"Falcone: il coraggio di un italiano", lo speciale in onda questa sera su Canale 5 dedicato alla strage di Capaci condotto da Claudio Martelli. Lo sciopero dei magistrati contro la proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario del Governo

Si intitola Falcone e il coraggio di un italiano lo speciale in onda stasera dopo le ventitré su Canale cinque dedicato alla strage di Capaci
Con cui Claudio Martelli debutta in televisione e noi abbiamo in linea allo stesso Claudio Martelli che sappiamo buonasera
Qualche allora perché questo debuttò in televisione nel segno di Falcone
Beh
è un atto d'amore di riconoscenza
Nei confronti di un grande magistrato un grande investigatore anche un grande amico
Che avevo dentro perché avevo voglia di tirare fuori per l'appunto
Dopo tanti anni in cui il suo ricordo è stato un po'sminuzzato e un po'strumentale entrato stiracchiato da varie parti come per la ditta gli era caduto da bingo di essere attaccato
Ciclicamente dai settori diversi prima quello più conservatore e tradizionalista e poi quello più accanitamente
Progressista e di sinistra
Lei ha avuto il privilegio di lavorare con Falcone in realtà fu lei da ministro della giustizia a chiamare Falcone a Roma alla Direzione degli Affari penali quindi ha un sicuramente un un ricordo privilegiato in qualche modo del l'ultima parte di vita di Giovanni Falcone
Sì io tornavo fondamentalmente qui cinquecento giorni che abbiamo trascorso insieme lavorando fianco a fianco per quello che la diventato un progetto comune
Ricordo che avevamo scommesso l'uno sull'altro io sul giudice lui sul politico
Perfettamente consapevoli sia dell'autonomia reciproca di ruoli sia anche della indispensabile collaborazione cooperazione così sparato non non ci siamo mai
Ingannati non ci siamo mai traditi non ci siamo mai abbandonati per tutto quel periodo e credo si siano fatte cose di straordinaria importanza e valore proprio mettendo a frutto l'esperienza di giudice istruttore di Falcone e facendo diventare al ministero legge dello Stato tutto ciò che è stato impostato insieme ha trovato poi realizzazione dopo la sua morte
In quella sussulto di di di volontà e di capacità anche che c'è stata da parte del Governo delle forze di polizia della magistratura
E che ci sono unite in quel frangente e che hanno inferto a Cosa Nostra un colpo indelebile hanno quanto meno disarticolato l'esercito mafioso l'ala militare l'ala corleonese che aveva trasformato la mafia
Tradizionale in una organizzazione terroristica vera e propria
Beh la vostra collaborazione al ministero portò poi all'istituzione della procura nazionale antimafia no
Esatto questo è anche all'attenzione della Direzione investigativa antimafia che concede la linea inane neanche quindi tentato che concepì mo'sul modello dell'FBI americano
E così come c'era una struttura di forze di polizia integrate Carabinieri Polizia di Stato Guardia di finanza nella dia doveva esserci nella direzione nazionale antimafia una struttura venti magistrati è un procuratore nazionale
Che coordinasse le indagini a livello nazionale e internazionale di fronte al crimine
Organizzato alla multinazionale
Del crimine che era la Cosa Nostra siciliana siculo americana
Quello però fu un progetto molto avversato dalla magistratura dalla magistratura associata soprattutto che poi proprio per questo per quel decreto che definire uno
Un decreto con i baffi perché appunto sostenevano che a scriverlo fosse stato negarlo fosse stato Giovanni Falcone poi
Nel novantuno lei me ne proclama uno sciopero proprio quando lei era ministro della Giustizia e così sì venne mettono sciopero proprio contro l'istituzione del Superprocura
Naturalmente eccependo con motivi che hanno anche una loro ragionevolezza non voglio dire di no ma trascurando l'aspetto fondamentale che era quello appunto di modernizzare lo Stato
Successivamente per il CSM ostacolo anche la nomina di Falcone procuratore nazionale antimafia
Che ciò sia un gran ponendo di villa la candidatura di Agostino Cordova esatto sì ma credo che avrebbero scelto chiunque pur di ostacolare qualcuno in quel momento quando poi
Falcone venne ucciso tutti pensarono
Come naturale erede in quell'incarico a Paolo Borsellino poppa popolo ci penso anche Cosa Nostra
E nonostante e gli inviti ripetutamente fatti alla Procura di Palermo e alla Prefettura di Palermo di moltiplicare l'attenzione l'ascolto la vigilanza la tutela di Borsellino si ripete cinquanta giorni da capaci nuovo tentato una nuova strage che uccide anche l'amico l'erede di Falcone
Senta
In questa sua questo suo programma come dire c'è anche un aspetto umano che lei in qualche modo racconta di Giovanni Falcone
Sì soprattutto Maria Falcone la sorella raccontarlo all'infanzia e all'adolescenza giovinezza gli studi la vocazione che e a quelle inizialmente di voler fare l'ufficiale di marina e poi studente di giurisprudenza e magistrato e c'è l'esperienza anche diciamo personale la lealtà
Vissuta fianco a fianco in quei cinquecento giorni di un uomo che amava la vita che l'amava in tutte le sue manifestazioni in tutti i suoi aspetti amava l'amore amava intensamente il suo lavoro e da Roma vedeva e che riusciva a muovere le cose a cambiare le cose e questo gli dava grande gioia
Amava anche la buona tavola la buona musica
E sapeva essere spiritoso cordiale ironico quanto era abitudinariamente riservato e un po'chiuso in se stesso
Ricordo come sapete sottrarsi anche alla scorta per trovare momenti di di libertà e di indipendenza e che una volta ci siamo concessi persino il lusso di andare insieme al cinema
Senta ma era anche amareggiato per le critiche continuerebbe a da parte della magistratura quindi dei suoi stessi colleghi
Beh di una parte dei suoi colleghi intendiamoci non tutti abbatte i suoi colleghi certo gli ha reso la vita amara
In quel periodo e ricordo anche questo ricordo di chi lo ha accusato di essersi venduto che c'è del resto la testimonianza Tilda Boccassini che parla all'assemblea dei magistrati di Milano e contesta loro proprio questo atteggiamento
Insolente aggressivo nei confronti di Giovanni Falcone che certamente non perse mai nella sua indipendenza della sua autonomia e neppure però il suo equilibrio e quindi per esempio il rifiuto ai facili teoremi a dire tutto è mafia o a dire la mafia non esiste
Che erano un po'i due estremi opposti
Del modo con il quale si affrontava allora la questione no alla mafia Falcone l'ha definita identificata in questa organizzazione
Unitaria prepotente che nella lì tutti gli anni Ottanta inizio anni novanta vede la signoria della famiglia di Corleone di Totò Riina dei Provenzano dei pagare il dei Brusca
E prima la processata portandola al maxiprocesso e poi l'ha saputa combattere impostando le leggi che poi sono diventate
Patrimonio della nostra collettività che ci hanno consentito certo non di sradicare la mafia è questa opera di lunga lena e che richiederà generazioni ma quanto meno di disarticolare l'esercito mafioso l'ala militare di Cosa Nostra
Senta Falcone aveva delle idee Brent ben precise anche sulle come dire sull'ordinamento giudiziario quindi sull'assetto del Pubblico ministero sulla separazione delle carriere
Non è un mistero per esempio che fosse favorevole appunto alla separazione delle carriere tra giudici e pm
Ora nei giorni scorsi proprio nell'anniversario della strage di Capaci in sono scoppiate di nuovo le polemiche perché c'è stato l'intervento della Presidente del Senato Marcello Pera che proprio citando Falcone a rievocato alcune sue affermazioni a proposito di autonomia e indipendenza della magistratura il centrosinistra se l'è presa con il presidente del Senato dicendo che questa una strumentalizzazione peraltro di interviene anche la stessa Boccassini dicendo che il presidente del Senato attrezzi ha tradito le idee di Falcone risponde in qualche modo per insomma di tutte queste polemiche lei che idea si è fatta
Beh io insomma sono per timone di quello che Falcone ha scritto come lo è la Fondazione Falcone preceduto da sua sorella il binomio iscritto limitare difficilmente contestabile che Falcone fosse convinto della necessità di carriere distinte del pubblico ministero che in qualche modo diventato quel nuovo codici con il codice Vassalli il titolare dell'indagine dell'investigazione e che quindi ha innanzitutto il compito di guidare la polizia giudiziaria
Che questa figura di magistrato debba essere nettamente distinta da quella del giudice a cui compete che deve garantire il massimo di imparzialità essere terzo tra l'accusa e la difesa non vi è ombra di dubbio non può essere contestato quanto all'altro punto l'autonomia e l'indipendenza della magistratura
Anche qui Falcone aveva un atteggiamento molto laico cioè che ne voleva discutere relativamente al Pubblico ministero e ai suoi rapporti con le forze di polizia e con il potere esecutivo e cioè con il governo
Non aveva tabù
Non l'aveva tolte ma ed era arciconvinto che l'ordinamento nel quale c'era ma incamminati con la riforma del codice
Il passaggio al processo di tipo accusatorio a alla prova che si deve formare in dibattimento e dicesse uno sviluppo coerente e che senza mettere in discussione l'autonomia e l'indipendenza anche del pubblico ministero tuttavia lo incardinate in un assetto istituzionale in cui il Pubblico ministero poi non era più il singolo sostituto procuratore isolato
Il cui potere polverizzato Rossi risolve talvolta anche in una scala del tutto soggettiva di priorità nell'investigazione dei crimini no a questa è materia che interessa l'intera collettività e dunque per esempio riduzione dal Superprocura
Noi prevedevamo inizialmente che il procuratore nazionale antimafia riferisse in Parlamento annualmente perché non si può pensare che il compito di di di contrastare Cosa Nostra
Sia riservato alle forze di polizia e la magistratura
Requirente inquirente e che come dire nulla tra di loro
Non vi sia nessun contatto tra di loro e che con il governo che poi il titolare ultimo che ha la responsabilità politica democratica di tutte le scelte
Sì peraltro Falcone diceva spesso che appunto autonomia e indipendenza della magistratura non sono un privilegio
Di casco sono ricordato sono valori che servono per l'efficienza della magistratura stessa meglio diceva che l'efficiente la migliore garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza perché soltanto attraverso l'efficienza il magistrato
Garantisce la comunità la collettività cioè se c'è una resa del servizio giustizia anche in termini di efficienza efficacia e equità allora noi possiamo
Davvero parlare di autonomia e di indipendenza perché di una giustizia inerte
O di magistrati inadempienti come lui diceva la gente non sa che farsene
Senta Martelli per una strana coincidenza noi stiamo registrando questa conversazione in una giornata particolare perché oggi appunto la magistratura associata proclamato un altro sciopero proprio a tutela a loro avviso ad avviso dei magistrati dell'Anm
A tutela dell'autonomia
Indipendenza messa in discussione dalla riforma dal progetto di riforma di ordinamento giudiziaria l'esame del parlamento in questi giorni ecco che effetto le fa sentire che ancora una volta la magistratura scende in campo con uno sciopero per protestare di fatto contro una scelta del governo
Ma io penso come credo lo pensi anche il Presidente da Repubblica e tanti che la magistratura non dovrebbe scioperare il servizio giustizia non si può interrompere esistano le possibilità
Di una discussione sui progetti di riforma e attraverso il Consiglio supremo e dittatura proprio sindacato di categoria
E e devo dire anche le tante voci politiche che
A torto o ragione penso ad interpretarla alla magistratura ha tutte le possibilità per far sentire altra forte e chiaro la sua voce senza ricorrere allo strumento dello sciopero che ritengo appunto improprio inadeguato per il servizio della giustizia detto questo il contenuto della riforma
Presenta aspetti come come innovazione anche aspetti che sono discutibili come delle cose umane delle cose della politica
E ci si potrebbe fermare daccapo a discuterne seriamente dalla dittatura Ignis che lei non lo condivide in pieno
No non lo condivido in pieno perché per esempio io non non non non ravviso un'adesione coerente all'idea di una separazione delle carriere in questo progetto quindi lo accolsero molto timido sotto questo aspetto così come dal punto di vista della formazione Hammamet quello che premerebbe sarebbe di vedere veramente realizzato una la professione legale dalla quale poi si ripartano le carriere dell'avvocato quella del giudice e quella del pubblico
Ministero così come mi piacerebbe vedere continuato un'azione che avevo intrapreso che era quella di aprire le corti alla a rappresentanza anche di non magistrati ovviamente il totale giurie popolari evidentemente il proprio alle cortine giudicanti togati che dovrebbero essere composte anche tra da persone selezionate al di fuori la magistratura come del resto prevede già la Costituzione attuale
Che in un articolo prevedeva che per la corte di cassazione che la corte di cassazione almeno una quota io indica
All'inizio il dieci per cento di membri fosse selezionata tra non magistrati e quindi tra operatori del diritto ed avvocati si pensa mamma
Un progetto con con luci ed ombre diciamo
Così sei mi pare soprattutto un progetto liquidi perché ci sono un'eccessiva timidezza incertezza di tipi di indirizzo fondamentale che affastella poi cose tra di loro non sempre coerenti ma chi comunque insomma poi non non mette in discussione autonomia indipendenza nelle non direi di no no questo non mi pare così come non mi pare che l'osservazione fatta da Piera dovesse restare tutto questo scandalo
Non ha detto che l'autonomia indipendenza sono minacciate solo dalla politicizzazione magistratura ha detto anche da quello il che significa riconoscere che talvolta vi sono anche attacchi all'autonomia indipendente che provengono dall'esterno queste non può essere altro ovviamente che il potere altri poteri il potere politico e potere economico il potere mediatico anche potremmo dire oggi la pressione che che che che questi poteri possono esercitare sulla magistratura può limitarne l'autonomia e l'indipendenza
Ma certamente l'autonomia indipendenza del singolo magistrato del singolo giudice o trovare ostacolo può trovare Rai mora poi provare contrasto e con Vito anche nella partigianeria nella politicizzazione nelle correnti organizzate che pretendono di orientare chi gare secondo una loro visione ideologica il lavoro del singolo magistrato
Martelli qual è la la lezione che ha imparato da Giovanni Falcone partire innanzitutto dall'etiope coraggio e per quello che ha scelto di intitolare adesso il programma il coraggio di un italiano esattamente penso che sia la Regione buona non solo per me ma per per molti sono per tutti Santana e la ringraziamo molto per la signora Elena cortesi allora ricordiamo comunque nella alla
Il titolo della sua trasmissione che si chiama Falcone e il coraggio di un italiano Claudio Martelli racconta andrà in onda questa sera martedì venticinque maggio alle ore ventitré c'circa su Canale cinque ed è peraltro la storia anche di di un'amicizia non non c'è dubbio però ancora più dinamici grazie grazie anche Claudio Martelli conosce