Assemblea Generale di Federmeccanica - (presso la Sede di Assolombarda, Auditorium, via Pantano 9)

Regola lettera Sinisi
Allora ciò
Una comunicazione che ci ha mandato il l'onorevole Obertini
Che vi leggerò gentile dottor Palumbo la ringrazio del cortese invito a partecipare all'assemblea generale di Federmeccanica che si terrà appunto il prossimo tredici luglio presso la sede di Assolombarda mi dispiace di dover disattendere un così importante appuntamento quando lo stesso giorno il mio calendario prevede un impegno già fissato da tempo che non posso deferire un duplice rammarico accompagnava forzata scelte a dover rinunciare al rilevante momento di condivisione con gli illustri relatori
E il pubblico dell'Auditorium mi priva anche dell'intima soddisfazione di rinverdire il forte legame che mi unisce a Federmeccanica insieme allo augurio di buon lavoro la salute von viva cordialità
Allora
Dunque la conclusione io presiedo questa Assemblea in quanto
Sono presidente ad interi forse meglio dire pro tempore se ad interim appassionati con tutte le opere
Diciamo che compiuto quindi finisce con con questa Assemblea il il mio mandato il nuovo presidente è stato eletto nella persona del dottor Calearo
A quale luogo comune caloroso saluto e
Lo prego a questo punto di prendere tu
La il mio posto di servire
Io completa rimani tu fino alla fine per cortesia grazie completa lunga tornata detentore
Allora
Il sindaco di Milano quindi non c'è quindi abbiamo letto la lettera e a questo punto dopo la parola al
Ex presidente di Federmeccanica
Alberto Bombassei oggi vicepresidente di Confindustria con riduzione del metalmeccanico
Che non ci dispiace
Conde lega alle relazioni industriali e gli affari sociale prego
Allora cari colleghi
Penso che con un pizzico di dispiacere che mi rivolgo a voi oggi per un saluto di commiato dopo questi tre anni passati insieme
Sono stati tre anni di grande di intenso lavoro a cui vi sono ovviamente anche un po'affezionato ma come sapete i nostri incarichi confindustriali sono a tempo determinato
Ed è corretto quindi che si concludono con le giuste scadenze
Questi tre anni hanno segnato un periodo molto difficile per il nostro settore
Difficile sia da un punto di vista economico poiché sostanzialmente sempre negativo sia da un punto di vista sindacale per via della inevitabile rottura che abbiamo avuto con la FIOM
Federmeccanica si è trovata a dover compiere delle scelte complesse gravi sofferte ma comunque sempre condivise nel triennio della mia presidenza abbiamo firmato due contratti nazionali quello biennale prima
Quello quadriennale poi senza la partecipazione dalla FIOM
Io penso che nei bevitori siamo abituati a darci degli obiettivi ambiziosi
A lavorare intensamente per raggiungerli ma siamo anche abituati a renderci conto che quando l'obiettivo diventa irraggiungibile ebbene prenderne atto
E dotare per la migliore alternativa possibile
Con il nostro contratto credo che si è successo proprio questo
Sono certo che nessuno di noi e tanto meno io aveva l'obiettivo di fare accordi separati o senza la FIOM
Avendo tentato anche personalmente di coinvolti
Voto anche i vertici di CGIL a questo scopo
D'altra parte la presentazione della piattaforma separata qui era già chiaramente un segnale forte di rottura
Ma tutti
Abbiamo dovuto prendere atto che malgrado la nostra buona volontà non è stato possibile arrivare ad un accordo
Da questo punto di vista sento il peso
Di aver dovuto subire una situazione di crisi nei rapporti sindacali con il settore metalmeccanico
Tuttavia sono assolutamente sereno circa le scelte compiute
Sia perché vi è sempre stato il vostro consenso
E si è perché il Consiglio direttivo ha sempre condiviso all'unanimità le scelte fatte
Certo un contratto nazionale senza un esponente importante come la FIOM
Non si pone operare certo fra i successi poiché è come ripeto non ne era il nostro obiettivo ma certamente delle specie delle specifiche condizioni date ha costituito il male minore
Ma chiaramente credo che oggi e doverosamente dobbiamo guardare avanti non guardare il passato
Oggi mi trovo ricoprire un ruolo diverso in Confindustria ma comunque credo in continuità con quello svolto in Federmeccanica
E così come tutta la squadra che il presidente Montezemolo ha costituito il mio impegno e quello di lavorare con tenacia e trasparenza
Per ricreare un clima di dialogo e di collaborazione con tutte le parti sociali
Per la ricerca di soluzioni utili e condivise per il rilancio della competitività del nostro sistema industriale ed economico
Pure in un contesto particolarmente difficile come quello odierno
Il presidente Montezemolo ha in questo ultimo periodo fortemente contribuito a creare un clima più aperti dove è più collaborativo
E non solo con le parti sociali
La mia speranza quindi e il mio ufficio il mio impegno e che è successo di questo lavoro contribuisca a rasserenare i rapporti anche tra i metalmeccanici chiudendo così un periodo di duro scontro che come tutti i conflitti non sono utili a nessuno
Cari colleghi sono certo che anche in questo mio nuovo incarico di Salò vicino
Così come tutta la struttura di Confindustria
Da parte vostra spero non mi facciate mancare il vostro contributo di stimoli anche le critiche le arie fra anche quando sarà il caso
Il nome della categoria dei metalmeccanici alla quale ho l'orgoglio di appartenere
Sono certo che nel vostro
Anzi il nostro oggi vostro rinnovo contrattuale di prossima scadenza
Vi sarà quelle responsabile approccio nel rispetto delle regole vigenti come è stato dichiarato da parte di tutto il sindacato
Inattese che si possono definire nuove regole contrattuali
Non posso infine chiudere senza ringraziare l'amico che ieri per il suo indispensabile e qualificato lavoro di questi anni
Così come tutto lo staff di Federmeccanica che nella sua struttura
Estremamente snella ha sempre dimostrato grande efficienza e grande professionalità mi congratulo col nuovo presidente con Massimo Calearo spero che possa continuare l'opera che con grande impegno abbiamo svolto tutti
E vi ringrazio
E quando il mio saluto più affettuoso
Adesso passo la parola al neo presidente Massimo
Momento Tour
Autorità cari colleghi signore e signori assumo oggi la presidenza di una federazione autorevole e prestigiosa quale Federmeccanica
E di questo ringrazio i colleghi imprenditori che hanno riconosciuto nella mia persona le caratteristiche adatte a rappresentarli
è inutile dire che l'orgoglio che me ne deriva
E almeno pari alla responsabilità che la carica comporta
Il settore metalmeccanico di cui Federmeccanica e l'espressione è costituito da un universo quantitativamente ampio e qualitativamente articolato
Secondo i più recenti dati censuari le imprese metalmeccaniche industriali al netto di quelle artigiane sono circa sessanta mila con oltre un milione e seicento mila a detti
Circa l'otto per cento del PIL nazionale ed oltre il quaranta per cento del valore aggiunto manifatturiero
è direttamente prodotto dalle imprese metalmeccaniche
E quasi il cinquanta per cento dell'export e da esso originato
La produzione del settore spazia dalla siderurgia all'elettronica dall'impiantistica all'auto dalla meccanica generale alla cantieristica navale
Un settore insomma decisivo per le sorti dell'economia nazionale
è per questo che mi accingo a sostituire l'amico Alberto Bombassei alla guida di Federmeccanica con la piena coscienza della responsabilità che questo incarico comporta
Intendo farlo lo farò le segno della continuità traducendo in azioni e comportamenti
Le indicazioni che l'impresa è e dall'impresa e mi proverranno
Proseguendo nella linea di rigore e di rispetto delle regole che da sempre ha caratterizzato Federmeccanica
Peraltro anche alla luce delle vicende che in questi anni recenti hanno segnato le relazioni sindacali della nostra categoria
Moltiplicano
Con il contributo dei vicepresidenti e le consiglio direttivo gli sforzi per ristabilire una condizione di dialogo e di comprensione reciproca con tutti gli interlocutori sindacali
Oggi come non mai il nostro sistema ha bisogno di concordia e di collaborazione
Il conflitto è un elemento connaturato a società complesse e articolate quali sono le società industriali avanzate alla quale l'Italia appartiene e in quanto tale non è eliminabile
Ma esso è accettabile e in taluni casi utile se peso alla ricerca di nuovi equilibri in un quadro di compatibilità condiviso
Il conflitto diviene invece un fattore di instabilità e di regressione se protratto oltre misura e se non indirizzato verso approdi possibili
Affidando la soluzione ad una controversia ai rapporti di forza di conflitto si manifesta là dove si ritengano esistere le condizioni favorevoli
Ad esempio nel nostro settore la mancata firma unitaria del contratto nazionale di lavoro non ha prodotto una generalizzata diffusione del conflitto all'interno del sistema
Che anzi ne è rimasto solo un sì sostanzialmente indenne
Ma ha creato situazioni di tensione insopportabili
Indi specifiche aree del paese e in singole aziende in cui ha promosso l'azione rivendicativa
Sto evidentemente parlando di FIOM
Sì ha detto più inciso al di là delle intenzioni questi azioni non hanno rafforzato il ruolo e il valore del contratto nazionale semmai hanno sortito l'effetto contrario
Però se questo è il nostro recente passato ritengo che oggi non sia più il tempo per recriminazioni e accuse reciproche
Dobbiamo avere la capacità e la determinazione di guardare avanti per ricreare un clima di fiducia e di comprensione tra le parti sociali
E per dare nuove opportunità e speranze all'impresa che ai lavoratori che esse ne operano e a quelli che vorrebbero poterlo fare
Ciò sarà possibile solo se sapremo riprendere il cammino della crescita e dello sviluppo che da qualche tempo sembra essere smarrito
Abbiamo sulle spalle un periodo tremendamente difficile in cui le nostre aziende hanno dovuto fare miracoli per stare sul mercato
Riduzione dei volumi accompagnati da diminuzione di prezzi e compressione dei margini hanno costretto molte in prese a sforzi finanziari notevoli
A cominciare dalla più grande le aziende metalmeccaniche nazionali
Oppure a rinunciare a progetti di sviluppo ad
Cercare compensazioni della delocalizzazione talvolta a cessare l'attività
Oggi fortunatamente nel nostro settore cominciano ad avvertirci i primi timidi segnali di miglioramento dell'attività produttiva
Dopo tre anni contrassegnati da una fase recessiva che si è protratta fino dall'inizio del due mila uno
Noi ci auguriamo che le indicazioni che stanno emergendo soprattutto da alcuni indicatori previsivi
Trovino successiva conferma dei dati del consuntivo e si possa così definitivamente chiudere una delle fasi economiche più difficili che il settore metalmeccanico attraversato dal dopoguerra ad oggi
La crisi ha toccato in misura più o meno intensa tutti i comparti metalmeccanici senza eccezione alcuna
E ha riportato i volumi complessivamente prodotti su livelli mediamente inferiori circa cinque punti percentuali rispetto al mille novecentonovantacinque
Sugli andamenti osservati ha pesato ovviamente più di un fattore
Da un lato si è fatto sentire il rallentamento dell'economia mondiale
E la successiva instabilità e di incertezza dei mercati derivati dall'attentato alle Torri Gemelle ma avuto ed ha tuttora un ruolo decisivo la costante perdita di competitività del nostro sistema produttivo
Questa prima parte dell'anno ha confermato che l'economia americana e nel pieno di una fase di espansione così come così come non solo le economie emergenti del Sud Est asiatico e gran parte delle aree già economiche mondiali
In Europa la ripresa appare però ancora debole e all'interno dell'Europa il nostro Paese a una velocità ancora più ridotta
Gli Stati Uniti stanno crescendo ad un tasso complessivo tra il quattro e il cinque per cento Rho
L'Europa si colloca mediamente poco sotto i due punti percentuali e per l'Italia le previsioni più ottimistiche si fermano a circa uno e mezzo punti di crescita
Già in passato in occasione dell'inizio delle fasi espansive del ciclo economico mondiale abbiamo avuto modo di sottolineare le difficoltà che l'Europa a nell'agganciare la ripresa abbiamo condiviso è sostenuto l'Europa
Del rigore ma adesso è indispensabile realizzare l'Europa dello sviluppo
In particolare nel nostro Paese il protrarsi di ritardi nell'approntare una linea di politica economica che ridia slancio al sistema produttivo
Rende il compito degli operatori economici nazionali sempre più arduo e lo scorrere del tempo senza che le questioni connesse allo sviluppo vengano affrontate e risolte può effettivamente minacciare la nostra industria di lento ma inesorabile declino
Esistono però le condizioni affinché ciò non accada la minaccia non si realizzi
Occorre intervenire con tempestività e di incisività sui nostri nodi strutturali e in presenza di risorse limitate devono essere fatte delle scelte ben precise nel loro utilizzo
Nel recente passato la pur modesta crescita del prodotto interno lordo
è stata garantita da una sostanziale tenuta della domanda interna per beni di consumo mentre sono risultati fortemente eccedenti gli investimenti e le esportazioni
Le non molte risorse disponibili vanno quindi indirizzate a favore di interventi qualificati che favoriscano gli investimenti in ricerca in infrastrutture
In quanto altro accresca la capacità competitiva del nostro sistema
Su questo sembra esistere oggi una larga convergenza di opinioni
Occorre fare il massimo sforzo per modificare la scomoda posizione che l'Italia ricopre nell'attuale divisione internazionale del lavoro
Troppo presente nelle produzioni a bassa crescita della domanda e poco presente in quelle ad alta crescita
Troppo esposta alla concorrenza sui costi da parte delle economie emergenti e poco più vocata a competere le la frontiera tecnologica dei paesi più sviluppati una posizione difficile
Che spiega larga parte delle perdite di quote di mercato registrati in questi ultimi anni
Ma una posizione modificabile con il contributo di tutti di tutti
E adottando politiche necessarie
Le parti sociali hanno un ruolo importante da svolgere
Recuperare lo spirito del novantatré non è uno slogan
Ad effetto ma è un'esigenza vera
Come allora sapemmo concorrere al risanamento del Paese
Anche svolgendo un ruolo di supplenza nei confronti della politica così oggi dobbiamo dare il nostro contributo di idee di comportamenti alla soluzione delle nuove emergenze che si chiamano competitività e lo sviluppo
Da qui dobbiamo ripartire
Esiste un diffuso disagio magari diversamente motivato dei nei confronti dell'attuale sistema di contrattazione
Ciò rende sempre più complicato rinnovare i contratti di lavoro ed abbiamo dovuto mettere in campo soluzioni sempre più fantasiose per non uscire completamente dalle regole che comunemente ci siamo dati
E non sempre la fantasia è sufficiente come dimostra proprio il caso della nostra categoria
Oggi il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici esisti ancora e le retribuzioni di lavori sono state difese anche meglio che in altri settori
E la concretezza e realismo di film e UILM e per il senso di responsabilità dimostrato da Federmeccanica
Non è pensabile che queste condizioni si riproducano all'infinito
Anche per questo l'apertura di un confronto interconfederale sugli affissi assetti contrattuali è ormai non più rinviabile
Credo che Federmeccanica che più di altri e pagandone il prezzo ha difeso rispetto delle regole date abbia sufficiente titolo e credibilità
Per richiedere con forza una revisione del protocollo del ventitré luglio
Una revisione che salvaguardi i principi cardine della concertazione e della politica dei redditi innovando né strumenti e procedure lo dico con chiarezza non abbiamo bisogno i non vogliamo un accordo del quale escano vincitori e vinti
Ma un nuovo equilibrio sulla quale tutti si possano riconoscere
Affinché ciò sia possibile è necessario come dice il presidente Montezemolo mettere da parte gli estremismi e io aggiungo gli ideologismi per guardare alle cose concrete con giusta predisposizione
E adeguato buonsenso
Una condizione necessaria è che la politica quella politicante con la p minuscola stia fuori dalle relazioni tra le parti sociali e che le parti sociali stiano fuori dalla politica
Sia noi che i sindacati dei lavoratori non possiamo e non dobbiamo rapportarci ai governi pro-tempore secondo lo schema governi amici governi nemici
Addio abbiamo governi democraticamente eletti dal popolo italiano
Con quali abbiamo il dovere di collaborare per tutelare nel rispetto degli equilibri complessivi del Paese gli interessi che rappresentiamo e di scontrarci se del caso per la stessa ragione
Ma mai e poi mai però è consentito prendere in ostaggio la controparte naturale per combattere un governo che non piace vale per le organizzazioni datoriali tanto quanto per i sindacati dei lavoratori
Se il Parlamento nella sua sovranità promulgò una legge noi abbiamo il dovere di rispettarla magari ricercando soluzioni convergenti per la sua applicazione concreta
E per un governo condiviso della materia ma non è possibile pretendere la sua non applicazione perché non ci piace
Non è lecito imporre alla controparte attraverso il conflitto la non applicazione di una legge dello Stato
La legge Biagi è un ottimo esempio di quanto sto dicendo
Ci sono contenuti importanti misure di modernizzazione del mercato del lavoro e viene lasciato alle parti sociali ampio spazio per l'adattamento alle singole realtà aziendali e categoriali
Il ruolo delle parti deve appunto consistere neri empire utilmente quello spazio senza preconcetti o come in qualche caso appare ideologismi
Ritengo tuttavia che essere legarsi mole parti CES sociali solo ed esclusivamente a ruolo di agenti contrattuali COMU terremo un grave errore
Non valorizzando le potenzialità che esse possono sviluppare in settori in ambiti diversi da quello puramente negoziabile
Come metalmeccanici abbiamo già esperienze positive alle spalle nel campo della previdenza complementare avendo realizzato insieme commenta che oggi il più importante fondo pensionistico Italia
Stiamo lavorando proprio in questi giorni a un progetto nazionale del settore nel campo della formazione ci siamo dati il compito di monitorare ciò che avviene lei campo dell'assistenza sanitaria per avviare se del caso iniziative anche in questa materia
Questi sono solo alcuni esempi di quanto basti e importanti siano i terreni di iniziativa sul quale possiamo e dobbiamo esercitare le nostre capacità realizzative nell'interesse dell'impresa e dei lavoratori
Il nostro compito ricostruire un clima che consenta di fare tutto questo
Senza dover chiedere a nessuno di rinunciare alle proprie idee
Ma chiedendo piuttosto una disponibilità a mediare in funzione di un accordo possibile
Nel corso del mio mandato mi ripropongo di lavorare per questo fine con il concorso di voi tutti e di una struttura che ha dimostrato nel tempo professionalità e di impegno nella tutela dei valori dell'impresa vi ringrazio
Ora
Do la parola alla sotto che il segretario al ministero del lavoro e delle politiche sociali onorevole Maurizio Sacconi
Io sono particolarmente lieto e onorato di rappresentare oggi anche quest'anno se
E mi dispiace per questo verso il Ministro Maroni che credo possiate giustificare
La giornata di oggi lo doveva vedere impegnato a Londra nell'incontro tra i due governi ma lo vede penso più impegnato a Roma in una giornata complessa che credo ci auguriamo tutti possa risolversi positivamente
Sono dicevo particolarmente lieto di sostituirlo
Per poter portare il mio augurio l'augurio dal Governo
A ad un mio caro amico come il nuovo presidente
Il dottor Calearo che
Assume la guida di questa prestigiosa organizzazione
Che ha sempre costituito in qualche modo il termine di riferimento nelle nell'esperienza intensa intensiva delle relazioni industriali del nostro Paese
E credo che non a caso il presidente Montezemolo cui va tutto il mio sincero augurio
Abbia voluto scegliere il presidente Bombassei per
La delicata responsabilità della guida delle relazioni industriali per l'intero sistema confindustriale
E quindi anche al dottor Bombassei ma tutto l'augurio per questo compito altrettanto impegnativo nella convenzione che saprà portare
In questa nuova funzione la responsabilità l'esperienza che ha
Accomunato acquisito nella guida di Federmeccanica
Voi avete mi permetto di dire voi perché con assoluta sintonia la relazione del presidente Calearo le ricorrenti prese di posizione del Presidente Montezemolo
Hanno s'enfatizzato l'utilità di una convergenza tra parti sociali intorno a obiettivi alti e condivisi quali non possono che essere quelli relativi alla alla crescita ad una crescita corrispondente alle potenzialità del nostro Paese quindi maggiore di quella che urla stiamo registrando
E insieme una obiettivo auto e condiviso dicevo quello della coesione sociale
Tanto più che crescita e coesione sociale sono obiettivi che nella dimensione dell'economia della conoscenza
Non si pongono in conflitto in tendenziale conflitto fra di loro ma al contrario sì alimentano reciprocamente proprio la definizione di economia della conoscenza ci riporta alla centralità della persona delle risorse umane
E quindi di ciò che
Concorre a fare una società attiva la quale società attiva si dimostra essere in questa nuova dimensione la società insieme giusta e competitiva
Non a caso nelle società occidentali riscontriamo come quelle anglosassoni appaiono più rende più dinamiche più reattive più competitive
Nella stessa vecchia Europa c'è un paese che più degli altri appare dinamica reattivo mi riferisco al Regno Unito
Società nelle quali riscontriamo alti tassi di occupazione alti tassi di scolarizzazione di apprendimento continuo di mobilità sociale di mobilità territoriale
Società che
Anche registrano un equilibrio demografico migliore del nostro come sappiamo siamo il Paese in più rapido invecchiamento
Insomma società attive reattive dinamiche insieme giuste perché inclusive e competitive
Allora
Ha davvero senso riproporre la convergenza tra istituzioni e parti sociali
E consentitemi di ricordare come il Governo abbia
Sempre condiviso questo obiettivo quello della più ampia convergenza intorno ai temi della crescita e della coesione sociale
E come ha detto recentemente ha ricordato recentemente il segretario della CISL Pezzotta il Patto per l'Italia fu un atto di concertazione la stessa querelle apra concertazione dialogo sociale ha un'origine molto precisa quando redigemmo il libro bianco
Noi sottolineammo la crisi del modello concertativo degli anni novanta quale si era manifestata con il patto di Natale del mille novecentonovantotto
Quando cioè un patto dedicato già allora giustamente a dare un impulso alla crescita si svuota OP a via dei contenuti che all'inizio del negoziato erano stati
Posti sul piano posti sul tavolo dalla contrattazione perché il veto di uno dei soggetti rifece via via eliminare e ne risultò un documento vuoto che non diede quell'impulso alla crescita che pure il patto voleva generare e ma fu solo come dire quella quelle il senso di una querelle nominalistica che oggi possiamo tranquillamente superare il richiamo cioè ad un esercizio quello del dialogo sociale tripartito quello della concertazione che deve lasciare inalterata la responsabilità degli attori a partire ovviamente da quelli istituzionali gli attori cercano quanto più di convergere realizzo non lo sforzo sincero per questo obiettivo ma alla fine conservano intatte le loro responsabilità e soprattutto a nessuno degli attori deve essere consentito U quel potere di veto che potrebbe svuotare gli accordi
Far prevalere quasi il metodo sul merito perché il metodo fine a se stesso ovviamente non ci può tre non ci deve interessare
Ma abbiamo credo fatto qualcosa nel realizzando il Patto per l'Italia sottoscritto ricordiamolo da trentasei su trentasette organizzazioni quindi la tesi che il Governo avrebbe voluto isolare la CGIL costituisce un'offesa ai trentasei sottoscrittori
Fra i quali vorrei ricordare non a caso la lega delle cooperative piuttosto che la Confederazione nazionale dell'artigianato c'è organizzazioni rappresentative di interessi che hanno fatto prevalere questa loro natura questa loro sincera rappresentanza degli interessi stessi rispetto alla loro collocazione politica
E faremmo torto ripeto a tutti i sottoscrittori se pensassimo che essi sono tutti caduti in una sorta di trappola orchestrata dal Governo per isolare una parte e invece non leggessi non ciò che è accaduto come una scelta di auto isolamento di quell'organizzazione Scelta che mi auguro superata anche con il cambio che al vertice Nesta si è prodotto
Maglie attraverso il Patto per l'Italia e soprattutto la legge Biagi vorrei ricordare che il Governo ha voluto forti rinvii alla contrattazione porti rinvii alla contrattazione perché in fondo nulla meglio dalla contrattazione può adattare ed adeguare disposizioni di carattere generale alle diverse condizioni di settore o di azienda
E questo rinvio tuttavia come diceva poco fa il presidente Calearo non può significare negazione di una legge voluta dal di una legge voluta dal Parlamento il rinvio è un modo per esaltare le potenzialità di uno strumento legislativo e non certo
Per negarlo
Mi ha fatto molto piacere questo suo forte richiamo
Perché
Anche nell'ambito vostro vi sono state situazioni nelle quali qualcuno è stato indotto in questo caso sì costretto indotto con coartato
A sottoscrivere impegni a non applicare la legge Biagi e mi dispiace molto per fare un esempio per la cantieristica perché se c'è un luogo nel quale via molto bisogno di cogliere le pari opportunità della legge Biagi è proprio quello della produzione che ha della produzione cantieristica quello cioè di una di una produzione che richiede
Massima flessibilità
Una organizzazione della della produzione che inevitabilmente già oggi si avvale di forme anche molto più discutibili di quelle introdotte dalla legge Biagi che chiuderei direi costituiscono anche maggiore tutela dei lavoratori rispetto a quelle che talora
In un canto in un in una produzione cantieristica forse troviamo nei fatti e con il pieno consenso anche delle parti se devo se devo dire il vero
Ma ancora la legge Biagi ha costituito la più potente legislazione di sostegno del dopoguerra alla bilateralità cioè a quella espressione del del del rapporto tra parti sociali che addirittura arriva a previa a prevedere la condivisione della gestione di i servizi al mercato del lavoro vorrei dire addirittura del Complesso di servizi che compongono o un mercato territoriale del lavoro efficiente e trasparente
L'ipotesi data al Collocamento alla formazione se si completa la riforma Biagi con quella degli ammortizzatori sociali che ne era componente originaria
Perfino gli stessi ideali gli ammortizzatori sociali saranno in saranno delegati alle parti sociali attraverso la bilateralità e allo stesso tempo come prevede il l'accordo il contratto dei metalmeccanici addirittura non solo la la possibilità di condividere la gestione di servizi al lavoratore come nel caso della sanità di una di una Sanity una predica prestazioni sanitarie di tipo integrativo
Quindi la e la bilateralità è l'espressione più compiuta forse di un modello di relazioni industriali di tipo partecipativo cooperativo
Quel modello che è davvero coerente con l'economia della conoscenza
Che è davvero coerente con quella economia cioè nella quale tendenzialmente le ragioni della crescita della coesione sociale coincidono proprio nella valorizzazione del capitale umano
E questo modello cooperativo partecipativo sapete che non non è ancora acquisito nel nostro sistema essendo ancora un pezzo di sindacato ancorato ad una cultura dell'antagonismo e della e del lavoro come inesorabile per certi aspetti perfino ritenuto virtuoso epicentro del conflitto sociale
L'affermazione del del compiuta del modello invece di tipo partecipativo cooperativo è quella che ci consente di coniugare obiettivi di crescente competitività della nostra economia con una radicata tradizione di sindacato fortemente
Come dire DQ cui sono riconosciute
Fu consistenti funzioni tanto nel rapporto diretto quanto nel rapporto con tra partiti e istituzioni
Ora soldi pronti a noi abbiamo appuntamenti importanti riguardano le politiche pubbliche le politiche pubbliche devono essere oggetto di dialogo sociale tripartito e auguriamoci anche di concertazione io oggi se me lo consentite
Tenta ma APROL dove ero pronta in con doveroso riserbo rispetto ai risultati di un negoziato
Ancora in corso tra il le componenti della coalizione di governo ma voi sapete che in ogni caso i temi di cui si discute
Riguardano un contesto che nelle intenzioni della coalizione di governo vuole essere vuole essere più favorevole all'Oca alla crescita e alla coesione sociale
La discussione riguarda non soltanto la rimodulazione della pressione fiscale tanto sulle persone fisiche quanto sulle in quanto sulle imprese e per quanto riguarda le imprese
Si discute di una tesi da tempo caro al sistema confindustriale che già il ministro Tremonti e riteneva oggi agibile presso la Commissione europea quella della differenziazione anche del prelievo del prelievo fiscale sulle imprese tra il nord e il sud del Paese
Favorendo soprattutto la nuova intrapreso nel Mezzogiorno con riguardo alla all'IRAP e in particolare alla sua componente lavoro al fattore alla a questa
Se volete assurdità della
Del fatto che essa sia così pesantemente calcolata sul fattore lavoro sull'occupazione disincentivando la nei fatti
E ma vi sono altre misure che riguardano proprio l'università e la ricerca
La possibilità di fare affluire risorse dal pubblico come dal privato in modo più efficiente
Nei confronti dell'Università e della Ricerca delle e quindi anche delle fondazioni universitarie
La il sostegno alla innovazione industriale attraverso modalità nuove che non potranno essere perché essere oggetto di di confronto e di dialogo
E un e ancora altre misure riferiti alla crescita a partire da quelle
Relative all'impulso alla spesa infrastrutturale ulteriore impulso alla spesa infrastrutturale in una stagione
Che si deve riconoscere ha comunque costituito lo sblocco dei cantieri dopo la paralisi la sclerosi degli anni novanta da questo punto da questo punto di vista ma le politiche pubbliche non potranno non essere ripensi sto una volta definite dalla maggioranza come ipotesi di lavoro non potranno non essere oggetto di un serio confronto fra parti anche perché c'è un elemento di S che ha un'incidenza diretta invece sui terminal su uno dei contenuti rilevanti del rapporto diretto fra parti
E mi riferisco alla a quella politica dei redditi che poco fa il presidente Calearo ha opportunamente rievocato
Perché dobbiamo riconoscere infine fino in fondo valida soprattutto la prima parte del protocollo del mille novecentonovantatré quella che disciplina
La politica dei redditi attraverso quel gioco di anticipo che ci aveva insegnato Tarantelli nel mille novecentottantaquattro cioè ricorrendo lo strumento dell'inflazione programmata
L'inflazione programmata Eminem lo diceva l'accordo del novantatré non a caso è eminentemente una decisione pubblica una visione pubblica che deve essere realizzata sentendo le parti
Ma è una decisione pubblica perché ha l'influenza sul bilancio dello Stato perché determina per esempio il costo dei contratti del pubblico impiego
Il riverbero sui contratti del pubblico impiego è anche più immediato e diretto
Di quanto quella stessa inflazione programmata poi non sia effettivamente sui contratti del settore privato o ancora tutto il sistema delle tariffe lo stesso metodo del PRAE scatta tanto per quelle di carattere nazionale quanto per quelle di carattere locale
E tarato questo metodo sull'inflazione programmata quindi l'inflazione programmata influenza sul bilancio dello Stato e ciò che invece le parti fra di loro direttamente possono e devono discutere e concordare non può riguardo un può così automaticamente riguardare ciò che poi ha influenza sul bilancio dello Stato o quanto meno voi capite la relatività di di di questa opinione quand'anche condivisa fra parti vi devo dire siamo rimasti un po'perplessi a sentir parlare di inflazione obiettivo perché l'inflazione programmata è un obiettivo è un obiettivo che deve essere realistico ed insegna ed insieme ambizioso perché se noi avvicinassimo
L'inflazione programmata obiettivo che dir si voglia ma comunque quella giocata d'anticipo rispetto all'inflazione che ci attendiamo noire introdurremmo la scala mobile
Se facessimo un operazione di questo tipo noi dobbiamo quindi mantenere un'imputazione insisto realistica ma ambiziosa essa deve se orientare tutti gli attori affinché facciano uno sforzo teso a contenere le propensioni inflazionistiche che pure nel sistema esistono e Cuesta
Questo tipo di questo tipo di soluzione oltre a tutto diciamoci francamente molto meno drammatica negli anni a bassa inflazione che oggi viviamo
Perché cosa ben diversa era quando già è lo stesso mille novecentonovantatré questo meccanismo viene definito e anche quando si è discusso dello scostamento fra inflazione programmata e realizzata nel più recente Periodo abbiamo visto scostamenti
Di un punto un punto e mezzo che sono distese spostamenti che poi si erano registrati anche precedentemente con il secondo governo Amato
Ma nulla di drammatico in termini se sai se ricordiamo che cos'è un decimale di punto un decimale di punto per un quinto livello dei metalmeccanici vado in lire sono tre mila duecento lire quindi non parliamo di valori
Straordinariamente rilevanti ma ancor più vero cioè se l'idea è quella di ridimensionare il contratto nazionale
Dico consta di cioè di pensare ad un contratto nazionale dei riferisco attesi Federmeccanica ricordo un'ottima relazione del presidente Bombassei se non erro proprio a vicenza sull'argomento ci vedemmo proprio a in casa di Massimo Calearo su un tema per su questo tema
Se penso cioè alla politica di un contratto nazionale
Asciutto di quello che altrove è il salario minimo garantito voluti altrove si fa per legge giustamente in coerenza con la nostra tradizione invece si fa ricorrendo all'oscuro ma entro della allo strumento del contratto
Quindi un contratto nazionale leggero che viene assorbito poi dalla birra dimensione dal vero contratto che dovrebbe il cui baricentro dovrebbe essere quanto più prossimo
Al luogo nel quale la produttività si determina e si calcola qui la discussione ovviamente fra le parti sarà aperta
Se questo se posso esserci una idea di alternatività fra territorio impresa
Di ottiche di territorio come livello esigibile d'impresa come otto in auto Rispetto al territorio ma sono discussione che aspettano alle parti queste ma attenzione non c'è il nuovo modello contrattuale
Non c'è il salario ancorato la produttività finché il contratto nazionale rimane invasivo
Finché il contratto nazionale ha le caratteristiche attuali non c'è possibilità di un salario virtuosamente ancorato la produttività e di Coppi ottusamente per tutti gli attori
Anzi per tutti gli interessi in gioco dalla stabilità quello della stabilità macro economica perché un salario così efficientamento distribuito non preme sull'inflazione
Beh virtuoso ai fini della competitività virtuoso anche ai fini della remunerazione
Del lavoro perché attenzione attenzione non nascondiamoci le pulsioni salariali sono autentiche
E non sono legate solo alla più recente vicenda del caro euro ma sono anche in qualche modo l'effetto di rimbalzo dell'India illa moderazione salariale di tipo piatto che abbiamo conosciuto negli anni negli anni Novanta e gli anni novanta che ha avuto pregi che ha avuto dato vantaggi al sistema ma che è anche gente che oggi da un e qualche effetto di rimbalzo di questo di questo genere lo dico come dire oggettivamente considerando questo come un buon problema in e forse inesorabile con il quale fare i conti
Ma allora
L'asse questo del modello contrattuale diventa un tema robusto nel confronto diretto tra parti mi permetto e mi avvio a concludere davvero di segnalare anche altri temi che si intrecciano con le politiche pubbliche
Mi ricordo perdonate l'autocitazione ma un anno fa parlammo qui della rapporto fra incremento di capitale digitale e incremento di capitale organizzativo non ci sarà innovazione non ci sarà innovazione quale può essere generata
Da impiego più diffuse pervasivo di nuove tecnologie se non sarà consentito all'impresa di adeguare il modello organizzativo a quelle tecnologie con assoluta tempestività
E parlavamo dei sistemi a rete di come cioè dal vecchio modello organizzativo fordista
Dal ciclo produttivo integrato si passa invece alla specializzazione degli operatori che grazie alle tecnologie Point dialogano fra di loro con tempestività ed efficienza
Ma questo richiede davvero che le parti
Fra di loro discutono virtuosamente
Di come dare una cornice a una più dinamica reattività delle imprese agli impulsi dati dalle nuove tecnologie ti come cioè più rapidamente ci si può adeguare ad esse ci si e si può cambiare lo dico Presidente
Montezemolo ricordando il caso Alitalia nei giorni scorsi che stiamo ancora vivendo lo scandalo che faccio questo esempio perché noto a tutti lo scandalo che ha dato l'idea di esternalizzare Aldo
Gestione del facility management la gestione della logistica alla logistica il cioè la e l'idea per molti lavoratori che diventare dipendente non faccio nomi ma sono premiate società quelle quelle di cui si parlava sia più dance sia molto più del punto più come dire precario che essere dipendenti di Alitalia quando come voi sapete le domande le le dei dati oggettivi direbbero direbbero diversamente e la resistenza a questo tipo di necessaria disarticolazione del vecchio ciclo integrato per usare ancora questa espressione sia sia come dire la modernità noi abbiamo giacimento di logistica inespresso
Proprio a causa della difficoltà a stimolare la crescita della domanda e dell'offerta nella logistica stessa
Per la rigidità ai modelli organizzativi che imposta spesso da un sindacato per il quale comprensibilmente e più facile organizzare tutti nello stesso Bottegone quando dipendenti tutti dello stesso datore di lavoro
Allora questo discutere in termini di accordo quadro in termini di auspicabile Accordo quadro di cessione di ramo d'azienda
Di appalto di servizi di somministrazione di manodopera a tempo determinato indeterminato cioè di nuove flessibilità organizzative mi appare utile ad accompagnare il sistema delle imprese
Verso questi obiettivi di inesorabile modernità e produttività del lavoro che si genera solo anche solo si genera certo con incrementi di capitale tecnologico ma anche come insisto con capi d'interventi capita organizzative ancora
Da un anno il più è trascorso da tempo ormai l'anno che era stato dato alle parti per adeguare tutta la disciplina dell'ora contrattuale dell'orario di lavoro sulla base del Decreto del legislativo che ha recepito la direttiva europea qui non si tratta solo di aderire alla direttiva europea ma di cogliere le opportunità che ci dava la direttiva europea quella dove abbiamo ancora nei contratti spesso la disciplina quotidiana dell'orario di lavoro
E perché noi dobbiamo avere un sistema irrigidito addirittura talora nella quotidianità quanto ad orario di lavoro
E invece e e lo straordinario lo strumento tipico della flessibilità
Invece lo strumento della flessibilità produttiva deve essere dato piuttosto o da tipologie contrattuali a orario modulato o più torbido e ancora e soprattutto dalla possibilità di articolare l'orario su un percorso più ampio che non quello ovviamente della che non quello della del giorno o anche della settimana secondo le possibilità che la direttiva europea ci dà quindi superando anche ricorso talora forzoso alle figure a tempo alle figure a termine
Che intervengono i momenti di picco perché rigida l'organizzazione della l'organizzazione dell'orario nel nell'impresa
E ancora
Ci sono tutti quei contenuti della legge Biagi dopo gli accordi positivi realizzati in materia di contratti di inserimento
Che riguardano la Penta
L'introduzione della dei nuovi contratti di apprendistato che saranno la tipica forma di ingresso nel mercato
Nel mercato del lavoro quindi in modo nuovo anche di intendere il rapporto fra la formazione e il lavoro una formazione che secondo i nuovi principi può essere anche tutta all'interno dell'azienda ove formalizzata
E quindi efficientemente efficientemente organizzate
Da ultimo ricordo la direttiva sulla Società europea e sulla sui diritti di informazione e consultazione perché ad ottobre diventerebbe operativa
E a meno di una fuoriuscita dell'Italia ma per varie ragioni mi permetto di ritenere difficile anche in questo caso il governo si rivolse alle parti un anno fu ancora Marco Biagi vivo a consigliarci hanno e le parti furono convocate furono invitati a produrre un avviso comune
Perché l'avviso comune in tutte le materie che sono proprie delle parti e il modo giusto con cui il governo può poi anche legiferare Otello o comunque assumere assumere decisioni
E
Fanno in una materia e su questo ferito da vent'anni in una materia questo governo non farà mai una legge in tema di rappresentanza
Le parti possono fra di loro fare accordi ovviamente sullo su come si riconoscono vicendevolmente sui sui mobili sui con con cui calcolano reciprocamente la la loro rappresentatività
Ma noi pensiamo che non sia giusto affidare anche le relazioni industriali ad un giudice
Anche i criteri del anche la validità di un contratto ad un giudice
Che non sia dovuto costo cioè introdurre questa terzo questo soggetto terzo che entra magari a gamba tesa qualche volta nel delicato rapporto fra le parti questa è una cultura che francamente perdonate se la metto su questo piano ma non ci appartiene
La cultura cioè che apre hanno è quella di relazioni industriali libere libere e responsabili
Voi alla fine avete fatto quel contratto perché non potevate fare diversamente ed è vero che a spiralate comprensibilmente giustamente ad un contratto sottoscritto da tutti
Ma ciò che lo ha reso valido e il fatto che esso si è rivelato effettivo effettivamente riconosciuto e praticato
Perché questa della libertà responsabile e la neve e la regola di quella meraviglioso spaccato delle relazioni umane che sono le relazioni industriali grazie presidente buon lavoro
Allora
Il per l'intervento conclusivo la parola al presidente confederale Luca Cordero di Montezemolo
Buongiorno
Signore che vedo
Con piacere in questa sala
E buongiorno colleghi imprenditori un saluto
All'onorevole Sacconi che ho ascoltato con l'interesse
E devo dirvi che di tutte le assemblee e sono tante cui
Partecipò
Questa è quella la posso definire di casa
La posso definire di casa per quella che è la mia appartenenza per quella che è la mia storia professionale e imprenditoriale ma soprattutto perché credo che un a tasso di presenza così alto di
Vostri colleghi
In nel comitato di presidenza Confindustria forse non ci sia mai stato tra presidenti della piccola tra vicepresidenti sindacali da vicepresidente per il centro studi tra Presidente tra Donna imprenditrice come Emma Marcegaglia nell'area dei trasporti del delle delle infrastrutture
Tra poi sicuro me ne dimentico qualcuno e quindi preferisco preferisco tacere
Io sono particolarmente
Contento di essere qui con voi
Per innanzitutto far di ordini un saluto un augurio di buon lavoro
Il dirvi con una certa soddisfazione che mi ritrovo girando l'Italia sia a livello di associazioni territoriali che di categoria
Nei discorsi nelle priorità nello stile nel clima che vogliamo a livello di tutti i vostri colleghi che fanno
Le loro relazioni e che indicano i loro associati le strade e lo scenario entro il quale operare
Innanzitutto
è importante che dalla nostra dalla programma del nostro lavoro di questi anni venga prima di tutto un forte invito a guardare i problemi in casa nostra
A guardare al nostro interno alla nostra competitività alla capacità di innovare al modo di gestire le aziende al modo di fare impresa
Sono soddisfatto perché
Se
Abbiamo perso dei punti questo io lo ripeto sempre nella quote di mercato internazionale non è né giusto nei utile nei opportuno prendersela con il sindacato o con il governo di turno
Quindi una forte focalizzazione al nostro interno per non fare come coloro i quali ritengono che i problemi siano sempre fuori dalla propria casa
Ciò nonostante credo che mai come in questo momento
Sia necessario da parte del mondo dell'impresa
Dare un contributo reale non a parole ma noi né i fatti per l'individuazione di un clima generale che porti a maggior rispetto
A maggior capacità di cooperazione di dialogo e soprattutto alla indispensabile necessità di individuare degli obiettivi comuni
Mesi fa vivevamo e c'è sempre ancora la tentazione in un Paese che faceva della lite continua de
E le polemiche
Sui giornali delle accuse
Un leit motiv della convivenza
Non dimentico
Clima eccessivamente polemiche nei confronti delle banche nei confronti delle istituzioni nei confronti del sindacato insomma
Noi abbiamo bisogno l'abbiamo detto di fare squadra noi per il nostro mestiere abbiamo bisogno di punti di riferimento
Abbiamo bisogno di una classe dirigente di cui sentiamo enormemente la dire la necessità di chi sappia essere classe dirigente non solo perché ha
L'onore
Di occupare posti di responsabilità ma soprattutto perché si sa assumere l'onere e la responsabilità di essere classe dirigente di decidere
Ci lo deve fare di governare
Chi lo deve fare di fare un'opposizione intelligente progettuale e moderna chi come noi e di fronte a sfide imprenditoriali importantissima
Deve sapere di poterlo operare in un contesto civile di dialogo di rispetto in cui le battaglie ideologiche in cui le
Premesse di non dialogo un colpo alcuno non fanno parte né della nostra cultura né di quello che Confindustria vuole fare
Credo che mai come oggi da Confindustria debba avvenire un messaggio di forte autonomia di grande autorevolezza che non si dice tale solo perché ci ha avuto vogliamo
Indicare autorevoli ma l'autorevolezza viene dalle idee e dai progetti dal senso di responsabilità
E dalla capacità di non andare sempre a dire di no di non andare sempre a ruota di qualcuno di non metterci imposizioni di eccessivi contrasti perché nel nostro mestiere quello dell'imprenditore
La capacità sa
Se il vero imprenditore quello che sa mettere insieme fattori di produzione uomini Mezzi idee creatività organizzazione questo Paese mai come nel nell'NN in questi mesi e quello che stiamo vedendo in queste ore dimostra ha bisogno di convergere di capacità di fare squadre e di affrontare i problemi
L'ufficio studi di Confindustria qualche settimana fa ha fatto la solita autorevole seria
A settica
Analisi dei numeri qualcuno ha gridato allo scandalo qualcuno ha detto che non erano vere i fatti stanno dimostrando i conti
Pubblici
Che sono preoccupanti non c'era bisogno di questa manovra per saperlo
E ben venga per rientrare nei parametri una manovra di taglio che ancora una volta colpisce fortemente il mondo dell'industria ognuno deve fare il suo mette il suo sacrificio lo dobbiamo fare anche noi e giusto farlo nell'interesse del paese
Io qui non voglio fare delle citazioni kennediano però ripeto quello che dico spesso noi come imprenditori e come cittadini da questo Paese abbiamo avuto molto
Abbiamo avuto molto
E anche arrivato il momento che ognuno di noi
Con senso di responsabilità e parlo non solo al mondo degli imprenditori
Sappia fare qualcosa per il Paese perché ce n'è bisogno ce n'è necessità
E noi questo lo dobbiamo sapere
Allora questa non può essere una Confindustria che si appiattisce soltanto a discutere su un punto in più o in meno di tasse o su una tema di di contrattazione o di negoziazione anche dura sindacale o sulla solita sterile Poli politica di polemica nei confronti del governo di turno o di chi per esso
Deve essere una Confindustria
Che essa esercitare un ruolo importantissimo che è quello del ruolo dell'imprenditore nel Paese ed una Confindustria che sappia anche esaminare al proprio interno quello che è necessario fare per modelle in per modernizzarsi
Per guardare avanti per favorire quella politica di innovazione e di sviluppo di crescita di competitività
Che è il leit motivo del Paese ma che non può non essere anche al nostro interno questo leit motiv
Rappresentanza nuove aree di attività rapporto col mondo delle territoriali rapporto col mondo delle associazioni di categorie servizi per le imprese internazionalizzazione tema fondamentale ecco su tutti
Questi punti Confindustria io non non non solo quello che ama parlare sempre di riforme non si può continuamente nel Paese parlare di riforme o anche al nostro interno ogni presidente nuovo che arriva deve studiare una riforma dello statuto di confine si tratta come facciamo in aziende a maggior ragione lo dobbiam prende per pretendere la nostra associazione
Di una ammodernamento di un adeguamento anche del sistema associativo a una realtà esterna che cambia
Dicevo i conti pubblici sono difficili
Ognuno deve fare la sua parte l'importante che ognuno faccia la sua parte
E non che a pagare siano sempre o di più gli stessi ma questo è un dovere da parte di tutti
Quello che io e quello che noi ci aspettiamo adesso
Ed è inutile dare dei giudizi su qualcosa che non conosciamo
Di passare ad una vera politica di sviluppo
La politica di sviluppo a dei temi e delle priorità precise quali sono i problemi io e così lo dico subito
Faccio gli auguri a Massimo Calearo vedete
Federmeccanica è stata in questi decenni una fucina di classe dirigente
Del Paese
Del mondo dell'impresa sicuramente di Confindustria
Da Mazzoleni a Mandelli
Da Fontana ad Albertini
Da Andrea Pininfarina da Alberto Bombassei che da quando è diventato vicepresidente Confindustria non mi fa più i telegrammi lunedì mattina per lui è normale vincere i gran premi da quando il Vicepresidente Confindustria ma ho parla dicendo voi come se Luís ormai fosse da un'altra parte
Che saluto con affetto dicevo tutti in questi imprenditori
Grandi esponenti del mondo associativo hanno fatto la storia della nostra associazione
Quindi prima di tutto
Il mio saluto il mio rispetto va a tutti coloro che con spirito di servizio coraggio capacità hanno saputo fare di Federmeccanica una grande associazione dico a Trigoria
Io ho cominciato quando
L'avvocato Agnelli era il presidente di Confindustria
A sentir parlare di contratti
Da Mortillaro mi ricordo che dico no guardi non è il mio mestiere mi lasci tranquillo dottor Mortillaro mie perché si vedeva oltre che la competenza la passione di chi faceva quel mestiere
Oggi sì a un tanto parlato sinto di parlare di concertazione continuamente il che può anche essere un fatto positivo tornando alle premesse di cui parlavo ma quello che mi fa piacere parlando di Calearo è che
è un rappresentante
Di una industria moderna culturalmente
E dopo tanto passare la palla tra Lombardia e il Piemonte e il primo vostro presidente veneto che è una realtà
Imprenditoriale importante che sta affrontando il posto
Nord est in termini moderni
E quindi io
Tra l'altro anche la sfortuna di non essere neanche fornitore quindi qualunque parole dico sono fuori da ogni da ogni non non ha nessun rapporto con la Ferrari e nemmeno allora io gli volevo fare innanzitutto tanti auguri
E volevo dire che
Ho visto ho assistito con piacere alla loro alla sua Assemblea a Vicenza grandissima realtà territoriale italiana una delle cinque realtà più importanti del Paese
In cui ho sentito un discorso moderno innovativo a maggior ragione per un veneto che in passato aveva fatto fatica a sposare delle realtà fortemente moderne quindi auguri complimenti prendi da Bombassei
Un diciamo succede a Bombassei che ha fatto molto bene per in momenti difficili per Federmeccanica
Non a caso deve fare bene in momenti altrettanto difficili come vice presidente di Confindustria e quindi ti faccio tanti canta augurio
Dicevo dei conti pubblici e dicevo di questa
Nei continuo richiamo alla concertazione ma non solo nel rapporto col sindacato tra produttori e consumatori dell'Energia
Sentivo stamattina delle dichiarazioni di Pezzotta che c'è al Governo faccia concertazione anche nel superare questi problemi diciamo subito
Che noi ci auguriamo che da questi momenti di confronto esca un governo rafforzato un governo che governi un governo che metta i problemi dell'impresa i problemi dell'economia il problemi della competitività i problemi della crescita e dello sviluppo come obiettivo numero uno dei prossimi due anni
Non è facile lo so
Però noi abbiamo un concetto di Confindustria istituzionale noi non vogliamo una Confindustria che crei problemi a chi si è assunto l'onore e l'onere di governare
Vogliamo però una Confindustria che sia in grado di dire forte il proprio parere le proprie opinioni
I propri progetti in funzione di quelle tre paroline magiche che lo stesso Calearo sottolineava crescita sviluppo competitività dalla sulle tasse mi sembra che abbiamo ripetuto spesso la nostra posizione
Noi abbiamo messo innovazione ricerca e sviluppo come il tema numero uno delle priorità delle priorità del Paese
Abbiamo detto che non si può continuare a non investire in ricerca perché un Paese che non investe vincente un Paese che non guarda al suo domani
Non possiamo essere i fanalini di coda con degli investimenti ricerca che a mala pena fa toccano l'uno per cento del PIL dobbiamo almeno aggiungere un altro per cento di Pila gli investimenti ricerca
E attendiamo la manovra di sviluppo perché l'Europa perché l'Italia deve passare da Maastricht a Lisbona dobbiamo innovare dobbiamo sviluppare dobbiamo pensare di immettere i più giovani
Troppa gente anziana nelle nostre aziende in Confindustria nella politica dappertutto
Dobbiamo innovare dall'asilo per i nostri bambini che vanno all'asilo attraverso la scuola attraverso l'università attraverso le scuole di mestieri attraverso la cultura di questo Paese
Dobbiamo innovare
Però per innovare ci vuole prima di tutto
La capacità dell'intero Paese di mettere innovazione ricerca l'obiettivo numero uno
Allora noi abbiamo fatto la nostra parte per questi tagli
L'abbiamo fatta al momento di entrare nell'Euro
Però a questo punto è necessario che i prossimi due anni non siano una campagna elettorale più o meno striscianti o più o meno latente ma due anni di decisione per confortare questi primi deboli ma interessanti segnali di ripresa
Il pompante ha bisogno di latte per crescere ma se non gli diamo il latte non diventerà né bambino né adolescente né adulto
Il problema della crescita è fondamentale e per fare crescita e per fare sviluppo ci vuole un clima ci vuole la corporazione del mondo delle del della banca nei confronti della crescita delle piccole imprese e nei confronti delle medie e grandi imprese ci vuole una banca impresa
Ci vuole un rispetto reciproco
Ci vuole trasparenza nei rapporti tra l'imprenditore la banche e viceversa ci vogliono delle banche che scommettevano su quelle impresa e che hanno uomini prodotti potenzialità di mercati per crescere
Ci vuole una cultura imprenditoriale più portata la delega più moderna più innovativa ci vuole un capitalismo familiare che se alle
Interno c'è qualche figlio che preferisce fare il violinista
Che non l'imprenditore lasciamolo fare il violinista lasciamolo andare auguriamo il miglior successo come violinista come scrittore come cantante come esploratore come quello che vogliamo come ricercatore
Ma portiamo in impresa dei manager deleghiamo sappiamo far crescere un'impresa familiare di una famiglia che in ogni caso proprio perché è una famiglia imprenditrice e diversa una famiglia rom normale
Allora questi elementi di fondo che io definisco impropriamente culturali debbono essere elementi di grande confronto ma di grande sviluppo anche al nostro interno
Partecipare alle associazione dare un contributo non è solo nei momenti di tensioni o di rinnovi contrattuali non è solo per andare come dico a a fare delle polemiche col governo di turno
E anche di fare cresce un cultura d'impresa una cultura di managerialità e una forze una forte centralità di Confindustria
Nel dibattito italiano e nella rappresentanza delle istanze di un moderno mondo imprenditoriale quando dico mondo imprenditoriale qui in Federmeccanica qui tra di noi che lavoriamo nelle ciminiere
Ripetiamo il ruolo centrale del manifatturiero nel nostro Paese il ruolo fondamentale se qualcuno se lo fosse mai dimenticato del manifatturiero il nostro Paese la fabbrica eh e rimane centrale nel nostro Paese
Però cambia l'operaio non è più quello di cinque anni tre anni fa sono incerto che da parte di tutti voi stava è stata già date continuano a essere data la massima attenzione alla qualità della vita in fabbrica
Per la miglior motivazione dei nostri collaboratori per la crescita dei nostri collaboratori per aver la soddisfazione come succede in tante aziende nella mia ma anche nelle vostre che qualche
Qualche giovane che entro come operaio in azienda ha potuto per i propri meriti crescere scalare diventare in molti casi imprenditori imene Jair
E in ogni caso occupare posizioni di qualità e di responsabilità in azienda investire sui nostri uomini
Che sono il più grande patrimonio dell'azienda
Ecco questi sono concetti che possono sembrare ovvi ma non lo sono questi sono i veri temi di una grande crescita di cultura di capacità di modernità dell'impresa italiana
E dicevo la centralità del manifatturiero non significa però
Non investire fortemente come Confindustria non dare una grande attenzione al mondo dei servizi
Perché senza dei servizi moderni il sistema industriale non cresce
Non contrapponiamo servizi e industria non pensiamo solo ai servizi al consumatore pensiamo i servizi all'impresa quando parliamo di logistica
Ma sapete il peso il prezzo che paghiamo con una logistica non competitiva di Time to market di costi di competitività con i nostri concorrenti di soddisfazione del cliente
Panza transiamo lì alla all'Innovation technology delle nostre aziende paradossalmente in alcune piccole aziende c'è un livello di nome John Technology inferiore a quello delle famiglie perché magari in qualche famiglia ci son dei ragazzi particolarmente appassionati innovativi
Che investono i risparmi familiari per fare nella loro cameretta magari un centro di tecnologia avanzata cosa che non c'è magari in certe piccole aziende questo significa modernità efficienza innovazione
Grande dinamismo e rapidità di decisione
Grazie a Dio però dietro all'evolversi di qualunque tecnologia c'è e rimane l'uomo che con la sua creatività le sue capacità fa l'indifferenza tra imprenditori imprenditori
Allora vediamo quali sono oggi i problemi veri che noi dobbiamo affrontare al di fuori della nostra azienda perché quelli nostra azienda abbiamo la
E la priorità per noi rimbocchiamoci le maniche guardiamoci sono se vogliamo parlare di crescita e non solo a parole di sviluppo e non solo nei convegni e di competitività sono produttività
Il nostro sistema deve recuperare produttività
Sono stati fatti dei passi avanti vedi la giusto ricordo della legge Biagi in termini di uno dei problemi di cui molti di noi si lamentavano
Un tema storico la rigidità del lavoro la flessibilità che soprattutto per certi settori era fortemente penalizzante
Allora produttività
Dietro il concetto o sotto diciamo se lo mettiamo come macro titolo sotto ci sono tanti sottotitoli
C'è il tema di una produzione industriale diciamoci la verità stagnante o quasi qui
Bisogna stare attenti perché ogni volta che ha fatto e che facciamo delle riflessioni possono sembrare delle polemiche no facciamo delle confrontiamoci con dei dati crescita della produzione industriale
Il che significa soprattutto crescita di Investimenti pubblici e privati
E poi c'è il grande tema del sud
Giusto richiamare come ha fatto sta con i la cosiddetta fiscalità di vantaggio al sud
Se parliamo di ira pochi giusti ci mancherebbe altro anzi
è importante è un po'umiliante che ce lo diciamo tra di noi ma è importante cominciare a sentir parlare dirà
Di riduzione di rape un poco e qualche mi hanno fatti sia beh in Italia però è già importante parlare di ricerca in questo senso di cui gli ante più magari gli altri Paesi investivano fortemente ricerca noni cominciavamo a parlare perché purtroppo
Purtroppo quando si parla di innovazione ricerca e diverso di quando si parla di tasse di costo del lavoro queste cose fanno molto più affetto alla pubblica opinione però attenzione
Noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei giovani che siano nostri figli i nostri collaboratori o o no
E noia io non voglio fare filosofia ma non abbiamo in prestito da loro certe cose del futuro attenzione
Se in questi anni non da non daremo una grande spinta chi verrà dopo di noi avranno giustamente da farci delle critiche annoio
A noi imprenditori di oggi che non abbiamo saputo sufficientemente spingere verso la ricerca verso l'innovazione come fatto
Totale del Paese
Perché l'innovazione a differenza della ricerca è un fatto che stabilì l'humus del Paese non solo dell'imprenditore non solo del politico
Allora e qui arriviamo produttività innovazione investimenti in ricerca produzione industriale che deve crescere come attraverso investimenti pubblici e privati e quando parliamo del sud molto bene dicevo parlare dirà più fiscalità di vantaggio però attenzione
Non continuiamo a parlare del sud con un concetto di statalismo oggi al sud c'è una classe imprenditoriale moderna
C'è una classe imprenditoriale nuova
C'è una classe imprenditoriale Estra disponibile come ha detto Confindustria di vedere il sistema degli incentivi il futuro del sud passa attraverso il fisco
Passo attraverso la defiscalizzazione degli investimenti
Nel Sud passa attraverso la defiscalizzazione degli investimenti in ricerche innovazione o passa attraverso degli incentivi fortemente finalizzati automatici senza intermediazione politica
Il tema importante del nostro Paese e fondamentale nel sud e l'attrazione di investimenti
Noi non ne sappiamo più attrarre investimenti stranieri in questo Paese
Allora su questi punti che non sono centocinquanta mila sono una decina le priorità ecco la necessità di far squadra
Ecco la necessità di convergere esso ecco la capacità di tenere la la la barriera dritta noi per quanto ci compete e ognuno faccia il suo mestiere anche gli altri
In funzione di queste priorità che sono le priorità del Paese di domani
Io faccio molto affidamento sulla presidenza di Calearo in termini di un'ulteriore spinta già avviata consolidata ma mai vita rallentare in funzione della modernità dell'innovazione anche del pensiero oltre che delle azioni
E faccio affidamento su un clima che si sta modificando
Vedete quando io ho parlato e continua a parlare di dialogo cooperazione col sindacato lo dico perché io ritengo il sindacato un interlocutore
Importantissimo all'interno delle nostre aziende perché rappresentano i nostri lavoratori
E all'interno del Paese
Io mi auguro che come è cambiato il clima nel rapporto tra banche impresa
Come da parte nostra ci sarà di questo potete essere sicuri il più ampio rispetto delle istituzioni
Di chi governa né l'autonomia non nel Coletta verismo nell'autonomia della nostra posizione sia ben chiaro
Perché noi non ci facciamo tirare per la giacca da nessuno questa è la storia di Confindustria queste la cultura di Confindustria questa è la cultura dell'imprenditore allora però dicevo bisogna che diamo tutti un contributo a convergere
Ognuno faccia la sua parte
Lo faccia con senso di responsabilità lo dico al mondo dell'impresa lo dico liste al mondo che il sindacato lo dico a tutti gli interlocutori
Che fanno
La classe dirigente del Paese
Io sono favorevole a un aumento del tasso di contrattazione
A un aumento del tasso di negoziazione perché più aumenta il tasso di negoziazione di contrattazione più il paese si modernizza anche nel dialogo delle parti sociali
E dialogo con le parti sociali che un punto fermo di Confindustria
Senza discriminazioni senza lasciar fuori dalla porta a nessuno senza non sedersi al tavolo con tutti i questo è un punto fermo
A quel punto quando siamo seduti al tavolo ognuno con senso di responsabilità
Con capacità di fare la sua parte
De venti cooperare per raggiungere quegli obiettivi di cui parlavamo prima
E credo che mai come in questo momento il senso di responsabilità
Sia
L'elemento più importante
Da parte di tutti
Un'ultima considerazione
Ho detto che mi auguro che che e lo ripeto forte che da questi giorni così
Di
Per il cittadino normale forse
Comprendere difficile quello che sta succedendo
Per noi
L'obiettivo numero uno è un Governo che esca rafforzato
In grado di decidere in grado di gestire in grado di destinare questi ultimi due anni della legislatura ha una forte politica dello sviluppo che per una serie di motivi contingenti internazionali
E anche diciamo perché forse non è stata alla nella nell'agenda
Al posto che meritava in questi mesi questo non è avvenuto
Io vorrei terminare facendo un richiamo a voi
E quindi a noi perché io sono se non facessi presidente della Confindustria sarei seduto
Tra di voi
E qui sia ben chiaro faccio un discorso trasversale che va dalle grandi alle media le piccole aziende in modo particolare del vostro settore
Non sto ripete all'importanza di innovazione di ricerca lo sappiamo
Ma credo che mai come oggi
Dobbiamo recuperare
Passione determinazione concentrazione su quello che io definisco i fondamentali di un imprenditore
I propri uomini i propri prodotti i propri clienti queste la nostra vita
Noi facciamo un mestiere bellissimo per certi in certi momenti esaltante
Ma chi ha due estremi da una parte il coraggio dall'altra la solitudine perché alla fine della fiera
Quando si tratta di decidere degli Investimenti quando ci tratta di dette di fare delle scelte importanti per l'azienda
Non è l'onorevole Sacconi Montezemolo Calearo il sindacato la Confindustria che la Feder l'associazione è l'imprenditore che mette le mani in tasca per decidere
Come quanti soldi ha e come li deve investire
E che dall'altra parte e solo nella decisione finale
Qualunque essa sia la decisione può avere dei bravi collaboratori che certamente lo confortano polvere dei consulenti però
La decisione spetta da che mondo è mondo da che per i veri imprenditori all'imprenditore
Allora io dico
Se in e lo ripeto spesso questo se quanto
Uno non
In questi anni magari si è fatto in certi momenti attrarre dalle sirene della finanza se qualcuno ha pensato che qualche investimento immobiliare fosse il più utile che nell'azienda se qualcuno are calato qualche BMW di troppo i figli fossero state delle Maserati le avrei accettate ma la BMW no io dico concentriamoci ancora di più sul nostro lavoro io credo che abbiamo davanti un per io do che per molti aspetti può essere un periodo esaltante perché tre anni così difficili di congiunture internazionali di problemi economici derivanti anche da da situazione che chi come me e come in alcuni di voi non era è nato dopo la guerra non conosceva fortunatamente speriamo siano dietro le spalle allora io dico quello spirito che ha caratterizzato la crescita dell'impresa italiana dell'imprenditore italiano del PIL i italiano dagli anni cinquanta agli anni Settanta che determinato fu fondamentalmente dalla capacità dal di Nismo dal coraggio di intraprendere in un clima generale che poteva favorire queste cose noi siamo in condizioni di di di rintraccio età
C'è una grande voglia di reagire c'è una grande voglia di sentire l'orgoglio dell'imprenditore c'è una grande voglia mi fa piacere di sentirlo delle parole
Del dell'onorevole Sacconi che andremo a verificare nei fatti con grande disponibilità di attuare una politica per lo sviluppo
Allora mai come in questo momento abbiamo bisogno di crederci di essere uniti dissentire Cira presentati da Confindustria e di spingere ancora di più se magari qualcuno
Per caso non l'avesse fatto per qualche non dico giornata non dico ora ma per qualche minuto all'interno delle nostre aziende quello che vi posso assicurare ho finito che avrete una Confindustria molto molto vicino ai vostri pro mi ai problemi dell'impresa al sentirsi rappresentati in particolare alle piccole imprese a non sentirsi sole in nel mare magnum della sfida mondiale queste l'impegno dico Findus a cercare nel limite del possibile di mente rischi proprio associati nelle migliori condizioni per fare il proprio mestiere in bocca al lupo ognuno di noi ha delle sfide aziendali associative importanti a tanti problemi a risolvere auguri a Massimo Calearo veramente di cuore in bocca al lupo Alberto Bombassei che di impegni Nea e poi qui primario di darci dei freni straordinari perché non dimentichiamoci le priorità dell'imprenditore e a tutti voi tanti auguri buon lavoro e in bocca al lupo grazie