La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì dodici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurati David Carretta in apertura
Quest'oggi torneremo ad occuparci dei rapporti tra la Francia e la Russia Nicola sarà così questa settimana è stato Mosca e l'incontro con Vladimir Putin non è andato bene vedremo la cronaca dalle mondo Iran Kosovo diritti umani
I disaccordi Franco russi nel titolo di un articolo di Natali invece leggeremo da questo quotidiano francese anche l'editoriale di oggi colpo di freddo tra Parigi e Mosca ma ci sono altri
Due Paesi che stanno vivendo un colpo di freddo gli Stati Uniti la Turchia dopo che una Commissione del congresso americano ha votato una
Risoluzione una legge un progetto di legge che riconosce il genocidio armene questo mette in discussione i rapporti tra anche era Washington
In generale soprattutto sulla questione dell'Iraq di proporremo i Lourdes briefing dissi Montis dal dal Guardian
Che
Accusa il Congresso americano di essere virtuoso prima che
Realista a proposito di
Turchia di relazioni con gli Stati Uniti e anche di racket leggeremo un editoriale del Times di ieri sulla possibilità che
L'esercito turco intervenga contro i separatisti curdi nel Kurdistan iracheno il Times decisamente critico parleremo un po'e anche di politica estera
Europea con un'analisi da le Monde di oggi che si chiede se con ventisette ministri ci possa essere una sola politica estera
E le corna miste nella sua rubrica settimanale Jean magna
Parla del dilemma del despota dell'Europa perché perché nella sua politica estera l'Unione Europea sembra incapace di decidere su come avere a che fare con i dittatori leggeremo
Alcuni estratti da questa analisi dal settimanale britannico cominciamo però dai rapporti tra la Francia e la Russia la visita di Nicolas Sarkozy
A Mosca questa settimana non è andata bene Iran il Kosovo diritti umani disaccordi Franco russi nel titolo di oggi
Il mondo che scrive al termine dei suoi incontri con il Presidente francese
Platini Putin ha contraddetto l'analisi Dina Nicolas Sarkozy sulle attività nucleari dell'Iran mirano accusato da Parigi di condurre un programma di natura militare
Le sue dichiarazioni hanno messo in evidenza le divisioni tra i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU non disponiamo di dati oggettivi che indicano che l'Iran aspiri a fabbricare l'arma nucleare dichiarato Putin
In risposta a una domanda durante la conferenza stampa finale di conseguenza aggiunto il presidente russo partiamo dall'idea che diranno una questi piani il Presidente russo prosegue nel mondo
Non ha ha ripreso il termine di convergenze che invece
Aveva usato allo al giorno prima se è così ma ha affermato che la Russia condivide le preoccupazioni dei nostri partner affinché il programma iraniano sia resa assolutamente trasparente
Putin ha aggiunto che l'Iran ha fatto dei passi verso la comunità internazionale un'allusione un piano di cooperazione firmato in agosto tratta Iran e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica
Mosca bloccherà l'adozione di nuove sanzioni dell'ONU contro l'Iran almeno fino a quando l'Agenzia di Vienna non avrà fornito il nome in un rapporto su questa cooperazione
Gli Stati Uniti la Francia Regno Unito che quest'estate volevano adottare rapidamente una nuova serie di sanzioni hanno dovuto rassegnarsi a questo
Rinvio a Mosca SAR così vuole i vari avvicinare le posizioni sui rane Kosovo ma non ha avuto successo almeno pubblicamente Putin infatti è sembrato Fred rigido durante la conferenza stampa finale
Ed è stato impassibile quando il suo omologo francese lo ha chiamato caro Platì mia
Di fronte alla smentita del presidente russo a proposito dell'Iran sarà così ho cercato di non fare brutta figura ci possono essere divergenze d'opinione ha detto ma la volontà di cooperare essenziale
Ma in serata il sito del Cremino pubblicato queste dichiarazioni in modo distorto la cooperazione l'attribuita agli iraniani mentre sarà così aveva evidentemente in mente la cooperazione della Russia
Altro tema mi discordia quello di diritti umani che è stato evocato a margine dell'incontro con Putin
Sarkozy ha incontrato mosche rappresentanti di memoria all'associazione fondata dall'ex dissidente andrei saccarosio che da anni documenta i crimini di guerra perpetrati in Cecenia la Francia non vuole dare
Lezioni
A nessuno ha però precisato SAR così
Aggiungendo di voler essere franco con Putin presidente Russo ha risposto che il lavoro delle ONG e benvenuto fino a quando non è usato dagli Stati stranieri come strumento di politica estera
Nella mattinata in mercoledì sarà così avevamo parlato davanti a degli studenti in favore di una Russia aperta democratica tollerante in cui l'indipendenza della giustizia la libertà di stampa siano rispettate
Vi auguro di conoscere quel giorno ha detto Sarkozy dopo aver qualificato il passato sovietico come totalitarismo
Amare il proprio Paese non è detestare l'altro non è odiare il vicino ha detto il Presidente francese alludendo al ritorno del nazionalismo Russo ma
Putin non ha detto nulla su questo
Così
Le mondo in questa
In questa cronaca di natali lunga Eneide che dà conto delle divergenze tra
Mosca e Parigi Damon pubblica anche un editoriale oggi dal titolo colpo di freddo Nicolas Sarkozy ha misurato con il suo primo viaggio a Mosca le difficoltà di condurre nei confronti della Russia una politica di distensione
Il Presidente francese voleva trovare un terreno d'intesa sulle grandi questioni della politica internazionale affrontando al contempo con franchezza le preoccupazioni legate all'evoluzione della situazione interna del Paese
Come dire grezzi della democratizzazione le violazioni dei diritti umani
Per le Monti trattava di un modo lodevole di rompere con la compiacenza del suo predecessore Jaques Chirac che credeva bastasse concederà Vladimir Putin la patente di democratico per assicurarsi sostegno della Russia
Ma l'esperienza e amara
La prima si era se è così aveva creduto vedere
Delle convergenze con Putin in particolare su Iran e Kosovo ma si è dovuto ricredere l'indomani in presenza del Presidente francese Putin si è spinto fino dubitare delle intenzioni Rania né di dotarsi dell'arma nucleare
Cioè del fondamento del rafforzamento dalla politica francese deciso recentemente sull'Iran mentre la pista per far uscire il dossier del Kosovo dall'impasto non è stata nemmeno evocata la spiegazione è semplice secondo le Monde
Tra i primi colloqui di martedì sera la conferenza stampa comune di mercoledì il Presidente francese ha messo in opera la seconda parte della sua politica in un discorso in università si è permesso di criticare l'assenza di di libertà
Della stampa Bellini l'assenza di indipendenza dalla magistratura arrivando ad augurare agli studenti di poter vivere un giorno in una democrazia è molto meglio ha lanciato SAR così
Seguendo la pratica dei dirigenti americani tedeschi ma rompendo con l'apposito la limita osservata finora della diplomazia francese sarà così anche deciso di incontrare i rappresentanti delle ONG
Tuttavia queste organizzazioni sono la bestia nera di Putin perché sono le sole istituzioni rosse che il Cremlino ancora non controlla
Malgrado le precoce mi prese da fare così per sottolineare l'ex specificità russe un'espressione inventata al fine di dare una giustificazione storica all'autoritarismo all'arbitrario
Putin mi ha fatto comprendere il suo scontento insomma nonostante l aspettative di questa visita presidenziale
Le relazioni franco russa conoscono un nuovo colpo di freddo scrive le monde c'è un altro caso di colpo di freddo nelle relazioni internazionali
Quello tra la Turchia e gli Stati Uniti la notizia e questa Commissione del
Congresso provoca uno scontro sul genocidio armeno
Titolava così ieri il New York Times in apertura la Turchia avverte che se un progetto di legge che riconosce il genocidio armeno sarà approvato dalla Camera
Questo questa decisione metterà in discussione il sostegno Turco alla guerra americana in Iraq scriveva ieri il New York Times sulla Commissione
Della Camera dei rappresentanti ha votato per condannare i massacri degli armeni in Turchia durante la Prima guerra mondiale come un atto di genocidio nonostante l'intensa campagna della Casa Bianca gli avvertimenti del Governo turco sul fatto che questo voto avrebbe gravemente danneggiato le
Sue relazioni con gli Stati Uniti ora le conseguenze del voto potrebbero andare oltre le relazioni bilaterali e colpire anche la guerra in Iraq il perché
Lo leggiamo da Lourdes briefing di si Montis dal sul Guardian
Scrive il columnist del quotidiano britannico le delusioni imperiali sono gli errori imperiali sono duri a morire ancora una volta al Congresso americano sta cercando di
Legiferare per conto del mondo
Come pensa la maggior parte dei turchi voto di un Commissione della Camera dei rappresentanti in cui si accusa la Turchia di genocidio contro gli armeni è un'interferenza insultante gratuita negli affari solo panni di un altro Stato
Per i ventisette democratici e repubblicani che hanno sostenuto questo progetto di legge invece si tratta di mettere il mondo in ordine al secondo lo schema americano il Congresso ha una lunga storia di interferenza extra territoriale
Regolarmente impone sanzioni unilaterali su governi canaglie ordine
A imprese straniere di obbedire alle proprie leggi indipendentemente dalla nazionalità i suoi tentativi di dirigere la politica estera americana sono frenati dall'esecutivo ma a seconda dei casi
Così su Cuba Iran Israele la Casa Bianca la Camera sono spesso d'accordo sulla Turchia come sull'Iraq invece si scontrano
Veniamo alle conseguenze
Per le relazioni turco americane avendo perso il voto nella Commissione e cosciente che la Camera potrebbe approvare il progetto di legge prima del giorno del Ringraziamento l'Amministrazione Bush ora sta cercando di limitare i danni
La Turchia
è stata rassicurata sul fatto che il Senato non adotterà la legge che comunque nulla cambia con questo voto la speranza che anche alla non avrà una over reati Ascione ma si tratta solo di una speranza perché Bush ridotto alla politica dell'incrociare le dita
Nei prossimi giorni il Parlamento turco quasi certamente voterà per autorizzare un'incursione militare punitiva nel nord dell'Iraq contro i separatisti curdi che hanno trovato rifugio nel Kurdistan iracheno questa azione andrebbe direttamente contro gli interessi americani
E potrebbe destabilizzare ulteriormente la Regione
Ma è solo l'inizio come ha notato questa settimana segretare la difesa americano Robert Gates la Turchia potrebbe tagliare nella i rifornimenti militari americani verso l'Iraq interrompere le operazioni aeree degli Stati Uniti potrebbe
Rafforzare la sua alleanza anti curda con l'Iran e ritirare il sostegno a Washington nella sua politica di isolamento contro Teheran
Nello scenario peggiore il voto del congresso sul genocidio armeno potrebbe costare agli Stati Uniti il suo alleato mussulmano più potente in Medioriente scrive il Guardian che poi prosegue questa rottura catastrofica però
Non è certa perché Turchia e Stati Uniti hanno bisogno
L'uno dell'altro ma
Come ha scritto un editorialista turco nonostante la natura non vincolante della legge sul genocidio armeno la Turchia
Perderà prestigio ad accusare me ne guadagneranno credibilità sarà dunque più facile per gli armeni di fare pressioni sui Parlamenti europei e la Turchia ne verrà
Colpita al colpo per si Montis alle duro e profondo e ha origine in un senso di tradimento da parte di un amico gli Stati Uniti
E visto che i sondaggi dicono giacché l'ottantuno per cento dei turchi disapprova la politica americana il costo per gli Stati Uniti di questa legge sul riconoscimento del genocidio armeno potrebbe essere ancora più alto così
Il Guardian a proposito nella possibilità di un intervento militare turco in Iraq che l'editoriale di ieri del Times fermarsi l'avventurismo turco in Iraq sarebbe un
Disastro inimmaginabile titola il quotidiano conservatore
I Londra che spiega
L'esercito su turco a centoquaranta mila soldati pesantemente armati la frontiera sud del Paese
All'approvazione del Governo almeno in principio per un'incursione oltre frontiera nel Kurdistan iracheno aspetta solo l'approvazione da parte del Parlamento che potrebbe arrivare prestissimo
Mercoledì il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan ha confermato che i preparativi per l'autorizzazione parlamentari sono già iniziati su di lui la pressione politica e dei militari per un attacco le basi del PKK gli indipendentisti
Curdi
Presenti in Iraq è diventata questa pressione irresistibile sicuramente non è mai stata così forte dal mille novecentonovantacinque nonostante questo scrive il Times Erdogan deve resistere a tutti i costi
Air dogana ricorda quotidiano conservatore ha descritto la lotta del suo Paese contro il PKK come una campagna antiterrorista che la stessa legittimità per la Turchia di quella
Campagna antiterrorista condotta dagli Stati Uniti dalla Spagna Regno Unito è vero che l'ideologia marxista leninista del PKK e quasi tanto estrema quanto quella dei gruppi di Al Qaeda
Il PKK iscritto nelle liste delle organizzazioni terroriste di Stati Uniti o nello europea ma il conflitto della Turchia con questa organizzazione
Riguarda oltre che ideologia soprattutto il territorio e il territorio in questione è un'enclave in una regione altrimenti relativamente pacifica e prospera dell'Iraq un'operazione militare turca per il Times
Sarebbe disastrosa nel Kurdistan iracheno perché
Questa
E l'unica zona dell'Iraq risparmiata dalla violenza da quando è iniziata l'invasione alleata quattro anni fa un attacco turco metterebbe inoltre a rischio l'alleanza strategica della Turchia con gli Stati Uniti
Alleanza che assicura l'accesso americano ha una base aerea
Vitale proprio in Turchia
E inoltre questa alleanza è la più importante fonte di sostegno per l'adesione di Ankara all'Unione europea infine un'operazione militare
Turca significativa contro il Kurdistan iracheno farebbe venir meno il sostegno internazionale di cui beneficia la Turchia nella sua lotta con
Contro il separatismo curdo esporrebbe le forze turche al rischio di una unificazione delle fazioni curde lo scorso mese
Mira Xiemei sull'accordo con la Turchia per lavorare insieme al fine di sradicare le basi del PKK nel nord dell'Iraq
Ma questo accordo non è stato ancora applicato in gran parte perché i curdi iracheni sono convinti di non essere stati consultati
Il risultato che cercheranno di sabotatori invece che di implementarlo ma correttamente questo accordo esclude esplicitamente incursioni turche oltre frontiera
Anche la rivendicato il diritto di perseguire i sospetti terroristi ovunque scappino ma legittimare raid armati oltrefrontiera sarebbe una ricetta incendi da incendiaria non è legittimo per la Turchia in Iraq come non lo è per la Russia
In Georgia andiamo a leggere le conclusioni del Times le domande della Turchia
Affinché si agisca contro il PKK sono comprensibili manca la deve dimostrare maturità e pazienza in cambio di racket con il sostegno americano se necessario deve rispettare la sua promessa di sradicare
Le basi degli indipendentisti corti perché un nuovo conflitto
In Medioriente non servirebbe gli interessi di nessuno dalla Turchia
E dall'Iraq ci spostiamo in Europa
L'Europa a una politica estera la domanda che
Si pone oggi le mondo meglio
è possibile che commenti sette ministri degli esteri ci sia una sola politica estera europea analisi firmata da Tom il sofferente scie
Per il Kosovo la Birmania dall'Iran all'Afghanistan dal Darfur alla Palestina l'Europa si sta attivando su tutti i fronti per tentare di mettere fine di concerto con le altre potenze conflitti
Del pianeta la sua efficacia e a misura dei suoi mezzi cioè limitata
Ma non è da sottovalutare in ragione dell'influenza che diversi Stati membri tra cui la Francia esercitano ancora sulla scena mondiale la domanda è se l'Unione Europea giocherà un futuro ruolo più importante nella gestione delle crisi a cui deve far fronte alla comunità internazionale vediamo la risposta sì rispondono gli specialisti gli europei possono farsi ascoltare meglio nel mondo ma due condizioni
Una che siano capaci di parlare con una voce sola malgrado le divergenze che gli oppongono l'altre che abbiano qualche cosa da dire al di là delle dichiarazioni di principio senza reale portata di cui spesso non tendono ad accontentarsi
L'Europa i devono dunque interrogarsi al contempo sul miglior modo di coordinare se loro diplomazie nazionali per permettere al servizio di una politica
Per metterle al servizio di una politica comune e poi su come riorientare le nel Paese maggio del dopoguerra fredda
Per le monde
Però è difficile immaginare che i grandi Stati del vecchio continente rinuncino ad agire
Per conto loro al fine di condurre una politica comune domani come oggi ci sarà una politica estera francese e britannica e tedesca eccetera etc il ciascuno per sé degli Stati europei in materia di politica estera
Non è più completamente possibile ma un'armonizzazione completa non è all'ordine del giorno confermano diversi analisti
Che tuttavia giungono europea avrebbero da guadagnare nel definire degli obiettivi più precisi per la loro diplomazia condivisa come riuscirci
Con una riflessione sulla sulle relazioni tra l'Unione europea il resto del mondo e qual è il primo Paese di cui dibattere per le Monde la Russia vogliamo o no istituire una solidarietà intra continentale nei confronti della Russia
Anche vetrina si interroga sulla strategia verso Mosca quali sono i nostri interessi quali sono i nostri obiettivi
La risposta oggi sulle Monde non c'è
Un abbozzo di risposta c'è invece sulle con il settimanale britannico che esce oggi nel edicole europea e la rubrica Sharon maglie il dilemma del despota dell'Europa l'Unione Europea sembra incapace di
Decidere una politica con nei confronti dei dittatori la frase più significativa forse questa
Può sembrare cinico ma la maggior parte dei Governi europei non ha nemmeno il coraggio di ammettere la loro mancanza di convinzioni abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale