30 OTT 2002

TPI: Duello in aula tra Milosevic e l'ex agente segreto Lazarevic

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 49 min

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Duello in aula tra Slobodan Milosevic e l'ex agente segreto Slobodan Lazarevic, che si commuove raccontando la sua esperienza in un campo di concentramentoL'Aja, 30 ottobre 2002 - Nell'udienza odierna del processo a carico di Slobodan Milosevic è iniziato il controinterrogatorio di Slobodan Lazarevic, ex agente segreto serbo infiltrato in Croazia.

L'imputato che si difende da solo in quanto non riconosce la legittimità del Tribunale Onu e il testimone dell'accusa si sono guardati negli occhi per tutta la durata del serratissimo controinterrogatorio sfidandosi come in un duello.Il teste ha
accusato Slobodan Milosevic di essere stato a capo dell'esercito federale yugoslavo fin dal 1991, ha messo a nudo la struttura militare sotto il controllo 'ufficioso' di Belgrado e si è commosso raccontando la sua esperienza in un campo di concentramento.

Milosevic ha a sua volta accusato l'ex agente segreto di essere un bugiardo e di essersi venduto al miglior offerente, presumibilmente alla 'coalizione occidentale' che, secondo la versione della difesa, ha ordito un complotto contro di lui.Il giudice Patrick Lipton Robinson ha sostituito alla presidenza della Corte il giudice Richard May, che non era presente in aula perché "indisposto".

All'inizio del controinterrogatorio il giudice giamaicano ha ammonito l'imputato: Niente comizi né domande lunghe.Il capo Procuratore del TPIY - Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia - e del TPIR - Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda - ha esposto un rapporto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sullo stato delle cose nelle due Corti ONU.La premessa del giudice Robinson "Le chiedo, signor Milosevic, di astenersi da qualunque tipo di comizio durante il controinterrogatorio di questo testimone.

Le chiedo di porre domande brevi costituite da non più di tre frasi, non saranno accettate domande lunghe, oscure e contorte, né tantomeno saranno accettati dei comizi.

Le ricordo che ha a disposizione un tempo limitato per il controinterrogatorio che non deve necessariamente utilizzare".

Con queste parole il vice presidente della Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia ha ammonito Slobodan Milosevic prima dell'inzio del controinterrogatorio di Slobodan Lazarevic, ex agente segreto 'doppiogiochista' infiltrato in Croazia.

Il controinterrogatorio di LazarevicIl climaIl serratissimo controinterrogatorio di Slobodan Lazarevic ha messo a dura prova Slobodan Milosevic, ha fatto stare in notevole apprensione gli associati dell'imputato e si è caratterizzato come un vero e proprio duello, con momenti di estrema tensione emotiva.

Lazarevic ha iniziato a piangere raccontando i suoi cinque giorni in un campo di concentramento e ha spergiurato di non aver mai ucciso nessuno nella sua vita, di aver agito sempre per amor di patria e di alti ideali.

Milosevic è rimasto per alcuni momenti senza parole e sembrava che fosse sul punto di piangere, ha poi ricominciato a porre domande, ha accusato il teste di essere un bugiardo, un doppiogiochista prezzolato senza scrupoli e solamente alla fine si è rivolto alla 'sua platea', la galleria pubblica in cui siedono giornalisti e curiosi e in cui uno dei suoi associati si stava divorando le unghie e si muoveva nervosamente sulla sedia.

Le accuse di Lazarevic Slobodan Lazarevic ha chiarito nell'udienza precedente che l'intelligence serba si era infiltrata nell'esercito croato e che la maggior parte di generali e colonnelli erano stati riassegnati in base alla loro etnia.

Oggi ha affermato che Milosevic controllava la JNA - l'esercito federale yugoslavo - e che l'esercito della RSK - Republika Srpske Krajine, Repubblica della Serbia Krajna - era sotto il comando diretto della JNA.In buona sostanza se la sua deposizione verrà ritenuta attendibile dalla Corte, Lazarevic avrebbe provato che, seppure gli ordini dei massacri e della pulizia etnica non fossero partiti direttamente da Slobodan Milosevic caso per caso, l'allora presidente della Serbia era a capo di una struttura militare, paramilitare e politica che aveva radici in tutta la Federazione."Lei era a capo dell'esercito, signor Milosevic, aveva influenza sull'esercito, una straordinaria influenza direi", ha affermato Lazarevic lasciando poco spazio ad ulteriori interpretazioni sul controllo de facto delle strutture militari federali da parte dell'allora presidente serbo.Milosevic: "Sa che posizione rivestivo nel periodo in questione?"Lazarevic: "Sì, lei era il presidente della Serbia"Milosevic: "E sa che i presidenti delle repubbliche yugoslave non hanno il controllo sulle strutture militari?"Lazarevic: "Sì, ma lei aveva il controllo sull'esercito e lo sa benissimo"Questo uno dei tanti passaggi del controinterrogatorio di quello che si può facilmente definire uno dei testimoni chiave della Procura per la Croazia Lazarevic ha inoltre chiarito come era strutturata la catena di comando, quali erano i contatti con le organizzazioni internazionali (tra cui le Nazioni Unite), la natura e l'organizzazione dei collegamenti tra Knin e Belgrado.

Il teste ha specificato che nessuno prendeva alcuna decisione importante senza previa consultazione con la capitale serba "e Belgrado - ha affermato l'ex ufficiale di contatto, rivolgendosi direttamente all'imputato - era il suo sinonimo, signor Milosevic"Milosevic:: "L'esercito della RSK era sotto la JNA?"Lazarevic: "Sì" Milosevic:: "Come può dirlo?"Lazarevic: "La JNA forniva armi, cibo, attrezzatura, addestramento..."Milosevic:: "Una cosa è un ausilio, un'altra è il comando, come può dire che la JNA comandava la RSK?"Lazarevic: "Perché arrivavano ordini da Belgrado, grazie ai continui collegamenti tra la Krajna e Belgrado, inoltre molti stipendi arrivavano direttamente dall'esercito federale"Milosevic:: "Questa è una bugia"Lazarevic: "Questa è la verità e lo sappiamo tutti e due, signor Milosevic"MIlosevic: "Non vi era alcuna catena di comando che collegava la JNA e la RSK"Lazarevic: "Sì, vi era una catena di comando ben strutturata e posso affermare che il 100% dei generali e dei colonnelli erano controllati dalla JNA, purtroppo molti di loro non erano patrioti e sono tornati nel luogo in cui erano nati per motivi egoistici"Milosevic: "Cosa ha detto, motivi egoistici?", ha chiesto l'imputato alludendo palesemente alle motivazioni che hanno spinto l'ex agente segreto a testimoniareLazarevic: "Esattamente, signor Milosevic" - ha risposto il teste vagamente imbarazzato.Il testimone dell'accusa ha inoltre accennato al ruolo dell'ex presidente yugoslavo Zoran Lilic, la cui deposizione deve ancora essere autorizzata dal Consiglio di Difesa sotto il comando di Vojislav Kostunica.

Lazarevic ha sostenuto che Lilic era un 'burattino'.

"Credo che Lilic non abbia mai preso una decisione in tutta la sua vita", ha affermatoIl controinterrogatorio proseguirà domani.

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  • Questioni procedurali

    <br>[Il giudice Patrick Lipton Robinson annuncia che il presidente della Terza Corte non è in aula perché indisposto e che l'udienza procederà in base all'art. 15<em>bis</em>]<br> <br>Indice
    0:00 Durata: 33 sec
  • Slobodan Lazarevic, interrogatorio dell'accusa

    <br>[Riprende dall'udienza del 29 ottobre 2002]<br>
    0:00 Durata: 47 min 31 sec
  • Questioni procedurali

    <br>[Il giudice Robinson ricorda all'imputato i criteri per la conduzione del controinterrogatorio]<br>
    0:48 Durata: 57 sec
  • Slobodan Lazarevic, interrogatorio della difesa

    <br>[Alcune parti si sono svolte a porte chiuse per motivi di sicurezza, il video è frammentato]<br>
    0:49 Durata: 33 min 22 sec
  • Slobodan Lazarevic, interrogatorio della difesa

    <br>[Aggiornamento]
    1:22 Durata: 1 ora 24 min
  • Questioni procedurali

    <br>[Aggiornamento]
    2:47 Durata: 1 min 23 sec
  • Slobodan Lazarevic, interrogatorio della difesa

    <p><p><strong>Link:</strong><p> Le trascrizioni delle udienze<p> Non c'è Pace Senza Giustizia [NPWJ] <p> 24 maggio 1999 - Formalizzati i capi d'accusa nei confronti di Milosevic<p> Tribunale Penale Internazionale per la ex -Yugoslavia [ICTY - TPIY] <p> North Atlantic Treaty Organization [NATO]<p> Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa [OSCE]<p> Human Rights Watch<p><p> La battaglia radicale per l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini nella ex-Yugoslavia (1993) <p> La campagna del Prt per l'incriminazione di Milosevic<p> Dossier Milosevic<p> Balcani: una cronologia<p><strong>Dall'archivio multimediale</strong><p> <strong>Capodanno 1992</strong> - Pannella in trincea ad Osijek con le "brigate della nonviolenza" <p> <strong>Antonio Russo</strong> - Le corrispondenze dal Kosovo<p> I radicali, Milosevic e la politica estera italiana<p><p><strong>Servizi correlati</strong><p> 27 settembre 2002 - Emma Bonino smentisce Milosevic<p> 26 settembre 2002 - Milosevic tira in ballo anche Emma Bonino
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