentro il ministero del lavoro non noto
Medrano di sensibilità nei grandi competenze a occuparsi concretamente seriamente del tema della formazione
Tra l'altro il dibattito sull'articolo sul Titolo quinto dalla Costituzione la sta facendo arenare completamente ciò ormai sia delegato tutto il discorso della riforma della formazione professionale
Alla riforma della Costituzione alle nuove attribuzioni di competenze di compiti fra Stato e regioni quindi cari formatori calma abbiate pazienza perché invecchieremo tutti e probabilmente staremo ancora discutere della riforma
E dell'attribuzione dei compiti fra stati sarà stato e regioni però al di là di queste che sono sempre delle battute questo il più volevo così segnalarvi cose io sono professore in titoli più che altro e quindi mi metto sette titoli così me la cavo molto rapidamente il primo titolo è quello della siamo nella età della Corno scienza qualche anno fa si parlava della new economy poi si è parlato della net economy adesso per fortuna se ne parla poco visto la fine che sta facendo un po'tutto questo ambaradan
Oggi però seriamente dobbiamo parlare di economia della e di società della conoscenza questo è un fatto indubitabile il capitale di conoscenza è aumentato
Accanto alle l'elevamento dell'istruzione si è levato il Benessere l'istruzione le competenze la conoscenza che sono tre cose completamente diverse
Offrono la possibilità di cambiare perché quando canta parliamo di diritti il tema è poter cambiare il proprio destino queste il diritto principale delle persone poter adottare dei cambiamenti nella propria strategia di vita
Le persone che sono non hanno diritti e non sono libere sono quelle che hanno un destino segnato magari precocemente dalle condizioni esterne le persone che possono cambiare il proprio destino cambiare città a cambiare vita
Cambiare lavoro
Non dico cambiare moglie o marito perché questo è un altro par di maniche dico solo che tutte le persone che possono modificare il proprio destino possono cogliere le opportunità fare delle opzioni diverse da quelle alle quali sono costretti questo è il vero diritto il diritto alla conoscenza a che fare con il diritto al cambiamento della propria della propria vita ma siamo anche nella società del rischio quindi i rischi sono davvero altissimi in una società di questo tipo se il potere contrattuale è legato alla conoscenza che ripeto non è soltanto competenza e non è soltanto come dire addestramento conoscenza tecnica
Dico questo perché mi fa un po'sorridere il dibattito sollevato qualche anno fa sulla questione degli insider e degli outsider
Così come dietro la questione del Meno ai padri più ai figli in realtà si nascondevano delle velleità particolarissime del diminuire i diritti di chi già c'è e gli altri anziché darli
Dividere to cure non certamente dall'i ragazzi così come il problema della decontribuzione riguarderà i ragazzi e altro che più ai ai figli quello che sta succedendo almeno è questo
Quanto si dice parlava anche insieme a questo tipo di binomio si faceva spesso il binomio insider e outsider gli insider son quelli che stanno dentro il mercato del lavoro gli outsider son quelli che stanno fuori
Si diceva che gli hai insider erano i sostanzialmente nessuno
Gli operai tendenzialmente
Contrattualizzati e quelli come ogni rapporto del di lavoro a tempo indeterminato che stanno le grandi imprese sono fortemente sindacalizzati e si diceva
Questi qui sono dei corporativi sono dei privilegiati eccetera eccetera devo Sadr invece erano l'esercito dei co.co.co. degli atipici del collaboratore della flessibilità
E quali poveretti cercava di entrare cercano ancora di entrare in questo mercato ma non ce la fanno si tratta di dare più potere agli outsider e magari riducendo un po'i diritti e il potere degli insider
Detto questo lo si diceva e lo si dice ancora per problemi di carattere articolo diciotto e dintorni ma al di là di questo il tema vero
Dell'insider degli outsider sul piano dei diritti di formazione rovescia le parti cioè chi sono dove cioè ha meno diritti e ha meno potere contrattuale secondo voi un laureato in informatica che fai di mestiere il consulente conosce il computer e l'inglese e si vende sul mercato del lavoro
Non ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o l'operaio della FIAT oggi anche del terzo o del quarto livello
Cioè non è che dietro la questione degli insider degli ossari e vi solleverò fare meno ideologia e pensare
Se appunto attraverso il metro della formazione attraverso il metro della competenza attraverso il mito della conoscenza non siano più svantaggiate oggi alcune figure che stanno dentro il mercato del lavoro stabile rispetto ad altre figure che invece stanno nel cosiddetto mercato del lavoro instabile per spezziamo in ogni caso anche alle piccole aziende
Ai dipendenti delle piccole aziende che alquanto in quanto accesso alla formazione sono sicuramente svantaggiati Simi
In ogni caso siamo nell'età della conoscenza è la conoscenza l'ascensore che permette di salire ai piani alti
Della partecipazione al lavoro e questo è un fatto indubitabile la seconda questione si chiama le culture
Della formazione le culture della formazione professionale e dico questo perché bisognerebbe anche può domandarsi come mai nonostante l'ampia produzione letteraria nonostante la quantità enorme di parole che si spendono a favore della formazione la formazione nella realtà non faccia grandi passi avanti
Allora da un lato io credo cioè ci sono sicuramente quando tra l'altro c'è un pragmatismo malinteso qualcuno dice facciamo i fatti e poche parole
Fatti e meno parole si dice no nelle culture profonde c'è un po'questo atteggiamento nelle a fabbriche c'è un po'questo atteggiamento
Anche mio padre quando gli ho chiesto papà fai qualche oretta di straordinaria in più così io posso andare all'università mi dai una mano di Marietto cosa stai a perder tempo con lo studio già hai già hai già il diploma
Magari vai a lavorare cioè in una certa cultura operaia industrialista fatti meglio che le parole
Io dico però parole parole parole i fatti verranno perché dico questo perché va superato un po'questa malinteso pragmatismo che per esempio della sinistra
Nella cultura della sinistra verso la formazione professionale c'è un atteggiamento che io trovo contraddittorio se non sbagliato
Cioè quello che il movimento che più si occupa storicamente dei temi del lavoro ANEI confronti e della formazione
Della formazione professionale in modo particolare ha un atteggiamento ghettizzare ante cioè ha sempre ritenuto e ritiene ancora oggi che in fondo la formazione professionale è un canale
Ma Regina né è un canale di serie B
E quindi non si è mai speso alla sinistra e lo dico con rammarico lo dico come dire devo andar per titoli no non ho tempo di di andare in profondità meglio idealismo di una certa sinistra a pensare nel suo profondo che in fondo la formazione professionale serve ai padroni
E non alle persone questo è l'atteggiamento sbagliato cioè è una questione che ha a che fare con la domanda dell'impresa e in quanto tale è un canale di serie B è un canale differenziando rispetto all'istruzione per esempio
Ora questa credo che sia una cultura che alle meno oggi in qualche modo possano essere essere superata così come credo sbagliata anche la culla cultura dei cosiddetti tecnocrati che se la cavano anche questo mi fa un po'sorridere con la questione delle tre i
No
Inglese informatica impresa no voi fatta
Fatte fatti apprendere alle persone l'inglese e l'informatica è un po'di cultura aziendale abbiamo risolto il problema della conoscenza che questo mi pare un modo quantomeno frettoloso di affrontare la questione
Mi paiono sbagliate anche certe culture esoteriche dei tecnici della formazione a volte si fa fatica incerti convegni a capire tra formatori che cosa si stanno dicendo fra loro
E l'ultima questione
E ultima questione è la questione delle degli imprenditori se c'è una classe sociale dove il titolo di studio e l'istruzione è agli ultimi posti è la classe degli imprenditori
Perché gli imprenditori particolari italiani e non nascono con una certa cultura ma nascono dalla pratica nascono spesso dalla fabbrica anche nascono in una logica di versa
Anche gli imprenditori in fondo credetemi non si sono mai occupate seriamente della formazione dei propri dipendenti perché preferiscono l'opportunismo la sua valutazione come Lele della competizione
Ma al di là di questo bisogna cioè capire quali sono le culture profonde della formazione per vedere quelle che sono invece
Utilizzabili quelle che sono positive rispetto a culture invece osta collanti un disegno serio di formazione professionale
La terza questione è la domanda delle imprese abbiamo capito da Ambrosini che c'è una domanda delle famiglie anche da altri ovviamente c'è una la domanda delle imprese la domanda di lavoro delle imprese è bassa
E questa è un po'il punto perché gli imprenditori la Confindustria ci dicono che la formazione importante ma la domanda concreta di lavoro delle imprese e passa non è alta non è quasi mai neanche media non è intanto media e quanto meno medio bassa
Questo è un problema
Perché c'è questo crea una divaricazione continua questo non dà fiato non da ossigeno perché perché gli impedì imprenditori italiani sono più legati ad altri fattori competitivi diversi dalla competenza e dalle conoscenze
E allora come il Progetto Excelsior ci dice
La domanda di lavoro su qualifiche medio basse
Alla faccia della guerra dei talenti ecco quando si parla di guerra dei talenti si parla tra l'altro di figure intermedie si parla di tecnici progettisti la cui scarsità è segnalata dallo stesso dalla stessa Unioncamere
Ecco il problema è che forse se dovessimo modellare i sistemi formativi sulla domanda delle imprese
Dovremmo come dire poter largo modellata su valori che sono lontani da un'idea di culture sono logiche di puro addestramento tra l'altro di professionalità medio basse
L'ISFOL tra l'altro ci segnala il il problema dei rientri perché se c'è un altro tema importante scottante alimentato dalle stesse imprese e la fuga dalla scuola nel Veneto in Lombardia
Questo problema drammatico è un problema che riguarda quindicenni sedicenni e diciassettenni che se ne vanno da una scuola che lasciamo stare
Anche alcune motivazioni di valutazione sulla scuola secondaria superiore in quanto tale ma preferiscono entrare o partecipare in una posizione più vantaggiosa al circuito dei consumi uscendo dal sistema formativo Rispoli ci segnala che ci sono anche dei fenomeni diversi che dopo un certo periodo di tempo questi ragazzi o queste persone che sono uscite rientrano perché altrimenti faranno gli apprendisti a vita cioè ipotecano il loro futuro questi sì che non possono cambiare se non rientra nel sistema formativo
Quarta questione sono le culture del lavoro vado rapidissimo ecco la formazione ha a che fare su che idea olio del lavoro perché se io penso che il lavoro sia un mezzo per far soldi che mi frega della formazione
Se io penso meglio lo straordinario se io per o meglio il nero addirittura se io penso che
Il lavoro sia sacrificio sofferenza va be insomma anche non non non vado certo a a fare un corso di formazione un master negli Stati Uniti ma se io penso che il lavoro oggi sia la possibilità che io cioè sia determinato da un atteggiamento espressivo
E cioè il lavoro è la possibilità che gli odi realizzare dei progetti e la possibilità che io di dare un senso alla mia vita come singolo
Magari in un piccolo gruppo a differenza del passato che era come classe ebbene probabilmente ecco allora questa cultura espressiva del lavoro che secondo me non è maggioranza oggi nella testa delle persone che lavorano ma anche nei giovani anche se un segnale non più debole credo che sia importante cioè pensare se stessi e la propria professionalità e la propria personalità come un tutt'uno e qui che scatta il bisogno di formazione comunque
Ripeto l'approccio alla formazione come diritto e non più come obbligo perché non abbiamo tutti sempre vissuta come obbligo alla formazione è un obbligo addirittura abbiamo coniato
Un termine che si chiama obbligo formativo che mi pare fatta completamente a pugni semanticamente con questi rispose che se non cercando di fare cioè pensare che le persone
Si sentano in qualche modo obbligate a studiare vuol dire togliere qualunque tipo di entusiasmo e di sensibilità i processi formativi
Il diritto formativo non più l'obbligo formativo il piacere al limite dell'imparare rispetto invece a a questi anni di noia che siamo costretti no che qualcuno ci costringe a passare sui cosiddetti banchi
Di scuola
Quinta parola chiave la formazione come baricentro dei nuovi diritti
Io credo davvero così come l'orario di lavoro lo è stato nel passato Cortina degli anni sessanta
L'autunno caldo al di là di alcune altre problematiche anche di carattere previdenziale naturalmente aveva dentro di sé le riduzioni di orario
Abbiamo avuto le stagioni del salario abbiamo avuto le stagioni dei diritti di informazione e io credo che sia ora sul serio di mettere al centro
Dei diritti sindacali la formazione la formazione anche dai singoli degli individui e e mi dispiace che
Nei prossimi rinnovi contrattuali nelle piattaforme almeno di quelle che io ho potuto vedere lo spazio i sei milioni e mezzo di lavoratori che nei prossimi mesi sono implicati in rinnovi contrattuali lo spazio in queste piattaforme dato al tema formazione sia assolutamente poco importante assolutamente non importante
Penso anche alla formazione come baricentro dei nuovi diritti e dei diritti quando parliamo dell'estero
Parliamo di di cittadini tardiva parliamo di divario informatico fra noi e gli altri Paesi ma penso che dobbiamo parlare anche
Di una Education Divided cioè dobbiamo parlare anche di vedete ne stiamo parlando tra l'altro di un problema in fondo non voglio sminuire lo sia chiaro in un Paese che bene o male ha comunque un sistema di istruzione ha comunque un sistema di formazione per quanto scalcinato sia per quanto migliorabile possa essere ma ci sono Paesi che in cui ecco io davvero andrebbero dico col cuore quando parlo di queste cose ne vengono in mente i quei Paesi in cui la scuola non esiste
Dove il diritto primario all'istruzione non c'è ancora io credo che un movimento di promozione un'associazione di promozione sociale come reati debba cominciare a occuparsi anche di questo credo che lo stia facendo so che lo sta facendo naturalmente
E questo riguarda anche gli extracomunitari cioè questi percorsi questi flussi
Il programmati
Ordinati da paesi terzi verso l'Italia possano essere lubrificanti da processi formativi anche in funzione di un possibile ritorno di alcune figure che la non possono essere
Formate totalmente che qui possono accumulare esperienze formazione la possano poi riportare nei paesi di origine penso cioè uno scambio formativo anche con i Paesi Terzi da cui provengono
Queste persone
E credo anche
Che la formazione come baricentro dei diritti dei POR mai occuparsi delle persone io credo cioè che
E c'è tutto un corpo di richieste di idee di fantasia che dobbiamo tutti mettere in campo suo capire qual è una possibile dotazione
Di strumenti perché sia la persona a poter usufruire di questi diritti e non soltanto la sua condizione lavorativa
Cioè i diritti di formazione non possono avere a che fare esclusivamente con il fatto che una persona sta all'interno di un luogo di lavoro ma sono di diritti di carattere universalistico
Quindi ecco in quanto persona che io ho il diritto alla formazione e non in quanto metalmeccanico piuttosto che co.co.co. o cose di questo genere
Sesta questione appunto è la riscoperta quindi dell'individuo la faccio brevissima
No quando parliamo di individualismo in un in un ambiente come questo a qualcuno che ha la pelle d'oca mi rendo conto
Non dobbiamo pensare che però l'individualismo sia soltanto quello neoliberista o egocentrico non è questo
L'individualismo dei possiamo pensare c'è un individualismo istituzionalizzato c'è un individualismo sperimentale c'è un individualismo cooperativo ci sono diversi tipi di individualismo
Credo che dopo le Aubry cattedre ubriacature dei movimenti di massa e di classe sia ora di ridefinire un po'meglio e con categorie anche articolate e complesse questo termine individualismo
Non ha dentro di sé una valenza esclusivamente negativa la persona vuole crescere in quanto tale tra l'altro tutto questo è dirompente della famiglia
Perché il fatto che la donna voglia andare a studiare voglia accedere giustamente Possa accedere al mercato delle competenze all'offerta formativa
è una mina dentro la famiglia
Cioè prevede presuppone il fatto che nella famiglia si rinegoziare i rapporti di forza sirene Gozzino gli orari si rinegoziarlo la gestione dei figli e la gestione dell'economia domestica la gestione di tutta la famiglia
Cioè l'istruzione è una bomba dentro la famiglia
è una bomba perché fa crescere le stesse aspettative fa sì che le persone possano sentano l'esigenza di accedere al mercato della formazione e vedete che le donne lo fanno in quanto persone in quanto singole
Molto spesso persone ma non non non voglio andare avanti su queste concludo con tre proposte tre aree quanto meno di di proposte se
C'è una logica insomma io spero di essere riuscito a trasmetterla tutto quello che ho detto credo che le proposte
Possono ruotare quanto meno su tre assi il primo è la formazione come Spesal la formazione come spesa dell'individuo
Credo cioè che gli individui debbano essere dei provvedimenti ma anche al limite nei contratti
Gli individui devono essere dotati di un potere di spesa
Chiamiamoli crediti chiamiamoli conti formativi chiamiamoli crediti portabili o portatili perché voi sapete che i percorsi di lavoro sono frammentati sono selezionati per cui se uno ha lavorato sei mesi in un posto
Per andare in un altro posto Azzi era suo capitale formativo invece
Permettiamo che le esperienze intermittenti di lavoro cosiddetto flessibile possono mantenere una certa continuità di crediti formativi spendibili poi da parte del singolo
Sul mercato del lavoro
E questo non tanto e non soltanto
Crediti formativi che hanno a che fare con la formazione aziendale strettamente professionale ma con la formazione tout-court
Perché il corso di formazione dignitoso non è soltanto quello per imparare a usare a capire che cos'è lei RP in informatica o il salto
Credo che corso di formazione abbia senso anche
Quando quando una persona segue per esempio un corso di cultura
Un corso perché no di musica un corso di enogastronomia voglio dire che dobbiamo cioè stabilire il diritto della persona scegliere un proprio percorso formativo al di là delle strette esigenze aziendali altrimenti non è più un diritto e in diritto
Dimezzato
Questa è la prima
Questione
La seconda è quella
Delle certificazioni ecco non si può parlare di diritti di formazione in un Paese come il nostro in cui non esistono processi di accreditamento di certificazione della formazione dove non c'è un'agenzia di valutazione dei sistemi formativi
Dove una Regione offre delle qualifiche che non valgono nella regione di fianco
Dove non c'è un sistema formativo ma ci sono venti sotto sistemi formativi dove non c'è una cabina di regia dove il primo diritto e ancora non solo quello alla qualità
Ad avere cioè un'offerta di formazione di qualità e quindi certificata da qualcuno e non solo dal mercato ma da enti specializzati come c'è in altri Paesi ma dove una persona non ha nemmeno il diritto di linfa all'informazione
Cioè perché è un giornale come il mio a assenso e ha successo perché offre delle informazioni che le persone non trovano altrove e offre delle informazioni e possibilmente come dire filtrate certificate per cui se lo dico io
E questa è la fiducia in me che danno nei nostri confronti vuol dire che insomma un senso ceda
Quindi i sistemi come dire di certificazione della formazione sono alla base del diritto alla formazione perché se non c'è da un lato il diritto all'informazione sull'offerta formativa e se dall'altro non c'è una informazione sulla formazione di qualità io credo che il diritto sia assolutamente sulla carta e non possa assolutamente essere
Praticato
E la terza questione io la chiamo una campagna di comunicazione a favore della formazione ha fatto a favore del valore del sapere per uscire da quel malinteso pragmatismo
Di cui parlavo prima in cui in fondo al lavoro e alla vita in una società industriale la formazione non è servita neanche
Bastava un po'di addestramento e cosa vuoi che sia anche della società di servizi in fondo la formazione è un po'di addestramento un po'sull'inglese un posso l'informatica
E via cantando credo invece che l'al valore del sapere
Sono parole grosse certo ci vuole anche una faccia ci vuole un del loro ci vuole un Ciampi ci vuole come dire un Bobo che ne so io ci vuole cioè qualcuno che ci metta la faccia
Perché tutte le campagne più serie sono quelle in cui le persone connettono un tema con un volto
E senza un volto credo cioè che la formazione in Italia a debita né di un leader di una leadership anche fisica anche fisiognomica detto questo
Credo che certa e poi ci sono dei problemi di detassazione ci sono si può fare molto ma credo che il problema più grosso cioè quella di far capire alla gente
E far capire allo stato far capire al ministero del lavoro far capire agli imprenditori che c'è un sapere che va al di là di un sapere tecnico e di un sapere
Pratico e questo serve alle persone sono arrivato al punto in cui come ho buoni buon professore
Ovviamente finisce con una citazione se mi permettete perché qui la discussione sarebbe
Quale formazione a questo punto che cosa intendiamo davvero per formazione perché vedete nel patto formativo che si fa con i propri alunni in qualunque corso devono essere messe ben chiare le cose
E qui patti formativi coi propri allievi non sempre vengono rispettati
Non sto parlando in quei corsi strane di formazione professionale che sono degli ammortizzatori sociali che servono a dare una piccola indennità per mascherare la disoccupazione in chissà quante regioni che lo sapete meglio di me
Pensa anche all'Università di oggi
L'università italiana di oggi è la prima che fa un marketing
Spietato per acquisire iscritti rispetto ai quali non è in grado di mantenere alcun patto formativo perché proliferano corsi inutili basati su un moderno assolutamente effimere
Dietro le quali non c'è alcun lavoro di ricerca saranno queste università che vedranno Haumea abbassare la loro qualità aumentare il loro numero di iscritti migliorare i loro bilanci economici e formare delle persone scontente disoccupate
Questa è la fine che rischia di fare questa università
Ma concludo
Dicendo
Allora vi cito quello che secondo me perché educare alla cittadinanza educare alla comprensione
Non è la tolleranza perché
Educare alla tolleranza presuppone il fatto che la nostra civiltà di occidentale sia superiore a quella degli altri è tollerante quello che pensa che le sue idee la sua civiltà e meglio di quella degli altri io parlo di comprensione
Io parlo di comprensione perché a me pare che Arbore che è una persona che credo della quale dobbiamo forse conoscere meglio
Le opere ed è proprio da un suo libro che vi dico rapidissimamente vi racconto l'ultima citazione la prima finalità dell'insegnamento è stata formulata da Montaigne dice morente
E meglio una testa ben fatta che è una testa ben piena
Cosa significa una testa ben piena è chiaro una testa nella quali sapere accumulato ammucchiato e non dispone di un principio di selezione di orti organizzazione che di di assenso
Un senso per la prendere appunto una testa ben fatta significa che invece di accumulare sapere molto importante disporre lo stesso tempo
Di un'attitudine generale apporli a trattare i problemi e principio organizzatore che permettano di collegare i saperi editare loro senso la missione di questo modo di concepire l'insegnamento è trasmettere non del puro sapere ma una cultura che permetta di comprendere la nostra condizione di aiutarci a vivere essa e nello stesso tempo una maniera di pensare in modo aperto e libero
Kleist ha ragione quando dice il sapere non ci rende però migliori e né più felici
Ma l'educazione può aiutare diventare migliori e se non più felici ci insegna ad accettare la parte prosaica e a vivere la parte politica delle nostre vite grazie per l'appunto
Solo un piccolo commento partito dicendo che non era proprio un professore mi pare che ne facendo lezione alla quinta ora comunque aveva dimostrato che può farlo a pieno titolo
Io
Senza pensione da queste la vera gratis grazie detto questo
Io voglio invitare qui al tavolo
Professor Mario Deaglio
E l'onorevole Luca allora abbiamo chiesto di arricchire
La discussione di stamattina
Perché poi lasceremo la parola a Guglielmo Epifani connesso saluta la sua riflessione finale
Sono qui per una coincidenza per me molto fortunata ho avuto un'occasione favorevole una finestra di tempo un forte interesse per l'argomento
Dal momento che ho pubblicato in parte scritto un rapporto sull'economia globale s'intitola economia senza cittadine questi discorsi di diritti globalizzazione sono al centro del niente sì
Allora quali sono le conclusioni che io tragico da convegno fin qui quale opaco partecipa si è parlato molto di diritti e ci sono due conclusioni adesso che c'è primo c'è un deterioramento generale dei diritti
Tutti gli oratori che si sono succeduti hanno sostanzialmente verificato come in vario modo
Le innovazioni legislative del partito in Italia in particolare ma in realtà in tutto il mondo fanno sì che le prospettive le aspettative siano peggiori di quelli e aggiungerei un punto che è anche emerso in alcuni degli interventi che chi è pagato di più in genere anche un lavoro che gli piace
Chi è pagato di meno lavoro che non gli piace quindi questi divari sono molto maggiori di quanto appaia all'inizio questo deterioramento in Italia arrivato in maniera sensibile dopo le ultime elezioni
Mentre prima in qualche modo l'italiana rimasta esclusa da questo proprio da questo
Processo generale o per lo meno la era toccato ma relativamente poco
E ha portato malessere
Indignazione rivolta morale
E credo che queste cose dal convegno traspaia
Ma adesso iniezione rivolta morale danno origine a un'azione della società civile quindi da una parte diciamo negativa si passa a una parte negativa una parte propositiva di cui in questo convegno cominciamo avete aperto
Quindi questa è la situazione ci muoviamo in un senso in cui i cambiamenti produttivi sono venuti c'è il peggioramento c'è un faticoso tentativo di costruire qualcosa perché si possa vivere abbastanza bene si possa in qualche modo non perdere
Ideali non perdere il senso di quel disegno che sta lì dietro a familiare tra generazioni la casa eccetera eccetera persino il card
Seconda conclusione l'immigrazione inevitabile fondo Livi Bacci Ambrosini in vario modo ce l'hanno detto
E quindi dobbiamo in qualche modo fare i conti con questo ma mi pare che si è parlato molto di immigrazione ma alcune cose non siano venute fuori cioè questa convivenza che noi abbiamo deve avere delle norme
Quali sono le norme con cui noi conviviamo con gli stranieri
Badate che è un problema anche molto concreto di diritto di famiglia
Se noi in quella disegno li avessimo una famiglia musulmana forse le Moli sarebbero più di uno è sbagliato è giusto è un altro costume abbiamo avuto dei casi recenti di bambini contesi ci sono delle pratiche familiari
Di alcune di queste culture che per noi sono Barbara come le regoliamo queste fino adesso abbiamo fatto finta di niente io è che un posto come le ACLI e sicuramente il posto giusto perché si possa fare questa questa discussione
Dicevo si è parlato molto di diritti e si è parlato invece relativamente poco di globalizzazione regolarizzazione sempre stata qualcosa l'all'esterno
Solo Cambiasso in pratica è entrato nell'argomento grande profondità e allora c'è il rischio che noi andiamo a costruire un sistema un portiamo avanti delle istanze di diritti
Che poi alla prova del mondo che ci circonda non tengono
E questo deve essere secondo me un motivo di riflessione
Quindi proviamo a fare un ponte tra diritti da una parte e globalizzazione dal sì ma non è questo deve essere il senso del lavoro che un'organizzazione come le ACLI può fare e io ridotta provocazione su questo la prima è la domanda che tutti volete fare ma che non avete il coraggio di fare ma questa globalizzazione e proprio necessaria
è proprio necessaria
Ho mettiamola in maniera più diplomatica fino a che punto questa globalizzazione è necessaria c'è stato detto che deve essere così e che è inevitabile e le dico che non è vero
Scusi storicamente abbiamo avuto varie ondate di globalizzazione poi delle ondate di non globalizzazione Onofri ieri ci ricordava un caso del Settecento in cui una cosa globale un cambiamento di consumi
In un paese lontano ha provocato il declino dell'industria bolognesi
Quindi queste ondate ci sono andrebbe visto come sono come sono come sono messo
Secondo la globalizzazione attuale che è una globalizzazione di mercato è partita col presupposto che questo modello fosse andasse bene per tutti e fosse luglio ecco e il migliore
E che quindi in qualche modo tutti avrebbero accettato questo l'undici centri settembre ci fa capire in vario modo che questo non è così
E quindi noi dovremmo vedere come possiamo coniugare globalizzazione e diversità come possiamo magari fare globalizzazione piena in certi settori che so io i trasporti internet eccetera e invece mantenere
Diversità e mercati non globali che in altri settori io non aveva risposto su questo ma mi sembra una sicura linea sulla quale bisogna riflette Secondo provocazione riguarda il futuro demografico
Mi pare nel video si è detto laddove le donne lavorano alla natalità ritorno ad aumentare niente perché c'è uno stipendio in più quindi ci sono religioso
Ma una riflessione che secondo me andrebbe perseguita e questa Italia il più basso tasso di natalità anche la struttura salariale più piatta non è che ci sarà una relazione cioè negli anni età sessantotto settantadue CE completamente equiparato sostanzialmente lavoratore che entra con lavoratore che ha una certa anzianità il profilo di aumento è bassissimo
Prima non era così prima c'erano degli scatti molto più alti non solo ma anche il ruolo degli assegni familiari è stato molto ridotto non è che si deve lavorare anche un poco su questo perché oggi due lavoratori che si sposano hanno dei figli sono penalizzati in maniera terribile dal punto di vista dei salari e allora non si può pensare di ridisegnare le scale salariali per questo
Un'altra via quella che indicava Campiglio è quella di usare lo strumento fiscale quindi i francesi che non a caso hanno una situazione demografica che è migliorata molto grazie a queste cose hanno fatto una politica fiscale che va in questo senso
E la terza provocazione
Mi viene dagli interventi di don Nozza e di monsignor Nervo che hanno frequentemente citato il bene comune
Bene che cos'è il bene comune oggi
è il bene della nostra comunità locale del nostro luogo di lavoro
O forse non non c'è nel nostro bene comune anche quel posto là in Mozambico che abbiam visto ieri sera cioè se il mondo è veramente globale il bene comune un bene globale
Allora forse noi dovremmo rivisitare tutta la nostra questione di diritti eccetera per comprendere qualcosa che va al di là di quella che è stata la normale riflessione sociale della Chiesa e deve allargarsi in qualche misura modifica
Ecco a me sembra che in questa atmosfera sia importante muoversi mi sembra che le ACLI lo stiano facendo quello che noto e che per vi dico nell'Italia di oggi veramente colpisce
Per la serietà e la concretezza
Noi abbiamo in Italia un dibattito politico molto gridato
Qui si fa io non so se per lavoro politico molto ovviamente del lavoro prepolitico cioè del lavoro di riflessioni non gridate sui problemi senza le quali non si risulta nulla grazie
Grazie al professor Deaglio adesso altra carne sul fuoco vedremo una copertura affrontare la parola Mimmo
è un tiro mancino
Avermi chiamato così ma insomma
Pensavo di intervenire nel pomeriggio
Io non so se arricchirò
Il dibattito di questa mattina piuttosto complesso molto suggestivo
Non cerco di volare un pochino più basso
E lo voglio fare perché non sono in grado di dare
Tutte le risposte che sarebbero necessarie alle sollecitazioni agli interrogativi anche i passaggi piuttosto forti delle relazione di questa mattina e alcune considerazioni che sono state svolte ieri
Da legislatore si intende però io è chiaro che quale che battuta la debbo fare
E cercherò di farla poi sul le due cose che che mi hanno colpito di più
Questa riferimento sistema previdenziale italiano la sua sostenibilità finanziaria
Età il problema delle politiche familiari e poi naturalmente e qualche preoccupazione su su sull'Italia che sarà nelle prossime settimane alle prese con la legge finanziaria e con i problemi dell'autunno io credo che
Si debba fare
Consentitemi
Questa piccola premessa
Di contestualizzazione
Della nostro dibattito del nostro convegno come riferimento l'esperienza del centro sinistra della passata legislatura
Nella precedente legislatura e il centro sinistra è riuscito a tenere insieme o una politica di risanamento economico e finanziario di proporzioni notte gigantesche
E innovazione dell'Uefa
Anche di produzione legislativa da questo punto di vista molto impegnativa impedendo tuttavia una riduzione drastica delle strategie e dei livelli di inclusione della cittadina
Anzi facendo esattamente il contrario
In presenza risponde di bisogni di aspettative crescenti la legislazione degli anni novanta è riuscita ad accompagnare una crescita di Wi-Fi a regia pubblica
Questo è un punto importante è che vorrei fosse tenuto sullo sfondo
Anche perché di questo risultato non sempre siamo abbastanza consapevoli e forse non lo abbiamo saputo comunicare adeguatamente cioè a fronte di un indebitamento il più il più in termini di cifre ma anche di rapporto che c'è fra assoluto ma anche in rapporto al PIL
Il più ampio di tutto l'Occidente di tutta l'Europa di tutti i quindici noi abbiamo non ridotto
Il sistema pubblico di quel farmaco abbiamo allargato lo abbiamo esteso abbiamo investito abbiamo incrementato
Poi cercherò di spiegare anche con qualche battuta con qualche anno
Non abbiamo saputo comunicare adeguatamente questo risulta Terzo gli anni di governo del centrosinistra sono stati un periodo fondamentale anche per le politiche sociali e con riferimento al terzo settore non se n'è parlato molto nel nostro
Ne ha parlato molto bene monsignor Nervo questa mattina
Ma anche qui una vera e propria fase costituente ci vorrei citare tutele ma non sono in grado non abbiamo tempo molti di voi sono stati protagonisti di rete di questo lavoro insieme a noi
Cito per titoli Autonomie locali
Federalismo
Sociale da questo punto di vista volontariato cooperazione sociale politiche per la famiglia e per i minori servizio civile associazionismo riforma dei patronati o un lusso la legge sull'immigrazione
La legge trecentoventotto la due otto cinque
Che ha dato impulso non soltanto alla costruzione di nuovi servizi a gestione
A con riferimento alle responsabilità autonomie locali ma anche con riferimento alle nuove responsabilità assegnate alle autonomia sociali alle formazioni intermedia
E quindi la riforma del titolo quinto della Costituzione sono una lenta o di questo straordinario processo di innovazione di riforma se volete parziale ma teniamolo sullo sfondo otteniamolo sullo sfondo
E mettiamolo completiamola riferimento di quello che sta succedendo di quello che succederà
A questo proposito questa fase presenta però alcuni limiti che rischiano di condizionarne la prospettiva la riforma dello Stato sociale non è compiuta
L'innovazione legislativa dello scorso decennio non è giunta a compimento
Ci sono avviate riforme importanti ci sono profilate riconosciuti i soggetti sono aperti degli spazi importanti di accreditamento sociale istituzionale
Abbiamo avviato processi di innovazione di modernizzazione dei servizi delle prestazioni ma non siamo riusciti a dare alla innovazione dell'Guelfa una forma istituzionale e politica compiuta
Una gran parte di quel lavoro tocca ancora a farlo è una gran parte di quel libro dovranno scriverlo in particolare le Autonomie locali comuni le amministrazioni locali e le Regioni e direi le formazioni sociali intermedie
E naturalmente la concertazione il dialogo sociale
Il governo della destra si trova dunque di fronte ad un welfare che ancora nel guado qui sta il punto e qui sta il punto anche di pericolo di fragilità
E quindi l'esigenza di un lavoro di un fronte d'impegno di un investimento di responsabilità
Dell'opposizione politico parlamentare dell'opposizione sociale dei movimenti
Può bloccarne la destra in mezzo al guado e studiarne gli approdi cambiando rapidamente il segno sociale politico che gli aveva dato il centro sinistra
A questo impianto non ci troviamo ancora di fronte ad un disegno strategico definito ma le politiche delineate dalle scelte compiute dal governo insomma sono estremamente preoccupa
Io credo che anche che insomma fatto questa questa considerazione di ordine generale perché ecco non si immagini che tutto il nostro ragionamento parto dall'anno zero e che possa prescindere
Da quello che abbiamo alle nostre spalle dalle nostre responsabilità pensando che d'ora in avanti per noi il problema sia quello di contrastare la destra le politiche del governo da un lato e non anche quello di continuare quell'opera che propositiva a partire dalle responsabilità che abbiamo nelle amministrazioni locali il Governo di responsabilità e penso anche dal punto di vista delle cose che dobbiamo proporre
A partire dalla prossima Finanziaria
Consentitemi ancora invece i due passaggi sulla previdenza e sulla
Sulla sulla famiglia
Io molto apprezzato
La relazione della dottoressa forme
Anche la sua lealtà direi possiamo trasparenza
Con cui lo ha fatto
Da tecnico evidentemente economista
Non da politico ma io la politico d'devo anche non solo esprimere dei dei rischi delle tendenze devo anche evidentemente farà delle altre considerazioni tenere conto delle altre considerazioni primo
Io l'accento vorrei che fosse messo anche sui passi che noi abbiamo compiuto sui sacrifici che gli italiani hanno fatto
E su chi li ha fatti questi sacrifici su chi ha pagato
Le riforme le modifiche che sono state introdotte nei passaggi che sono stati citati
Nel corso degli ultimi dieci anni noi abbiamo ereditato un sistema previdenziale con una spesa assolutamente fuori controllo e con effetti in prospettiva devastanti non solo sull'economia ma anche sulla sostenibilità la coesione sociale
Dell'intero Paese e abbiamo trasformato quel sistema previdenziale eliminando sacche di privilegio enormi imponenti
Lo abbiamo diciamo così restituito ad una sostenibilità finanziaria non ancora del tutto consolidata
Ma è stata la condizione è la premessa per guardare avanti e naturalmente con lo spirito positivo con un'attenzione diverso accerto che tutti i problemi non sono stati risolti
E c'è anche un problema di tollerabilità sociali
E noi anche dal punto di vista legislativo e politico dobbiamo tenere conto che ci sono dei passi che si possono fare in tempi determinati ad altre che magari si dovranno fare si potranno fare nel futuro ma io credo che il grosso
Del lavoro sia stato compiuto da questo lavoro è stato compiuto grazie
Alla sistema del dialogo e della concertazione sociali
E qui naturalmente noi tocchiamo on tocchiamo degli argomenti di grandissima delicatezza grande rilevanza per la vita di tutte le famiglie Taliani cioè noi abbiamo nel sistema previdenziale un sistema di sicurezza
Mettere a repentaglio un sistema di sicurezza a prescindere
Dalle conseguenze
Che le nostre scelte possono determinarne l'orientamento nella nelle dinamiche psicologiche e culturali sociali delle persone
Sulle quali noi sulla vita delle quali noi naturalmente operiamo e da incoscienti e per esempio sì per esempio somma questo fatto di continuare a gridare al lupo al lupo
E alla insostenibilità della spesa rispetto per esempio sistema l'equilibrio sistema previdenziale produce poi effetti devastanti di gente che di per paura evidentemente che gli arredi avanzata dell'ennesima riforma prende e se ne va e abbandono anzitempo
Il posto di lavoro ma insomma anche questo Capra stoffe Isma'io credo sia inopportuno e sia necessario un approccio più prudente più attento
Meno allarmistico no no no no show ma certo quello che si sente in giro per l'Italia ogni tanto insomma
Purtroppo non scrive soltanto la sta fornendo sul Sole ventiquattro Ore c'è anche qualche altro
Personaggio magari un ex sindacalista che scrive scrive delle cose molto discutibili allora ci sono problemi legati all'andamento demografico del correttivi si dovranno ecco ma io penso introdurre c'è e non trascuriamo la questo enorme come ha detto qualcuno prima di me queste norme problema della economia sommersa
Bisogna affronta noi abbiamo questo venticinque ventisei per tre per cento dei sommerso in Italia la media europea si aggira tra il sette e il quindici per cento è evidente che questa una tassa
Che il nostro sistema economico si trova a sopportare oltre al debito pubblico di cui abbiamo parlato ed è evidente che questo ragionamento bisogna tenerlo presente
L'ultimo punto per chiudere e questo della famiglia anche qui scusa io ogni vorrei anche anche professori vorrei che ci aiutassero un pochino di più ad essere
Insomma meno flagellate insomma dalla nostro rigore dal nostro e dal nostro insomma se meno auto fu spiega anti non partiamo ti nuova anche qui sulle politiche per la famiglia dall'anno zero
Questi anni successo qualcosa ce lo vogliamo ricordare ogni tanto per farci coraggio anche reciprocamente per dire insomma che mai corso di questi anni non abbiamo lavorato invano quando si parla di politica per la famiglia si parla fondamentalmente tre cose
E in questi anni abbiamo lavorato fondamentalmente su questi tre
Passaggi su queste tre e linee di diciamo così di comportamento
La questione la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
è come sostanzialmente una riorganizzazione del lavoro dei tempi del lavoro è la introduzione nell'ordinamento di normative che
Aiutino appunto a rendere più conciliabile il tempo del lavoro l'organizzazione del lavoro e l'organizzazione della vita soprattutto all'interno de la famiglia e la cura
Abbiamo fatto la legge sui concetti io credo che bisogna parentale già partire di lì e andare oltre
E incentivare quella è una via che una via importante la via giusta è la via che prima di noi hanno percorso altri Paesi dove
Il tasso di natalità subito gli incrementi fornita penso alla Svezia penso anche alla Francia penso anche paese insomma
Dei tradizione anglosassone
Seconda pista quella dei servizi
E mi pare che neanche qui somma con investimenti che mai abbiamo fatto penso la due otto cinque ma non solo penso alla stessa trentotto insomma la pista e quelli più servizi maggiori servizi perché questo aiuta evidentemente a guardare al futuro con maggiore ottimismo e sostiene naturalmente la responsabilità genitoriale la responsabilità familiari qui naturalmente noi e credo che dobbiamo proseguire modulando
Per esempio le rette dei servizi in rapporto al reddito delle famiglie ma anche in rapporto alla numerosità delle famiglie
L'abbiamo introdotto noi nell'ordinamento cui ahimè faccio anche il mea culpa
Il la deducibilità delle spese della collaboratrice familiare e anche delle prestazioni di cura lo abbiamo fatto con elementi di fine di di finanza pubblica che in quel momento c'erano consentiti tenendo conto che il nostro ministro dell'economia e delle finanze si chiama fisco si chiamava Visco non era facile convincere Visco che la deducibilità
Degli oneri della colf non fosse un regalo fatto le famiglie ricche
Perché si sosteneva che la deducibilità delle spese per la colf fosse un regalo rivolto alle famiglie ricche l'economia italiana non se lo poteva permettere
E invece insomma noi dobbiamo proseguire sulla strada delle deducibilità io sono convinto che la strada delle deducibilità anche rispetto ai costi della formazione ai costi dei servizi e quindi anche la scuola materna e quant'altro sia una una pista è l'ultima importante sulla quale proseguire e l'ultima il sostegno monetario
Ed economico
E allora anche cui
Gli assegni familiari non saranno uno strumento adeguato e l'unico che abbiamo per il momento i crediti anche sapendo che c'è stato un saccheggio realizzato sul fondo
Gli assegni al nucleo familiare nel corso degli ultimi venticinque anni nel quindici per mille un tempo era il fondo penso agli anni diciamo a alle soglie degli anni Ottanta oggi siamo intorno al quattro quattro virgola cinque permette quello che si spende ora
è chiaro che bisogna investire di più ma insomma rivediamolo rimoduliamo lo semplifichiamo lo ma io penso che se lo dovessimo eliminare elimineremmo l'unico sostegno
Diretto alle responsabilità familiari con riferimento al reddito ha un lato e con riferimento alla numerosità della famiglia da un lato è chiaro che bisogna intervenire colpisco bisogna intervenire
Con una le deducibilità e così via ma insomma io penso che anche con la legge trecentoventotto l'articolo sedici che tutto rivolto alla famiglia la strada era ben delineata
Vorrei soltanto sommessamente far osservare che quindici mesi
Governo della destra cultura non c'è un solo provvedimento
Dopo tanto parlare in campagna elettorale
Di famiglia di politiche per la famiglia di sostegno per le politiche familiari terzo settore di imprenditoria sociale
Dini sussidiarietà e quant'altro non c'è un solo provvedimento da quindici mesi a questa parte di questo governo
Sulla famiglia sul terzo settore sui disabili suo gli anziani sui tossicodipendenti senonché i provvedimenti e le misure fondate sulla paura sulla minaccia sulla criminalizzazione di tutti questi soggetti
Credo che sia anche questo un grosso problema
Grazie minimo cari cambiato lo scherzo doveva stare
Contenuto ai tempi ma le cose che ha detto sono assolutamente puntuali
Io vorrei ringraziare davvero di cuore tutti i relatori materiali che sono le idee le proposte delle contributi agli atti sono assolutamente ricchi e di questi ne faremo tesoro
E adesso lascia qualora Gigi e invito Guglielmo Epifani aggiunge sul palco
Avremmo voluto che il confronto tra il governo e le tre organizzazioni sindacali CGIL CISL e UIL
Avvenisse indiretta
Ma la vita spesso si incarica di scombinare
I nostri puro fragili Progetti
E questo ovviamente è accaduto
Indipendentemente dalla nostra volontà
Non di meno un confronto seppur a a distanza temporale ravvicinata
Può forse essere utile per mettere a fuoco il tema cruciale del nostro incontro
Il welfare che verrà
Per questo Guglielmo Epifani che qui con noia seppure in un momento originariamente diverso
Da quello che insieme avevamo individuato
Per questo Guglielmo Epifani oltre a dargli il benvenuto
Vorrei anche sottoporre ieri alcune brevissime questioni come traccia
Per un dialogo
Che spero possa essere produttivo per entrambi
Non nascondo ma Epifani lo sa bene
Che gli organi delle ACLI
In questi mesi hanno assunto posizioni circa la vicenda
Del confronto che si era aperto nel Paese che si è poi tradotto
Nel Patto per l'Italia
Posizioni diverse da quelle sostenute dalla CGIL
Diversità culminata nella nomina condivisione della scelta di non partecipare al tavolo negoziale che poi ha prodotto il Patto per l'Italia
E che avevano come retroterra un diverso giudizio sul libro bianco del mercato del lavoro presentato nell'autunno scorso dal ministro Maroni
Diversità di giudizi che hanno a che fare con il merito delle questioni ovvero quali forme di regolazione del nome recato del lavoro è adesso oggi abbiamo in ballo invece più i temi del nuovo welfare
Ma anche sul ruolo che il sindacato può assumere in un contesto dove il lavoro è attraversato da una gigantesca trasformazione
Con tutte le ambivalenze che i cambiamenti si portano con sé
Ora nel avvio di questo dialogo
E all'interno di questi nostri lavori voglio chiedergli anche una sua valutazione
Sulle nostre proposte contenute
Nel manifesto per la flessibilità sostenibile
Alla quale poi abbiamo dato come seguito la conseguente petizione popolare
Che per la quale stiamo anche raccogliendo le firme
Ma soprattutto gli domando se non sia venuto il tempo per il sindacato riprendo un po'qui i temi di Passerini
Di uscire da alcune trincee
Sicuramente l'articolo diciotto ne ho una ma non la sola
Per affrontare questioni radicalmente nuove
In particolare non so se solo una mia ossessione io credo a al punto chiave del riconoscimento dei diritti individuali di formazione
Per tutte le persone che lavorano che cercano un lavoro che vogliono cambiare un lavoro che hanno perso il lavoro e vogliono reinserirsi al lavoro
Come forma portante
Della protezione sociale del lavoro di domani
Infine ho veramente finito
I domando anche e il problema non è certo semplice riguarda anche noi anche noi le ACLI e le organizzazioni della società civile
Come in uno scenario politico bipolare
Queste organizzazioni e dunque anche il sindacato
Riescono a non farsi come dire incasellare
In questo o quell'altro polo ma promuovono
La loro autonomia come risorsa essenziale per una democrazia più matura
Una risorsa non solo per sé ma una risorsa che è un bene anche più in generale per la democrazia del Paese
Questo è un po'il breve tracciato
Dicendo volentieri la parola
Intanto vi ringrazio per l'invito
Mi scuserete se naturalmente rispetto sia le cose dette adesso dalla vostro presidente
Sia dei lavori di questa mattina le cose che potrò dire saranno ovviamente
Piene di qualche schematismo di troppo che avrei naturalmente volentieri cercato di evitare
Lasciatemi dire però che trovo abbastanza
Abbastanza intelligente anche fuori dal coro
Del fatto che avete voluto dedicare questa vostra sessione di riflessione annuale a questo tema dell'UE il faro collegandolo al rapporto tra globalizzazione dei diritti
E non lo dico per maniera come normalmente avviene lo dico perché penso che questo continui a rappresentare anche in queste settimane in questi mesi una frontiera importante per una forza sociale come come il sindacato è come la CGIL interessata la promozione alla difesa dei diritti
Evidente
Che l'UE il fare fonda una parte fondamentale di diritti e che contemporaneamente non potremmo avere diritti per molte persone senza un quel fare in grado di interpretarne i bisogni e di dare le risposte giuste
Da questo punto di vista io ho sempre avvertito un grande limite in tutte le discussioni sul welfare che abbiamo avuto in paese in Europa negli ultimi anni
Perché c'è stato sempre un modo un po'strumentale di guardare alle vicende del welfare
E soprattutto trovato un modo sempre sbagliato quando il tema della UE il fare della sua riforma è sempre stato messo come alternativa tra due condizioni diverso
Ad esempio ne abbiamo avuto tutta una stagione che non è finita in cui del web farsi parlava solo perché costava troppo solo perché c'era un livello di spesa del welfare troppo troppo pesante
Il si è affrontato sempre in questo modo il contrasto tra i costi dell'UE il fare il fatto che aumentando
Le condizioni demografica o ampliandosi diritti delle persone o i bisogni delle persone il Welfare naturalmente doveva addirittura diventare più vasto di quello che pure c'era sul quale si pensava comunque di intervenire per tagliarne le spezie
Io ho sempre trovato un'unica risposta questa contraddizione che mi sembrava sempre molto apparente strumentale
E l'unica risposta è la seguente che siccome in tutti i Paesi europei e non solo europei il livello di spesa per il welfare è strettamente connesso a livello all'altezza del reddito va da sé
Che i Paesi più ricchi spendono di più per il welfare e il welfare nei paesi ricchi e anche condizione di coesione e di sviluppo e che per converso il welfare e minore dove i Paesi sono più arretrati
Questo vuol dire che ci vuole più sviluppo che ci vuole più Guelfa
E che non bisogna contrapporre il peso del welfare quasi fosse uno stacco allo sviluppo
Come non mi ha mai convinto
Come non mi ha mai convinto anche una discussione che tentava di contrapporre l'universalità dell'offerta del Welfare dal fatto che le domande individuali diventavano via via diverse e via via più esigenti
E non mi convinceva né quando questo discorso veniva fatto dalla destra politico culturale o anche quando veniva fatto all'interno ad esempio della cultura della sinistra delle culture della sinistra
Perché non ho mai capito perché bisognasse contrapporre il fatto per me elementare che l'Uefa resiste solo il tanto è prevalentemente anzi in funzione del fatto
Che deve affrontare e risolvere misurarsi con diritti che per forza debbano essere universali se no non ha senso all'Uefa
E contemporaneamente laddove
Ora il tre la difesa di un diritto di un titolo universale c'era bisogno di un welfare più adatto più adattabile più attento più capaci di cogliere quello che di nuovo si produceva nei bisogni di parte
Della popolazione di questo Paese oppure di quei lavoratori come lavoratori immigrati che vengono a lavorare in Italia
Non capivo perché bisognasse contrapporre l'uno all'altro ridurre la portata delle difese generali per provare a sostenere di più le esigenze le difese individuali
E perché non ha senso
Questa questione non ha senso questa questione perché se tutto oli al welfare il suo carattere universalistico semplicemente non c'è più il welfare
Non esiste un Guelfa che ha come oggetto la difesa di tante condizione individuali
Mentre la difesa dei nuovi titoli dei nuovi diritti delle nuove esigenze anche individuali le puoi fare separati e non sbanca delli le tutele universale
Come non mi ha mai ancora convinto l'idea che bisognasse in qualche modo aprire una guerra una contrapposizione tra i livelli di welfare tra quello centrale tra quello periferico perché evidente che la condizione territoriale soprattutto per il fatto di poter essere più vicina
Al posto dove i bisogni e le difese dei diritti diventano più efficaci non può che essere la sede fondamentale regioni comuni
Ma non possiamo
Pensare che il livello territoriale voglia dire diffide più in base all'appartenenza territoriale diritti che debbono restare uguale
Non ho mai pensato cioè che questa contrapposizione arrivasse al punto tale che un cittadino di Milano ha diritto alla sua quota di Offerta pubblica di sanità
O alla standard attraverso la quale questa si esprime diversa da un cittadino di Milano
Io capisco che sei mila né più capace di organizzare i fattori operativi in grado di rispondere alle domande delle persone di quel territorio quei cittadini saranno più fortunati
Ma non vorrei cittadini più fortunati perché avendo più risorse quel territorio risorse pubbliche
E in grado di offrire standard di protezione più elevate di quei cittadini di territori in cui le risorse sono più scarse perché in questo modo vale la stessa osservazione che facevo prima
Non c'è più il welfare c'è un'altra cosa così come lo voglio dire anche qui con chiarezza
Lo voglio dire anche qui con chiarezza non mi ha mai convinto anche se il tema è delicato una contrapposizione tra natura pubblica o statale privato del terzo settore
Quasi che ci fosse la ricerca un po'di architettura nella quale ognuno fosse scritto definito io Vuolo e il compito da fare
Diciamo la verità
Il welfare è sostanzialmente pubblici è sostanzialmente pubblico non uso la parola statale perché mi rendo conto anch'io che nel momento in cui lo Stato decentra poteri e funzioni non posso usare quella parola
Ma non pensiamo che possa esistere né qui né altrove una vera competizione tra pubblico e privato ad esempio nell'offerta sanitaria non lo è non lo sarà non lo farà
Il che non vuol dire che non bisogna porsi del problema del come in assenza di concorrenza si divide o si possa lavorare per migliorare quello che non va nell'offerta pubblica
Ma guai a noi se pensiamo che tutti i mercati sono uguali perché ci sono mercati dove per i titoli bene i servizi che si fanno il mercato non funziona
O funziona costi crescenti e a diseguaglianze crescenti come dimostra il caso degli Stati Uniti d'America in materia di sanità
E di sicurezza delle persone
E da questo punto di vista io penso che esista un ampio ruolo anche per questa società di mezzo soprattutto a livello territoriale ma anche chi voglio dire una cosa con chiarezza perché ne sono profondamente convinto esiste uno spazio tra l'individuo la famiglia la comunità
Che ha dei diritti o esprime dei bisogni e chi incaricato ha la responsabilità di offrire il servizio o di organizzare la tutela di cui bisogna uno spazio grande
Che chi non è non è nel pubblico
Ne individuo deve poter riempire
L'importante e che chi lo riempia lo faccia con una chiarezza di ruoli e senza confusioni o conflitti d'interessi
Io penso ad esempio che può aspettare a molti anche l'Associazione promosse dal sindacato anche quelle della CGIL di organizzare meglio le grandi domande le tanti domande individuali che ci sono in un territorio perché un anziano non autosufficiente ha la voce per farsi sentire
Ma il suo bisogno diventa più forte se c'è qualcuno che mette la sua voce insieme alla voce di molti altri ed è in grado di chiedere
All'autorità pubblica al servizio pubblico di quel territorio la risposta a un bisogno che seno resta invisibile
Così come io penso che ci possa essere una parte di prestazione
Che il pubblico non riesce a coprire perché soprattutto dove sono in discussioni politiche di prossimità bisogni di relazioni non è detto
Che sia sempre il soggetto pubblico il soggetto più importante o più flessibile in grado di cogliere la grande complessità che nasce quando oltre a un bisogno c'è bisogno anche di un'attenzione di un gesto di rispetto di una capacità di capire i sentimenti o la situazione di una persona di una famiglia o di un nucleo di comunità
Ma guai a noi
Guai a Novi
Se chi opera in questo grande spazio lo fa contemporaneamente svolgendo troppi ruoli riorganizzare la domanda di organizzare l'offerta e di chiedere a chi ha la responsabilità pubblica di avere per sé i soldi necessari a svolgerà questo ruolo
Perché nasce qui
Non il limite in sé di un'impresa sociale
Nasce qui il fatto che quell'impresa sarà sempre più impresa sempre meno sociale e alla lunga un conflitto possibile di interesse
Finisce per togliere quel ruolo è quello spazio all'autorganizzazione della società
Non ho nulla contro l'impresa sociale
Ho sempre detto che quella funzione di un'impresa sociale fondamentale a condizione che quello che la qualifica di sia l'aggettivo e non il sostantivo
In cui il non profit sia vero perché la finalità resta quella sociale
Mentre mi convince meno un'impresa che si dice no profit e invece e profit solo per che ha come suoi compiti di produrre Demi o servizi su titoli o beni sociali
Ed è per questo
E lo dico con chiarezza
E penso che per quello che stanno dobbiamo lavorare perché si sviluppi assieme in questo campo vasto il lavoro del volontariato
Organizzando lo strutturando perché Celli un contrappeso importante è un'impresa che vuole diventare sociale ma contemporaneamente magari non rispetta nelle regole della concorrenza tra impresa ne rispetta un minimo rapporto di conflitto vi interessa
Infine c'è un punto vero perché questa discussione sul Welfare poi ha finito sempre ai miei occhi per diventare un po'singolare e perché nessuno poi mai si chiede a che cosa serva all'UE il faro oggi
Si parla di costi si parla di chi lo deve gestire di come farlo con o qualità crescente ma quali sfide quali problemi quali compita al welfare oggi oggi non quello che ha avuto nell'Ottocento non quello che ha avuto all'inizio di questo dopoguerra
Oggi l'Uefa non può che essere sempre di più
Grande Ester sede strumento di eguaglianza e grande sede occasione di ingenerare sicurezza nelle persone
Ho visto che anche nelle riflessioni di ieri gli interventi importanti che ci sono stati questo tema dell'insicurezza ritorna
Non dobbiamo anche qui pensare a un'idea dell'insicurezza rispetto alla quale occorre costruire quasi in contrapposizione una capacità più forte di rischio individuale
Io penso invece questo che se c'è un Guelfa Arché condizione di uguaglianza di fondo su titoli e principi fondamentali universali e sai essere in grado qui anche in termini moderni e penso alla formazione
Di essere strumento di maggiore sicurezza questo dà spazio esattamente alla possibilità di aprire un maggior rischio di scelta individui
Prodi loro c'è la garanzia
Fattori di sicurezza quel far moderno in condizione riavere perché nell'altro caso noi non avremmo una società in cui legge e portata a rischiare di più anche individualmente avremo una società in cui si apre una lotta tra persona e persona tra individuo e individuo e senza quella garanzia non avremmo più quel rapporto tra capacità di Erice
E sicurezza collettivi
Profondamente
Sociale
Per questo quindi che penso e si può sostenere
Per i veri welfare rinnovata una politica alle tematiche
Cara l'equità
Io penso ad esempio
Prima che tale
Ritoccata
Lo penso perché non vedo da nessuna parte del un ordinamento
Va a scuola e
Pur
Il picco questa idea debba poter
In realtà
Non funzionerà perché l'approverà i figli Ra tagliata alle
In base alla quale chi più ha più paga
Ti nemmeno a meno paga ma avremmo probabilmente il contrario
Non lo avremo e noi ne avremo perché temo che se la progressività fosse era inserita attraverso
Mozioni avremmo diseguaglianze tre
Non avremmo caro Bobba una vera politica per la famiglia per via fiscale con un sistema attraverso il quale il principio fondamentale della propria lista non sia gara dico dalla presenza di aliquote conta la sto per Scaglione
Perché anch'io penso che bisogna sostiene
Anch'io mi ricordo lo sforzo che insieme con la CISL e la UIL in tutti questi anni abbiamo fatto senza che nessuno riconosciuto quando abbiamo dato quelle quote di fiscal branchie
E stavo al lavoro tori dipendenti nella loro individualità per sostenere e rafforzare attraverso l'assegno familiare Leconte punti
Numerose
Ma perché
Per quanto bisogna sostiene
Fra sempre prima di questo un altro in
Che c'è una famiglia comunque più povera una famiglia comunque più ricca che vanno differenziate nei loro letti
L'architettura fondamentale di una riforma che
E può e solida
Mi porta naturalmente a l'azione sul Po
Purtroppo
Pratico Coco lo spazio
Il problema del conflitto interno si è parlato questa mattina che riguardo al sistema previdenziale oppure guardare in titoli formativi un rapporto di spazi
L'idea più forte
E lo vogliamo perché questo anche l'importo
Con la popolazione lavora
E io non ho mai condivido
Proprio di impostazione
Politiche che si sono sempre
Rapporti
Ho sai non perché non ci post
Un ciclo di verità nelle contraddizioni delle diverse situazioni
Ma perché quando si è fatto sia fatto sempre con uno scopo ridurre le tutele dei padri e contemporaneamente non essere in grado di proporre i figli maggiori lo abbiamo verificato mille volte lo abbiamo verificato un miliardo questa è la situazione
E perché sono in qualche misura abbastanza preoccupato di quello che può avvenire
Perché noi abbiamo alle spalle questi dieci anni di grande sviluppo e sul terreno della globalizzazione hanno comportato una cosa che sappiamo
Un allargamento di opportunità di investimenti per molti Paesi ma ancora una volta un allontanamento della forbice di reddito tra gli ultimissimi i primi più ricchi al mondo
Sì di fronte al Paese all'Europa e al mondo
No nuovissimo nuovi altri dieci anni con quel passo di sviluppo come un sacco in cui non c'è mai stato in questo dopoguerra
Ma dovessimo a vere come è presumibile un andamento a gobba di cammello elicoidale del tasso di sviluppo in cui poi si va su è un po'si va giù per molti anni molte delle cose anche che abbiamo discusso in queste settimane avrebbero un diverso cara immaginiamoci per un momento se il tasso di sviluppo del Paese dei prossimi anni dovesse essere inferiore all'un per cento questo Paese
Comincerà a riaprire il problema degli occupazione anche nelle aree dove fino a oggi il problema sembrava scomparso
Se rimane quella percentuale di crescita tutti i rapporti tra la spesa il PIL si deteriori all'anno rapidamente
Se avessimo quella percentuale di crescita il conflitto redistributivo diventa più forte
E la competizione tra i diversi settori che compongono la Repubblica più accentuata tra di loro per questo
C'è bisogno di immaginare nella nuova realtà principi più forti di solidarietà e di coesione
Arrivo a dire una cosa un po'paradossale
Ma non tanto che quando c'è grande sviluppo si può redistribuire ci sono margini per fa e puoi sostanzialmente anche pensare che in una fase iniziale può avere più differenze
Quando non c'è sviluppo non puoi permetterti di avviare più differenze perché quei sei milioni di poveri che abbiamo avuto anche dopo questi anni di sviluppo saranno destinati a diventare più poveri e perché
Un articolo diciotto che viene ha ridimensionato in una parte importante dei suoi affetti
Di fronte a una economia che rallenta ha un carattere ancora più odioso è ancora più discriminatorio
Perché uniscano
Per questo penso le bisogna tenerla ferma questa ragione di coesione e per questo penso che bisogna fare ogni sforzo per rendere non ineluttabile questo rallentamento della economia noi non diamo un giudizio positivo come sapete
Del Patto per l'Italia
Noi per le cose che dicevo pensiamo che si tratterà di fare e bisogna farlo bisogna che il governo faccia
Un bagno di realismo molto più forte
E comincia a rendersi conto che le cose non solo non stanno andando bene
Ma non è scritto da nessuna parte delle cose andranno meglio da cui a qualche mese
Perché se si continua invece a pensare il contrario si fa una duplice operazione sbagliata una si trasmette al Paese un'immagine di Bengodi quando il Bengodi non c'è
E si può stare qualche settimana in questa situazione ma poi la gente comincia a rendersi conto
Chi va a fare la spesa i posti di lavoro che cominciano a diventare più precari oppure la situazione che naturalmente comincia ad avvertirlo sì anche della difesa del proprio reddito
E poi si fa un altro errore
Che si evita di fare adesso quelle cose che sono utili per evitare che la situazione diventi più grande
Pensando sperando che domani verrà a me ha molto colpito e lo dico soltanto non tanto per polemica in questa sede non non vorrei neanche
Accentua nel carattere ma perché sintomatico di un modo di pensare di questo governo
Che mi ha molto colpito che rileggendo la prima pagina della Patto per l'Italia c'è scritto a un certo punto questa frase
I prezzi
Dell'inflazione nel due mila e tre sono destinati a scendere verso la media europea
Dove la cosa che più mi ha colpito il termine destinati perché e mi era sfuggito perché non riuscivo a capire non riesco a capire che cosa vuol dire esattamente destinata io posso capire un'altra cosa
Posso capire che prezzi possono scendere se si fanno delle politiche che aiutano i prezzi a scendere
Capisco che i prezzi possono salire se ci si divise ressa del problema dei prezzi ma pensare che il Paese è destinato a dovere prezzi bassi ad avviene un miracolo economico senza che nulla lo giustifichi penso che sia un modo sbagliato di assumere può esercitare una responsabilità pubblica io dico con la chiarezza necessaria e anche spero con la passione che ci voglio mettere perché voglio dire esattamente per ultimo la seguente
Noi pensiamo parlo come CGIL se su molte cose abbiamo avuto ragione abbiamo ragione
Ho sentito le cose che ha detto il presidente delle ACLI
Vorrà dire
E quando ci incontreremo tra un anno cui magari a discutere di un tema altrettanto importante come questo ognuno avrà di fronte all'altro l'onestà di dire avevi ragione o misto sbagliato
Grazie che il cane
Unitamente
L'appuntamento io spero che possa essere anche più
Ravvicinati
Naturalmente spero di aver ragione io ma questo sarà nei fatti a dircelo buona impettito
Perché è vero patriarca portavoce del Forum terzo settore
C'è sempre
Esatto il vice sindaco di Firenze Beppe Matulli giusto
Benissimo ottimo
Allora iniziamo questa sessione pomeridiana che continua un po'diciamo riprende riprende i temi su cui state lavorando da ieri che cercare di immaginare e riflettere sulle nuove forme
Dell'UE il far più un Guelfa Arché così come si era venuto a configurare nel secolo scorso
Non non regge più no e tra l'altro la ricerca IReF che è stata credo presentata ieri o che comunque è stata data a tutta l'agenzia di stampa ci ha detto che anche novanta per cento degli italiani se ne rende conto del cocente in qualche modo
Epifani no umane sono Santa No sentiamo
La cosa non regge i motivi sono stati approfonditi anche nelle nelle relazione di questa mattina
Il moltiplicarsi dei bisogni la loro differenziazione
Lo sconvolgimento dalla composizione sociale
No addirittura la composizione familiare insomma è cambiato è cambiato tutto no in cent'anni
E quindi è impensabile sempre più impensabile la centralità universalistica dello stato e della sua macchina
E allora diciamo se viene tant'è vero che si parla sempre meno di quel fa Stet e si parla sempre più di quel fatto no quindi quali sono questi nuovi soggetti dalla rete di protezione sociale
Ecco a questo tavolo diciamo gli organizzatori hanno pensato di convocarli non riconvocarli
Nella coscienza che non ci sarà più
Un Guelfa Arca il cuore diciamo propulsivo nell'erogazione di servizi statali
Ma che la Rete pubblica di servizi sociali dovrà nascere dovrà diciamo decollare non concerto iniziative di più soggetti
I nuovi soggetti che saranno per i propri protagonisti sia nel nell'individuazione dei bisogni che nel mettere in campo le risposte sociali
Insomma la riforma la famosa tre due otto è stata citata che stamattina riforma assistenza sociale in quella riforma è presente questa coscienza cioè somma che lo Stato
Non è più l'erogatore di tutti i servizi sociali ma che in campo devono entrare nuovi protagonisti
Allora in una logica di sussidiarietà questi protagonisti devono mettere in campo un nuovo un nuovo welfare che immaginiamo immaginiamo più a Rete e non più come un unico centro erogatore
Quali sono questi protagonisti appunto e possono presenti a questo tavolo o in video non so se voi il video sarà pronto
Già ieri avete avuto il presidente l'unione dalla Commissione europea
Romano Prodi che ha parlato della necessità di una crebbe l'urgenza della necessità di una crescita di una costruzione di un aeroplano Europa sociale
Ci sono le regioni
è in me qui poi il discorso sarà complicato perché su questo tempio una battuta Epifani questa mattina era vero insomma qui si rischia di avere un Guelfa la tantissime velocità una diversità tra regione e regione non non sopportabile anche ingiustificata ci sono i comuni ci sono le fondazioni le fondazioni bancarie di origine bancaria
E ci sono i soggetti del terzo settore con lo Stato che assumerà diciamo un che viene ad assumere un ruolo un ruolo diverso di quello che aveva fino a dieci anni fa
Allora cominciamo quindi questo giro di tavolo con tutti questi protagonisti gli abbiamo qua sono qua rappresentati io non son anni ecco se è pronto io direi allora di iniziare sentendo l'intervento di Anna Diamantopoulou Stella commissaria
Proprio sui temi sociali la commissaria dell'Unione Europea
Per l'impiego agli affari sociali commissaria di nazionalità greca laureato in ingegneria civile specializzata di sviluppo regionale e dal settembre novantanove commissaria europea allora sentiamo il suo intervento proprio sul ruolo che l'Unione europea e la Commissione europea povere nel far decollare questa nuova Rete di i soggetti sociali
Di settembre signore e signori sono molto lieta via bene l'opportunità di parlare con voi alla seminario nazionale di studi a Vallombrosa detto tecnica c'è un centro delle mento che avete scelto sì le spinte due castelli chiese ma è un argomento fondamentale per tutti noi in coproduzione etnica spaccati sociali e cittadini
Giuro socio il modello sociale europeo sotto che si basa sul concetto del Welfare State con è uno dei pilastri dell'Unione europea complesse socia e comprende la giustizia sociale la solidarietà sociale e naturalmente la coesione sociale ma va molto al di là di tutto questo e include il miglioramento del tenore di vita sul elevati livelli di protezione sociale riesce migliori condizioni di lavoro maggiore parità fra uomini e donne troppo e una migliore qualità di vita per tutte le generazioni
Che fissi sfatto riscosse a cinquant'anni dalla sua concezione in tutto il Sud non europea tiene fede al modello sociale europeo gesti in quanto è molto più doppie di un ideale visionario utopistica
è uno strumento politico pratico e realistico dell'Opel socio il modello sociale europeo è sopravvissuto e si è sviluppato nelle sue diverse forme
In tu se gli stati messa sin quando modello solido dal punto di vista economico ma anche politico e sociale a socio con le stesse incluse le politiche sul charlie vengono considerate sempre di più non come fattore drenante se le risorse ma piuttosto come fattore positivo per investimenti in crescita e produttività
E già SARS qui è un modello che ci aiuta a creare una forza lavoro più strumentale qualificata ed adattabile a colori per soddisfare le esigenze sempre crescenti dell'economia quale riconosciamo purtuttavia sostiene che sistemi sociali in Europa Italia compresa sei si trovano ad affrontare sfide enormi
Dieci Ford l'invecchiamento della popolazione Vaticano trasformazioni tecnologiche radicali Weiss ristrutturazioni industriali a ritmo sostenuto il numero sempre crescente di donne che entrano a far parte della forza lavoro ragioni per le quali i governi europei insieme alla commissione europea grazie hanno sensibilmente intensificato la loro cooperazione politica peggio nei campi dell'occupazione dell'inclusione sociale e della protezione sociale è che un punto di svolta si è verificato nel marzo due mila quando il Consiglio europeo a Lisbona ha approvato un piano d'azione decennale lecco per un'Europa più competitiva più dinamica e socialmente più coesa
Mazzette legando i propri obiettivi ai segni concreti tra cui un accordo ed extra per creare venticinque milioni di nuovi posti di lavoro entro il due mila dieci
Sono
Dico che possano passati due anni se le politiche sociali e per l'occupazione in Europa sono ancora saldamente fissati a questi obiettivi
La nostra strategia per l'occupazione è un importante strumento politico assai grazie al quale i governi nazionali collaborano per elaborare migliorare mentre appunto
Le riforme nazionali del mercato del lavoro servendo obiettivi comuni e imparando dall'esperienza decise francese
La strategia ha dimostrato chiaramente il proprio valore Gioconda dieci milioni di nuovi posti di lavoro creati a partire dal suo rabberciate sebbene l'attuale recessione economica si ponga di fronte una sfida seria ed immediata
Rischio fuori questa nuova forma di cooperazione funziona bene ed è stata estesa due nuove aree
Festa prima
Tutt'al più sì aiutare i sessanta ottanta milioni di donne e uomini nell'Unione che sono a rischio di povertà Sacconi secondo tutte le cerca senza affrontare la crisi delle pensioni che affligge quasi tutti i Paesi europei
Oria Orso voti stiamo inoltre considerando possibili modi per estendere questa cooperazione europea alla sanità senta contemporaneamente stiamo lavorando per integrare i nuovi paesi candidati Islas tutti questi processi
Rischia un sacco di c'è questo coordinamento più stretto non significa un trasferimento si poteri responsabilità dalle autorità nazionali e regionali Asterix & soci né significa armonizzazione delle regole e delle legislazioni nel Campo della sicurezza sociale aspra il suo scopo è quello di rafforzare le politiche degli Stati membri free per andare a ciascun Paese mano libera né il recepimento delle politiche sociali e dell'occupazione nel contesto nazionale e regionale quel locale pur cooperando nel quadro europeo
Due per la realizzazione di obiettivi comuni europei in mai stretti nei miei primi tre anni in qualità di commissario europeo per l'occupazione e gli affari sociali ho lavorato energicamente per migliorare i collegamenti tra le politiche economiche e sociali e per l'occupazione
E oltre al maggior coordinamento politico nelle gare che ho citato ora inoltre lanciato una serie di iniziative diverse per combattere la discriminazione razziale e di altre forme promuovere le pari opportunità
E migliorare le condizioni sanitarie di sicurezza sul posto di lavoro sette s'quindi tutte queste iniziative ho sottolineato la necessità degli inclusione di avere tutti gli attori coinvolti
Parti sociali autorità locali esegeta nonché l'intera società civile
Contenuto e per questo motivo che continuerò a operare per garantire che questo approccio di partenariato diventi una realtà nell'Unione e nei Paesi candidati cosa ed è per questo che vi incoraggia a fare quanto in vostro potere ariete per creare un modello sociale
Capisco che sia degno del mondo in cui intendiamo vivere e lavorare nel ventunesimo secolo
Ma i miei migliori auguri per una conferenza stimolante e produttiva e attendo con vivo interesse di conoscerne i risultati
Bene ora continuiamo diciamo nell'Elenco anche gara Diamantopoulou ha fatto di di temi dalla povertà le pensioni e la sanità lavoro
Insomma noi speriamo di contribuire arricchendo
Diciamo dando consistenza questi nobili e speriamo che l'altra parte l'Unione europea con strumenti come il patinoire fiato come Ippati come quello di Lisbona per la creazione e l'occupazione contribuisca diciamo a alla progettualità anche delle dei soggetti nazionali ciò contiamo comuni in una logica di sussidiarietà è un po'verticale diciamo
Quindi darei la parola alla rappresentante qui dello Stato del Governo alla sottosegretaria senatrice grazie spiega Fossa può aiutarci a ragionare sul suo ruolo diverso che lo stato sta occupando verrà occupare nei prossimi mesi nei prossimi anni magari nella esplicitazione nella strada che prende una legge come quella tre due otto
Che dovrà pigliare più consistenza ancora che ruolo lo Stato potrà avere rispetto agli altri soggetti nuovi soggetti che sanno portare protagonisti di un welfare che sta per accadere che sta per venire speriamo
Sì grazie
Grazie alleati di questo invito e
Riccardo Bonacina della della presentazione io
Intendo offrire alcuni argomenti di
Il dibattito all'incontro di questa sera facendo una premessa
Che è giusto il titolo
Con la parola costruzione che avete dato a questi incontri
è giusto per due motivi primo
Perché sul fronte
Delle politiche sociali la legge tre due otto
Che è una legge recente
Corrono logicamente
Ma
Purtroppo già vecchia
Quando fu fatta era la più federalista delle leggi italiane perché era già stata fatta in proiezione della riforma costituzionale adesso e l'assessore Passaleva ne è testimone come me
Mi vediamo tutti i limiti nel senso che buona parte di quella legge alla luce del nuovo Titolo quinto della Costituzione o non è applicabile
O può diventare applicabile previo nuovi previ nuovi accordi tra lo Stato e le Regioni
Non è una difesa la mia
Ne di e al ruolo di una istituzione nei confronti delle altre nega il ruolo dello Stato nei confronti della società
Però la situazione che ci troviamo davanti
Dentro la legge e oltre la legge è questa
Di realtà regionali che hanno di fatto la competenza esclusiva giustamente in un quadro di sussidiarietà verticale che hanno la competenza esclusiva in questo settore
In cui però Allo stato rimangono due elementi fondamentali
Uno è quello stabilito dalla articolo centodiciassette della Costituzione
La determinazione dei livelli essenziali dei diritti sociali e civili
Che è competenza dello Stato
Questo è importantissimo per un'esigenza di omogeneità territoriale
E per un'esigenza di giustizia sociale
Che vuol dire la fissazione dei livelli essenziali dell'assistenza ma vuol dire molto di più
Dei livelli essenziali dell'assistenza vuol dire i livelli essenziali dei diritti
Scusate è in questo quadro che io ho insistito perché per esempio la legislazione sull'associazionismo e sul volontariato rimanesse una un quadro nazionale
Per il rispetto di quei diritti sociali e civili nonne per avocare Allo stato delle competenze
Dall'altra parte questo vuol dire comunque non ce lo nascondiamo buonasera Presidente non ce lo nascondiamo una
Concorde determinazione con le regioni
De livelli essenziali
I nostri colleghi che si occupano di sanità
Sanno benissimo che cosa ha comportato e che cosa sta comportando per le regioni la fissazione dei livelli essenziali dei servizi sanitari nel sociale tra l'altro è molto più difficile
Sono molto più difficili da fissare
Perché un'operazione di appendicite è un'operazione di appendicite dovunque un'assistenza domiciliare un malato di Alzheimer non è l'aspetto non è esattamente configurabile
Questo comporta delle delle difficoltà di determinazioni della tipologia del servizio e della compartecipazione alle spese del servizio medesimo
Però è chiaro che questa per noi è una priorità
E è prioritario
Anche e soprattutto
In vista della determinazione del nuovo piano sociale nazionale
Che giustamente le le le regioni giustamente dal loro punto di vista mettono in dubbio ma che io dico con questa premessa è giusto che le linee guida continui a dettar le in piena responsabilità il governo nazionale
Ma anche per una nuova determinazione
Del riparto del fondo sociale
So di parlare ad una platea direttamente interessata
I soldi del fondo sociale
Che io non ho nessuna difficoltà a riconoscere come una grande conquista di questi anni
L'istituzione di un fondo sociale
è vero che non sono tanti
Però è altrettanto vero che su quei fondi lo Stato non può fare metà passacarte metà ufficiale pagatore
Dall'altra parte le regioni ci chiedono
E qui lo dico davanti all'assessore Passaleva perché era stato uno di quelli che con più insistenza l'aveva chiesta l'erogazione di un fondo indistinto
Allora può essere anche possibile
Il fondo indistinto
A patto che ci sia una determinazione dei livelli essenziali
In questo caso lo Stato fa veramente da difensore dei cittadini
Contro nessuno però da difensore dei cittadini
E assumere questo compito
Non è né di prego ripeto di regolatore del traffico o di ufficiale pagatore
Ma questo compito di sintesi
Tra la domanda e l'offerta
Tra le esigenze di tutti cointeressati
Questo vale naturalmente
Per le loro competenze anche con i Comuni
Ma la legge tre due otto introduceva come ci ha ricordato Bonacina un altro elemento fondamentale
Il coinvolgimento della società civile
Del terzo settore del volontariato e dell'associazionismo
Protagonista a pieno titolo
Nella gestione ma anche nella programmazione progettazione dei servizi
Anche qui
La legge fissa questi principi generali
Affidando poi a Regioni ed enti locali il compito di questo coinvolgimento
Quindi questioni solo due
Che cosa vuol dire coinvolgimento
Vuol dire che si chiamano le associazioni di volontariato a gestire servizi che altri hanno determinato e che magari siccome costano troppo si fanno fare al volontariato con una bella convenzione
O vuol dire che a pieno titolo questi soggetti partecipano dall'inizio cioè dall'individuazione dei bisogni e quindi dalla programmazione degli interventi lo spirito della legge la seconda
Io lo so che stati fatti grandi passi avanti in questo anche perché grazie a Dio
In molte nella maggior parte delle regioni in Italia noi abbiamo un terzo settore un privato sociale e un volontariato capace di stare a questi tavoli
Capace come livello di rappresentanza capace come professionalità capace come volontà e spirito di dedizione
Questo non è un merito nostro il merito nostro semmai avremo uno è di riconoscerlo di valorizzarlo quello che esce
Siamo davanti su questo
Ad una nuova stagione
So questa che questa mattina qualcuno ha avuto parole critiche nei confronti del disegno di legge sull'impresa sociale
Permettetemi dopo la fatica che accostata a me e a diversi che sono qua dentro la la
Il punto d'arrivo di quel disegno di legge di spenderci due parole
L'abbiamo fatto con l'intenzione di dare finalmente una configurazione giuridica civilistica ad una realtà che oggi in Italia è riconosciuta egli si fa un torto soltanto dal punto di vista fiscale
Perché il terzo settore ce l'ha detto l'Istat in Italia sono duecentoventi mila realtà danno lavoro a seicentotrentasette mila persone ruotano intorno a quattro milioni di volontari
Se questo mondo non fa parte dell'economia di questo Paese qui qualcuno esce ecco
Ma se fa parte
A pieno titolo della ricchezza e dell'economia del Paese
Allora ha bisogno di un riconoscimento che non sia soltanto un decreto fiscale
Ha bisogno se lo vuole di potersi configurare come impresa
E qui bisognerà rivederlo il libro primo del Codice civile e il libro quinto del Codice civile
Per cominciare a guardarsi in faccia su chi è soggetto economico e chi non lo è
Nella visione del mondo che ho io
è soggetto economico la FIAT ed è soggetto economico l'ultima associazione di volontariato che offre un servizio
Allora
Lo spirito con cui abbiamo fa abbiamo fatto quel disegno di legge che affidiamo a dibattito parlamentare
è esattamente questo dare dignità di impresa
Con alcuni vincoli incerto
Di cui il primo e più importante quello della non distribuzione degli utili
Perché non possiamo affidare solo al mercato
Che comunque esiste
E che deve continuare ad esistere
La cura l'assistenza la cura del patrimonio artistico la cura del nostro patrimonio ambientale l'attenzione alla persona e ai luoghi in cui vive
Occorre che ci sia un'impresa
Identificata con categorie certe
Ma che abbia comunque sempre in sé
L'evidenza del punto da cui è nato
Perché sia chiaro
E anche qui non è in contraddizione con il volontariato
Perché sia chiaro che la più grande impresa
Il più grande ospedale
Che si comunque la cosa più grande che si possa costruire che si occupa della cura dell'assistenza delle persone
è nata da una tradizione culturale che ha fatto della gratuità il suo fondamento
E allora questa può questa dibattito bellissimo credo che dobbiamo ringraziare il settimanale vita
Per gli spunti che ci ha offerto quest'estate sulla natura del nuovo ruolo del volontariato che tra l'altro raccoglieremo in un libretto
Che sarà allegato credo al settimanale vita nelle nelle prossime settimane in occasione della della Conferenza nazionale del volontariato proprio perché volevamo offrirlo questo dibattito interessantissimo
Chi ha riproposto questa cosa sono volontario sono professionisti
Sono professionisti e volontari accanto nella costruzione di una nuova soggettività
In cui c'è bisogno di quello di quell'altro
Noi siamo stati abituati
Prima a credere che il quiz compiti dell'assistenza
Fossero compiti dello Stato
Guardate credo che a nessuno sfugga che il nostro sistema di protezione sociale per tanti anni sia configurato quasi esclusivamente nel sistema pensionistico
Cioè si dava la pensione con quella si acquistavano i servizi che servivano
Questo è stato deleterio dal punto di vista economico che c'ha portato alla situazione che ci ha portato
Ma nel tempo si è rivelato non rispondenti ai bisogni perché oggi i bisogni sono diversi perché l'anziano solo tu puoi Gardi tutta la pensione che vuoi ma se non li costruisce attorno una rete di servizi che magari può acquistare no se ma se non li costruisce attorno a una rete di servizi che non possono esser fatti soltanto perché la
Perché la nostra storia non è questa non possono esser fatti soltanto da chi lo fa per lavoro
Non risolvi il suo problema
La nuova il secondo compito
Che lo stato deve assumersi non in modo esclusivo
E qui mi fa piacere dirlo perché ci sono tutti i soggetti interessati a questa cosa
è quello del monitoraggio e controllo della spesa
Che non vuol dire mandare la Guardia di Finanza nei comuni
Vuol dire che
A tre anni dal fondo sociale
A
Tre di cinque cinque dieci anni
In cui progressivamente è aumentato l'impegno a dire anche economico di regioni ed enti locali
Sulla
Sul sociale
Questo è sotto gli occhi di tutti
Cerchiamo di capire
Non semplicemente dove sono andati questi fondi anche se non mi nascondo che qualche volta bisognerà investigare anche su questo
Ma se questi fondi sono andati a finanziare in realtà che rispondono veramente ai bisogni
O se c'è bisogno di Investimenti
In risposte a domande che emergono
Cioè un esempio per tutti
Quattro cinque anni fa le assistenze domiciliari erano poche perché c'era ancora dieci anni fa erano pratica c'era ancora delle reti familiari per cui ce n'era meno bisogno adesso
Qualunque assessore di qualunque comune pur piccolo vi dirà che mette a bilancio del sociali un fondo per le assistenze domiciliari
Che anzi preferisce mettercelo
Questi visto oggi sui giornali il Comune di Venezia che preferisce pagare i trecento Euro per la regolarizzazione delle badanti alle famiglie perché questo gli abbatte i costi dei ricoveri nelle RSA
Anche per un mero conto economico poi noi sappiamo che la permanenza dell'anziano del disabile del non autosufficiente in famiglia assume anche un valore culturali affettivo certamente più grande
Ma anche un valore economico importante
Allora quando dico monitoraggio e verifica della spesa
Dico questo di commettere in piedi
Un tavolo di confronto con tutti i soggetti che sono qui anche con il terzo settore
Per verificare questo
Per verificare se quello che abbiamo spesso è quello che abbiamo finanziato in questi anni è la vera rispondenza ai bisogni
Tra l'altro secondo me su questo
Si potrebbero anche reperire ulteriori risorse
Che cosa consideriamo prioritario come Governo sulle politiche sociali
Dico come governo nel rispetto dell'autonomia delle regioni
Due cose
Il sostegno alla famiglia
E come politiche fiscali
è vero che abbiamo cominciato con una detrazione piccola
Come è scritto come ha dichiarato il vostro presidente a famiglia cristiana lo consideriamo l'inizio
C'ero anch'io al tavolo quando il Forum delle associazioni familiari chiesti otto milioni di trazione per ogni figlio a carico
E noi dicemmo allora la Luisa Santolini ma lo diciamo adesso che abbiamo cominciato con un milione
Questo per rispondere ad un'esigenza innanzitutto di giustizia sociale
Le nostre famiglie sono le più tartassate d'Europa
Ma soprattutto per rispondere ad un'esigenza
Che ha anche un valore etico profondo non ti tasso quello che spendi per assolvere al dovere costituzionale di educare i tuoi figli
E se sarà possibile
L'incentivazione alla formazione di nuove famiglie
Lo dico sempre senza voler essere lo Stato etico ognuno decide quando come se sposarsi e quando come si metterà al mondo dei figli ma lui sta a creare le condizioni perché chi lo vuole non vi sia penalizzato come realtà e oggi il piano sugli asili nido aveva esattamente questa funzione
Il
Progetto di legge che il ministro sta approntando
Sui sostegni per l'acquisto o l'affitto della prima casa vanno esattamente in questo sì
Il secondo intervento
Annunciato più volte quest'estate dal ministro Sirchia
Sul sostegno agli anziani non autosufficienti
Qui vorrei dire una parola di chiarezza perché è stata fatta confusione
Originata da quella parola mutue nel DPEF
Allora un conto è pensare al futuro
E li possiamo pensare a interventi integrativi
No gente che ha trent'anni
E che se è una donna un'aspettativa di vita fino a ottantaquattro se è un uomo fino a settantanove ma catturando il mondo è pieno di donne per questo
E
Con la possibilità
Per il dieci per cento purtroppo di queste persone di vivere gli ultimi anni della loro vita in una condizione di disabilità perché questi sono i dati l'organizzazione mondiale della sanità
Questo vuol dire
Un sistema socio assistenziale
Che configurato come configurato oggi non regge un peso simile
Perché stiamo parlando del dieci per cento della popolazione anziana non autosufficiente ma poiché esiste l'autosufficiente che comunque ha bisogno di assistenza
E allora
Si chiamino come si vuole
Però andava pensato un sistema
Di integrazione di copertura di assicurazione di quello che si vuole
Che permette a questi soggetti di garantirsi
Invecchia e alla sicurezza
Di un livello essenziale di assistenza
Questo lo dico con molta libertà è un problema che si era posto anche il precedente governo che si è posto anche il Parlamento in Commissione affari sociali giacciono cinque proposte di legge su queste di tutti i gruppi che partono tutti dai dati gli ho detto
Il secondo problema il secondo aspetto del medesimo problema sono i milioni ottocento mila famiglie che oggi in Italia hanno un anziano non autosufficiente in casa o ricoverato in una residenza assistita
Con le costi in termini umani ma anche in termini economici pesantissimi
Nel rispetto della libertà di intervento delle regioni che già su questo anno strumenti diversi
Credo che se uno ha priorità in questo momento
Le politiche sociali a livello nazionale hanno sia esattamente questo
Credo che né io né voi oggi siamo in grado
Di sapere dal punto di vista economico quanto si potrà investire
Però di certo se due lire e ci saranno su questo saranno investite perché noi questa la consideriamo una priorità perché su due fronti sul fronte delle politiche familiari
E sul fronte delle politiche socioassistenziali
Il
L'articolo della legge sull'immigrazione sulle cosiddette badanti vuole andare incontro anche a queste esigenze
Pur rendendosi conto
Che per le famiglie il costoni
E che quindi presenti su questo già ci dà un'indicazione precisa
Il sostegno diretto alla famiglia
Che possa
Acquistare i servizi
Dove ritiene più opportuno
Cioè il finanziamento della domanda
Perché esiste una soggettività delle istituzioni esiste una soggettività dell'associazionismo del terzo settore esiste non dimentichiamolo in Italia
Un protagonismo di quella che è la prima vera associazione che è la famiglia
Di cui io non faccio un disco su cui non faccio un discorso ideologico
Ma a cui riconosco una assoluta priorità in questo campo come in altri
Io chiudo so ad avere solo offerto in maniera disorganica
Papero di questa degli spunti a questo confronto
Lo fatto scusate in maniera forse troppo diretta
Però un po'perché appunto mi sentivo di parlare ad una platea di addetti ai lavori e quindi
Potevo comodamente superare le i convenevoli e il linguaggio stereotipato dei convegni dove
Poi in realtà non non ci si dice nulla
Ma proprio perché io uso e lo lo usato quest'estate in altre occasioni ma uso questi momenti come momenti di lavoro
E dove se è possibile si fa un passo avanti
In un momento che comunque riconosco delicato e per la situazione economica e comunque ma su questo lo lascio ai miei interlocutori
Per un evidente impasse istituzionale che che si è creato con il nuovo Titolo quinto della Costituzione che sia chiarito certe cose
Di fatto anche dimostrato la difficoltà nell'applicazione poi nella convivenza quotidiana tra istituzioni che vogliono rispettare quei dettato io chiudo facendomi un invito l'ho accennato prima l'invito è alla Conferenza nazionale del volontariato
Mi permetto di farlo io anche se la conferenza e delle associazioni
Undici dodici tredici ottobre ad Arezzo in cui riprenderemo questi ed altri temi
Ma in cui mi auguro ci sia proprio l'occasione di un momento di approfondimento sulle cose che ho detto ma anche sulle cose che vi siete detti voi questi giorni grazie
Grazie grazie amo anche
è vero è stato siccome s'è stata molto chiaro anche aiutato a a capire di più come cambia per esempio per chi lavora
Al centro per chi lavora al governo come cambia
L'organizzazione come cambia il diciamo la prospettiva sul web farm approfittando diciamo di di di questa anche
Facilità di comunicazione tra detti lavori ti faccio anche una domanda che mi ha qualcuno ma sollecitato fosse tutto questo previsto questo lavoro del libro bianco sul web fanno così come c'era stato il libro bianco sul lavoro ora se ci dà qualche notizia
Credo che questi siano anche contenuti no queste
Sì il libro bianco
Io non ne ho parlato per un'ora per i giornali si proseguì per una forma di correttezza primo perché il libro bianco è sul tavolo del ministro io glielo ha consegnato a luglio eccetera secondo perché
Martedì prossimo c'è il primo incontro con le parti sociali rispettando quello del Patto per l'Italia la parte dove appunto il governo e sindacati si impegnavano ad incontrarsi sugli aspetti del sociale
Però le linee guida sono esattamente quello che ho detto ci sono in più altre questioni che qui non ho affrontato ma che primo incontrato qualcuno dei vostri giovani per esempio sul discorso delle politiche giovanili e
Delle politiche dell'integrazione tra sponsor Bharat due due secondi dell'integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche sociali qui se permettete apro
Una una parentesi
Io sono quello detto altre volte che ho visto con favore questo accorpamento delle degli affari degli ex affari sociali con il ministero del lavoro pur consapevole di una cosa che il lavoro non risponde a tutti i bisogni del sociale
Ma che il lavoro è è il luogo privilegiato poi assieme alla famiglia
In cui o questi problemi vengono a galla ma in cui spesso trovano anche una soluzione perché il discorso che abbiamo fatto sul terzo settore se sono seicentotrentasette mila posti di lavoro cioè guardiamolo anche dall'altra parte
I posti di lavoro che si creano oggi in Italia la metà sono sui servizi
E molti di questi servizi sono servizi alla persona
Lo sviluppo dell'imprenditoria sociale
A dei risvolti sul mercato del lavoro interessantissimi
Questo il motivo per cui tra l'altro abbiamo al buio quasi al buio ottenuto un ulteriore finanziamento sul Progetto fertilità presente
La possibilità dello sviluppo concreto la il progetto se attività è la sperimentazione dell'impresa sociale
Infatti consolata al CIPE a chiedere il rifinanziamento visto che il cuore ce ne avete neanche cominciato sì
Perché lo abbiamo fatto un bando hanno risposto in cinquecento perché c'erano cinquecento sedici domande sul Progetto fertilità vuol dire che c'è una grande fertilità punter mi meraviglia subito il del il titolo cioè c'è una grande fertilità in questo mondo c'è capacità di fare impresa di mettersi in rete
Di costruire associazioni di imprese
Di inventarsi risposte ai bisogni
Ma tutto questo mette in gioco formazione professionalità cioè mette in gioco lavoro
Dall'altra parte
Sappiamo che
Connesse al mercato presenta pensate a tutto
Quella parte di Wi-Fi che risponde ai bisogni delle donne che lavorano
Io ho citato gli asili nido ma ce ne sono molte altre
Siccome nel Libro bianco sul lavoro uno degli obiettivi prioritari era quello dell'innalzamento dell'occupazione femminile
E a chi si occupa di politiche socialista creare le condizioni eh migliori per cui la famiglia il lavoro e nella vita di una donna non siano in contraddizione l'uno con l'altro ma siano una virtuosa integrazione
Quindi c'è una parte dedicata a questo a questo così come c'è una parte dedicata dicevo alle politiche giovanili spinti anche dal libro bianco dell'Unione europea sui giovani
Che parla di formazione che parla no
Ma in cui sappiamo benissimo che parla di autonomia ma che cos'è l'autonomia per un giovane quand'è dunque uno di noi è diventato adulto
Quando ha trovato un lavoro ha messo su famiglia
Identificazione dell'adulto è questa
E allora le politiche attive sul lavoro contenute nel Libro bianco sul lavoro hanno un risvolto sociale importantissimo
Torre del libro bianco esattamente questo cioè questo delle politiche familiari viste sotto aspetti diversi un'ultima cosa non ho detto
Che il commissariamento polso invece ha citato il il la risposta alle povertà
Nel Patto per l'Italia abbiamo
Dico purtroppo perché lo strumento poteva essere interessante
Certificato il fallimento del reddito minimo di inserimento
Che uno strumento
Che non vogliamo abbandonare
E non vogliamo distrugge vogliamo semplicemente ricondurlo
Ad una logica in cui c'è un reddito minimo di inserimento
Che si configura come ammortizzatore sociale
E in cui c'è un sostegno al reddito per le povertà estremi che una misura assistenziali
Non ho nessuna timore a chiamarlo assistenza
Un padre di famiglia
Che perde il lavoro per qualunque motivo
E che nel né il tempo che impiega a ritrovarlo diciamo per semplificare
Ha diritto ad un sostegno al reddito suo e della famiglia
Una coppia di anziani sessantenni
Con gravi disabilità magari psichiche che sono le peggiori
Nel senso che spesso non permettono neanche un inserimento relazionali vanno semplicemente assistiti e noi abbiamo il dovere di assisterli anche dal punto di vista economico oltre che di in un'integrazione tra sostegno economico e offerta di servizi
Il reddito minimo non ha funzionato appalti tutte le disfunzioni tecniche ma quelle va be'non è colpa di nessuno non ha funzionato perché ha preteso di mettere insieme questi due livelli per cui è diventato lo do dico purtroppo
L'alternativa al lavoro
è diventato un finanziamento a fondo perduto
Di una situazione che non era medica Moroni liso pupazzi o no è diventato un disincentivo a trovare lavoro
è diventata una forma la più falsa di assistenzialismo
Allora non distruggiamo nulla loro riconvertiamo
Restituendo restituendogli la sua funzione
Questo vorrà dire una rimodulazione di quella spesa
La legge prevedeva per quest'anno finisse la sperimentazione
Siccome
Lo strumento è delicato e lo dico con libertà e delicato anche per le aree del Paese che interessa
Abbiamo
Deciso di continuare
La sperimentazione
Però abbiamo rifatto il bando per il monitoraggio
Perché comunque uno strumento così non può essere valutato sulla scorta di un'esperienza di trentanove comuni
Quindi facciamo il monitoraggio anche sugli altri duecento sessantotto comuni
è un vanto di una società esterna quindi non l'abbiamo valutato nuovi criteri eccetera perché comunque questo strumento lo vogliamo valutare bene
Per verificare se l'idea che abbiamo avuto
Può essere rispondente ai bisogni
Anche di quelle realtà
Però è chiaro che noi vogliamo interpretare le politiche del lavoro ma le politiche del lavoro non vede il surrogato del lavoro
Come risposta ai bisogni sociali
Perché un ragazzo di venticinque anni
Quale ve lo racconto è venuto da me un sindaco politica e non è un sindaco a chiedermi di inserire il suo comune del reddito minimo di inserimento io gli ho detto di no perché i Comuni erano già stati individuati cioè
Eh dice ma io
Ottanta ho tanti disoccupati nel mio comune
Sì non posso dargli lavoro come comune no glielo devi dare io di persona risata Bilancio
Cioè che cosa posso fare
Ho detto ce l'ha un piano regolatore ce lo sta facendo
Individui
Un'area di inserimento produttivo
Abbattere i costi
Faccia a spese del quello che solcano fatto i nostri Comuni insomma
Faccia le opere di urbanizzazione a spese del Comune di alleare gratis favorisca l'inserimento di qualche impresa nel suo comune
No fa non ci va nessuno a lavorare
Allora lì non si tratta a quei ragazzi che chiedono lavoro di dargli le duecentocinquanta euro al mese del reddito minimo perché questo è stato fatto restare a casa
Si tratta di fare un lavoro che è molto più difficile di far capire il valore del lavoro
E di scommettere
Sulla loro ritrovata dignità di persone
Magari si spendono gli stessi soldi che si spendono anche due lire di più
Però si salva la dignità di una persona e probabilmente si inizia un'operazione economica seria su questo su questo vogliamo scommettere incerto poi dopo ripeto discorso del contrasto alle povertà che è una misura di politiche sociali e di politica assistenziale avrà comunque un altro strumento
Grazie
Cara
Ulteriore risposta
Adesso diamo la parola all'Angelo Passaleva vicepresidente dalla Regione Toscana
Insomma di cose sul tappeto mi sembra si devono tra la riforma del Titolo quinto la Costituzione
Le nuove responsabilità nella appunto anche politica sociale dalla Rete Servizi sociali
Tra l'altro per le Regioni c'è un appuntamento somma credo che intorno a settembre ottobre la Regione sta lavorando alla loro costituzione no ai libri costituzionali della Regione insomma quindi
Aveva però
Sì grazie
Contro Bonacina
Io debbo prima di tutto portare i saluti anche le scuse del presidente giudico chiede per un impegno in Piemonte ma assolutamente indilazionabile non ho potuto venire
Io sarò anche molto sintetico perché come ho detto chi mi ha invitato a essere presente qui a nome delle Regioni
Purtroppo io stasera devo essere purtroppo ci vado molto volentieri ma dico purtroppo per il tempo devo essere a Loreto perché poi domani si acquista grande cerimonia con la partecipazione di Ciampi Mario fissato l'incontro con alcuni altri
Assessori
E quindi mi scuso ma dovrò andare via anche i rapidamente quindi la mia riflessione il mio contributo cercherò di presentarlo quasi per titoli
Perché non mi è possibile un'analisi diffusa e approfondita
Sicuramente come ha già detto il nostro moderatore
Le regioni si trovano di fronte a un settore quello della sicurezza sociale
Che le vede impegnati adesso in prima persona con le modifiche apportate all'articolo centodiciassette della Costituzione ormai questo lo sapete tutti quanti
La materia delle politiche sociali è diventata di esclusiva potestà delle Regioni ad eccezione di quell'aspetto che ha già ricordato la onorevole era senatrici Sestini
Che la determinazione la definizione dei livelli essenziali di assistenza
E questo estremamente corretto perché occorre garantire a tutti i cittadini del nostro paese
Parità di opportunità parità di diritti
Io credo che una delle cose più urgenti
è stato chiesto anche un po'qualità potranno essere i primi impegni del del Governo una delle cose più urgenti che dobbiamo l'ha già detto anche la sottosegretaria Sestini
Dovremmo farlo insieme regioni e governo credo che sia quella delle la definizione di questi livelli perché altrimenti ma anche le regioni si troveranno o si troverebbero in difficoltà nel
E Manara enorme leggi che regolano tutto il sistema degli interventi di politica sociale
I cosiddetti LIVEAS devono essere stabiliti al più presto possibile certo comporterà teorizza con riflessione approfondita
Però è necessario farlo altrimenti le Regioni si trovano in difficoltà
Però è certo che le regioni non possono rimanere ferme non rimangono ferme
Al momento attuale una indicazione che si può ritenere come riferimento almeno per alcuni livelli di e sistema di assistenza si trova nella legge trecentoventotto la legge Turco
Che stabilisce all'articolo ventidue alcuni dei diventi essenziali certo altro lavoro va fatto voi sapete che nelle nelle more nell'attesa che ci sia una una legge deve del del governo che stabilisce i livelli essenziali
Le regioni desumono i principi coi i livelli essenziali dalla legislatura di gente però si tratta di un passaggio che è necessario percorrere
Le regioni hanno quindi in questo settore piena autonomia
Credo che sarà necessario e questo dovrà essere compito dei presidenti delle Regioni quindi della conferenza dei presidenti ed anche degli assessori alle Politiche sociali
Quello di costruire insieme per l'Ulivo meno nel rispetto dell'autonomia di ogni regione
Delle linee essenziali che siano condivise per garantire a tutti i nostri cittadini una parità di prestazioni una parità di opportunità
Non ci sono alcuni principi generali che già si desumono dagli indirizzi a livello europeo abbiamo sentito prima la commissaria Diamantopoulou o che ha con molta lucidità individuato quali sono diciamo le pietre miliari che devono orientare le politiche sociali dei Paesi membri
E credo che oltre ad alcune cose che ha ricordato in particolare la lotta alla povertà e quindi l'impegno per il l'inserimento sociale
Io credo che il principio che ormai la comunità europea ha assolutamente accolto e ed ha proposto a tutti gli stati membri
Il principio cioè di sussidiarietà deve essere il centro il punto di riferimento anche per il nostro Paese per l'impostazione di tutte le politiche esso in generale ma in particolare delle politiche sociali
Ora il principio di sussidiarietà che trova dignità di pelli europeo
Un principio che a noi estremamente caro
Perché ricordiamoci che la prima definizione molto precisa del concetto di sussidiarietà
E la prima proposta avvistati di adeguarsi al principio di sussidiarietà è contenuta proprio che l'enciclica quadra c'è esimo anno
Di Pio undicesimo mille novecentotrentuno quindi erano settantadue a settantun anni fa e e già il pensiero sociale della Chiesa al quale tutti noi ci riferiamo e ci speriamo aveva ben definito che cosa significa questo propri in contrasto a quel concetto di Stato assistenziale cioè di assistette assistenzialismo
Che è un principio che va a conculcare la dignità della persona
Assistenzialismo significa dire tu sei un poveraccio tieni l'elemosina in parole dette molte volte ecco sussidiarietà è tutta un'altra cosa
Cioè questo principio significa Cerri mettere ciascuno e ciascuna delle aggregazioni primarie della persona umana dalla famiglia in primo luogo all'associazionismo e quant'altro
Mettere ciascuno nelle condizioni di realizzare i propri diciamo le proprie finalità questo è anche contenuto d'altra parte nella nostra Costituzione
Perché all'articolo due si richiama proprio la necessità che lo Stato intervenga per rimuovere quegli ostacoli che impediscono a ogni persona di raggiungere le proprie finalità
E allora questo principio è fondamentale
Questo principio significa molte cose e poi sono contenute nella legge duecentoventotto ma che alle quali le Regioni in genere particolari io posso riferire l'esperienza toscana si riferiscono
Ma accanto al principio di sussidiarietà sul quale magari ritornerò un momentino Vian altro principio che riguarda sempre la sussidiarietà in questo caso quella verticale
Ma che è fondamentale per la impostazione delle politiche sociali ed è il principio di prossimità principio di prossimità che significa che quelle istituzioni che sono più vicini al cittadino sono quelle più idonee a individuare quali sono i bisogni e quindi a programmare le politiche di intervento
Questi i cui principi sono i principi ispiratori delle politiche sociali regionali
Cioè le regioni ormai anche ai sensi della trecentoventotto con tutte quelle riserve che già alla Sestini ha fatto cioè in fondo la trecentoventotto a rigore dopo la riforma del titolo quinto
è
Può costituire un riferimento ma non è più un vincolo per le Regioni le quali non sono più vincolate ah sì però indubbiamente gli indirizzi
Sono almeno per quanto riguarda la Regione Toscana ma parlando con i vari assessori sono grandemente condivisi
Quindi il principio di prossimità si traduce nel fatto che le politiche regionali nel Ka nel settore della sicurezza sociale
Si esercitano esclusivamente come il potere legislativo e di indirizzo ma non come funzione amministrativa organizzativa e gestionale
Cioè tutta la organizzazione la programmazione della politica sociale viene conferita ai comuni
Quindi sono titolari delle della gestione delle politiche sociali delle programmazione sociale sono i comuni ecco in questa luce quindi sia soldi anche al secondo principio che è quello di prossimità ma ritornando momento al concetto di sussidiarietà
è chiaro che
Se
La amministrazione locale
Interviene nelle politiche sociali non può intervenire sostituendosi
Al cittadino o alle sue aggregazioni primarie primo luogo la famiglia ma interviene con una politica che potremmo dire è di accompagnamento
Quindi di non di
Di sostituzione ma diciamo di percorso insieme
Ecco ma questo come si traduce in termini pratici che cosa significa in termini pratici
Significa programmare le politiche locali e questo è l'indirizzo che la Regione Toscana da e molte altre regioni stanno dando alle
Le amministrazioni locali e quello di promuovere le politiche sociali
Non attraverso
La formulazione di piani infatti da parte delle amministrazioni
Ma la programmazione delle politiche sociali
Si chiede che venga fatta
Ascoltando coinvolgendo nella fase programmatoria
La società civile diciamo così Attraverso le sue espressioni
Non gli abbiamo dato un indirizzo molto chiaro alle amministrazioni comunali che quello di
Fare la programmazione delle politiche sociali
Attraverso il confronto con il terzo settore e con le forze sociali cioè con le associazioni che rappresenta per i cittadini comprese le associazioni di delle famiglie quindi tutto l'associazionismo il volontariato la cooperazione sociale in altre parole in terzo settore
Deve essere sentito e coinvolto nella fase programmatoria
Nella predisposizione dei piani di zona e qui però poi all'altro concetto che quello della adeguatezza fine vi spiegherò perché
Ecco nella formulazione dei piani di zona noi chiediamo ai minimi comuni
Che riuniti nella Conferenza dei Sindaci di fare una fase preparatoria avendo ascoltato e discusso il il programma di zona con il terzo settore e qui sto deve essere documentato nella presentazione dei piani di zona alla Regione
Cioè non per porre un un vincolo all'autonomia delle amministrazioni locali
Ma per un motivo molto semplice è che siamo assolutamente convinti che l'apporto del terzo settore in generale e in particolare del volontariato e dell'associazionismo ma anche della cooperazione sociale
è un valore aggiunto per la fase di programmazione delle politiche sociali perché perché nessuno più di chi vive quotidianamente tra la gente
E con una motivazione che viene dal profondo perché opera nell'associazionismo di promozione sociale
Perché opera nel volontariato o perché comprende il valore della cooperazione sociale ecco chi più
Di chi vive quotidianamente a contatto con la gente è capace di cogliere
Esigenze e le necessità le situazioni di disagio fino dal loro formarsi
Ed allora ancor più che i sindaci o gli assessori al sociale
Sono gli operatori che ogni giorno vivono a contatto con la gente che sono capaci di portare all'attenzione di chiara responsabilità politiche quelli che sono i problemi reali concreti ancora che ancora non emergono che ancora non sono percepiti
Nemmeno dalla collettività nel suo insieme o dalla sensibilità politica per questo noi crediamo fermamente che il coinvolgimento del terzo settore nella programmazione
Sia davvero un valore aggiunto per dare quelle risposte che sono le più idonee per quella comunità
Ed in questo noi crediamo a di vedere anche il valore di aver costituito quello che la sottosegretario Sestini ha già ricordato cioè di avere chiesto e di aver mantenuto anche a livello regionale un fondo sociale indistinto
Perché
Non si può pensare che dall'alto si decida quanto un singolo comune una singola Regione crede di dovere impegnare in un certo settore del delle politiche sociali
Anche come Regione Toscana
Noi abbiamo costituito un fondo indistinto dove confluiscono le risorse che provengono da dallo Stato e le risorse che la Regione mette in proprio per le politiche sociali un fondo sociale regionale che viene distribuito secondo i parametri classici insomma che ora non sto a dirvi per per per non essere pignolo ecco che vengono distribuiti ai comuni
Dando anche attenzione a quei piccoli Comuni particolarmente ai Comuni montani che sono più in difficoltà e quindi per questi facendo una deroga rispetto ai parametri ma aggiungendo risorse
Però
Noi diamo delle indicazioni di carattere generale
Tipo diciamo livelli essenziali al di sotto dei quali uscente ma lasciando una quota parte libera alle amministrazioni locali che possono allocare dei settori che ritengono più in difficoltà
Questo noi lo facciamo già dal mille novecentonovantotto con la legge settantadue regionale che ha già previsto questa modalità di esercizio delle politiche sociali
E vediamo come a livello delle singole zone ci siano delle differenziazioni in alcune zone vengono allocate più risorse per esempio nel settore delle politiche per gli anziani in altre e più risorse per le politiche giovanili o per la disabilità
Quindi è chiaro che se la Regione o così come se il Governo centrale stabilisse dei
Delle
Capote delle rigidità nell'allocazione la destinazione delle risorse rischierebbe di mettere poi in difficoltà a chi è a contatto con le singole comunità
Proprio nel concetto di adeguatezza quindi ho ricordato il principio di prossimità principio di sussidiarietà principio di adeguatezza e con la Regione Toscana fin dal dalla legge settantadue del novantotto ha chiesto
Ai agli enti locali di svolgere le attività le funzioni e la programmazione nel settore delle politiche sociali in modo associato attraverso la costituzione delle zone allora sociali adesso e di fare un piccolo accenno anche acquisto le zone sociosanitarie
In altre parole
Con incentivi che ogni anno la Regione Toscana da I Granai ai comuni si chiede una di fare ogni sforzo per la gestione associata
Almeno di una parte dei servizi sociali anche se non di tutti
Questo è chiaro la motivazione per la gestione associata comporta poi i risparmi di scala risparmi di personale e anche la possibilità di dare certi servizi che un piccolo comune non sarebbe assolutamente in grado di dare qualche Comune non può permettersi nemmeno il lusso di avere un assistente sociale i Comuni più piccoli fanno fatica a trovare anche lo stipendio per una singola sintetici alle quindi la gestione associata attraverso le zone comporta indubbiamente un vantaggio per i singoli comuni
Un altro
Diciamo passo avanti che la regione Toscana ha fatto penso che altre Regioni probabilmente seguiranno ecco questa questa modalità è che da quest'anno con il nuovo Piano sanitario e con il piano sociale
Nella gestione della tutela della salute
La Regione Toscana a fortemente decentrato la gestione ma anche la programmazione della politica sanitaria territoriale
In altre parole
La politica
Sul territorio è affidata alle conferenze dei Sindaci
In collaborazione naturalmente con le aziende unità sanitarie locali ma la responsabilità è essenzialmente dei sindaci anche attraverso un istituto particolare che verrà sperimentato l'anno prossimo che abbiamo chiamato la Società della Salute questo che significa che chi farà programmazione sociale e chi farà programmazione sanitaria sarà lo stesso soggetto
Questo nell'intento di realizzare veramente e appieno in concreto quel concetto di integrazione al quale faceva cenno anche la senatrice Sestini di integrazione sociosanitaria
Perché saranno poi gli stessi soggetti e saranno i sindaci quindi responsabili
Delle politiche sociali e quindi delle risorse che vengono investite nelle politiche sociali e delle risorse del Budget che verrà loro assegnato per la politica sanitaria quindi noi crediamo che essendo lo stesso soggetto che alla stessa responsabilità
Migliorerà indubbiamente questa integrazione socio sanitaria con il risultato noi ci auguriamo di alleviare ulteriormente i carichi delle famiglie perché le prestazioni sanitarie competono a tutti il sistema sanitario è a tutti gli effetti un sistema universalistico ha anche se noi abbiamo introdotto come Regioni accogliendo la proposta della trecentoventotto il concetto di sistema universalistico anche nel settore sociale
Questo significa che tutti i cittadini potranno avere accesso ai servizi dovranno poter avere accesso ai servizi sociali
Rimanendo comunque il concetto della quota di compartecipazione in funzione del reddito
Bene qui si inserisce un altro aspetto e poi sarò lo dette volevo andar per titoli ed essere molto sintetico è lapidario
Ed è il concetto
Della compartecipazione in che modo con quali strumenti bene
Lo strumento dell'ISE lo conoscete tutti quanti meglio di me
Non non agevole ancora l'applicazione occorreva
Essere molto attenti molto ponderati anche molto prudenti
Però d'accordo questo un criterio di qua mini dei quali imita per i cittadini cioè ciascuno sia chiamato a contribuire a seconda delle risorse reali in rapporto al al bisogno
Ecco il concetto di compartecipazione
Così come
Il il concetto di sostegno alla carico del della spesa sociale da parte delle famiglie
Per a parer mio si sopporta se integrato con l'altro aspetto che al quale sono tenute le regioni e quindi che devono attivare che è quello dell'accreditamento
Accreditamento che non significa soltanto accreditamento di funzioni o di strutture o di organizzazioni che prestano determinate che svolgono determinate funzioni ma che può essere inteso anche come accreditamento di singole persone
Nel nostro piano
Integrato sociale approvato qualche mese fa dal Consiglio regionale
Abbiamo de chiesto agli agli enti locali di organizzare con il supporto l'intervento anche di supporto economico della regione corsi Brevi di formazione per quelle che ormai nell'uso comune si chiamano badanti
Perché spesso cioè spesso sappiamo che molto frequentemente questo tra virgolette mercato sommerso nebuloso ed è bene che venga alla luce indubbiamente però è un mercato che finora è stato molto sommerso e le famiglie nel caso di necessità
Individuavano le persone idonee o perlomeno disponibili più che idonee a dare un aiuto alla famiglia attraverso il passaparola e in fondo
Allora noi riteniamo che sia importante che le persone che andranno a fare un una certa prestazione
Presso famiglie abbiano per lo meno una preparazione non dico di livello professionale non è che si vogliono preparare i professionisti del del settore sociale cioè gli operatori socio sanitari
Ma una preparazione di base che significa una informazione sulle norme del nostro Paese ma anche un'informazione sugli elementi essenziali per l'assistenza alla persona e alla famiglia
Quindi noi faremo dei corsi Brevi di cento centocinquanta ore Massimo per queste persone che verranno diciamo così regolarizzate
E perché i Comuni possono disporre di diciamo così di elenchi di persone che sono tra virgolette accreditate così che anche Simona o più di queste persone rimangono momentaneamente senza lavoro
Ci siano famiglie che sappiano rivolgendosi al Comune o all'ente pubblico o all'Associazione Ovaro o al patronato ottico
Che c'è un elenco di persone che ha fatto in corso e che quindi ci si può in qualche modo fidare
Però questo lo collego all'altro aspetto quello della integrazione delle delle diciamo delle
Delle famiglie per le spese nel settore sociale
E io sono totalmente contrario alla erogazione di somme in denaro
Perché qui sto comporta una serie di di problemi che sono abbastanza intuibili specialmente ma lasciamo tende insomma alcune situazioni alcune condizioni
Noi colleghiamo il supporto alla famiglia a due condizioni
Particolarmente quelle famiglie che hanno anziani non autosufficienti o disabili lo colleghiamo due condizioni il primo che il supporto economico sia fornito attraverso buoni servizio spendibili presso soggetti o persone accreditate così che c'è diciamo la garanzia da parte delle istituzioni
Che la prestazione è di livello secondo che ci sia la garanzia del rispetto di quello che noi chiamiamo il piano personalizzato di recupero o di mantenimento della condizione cioè per ogni disabile per ogni anziano in Regione Toscana abbiamo una va bene un gruppo di medici assistenti sociali eccetera che stabiliscono un percorso assistenziale un percorso cioè di di recupero e di mantiene amento della funzione recuperata ecco questo una condizione indispensabile per l'erogazione del buono servizio Secondo che poi i preti dalla prestazione sia anche la badante o l'assistente familiare che sia in grado di chi svolge un'attività per lo meno alla quale e preparata in grado di mantenere e di a a secco accompagnare il piano
Personalizzato bene io voglio fare sull'ultimo un'ultima battuta avevo mi ero appuntato così provvisoriamente perché credevo di andare molto più arrivi domande risposte agili
Invece ho visto che si tratta di fare della vera e propria relazione lo zoccolo che appunto però alcune cose le voglio trascurare perché ma un ultimo e questo anche per così per portare un contributo alla riflessione anche credo che possa essere utile per la senatrice Sestini rispetto al reddito minimo di inserimento
Io credo che per noi è stato un po'una mazzata sentire capisce perché io capisco benissimo i problemi che ha sollevato la Sestini però io sono convinto d'altra parte lei l'ha detto che sia assolutamente indispensabile
Per una corretta applicazione del reddito minimo di inserimento un monitoraggio e un accompagnamento o che devono essere costanti
La metodologia che in Toscana comune di Massa prima poi la provincia di Massa Carrara in un secondo tempo è stata adottata è stata questa primo il coinvolgimento delle ovviamente delle amministrazioni locali ma anche della Provincia e della Regione
Secondo il coinvolgimento del terzo settore per ogni soggetto che è stato individuato come soggetto che aveva diritto al reddito minimo di inserimento è stato fatto per ciascuno una sorta di contratto
Per cui si è stabilito a seconda delle condizioni a seconda delle situazioni si è stabilito che chi usufruiva di questo intervento doveva attenersi a un determinato percorso appena la diciamo la non più non erogazione della del della risorsa in altre parole ad esempio faccia per esemplificare
Un giovane disoccupato che è rimasto disoccupato perché lavorava che ne so il marmo
E non c'era più bisogno di mano d'opera in questo settore
Il contratto tra virgolette significava va bene tu riceverai questa risorsa però tutti impegna seguire questo corso di formazione professionale e se non lo segui la risorsa viene tolta sappi che non l'avrei più cioè non è un ricatto o non è è un patto è un patto che si stabilisce ma questo significa anche e in questo è stata preziosa l'opera del terzo settore significa anche un affiancamento un accompagnamento perché spesso chi deve specialmente all'inizio diciamo convertire la propria capacità professionale ha dei momenti di scoraggiamento ha dei momenti di caduta
Ha dei momenti di e allora c'è necessità di una persona che visti accanto e nei momenti di difficoltà e anche che lo segua e che verifichi sei il programma viene rispettato
Così come per esempio per extra comunitari in particolare per i nomadi l'impegno era in esilio tolto però tutti impegna mandare i figli a scuola e a imparare un mestiere
è chiaro che ci sono poi situazioni nelle quali
Questo non è possibile l'anziano o la coppia di anziani che hanno la pensione al minimo che hanno un un reddito tale che non consente quasi neppure di pagare l'affitto è chiaro che lui poi il reddito di inserimento sarà di tipo più chiaramente assistenziale anche se dovrà essere accompagnato da ogni sforzo per trovare delle altre soluzioni alternative che consentano non dico di uscire dalla soglia di povertà ma per lo meno di avvicinarsi ai livelli più alti bene io mi fermo perché
Sette di ho preso già troppo tempo e poi anche il mio tempo estremamente ridotto voglio solo dire che nel nostro piano regionale che abbiamo due consiglieri regionali che ringrazio anche per essere presenti Federico Gelli che conoscete tutti e che presidente della commissione sanità politiche sociali e già Gianluca Parrini che anche eletto in questa in questa zona ma anche voi a una turista se non sbaglio ecco
Io credo che loro nel possono dare testimonianza nel nostro piano sociale e credo che così sarà anche per le altre Regioni abbattiamo visto due punti
Qualificanti primo la prevenzione
Prevenzione che significa
Politiche sociali coordinate perché certamente prevenire lo stato di disagio significa politica per il lavoro politica per la casa politica per la formazione politica per l'istruzione anche per il tempo libero e così via
Secondo punto la centralità della famiglia
Nel nostro piano integrato sociale abbiamo stabilito e naturalmente anche poi con indicazioni con provvedimenti la famiglia come nucleo centrale come soggetto centrale della politica sociale ringrazia
Grazie grazie a Passarella giallo salutiamo perché sappiamo che tra poco deve lasciarsi per Loreto Mare ubi maior diciamo no
Allora comincia Passaleva il questo Uefa che verrà sicuramente un welfare municipale in pratica detto poi sono cavoli del Comune nel senso che perché il principio di reciprocità diciamo tutta la programmazione sociale
Compete ai comuni tra l'altro diciamo anche le ACLI hanno negli anni scorsi hanno spesso proposto la Formula uno del welfare municipale è proprio livello municipale questa Rete diciamo questa con questo concerto di vinti interventi dei vari soggetti trova per la prima verifica la prima consistenza
A rappresentare il Comune abbiamo perché Matulli che vice Sindaco dal Comune di Firenze prego
Sì non è solo rimbalza che verrà che che investe le responsabilità dei comuni anzi devo dire che tutta la teorizzazione della sussidiarietà
è nei fatti ampiamente verificata in quello che è successo d'argento
Nella assistenza per quanto riguarda i comuni lo dico e anzi ne approfitto per una platea sensibile come quella di questo convegno la sottolineatura di un fatto che mi è capitato alcuni anni fa quando il dibattito sulla spesa sociale
Vedeva alcune formazioni sociali e politiche
Alzare le barricate sulla soppesa per le pensioni e sulla spesa sanitaria quai a chi toccava
Una cifra intorno a questi due capitoli perché si sarebbe toccato la socialità della nostra società
Mi è capitato di riflettere e di cercare di far riflettere forse con un scarsa con scarsa risultato come la finanza locale era in realtà più direttamente connessa con i bisogni più estremi anche più rilevanti rispetto a quelle delle pensioni rispetto a quelli della sanità rispetto al ticket
Perché i Comuni sono abituati e non da ora
A ricevere la le parti residuali quando tutto la il l'organizzazione dell'assistenza
All'esaurito i suoi compiti si fa in comune quali che siano le provvidenze che ci sono o quali che siano le provvidenze che ci dovrebbero essere ma non ci sono
Per cui la persona anziana che viene ricoverata e che non ha nessuno
Che possa sostenere la sua retta nelle RSA è a carico del Comune e non sono nemmeno preventivabili negli nei bilanci comunali queste spesi
Le situazioni drammatiche che si incontrano nell'assistenza domiciliare a seconda delle condizioni della popolazione sono affrontati dai Comuni
Per fare un esempio che Passaleva conosce
Quando ucciso esplode il caso dei Roma Firenze scusate mi la citazione
E si va in comune
E la denuncia dei rischi di venir meno al rispetto dei diritti umani la si rivolge al Comune
E il Comune chiede la solidarietà magari alla Regione o ad altri
Ma la Regione ad altri possono anche dare con grazioso atteggiamento una solidarietà al Comune ma il Comune risponde e rischia di rispondere anche magari davanti alla magistratura se non è stato sollecito nel rispetto delle esigenze sociali
Ecco perché mi era capitato di dire che forse nella spesa sociale
Un posto non secondario
Spetta alla finanza locale anche se la terminologia non è così immediatamente connessa come lo è quello della spesa previdenziale o della spesa sanitaria
E lo dico perché questa condizione che non è una condizione di oggi
è la sussidiarietà vera non quella delle leggi o degli ordinamenti è quella che si verifica nella realtà
Dove non arrivano le provvidenze di legge dove non arrivano le provvidenze regionale dove non arrivano altri si va in Comune
Credo che qualunque amministratore comunale potrebbe raccontare tante storie
Lo dal racconto l'ultima perché abbastanza clamorosa hanno letto tutti sui giornali che c'è stato un cardiologo settantasette enne che ha violentato una donna a cui era morto un figlio dal quattro mesi ex tossicodipendente
Il do nel momento in cui questa donna era in coma
Questa persona è venuta in comune
Quando ha detto io sono assegnata ai servizi sociali non c'è posto se entro le dieci di stasera non trovo una destinazione me portano in carcere
è tenuta in comune e non a caso
Non a caso e allora di fronte ad una situazione di questo genere
Io enfatizzo queste questi aspetti che pure credo che siano noti a tutti voi solo perché diventa difficilissimo far capire che la finanza locale attiene anche a questi aspetti
Da allora diventa importante tutto quello che è stato detto io credo di dover dire di poter dire che poi lo dirò che la legislazione che si è realizzata l'attività che anche le regioni per quanto riguarda la Regione Toscana ma non soltanto per quanto riguarda la Regione Toscana risponde a delle esigenze però c'è il rischio che mentre si propone
Praticato
L'autoreferenzialità dei livelli istituzionali
E lo dico perché noi vediamo quotidianamente
Quotidianamente
Il governo nazionale
Dire
Che la nostra è una società tartassati
Per il punto di impegno è ridurre il livello di tassazione
E ridurre il livello di tassazione vuol dire
Se le cose vanno bene per cui c'è un gettito fiscale straordinariamente elevato magari ridurre il livello di tassazione e non ridurre le entrate ma se si riducono le entrate cosa si fa si riducono i trasferimenti
Per cui a trasferimento di funzioni alle Regioni e anche ai comuni e dalle Regioni ai Comuni
Non ha corrisposto una compartecipazione all'IRPEF che sarebbe la regola generale della di uno Stato delle autonomie non voglio nemmeno parlare di federalismo di uno Stato delle Autonomie
Ma corrisponde una compartecipazione all'IRPEF nella misura in cui si rientra dentro i trasferimenti precedenti quindi si chiama in un modo diverso
E le Regioni cosa hanno fatto la stessa cosa
Non voglio buttare la croce per ragioni di schieramento politico e le il punto d'impegno delle regioni è riuscito a dimostrare che si riduce il livello di di tassazione che il il carico fiscale diminuisce
E i Comuni cosa fa
Il comune di fronte ai bisogni che crescono cosa fa
E ci mora i Comuni che cose strane diminuiscono le tasse lo Stato diminuisce le diminuiscono le tasse il le regioni e i Comuni aumentano la tassa sui rifiuti solidi urbani aumentano Licci
Ecco che cosa devono fare i Comuni allora la proclamazione della sussidiarietà
Non può non accompagnarsi alla considerazione che è nel comune che poi emergono tutti i problemi
Quelli che non riescano ad essere affrontate con la programmazione regionale con i finanziamenti regionali o con il la legislazione nazionale
E quelli che vengono fuori dalle altre condizioni generali della società
Perché non c'è soltanto certo che sono importantissime le cose che qui sono state dette quelle fra l'altro diciamo molto chiaramente quelli che sono state affrontate dalla tre due otto
Da una legge cioè che avrà anche le caratteristiche certamente che diceva prima la senatrice Sestini cioè che dopo l'approvazione del titolo quinto della Costituzione ha bisogno di aggiornamenti egli accettabili ma questo succederà per tutte le leggi Sempre perché le leggi delle leggi prevedono degli interventi che devono essere poi necessariamente aggiornati al mutare delle condizioni quando le condizioni si levarono rilevanti nell'applicazione della legge non è questa una sorpresa
Ma credo di poter dire che da da un punto di vista culturale la legge Della Livia Turco rappresenta un grandissimo salto di qualità rappresenta l'aggiornamento del concetto stesso di intervento dal punto di vista della vecchio intervento assistenziale in una concezione che è completamente nuova e moderna
Però vorrei fare a questo punto due due interventi due considerazioni
La prima è che siccome qualcuno l'ha giustamente rivendicata come una attività riformatrice realizzata nella precedente esperienza di governo Di Veroli mi verrebbe voglia di dire in termini provocatorie
Che la stessa fortuna che ha avuto la Livia Turco ma la vere tra solidarietà degli altri
La maggioranza degli altri membri del governo di allora non l'hanno avuto altre due riforme o altre due attività riformatrice come erano quelle vere
Della formazione e qui stamattina è stato ricordato e non a caso che la riforma della scuola e della formazione era direttamente attinente alle precondizioni per l'Uefa
Che l'Uefa non è soltanto le modalità di erogazione degli interventi di carattere assistenziale
E l'altra riforma quella saudita cioè che ci siano stati i due ministri incomprensibilmente mandati a casa perché facevano perché avevano impostato una riforma portata avanti per quattro quinti di una legislatura
Diventa problematico giustificarlo allora qualcuno questa mattina diceva che rivendicava queste questa attività riformatrice quanto meno per darsi coraggio va bene lo capisco ma non perdiamo il senso delle proporzioni per dire una cosa fondamentale per anche per le cose che sto per raggiungere che non esiste chi aveva occhi Aoki avrà la verità in tasca per affrontare le sfide che abbiamo di fronte
Se c'è un momento io non lo so chi abbia quando sia stato programmato questo questo convegno questo tema
Il verso al ti verrà non lo so quanto sia stato programmato certo è che cade in un momento straordinariamente importante drammatico non lo so se ieri fosse stato possibile cancellarlo confermarlo fosse stato confermato con maggiore convinzione o meno perché perché qui arrivo all'altra considerazione le cose che sono avvenute in questi ultimi tempi hanno mutato
Le dimensioni fondamentali della vita
E la dimensione fondamentale la verità e sono i tempi della trasformazione per cui era il il la riforma della Livia Turco è straordinariamente attuale nel momento in cui viene approvata e il rischio dell'invecchiamento non è tanto nei meccanismi che possono essere sempre aggiustati
Quanto nel mutamento delle dimensioni di riferimento lì c'è scritto il Refah che verrà la nuova frontiera dei diritti nel tempo della globalizzazione
Il sistema cui facciamo riferimento la sussidiarietà
Fa riferimento allo Stato
Alle regioni e ai Comuni italiani perché perché l'Italia
Non so se la considerato una domanda stupida questa se i cinquanta rom che io ho dovuto ricevere in Palazzo Vecchio rispetto ai problemi che esistevano
Forse non c'erano trent'anni fa
Forse non erano nemmeno così impellenti come me lo sono oggi che sono comunque meno drammatici ed è quello che saranno domani
E come la mettiamo noi nella considerazione
Dei livelli minimi di assistenza che hanno attinenza con i diritti umani coi diritti inalienabili con quelli che non sono scritti come la mettiamo con tutto il resto del mondo
Come la mettiamo in un'assemblea come questa
Che non è un'assemblea
Di operatori che hanno a che fare con una realtà territoriale circoscritta mammo a che fare con nonna con la considerazione dei problemi siamo in un ambiente cattolico siamo la terminologia cattolica dell'inizio del secolo la questione sociale
La dimensione territoriale della questione sociale all'inizio del Novecento dell'inizio del ventunesimo secolo
La lascio
La lascio lì come considerazione
Per cui non non vorrei che noi perfezionarsi mo'come è giusto che facciamo tutti i meccanismi di intervento a sostegno della cittadinanza dei singoli
Nella società italiana
Ebbene che vada nella società europea e ci diventare ci dimenticassimo che siamo una molecola all'interno di un mondo in cui i diritti umani sono viceversa traditi e negati
Avendo fra l'altro una considerazione umana non religiosa umana ma che non ci può far diventare dimenticare che là dove i diritti umani sono negati non ha nessuna importanza quale latitudine in cui questo avviene
L'altro quindi l'altro l'altra considerazione
Che diventa fondamentale
è che intorno alla nelle proprio nel momento in cui noi stiamo vivendo cioè il momento nel quale le attese io una società che in fondo nella nella globalizzazione senza globalizzazione nelle novità eccetera eccetera aveva trovato comunque delle prospettive
Di sviluppo
E in cui quindi il discorso dell'UA il fare un discorso come si faceva a vent'anni fa o trent'anni fa cioè il discorso di come realizzare la redistribuzione l'assistenza la cittadinanza in una società che cresce ora noi siamo di fronte non solo ai problemi magari fosse fossimo di fronte ad una società nella quale è la società italiana che ha previsto che è stata troppo ottimista no
Do lo ferì veniva detto anche stamattina viene detto mai su tutti i giornali l'eccesso di ottimismo ostentato dal nostro governo rischia di essere scontato da una realtà che è molto meno rosea
Purtroppo le cose sono molto più gravi perché non è soltanto in Italia che questo succeda e quindi noi dobbiamo attenderci dei tempi difficili nei quali quindi Edward fare la condizione della del detti Litta
Verrà ad essere determinata non soltanto dal funzionamento delle leggi che qui sono state richiamate la legge sull'assistenza della di via dell'East River turche e compagnia bella ma anche dalla efficienza ahimè inefficienza se volete della mancata riforma della scuola e del sistema di formazione
E questo avrà delle conseguenze pesantissime
In ordine ai problemi alla duttilità che è necessaria per un mondo del lavoro che si trasforma in continuazione
In cui tutte le le le formule sperimentate di formazione di di di di tutti formazione professionale rischiano di essere completamente spazzate via
Nella società del futuro quella che noi identifichiamo speriamo di sbagliarci con la Silicon Valley
Non è scomparsa la fascia intermedia o ci sono e gli operatori grandissime opere che sono grandi imprenditori o perché sono professionisti strapagati che non hanno livelli o sono dei disgraziati
Sono i co.co.co.
I co.co.co.
Che rischiano di essere Torrisi di rappresentanza di diritti
Di prospettive
E rendiamoci conto di quando parliamo anche capita
A molti di noi parliamo della disaffezione della politica ricordiamoci cos'era ai tempi nostri non lo posso dire la Silvia Costa perché osservava però non si dice Marchi
Una cosa di questo genere cos'era la spinta che i giovani avevano verso la politica era anche è una prospettiva però di sviluppo della società nella quale ci sarebbe stato spazio e terremo anche per loro e cos'è oggi una prospettiva di questo genere
Allora la formazione
La a scuola in generale diventano elementi essenziali di un discorso sulla fare lo diventa
Il discorso della previdenza lo diventa il discorso del lavoro in generale quindi c'è tutta una serie di problemi che finiscono con uscire da un ma settorialità specialistica pure considerevoli e che finisce con l'essere la creazione delle condizioni nel quale anche quell'intervento può diventare efficace oppure può diventare soltanto una rincorsa a dei bisogni dei quali non si riesce che non si riescono più fronteggiare ora di fare di fronte ad una situazione di questo genere diventa evidente che tutto il discorso che è stato fatto che viene fatto ogni tanto riemerge fra il pubblico il privato tutte queste considerazioni rischiano di apparire lontane nel tempo
In un tempo nel quale cioè il la ideologizzazione non aveva ancora mostrato la corda là dove si pensava che la formula della risposta fosse garanzia dell'efficacia e finché non ci siamo accorti che non esiste la formula vincente della risposta che esistono le energie allora il terzo settore e cos'è il terzo settore
Fra l'altro è la parte secondo me lo dicevo prima con la senatrice Sestini
Credo
Diventerà sempre più protagonista probabilmente anche politico
Perché in una società nella quale la rappresentanza
è sempre più in crisi non dico le rappresentanze tradizionali cioè quelle dei partiti
Ma in genere anche quelle dell'associazione di categoria sono sempre più difficile da interpretare le esigenze vere il terzo settore rappresenta uno degli elementi fondamentali in cui
La
Risposta all'esigenza di fare si accompagna alla testimonianza nel fare anche di
Alcune espressioni di alcune idee di alcuni valori culturali che un tempo si esprimevano invece in opzione di carattere culturale di ideologico
E allora diventa per diventa fondamentale viceversa riscoprire proprio nel rapporto con la realizza l'applicazione delle leggi la la finanza i problemi della finanza pubblica per noi i problemi drammatici della finanza locale
La utilizzazione la utilizzazione nazionale
Del terzo settore
Cioè in questo il la lo sto la stimolazione della legge della tre due otto detto molto importante
Le reti diventa un elemento importante non tanto o non soltanto perché sono utilizzazione di momenti importanti della società
Ma perché sono la migliore utilizzazione delle energie che la società che la società esprime io credo non so se ho capito bene alcuni alcune espressioni che sono state dette io credo che ci siano funzioni diverse la valorizzazione delle di tutte le forme del volontariato dei tutte le formazioni sociali
Presuppone una responsabilità crescente delle istituzioni nella organizzazione di questa loro forza noi non possiamo come non come assurdo pretendere poi ci possono essere per le cose che ho detto prima io non nego niente ci possono essere gestioni dirette di servizi perché in alcune situazioni possono anche essere produttive
Ma non avrebbe senso dire che le cose vanno bene se ora una vena senso dire che le cose vanno bene se registi sia il pubblico non avrebbe senso del meno dire che le responsabilità del pubblico appartengono alle formazioni sociali
La responsabilità di come si organizza di come si danno delle risposte debba essere del pubblico e il pubblico debba essere mandato a casa quando non è capace di dare risposte
Non teme delegare a ad altri soggetti quelle che sono le sue responsabilità ma gli altri soggetti devono essere rimessi in del devono essere messi in condizione di operare di operare al meglio non è stata Visco è esattamente il contrario
è che io non voglio non posso mettere per le situazioni nelle quali
La la risposta
Ai problemi alle esigenze drammatiche sociali
Della del del di coloro che sono più esposte al bisogno
Possano trovare in alcune circostanze sette risposte in altre circostanze nemmeno una dove magari sono costretto come amministrazione comunale a intervenire con i dipendenti perché gli altri
Solo perché non sono coordinati rischiano di non essere presente io questa cosa lo faccio non sul piano di una autorità locale va sul piano ovviamente di un coordinamento che prevede la compartecipazione degli altri che prevede la condivisione delle strategie che facciano però devo dire che di fronte ad una formazione ad una ad un formazione sociale ad una formazione di volontariato
Il dire a fai quello che vuoi o il dire la tua risposta che potrebbe valere dieci la facciamo contare quindici perché riusciamo a creare delle sinergie altre anche con altre organizzazioni non può che essere un vantaggio
Per chi ha bisogno per la responsabilità di un'amministrazione ma anche per gli operatori che sono lì per rispondere ai bisogni non per fare non per fare lo intrinseca vola
Questo questa considerazione concludo tornando sulle parti iniziale
I bisogni sono bisogni crescenti sono crescenti perché come dire
Dicevo in un articolo la
La professoressa che stamattina è stata così ampiamente processo Fornero in un articolo di pochi giorni fa sul Corriere della Sera sul Sole ventiquattro Ore
E siccome si allunga la vita
E siccome nonostante la politica di dare più vita agli anni come si diceva tempo fa nelle condizioni esistono di persone anziane esistono i bisogni delle persone anziane crescenti
La spesa per l'assistenza è una spesa cresce
E finché i meccanismi regionali e nazionali non se ne sono resi conto l'impatto l'attrito avviene nei comuni allora si parla di federalismo anzi addirittura di devoluzione
Ma mentre si parla di federalismo di devoluzione di piloti Titolo quinto
I comuni anche se riuscissero ad avere delle risorse non possono aumentare la soppesa
Del sei per cento rispetto a due anni prima
Ora voi ditemi voi dite quando in questo sei per cento se ci sono gli aumenti degli stipendi perché ci sono gli scatti quando ci sono
La lievitazione dei costi
Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
La depurazione dell'acqua e così via
Ecco se per caso c'è qualche vecchietto in più che ha bisogno dell'intervento del Comune
E si rischia di sforare il sei per cento del tetto e quindi di farci portare via risorse perché se si sfora siamo penalizzati
è eccessivamente pretestuoso chiedere nonché non se faccio il patto di stabilità
Ma che almeno il patto di stabilità Fossa venire concertato cui comuni
I Comuni non chiedono ti sottrarsi a un patto di stabilità
Vorrebbero soltanto dire ne possiamo discutere prima come si applica e poi lo accettiamo anziché nel nome del federalismo vedersi dire da un articolo di legge che nel due mila e due non si può superare del sei per cento le spese del Duemila
è troppo chiedere questa
Grazie Amatulli che tra l'altro con molta passione davvero vice Sindaco sul campo
Ci ha ricordato che non c'è quel fare municipale senza finanza locale nonché a un nodo o nodo vero e trovo che questo sia la migliore introduzione all'altro ospite e qua con noi che è l'avvocato Giuseppe Guzzetti che oltranza presenta Fondazione Cariplo anche presidente dell'Acri cioè dall'associazione delle casse di risparmio delle fondazioni di origine bancaria
è il nodo della finanza locale è stato in questi mesi anch'un nodo caldissimo no peraltro per me è un mito Guzzetti perché insomma ha fatto riscrivere anche regolamenta Tremonti riuscirà a far riscrivere qualcosa Tremonti non solo
No non da solo Tutino è assieme la sua relazione anche parte del governo sono ecco però ce l'aveva fatta allora no però è stato no però l'uomo ama complica la vita della spesa a a a questo Regolamento non ancora pubblicato e vediamo vediamo i rischi sono che affermazioni di questo genere fanno riscrivere domandavo e quindi è meglio allora adesso non avrà un orario accordato il significato del suo intervento ma no però insomma questo no dalla finanza lo milanesi che Stone il Ilaria scesi in bassissimo pro immersione quindi fino a quando non vediamo la fine di questa vicenda
è meglio non provocare un po'magari no ma non le chiediamo di di di intervenire l'Agam aveva cosa farà
Ah sì ma io
Cercherò di mettere a punto alcuni aspetti di questo tema che ci è stato sottoposto partendo da due considerazioni di carattere generalissimo
E poi come ha già detto nella presentazione
L'amico con la Cina
Arrivando al nodo di questo dibattito
Che c'è stato in questi mesi a partire dall'emendamento sulla Finanziaria
Circa la natura delle fondazioni da un lato ma non era sono dibattito coi carattere giuridico fra addetti ai lavori ma questo è un input forte implicazione sulla missione
Delle fondazioni cosiddette di origine bancaria
Io non so se voi le scelte conoscenza ma che cos'è una fondazione di origine bancaria per capire che cosa stiamo parlando una fondazione di origine bancaria e di fatto un patrimonio
Che per alcuni è un patrimonio adesso dei centri di borsa portavoce stanno massacrando senza colpa nostra ma per alcune Fondazione un patrimonio ingentissimo
Che superava decine di migliaia di miliardi e quindi voi capite anche perché c'è un interesse molto forte c'è stata un interesse molto forte sulle fondazioni per questi patrimoni
Sono patrimoni che messi a profitto messi investiti diciamo danno Onna rendi mento un reddito
Che
Per tradizione
Confermata poi dalla prima riforma organica che va sotto il nome dei Ciampi che allora era ministro del Tesoro
Queste risorse che voi immediatamente intuite a patrimoni ingenti i semi corrispondono risorse ingentissime da erogare per alcune sono alcune centinaia di miliardi all'anno complessivamente sono oltre due mila miliardi all'anno dicevo
Queste risorse vanno destinate esclusivamente ad interventi di utilità sociale le fondazioni non possono utilizzare la propria attività di erogazione
Di questi centinaia di miliardi questi migliaia di miliardi
Per destinazione che non siano di ostilità sociale
Ho detto questo per capirci perché molti parlano di fondazione anche aria a livelli molto qualificati ma io mi accorgo che veramente non sanno di chi è cosa stanno parla
Seconda considerazione come si sono formati questi patrimoni perché da qui nasce il punto di dissenso e di polemica
E nasce l'elemento dirimente circa l'autonomia delle fondazioni e la propria attività
Questi sono patrimoni
Che non mi ha detto prima di dico subito
Quali erano i patrimoni iniziali di queste fondazioni il nostro patrimonio il patrimonio alla Fondazione Cariplo erano presentata dalla Banca Cassa di Risparmio il patrimonio della Fondazione Cassa di Risparmio dentiere
è
Era era presentato dalla Cassa di risparmio di Firenze o la Fondazione Monte dei Paschi di Siena per proprio patrimonio la banca
Si son fatte delle operazioni
E
Diciamo patrimonializzazione delle fondazioni alcune come aveva addirittura abbiamo venduto integralmente era banche poi siamo entrati in un'altra operazione importante di reinvestimento in imparate
Le nostre risorse ma chiedendo questo patrimonio noi ci siamo trovati con una disponibilità di liquidità molto forte quella che appunto investiamo di partecipazione nella banca originario nuovi Soggetti o Investimenti che avevamo già in corsa che abbiamo come dire in qualche modo ereditato dalla Brancoli genere ma il punto di partenza è questi patrimoni come si sono formati a concorso lo Stato a formare questi patrimoni in tutto o in parte hanno concorso gli enti locali a formare questi patrimoni la risposta è no
Questi patrimoni si sono formati in localmente
Se vogliamo essere come dire molto precisi grazie al lavoro di generazione di donne e di uomini che hanno lavorato in queste case la Cassa di Risparmio ci ha fatto trovare un patrimonio che qualche anno fa ha deciso per queste ricevere posta siamo un po'ridimensionati ma superava i quattordici mila miliardi quindi da rendete conto di di che cifre di cui si ma questo patrimonio si è formato perché queste linee d'azione di donne e di uomini lavorando in queste casse
Accumulando anno per anno alla nostra cassa aveva circa duecento anni ma il vostro Monte dei Paschi qui della Toscana si vanta di essere stato costituito giustamente prima che Cristoforo Colombo scoprisse l'America
Quindi cinquecento seicento e più anni
Sia formato questo patrimonio ora questo è un patrimonio delle comunità locali
è un patrimonio al quale lo Stato non ha messo una lira lo Stato ha preso nel corso degli anni
Scholes Tanzio così
Contributi cioè tasse tributi da parte di questi
Distensivi enti locali su queste bisogna fare chiarezza dirò dopo non riusciamo ben d'accordo che all'interno di questi soggetti ci sia queste era scelta intelligente previgente che ha fatto il legislatore e intendo dire l'allora ministro Ciampi ma è il Parlamento che ha notevolmente innovato il testo iniziale del governo che non era così autonomista come poi è uscito dalle due Camere dicevo
E questo non vuol dire
Che all'interno delle fondazioni non ci debba essere una presenza importante la mia fondazione addirittura una storia di ieri presenti sei siccome usciva dagli enti locali nell'organo di governo che negli organi di governo ci fosse contemporaneamente la presenza della legittima rappresentanza democratica rappresentata dai Comuni dalle Province poi sono arrivate le regioni e da parte della società civile ma dicevo si tratta quindi di patrimoni che costituiti localmente
Fanno parte su questo bilancio chiarissimi fanno parte ed è la società civile cioè questi soggetti stanno stando nella società civile non stanno nella parte pubblica perché nella Fondazione Cariplo il consiglio d'amministrazione era composto di rappresentanti delle province più Comune di Milano ma perché la raccolta e gli investimenti
Avvenivano tramite questi rappresentanti la Cariplo di allora aveva interesse ad avere il commissario della Provincia di Como che alla mia provincia
Perché era una presenza importante nella raccolta del risparmio e negli investimenti che avevano fatto alla Provincia
Perché al Comune di Milano andato tre rappresentanti più tre rappresentanti della Provincia di Milano perché più del cinquanta per cento della raccolta del risparmio io mi sono letto le carte originali e la storia
Più del cinquanta per cento della raccolta i temi Investimenti avvenivano la Provincia di Milano quindi era chiaro che la care proprio un interesse importante ad avere questi rappresentanti ma li aveva in questa funzione
Quando la legge sia separato
Le due Commissioni
Il tempo credo costringerà a rivedere certe scelte che sono state fatte ma io non voglio introdurre un tema che quello poi che finisce sui giornali perché la grande stampa i grandi economisti notissimi a loro interessa la banca la parte sociale la fondazione è un fastidio tanto che un senatore notorio nemico delle fondazioni quando si iniziò la polemica sull'articolo gliele finanziaria dice
Finalmente hanno cacciato queste fondazioni dalle banche poiché a loro facciano le loro cuocete son cose da municipi son cose locali naturalmente
Rivelando in questo appunto di non capire assolutamente niente dell'importanza del ruolo delle fondazioni ma dicevo
Quando si sono separate le due attività da un lato la legge ha costituito una società per azione che ha svolto e continua a svolgersi salvo le vicende che sono state interessate le nostre scelte
La funzione di carattere bancario e di carattere finanziario e ha inventato questo nuovo soggetto che non esisteva prima
Che non chiama mai Fondazione la recitazione stranita non chiama mai Fondazione parla sempre di ente conferente
A marcare e questo mi dà un fastidio mortale la origine bancaria noi dobbiamo separarci dall'origine bancaria la dobbiamo dimenticare non per per avviare una storia luminosa
Di queste casse di risparmio anche nelle vostre in tutte le regioni d'Italia lo sviluppo delle piccole e medie aziende dell'artigianato del piccolo commercio la lotta all'usura si accompagna all'attività la Lombardia si è sviluppata con la Cassa di Risparmio era l'unica Banca di grande dimensione accanto alle banche come facciale Comité
Credito Italiano era lì lo sconto dicevo
Quando ci separa le due fondazioni delle due funzioni si inventa questo soggetto che oggi noi in modo molto più pertinente chiamiamo fondazioni e dimentichiamo questo origine bancaria perché vogliamo essere un soggetto che sta nella società civile a pieno titolo accantonata la Fondazione in me il Codice del quarantadue fascista è un codice che non tollera gli enti intermedi
Che ha dedica pochi articoli e quindi da lì anche la necessità di una riforma del Titolo secondo di proprio nel calcio ma dicevo quando separa l'attività di carattere filantropico di utilissima sociale si impone una serie di problemi che naturale no queste fondazioni c'è missione hanno queste fondazioni che cosa devono fare queste fondazioni che compaiono inizialmente addirittura come dire negate dal suo padre fondate critiche alla inventate che era amato pure Amato uscire in è un convegno della RAI dello scorso anno ricreduto è adatto ampi riconoscimento che il Frankenstein era diventato una cosa molto diverso importante per il nostro Paese dicevo si pongono questi temi
La natura
Siamo oggetti che è stata la società civile
Che ha una sua originaria che prima stava identificandosi in un unico soggetto che faceva banche faceva filantropia
è significativo che l'organo di amministrazione da casse risparmio non si chiamava procedono stazione ma si chiamava Commissione centrale di beneficenza
A rimarcare che la funzione più importante non era quello di parla banca ma era quello di fare la allora si chiamava
Beneficenza dicevo la natura
è la natura è una natura privata se si tratta di soggetti che stanno nella società civile che hanno la loro origine nel formarsi di patrimoni ai quali l'ente pubblico non a concorso
Giustamente da Ciampi provvidamente era Ciampi ha detto una volta che voi adeguati i vostri statuti voi siete no vi riconosciamo ma di fatto la vostra natura privatistica viene sanzionata anche legislativamente
Voi capite che definire la natura autonomista delle fondazioni e stare nella società civile diventa una cosa non neutra rispetto ai tentativi che la mano pubblica
Voglio dire l'articolo undici della finanziare lo scontro è tutto lì
Rispetto dei soggetti privati io ti faccio un articolo di una legge dello Stato dove ti viticoltore devi operare che deve scegliere tra i settori per tre anni e sei vincolato lì se vuoi fare altre cose ti devo autorizzare io ospitò la prevalenza degli enti pubblici perché di fatto c'è una sostanziale privatizzazione e una serie di vincoli ed i condizionamenti per cui di fatto il su questo si è incentrato come dire il dibattito che non è stato colto
Dall'opinione pubblica devo dire che i mesi che sono intercorsi fra il sei il tredici dicembre
Ad oggi hanno consentito di far conoscere questi temi di arrivare anche a definire e a far capire qual è l'attività svolta dalle fondazioni dicevo e lo scontro era tutto qui
Vogliamo mantenere un'autonomia che renda più efficace l'azione delle fondazioni in rapporto al loro radicamento e e alloro la loro missione sul territorio
Altro dato le fondazioni in Italia sono ottantanove
Sì ma da una fondazione che eroga duecentocinquanta miliardi all'anno ad una fondazione che eroga trecento milioni all'anno perché ha una piccola cassa a pochi utili e quindi era una pochi soldi
E mai possibile che vogliamo con una legislazione centralista dare una normativa identica per tutte ottantanove le fondazioni queste sono le cose
Al tirate lo scontro politico che c'è dietro chi comanda chi non comanda Pia questi qui estremo cristiani vogliamo far piazza pulita queste sono questa è la e l'obiettivo ma su questi temi dove bisogna riflettere che senso ha mettere in una camicia di forza ottantanove fondazioni che per me è scegliere tre settori per tre anni in modo vincolato vuol dire drogare pochi settori
Spendere dei soldi perché son costretto a spendere anche se non c'è una necessità
E per la piccola Fondazione costringerla a polverizzare
Quei pochi milioni a disposizione che invece autonomamente in rapporto alla sui seicento utilizzava per fare cose sagge cioè queste sono le cose come dire dissennata espliciti scusate il termine
Che noi abbiamo rilevato in questa vicenda
E veniamo alla missione della Fondazione e poi il tema che si regalo Guelfa ai discorsi che stiamo facendo
è stato detto Martulli ma Tullia ulteriormente poi evidenziato il suo argomento mi viene molto a fagiolo per le cose che abbiamo detto in questi mesi ha evidenziato come dire ha fatto una radiografia e non potrebbe essere diversamente Baron amministratore quale che sia la sua provocazione politica resta sulla frontiera dei bisogna pub orrenda Fia precise sul gommone si scaricano
Tolti i visoni quello che nessuno copre c'è l'immediatezza e per cui il cittadino a pagare la Regione ha mostrato questa oppure ma il Comune il sindaco già anche in una città come Firenze a Palazzo Vecchio Mariposa no ora
Grida
Anche qui il tema sola missione delle fondazioni che non abbiamo ampiamente dibattuto si lega strettamente a questi problemi dell'Huelva
Della sussidiarietà di carattere di carattere orizzontale
Avete detto hanno detto chi mi ha preceduto oggi se mancano i soldi per dirla molto chiara ma mentre mancano i soldi aumentano i bisogni lo Stato arretra sempre più perché da Beveridge di antica memoria dalla culla alla bara progressivamente i bisogni diceva Matulli
Al volte il più drammatici più essenziali vengono abbandonati al loro destino
Cioè non vengono più coperti da nessuno vogliamo fare qualche piccolo elenco i malati terminali malati semplicistici più drammatici l'edilizia sociale degli immigrati degli studenti dei anziani senza Ray non parlo dell'edilizia pubblica che copre poi una parte infinitesimale
Di questo bisogno no
A fronte della riduzione progressiva delle risorse e degli investimenti in questo settore
A questi bisogni chi porti
Questi bisogni che sono abbandonati al loro destino ci sono i più drammatici i più urgenti chi provvede
D'altro canto c'è un dato che rende meno drammatica questa situazione o comunque che cerca di dare una risposta Stato accennato prima anche nell'intervento che mi ha preceduto
Qui siamo in una sede abbiamo dei relatori
Patriarca terzo settore del Foro gli esami della solidarietà eccetera
La fortuna Rispetto
Alla condizione di uno stato che abbandona progressivamente una serie di bisogni e al dramma della finanza locale che non è in grado di soddisfare questi bisogni
Provvidenzialmente in questo paese accanto al volontariato che io amo definire piani siciliano
In senso positivo un volontariato spontaneo che a un altro anche qui una luminosa storia che va difeso e sostenuto
Abbiamo per nostra fortuna assistito
Al comparire sulla scena
Del sociale Tecce vede del privato sociale della società civile disse oggetti che rispetto a questi bisogni e a queste esigenze oggi si presentano con capacità l'identificazione di questi bisogni proposte di risposta a questi bisogni capacità manageriali pensiamo al tema alla settore della cooperazione sociale
Ma voi
E con l'esperienza che facciamo in fondazione ci siamo imbattuti quando abbiamo identificato alcuni di questi bisogni che altro fra queste la funzione della Fondazione
E il rischio della prevalenza dell'ente pubblico Cerreto Matulli io non polemizzo su questo chiedo solo chiarezza e che si dica chiaramente per gli enti locali in questa condizione
Quando mettiamo le fondazioni emani degli enti locali Matulli cosa fa rispetto i suoi bisogni alle sue esigenze
Rispetta un ruolo delle fondazioni che va a sostenere questa realtà del terzo settore del volontariato della cooperazione sociale
Bisogna aprì dare risposte ai quali nessun altro dà una risposta ottava molto più facile semplice dire ma perché mi devo metter contro denuncia aumentare i rifiuti vacue c'è perché devo andare
Anche a fare quest'altro ma io questo lo dico con grande serenità voglio solo un dibattito un confronto un chiarimento
E che si dica se vogliamo spostare la missione delle fondazioni
Da quella e abbiamo tentato di definire in questi mesi che poi siamo all'inizio anche qui senza nessuna enfasi abbiam fatto errori continuiamo a farne facciamo sperimentazione ce però abbiamo dato un'indicazione con la ciampiano adesso noi siamo dei sorgenti innanzitutto
Che non vogliamo metterci a fare non vogliamo gestire nulla
Perché abbiamo la fortuna di avere una rete imponente i soggetti che operano nel terzo settore che per esperienza capacità sanno fare benissimo il loro mestiere e non hanno bisogno e un nuovo soggetto che arriva con tanti soldi a mettersi a fare il loro mestiere vagare portando via soldi ho sprecato
Noi riteniamo che il ruolo delle fondazioni sia un ruolo di erogazione cioè le fondazioni devono sostenere questa Rete dei soggetti devono sostenere i programmi
Che questi soggetti presentano e che talvolta non decollano per a vere l'esigenza di Popper risorse nella nostra esperienza
In alcuni settori ci sono ottimi Progetti esistono ottimi Soggetti capace di dare queste risposte
Non partono perché non c'è il contributo che fa da spinta da volano che avvia un progetto che poi magari si nel tempo si autofinanzierà la capacità si è detto qui anche di essere di stimoli di rappresentare o una possibilità per altri soggetti di mettersi in queste condizioni
La Fondazione stimola la qualità Attinà nel rapporto coi soggetti siamo l'inizio su questi temi quindi o una funzione delle fondazioni che è quella di sostenere nella società civile i soggetti che già operano positivamente e che tentano di dare quelle risposte di cui ci parlava prima e che rischiano di non esserci queste risposte se non c'è un soggetto come le nostre fondazioni che magari attraverso un contributo non rilevante ha un effetto moltiplicatore lo abbiamo detto in un altro dibattito
Più di due mila miliardi sono una goccia nel mare non soddisfano
Quanto lo Stato arretra uno nero che ha più ma messo in circolo e con effetto moltiplicatore diventa una decina di migliaia di miliardi che vengono attivate ai fili dare risposta
Chiudere rapidamente lo diciamo oggi impegnati qui c'è anche da Silvia Costa che sta
Nella nostra Commissione centrale di beneficenza potrebbe dire anche l'impegno di approfondimento cioè qui si pensa che c'è qualcuno contro lo facciamo tutta gente che non ha più qualità politiche non abbiamo più bisogno dei voti la nostra unica bellezza e di cercare di portare avanti
Questa esperienza delle fondazioni bancarie perché anche il nostro Paese come anche per i Paesi abbia la presenza di queste fondazioni con diciamo come soggetti attivi ed importante come avviene in altri Paesi ma erano veramente non dobbiamo scimmiottare nessuno ognuno fa la sua esperienza perché da voi
Lei dice i ricordi e le confraternite lei Pati le confraternite dalla buona morte piuttosto che di quelli che assistevano quelli che stai Lazzaretti cosa erano erano fondazioni cioè era il volontariato è ora la spinta di solidarietà noi cristiani la chiamiamo
Carità cioè voglio dire tutte queste cose dobbiamo scimmiottare americani americani fanno i loro ove fanno loro anche i loro guai attraverso loro fondazione
Poi è una carità molto pelosa avere son tute fondazioni legate a grandi multinazionali che fa la solidarietà ma una roba da ritorno no non ne abbiamo non ne abbiamo bisogno allora dicevo
E
Allora il punto queste cose siamo impegnati dopo quest'ultimo dato ho fatto un accenno prima questo problema dell'edilizia sociale
C'è il dramma dell'edilizia pubblica il Comune di Milano non so adesso dico numeri a capocchia fa un bando per quattrocento alloggi a otto mila domande quindi ma non è quella di oggi c'è una domanda di edilizia sociale
Quella degli immigrati che hanno un posto di lavoro ma non sono in grado di attingere di arrivare al mercato della locazione libera quella pubblica neanche rientra nelle graduatorie e possono concorrere lo studente
Con un reddito minimo senza reddito l'anziano chi si occupa di questo settore l'abbiamo fatto un'esperienza importante perché essendoci mosso P. risparmio la prima votazione dove per poco andaluso dove c'è ma queste sono palle queste macché ma poi qui è presente abbiamo fatto una prima esperienza molto modesta
Abbiamo trovato delle fondazioni la Fondazione San Carlo dal cuore di Milano
Altare come cooperative sociali e quale ci siamo limitati a dare dei contributi per avviare questi programmi recuperano interi palazzi dell'Aler abbandonati da Dio e dagli uomini eccetera le ristrutturano lievitano in comodato per quarant'anni e poi fanno queste operazioni per questi tipi di
Diciamo di utilizzano ma poi
La lampadina non è merito mio quindi dei collaboratori si è accesa per dire ma come c'è un mercato immobiliare privato perché non pensiamo l'immobiliarista sociale
Perché non pensiamo ad un programma se consenta da un lato di fare un po'come dire un'iniziativa che non si limiti pure importanti ad un finanziamento ma avere un Progetto
Noi abbiamo un patrimonio che in parte potremmo mettere a disposizione per un fondo chiuso che consenta poi di collocare quote sul mercato e di avere i soldi dei investire di decine di migliaia di miliardi
Realizzare un rapporto forte con Comune Regione Provincia in questa iniziativa abbiamo fatto il primo il primo aprile primo step prefattibilità che abbiamo discusso proprio a luglio e vengono fuori cose di un grande interesse queste alla funzione
Delle fondazioni altro che costringerci tre settori per tre anni se tu vuoi poi ti autorizzo sennò non ti autorizzazione cioè l'autonomia delle fondazioni
In rapporto alla loro storia e i bisogni e che oggi incontrano perché in generale c'è questo problema dell'housing sociale ma a Milano il più drammatico che altrove
E tu attraverso questa iniziativa potresti anche pensare di inserirsi a risanare alcuni quartieri della periferia emettere assieme al recupero dell'edilizia degradate abbandonata anche i servizi sociali assieme al Comune
Ecco allora l'incontro fra Comune ente pubblico
E in società civile in una condizione come dire di autonomia della fondazione e chiudo veramente
Lo scontro sulla composizione dell'organo di indirizzo la nostra Commissione centrale di beneficenza
Banalmente e per far capire alla gente ci han detto che loro Al Fatah quella roba lì per mandarci a casa perché eravamo e che al mese che più presto se ne sbarazza uno milione europee e questa è una loro valutazione ma lo scontro e questo qui
Se tu garantisci alla Fondazione una sua autonomia
Quella funzione di sostegno alla Rete IRIS oggetti di cooperative di associazioni
Di volontariato di horror che opera la nostra società e chi uno dei riti tentativi di dare una risposta magari parziale ma importante a bisogna che ciascuno che ognuno che non vengono più coperti dalla mano pubblica
Questo sostegno è decisivo a mio avviso e ovunque noi daremo una mano risolvere un bisogno dare una risposta che ne esce alla quale ne sono più
Tende a dare risposte ma lo danno la società civile il terzo settore la rete di associazioni e di cooperative che Stano società civile la funzione della Fondazione Agorà si giustifica
Masera funzione dalla fondazione
Perché governata dagli enti locali Comune Provincia e Regione
Sarà quella di aggiungere un po'di miliardi in una funzione di ente servente ai bisogni dei Matulli voi capite che avremo distrutto un'esperienza importante ed un soggetto che oggi è ancora in fase di chiamiamolo pure così ma chi può svolgere una funzione decisiva
A questo Welfare che verrà che mi pare S nove farvi sempre meno soldi devi sempre maggiori prigioni e dovunque c'è
Un momento nel quale ha idee buone e a progetti ottimi riusciamo a darci soldi perché le idee i progetti diventano realtà credo che questa la prospettiva e il futuro delle fondazioni come le nostre
Grazie
E meno male che c'è qualche democristiano diciamo
Grazie allora a Guzzetti io diciamo chiesto prima Edo Patriarca che
Dal novantanove credo portavoce del foro nel terzo settore
Di di chiudere
Diciamo con con l'autorevolezza io credo che nessuno può disegnare no e aiutare a immaginarci una uguale far che verrà pone la diciamo al concerto iniziative di tutti
Nessuno può più del terzo settore o dire poi a un atto dovuto mi sembra io stamattina sono rimasto allucinato dalla visione società civile di Epifani accertarono diversa per cui la società civile o il volontariato
Ho la protesta magari al girotondo preferibilmente negli scioperi generali del CGIL impresa sociale non esiste a Ome no ma io ho sentito ma depresso ma depresso vale
No lo sé
Lo osservato così no l'impresa pensionato un giudizio negativo sull'impresa sociale per esempio no ho sentito un altro film
O vi sono troppi no sinceramente no sembrato pesante blasonato pesante ora se mi sono sbagliato
Può darsi ritornato sentito il giudizio negativo sull'impegno sociale emaciato diciamo perplesso
Ma sentiamo sentiamo dal portavoce del Forum del terzo settore quale ruolo è quello del terzo settore
Tra volontariato impresa sociale
Tra diritti di cittadinanza come può aiutare a sviluppare tutto questo
Ne speck grazie recato B me Sperto un po'l'arduo compito di concludere di chiudere colle in questo intervento questo nostro incontro
Vorrei farlo avendo presente un po'quanto in questi mesi abbiamo lavorato insieme dentro un forum che non è il tutto il terzo settore
è anche vero che però è la più grande rete che abbiamo costruito in questi in questi anni
Di cui anche lei inutile ricordarlo è stato uno degli delle sue azioni più importanti più artefici più impegnati in questo processo
E allora vorrei per un attimo consentitemi fare un po'di chiarezza magari un po'continuando il ragionamento di Guzzetti mediana anche questo un po'più frizzante non troppo
Con l'aplomb inglese
Provare a sommessamente a chiarire alcune parole
Che stiamo usando che abbiamo usato oggi e non solo oggi durante i dibattiti che riguardano il guerra provando dirvi quale la così la cornice dentro al quale ci collochiamo almeno il Forum la realtà che dentro vi si riconoscono quando parliamo di Uefa
E allora la prima
Accezione che terrorizzare di quel fare quando noi parliamo di welfare così come abbiamo scritto in numerosi documenta in è un guelfo Ana noi diciamo spesso come dirvi promozionale
E in quel fare che diventa una risorsa una grande occasione per ripensare il Paese
Non è il quel fare nicchia non nell'UE il fare dei bravi dei buoni barelliere della storia come ho ricordato Luciano Tavazzano occorra davvero cambiare la prospettiva il quel fare come dire una delle strutture portanti perché questo Paese rimanga competitivo rimanga rimango Buon Paese anche ricco economicamente quindi se parliamo di guerra fanno parliamo dell'ultimo accidente della politica ma parliamo del Paese nelle sue articolazioni nella sua complessità maturi parlava anche di formazione e di educazione inserimento nel lavoro
I sostegni ai poveri ci sono ancora undici milioni di poveri in questo Paese così dice lista
E quindi non parliamo del web farà consentitemi perché talvolta purtroppo queste parole
Sono comici no a ripresentarsi nel dibattito politico
E mi permetto di dissentire
Del welfare riparatorio e consolatorio e compassionevole
Così come prospetta convintamente il presidente Bush ma anche in Italia ci sono
Sponsor e anche così anche molta politica che ritiene che debba essere così
Quindi un welfare che al centro della politica e dell'interesse del Paese non è il welfare
Così preparatorio consolatorio che sostiene le People per i disagiati
Un quel fare dicevamo municipale DC dice il volantino dice il tema della della conferenza del seminario
Guardate municipale vuol dire in questo credo abbia ragione Mattuglie anche se la parola organizzati organizzare un po'troppo impegnativa già facciamo fatica organizzarci tra di noi immaginarsi se l'ente locale posso in qualche maniera organizzare il terzo settore
Ma alla politica in questo in questo welfare municipale ha un ruolo significativo importante guai a pensare la politica inutile come talvolta si dice oggi anche qui un accidente
In questo caso la politica inutili nati in altri casi per le fondazioni stranamente invece molto importante
La politica di politiche ne abbiamo bisogno a livello municipale a chi ha bisogno di buona politica di una politica che Paci di fare sintesi una punizione politica che essa K e capaci di sostenere la Rete l'autorganizzazione dei cittadini
Una politica che sa disegnare delle priorità aiuta la società civile ad otto organizzarsi
Una politica che
Tutele e diritti fa sì che di diritti siano tutelati perché qualcuno bisogna pure comitato dica in questo Paese in questa città non tutti i diritti sono rispettati e tutelati e questo non può dopo che altro faro la politica la buona politica
Parlare di sussidiarietà orizzontale vuol dire anche promuovere una buona società civile abbiamo sempre detto
Non quella assistita collaterale una buona società civile che sa produrre qualità che sa produrre prossimità come ricordava Passaleva
Che sa rispondere bisogni che essere che sa essere flessibile
Questa è per noi sussidiarietà orizzontale come oggi si dice due grandi movimenti non solo movimento il movimento che chiede una buona politica quindi una buona amministrazione è un movimento anche di società civile che regga
K
C'è concreta la sussidiarietà capita che vuoi che la civiltà orizzontali di menta inutile diventa una scusa se in non è accompagnata da una come diciamo noi con una parolaccia un po'strana da una una capacità di infrastruttura arsi tra città civile
I tassi degli organismi e delle rappresentanze delle reti
Quando parliamo di quel fare nei documenti del Forum
Abbiamo detto spesso che il welfare deve fondarsi sulla domanda più che sull'Offerta
Essere capace di ascoltare i bisogni che emergono rovesciare la prospettiva talvolta l'offerta di detto un'Offerta calata dall'alto talvolta viene in qualche maniera come dire di proposta perché talvolta il nostro mondo ha bisogno anche di sopravvivere e allora si inventano servizi strutture talvolta inutili questore ha ragione anche la senatrice Sestini
Abbiamo bisogno invece di metterci in ascolto anche noi e di rinnovare il welfare ascoltando la domanda sostenendo la domanda piuttosto che pensare solo all'offesa
Abbiamo bisogno
Di un Welfare federalista dicevamo
Ma io sono molto preoccupato di questo federalismo che si sta costruendo è un federalismo confuso
Non governato
Non mi pare che questa maggioranza ampia dico anche l'opposizione così faccio bipartisan
Abbiano così una una posta di indicono una prospettiva di governo di questo federalismo lo stiamo rischiando la destrutturazione
Di questa rete anche di quel faro costruita faticosamente nei primi cinquant'anni di Repubblica
Non rischiamo così di smontare troppo in fretta quanto si è creato certamente questi limiti le sue difficoltà
Abbiamo bisogno di un federalismo governato e pensato
Se parliamo di federalismo municipale si parla di fuga del federalismo municipale e loro si parli anche del federalismo fiscale sedere si dia la possibilità ai nostri comuni di governare evidentemente a livello locale le proprie risorse
Ci pare che questo federalismo sia davvero affaticato
Poco progettato e poco poco programmato
Ci pare anche che vadano un po'ricche ha ritelefonato le che oggi usiamo un po'troppo allegramente
E io vorrei un pochino velocemente riprendere per capirci amici
Io faccio sono ormai i resti io a citare sempre i valori sono anche un po'stancato della retorica dei valori
Perché tanti ne parlano che alla fine dice va be'allora aspetta un attimo che li facciamo un attimo riscriviamo i significati delle parole
Perché il welfare si dice solidale federale municipale eccetera eccetera allora proviamo un attimo a capirci sulle singole parole
Loro immaginiamo un quel far che mantenga l'ispirazione comunitaria
E non premi troppo l'individualismo anche soltanto la risposta individuale mi pare che il pendolo si stia spostando troppo sull'individualismo sull'individuale
Mi pare che dobbiamo anche qui essere attenti lungimiranti
Essere sapienti e preservare anche la dimensione comunitaria non vorrei un quel fare in cui singoli cittadini accedono ai servizi come piccoli piccole unità
I sarti colate il welfare che vogliamo costruire un bel parquet abbia ancora ben presente l'ispirazione comunitaria perché guardate su questo gioca anche il caso settore che vogliamo costruire si può macinare un terzo settore comunque l'anti uno sportello di servizi che fa semplicemente servizi e qui eccedono i cittadini e questo può essere una prospettiva legittima ci mancherebbe altro oppure pensiamo che un settore che certo produce servizi ma che ha a cuore la coesione sociale e la comunità
Quando parliamo di quel far parliamo ancora di partecipazione parliamo ancora di educazione parliamo ancora di cittadinanza una parola stranamente che rischia un po'di perdersi parliamo di responsabilità
Quando parliamo di welfare parliamo di inclusione
E non solo di assistenza
L'assegno di assistenza ammesso con un po'mie Miccoli mette un po'in apprensione rispetto all'altro tema del sì del reddito di inserimento minimo la prolissi e rimetto mi dice comunque con tutti i suoi limiti che c'è una prospettiva di uscita dalla povertà
Che immaginiamo che poveri purtroppo ci saranno sempre ma non è che questo sia Prodi nel in come dire una condizione da citare comunque in maniera cinica immaginiamo che ci debba essere sempre e comunque le nostre proposte un percorso di uscita dalla povertà
Un percorso che mi permetta di inserirmi Vieri inserirmi di essere cittadino
Quindi non solo assistenza e sostegno alla mia povertà quindi tante mense dei poveri
Ma percorsi che mi aiutano ad uscire dalla povertà
Mi piace per parlare di salute di prevenzione e non solo di cura
Perché cura vuol dire curare la malattia che arrivata
Immaginiamo meno mi pare nella cultura che stiamo condiviso in questi anni insieme che l'attenzione è stata più alla salute come diritto e anche alla prevenzione
I ragazzi che sono nel nella nel cerchio della droga certo dobbiamo sostenere il perito labbra l'impatto duro quando sono dentro questo percorso ma quello che ci preoccupa che vogliamo un'adeguata politica di prevenzione
Allora anche su queste parole credo occorra davvero un attimo ogni tanto che ci si capisca
Vogliamo essere accoglienti e non solo pensare alla sicurezza ecco e questo il due e il fare e lì gli aggettivi che noi abbiamo cuore credo condivisi dalla stragrande maggioranza delle realtà che appartengono al forma
Allora rispetto a questo qual è il terzo settore Riccardo diceva ma che immaginiamo proprio scritto i nostri documento il terzo settore che vorremmo
Dietro il tema il dibattito sull'impresa sociale che c'è stato nei mesi scorsi in realtà anche se volete con qualche problema retro il forum di gestione in realtà nascondeva in filigrana
Diversi i due diversi modi di concepire il cosiddetto terzo settore il modo della Polo del volontariato il mondo dell'associazionismo il mondo dell'impresa sociale
Allora il settore che lo immaginiamo un terzo settore che non si studiano si sostituisce affatto alla conduzione all'animazione pubblica
Non immaginiamo un terzo settore sostitutivo che destruttura completamente il sistema pubblico ma ci mancherebbe altro persino Blair e l'Inghilterra sta riflettendo sulla sulla sulla queste eccesso di premi di privatizzazione che diventa che prevedesse le personali privatissimo
Forse converrà un attimo riflettere
E il terzo settore ma ci è noto se Conte dovrà corresponsabile compartecipe collaborativo
Dentro un sistema articolato di politiche pubbliche
Immaginiamo Toto settore ben distinto dal non profit sapete questo dato dibattito anche detto il disegno di legge proposto dal governo
Persino una persona insospettabile non potrebbe essere tacciato di
Come Soros vi leggo sapete bene chi è questo personaggio
Le dice ma mettere su un'impresa sociale è ancora più difficile che fare soldi come ho preso per esperienze dirette certamente nel fare soldi c'è un il criterio di successo molto semplice il rigo del totale in bilancio tutte le questioni che entrano in gioco servono ad un unico scopo il profitto
Quando si serve il benessere pubblico la situazione rovesciata
Invece di un unico rigo le conseguenze sociali di lunedì di una iniziativa si manifestano in molteplici forme non facilmente aggregati vale a dire che quando parliamo dunque di impresa sociale
Parliamo di di di di di di realtà che hanno una dei tratti delle caratteristiche diverse dal profit senza giudicare bene io il meno male che c'è il profitto voglio dirvi perché produce ricchezza produce profitto
Distribuisce ricchezza privata ma quando parliamo di produzione di beni pubblici parliamo di una impresa che altri casi che deve venire altre caratteristiche
Che certamente deve essere efficiente da un punto di vista economico i bilanci non potevano certo essere in rosso di avere dei buoni dei buoni manager in questo ma oltre Fitch Enzo efficacia economica dovrà essere valutato tutto il resto
La capace di fare coesione di produrre cittadinanza
Di essere legati al territorio
Il sentissi arretra di essere di sentirsi appartenenti al territorio ecco noi
Diciamo questo terzo settore poté giustamente ci sono altri soggetti che faranno anche fondazioni no quelle a cui faceva riferimento Guzzetti fondazioni che gestiranno i divi gli ospedali eccetera benissimo
Ma se parliamo di impresa sociale sia impresa sociale
E quella parola sociale sia il sostantivo e non l'aggettivo impresa sociale due sostantivi ho sempre detto no un accidente anche sociale impresa sociale quel pare quella parola sociale deve avere una sua densità
Delle connotare fortemente anche virtuosamente con collegarsi con la parola impresa
Abbiamo davanti a noi
Il welfare che verrà e concludo davvero
Il welfare che verrà però si costruisce da oggi non possiamo non misurarci con la concretezza dell'oggi
E non posso per quello che dico con estrema
Franchezza e con stile pacato anche ogni capitolo dirlo anche il governo quindi non è che sono cosa segrete
Non possiamo non manifestare preoccupazioni rispetto allo stato attuale su come si sta costruendo il welfare che verrà e proporrei proprio semplicemente fare una lista ditte la spesa fatta di preoccupazioni
Lo abbiamo detto giustamente che a conti a Rezza a Civitas
Presente il ministro Buttiglione un lungo elenco di di disagi dissi io Buttiglione con le buone da buon ministro non si offenderà dopo Democrito democristiano se la cavò dicendo patriarca
L'ordine è proseguita e dice loro ma è stato è vero questa volta ho sbagliato io visse va be'patriarca ho capito che su ho avuto otto insufficiente tu insufficienze
Farò in modo faremo in modo che entro il due mila e sei le otto insufficiente di le le otto insufficiente diventino sufficiente va be'dico ministro bella la battuta vediamo
Proviamo riprendere un po'il filo
Anche degli elementi credo di preoccupazione che ci devono aiutare che devono poi dobbiamo aver presente ribadisco perché
Il welfare che verrà lo cominciamo costruire oggi o Poloni non abbia già cominciato costruire anni fa e quindi bisogna pur capire
Il l'attualità altrimenti viaggiamo di sogni di bei discorsi di di DTT cose anche calde ma non non ci misuriamo con la contingenza politica
E allora la prima notazione che vorrei fare e che una che la sulla finanziaria prossima ma che nella precedente non vorremmo che la spesa sociale il fondo sociale previsto tra tra due otto venga in qualche maniera
Destro che come ridotto come già accaduto che che dica la senatrice Sestini
Non vorremmo cioè che la crisi in atto dei conti pubblici del Paese fosse in qualche ancora una volta andasse a pescare a raschiare il fondo guarda caso nella spesa sociale
Di questo siamo francamente preoccupanti
Siamo preoccupati perché in questo anno non abbia visto proprio una politica Chiara organica rispetto quel far che verrà abbiamo fatto fatica a interloquire con il governo e con la madre con le forze di maggioranza non abbiamo avuto ancora
Una prospettiva chiara con la quale discutere potere anche confrontarci con franchezza come sempre
Abbiamo fatto l'auspicio che il libro bianco che di cui si parla da tanto da tutti insieme però durante l'estate diventi l'occasione per non per un atto già compiuto definitivo ma l'occasione per riprendere in mano riflessione sul Welfare che vogliamo e sul ruolo che dovrà avere il terzo settore del nostro Paese
Siamo preoccupati sull'otto due otto è vero Lartigue la la riforma dell'articolo quinto modificato a parte che altri autorevoli costituzionalisti dicono che poi non è così in realtà una lettura questa eccessivamente come dire di troppo semplicistica non è non è vero che l'ha prodotto sia stata disarticolata e destrutturata
Ma abbiamo chiesto più volte che il mini al ministro Maroni che dicesse chiaramente che la tra due otto e comunque un punto importantissimo di parte perché è stato un punto ed è ancora tuttora un punto di riferimento importante questo Paese
Non abbiamo avuto dichiarazioni confortevoli questo ci dice sempre ma c'è l'articolo con il titolo quinto della Costituzione noi vorremmo una dichiarazione chiara che si dica pur nei limiti certamente dalla tra due otto certamente e quanto mai una legge è stata perfetta
Eppure questa e ce l'abbiamo presa da anni e anni e anni che questa legge è un buon passo in avanti importante
La miglioreremo ma partiamo da questo possiamo dire che la va in qualche maniera sbarcata semplicemente quindi chiediamo abbiamo chiesto più volte un governo anche
Di sulle regioni che non non come dire di oppressivo vincolante ma la K sostenerla politicamente questa legge
Mi pare che questo non sia accaduto in questo anno
Mi pare che qui che sistemi le Regioni stiano un po'giustamente suo scopo speriamo che non sia sempre così andando un po'per i fatti propri mi domando se invece in questo
Il governo centrale governo nazionale abbia un ruolo Indirizzo attendiamo ancora che vengono definiti i livelli essenziali di assistenza amici sapete che questo strategico
Perché se no viene fatto questo se non verrà fatto quest'urgentemente
Restiamo davvero che si creino venti welfare DiVersi
Strampalati
Poco poco omogenei
Bisogna pure che gli di questo Paese cittadini questo Paese in qualsiasi luogo si ritrovino abbiano il medesimo medesima le medesime garanzie che sino in Basilicata in Lombardia ha bisogno che questo vi sia pur garantito
Allora capite la richiesta continua anche
Per lui molto faticosa che di poterci sedere un tavolo per definire chi deride Silvia assistenza mi essenziali ci pareva strategico oggi e anche questo però devo dire che da un anno che attendiamo
Di di di chi attendiamo così comuni contro un pezzo di carta
Un coinvolgimento in questo
La vicenda sulle fonde zero fondazioni bancarie una vicenda contraddittorio vedete da una parte si dice largo spazio alla società civile
Autonomia poco governo della politica no non si intrometta troppo la politica questa eccezione strada la politica che un po'negativa
E dall'altro proprio la politica rientra pesantemente guarda caso a livello locale nelle fondazioni anche questo mi Pucci mi pare un atteggiamento schizofrenico si usciva dono da forme di neo statalismo
Avvocato forme di liberismo a volte un po'sciatto
La stessa cosa guardato il perché io non ce la Sistina anche sulla legge sull'immigrazione insomma non possiamo immaginare che questo ci si aiuti
A immaginare il welfare che vogliamo
Rientra anche questo meccanismo una anche un po'schizofrenico di non governo perché nel sugli immigrati la legge sull'immigrazione l'accoglienza sugli immigrati tocca anche il disco solo quel fa che vorremmo che verrà mi pare che questo non sia un grandissimo segnale
Su questo mi ha preso posizione anche le acque hanno ribadito il no però anche su questo faticosamente non abbiamo ottenuto nulla non lo state ribadisco in ordine gli incontri confini con ma davvero inascoltati
Dicendo chiaramente che evidentemente la sicurezza ci stava a cuore comprendiamo lo stato anche gli umori del Paese io insomma a Modena la Gepi certi quartieri vorrebbe gente brava serie ma non ne può più capisco
Ma la sfida che ci spetta una buona politica è una buona società civile coniugare la sicurezza con la sfida dell'accoglienza altrimenti che troppo semplice ce la giochiamo troppo facilmente
Anche su questo capite su questo e questo parliamo del welfare che verrà e non di un altro Guelfa
Abbiamo chiesto tepui davvero fermo concludo
Devo dirvi anche i governi di centrosinistra
Inascoltati inascoltati anche da questo governo che si apre su una politica seria di incentivazione fiscale di premio alla domanda la buona domanda di servizi per le famiglie
Perché questo guardate strategico se vogliamo che il Terzo settore il volontariato la soggetto tutto questa ricchezza incredibile che l'Istat ha disegnato è davvero incredibile
Voglia se vogliamo questo settore tessitore autonomo anche economicamente libero anche dalla politica non costretto continuamente a chiedere sostegno all'assessore di turno
Abbiamo bisogno che questo terzo settore si è sostenuto da un sistema Fondazione Ale come ricordava Buzzetti ma anche dagli utenti dalle famiglie l'ora più volte abbiamo detto perché non premiare attraverso un percorso di deducibilità reiterazione i consumi delle famiglie quando si rivolgono al terzo settore
Se una famiglia si rivolge una buona cooperativa sociale per il sostegno al proprio ragazzo disabile anziano perché non può detrarre
Quella spessa modo tale da creare il cosiddetto mercato sociale governato da cittadini non dal dal terzo settore perché poi verrà premiata la buona Offerta che rispondeva alla domanda se Craxi creare un meccanismo
Come di di competitivo all'interno del terzo settore
Abbiamo chiesto su questo devo dire
Nel nel disegno di legge sull'impresa sociale
Che per noi Bondi Impmon buon disegno di legge devo dire un certo migliorabile
Poi ci sono anche chi critica chi ha criticato anche questo risultato ma voi se le ceste il primo documento proposto dal governo e il l'ultimo documento
Però consegnato al Parlamento trovate davvero un percorso serio poi ciascuno dirà ma si poteva fare di più però questo è quello che abbiamo ottenuto
Allora sull'impresa sorge nel nel disegno di legge dell'impresa sociale previsto proprio una una riscrittura un impegno riscrivere finalmente anche questo una richiesta del Forum fece sin dalla sua nascita
Del del del titolo qui del del primo libro del quinto del gettito del quinto libro del Codice civile
Questo nodo strategico abbiamo un Codice civile che disegna una società civile del quarantadue
Che non rappresenta più questa complessità neppure appunto riconosce l'esistenza di un'economia sociale allora capite occorre e spero che questa legislatura diventi una legislatura costituente
Che la LIPU la politica le forze di maggioranza e di opposizione su questo confermo vano e arriviamo davvero a una sistematizzazione è una normativa che premi la capacità dei cittadini di autorganizzarsi
Abbiamo sempre detto non vogliamo una normativa pesante burocratica
Vogliamo normativa leggera che premi la qualità che controlli chi abusa perché ci sono anche i furbi un terzo settore
Ma che abbia questa nuovo approccio promozionale di sostegno alla cittadinanza
Questa normativa non c'è ancora sapete che oggi è più facile fare una S.r.l. che una fondazione che ci ha provato lo sa bene
Per farla selle si va alla camera di commercio se la cavi due-tre giorni per fare una fondazione glielo produco un tal numero di carta che uno ci rinuncia non è possibile
Ci pare una cosa che non sta in cielo in terra
Allora una una normativa davvero promozionale attenta
As a sostenere tutti quei cittadini che hanno voglia di fare qualcosa per questo Paese soprattutto per produrre altra Parolo oggi un po'dimenticato io la dico e concludo
Questo bene comune che ci sta a cuore a tutti
Grazie a Edo Patriarca
Tanto odia Guzzetti si è scusato ma aveva un treno a alle otto a Firenze
Noi chiudiamo qua insomma indicatore contributi di oggi siano stati tutti importanti credo che la riflessione che sono a voi avete messo a tema sia quanto mai urgente perché è tra Uefa Stet
Che in affanno che sta sparendo all'UE far che verrà non ci sia una zona grigia che inghiotte da insomma poi chi chi fa più fatica no quindi speriamo di arrivare presto a ai cardini di nuovo di questo nuovo elfa non so se qualcuno dell'Acri deve dare avvisi o se è già venuto programmato tutto programma
Grazie