28 SET 2006
intervista

XI° Summit della Francophonie: Bucarest 28-29 Settembre 2006 Interviste ai Protagonisti

INTERVISTA | di Mohamed Ba - BUCAREST - 00:00 Durata: 1 ora 4 min
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La Romania ha accolto dal 28 al 29 settembre 2006, i 35 capi di Stato e di governo della Organizzazione internazionale della " Francophonie " (OIF) a Bucarest, nell'immenso palazzo, costruito negli anni '80 da Nicolae Ceaucescu .L' XI° Summit della " Francofonia ", era anche l'occasione per celebrare il ventesimo incontro tra i capi di Stato e di governo che si partiscono il francese, dal primo Summit della " Francophonie " che ha avuto luogo nel febbraio 1986 a Versailles .

La Romania é stata onorata per la sua ammissione all'Unione europea, che gli permette di giocare nel futuro un ruolo
importante nelle principali organizzazioni multilaterali al di là della sua appartenenza all'OIF.

Ed é la prima volta che si accoglie un summit della " Francophonie " in Europa centrale e orientale.

La Romania con la Bulgaria sono i primi paesi dell'Europa centrale ad essere ammessi nella " Francofonia ", durante il Summit di Chaillot, a Parigi nel 1991.

Il tema del Summit é stato centrato sulla educazione ( Istruzione, ndr ) : prima condizione dello sviluppo, e sulle nuove tecnologie che dovrebbero dare una chance ( possibilità, ndr ) a tutti, affinché possa colmare la frattura numerica ( divario-digitale ) tra il Nord e il Sud.

Un argomento più che attuale, per raggiungere anche uno degli obiettivi del millennio per lo sviluppo, già prefissati dalla Organizzazione.

Ed é stato un evento politico mai organizzato prima in Romania, per una Bucarest al centro del mondo francofono.

Tutto quasi chiuso quando i capi di Stato durante la riunione "à huit-clos" (a porte chiuse ) hanno approvato la maggioranza dei punti della Dichiarazione finale, ma si é verificato un incidente di percorso, riguardo l'Egitto, in cui hanno chiesto di ammendare il paragrafo consacrato al Libano.

Causa dell'incidente, poche ore prima, nel villaggio di " Mirouahine "due carri israeliani con quattro di quelli francesi della Forza interinale delle NU ( Finul ) ....Si sono scontrati (presi) ed ha fatto sì che la riunione é stata sospesa.

La posizione della Francia e della maggior parte dei paesi africani venivano a soccorso dell'Egitto, mentre il primo ministro romeno che risiedeva la seduta, si opponeva a ogni condanna di Israele.

Finalmente un testo che aggiusta tutto é stato trovato, almeno per salvare le apparenze .

Con le nuove adesioni ( cinque nuovi membri che porta il totale a sessantotto ) sembrano dare già filo da torcere ai paesi di matrice francofona.

Ma il summit si é concluso nonostante tutto con la Dichiarazione finale.

( Così come si é notato l'assenza di tanti altri capi di Stato africani che non hanno partecipato al Summit e l'Algeria che vi partecipava come osservatore ).

Nella " Dichiarazione di Bucarest " risultava un paragrafo specificamente consacrato alla crisi del Darfur e di una denuncia vera delle violazioni del diritto umanitario, in generale, che rendeva di " facto " (fatto) impossibile l'ammissione del Sudan nel seno della famiglia francofona.

Invece nei quattro anni a venire si prospettano due candidature per ospitare il summit: Madagascar e la RD-Congo.

Nonostante tutto, il summit si é concluso con un buon auspicio e l'appuntamento nel 2008 nel Québec ( Canada ).

Dunque resta ancora molto da fare per affermare sempre di più l'impegno dell'OIF.

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