Intervista a Paola Binetti sull'intervento del Cardinale Carlo Maria Martini sul Sole 24 Ore in merito alla questione dell'accanimento terapeutico nei malati terminali

Radio radicale abbiamo qui con noi la senatrice Paola Binetti della Margherita senatrice BdT Maletta corrono col cardinale Martini
Allora io sono d'accordo col cardinale Martini attaccato che si prenda joint credo discorso del cardinale
E lo si valuti nella sua complessità perché io ho letto in questi giorni una serie di interpretazioni del cosiddetto Marchini pensiero
Che hanno veramente come dire scelto un'affermazione una frase un punto sottacendo il resto faccio un esempio molto semplice
Lui dice di mettere il parere del paziente la volontà del paziente al centro dell'attenzione giustamente come di fatto è è logico che in un processo terapeutico positivo avvenga però dice anche che la possibilità di autodeterminazione del paziente non è assoluta
è un esempio quindi leggere la centralità del paziente senza ostili darla con attenzione con il limite possono sotho determinazione mi sembra una un una interpretazione parziali e quindi di conseguenza non fino in fondo capaci di rendere il punto di vista di Martini altro aspetto importantissimo secondo me tutto il riferimento bellissimo iniziale alla al rischio della negligenza terapeutica
Con un richiamo forte a quella che è l'etica del sistema là dove lui ipostila anche lui molto attentamente le lunghe liste di attese a volte la scelta dei malati fatta più sulla base sede il DRG che hanno quindi della possibilità di remunerazione da parte del sistema che non delle effettive esigenze del malato cioè anche l'umiltà con cui il cardinale pone se stesso in una condizione di privilegio rispetto a quello che possono essere le condizioni di altri pazienti invece chiede che vengano estesi a tutti diciamo le stesse prerogative gli stessi opportunità che lui ha avuto
Se però senatrice Binetti e mi pare che il cane a matita giurano in Comune specie con riferimento alla legge francese che insomma
Abbastanza bravo mi sembra come al solito molto preciso lui non fallì faune specie un riferimento alla legge francese in termini possibili mistici
Dando la sensazione che lui non la conosca direttamente al punto tale che dice mi si dice che e poi dice si potrebbe fare allora prendere differimento di Martini senza tenere conto nella serietà dello studioso ma Citadel biblista il fatto che lui non dice ho letto la legge francese conosco la legge francese ma mi si dice che questo significa non entrare in pieno sulla sul fatto che per lui c'è questa zona di chiaroscuro che per lui stesso non è chiaro e non è definito però lui per l'appunto della
Nel diritto insomma della impossibilità di determinazione da parte del paziente lei dice non è un diritto assoluto Fini però esiste anche questo deriva
Sarno norme lo conosce allora certamente siamo tutti sollecitati in questo momento ad approfondire l'articolo della Costituzione all'articolo trentadue della Costituzione però attenzione che su questo articolo dobbiamo anche contestualizzarla storicamente quest'articolo sul posto dopo le gli abusi che erano stati fatti voi nel campo di concentramento e concentrazione
Concentramento scusami nazisti o vuoi tutta la sistema sanitario ricordiamo tutti il modo di trattare i dissidenti in Russia Jager recepisce per chiaro che in un contesto culturale di quel tipo in riferimento al fatto che nessuno possa fare niente al paziente a prescindere sua volontà
Aveva un significato di protezione ma aveva un significato di protezione da un sistema esterno ostile
Va be'allora che la norma sul matrimonio la sua società fondato sul diritto naturale matrimonio bisogna contestualizzare
Bisogna contestualizzare la mera perfettamente chiaro nell'intenzione dei padri costituenti che il matrimonio fosse davvero la garanzia della solidità della stabilità della durata della relazione coniugale questo diciamo non è questo anche volendo spulciare facendo un'analisi critica
Dei documenti della della di quel periodo non permette diciamo di avere delle dei giudizi distinti per un comunque sia qualsiasi sia la contestualizzazione alla norma costruzione di stabilisce che in ultima istanza il paziente che delle circa
Proporrò il problema il problema che il paziente che deve dice in ultima istanza è quello che secondo lo analizziamo col suo sguardo voglio fare tappe riferimento anche a quello che dice Martini quando dice di non lasciare solo il paziente
Quando dice anche l'analisi non solo delle circostanze ma anche l'analisi delle intenzioni
Diciamo che in questo senso lui però neanche una distinzione molto chiara e la chiama con chiarezza eutanasia eutanasia passiva
Da mancanza di attenzione da mancanza di cura rispetto a quella che poi è l'eutanasia attiva con un intervento diretto da parte del medico voglio dire che veramente in questi giorni ho letto delle interpretazioni del Martini pensiero molto tirate molto tirate da una parte molto tese a mettere in evidenza la contraddizione che c'è tra il suo pensiero è quello che il pensiero condiviso dalla più parte dei cattolici e mi dispiace molto perché si usa come dire il pensiero di un cattolico in contrapposizione al pensiero dei cattolici ha dato il prestigio del prelato ha dato il suo ruolo di Pastore questa mi è sembrata più strumentale
Ringraziamo per l'abilità della Margherita ma lo Stato come sempre dalla nostra mittente da Radio radicale