L'intervista è stata registrata martedì 17 maggio 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Editoria, Giornali, Industria, Informazione, Stampa.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
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9:00 - Bergamo
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INDUSTRIALE
Il diciassette diciotto diciannove di maggio congresso della Federazione internazionale degli editori di giornali a Roma
Uno dei temi predominanti nel dibattito politico di questi giorni è come è noto la cosiddetta opzione zero che non è come era all'origine l'accordo antimissilistico riguardante gli euromissili bensì riguarda i mezzi dell'informazione il mondo dei media
Secondo questa opzione zero che è scritta negli accordi di governo gli editori di giornali di carta stampata non dovrebbero essere editori televisivi e viceversa questa cosiddetta opzione zero ha sollevato come noto numerose polemiche sia all'interno della maggioranza posizione dei repubblicani differenziate molto critica Nico fronti della hostess opzione zero che invece e appoggiata dai socialisti sostanzialmente in quanto
Tutte e la una posizione una forte posizione di Berlusconi del gruppo Fininvest Berlusconi nel sistema televisivo privato
E Conte puramente è stata attaccata anche da altri gran indi gruppi economici in particolare dalla Fia te infatti proprio il diciassette Di Maggio Gianni Agnelli presidente del gruppo FIAT a attaccato duramente l'opzione zero dicendo di fatto che al gruppo FIAT non interessa l'esistenza di questo nome di questa regola tanto nel due mila questa regola verrà travolta dai fanti verrà travolta dagli eventi un altro dei temi in discussione strettamente intrecciata questo come è noto è quello dell'Antitrust e in particolare dell'antitrust nel settore dei mezzi di informazione già nelle il di nell'editoria nella carta stampata esiste un antitrust norme antimonopolistica a anche se poi queste norme anti concentrazione il venti per cento circa del il relax stampa quotidiana non sono molto venne fatte osservare come noto infatti esiste tutta una giudizio in tribuna alé Trai garante del per l'l'editoria e alcuni privati cittadini da un lato e dall'altro lato proprio il gruppo FIAT e la società Gemina proprietario del Corriere della Sera per la concentrazione che fra il gruppo Rizzoli Corriere della Sera l'editoriale la stampa Suma ben più del venti per cento
Del mercato della stampa quotidiana e che non stante ciò non è non è stata ancora disciolta in applicazione appunto della legge dell'editoria ed è la legge dell'editoria bis
Evidentemente è chiaro che in le cose che stanno accadendo le vicende del mondo dell'informazione sono ormai ai al centro del dibattito politico nel nostro Paese come ovvio peraltro nel qualsiasi democrazia specialmente in una democrazia così partitocratica in una democrazia così caratterizza allora stretti intrecci tra gli apparati il potere dei partiti partitocratico appunto e i grandi potentati economico finanziari al come appunto la democrazia italiana
Ora ascolteremo e nessun alcune dichiarazioni Racco oltre la giornalista come indicazioni raccolte giornalisti di Carlo De Benedetti un altro dei protagonisti della scena finanziaria ed economica privata del nostro Paese recentemente come noto Carlo De Benedetti acquisito di fatto il completo controlli controllo di maggioranza della più importante casa editrice del nostro Paese nonché di una delle più importanti di tre sì e casa editrice di giorno e ali del nostro Paese l'Arnault l'Arnoldo Mondadori che lo ricordiamo e proprietario del settimanale Panorama e proprietaria insieme all'editoriale L'Espresso altro gruppo che peraltro fa capo a livello finanziario lo stesso De Benedetti delle quotidiano la Repubblica di Eugenio scale
Beni ascoltiamo alcune dichiarazioni di Carlo De Benedetti sia relative alle vicende della carta stampata e dell'informazione si alle altre vicende finanziare dalla Sergio Mei alla acquisto dei titoli di reti di cui in questi giorni l'ingegnere di Ivrea e protagonista
Ieri pittoresco affrettate vuole diventare un editore idee
Lei non è regionale ha trovato una bella spesa perché mi sembra che l'espressione realista arriva sarà Rusconi che è un
Non farei questa disquisizione
Fortunatamente semantico sul puro e l'impuro non è che vuole diventare
Perché anch'io voglio diventare quello che sono cedono industriale
L'opzione zero che ne
Come la giudica
Quando io penso che tutte queste formule così un po'astratte
I loro limiti
La assicurare tale l'informazione
E assicurare il
Torre consumatore in questo senso credo che un Paese che ha vissuto senza una legge anche non è abbia la necessità di
Ti all'espansione
Vengono d'informazione che poi questa soluzione sigari opzione zero Luck
Però credo che sia reali
Dei limiti non aspramente ricordo di Rete quattro e che quello che ha significato per la Mondadori non capisco la domanda hanno la Mondadori stava affondando dice questo genere debba su questo lo so perché abbiamo contribuito con la nostra fiducia e anche con i nostri capitale la relazione in un momento difficile
Direbbero la domanda nel seicento lavoratori non
Sulle intenzione a quanto mi risulta di entrare nella previsione
Ieri che Ottone però ha detto che per quanto le riguarda cioè per quanto riguarda l'editoriale Repubblica loro sono contro l'opzione zero così come è stata definita dal programma di governo Tabarez
Ora una formula
Che considero di prosecco ma tutte le formule
Io guardo gli scopi seguì scopi sono quelli in qualche modo
I gruppi possono venire della massa d'informazione ha distribuito al consumatore sono assolutamente favorevole voterete a Berlusconi non è preoccupante mi scusi le reti a Berlusconi non è preoccupante se mai questo preoccuperà tiene la televisione non so non vedo perché dovrei preoccupare noi ieri Caracciolo ha detto che la cosa non gli piace dal punto di vista di un editore di periodici
All'
La gara cioè l'utile che le ripeta match questo vuole trovare delle contraddizioni tra me e Karachi ripeto però che diciamo in foto la stessa cosa specie non ha senso porre delle limitazioni meccaniche
Assenso porre delle limitazioni di mercato questo secondo me sì
Poi comincia il suo punto di vista sull'opzione
Nell'operare ha detto non credo
Maggi che comunque spetta in ogni caso i politici tu
La sul
Problema che esiste problema che esiste
Ma quantità di informazione nei confronti del consumo cioè nei confronti del utilizzatore dell'informazione
Divisione che sia di pura natura tecnologica ha poco senso credo che per
Legge che in qualche modo limiti complessiva ben te la possibilità la parte di gruppo
Quota dell'informazione nazionale che superi certi tetti è a mio avviso da auspicare qual è il suo punto di vista della legge antitrust
Atto forse l'unico industriale italiano che è stato della legge antimonopolio prima ancora che se ne parlasse
Dalle commissioni alle
Alla Confindustria io sono a suo
è una legge antitrust perché ha assunto il controllo della moto
Per ragioni storiche perché siamo entrati quando ci è stato richiesto di entrare è un momento difficile per
Amo un buon investimento è stato un buon investimento perché RTI ampio riteniamo che sia un settore in sviluppo perché i settori di sviluppo sono quelli dei quali c'è un mercato di sviluppo e il mercato d'informazione cresce per due ragioni la prima perché cresce la quantità e la qualità dell'in passione richiesta la seconda perché un numero sempre maggiore di persone vuole informazioni allora quando le opere in un mercato che è in crescita e ha un ci sono più opportunità per un imprenditore lavorare in un mercato che ha più opportunità è chiaramente una delle condizioni non dico la condizione sufficiente ma una condizione necessaria riapre sì per il successo Japino aumentato la sua quota in Olivetti portandola al venti per cento quali
Perché ci credo perché ho lavorato dieci anni non ride perché credo nell'azienda credo nel sotto perché mi sembra interessante sia da un punto di vista dell'investitore sia da un punto di vista direi a della responsabilità che sento di portare dopo avere dato un contributo credo determinante al risanamento di un'azienda che era considerata perduta ultima domanda sì con la East sì difesa di trovare un accordo con i cugini non c'è alcun dubbio
Ai tempi Loviso i tempi degli accordi sono delle cose che dipendono cioè moltissimi fattori importante avere degli obiettivi chiare e possibilmente averli comuni con il propri
Possibili con le proprie contropartita l'accordo io che e quando si ragiona in termini di investimento intere di prospettive in termini di sviluppo si hanno degli obiettivi comuni a quel momento si troverà un accordo insomma non non non lo vedo come un problema così
Come la compagnia così riff
Riciclatori sul problema dell'immediato non so dare una risposta
Finale equity riguarda la borsa il titolo come sta andando quale titolo lì
A me pare che stia andando molto bene nel senso che dall'inizio dell'anno mi pare che uno dei titoli che ha avuto una performance migliore questo non vuol dire nulla quello d'un una borsa o sta attraversando un momento difficile c'è stato puramente un periodo di eccessi che io stesso ho contribuito a denunciare
Penso che adesso forse siamo in un periodo
Di Stanca che è tipico dei mercati
E non solo dal mercato italiano penso che poi la gente tornerà un giorno alla alla Borsa soprattutto in modo più selettivo scegliendo cioè l'ex
Gente che hanno più prospettive
Meglio dire la sua quota in Olivetti destinati Nomentano vi accontentate o comunque rimanere stabile per ora diciamo che per ora destinata a rimanere stabile progetti senza
Senta ce l'assemblea dell'Olivetti dopodomani penso le risponderò in quella sede quelle da queste domande ecco un'altra cosa lei viste espresse ha detto che è convinto che l'affare con l'SG piedi sia destinato ad andare a buon fine ci sarà un accordo lei cosa spera
In una cosa dimenticati voglio
Ma in un accordo nel quale ci si divide le responsabilità della gestione dell'investimento così indolore
Però insomma dei degli alunni
I dialoghi sono sempre aperti per definizione grazie questo era
A Carlo De Benedetti presidente dell'Olivetti e presidente della CIR ai margini della assemblea annuale del congresso della Federazione internazionale degli editori di giornali
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