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Ragionevole durata del processo, rapporti politica - magistratura e sistema elettorale del CSM, tra i temi discussi al convegno di Magistratura Indipendente.Firenze, 25 novembre 2001 - Nella giornata conclusiva del convegno "Ruolo della magistratura e tutela dei diritti dei cittadini", organizzato da Magistratura Indipendente, il senatore dei DS Massimo Brutti, il senatore di FI Roberto Centaro, il sottosegretario alla giustizia Jole Santelli, si confrontano su alcune delle questioni d'attualità riguardanti la magistratura e la politica.Massimo Brutti: "dissennate le parole di Taormina, ma … non lontane dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio".Massimo Brutti ritiene troppi tre gradi di giudizio ("non sono previsti in nessun altro sistema di processo accusatorio").
Brutti sostiene che alcune strategie difensive (come "la corsa alla prescrizione") sono consentite da norme contraddittorie del processo (per esempio il contrasto tra garanzie "non sostanziali" e istituto della ragionevole durata del processo).Il senatore dei DS fa notare come l'art.
5 della legge sull'equa riparazione per violazione della ragionevole durata del processo preveda sanzioni dirette nei confronti dei magistrati, aggirando così la legge n°117 del 1988 sulla responsabilità civile, che tutela l'indipendenza dei magistrati.Secondo Brutti le norme incerte richiedono una funzione interpretativa di supplenza dei magistrati, che così divengono esposti alla critica.
Riguardo quelli che chiama "attacchi politici intimidatori alla magistratura", definisce "dissennate le parole di Taormina, ma non lontane dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio".Brutti si dichiara contrario al disegno di legge governativo sul sistema elettorale del CSM, perché abolisce le correnti (da lui considerate "strumento di dibattito trasparente e pubblico") e sfida le associazioni dei magistrati.La componente eletta dalla magistratura al CSM non ha funzione rappresentativa, ma di alta amministrazione.Roberto Centaro avverte sul pericolo di una rottura tra comunità e magistratura e ricorda gli attacchi di alcuni magistrati al mondo della politica: "quando il parlamento comincia ad ipotizzare qualsiasi riforma e subito si levano voci di magistrati influenti comunque contrari, il dialogo diventa difficile".Riguardo le critiche (no all'abolizione delle correnti) rivolte al disegno di legge sul sistema elettorale del CSM, Il senatore di FI fa notare che, sotto il profilo costituzionale, la componente eletta dalla magistratura al CSM non ha funzione rappresentativa, ma di alta amministrazione.Il sottosegretario alla giustizia Santelli torna a parlare delle rogatorie.Jole Santelli si dichiara preoccupata della sfiducia dei cittadini nella magistratura e assicura che ciò non lascia indifferente un governo responsabile.
"Il governo", aggiunge, "non vuole un controllo politico della magistratura ma l'esatto contrario.
Il sottosegretario Santelli cita il consigliere del CSM Cicala, che scrive di una delle correnti: "Magistratura Democratica inquadra la sua azione in una ideologia di carattere politico, dunque è allo stesso tempo componente della magistratura e della politica".
Santelli racconta anche di quando, al presidente dell'Ocse che accusava il governo sulle rogatorie, il governo rispose con controdeduzioni tecniche ed egli ammise di non conoscere la legge, ma di aver ricevuto delle telefonate da alcuni magistrati milanesi.
Brutti sostiene che alcune strategie difensive (come "la corsa alla prescrizione") sono consentite da norme contraddittorie del processo (per esempio il contrasto tra garanzie "non sostanziali" e istituto della ragionevole durata del processo).Il senatore dei DS fa notare come l'art.
5 della legge sull'equa riparazione per violazione della ragionevole durata del processo preveda sanzioni dirette nei confronti dei magistrati, aggirando così la legge n°117 del 1988 sulla responsabilità civile, che tutela l'indipendenza dei magistrati.Secondo Brutti le norme incerte richiedono una funzione interpretativa di supplenza dei magistrati, che così divengono esposti alla critica.
Riguardo quelli che chiama "attacchi politici intimidatori alla magistratura", definisce "dissennate le parole di Taormina, ma non lontane dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio".Brutti si dichiara contrario al disegno di legge governativo sul sistema elettorale del CSM, perché abolisce le correnti (da lui considerate "strumento di dibattito trasparente e pubblico") e sfida le associazioni dei magistrati.La componente eletta dalla magistratura al CSM non ha funzione rappresentativa, ma di alta amministrazione.Roberto Centaro avverte sul pericolo di una rottura tra comunità e magistratura e ricorda gli attacchi di alcuni magistrati al mondo della politica: "quando il parlamento comincia ad ipotizzare qualsiasi riforma e subito si levano voci di magistrati influenti comunque contrari, il dialogo diventa difficile".Riguardo le critiche (no all'abolizione delle correnti) rivolte al disegno di legge sul sistema elettorale del CSM, Il senatore di FI fa notare che, sotto il profilo costituzionale, la componente eletta dalla magistratura al CSM non ha funzione rappresentativa, ma di alta amministrazione.Il sottosegretario alla giustizia Santelli torna a parlare delle rogatorie.Jole Santelli si dichiara preoccupata della sfiducia dei cittadini nella magistratura e assicura che ciò non lascia indifferente un governo responsabile.
"Il governo", aggiunge, "non vuole un controllo politico della magistratura ma l'esatto contrario.
Il sottosegretario Santelli cita il consigliere del CSM Cicala, che scrive di una delle correnti: "Magistratura Democratica inquadra la sua azione in una ideologia di carattere politico, dunque è allo stesso tempo componente della magistratura e della politica".
Santelli racconta anche di quando, al presidente dell'Ocse che accusava il governo sulle rogatorie, il governo rispose con controdeduzioni tecniche ed egli ammise di non conoscere la legge, ma di aver ricevuto delle telefonate da alcuni magistrati milanesi.
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