31 GEN 2002

Abi: «Nuove forme di composizione e prevenzione delle controversie di lavoro»

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Roma, 31 gennaio 2001 - «Nuove forme di composizione e prevenzione delle controversie di lavoro nel disegno di legge delega: conciliazione, arbitrio e certificazione», è il tema del seminario organizzato dall'Ecol, Agenzia per la promozione di studi di economia e lavoro.

Intervengono: Giuseppe Zadra, direttore generale Abi; Sergio Billè, presidente Confcommercio; Rosario Flammia, Corte di Cassazione; Maurizio Sacconi, sottosegretario per il Lavoro e le Politiche Sociali; Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro; Mario Ricciardi, Aran; Stefano Acerbi, relazioni industriali per Confartigianato;
Guidalberto Guidi, consigliere incaricato della Confindustria per le relazioni industriali.Statuto dei lavoratori o statuto del sindacato?Lo statuto dei lavoratori andrebbe definito meglio come «statuto del sindacato».

Il consigliere incaricato della Confindustria per le relazioni industriali, Guidalberto Guidi, ribadisce la necessità di modificare la legge 300 a partire dalle proposte del governo sull'articolo 18 e sul mercato del lavoro.«Il paese - spiegherà al termine del convegno - ha bisogno di rinnovare rapidamente e profondamente anche le regole del rapporto di lavoro.

E' chiaro che nessuno vede con favore scontri sociali.

Non mi sembra peraltro che nel paese ci sia un clima di guerra santa.

Non lo vedo e non lo sento nelle nostre aziende».

Sugli scioperi dei lavoratori contro le modifiche all'articolo 18, Guidi afferma che «da parte del sindacato sembra ci sia l'atteggiamento di coloro ai quali si sta toccando la carta costituzionale».

«Capisco perfettamente le ragioni che loro hanno nel valutare con attenzione questi problemi, ma - aggiunge riferendosi alle modifiche proposte dal governo - va fatto perché altrimenti continueremo ad avere micro-aziende e il 28% del Pil prodotto dall'economia sommersa.

Continueremo a non avere stabilità nei rapporti di lavoro».Al rappresentante degli industriali replica l'ex ministro del Lavoro Tiziano Treu.

«Guidi dovrebbe sapere - dichiarao Treu - che nello statuto ci sono tre parti.

Una per il sindacato (titolo terzo) e due per i lavoratori.

Quindi siamo due a uno».

Evitare «compensazioni improprie»Il presidente della Confcommercio Sergio Billé, ritiene invece che la battaglia sull'articolo 18 stia procurando costi sociali elevati per i cittadini.

Forse - spiega - dovrebbe essere accantonata per una revisione più ampia dell'intero Statuto dei lavoratori.

«Credo che i costi sociali che i cittadini stanno pagando - dichiara Billé - debbano far riflettere tutti.

La migliore cosa sarebbe spegnere i microfoni sapendo che il vero problema non è l'articolo 18 ma l'intero Statuto dei lavoratori.

Il problema non è non fare passi indietro ma non continuare a fare passi in avanti nella direzione sbagliata perché altrimenti si rischiano compensazioni improprie».

Una delle «compensazioni improprie» di cui parla il presidente dei commercianti, potrebbe essere realizzata sul terreno del pubblico impiego.

«E' una trattativa che si chiude o si rompe lunedì al massimo martedì» - spiega il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi.

«C'è una trattativa che riprende oggi - dichiara Sacconi- e che continuerà senza soluzione di continuità fino a che non riusciremo a trovare un accordo o a rompere».

La riunione dovrà anche fare il punto sul quantum economico al centro della vertenza.

«Nell'incontro di oggi - prosegue Sacconi - cercheremo insieme di valutare la dinamica che i contratti hanno registrato nel periodo 2000-2001 per vedere come si sono discostati dal tasso di inflazione programmato e da quello reale.

E calcoleremo insieme il recupero dell'eventuale differenziale al netto dell'inflazione importata».Si profila un accordo separato come per la vertenza dei metalmeccanici? Chiedono i giornalisti.

«Sarebbe veramente prematuro - risponde - ipotizzare una cosa del genere che non sono mai nel desiderio di nessuno.

Ci auguriamo che ci sia un consenso più largo possibile.

Lavoriamo per questo».

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