Presentazione del libro di Giulio Scarrone "La difficile via del riformismo", edito da Koinè

La difficile via del riformismo è un bel punto interrogativo in campo bianco la contro la copertina di un libro di Giulio Scarrone da poco nelle librerie un libro della koinè nove edizioni con prefazione di Paolo Franchi Perrone un giornalista noto è stato tra l'altro capo del servizio politico del quotidiano l'Avanti direttore del quotidiano
Bergamo oggi Scarrone in questo anno di riformismo che Parlato molto forte più che in passato anche sull'onda di altre pubblicazioni e di posizioni prese dal
Il segretario dei DS Piero Fassino per esempio lei
Testo in questo libro cita la io il volto del segretario della Quercia partiamo dalle domande che si pone nel volume tre in particolare
Dunque la prima domanda è perché in Italia si verifica questa anomalia che non milita negli atti paesi dell'Europa occidentale
Cioè la mancanza di una forza socialdemocratica che si contrappone né alternative alla destra e questa mancata è dovuta al fatto che in Italia per cinquant'anni la finite state egemonizzata dal partito comunista
Un partito che dagli accordi di Yalta non poteva andare al governo e nello stesso tempo accusava di tradimento tutte le altre forze della Fimit che cercavano di andare al governo
Così è stato nel cinquantasei col tentativo di Nenni di una corda con Saragat
Così è stato nel settantaquattro con il tentativo del centrosinistra così è stato alla fine degli anni Novanta degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta col Governo
Per la prima volta diretto socialista Bettino Craxi accusato da Berlinguer ieri sera addirittura un nemica della democrazia è un pericolo per la democrazia
Ha fatto un grande partito che rappresentava un vero blocco un ostacolo insormontabile all'alternativa ad una governo appura qui da democristiana comunque non con
Partito della sinistra
Alla guida questo è stato per molti decenni il cammino difficile del riformismo italiano e questa anomalia poteva essere affrontata e
Per lo meno tentare di risolverla con la caduta del muro di Berlino e con la fine dell'Unione Sovietica cioè il partito comunista di fronte a questi avvenimenti storici ponevano fine al comunismo
Doveva prendere il coraggio a due mani e fare la scelta socialista cioè dare seguito a quell'affermazione che è un grande dirigente comunità con Vettel Terracini ebbe modo di fare prima di morire cerca nel ventuno a Torino a Bali Warlow scusi
A Livorno nel congresso in cui di comunisti fecero la dodicenne riassunta i socialisti aveva ragione Turati aveva torto Gramsci oggi non avendo fatto questa scelta i dieci e si trovano stretti in una morsa dove a destra c'è la Margherita di Rutelli che dice che la socialdemocrazia è finita
E a sinistra c'è un partito o di Rifondazione Comunista diretto da Bertinotti il quale dice che e contro la proprietà privata esterno la patrimoniale e che gli Stati Uniti stanno facendo una politica imperialistica
Costrette stretti tra questi due realtà
E Itf non non non hanno fatto una scelta precisa
Questo lei lo rimprovera anche al all'attuale segretario del partito all'ultimo tentativo di svolta quella citazione anche nel congresso del Palalottomatica di Bettino Craxi
Davvero a denti stretti con non sufficiente coraggio secondo ma guardi il l'ultimo congresso dei DS è stato un passo avanti e nello stesso tempo un passo indietro
Un passo avanti perché c'è stato finalmente riconoscimento che Bettino Craxi fa fa parte dei grandi socialisti europei
Un passo indietro perché da questo punto di vista una volta fatta questa affermazione
Bisognava dire che allora aveva torto Berlinguer quando accusava Craxi di essere un pericolo per la democrazia non potevano aver ragione tutte e due potete ancora in nodo da sciogliere
Per avere finalmente in Italia una sinistra riformista che per essere tale non può che fare la scelta socialista fino in fondo cioè chiamandosi finalmente
Partito socialista democratico Rita italiano però non basterebbe forse nemmeno
Questo nel senso che dalla da da quello che è venuto dopo il PC abbiamo capito forse che i cambi di nome e non non non bastava non sono Bartali di fatto visto che ancora adesso
Lei ce lo raccontava la difficoltà che ha incontrato Fassino nel citare il nome di Craxi la la dice lunga su quanto oltre al nome servirebbe anche altro ecco socialismo riformista in Italia coincidono ancora
Ma secondo me si coinciderà ancora certe è una scelta una volta fatta la quale bisogna pagare RepRap
Cioè non si può contenere assieme riformisti nostalgici comunisti
Un democristiani che abbinata ad una certa una volta accertata la setta rifornita accertato bisogna pagare un prezzo ma il prezzo che hanno pagato che Tony Blair ha pescato in Inghilterra
Che hanno portato in Francia che hanno pagata negli atti prestiti negli altri Paesi dove la scelta socialdemocratica e pasta fatta fino in fondo
Poi certo bisogna attorno a questa scelta organizzare una politica riformista nel campo del lavoro nel campo delle riforme istituzionali nel campo della politica europea ma questo è un è un è un discorso che deve andare avanti di pari passo con la scelta riformista
E a proposito di democristiani lei tra le domande che si pone nel libro
Ce n'è una che riguarda quella della leadership perché il leader del più grande partito da finisca non può candidarsi alla guida del governo ma deve di fatto c'è questo la domanda ma lo aggiungiamo noi
Deve candidare alla fine un democristiano che poi è sempre lo stesso di dieci anni fa si tratta di Romano Prodi mai tutto concatenato non c'è dubbio che non avendo fatto una scelta riformista
Fassino sa benissimo che si si candidasse in prima persona andrebbe di incontro ad una sconfitta assicura e allora cerca di mimetizzarsi dietro a Prodi il quale
Che sia detto senza offesa per nessuno non è né carne né pesce cioè è uno è una personalità che Outdoor suo passato che però non rappresenta il fronte della della tecnica italiana
Anche perché non ha diciamolo francamente non ha non ha dietro nessuno rappresenta soltanto sette
Senta per quanto riguarda però all'attuale abbiamo chiesto prima socialismo coincide ancora con il fornivo o meglio te i socialisti in Italia
Sono ancora i riformisti
Nel terzo che abbiamo un partito di Trenitalia che e schierato con la Casa delle Libertà ed è un caso unico tanto che poi De Michelis e Bobo Craxi pagano dei prezzi nell'ambito della internazionali ritenerle
Pietri
Qual è l'anomalia e quando verrà sciolta Pepe verso beh lei ha perfettamente ragione l'anomalia è proprio questa che in Italia ci sono due spezzoni di forze socialiste una Como
Una schierata a sinistra è una schierata con l'arresto
E questa questa anomalia deriva dal fatto che non c'è un modo uno punto dicono di coagulo delle forze socialiste e questo punto di coagulo non può che essere
Non possono che essere i DS per la loro forte per quello che che che rappresentano in Italia
Da qui discende la loro responsabilità di una scelta socialista che possano mettere assieme tutte le varie componenti del del socialismo italiano e del riformismo italiano dipende da loro
Forte una domanda paradossale e provocatoria ma non è che io Berlusconi
Con la sua presenza
In qualche modo divide il mondo politico gli all'in due blocchi che hanno davvero tante contraddizioni quando Berlusconi lascerà per un motivo o l'altro la politica
Diventerà forse più facile questa aggregazione di forze riformiste e dall'altra parte di forze cattoliche insomma all'equilibrio alla tedesca come spesso apre con Italo così ma io penso che lei abbia ragione guardi tra personalmente
Berlusconi la presenza di Berlusconi in Italia è una fortuna per la sinistra italiana così come combinata oggi
Perché oggi dalla critica italiana è soltanto antiberlusconiana cenno o non ha una sua proposta
Se domani Berlusconi dovesse metterci da parte non c'è dubbio che la sinistra sarebbe spinta a fare
Una scelta più chiara più precisa più determinata l'ultima domanda Scarone il binario laico socialista riformista
Ha spesso avuto tratti lunghi importanti comuni con con i radicali
Ma certo l'ha presentata ieri dei radicali in Italia e io l'ho sempre considerata come una presenza di garanzia per lo sviluppo democratico e libertario diciamo così del nostro Paese non c'è dubbio che in un discorso riformista
Ma non si può non non considerare anche un con un coinvolgimento dei liberali dei radicali
Per quello che hanno rappresentato e continuava la propria a rappresentare soprattutto per i diritti civili per una politica di libertà nel nostro nel nostro paese è un filone importante nella prospettiva riformisti Ca'del nostro Paese
E per capirne di più della difficile via del riformismo lo ricordiamo ringraziamo l'autore del libro glielo Scarrone
Ortega e cavalca intervista
Cui ne e nove edizioni prefazione di Paolo Franchini firma nota del giornalismo politico italiano il Corriere della Sera
Il Lido appunto la difficile via del riformismo in tutte le librerie il prezzo non lo diciamo ma non è
Un un prezzo altissimo grate Giulio Scarrone