03 OTT 2001

Lavoro: Maroni propone un nuovo Statuto dei lavoratori ed una nuova 'concertazione'

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 35 min

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Il ministro del Welfare presenta il Libro Bianco sul lavoro e propone uno "Statuto dei lavori" da sostituire alle legge 300 del 1970.

Il tutto non sarà oggetto di "concertazione" ma di "dialogo sociale"Roma, 3 ottobre 2001 - Con il nuovo testo dell'articolo 117 della Costituzione, oggetto del referendum di domenica prossima, ma anche con la riforma federalista progettata dal centrodestra, le Regioni e le autonomie locali acquisiscono nuovi poteri nella regolamentazione del mercato e dei rapporti di lavoro.

A breve termine, dunque, si avranno legislazioni concorrenti in materia, dato che a
quella nazionale e a quella comunitaria si aggiungeranno le normative regionali.

L'esigenza di un Libro Bianco in materia di lavoro nasce proprio da questa situazione.

L'obiettivo è di varare insieme alle parti sociali e alle autonomie locali uno "Statuto dei lavori" che sostituisca quello "dei lavoratori" del 1970.

Il termine "lavori" si intende onnicomprensivo di tutte le figure professionali più flessibili introdotte negli ultimi anni.

"Se creare più posti e occasioni di lavoro rappresenta l'ambizioso traguardo dei prossimi anni - si legge nell'introduzione del libro -, occorre, tuttavia anche migliorare la qualità del lavoro.

In Italia, la qualità non buona del lavoro è insita nei differenziali occupazionali ma, soprattutto, nell'ampia fascia di lavoro sommerso, irregolare e clandestino che contribuisce a creare condizioni di esclusione sociale e di sottoutilizzo di capitale umano.

Un mercato del lavoro flessibile deve migliorare la qualità, oltre che la quantità dei flessibili e popolazione meno giovane e dinamica che rimane con contratti tradizionali da lavoro dipendente".Le idee contenute nel Libro Favorire l'incontro di domanda e offerta di lavoro, rimuovere gli ostacoli all'impiego del part-time, formulare ancora nuove tipologie professionali, sono alcune delle soluzioni proposte nel documento.

Il Libro Bianco chiarisce anche il concetto di "contratto individuale" avanzato dal leader della Casa delle Libertà nel corso della campagna elettorale.

Si tratta invero di "nuove tipologie contrattuali che abbiano la funzione di ripulire" il mercato del lavoro dall'improprio utilizzo di strumenti oggi esistenti, in funzione evasiva od elusiva della legislazione che tutela il lavoro subordinato e che allo stesso tempo tengano conto delle mutate esigenze produttive ed organizzative.

Si propone ad esempio il "lavoro intermittente", consentendo a numerosi soggetti di percepire un compenso minimo per la propria disponibilità, aumentando l'effettiva retribuzione in ragione dell'orario effettivamente richiesto, nonchè della prospettazione del lavoro a progetto.

Questi interventi sono destinati a bonificare il mercato del lavoro dalle collaborazioni coordinate e continuative, spesso fonti di abusi frodatori.

E' prevista inoltre la riforma del sistema contrattuale.

Il governo si comporta come Bertinotti o ConfindustriaLe proposte presentate oggi da Roberto Maroni portano molti a temere che si voglia procedere allo smantellamento del sistema contrattuale, con l’emarginazione del contratto nazionale a vantaggio di quelli individuali.

Inoltre, si immagina un drastico ridimensionamento delle pensioni per le giovani generazioni in conseguenza del probabile abbattimento dei contributi dei lavoratori dipendenti.

In effetti il ministro del Welfare è stato chiaro: " L'andamento della spesa previdenziale diventerà drammatico a partire dal 2010.

Da allora il rapporto tra spesa pensionistica e pil volerà fino al 16 per cento".

Sulla questione, comunque, è necessario un confronto con le parti sociali che non si annuncia semplice.

Nonostante l'incipit del documento ("Questo Libro Bianco è finalizzato a rendere partecipi tutti gli attori istituzionali e sociali delle riflessioni che il Governo ha svolto in vista di un confronto finalizzato a ricercare soluzioni confortate dal più ampio consenso), i sindacati confederali sono sul piede di guerra contro il governo.

Molte critiche anche a sinistra: l'accusa è di aver voluto sostituire alla "concertazione", il "dialogo sociale", che presuppone che il parere della parti sociali sia "utile ma non essenziale".

Al termine dell'incontro dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con il ministro del Welfare, il verdetto é stato unanime: bocciatura netta dell'impostazione del governo.

Sergio Cofferati ha dichiarato: "Il governo ha cancellato in un colpo solo la concertazione e la politica dei redditi".

Secondo il segretario della Cgil il documento del governo "assomiglia a quelli della Confindustria".

Con la prospettiva dell'utilizzo delle deleghe - ha spiegato - l'esecutivo "si é aperta la possibilità di agire da solo".

Savino Pezzotta della Cisl ha aggiunto: "Nessun cambiamento potrà essere fatto in materia di pensioni e di lavoro se non con la concertazione".

Il segretario della Cisl è stato categorico: il governo vuole utilizzare largamente lo strumento della delega e vuole "sopprimere la concertazione".

Stesse parole da Luigi Angeletti, segretario Uil: "Il governo punta a sopprimere la concertazione ed ha aderito alle posizioni di Bertinotti, che ritiene morta la concertazione".

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  • Roberto Maroni, ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, presenta il Libro Bianco

    <strong>Indice</strong>
    0:00 Durata: 20 min 6 sec
  • <strong>Link:</strong><br> Il Libro Bianco e la Relazione Brambilla<p>
    0:00 Durata: 47 min 37 sec
  • Maurizio Sacconi, sottosegretario per il Lavoro e le Politiche Sociali

    0:20 Durata: 7 min 30 sec
  • Roberto Maroni, sui tempi

    0:27 Durata: 1 min 44 sec
  • Maroni, sull'utilizzo delle deleghe

    0:29 Durata: 11 min 58 sec
  • Interviste a margine

    0:41 Durata: 6 min 21 sec