Nemico addio? Le memorie divise nella storia della Repubblica

Ho Bongiorno
Riprendiamo i nostri lavori adesso abbiamo proprio in questo momento rivisto con uno Angelo un attimo Galetta che cambia per qualche piccolo particolare innanzitutto naturalmente voi sapete bene che
Questo rosso dibattito si parla di cioè scompone Allemagne servirebbe il contemporanea tornano voti di fiducia al Parlamento eccetera eccetera per cui questo già sconvolto poco la scaletta prevista originariamente in pratica e e per una volta tanto in maniera perfettamente scura scusabile i nostri politici non possono essere presenti in questi giorni da perché sono chiamati ad altre più professionali incombenze diciamo che sarebbe addirittura un delitto se fossero qui invece che essere la in questo momento il figlio bonariamente per una volta tanto possiamo giustificare ma questo significa per l'appunto che alcune anche molto importanti e qualificate presenze erano previste tra oggi e domani purtroppo non si potranno realizzare parlo senatore Fisichella che era previsto per oggi e poi soprattutto per la tavola rotonda di domani che aveva originariamente in previsione la presenza di Bertinotti
Casini Fini e D'Alema voi potete immaginare che tutto questo
Di necessità è stato azzerato
Penso che
I soci legittimi e ci spinga a considerare questo convegno ancora più intensamente come uno scambio di punti di vista è una riflessione tra storici cosa che non ci dispiace per nulla abbiamo già visto ieri quanto può essere proficue utile questo
Modo di lavorare oggi quindi organizzare diciamo naturalmente ASS e forse un po'meno giustificatamente a seguito dei politici si realizzano defezioni di giornalistiche in qualche modo al mondo della politica storno
Allegati stamattina avrebbe dovuto coordinare questa sessione Paolo Franchi che invece c'ha telefonato che non riesce ad essere corno
La scaletta di oggi quindi potrebbe
Però nell'azione questa mattina di Alberto De Bernardi poi di andare a San Giovanni invertiamo le relazioni San Giovanni che era prevista nel pomeriggio a stamattina quella di Orsina al pomeriggio perché o si magistrale aggiungendo ma non è ancora arrivato
E poi
Avremo una terza dell'azione per lettera
Sarà quella di Pietro Scoppola che ascritto un testo e che però per motivi di salute giustificatissime non può essere qui con noi stamattina però apprezzano molto
Il fatto che sia riuscito a mandarci un testo scritto
Quindi stamattina avremmo questo tre dell'azione del pomeriggio avremo le relazioni di Angelo d'Orsi di Andrea San Giovanni e di scusate di Giovanni Orsina e di Maurizio Ridolfi e quindi poi domani mattina avremo le altre tra le relazioni previste in programma che sono quelle di Marco Tarchi Salvatore Lupo Giovanni Sabbatucci detto questo vi dico anche che ieri nella mia introduzione ha fatto un accenno a questa pregevole iniziativa che sta portarmi avanti Angelo
Per l'apertura di un centro di documentazione sui partiti politici questo oggetto lo si trova a pochi metri di distanza da questa sede qui a un centinaio di metri di distanza se non sbaglio in questa direzione io ieri mattina l'ho potuto vedere in anteprima dandogli una lussata lo dico a tutti voi perché se negli intervalli dei nostri lavori qualcuno avesse il desiderio e la voglia di andarlo a vedere credo che ne rimarrebbe favorevolmente impressionante quindi io vedo raccomando
Fatte queste debite precisazione apriamo i nostri lavori stamattina diamo la parola ad Alberto De Bernardi che farà una relazione sul tema il nemico interno nell'antifascismo militante dagli anni venti agli anni Settanta
Grazie
Allora
Il punto di partenza di questo
Contributo i lavori di questo convegno parte da una costatazione
Cioè che i
Di studi recenti sull'antifascismo hanno proposto due chiavi di lettura e prospettive di studio nuove a mio parere il primo
Il superamento dell'italo centrismo
Cioè il superamento di uno studio del l'antifascismo sono una scala nazionale
E l'assunzione invece di un ambito spaziale perlomeno europeo all'interno del quale affrontare l'indagine di dell'insieme gli eventi e problemi che stanno all'interno
Del termine antifascismo
E l'altro
è un'assunzione di una periodizzazione più lunga
Di più lunga durata che non rinchiude l'antifascismo nell'epoca tra le due guerre
Ma metta in relazione le sue origini e la sua storia
Iniziale con la morfologia e la fenomenologia delle sue sopravvivenze nello spazio politico nella seconda metà del Novecento
Per il tema che mi è stato affidato ovviamente in questa mia relazione mi occuperò più di questo secondo tema utilizzano maggiormente
Questo secondo questa seconda chiave di lettura cioè il tempo lungo
All'interno del quale affrontare il tema del nemico interno
Comunque la constatazione banale che l'antifascismo abbia assunto fin dalle sue origini i contorni di un campo di forze antagonistiche al totalitarismo di destra
Che figlie la sua prima comportasse costi amo dire la sua iniziale costituzione nell'Italia degli anni Venti
Non deve far dimenticare anche se spesso lo ha fatto
Che fascismo e antifascismo siano figli della stessa temperie storica e quindi siano segnati profondamente anche se in maniera differente dalla comune appartenenza a quella dita delle tirannie come e Lia Levi ha definito il periodo storico che prese le mosse dallo scoppio della Prima guerra mondiale
In questa guerra Rory assumo soltanto per la coerenza della mia esposizione si sperimentarono per la prima volta soprattutto gli esiti Gino citarli della razionalità tecnica omessa sia combinata alla ideologizzazione dello scontro e alla disumani in stazione del nemico
Collocava come è stato da più parti sottolineato nelle trincee sparse nel continente lo ius pubblico uguale europeo cioè quella complessa costruzione giuridica istituzionale
Che aveva tentato di regolamentare la guerra trasformandola in un affare tra Stati trasposte S. legittimi degni
Ribaltando la da ogni contaminazione con la guerra civile che in questo schema è la più ingiusta delle guerre nelle quali il nemico si confondeva con il criminale conflitto e politica
Erano pericolosamente sovrapposte i coincidenti
Lo spettro della guerra di popolo evocato dalla rivoluzione francese nella quale l'immane potenza delle masse armate era stata lanciata contro i nemici non più nuovo difesa dell'onore dinastico oppure dello spazio territoriale
Ma il nome dell'alterità della nazione cioè del fondamento ideologico della sua identità riemerge Eva nella guerra di massa moderna nella quale popoli nazionalizzati dallo Stato nazione venivano impegnati in una guerra di sterminio non solo per la potenza di fuoco
A disposizione degli Eserciti ma per le implicazioni di oggi che essa conteneva dalla quale discendeva la distruzione del nemico fino alla sua negazione come essere umano
Nella prima guerra mondiale i popoli hanno imparato dunque sulle proprie Cargill uso sistematico della violenza
E hanno imparato che il nemico è l'antagonista di uno scontro di civiltà esterno e interno esterno infatti all'esterno infatti sì
Con trappole in fondo in quel frangente lei chiede l'ottantanove a quelle del quattordici commercio la guerra la libertà all'autocrazia all'autoritarismo l'impero latino e la civiltà anglosassone al mondo che un tonico
E all'interno il reazionario o il sovversivo antinazionale alle forze sane della politica
In entrambi i casi all'esterno e all'interno si trattava di un medico illegittimo Junín un surplus hostess sempre sull'orlo della DC umanizzazione la sua immagine è quella di un sotto un uomo perverso minaccioso perché rappresenta la nostra possibile degradazione
E per rendere evidente la sua pericolosità per impedire che si mimetizzarsi con la sostanza genuina della politica
Che non solo lo si dipingeva con tratti caricaturali grotteschi o comunque consegni visto usi
Che ne denunciasse rovine fissasse folla non piena umanità che ne mostrassero chiaramente la natura liberalità cangiante Metamorpho Sakhalin pirico tra umanità
E bestialità
Quanto più il nemico e diabolico e cerca di confondere di confondersi quanto più pretende di essere parte della civiltà e della verità tanto più va smascherato i stigmatizza
Il ritorno potente dunque alla sovrapposizione tra nemico e criminale segnava come col secondo Dante intuizione
Eh sì comunque era nella sua mobilitazione totale scritta negli anni Trenta segnalava appunto la morte dello Stato moderno
E la nascita di un nuovo ordine politico che importava al suo interno come sua cifra costitutiva la dialettica amico nemico non solo sottoponendo la politica ad assumere la brutalità della guerra come sua elemento costitutivo ma soprattutto fondando la cittadinanza sull'esclusione di quanti per motivi razziali di classico diete negli anni
Perché io volevo connotazioni di cittadini
Per essere ridotti a meno che gli uomini sul qui era possibile scatenare politiche
Di annientamento
E di negazione
Cioè
Era possibile scatenare politiche che avevano per oggetto il Coppola l'umanità dell'uomo in quanto tale la vita stessa
Il totalitarismo ha trovato come è noto in uno in questo processo uno dei suoi più solidi ancoraggi
Perché nella loro più profonda essenza di regimi totalitari appaiono fondati sulla prosecuzione di quella guerra generale Esterna all'interno del singolo Stato nazionale
L'ordine nuovo fascista o comunista imposto dall'azione apertamente violenta di partiti di massa fortemente ideologizzati presupponeva l'individuazione e la distruzione di un nemico interno
Accusato di essere una minaccia permanente di quell'ordine anzi
La sua vivente negazione che doveva essere rimossa cancellando la sua spessa esistenza
La costruzione del nemico interno all'antifascismo a mio giudizio ha risentito in modo sostanziale di questa mutazione di valore
Generatrice ripeto di quell'intreccio inestricabile tra estremismo e violenza da un lato e tra politica invita dall'altro
Che ha trasformato ab imis lo spazio politico pubblico europeo tra le due guerre
E questa mutazione non è avvenuta solo per l'affetto che le circostanze storiche esterne al campo dell'antifascismo ma anche perché una parte cospicua
Delle forze antagonistica al fascismo penso ai liberali cubetti anni ai comunisti a nuove componenti del movimento socialista del Recup pubblica n-esimo democratico
Erano state generate dagli stessi cambiamenti che avevano prodotto il fascismo
Esprimevano in sostanza a loro modo la radicalità e la profondità dei processi di mobilitazione politica e sociale messi in atto ai caratteri totali della Grande Guerra nel caso in italiano infatti la discriminante tra fascismo e antifascismo
Non si è declinata semplicemente lungo la dicotomia ereditata dal pre guerra cioè interventismo neutralismo pacifismo
Cioè ripeto lungo quelle fratture che si erano aperte nell'Italia allo scoppio e alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale ma attraversato il fronte interventista collocando in entrambi i campi contrapposti sia l'antiparlamentarismo che l'anti socialismo riformista sia soprattutto l'idea di una palingenesi rivoluzionaria come esito insopprimibile della guerra
Senza voler inseguire Del Noce nella sua ossessiva ricerca della perfetta identità culturale tra fascismo e antifascismo non può sfuggire ad una attenta analisi sulle origini dell'antifascismo
La circostanza che entrambi i contendenti abbiano rappresentato seppur in maniera differente esiti speculari del corto circuito storico tra guerra totale e crisi della democrazia
Che ha caratterizzato il dopoguerra
Vale a dire movimenti politici animati dal convincimento che la rivoluzione rappresenti una risoluzione totale della storia e l'atto di nascita di una nuova epoca del mondo
Non è dunque un caso se la più compiuta teoria del nemico interno e per molti aspetti l'unica si sviluppò all'interno dell'antifascismo comunista come articolazione della più generale e più ritorsione del sociale fascisti
Questa teoria o meglio la sua declinazione all'interno del campo dell'antifascismo
Nacque all'interno diciamo di una elaborazione complessa che aveva per oggetto la definizione del fascismo
Che costituì negli anni Venti il primo terreno nel quale sul quale l'antifascismo misurò contemporaneamente
Le sue debolezze
E le sue divisioni interne Piergiorgio Tonino la decina d'anni fa o di più diciamo quindici ha ricostruito il percorso accidentato attraverso il quale le culture politiche
Confluite nell'antifascismo faticarono a prendere atto della novità storica rappresentata dal fascismo
Vittime di binocoli ideologici
Inadeguati e desueti gli avversari vittime del fascismo misure in campo un quadro interpretativo che era viziato da una serie di stereotipi che gli impedirono di confrontarsi
Con un ossimoro politico rappresentato dal fascismo cioè da una rivoluzione reazionari una miscela composita di nazionalismo antiliberale di populismo anti socialista di altri razionalismo e di organi cinismo forgiata nei processi di massificazione della società
Che con una forza insospettabili si stava imponendo come un'alternativa credibile
E vincente alla democrazia e al movimento indie operaio su scala europea
è una vittoria della legge del combattente come scrisse shore qualora cioè il fondatore dei Fab Show
Francesi che batteva in Brescia l'internazionalismo tanto Pluto catartico quanto socialista ereditato dall'Ottocento progressista
La visione del fascismo elaborata dal movimento comunista internazionale in particolare da quello italiano rimase coriaceo mette imprigionata nell'equazione fascismo uguale capitalismo uguale dittatura borghese
Perlomeno fino alla svolta del settimo congresso dell'Internazionale comunista
Ma a mio giudizio più che sul più che sostanzialmente assai superficialmente
L'identificazione assoluta del fascismo con il capitalismo impedì non solo di individuare le differenze significative tra democrazia e autoritarismo che erano consideriate varianti Dello stesso dominio di cassa e quindi in modo sostanzialmente diverso se ma Dio nucleare la specificità stessa del totalitarismo novecentesco ridotto semplicemente ad un movimento di guardie bianche al servizio della borghesia che il capitale
Mi mi permetto di fare una sola citazione a mio parere illuminante
Tratta dalla quindicesima tesi approvata al Congresso trilione
Il fascismo rientra come movimento di reazione armata eccetera eccetera rientra nel quadro della tradizionale politica delle classi dirigenti italiane
E nella lotta del capitalismo contro la classe operaia
Le conseguenze di questi profondi travisamenti
Soprattutto la sottovalutazione della forza della proposta ideologica del fascismo comportò gravi conseguenze
La prima consistette nel fatto che l'antifascismo interamente sussunto all'interno del progetto rivoluzionario comunista
SMAU arriva una sua specifica fisionomia politica
Fino al punto di essere negato da non pochi dirigenti Ortica in testa come un terreno effettivo di azione politica
Se il fascismo era un accidente del capitalismo borghese anche l'antifascismo non usciva da una dimensione tattica intransigente
La seconda conseguenza apparentemente in contraddizione con la prima
Postula che solo i comunisti in quanto rivoluzionaria anticapitalisti antiborghese potevano fregiarsi del titolo di antifascisti tutti gli altri movimenti d'intellettuali raggruppamenti singoli
In esilio o all'interno dell'Italia erano antagonisti al fascismo solo in apparenza erano i cosiddetti sedicenti antifascisti male infatti i primi di qualunque legittimità
Nella lotta contro il fascismo ed è in questo contesto che le forze socialdemocratiche i socialisti riformisti e più in generale i socialisti
Non massimalisti vennero bollati col l'appellativo di sociale fascisti
Sottolineare come il riformismo disarmati quando le masse nei confronti della borghesia le consegnasse di fatto nelle mani del fascino
La domanda che si era posto Gramsci del ventuno chiedendosi quali differenze fossero ormai tra i socialisti e i fascisti
Proprio negli anni seguenti una risposta inequivocabile il reiterata all'infinito
Tra quei due movimenti tra quei due quelle due famiglie politiche apparentemente antagoniste non viene in realtà nessuna differenza
E ciascuno era la controfigura dell'altro avendo entrambi i movimenti come unico obiettivo quello di di screditare il Fronte Operaio ed impedire la rivoluzione proletaria
In questo contesto si colgono le implicazioni ideologiche e identitarie della teoria del socio al fascismo in una visione del mondo polarizzata
Tra comunismo e capitalismo tra rivoluzione e controrivoluzione
L'antica che non aveva in mezzo al nulla
E soprattutto non aveva in mezzo alla democrazia
L'antifascismo diventava un ulteriore strumento per individuare colpire i più pericolosi nemici del popolo cioè quelle forze anti rivoluzionaria che però subdolamente si appropriavano della bandiera per la lotta contro il fascismo cioè come dicevo prima pretendevano di essere per di quel progetto di Rifondazione dell'Ordine Nuovo
Di cui il movimento comunista era portatore per riuscire però non conseguire l'effettivo risultato cioè di abbattere il fascismo quanto piuttosto di indebolire scompaginare con maggiore efficacia il fronte anti capitalistico che era in realtà sinonimo di antifascista e la mobilitazione contro la borghesia del proletariato internazionale che era l'unica forma autentica di lotta contro il fascismo
Ed affascinanti dunque solo il medico interno
E come tali erano più pericolosi dei fascisti cioè del nemico Esterno
Perché rappresentavano per utilizzare lo schema ideologico di una Rivoluzione civile quali comunismo indubbiamente era stato fu una famosa espressioni biblica erano il peccato estremamente per tante una minaccia la cui visione ideologica della comunità politica di appartenenza contro la quale era necessario mettere in campo non solo un sovrappiù di vigilanza
Ma soprattutto un'azione di contrasto nella quale ogni comportamento era legittimato dalla menzogna più spietata al discredito personale più crudele all'isolamento politico fino alla denuncia
Alle forze di repressione del regime autoritario e lungo questa strada fino alla violenza diretta come sarebbe accaduto nella guerra di Spagna e poi anche durante le resistenze europei questa legittima questa legittimazione tratti legittimazione ad accumulazione di questo genere affondava le sue radici in quel processo criminalizzazione dell'avversario
Che costituiva una delle cifre costitutive del totalitarismo il social fascista come il trotzkista come poi sarebbe accaduto anche al titolista rappresentavano una sortita inaccettabile alla verità ideologiche e per questo dovevano essere oggetto
Di campagne di odio feroci che costituivano una componente fondamentale della mobilitazione politica promossa dai partiti dell'Internazionale comuni
A Trigoria del successo del fascismo quindi letta in quest'ottica rappresenta una manifestazione indetta evocative del trasferimento della violenza nella politica
Come il proseguimento della guerra dentro la pace della guerra contro il nemico esterno nello scontro contro il nemico interno
In sostanza della trasformazione della lotta politica in guerra civile
Nella misura in cui la guerra in epoca di pace slitta va progressivamente in una sorta di rivoluzione permanente promossa dall'alto
Lo strumento per attivare questa mobilitazione potenzialmente rivoluzionaria era costituito al dall'invenzione della categoria del nemico oggettivo il social fascista è un nemico oggettivo
Con lui ieri nonostante ogni suo eventuale sforzo opinione soggettiva è di fatto nemico dal partito del movimento del regime in quanto ostacola
La piena realizzazione anche se non è consapevole del progetto utopistico e della piena identificazione delle masse con la verità
E dunque un nemico spersonalizzare definito potremmo dire in pace sistemi struttura un nemico che proprio per la sua opaca oggettività potrebbe essere difficile o quasi impossibile individuare e rappresentare e che proprio per questo deve essere verrà presentato con l'enfatizzazione come dicevo prima dei suoi tratti negativi
Così che contro la sua presenza sistemica appunto oggettivo si possa eccitare scagliare il massimo di energia politica
La costruzione del nemico sociale fascista
Costituiva la conferma più volte richiamata da quegli antifascisti pochi peraltro Comini Sturzo Salvemini impegnati in una solitaria denuncia dalla contiguità ideologica entrata fascismo e comunismo
Che per usare un titolo di Angelo Ventrone la salute la seduzione totalitaria s'era fatta strada anche all'interno del campo antifascista
Che lo scontro tra fascismo e antifascismo non potesse essere disgiunto contava lotta a scala più grande tra democrazia e totalitarismo
La storia dell'antifascismo dunque tra le due guerre
Mette in luce il peso delle sopra determinazioni biologiche geopolitiche che contribuirono a definirne dinamiche e morfologia
Questa condizione non venne meno anche nella seconda metà del ventesimo secolo quando l'antifascismo rimane tale rimase una parola della politica in un'epoca segnata
Diciamo da una trasformazione del nemico Esterno e nel nuovo quadro della guerra fredda
Imperniata sullo scontro tra democrazia e comunismo
Perché dico questo perché anche nel mondo bipolare
Non è incerto
Lo si accetta verificato un ritorno a una situazione classica
Indubbiamente il sistema internazionale si è fondato su due complessi politici geologici contrapposti ed escludendo sì impegnati anche i loro in una guerra che aveva i contorni di un conflitto di civiltà in una competizione tra moderni oltre che economici anche culturali e sociali i due imperi dunque si sono mostrati capaci almeno apparentemente Dio visse parziali saltare potremmo dire la politica di distinguere tra interno ed esterno terminale e nemmeno ma non hanno rinunciato anche se con straordinarie differenze tra Oriente e Occidente in termini diciamo di controlli di legalità di questi processi a controllare a discriminare a perseguitare
Chi nello spazio politico interno fosse portato d'OPA lese vero o presunto dall'ideologia nemica
Come la guerra Alda accennato il totalitarismo
Poi cantando Finesso
Così la guerra fredda è entrata attraverso la formula del sospetto paranoico per utilizzare un approccio che ha o di anni fa ha proposto Mark Cello Flores
Entrata dicevo sotto questa forma nelle forme politiche postbelliche generando la tendenziale esclusione diversificata
L'amico interno che per quanto in forme meno virulente di quelle totalitaria anche nel calcio sovietico dopo la morte di Stalin
In ogni caso permangono
Inoltre si deve osservare
Che nel dopoguerra
Il rapporto guerra politica sempre strettissimo si raffredda
Potremmo dire che questo è il contenuto tracce solidale tra il termine guerra fredda
Nel senso che la politica riprende il controllo della guerra e ne fa un conflitto che si manifesta a tutti i livelli meglio che a quello militare
Ma la politica non è più quella dello Stato
Da quota cinque al novantuno il mondo non conosce più l'equazione tra politica estera perché la forma politica egemone ora sono le dunque superpotenze lei dunque superpotenze e solenne che depositarie
Fatte per l'uomo cioè questo fare la guerra perché tutti gli altri Stati invece sono tutte e tre questa possibilità se non nei termini di guerre eminentemente locali che vengono immediatamente artisticamente non livello superiore
Te lo scontro tra i due
Tra le due superpotenze
Ma in questo quadro dal punto di vista della guerra in Terna la percezione di essere nominati da nemici occulti che si tratta di smascherare dimostra che le due civiltà sarebbe quello le due superpotenze Hickman
Che si affrontano sono in realtà tutt'altro che sicure di sé e della propria identità
Sempre percepita come rischio
E neppure sono certe della propria capacità vistare di stabilire confini che determinò chiaramente il proprio campo e quindi definiscano che cos'è l'interno e che cos'è estrema
Anzi forse più che nel passato nella impossibilità di una guerra diretta con l'esterno e la figura del nemico interno a determinare il volontari centro dell'agire politico di ciascuna delle due superpotenze
L'antifascismo e come io abbiamo detto non minore con la scomparsa del tu antagonista perché è fonte di legittimazione per buona parte delle classi dirigenti europee si declina in questo nuovo contesto su questo processo pesavano indubbiamente i caratteri che la cartella guerra mondiale da poco finita aveva assunto dopo l'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto
La costruzione dell'alleanza antifascista mondiale aveva trasformato com'è noto il secondo conflitto in una guerra civile planetari che non poteva concludersi se non con la distruzione dell'ingiusto nemico
Ma anche i due vincitori si percepivano c'è il mestiere di questo processo
Come ingiusti nemici di una nuova futura guerra che era latente e che sarebbe esplosa nell'immediato dopoguerra
Mercato evidentemente riconoscibile mentre ci conduceva
La prima quella contro il fascismo
Il destino dell'antifascismo era dunque strettamente subordinato agli orizzonti universalistici che animavano sia la democrazia americana sia policentrismo
Ma
Ricadente riassorbito nella cultura antitotalitaria strumento decisivo per rientrare
La lotta per la libertà nel borgo scenario della guerra civile mondiale rappresentato dalla guerra fredda
Nel secondo sarebbe diventato una componente dell'apparato ideologico con il quale declinare l'identità postbellica dell'URSS e definire l'appartenenza al campo sovietico
Ma in questo contesto fu
L'adesione al fronte antifascista a formare a fornire scusate l'effettiva legittimazione a quei partiti a quei movimenti antifascisti
Perché potessero assumere il ruolo di nuove élite politiche e determinare lo spazio pubblico nel quale elaborare una nuova idea di unità nazionale ma al contempo fu l'integrazione con la guerra generale antifascista a trasformare i capi delle resistenze in particolari
I comunisti in vincitori
Dotandoli cioè di un potere legittimo che fu tanto più solido quanto più la lotta armata contro il nazifascismo aveva assunto i caratteri dell'insurrezione nazionale occultando oscurando
La sua natura di frammento più generale della guerra civile mondiale che indubbiamente la caratterizzò
Nell'antifascismo
La propria identità il fenomeno della guerra civile di campo generatore dell'unico possibile Progetto integrazione e riunificazione nazionale rimase però
E costituì un elemento di frizione permanente latente
Tanto più laddove la guerra civile aveva assunto
Come in Italia i caratteri suoi propri di scontro armato tra componenti antagonistiche di una mente esima compagine nazionale
Il nostro Paese infatti non solo proveniva da un ventennio di dittatura proletaria dopo totalitaria scusate
Che aveva scavato nel profondo le coscienze degli individui ma fu teatro di una guerra civile nella quale unico caso in Europa più ancora che nella Germania si scontavo e si scontravano
Due idee in azione
Perché il fascismo si era presentato fin dalle sue origini come portatore di un messaggio di unità della nazione
Minacciata dal trasformismo liberale e dall'internazionalismo socia al comunista e su questo aveva costruito il suo più solido patrimonio di consenso
Per l'Italia dunque il processo risultava più complesso
Infatti la somma delle due guerre civili quella mondiale tra gli Stati e sistemi di orologi qua e là tra gli italiani innescata dalla Resistenza e dal fascismo repubblicano
Colpì profondamente il senso di appartenenza mettendo persino in dubbio la possibilità di riconoscersi in un'idea comune di patria
Il miracolo antifascista rappresentato dalla elaborazione dalla Costituzione se fornire un solido fondamento giuridico alla vita democratica
Non fu in grado di chiaro di colmare
Come ha scritto la Naro un po'di anni fa quella perdita di beni immateriali o comunque di ricchezze simboliche affettive spirituali
Che erano stati travolti dal disfacimento della nazione riuscendo nel miracolo ben più difficile
Di costruire una nuova e condivisa idea in azione
Una fetta non piccola di italiani servitù violazione del fascismo
Che rimase il riferimento di sparute minoranze neofasciste non si riconobbe nemmeno in quella dell'antifascismo rimettendo dignità nei confronti della democrazia di massa profondamente anticomunista benevola nei confronti del fascismo piuttosto entrato qualunquismo che per convinzione ideologica
Certo la sua identità politica soprattutto negli anni Cinquanta nell'atlantismo soprattutto nella sua versione maccartista
Per questa parte di italiani l'antifascismo rappresentava una casamatta del maniaco totalitario nella quale si annidava nemici interni rappresentati dalle forze di sinistra ed ai comunisti in particolare uno spazio di tanti italiani trapianti cristianità dominato da una mera tra che chiamate in causa sessanta aprire ricorrenti che chiamava in causa mille modelli della cultura reazionaria perché si era sviluppata già dalla fine dell'Ottocento
Contro di essi
Raccontano questa casamatta veniva citata la minaccia ricorrente della messa fuori legge
Della scomunica politica in grado non solo di tagliare alla radice ogni possibile legittimazione per queste forze politiche ma dire stringe gli stessi diritti di cittadinanza per i loro aderenti in una sorta di sospensione a divinis della Costituzione repubblicana appena promulgata
L'antifascismo diventava sinonimo di comunista
E l'antifascista assumeva il volto del nemico interno
Nella misura in cui l'identità politica
Delle forze politiche democratiche e moderate si aggregava intorno all'anticomunismo
Abbandonando la precedente imperniata sull'antifascismo che si era venuta costruendo nell'epoca della guerra contro il nazifascismo
Ovviamente la costruzione di questo paradigma politico non è riuscita ma si è infatti zaini pur ridimensionato nella misura in cui nel sistema politico italiano antifascismo e anticomunismo sono riusciti in qualche misura intrecciarsi
Invece che a escludersi permanentemente vicendevolmente
Ma per la cultura
Pater culture politiche minoritarie all'interno di un vasto bacino qualunquista che ha permeato la società italiana questa integrazione non si è verificata
E l'esclusione a cui intitolato a operare e la raffigurazione del nemico interno a riprodursi sotto forma di antifascista fino ai nostri giorni
Un ultimo punto in conclusione
La discriminante democrazia totalitarismo
Riemerge Ivan come nodo irrisolto oltre che per gli aspetti che abbiamo qui toccato rimedio ma dicevo come nodo irrisolto anche all'interno dell'antifascismo spesso sotto forma della discriminante classe nazione in quella ricorrente tra capitalismo e anticapitalismo
L'esaltazione del mito di una resistenza o di un antifascismo Rossi
Recuperava la convinzione diffusa nell'universo antifascista degli anni Venti
Molto più guarda della stessa componente comunista
Che la rivoluzione sociale socialista e nella democrazia avrebbe potuto sconfiggere definitivamente il fascismo
La sulla mancata realizzazione da cui il mito della Resistenza tradita
Faceva emergere la convinzione che il fascismo non era finito davvero e che le classi dirigenti borghesi in nome dell'anticomunista e l'anticomunismo avrebbero potuto precoce tranne il ritorno sulla scena politica in quest'ottica l'antifascismo andrebbe futuro non solo come memoria collettiva i fondamento ideale del nuovo Stato repubblicano
Ma come componente ideologica di un cambiamento rivoluzionario
Perseguito come condizione opere definitivamente la guerra civile apertasi del diciannove e venti e proseguita va be'conclusa tra il quarantatré e il quarantacinque
La dicotomia fascismo antifascismo
Per sopravvivere in parte dal Partito comunista e soprattutto dall'estremismo politico di sinistra
Degli anni tanti ai sessanta e settanta
Per essere proiettata su della storia repubblicana diventandone la sua effettiva chiavi di lettura
Latte fascismo in questa chiave per dei connotati di tavola di colore che anima lo Statuto ideale della Repubblica e che limita lo spazio della legittimità politica
Ma il segretario del Pd tanto ideologico che definisce un campo di forze impegnate in uno scontro continuo come l'antagonista che al di là degli infingimenti democratici adottati
Per camuffarsi riformismo moderatismo atlantismo antitotalitarismo lascia sempre trapelare costantemente il suo ascolto autoritario e la sua affiliazione ideale culturale dall'esperienza fascista
In questa ottica lo scontro fascismo antifascismo ecco in quel passato che non passa non tanto e non solo nel senso di un passato che non deve essere dimenticato perché costitutivo dell'identità democratica italiana ma soprattutto perché in quest'ottica è un eterno presente che ripercorre l'intera che percorre l'intera via democratica democratica diventandone soprattutto la cifra più utenti
Allora in questo quadro l'Italia si popola di tanti spettri del vecchio socia al fascismo
E tenermi nemici interni che si riproducono sotto forma di sedicenti antifascisti ma in realtà burattini nelle mani di un fascismo latente in mai domato la cui azione contribuisce a disarmare i veri antifascisti rivoluzionari
L'antifascismo assunto come elemento identitario costitutivo di culture politiche anti sistemisti sinonimo più che il comunismo crea di rivoluzione
Diventa il generatore sia dell'ENI questo terno sia di pericolosi nemici interni con i quali veniva ingaggiato uno scontro radicale sulla legittimità di fregiarsi di questo termine per autodefinirsi
Il campo dell'antifascismo veniva così ristretto all'area della sinistra
E sempre tra gli anni sessanta e gli anni settanta sono quella dall'estremismo smarrendo qualunque ancoraggio con la vecchia unità antifascista su cui si era fondata la Repubblica l'antifascismo abbandona il suo fosse passivo di legittimazione nella democrazia repubblicana per diventare parte di una rivoluzione
Tre seguita ancorché fallisca
Grazie ad Alberto De Bernardi
Sulla relazione c'era
Mostrato una serie di fili lunghi del ragionamento che si integrano
A mio modo di vedere molto fortemente corno alcuni degli aspetti che già in piedi
Abbiamo cominciato
A esaminare in particolare
Mi piacerebbe
Sottolineare
Quanto molto delle cose cioè adesso De Bernardi si integrino in qualche modo seppure molto dialetticamente comma uno
L'intervento di ieri di Macaluso perché
Questo tema del rapporto tra unità antifascista e antifascismo militante diciamo così questa contrapposizione che a un certo punto si viene a poco è uno degli snodi secondo me più interessanti di tutta la vicenda che noi stiamo esaminando ma su questo naturalmente
Eventualmente si svilupperà poi la discussione adesso da Ray la parola d'ordine San Giovanni per la sua relazione che è il titolo il nemico in fabbrica grazie
Allora se c'è luogo dove la domanda cui cerchiamo di rispondere in questo convegno cioè se c'è se abbiamo assistito alla fine del nemico sembra avere una risposta positiva quel luogo è la fabbrica in effetti in fabbrica il nemico sembra risolversi lentamente lungo tutta la vicenda repubblicana fino a scomparire sia che lo si guardi dal punto di vista operaio sia che ci si ponga dal punto di vista padronale
Qui io prenderò in esame soprattutto questo sopra tutto questo secondo aspetto o meglio cercano di seminare il punto di vista non operaio naturalmente non senza qualche inevitabile confronto con lo sguardo dei lavoratori in fabbrica
In via preliminare però vorrei fare mia un'osservazione che ieri Carmine Donzelli ha fatto introducendo i lavori e cioè che esistono onde lunghe di contrapposizioni binari amico nemico che in nemico in fabbrica è proprio una di queste
Io non ne cercherò le origini ma appunto cui seguirono semplicemente lo sviluppo nel periodo della Repubblica
Un'altra osservazione preliminare
Alfonso Botti in un volume di un paio d'anni fa sul nemico interno
Ha ricordato che la costruzione del nemico essenzialmente un discorso dove quel che più conta non è tanto il nemico quanto il discorso e io terrò presente questo punto di vista nella nella mia relazione
E gli anni Cinquanta solo l'abbiamo visto ieri Dini manifesti che ci aumentiamo strato Ventrone un periodo di contrapposizione frontale
Possono assumere un evento simbolo di questa fase l'eccidio di Modena il nove gennaio del mille novecentocinquanta quando la polizia spara sui lavoratori che protestano contro le serrate delle Fonderie Riunite
Nella cronaca di Gianni Rodari fa dell'episodio sulle pagine dell'Unità possiamo leggere in modo trasparente la rappresentazione di due mondi contrapposti i due nemici che si affrontano gli operai sfilano in corteo e arrivano davanti ai cancelli della fabbrica dove trovano la polizia che li aspetta schierata i militari sono addirittura appostati sui tetti con i mitragliatori questa descrizione che appunto è nell'articolo di Rodari sembra più la descrizione di un'imboscata o di un'azione di guerra che non quella di uno sciopero
E magari conclude il suo articolo
Centinaia di cittadini hanno visto carabinieri ed agenti inginocchiarsi per meglio prendere la mira ma dietro di loro hanno visto il volto delle autorità se leggiamo il Corriere della Sera invece troviamo naturalmente una rappresentazione opposta ma dal nostro punto di vista mi sembra complementare
Un titolo spiega che gli agenti reagirono all'attacco di dieci mila operai mentre altrove si pone l'accento sul fatto che sul carattere preordinato di questo assalto alle fabbriche
Quegli operai che non accettano la ristrutturazione prevista dalla direzione che prevedeva il licenziamento di Napoli attivisti non vengono considerati dice il Corriere lavoratori ma sabotatori
I morti però aggiunge sono vittime incolpevoli
Perché rispondono aglio agli ordini di un potere politico Esterno
Dunque gli operai sono considerati un nemico interno perché rispondono agli ordini del nemico comunista appunto nemico esterno e comunque operano secondo una logica politica che deve rimanere estranea alla fabbrica
La questa vignetta
Scusate
Scusate l'incidente
Ecco questa vignetta
Tratta da Candido
Il settimanale diretto da Giovanni Guareschi ci mostra bene il modello dell'operaio come nemico esterno
è una ce ne sono diverse vignette molto simili praticamente dalla porta del sindacato non si entra in fabbrica ma si entra in un partito politico
Ce n'è un'altra
Sempre tratta da Candido
Che ha tagliato dalla serie obbedienza cieca pronta assoluta in cui Guareschi mettere alla berlina la fedeltà di partito nel PC
Qui viene usato uno dei tradizionali artifici della rappresentazione grafica del nemico la sovrapposizione di diversità fisica e diversità morale l'abbiamo detto molte volte
Ci sono potete vedere sullo sfondo i comunisti Trina ricevuti
In primo piano di Vittorio
Direttorio come potete vedere come mi fa mostrano meglio anche queste altre
Di niente è sempre disegnato come un orecchino da pirata i capelli crespi i tratti somatici molto caricati che ricordano appunto le caricature degli africani
Non sono Trina ricevuti hanno comunque l'aspetto di nuovi impianti più che di lavoratori
Barbe lunghe vestiti trasandati civili minacciosi
E appunto sono sabotatori
Questa è la presentazione degli operai come massa di manovra nelle mani di un sindacato di un partito porti a sovvertire l'ordine sociale e diffusa nell'opinione pubblica e negli apparati dello Stato durante gli anni cinquanta
Prendiamo ad esempio nei rapporti dei prefetti
Secondo il prefetto di Como la natura stessa delle maestranze
Le rende alleate dei piani eversivi che si nascondono dietro le agitazioni di fabbrica
Sullo sfondo ovviamente c'è l'anticomunismo diffuso che alimentato la situazione internazionale
E in funzione del quale poi Scelba riorganizza la macchina repressiva dello Stato ma a questo si aggiungono la difesa degli interessi aziendali comici ricordo tutta la vicenda le schedature FIAT e inoltre come è stato scritto le antiche paure cattoliche per lira popoli e poi il sospetto dell'élite capitalistiche prima Dipiazza o le manifestazioni di protesta
Prima Sante si può far risalire l'idea che il mio sciopero sia in sé una minaccia per la pace sociale
Mentre al secondo si può collegare la distinzione fra gli scioperi economici considerati legittimi e quelli politici illegittimi e non tollerabili da parte dell'autorità
è una distinzione che con tutta evidenza risale agli inizi del Novecento ma che non è sentita come anacronistica
E cioè confermano alcuni labili ma significativi secondo me indizi di natura linguistica ancora in uso all'inizio degli anni sessanta che troviamo cita che appunto né i rapporti le fabbriche sono chiamate dal volta opifici
E gli scioperi sono definiti attentati alla libertà di lavoro
E su questa base che nelle aziende maturano le condizioni per una inversione dei rapporti di forza
La politica deve uscire dalla fabbrica
Come è noto l'esempio è dato dalla FIAT che alla fine il cinquantadue creerà il più famoso dei suoi reparti confino all'officina sussidiare ricambi
Ma ma in quei mesi appunto nel cinquantadue fra l'altro io il pericolo rosso aveva trovato un nuovo vigore nella campagna di stampa successiva all'omicidio di Orio Cotica il direttore della FIAT spaccherà stato attribuito direttamente o no al pc
Un'altra vignetta di Gandino ancora che mostra con chiarezza come nemico interno gli operai sia considerato l'emanazione di un più pericoloso nemico esterno ovviamente il comunismo
Il processo di normalizzazione della vita all'azienda attraverso l'estromissione dei gruppi turbolenti che dimostrassero di non volerla Rattazzi la disciplina di fabbrica per usare le parole della questura di Torino che scrive sempre nel mille novecentocinquantadue dare i suoi frutti
Le elezioni del mille novecentocinquantacinque per la commissione interna FIAT
Come è noto segnano il tavolo della CGIL
Da quel momento gli operai sconfitti
Sembrano scomparire e almeno per un uso non se ne parla praticamente più quanto meno non se ne parla più in termini conflittuali perché proprio nella seconda metà degli anni Cinquanta vedono la luce quattro importanti lavori che descrivono il mondo operaio
Si tratta di risultati l'inchiesta parlamentare sulla condizione operaia e di un'inchiesta di Fabrizio nove sempre intitolata la condizione operaia in Italia entrambi sonde cinquantacinque
Le cinquantasette poi esce un libro inchiesta di Eduardo maligni lato però nel nord dell'anno successivo viene pubblicata su Nuovi Argomenti l'inchiesta la FIAT di Giovanni Carocci
Tutti questi lavori sono mossi da un desiderio di conoscenza del mondo operaio che evidentemente non trova alcun riscontro nell'opinione pubblica colta o meno introduzioni di Vallini e di Carocci
Hanno partono dallo stesso dallo stesso problema cioè non si sa che cosa sono gli operai dentro la fabbrica
Non si sa come vivono dentro la fabbrica
In effetti colpisce quanto la rappresentazione dell'operaio come medico in fabbrica tenda ad offuscare né qualsiasi altra ma forse essere così pervadente soprattutto perché non trova nessun altra immagine a fare da contraltare escludendo ovviamente quelle di matrice comunista
E socialista
Insomma quella presentazione pubblica degli operai sono pochi pervenire nessuna e l'immagine dell'operaio nemico interno appare soprattutto nei momenti di forte tensione sociale oppure in presenza di un forte anticomunismo come appunto in cambio che non a caso ho citato più volte ecco un'altra vignetta
Sempre tratto da Candido
Ok
Commenta la sconfitta e la CGIL alla FIAT
Oltre al comunismo rappresentato con questi caratteri deformi insomma di deformità
Quello che mi sembra più interessante mettere un il rilievo è il motivo che ha indotto l'operaio a rompere la catena che lo legava alla palla al piede appunto del comunismo
Non so se si si vede insomma la la pala
Non sia già il terzo il trasferisce
Sfruttatrice adesso che mi sono tolto questa al piede posteriore io alla seicento
Che trenta il benessere come appunto scritto per meglio capire sulla appunto sulla Seicento fiammante
Appunto illogico e induce l'operaio a rompere la catena che non regala palla al piede la possibilità di raggiungere un nuovo benessere
E quando per dirla citando Bianciardi
Si travestono da ceto medio il nemico scompare
è questo il notista di molte analisi successive alle elezioni del cinquantacinque
Dal Corriere della Sera secondo il cuore la classe operaia conduce ormai la stessa attività cito d'un esagerato nel mille novecentodieci punto naturalmente del progresso dei mezzi di conforta fino al mondo
Per il settimanale per questo settimanale il Mondo espressione della borghesia di una borghesia liberale democratica anticomunista ma come conservatrice diciamo in senso deteriore la diffusione di una maggiore benessere permette di ridurre le differenze di classe
Scriverò sul mondo
Gli operai sia se ne accorgano la differenza fra loro e la classe borghese va lentamente scomparendo
I loro figli studiano all'università alcuni fili del dottore dell'avvocato del professore frequentano gli stessi ambienti investono gli stessi vestiti non si può più parlare di lotta di classe di classismo puro
Questo è un articolo del cinquantasei
Insomma
I genitori fabbrica sembra comportarsi una sua Repubblica un un fiume carsico ogni tanto scompare per poi riapparire in coincidenza di momenti di crisi sociale
Noi crediamo infatti nei primi anni sessanta e praticamente durante l'autunno caldo
Sono durante il decennio Sessanta la percezione del mondo operaio si è fatta più complessa ed articolata ed abbandonato velocità della rappresentazione dicotomica che è funzionale ad ogni discorso sul nemico
Non posso in questa sede approfondire questo aspetto e mi ricordo soltanto le inchieste che sul Giorno conduce
Innanzitutto Giorgio Bocca ma anche molti altri giornalisti che contribuiscono a delineare un mondo operaio sfaccettato e complesso che è stato protagonista del miracolo economico ma che allo stesso tempo ne sta pagando i costi fisici e psicologici
Inoltre
Bisogna tenere presente che durante gli anni sessanta entrambi con altalene operaia
Che caratterizzerà il fatto di essere giovane maggiormente alfabetizzata sia dal punto di vista scolastico che dal punto di vista della cultura informale
Cioè sono giovani che a differenza della generazione precedente si riconoscono come gruppo autonomo grazie alla condivisione di modo che musiche divertimenti film
Molti di essi possano antimeridionali moltissimi e proprio la massiccia immigrazione del Mezzogiorno di quegli anni porta al sommarsi del pregiudizio antimeridionale alla rappresentazione del nemico in fabbrica
I primi cori appare per così dire esce dalle fabbriche nel mille novecentosessantadue un anno di intensa conflittualità operaia condurre manifestazioni contrassegnate da blocchi stradali scontri con le forze dell'ordine che poi culminano incidenti di piazza Statuto a Torino
La stampa italiana descrive
Questi incidenti Sasà copia sia di destra che di sinistra
Il signor Mario Sossi
Cemento uniforme
è un evento unico poco spiegabile e frutto di provocazioni esterne
Conservato alla Gazzetta del Popolo ad esempio gravi incidenti cioè il PC il solo che possa manovrare una massa capaci riscontri di questa portata
Anche dunque è il nemico esterno a tirare i fili del nemico interno
Io dico interno adesso a il voto dell'operaio giovane e meridionale ed è caratterizzato dall'arroganza dei comportamenti e dal rifiuto delle regole
Si usano per definire questi operai giovani si usano termini come Teddy boys appunto richiamando
I ribelli di qualche anno
Il sommersi degli stereotipi non consente così di cogliere tranne rari casi esportazioni sono in corso tra le icone delle fabbriche e anche negli anni successivi gli operatori continuano ad essere rappresentati come una massa potenzialmente eversiva al comando di qualche forza esterna
Sarà così nel sessantasei un altro anno di rinnovo contrattuale di scioperi anche Simitis sita minore e poi ancora a Valdagno nel mille centosessantotto quegli scontri che mettono in crisi il tradizionale modello industriale paternalistico sono ancora una volta ritenuti un episodio di incomprensibile di incontrollabile rabbia operaia fomentata questa volta dalla presenza degli studenti
Con le barbe lunghe come venivano detti in poi ha scritto spesso venuti da fuori
Per tutto il Sessantotto i prefetti prenderanno nei rapporti a sottolineare la dipendenza delle agitazioni operaie dall'iniziativa studentesca una tesi diffusa anche in parte dell'opinione pubblica Panorama ad esempio
Scrive che
Cito gli studenti organizzano nella notte direttamente all'interno delle fabbriche noti si fanno assumere rimangono pochi giorni organizzano uno sciopero di reparto e poi se ne vanno ora non sappiamo che c'erano rapporti intensi ma questa descrizione evidentemente esami c'era questo questo tipo di rapporti
Del resto
Tradizionalmente diciamo sorprendere questa rappresentazione degli operai come Massa
Alle dipendenze di qualcuno da fuori evidenza gli ordini qualcuno perché tradizionalmente la rappresentazione degli operai non è molto lontana da quella di un esercito che deve necessariamente obbedire agli ordini di qualcuno
L'originalissimo è uno dei capi FIAT e poi colui che nell'autunno del mille novecentottanta guida marcia dei quaranta mila quindi un all'interno la Fia tutt'altro
Descrive ai con un esercito usato cito le sue parole come massa di attacco e di manovra
Che pertanto la gerarchia di fabbrica crolla sotto i colpi dell'autunno caldo cade in balia dei più egoistici sentimenti e si rivela avvezzo all'ammutinamento continua
Potete questi dati terminologia molto caratterizzato
Stasera presentazione dominante evidente che la reazione dell'opinione pubblica moderata e conservatrice sia di stupore incredulità di fronte alle forme di sciopero sempre più radicali e contrassegnate con frequenza crescente da scontri e violenze
Ovviamente non è questa la sede per analizzare le radici di questo di questo periodo prima vorrei ricordare perché è inutile ai fini della relazione tre forme radicali di sciopero peraltro già presenti nel sessantasei servono anche a rendere più solide
La mia identità collettive che si stanno formando all'interno del variegato mondo operaio
Lo ricordato appunto Pizzorno su degli anni Settanta molto importante
E e che comprende a queste nuove identità collettive comprendo appunto non soltanto i giovani ma anche il sindacalismo cattolico e così via
Mentre la radicalità delle manifestazioni tanto maggiore tanto più forte è il bisogno dei gruppi di riconoscersi
E da questo punto di vista è interessante osservare come in alcuni casi identificazione avvenga proprio assecondando una rappresentazione ostile dell'operaio
I lavoratori si rispecchia nell'immagine dell'amico con il quale viene rappresentato e vi si identifica I della Scala filato durante l'autunno caldo Roberto si buona ha ricordato gli impiegati però gli operai uso le sue parole come una specie di via di mezzo tra degli uomini e degli animali ci consideravano quasi alla stregua di esseri inferiori grezzo sporchi capaci solo di far alzare le mani muscoli noi ci comportiamo proprio come loro si aspettavano è chiaro che in questa in questa risonanza c'è un po'di autoassoluzione però e mi sembra interessante
Le pagine dei quotidiani della fase più calda degli scioperi mostrano con chiarezza la rappresentazione degli operai come nemico
Certo
Ci sono degli episodi molto gravi come la cosiddetta battaglia di corso Traiano a Torino oppure prima in un ambito più strettamente operaio i duri cortei in termini di fine ottobre alla FIAT quando erano state rovesciate le attrezzature lungo le linee di montaggio ed erano state rovinate le scocche delle macchine lavorazione
E queste immagini si riferiscono proprio a quell'episodio
Partire da questo episodio
Quando per la prima volta delle immagini il termine la fabbrica vengono diffuse sulla stampa nazionale e tra una risonanza anche in periodici che non si occupavano di scioperi gli operai come l'Europeo certa sovrapposizione fra le immagini della violenza e la rappresentazione degli operai
Anzi del Corriere della Sera nella stampa l'immagine dell'operaio diventa il tetto della presentazione di un disegno più generale che minaccia la vita quotidiana
Insomma citazioni quarantasette motivazione o la loro provenienza sono considerate parte di un unico preoccupante fenomeno eversivo
Dunque l'immagine del nemico che mira a prendere il potere e tuttavia Domenico e dall'identità confusa
è significativo ideologismo coniato dal Corriere della Sera per descrivere gli operai rivoluzionari
Scusate
C'è comunque un termine insieme due miti rivoluzionari cercherà ed ponga ambedue molto lontani dalla realtà di officina
In questa rappresentazione totalizzante del nemico si smarrisce quell'identità operaia che lavoratori invece si sforzano di portare in piazza con gli scioperi e le manifestazioni lo stile con le tute la riproduzione della Mori di lavoro di rumori che annunciavano i cortei interni battere sulle latte e che limitava in qualche modo il rumore delle officine cartelli striscioni eccetera eccetera
La differenza della rappresentazione tra l'opinione moderate polemico bicamerali conservatrice e invece i giornali di sinistra è molto evidente in questo in questo senso
Queste sono alcune delle pagine ancora le fotografie tratte dalla stampa e dal Corriere della Sera
Che appunto mettono in luce la tensione di questi scioperi l'occupazione di spazi pubblici non riservati agli operai e queste sono invece alcune immagini a tratti la dimensione che mettono invece in evidenza di degli aspetti in termini cortei
E delle appunto le ragioni degli operai non soltanto nel novantanove
Sulla mappa soltanto di nuovo insomma anche il giorno all'Espresso e così via
Insomma i cortei vengono visti da queste due opposte prospettive attraverso la metafora dell'esercito con tutte le sue implicazioni guerresche i cortei marciano occupano sfilano oppure attraverso quella la metafora della festa
Ed è evidente che sull'idea di un esercito che in vari spazi della città che gli sono normalmente preclusi mette paura è il nemico interno
Ma che manchi la rappresentazione del nemico anche da Patto per l'Italia
In testa ai cortei
Possono silente manichini impiccati che simboleggiano la fine che farà il padrone oppure appare in questo caso quella di un crumiro
Non nemico interno della classe operaia ma che al soldo del padrone e quindi ancora una volta mosso dall'esterno
Coi si possono anche vedere io manifesti sia quelli del PC che i manifesti su interessi o insomma comunque
Diciamo radicali di sinistra radicale
A parte la carica di violenza quello che salta agli occhi è una rappresentazione assolutamente anacronistica del padrone dove si ritrovano elementi della tradizione iconografica
Socialista nonché il vestito i sacchi di soldi l'abbiamo visto ieri alcune immagini anche il colorito emergeva che comunque fa pensare ad una persona malata deforme no
Tuttavia questi modelli sono espressi in forma mutuato il Maggio francese dell'underground statunitense che sono assolutamente di rottura per l'epoca
Finito il turno caldo firmato il contratto ma soprattutto dopo l'approvazione dello Statuto dei lavoratori il nemico sembra scomparire nuovamente ed è sostituito dalla figura operaio sindacalizzata o già nei mesi caldi l'autunno il sessantanove quest'immagine aveva costituito il contrappeso dell'operaio rivoluzionario
La forza della rappresentazione negativa degli scioperi aveva spinto l'opinione pubblica moderata accertare l'interlocutore più affidabile rintracciata appunto nel lavoratore protagonista delle grandi manifestazioni unitarie sotto la guida del sindacato
Come sempre la scomparsa non nemico è conseguenza di una legittimazione quindi per alcuni anni gli operai vengono riconosciuti come soggetto sociale autonomo e il sindacato conquista un ruolo politico non è più un nemico nel mille novecentosettanta Forcella Enzo Forcella poteva scrive su il giorno che il primo maggio di quell'anno
Proprio su dei precedenti cito Forcella perché toglieva le organizzazioni sindacali dei lavoratori in una posizione di forza e di prestigio forse mai raggiunta in passato
In una certa misura estrazione di arbitri dei fontanili flessi della vita pubblica del Paese
Dunque l'immagine di una classe sociale con una forte coscienza politica che può cambiare una società dallo sviluppo distorto un'immagine che rimarrà a lungo
Si entra nel settantotto sui quotidiani si sviluppa un dibattito sull'egemonia operaia per quegli operai vengono rappresentati come classe nazionale
Mi ha sempre agito in azione però io non pedalo scompare del tutto sicuramente cambia molto
Lo sapete mi sembra centrale in questo caso e la crisi petrolifera il settantatré che porta ad una inversione di segno ciò avviene attraverso complessi processi sotterranei che posso giocare solo in modo rapidissimo
A parte la crisi del terreno e mette in dubbio un modello di sviluppo l'idea di un progresso che sembrava illimitato
L'anno prima il giorno aveva scritto Satta montando il mito dello sviluppo senza interruzioni e senza freni ma si era trattato di un grido d'allarme che era rimasto inascoltato
L'ottantaquattro invece di fronte ad una crisi petrolifera che costringerà i sindacati ad accettare la cassa integrazione in contrasto con la parola d'ordine del periodo che era sul sul modo nuovo di fare l'automobile
Alcuni ai intervistati da Zincone avrebbero detto ci siamo accorti che il nostro prodotto l'automobile non ha più il metro del benessere
Come Perelli inoltre in quello stesso mille novecentosettantaquattro la costruzione del primo prototipo dell'altare una macchina elettronica personale che non produceva nulla fattivamente
L'UDC Revelli colpisce al cuore il concetto stesso di fabbrica
Sull'altro versante
Sempre nel mille centosettantaquattro Sylos Labini pubblicò il saggio sulle classi sociali che fu saggio molto importante molto discusso ma comunque riportava una progressiva scomparsa diciamo così della classe operaia
Questi temi erano stressati annuncia Dino alcuni articoli a partire dal settantadue lamentati nel dibattito pubblico altresì un ambito limitato sempre il Corriere della Sera aveva ripreso quelle osservazioni egli ha scritto che cito il Corriere abile io però intende opporsi con una nota frangia di ceto medio con tutte le implicazioni di ordine sociale morale e politico che questo trapasso comporta
Questo processo dunque per uno smaltimento dei tratti caratterizzanti l'identità operaia che sono il presupposto indispensabile per la costruzione di un nemico in fabbrica
Negli anni successivi vi si aggiungeranno altre fratture come quelle costituite al mondo giovanile la cui identità e la cui autorappresentazione mi sono inconciliabili con il mondo delle fabbriche
Alla fine degli anni Settanta un operaio avrebbe parlato della classe operaia come di uno info un oggetto sconosciuto ed estraneo agli stessi operai
Ed è a tutti nota fra l'altro la definizione di fondo del barile con cui erano stati indicati agli assunti alla FIAT alla fine degli anni Settanta uno di Totò che ha tanto sprezzante quanto rivelatore della lontananza abissale tra quei giovani con le donne
Gli operai che già lavoravano dentro la FIAT i rappresentanti sindacali e più in generale la cultura di sinistra da quando la definizione accorta
Si potrà veniva
Cioè fino all'ultimo elemento di rottura a cui accenna soltanto e che il terrorismo è un tema così complesso trasversale allo stesso tempo interno ed esterno spiega che appunto non perso dedicandoci molto ma come ha è già stato fatto notare ieri da Salvatori
Negli anni settanta in Italia il terreno diventa il nemico per tutto il corpo sociale e diventa il nemico quindi anche dentro la fabbrica nonostante non ci si voglia rendere conto in un per una lungo periodo e poi quelli aveva avuto della sua aveva avuto le sue radici questo cambierà per quanto riguarda il sindacato
Sicuramente in modo netto con l'omicidio di rossa nella il ventiquattro gennaio il settantanove
E il operaio sindacalista all'Italsider di Genova che viene ucciso dalle Brigate Rosse per averla denunciato un altro operaio che aveva lasciato in fabbrica dei volantini nelle BR
E
Il sindacato e gli operai
Tra presentati e anche rappresentanti siccome classe nazionale si schierano in difesa della democrazia
Il e quindi come dire si pongono dalla parte del bene contro la parte del male diciamo così la dicotomia di base no della della rappresentazione del nemico interno
Aziende il punto di vista è diverso
Alla fine tra il management collega gli attentati terroristici alla rottura delle gerarchie seguita al all'autunno caldo
Ma soltanto dopo l'omicidio di Carlo il treno la vittima di prima linea il ventuno una dietro i primari evento settembre il settantanove assumerà una posizione molto netta non comunicato stampa perché scrive
Che occorre rilanciare il clima che da tempo si serrato nella fabbrica trovato potabile coperture un fertile terreno per le azioni criminose che certamente hanno all'interno delle fabbriche non debba sì d'appoggio
Per questo chiediamo la collaborazione delle organizzazioni sindacali convinti che ferimenti e uccisioni siano l'aspetto più impressionante di anni anche passa attraverso sabotaggi le violenze telefonata intimidatoria eccetera eccetera
Quindi mi sembra importante questo passaggio perché dato torna la figura tipica del nemico interno l'operaio distruttore ma dall'altra parte si chiede all'avversario ormai legittimato il sindacato degli operai si sindacalizzati aiuto nel combatterlo
Terza classe di queste tre fratture quale legittimazione dell'antico nemico in fabbrica
Ma fa emergere un nemico interno garantito sostanziale inversione disegno
Quelli erano stati i cavalli di battaglia nell'atto che l'autunno caldo la garanzia dei diritti dei lavoratori egualitarismo riduzione dei tempi di lavorazione eccetera eccetera vengono rimessi indistinto discussione
C'era soltanto un caso che è emblematico nella sua radicalità che nel caso dell'Alfasud
Dopo l'insieme di fattori diversi conducono insolazione esplosiva con livelli record di assenteismo una produzione bassissima perdite quotidiani molto ingenti
La garanzia del posto per quegli operai soprattutto un'azienda a partecipazione statale soprattutto in un'azienda costruito a sud per rilanciare l'occupazione dialetto con un sopruso
E ovviamente questo avviene tanto più quanto incalza la crisi economica
C'è anche un altro elemento che posso ricordare con una sintesi efficace usando va bene dell'autore di uno studio attento sul sui nuovi assunti in FIAT nel settantotto settantanove
Romano prassi non sono operai veri secondo le tradizioni a cui siamo abituati sono studenti travestiti da operai sono femministe travestite da operaia omosessuali travestiti da operai eccetera eccetera
Questa estraneità diventa il tratto caratteristico della nostra internazionali il nemico in fabbrica
Una stretta travolge stessa fabbrica ormai trasformata sì nelle cronache giornalistiche non su dove è possibile praticare qualsiasi commercio lecito eh no ma che è anche per citare titolo di Repubblica palestre di terrorismo
Insomma mentre fine degli anni settanta sessanta sono apparsi come le vittime di uno sviluppo diseguale e per una parte dell'opinione pubblica avevano incarnato il desiderio di un progresso civile che aveva portato infine alle aziende
A legittimare un nemico per così dire ora il loro stesso comportamento lo stesso comportamento degli operai applica le distorsioni della società
La capacità produttiva dell'azienda
Alla fine degli anni Settanta gli operai protetti dal potere sindacale dalla loro stessa forza diventano i soggetti attivi di una distruzione dello sviluppo industriale e in virtù della loro identificazione provocasse nazionale disorientamento della società civile
Non più vittime della violenza del sistema produttivo
Tali sono gli artefici di una prevaricazione che si impone in primo luogo le gerarchie di fabbrica ma che poi si estende anche a tutta la società
Con in operario dovrebbe detto Alberto Arbasino
Ma il suo è un paese senza un commiato dagli anni Settanta appunto letterario
In questo libro lui descrive cito le sue parole mentre si reale aspre che spropositate con posti di lavoro che possono ciascuno
Come parecchi vitalizi e dove si sa già che si lavorerà male per produrre manufatti che si dovranno vendere sotto costo che nessuno quasi vorrà
E poi anche gli abbagli metalmeccanici altre cose
Cioè c'erano esordio che in qualche modo concreto tanto che si dice abbia un episodio di lotta in cui tutte queste fratture trovano loro convergenza e la la tra i trentacinque giorni e poi chiaramente la marcia dei quaranta mila
Che ricordo soltanto permanente l'andamento otto settembre settantanove
A causa del ristagno della domanda interna di auto la FIAT comunica un provvedimento di cassa integrazione per ventiquattro mila dipendenti Delta di quindici mesi al termine dei quali la metà di questi dipendenti Dora essere licenziata
La cattiva con i sindacati si rompe dopo alcuni giorni la FIAT trasforma il provvedimento di licenziamento immediato per quindici mila operai
Però dopo alcuni giorni l'azienda torna sui suoi passi avvia una procedura per la messa in cassa integrazione di ventiquattro mila dipendenti
Questo è il passaggio centrale
Perché se il licenziamento di massa aveva fatto raccogliere consensi intorno alla durò tre gli operai Gattoni blocco dei cancelli con il passaggio alla cassa integrazione Napoleone pubblica si schiera invece in modo compatto con con la figlia
L'azienda sembra perdere questi umori pubblico mettendo sui quotidiani nazionali potrebbe pagine pubblicitarie produttore più a mixare le auto con cui la produzione la cui produzione era bloccato dagli operai il comunicato dice
Ogni volta si ricomincia da capo scioperi stabilimenti fermi merci bloccati paghe ridotte
La FIAT ha sospeso i licenziamenti e le ha chiesto la cassa integrazione che significa conservare il posto riceve il novanta per cento la retribuzione ma del Messico la risposta è scioperi stabilimenti fermi merci bloccate a di ridotte è questo l'interesse dei lavoratori
Dunque nel momento di radicalizzazione dello scontro si ripresenta il nemico in fabbrica l'azienda rappresenta le ragioni del progresso gli operai difendono solo privilegi corporativi inaccettabili in una situazione di crisi
Ma c'è di più rispetto a questa rappresentazione tutto sommato tradizionale meglio per così dire non è più quello di una volta
In questo senso c'è una significativa coincidenza tra il testo di un operaio e di Cesare Romiti allora amministratore delegato della FIAT quando descrive l'assedio di Mirafiori
Entrambi non riconoscono gli operai davanti i cancelli
Ho visto gente che ti si proviene da fuori mai visti dice l'operaio intervistato
E Romiti
I picchetti erano cattivi gente allegra che si divertiva cantava non mi sembravano persone alle prese con un dramma e conclusi questi non sono operai FIAT perché l'operaio della FIAT in questo momento è preoccupato angosciato non gioca picchettare la fabbrica poi il tema l'estraneità appunto
Abbiamo ribadito anche da Luigi all'inizio che nella riunione al quattordici e quattordici ottobre mila centottanta alternavo da cui partirà la marcia dei quaranta mila
E lunedì dice alla folla noi siamo il grande partito la voglia di lavorare di produrre di lottare contro la concorrenza siamo il partito del rispetto del Polo della vessazione siamo in grado di versare partito che vuole costruire per lui anche per gli altri un avvenire migliore
è qui che si chiude in qualche modo il percorso del nemico in fabbrica
Sappiamo che la marcia dei quaranta mila non solo segna una svolta nella trattativa dell'epoca ma segna anche la fine di un'epoca e di un soggetto sociale qualche anno più tardi gli operai sarebbero stati descritti come la classe che non c'è perché è una definizione che ormai diventato un luogo comune
Gli operai spariscono anche perché all'interno de la fabbrica non incarnano più un ruolo antagonista la marcia dei quaranta mila echeggia silenziosa composta così come lo erano i cortei degli anni Cinquanta
Il quattordici ottobre è uguale agli operai che immagina Romiti ed radicalmente opposto a chi faceva i picchetti ai cancelli di Mirafiori
Che rientrano in fabbrica sola quel tanto di operaio e l'azienda non sente come corpo estraneo come soggetto antagonista con il nemico interno
Negli anni successivi i cambiamenti e modelli produttivi con la fine del fordismo l'evoluzione delle relazioni industriali e sindacali verso un sistema partecipativo accentueranno questo aspetto
Affermano forme di lavoro nuove tipologie operaio nuove ben lontani da quell'identità basata sulla massificazione del lavoro
Che sarebbe nato alla fine degli anni Cinquanta agli anni Ottanta in cui sembrava essere assenti appunto i tipici tratti identitari conflittuali il nemico almeno così come ho cercato di descrivere in questo intervento sembra essere uscito definitivamente dalla fabbrica
Stante e questo è un paradosso su cui occorre riflettere l'immagine dell'operaio continua ancora ad essere legata a quella rappresentazione
Nonostante sia praticamente scomparso dal dibattito pubblico l'operaio diventa aveva rievocato come nemico
Per esempio in un articolo che Giampaolo Pansa ha scritto il tredici ottobre dello scorso anno e pubblicato su Repubblica che ripercorreva la cronaca di trentacinque giorni alla marcia dei quaranta mila
Leggendo quell'articolo sembra quasi che l'immagine dell'operaio come nemico interno si sia fissata nella memoria più di quella legata ai diritti conquistati
Forse è il segno di una rimozione legata solamente agli operai ad una stagione che non sa stare su cui bisognerebbe iniziare a riflettere grazie
Grazie ad andare a San Giovanni per questa bella relazione anche mi pare di poter dire nuova che accumula materiali interessanti e finora non considerati come primario nella costruzione del discorso storiografico
Mi consentirete uno uno strappo alle regole della buona creanza se vi dico che andrà a San Giovanni sta pubblicando scappa pubblicate presso la Donzelli Editore in libreria in questi termini che si intitolerà tute blu che avrà la introduzione di Guido Crainz lo dico come un'informazione forse anche con un po'come una pubblicità
Nipponico che adesso
Adesso potrà aiutare la nostra infausta coffee break
Dove lunga perché poi riprendiamo con la terza relazione
Ecco questa leggerci
Il Brehme testo una sorta di sintesi di elevazione che Pietro Scoppola
Ci ha fatto a venire
Allora la relazione si intitola spetti momenti dell'anticomunismo in Italia
Una premessa intendiamo per comunismo quello che si afferma con la Rivoluzione di ottobre e si consolida nelle forme note del comunismo reale e dello stalinismo
E non che riprende un'espressione titolo Mancini gli spazi inediti che saranno certamente gestiti dallo sviluppo della coscienza e dell'organizzazione proletaria
Spazi che a distanza di trent'anni di distanza si sono dimostrati non solo inediti ma largamente utopici
Non comunismo ideale dunque ci riferiamo ma al comunismo reale
L'ambito e limitato il titolo fa riferimento alle culture dell'Italia repubblicana e dunque al periodo repubblicano
Ma le culture politiche sono sempre legate alla prassi se hanno radici profonde nel passato lo sguardo deve necessariamente spingersi un po'più indietro e allargarsi alla realtà della lotta politica
In Italia un primo anticomunismo nasce con una connotazione patriottica per una preoccupazione circa l'esito della guerra ed Espresso da Sonnino
Dopo la prima guerra mondiale
Ma l'anticomunismo fascista si sviluppa poi su una base comune al comunismo la militarizzazione e mondializzazione della politica la politica come elemento totalizzante
E si innesta sulla opposizione al socialismo must massimalista e ai suoi eccessi dopo la guerra che furono motivo di adesione al fascismo non solo di ex combattenti ma anche di un'ampia opinione moderata
Ma c'è in Italia fin dall'inizio un elemento destinato a durare l'utilizzazione strumentale dell'anticomunismo da parte di Mussolini per la conquista del potere
L'anticomunismo fascista è una risposta postuma il fascismo risponde quando il pericolo è venuto meno
è una controrivoluzione postuma come ha notato Angelo Tasca
Questi caratteri saranno presenti in alcune fasi della storia dell'Italia repubblicana ma altri elementi altre forme di anticomunismo prevalgono almeno nella prima fase del periodo repubblicano
Anzitutto l'anticomunismo dei comunisti
Non solo nella grande crisi del cinquantasei ma già prima Silone rimane il nome più noto ma ricordo il saggio di Valdo Magnani Aldo Cucchi crisi di una generazione edito dalla Nuova Italia del mille novecentocinquantadue
è un anticomunismo che si ispira un comunismo ideale si collega un anticomunismo democratico di matrice laica e socialista
L'anticomunismo cattolico e certamente il più noto il punto decisivo ai fini dello sviluppo della politica italiana
La netta opposizione cattolica il comunismo non è un dato di partenza non lo è per la Chiesa non lo è per la DC
Non lo è per la Chiesa si cita sempre la Divini Redemptoris del trentasette
E si nota la maggiore durezza della condanna rispetto a quella del nazismo
E per mala Divini Redemptoris viene dopo una serie di tentativi diplomatici per un'intesa tra Vaticano e Unione Sovietica sulla libertà di insegnamento e sulle nomine ecclesiastiche
Tentativi tutti falliti anche per l'infelice iniziative del gesuita debito dei perni
Le persecuzioni religiosi in Messico e Spagna Furno il fattore scatenante dell'anticomunismo cattolico
è un anticomunismo non strumentale ma di principio anche se tende ad estendere la nozione di comunismo
Anche perché ho dodicesimo l'anticomunismo non fu un dato di partenza automatico
Vi fu un tentativo di tenere i rapporti con i governi dell'Est
Ma si impose la realtà della persecuzione religiosa non solo dove la Chiesa aveva stretti legami con i vecchi ceti dirigenti come nel caso dell'Ungheria ma anche dove come in Polonia aveva stretti legami con la realtà popolari
L'anticomunismo cattolico dà luogo alla contrapposizione frontale tra la Chiesa movimento e il comunismo Chiesa in un processo di omologazione dei due avversari
Il decreto di scomunica del luglio quarantanove è l'atto più duro di anticomunismo cattolico
Ma non è legato alla situazione italiana sarebbe altrimenti venuto prima delle elezioni
Il processo si spezza con Giovanni ventitreesimo non solo per effetto di un nuovo stile pastorale e di governo ma per la nota distinzione fra dottrine e movimenti proposta nella Pacem in terris del mille novecentosessantatré
Ancor meno l'anticomunismo è un dato di partenza per la DC
Dato di partenza è la collaborazione nella lotta antifascista già segnata tuttavia da profonde incrinature a proposito dell'uso della violenza e degli esiti vita all'uso
Il suo logoramento è dovuta a questioni di ordine pubblico come nel caso del triangolo della morte
Ripetute furono le insistenze di De Gasperi perché cessasse il ricorso alla violenza
La crisi definitiva della collaborazione e dovuta dopo il quarantasette a logiche di schieramento internazionale
Interessante in proposito la testimonianza di Paolo Emilio Taviani in politica a memoria d'uomo pubblicato pochi anni fa
Nella riunione della Direzione DC e del direttivo del gruppo UDC alla Costituente che il ventisette maggio voto all'ordine del giorno che segnò di fatto l'esclusione dei comunisti dal nuovo governo
Taviani fu uno dei quattro che votarono contro la sua preoccupazione era che si compromettesse il lavoro della Costituente preoccupazione condivisa da Piccioni segretario della Democrazia Cristiana Taviani era il vice segretario
E da Piccioni è spessa Degasperi che gli avrebbe risposto o si fa adesso o non si fa più questa è l'occasione come tutti sanno quella scelta fermamente voluta da De Gasperi è stata decisiva per la successiva storia della Repubblica e del suo sistema politico segnato per trent'anni dalla famosa conventio ad excludendum
Ma la conventio ha un carattere ricognitivo non costitutivo
Taviani e il più convinto degasperiana della seconda generazione e si distacca in questo dato sette
Con cui il gruppo aveva tuttavia rapporti di amicizia e collaborava nella Costituente
Taviani è un Degasperi hanno perché ne condivide appieno la visione sulla centralità della politica estera e sulla necessità dopo il delinearsi del clima della guerra fredda di una chiara scelta di campo occidentale e poi atlantica
Il motivo di fondo che spezzò l'unità della Resistenza scrive Taviani fu la politica estera
Soltanto ed esclusivamente la politica estera la politica estera diventa discriminante in ragione della scelta stalinista del PC
Taviani difende Degasperi dall'accusa di conservatorismo non era tenero nei riguardi della dottrina comunista ma neppure nei riguardi del capitalismo liberista ed aggiunge
Quali furono allora le ragioni autentiche della spaccatura della classe dirigente resistenziale
Stanno tutte e unicamente nella politica estera
Non si può fare storia della Repubblica al di fuori del quadro della guerra fredda e del legame del PC con lo stalinismo
Taviani come De Gasperi nella piena consapevolezza di questo quadro storico esprime la linea di un forte e coerente anticomunismo
Ma è un anticomunismo democratico
Una categoria questa troppo a lungo rimasta in ombra e necessarie invece anche per comprendere l'evoluzione del partito comunista
Aurelio lepre l'anticomunismo democratico e quello dei Democratici come Saragat la Malfa
Ma l'anticomunismo democratico e prima di tutto quello che ispira la politica della classe dirigente della Democrazia Cristiana
Nonostante i tentativi della destra cattolica
Del cosiddetto partito romano
Di trasferire sul terreno politico italiano la scomunica del quindici luglio del mille novecentoquarantanove mettendo fuori legge il Partito comunista nonostante la spinta in favore del blocco d'ordine del Papa stesso più dodicesimo
Come nel caso delle elezioni romane il cinquantadue della cosiddetta operazione Sturzo
La linea dell'anticomunismo democratico resiste negli anni più duri della guerra fredda e nel momento drammatico dell'attentato a Togliatti
Cos'è l'anticomunismo democratico
La Costituzione rimane ed è riconosciuto una base come base comune
Per una valutazione dell'anticomunismo cattolico la domanda fondamentale è la seguente c'è stato in Italia un pericolo comunista
No nel senso che potesse affermarsi stabilmente come regime sì nel senso che un successo elettorale potesse determinare condizioni di guerra civile
L'anticomunismo cattolico e democristiano non è agli inizi strumentale alla conquista del potere
Di fatto è un potente fattore per la conquista del potere
Assume gradualmente caratteri strumentali alla conservazione del potere
Diventa del tutto strumentale dopo la caduta con la solidarietà nazionale della conventio ad excludendum discutendo e dopo il fallimento della solidarietà nazionale
Nel famoso preambolo del febbraio mille novecentottanta l'anticomunismo dici si intreccia con l'anticomunismo socialista in funzione del potere
Inizia una fase nuova della politica italiana di uso strumentale dell'anticomunismo e poi di anticomunismo di ritorno quando il comunismo non c'è più in Italia non ci più in Italia in Europa
Poiché anticomunismo ritorno quando il comunismo non c'è più in Italia in Europa che avrà nella vittoria di Berlusconi nel mille novecentonovantaquattro il suo culmine sono gli ultimi guizzi di un anticomunismo strumentale che non ha più il comunismo come antagonista reale
Ricompare in questa fase un anticomunismo dei comunisti
Non nel senso nobile del rifiuto in nome di un ideale più alto di comunismo
Ma nel senso strumentale di una omologazione alla tradizione socialista
Purtroppo se mi è consentito una battuta finale questo anticomunismo dei comunisti non investe quell'unica verità del comunismo che sarebbe invece da combattere e da superare
E che è un certo modo di intendere la politica fine a se stessa con un conseguente uso spregiudicato dei mezzi e degli uomini
C'è un rischio di omologazione fra gli eredi del comunismo e dell'anticomunismo
Bene anche questo intervento di Scoppola ci aiuta a mettere un altro tassello
Ad aggiungere un altro tassello al nostro quadro adesso troveremo poi
A vedere come interagiscono questi vari pezzi Grey stamattina adesso abbiamo un mondo convento previsto in programma anche quello di Edoardo Novelli a cui darei la parola e poi abbiamo effettivamente credo stamattina un po'di tempo per aprire un po'di discussione intermedia
Prego grazie un giorno
Il punto interrogativo che accompagna il titolo di questo convegno invita a guardare non solo al passato per indagare come in che maniera il nemico interno esiste esistito da chi è stato alimentato per quali ragioni ma anche il presente
E forse anche per certi versi al futuro ci porterà oggi parlare di nemico e se sì in cosa si differenzia
Da nemico conosciuto negli anni passati
Nelle relazioni ieri e in quelle di oggi e un po'compito così ITT con le quali il compito parte di discutere sono già state date alcune risposte a tali quesiti
E Dio partendo da un punto di vista e utilizzando strumenti che non sono propriamente gli strumenti dello storico d'agosto vorrei provare a evidenziare alcune fasi alcuni momenti della storia del nostro Paese
Che si incrociano con molte delle cose che sono emersi in questi due giorni che spero possano contribuire a tessere delle trame comuni
Consentitemi però appunto proprio per questa natura demente veto di procedere per punti e in alcuni casi di utilizzare anche alcune semplificazioni primo punto abbiamo sentito nelle nelle relazioni vere ben documentato nel libro di Angelo Ventrone come nell'immediato dopoguerra
Con il ritorno a confronto democratico persistano vengono subito ripresi molti dei modelli comunicativi degli stereotipi risalente al confronto fra interventisti naturalisti alla prima guerra mondiale al fascismo
E proprio di una fase di forte politicizzazione di radicale contrapposizione ideologica qual è quella del primo periodo della storia repubblicana la sopravvivenza e la forte la persistenza di molti nemici ante
Due notazioni a riguardo la prima deriva dall'aver visto molti dei materiali propagandistici prodotti in occasione delle prime campagne elettorali
Ebbene nei primi anni l'utilizzo del nemico interno per quanto rientri sia ben chiaro nell'orizzonte
E né la dimensione ideologica di tutti i partiti non è così io che va equamente presente nella comunicazione dei partiti inizialmente sono soprattutto i comitati civici a fare un uso smodato e pressoché esclusivo
Discesa in campo voluta da più dodici che poi viene affidata alla struttura organizzativa dell'Azione cattolica di fatto da cui poi nascono i comitati civici è infatti caratterizzata dall'essere il solo è unicamente contro contro comunismo e contro l'astensionismo sono i duelli obiettivi principali dei comitati civici
Nei manifesti del Fronte popolare per esempio
Che sono ancora assegnati per certi versi da un'ideologia pedagogica educativa della propaganda che era ritenuta necessaria emancipare la coscienza dei destinatari e quindi la la propaganda però proprio una funzione differente
In amico in tema di fatti molto meno presente
Li troviamo argomenti temi contenuti ore di qualcosa
Può essere socialismo la giustizia sociale il miglioramento delle condizioni materiale e non sia confinate all'interno di una invenzione unicamente e ossessivamente antagonista discorso analogo vale anche per gli altri partiti che hanno leader ideologia parole d'ordine valori con i quali mobilitare a favore ed unicamente contro a questo universo unicamente antagonista dei comitati civici Šimić poi tono fortemente emotivo e quasi intimidatorio che gioca su argomentazioni psicologiche e a politiche quali ad esempio l'autostima
Quindi occorre mobilitazione cattolica come ieri faceva cenno Macaluso
Io volevo abitazione cattolica nel diffondersi nella generalizzata si del modello delle mi Conterno con le modalità di confronto politico non va quindi assolutamente sottovalutata ci hanno nell'impatto molto più forte ce lo fanno assolutamente subito proprio nella propaganda proprio perché sono la discesa in campo unicamente contro qualcosa
E però contribuiscono molto di fondo che non è un caso che cinque anni dopo il quarantotto tutta la campagna elettorale del PCI e costruita sul nemico interno dei forte Toni
Cioè e modello che viene assolutamente si diffonde viene fatto proprio anche da tutti gli altri partiti
Un altro elemento che è alla base del nemico interno
Che come abbiamo visto ieri e di fatto l'estensione del nemico esterno e la sua contaminazione con lo straniero il modello del nemico interno funziona se si regge non tanto sul differenze ideologiche politico ideali che ovviamente sono presenti quanto sulla sua vera o presunta diversità geografica etnica razziale dalla quale derivano di conseguenza diversità etiche morali ed anche antropologica e questo un un elemento che insomma è emerso ma siccome vorrei richiamare dopo mi sembra interessante
Secondo punto nel momento in cui nel cinquantaquattro e arriva in Italia la televisione e nel sessanta si celebra l'incontro ufficiale fa strumento televisivo e propaganda politica nasce tribuna politica tribuna elettorale cosa succede nemico interno
La capacità dello strumento di incidere sull'identità italiana di contribuire per certi versi anche all'invenzione di una tradizione si sa ne nota
Ebbene incide l'arrivo della televisione su un elemento che qui è stato definito costitutivo dell'identità italiana quale appunto quello del nemico interno pensiamo a percezione strumento di denuncia di rappresentazione di di di di materializzazione del nemico interno avrebbe potuto essere la televisione
Ebbene in questa prima fase della sua storia la televisione attenua i toni del conflitto in atto nel Paese non rappresentando rotte inondando di per certi versi visibilità
Le tensioni sociali contrasti i temi caldi le accuse reciproche non hanno accesso alla televisione di Stato
Impegnata a fornire del Paese l'immagine composta e serena voluta dal Governo quella di un'Italia lanciata sulla strada della ripresa economico dello sviluppo del benessere
E anche notizie ricorrenze che potrebbero direttamente o indirettamente amplificare contro il conflitto interno comunque richiamarne degli elementi vengono spesso sottaciute
O anche di carte si pensi per esempio come viene trattato in molti dei temi delle vicende legata all'esperienza della Resistenza la ricorrenza del venticinque aprile
Che la televisione non intacchi Zara in un rivendica assolutamente che tanto più passa il tempo e più tende a diventare un patrimonio non più condiviso matrimonio
Esclusivo della sinistra
La festa della Repubblica e la testa degli italiani venticinque aprile di fatto la festa della sinistra per certi versi
Le stesse modalità autorizzato per dare accesso alla politica la campagna elettorale in televisione seguono questo schema tribuna politica rientra in pieno nella logica pedagogica educativa che caratterizza servizio pubblico
Nelle intenzioni del governo Fanfani che nel sessanta nel sessantatré appunto per il momento a quest'esperimento al momento di temporaneo di tribuna elettorale nuovo programma
A undici ad essere un altro passo verso la democratizzazione alla pacificazione del Paese un momento di crescita democratica e sociale e tre si rivela
Perché
Tranne rarissime eccezioni in ma premiare ho visto molte fin troppe forse di tribune politiche finisce una fornisce una visione molto composta e civile del confronto e dello scontro politico sociale in atto nelle tribune elettorali politiche che si succederanno con sempre maggiore abbondanza e Nemi contano non c'è
Non c'è il linguaggio di cui si nutre non c'è il clima di cui si alimenta rimasta famosa
Pur nella sua eccezionalità la frase con cui Pajetta si rivolge durante una tribunetta
Le messe il PC non partecipano a tribune politiche insieme c'è una famosa frase di Pajetta quando si trova Condé Nast amici se ben mi ricordo un esponente del movimento sociale per una tavola allargata importanza c'erano
Che De Magistris osa rivolgersi e luci rivolge sta così fatta il nostro discorso è finito il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque e Sicilia
Finisce non c'è da altre parti negligente
Quindi in una fase nella quale conflitto politico e sociale fortemente presente nel Paese
Molto bella la cosa del dei c'è Cong del Corriere della Sera
A me subito inutilmente però dall'altra parte privata la capacità il fine settimana
Lotta continua parla di FIAT Nando cioè l'utilizzo di e quindi discusso anche della K la nell'acquedotto la creazione del primo e del per la costruzione del
Unico un tema c'è un famoso slogan il manifesto dell'otto ha continuato inutilmente che dice Agnelli l'Indocina cela in officina
Cioè l'utilizzo di questi stereotipi FIAT ICE in via di FIAT no
Dicevo la televisione quindi civili Grava di Sotto a Cerro rappresentazione alla sopravvivenza delle mica interno che come si è visto permane prospera non viene alimentata nella divisione che segue si diffonde attraverso altri percorsi terzo salto
Negli anni ottanta le diversità geografiche o etniche antropologiche sulle quali poggiano per certi versi la costruzione del limite interno non reggono più
è stato detto ieri è presente chiaramente in un'Italia alle prese con la fine della stagione della partecipazione la crisi dei grandi partiti di massa da una parte venir meno della conventio ad excludendum di cui parlava
Salvatori ieri nei confronti dell'opposizione dall'altra non c'è più spazio per un nemico interno tra l'altro nemico interno necessità per essere efficace di zone d'ombra
Di ambiguità
Non conosciuto che è totalmente incompatibile con l'iter che in questi anni
Senta
Con l'idea che in questi anni assecondando il processo di personalizzazione voluto dalla televisione si espongano era totalmente senza più remore abbattendo tra l'altro la storica distinzione tra corpo pubblico corpo privato è difficile
Creare un nemico interno di una di un personaggio che comunque totalmente presente visibile non li puoi più costruire una deformazione anche fisica caratteriale comportamentale non li può più metterlo Ichino con l'abbiam visto succedeva negli anni precedenti
E non è un caso che proprio in questi anni la politica cambia radicalmente il modo di comunicare
Passando da quella che è costata è stata definita la strategia della persuasione che si basava soprattutto sulla paura dell'avversario alla strategia della seduzione alla paura nei confronti dell'altro si sostituisce quello che può in pubblicità aveva chiamato il feeling good
Cioè sensazioni piacevoli veicolate pre per gli spot tramite musiche immagini patinate
Non si fa più leva sulle mostruosità fisica e morale degli avversari perché non c'è più nemico interno quanto sulla propria capacità seduttiva e negli anni ottanta che oltre agli spot si inizia intravedere una trasformazione della leadership
Che in breve porterà
Alla al manifestarsi per certi versi del leader seduttore comunque tutta una serie di caratteristiche personali di piacere di bellezza di estetica di prestanza fisica che dopo il nel primo dopoguerra state completamente negate anche forse per una troppo
Vicinanza con l'esperienza del fascismo con la con la porpora Litta imputa personale fascismo tornano Craxi il primo ma prima ancora di Craxi c'è da ricordare Durini che fa la famosa campagna vota per Spadolini vota per i repubblicani anteponendo il leader segretario allo stesso partito
Quindi la stagione dell'emigrante non sembrerebbe essere finalmente finita insomma finite le differenze è finita senonché nell'arco di pochi anni
Torna oggettivamente alla ribalta almeno apparentemente anche da quello che mi è sembrato si fosse detto qua tre gli elementi che a mio avviso per certi versi richiamati possono aiutare a comprendere le ragioni e le modalità di questo per certi versi inaspettato ritorno
La prima e non una funzione di media
Quella talent la televisione che a partire dagli anni ottanta la televisione scusate a partire dagli anni ottanta diventa il principale luogo della comunicazione della legittimazione politica
E non si dà più il compito di facilitare il confronto democratico italiano una decina e composta ed edificante
Lo strumento non ha più una finalità pedagogica educativa non è più Ancilla della politica come era stata negli anni Sessanta ma assolve unitamente alla sua missione televisiva toccando il suo ruolo a tutto campo e senza remore o cautele pensate al ruolo che ha avuto una trasformazione dei modelli dell'esposizione del confronto politico la nascita di programmi come Samarcanda dei dei salotti che comunque già già di hanno necessità di rappresentare confronto politico come uno scontro come uno scontro mortale o di qua o di là un faccia a faccia un un un ok Corral una sfida il risultato che anche nella sua azione di rappresentazione della politica anziché comporre la tv scompone anziché mediare agita anziché attutire accentua
Lo scontro fra amico e nemico e funzionale alla narrazione televisiva la semplificazione necessaria la tv alla spettacolarizzazione dei contenuti e in generale più in generale all'esigenza del sistema dell'informazione
Secondo elemento che e forse alla base di questo ritorno del nemico
Il diverso ruolo della politica dei partiti che andrò proprio per grandi semplificazioni è stato già richiamato ieri ma insomma negli anni dagli anni Ottanta sani presenza di una politica molto diversa nuova trasformata per certi versi in alcune delle sue storiche funzioni che erano quelle di integrazione di formazione educazione rappresentanza mutata anche nelle logiche e nelle forme
E che pone al centro della propria azione una ricerca direi per certi versi spasmodica di visibilità
I partiti
Un tempo Censi e di socializzazione si trasformano quasi in agenzie di comunicazione dalla logica dirà della rappresentanza di interessi e valori sul territorio nelle realtà nelle fabbriche passano questa è l'impressione a quella della rappresentazione di se stessi tramite i mass media i partiti erano tante funzioni fra cui quella della comunicazione era una fra molte sembra quasi che tutte le altre se n'è andato prosciugando sì per certi versi sia cresciuta in maniera ipertrofica la funzione della comunicazione
C'è ci sono e sono presente non tanto sono sul territorio ci sono nella fabbrica se ci sono nelle scuole se solo una struttura attiva ma se agiscono in quello che abbiamo visto prima è diventato questa vena che dall'Egitto imita e dà visibilità quindi anche la trasformazione proprio dell'organizzazione di partiti per certi versi ruolo che assumono le funzioni della comunicazione all'interno dei partiti rispetto ad altre funzioni storiche e notevoli da questo punto terzo elemento
Chiuso
Ritorno dello straniero
Nel novantaquattro per certi versi torna d'attualità il concetto di straniero che aveva funzionato molto bene precedentemente
Cioè colui al quale non si riconosce una comune origine d'appartenenza sulla quale abbiamo visto si basava l'idea del nemico interno era l'elemento centrale
I tre principali partiti della coalizione che a sorpresa vince le elezioni politiche sono in qualche modo stranieri
Antenne e straniera la comune origine antifascista
La lega e straniera la comune identità italiana Forza Italia e straniera sistema politico e antipolitiche qualcosa di altro sono di fatto dei corpi estranei
Cioè e una diversità differente da quello originario basata su alimenti geografici etnici razziali
Però altrettanto funzionale alla rappresentazione di un nuovo nemico interno
Addirittura qui son venute oggi alcuni elementi mi sono venute alcune suggestioni nei principal successi ricorderemo sicuramente appena nasce la Casa delle Libertà i mass media per primi portavano i primi giorni
Della cosiddetta o sedicente Casa delle Libertà
Ci non gli viene riconosciuta una legittimità
Abbiamo sentito oggi che si parlava di sedicenti antifascisti
Di sedicenti Brigate Rosse si farlo che poi ultimo si è detto articolo così era di Repubblica di sedicenti operaio e qui c'è un altro elemento che guarda caso è mi sembra sia comune alla costruzione del nel meccanismo delle micro interfacce la negazione dell'identità dell'altro
E la ritroviamo ci aiuti nego la tua identità la mette in forse ed è un elemento che funziona per la costruzione di un nemico del nemico interno appunto i media parleranno all'inizio di sedicente casa dell'estate dell'irrealtà
E poi parallelamente mentre nel novantaquattro la destra come ha anche sottolineato Salvatori ieri fa proprio assolutamente i modelli della ritorna al vecchio modello dell'antipolitica cioè il comunista il comunista quindi corpo estraneo con la qui l'origine il diciamo la costruzione del del del delle micro interno più tradizionale una tradizione straniera bolscevico viene da comunque straniata
Mentre invece con questa secondo me della nascita di un di un nemico interno diverso che però viene viene utilizzata quanto dalla sinistra ecco da questo punto di vista nei confronti di questo soggetto è e significativa
Ebbene l'isola la presentazione dell'oppositore in toni forti la costruzione di un avversario molto simile al nemico Tonutti la narrazione la rappresentazione necessaria semplificazione della politica a cui aspirano tutti tanto i media quanti protagonisti
Negli anni nei quali si attenuano le contro la si attenua contrapposizione sociale lo scontro politico ideologico che erano state all'origine della sopravvivenza del nemico interno per tutta la prima parte della vita repubblicana il nemico interno trova nell'arena mediatica un ambiente favorevole alla sua sopravvivenza
E però nemico molto differente da quello conosciuto in precedente non più costruito sulla mente antropologici fisiognomici
Che tanto ruolo avevano avuto nel materializzare l'orrido l'abito il bestiale avversario nell'immaginario degli italiani non è un caso che la parte più debole del libro di Ventrone e vola da un punto di vista iconografico non certo concettuale e questo ovviamente
Quella che va dagli anni ottanta ad oggi cioè si perde per certi versi molto spesso sono i rappresentazioni che vengono anche da gruppi marginali residuali insomma Forza Nuova cioè non è più si capisce non è più l'elemento centrale
In un paese
Politicamente meno diviso ideologicamente meno contrapposto rispetto alla fase precedente nemico si trasferisce dal paese reale alla rappresentazione della politica fornita dai mass media
Così si fosse verificata una specie di inversione nel processo di creazione di costruzione del nemico interno cioè nella prima fase mi sembra che erano le differenze politiche ideologiche che partoriscono il modello dei nemiche interno Macaluso ieri ha detto è necessario per contenere le masse
Per i gente per il rigido in tale le chiedevano erano le masse a richiederlo e quindi la politica gliele dava
Adesso sembra far sì che il nuovo nemico interno
è un nemico interno più funzionale a differenziarci della politica un posizionarsi in maniera differente ma non è tanto presente che non sia poi tanto presente nel Paese c'è più sulla strada una esigenza strategica narrativa
L'impressione di essere di fronte appunto a un personaggio evocato per esigenze comunicative Salvatori è arrivato molto interessante che procedendo per un diverso percorso Salvatore in conclusione sia giunto a parlare di commedia
Cioè quindi un elemento di narrazione un elemento di rappresentazione si è passati diceva dalla dalla da da una storia della rigidità di una cosa comunque è un amico o nemico che ha più sapore della commedia in parte della parrocchia
Non dico che sicuramente
Per esigenze di copione e più astratta immateriale e per certi versi anche ideologico non per questo credo sia
Meno difficilmente contestabile e non è è meno difficilmente efficace meno pericoloso perché mi sembra perfettamente diverso nella sua natura nella sua sostanza
Allora proviamo a
Aprire le iscrizioni a parlare io penso che ci sia molta carne al fuoco
I punti di vista che abbiamo visto passarci sotto gli occhi sono tutti di grande ricchezza interessa non tutti convergenti com'è ovvio che si quindi mi pare che ci sia terreno fertile per la discussione
Sì prego Giovanni Sabbatucci
Questo è o
Grazie
Io domani adotti un tema estremamente forse troppo contemporanee
Che forse attiene più alla attività di commentatore politico che non a quella di storiche quindi volentieri oggi intervengo su invece una questione
Veramente storica che è stata sollevata da De Bernardi nel suo intervento che forse è un po'marginale rispetto al tema di cui poi però forse non lo è neanche del tour
Lo ha detto una cosa che secondo me è giusto e interessante
In questa
Nella formazione di queste identità conflittuali
E nell'introdursi della logica amico nemico soprattutto nel periodo fra le due guerre mondiali e poi oltre unico momento originario fondativo della Grande Guerra e questo l'ha detto anche Ventrone l'ho anche scritto sì dei suoi ultimi lì
E lì che nascono certi modi di pensare certe contrapposizioni soprattutto certi linguaggi
Ecco tutto questo è vero non credo si possa mettere in discussione ma io credo che si debba fare un'ulteriore operazione
E risalire anche un po'prima
Allora
Temperie culturale alle alle grandi
Alle grandi di elogia i dibattiti che precedono la Grande Guerra e forse in qualche misura anche la preparo cioè bisognerebbe fare un'operazione anche per l'Italia
Un po'simile a quella che Sternhell affatto per il le origini del fascismo francese esagerando secondo me andando a addirittura cercare di trovare un fascismo quasi belle pronto che secondo me invece è inconcepibile prima della Grande guerra ma attenzione certe radici sono ben individuabili prima in particolare e le radici comuni il discorso appunto accennato il discorso Del Noce
Che cosa c'è in comune tra fascisti e antifascisti certi fascisti e certi antifascisti soprattutto che li spinge a confrontarsi in quel modo con quegli stilemi con quell'animus
C'è l'esperienza della guerra vissuta spesso in comune e con analoghi sentimenti ma c'è soprattutto una cultura che precede la gran e che grande filone della cultura anti positivista anti razionalista molto spesso antidemocratica e l'il vitalismo bersaniano è per certi aspetti Meo storicismo alcune componenti naturalmente è tutto ciò che si oppone alla vecchia cultura positivista ottocentesca
E
In qualche modo la sosterrà
La abolisce quasi
Almeno per quanto riguarda così livelli dell'alta cultura
E
Che ha alcuni caratteri che dovrebbero interessarci nel ai fini del discorso che stiamo facendo in questi in questi giorni
L'esaltazione del conflitto
Esaltazione del conflitto è tipica di questa cultura del conflitto vero forte maschio
Lo dicono Papini e Prezzolini ai tempi del regno è anche anche dopo
Lo dicono in Francia barre SPD
Forme diverse capita
Lo dirà poi Gobetti
Attenzione qui c'è un un equivoco di di di fondo noi leggiamo il Gobetti Isma'come una
Esaltazione di una democrazia conflittuale spesso esaltazione del conflitto senza la democrazia se è vero quello che si è detto tante volte si è ripetuto anche qui che la democrazia
Degradazione del conflitto dalla sua dimensione violenta una
Dimensione invece figurativa
Rappresentata anziché agilità leggo nei duetti Ismail molta della cultura degli amici dei coetanei di Gobetti o anche di più vecchi di lui tutto questo non c'è ma anche questa fondamentale distinzione è bello che ci si combatte nel senso che ci si prenda botto a fucilate
E
Qui la l'eclisse per pensare invece a la concezione della democrazia rappresentativa in quanto il conflitto che verrà presentato
Che non agito fisicamente manca qualche quantomeno carente
E tutto questo risale a una certa cultura del primo Novecento
Così come risale a quella cultura un altro esito
Che apparentemente in contrasto ma forse poi non lo è del tutto con questo tipo di cultura
Ed è l'organo incisivo
Si esalta il conflitto
Ma si pensa
A una a un di un approdo finale in cui il conflitto non ci si quel conflitto sia sostenuto che sia sia sostituito
Da un apporto in quanto ogni cosa stia al suo posto che ognuno faccia la sua parte
Sono le utopie corporative che percorrono un po'tutta la storia della cultura europea
In forma esplicita o in forma implicita
E che non contrastano appunto con invece l'esaltazione del conflitto innervazione conflitto in alcuni casi Center per carità
Relativa si riferisce a una situazione intermedia superata la quale poi il compito non avrà più ragione di esistere
Queste due queste due componenti il conflitto come
Qualcosa di reale dis di fisico quasi di guerriero anziché come dovrebbe essere appunto in una democrazia rappresentativa come semplicemente figurato
E
Ma trentotto di tipo organico
Che comporta quale naturalmente la demonizzazione di chi a questo approdo si oppone
Insomma la assenza di una cultura del conflitto politico
Quale tipico della democrazia rappresentativa e al contrario l'apertura alla definizione va alla concezione della democrazia rappresentativa come il regime schifoso del compromesso
Dove anziché combattersi realmente si fanno gli accordi sottobanco si fanno gli inciuci si direbbe oggi
Tutto questo fa parte di una cultura che largamente diffuse e forse vincente e che viene in qualche modo accantonata almeno nelle sue punte più aggressive
Dall'antifascismo tardivamente dopo il mille novecentoventiquattro quando si capisce che
L'esito di quel conflitto può essere la l'instaurazione della dittatura la fine delle libertà eccetera eccetera ma solo allora solo molto tardi quindi io penso che su questi temi così un altro convegno comunque in futuro sia anche in casa tedesca
Prego Angelo d'Orsi
Rapidissimamente
Esprimo il più netto dissenso rispetto all'intervento di Giovanni Sabbatucci mettere mettere Gobetti ma lui lo sa lo facciamo il gioco delle parti
Mettere Gobetti alla fine di un percorso che comincia con l'esaltazione che un tutto altro conflitto di cui promette parlerò anche un po'nel pomeriggio io
Il regno Papini Prezzolini
E se voi torniamo indietro Mario Mora assolti Marinetti e il futurismo e arriviamo a Gobetti
Oriali lasciamolo stare
è un'altra cosa ancora è ancora un altra cosa bene mi sembra assolutamente proprio un'interpretazione fuorviante se posso dirlo
Allora dovetti Luigi Einaudi chi è che ha esaltato la bellezza della lotta frasi di ricerca che esatta è un liberale è un antiliberale devono mettiamo Luigi Einaudi
E però e dedica loro di ricollocare il gelato i segugi questo schema e tutta un'altra storia è tutta un'altra volta
Dire che Gobetti esalta il conflitto ha detto bello fare a botte stai parlando di Gobetti che diventa l'alfiere di antifascismo militante certi in quel momento se i fascisti vogliono fare a botte noi faremo noi faremmo la Compagnia della Morte dice no
Contro questa genia bastarda di intellettuale lui dice pronti a saltare sul carro vincitore bene fare lo vedrà porti mi pare assolutamente fuorviante
Questo questo tipo di osservazione anche perché poi e questo è un elemento che circolati in questo convegno che mi pare abbia elementi di ambiguità
Un po'inquietanti per certi aspetti
Se posso dirlo la rete del circolante cioè noi dobbiamo distinguerci sono parole parole non tutte le parole hanno lo stesso peso ci sono parole e azione ha detto ieri della prolusione
Chiamiamola così della di o i due organizzatori dello storico Carmine Donzelli a un certo punto di Pareto ha già detto le lotte o braccianti d'inizio secolo ma poi in cui nemici dalla violenza nella storica era ma assolutamente no assolutamente no
La violenza politica entra sulla scena italiana con i i fatti di Milano del quindici aprile diciannove ma è tutta un'altra storia vale a dire Mila no Quinzio diciannove per chi non lo sapesse c'è un assalto organizzata da parte dei primi fascisti
Ufficiale dell'esercito futuristi che con la complicità dell'esercito che dovrebbe proteggere la sede del quotidiano socialista l'Avanti e intorno alla sedia distruggono il giornale le macchine fotografiche e ammazzano anche delle persone perché c'è la contromanifestazione cioè c'è l'attacco ai socialisti disarmati da parte di questi che sono armati andate a leggere i taccuini di Marinetti che ha partecipato agli eventi
Che raccolta con spavalderia anche come lui abbia ucciso delle persone chi sono i suoi taccuini privati insomma
Allora quella è un'altra storia non può emettere quello come dire la violenza cominciare lotte sindacali ma assolutamente no quale violenza è quello allora su questo inviterei a fare un po'di attenzione se la storia è una scienza e geografica mettiamo le cose al loro al loro posto per così dire infine esprimo il più radicale dissenso rispetto all'azione di De Bernardi
Che ha presentato un quadro in cui tutte le vacche sono nere
Questa peraltro è azione dei berretti somiglia un po'relazione precedente consentito a Modena De Bernardi in cui non si può presentare questo quadro cioè per chi non abbia abbastanza cognizione della storia questo quadro e di nuovo davvero mi pare
Suscettibile di dare false informazioni false informazioni cioè si può presentare un quadro in cui da una frase di Gramsci vennero centoventuno si arriva diritti fidati associa al fascismo e dritti filati nato fascicolo di ritardi del dopoguerra o vogliamo distinguere
Ma ci sono frasi e frasi ognuna delle analisi di Togliatti e gli stessi analisti Gramsci
E tutta la battaglia che Gramsci fa che è una battaglia anche umana ed esistenziale contro socia al fascino a bordo
Cioè non possiamo non distinguere anche se poi le cose che tu debba reati ci sono delle cose dei frammenti che io condivido per carità ma tutto il quadro è assolutamente inaccettabile
Allora questo ci riporta uno degli elementi dicevo di ambiguità di questo convegno non possiamo usare sempre questa chiave dicotomica nemico amico
Polemico interrompo per
Sta diventando troppo semplicistica un po'usare tutte le azioni stiamo facendo tutti quanti insieme ci siamo costretti a pensare in questi termini no ci siamo costrette per stare con forze quasi facendo forza sono gli stessi insomma su questo forse zero può riflettere
Però forse lo riprenderemo anche dopo
Altri
Cioè Manuele Macaluso
O io devo fare notazione brevissima
Per venire incontro a questa esigenza posta ora
D'Angelo cioè è vero che questa dicotomie anni amico nemico può
Essere Ford
Dobbiamo allora e io ieri c'è parlando dei rapporti tra
La democrazia cristiana e il Partito Comunista cercato appunto forse non sono stato nettamente esplicito di introdurre questo
Elemento cioè che è vero
E del resto nel libro di e nelle relazione questo questo fatto questo elemento Ettore si è fortemente presente l'amico nemico ma c'è anche l'amico endemico senza il trattino
Questo è il punto perché c'è momento in cui si apre una dialettica diverso
In cui la polemica la e la lotta politica anche Sprea
Introduce l'elemento dell'amico è un nemico o è nemico ed meta vinco cioè una dialettica diversa che è quella della politica che si ritrova a me e non è la propaganda Tata che la propaganda e
Più diciamo così più netta è
Anche per i motivi a cui ho accennato ieri ma c'è l'elemento della politica in cui poi questo rapporto non è solo amico nemico ma amico è nemico
Prego
Credo anch'io dopo avere assistito a questo
Fasi dei nostri questa fase dei nostri lavori che
Si debba fare uno sforzo
Cercherò anch'io e nell'eventuale
Revisione del testo della mia relazione
Si debba fare uno sforzo adeguato per
Definire in maniera sufficientemente precisati con in qualche modo
Trovare una chiave umoristica segua sta per capire dove veramente sta l'amico e dove veramente sta il nemico e quando e come si attiva
Una vera dialettica fra questi due termini
Cercando di non confondere perché questo è il punto delicato
L'avversario con il nemico
Di non confondere anche un'avversità forte con il nemico
E quindi bisogna riuscire a porre alla base delle nostre analisi quando usiamo questa dialettica amico nemico una apporre a individuare una discriminante intellettuale dobbiamo usare le categorie con sufficiente chiarezza
Ma io credo che come ho cercato di dire
Ieri all'inizio della mia relazione che la dialettica amico nemico attiene a quei momenti da quelle con le fasi specifiche
Del rapporto politico quando si danno due condizioni fondamentali
Il fatto che l'azione dell'uno ha un carattere globalmente alternativo rispetto all'azione dell'altro
Quando non vi è reciproco riconoscimento quando l'attuazione dei reciproci Progetti hanno il carattere di una alterazione del sistema non so se mi sono spiegato questo
Il Quadraro che bisogna tenere presente
E quindi doppie io credo nella storia italiana in maniera
Particolare
Questa dialettica amico nemico sia stata lo ripeto l'ho detto ieri Rocco
Fortemente presente e che costituisca un filo rosso
Un filo rosso di di tutte le le destre fasi fondamentali della storia italiana anche poi
Con forza nello Stato democratico repubblicano in relazione avendo la sua radice questa dialettica amico nemico e qui raccolgo con interesse le indicazioni di Scoppola
Il quale richiama le annotazioni di Taviani
Cioè in realtà quando noi ragioniamo sulla dialettica amico nemico nei ritardi Alitalia Repubblica pratico repubblicane tagliate posta quarantacinque
Noi ci troviamo di fronte a a questo a a un gioco complesso
A cui anche richiamato Macaluso ora che riguarda i il fatto che occorre riuscire a individuare per per per non abusare del del del delle categoria D Amico nemico qual è il terreno di persistenza
Ad esempio sicuramente
L'elemento di persistenza nella storia repubblicana
Fondamento della conventio ad excludendum nei confronti dei comunisti anche quando i comunisti come Bernardini dire ieri non erano più percepiti largamente
Come un elemento col appunto di
Come come i portatori di questa figura del nemico ma c'era la questione politica estera in questo senso la questione politica estera
Era fondamentale e aveva due versanti che essi sono che hanno congiurato a creare una sintesi che non si poteva ignorare l'atteggiamento del Dipartimento di Stato americano è il fatto che nonostante il PC
Vero avessi iniziato fin dalla fine degli anni sessanta un percorso di autonomia questo percorso di autonomia era insufficiente e quindi in sostanza continuava a giustificare non a caso
La conventio ad excludendum Lo Parco questo detto questo che è una raccomandazione che rivolgo anzitutto a me stesso ma anche cogliendo sollecitazione inviata e noi dobbiamo fare uno sforzo per capire per non abusare della categoria per trovare quale il quale il modo il tempo e il luogo di impiego per non arrivare a fare dei discorsi troppo
Troppo dilatati che perdono confini
Detto questo vorrei fare due brevi osservazioni sulla relazione di De Bernardi
Che in suscitato delle perplessità nel senso che a mio giudizio De Bernardi ha
Elaborato uno schema semplifica storie
Per quanto riguarda anti Periodo che precede la seconda guerra mondiale
L'atteggiamento dei comunisti non è domini nonne riconducibile
All'elaborazione della figura degli nemico prevale se ho inteso nettamente prevalentemente a all'interno dell'antifascismo
Cioè se ho colto bene ragionamento De Bernardi Bernardi già detto i comunisti hanno attivato la dialettica amico nemico portandola in un
Attivando la
Prevalentemente nel corpo dell'antifascismo perché dava niente ritmato all'idea che illa Mirko era colui cioè fondo gli amici erano i comunisti stessi gli amici erano i comunisti settiche gli amici di se stessi
I quali ad un certo punto percepivano come nemico prima ancora dell'avversario di classe
Il falso rivoluzionario o il Riformista che aiutava nella sua azione vero
Epidemico di classe ora
Mi pare che che che Pionati arbitrato questo schema e poi l'ha proiettato anche in qualche modo Paul quarantacinque
Secondo me le obiezioni sono queste questi elementi si sono stati all'interno del comunismo internazionale e del comunismo italiano Gramsci a pronunciato ha scritto la frase del mille novecentoventuno che Bernardi per Bernardez citato ma non ha fatto sotto solo questo
E i comunisti stessi
Cioè le la ciò che caratterizza in relazione all'analisi che ha fatto De Bernardi il comportamento del comunismo internazionale del comunismo italiano
Non è la coerenza sulla sull'atteggiamento espresso da Gramsci nel mille novecentoventuno ma l'oscillazione la trasformazione diverse alternative cioè la ciò che sostanzia la card la politica dei comunisti è l'oscillazione tra diciamo la posizione del socia al fascismo e l'abolizione del
Del espressa alcun certo punto della ricerca delle alleanze cioè e alla ricerca delle alleanze ebbe delle alleanze di classi cioè dobbiamo rendere conto contemporaneamente del la ricerca del fronte unico
Del Fronte antifascista
Del abbiamo abbiamo le posizioni del mille novecento diciannove venti e ventuno poi abbiamo la vice anche in gergo si pensi anche alla alla situazione tedesca la ricerca del Fronte unito
Poi alla ricerca Churchill è socia al fascismo che in anche all'interno degli stessi comunisti da alcuni viene accettato e no gran si entra aperto il chi chi abbia letto il rapporto di Pisa
Vero granchi Gramsci eh sì quello che ha scritto la fra il mille novecentoventuno ma è quello che nel mille novecentoventinove trenta rompe su col partito perché non condivide le tesi già del del socio al fascismo
E e e quindi secondo me la chiave non è così
Così univoca è una chiave segnata da tutta una serie di fasi di passaggio che
Che che ci sono nel
Nel che si esprimono anche nel congresso del settimo conte d'altra settimo congresso dell'Internazionale del mille novecentotrentacinque dove certi comunisti Penske continuano sempre a pensare di essere sale del mondo e che gli altri sono sono delle forze
Da che devono essere utilizzate e così via ma
La il quadro è più con e e secondo me è più complesso e contraddittorie non si presta ad una o o ad una semplicità ad una ad un'interpretazione così univoca
Troppo poi e la così qui io il mio dissenso cresce dopo il mille novecentoquarantacinque
I comunisti italiani sì caratterizzano semmai
Per una ricerca continua di unità con le forze antifasciste non introducono all'interno dell'Antifascismo
Una categoria il nemico volta essenzialmente a scompaginare l'unità antifascista non a caso poi sono stati accusati e essi DSR cioè chi pochino lento produce l'idea che occorre scompaginare il fascismo l'antifascismo in nome di una purezza di chi è in poche parole stesse sintetizzando e e vecchie riprende la teoria dei soci al fascismo non sono i comunisti ma sono in primo luogo certi ambienti del del del Partito socialista
Cioè l'ala estremista del partito socialista qui la quella filo trotskista anche che poi troverà la sua espressione storiografica a mio giudizio di alta dignità intellettuale nel famoso libro di sguazza dove vita diamo la tesi della della resi dell'Arrigo insistenza tredici che è rivolta contro partito comunista italiano
Saranno può e detto questo e finisco poi paradossalmente dobbiamo anche tener conto podisti
I comunisti vengono per il loro un militarismo costituzionale antifascista
Democratico in cui appunto non si distinguono più secondo i critici del partito comunista i confini giusti tra detta della democrazia dico i comunisti vengono attaccati da sinistra prima per certi ambienti intellettuali soprattutto del Partito Socialista Italiano
La la sinistra trotzkista e già alte e così via
Poi vengono attaccati dalle dal dei nuovi gruppi del radicalismo di sinistra insomma non anche negli anni del degli piombo e così via e poi l'argomento di questi ambienti
Dice di ultrasinistra viene rotto viene ripreso vero
E rovesciato
Ti dà
Dare certi correnti del craxismo e poi certe correnti anche della cultura politica e storiografica De Felici Anna cosa faranno i fili se le ferite ad un certo punto
Corte proprio attaccando su un altro versante
L'unanimismo democratico portata avanti dai comunisti dirà no vogliamo a vedere un vero antifascismo democratico
E bisogna fare un certo punto scompagina amiamo quell'unanimismo democratico su cui prospera e e lucra
Il Partito Comunista e quindi il se vogliamo avere una Costituzione legittimamente per veramente legittimata dal punto di vista democratico dobbiamo andare alle radici settanta e dobbiamo rompere la leggenda alimentata dei comunisti dell'unità antifascista
Ma ed ho finito quello che ci dice questo atteggiamento
è sicuramente che che con questo atteggiamento è un atteggiamento che prende di mira proprio un atteggiamento politico culturale del partito comunista giudicato inaccettabile
Che vorrebbe una troppo ampi unità antifascista una troppo ampia unità democratica
Tanto è che queste correnti
Puntano dritto al patto costituzionale che sarebbe stati inquinate e così via
Ma non è in questo senso il Partito Comunista che porta avanti uno schema
Di Partito Comunista uno schema che chirurgico all'interno dell'antifascismo casomai l'opposto tanto che poi dopo abbiamo delle forze che
Provenisse hanno lo schema e accusano il partito comunista di fare dell'unanimismo democratico e antifascista
Perché se il Polo ad Angelo
Volevo solo fare qualche osservazione sulle cose interessanti che sono state dette nelle relazioni coi negli impegni nelle osservazioni seguenti
Rispetto alla relazione di San Giovanni venuto in mente
Un un l'immagine appunto del vedendo l'immagine del comunista come sostanzialmente uno sbandato con la barba non fatta vestito male con atteggiamenti diciamo delinquenziali
è venuto in mente che il sicuramente sarebbe utile approfondire ancora meglio il ruolo che la scienza e in particolare l'eugenetica ha dato alla definizione e alla costruzione del figura del del nemico perché
Ricordo
Kennel alla fine della prima guerra mondiale
Maffeo Pantaleoni salto maceratese
Enzo almeno vissuto per anni qui qui da noi
Animava il suo feroce anti socialismo troppo l'immagine di una classe operaia in cui l'abitudine c'era l'abitudine all'alcol una al collo che nei fatti distruggeva il sistema nervoso distruggeva i vini
I centri nervosi inibitori e quindi dava provocava scatti di protesta di ribellione così così diffusi e c'è un'immagine che appunto che si basa siamo su stereotipi che erano già si stava consolidando in quegli anni ma che già in parte esistevano penso appunto
Alla demonizzazione di tedeschi durante la prima guerra mondiale che si diceva avesse e presentasse una diversità fisiologiche se avesse un intestino più lungo
Che poi la cattiva digestione che provocava facilitava i loro scopi Titano a questo spiegava perché un Paese ritenuto tanto civile per realtà nascondesse
Questa brutalità ma penso anche all'antisemitismo che se animato di una visione molto simile cioè di un di Abbey sono stati visti come individui esposti al logoramento del sistema nervoso alla terapia della capacità di autocontrollo soprattutto per loro sradicamento territori territoriale ciò per non essere ancorati ai Entità
Entità naturale quello che curiose che nel secondo dopoguerra almeno nelle relazioni che io opistosoma per i primi anni del del secondo dopoguerra quindi
Siamo dal quarantaquattro al quarantotto i prefetti ricorrono spesso a quest'immagine cioè quanti sono manifestazioni di operaio comunisti
Dicono spesso a me queste gruppi avvinazzati no che scatena hanno proteste di questo tipo poi
In realtà credo che nel secondo dopoguerra l'esperienza di Auschwitz e diciamo il fallimento della scusi scoperte drammatiche che hanno accompagnato
La condanna della politica razziale dei regimi totalitari affatto via via scomparire dalla definizione del nemico l'uso delle categorie di categorie di tipo io politico
Invece per quanto riguarda
L'intervento di di Edoardo Novelli Emily permetta di dissentire su una
Momento iniziale in fondo io credo che non c'è uno schieramento che inizia prima dell'altro alla costruire il il nemico cioè ne è vero che i comitati civici individuano non è che nascono e quarantasette quindi il mondo cattolico già dal quarantacinque in realtà individua nel comunismo il il nemico interno da combatte e sconfigge ogni colosso ma anche la sinistra ricorre abbondantemente la figura del nemico interno nelle elezioni e quarantasei prevalentemente
Rivolta contro la la monarchia e il e il fascismo però o di lì a poco si rivolgeva di nuovo contro Chelsea rivolgerà contro il mondo cattolico e quello che
Interessante forse che vasti settori la classe politica italiana nel secondo dopoguerra non mettono in discussione le categorie con attentati di ieri le categorie dedicate al fascismo cioè non si pongono il problema di come il fascismo abbia conquistato consenso nel nel presi in fondo lo considerano un corpo estraneo ritengono non ricorrendo anche a grande mitica Paci di grande mobilitazione il mito dell'Unione Sovietica
Il mito della nuova cristianità ritengono che in fondo si sta andando verso una società completamente
Rigenerato e quindi non si discute delle modalità con cui il fascismo ha conquistato il consenso di una parte degli italiani una parte diciamo basta
Di come degli degli strumenti che ha messo in atto per raggiungere questo
Questo obiettivo
Quello diceva ieri il senatore Macaluso che in fondo la propaganda la figura del nemico viene vissuta dalle classi politiche con uno strumento per catturare il consenso delle masse indica proprio questo cioè che non viene messo in discussione il il rapporto tra classe politica e e masse si pensa che le masse in fondo siano no oggetto della propaganda no
In Italia quindi si fatta si fa largo molto tardi l'idea della comunicazione politica che presuppone appunto il dialogo tra chi produce e chi riceve le informazioni non a caso la comunicazione politica si sviluppa ampiamente negli anni Trenta
Proprio in negli Stati Uniti proprio come reazione siamo alle distorsioni propagandistiche dei totalitarismi
Quindi negli anni novanta noi ci troviamo va nella situazione paradossale che andrebbe anche se studiata
Di una convivenza forte tra vecchio e nuovo perché da una parte c'è emerge il nuovo l'uso politico dei sondaggi
Che fa Berlusconi sondaggi d'opinione indica la percezione che bisogna continuamente interrogare che le masse non sono inerti in un qualche modo ma che bisogna interrogare sapere
Cosa desiderano e tentare diciamo di venire loro loro incontro il vecchio invece e l'idea il ricorso a una vecchia idea di propaganda appunto intesa come verità da propagare da difendere contro i nemici della civiltà penso soprattutto lo scontro fra centrodestra e centrosinistra
Direi forse per essere più preciso fa Berlusconi e centro
E centrosinistra ma penso anche che negli anni Novanta e negli anni anche insomma in anni molto più recenti
Sopravvive anche la figura del nemico della pressare politico come nemico non solo delle civiltà ma addirittura dell'umanità penso alle polemiche mosse dalla lega Nord Forza Nuova la Fiamma Tricolore
Contro gli avversari politici che sono consigliati di essere rappresentanti degli interessi dei gay delle delle lesbiche dicono in quelli che vogliono distruggere la famiglia e abbandonare
Abbandonare i bambini l'ultima annotazione se possono molto
Rapidamente
Rispetto alle cose dette dal senatore Macaluso ieri in fondo il dialogo fra Partito Comunista e democrazia cristiana che continua fino almeno al settantanove quando si parla di Alternativa democratica no
è dovuta al fatto anche che il Partito comunista è convinto che in fondo delle masse popolari siano più avanzate del gruppo dirigente democristiano che lei guida e questo sono mi sembra un grosso errore di di prospettiva
Stella posto la il Progetto lavoro sia quello di sconfiggere la democrazia cristiana per poi allearsi sì
Però non con questi vecchi gruppi dirigenti che devono scomparire ma con gli interessi che il mondo cattolico che il mondo cattolico esprime poi il i cambiamenti elettorali degli anni Novanta mostrando che in fondo a ha veramente relatore perché poi quando scomparsa Democracy che sana gran parte dell'elettorato
Democristiano e s'è ricollocato sul versante del centrodestra sostanza
Se non ci sono altri iscritti a parlare nell'immediato Midas mi auto darei la parola per un breve intervento perché
Ma io non voglio discutere volevo solo interloquire poi a che ora vediamo no decidiamo presto
Abbiamo tempo fino alle venti stasera e allora
Caro Massimo possiamo anche fare dopo
No nel pomeriggio
Poiché abbiamo toilette di regolazione doppio turno di prove per non con vari sappia
Dopodiché io sono vivissimo
E qui attacca mai
No
E qua dopo aver mangiato osserva che tutti più efficienti siamo calcisticamente parlando di
Faccio il mio intervento insomma io non volevo no non non volevo che fossero l'intervento conclusivo va sotto la la parola
No no ma io pensavo di essere uno dei tanti pratiche fate come volete o l'imbarazzo di essere presente questa situazione per cui la chiude adesso questi poli nel pomeriggio Piero
Riprendiamo la discussione non ospiti di riguardo
Introducendo io vorrei dire giusto un paio di cose poi lascio la parola al professor D'Orsi
Che porterà ad una questione molto complicata anche affascinante cioè perché gli intellettuali si mescolano con questa categoria del nemico che è stata scelta
Questa questi tre giorni di discussione ma
Ieri anzi diciamo in questi giorni alla stampa finendo una delle riunioni di redazione che molto spesso si prolungano anzi sempre
Oltre il dovuto sano tornata la mia scrivania e guardavo un po'con le le ultima volta in cui nella battaglia politica di questi giorni è comparsa esplicitamente evocata la figura del nemico
Trovato almeno un precedente che assieme a un altro di stamattina
I volevo sottoporre giusto magari ci tornerà utile nella discussione dopo aver ascoltato gli interventi dei professori ed è quando in un passaggio del del discorso inaugurale alla Camera quando Fausto Bertinotti si è insediato come presidente
Ha detto una cosa vorrei che fosse bandita dal nostro confronto quella di lasciar scivolare la politica nella coppia amico nemico in cui c'è la negazione di quello che penso di quello che pensa diversamente da te
Abbiamo bisogno insieme alle differenze e contrasti
Di costruire un concorso per realizzare un'assemblea che parli il linguaggio della convivenza anche oltre la politica della convivenza come valorizzazione delle differenze delle diversità da non negare ma da nominare e riconoscere ecco diciamo così come punta quale applicazione di questo di questo proposito stamattina a Palazzo Madama al Senato si votava la la fiducia al governo Prodi fiducia che diciamo al pari in quell'assemblea è molto risicata e mi hanno telefonato dagli amici raccontando di alcune scene diciamo non non non bellissime cioè il fatto che quando siamo andati al voto i senatori a vita
C'era una buona parte dell'Assemblea che mo'pugnava sostenendo che qui senatori sono determinanti per la fiducia al centrosinistra
E avrebbero un un diritto a votare ora io non entra minimamente in questa questione perché non è non è questo il caso fare diciamo vedere anche dall'azzardo Santi che va a votare
Giorni dopo che tutto il quadro politico simulava una ritrovata unità nel tentativo diciamo di riproporre i figli
Un bis al Colle vedere che attenzione entrata siamo al quindici minuti il quindici maggio entrato in branco al Senato spiega malato vota e se c'è chi mugugna dall'idea che appunto questo proposito di Bertinotti non sia molto diciamo non sia stato raccolto pienamente
C'è solo tantissimi diciamo perché osservato chi fa un altro mestiere rispetto agli storici ci sono moltissimi
Territori in cui questa dialettica amico nemico contamina oggi la vita pubblica italiana rassegnati quattro o cinque di cui forse si parlerà dopo le feste nazionali pensate a quello che è successo
Il Primo maggio del venticinque aprile a Milano quei fischi alla Brigata Ebraica i fischi anche al padre di letizia Moratti un ex deportato
Nel campo di concentramento di Dachau pensate a quello che succede nel confronto tra laici
Ci sentiamo meglio prima va be'io la in faccio come facevo prima
Pensate presenta la discussione tra laici e cattolici il negli ultimi giorni c'è stato un un confronto quello molto civile diciamo tra sempre a Fausto Bertinotti ieri ieri con la risposta di Ratzinger
Questo di laici e cattolici a un altro grande tema che vede molto contrapposta la nostra società segnata da da da grandissime divisioni che sembrano insanabili ora noi oggi parliamo di questa questione
Ricostruendo un po'indietro nel tempo
In in tre o quattro ambiti
Critici diciamo particolar mente critici
Il primo è quello degli intellettuali se ne occuperà subito il professor D'Orsi
Maurizio Ridolfi ricostruisce invece la questione del nemico nelle feste nazionali io non so adesso
Come svolgeranno il valletto un brevissimo Astarte quindi probabilmente parlerà della festa del due giugno ma insomma io che ho citato due esempi così a spanne delle ultime feste la festa del lavoro e la festa del venticinque aprile in cui queste feste hanno finito per per essere utilizzate come uno strumento di diciamo di divisione non di unità nazionale e il terzo sarà Giovanni Orsina che
Racconterà diciamo della figura del medico interno nel mondo laico
Si è già discusso molto del nemico esterno nemico interno noi noi diciamo italiani abbiamo una particolare predilezione per il nemico interno soprattutto nel nostro attuale
Fase in ogni in ogni orizzonte ascoltiamo quello che ci dicono dopo apriamo una discussione anche seguendo i loro
Spunti
Dargli la parola
Tra l'altro sarà Angelo d'Orsi la cui relazione sarà l'intellettuale la figura del nemico un tema che i su cui come dire ha scritto molto
è stato molto lodato e anche criticato su questo
Insomma perché c'è moltissimo intendo intellettuale
Stato chiedo la presenza di carne con sede alla mia destra
E c'è un nome qui scusa fammi sentire la tua autoprotezione fammi sentire la foto regole protezione
Io ho commesso l'errore politico e psicologico stamattina intervenendo nel dibattito
Perché devo posso delle critiche ad alcuni dei colleghi
Non esageriamo
Avendo fa sì che si sente
E poi me lo allontanano voi arrivano dalla dalla regia me lo allontanano e la dialettica del microfono
E avendo mosso questa critica adesso mi espongo a maggior ragione al fuoco delle critiche avversario
Anche perché io non ho affatto scritto una relazione steso che come dire mi sono messo che un libro
Sono talmente non ho finito e quindi adesso dirò qualche elemento insomma quindi sarà un un intervento disorganico che offre più che altro degli spunti
Milioni caso come dire ho ho scritto una sintesi prima di scrivere all'azione ho scritto una sintesi eventualmente potete ricorrono la sintesi per capire quello che volevo dire ammesso che io sappia cosa volessi dire
Ciò premesso abbiamo come dire il discorso sugli intellettuali e sindaco si interseca molto tutto quello che abbiamo sentito
Nel senso che è semplicemente la mia relazione è un po'dovrebbe essere se lo fosse complementare a molte delle cose abbiamo sentiti in particolare delle sue intenzioni anche se non c'erano affatto vissuto accordare un po'complementare all'azione
Ieri eccellente di Massimo Salvadori nel senso che anch'io mi ero messo a scrivere con il quadro complessivo
Ma sostanzialmente di un secolo in un'ottica di storia comparata quindi guardando non solo all'Italia o mi sono reso conto questa volta in realtà il convegno la solitaria e qui Ettore buttiamo via tutto quello scritto sulla Francia Germania Spagna insomma eccetera
Però insomma il tentativo di capire come questa dinamica ditemi questa dinamica fossero coinvolti intellettuali in particolare
Dalla fine dall'ottocento in avanti sulla scena europea
Sappiamo tutti che
Il ventesimo secolo tra le tante definizioni secolo delle ideologie secondo guerra Zokora volete è stato anche definito il secolo degli intellettuali questo perché
E proprio a partire dagli anni novanta dell'ottocento che la parola stessa intellettuale dal francese da un calcolo uso eccetera eccetera entra nel circuito politico e giornalistico
E in particolare c'è questa presa di posizione sappiamo dalla sempre più sulle cosiddetto manifesto esatte le stelle che esce sulla quotidiano l'horror gennaio quattordici gennaio mille ottocentonovantotto ed allora come dire che intellettuale diventano davvero un soggetto collettivo che
Vuole mescolarsi al dibattito punta
Testuale e qualcuno che si vuole occupare degli affari di tutti per così ma è uno che non si fa gli affari suoi per così dire
Abbiamo più volte le relazioni degli ieri oggi sentito fa grande guerra come punto di partenza
Decisivo insomma per tanti per tanti bei discorsi che abbiamo fatto
Che abbiamo sentito in relazione a questo tema del della costruzione della figura del medico
Che si interseca in realtà si interseca a ai cambiamenti della propaganda e alla sua trasformazione in comunicazione politica se ne è parlato anche un po'
Novelli Edoardo Novelli questa questa mattina
Queste alcun tema che va affrontato Mazzuca adesso non mi non mi dilungo
Dicevo che la mia relazione sarebbe complementare in quanto affronta gli stessi temi ma cercando di mettere l'attenzione su chi si occupa di queste cose cioè finora abbiamo sempre sentito parlare in termini molto astratti cioè generali cioè si diventa si costruisce eccetera ma chi fa che cosa allora
Il mio punto di vista è guardare a coloro che costruiscono questi meccanismo
Coloro che per mestiere
Ma è un po'anche per vocazione
Sono appunto costruttori di metafore costruttore di immagini
Costruttori parole spessi inventore di parole pensata ruolo di per fare un solo esempio di Gabriele D'Annunzio che è stato più grande vettore di non dirlo di neologismi nella storia di tale della prima metà del Novecento
La Grande Guerra abbiamo visto che è un punto di partenza decisivo per molti aspetti ma nel dibattito di questa di fine mattina
Gialle Sabbatucci ha opportunamente non lo vedo per una aveva una volta che dico son d'accordo con te vorrei che tu ci ci fosse
Ha opportunamente ricordato che in realtà c'è tutto un pregresso che non va dimenticato e da questo punto di vista sono d'accordissimo tant'è che negli ultimo libro io ho insistito molto su questo pregresso per così dire no proprio
Su e anche se non concordo con saccheggi e credo che facendo l'azione di di discussione
Sul fatto che lui ripropongo l'idea che secondo me da un po'rimessa in discussione di questa reazione al positivismo tant'è che
Invece io credo che molto di questo discorso non legati ancora una cultivar cultura del positivismo e l'intervento ultimo di Angelo Ventrone opportunamente pone una questione che è soltanto un punto dalla mia relazione che non vi esporlo la questione delle devo geni capo eugenetica
Che in realtà deriva proprio al positivismo cioè tutto quanto allora la mobilitazione di scienziati
Che
In particolare della Grande Guerra ma poi lungo altri momenti cruciali della storia novecento mobilitazione di licenziati per costruire anche dal punto di vista antropomorfi Co. una figura repellente naturalmente nemico dare interpretazioni spiegazioni di carattere biologico della supposta iter ritratto di del medico di turno per così dire
Ma certamente la Grande Guerra
Imitare poi abbiamo tanti esempi somma sabato ci ricordava il regno adesso io non mi dilungo su questo ma certamente ci sono cose
Importantissimo da questo punto di vista
Magari se lo trovi faccio una sola citazione ci sono molti eroi negativi da questo punto di vista degli intellettuali che molto prima della Grande Guerra già dato in avanti insomma dalla fine dalla metà dello danni durante l'Ottocento cominciano a costruire
Tutta una serie di discorsi che in realtà lo ricordava Sabbatucci sono poi discorsi che spingono alla guerra non importa quale guerra e non importa neanche contro chi e non importa se ci siano possibilità realistiche di vincere o di non vincere importante fare una guerra questo si intreccia al discorso che l'Italia
Non ho avuto una vera rivoluzione nazionale non ha avuto un bagno di sangue che Cement tasse l'identità nazionale no
E poi alcuni di questi che sono poi spesso di dei ragazzotti Centrica vent'anni o poco più nulla contro i ventenni lontanamente spingono e spingono con un'accentuazione già una costruzione di parole pesantissime insomma in cui
La spinta la guerra sì
Con sponde si fonde con l'attacco al socialismo e alla democrazia
Democrazia che viene definita in socialista tra queste un neologismo che crea invece Enrico Corradini che uno dei fondatori del Regno nello delle mie non centotré no e nel
Si comincia a costruire anche un'immagine dei socialisti e in generale delle plebi
Delle tube avrebbe come con confuso miscuglio di bassi sentimenti di del Buono te
E di ignobili di ignobili ideali i bassi istinti della cupidigia e della distruzione
Eccetera eccetera
Sappiamo anche poi tutto il ruolo fondamentale in questo discorso dei futuristi non solo per l'esaltazione della guerra al famoso punto nove del manifesto di fondazione Futurismo ventisei Radu centonove sulle Figaro noi vogliamo esaltare la Guerra sola igiene del mondo eccetera
Ma pensate a Marinetti che appunto fa
Corrispondente in Libia le corrispondenze poi queste viaggi che facevano questi chiedo corrispondenti durano di solito tre quattro giorni però poi lotti dicevano cos'era stata veramente la guerra di Libia
E le descrizioni che fa
Dei libici e in generale degli avversari sono l'iscrizione appunto
A rischio dalla pura bestialità per cui c'è l'esaltazione
Degli occhi e dei che saltano schizzati via per i colpi della nostra mitraglia quindi entrando c'è un un gusto del Gran pignolo che veramente terrificante e nemico viene appunto presentato molto
Prima della Grande guerra viene già presentato
Come
Qualcosa che ha che fare più con l'abbiamo sentito più volte in questi giorni più con con la bestia con il non umano disumano che con che con l'umano
La costruzione di un discorso bellicistica e identificazione di nemici serve anche a cementare in realtà la stessa categoria di intellettuali
E serve anche in qualche modo a legittimare le ambizioni degli intellettuali che vogliono proporsi come un soggetto non solo culturale ma come soggetto politico
Il punto d'arrivo di questa un Bear provvisori insomma è l'idea del partito il dito rituali che nasce nell'ambito nell'ambito della voce
Tutto questo mostra un già i segnali di un processo che poi nella prima guerra mondiale a un'accelerazione fortissima
Che è un processo di diciamo così garage appunto comparso in precedenza che si intreccia col discorso la propaganda vale a dire un
Il processo di trasformazione religioso dalla politica no
La politica
Viene come dire sacra Lizzani alta
Viene religiosi Zac per così dire e la Regione atterrare con fattori irrazionali
All'opposto dà ragione si colloca come dire benché ci sia come sappiamo tutta una tradizione Tommaso d'Aquino antiche ritiene
Diversamente la politica e quindi grazie al fatto di estratta la somma di religione evidentemente più facilmente può diventare guerra
E quindi la politica diventa religione la guerra e guerre di religione
Nel senso più estremo quindi le Miccoli infedele
E quindi in quanto tale e non appartiene alla comunità e i credenti e quindi vivere liberamente umani e quindi può essere bruciato sul luogo impalato scorticato vivo tutto quello che sappiano
E quindi il nemico incarnazione del male allora tutto questo sono cose abbastanza banali abbiamo può anche sentiti in questi giorni cos'è che non funziona in questo e che mi mi mi mi suscita come dire appunto certa apprensione storiografica e anche morali e che l'intellettuale come dire
Nella mia rappresentazione personale dovrebbe essere
Sacerdozio peritati is l'alfiere della ragione colui che difende la verità in nome della ragione
Invece si presta a costruire queste figure fondandosi col suo discorsi che non patrono la testa delle persone da palo non la faccia
Che vogliono muovere le viscere delle persone
Da questo punto di vista la prima guerra mondiale appunto è davvero un punto dal vivo e di partenza
Ed è sconvolgente leggeri i manifesti intellettuali autorevolissimi cioè la quasi totalità dell'intellighenzia europea
Scrivono manifesti firmano appelli i tedeschi i francesi i britannici un po'di belgi poi gli italiani un po'più a briglia sciolta in ordine sparso scrivono manifesti contro
Gli altri contro quindi Brittany escono manifesto contro la Germania i tedeschi in un manifesto contro la Gran Bretagna e contro la Francia
In cui si sostiene porti in maniera riducendo all'essenziale discorso sostiene che gli altri sono dei barbari non siamo alla civiltà
E la cosa esercizi così potrebbe fare anche in una università riprendere questi manifesti togliere il film e chiedere chi è che ha scritto queste cose che sono sono intercambiabili
Ci sono pochissime eccezioni sulla scena europea
La più noto di questa eccezione come sapete ero Merola il quale se ne va dalla dalla Francia dove subito si sente in difficoltà si ritira in Svizzera dove scrive alcuni articoli su quotidiani svizzeri fondato il Verona casette lo sanno e poi
Si tradurranno in quel pamphlet o dicitura nelle che avrà un numero enorme di azioni tra il
La
Settembre del quattordici e duecentoquindici fra un numero talmente nove edizione al di sopra della mischia
In cui Roma appunto come dire appare sconvolto da che cosa dal fatto che gli intellettuali rinuncino a essere quei sacerdoti che la verità
La definizione non è sua sarà data poi da Julian banda nella Milano centoventisette nonché l'altro famosissimo Valpreda tra i sono del parere che il tradimento dei chierici
Quindi rinunciano estere sacerdoti reperita rinunciano a essere illumina tori
Grazie l'attacco alla Ragioneria la verità e sia con Ciano lui dice al gioco delle passioni delle passioni emotive la peggiore delle passioni la passione nazionale perché gli impedisce di distinguere la verità
E la passione nazionale e il preludio alla passione
Guerre dalla saturazione della propria nazione che viene come dire l'esaltazione e la giustificazione della guerra
Quindi c'è una sorta di consenso generale degli intellettuali su questo punto su questo punto che è un punto decisivo in questo senso davvero è un tradimento tradimento della funzione e della missione
A cui dovrebbero assolvere intellettuale si sia lotta questa
Questa ulivista
E la varrà la posizione che viene portato che prevale appunto e quella che costruisce poi una serie di stereotipi ma sentite insomma pensate in Italia è stato accennato non vivono in patria nazione ieri alla diffusione dell'anti tedeschi ISMU
Forse l'ha detto proprio a proscritto tu chi l'ha detto ricorderete tocco
Agli alleati ed esotismo raggiunge livelli parossistici cioè ci sono città per esempio come Torino che era stata la capitale del Wagner Isma'dove si arriva a proibire Wagner perché Wagner e musica tedesca o
Si arriva a proibire l'Aspirina Bayer che si fa un succedaneo italiano che costa di più e provato che fa male perché effetti collaterali fortissimi però io a preferire quella alla baia eccetera eccetera e
La cosa impressionante e il silenzio degli intellettuali davanti a questo ci sono imitare ci sono due eccezioni
Una che Benedetto Croce
Ovviamente
Non solo per ragioni di rapporti culturali che Croce coltiva da sempre con l'alcol molto tedesco
Come c'era contro la guerra
Ma se mai sì fosse dovuto accudire acconciare della guerra avrebbe preferito che l'Italia e per fedeltà alle alleanze e per ragioni sua diciamo di dell'ammirazione per la grande cultura tedesca gridare si fosse schierato dalla parte degli alleati cluster dalla Germania
Ma
E l'altra eccezione poco nota da questo punto di vista e Antonio Gramsci
Il quale all'epoca è un giornalista semisconosciuto che scrive sul quotidiano depresso solista avanti e sul settimanale dei solisti torinesi che si chiama il Grido del popolo
Il quale fa una battaglia davvero quotidiana controllata stupita dalla guerra che si manifesta appunto in questo
Uno degli esempi su cui per esempio Gramsci si
Si si diffonde più volte e la la cacciata che viene proposta e poi realizzate di Robert Michels sociologo studioso storico momento tra tedesco che era allora va scelto Torino come sede
Anche per ragioni poi i familiari affettive eccetera che viene espulso dall'università dove lui era libero docente perché tedesco pur avendo scelto l'Italia e viene espulso su un ordine del giorno che viene approvato all'unanimità ha quindi di nuovo complicità totale degli intellettuali
E certamente mica disse non era più certo lui era stato militante la socialdemocrazia tedesca vero ma era su posizioni preghiere
Diciamo assolutamente non rivoluzionarie e aveva scelto l'Italia però il fatto che fosse in origine tedesca FAS basta questo per cui Vittorio Cia colui che
Predetto Croce chiamo o pazzariello dal guerra tante che nasce addirittura un neologismo che ci animismo c'hanno era un veneto che era emigrato a Torino che
Insegnava tende per molti decenni la carta delle detrattori italiano Agrigento anche il più importante periodico di studi letterari vale a dire il giornale storico dalle Tartori italiana
E Ciani si dedicò Gianetti e proprio traslarlo da studiare perché lui dedica tutti gli anni della guerra al ricerca ossessiva del nemico interno
E
Organizza squadre di studenti che hanno il compito di andare nei corridoi dell'università sentire chi profili fiscali magari anche solo un'esclamazione
Una delle vittime illustri di vittoria Chan è Umberto Cosmo nome forse non ha tutti i gran qualcosa un altro veneto anche lui finito a Torino dopo essere stato in Sardegna
Che ha avuto tra i suoi allievi prima al liceo pone diversità Angelo Tasca Piero Sraffa ricevo e poi Gramsci
All'università dico Alberto pollo solo per aver detto speriamo che questa guerra finisca presto
Viene su denuncia di allievi viene sospeso Pagliara addirittura ritirata poi la libera docenza eccetera cioè ne è un esempio interessante proprio organizzarla caccia al nemico interno
Ecco tutto questo dicevo Croce Gramsci eccezioni con quale differenza
E che Gramsci lo dice a una sola morale lo dice lo scrive pubblicamente e lo ripete
Concede lo dice fino a che l'Italia entra in guerra momenti in cui l'Italia entra in guerra la sua posizione testuale quando si entra in guerra sia un solo dovere vincerla
Però
Sennò andiamo vedere i carteggi di Croce scopriamo che continuamente Luís appunto la frase che ho citato Passarella dalla guerra
Ah sì lo calzate test dice tante di quegli improperi per esempio sociale che più otto punto ore estenuanti Croce senza avere naturalmente la statura è e in cui Croce ridicolizzato per esempio l'anti germanico però non lo scrive più lo scrive agli amici
Quindi come dire la doppia morale
E anche questo mi pare un esempio come dire poco encomiabile no anche perché Croce aveva rotto Rita però voce anche forse per ragioni di formazione centristi e patriottica per cui via capitare fosse in guerra un certo punto
Eccetera
Nella
Nella guerra il momento cruciale in realtà dobbiamo ricordarci presunto è stato più volte evocato lo scontro interventismo neutralizza
E qui di nuovo ricorre il nome che ho citato certo punto en passant l'inizio Gabriele D'Annunzio
Stamattina nell'intervento che avevo fatto dicevo che bisogna distinguere tra parole parole tra parole e atti concreti però signori Gabe dannunziano
Ranuccio voi sapete rientra improvvisamente irredentisti se i debiti sono misteriosamente saldati
I suoi creditori tra citati rientro dalle dal dall'esilio francese per così dire rientra in Italia e
Comincia a fare questo Tour nel maggio tipo di cui ti fidi radioso donde il neologismo radioso Maggi Isma'eccetera eccetera fa questo Tour che da quarto lo porta a Roma e comunque delle piazze piene queste con Cioni
Ma sentite un paio di citazione
Udite udite il delitto di tradimento fu dichiarato dimostrato denunziato i nomi infami sono conosciuti qui si riferisce al fatto delle trattative sul timore di Giolitti no per evitare la guerra la punizione necessaria non vi lasciate illudere non mi lasciate ingannare non rilasciati impietosire tal manderà quindi beh schiavizzazione dell'avversario neutraliste Parma andrà non ha rimorsi non ha pentimenti intona pudori
Chi potrà mai distogliere dal gusto dall'abitudine del bravo e del tuo popolo anima ricezione
Ma a maggior ragione l'animale
Che vi si rivolta e vi si sa sia
Non bisogna permettere capacità ci camuffati dalla casacca tricolori quindi finti italiani
Quindi c'è l'espunzione questo diceva ieri l'intervento di tutti molto interessante l'espulsione per dimensione chiude extraterritorialità no killer italiano l'italiano vengono a bocciare il Santo nome cioè di tale con le loro strozza in Monte
Fate la vostra lista di proscrizione voi ne avete il diritto voi ne avete anzi il dovere civico liste di proscrizione per cui che sono tra una guerra e ancora un altro discorso
Due giorni dopo non è più tempo di parlare ma di fare ecco la parola diventa incitamento all'azione
Non è più tempo di con Cioni ma di azioni di azioni romane
Se considerato il come crimine ad incitare la violenza i cittadini io mi vantavo di questo crimine e qui è un'anticipazione di quello che dirà Mussolini dopo il delitto Matteotti no se io sono al capo di questa banda di delega se si agricole se invece gli allarmi io potessi armi gettare i risoluti non esiterei né mi parrebbe di averne rivolgimento ogni eccesso della forza e lecito
Eccetera eccetera e porterà avanti dice tutto questo si misura non con la Standa del merchandise con la spada lunga
Però quindi perciò col bastone col ceffone con la tentate col pugno si misura mi mantengono i Mezzani le capriate le calzante eccetera eccetera eccetera
Codesto servito rame di bassa a mano teme i colpi ha paura delle Pussy a spavento del castigo corporale
Io per Iva comando vorrei poter dire io che li consegno hip maneschi di voi saranno della Città della salute pubblica bene nettissime
Formate Rin drappelli formati l'impatto specifiche
Fate la ronda tenetevi alla posta per picchiarmi per catturarli
Non una folla urlante siate ma una milizia vigilante allora qui siamo davvero al Proto origine dello squadrismo
Cioè sita proprio mandato di andare a prendere il mitra visti e di sottoporli al castigo corporale
E qui esempio punto potrebbero essere numerosi ma mi fermo dicevo invece che nella guerra interessante
Momento cruciale eh Caporetto
Caporetto perché c'è una recrudescenza no di sentimento patriottico e ma soprattutto perché si stabilisce in maniera del tutto scorretta si stabilisce un legame tra la rivoluzione bolscevica in Russia e la sconfitta
Il capo
Dove qui non c'è più neanche il post hoc propter hoc perché qui se guardiamo le date e anteriore è un Antioco propter hoc vale a dire Caporetto aree ventitré ventiquattro ottobre l'assalto al Palazzo d'inverno il sette novembre però si dice in realtà la sconfitta di Caporetto la la vittoria dei bolscevichi
In Russia e il fatto che il giorno dopo viene l'otto novembre viene il primo praticamente discorso al potere seppur poter ancora molto provvisorie incerta
Nel suo discorso chiede la cessazione generale immediata di tutte le ostilità su tutti i fronti di guerra proponendo una pace senza annessioni
Di tutti con tutti e senza indennizzi quindi piantiamo all'indice ebbene queste la prova provata che i bolscevichi
Hanno fatto repulsione per danneggiare la causa italiana i loro compagni uccida ariani sono appunto la longa manus Caporetto dunque ha una spiegazione non sono
La
Vergognosa condotta tattica e strategica dico donna perché di Cadorna la sua incapacità di governare la massa combattente eccetera a mio piede comando eccetera no e
Invece la famosa pugnalata alla schiena ecco il nemico interno qui trova proprio nella raffigurazione di intellettuali giornalisti letterati dice antologia sarebbe sterminata trova sono assicurazione
Icastica
Proprio l'iconografia nemico interno se dovessi scegliere un'immagine è una di quelle tante che vedremo nei giornali di trincea ieri l'abbiamo vista abbiam visto mi pare uno
Uno due d'immagini giovani trincea in cui appunto il nemico interno è un italiano che appunto totalmente rappresentato insegnante orribili e spesso con un poco la facies giudaica attenzione
Che appunto mentre si vede si vede il fante italiano che imbraccia il fucile sulla nella trincea puntandolo contro il nemico dietro arriva bolscevico che gli pianta il pugnale nella schiena queste davvero l'immagine
Emblematica della costruzione dell'emittente a cui si presto letterati giornalisti Gazzè Tieri ma si prestano anche i cartelloni vistisi prestano pittori si prestano anche perché come dire
La guerra favorisce anche un in generale un
Sì Torricelle com'era un'economia della cultura favorisce la nascita anche di di di si è accennato al volley manifesti no i manifesti hanno un'importanza crescente naturalmente ce e quindi Caporetto è un momento davvero decisivo in cui si scatena tutta quanta una fantasia creativa di letterati e artisti eccetera
Ma pensate anche a una cosa in cui l'Italia ha un primato vale a dire quello servizio P come propaganda che nasce presso lo Stato maggiore dell'esercito e che
Non ha l'eguale solamente il vizio P e un servizio che nasce con lo scopo di rimotivare le truppe dopo la sconfitta di Caporetto affidato a intellettuali
La gran parte della gara meglio intellettualità dell'epoca da Salvemini a Prezzolini Lombardo Radice Codignola eccetera eccetera vengono reclutati e si lasciano volentieri e lo fanno con grande partecipazione
E i giornali trincea cui alludeva ieri Angelo Ventrone stati studiati lo sappiamo da Mario Isnenghi già in anni molto lontani se andate a guardarvi sono veramente un campionario terribile
A questi già in trincea hanno nomi e cognomi cioè sono fatti dare cioè anche da intellettuali che poi sono irrituale molto pensoso che son Piero già ieri che anche una
Come dire una versante religioso valdese molto molto importante insomma
E in tutto questo c'è sempre rappresentazione bestiale del nemico
E il nemico interno in questo caso con Caporetto viene proprio diventa il fulcro
Già in trincea sono dedicati soprattutto a convincere i combattenti di due cose uno che stanno combattendo Veron non per una causa astratta per la Patria ma stanno combattendo per un obiettivo concreto che la terra quella che riceveranno come remunerazione quando tornerà
La terra ai contadini
E secondo di scordarsi le spalle
Di fare attenzione non solo a chi è davanti al pm che affianco attenga Comboni per esempio che potrebbe darmi una coltellata mentre io guardo a voi questioni due elementi di fondo leggendarie di trincea fondamentali
E pensate a tutta la produzione letteraria la guerra è un ottimo affare per i letterati
C'è
Una veramente ci sono migliaia di titoli che vengono sfornati in seguito alla guerra non solo poesie va opere d'arte produzione pittorica Hassane musicali
Hyundai i nuovi libri
I faccio una sola citazione
Quanti minuti mi deve
Anche cinque ma no ma sei troppo buona
In cui noi vediamo perché nel un'idea diffusa che poi i guerrafondai coloro che costruiscono sto tipo di immagine sono gli estremisti sono i nazionalisti sono Marinetti sono Corradini non è così non è così loro sono gli apripista i faccia una citazione una somma
Passa passa Benedetto flagello rovina devasta sconquassato lascia sottopassaggio solo cenere sangue semina i cadaveri sul tuo cammino calpesta i deboli traccheggia i forti lasciate dietro solo un'unica e lacrime
Non esiste patria sono una patria esiste quella dell'odio apro una parentesi non ancora finito poi riscoprì di confine che
Se andate a vedere per esempio c'è un libro di Joanna Bourke una studiosa che ha pubblicato un bel libro qualche anno fa che Ventura ben conosce in cui c'è anche un rimando al titolo l'istituzione della guerra esaminato la produzione per esempio del
Del ciò che facevano ciò che producevano gli stati maggiori per mobilitare figli convincere i loro soldati i cappellani evitare l'esercito britannico per esempio e
Loro insegnano a odiare ci sono i testi voi dovete imparare odiare il nemico non dovete aver nessuno scrupolo
Ci sono altre sedi testi straordinari in cui si insegna a odiare e alcuni di costoro sono poi poeti delicati Poretti scrittori eccetera eccetera
Allora solo una parte esiste quella dell'odio saccheggia stupra ammazza massacra stupra incendia rovina devasta sconquassate Strazzera
Attenzione può sfondare siti a Grado una porta con la tua spallata impiccare il proprietario tanto il nemico
Prenderti la sua bella figlia e godette la sazietà tutta in Utah sul suo letto dopo se ciò ti fa piacere lapis cozzare
E gettare come uno straccio giù nel cortile che i suoi cani lettino il suo sangue
Allora questo non è Marinetti è un poeta che abbiamo conosciuto Como punto un delicato poeta crepuscolare che anche una stagione un po'futurista già anche Corrado Govoni
Allora dove qui cosa vediamo davvero e gli animali trazione che puoi fare con così nemico è una bistecca cinque fare quello che vuoi
Quello che mi né del fatto che nei programmi scolastici io non avessi mai scoperto che Corrado Govoni avete scritto cose di questo genere è sempre così
Cioè possiamo chiudere un occhio su testi come questi possiamo affidargli come dire alla critica lo dipinge dei topi naturalmente è chiaro che è più grave responsabilità sono di d'Annunzio di Marinetti dei Corradini eccetera eccetera
Però rimane il fatto che questi sono testi diffusissimi in cui
Premetto di fondo è questo nella
La quindi c'è questa linea nella guerra si manifesta all'estremo grato questa vera e propria sacralizzazione poi del discorso politico così
Che è fondata su
Sulla classica coppia maniche e a bene e male luce e tenebre per così dire
Dove
Naturalmente questa coppia bene male luce e tenebre poiché può essere tranquillamente rovesciata vi dicevo che se leggiamo i manifesti gli intellettuali tedeschi o francesi o britannici possono essere togliamo i nomi possono essere intercambiabili ma pensate
Lo stesso ragionamento però spostando le date pensate alla campagne che si fa appunto contro i tedeschi di Boscia quindi mangia patate shop chi
Blair ci miserabili c'è un un repertorio sono visto Carlo allora poi ovviamente ovviamente quando Italia fare alleanza con la Germania ecco che la propaganda si rovescia contro gli inglesi c'era già stato un avviso
Con le sanzioni naturalmente no ma troviamo quasi le stesse cose
Piva B di inglese ispirata eccetera eccetera il popolo di cinque pasti espressione che usa per primo di nuovo D'Annunzio Valeria D'Annunzio questo Guthrie straordinario Bernucci usa per primo questa espressione
Già nella lettera nel nel ecco tra i tra i danni non ricorre sono un fatto cercare per non perdere tempo
La lettera è talmente che con la lettera aperta che in quel testo che viene pubblicato su molti quotidiani italiani
Da da ruspe Gennadij diciannove che è un testo che sarebbe tutto da rileggere ore sono di sicuro presidente Jacopo lego capito che è uno che mi sembra buono ma gratta non lo è
Nemico interno
In cui nemico farsi ben articolato a sinistra mezzo siamo stress
Nel in questo in questo discorso davvero si ritorna sempre lo stesso agli stessi stilemi però c'è da mettere in discussione anche abbiamo parlato D'Annunzio scrivessi però si dà il caso che poi c'è un giornale che il Corriere della Sera che pubblica in prima pagina i suoi scritti
No
Quella sera
Perché più importante quotidiano italiano
Quindi non c'è un solo la responsabilità di chi scrive
Cioè la responsabilità di chi ospita questi articoli e lì da a questi testi un valore emblematico vi rende strumento d'azione politica no essenziale quella sera che
Devo dire si assume quindi a questo punto visto responsabilità molto gravi poi sappiamo che Albertini poi nel dopoguerra fra cambiamenti di posizione però non c'è dubbio che ha responsabilità gravissime le canzoni chiedi
Che pubblica di D'Annunzio per la cura di Libia tutto il discorso la pecora mondiale
Il primo dopoguerra fino a mutatis mutandis scusate se è poco finora è una Fallaci
Cioè non c'è nessuna responsabilità dei D'Annunzio e delle fallaci cioè responsabilità dei giornali o degli editori ti danno posto danno rilievo che se parliamo di intellettuali ramo solo di creatori quelli che riteniamo di organizzazione della cultura
E qui dobbiamo parlare anche per responsabilità di chi organizza la cultura
Angelo Ventrone nel suo intervento nel dibattito stamattina mi ha un po'fregatura delle delle cose che volevo dire perché volevo fare potenziate le parla di Maffeo Pantaleoni visto che eravamo in sede tra ottobre già citate tempo segato le gambe
La partita Pantaleoni che si lega realtà a tutto un filone positivisti qualche si interseca poi poco l'eugenetica
Anche se pur essendo poi iperliberista ma può no come molti liberisti italiani iperliberista ma ai voleri del gruppo finanziario industriale a cominciare dall'assalto dei fratelli Perrone diciamo la verità
Nazionalista internazionalista antisocialista viscerale che e vede nella guerra
Come dire
L'ospedale una guerra dirittura provvede un una un elemento di guadagno economico eccetera eccetera dice facendo un rapporto costi-benefici vedete che la guerra alla fine ci ci renderà più di quanto ci fa ci fa spendere essere ma dei testi di pantaloni troviamo un repertorio come dire della inimicato ITA per così dire nella quale di nuovo gli interni come nemici sono più pericolosi degli esterni
E perché perché gli esterni sono intercambiabili possono estero riporta che i noi tedeschi francesi designi intenso sempre gli stessi e quindi è un nemico permanente nemico interno
E e quindi c'è una proposta di pantaloni una prostituta violenza di una volgarità devo dire
Di una becera argine ecco lui insistere e poi raccolti in sei articoli involucri pubblicati da editori importanti come la terza è normale credo il convegno organizzato Donzelli non tra la terza che sono questo non potevo dirlo perché
Intellettuali coi si autocensura naturalmente
Tenete conto poiché sempre torno un attimo
Nel diciassette nasce nascono i comitati per il fronte interno in Italia che sono creati da intellettuali per lo più intellettuali funzionari territorio organizzatori insegnanti di scuola media
In quel segno è valido
Orchestrato
Insegnante di scuola media istigati universitari di solito
Quelli non non tanto famosi sono intellettuali di medio livello di basso livello creano un po'in tutte le città dell'associazione per il fronte interno appunto il fronte interno deve essere un organismo che si difende da nemico interno
E nascono giornali e riviste che si intitola appunto il fronte interno con tutte variazioni di questo genere e così via
Va be'ho capito che devo chiudere va bene
Stamattina ci abbia avuto molta più tolleranza leggendo in questi mesi scorsi ma ammoniva questi ragazzotti arrivano va bene allora mi avvio a concludere quanti economia devo concludere pagano va bene che sicuramente qualcuno poi entrava indiscussi moralmente
Questo
La questa dicotomia che tipica che si collega a questa sacralizzazione del discorso politico
Dicotomia bene male luce e tenebre eccetera attraversa poi tutta la storia novecento e a ritroviamo anche nelle cosiddette nuove guerre la troviamo nelle guerre degli ultimi quindici anni
E io
Ho provato
Devo dire un certo raccapriccio quando ho letto interviste di Vittorio Foa che parlando della guerra nello star del novantanove scrisse testualmente disse testualmente esiste frasi che va detto Tony Blair una guerra del bene contro il male
Bene contro ma o per non parlare di delle mio maestro Norberto Bobbio che parlo di guerra etica guerra etica
Allora è come dire o cito ancora uno
Che vivo Nicola Matteucci che pubblico lo so che deficit no arriva dopo pochi Colombo
Nicola Matteucci pubblicò un editoriale intitolato il nemico interno
Ma che di fatto incerto un c'è una si fa un po'specie naturalmente
Non abbiamo messo come chicca finale ma questo è fin troppo noto alcuni brani di Oriana Fallaci che il punto d'arrivo se vogliamo che però è un punto d'arrivo che ha in sé tutta una serie di elementi a cominciare da da quello che è vicino della responsabilità degli editori di giornali che danno spazio a questa a a questi
E nella di cito solo una riga della Fallaci
Prima dalla querela che in cui lei lei vuole convincere Bush ancora prima che Bush abbia deciso e dice non dare non prestare fede a quelli che ti dicono che non deve fare la guerra e attenzione perché i tuoi nemici non sono solo gli iracheni non sono solo gli Hare che non sono solo gli islamici ma sono gli europei sono i francesi i tedeschi sono gli italiani dice
E questa lettera aperta a Bush per così dire non so se Boucheron Garnett ha subito deciso per la guerra in seguito la ritraeva fallaci in cui dice il finale e questa è una guerra profilattica è una guerra profilattica
E questa infatti un vantaggio un vaccino come il vaccino contro la poliomielite vaiolo
Un intervento chirurgico eccetera eccetera
Nella uno degli stilemi che ritorna moltissimo in tutti questi temi e che abbiamo visto ieri ce l'ha fatta vedere Angelo Ventrone nel ma alcuni manifesti delle messi e però io ho trovato una serie di testi degli anni già degli anni dieci poi degli anni del fascismo in cui nemico viene presentato come un insetto e quindi
L'azione contro nemico interno ustioni insetticida no
Di nuovo una finalizzazione all'insetto è come dire del genere animare quello conta meno ce ne sono di noci pollo scopro morale mi ammazza una zanzara quindi l'insetticida per ammazzare nemico interno
Allora da questo punto di vista c'è poi da chiedersi anche gli ho fatto la battuta sulla Fallaci che Bush schiva si è fatto la guerra previdero detto la Fallaci però c'è da chiedersi anche qui se ci sia e quale sia il peso
Politico che hanno poi certe posizioni in successive atti amministrativi legislativi e politici cui sapete che proprio tre giorni fa Unione Europea a decretate per l'Italia è un Paese dove la legislazione sul diritto d'asilo
E ingenerare sulle questioni migrazioni e una delle più arretrate del mondo
Mi chiedo se non ci sia anche in quell'eccitazione che mi ha portato in Italia un po'di fanatismo
E oppure pensata la decisione del governo americano di costruire questo muro divisorio con il Messico mi chiedo se non ci sia una responsabilità
Di Huntington in particolare dell'ultimo libro di anti tono che quello in cui mette in guardia contro la contaminazione il pericolo di ispanici che stanno impadronendosi stanno contaminando stanno devastando stanno inquinando
La la Società vostre degli americani
Di origine anglosassone e protestante eccetera eccetera quindi c'è una responsabilità di chi dà spazio e poi c'è un ruolo poi alla fine secondo me su quale dovrebbe interrogarsi un ruolo politico
Che e gli atti i detti iscritti degli intellettuali assumano insomma l'intellettuale e su questo a volte abbiamo polemizzato con Massimo Salvadori come diceva gli intellettuali sono a proposito iscritti sui territori fascino intellettuali sono tre sono come gli altri non è vero non sono persone come gli altri
Cioè non poi accampare semplicemente la spiegazione del tengo famiglia gli intellettuali hanno una dimensione pubblica e quindi hanno responsabilità
Che sono molto pesanti molto gravi le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti
è una
Molto bene
è relativo era relativa a quella discussione finisco su questo senta bizzarro proprio citato la farmacia mi definisco con lei ma anche possiamo citare Marcello Pera qui occorre Baggio che scegliete voi e bisogna che tutti costoro che sono grandi teorici per così dire delle identità occidentale cristiana o giudaico cristiana mi sembra che sia corretto dire oggi su cui ho molti dubbi
Dimenticano che è uno dei come dire di e degli spiriti Magni di cure l'Europa possa vantarsi Michel de Montaigne diceva alcuni secoli fa parecchi secoli fa diceva notava amaramente che dice quello che hanno appare diverso lo chiamiamo Barbaro
E qualche tempo dopo un paio di secoli dopo quasi tre
Un altro personaggio di Tripoli se il gioco l'Europa può vantarsi ma mercante teorizzava il diritto all'universale ospitalità allora mi pare che sia questa
La logica dobbiamo ispirarci non quella grottesca brutale forse mostruosa
Del nemico amico costruita secondo Vinci stilemi che abbiamo visto in questi giorni questa invece la logica cui dobbiamo ispirarci dentro come fuori se vogliamo essere
Come intellettuali davvero cittadini dell'unica vera paté di cui possiamo essere cittadini ma insieme anche militanti vale a dire la patria della ragione grazie
Grazie al professor D'Orsi
Io a questo punto secondo me sarebbe interessante ascoltare Giovanni Orsina perché l'argomento del del del del suono intervento Sonzogno cioè il nemico nel nel mondo laico è stato in realtà sfiorato più volte in modo in modo o diretto o indiretto dal professor D'Orsi specialmente non so mi veniva in mente lui alla fine citava Piera
Ecco l'ex Presidente degli USA l'ex presidente del senato che negli anni scorsi si era diciamo fatto conoscere con uno studioso di Popper e come diciamo un militante anche del pensiero liberale
Negli ultimi negli ultimi nell'ultimo anno e mezzo è stato uno dei più fervidi animatori di un gruppo di opinione raccolto tra l'altro anche attorno al momento capire questo magari ve lo giro come come un paradosso no ecco che uno dei militanti che serve diciamo nel nel indica tentato di declinare il laicismo come contrapposizione a qualcos'altro no come un'identità forte contrapposta laicismo quasi come occidentalis mo'
Ora naturalmente tutto questo io credo che non avrà niente a che fare con quello che direttamente dirà Orsina però molte volte anche all'interno anche all'interno del del del mondo laico ci sono contrapposizioni ecco è è una costante del diciamo degli intellettuali italiani come diceva il professor D'Orsi quella di agire muoversi secondo questa linea dialettica io aggiungerei giusto en passant le le le controverse nell'orizzonte diciamo postcomunista italiano lei ha citato Vittorio Foa
Oppure si potrebbero citare le le profonde inimicizie nata nella diciamo nell'ambito teorico della sinistra extraparlamentare negli anni Sessanta le transizioni che ne so da dai bravi Ranieri ai tronchi e con quello che ne segue insomma mentre invece ci risulta un po'più difficile pensare a questo processo Dini indicizzazione all'interno dell'universo laico che ne di solito ci immaginiamo
Cultura minoritaria cultura
Anche a volte un po'
Un po'chic ma magari sottratta questi vizi e realtà se uno solo ricorda due tre cose che forse ecco questo Ursino magari CCD la meglio cioè le le contrapposizioni anche molto forti tra il gruppo del mondo il gruppo di Giovanni Malagodi giusto per dirne una o anche non so se parlerà di conoscere professor dorsi Ambroise lo ha nominato
Modo elogiativa sono contento perché sono metà torinese e metà napoletano quindi quando negli anni trascorsi all'Istituto Croce e di una conversazione con una delle figlie di dire un benedetto la Libia che mi disse guarda Jacopo che non pensare che che che papà fosse uno ione un po'questo mito nove l'intellettuale enorme stranieri diciamo l'ultimo grande intellettuale generalista diciamo e lei ha detto non pensare che non fosse
Caustico cattivissimo soprattutto con quelli che gli erano più vicini e quelli che militavano nel suo stesso campo ecco non so se Giovanni Orsina parlerà diciamo di di queste cose di sicuro appunto parla della il titolo diciamo del del suo intervento ha il mondo laico e la figura del nemico interno
Grazie no non parlerò assolutamente
Di Marcello Pera non parlano nemmeno di Benedetto Croce anche se anche io sono stato un allievo dell'Istituto di studi storici di Napoli e ci ha messo dieci anni dopo esserci stato a scoprire che la TAV Benedetto Croce vale la pena leggerlo abbiamo vaccinato ero stato vaccinato da Croce per un decennio dall'istituto di studi storici
Noi farà un altro discorso invece parlerò del mondo di Malagodi ma il titolo che ho rimesso
Al mio intervento è questo l'immagine del nemico nel mondo laico fra antifascismo e anticomunismo cioè quello che a me interessa non è come i laici se i laici percepiscano all'interno del mondo laico un nemico
Lo fanno si lasci sono in Italia nel tale repubblicana sono stato un gruppo piccolo mais trema mentre rissoso
Io appunto che come direttore della Fondazione in audio ho a che fare con gli ex liberali posso notare insomma che dati cinque liberati liberali si trovano per lo meno sette correnti e lei con le sette correnti si oggi hanno enormemente l'una con l'altra
Però ovviamente è un odio diciamo in questo caso esistenziale non ideologico cioè non è con questa immagine del nemico
Che abbiamo a che fare nel senso poi naturalmente si riconoscono grosso modo la patente di comuni compagni nella liberaldemocrazia anzi comuni amici nella liberaldemocrazia e quindi si erano quanto meno invece la cosa che mi interessa è questo
Lo spazio pubblico dell'Italia repubblicana è definito da due anti l'antifascismo e l'anticomunismo
L'antifascismo derivato naturalmente la lotta di liberazione è figlio della lotta di liberazione quindi della fase genetica della Repubblica l'anticomunismo non direi figlio della guerra fredda ma certamente ha amplificato rilanciato consolidato dall'aprirsi della guerra fredda
Questi due spazi bianchi definiscono naturalmente due si fonda naturalmente sono definizioni Dominici nemico fasciste nemico comunista
Quello che a me interessa è capire questo
Come si mettono si collocano i laici rispetto a questi due nemici e quindi rispetto a queste due spazi questi due spazi avanti l'antifascismo e l'anticomunismo
è evidente che tutti i laici dei quali parlerò sono al contempo antifascisti anticomunisti cioè sono terza forzisti qualche banche deporre
Corso terza forzista ovviamente si definisce anche nei confronti dello Grazia cristiana ma vedremo anche il problema dell'anticlericalismo e come l'anticlericalismo interagisce con l'antifascismo e l'anticomunismo
Tutti quanti i lanci dei quali parlerò che sono quattro più uno
Il quattro sono Giovanni Malagodi segretario del partito e del segretario del Partito liberale Ugo La Malfa ridere anche
Determinati momenti segretario del partito repubblicano
Il gruppo della rivista il Mulino in una fase molto particolare cioè la fine degli anni Cinquanta il gruppo del settimanale il Mondo e il più uno era Andolfo Pacciardi che metto come più uno semplicemente perché ne parlo soltanto per una questione specifica che il rapporto fra antifascismo e critica alla partitocrazia che è un'altra questione che mi interessa in questo disco
Ora questi personaggi personaggio gruppi o riviste le quali ha detto sono tutti al contempo antifascisti anticomunisti
Sì presupporrebbe dunque che concordando sull'antifascismo e sull'anticomunismo trovino un terreno di convergenza ovviamente terreno di convergenza non lo trovano come ha detto il mondo laico il piccolo molto rissoso
E non lo trovano perché in realtà la definizione che danno del nemico fascista del nemico comunista e quindi l'idea che hanno dell'antifascismo e dell'anticomunismo famiglia plurale sono idee diverse
Se la Malfa quando la Malfa vi scorreva con una con Malagodi
Parlando di anticomunismo e antifascismo stava parlando in realtà di cose alquanto differenti non dire naturalmente del tutto differenti ma alquanto differenti
Quindi la constatazione di fondo intorno a cui è costruita l'intera relazione ma non è una costatazione particolarmente originale né brillante
E questa che il mondo laico come io direi tutto il centro
Detto in maniera molto generica nell'Italia repubblicana è realtà profondamente diviso al proprio interno fra un'ala sinistra soprattutto
Fascista sottolinea soprattutto non è che non fosse anticomunista ma è soprattutto antifascista che interpreta la politica italiana come uno scontro bipolare progressisti contro reazionari
E invece una spalla destra che è soprattutto e ancora sottolinea soprattutto anticomunista
E che interpreta invece la politica italiana secondo uno schema tripolare cioè totalitari di sinistra contro Centro democratico contro totalitari di destra
Quindi non è una frattura netta reazionari progressisti ma è una frattura tra i fascisti democratici comunisti
è una fattura che come ho detto è il frutto del sovrapporsi della guerra fredda alle aspirazioni generate dalla lotta di liberazione e questa frattura mi pare cioè questo
Due modi di vedere e la politica italiane sono modi adesso vedremo profondamente diversi
è in realtà una conseguenza poiché anche la spia della debolezza culturale del centrismo
Il periodo centrista che come è noto ha il suo momento d'Oro tra il mille novecentoquarantotto al mille novecentocinquantatré nella prima legislatura e poi a una fase di crisi che dura irrealtà sostanzialmente
Fino all'avvento del centrosinistra del governo Fanfani sostenuta esternamente dal PSI
Fase appunto di crisi di ritorni della formula centrista
Questo centrismo è culturalmente debole ed è culturalmente debole proprio perché al suo interno c'è questa frattura ossia perché non riesce a essere in maniera coerente al contempo antifascista e anticomunista
Una debolezza che è stata notata all'epoca fu notata all'epoca da due osservatori della politica italiana molto differenti ma a mio avviso ugualmente acuti tra i quali il filosofo cattolico Augusto Del Noce
E lo storico laico Vittorio De Caprariis
Questa debolezza del centro
Spiega almeno in parte per quale motivo con il centrosinistra con l'avvento del centrosinistra
Il la progressista del mondo laico cioè quella più antifascista che anticomunista e quella che interpreta la lotta politica italiana come scontro fra progressisti e reazionari abbia prevalso sull'ala moderata
Il ragionamento e voglio fare si concentra prevalentemente sul periodo mille novecentocinquantatré mille novecento sessantadue
Faccio soltanto una Breve
Puntata sul periodo precedente
Sostanzialmente per sottolineare tre passaggi della fase diciamo mille novecentoquarantotto mille novecentocinquantatré
Nato quarantacinque novecentocinque la prima
Questa frattura fra due modi differenti di percepire il nemico interno e quindi due modi differenti di percepire lo spazio politico italiano
Si vede molto chiaramente nel partito liberale negli anni che vanno dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentoquarantotto
Negli anni che vanno dal quarantacinque al quarantotto i liberali che scoprono per la prima volta che non è che abbiano poi tanti VT quindi sono partito relativamente piccolo ma appunto come ho detto che si tirerà il quale libere si tirano delle tv russe mazzate in testa gli uni contro gli altri se ne dicono intorno a due ipotesi
Un'ipotesi diciamo punto di sinistra tra molte virgolette in questo caso che è quella per la quale il partito liberale deve essere l'ala moderata dell'antifascismo
All'interno del CLN all'interno dell'alleanza antifascista e dell'ideologia antifascista noi dobbiamo essere hippie un moderati
Quelli cioè che tiranno verso una soluzione istituzionale di tipo liberaldemocratico rimandando tutte le riforme al futuro ma tenendo però l'ancoraggio sull'ideologia antifascista
E poi c'è un'altra ipotesi
Che è invece l'ipotesi di essere la la rispettabile dell'anti antifascismo
Cioè di fare fare fai centro e fare capo su tutta quanta quella parte di opinione pubblica
Che ce l'ha con l'antifascismo perché ritiene che l'antifascismo sia un'ideologia eccessivamente giacobina eccessivamente aggressiva perché non crede nell'epurazione perché ritiene che l'epurazione sia sbagliata eccetera
Ed è una una fetta di opinione pubblica che soprattutto espresse in termini politici elettorali dal movimento dell'Uomo qualunque che elettoralmente efficace ma non rispettabile
E cioè una parte del partito liberale che poi vincerà alla fine del mille novecentoquarantasette nel congresso nel dicembre mille novecentoquarantasette prenderà in mano il partito infatti l'alleanza con l'Uomo qualunque
E andare al disastro elettorale del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto che è un disastro non perché si sia alleato con l'Uomo qualunque
Ma perché ci si è alleato alla fine del quarantasette perché in termini meramente diciamo elettorali bisognava allearci sì sì se lo si voleva fare naturalmente se mai prima e non nel quarantasette quando ormai si era rotta l'alleanza
Di governo fra democristiani e sociale comunisti
Ecco appunto per l'ipotesi che vince e quarantasette è quella di essere l'ala rispettabile dell'anti Antifascismo laddove ovviamente il problema è mo'per molti aspetti un problema
Anche legato alla contingenza c'è questo problema l'uomo qualunque prende voti che rappresenta una massa di manovra efficace che anche voi politicamente debole e quindi anche se elettoralmente forte
Però non c'è dubbio che già acquisiti da come una parte del mondo laico c'è questa specifico caso il partito liberale
Sia diviso di realtà sul problema dell'antifascismo che cosa debba essere l'antifascismo e se l'antifascismo debba essere più importante o prendere il sopravvento sull'anticomunismo oppure dice
Col quarantotto
La sostanziale irrilevanza parlamentare dei laici ve lo metto in maniera brutale un po'anche apposta Fassi realtà che questi problemi un pochino si Sannino
Nel senso che il mondo laico negli anni della prima legislatura innanzitutto si trova di fronte con una guerra fredda che al suo apice
Nel corso arriverà all'apice probabilmente tra il blocco di Berlino la guerra di Corea e quindi in questo momento tenere insieme antifascismo e anticomunismo per certi aspetti è più facile c'è un momento in realtà di emergenza di radicalizzazione del quadro internazionale per cui questa frattura tra antifascismo e anticomunismo in qualche modo la si può
Politicamente non culturalmente ma politicamente mettere sottotraccia
In secondo luogo la democrazia cristiana può governare anche da sulla quindi i partiti laici hanno la possibilità eventualmente se dovessero insorgere tensioni al loro interno fra di loro hanno la possibilità di votare al Governo e quello che accade gennaio del cinquanta con il Partito liberale a esce dal governo per cui queste tensioni possono essere scaricate nella sostanziale irrilevanza parlamentare non politica ma parlamentare
Dei laici
E è evidente che c'è una frattura comunque culturale cioè se politicamente il mondo laico bene o male riesce
A restare impunito intorno
Quanto all'antifascismo quanto all'anticomunismo la frattura culturale comunque esiste non c'è dubbio che un personaggio come la Malfa
Continui a percepire comunque l'antifascismo come prioritario rispetto all'anticomunismo mentre molti liberali dovrebbero al contrario mi son segnato soltanto una citazione da la Malfa
Nel dicembre del quarantanove in occasione del rimpasto del quarto governo che Degasperi appunto del rimpasto nel quale liberali escono afferma parlando ai social comunisti
Se la frattura tra le nostre forze la democrazia cristiana si fosse verificata non sarebbe stata molto più grave la frattura che volete vedere tra noi e voi dell'estrema sinistra
Prendete atto che noi con le nostre deboli forze dice la Malfa stiamo cercando di impedire un qualsiasi contatto che nel tumulto nella tensione stessa dalla lotta politica si possa creare con quello che è stato il male più grave del nostro Paese il male fascista
La mappa sta al Governo con la democrazia cristiana per impedire la democrazia iniziali scivolare verso destra per cui è evidente che l'interpretazione che guida del centrismo è un'interpretazione prevalentemente antifascista anche se la massa nani anticomunista naturalmente
Molti liberali non l'avrebbero condiviso
Il cinquantatré con
Il fallimento della via istituzionale al consolidamento del centrismo con la legge maggioritaria
Presenta da questo punto di vista ovviamente un punto di svolta profondo
Perché perché tutti quanti quegli elementi che avevano consentito al centrismo di stare insieme in situazioni in condizioni di debolezza cultura e anche i debolezza politica vengono a mancare
More Stalin si avvia una fase comunque anche se poi la parola verrà dopo ma insomma di distensione relazioni internazionali
E e soprattutto la democrazia cristiana ha bisogno dei voti di tutti i partiti laici perché la formula centrista continui a funzionali
E tutte le fratture
Che punto esistono all'interno del centrismo le fratture politiche la debolezza culturale centrismo della quale ho detto affiorano
Affiorano anche perché a partire dal mille novecentocinquantaquattro diventa segretario del Partito liberale Giovanni Malagodi che interpreta diciamo la funzione del Partito liberale in maniera molto più aggressiva di quanto non facesse dei suoi predecessori
Io sono fra quelli non molti convinti che Malagodi non in non rompa davvero con la linea politica del PLI la continuità fra Malagodi suo predecessore maggiore
Di quanto non si pensi certamente mentre i predecessori alla guida del PLI di Malagodi erano dei gentiluomini
Ottocenteschi Malagodi caro macchina da guerra e il PLI prende una linea molto molto più dura
Dice Saragat in un vertice di maggioranza del ventuno marzo mille novecentocinquantacinque nel quadro visto la minuta che teneva Malagodi spesso
Altro aspetto problematico il PLI orientamento della segreteria nuova
Per questo orientamento viene a contrastare allo scopo vero di questo governo che è quello di cercare di riconquistare verso sinistra centrismo deve riconquistare verso sinistra Malagodi da questo punto di vista un gran rompiscatole
Se non si riconquistano classi lavoratrici il governo viene meno i liberali cercano di dare al governo l'orientamento diverso è già molto se questo governo e di centro se non di centrodestra
L'atteggiamento di Malagodi assurdo dovete aiutare il PSDI problemi a sinistra quindi le fratture interne all'alleanza centrista diventano sempre più profonde dice
Gianni Baget Bozzo con una frase perfida a mio avviso molto efficace Malagodi per l'uomo necessario per rendere il neo centrismo invivibile ai democristiani potremmo dire anche agli altri laici
Ma boh di concepire esplicitamente il PLI come elemento di riequilibrio del centrismo verso destra lui diceva io serbo per tenere il centrismo a destra e garantirgli di rimanere centrismo altrimenti se il PLI non svolge questa funzione centrismo scritta si sta
Così deve rimanere al CIPE e lo dice in alcuni appunti privati particolarmente interessanti peraltro miscela con la sinistra del PLI che notoriamente uscirà nel cinquantacinque per dare vita al partito radicale proprio perché dice ma mancate a questa funzione
Ora il centrismo Malagodi Iano che al contempo politico ideologico e veniamo al primo dei protagonisti di questo discorso prometto che non non mi prolunghi però ancora per moltissimo
La priorità assoluta del centrismo Malagodi hanno è l'anticomunismo
La difficoltà centrale scrive in un appunto privato cinquantuno prima di entrare in politica quello di costruire un programma che tenga in Rispetto i barbari che sono appunto i comuni
E poi di mantenere lo senza dissangua ci economicamente irrigidirci pomeriggi socialmente
Per non decadere bisogna progredire dunque è chiaro che la priorità alla lotta quel nemico del comunismo però per non decadere bisogna progredire cioè comunque bisogna andare avanti Malagodi a suo modo un progressista nell'antico
E da questo suo progressista deriverà comunque rifiuto netto opposto alla grande destra non ci si può alleare con i neofascisti quindi blocco prioritario ai comunisti e rifiuto però contempo di allearsi con i neo fascista
Con due condizioni rispetto al neofascismo la prima
Il mio amico neofascista è considerato comunque molto meno pericoloso del nemico comunista
La sua pericolosità consiste nel soprattutto nel fatto che porta la DC verso destra e sollecita gli spiriti clericali interni alla DC ma non è pericoloso diversi
Questo lui lo dice spesso anche in colloco in colloqui privati con esponenti democristiani come Fanfani del tutto contento perché trova rispondenza anche lui democristiano secondo luogo
Malagodi pur appunto rifiutando la grande destra evita accuratamente di usare i popoli della cultura antifascista
La resistenza la guerra di liberazione tutto quanto questo non lo usano ne parla non ne vuole parlare non è nella sua strumentazione ideologica
Perché poi è uno che durante la guerra Stein argentina per sensibilità personale ma ovviamente anche perché è una scelta politica
Perché il patrimonio culturale dell'antifascismo come si sta definendo la fine degli anni cinquanta
Ride legittima oggettivamente il PC uso l'avverbio oggettivamente ovviamente non per caso
Questo discorso sull'anticomunismo fa sì che il ciclismo Malagodi hanno sia soprattutto un'atmosfera etica Malagodi quello proprio che vorrebbe irrobustire culturalmente il centrismo
E poco perché ideologicamente l'umore del centrismo non vuole trovare nessun compromesso nessun rapporto con quelli che ritiene i nemici religiosi del centrismo
Sono discorso religioso Malagodi si forma l'atmosfera Croce negli anni Venti cioè di quelli che si chiedono perché abbiamo perso contro il fascismo perché il fascismo alle masse noi no
Perché la politica lotta religiosa allora la religione liberaldemocratica non può fare compromessi con le religioni altri fascista eccome
Ovviamente non bisogna minimamente nemmeno
In questo discorso aprire nessun ponte con chi ha rapporti col nemico religioso ovvero col PSI che non ha tagliato i ponti con i comunisti
Quanto diversa questa concezione centrismo Malagodi hanno rispetto a quella di la Malfa che perché era convinto che il centrismo fosse
La scelta meno peggiore fra una zuppa democrazie la minaccia di una dittatura centrismo Malagrotta e Malagodi una soluzione trovato obtorto collo per L'Abate per la Malfa per Malagodi è una soluzione religioso
Su queste posizioni culturalmente ma non politicamente
Troviamo nel mille novecentocinquantasette l'arrivo la rivista il Mulino
Un nuovo editoriale molto criticato nostro dovere il post fascismo
Culturalmente non politica politicamente il Mulino prendere posizioni diverse da quelle Malagodi anima culturalmente il programma del mulino del cinquantasette anni fatto in programma Malavoglia
Contro i comunisti contro i clericali contro i laicisti per uno Stato e per una società democratici per una cultura nazionale che esprima le forze reali del Paese ne rispetti ne spende valori le tradizioni e le capacità
Alla base del rifiuto dell'antifascismo da parte del Mulino che è una rivista sicuramente non filo fascista cioè e rifiuto dell'antifascismo come ideologia non è il rifiuto non è nessun cedimento al fascismo neo fascismo
Ci sono ragioni generazionali noi siamo giovani abbiamo trent'anni è tempo di piantarla con queste bubbone della generazione precedente la nostra funzione costruire la democrazia oggi non andare a ricompattare le battaglie di dieci anni fa
Secondo elemento ragioni politiche
Poiché il Mulino interpreta lo scontro politico secondo quella dicotomia che vi dicevo prima totalitari democratici totalitari
E ritiene che l'antifascismo porti a essere troppo poco anticomunisti cioè porti a rilegittimare il PC
Molto importante il fatto che in questi anni Augusto Del Noce sia influente sul gruppo del Mulino ed è Del Noce che insiste molto sul fatto che lo scontro il treno una dunque
Sostanzialmente secondo il Mulino l'antifascismo porta al franchismo e quindi va rifiutato cioè porta ad aprile al Comune
Loro per loro l'anticomunismo invece è una battaglia prioritaria
Terzo elemento lo accenno soltanto perché non abbiamo tempo
Ci sono le ragioni culturali molto interessanti che è la rottura col positivismo cornea positivismo da parte del Mulino e la riscoperta di una cultura storica
Che è la riscoperta in qualche misura della vittoria delle tradizioni italiane e della necessità di avere a che fare con quelle tradizioni tenete conto che il protagonista intellettuale di questa conversione del Mulino è Nicola Matteucci indubbiamente
E che fa appunto questo tipo di discorso è molto importante in questo anche la riduzione inglese del cinquantasei
Ora rispetto a questo
Ovviamente o in tutto quanto questo il mulino polemizza contro quello che potrei dire la propensione Kubrick Diana la defecazione tempo Room esibita da riviste come L'Espresso il mondo
E infatti questa polemica viene fatta soprattutto contro L'Espresso il mondo
Il mondo ma sicuramente una posizione diversa rispetto a Malagodi il Mulino ma il mondo esibisce anche una mutazione interna piuttosto in interessante
Il mondo rimane sempre al contempo antifascista e anticomunista però direi che tra l'inizio degli anta alla fine degli anni quaranta quarantanove quando nasce e alla fine degli anni Cinquanta esibisce una mutazione interna piuttosto disinibite scivola sinistra sostanzialmente lo si vede nella politica economica nei suoi referenti intellettuali i miei collaboratori
Ci vorrà sinistra probabilmente anche contro Malagodi perché la polemica fra il mondo Malagodi violentissima il gruppo del mondo devi uscire sceglie di uscire dal Partito liberale quando Malagodi ne prende il controllo e
E questo appunto Fassino che
Si radicalizza
Appunto tra l'altro fonda il Partito radicale mi creda l'espressione possa essere utilizzata nel mille novecentosessanta nel luglio del sessanta in occasione dei noti fatti relativi appunto collegata
Al Governo Tambroni il mondo teorizza esplicitamente la simmetria fra fascismo e comunismo l'opposizione nei confronti del comunismo di natura politica quella nei confronti del fascismo è invece di natura costituzionale
In questo modo affossa definitivamente la cricca la tricotomia totalitari democratici totalitaria accetta invece la dicotomia reazionari progressisti fascisti sono reazionari coloro la frattura è completa
All'interno dei progressisti c'è una frattura politica che certamente una frattura del mondo non rime che era ma il mondo rimarrà sempre anticomunista ma la frattura di ordine politico non di ordine costituzionale
Il fatto che la Malfa divenga appunto a partire da cinquantatré uno dei personaggi più importanti di il ferimento del settimanale il Mondo te assolutamente appunto segna appunto
Chiaro indice di questo mutamento di percorso del mondo non per caso la Malfa vado appunto di corsa perché ho visto mi son preso troppo tempo per l'introduzione come sempre
Non per caso quella simmetria fra fascisti da respingere sul terreno costituzionale e comunisti da respingere sul terreno politico alla quale il mondo arriva soltanto nel luglio sessanta La Malfa l'aveva teorizzata già nel novembre del mille novecentoquarantanove
Nel marzo del cinquantaquattro intervenendo sulla fiducia al Governo Scelba dice chiaramente a differenza dell'onorevole De Gasperi non credo che il Partito Comunista prenda il potere
Quindi l'alternativa si presenta fra maggioranze e governi democratici e una svolta a destra di nuovo lo prioritario per la marcia l'antifascismo che pretende l'ultima citazione Enzo spalmate su circa quindici anni
Rispetto al secondo governo Moro nell'agosto del sessantaquattro sempre parlando con i socialisti fanno spesso i socialisti ovviamente
Dice la nostra carica innovativa chi gli rimprovera che il Governo Moro sia troppo moderato onorevoli colleghi noi tutti veniamo dalla lotta di resistenza
Dalle sofferenze dell'antifascismo dall'esaltazione della liberazione credo che alcuni di noi perché nella valutazione di tutti gli aspetti della situazione scelgono una posizione di responsabilità
Abbiano perduto quello che nel fondo della loro coscienza di nuovo la priorità
Antifascista anche la marcia sicuramente insomma e certamente anticomunista ma abbiamo visto un antifascismo e anticomunismo di natura sicuramente diversa rispetto a quelli di Marano
Due questioni ulteriori la prima che è una parola tutto quanto questo con l'anticlericalismo il nemico clericale che pure è un nemico per il mondo laico in che relazione si pone rispetto all'antifascismo e l'anticomunismo
Punto primo l'anticlericalismo vale sia per i liberali sia per i laici tra virgolette di destra sia per i laici tra virgolette di sinistra
Dico tra virgolette perché appunto poi queste categorie spesso non reggono ma tanto per capirci visto che appunto o speso molte parole per definire questi due posizione
Entrambi sono culturalmente avversi al clericalismo al modo con il quale la democrazia cristiana sta impostando i rapporti fra Stato e Chiesa e agli appetiti di potere della democrazia cristiana
Allo stesso modo su entrambi i versanti la pregiudiziale ideologica cede il passo quando poi si tratta di avere a che fare con la democrazia cristiana lotta politica di tutti i giorni con la DC bisogna avere a che fare
Quindi molto spesso poi si finisce per sé distinguere gli anticlericali buoni tra dai clericali cattivi con la differenza che mentre i laici di sinistra almeno possono spesso di fare un governo senza la DC prima o poi i laici di destra non possono sperare di fare un governo con la DC e quindi linea generale camminano sul terreno dell'anticlericalismo con i piedi un pochino più cauti
Detto questo l'asimmetria si vede quando noi ragioniamo sull'antifascismo e l'anticomunismo
Sul versante della sinistra laica il richiamo antifascista e quello anticlericale finiscono a se stesso per sovrapporsi se no per coincidere d'altra parte se l'antifascismo si basa su una dicotomia reazionari progressisti ed è sostanzialmente l'ideologia del coté progressista in questa dicotomia evidente che il clericalismo sta sul versante della reazione
Tanto più che creda risme visto come una componente di rilievo del fascismo storico cioè del regime del Ventennio componente di quella storia profonda d'Italia per cui il fascismo e può essere considerato l'autobiografia della nazione
Dunque l'anticlericalismo posizione anche alli continuità della storia d'Italia quelle dalle quali è scaturito il fascismo storico e continua scaturire il fascismo tra virgolette eterno
è molto interessante il fatto che il Mulino che c'è l'alcol clericalismo abbiamo visto prima di tonno al clericalismo nel sessanta faccia molta attenzione a separare clericalismo dal fascismo
E dice il medico che noi oggi dobbiamo fronteggiare il nemico clericale e qualcosa di profondamente diverso dal fascismo
Perché proprio perché il Mulino vuole fare la lotta al clericalismo ma senza Shiro apparsi anche l'antifascismo con tutto quanto quello che l'antifascismo si porta appresso
Sul versante della destra laica non si verifica una coincidenza fra anticlericalismo e anticomunismo come si verifica fra anticlericalismo antifascismo dall'altra parte
Anche se c'era il timore che il centro sinistra visibilissime Malagodi che il centro sinistra metta insieme li liberalismo dei socialisti con liberalismo dei democristiani e generi un regime
Così come l'ex sta però è un discorso ovviamente ideologicamente
Una sola battuta sulla partitocrazia
L'affermarsi dell'antifascismo come ideologia della legittimità repubblicana che avviene intorno al mille novecentosessanta sostanzialmente coincide anche con l'affermarsi definitivo del sistema dei partiti quale elemento centrale dello spazio pubblico nazionale
Questo fa sì che mentre la critica al sistema dei partiti alla partitocrazia in precedenza poteva essere portata anche da sinistra in i fatti alla portata anche da sinistra presenta una parte del mondo azionista dopo il mille novecentosessanta cioè nel momento in cui il sistema dei partiti si fonda sull'antifascismo la critica al sistema dei partiti viene immediatamente percepite come una critica di destra antidemocratica
Non posso soffermarmi troppo su questo ma insomma ci sarebbero molti segni di questo
è interessante che se negli anni Sessanta avviene questa matrimonio fra il sistema dei partiti e Antifascismo
Su questo Malagodi si stacca da molti oppositori del centrosinistra in particolare da Randolfo Pacciardi
Perché
Malagodi rifiuta l'antifascismo rifiuta il centrosinistra ma accetta il sistema dei partiti ritiene che il sistema dei partiti sia il fondamento della democrazia repubblicana e anche personalmente quando si tratta di essere diciamo un attente nel diciamo nel gestire gli spazi di potere del PLI non si tira indietro
Su questo Malagodi e la Malfa coincidono pienamente per una volta
In questo senso Malagodi e l'opposizione Malagodi al centrosinistra meno alternativa al centrosinistra di altre opposizioni proprio perché lui il sistema dei partiti lo accetto
Poi c'è invece non solo come è noto non l'accetta
Non solo contesta l'antifascismo come ideologia pur essendo certamente l'Ulivo ci mancherebbe un antifascista
Diverso è il discorso e cioè dice
Non solo non è vero che l'antifascismo il sistema dei partiti sono la stessa cosa ma al contrario il sistema dei partiti erede del fascismo e quindi il vero antifascismo non è quello della partitocrazia ma è quello di chi contesta
La partitocrazia
Conclusione tre minuti soltanto tre per concludere
Il mondo laico sconta questa debolezza culturale del centro
Nell'Italia repubblicana debolezza nata dalla dalla sovrapposizione dell'antifascismo di matrice resistenziale dicotomia reazionari progressisti conferma l'anticomunismo generato dalla guerra fredda tricotomia totalitari democratici totalitaria
E questo si ricollega al punto alla visione che hanno del nemico
Ma cantare se posso concludere che i due versanti del mondo laico abbiano ciascuno commesso un errore
Commesso un errore non visto da me ma visto da loro cioè che ci sia una contraddizione interna loro discorso che li indebolisce
L'errore dei laici conservatori chiamiamoli così è stato quello di aver rifiutato di costruire e irrobustire culturalmente una cultura antifascista moderata
Quando negli anni Cinquanta si gioca la partita per definire che cosa sia l'antifascismo sul quale si fonda la Repubblica i moderati non si giocano la partita
Cioè l'ambasciata lasciano che siano i loro avversari progressisti a definire una certa idea di antifascismo e per il timore di legittimare i comunisti utilizzando il discorso antifascista non ne parlano lo cancella
Questo fa sì che lascino il terreno della legittimazione della Repubblica ai loro avversari
Aveva ragione il mondo
A richiamare con forza la necessità di non lasciare la resistenza i comunisti e di richiamare con forza la resistenza e l'antifascismo come radici della democrazia
Come radici appunto anche di una concezione moderata e non necessariamente radicale e rivoluzionaria
Della democrazia
Dottore quindi questo dei laici moderati dal loro punto di vista un elemento di debolezza studiato abbastanza a lungo le memorie della resistenza negli anni Cinquanta e l'unico tentativo di interpretare la resistenza di parte moderata peraltro viene dai cattolici
Ed è il numero del decennale mille novecentocinquantacinque della rivista Civitas di Taviani
Unico tentativo di conservazione dire che la Resistenza è un fenomeno interpreta la resistenza diciamo da parte moderata
Le rate dei laici progressisti sempre dal loro punto di vista perché erano anticomunisti è stato invece quello di aver fondato il centro sinistra sulla cultura antifascista
Considerata la difficoltà con la quale nasce il centrosinistra sarebbe stato probabilmente troppo chiedere loro di rinunciare di utilizzare l'ideologia antifascista come strumento di legittimazione
Tuttavia
è vero pure che
è vero pure
Che quella cultura antifascista per come si era definita negli anni Cinquanta anche per colpa dei moderati è una cultura che oggettivamente legittima il Partito Comunista perché naturalmente non c'è nulla di male se non fosse che i laici dei quali stiamo parlando erano anche anticomunisti e quindi in qualche modo una contraddizione interna
Hanno ragione secondo me Giacomo Giacomo Noventa Augusto Del Noce quando dicono che se la storia d'Italia e tutta sbagliata come asserisce la cultura antifascista
Pronta la soluzione più efficace al problema italiano non potrà che essere la soluzione più radicale ossia quella comunista
Oggi veramente Del Noce che sono due conservatori cattolici ma potremmo anche citare Giovanni Ferrara e Aldo Garosci che sono invece due laici progressisti che quando si tiene il convegno del mondo verso il regime di fronte alle denunce del regime democristiano dicono ragazzi fermi tutti perché se voi denunciate in questa maniera il regime democristiano
E allora alla fine bisogna fare la rivoluzione l'unico vero esito possibile quello rivoluziona e se la prendono con i relatori del convegno dicendosi voi dite che ci sta il regime poi chiedete la democrazia cristiana di cambiare delle due l'una siamo in un regime liberaldemocratico radici si può può cambiare se stessa o siamo in un regime allora bisogna prendere le armi
Ed è ho trovato questa singolare convergenza fra due laici progressisti come Ferrara e Garosci dei cattolici invece conservatori come nome tante denunce
è anche per questo mi pare per le origini antifasciste del centrosinistra che quanto meno nel suo contenuto anticomunista la formula di centrosinistra si rivelerà poi fallimentare grazie
Di un quarto d'ora e torniamo poi con gli interventi di Alessandro seguito Crimes e anche le vostre domande se ci sono in realtà riteniamo
Con i nostri scarsa anche che sono Guido Crainz Alessandro Campi che hanno appuntato vedo che prendevano un sacco di appunti adesso Guido mi stava già cominciando a a anticipare qualcosa
Tornò in meno dell'ovviamente degli interventi di prima una decina di minuti a testa coi verrà chiamato in causa eccolo del Bernardini
Sentiamo senza che crediamo delle cose anche riguardo al discorso di stamattina insomma si riallaccia sia quelle sia questa di di oggi e di questo pomeriggio
Adesso si scusa
Rossi nove ore approfittato chiedo una cosa diciamo su un punto richiede la Giunta aggiungere una cosa marginale sul punto che era marginale
Grazie a Dio i dorsi cioè insomma lo sconcerto quando il nemico diventa amico allora un esempio riferito invece la seconda guerra mondiale è quello che succede all'America negli Stati Uniti al momento in cui decidono Inter in quella qui c'è un problema
C'è un problema a c'è un problema di propagande decisioni fare sette grandi filmati di propaganda essendo intelligenti solo rivolti ai soldati all'esercito essendo intelligente non affidano capitolo a Frank Capra non c'è il coordinamento è affidato a Francavilla sul grande regista Risano due problemi primo convincere che c'è un emiciclici agli americani si scrisse a un amico da combattere che c'è una guerra che bisogna combattere e a quel punto convince
Che ci sono Paesi che fino al giorno prima erano amici dei film d'azione l'accusa è di tredici
Conosciamo
Segretamente le cose orrende a guardare per lasciar perdere Tosi ma poi si offre
Non allaccia se capito comunque
No
No voglio dire che una cosa
Scusate
Era un appunto alla Giunta nazionale a una cosa che era marginale nel discorso di torsi c'è lo sconcerto i quando nemico improvvisamente diventa amico
E un esempio esempio diciamo molto interessante dal punto di vista Prato sono questi materiali sono stati tradotti in italiano qualche anno fa e sono visibili
è il problema di propaganda rivolta ai suoi dai propri soldati che si trova di fronte gli Stati Uniti d'America quando lecito intervenire la seconda guerra mondiale
Per i c'è un problema di spiegare che c'è un nemico al un miliardo di comitive di americani che non sono tanto convinti che valga la pena scendere in guerra almeno così dicono i sondaggi di fine anni trenta e poi ci sono dei gli amici
Di persone che vieta l'amica che fino a ieri era nemico in particolare sovietica insomma e questo è un elemento insomma questi questi materiali affidate a Frank Capra come coordinamento sono materiali fissili straordinari interessa di propaganda insomma
Ecco ma il centro nessun su cui volevo tornare con un mettendo un po'
In relazione su un l'alcune cose dette stamattina la relazione di dossier la relazione libro punto di
Angelo Ventrone è appunto il tema di questo convegno siccome categorie di guerre categoria di tempo di guerra o di guerra civile
Continuano a operare in tempo di pace cento diciamo facendo attenzione sono d'accordissimo con le precisazioni Grazia questa mattina osservatori faceva molta attenzione differenze
Ai luoghi tempi e i modi impiego delle categorie e come da questo punto di vista appunto uno dei temi che era al centro della
Relazione utili Bernardini sembrava sopra la parte finale superati da Chico militante degli anni settanta la coppia riemerge in modo cruento
Perché di questo si tratta dei primi anni settanta
Divergevano Curcurù vento del l'antitesi fascismo antifascismo cento nel versante dei gruppi extraparlamentari non del partito comunista c'era però su questo vuole dire alcune cose mi sembra ma un punto importante deve ma vi si è soffermato giusto cioè se vado giustamente appunto sono riemersi sul sui tanti filoni della cultura della cultura antifascista da cultura fascista più direttamente insomma e sulla realtà
Concreta sanguinose nessun del del neofascismo di primissimi anni settanta sono gli anni appunto
Della strategia della tensione se negli anni dello squadrismo molto accentuato somiglianti appunto è interessante dei territori i nomi dei conteggi vigenti giovanili ad esempio dei del ministero del Fronte della gioventù del Fuenti Milano troviamo percorsi che di lì a poco approderanno al terrorismo preesistente che approdano a Fiuggi oltre insomma e intenso ma la il quadro di Milano dei primi anni settanta in quanto terribile d'ordine
Con la con la gestione dissennata dell'ordine pubblico Unar militarizzazione della politica
Pesantissime
Comuni situazione appunto che delle BR centosettantatré sarà interessante anche qui
Vedere gli artificieri per gli avvisi di reato che giungono nel settantatré e dirigenti giovani e non giovani della Dennis milanese dopo la bomba che di là lanciata dal duello fascisti Lori Morelli che che dilania un agente di polizia Antonio Marino
C'è una un punto e c'è una sequenza insomma che
Che qui arrivo al all'altro punto che uno tra forze per siamo credo su su questo volevo soffermarmi di più cioè sulla sulla ripresa in questo kit questo quadro e sulle derive
Che ne nascono dell'antifascismo militante c'è una sequenza insomma che la sequenza della Milano del settantacinque
Cara senza impressionante alcune cose non vere non le ricordo insomma ma iniziata fra aprile e maggio
Muore Varalli ucciso da un neofascista un colpo di pistola di uno fascista il giorno dopo
Movimento studentesco profetessa paventare milanese non solo anche pezzi di sindacato stanno la cannibalizzazione una parte iscrizione Sofia bacini dove c'era la sede del movimento sociale un
Una gippone travolge ti becchi pochi giorno dopo morì in ospedale Sergio Ramelli che era stato scuciti colpito a sprangate
Da se non ricordo male dal servizio d'ordine di studenti di medicina di avanguardia operaia se lo ricorda benissimo pochi giorni dopo sempre a Milano pochi giorni muore un giovane simpatizzante pavento studentesco perché ha strappato un
Un volo hanno manifestato in un'isola questo è il quadro questo il quadro in cui riemerge e potrei continuare insomma
Allora in questo quadro in modo più accentuato ma in modo diciamo radicale e la sinistra se non entrare ma poi vedremo
Qualche
Qualche filo di questo discorso lo ritroviamo anche in luoghi della sinistra in cui stiamo che non lo praticavano e chi lo nega ma soprattutto diciamo nella in quest'area della sinistra strumentale torna un discorso la lezione del ventuno ripiene ripresa in modo deformato in questo clima di in parte alimento di militarizzazione della politica
Una vulgata dalla sinistra comunista degli anni venti e trenta
E cioè perché si avvede sia perché perché c'è stato l'avventura la semplifico insomma mi scuso con tutti ma sa
Perfetto il fascino è stato permesso dalle code alla debolezza dello Stato liberale e tal dalle pacifismo socialista dall'impegno del riformismo socialista bisogni di questo ha permesso di fascisti identità sono troppo pericolosi bisogna impedire ai fascisti divorzio questa lezione del ventuno che peraltro trova che troviamo in organi sta per chiudersi nessuna trova ha un suo percorso di imbarbarimento
Che a una deriva riso accetto non da solo non è colpa di questo schema approva anche insomma una deriva in slogan in in slogan terribili che in alcuni casi rimangono sullo slogan sedi fasciste si incisi chiudono col fuoco e questo è ancora troppo poco dallo slogan gridato camiceria di persone che non
Faranno questo mai creato anche da alcune persone che Franco e in alcuni casi non è una sezione del movimento sociale nella casa di un segretario di una sezione periferica del movimento sociale italiano di Roma di prima
Allora in al di là e al di là anche di questo comunque intrecciato a questo c'è utile c'è un percorso uno dei per colui o nomi solo cui c'è l'eco della polizia internazionale c'è ma insomma uno restando al nostro tema
Uno dei percorsi che porta al terrorismo alla seconda mette la seconda metà degli anni Settanta dopo la crisi o lo scioglimento dei principali gruppi extra bancari è un percorso che attraversa i servizi d'ordine ricordo i gruppi s'arrangia
Molti dei giovani che passano attiva linea e così via
Hanno fatto un esperienza imbarbarito un Giuseppe Amato esperienza della militarizzazione
Dello sconto antifascismo la feci patrocino di fine anni settanta e questa e l'impedire pacifico se prima che sia troppo tardi e uno le argomentazioni nulla sulla paura che porta l'acquisto c'avete visto che mi ha colpito molto l'ho riletta
Poco tempo fa anche per le due persone che sono a dialogare
è una delle ultime interviste fatta da Walter Tobagi
Che però ucciso poco dopo l'intervista dell'inizio del mio centottanta e imprevista Andrea Casalegno aveva Casalegno che ha fatto fino allo scioglimento come me l'esperienza di Lotta continua e che dopo l'uccisione del padre è uscito allo scoperto intervistato da Gad Lerner ed Andrea Marcenaro sul quotidiano tocchino provocando enormi reazioni negative
Dicendo dietro il terrorismo c'è anche un pezzo di nostra storia se no facciamo i conti con quest'anno abbiamo capito
Ed è quindi diciamo Casalegno credo sta ragionando su queste cose a Tobagi
Dice io sto esprime il turbamento di fronte a due cose
Primo
Il fatto che è stato appena ucciso
Fra il fra i brigatisti rossi uccisi in via Fracchia Genova
Uccisi probabilmente dopo che si erano arresi della polizia che sta ad indicare di un altro tentato così corpetto e così pare per la posizione c'entra fra questi c'era anche Lorenzo Peterson delegato della sullo statino giorno prima uno stimatissimo delegato
Della FIAT che
Che ha avuto un perché appunto improvvisamente si scopre essere brigatiste poi c'è un'altra cosa che lo colpisce
Il percorso il ripetere insomma in prima linea quindi nei fra le persone colpite praticano rischio dei giovani così dei giovani di Julia condiviso il percorso che lui ha conosciuto quando sono parte
Finissero dall'Alta Val di Susa o da altro del servizio d'ordine di Lotta contro il sentiero con angoscia
Sul la vicinanza fra la sua cultura e quindi e si chiede come cinque
Ecco non c'è dubbio che questa diciamo Ri emersione in questo modo io forse estremizzato ma non troppo temo di dover della lezione del ventuno non la troviamo improvvisamente molto colpito trovarla per un momento per un secondo
Anche ignora in una discussione appunto della direzione partiva per un secondo e tiro anche termiti in alcuni interventi da Julia siamo autorevoli dirigenti del partito comunista nel momento di maggiore il maggior diciamo
Rischia di Baggio novantanove la parola paura ma insomma nel momento in questo difficilissimo sia per l'inizio del settantuno c'è stata Reggio Calabria c'è stata L'Aquila
Dove l'arrivo dove la rivolta dell'Aquila porta a una cosa che se non ricordo male non era mai successa prima cioè la devastazione l'incendio di un ex sede di federazione del Partito comunista c'è ferita enorme è vissuta risulta con grandissimo
Intensità e in quell'occasione in quello in cui due
Credo in due direzioni che si svolgono in la lezione dei ventuno ritorna delle parole dirigenti autorevoli del partito comunista che il solamente gli atti fino a quel momento in quel modo sordo spesso a a a praticare un'altra cosa a fare un'altra cosa
Però appunto negli interventi non solo della vecchia guardia stalinista come coloro che accettano interventi di Terracina Longo paglietta
Emerga emerge questo richiamo c'è Pajetta che dice il suo lo citate spalle sollecito al braccio insomma
Se Pajetta che dice siamo siamo dopo L'Aquila se bisogna andare dai prefetti e dire quelle sedi fasciste ore chiudete voi o le chiudiamo un poi si è fatta nella tacita credo Bologna
Se ci sono cinquanta città italiane dove possiamo fare questo abbiamo risolto il problema Pajetta lo farà nulla di tutto questo però in quel clima e lo studente Rasini dicevano dobbiamo fare azioni minoritaria
Dobbiamo andare in Parlamento a chiamare il popolo al ai TIR al popolo che il tal giorno ci sarà anche un corpo discuta che spazzerà ora diciamo riemerge no Salus salta fuori
Anche un partito che stava siamo solo terriccio scrissi delle cose che ha detto questa sia stata dove è impegnato su tutt'altro versante la lezione del ventuno ritorna come per miracolo non ritorna più sì che solo solo interventi di altri delitti
Gli anziani una cosa rapida l'ho persa qualora abbia una quarta cose un pochino più lunga ma non molto
Sono stato capito all'osservazione un po'surreale perché si riferisce a un tema su cui era prevista una relazione ma non c'è stata e quindi capisco che possa però diciamo sopportare il corteo avrà pronta la categoria del medico inattesa
Ora pericolo inatteso c'è poca cosa succede che cosa succede in questo caso i prefetti e funzionari di polizia eccetera ai in pratica le persone diciamo depositari dell'ordine pubblico polemico e inatteso
Manipolativo sono gli studenti del Sessantotto e dintorni
E ai qui c'è molto interessante leggere da parte dei prefetti di fine anni Sessanta iniziale settanta che devono delineare i profili del movimento dei diritti e i militanti sono dei dirigenti
Il movimento studentesco erano difficoltà a conciliare quella militanza estrema
Con un passato che era ovvia poche compreso sa indicare quella di tante persone che fino al giorno prima la statua politici o democristiani liberali e socialisti venivano da soli famiglia benestante di destra l'altro ieri insomma all'Archivio di Stato cioè un giorno studioso che è qui che lavorava al fine dal trampolino e mi ha colpito insomma un garbato solo questo esempio per chiuderla rapidamente fra mi ha colpito un un verbale in sola votazione sul rapporto di questura di Lodi poliziotti questura di una città che parlava di una studentessa
Che aveva partecipato all'assemblea sulla strage di piazza Fontana sulla strage del dodici Satan e diceva
Di solida famiglia benestante solitamente orientata verso il movimento sociale ha esposto le tesi del Manifesto e il povero funzionario della DPS verso il capitolo previdenza penisola è morosa c'è scritto tre punti Croma proprio non riusciva a capire insomma
è un'altra questione che tra l'altro stiamo un altro inatteso che creiamo
Che crea confusione poveri funzionari della della della direzione la via S. Sonica processi sesso
Che solo grosso problema perché fra gli elementi dettato da parte dei cattolici del dissenso vi sono solo molti giovani e le grandi piccole città che un ex ponga male presidente etilismo dei giovani di Azione Cattolica pessimista insomma il prefetto si affretta dire no no non è più che le predette essere cattolico state tranquilli poi insomma questi cattolici del dissenso come li vogliamo vedere in quale categoria non può essere vecchia categoria dell'attività politica del club e quale allora alla fine si vengono emessi questi rapporti tante categorie per lo più in incide ordine e sicurezza pubblica incidenti e qui coi quindi voi trovate ordine e sicurezza pubblica incidenti vuol dire che voi trovate il rapporto sulla comunità di San Camillo nessuna sa prima di uno scontro di piazza e dopo lo scoppio di una caldaia che ha provocato la ricchezza quindi la difficoltà a trovare delle categorie per un pericolo inatteso
L'ultima cosa su cui volevo
Intervenire è legata senta questi aspetti dello Stato
Diciamo prende spunto appunto da una da un tema che ha sollevato corse rispetta la guerra cioè come si organizza la caccia né come si organizza la casa
Quali sono i versanti le strutture istituzionali che entrano in funzione non e poi soprattutto questo mi interessa in questa qui quanto interessa quanto comprato quando il giuramento della società civile dei cittadini cioè in questo per azione
La reazione di questa mattina di Andrea San Giovanni
Faceva riferimento alle schedature FIAT alle sculture di operai fiacche in una luce nel settantuno
E lì il problema in queste centinaia di migliaia di schegge
Non è tanto che sono fatte da funzionario escursione dello stato che identificano interessi della Fia conclude lo Stato lo fanno delle tante tante
Migliaia di cittadini
Che collabora attivamente che Caradoc giusto
Individua offrire informazioni sul nemico su chiamiamolo avversario chiamatelo come volete
Le schede FIAT che noi possiamo vedere mentre noi possiamo vedere ancora i fronti altri materiali di cui parlerò tema ventisei che ci sono sugli operai sugli operai che non riguardano solo una fede politica che si può insomma individuare anche con normali ma si era si dice che la tale operaie inattendibile perché si è sposata ed era già incinta che il nonno del tale operaia ma questo servizio
Inoltre l'operaio aveva scelto la cremazione ma se si dice questo partecipato allora all'Ascoli età condominiale per l'illuminazione in occasione della processione ma se si dice questo vuol dire che qualcuno deve letto che sta in quel condominio capita la porta accanto non è che
E siamo in tempo di pace sanno tanto di quella potente Laccoto ma questa cosa continua
E la stesso coinvolgimento dei cittadini punto quindi nel nella schedatura teatri cittadini
In questa
E la troviamo anche insomma nei per nei nei nelle nelle schedature praticate dallo Stato a livello ai livelli diversi solo raccontano la storia profonda di questo Paese i fascicoli degli anni cinquanta e sessanta e oltre
Sessanta i topi io sto vedendo l'inizio gli anni settanta
Delicata lì all'attività politica dei funzionari dello Stato
Vi faccio un esempio dei maestri comunisti si dei confronti messi comunisti si attiva sono un meccanismo di discriminazione di controllo di richiesta ai trasferimenti che va non solo dalle inchieste che vedono solo richieste pubbliche no
Quindi l'inchiesta del proprio si sollecita insomma dal prefetto in chiesa una roba che parte dal dalla questura l'altra al prefetto dal ministero dell'Interno dal Ministero della Pubblica Istruzione attiva
Una inchiesta di cui inchiesta ministeriale va nel tal paesino ad esempio del Friuli carristi del sicario soluzione colpito molto questo e ricordo che i bambini convoca i genitori chiede se dal maestro cioè
La Corte che continuano anche dopo no anche dopo laicità insomma nel nel senso che centocinque sessantasei c'è sempre in Friuli c'è un un pre un sindaco o cristiano che chiede continuamente la rimozione di un direttore didattico la cui colpa e verrà commemorato una resistenza fresco
Insomma abbiamo e sta sindacalisti socialisti sono iscritti al al sono iscritti
Al
Casellario politico centrale di cui parlerò quando già il pathos di sangue
Con un coinvolgimento glaciale sono passo a questo punto su cui volevo conclude le schedature il permanere del Casellario politico centrale e la sua prosecuzione ma con altro nome anche successivamente di cui sto parlando
Segnali il tempo impressionanti per certi aspetti anche in questo periodo
Insomma diciamo era normale che per un prefetto siciliano del cinquantanove era normale mandare questo oracolo poliziotto isola manda a chiedere all'albergatore di un paesino che insomma mentre i faceva le camere a una sociologa francese che l'aveva punto undici
Con Danilo Dolci pesante insomma quegli arbitri che leggeva chi scrive i racconti aveva rapporti ed era normale per cameriere l'albergatore c'è da fare
Questo è il punto di dover
Allora è la stessa logica che troviamo appunto nel che nel permanere del Casellario politico centrale per strumento richiamo a cui ha dato via Crispi che ha trovato un'amplificazione di norme durante il fascismo ed era lo strumento per schedare nemici lo sta così si chiama
E che continua nei confronti della sinistra appunto del quaranta sta partire dal quarantasette quarantotto
Non possiamo accedere all'ospedale che gli schedari che non sono stati versati forse ministro interno lo farà
Sarebbe auspicabile quindi siamo quello che quelle cose che dirò d'ora in poi sono diciamo indicazioni che sfuggono ai prefetti
Riferimento al Casellario politico centrale e alla sua articolazione in casolari Pulici provinciali Sud già nella sua i prefetti che dicono che la tal persona la talaltra e scritta
è scritto appunto al casellario
Politico centrale cioè uno strumento che continua con l'attivo coinvolgimento dei cittadini perché da quel alcune indicazioni non possono venire solo dei funzionari di polizia che tutto questo si affianca appunto
Ad altre forme di discriminazione cito una per tutte e concludo che c'era in giro da per tutto per passare insomma
Con un'auto l'articolazione successiva di questo discorso insomma fino alla fine degli anni Sessanta lo stiamo parlando alla guerra fredda
Ai giovani che vanno militare hanno un'asta hanno un
Se comunque
Adesso arriva adesso arriva
No no adesso arrivava questo volevo dire una cosa che adesso arrivo che esito voglio dire che stavo dicendo che fino a rimediare Santa almeno tutti tutti i giovani che vanno il servizio militare c'è la schedatura i carabinieri si sono simpatizzanti per il pagamento e per i partiti di sinistra non posso a molti non viene impedito di frequentare i corsi per sottufficiali e in alcuni comunque sono gli vengono affidati
Compiti delicati non vigilare polveriere così
Arrivo allora quello che dice lei cara la pazzo qui volevo concludere
La prima ammissione pubblica dell'esistenza del Casellario politico centrale che è avvenuta
In modo postumo cioè dopo la morte del capo della polizia Vincenzo Parisi che viene resa pubblica insomma da Pino Arlacchi che su Repubblica credo novantacinque c'era novantacinque dice che il casellario politico centrale
Dura fino al sessantotto poi per merito anche di Parisi terne quindi se secondo questa lettura
Che ha chiesto a me non è vero è questo che volevo dire secondo questa lettura nel sessantotto a termine questo modo di essere dello Stato cessa o per lo meno si attenua questa forma di individuazione del nemico che attira equivoci citati
E appunto
Ancora prima sguardo arrivare casi più famosi come come ricorda Latorre
Guardando dei nelle carte dei primi anni settanta dell'Archivio centrale dello Stato che sono molto parziali sono molto più limitate di quelle relative agli anni Settanta sessanta settanta compaiono altre edizioni
Compare lo stesso procedimento di controllo come un altro nemico e che un altresì continua a comparire il termine di pericoloso per l'ordinamento dello Stato e fra fine anni sessanta inizio anni settanta si fa riferimento andò quell'elenco di esponenti del movimento studentesco pericolosi per l'ordine dello stato e la sicurezza pubblica nell'ordinamento dello Stato a nottetempo elementi di Lotta continua vero e allora pericolosi per l'ordinamento dello Stato di cui si segnalano anche gli spostamenti più vacanzieri cioè sul soprattutto nei primissimi anni Settanta compare la sigla che non conoscevo francamente che non credo fosse nota credo siano dal servizio centrale per la sicurezza dello Stato
Che è il casellario politico centrale con l'altro con altra con altro nome nella sostanza ripeto su questo
Se poi non solo la ricerca di consenso soprattutto ci dobbiamo basare su carte molto più limitate e anche in questo caso sua accenni che scattano detti diciamo no al al prefetto questura
Quello che emerge è che appunto il la prosecuzione insomma la prosecuzione di quel sbilanciamento a sinistra insomma di quella appunto di quell'antico non smentiti quell'anticomunismo naturale che è un elemento corposo perché ha ragione
Ha ragione Pietro Scoppola richiamarci al alla lettera
Richiamarci appunto
Alle al tanti versanti del comunismo anticomunismo democratico inquisito ideale c'è stato anche un un anticomunismo utopico insomma
Accettato al punto in cui ad un anticomunismo reale dichiarato dichiarato da Scelta come Presidente del Consiglio che fa quattro cinque giorni pochi mesi quattro cinque e Consiglio dei ministri poi le iniziative all'insegna del fatto che i comunisti non sono come gli altri
Solo nemici dello Stato al servizio della e col sostegno di una potenza straniera e conquista logica in qualche modo sopravvive diciamo al al sopravvive alla
Alla guerra mediante le trasformazioni continua appunto
Uno dei continui avvocato nei primi anni Settanta fra l'altro oltre al già alla fine degli anni Ste degli anni Sessanta nel casellario politico centrale sono iscritti appunto alcune alcuni appartamenti di quel gruppo a cui faceva riferimento
Il col nostro presidente prima sui Quaderni russi i colleghi russi di Torino insomma e al
E alla fine diciamo perché all'inizio degli anni settanta si fa parla di un rapporto su un gruppo extraparlamentare piemontese si fa riferimento ad alcuni anziani militanti molto premente esco sarà molto per il mentre ex militante del Partito comunista in cui si segnala ancora i primi anni sessanta che erano stati scritti al casellario politico centrale quindi insomma il la e tu che questo quadro tout se Tien
Dei riferimenti al Servizio centrale sicurezza dello Stato quello che vi posso dire molto semplicemente insomma è che questo sbilanciamento risale ai primi anni Settanta sono nel modo in cui il Grazia Volo stragismo neo fascismo è un pericolo vero
Tra le iscritta quello che risulterà questi cenni indiretti inaffidabili peggio che gli exit poll quindi sorprendente
Con hanno avuto grano Salis quello che gli dico però questo sbilanciamento a sinistra risulterebbe conferma perché i riferimenti di iscrizione al servizio di sicurezza servizio centrale di sicurezza lo stato dei conti di neofascisti sono non solo più limitati quantitativamente ma sono qualitativamente rilevante sopra le guardano persone
Coinvolti attivamente nel terrorismo i fascicoli peggiori la privacy edizione impone di evitare mentre fra le le schedature insomma Ina quest'l'iscrizione a questo scrive questo las Servizio centrale asprezza dello stato di elementi dell'estrema sinistra riguardano anche semplici dirigenti locali provinciali dei gruppi estro parlamentari
Quindi c'è naturalmente che rimane appena quanto quanto D'Urso essi o in quale misura anche in questo stato anche in questo caso sia stato nella schedatura
Nella costruzione del nemico nella schedatura del nemico quel consenso attivo di pezzi di città di diversi cittadini che negli inizi degli anni Cinquanta CES c'è stato sicuramente in modo corposo il massiccio quanto rimasto di questo coinvolgimento
Questo rimane del tutto aperto e dubitativo proclamiamo forse elementi per comprendere insomma il sotterraneo e istituzionali veicoli attraverso cui i quali si è consolidata in tre in proiezione del nemico anche in tempo di pace
Grazie molta Guido Crainz che ha sollevato una mole di problemi che che meriterebbero adesso non so se si intrecceranno con colori viola Alessandro Campi volevo solo nella routine mente una cosa mentre parlavate
Quando racconti delle schedature diciamo privata in cui le le industrie principali italiana cioè la FIAT tra fra l'inizio degli anni settanta e la fine degli anni ottanta
De direi diciamo per notare la diversità di atteggiamento di un soggetto privato rispetto al al al ministero degli Interni
Mi è venuto in mente di Libero in cui Cesare Romiti con Giampaolo Pansa racconta
Ricostruisce alcuni episodi legati alla marcia dei quaranta mila e e il collega anche alla vicenda della guardato alla DC dell'altro direttore della Stampa Casalegno
A conta proprio come se senza avvertire diciamo la anormalità della cosa
Il fatturato ha messo le schede di tutti e in particolare quelle schede avessero attinto al momento di fare gli i famosi licenziamenti quel pugno di licenziamenti che poi il il la la crisi ha diciamo di fine anni Settanta
Che purtroppo la marcia e e racconta ricostruisce questo letto senza il imbarazzo particolare di doversi diciamo subito e scusare un apparato repressivo cosa fosse una cosa scritta nelle nelle cose nella logica di di quegli anni
Diamo a ascoltiamo Alessandro Campi e poi dopo torniamo
Grazie
Le poche cose che dirò si incrociano con quelli che ha detto
Renzo su un punto soltanto che però sollevo sotto forma di domanda
Alla fine di questo di questo intervento io come appunto gli altri di scarsa sono stato lire sottoposto ad una gran mole di sollecitazioni sia dicendo
Le relazioni sono state inviate sia intanto la discussione di questi giorni ha cercato di solare
Alcuni punti di discussione tra quelli che sono stati più ricorrenti ho provato cioè a ragionarci sopra su due in particolare debbo dire che mio ragionamento
Non mi convince fino in fondo nel senso che non mi ancora completamente chiaro nel mio disponendo i passaggi fondamentali in cui
Temo che sarà
Poco chiaro anche a voi al momento dell'esposizione questo mentre cosa nel quale della quale mi scuso ma diciamo son son modi che probabilmente meritano
Al punto di essere approfonditi che e discussi anche perché son ricorsi più volte
Parto dal libro di Angelo di Angelo Ventrone che si struttura intorno faccio due-tre tesi fondamentali punto l'idea che ci sia questa
Costante nella storia politica italiana forse però andrebbe verificata anche in chiave comparativa che appunto quella della del nemico del nemico
Politico
Della costante che si lega ad un'altra che e relativa le modalità di costruzione del nemico politico la cosa che sedici benissimo dal libro di un istante poi nella sintesi viene proposto ieri che ci sono sono delle le caratterizzazioni delle immagini dei simboli degli stereotipi
Dei voti
Espressivi propagandistici che ricorrono in continuazione che si rincorrono tra di loro che cambiano di segno ideologico ma che in qualche modo alla fine sono sempre gli stessi non si è visto immagine forchettone
Lupo travestito da agnello queste immagini poiché incrinano te più pesantemente alla alla alla necrofilia non li appunto del nemico associato alla morte che una cosa e poi ricorre unicamente sempre nei confronti di di avversari deve essere diverso il nemico con fondo preso nella sua radicalità e come in qualche modo attenta alla mia alla mia integrità e quindi questo spiegava l'utilizzo punto di di un simbolo estremo radicale con quello appunto del
Del della della morte che lo sintetizza lo rappresenta una continuità quindi di costruzione
Che Luís spiega in questo in questo modo se ho ben capito il suo ragionamento
Anche culture politiche molto distanti tra di loro hanno potuto utilizzare c'ho gli stessi schemi e moduli retorici nella costruzione delle amico perché in fondo questi diverse culture politiche hanno condiviso
Un medesimo disagio nei confronti della modernità politica c'è questo elemento che su quali mi ha insistito moltissimo
La politica cattolica fascista comunista in qualche modo anche socialista inizio secolo sono contro in qualche modo reagiscono di conformità mente nei confronti della modernità di sui simboli no
Avversano l'individualismo la logica del denaro vedono della modernità così un un elemento di corruzione rispetto all'integrità del gruppo della della comunità qui venivo in che modo diventa l'espressione di una modernità malata è patologica da da rifiutare questo spiega pure che i simboli della modernità si associno punta alle raffigurazioni
Del nemico tutto questo non si tiene bene nella sua ricostruzione stato notato anche da altri
Intervenuti
Per un periodo piuttosto lungo che va diciamo grosso modo dalla dall'inizio secolo primo guerra mondiale forse ancora ancora qualche anno prima punto di partenza suggerito programmerà derideva sino agli anni Ottanta
Ma appunto negli anni Ottanta c'è questa sorta di salto salto logico
Scompare la RAI il modo come dire convenzionale di rappresentare il nemico
Stazione di di di immagini anche tecniche utilizzate vengono
Vengo vengono meno e provato tutto è cerca di capire quello quello che accade
Ci si è chiesti
Cambia il clima culturale cambiano gli rende
Anche contesto storico generale allora scompare scompare nemico delle tasse detto non è non è assolutamente così
Quello che scompare in un certo modo di sono elaborare la figura del nemico oscuro che scompare è un insieme di modalità espressive e probabilmente le tecniche di Licci di delegittimazione dell'avversario politico
Si si gira filone cambiano
Reputo discorso dobbiamo cercare di di approfondire se la fine del nemico satira si parlava appunto della fine del nemico per esempio il contesto della della fabbrica civici anche quella fine delle come dire delle retoriche di delegittimazione dell'avversario politico
E questo promette rigirando la domanda
Ci spinge a interrogarci se ci sia per forza la connessione meccanica tra le due cose in senso e potrebbe darsi benissimo che il nemico nove cinque viene pubblicamente dichiarato tale potrebbe non esserlo realmente nella pratica politica stato molto colpito dall'osservazione Maginot come tutti che ha fatto l'onorevole Macaluso no punto abbia questa situazione strana per cui c'è il nemico tale dichiarato proposi scopre che nella logica della politica ordinaria l'amico può anche essere talvolta un amico allo Statuto significa chiedersi se per caso nel momento in cui il nemico non c'è più perché abbiamo deciso di essere come dire tutti più civili di adeguarci costume maggiormente democratico se questo significhi poi la la scomparsa dei processi di delegittimazione dell'avversario che noi qualche modo meccanicamente associamo esistenza del nemico si potrebbe scoprire che come c'è l'amico nel momento in cui c'è il nemico
Noi in cui l'amico scomparso lo si continuano a come dire a a mettere a punto retoriche
Di delegittimazione forme di
E il cui eliminazione di allontanamento dalla scena pubblica
Del del del dell'avversario politico che chiaramente apre uno scenario diverso da quello che abbiamo che abbiamo che abbiamo descritto altrimenti non resterebbe che la soluzione che in qualche modo si evince dalle pagine finali del libro
Cui sembrerebbe che discorso sull'inimicizia politica la radicalizzazione diventi soltanto come dire
Riserva di poche frange marginali d'altra parte che è libero di Angelo Ventrone colpisce perché punto c'è clima una povertà espressiva del dei materiali che vengono presentati anche una loro oggettiva debolezza rappresentativa sono in gran parte manifesti
Che rimandano a formazioni politiche punto sono particolarmente significative che sono gli equilibri reali della lotta politica ma si tratta di capire un po'questo questo questo passaggio è una
Possibile spiegazione è stata è stata data satira si diceva che la potrebbe spiegarsi tutto ciò con il passaggio dalla propaganda alla comunicazione non cambiano i moduli di motori espressivi la la la propaganda costruisce costruisce venivo al momento in cui la politica entra nella logica della persuasione della comunicazione
C'è anche un fattore tecnico no
Che appunto l'introduzione della comunicazione specificamente televisiva gli elementi di personalizzazione che si accompagna ad un venir meno
Del ruolo storico di partiti tutto questo patrimonio potrebbe potrebbe spiegare questo questo questo passaggio quello che mi chiedo se forse non si debba come dire trovare una spiegazione ancora ancora diversa che potrebbe essere trovo buttata lì la la seguente la costruzione di del nemico per come dentro ce l'ha raccontata nel suo libro come appunto hanno raccontato a molti
Degli intervenuti nel corso del Novecento rimanda ad una quindi ad una idea della politica eccomi solamente potremmo far risalire la rivoluzione francese perché suo punto di vista c'è stata come dire la madre della demonologia
Politica della modernità cui deve la politica appunto a assoluta la politica ideologica la politica al punto
Ambisce a cambiare e a trasformare il mondo una politica che nel corso del del proseguire lo sviluppo della della modernità di lettura si colora interreligioso escatologica
Né a destra né a parlato D'Orsi ma significativo per esempio che l'elemento di religiosità politica secondo la ricostruzione suggerita da Orsina addirittura finisca per toccare
Espressioni della cultura liberaldemocratica addirittura punto Malagodi pensa che il liberalismo sia la dottrina religiosa che devi contrapporsi ad altre dottrine religioso vestita di politica implica naturalmente cosa anche
Un'antica di politica redentrice una alto basso
Intrinseco di di di pedagogia implica necessariamente la violenza si cambia il mondo con lo strumento della violenza questa diciamo è è e l'idea di politica all'interno della quale assenso che venivo venga raffigurato nelle forme che abbiamo visto
Una figura anzitutto si potrà chiaramente
Derubricare dal rango umano trasferire nel Regno animale vive appunto che il nemico sia queste caratterizzazioni portatori di un progetto di dominio globale del mondo che spiega tutte le lessicografia che tendono a rappresentare
Nemico come qualcuno punto vuole dominare il mondo al prezzo di sangue
Di distruzioni nemico ideologico religioso si presta a quel tipo di di caratterizzazione proprio per il ticket per l'idea di politica che in qualche modo la la sorte
La politica di oggi a un certo punto diciamo si esaurisce il suo arco sull'arco
C'è un passaggio diciamo dalla modernità alla post modernità che però non non non realizzabile un passaggio dalla politica ideologica a per dirla
Semplicisticamente
Alla politica realistica ma è un passaggio dalla politica dei grandi passioni collettive alla politica della sobrietà alla politica
Punto del del del del ragionamento tra politica in cui punto di interessi che la ragione contano più invece del spinte razionali del calcolo passionale realizza un passaggio se volete
Da un'idea assoluta di politica
In cui conta moltissimo l'ideologia punta moltissimo l'idea appunto di un mondo nuovo che si deve costruire anche confuso violenza ad una idea altrettanto assoluta di politica in cui però il filtro utilizzato
Come elemento di contrapposizione non è più l'ideologia sono più le grandi come dire costruzioni
Del mondo che si contrappongono le si confrontano ma è e la morale spesso la morale appunto del degli individui così appunto si fosse passati dalla politica assoluta ideologica la politica assoluta
Morale e questo spiega probabilmente probabilmente non so se il ragionamento tiene questo slittamento che si è prodotto da quel tipo di rappresentazioni del nemico
Quelli Nicola con con la sua grandezza tragica perché interpreta un grande disegno storico che va contrastato va combattuto alle rappresentazione odierne di quello che noi chiamiamo più nemico e che però e continua a essere qualcosa che spendiamo come dire nelle rappresentazioni nel discorso pubblico ha comunque delegittimare
Sul piano sul piano sul piano del del della politica il il nemico tra virgolette
Delegittimato nel punto il discorso
Pubblico della post-modernità non è più appunto loro l'orco che cerca di impadronirsi del mondo non è più queste figure un po'mefistofelica che però cui di ha ha un suo disegno in qualche modo grandioso non è uno che pratica la violenza e la distruzione i coi codici espressivi adesso incrinano
Perverso altre prospettive libico adesso
Come dire
Un soggetto poi punto c'è anche stata una personalizzazione da questo punto di vista
Spariti i nemici come vestita collettive son diventati più come dire figure
Figure singole c'è un boss da nessun Codice
Nessun codice morale che appunto non hanno un disegno politico da realizzare ma un tornaconto individuale che in un convoglio conquistare
Potere punto la prospettiva di un disegno politico ma semplicemente voglio gustare potere per protezione
Per poterlo utilizzare affini e affaristici in cui non contano le appartenenze ideologiche grandi
Quindi non contano nemmeno le masse dietro queste appartenenze si muovono ma contano ciò gli interessi di clan gli interessi di tipo tribale la le ditte della delegittimazione secondo
Criteri criteri diciamo morali moralistici questo passaggio appunto dalla dalla politica morale rivoluzionaria al moralismo politico questa un po'che sto cercando di di definire fa sì che a quel punto ciò che ci colpisce dell'avversario e il il terreno sul quale lo delegittimiamo punto un terreno un terreno
Di tipo di tipo morale gli imputiamo senza meriti di essere di essere Huff un affarista non un nemico della democrazia ma qualcuno come dire
Strutturalmente alieno dal rispetto delle regole delle procedure mini appunto non un mostro mosso fanatismo ideologico dal desiderio tragico di cambiare un essere che opera costantemente fini della legalità senza morale senza Dio mosso unicamente dalla brama di ricchezza i suoi da un accesso individualismo sagra dicevo sarà capitato anche a voi probabilmente un articolo di André Glucksmann sul Corriere della Sera
Che era interessante perché
Parlava
Col suo solito punire stile brillante della situazione politica c.t. della Francia di oggi delle delle lotte feroci che si stanno consumando in quel Paese la Stilo interessante perché ne deriva
Maniera autoconsolatoria all'idea che la grande malata ritrovano l'Italia va
E platealmente
Praticamente la Francia ma questo è un fatto marginale la trovo interessante che di quest'articolo era la descrizione che mi faceva appunto delle lotte che in questo momento stanno consumando la destra francese Nouvel questa questa guerra fratricida in cui il medico interno addirittura e interno proprio al proprio stesso campo questa lotta senza quartiere tra Sarko si file parlano appoggiato dal Presidente della Repubblica il punto che mi diceva non c'è più nemmeno la forza io a presentare questa esche questa lotta con un minimo di contenuto politico no non non non non c'è da un lato fu il vecchio vecchio bullismo incarnato da Chirac che ancora punta sulla grandeur francese su un'idea sopranista che si oppone dire a passa così che invece
Modernizzatore rispetto alla tradizione quello che viene fuori anche di le accuse pubbliche anche nel nel nello scontro che si sta consumando in Francia in questi giorni sui sui giornali è punto di lo sconto di tipo semplicemente affaristico dove la denuncia che si contrappone gli uni agli altri non è di tipo politico non sono progetti
Che si contrappongono semplicemente imputazione di San così
Alla vecchia guardia con liste di essere una satrapia che si è specializzata nel corso degli anni del commercio internazionale di petrolio
E e di armi con i peggiori dittature l'accusa Righetti Colli stessa così di essere uno che soltanto interessa fare affari con con con gli americani questo ed è il nuovo livello in cui si gioca probabilmente punto la lotta la lotta politica
Teatro questa ripeto questa questa questo tentativo di distinguere tra costruzione del nemico nel con nella cornice della politica ideologica
Della modernità dalle tecniche di delegittimazione dell'avversario politico nel contesto della politica assoluta della posta la post modernità ripeto serve proprio per cercare anche di inserire degli eventi di
Chiarificazione satinato Salvatori diceva stiamo attenti a utilizzare la categoria di nemico in termini in termini assoluti cerchiamo anche un po'di di fare di fare distinzioni capire fino a che punto l'avversario politico può essere tale prima di trasformarsi in nemico ma punto stiamo anche di distinguere tra il nemico politico per come probabilmente abbiamo conosciuto nella storia politica del Novecento anche forse soprattutto in Italia
Diciamo appunto le le tecniche le modalità espressive di delegittimazione del del personali che insomma siamo diventate caratterizzanti del nuovo del nuovo contesto politico ancora tempo capire una cosa
E se lo farà poi primo il primo punto azione una cosa no no
Che avrebbe legale di oggi la l'altra cosa invece riguardava se questo discorso che è tornato molto spesso in questi due giorni fatto che qualcosa di importante escluderebbe successo italiani nell'arco degli ultimi quindici anni
Cioè appunto la fine nel nel risultato sul piano del discorso pubblico che ancora estremamente rissoso per certi versi ma su sul piano della politica istituzionale della politica concreta per la politica e probabilmente conta conta di più deve cioè appunto la fine la fine irreversibile per certi versi
Del
Di tutte le convenzioni essa discutendo uno che si sono
Presentate nella storia politica italiana in atto o in potenza si è parlato moltissimo di quella nei confronti del partito comunista diciamo
L'unica compensi incombenze il plenum strutturale permanente della storia repubblicana è stata quella nei confronti per ragioni assolutamente evidenti nei confronti del neofascismo dei vari confronti epici stamattina lo ricordava nella sua relazione Scoppola sopraggiunge che poi comunque
Vuol dire viene in qualche modo mitigata nel corso nel corso dello sviluppo della vicenda repubblicana abbiamo rischiato una terza probabilmente con la lega e stava per divenire Cuglieri Lu l'elemento anti sistema nuovo della vita politica italiana perché modo ce la siamo risparmiata c'è stato un processo che ha consentito la civilizzazione costituzionale
Dei dei barbari non esistono del contesto politico attuale da ormai da anni
Forze politiche effettive che punto posso può definirsi non legittimate al governo democratico di questo di questo Paese che è totalmente definisce un cambiamento che
A suo modo
Epocale
Ripeto anche il irreversibile tutto questo poi si lega con questa questo permanere Prodi invece discorsi
Di forme di rappresentazione del della politica
Campagne elettorali
Ultimi di cui si tanto parlato in cui
Decelera enfasi sulla sul sulla differenza sull'alterità forme qualche modo sono appunto di demonizzazione di delegittimazione
Persistono e la domanda che e ricorsa spesso con riferimento alla vicenda storica Italia negli ultimi anni piccole questa contraddizione possesso in qualche modo spiegata da un lato c'è un quadro politico costituzionale dipinti di piena in massima integrazione
E dall'altro un discorso pubblico in cui invece della citazioni sono ancora percepite dichiarati estremamente questa è la mente profonda allora su questo si ragionava e sono state addotte come possibili spiegazioni il fatto che il punto l'Italia sia entrata senza averne probabilmente la preparazione in una logica di maggioritario prima poi iniziale bipolarismo che non ha fatto altro che accentuare questo dato
Questo dato polemico prettamente separato con una volta del ruolo che la comunicazione pubblicano Busetti ricorderete insiste ha insistito molto sul fatto che per come circuito della comunicazione politica si è costruito in Italia attraverso il miglior televisivo inevitabile punto dissi effettuassero divisioni
Che sono sempre più mobile accentuate all'apparenza sempre meno componibili
Spiegazione banale che vorrei suggerire che canta tutti questi fattori che sicuramente spiegano
L'eccesso di rito di rissosità Tonino verbale propagandistica
Del la vita politica italiana accanto a questo c'è da considerare forse un altro elemento a sua volta strutturale punto non riguarda il maggioritario non riguarda l'influsso del mezzo
Il cattivo uso del mezzo televisivo non riguarda il bipolarismo in quanto tale ma probabilmente riguarda la particolare natura dei soggetti che operano all'interno di questo quadro la spiegazione che forse spiega di più e da questo punto di vista e il fatto che all'interno del pluralismo del bipolarismo italiano nel circuito di una comunicazione pubblica italiana
Nel contesto del maggioritario operino da ormai più di un decennio Soggetti politico partitici che sono alla lettera
Senza storia e senza identità
Questo paradosso questa cosa il punto
Ci parifica particolarmente bene agli occhi di noi stessi negli occhi del mondo per cui continuiamo a dividerci
Il nome dell'antifascismo dell'anticomunismo non essendoci più né l'uno né l'altro punto paradosso anticomunismo vinse comunismo
Che antifascismo pensa di fascismo si spiega con la necessità di poiché identità compensative
Che hanno soggetti politici quali hanno in qualche modo prodotto ragioni interno ed esterno pragmaticamente con il proprio passato che non riescono più a riconnettersi al figlio della storia nazionale che non riescono più a definire qualche elemento di continuità rispetto alla complessa ricca articolata storia politica di questo Paese sono affidati per ridefinire sì anche il punto di vista del dell'immagine simbolica sapete alla botanica e alla zoologia e quindi dovendo comunque in qualche modo darsi
Una parvenza di identità un'anima dovendo contenere
Qualcosa che consenta di chiamare a raccolta i troppi al tempo stesso di poter affrontare i verbali la la la lotta politica per quello che la lotta politica dunque fisiologicamente implica cioè anche in contrasto con l'altro per poter fare tutto questo
Si affidano appunto ma immagini che provengono da un passato che probabilmente gli italiani hanno in qualche modo metabolizzato ma al quale i partitini questi soggetti senza storia e senza identità sono costretti ancora drammaticamente ad attingere perpetuando questo paradosso in un sistema politico altamente integrato in cui non c'è più un nemico
C'è più nessuno che venga considerato non non legittimato a reggere le sorti di questo paese è un discorso pubblico in cui invece gli elementi di divisioni continua a essere quelli
Il tutto anacronistici dell'antifascismo dell'anticomunismo da cosa volevo dire per Craxi a volare peraltro la domanda
Sarebbe interessante capire questo sistema di
Schedatura
Fino a quando è durato e se per caso un certo punto e anche cambiato e anche cambiato dal punto di vista
Politico che dicevi che e massicciata schedature viene fatta negli anni settanta degli elementi politici di sinistra selettiva per gli elementi politici di destra vendo fatto politica
All'estrema destra tanto per essere molto chiari degli anni novanta sapendo di avere come dire sulle mie spalle zona faranno per praticato nessuna forma particolari di violenza politica un faldone il posto ricco nel casellario centrale sarebbe interessante poi capire anche zero questo spostamento che certe volte si è verificato che ha coinvolto in maniera meno selettiva secondo me anche gli ambienti de la Destra
Politica politica italiana SOSE ci sei già arrivato se sarà interessante vedere errori suoi per fatto personale rinviamo
Grazie
Vogliamo ascoltare un momento del Bernardini ci sono tantissime cose ma e risolviamo nel meno dura su cui lui ha interpellato direttamente cioè il il richiamo di Catanzaro il al legame tra l'antifascismo militante degli anni Settanta è quello della sinistra italiana degli anni Venti
Poi c'è questo tema che a me sembra molto interessante di cui parla fra campi e cioè fino a che punto la la fine della figura del nemico coincide con la fine della retorica del nemico cioè ci sono
Insomma sembra quasi che nella nella discussione pubblica attuale resista
Molto di più il feticcio del nemico il fatti cioè dice potrei dire citando ma di dell'amico che non diciamo un un un idea di strutturale di nemico come come quello davanti a cui io mi definisco
è interessante vedere come questa idea viene viene lui parlava della Francia io non senza essermi messo d'accordo con lui andando a guardare un po'di giornali di questi giorni stranieri
Mi ero appuntato una citazione di le Monde e altre cose
Povero vedere come l'uso stesso del termine nemico resista intinto in molti naturalmente in contesti diversi in epoche diverse peppole mondo tempo fa scriveva che lo scandalo Clearstream è tutt'altro che sopite potrebbe avere lei signor molti si aspettano
Il siluramento il siluramento di Dominique evitando e la nomina primo ministro proprio del suo nemico tra virgolette un'espressione che che il tema usato per per Nicolas Sarkozy ecco naturalmente trovarsi la stessa parola in un paese diverso dal nostro in tempi diciamo abbiamo fatto una galoppata che che ha percorso un secolo porre il problema di insomma di capire
Questo è un nemico diverso di cui parliamo cioè è è probabilmente un un come dire il fatto che l'espressione stessa di nemico si è trasformata in un in un feticcio sganciata dalle rappresentazioni ideologiche di cui tu parlavi quindi da una parte c'è questo tema dall'altro cioè quello che appunto di cui si parlerà de Bernardi adesso cioè che rapporto c'è tra l'antifascismo militante degli anni settanta e quella degli anni Venti
Ma io prima di
Intervenire su questo punto dovevo alcune
Chiarificazioni che sono tra l'altro funzionali entrare nel merito di questo tema
Una sulla quale concordo molto profondamente l'ha toccata
In prima Sabbatucci quando è intervenuto io credo che noi dobbiamo studiare la cultura della destra in Italia le sue origini nella storia
Italiana in tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale
Io penso che
Scopriremo
Che indipendentemente forse dalla presenza in Italia di una forte cultura antisemita
Rispetto per esempio alla Francia qua la Germania
Dovremmo smentire esercitarle
Nel senso io penso come l'Italia è stata negli anni Venti
L'incubo obolo del totalitarismo di destra lo ha potuto essere nella misura in cui al nella sua storia politica per almeno trent'anni diciamo dall'ultimo decennio del l'Ottocento si sono sviluppate quegli elementi culturali legati all'antiparlamentarismo al nazionalismo all'organici ISMU all'antico usciti lirismo
Che sono tutti poi confluiti all'interno della
Nel fascismo e che hanno costituito un moderno
Modello molto forte molto evidente ovviamente
Che tale nella misura in cui da altri Paesi di Europa si muovono e altre componenti con Sibilia a dimostrazione del fatto che appunto il fascismo non è stata l'invasione degli X
Non è stata diciamo così la crisi mondiale della borghesia europea ormai è stata diciamo così una complessa costruzione intellettuale di grande forza il più grande complessità che ha avuto egemonia culturale perlomeno sessant'anni nel novecento
E questo è un problema importante perché questo credo ci consenta di superare anche nella nostra discussione storiografica
Tematiche decidete barche continuano a ritornare
Vale a dire sulla presunta debolezza culturale del fascismo
Vale a dire sul fatto che il consenso al regime fosse strumentale e silente in realtà il consenso al regime c'era nella misura in cui una parte cospicua dell'opinione pubblica italiana ed europea sia riconosciuta in quella piccola di valori non c'è niente da fare da questo punto di vista ogni sforzo per dimostrare il contrario a me sembra francamente destinato ad essere inconcludente perché ormai i fatti che noi possiamo come dire sommare per sostenere questa tesi mi sembrano siano notevoli e incontrovertibili qual è il problema però il problema è che una parte di questa costruzione ideologica
Dalla quale discende come abbiamo detto la dialettica amico nemico discende cioè non soltanto una teoria ma la costruzione concreta non solo di partiti politici ma anche di sistemi arretra cederà entro diciamo ciò che noi dice diamo appartenere nel campo della destra ma c'è anche dentro il campo della sinistra cioè centro quella complessa tradizione in particolare quella comunista che unificata con la destra
Diverso diciamo la contaminazione di categorie politiche
E intellettuali e culturali
Che se ne troverebbe un altro di termine migliore io personalmente sono il papà volevo cambiare fino adesso dobbiamo usare questo che si chiama totalitarismo questo il punto
Da questo punto di vista io credo che nonostante ormai le biblioteche siano piega nel sostenere i limiti della costruzione teorica del totalitarismo
E sostenere il fatto che il totalitarismo degli anni Cinquanta negli Stati Uniti sia servito a legittimare
Diciamo le posizioni più conservatrici di destra ad legittimare quella caccia alle streghe cioè la lotta contro il nemico interno ciò non toglie che da questa costruzione teorica Pierpaolo praticata diciamo che in qualche modo nata da questa Paolo colonie estive resti sostanzialmente è un nucleo concettuale
Che ci serve ancora oggi per capire cos'è accaduto al ventesimo secolo
E quindi io credo che quando nel modestissimo contributo che ho dato a questa discussione
Recuperando la tesi socia al fascismo otto voluto mettere in evidenza come politico tra virgolette autoritario stessa anche nel campo l'antifascismo o semplicemente ripreso una tematica che per esempio se Sternhell sottolinea con molta forza cioè la permeabilità di questi mondi durante agonistici in maniera assolutamente il presente la tutta la storia dell'Europa tra le due guerre vedi un continuo osmosi di intellettuali e i dirigenti politici ma anche diciamo di semplici natanti a dimostrazione che
Sempre per parlando
Mi pare in questo caso il titolo di Angelo Ventrone la seduzione
Totalitaria è un meccanismo un pilota Complesso che attraversa l'insieme delle culture politiche e che in qualche modo come dirà attraversato anche la stessa cultura politica
Che ha combattuto il fascismo che non è che l'ha combattuto per finita la combattuto davvero e quindi questo non inficia il ragionamento attorno diciamo all'antagonismo fascismo antifascismo
Inficia però tutte quelle ricostruzioni che di fronte al riconoscimento di questa articolazione di questa complessità e se vogliamo di questa contraddizione si fermano facciamo un esempio molto semplice e ganci
Ha cambiato idea tra la fine degli anni venti e gli anni Trenta
Però tesi di Lione per fino a quando è stato il dirigente politico del Partito comunista non certo che la sua concezione del fascismo e la e poi diventerà nell'Internazionale comunista classe contro classe
Cioè il fascismo fosse un movimento di guardie bianche a servizio del capitalismo e che quindi la lotta contro il fascismo poteva essere coerentemente perseguito verso la rivoluzione comunista questo è abbastanza incontrovertibile francamente
Che sei
Stando in carcere pensando riflettendo vedendo seppure in maniera episodica perché stava in galera e non sulla scena politica fosse reso conto per con molta chiarezza e anticipazione della relativa per comunismo sovietico e quindi di quanto la posizione di Craxi e contro ma se fosse assolutamente sbagliata perché impediva la costruzione di un fronte democratico che poteva avere solo nella
Condivisione di un percorso democratico tutto unità fatto che il gruppo dirigente del partito scarsamente pensato che quella interpretazione fosse assolutamente di Gramsci soltanto forse è per questo che anche Gramsci fuoriesce dall'universo diciamo correntista perché l'idea dei comunisti negli anni Venti negli anni Trenta era assolutamente esteso all'interno di quello schema che io succintamente cercato di riconoscere e anche il superamento detto el del della Teoria del socio al fascismo che io ho portato tutti alla discussione soltanto perché è l'unica teorizzazione interno che l'antifascismo
Più coerentemente elaborata questo non significa che questa teoria non abbia camminato anche per il settimo Congresso dell'Internazionale comunista e che non sia stato perfetto possiamo interpretare il conflitto
Rivolta al movimento antifascista durante la guerra di Spagna se non il riemergere dalla teoria del nemico interno
Alle sue estreme conseguenze
E come possiamo nell'interpretare il re mettere di questo nei conflitti che si muovono nella resistenza tra la resistenza comunista della Resistenza non comunista e che in molti casi apportato scontri anche molto violenti tra
Dico tra le linee
Domani e così via eh questo è la riconversione di questa componente che ripeto se ne troviamo un'altra migliore io sono proprio tanto qua o niente da fare ma non c'è dubbio che noi non possiamo che non definire in termini di totalitarismo che ovviamente essendo ambivalente quindi cogliendo delle dimensioni il DRG che politiche sono dal punto di vista della loro costruzione materiale ma che sono però e questo interessa allo storico e allo scienziato sociali dotati diventare punti di contatto
Primo fra tutti la congiunzione tra politica ed anche al centro delle politiche diciamo del totalitarismo tra le due guerre sia in Unione Sovietica che nel fascismo nel nazismo beh questo avrà un effetto all'interno della costruzione del Fronte antifascista sarebbe il difficile immaginare che in un fronte all'interno del quale la presenza dei comunisti è assolutamente rilevante questa questa contraddizione questa dinamica contraddittoria non emerga emerge per forza a meno che non volessimo sostenere l'insostenibile
Cioè che i comunisti italiani Togliatti in testa negli anni Trenta non fecero stalinisti ma questo davvero diventa difficile sostenerlo perché non ci sono elementi provate su fra Dino il contrario anche per essere Comit visto che siamo stiamo discutendo sono nonostante lo sforzo straordinariamente Prodi attaccano il suo ultimo libro sotto gli atti di dimostrare il contrario insomma è molto difficile sostenere che negli anni Trenta la costruzione lettura del fascismo di togliere
Lei teoricamente diciamo così
Se
Cioè
Togliendo era rispetto agli anni scorsi e ed è una cosa una cosa attacca controreplica
Il tutto le lezioni sul fascismo che succedono quelle elezioni che analizzano diciamo il tema avanti ma che assonnate parte favorita sull'orlo del fallimento ecco ma non è quella riconosciuto lungo la lettura del fascismo il tema è il fatto che l'apertura politica di quel gruppo dirigente strade all'interno della cultura della Terza Internazionale questo
Voglio dire da questo punto di vista c'è poco da discutere insomma no ecco del fascismo della fattispecie di soglia sia un'analisi abbastanza diciamo tra la più avanzata di quella che ha prodotto questa cultura questo non è contenuta anche la circostanza anzi pone un grossissimo problema che quando nel mille novecentosettanta e lezioni sul fascismo uscivano furono con fatica recepiti dalla cultura storiografica marxista ma questo è un problema di altra natura
Detto questo
Detto questo
C'è un ultimo punto che riguarda il
Diciamo così l'antifascismo radicale negli anni settanta e questo è secondo me un punto importante perché io di questo mi dovevo occupare non dell'antifascismo comunista però del partito comunista perché sono comunisti anche gli altri voglio dire non è che impalpabili mamme si applica solo al Partito Comunista questi movimentisti erano sì accanto definivano come tali cioè comunisti
Qui c'è un piccolo problema la costruzione del nemico
Io mi non l'ho citato perché non non non avevo tempo ma nel mille novecentocinquantuno Lelio Basso scrive un libro visitiamo i due totalitarismi
No citiamo i due totalitarismi la Democrazia cristiana e il fascismo
Teoria che Democrazia cristiana sia la diretta continua attrice del fascismo e che quindi al suo interno che riemergono costantemente gli arresti
Loro a quella esperienza
Io credo che non è difficile riscontrare la nella cultura politica nella cultura politica del partito comunista
Negli anni perlomeno negli anni Cinquanta perlomeno negli anni Cinquanta eccetera che non c'è solo questa badate bene perché il mondo più complicati poco quindi non c'è dubbio che bisogna distinguere avviso c'è un travaglio interno ma che la costruzione l'idea cioè che la lotta al fascismo prosegua
Della vita democratica
è una teorizzazione
Sarà cultura di sinistra non parliamo la cultura dell'azionismo perché qui aprirebbe un altro capitolo di notevole rilievo e che quindi diciamo la costruzione di un nemico interno che è un fascismo latente nella democrazia e che quindi per combattere il quale bisogna in qualche modo campeggiare
Diciamo l'antifascismo e riportarlo alle sue origini sono origini rivoluzionarie beh questo mi sembra un percorso che abbia attraversato la storia dell'Italia contemporanea abbia attraversato sicuramente la storia della sinistra italiana ed è questo è abbastanza difficile negarlo anche perché diciamo il tema dell'unità antifascista che diciamo la cifra dalla politica del Partito comunista
Come dire viale lancia un attacco forme come possiamo dire obiettivo politico concreto politico ma al contempo è la condizione per poter come dire sul posto diciamo così
Regionale interpersonali che non sono disponibili alla ricostruzione di questa perché è stata rotta nel negli anni quaranta perché è questo il punto perché diciamo sono con quella somma di cultura che appunto si ritengono appartenere al
Al fascismo e da questo punto di vista io credo son d'accordo quando oggi è stato detto
Che questo tipo di cultura cioè in alcune aree è stato fatto il nome di quattro non c'è dubbio non c'è dubbio che gli questa posizione enfatizzata all'estrema Potenza il diventa una chiave di lettura della storia d'Italia
Che oggi noi dobbiamo io credo sottoporre a una critica molto serrata ciò non toglie che questa cultura politica andava ben oltre quell'ambito ed è non c'è dubbio che questa sia stata una cultura politica fortemente persuasiva dei movimenti che stavano a sinistra del Partito comunista fortemente persuasiva perché da questo punto di vista come ricordava Fipav Guido Crainz voglio dire questa attraversa anche la mia biografia oppidum lo ricordo cosa noi dicevamo sull'antifascismo ecco quindi da questo punto di vista la coniugazione di antifascismo rivoluzione
E diciamo lettura del rispondendo ai democristiano era tutt'uno
Ecco e questo secondo me era un un un riferimento obbligato
E ritengo che da questo punto di vista
Questo Processo cioè la costruzione di un nemico interno
Come dire
Che non corrisponde di fatto ai nomi delle consente non corrisponde di fatto ai processi di effettiva dinamica politica pone alcuni problemi primo di questi lo è stato già toccato più volte facility tutto il tema dell'antifascismo il venticinque aprile la cultura dell'antifascismo e Torino progressivamente si limitino al campo della sinistra è la sua identità che si costruisce su questo no
La riflessione politica che tutti hanno fatto però le elezioni di Berlusconi la grande manifestazione del venticinque aprile cioè la scesa in piazza il nome dell'antifascismo dopo le elezioni Berlusconi segnava la complessità di questi passaggi segnala che diciamo l'identità antifascista come identità Dell'Atti ministra diventa come dire in qualche modo un valore che è indipendente dal suo tanti e diventa in qualche modo legata all'idea che l'antifascismo CIA una cifra eterna della storia della Repubblica
E questo io credo che sia un elemento personalmente che deve essere fortemente criticato cioè noi non possiamo immaginare che portandoci dietro questo tipo di retaggio
Di
Possiamo in qualche modo come dire entrare in una fase di modernizzazione politica dove effettivamente la legittimazione di tutti i soggetti politici sia profondamente acquisite c'è un elemento di contraddizione tra questo e quello che sia morta voglio dire che
Diciamo sia aprono delle fratture la destra riemerge come diciamo una reato dotata di forza e consenso c'è tutta l'Europa e questo accade mai ci avvieremo presto fascismo come riflesso condizionato spesso il riflesso no io credo che questo sia politicamente un grosso problema ma io non faccio il politico quindi non vi devo rispondere ma come storici invece si dobbiamo andare a cercare le ragioni profonde di questo di questa dinamica io credo sia oggi una dinamica non dico pericolosa ma insomma che non ci consente quel salto di modernizzazione che potremmo aveva
Grazie
Lei sapeva bene complessa che ci sono un paio di interventi uno di Carmine Donzelli che un un padrone di casa diciamo anche se in trasferta anche lui un altro di Angelo Ventrone Casaccia quest'anima vuole fare qualche domanda sentiamo Carmine se vieni non so
Io avevo chiesto di intervenire stamattina all'una e diciassette da stato a stato stoppato
Da
I bisogni alle alimentari pazienza allora ed oggi quindi adesso mi beccate alle diciannove e quindici peggio per voi
E stanno risorgendo maldestro periferia per i prossimi cinque minuti ma lo farò naufragio farà un discorso lungo però
Diciamo ho la sensazione che possa essere utile a questo contro i nostri lavori
Provare a riconsiderare la domanda del titolo di questo convegno perché
Noi non ci troviamo di fronte a una situazione in cui stiamo ragionando tranquillamente di un tema del quale si possa dire che la la pagina della storia e girati altrimenti non ci capiamo diciamo c'è una questione che certo
Ci invita a a una riflessione molto contraddittoria vischioso e difficile ma che sta nella pancia rispetto alla quale non possiamo eludere il tema proverò a dirlo la marea molto franca Carrozzo
Quanti di noi hanno pensato fino a un mese fa quella notte della lunedì dello spoglio elettorale
Che se vince il Berlusconi questo era un disastro per la Repubblica italiana
Fino fino al no aspetta aspetta
Fino al punto il sale che tutto questo non avrebbe più comportato individualmente come dire la possibilità di riconoscersi dentro un percorso
E d'altra parte tanti degli altri o quanti di noi perché noi non esistiamo di sinistra o di destra ma diciamo io avvocato quanti degli altri o quanti di noi hanno pensato invece e viceversa
Che la sconfitta del centrodestra avrebbe potuto rappresentare e rappresenta un vulnus gravissimo parlava
Prosecuzione diciamo addio mondo corso tranquillo essere inno della nostra democrazia quindi Padova davvero e queste cioè noi ci troviamo di fronte a un patente evidente e grave
Deficit di
Valori condivisi questo è il punto essenziale la nostra democrazia all'alba del due mila sei aprile maggio quello che diciamo si ritrova ancora con una bassa l'insufficiente di condivisione
E questo è quello che in qualche modo autorizza
Non sarei ancora in termini di nemico
Lo lo spazio politico dice
Se noi non partiamo da questo punto di vista tutto il ragionamento ci sfugge di mano
Certo che noi oggi sappiamo che diciamo non c'è contenuto adeguato che possa consentire alle parti in causa di considerarsi nemiche però sappiamo anche che nonostante questo deficit di contenuto le parti nemiche si considerano questo erede la la contraddizione e allora interrogarci sul percorso storico
Che a tutto questo ha portato a questo significa almeno io così ho letto l'impostazione del convegno e per questo mi sembra lo dico come dire al di là dei riconoscimenti che pure fanno molto piacere dalla bravura delle organizzazioni dalla casa editrice della sua capo ufficio stampa per questo diciamo tutti quanti ne parlano visto convenga perché se fosse semplicemente un problema di definire stabilire come mai diciamo nel mille novecento quarantacinque quarantotto sono successe certe cose diciamo ragazzi ne abbiamo visti
No questo
Questo non lo dico per sminuire lo spessore storiografico della nostra riflessione che invece va tenuto su un terreno di assoluto rigore ma perché la domanda parte fortemente dal presente ed è una domanda che ancora oggi ora parlavo sono uscito fuori un momento fa telefonato la giornalista
Mi dice
Berlusconiana sparato a palle incatenate oggi pomeriggio da Napoli contro il fatto che i senatori a vita dalla Repubblica hanno votato la fiducia al governo di centrosinistra
Considerando questo come un elemento di rottura costituzionale ed è un tema sul quale non possiamo pensare che non esista il problema diciamo oggi diciamo ce l'abbiamo questo problema insisto su questo punto anche perché
Diciamo c'è una correzione urgente di ordine rigorosamente biologico da fare a uno dei luoghi comuni più abile stupidi che io sento dire poi il problema del democrazie bipolari non est che il Paese è spaccato a metà perché nelle democrazie bipolari paesi sono sempre spaccate
Non è che se uno vince con cinquantatré per cento il paese non è spaccato a metà diciamo vorrei che tu quarantasette e più contento perché ha preso una grande batosta più o meno diciamo siamo lì
Sono sempre accentuati frazionali quelle che caratterizzano l'esito politico in contesti di questa natura qual è il problema
E che quindi può essere spaccata a metà in assenza di bassi e di valori condiviso e che siano forti questo è il punto e quindi è una storia lunga
Ecco la ricostruzione è stata secondo me molto ricca nella nella discussione che abbiamo avuto fino a questo momento e naturalmente non è per nulla univoca non è per nulla univoca
Per esempio io penso che la bellissima ricognizione gli ha fatto Massimo Salvadori da questo punto di vista ci consegna una situazione per il passato prossimo tendenze al presente un po'troppo io lei indica non la vendo questa commedia del nemico mi sembra che siamo in una situazione più tesa più complicata
Per esempio io penso che certo la discussione sulle origini primo novecentesca le di questa frattura connessa con la guerra a me pare che questa intuizione comunque
Tesi politica un potere storiografica forte su cui ha lavorato a zero Ventrone risulti fortemente comprovata da tutta la vostra discussione diciamo la violazione di Angelo d'Orsi visto di oggi pomeriggio era potente nel mostrare questa coincidenza guerra guerra guerra guerra guerreggiata costruzione dell'idea del nemico certo con le responsabilità degli intellettuali che lui ha ammesso bene in evidenza
Eccelso esiste un problema anche come dire di vedere come tutta questa storia si sviluppa negli anni
Carsici del fascismo
E altre altrettanto certamente io credo che qui sia utile fare una riflessione sul fatto che la posizione dei comunisti diciamo
Sul versante dello scenario generale planetario come poi su quello specifico nazionale sia stato una posizione oscillante e contraddittoria diciamo tra il sociale sul fascismo e l'idea della costruzione della unità antifascista come elemento di lotta contro l'avversario
E diciamo in questo io penso che non sono del tutto d'accordo per non l'impostazione che su questo punto ha dato Bernardi perché diciamo alla fine diciamo quello che prevale dopo mille tentennamenti
Sì tra diciamo casomai lo schema dell'unità antifascista la guerra stress diciamo l'alleanza che l'Unione Sovietica
Realizzerà comprano gli americani contro gli inglesi è la dimostrazione chiara che a un certo punto si pensa che diciamo il nemico da battere e quell'altra che bisogna attrezzarsi per batterlo
E comunque sia è del tutto evidente secondo me che all'indomani della guerra di liberazione a una guerra civile in Italia
Lo schema che prevede
Nel gruppo dirigente del partito comunista togliattiano lasciamo perdere adesso se Togliatti tutto questo La Russa lucidamente pensato per ventotto dal trentacinque o dal trentasette ma lo schema che propone lucidamente con la svolta di Salerno e poi quando l'impostazione complessiva delle strategie per partito comunista che si manifesta in qualcosa di molto concreto che è la politica costituzionale dei comunisti di quegli anni
Esattamente l'idea della costruzione di un terreno di unite antifascista
Naturalmente a tutto questo mass media ci può raccontare qui l'altruismo diciamo l'intervento di
Ma per uso mi è sembrato molto
Come dire
Dirimente da questo punto di vista
C'è uno scenario di guerra Zárate
Ci sono gli accumuli del passato c'è una tensione tale per cui non si può non essere nemici diciamo che porti all'interno di tutto questo
Si debba però recuperare un grado di valori condivisi più elevato che cominci a sbloccarla diluire questa contrapposizione
E che questa sia la linea strategica su cui da sparando proposte concordemente la guerra è uno dei gruppi dirigenti evita il Partito Comunista della democrazia cristiana
Non tutti naturalmente non tutti allo stesso modo non tutti con la stessa convinzione riflette e intensità ma sostanzialmente questo il processo a cui noi assistiamo diciamo dalla contrapposizione violenta dalla spaccatura all'idea comunque del avvio
Rammento di un percorso che intanto ha potuto far riferimento
Ha qualcosa i molto forte importante che era la base di valori condivisi per la prima volta posta nella storia italiana
Gracci lo è certo trarrò nemici di levante insignificante rappresentata da quella cosa che si chiama Costituzione della Repubblica italiana
Che è il primo nemico elemento aggregante vero che noi ritroviamo andando indietro e che bene o male maltrattata faticosamente attirata
Dal per la giacchetta dato trattati sarà anche quella cosa che in qualche modo consentirà alla democrazia italiana in questi sessant'anni di temere rispetto alle spinte centrifughe
E qui però non bisogna pensare questo è il punto su cui io penso che noi ci dobbiamo ancora interrogare e domani mattina mi piacerebbe molto che la discussione proseguisse in questo senso non l'abbiamo pensare che quindi si tratta di una storia in discesa lineare tranquilla perché l'acquisizione di questo punto originario Dipla fondi valori condivisi è stata per prima cosa qualcosa che contrariamente alle diverse retoriche dichiarata non ha coinvolto veramente tutto il
Noi abbiamo assistito alla costruzione di una retorica forte che atteso a far diventare quella come una base di condivisione generale ma ci sono rimasti dei pezzi di Paese fin dall'inizio che non si riconoscevano in quello e non mi riferisco soltanto a quel pezzo di paese che evidentemente venendo dall'esperienza del fascismo e avendola condivisa e volendola in qualunque modo difendere non poteva aderire ad una Costituzione antifascista
Ma mi riferisco anche a una serie di pezzi che hanno visto la Costituzione come un punto di compromesso
Peccato che metteva in discussione le proprie identità e questa è un'altra onda carsica che ricompare alla fine degli anni sessanta domando pezzi della sinistra italiana
Sì integralmente di non appartenenti alla tradizione del Partito comunista quasi integralmente apriva i suoi gruppi dirigenti
Ma piuttosto ascrivibili alla sinistra socialista a frange trotskista apprezzi di operai Nismo e poi ha svolto a svariate forme di radicalismo politico
Improvvisamente attorno al sessantotto si coagulano
Attorno alla parola d'ordine dell'antifascismo militante radicale
Poi perché vogliono battere l'idea di una unità antifascista troppa che non li convince e qui il nemico interno ritorna fortemente in campo
E qui io trovo che Guido ha fatto una cosa molto bella stasera riguardare anche con grande coraggio politico e civile e quadrati negli anni settanta non ci sono stati degli anni nei quali questi discorsi si sono manifestati soltanto sotto la forma di qualche slogan di qualche manifesto di qualche governativo
Già questo settanta sono degli anni in cui ci sono stati morti come abbiamo sentito in cui la violenza politica in Italia da una parte e dall'altra conosciuta una forma di violenza che noi tendiamo a rimuovere per tanti motivi ma anche diciamo faremmo bene a ricordarci perché quella storia di non è una storia diciamo che semplicemente l'escrescenza residuale terminale di vecchi problemi
Una sorta di ultimo piccolo frutto diciamo da di gestione della democrazia fa è stato qualcosa di più complesso di più impegnativo
E ancora tutto questo per che cosa ha determinato perché adesso ho sentito stasera che la tendenza dire va be'poi gli anni Ottanta però si pacifica tu
No c'è una forte quota che sotto la forma dell'antipolitica non condivise quell'ancoraggio alla base costituzionale comune tant'è vero che comincia porre seriamente il problema di un'analoga in visione costituzionale che non si riconosce in quella piattaforma che viene definita come troppo stretta
E ci sono le spinte del leghismo
E ci sono le spinte referendarie e ci sono poi le reazioni viscerali di Tangentopoli intesa non come movimento dei giudici che hanno fatto quello che ogni giudice dovrebbe fare come movimento allargato delle persone che hanno dato un consenso in particolare a quella forma particolare di antipolitica che è stata l'azione della magistratura in quegli anni
E poi sono stato Berlusconi
E diciamo io non sarà per niente del potere che c'è stato perché non c'è più Berlusconi perché Berlusconi è pienamente in campo
E rappresenta come abbiamo visto quella metà che perché adesso ma che quasi una metà di questo Paese
Quindi ecco trovo io credo che tutte le riflessioni di questi giorni possono ritornare un denominatore un filo problematico
Non abbiamo bisogno di pensare che tutti i pezzi vadano a posto così facilmente dobbiamo poi interrogarci sul fatto che l'interrogativo di questo Benedetto volantino che abbiamo fatto questo benedetto fra manifesto un interrogativo perno
E insisto molto su questo punto quando Colangelo abbiamo lavorato alla costruzione della scaletta diciamo abbiamo discusso molto se mettessero a questo punto interrogativo perché diciamo in un certo senso
Si poteva indulgere all'idea che tutto lascerebbe pensare a l'amico addio punto
Ma invece nemico addio quanto abbiamo ancora non siamo così sicuri c'è una sorta di fragilità che ancora mi sembra rilevante naturalmente il nemico come dire la la guerra è lontana anche se per esempio appunto negli anni settanta
La guerra è stata la guerra anche come contesti internazionali astratta è stata assai presenza di quanto normalmente non si pensi per esempio nella ricostruzione di quel dicendo che prima Miro quacchera Enzo richiamata e oggi naturalmente tutti noi abbiamo evocato la Fallaci ma ci sembra distante ancora l'idea che si possa riproporre un nemico dirlo di quelli che fanno paura all'interno di una nazione come l'altro Mossul ma allora radicato da cattivo eccetera eccetera quanto poi tutti noi vediamo che Marcello Pera dice certe cose cioè non è solo Oriana Fallaci il foglio nel dice certe altre c'è una tendenza a riaggregare un discorso che si suole definire terrò conto attorno a tematiche che rievocano fortemente
La suggestiva immagine del nemico
E quindi tutto questo non ci siamo vaccinati una volta per tutte questo è il punto che a me sembra che dobbiamo tenere presente anche nella prospettiva di dire che l'unico vaccino che veramente possibile quello più uno rafforzamento delle gracili basi condivise
E tutto questo come dire ora sembra un discorso obbligata che per esempio i vincitori delle ultime elezioni tendono oggi a fare in qualunque modo diciamo se ne trovano tracce nel discorso di insediamento del presidente della Camera così come a livello il discorso di giuramento del Presidente della Repubblica ma non è ancora detto che tutto vada tranquillamente in questo senso
Scusate ho pensato se se viene tutte queste cose lasciano delle preoccupazioni civili che io USA legge la grande per l'età dello sforzo storiografico che è stato fatto dalle persone finora hanno parlato a questo convegno naturalmente io sono molto attento al rigore di queste loro
Ricostruzione di di di tutti quelli che sono intorno intervenute vi ringrazio vi ringrazio di questo ma diciamo nello stesso tempo mi pare che l'interrogativo politico e civile di questo convegno non ce l'avrebbero mai dimenticarlo
Carmine Donzelli c'era Veltroni voleva dire qualcosa
Solo alcune brevi osservazioni sulle cose dette da Carmine
Proprio sul punto interrogativo al convegno in effetti a lungo il titolo del convegno nemica di è stato seguito dei puntini sospensivi poi visto le cose come sono andate a Ponte diversa stati tolti i puntini sospensivi
C'erano anche un auspicio ed è diventato un punto
Un punto interrogativo
Volevo ho trovato interessanti osservazioni di campi
Sulla trasformazione della figura del nemico negli ultimi decenni anche l'osservazione Jacopo uniche in oggi sembra essere sopravvissuta solo un feticcio che non è sostenuto da una cultura da un'ideologia del del nemico
E anche qui naturalmente i si possono rintracciare elementi di continuità con l'accusa siamo all'avversario politico di essere interessato solo al potere solo dall'arricchimento
Personale no all'accusa l'avversario di esso un abito rigorista però io indubbiamente giusta l'osservazione che ormai questa accusa sono fuori da un progetto politico di rigenerazione della società c'è ormai la politica rigenerante è effettivamente finita
Tranne che alcuni settori in alcuni settori marginali del nostro sistema politica
Ora
Vorrei porre una questione Accra insieme alle questioni che in luglio ha sollevato naturalmente come è stato ricordato da altri prima di me c'è il rischio di rendere con sotto la figura del nemico creare un tutto indistinto non c'è contatto con un futuro
E e quindi però ritengo utile analizzare proprio nello scontro amico nemico questa contrapposizione da entrambe le parti
Come si configura entrambe le parti allora ancora una volta mi pare che emerga che il nemico non nasce solo dalla volontà di un progetto il dominio di una parte politica
In questo caso lo Stato in un qualche modo credo a cui facesse faceva faceva riferimento carenza ma nasce la figura del nemico da un clima culturale che avvolge tutto il Novecento e arriva almeno almeno fino agli anni Settanta
Quindi ci sono contaminazioni nelle modalità espressive e anche nelle modalità dell'agire politico che sono molto rilevanti allora la domanda che volevo fare a Guido
E questa nato naturalmente tutti sullo stesso piano ma indubbiamente ci sono appunto delle somiglianze su cui credo vale la pena di fare riflettere
Le schedature che atto nelle Brigate Rosse prese che contro informazioni pubblica o una rivista diciamo di estrema sinistra pubblica abbondantemente con in cui nome per nome vengono schedati cosiddetti capetti no in cui cioè lo indirizzò ci sono le loro abitudini c'è persino il loro il numero della loro della loro automobile numero di targa della loro automobile in modo da poterli naturalmente farli sentire sotto minaccia eventualmente attuare rappresaglia di vario genere nel loro nei loro confronti ma c'è un giovane studente che quel Guido Panvini che mi ha segnalato come è un tema che io non ho approfondito ma lo cito perché mi sembra interessante come questa abitudine questa tendenza a schedare gli avversari politici continua anche nel movimento studentesco
Monito spente escono i settori diciamo di di sinistra esso per semplificare
Tanto che io ho immaginato e qui volevo sentire Guido cosa ne pensa che le aggressioni
Che si scatenano contro avversari politici dell'altra parte
Non sono in realtà siamo casuali frutto di un incontro con qualcuno ma forse sono state preparate da quest'opera di schedatura degli avversari politici cioè dei militanti dell'estrema destra sono state dette modo favorite pianificate e progettate dalla raccolta di informazioni sulla vita privata del
Degli avversari allora
Anche la scheda descriverle dello stato e le schedature anche di questi movimenti di alcuni settori dei movimenti di contestazione agli anni Settanta in realtà non appartengono allo stesso universo
Una riscossa consessi sì sì no no ci vuole una risposta di Grice
Sentiamo Rizzo
Se c'è innanzitutto qualche domanda dal pubblico poi dopo diamo la risposta Crimes
Magari dorso voglio dire qualcosa rapidamente però non so voi avete ascoltato pazientemente
Adesso magari avrebbe cento mila cose passare qualcuno
Il coraggio rompe il ghiaccio
Altrimenti aspettiamo direttamente uno che dice Crimes
Va bene da risponde così tanto magari qualcuno ci pensa purtroppo ad ottobre si nel senso che siede su due versanti nel senso che sia sul fratello fascismo capestri sussistono te lo tiro verso di cui appartenevo stampa
Il giornalista tutto in molte città misurare i punti numi
Preciso
Della città dove io stavo svuotino ciclostilato tra cui titolo di guidare il fascismo chi lo finanzia chi lo protegge in cui era non c'erano anche dei nomi degli indirizzi
Un questo da un raggio di stampati in otto diverse città in cui ci sono anche degli identikit d'altro lato illustri sull'altro lato del mille novecento
Sessantanove a Mila no prima della Puma di Piazza Fontana viene fermato un giovane neo fascista
Che era stato mandato da Napoli come raccomandazione vive a spese d'attrazione giovanile del MIS quella in cui pubblica russa eccetera
E agricola dunque deve perquisizione a casa sua è accusato di aver tirato delle molotov in piazza Fontana poco prima del dodici cioè voglio dire no quello del clima
Che case viene ora ci sono oltre all'esposizione trovano le lettere di raccomandazione del Fuenti Napoli che lo qualifica come elemento tecnico bombardiere
E nelle sue tasche ci sono interi sì del Ghezzi dell'esponente prezzo studentesco in parte del partito comunista e quindi diciamo più considerati pericolosi ma soprattutto dei docente della Cattolica vicino al movimento studentesco c'è quindi la risposta è drasticamente sì
La tua domanda ultima cosa appunto il clima interno entrano valuteremo se l'altro che richiamo che faceva carne alla guerra alle tue questo di questo lato Orvieto dall'alto soprattutto il terrorismo palestinese erroneamente che fu fortissimamente scrive
Potrei continuare ma mi se volevo solo dato una risposta secca purtroppo si col
Sentiamo il professor Salvatore voglio dire qualcosa
L'ultimo di
I Donzelli il quale a mio giudizio pone una questione che sicuramente
è importante significativo a cui bisogna dare una risposta
Che però
Richiede anche di interrogarsi su un punto cruciale
Come stabiliamo le differenze nell'asta
Con tutta questa lunga storia che abbiamo raccontato
Che riguarda la storia italiana ma anche la storia internazionale
Perché
Quando io alla fine della mia relazione ho detto in chiave niente affatto i reni
Ho detto siamo passati in qualche modo
Da una storia drammatica
A una replica in termini di commenti ho aggiunto una commedia inquinanti un commedia che indica un problema bene una commedia che si inserisce in un paese che porta con sé profondi squilibri e e le cose che voglio dire io direi nisba tendenze ribellismo neo anche recentemente in vari articoli sulla Repubblica io ne ho sempre detto tricolori Berlusconi raccordo ha ragione credo che sia stato uno dei ritmiche apporto ragione a evocato lo spettro della tirannide della maggioranza che poi ha visto Berlusconi ha rovesciato nei confronti del centro sinistra vero dico a Donzelli molte ore
Dobbiamo stabilire una differenza fra il nemico e l'amico che si esprimono attraverso le mitragliatrici o che si esprimono attraverso delle delle azioni violente che ma pensiamo ancora che la storia italiana degli anni settanta
Vedeva esprimersi la Giunta dialettica amico nemico con fior di progetti di colpi di Stato con con
Stay Behind con minacce di il ricorso ancora quando si si si parlava vero del dell'euro comunismo eccetera si evocavano ancora dei degli scenari di tipo greco
Per cui dico è verissimo quello che che tu affermi
Che noi continuiamo ad a vere una dialettica di contrapposizione che supera di gran lunga la soglia che noi vorremmo vera vere
Quello comun denominatore dissenso condiviso è così però qui non c'è nessuno che sta pensando di sovvertire le istituzioni di porre problemi di alternative di sistema ora che Berlusconi oggi qui
Passa un gran chiasso sul fatto che senatori a vita vadano a votare la fiducia e che cerchi di attivare il suo popolo e indice di un clima
Pesante di una contrapposizione
Voglio dire qui con
Bisogna stabilire la differenza con l'aggravante entra
Dialettica dell'amico e nemico e questi fenomeni di una vita italiana che certamente ancora specchio di di tante brutte cose uso questa espressione così
Ma voglio dire cerchiamo di non voler tracciare una linea di continuità che
Va tracciata per dire che continuiamo ad essere un problema che ha gravi problemi irrisolti di
Dialogo fra le parti politiche di del riconoscimento eccetera anch'io sono io ero se Berlusconi avesse ha vinto le elezioni io l'avrei considerato un disastro
Come avrei reagito sarei andato in campagna per quindici giorni avrei solo pensato a mangiare a bere voglio dire
Intanto cioè il tutt'altro pasto spiega la quella dialettica dell'amico nemico che poi dopo Lord alla violenza ma contrapporsi evoluzione progettarono superiore della discussione ma voglio dire semplicemente quando io ho parlato di commedia l'ho parlato per
Usare una metafora per il
Non certo per minimizzare
I problemi che pure continuiamo ad a vere e questo era solo quello che vuole
Cosa rapidamente sia Orsina che dove Rossi
Scegliete pure corsi in io credo che
Credo che Alessandro Campi e Salvatori da un lato Donzelli dall'altro abbiamo messo i piedi nel piatto
Nel senso che riconducendo il discorso all'età contemporanea hanno tirato fuori
La contemporaneità del discorso e stiamo facendo quindi e io sono personalmente d'accordo con campi e Salvatori cioè io credo che
Questo sia un sistema politico nel quale non ci sono alternative alla liberaldemocrazia
Si usa una retorica di un certo tipo cessò tirano delle salde mazzate ma in definitiva dopo cinque anni di governo Berlusconi abbiamo rivotato Berlusconi ha perduto
Dopo cinque anni di governo del centrosinistra novantasei due mila e uno abbiamo rivotato centrosinistra perduto
E spero che continueremo così per quel che mi riguarda però c'è un problemino
Che è quello che gli storici ossia se il ritardo culturale il problema dell'Italia cioè il non riuscire a uscire dal Novecento come se fossimo impegnati novecento non è certo il carcere fuori continua a crescere nel due mila tre l'anticomunismo da un lato e quella visione ammodernata dell'antifascismo che è l'antiberlusconismo che non è né più che nemmeno che l'ammodernamento dell'antifascismo eterno
E questo pone un problema agli storici
Allora ecco abbiamo due strade
La prima stagione quella di ragionare sul nemico interno per come sono le percezioni degli attori storici
Che è quello che ho cercato di fare cioè di dire magari la vede così La Malfa la vede così ci sono delle contraddizioni interne ai loro discorsi
Ma non dico chi avesse ragione dei due
Io lo credo che qualcuno dei due avesse ragione io credo avesse ragione Giovanni Malagodi avesse torto Ugo la Malfa ve lo dico adesso ma non ve l'ho detto prima
Perché perché se io dico che ragione Giovanni Malagodi torto Ugo la Malfa io assumo il loro punto di vista cioè io decido qual era il nemico più importante ossia riproduco la guerra culturale del Novecento
E allora signori cari
Suscitato grandi battito De Bernardi e dire che Togliatti era stalinista e gli anni Trenta e sia vi dicessi che secondo me lo era negli anni cinquanta che cosa succederebbe
Carmine Donzelli ha parlato della svolta di Salerno
Concordata con Stalin appilati carte d'archivio così ci sono documenti che lo dicono allora ancora la svolta di Salerno la dimostrazione che Togliatti non fosse stalinista fosse integrata una democrazia non lo so però se entriamo in quella guerra e non ci dobbiamo in e ci dobbiamo entrare se non saremo degli storici ricordiamoci che riproduciamo quella guerra allora il problema ha detto crimes che il pericolo principale negli anni settanta era il suo pessimismo di destra
Io mi permetterei di dubitare
Ha detto anziché l'unico intellettuale non anche nella prima guerra mondiale anagrafici
Mi permetterei di dubitarne
Molto ma molto semplicemente perché Gramsci engagé dalla nazione Garziera anche a Cercola Compass e e la visione radicale della Croazia non è che nel Novecento gli anni abbia fatti pochi
Allora la reazione di dorsi era no claudicante ma monogramma
Cioè tutto il problema è la nazione come guerra la ragione
E l'intellettuale è colui che si stacca la relazione beh insomma
Ci potrebbe essere l'altro versante e che Gramsci che è il teorico dell'egemonia culturale diventi intellettuale Monica agire a me francamente mi crea qualche difficoltà allora secondo me molto chiaramente il problema intellettuale sul tavolo qui è questo
Facciamo la storia di quello che percepivano loro astenendoci dal dire se avessero torto o ragione ma è una storia zoppa
Oppure cerchiamo di capire se avevano torto o ragione rischiando dire infilarci nelle loro querelle e non uscendo dal Novecento
Oppure speriamo che le ultime persone nate nel ventesimo secolo muoiano
E io sto pensando ai miei figli nati uno nel due mila e due e uno nel due mila e cinque e speriamo che forse quando loro raggiungeranno l'età matura nel due mila quarantadue mila cinquanta caveremo fuori i piedi da questo però la verità e che non riusciamo a trovare un terreno comune su tante cose e continuano a litigare su tante cose e appunto a me sentir dire che poi non si può dire che Togliatti possono stalinista negli anni Trenta
Insomma alla fin fine non è che io me lo sto inventando letto gli atti può sostenersi che fosse uno stalinista degli anni Cinquanta
Oppure continuare a dire che il problema è un problema di una Repubblica che cade a destra questo è quello che diceva la massa e io l'ho presentato onestamente secondo me il problema è che la Repubblica che rese a sinistra
Allora o proviamo a trovare una grammatica condivisa o facciamo semplicemente la storiografia delle percezioni e oppure qui stiamo riproducendo le guerre del Novecento tant'è vero che si parla più di Berlusconi
In fondo che dire ha spiegato agli atti
Che se permettete per un convegno storico io lo so che questo è quello che ha portato questo convegno sui giornali sono ma persone che scrive sui giornali anch'io lo so benissimo ne parlavamo prima con Angelo è chiaro che questo tema oggi sui giornali passa di corsa
Ed è pure vero che però così fare storia diventa veramente difficile
Anche qui ci sono tanti spunti polemici magari sarebbe interesse peccato che sono alle otto meno cinque nomi animati lo si può accusare quindi nel
Rinuncio anche perché non c'è una grammatica comune non capisco perché ci debba essere ma perché dobbiamo fare questa memoria condivisa e Madonna dovendo prescritto questo allora condivisa usato parlato allora lasciami suoni nuda e parlato un quarto d'ora lascia questo minuto allora perché dobbiamo costruire una memoria condivisa ma perché ma cosa vuol dire presente una serie dice non c'è la base comune ma complice la parte prima dalla Costituzione non ti basta non è quella la tavola di valori
Allattavo chi non si riconosce quarto quello l'abbiamo costruita non è quella la base qualcosa ma se uno dice io non riconosco l'unità nazionale tipo i leghisti per esempio
Berlusconi che dice queste cose cioè non sono non solo idolo metto fuori
Sorvolo che rinunciano riconoscibili della elemento fondante o no
Poi qui è circolato adesso io non replico a Orsi perché va bene mi ha fatto dire cose come ho detto al gran cento ritornano larga ricetta va be'lasciamo perdere insomma ho detto semplicemente che lo Stato i due intellettuali vitali che hanno controbattuto certi stilemi prepagati sulla guerra in particolare mi riferivo l'agente Schivo ho citato procedura l'egemonia grandicella teorizzando quindi salito
Quindi allora noi diciamo queste cosa alla Panebianco Galli Della Loggia buttati per favore per favore allora allora ci ha detto e circolato troppe volte mi pare questo convegno un po'anche narrazione di retrovia ritengono questa equa spartizione dei torti e di ragioni si gli anni settanta ma punti giustamente Salvatore ha ricordato alcuni elementi e anche alla storia di di Craxi del libro di grazie giudicato
Cioè voglio dire alcuni elementi che prima ancora di Piazza Fontana ma dove comincia tutto questo e l'assassino dello studente Rossi Paolo Rossi
All'università di Roma e poi piazza Fontana eccetto che poi ci sono cose terribili da una parte della ma dove comincia tutto questo ma possiamo dimenticare sono presentiamo che ne so anche il biennio ventuno ventidue come uno scontro una guerra civile in cui se ne sono dati da una parte e dall'altra non è stato posto è stato forse così no non è stato così non è stato così
Ora mi pare che qui ci siano alcuni equivoci di fondo le memorie non possono essere condivise ci sono nel mare che non possono essere condivise potremo fare tanti esempi però l'ora è tarda e non vogliono paga protetti
Invece per per per stemperare o di una cosa sono hanno legale Samuele stamattina rappresentato la tribuna politica in termini qui effettivamente un po'edulcorata inoltre buona politica comunale scuola di educazione politica e gli italiani io ero bambino e avevano induzione alla televisione era tanto intelligente mi costringe a guardare tribuna politica
E mi annoiava moltissimo tranne che nei dibattiti non è vero che si è parlato di procedura tanto di Togliatti questo convegno nei dibattiti tra Togliatti e il mitico Mangione popolo Mangione che era un giornalista socialdemocratico che ha due punti fissi io se non ricordo male uno era la scrivania la scrivania lì la scrivania di Togliatti che era di noci ma come le è un comunista la scrivania che vale tanto
E poi la grande domanda che gli proponeva e che riguardano i magistrati no la grande domanda che riproponeva che riguarda il nostro convegno ma se ci fosse una guerra tra Italia e Russia
Lei come si spiegherebbe
è una domanda che tutte le volte maggiore riproponeva Togliatti
Allora a me pare che in tribuna politica sia stata verso l'eternità beccandosi usare il tema ci ha offesi o se è una specie di Togliatti racconta papà Giampaolo Pansa quando cinese Mangione e si chiama Mangione ma di politica non ne masticano ne mastica tante fa a me pare che tribuna politica sia stato ma come dire secondo me è stata una versione della politica molto discutibile molto noiosa che scoraggiava personalmente la mia generazione credo che abbia scoperto la politica poi in altri modi e non mi pare a Francia e sessantotto io l'ho scoperta col Vietnam ma la repressione franchista
Anni Sessanta però mi pare che Perroni sessantotto è stato appunto una grande scoperta dalla politica qual è stato scoperto e poi non certo tribuna elettorale né se il Tribunal politico-elettorale insomma quindi no perché mi sembrava che la tua versione
Certo
Però le contrapposizioni ci sono le differenze ci sono e ci può essere una vergogna non condivisa anche sul modello viva le memorie non condivise visto che diciamo è impossibile
Tirare delle conclusioni che ci troverà qualcuno domani se ci riesce
Io che sono l'unico che si è astenuto dal dal citarli qualsiasi cosa vi leggo una cosa che leggevo in treno mentre mentre venivo qui che secondo me è l'unica conclusione è lasciata in sospeso è un libretto di di Günther Anders che si chiama Lodi antiquato
E c'ha rimesso in cui lui parafrasa un dialogo con un ipotetico Zenone il dialogo dice così le a questo proposito dell'incompatibilità della figura del nemico dello diari dice lei non abbia niente certo rispose Zenone qualcosa sì e cosa l'odiare e con gli dice e niente altro
Certo qualcos'altro e cosa l'essere comunque costretto a odiare Günther Anders è insomma è uno che diciamo di odio né aria pratica diciamo subito sulla sua sulla sua Opel lecco esso civile accontenta domani proseguirà l'