Presentazione del libro di Mario Caligiuri "Intolleranza come potere. Le strategie per il controllo della mente: un'analisi di intelligence"

Allora buonasera a tutti siamo qui per parlare degli uno degli ultimi libri di Mario Caligiuri
Che l'intolleranza come potere
Pubblicato da Santelli
E e qui parleremo di e spiccia di intolleranza di odio associa alla e anche non social
Abbiamo degli degli degli e Sperti dei grandi intellettuali per parlarne do subito la parola Mario che introduce il tema del libro di oggi e poi si inizia un dibattito che sketch cogliamo essere diciamo
Visco
Grazie grazie molte
Un nuovo
Lo ringrazio Giorgio tutele per aver introdotto gli formulo i migliori auguri per il ruolo che ha recentemente assunto di vicedirettore dell'Adnkronos
E ringrazio il senatore Verducci che ha reso possibile questo evento anche nella sua qualità di vicepresidente della commissione parlamentare sull'intolleranza presieduta dalla senatrice Segre
Ringrazio saluto Gian Maria Fara che ne insieme con noi per relazionare su questo libro abbiamo siamo chiamato in maniera tale che potesse dare il suo apporto alla presentazione di questo volume vorrei con grande affetto saluto Ernesto Galli della Loggia che interviene a riflette insieme con noi su un tema che dando punto di vista e centrale
E centrale per quello che sta accadendo nel mondo c'è quello che sta accadendo in Ucraina quello che sta accadendo in Israele quello che sta accadendo anche nel nostro Paese dove ci sono episodi a volte raccapriccianti come quello che ha riguardato la prova da Giulia Cecchetti India
E teniamo conto che se ne parliamo di intolleranza
E la Corte europea dei diritti dell'uomo nona definito un in maniera univoca un concetto di intolleranza
Dal mio punto di vista quello che ho cercato di descrivere all'interno di questo fu lunedì torna Santelli saluto l'editore che quell'insieme con noi secondo me
L'intolleranza non è un sentimento ma è un vero e proprio strumento di potere
Che si fonda sulla costruzione del nemico
E la costruzione del nemico non è solo un fatto sistemico è accidentale mai invece e un fatto che e alla base la teoria fondante del dell'Occidente
Ed è il tema del capro espiatorio
Questo concetto venne elaborato dalla dalla in un volume molto interessante che si chiama delle cose nascoste firme dal principio del principio del mondo di René Girard
Che in cui si spiega
Che il nella società per cercare di progredire si va a individuare sempre chi è il capro espiatorio teniamo conto che il l'Occidente siamo nel due mila ventiquattro calcoliamo gli anni dalla nascita
Di Cristo e quindi tutto l'Occidente fondato sulla teoria del capro espiatorio perché Cristo Simona per sacrificarsi e per montare i peccati degli altri
Quindi credo che queste tendenze siano sempre in atto un uomo
Tra noi abbiamo Ernesto Galli della Loggia quindi che uno storico o di grande vivente rilievo per cui diciamo voluto all'UE questo provocazione per esempio Noemi mettiamo le ha a testa in giù Mussolini a piazzale Loreto abbiamo fatto i conti col fascismo
Oppure Craxi muore ad annualmente abbiamo risolto il problema della pulizia della della politica in Italia oppure spendiamo dalla magistratura Palamara abbiamo reso una magistratura più efficiente
C'è quindi il concetto del capro espiatorio in maniera tale che poi la società possiamo proseguire come prima
Quindi il fenomeno
E ovviamente come tutti i fenomeni di natura culturale io credo che il questo in questo quadro sarebbe interessante dare una lettura che sia di Intelligence in che senso
L'intelligenza e non è uno strumento esoterico per pochi saluto il direttore Vignolo sì signor generale Ferrara e che e invece uno strumento che serve per contestualizzare i dati serve per cogliere i segnali deboli serve per fare in modo di unire i punti e uno è uno strumento per interpretare la realtà per avvicinarsi alla sempre difficile interpretazione la realtà che è un problema che riguarda tutti
Quindi se noi andiamo cogliere
Un dato elemento importante in questo momento che quello secondo me del disagio sociale che è collegato con il tema dell'odio e che secondo me si riconduce alla grande area della disuguaglianza
Che dal mio punto di vista e un tema urticante
E della globalizzazione allarga le disuguaglianze ma non è un problema che e ad altri e diciamo e distante da noi oppure che riguarda anche le nostre società
Dove anche storicamente nel nostro Paese i temi della disuguaglianza sono temi che hanno segnato la storia del paese la storia meno recente come quella dell'unità
Pensiamo alla brigantaggio pensiamo al rapporto nord-sud Due che è destinato ad ampliarsi con le logiche nell'immigrazione e così il come pensiamo ad altri ad altri fenomeni pensiamo al terrorismo politico
Che diciamo e collegato anche con i temi della disuguaglianza e che sono pagine urticanti dolorose
Feroci criminali ma che hanno intessuto è determinato la storia del nostro del nostro Paese e i temi di fondo probabilmente alcuni sono ancora saldamente impieghi
Quindi
Qual è la risposta di fronte a questi temi
E non a caso il il Parlamento italiano ha istituito nella passata legislatura confermando la anche in questa Commissione
Sondaggio sulla intolleranza preceduto da una senatrice
Avvitata Liliana Segre il vice residenti sia nella parte del rigetto perché in questa il senatore Francesco Verducci che di nuovo
Di nuovo ringrazio c'è i temi quindi vuol dire che sono non sono temi banali sono temi che intessono tutto dalla vita la vita sociale
E molto spesso noi andiamo a a riflettere sul fattore educativo c'è un qual è la risposta
La risposta e quello Ducati IVA però dal mio punto di vista certo l'unica arma che abbiano è uno strumento fondamentale però dobbiamo tenere conto di due elementi che vanno aggiunti a tutto il resto
E quale il problema il problema educativo il primo
E che i la le risposte educative siano troppo tempo non sono immediate diceva che non REM Mayer la della un'avversaria in dopo anni nell'educazione tutto accade cinquant'anni più tardi
E poi per quanto riguarda scuole università
Ernesto o Galli della Loggia ha scritto un libro su questo l'aula vuota
E rinvia scuole università non sono la soluzione ma fanno parte del problema anzi sono parte rilevante del problema
Quindi questi aspetti io credo che debbano essere un elemento di riflessione e che devono o coro cercare di confrontarsi
Con uno dei fenomeni che centrale
Che è quello del dominio della mente
Perché il campo di battaglia definitivo non è più solo rappresentato dai mari
Dal centro della terra e la confluenza tra l'Europa e l'Asia il dall'aria dallo spazio ma attraverso il sibilo del cyberspazio si arriva alla mente delle persone di tutti
Quindi il campo di battaglia definitivo oltre il quale non può esserci altro
Però come ci difendiamo in una società in cui la digitalizzazione rende tutto indistinto notte e giorno lavoro riposo vero falso legale illegale
In un contesto del genere veramente difficile orientarsi
Te allora abbiamo necessità di avere delle ancore
Di di riferimento
E tenendo conto che il il tutto il tema della confronto dialettico o il che noi vediamo ogni sera in in televisione soprattutto nei dibattiti televisivi
E contornato da Laura della disinformazione oggi tutti parlano di disinformazione
Largo è un fenomeno non no nonno nuovo perché da sempre la realtà sta da una parte la percezione della realtà esattamente dall'altro
Lo spiega Vannucci
Non esistono fatti
Esistono solo interpretazione ma oggi il fenomeno e di massa di rare il costante determina secondo me quello che è che l definirebbe lo spirito dei tempi allora però sulla disinformazione secondo me
Esprimo un'opinione dobbiamo essere chiari la disinformazione non è rappresentata dagli effetti Music che sono l'elemento più banale meno dannoso
Ma la di succo la disinformazione reale quella penetrante quella che incide lattice e la disinformazione istituzionale quella delle multinazionali quelle che viene fatta dalle strutture governative
A livello globale questa è la disinformazione
Secondo me poi per esempio in Italia ma non solo nel nostro Paese si sta parlando di rischio di fila disinformazione sulle per le elezioni europee ma esprimo sempre un parere personale
E nella disinformazione quella che incide non è quella che viene dall'estero ma quelle che si produce all'interno
Questa è la disinformazione c'è quindi e la Società della disinformazione che si manifesta in un modo in un modo molto preciso con la dismisura dell'informazione da un lato e il basso livello sostanziale distruzione all'altro
La dismisura dell'informazione che significa siamo bombardate nel nostro cervello che si creato in migliaia di anni riesce a ricordare solo sette concerti alla volta e risponda trecentosessantacinque bit al secondo trecentosessantacinque stimano secondo il basso livello sostanziale distruzione per comodità di analisi parliamo del nostro Paese e c'è il settantacinque per cento non Cogo non comprende
Una frase complessivi italiano quasi il ventisette per cento non sapete funzionale sa leggere scrivere e far di conto ma non so utilizzare in maniera adeguata
Un queste abilità e parliamo delle stesse persone che viaggiano sui socievole che rispondono ai sondaggi e che votano quindi dobbiamo riflettere sulla natura
Della democrazia quindi in questo in questo quadro è chiaro che abbiamo ho necessità di capire e di non ragionare per slogan per frasi fatte per luoghi comuni per bias cognitivi per appartenenza
Vengo esternano psicologo americano che ha scritto un libro formidabile si chiama la mente politica
Collaborare lo rispiega che quando una persona è schierata politicamente a livello cerebrale non pensa quindi può ascoltare qualunque tipo di argomento ma non cambia assolutamente opinione quindi questi sono alcuni
Dei temi che diciamo ho ritenuto di inserire all'interno di questo di questo volume e vedendo che Ladies informato il più potente confermo questo concetto termino e la disinformazione di Stato
C'è pensiamo alla ai protocolli di fionde e sono un falso destato creato dall'Ucraina la polizia
La polizia segreta dello zar all'invasione in Iraq nel due mila e tre
Che si è basata sul false prove dell'Intelligence britannica tramitate a quella statunitense per invadere l'Iraq
Se in base all'ira che non si sono trovate le armi di distruzione di massa per un motivo semplice non c'erano
Che quindi è evidente che su questo su questi dati che dobbiamo secondo me secondo me riflettere allora concludo dicendo che il linguaggio doppio è una il risultato
Di una costruzione sociale e le dinamiche sociali che quindi sono collegato il collo disagio sociale
Con le disuguaglianze con i rapporti di potere sono dei temi che resterà sono sempre più centrali nella agenda della politica del nostro paese e per cui
Concludo veramente
Il il premio Nobel per
L'economia un premio per l'economia Joseph Stiglitz dice
Che il la società progredite negli ultimi due secoli in base all'aumento della propria capacità di apprendimento
Ora però
I Parlamenti parlano prima di e col di economia e poi di educazione mentre dovrebbe essere il contrario ma perché questo succeda perché l'economia degli Spurs Menia mentre la educazione dopo tempo e sono poi i concetti contenuti
Nel secondo rapporto su scuola e Università degli oli SPES che è stato presentato il l'otto di febbraio di quest'anno alla Biblioteca nazionale centrale
E che rappresenta unno tentativo per fare in modo che il l'educazione sia posta veramente al centro del dibattito culturale e politico del nostro Paese e credo che in questo modo possiamo fronteggiare questo fenomeno dilagante che quello che lei spicci grazie per l'attenzione
Grazie grazie al professor Caligiuri adesso prima di dare la parola il presidente farà volevo dire una cosa che mine diciamo che mi ispira il suo nome che omonimo
Di qui di una legge americana che si chiama fuori Agence Registration Act che è una legge trova del del della fase della guerra fredda
Americana ed è la stessa impostazione di legge
Che è una legge fondatamente fatta per farsi che gli agenti stranieri all'interno di un paese si debba registrare si debbano mostrare e quindi per limitare l'influenza straniera nelle decisioni nella vita democratica di un Paese
E le ha legge che ispira di fatto le leggi che in Georgia in Slovacchia e in Ungheria in questo momento sono in discussione e che sarebbero anche alla base forse dell'attentato contro Robert Fico cioè la polarizzazione in questo momento dell'est Europa nasce dal fatto che ci sono dei partiti che vogliono
Adottare queste leggi che sono delle leggi per controllare lo spiccio per controllare chi può dire cosa e in teoria evitare che potenze straniere malevoli facciano operino all'interno del loro Paese ma in questo momento del prepotente freme nei quali sono considerati l'Unione europea
E gli Stati Uniti chiaramente
E quindi questo è un tema sono è molto interessante perché quando si parla appunto di interferenze russe è facile dire che non le vogliamo è che bisogna contrastarle
è più difficile quando si tratta no di di discorsi e di dibattiti che possono partire da una ONG straniera americana o internazionale
E questo può diventare un'arma appunto politica
Nei confronti del della libertà di espressione della libertà politica all'interno di un Paese quindi questo se ne è un è un tema che è molto attuale proprio perché per l'attentato che abbiamo visto ieri
è legato a questa grande lotta intorno a la definizione di che cos'è un agente straniero ricco salvagente del cos'è un'interferenza che viene da fuori e quindi su questo argomento insomma
Vi vi chiedo anche un vostro contributo ma adesso insomma andare la parola al presidente farà prego
Meglio da fare
Interlocutori molto più qualificati qualificati di di me
Io non potevo mancare
Precettazione dell'
Mi amico Mario Caligiuri nonché direttore del nostro osservatorio permanente
Sulla
Sulla scuola sulla scolare l'università quindi
Eccomi eccomi qua
Totalmente totalmente impreparato Conca si tratta di temi sui quale anche noi in istituto discutiamo il ventiquattro di maggio presenteremo il nostro trentaseiesimo Rapporto annuale
E il rapporto per chi lo conosce lo ricorda funziona attraverso la rappresentazione ogni anno disegni dicotomia insomma ordine e disordine giusto o ingiusto ricchezza povertà
E su queste su queste dicotomie si riflette si costruisce le analisi sull'andamento sull'andamento del del paese io stavo riflettendo in questi giorni ha seguito anche di fatti che tutti voi conoscete stavo riflettendo su
Su quello che succede e non solo nel nostro Paese ma nell'Occidente nell'Occidente in generale
Per riflettevo
Forse a torto
Pensando che l'Occidente sia sottoposto in questo momento da qualche anno a questa parte ad una fortissima pressione che ci siano si siano consolidati collegati interessi
Molto forti che mirano a destabilizzare l'Occidente
Penso all'invasione del trenta anni il negli Stati Uniti che sta riducendo al larve umane centinaia di migliaia gestioni penso alla attività ma costante e puntuale del
Degli Ayatollah iraniani
E penso naturalmente al compagno Putin che ha deciso di organizzare una nuova guerra in Europa perché se ne sentiva tanto il il bisogno allora se ci riflettete
Tre e grandi attori con grandi potere di grande risorsa in grandi disponibilità
Che hanno deciso a mio parere ma questa è una veramente nell'azione insomma una mia idea
Hanno deciso di smontare quello che loro considerano un nemico mortale un nemico storico cioè la civiltà occidentale le democrazie in indenni in generale
La cosa
Un po'che non mi preoccupa per semplicemente per il fatto che qualche decennio fa in altre occasioni in altri momenti
Ecco in altre
Situazioni completamente diverse
Avevo deciso di fare il profeta di sventura
è sfortunatamente le mie previsioni erano risultate poi col tempo azzeccata insomma non vi dico a cosa mi riferisco ma
Come dire
Sta stiamo parlando di di di avvenimenti di avvenimenti che hanno segnato la storia del del nostro del nostro paese quindi la mia più grande preoccupazione in questo momento
Quella di dover osservare la saldatura tra tre grandi poteri malevoli nei confronti del dell'Occidente
E nello stesso tempo constatare l'incapacità dell'Occidente di rispondere adeguatamente a questi signori così come meriterebbero io non sono un guerrafondaio al contrario però insomma
Come come diceva
Qualcuno qualche molti secoli fa si si vis Pacem para bellum
Poi una volta attrezzato il bello ma non è che tu lo devi utilizzare per forza però l'importante e averlo insomma parlo avendo di fronte il direttore di Digne Osiris
Un uomo della che ha legato la propria vita alla sicurezza del nostro del nostro paese e quindi sappiamo di di di che cosa di che cosa stiamo parlando
L'altra considerazione che facevo che in questi giorni anche in preparazione della presentazione Rapporto Italiani mi assilla
Era riflessione sul fatto che noi restiamo sempre più costruendo una società di taglio simili piano
Come ricorderete Smith
Parlava di amico nemico amicus hostess
La la la sensazione e che si come dire ci si impegni su questo fronte amicus hostess per confermare come strumento di conferma delle identità noi dobbiamo sapere chi è l'amico e dobbiamo sapere chi è il nemico per poterlo naturalmente
Con combattere mentre insomma la logica vorrebbe
Che lavorassimo tutti per diventare amici avere meno nemici possibile l'altra questione che mi
Come dire
Mi impegna intasamento è questa dittatura delle minoranze che si sta che si va affermando anche nel nostro Paese ma quando mai si è visto che cinquanta scalmanati possano impedire ad un ministro di di parlare di tenere il proprio il proprio intervento
Io ho fatto sessantotto o le le tacche ho settantatré anni quindi
Se fate il calcolo insomma ci siamo ma nessuno di noi ragazzi del dell'epoca pensato di poter contestare pubblicamente un ministro di impedirgli di parlare mi riferisco alla alla Roccella l'università no non esisteva insomma
Non era quello il problema la nostra generazione protestava
Faceva se mi consentite il termine poco elegante faceva casino ma per qualcosa non contro qualcosa la differenza sta tutta lì noi
Protestavamo e contestavamo
Anche il Governo il Parlamento per qualcosa che avevamo un'idea diversa
Di quello che il sistema di quelle che il sistema proponeva qui le cose sono completamente cambiate tu la pensi diversamente da me non puoi parlare devi stare zitto
Anche se se sei un un ministro della della della Repubblica
Ora se mettete insieme tutte tutte queste cose queste questi tre elementi che voglio come dire barbaramente spiattellato insomma
Al le contestazione all'interno dell'università poi vai a vedere io sono andata alla Sapienza durante il giorno e della contestazione
Sono cinquanta ragazzi ce n'erano trenta arabi e venti e venti sì e no italiani che sono io senza tranne qualcuno li lì incoraggi utilizzi la presenza anche di una certa quantità di immigrati per fomentare fomentare il il il disordine
Altra e ultima riflessione poi IST sto zitto perché io tra l'altro So di avere come limite quello di non essere politicamente corretto quindi la fine che dico qualcosa che che non dovrei che non dovrei dire
è la mente delle persone al ruolo dei mezzi di comunicazione di di massa e questo è il nucleo il il ponte il punto nodale io infatti Mario quando parliamo di educazione educazione io ho sempre una come dire una sorta di di riflesso condizionato quando penso all'educazione pensa qualcuno che a qualcuno che ti educhi
Il vero problema che spesso non sai chi è questo qualcuno non sai che interessi quali interessi abbia quindi io preferisco parlare di informazione
Io preferisco essere informato dei mi farò la mia la mia idea lenire convinti convinzioni a seguito appunto
Delle informazioni checché ricette anche se so che poi le informazioni sono spesso l'informazione pilotata e spesso il corrispondente ed essi vende ben precisi però sempre meglio essere informati che essere e educati e qua mi fermo
Perché sennò va a finire che dico cose sgradevoli
Grazie grazie al presidente
Nascosto dall'Eurispes terrestre tendiamo ad allargarsi
Ecco adesso io invece avere la parola Galli Della Loggia per il suo intervento insomma non ha bisogno di presentazioni uno storico editorialista professore prego
Ma io dico subito
Sono come dicono a livello delle masse di incompetenza e fece un non ho mai frequentato l'Intelligence vengono bombardato come credo molti di voi questa sala da chi pressoché quotidiani Oz atto di Machiavelli Giulio che appunto mi danno l'idea che tutto intelligenze insomma anche a questo libro insomma
Tutte in Serie S quindi prendo la parola questo titolo perché sa dato che tutti interessa posso dire anch'io la mia insomma ecco premesso questo libro parla di molte cose in effetti che io non sospettavo in qualche modo che entrassero nel campo dell'Intelligence però punto
Non c'è limite all'intelligenza quindi va benissimo
Volevo premettere una cosa a proposito dell'intervento che appena ascoltato
Io ho un ricordo meno diciamo così idilliaco del sessantotto mi ricordo che a molti professore all'università veniva impedito di parlare
Otto e testimonianza diretta posso dire che a un certo punto professor Renzo definisce il professor Franco Venturi a professor Rosario Romeo Danny tante belle questi professori per alcuni anni lasciarmi sette Diana e cominciarono a fare altre cose
Anche a un altro sindacalista CGIL fu mi ricordo impedito di parlare si chiamava Luciano lama piuttosto noto cioè gli di intolleranza antiche radici questi poi l'intolleranza che l'intolleranza politica per la cui tutti parliamo tutti pensiamo immediatamente
Però io penso che in effetti e come denuncia questo libro c'è un aumento di chiusi di intolleranza intorno a noi di atti di odio se vogliamo ma io penso che un elemento decisivo per
L'accrescimento del Nord intolleranza e dovuto alla così all'aumento del fattore di vicinanza di contiguità
L'enorme crescita che c'è nel mondo moderno degli spostamenti degli avvicinamenti crea se io non ho mai o di altri turisti però devo dire che quando cammino per Roma odio di turisti perché c'è una sale diciamo così a enorme crescita della contiguità della vicinanza per cui non può fare un pasto vai a sbattere
Cioè appunto lì la la lontananza produce la pacificazione serio non conosco con una persona non la posso neanche gli anni stare
Il trovarsi così vicini come il mondo moderno continente ci avvicina nelle stazioni negli aeroporti tre
Dappertutto ne siamo diciamo così enormemente più vicini tra di noi di quanto fossero i nostri antenati ma anche diciamo così
Di cinquant'anni fa
E questo produce indubbiamente un elemento di insofferenza di intolleranza di odio forse insomma
E difficile anche perché contemporaneamente a queste norme numero chiusi dell'avvicinamento degli avvicinamenti ho sempre come a suo dire della contiguità ecco questa accrescimento della contiguità
Sì accoppiarsi accoppiato storicamente all'aumento enorme chiusi dei modi per manifestare la propria proprio odio proprio insofferenza insomma se io non ho i canali per dire una cosa non la dico ma quando ho invece tutti i canali possibili per per dire quello che penso in genere se le sciocchezze o delle cose spregevoli oziose c'era così le dico cioè queste e accoppiarsi del aumento della contiguità aumento dei canali per esprimere quasi sicura consiglieri padani passa per la mente perché questo veramente il mondo dei social
Noi siamo sicuri se ci fossero stati i social cent'anni fa non ci sarebbe stato lo stesso grado di se non essendo stato ossessionati manifestazioni di ricchi iodio di intolleranza di
Ci sono poi alcune cose
Io non credo che l'odio abbia nulla a che fare con il femminicidio
Credo che gli altri sostenevamo il suicidio ci sia un altro tema che poi viene trattato in questo libro però femminicidio sullo Rubrichi sotto c'è un sì l'elemento sotto la rubrica odio io penso che invece vada rubricato sotto il mento potere cioè c'è una fortissima aumento dell'aggressività dei maschi nei confronti delle donne perché le donne stanno occupando progressivamente uno spazio di potere sociale che prima non avevano e i maschi sono sempre più sulla difensiva e i soggetti più deboli più faticosi
Si difendono ammazzando
Chiedo ad ammazzarlo questo diciamo così aumento di spazio di potere e anche cosparso il potere nelle relazioni personali del fatto che appunto
Tutti l'abbiamo visto questo film è la corte diversi no che inizia col marito che si sveglia la mattina e come prima cosa dal ceffone alla moglie ma quale donna oggi
Riuscirebbe mai a sopportare una cosa simile sassarese nessuna perché appunto ha acquistato consapevolezza del proprio potere per cui e diciamo così protesta avrebbe e se protestassero probabilmente quello lo uccide
Ma e chiusi dietro
C'è un enorme aumento della tensione maschi femmine ma uomini-donne
Nella nostra società dovuto alle norme e rapidissimo cambiamento della bilancia dei poteri e due tra i due sessi nuovi i maschi sono stati abituati da millenni a comandare
In modo improvviso in uno spazio di anni brevissimo quando i fenomeni si svolgono in campo brevissimo diventano violenti
Qualunque fenomeno sociale se si manifesta in cento anni con cinque diverso ovviamente e noi ci siamo però quello di appunto trasferimento del potere dei maschi e femmine in tempi rapidissimi
L'odio è un elemento intrinseco al potere
Nulla inclusi
Produce la maggiore coesione che non l'odio sì noi diamo qualcuno siamo Caputo la politica le cose necessarie per fare la politica sono tre i soldi avere un capo avere un nemico avere un nemico è la cosa che maggiormente coagula
Non è così
Chi fa veramente politico lo sa benissimo insomma se tu non hai un nemico non dici nulla di politicamente significativo infatti molti politici italiani fingono di reminiscenza per varie ragioni non riesco a avere nessuna consistenza politica perché o non sanno non vogliono dire contro cosa sono invece la politica è S innanzitutto contro qualche cosa
Per questo può diventare odio per certa diciamo così
La democrazia è quel regime qui ci sono certe così cautele
Vengono approntati certi meccanismi perché l'odio politico si mantenga entro certi si mette in mezzo certi limiti ma dato che alla politica ecco essenziale il concetto di nemico beh è ovvio voluto facilmente il concetto di nemico
Cioè così molto sia ci può avvicinare molto a quello dell'odio io non credo che e il disagio sociale sia
Sia fonte dell'odio
Questo invece è un è un punto su cui
Bisogna intenda prova disagio sociale
Vuol dire molte cose Podkolzine molte cose
Ma rischiosi il disagio di per sé non produce odio e la sensibilità al disagio che produce l'olio cioè e nelle società povere lo scoppio mica le rivoluzioni
Per un solido scoppiano come volgarmente si crede quando ci son tanti poveri e i poveri allora se la prendono con i diritti e fanno le rivoluzioni
Chi fa un po'di storia sa benissimo che non è così rimozioni scoppiano soprattutto quando i poveri incominciano a essere meno poveri
E quando i ricchi incomincia a essere meno sicuri della propria ricchezza della propria chiusi del fondamento della propria ricchezza
E allora quel pozzo si creano ricevuti intenzioni che provocano il cambiamento tristemente sociale penso che una cosa che ho mensa fortissimamente nostre società
La sensibilità al disagio per cui appunto ogni
Più piccolo disagio ci sembra intollerabile scatena e noi rivendicazioni all'insegna magari anche dell'odio è il fatto che noi ormai diciamo in un universo di diritti
E pensiamo che abbia un diritto Piccioli l'area dei diritti sia enormemente estesa negli ultimi decenni
E avendo queste enorme ampliamento della idea del diritto questo naturalmente
Produce una maggiore sensibilità alla
Alla
Al al al dosaggio al al sa tutto ciò che è un dono e ha un altro a insomma io
Che non è detto che sia appunto
Questa cosa di cui sento il disagio ma mancanza sia qualcosa di di materiale non è detto che sia maggio sì ricchezze risorse così poi possa essere
Molte cose predatrice ordine assistiamo al fenomeno che nessuno mai
Di noi avrebbe pensato a trent'anni fa che diventasse un problema il disagio di non avere figli
Per cui appunto io voglio avere o no il diritto alla paternità
E quindi nascosto una serie di contenziosi sociali di disagio sociale perché appunto
Io punto mi sento
Mino Rato dal fatto di non c'è la società non mi riconosce il diritto di avere figli una cosa impensabile al punto tre solo trent'anni fa astrazione impensabile
Invece trovo molto giusto
Osservazione
Che così fondando uno dice così gli elementi fondamentali
Del che produce l'odio e la religione
Sicuramente
Io penso che
Punto non è affar non è affatto vero che dobbiamo tutti lo stesso Dio
Che è una banca chiunque insomma voglia e a tutti noi è ovvio che una banda no il Dio cristiano diversissima registrabile diverso dal Buddha
E ognuna di queste religioni diversi si arriva ora fonda delle culture delle culture
Ma nel senso più ampio delle tre del della parola a cominciare dal rapporto con il cibo con l'alimentazione gli islamici si cibano in un modo diverso da come si cibano i cristiani
Tutto enorme fiamme
Come i rapporti con le ammine Dole tutto la religione e sono firmassimo fattore di influenza culturale che ci sia ma non non esiste e anzi
Almeno fino a oggi sta fino ad oggi è stato così da millenni paese delle cose
Possono cambiare ora anche qui e l'immigrazione in dosi così massicce porta ad una contiguità tra religioni diverse che prima non esisteva
Per sì limpida e cielo insomma a Marsala Castellammare del Golfo c'era un po'di pescatori tunisini ma insomma tutto tutto lì
Per erano venuti nel corso di secco dissi
Approvazione di giorno le cose più insopportabili che io sento il anche noi siamo stati dei migranti dobbiamo capire se lo sai immigrati certa che verrà
Andavamo intesi
Noi cristiani andavamo in Paesi cristiani non c'era diciamo così l'abisso culturale che crea voglio dire a parte il poeta Ellis Island chiunque stato ammessi chiederei di Saigon questi solo otto con lo stato la libertà davanti agli occhi sa benissimo che c'è finita feroce facevano tra le autorità americane degli immigrati europei è una scelta feroce
Facevano
Però poi chimica italiani chiediamo lì la cosa principale che desideravano diventare americani tant'è vero che tutti i loro figli età americani qui appunto i figli
Degli immigrati che voglio serie di vengono ammazzati c'è una certa differenza e quindi questa sciocchezza che si sente di perché
Ecco perché il discorso sull'odiosa è il discorso più ipocrite buonista che circola in questo pre il discorso pubblico italiano io lo trovo chiusi
Deplorevole mente ipocrita la maggior parte di coloro che intervengono sul nel discorso pubblico italiano
Non crede veramente a quello che dice non soltanto i politici lo sottratti e poi assetti politici
Ma tutti costretti sta all'università rosso
Appunto le religioni ma caro Mario
Girare e il
Cristo
Almeno questa è la Siria il capro espiatorio di girare capro espiatorio è un meccanismo tipico diede Società diciamo così
Meccanismo elementare giustizia a meno di
Tentativo di
Proiettare la giustizia e nella dimensione del sacrificio del capo ispettore
Scusate io offro una regia primavera quindi sarà
Però appunto secondo si rigira
Il cristianesimo ha posto fine Almec Casimo ha posto fine al meccanismo del capro espiatorio perché Cristo assommato su di sé appunto
Sacrificando la propria vita a a Causin neutralizzato il meccanismo del capro espiatorio per cui le società occidentali
A differenza di altre società in cui la religione non è fondata su questo
Bizzarri stimo fatto chi di un dio che muore è una cosa assolutamente unica le altre società hanno conservato il meccanismo il capro espiatorio le società occidentali invece liberate dal cristianesimo dal meccanismo ossessivo del capro espiatorio si sono potute sa dare verso un tipo di chiusi visione del bene e del male della giustizia
Che almeno noi mezzo sembra più umano e più che più giusto
Insomma
Tutte queste cose scritte in questo libro leggete comprate leggermente De Matteis editore che interessano abbiamo portato a maggio il prezzo grazie cioè
Al CIPE undici e novantanove non do attribuisce il record nel novantanove euro lontano
La va bene fatta grazie signor ripetere sa
Se non altro appunto perché dal luogo come avete capito tutte queste considerazioni che Patri parte foto prese a questo libro vi ringrazio grazie
Avverso dare la parola al senatore Francesco Verducci che ci ospita che
Quindi insomma
Gli insomma a un un momento in cui dirci la sua su questo tema il suo libro per proteggere poi io suggerirei anche al pubblico se vuole fare domande se vogliamo interagire anche fra fra fra di noi alle cinque sì sì siamo siamo mente ampi
Bene
Grazie a fa Giorgio Rutelli per questa sua conduzione per queste sollecitazioni
Grazie naturalmente a tutti presente che sono così numerosi e so che questa presenza così numerosa dovuta
In particolare al lavoro del professor Mario Caligiuri che che ringrazio così come ringrazio i nostri
E le persone che sono intervenute professor Galli della Loggia il professor Gian Maria Fara
Un in un in un paragrafo del libro di Caligiuri anzi anche vie bel pezzo nella
Nella sua introduzione si fa riferimento alla commissione contro le discriminazioni non la chiamiamo così
Una commissione che si è avviata nella scorsa legislatura
E che ha un titolo le realtà più più più ampio che definisce anche il perimetro di intervento
E quindi a una commissione straordinaria a differenza di quelle che sono permanenti
Una commissione monocamerale c'è solo in Senato per il contrasto al razzismo all'antisemitismo all'istigazione
All'odio
E alla violenza e contro tutte le discriminazioni
Come diceva Mario Caligiuri questa commissione
Ha una sua grande importanza politicamente ma anche dal punto di vista simbolico perché è stata voluta con forza ed è presieduta dalla senatrice Liliana Segre
Io penso che noi non non tra le tante cose per cui dobbiamo ringraziare il presidente Mattarella ci sia anche il fatto di aver voluto nel nel gennaio del due mila diciotto in uno
Quindi in una ricorrenza dette forse della vicenda più tragica della della storia recente che noi abbiamo come come come Paese come storia nazionale cioè la la promulgazione da parte del fascismo delle leggi razziali
Quelle che Liliana Segre chiama sempre leggi razziste che sono una parte della della vicenda spaventosa ancora io penso impossibile da da da da da elaborare della della Shoah c'è una vicenda italiana dentro la vicenda della Shoah e della Pro la promulgazione delle leggi razziali del fascismo
E il fatto che Liliana Segre sia sopravvissuto alla Shoah sia testimone di quella vicenda e abbia abbiamo abbia voluto anche con una a coronamento della sua testimonianza civile e politica farsi promotrice
Di questa Commissione penso abbia un grande significato
Perché è stata appunto oggetto del della feroce dell'odio più più più bestiale
L'intolleranza come potere penso
Un
Un
Si possa dire anche penso sia nelle intenzioni lo abbiamo ascoltato quindi Mario Caligiuri anche
Trasformare o sostituire la parola intolleranza con la parola odio l'odio come potere l'istigazione all'odio come potere e allora dico subito ma non dico nulla di nuovo naturalmente che non ci è stato detto tante volte ma penso che qui sia opportuno dirlo
Il tutto il Novecento ma prima ancora insomma come veniva detto la la la storia dell'uomo è segnata da un uso politico dell'odio
E tuttora ne abbiamo un uso politico dell'odio molto molto forte
L'odio ha molte sfaccettature l'odio intanto era un sentimento assolutamente legittimo e quando si definisce invece
L'odio come
Come Cat categoria illecita noi parliamo di istigazione all'odio
Non non di odio perché l'odio punto è un sentimento dell'umano
L'istigazione all'odio e qualcosa invece di di pericoloso su cui la politica si si si interroga su come contrastarlo anche negli in termini normativi e potremmo dire
Potremmo dire giuridici c'è stato da sempre un un uso politico dell'odio che ha portato anche alla all'affermazione di dittature appunto il fascismo e il nazismo ma di tutti tutta di tutti i totalitarismi non solo il fascismo il nazismo attecchiscono nell'odio nell'appunto nella costruzione
Del del nemico da da cui contro cui indirizzare contro cui indirizzare
L'opinione pubblica quella pubblica in realtà una categoria che noi associamo alle democrazie ma potremmo dire allora il sentimento pop contro cui indirizzare il sentimento popolare contro cui indirizzare la la la la rabbia
La rabbia del dente della gente o del delle o delle persone e allora a questo punto di vista io voi voglio anche fare visto che un un tema centrale anche nel nel dibattito politico e noi abbiamo io voglio anche fare un elogio del del parlamentarismo del governo parlamentare
Perché penso che la forma più alta della nostra democrazia risieda nella forma del governo parlamentare della Repubblica parlamentare penso che non sia un caso che all'indomani
Per fascismo i nostri padri costituenti abbiano scelto questa forma cioè la forma di governo parlamentare come la forma migliore
Non per neutralizzare i rischi conflitto sociale o il conflitto politico perché
La la la la democrazia comunque si sostanzia nel nel nel conflitto io penso questo penso che il conflitto sia la base della democrazia ma che sia compito della democrazia a fare in modo che il conflitto non travalichi le forme che crede che una civiltà si dà insieme le regole che ci danno insieme
In modo che appunto il conflitto sia Sciacca tollerabile tra virgolette non travalichi invece in in annientamento del dell'altro e quindi in
In una forma totalitaria contesto è stato scelto il parlamentarismo perché io penso i nostri padri costituenti hanno pensato che sia la forma per garantire conflitto ma anche la la convivenza tra le parti e la la dialettica anche dura tra tra le parti io penso anche che il il l'emblema del nostro della nostra democrazia del nostro governo parlamentare siano in particolare anche qui non dico nulla di nuovo ma lo voglio dire non non lo dico per per fare una roba retorica
Lo dico anche sulla base delle cose che sono state dette in questo nostro dialogo
Siano due articoli l'articolo due l'articolo tre l'articolo due è l'articolo che che afferma il principio
Il il diritto inviolabile della persona umana qui non il principio di non discriminazione l'articolo tre quello che afferma il principio di eguaglianza
In particolare nel primo capoverso senza distinzioni
E c'è l'elenco senza distinzioni
Nel secondo capoverso va molto oltre e dice che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono ad ognuno
Di esprimere la propria eguaglianza la propria libertà cioè di realizzare il proprio sviluppo umano di realizzare il proprio progetto di vita
Ora io penso che questi articoli siano fondamentali e allora ecco e vengo vengo alloggio c'è un uso politico dell'istigazione all'odio che sbatte contro questi due articoli io
Sonno
Sono in radicale dissenso rispetto a alle cose dette dal professor Fara
Sul fatto che oggi noi vivremmo in una dittatura delle minoranze non lo penso affatto penso anzi che la democrazia sia tale nel momento in cui riesce
A innanzitutto a tutelare e a garantire le minoranze tutte le definizioni che noi abbiamo di istigazione all'odio sono definizioni che definiscono l'istigazione all'odio nei confronti delle minoranze e questo questa definizione non avviene a caso perché storicamente la democrazia è stata rovesciata e si sono affrettati fermati i totalitarismi spiegando e concludo calando i diritti
Delle minoranze e molto spesso anche la categoria del capro espiatorio è stata utilizzata nei confronti delle minoranze ha particolare
A parte a principiare a partire e concludo dall'esempio più più importante più più terribile angosciante che qui è stato citato dal professor Caligiuri che è quello del protocollo dei Savi di Fiume e quindi dell'antisemitismo che a mio avviso
Un esempio
Il più paradigmatico proprio della concentrazione del del del dell'utilizzo del del dell'uso politico
Noi qui è stato forse introdotto poco i il tema poi di come noi da qualche anno a questa parte
No non tantissime realtà anzi poco tempo perché l'umanità per milioni di anni ha vissuta quasi sempre a allo stesso modo certo non so da rivoluzione industriale c'è stata la rivoluzione tecnologica è stata la televisione ma a un certo punto è arrivata la Rete
E a un certo punto sono arrivati anche gli smartphone
E che ci che fanno sì che noi viviamo dentro un orco uno ecosistema che ci connette continuamente e con degli impatti e cioè appunto è un pezzo del libro e Mario Caligiuri anche sulla neurobiologia per cui le nuove generazioni quelle che a differenza nostra di quelli che sono qui sono vissute da quando sono nate avendo in mano uno smartphone sono diverse ci dicono gli scienziati proprio da da quelle precedenti per cui noi stiamo pensando che che servono avo nuovo modello didattico nuovo ecco e quindi forse serve anche appunto non un modello cioè è è che questo il livello della sfida che noi abbiamo abbiamo di fronte che ancora forse non abbiamo metabolizzato fino in fondo io penso che queste nuove generazioni abbiano cose cose cose da dire anche quando lo dicono maldestramente che non è vero che vogliono solamente distruggeranno molte cose da dire perché tra l'altro hanno uno un pianeta che è che in rovina sono quelle sono state chiamate generazione ansia perché i i i gli adolescenti di oggi sono quelli che a differenza nostra e dei nostri nonni nonostante le difficoltà che che che sappiamo le dittature che hanno fronteggiato la la la la democrazia che hanno riconquistato il terrorismo a cui giustamente faceva
Riferimento il professor Galli della Loggia ma la generazione di oggi è quella che non vive l'ansia di non vedere il futuro anche per questo questa presenti Figazzano del tempo dovuta appunto a a agli smartphone è socia al netto e devo chiudere ma perché dico questo
Perché davvero oggi il mezzo più grande di propagazione della disinformazione
A cui sempre sì si legano anche si lega all'uso politico dell'istigazione all'odio e la Rete e noi abbiamo bisogno
Di sapere intanto una cosa che la la favola della neutralità della Rete non esiste non è mai esistita e non esiste più da un sacco di tempo professor Mario Caligiuri è stato uno di quelli
Ascoltati nella scorsa legislatura nel lavoro della nostra
Del del della nostra Commissione tra quelle tante audizioni ce n'è stata una particolarmente importante della a di Michel bacile che a un certo punto ha detto una una frase
Che racchiude tutto non devono essere gli algoritmi a decidere ma devono essere le persone a decidere
Il tema della privatizzazione del diritto dell'esternalizzazione del diritto di delle grandi potenze dei dei Bic teche che decidono che cosa debba essere pubblicato su che cosa si debba discutere
E e quindi diciamo
Che cosa sia lecito pubblicare che cosa non sia lecito pubblicare a chi spegnere la voce a chi dare voce
Il grande tema che hanno oggi le le i nostri sistemi e le nostre democrazie il tema di dare regole all'intelligenza artificiale al a a a a alla Rete i è il grande tema che noi che noi oggi che noi oggi a me
Diamo
E da questo punto di vista il grande tema sempre come fare in modo di tenere in equilibrio
Da una parte certamente la libertà di espressione ma fare in modo che la libertà di espressione non si auto annulli diventando istigazione all'odio e impedendo alle minoranze di potersi esprimere e quindi di poter esprimere anche la propria libertà di espressione quindi come tenere in equilibrio appunto
La tutela del diritto inviolabile
Il principio di non discriminazione il principio di uguaglianza con il principio assoluto della libertà di espressione se riusciremo a fare questo faremo qualcosa di importante per continuare a rafforzare le nostre democrazie nel tempo in cui la loro crisi a mio avviso introduco questo elemento e davvero davvero chiudo mi permetto di dire ma lo devo dire perché
Non non non posso essere ecco non posso a accettare l'introduzione del della carta della della categoria dell'arabo infiltrato nel nostro paesaggio sinceramente no devo devo dire questo ecco però ecco devo dire
Che a mio avviso la crisi della nostra democrazia è innanzitutto una crisi dovuta alla questione sociale cioè a non riuscire a mantenere quello che la democrazia promette in termini di realizzazione de di tutte le singole persone grazie per questa occasione di di dialogo e di
Allora grazie questo comma i tempi si cc costringono a chiudere ringrazio insomma la cosa molto interessante questo libro che fa molto discutere quindi vi invito a leggere perché ci credo che quel così come ciascuno di noi ha trovato delle cose che che che riteneva molto giusta delle cose assolutamente discutibili ma discutibile è un buon ma è una buona parola nel senso di da discutere buone per essere discusse e quindi io ringrazio
Il presidente Gian Maria Fara Belleri spessa e mi scuso prima per il lapsus la s finale io facesse permessi nel nostro moderatore dico io io io invece ancora indicazione do tutti mi scuso
Con gli altri perché io
Ma questo non ma appunto non appaia una forzatura una scortesia ma qualcuno avrebbe dovuto concludere questo nostro dialogo
Sono sicuro che professor fare posso Galli Della Loggia avrebbero sicuramente ha avuto da ridire sul mio intervento le mie non sono state conclusioni ma qualcuno avrebbe dovuto concluderei intente in tempo temporale quindi di questo mi scuso con i nostri interlocutori bene grazie a tutti grazie