Rond-Point Schuman

Buon pomeriggio gli ascoltatori di radio radicale David Carretta in collegamento da Brussel per darvi il benvenuto in questa quarta puntata di rompono Schumann il ciclo di trasmissioni sull'Europa e l'Unione europea
Realizzate da radio radicale in collaborazione con la rappresentanza italiana nella Commissione europea come sempre in apertura vi ricordiamo cosa significa la titolo di questo ciclo di trasmissioni Robert Schuman e uno dei padri fondatori dell'unione europea un po'a Schumann che in francese significa piazza Schuman
Il luogo di Brussel che rappresentano il cuore delle istituzioni europea a rompono Schumann si fronteggiano fisicamente ma anche politicamente il consiglio l'organo che riunisce i governi e la Commissione
Quello che viene comunemente definito l'esecutivo dell'unione e a poca distanza dal rompono Schumann c'è poi il parlamento europeo la terza istituzione che rappresenta direttamente i cittadini insomma
Non puoi fumare è un po'il cuore della quartiere europeo di Brussel che è la capitale dell'Europa e lo abbiamo scelto questo nome per cercare di raccontare quanto vi accade notizie e cronaca attualità raccordi disaccordi scontri che metteremo simbolicamente in questa piazza la scorsa settimana c'eravamo occupati
In particolare della decisione della Commissione europea di imporre dazi anti dumping a Cina e Vietnam nel settore delle calzature
Era una decisione diciamo protezionista verso l'esterno ma giustificata dal fatto che il dumping è una violazione delle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio questa settimana invece ci occupiamo di protezionismo
Terno all'unione europea tra Stati membri per intenderci un protezionismo che illegale perché vietato dai trattati e più in particolare dal principio della libera circolazione dei capitali la questione del protezionismo questa settimana esplosa con un caso quello di ENEL gruppo italiano d'energia
Che voleva acquisire un'azienda francese di questo settore sue ex ma è nell'esatta impedita questa operazione con una fusione decisa in modo molto affrettato tra un'impresa pubblica francese Gaston fosse la stessa sue s'fusione caldeggiata se non organizzata dal Governo di Parigi
La Francia ha giustificato questa operazione protezionista con la nozione di patriottismo economico
Cioè la necessità di mantenere in mani francesi settori strategici e l'energia è uno dei settori strategici Parigi adottato anche altre misure protezioniste come ad esempio una legge a tutti o paganti acquisizioni in particolare straniere per tutelare le imprese del settore della difesa ma il protezionismo francese anche serie ripercussioni sul resto d'Europa in Italia
Si è parlato di possibile rappresaglie contro la Francia in Spagna il governo di cose Luis Zapatero sta cercando di bloccare l'acquisizione della spagnola
Intesa da parte del colosso dell'Energia tedesco E.on in Polonia il governo di Varsavia vuole impedire la fusione tra due banche polacche di proprietà dell'italiana Unicredito insomma
Torna il protezionismo e questo può avere serie ripercussioni per l'Europa per la sua economia e per la moneta unica
Mario Monti l'ex commissario europeo alla concorrenza ha parlato delle possibili conseguenze sull'Euro un altro ex commissario europeo Cau Van Miert ha ipotizzato uno scenario da Grande depressione degli anni Trenta
Noi di Ron Paul Suma l'abbiamo parlato di tutto questo con il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini in quello che vuole essere un appuntamento settimanale per commentare
L'attualità europea Frattini ci parlerà anche del libro verde sull'energia che la commissione tutta la prossima settimana
E che è strettamente legato alla vicenda e nel suo ex poi ci spiegherà perché l'esecutivo comunitario ha istituito mercoledì scorso un fondo europeo per alleviare gli effetti negativi della globalizzazione
Infine commenterà le ultime minacce del leader libico Gheddafi nei confronti dell'Italia ma la prima questione affrontata da Frattini è quella del patriottismo economico francese
Dietro cui si nasconde il ritorno del protezionismo e forse anche del nazionalismo ascoltiamo allora Cossio detto Franco Frattini in questa intervista realizzata questa mattina
Siamo collegati telefonicamente con il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini commissario responsabile per la giustizia la libertà agli affari interni
Colui come cerchiamo di fare abitualmente facciamo il punto sull'attualità politica europea innanzitutto buongiorno buongiorno buongiorno a lei
Il primo è il primo tema con di cui vorrei parlare quello che è stato sulle prime pagine di dei giornali d'Italia manda Europa e cioè il cosiddetto patriottismo economico il ritorno del protezionismo in Europa che emerso con la vicenda che ha coinvolto nel cede sue et gli scontri tra Italia e Francia e il ruolo anche della Commissione europea che è stato invocato in particolare dagli taglia lei è stato all'inizio della settimana uno dei pochi commissari europea esprimersi molto duramente nei confronti della Francia ha detto è vero l'operazione cede Suez non è illegale però io la lo spirito
Comunitario viola lo spirito del mercato interno per ci vuole spiegare perché ma guardi io mi mi sono espresso in quei termini perché credevo e credo che fosse opportuno per l'Europa dare un messaggio molto chiaro il messaggio deve essere che il mercato interno il mercato comune
La concorrenza quelle principio di libera circolazione che abbiamo costruito faticosamente negli ultimi trent'anni non può essere offuscato da oggi da questa sorta di retoriche nazionaliste o di sussulti protezionistici che non riguardano certamente soltanto il caso ENEL
Come probabilmente lei gli ascoltatori sanno la commissione ha sta avviando anche una procedura penale nei confronti della Polonia che ha compiuto degli atti che meritano ad avviso della Commissione una analisi attenta perché ha ha cercato diciamo così di impedire la acquisizione da parte di una banca italiana di una banca polacca e quindi ci sono altri paesi dell'Unione Europea che hanno mostrato diciamo così questi sussulti protezionistici sono sbagliati sempre erano sbagliati anche quando si tentava di farlo da parte italiana molti allora criticarono l'ex governatore Fazio per questo sussulto di nazionalismo a difesa dell'italianità
E noi dicemmo allora beh certo se l'Europa ha un senso l'Europa deve reagire e quindi è giusto che si dica con chiarezza che abbiamo la moneta unica e non possiamo non avere anche il mercato unico se non davvero l'effetto è peggio mi permetto di dire del no francese e olandese al referendum
Perché l'effetto di poi l'effetto è peggiore perché inefficienti sì gli orari si rompe un pilastro che già esiste
Il Trattato costituzionale non esisteva ancora i francesi e gli olandesi hanno detto no ma qui il mercato unico esiste da trent'anni se cominciamo a picco Narno e la commissione non reagisce
Ed ecco perché anche il presidente Barroso ha detto con estrema chiarezza che le retoriche nazionaliste sono sbagliate e ha fatto sapere che vuole discutere di questo tema alla Fede alla più alta sede politica dell'Europa che il Consiglio dei capi di Stato e di governo di ieri di marzo cioè tra pochi giorni
Quali quali sono a suo avviso le ragioni che portano a questo ritorno del protezionismo alcuni di quello che è successo del mercato interno altri invece pensano ci si era una una crisi economica talmente forte che gli stati tendono a difendersi
C'è c'è un po'quest'ultimo aspetto il tentativo di difendersi attraverso il consolidarsi di gruppi nazionali ma ancora questo
è sbagliato lo dico con franchezza noi chiediamo dall'Europa
Che semmai sia decisiva e il sostenga le imprese europee quando soffrono una concorrenza sleale
Da grandi attori come la Cina l'India ma se cominciamo a proteggerci dai prese che sono esse stesse europee
E allora veramente facciamo un grande passo indietro quindi i governi a mio avviso hanno il dovere anche di spiegare all'opinione pubblica che quando una impresa europea vuole congiungersi ad un'altra impresa di un altro Paese europeo
I risultati sono risultati di successo pochi ricordano il successo di Galileo il successo di Airbus e queste sono nient'altro che in un Paese di diversi Paesi europei che si sono messi insieme
Quanto invece alle scusi e dalle conseguenze di questo protezionismo il l'ex commissario europeo Karel Van Miert in un'intervista al Financial Times a ha detto sostanzialmente questo il pericolo è che ci sia una reazione a catena di misure protetti certo è che questo proprio il modo in cui iniziata la grande depressione della fine anni Venti inizio anni trenta prima negli Stati Uniti e poi ne ha perso il mondo dammi dice un paese dopo l'altro eretto barriere alla fine libero mercato si è fermato a scopi sociali questori con Mick Jagger cometario dal niente ha detto molto bene
Ed è per questo che proprio quando tra i primi io mi sono espresso contro il protezionismo economici
Ho detto anche rivolgendomi al governo del mio Paese dell'Italia no alle rappresaglie
Sono stato particolarmente contento di vedere e quando il ministro Tremonti è stato a Brussel alcuni giorni fa
Ha detto con chiarezza nove rappresaglie italiane
E così come è stato sono stato ma non solo io sorpreso che un ex Presidente italiano della Commissione abbia invece invocato rappresaglie italiane contro la Francia guai alle rappresaglie
Riferimento ovviamente Romano Prodi ieri questo tema del protezionismo è collegato soprattutto la vicenda nel verso est alla questione dell'energia e la commissione la settimana prossima adotterà un libro verde che deve tratteggiare la strategia futura in questo settore quella dell'energia ci può anticipare
Qualche cosa perché so che il documento molto lungo però quale sarà il messaggio chiave perché esce dal bar lui il messaggio chiave sarà che l'Energia
E davvero una delle aree strategiche per l'Europa dove l'Europa può crescere e può consolidarsi
Se vi saranno linee di azione comuni ed ecco che uno dei punti sarà cerchiamo di evitare i nazionalismi cerchiamo di evitare che ognuno si faccia la propria strategia e la propria riserva energetica
Diciamo non curandosi o peggio contro gli altri paesi membri dell'Unione e poi ovviamente l'altra linea guida sarà Europa come attore nel dialogo internazionale abbiamo lavorato molto con la Russia il commissario Piebalgs ha avuto degli incontri anche dei contatti che stanno continuando
E non c'è soltanto la Russia ci sono i Paesi del Medio Oriente e del mondo arabo
Che sono grandi produttori di risorse energetiche l'Europa deve essere un attore strategico unito perché se l'Europa
Si divide come possiamo pensare all'Italia la Francia la Germania che sono grandi paesi o la Gran Bretagna
Che vanno da soli affare nel mondo strategie energetiche è chiaro che l'Unione europea tutt'altro peso
Invece sulla questione dei limiti energetici cioè del varie fonti Italia diciamo c'è un problema politico quello del nucleare
Ci sarà un messaggio dalla Commissione sulla questione nucleare noi non faremo un'opzione ed è giusto che non sia così che non si faccia un'opzione dando delle indicazioni
Ma è chiaro che oltre a riprendere il grande tema delle fonti rinnovabili delle cosiddette fonti pulite e noi guardiamo con seria attenzione a quei Paesi tra cui ad esempio la Francia che hanno una strategia energetica
Badate in parte sul nucleare io personalmente ma ovviamente è la mia opinione
Ritengo ritengo che il nucleare sia una grande opzione per il presente e per il futuro specie oggi che le tecnologie di protezione
Sono tali da evitare i rischi e poi lo debbo dire con grande chiarezza perché il nostro Paese a a pochi chilometri dalle proprie frontiere centrali nucleari
Francesi se mai mai dovrà cadere vi dovesse essere un incidente non siamo certo protetti per il fatto di non avere centrali all'interno del nostro territorio è una riflessione politica importante
So che il ministro Scajola
Si esprime in termini sostanzialmente analoghi ma so che ci sono anche grandi opposizioni è chiaro che e il Governo italiano che valuterà
Io vengo due ultime domande la prima riguarda la diciamo il tema di quest'un altro tema attualità questa settimana una decisione assunta dal collegio della commissione sulla creazione di un fondo europeo per alleviare gli effetti negativi della globalizzazione in Europa
Parliamo sempre di economia di
Come dire l'apertura dei mercati europei o chiusura dei mercati europei nel bene o nel male perché questo fondo commissari ma è un fondo che in primo luogo ha una funzione non assistenzialistica ma risponde ai bisogni e alle necessità di quei paesi europei che e proprio perfetto dei fenomeni di globalizzazione hanno vissuto lo spostamento di realtà industriali
Fuori dal territorio l'Italia ha vissuto questo fenomeno molte imprese italiane ad esempio si sono delocalizzato e verso la Romania verso l'area balcanica verso la Russia ed è evidente che noi non possiamo né fermare questi processi che sono processi di mercato ormai globale che va oltre il mercato europeo nei possiamo però ignorare che quando vi è una delocalizzazione forte e vi sono persone nei Paesi membri che perdono il posto di lavoro allora il fondo vuole non dare assistenza ma e aiutare a rimpiazzare a sostituire con nuove possibilità di investimento
Quelle che si sono perdute a causa della delocalizzazione
L'ultima domanda riguarda direttamente l'Italia ma probabilmente l'Unione europea mi riferisco alle minacce del leader libico Gheddafi minacce
Espresse ieri con una richiesta di risarcimento per il periodo coloniale altrimenti ci saranno nuovi attacchi ha detto Gheddafi che ha criticato anche in modo pesante ha insultato in qualche modo l'ex ministro Calderoli qual è la qual è la sua reazione rispetto cura vede non i
Riteniamo io come ad esempio responsabile per le strategie
Migratorie dell'Unione Europea ritengo che la Libia
Sia un partner importante per l'Europa e stiamo iniziando un vero e proprio negoziato formale con la Libia
Per avvicinarla un po'di più alle strategie europee ma detto questo ritengo che ogni minaccia ogni ipotesi e accenno alla violenza ogni insulto debbano essere respinti al mittente sono inaccettabili l'Italia e lo ricordo da ex ministro degli Esteri ha fatto moltissimo per stringere i rapporti con la Libia
A lavorato molto per la cooperazione allo sviluppo per aiutare il il governo libico a realizzare importanti opere
Impianti ospedalieri strutture che fabbrica nel producono medicinali quindi diciamo queste sono accuse e si spiegano in un comizio in una attività politica ma sono comunque inaccettabili nella sostanza ha detto questo all'Europa
Ovviamente continuerà a lavorare
Per cercare di mantenere la Libia il più possibile vicina ad una strategia euromediterranea ma non farà mancare la sua voce qualora questo tipo di minacce continuassero o peggio vi fossero degli atti di violenza compiuti in territorio libico
Bene non è la ringraziamo ringraziamo Franco Frattini vicepresidente della Commissione europea risentirci su rompono a Fumane a Radio Radicale
Grazie buongiorno buongiorno
Così Franco Frattini sull'attualità della settimana antieuropea torniamo ad approfondire la questione del patriottismo economico del ritorno del protezionismo in Europa vogliamo ricostruire un po'quanto
Accaduto dopo la decisione di procedere una fusione tragga sulla forse il suo ex con il sostegno del Governo francese la commissione antieuropea inizialmente non ha reagito se non con vaghe parole o prese di posizione a titolo personale come quella di Franco Frattini alla fine di questa settimana in particolare ieri invece è stato una reazione più dura anche formale anche giuridica possiamo dire
Il commissario responsabile del mercato interno Charlie McCreevy ai fatti inviato una lettera alla Francia in particolare il ministro dell'Economia Thierry Breton per chiedere chiarimenti perché perché la Francia sospettata di aver intralciato il piano di ENEL che aveva un partner francese Veolia
Il governo francese almeno secondo quanto dice nel sarebbe intervenuto per chiederà Veolia di ritirarsi dalla possibile Offerta per acquisire
Sue ex insomma la commissione dopo molte esitazioni è intervenuta con questa richiesta di chiarimenti nei confronti di Parigi la commissione sempre ieri
Venerdì è intervenuta anche su un altro dossier che coinvolge l'Italia non si tratta di uno scontro con la Polonia ne abbiamo accennato brevemente all'inizio Varsavia cerca diffuso di bloccare una fusione tra due banche polacche di proprietà di Unicredito perché si verrebbe a creare un Thereau proprio colosso bancario nell'Europa dell'Est è qua in mani italiane questo non sta bene alla Polonia la Commissione cosa farà la prossima settimana la notizia uscita per l'appunto ieri
Dovrebbe decidere una procedura
Di infrazione nei confronti di Varsavia l'iniziativa ancora una volta è del commissario al Mercato interno Charlie McCreevy
Ma c'è un'altra possibile procedura d'infrazione che verrà aperta contro la Polonia ed è da parte della commissaria la concorrenza Melli Cross non entriamo nei dettagli di questa vicenda
Però torniamo al caso nel EDF sue ex perché queste prese di posizioni della commissione avvengono dopo una visita martedì scorso del ministro dell'Economia italiano
Giulio Tremonti a Brussel Tremonti è venuto a chiedere proprio l'intervento della Commissione europea sottolineando in particolare quali sono le consolidò sono essere le conseguenze politiche
Di questa fusione pilotata dal governo francese per tenere fuori ENEL
Dal mercato d'Oltralpe ascoltiamo cosa ho detto Giulio Tremonti al termine dell'incontro con la commissaria alla concorrenza negli Krebs
Straniero segua io seguo
Seguo adesso egli ha sede alla terapia rispetto a quello che ha detto e nelle una società che
Rispetto al quale il Governo ha fatto solo dicevo non fa non siamo di registi e la palazzina siamo dei registi è che non facciano questo tipo di polemiche annesse a notte è un mercato europeo armonizzato armonioso
Vogliamo affermare una derivata testi ammessi
Vogliamo evitare che
Questa operazione sia il mercato unico quello che il voto trasferendo ma è stato per la conservazione
Cioè dire pretende che vediamo si moltiplicano in Europa legge perfezionista
E il tipo di settore inique italiano le energie strategia
è la dimensione dell'operazione
Questo è un caso
Viene o nel rilievo non è un caso banale
è un caso potenzialmente fatale
Ha parlato e mi ha detto
Queste è un Paese noi vorremmo evitare che essi basi su questo una deriva sui problemi che hanno avuto la sensazione che questa questa sua preoccupazione se vuole modo condivisa anche dall'OCSE
Fra della Montagnola posso dia l'impressione è che chiunque in Europa abbia come dire il senso del fatto che stiamo davanti a un caso non banale
Chiunque intendiamo non credo che sia visto da nessuno come un caso
Come la fusione tra due farle che le racchette da tennis
Commissione dice c'è il problema che non sono
Violazioni arresta la deve chiedere promessa calmo come la nostra antenna
Preoccupazione quella di presentare in casa di presentare la nostra valutazione generale
Come maestro mercato Laterza nel no alla stele che è in fase di evoluzione che poi sarebbe stata presentata sul mercato francese viene di colpa se farsa delle finisce e due giorni dopo a fare un'altra operazione come dire fortemente influenzata
Da un attore che
Si chiama governo
Questi erano i commenti di Giulio Tremonti al termine di un incontro con la commissaria alla concorrenza Neelie Kroes cos'è successo poi mercoledì c'è stata la riunione settimanale del collegio dei commissari
In cui c'è stato un dibattito sulla questione del protezionismo
E sull'intervento del governo francese per tenere ENEL lontana da Suez al termine di questa riunione il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso è sceso in sala stampa per una breve dichiarazione che cosa ha detto Barroso bisogna fare la differenza tra l'analisi dei casi concreti riferimento evidentemente a a ENEL suo Ezio EDF
Questioni di principio l'analisi dei casi concreti secondo Barroso deve seguire il diritto in modo stretto e quando la commissione riceverà le notifiche farà un'analisi sulla base dei principi di equità e di rigore in modo che non si violino le regole del mercato
No
Barroso la risposta alla fusione cosiddetta patriottica e e deve essere innanzitutto giuridica altrimenti ha detto se si lasciasse questo alla discrezione politica
Si entrerebbe in una logica di forza e di interessi tra Stati membri ma parte la dimensione giuridica esiste anche il contesto politico di questo dibattito riconosciuto Barroso denunciato alcune dichiarazioni non non buone per l'Europa gli stati membri si difendono gli uni contro gli altri
L'Europa invece ha detto Barroso ha bisogno di un'altra dimensione non si può fronteggiare la globalizzazione con venticinque mini mercati dell'energia e allora Barroso ha lanciato un appello al senso di responsabilità dei leader europei chiedendo di evitare il ricorso alla retorica nazionalista
Non si possono vincere le sfide di oggi con la retorica nazionalista è il mercato interno che può dare forza all'Unione Europea
L'unione fa la forza non la divisione e l'Europa avanza quando ci sono barriere che cadono tra gli Stati membri queste più o meno le parole del presidente della commissione Barroso mercoledì scorso poiché abbiamo detto venerdì le due la procedura nei confronti la procedura d'infrazione nei confronti della Polonia alla lettera per chiedere chiarimenti alla Francia
Di tutto questo abbiamo parlato con due euro parlamentari di opposti schieramenti politici
Renato Brunetta
Di Forza Italia del gruppo del PPE consigliere economico di Palazzo Chigi e Nicola Zingaretti dei Democratici di sinistra e del gruppo del PS ascoltiamo cosa hanno detto i microfoni di Radio Radicale
Chiamò collegati telefonicamente con Renato Brunetta deputato europeo iscritto al gruppo del PPI eletto in Forza Italia
Consigliere economico di Palazzo Chigi con lui vogliamo continuare a parlare del ritorno del protezionismo in Europa a partire evidentemente dalla vicenda che coinvolge ENEL sue e cedere l'Italia e la Francia Brunettina anzitutto vorrei chiederle che cosa cottura in questa operazione decisa dalla Francia la fusione tra viceversa il suo at rispetto soprattutto al alle regole del mercato interno della
Della libera concorrenza all'interno dell'Unione Europea ma intanto c'è un problema di di fatto di aiuto di ritardo
Nel senso che impedisce la libera circolazione dei capitali
I pesantemente la mano pubblica francese entra in una questione che dovrebbe essere solo di mercato
Questo nella sostanza vedremo anche nella forma e di fatto un colpo mortale alle regole del gioco dell'Unione Europea però bisogna anche dire onestamente che questa chiamiamo la violenta
Non è la prima l'ultimo di una lunghissima serie
Che potrebbe essere collocata questa lunga serie dall'inizio della stagnazione in Europa con l'inizio della stagnazione in Europa abbiamo assistito alla rinazionalizzazione
Non solo delle politiche economiche ma anche dei processi decorativi della costruzione vero grande mercato interno tanto nel settore dei beni quanto nel settore dei servizi
E l'esempio del no alla Costituzione
Europea francese poi olandese con il pretesto dell'idraulico polacco
Impegnato come dire uno dei punti base di questo processo pauroso di chiusura di autarchia
Che chi ne stava in una lunga tradizione francese per la verità che adesso sta ma dilagando sta dilagando in tutta in tutta Europa perché con le ritorsioni fissato per il inizia non si sa dove si va a finire per cui da un lato è difficile chiedere a chi come l'Italia si sente violentato di non reagire
E dall'altro la cultura della ritorsione Fiesta allargando anche ai nuovi Paesi che dell'unione dell'Unione Europea per cui e come dire il futuro sembra sembra buio la Commissione Barroso non sembra all'altezza della situazione
Ha risposto vaghe
Poco puntuali
Il risultato è che siamo forse nel periodo più buio
Nella costruzione europea degli ultimi anni
Ecco lei ha ricordato che quindi le le le loro le logiche ritorsivo comunque protezioniste
Ci sono non solo diciamo una vecchia Europa ma anche nella nella nuova Europa un caso riguarda direttamente italiana è una vicenda bancaria il tentativo di UniCredit di entrare nel mercato polacco la Polonia
Come ha fatto l'Italia in passato cerca di mettere barriere e tra l'altro ha commissionato preannunciato che dovrebbe aprire una procedura nei infrazione nei confronti della Polonia poi ci sono tanti altri casi nel mercato dell'energia lo ricordiamo quello della tedesca e non che vorrebbe comprare in Spagna
Endesa un'altra impresa energetica mai il governo spagnolo si oppone vuole mettere in piedi un'altra operazione con un'altra impresa energetica gaffe di Spagna
Brunetta che cosa sta succedendo in particolare nel mercato dell'Energia perché tutto questo muoversi da parte dei colossi energetici e queste reazioni degli Stati nazionali ma
La strada da trattare era chiara la strada da percorrere la chiara cioè quella di avere un mercato europeo dell'energia
Con alcuni grandi campioni europei del nel CDA per poter trattare alla pari con i grandi campioni
E pubblichi russi piuttosto che di altre di altre quote di altri quadranti geopolitici quella strada anche la strada tracciata dal prossimo libro verde sull'energia che sarà pubblicato però come dire strada tracciata ma non percorsa strada indicata anche anni fa ma non ho assolutamente percorsa
Non dimentichiamo d'altra parte che l'energia la politica energetica è la politica estera
L'Europa non ha una politica estera quindi non ha una politica energetica la Bonanno non avendo una politica energetica non può pensare di avere una politica estera questa è la grande contraddizione dopodiché il sistema europeo i venticinque mercati europei dell'energia
Vanno a dipendere dare ai venditori indicati che evidentemente hanno un potere monopolistico e quindi possono fare il petto o il bello e il cattivo tempo da questo punto di vista mi sembra una follia
Lo sappiamo tutti occorre avere una strategia europea sulle fonti di approvvigionamento e sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento
Occorre avere una strategia europea sul nucleare occorre avere una strategia europea sulle infrastrutture di trasporto gasdotti oleodotti
Rigassificatori occorre avere un'epatite europea sulla ricerca sul nucleare sulle energie alternative ecco nulla di tutto questo
E in cantiere ma ci sono semplicemente perché viene azionari quando poi il mercato
Superando come dire la mancanza di politica
Tenta di arrivare per altra via cioè per via di fusioni
Simili obiettivi e cioè a fusioni concentrazioni in cui ovviamente che che vince e che perde
Non si lascia lavorare neanche il mercato perché allora
I francesi si oppongono i gli spagnoli si oppongono perché e che oppongono i singoli stati d'altra parte come dar loro torto mancando una strategia europea
Uno
Decide per il piede di carta degli ciascuno decide cercando in qualche maniera di difendere l'interesse nazionale salvo che è che questa è una pia illusione perché l'interesse nazionale no si difende
Sulla base di mercati nazionali anzi non si fa neanche l'interesse nazionale però la cosa grave è che tutte queste cose non le fanno le solo le menti illuminate poche menti illuminate restano tutti dall'ultimo funzionario all'ultimo parlamentare e pure non c'è la capacità di fare coesione se da questo punto di vista si spiega il mio pessimismo
Si conoscono le strategie riconoscono le richieste si conoscono gli obiettivi non si è capaci del secondo me la grande ragione di tutto ciò
E proprio la cattiva congiuntura l'Europa con le cattive congiunture va molto lentamente
Gli avrebbe trovare come dire la formula non so quale per far sì che l'Europa vada avanti anche quando il PIL stagna purtroppo questo non si è mai verificato quando il PIL stagna abbiamo di fronte l'Europa peggiore naturalmente l'Europa peggiore fa ancor più risvegliare il PIL
Ma più ancora ristagnare la crescita per cui rientra in un circuito perverso da cui sembra difficile uscire Prato perché se l'idea di Europa
L'altra come si fa ad avere una moneta unica con venticinque mercati nazionali dell'energia con mercati interni che non si costruiscono come recati dei servizi che non si costruiscono con egoismi nazionali sempre prevalente
La moneta unica a quel punto diventa non più un'opportunità ma o un convincono insopportabile per cui non mi turbe Ray più di tanto che da qualche tempo
Non si portassero attacchi anche alla moneta unica magari alla luce deve anche di comportamenti forse tecnicamente corretti ma politicamente inopportuni come quello recente della BCE sull'aumento del tasso di sconto
Tra l'altro proposito delle degli scenari economici conseguenti a questo ritorno del protezionismo c'è stato una un una dichiarazione di Carl Van Miert il fatto commissario europeo nel nel negli anni scorsi parliamo ormai in quasi un un decennio fa
Van Miert dice che il rischio è quella di una reazione a catena Stati membri contro Stati membri gli italiani che bloccano le posizioni francesi in Italia agli spagnoli che bloccano i tedeschi eccetera eccetera eccetera
E questo tipo di reazione a catena detto Van Miert proprio il modo in cui è iniziata la grande depressione negli Stati Uniti
E poi si è diffusa nel mondo un paese dopo l'altro eretto barriere che alla fine il libero mercato si è fermato condivide questa questo questo io con libri video sulla schiena sì
Nel senso che per carità le condizioni
De di allora del ventinove con diverso da quelle di oggi degli strumenti di controllo dei singoli mercati finanziari sono diversi
Però la storia a volte si ripete si ripete ovviamente in forme diverse
Però certamente il protezionismo e produttore d'Italia azione
Certamente protezionismo e produttore anche di guerre non dimentichiamolo e certamente la miopia ed egoismo produttore di il fondamentalismo se mettiamo tutti qui io mi in Yemen e ne viene fuori un collasso dello spettacolo validazione
Per cui addirittura con una possibilità di avere grande consenso di tipo politico demagogico a livello delle addirittura degli degli Stati democratici
Ripeto non mi meraviglierei che la la percezione anti-euro
Facesse capolino nei prossimi mesi pensiamo per esempio alla all'indebitamento in tutta Europa che tentato in termini immobiliari la gente chiedo mutui a basso prezzo per comprare o per fare investimenti per comprare casa per fare investimenti
Quando aumento del tasso di sconto aumentar anche l'onere del servizio di questo debito
Le come reagiranno con le matite popolari o meno di fronte a questo loro appesantimento a questa redistribuzione di reddito
Magari succederà che non solo aumentano il costo dei mutui ma diminuisce il valore degli immobili
Quindi avremmo due fenomeni per per e quindi una doppia redistribuzione del reddito uno in termini flusso l'altra in termini di ricchezza
Il questo certamente non è foriero di buoni comportamenti più buoni pensieri o buone intenzioni dal punto di vista del mercato dell'europeismo l'agente direbbe prendendosela con con la Banca centrale europea con l'Europa con lei loro
E quindi e mi fermo qui rispetto a una questa spirale spalle spaventosa per questo dico che la Francia ha delle responsabilità enormi
ER nella vicenda della costituzione europea dell'idraulico polacco sia nella in questa vicenda del nazionalismo del nazionalismo
Energetico oggi ma delle simmetria industriali o nei servizi ieri per questo occorrerebbe che la Commissione Barroso battesse un colpo anche molto forte
Non lo sta facendo purtroppo
Bene noi la ringraziamo grazie a Renato Brunetta risentirci a rompo insomma né sulla di radicale
Chiamo collegati telefonicamente con Nicola Zingaretti capo delegazione dei Democratici di sinistra nel gruppo del pièce e al Parlamento europeo e colui continuiamo a parlare del ritorno della protezionismo in Europa a partire dalla vicenda che coinvolge l'Italia e Francia
Lo scontro sulla decisione dei francesi di procedere una fusione tra Garber cose sue per contrastare una eventuale OPA di ENEL legale innanzitutto qual è la vostra valutazione di questa mosso da parte francese
Io credo che questo sia l'ennesimo Giorgi una politica della Francia che in diverse occasioni diversi su diversi campi addotta questa politica chi è scesa quindi la novità non credo sia nell'atto compiuto dal governo francese che poi chi coraggio dichiarasse legittima o illegittima
La novità è che la portata dell'evento questa volta pone un problema a tutta l'Europa
I i credibilità opera o
Del suo stesso progetto politico forse perché il livello del litigio se così si può usare questo termine questa volta raggiunge a mio giudizio dimensioni molto molto rilevanti
La c'è un ruolo che l'Europa dovrebbe o potrebbe giocare a suo avviso in questa vicenda
Sì ma purtroppo io credo che questo ultima vicenda se agli ennesimo atto di una drammatica leadership crisi di leadership politica dell'Europa
Che
Vive in una situazione di limbo o firmate dallo stadio avanzato di coraggiose scelte che hanno creato aspettative e però di paralisi perché non ha la forza di andare avanti e che quindi è una situazione di Libero che lo porta ad essere esposta ogni qual volta ci si trova di fronte ad affrontare o un grande nodo politico
Oppure appunto a dover governare interessi legittimi conflitti tra tra i Paesi membri non a caso che il soggetto più dinamico del delle istituzioni europee in questa fase storica
E il Parlamento e probabilmente per un semplice motivo perché in quella sede comunque delle maggioranze e delle minoranze si formano e quindi a parte poi la qualità delle scelte il di più che è il Parlamento in questa fase
Alla la possibilità di scegliere il resto è tutto abbastanza drammaticamente fermo e in questa paralisi appunto quando poi la prevalenza queste anche questi conflitti quindi io credo che l'Europa i loro lo avrebbe dovrà averlo ed è tempo che forse nel due mila e sei con il cambio di alcune leadership ai grandi per alcuni grandi Paesi membri e forse anche con la la ripresa di un dibattito in vista della fine di questa benedetta pausa di riflessione
Questo ruolo diventi non solo formale ho raccontato ma anche concreto ecco sullo sul Parlamento
Mi verrebbe da porre una domanda perché il Parlamento ha avuto anche riflessi protezionisti in venne negli ultimi anni
Ha bocciato una versione più liberale della direttiva europea sulle OPA sulle offerte pubbliche di acquisto tra l'altro lo ricordiamo con i voti di di Forza Italia e del del governo italiano ha bocciato la liberalizzazione della del dei servizi portuali a bocciato la liberalizzazione dei servizi o meglio la modificata ampiamente quello che il parlamento non è proprio un un esponente un'istituzione avverso al protezionismo in Europa o sbaglio
No io penso che anche questo tipo di reazioni del Parlamento del quale Pelé Peluso stessa funzione il Parlamento il luogo nel quale si rappresentano istanze poi dei cittadini europei
Avverte diciamo questa crisi e reagisce sì a volte tentando
Anche o sulla sulla due termini o TFR o di andare avanti nelle forme possibili
E la prudenza dopo soprattutto la vicenda del referendum in Francia in Olanda sta privilegiando questa seconda opzione a mio giudizio e cioè non di rifiutare o di bocciare ma tendenzialmente quella di rimettere mano a delle a oppure di lavorare su alcuni provvedimenti con questa obiettiva non fermarsi mai tenere in considerazione
Per il PPI e il fatto che oggi l'altro grande problema è che tutti abbiamo di un grande distacco
Tra questo processo di unificazione la percezione che ne hanno vinto centinaia di milioni di cittadini europei penso ad esempio ora non è il tema olimpico del protezionismo a sul tema
Ancora più noto della direttiva Bolkestein malgrado il Parlamento ha indubbiamente ha svolto una funzione di limatura di quella direttiva forse non di cambio abbastanza sostanzioso io non riesco a darmi una lettura di qualcuno che vuole frenare ma piuttosto qualcuno che si preoccupa
Per il fatto che l'Europa comunque vada avanti e in questa fase storica lo faccia
E nelle condizioni che possibili ecco qual è il punto è e anche il Parlamento ha bisogno di una di un
Non di una guida politica perché non è proprio parlare di guida politica però di sentirsi parte di coinvolto in un indirizzo che oggi non c'è
E quindi appunto su su su senza questa questa indicazione spesso e questo è un dato oggettivo vincono delle delle delle tendenze che poi si formano solo sulle direttive però ecco non è fermo pone fermo agisce prende decisioni il questo io credo sia un elemento positivo e utile anche per guardare su come e dobbiamo cambiare l'impalcatura europea
Sarà così fino a quando non smetterà il il diritto di veto in Consiglio fino a che non ci ci si fa capire che ci sarà una commissione troppo debole nella quale per prende una decisione devono essere tutti d'accordo io mi permetto di dire non ci sarà più nessun provvedimento che riguarda l'unione del quale ci sarà unanimità o comunque ci sono tutte le condizioni perché chi vuole può paralizzare l'Unione costruendo le condizioni per cui sul nulla
Si costituiscono unanimità e in questo modo l'Europa muore
Sulla Commissione torniamo fra poco prima volevo volevo parlare ancora un po'del caso nel Gartner fosse sue per chiederle come valuta la reazione del del governo italiano ci sono state reazioni diverso e sono minacciate rappresaglia e da un lato e dall'altro Mou Tremonti il Ministro Economia è stato Brussel per presentare
Le osservazioni del governo italiano a questa vicenda in generale qual è la sua valutazione io penso che il problema del governo italiano rispetto all'Europa e l'assenza totale di una credibilità che addirittura prescinde dalle posizioni che assume dossier per grosse perché appunto ricordiamo il ministro Tremonti versato due volte a Bruxelles
Ma potremmo ricordare che sei mesi fa era andata a Bruxelles a fare una manifestazione a protestare contro la Commissione europea con un gruppo di imprenditori tessili indicando dell'Europa il nemico il principio di tutti i mali
Ora ognuno ha diritto alle proprie posizioni quello che però si richiede a chi fa politica è una coerenza
Senza questa coerenza si perde credibilità e quindi si conta di meno
E penso che l'Italia da questo punto di vista sta pagando un prezzo altissimo non sono non tanto nella sul sul dossier che appunto sono particolari che poi esplodono e che quindi richiedono con iniziativa diplomatica come quella che strada rabberciata con il viaggio di di Tremonti ma io direi nella quotidianità
Perché chi chiede se un governo dà il segnale lungo Lourdes siamo l'umore di questa amministrazione del governo italiano è quella sostanzialmente di un ampio localismo ultimo le dichiarazioni e il e la la marcatura che ha voluto dare il presidente del Berlusconi del suo viaggio negli Stati Uniti
è è evidente che poi questi spazi che non lasciamo vengono occupati da altri è cronaca quello che sta avvenendo ad esempio per quanto riguarda livelli di direzione amministrativa in Commissione di quanto noi
Il calo del nostro Prentice prestigiosa provocando l'assunzione di responsabilità da parte di funzionari rispettabilissimi ma di altri paesi no
E questo non è che non è indebolisce precedente meno credibili quindi io penso che la versione per tornare alla domanda di del nostro governo
Lele la un l'ambiguità o meno del merito ma la cosa palese che
Ci troviamo scoperti di fronte invece ha un drammatica crisi di leadership e di credibilità della nostra posizione anche perché non si può un giorno sputare sull'Europa il giorno dopo chiede di soldi per i polli il terzo giorno per l'aviaria scusa
Il terzo giorno sputare sull'Europa il quarto chiedere che l'Europa ci difenda oggi o si può fare ma non funziona
Invece dalla relazione della commissione glielo chiedo non tanto non meglio non solo sul caso che coinvolge nel ma più in generale rispetto al ritorno del protezionismo perché lo ricordiamo c'è anche la vicenda sempre nel settore dell'energia delle energie per la Spagna che cerca il bloccare un'acquisizione da parte del gigante tedesco E.ON sulla spagnola Endesa poi c'è la Polonia che blocca Unicredito
Non vuole sostanzialmente che la banca italiana intero suo mercato bancario insomma il protezionismo si sta diffondendo la Commissione a suo avviso come sta reagendo
In una forma debole io io votai contro la Commissione Barroso e e il motivo di questa posizione nell'assumemmo fu esattamente la denuncia
Di un compagine debole e troppo troppo legata
E quindi a ricatti degli dei paesi membri gli stati membri
E col senno di poi mi permetto di il Pirellone dietrologia valore
Una un punto di vista politico che sullo stesso diciamo presidenza Barroso in via in quei Paesi che in quella fase storica in particolar modo col governo inglese
E in parte forse anche quello italiano il buon occhio vedevano l'ascesa di una presidente di Commissione quindi della commissione
Più legata a alle diretta alle dinamiche governative che non ha la forza politica di un di un terzo soggetto appunto la Commissione con la sua autorevolezza ed è evidente che poi nella gestione di tutti questi dossier che ripropongono essenzialmente una conflittualità tra Paesi
La sensazione che ne esce di una commissione abbastanza
Diciamo
Lo dico Kashagan perché sarebbe troppo e non è giusto dirlo però sicuramente un po'subalterna è un po'incapace
E chi è più più che altro assista processi e non riesce a imporre anche qui un'indicazione chiara ecco
Quindi io credo che alle alle conseguenze di questo ritorno del protezionismo vorrei citarle una una una frase che l'ex commissario europeo Van Miert ha detto al Financial Times ha detto che c'è un elemento preoccupante il rischio è che si creino reazioni a catena in cui alcuni Stati membri impongono misure protezionistiche ad altri Stati membri l'Italia la Francia la sulla Francia alla Spagna eccetera eccetera questo tipo di reazione a catena è proprio il modo in cui è iniziata la grande depressione negli Stati Uniti e poi e diffuso nel mondo un paese dopo l'altro eletto barriere e alla fine il libero mercato si è fermato c'è questo rischio di nuova grande depressione e il rischio riparato il processo c'è anche questo dipende dall'Europa dai destini del politici del processo d'unificazione perché forse noi siamo vivendo anche in questo campo il dato politico che
Questa Europa
Ha poca fiducia chiede aveva poca fiducia dei cittadini Cinerama cortisone referendum francese e olandese è evidente che ci sia bisogno di tornare da parte di soggetti economici ma anche di Paesi alla difesa apro virgolette nazionale e chiudo virgolette del i propri interessi
Perché non ci si ritrova più nella difesa della costruzione di un interesse verso di un interesse europeo
Quindi un consenso abbastanza grave è che noi non possiamo però solo affrontare in termini legislativi di norme o di direttive
Non vorrei buttare la palla in tribuna ma vedo il un gigantesco problema politico e cioè come da parte delle leadership nazionale dei cittadini europei si ricostruisce la fiducia in un processo di unificazione
Che diciamo che il crimine alla radice il rischio di vedere quindi interessi nazionali minacciati dal processo unitario lo dobbiamo ritornare a dire esattamente l'opposto la grande sfida
E quella della salvaguardia degli interessi nazionali proprio in virtù del rafforzamento di un processo unitario unico
Diciamo arricchito do a quelle che poi sono i processi di globalizzazione economica il rischio di una crisi
Dell'Europa rispetto ai grandi giganti asiatici tutte le cose che ci diciamo spesso no quindi anche questo protezionismo non ha futuro perché è un arretramento di un processo di unificazione un po'miope e disperato perché non non hanno nessun Paese europeo da solo ce la farà rispetto
Al processo internazionale la ringraziamo grazie a Nicola Zingaretti a ritirarli voi era un po'umane su Radio Radicale
Bene noi ci fermiamo qui per oggi abbiamo parlato soprattutto di patriottismo economico di ritorno del protezionismo in Europa
Se volete approfondire questi argomenti ce il sito della Commissione europea www punto Europa punto un punto Iain netti e il sito della rappresentanza italiana che la Commissione europea www punto Europa punto eu punto in tre slash Italia l'appuntamento con non può Suman per sabato prossimo senza dimenticare l'agenda europea a cura di Gianfranco Dell'Alba ogni martedì mattinata Plant Carretta un buon ascolto su Radio Radicale