Legge 180: dieci anni dopo la comunità terapeutica di Primavalle

Qualche mese fa a radio radicale vi ha presentato la comunità terapeutica di prima alle intervistando il direttore dottor Massimo Mara una comunità che opera nella città di Roma e che ha delle caratteristiche completamente diverse e da moltissime altre comunità che sono sorte in Italia dobbiamo dire che a Roma purtroppo la realtà è molto triste nel senso che non ci sono quelle strutture alternative che erano state previste dalla legge cento anta la legge di riforma psichiatrica e quindi per il malato di mente ci sono pochissime possibilità c'è il ricco ove o quatto in ospedale ma ci sono soprattutto le e cliniche private che continuano a fiorire e ad avere molti clienti dato disagio che c'è per quanto riguarda le strutture pubbliche su questa problematica ora vorremmo dare la parola a Viviana Pa anni assistente sociale che di questa comunità perché ce la possano ripresentare ricordandoci quali sono le caratteristiche fondamentali sì la comunità terapeutica prima RAI lei
Così si chiama perché inserita nel quartiere Primavalle nella diciannovesima usura e appunto una struttura pubblica dipendente dalla diciannovesima ultima e una comunità diciamo che una struttura che si inserisce all'interno delle strutture alternative previste dalla legge centottanta e come tale è una struttura attenta ecco forse questa è la caratteristica più importante cioè una struttura che opera il per un certo periodo di tempo su pazienti psicotici Giovanni infatti dal territorio perciò della diciannovesima circoscrizione ed opera per un reinserimento socio lavorativo di questi pazienti cioè perché escano dal circuito dell'assistenza intesa come
In abilitante ovviamente intese in senso esistenziale da quanti anni è operante e quanti casi avete seguito operiamo
Mille novecentottantuno perciò sei anni e ci occupiamo di quindici pazienti in comunità e di questi quindici pazienti dopo questi diciamo sei anni di lavoro sette di questi quindici per senti sono in condizioni di poter uscire essere dimessi dalla comunità e vivere una vita normale come la nostra più o meno e c'era
Amo lasciati proprio a questo punto anche intervista con Massimo Mara ci sono però delle difficoltà per il reinserimento di questi che non dobbiamo più dire malati di questi cittadini che hanno risotto praticamente il loro problema il loro disagio mentale e chi sono in grado di poter
Lavorare di svolge una vita normale e le difficoltà sono
La difficoltà in questo momento è la casa l'alloggio certe una difficoltà grossa per quasi tutti i cittadini domani non è un problema soltanto che hanno solo loro è chiaro che per loro è molto più grosso perché per esempio uno sbocco che potrebbe essere l'edilizia Coppo fare cioè la partecipazione ai concorsi dell'istituto accorre autonomo case popolari o del Comune di Roma e praticamente inutile in quanto loro no un anno i requisiti che sono previsti dal Regolamento per poter partecipare questi concorsi per cui avrebbero sempre punteggio zero allora ecco che si pone un grosso problema no cioè la struttura intermedia alla cura otto e ha lavorato per il recupero il recupero in qualche modo è avvenuto perché ognuna di queste persone con una pensione di invalidità civile di qui gode il lavoro che ormai segue in maniera continuativa da anni e le capacità che ha sviluppato di inserimento sociale di capacità di rapporto con gli altri l'inserimento nel quartiere diciamo che questo questo lavoro tecnico sociale terapeutico portato avanti in un certo modo rischia di vanificarsi perché perché non ce lo sbocco seguente che la casa cioè non abbiamo la possibilità di far partecipare i pazienti ai quali concorsi in quanto avrebbero come dicevo prima punteggio zero e allora a questo punto ci siamo mossi per ovviare questo questa grossa difficoltà seguendo le due strade che sin dall'inizio abbiamo sempre portato avanti una che quella del coinvolgimento sociale il più possibile della gente intorno a noi c'è la gente deve sapere quello che facciamo perché lo facciamo come lo facciamo e possibilmente aiutarci non c'è superando problemi di paura di ignoranza nel senso di non conoscenza eccetera eccetera l'altra strada è quella istituzionale cioè fare tutte le richieste previste da regolamenti leggi agli amministratori locali sia tecniche cioè da un punto di vista tecnico utilizzando i canali di informazione che sono quelli degli assessorati competenti e cioè e sia da un punto di vista politico cioè coinvolgendo il sindacato in una battaglia che è una battaglia per dei cittadini che hanno questo bisogna per questo bisogna bisogna muoversi e che risposte avete avuto fino a questo momento con ciò a chiamare un po'in ballo qualche responsabilità
Nessuna risposta il silenzio più totale devo dire anzi forse per la precisione che una risposta l'abbiamo avuta piuttosto drammatica l'assessore Castrucci l'assessore all'edilizia popolare del Comune di Roma il quale ha risposto per lettera ad una richiesta fatta dagli assistenti sociali dei DSM romani cioè dei dipartimenti di salute mentale i servizi che a Roma si occupano di malati di mente e la risposta è stata non è possibile attualmente la legge non lo consente e non si può fare nulla Bongiorno questa è la risposta che Riva capiti scritto un'unica a questo punto ovviamente coi è partita una vertenza da parte della Camera del lavoro CGIL CISL e UIL e avesse Mina tesa di una convocazione da parte dell'assessore De Bartolo da parte del presidente della regione
Landi e da parte di Castrucci e anche al presidente IACP cioè diciamo agli assessorati competenti questa risposta non arriva questo non significa che non ci fermeremo qui evidentemente perché è una battaglia che abbiamo iniziato intendiamo di condurla importo per cui pensiamo Montreux ma entro una dieci quindici giorni di il prossimo passo dovrebbe essere sit-in una manifestazione una denuncia pubblica in assessorato per costringere l'assessore aprirci la porta della sua stanza in poche parole governiamo al problema generale
Voi dalle mille novecentottantuno se ho ben capito siete stati in grado di reinserire nella società sette persone quanto è costata questa operazione diciamo intanto le persone in tutto sono quindici ecco quanto è costato
Questa operazione anche per capire in quale direzione vanno spesi i soldi della collettività certo questa è una domanda estremamente interessante perché e anche qualcosa che noi tentiamo di dire il più possibile e detto secondo me qualcosa che torna utile in questo senso un paziente in comunità costa quanto costa un paziente ricoverato in qualunque ospedale di Roma San Giovanni se in qualunque ospedale Italia c'è una retta ospedaliera dalle duecento alle duecentocinquanta mila lire al giorno qual è la differenza certo si potrà dire il costo molto alto no nacque io che una persona spenda costi una cifra di questo genere la differenza qual è la differenza è quella che dicevo all'inizio sulla caratteristica della comunità è una struttura a tempo cioè nel l'arco di un tempo che il Regolamento regionale prevede in diciotto mesi notabili ed è chiaramente molto poco però diciamo nell'arco di un tempo che va dai tre ai cinque anni a seconda della gravità della persona che
Ricoverata all'interno della comunità ma che viene inserita anzi direi meglio all'interno della comunità ecco l'arco di questo tempo la persona riacquista le sue capire alcune sue capacità produttive per cui rientra nella comunità della collettività più vasta fra l'altro in grado di produrre di lavorare in parte in tenersi insieme la pensione di invalidità che gli spetta per legge e comunque per queste persone in questi anni ci sarebbe stata come unica risposta o in manicomio con la strada queste persone di fatto sono vissute con per una media di quindici Pisciotta mi all'interno del manicomio Santa Maria della Pietà costando alla comunità quanto costa oggi una rete ospedaliera nel tempo oggi costano duecento quanta mila lire al giorno i ricoveri in ospedale psichiatrico e sono ricoveri che terminano con la morte il più delle volte
Bene allora concludiamo questa
A breve intervista che però ci ha dato che uno degli elementi importanti anche in questa indagine che stiamo facendo come radio radicale sullo stato di applicazione della legge centottanta
Con la concludiamo dando la parola ma alla signora Livia Bartoli rischi che è segretaria dell'associazione partecipare tutti l'associazione direttamente collegata con la comunità terapeutica di Primavalle che in questi ultimi tempi si è data da fare soprattutto per raccogliere fra i cittadini non solo solidarietà e quindi conoscenza del problema ma anche solidarietà concreta
Ha raccolto dei fondi per poter ristrutturare alcuni appartamenti e e darli direttamente a questi malati psichici allora vediamo come a che punto ci troviamo e sentiamo che cosa ci dice Livia Burton rischi la comunità di Pina la la comunità
Di Primavalle nell'ottantatré fece nascere in un certo senso questa associazione partecipare tutti che e raccoglie un gruppo di persone che volontariamente prestano un'opera di supporto e di sostegno operativo alla comunità di Primavalle abbiamo lavorato in questi ultimi in vari settori ma per rimanere nell'ambito del discorso di oggi in questi ultimi mesi abbiamo avuto l'assegnazione di alcuni locali dall'Istituto case popolari in questi locali però devono essere ristrutturati e per fare questo ci servono o Fest circa sessanta milioni
Per questo abbiamo aperto una sottoscrizione che a suo tempo prima dell'estate è stata propagandata già da vari quotidiani tra cui il Messaggero ed altri giornali abbiamo aperto questa sottoscrizione e perché ICI cittadini sensibilizzati a questo problema possano aiutarci a fare uscire come ha detto prima Viviana per anni i sette pazienti in grado di essere reinseriti nella società civile scusami con questa vostra iniziativa
Quanti alloggi potreste ricavare noi potremmo ricavare due al
Oggi uno più piccolo e uno più grande per appunto o a vere la possibilità di di di sistemare le le cinque persone che hanno bisogno di essere messe dentro l'appartamento e coprire la possibilità di di dar nello spazio ad altre persone che hanno bisogno di essere curate di entrare nella comunità terapeutica che altrimenti resterebbe una struttura
Inutile perché diventerebbe un cronica io insomma per le persone che sono state messe dentro a suo tempo Massimo ma
Nell'ultima intervista che abbiamo fatto ci ricorda
Almeno cento le persone che si trovavano in lista di attese perché avevamo fatto richiesta di poter entrare in comunità e all'
Taglio questa sottoscrizione com'è andata questa sottoscrizione gli
La TAV bene diciamo perché molte persone hanno contribuito con delle piccole direi Offerte e infatti abbiamo siamo riusciti nel giro di questi ultimi mesi poi naturalmente c'è stata di mezzo l'Estate e questo è stato un po'negativo per noi siamo riusciti a tutt'oggi ad aprire circa dieci milioni però ce ne servono sessanta e adesso noi vorremmo ritornare a sensibilizzare non soltanto i cittadini privati ma possibilmente anche delle strutture più grosse degli enti delle persone che hanno possibilità di veramente di di darci un aiuto concreto e sostanzioso per questa sottoscrizione ora io potrei tramite questa sede dire che questa sottoscrizione per chi volesse aiutarci dovrebbe raccogliere il nato a questo indirizzo possono appunto dire che l'indirizzo e per chi volesse via l'associazione partecipare tutti via Santi Gino ma due otto due Roma
Codice postale zero zero uno sei otto versa andò il contributo sul conto corrente numero ventitré cinquanta novanta zero tre ripeto conto corrente
Il ventitré cinquanta novanta zero tre che speriamo che attraverso questo appello fatto tramite radio radicale giungano non solo
No la solidarietà dei cittadini che dimostrano sempre in queste occasioni di essere più sensibili degli uomini pubblici ma appunto proprio
Nelle istituzioni che sono preposte a questo e che in questi anni purtroppo hanno fatto ben poco per applicare la legge centottanta