Madri

Alla buona sera innanzitutto mi scuso per il ritardo che dunque non entri in parte colpa nostra
Vi ringrazio davvero tutti per essere venuti a questa presentazione devo prima di tutto pormi delle scuse da parte della regista Barbara copisti che purtroppo non è riuscita a venire qui Barbera copisti si trova ancora in West Bank è stata bloccata da per ragioni di sicurezza
Proprio per l'attenzione che
Si presume si presupponeva dovuta allora allo svolgimento delle lezioni
E alla formazione del nuovo Governo per cui ha provato in tutti i modi di trovare un aeroporto dal quale partire ma
Non ce l'ha fatta
Ad ogni modo
Vi ringrazio davvero tutti per essere qui
E vi dirò solo due parole sul film poi per chi lo vorrà dalla sera alla fine del firma seguirà una breve dibattito verrà
Quindi sala
Matteo Mecacci e che è un parlamentare radicale le eletto nelle liste del PD e membro della Commissione esteri della Camera il quale
Ci provo ci parlerà sicuramente degli ultimi sviluppi per quanto riguarda la questione mediorientale sicuramente anche della formazione del nuovo Governo israeliano
Solo due parole sull'importanza di questa serata il film che andremo a vedere madri di Barbara copisti
è un film totalmente italiano è un film che ha vinto il premio David di una di Donatello nel due mila otto come miglior documentario partecipato alla festa del cinema di Venezia
E a vari concorsi a livello internazionale
Purtroppo nessuno di noi conosceva questo film
Nonostante il nove aprile scorso il direttore generale della RAI Claudio Cappon commentando la vittoria di madri
Di del premio appunto come miglior documentario disse questo premio il frutto del lavoro di tutta la RAI e dimostra come l'azienda sia da sempre attenta I grandi temi che scuotono le coscienze di tutto il mondo conflitti e diritti umani interista
Non è solo una questione di format il nostro lavoro dalla radio che ogni giorno trasmette pianeta dimenticato fino ad arrivare alle produzioni di RAI Cinema
è terminato continuamente di quell'attenzione i diritti umani che ci viene chiesta oggi a gran voce certo si può fare di più e meglio e lo faremo
Da queste parole si poteva immaginare che quindi la RAI dopo averlo prodotto avrebbe deciso di trasmetterlo magari una delle sue tre reti oppure di promuovere una distribuzione cinematografica
Tutto questo purtroppo non è avvenuto a questo film nel seguito un altro che a differenza di questo che racconta le vicende delle madri israeliani palestinesi vittime di questo conflitto trattava invece del
Dei giovani del futuro di questi due popoli e a questo film addirittura è stato impedito da parte della RAI che lo aveva prodotto di solo nominare appunto l'azienda
Cinematografiche italiane
Per cui
A questo punto è doveroso ringraziamento all'Associazione radicale Adelaide Aglietta che ha deciso di
Promuovere questa presentazione qui a Torino
è un'occasione sicuramente unica per
Gran parte
Degli italiani è un film che il non è praticamente uscito da nessuna parte
E l'unico modo che hanno i cittadini per poter avere questo film eh comprarlo in DVD quindi ognuno di noi attraverso il canone RAI che tutti noi o gran parte di noi paghiamo ha finanziato un film che
è stato
Censurato totalmente io davvero vi ringrazio davvero per questa partecipazioni così numerosa sono contento soprattutto di vedere così tante donne così tante madri così tante future madri
La richiesta da alle madri di Israele ENI di Palestina una grande responsabilità
Quell'attraverso il loro esempio le donne molto spesso non c'entrano nulla con il conflitto sono le prime vittime insieme i figli di questo punto tratta anche il secondo film vietato sognare
Per cui
Credo che anche da voi dal vostro esempio del vostro essere qui sia la conferma che quanto ci ha voluto dire la regista che è giusto cioè
E dalle madri e dei figli che con questa guerra non c'entrano perché sono nati dopo le molto spesso neanche sanno quali sono i veri motivi
Del conflitto
Davvero vi auguro una buona proiezione ed una buona visione di questo film detta dopo grazie
La grazie a tutti davvero per essere rimasti anche a questo dibattito io credo davvero che
Ci siano
Si può dire davvero poco dopo aver visto queste immagini credo che abbia toccato tutti nel nostro profondo e che ognuno di noi
Si sente un po'in imbarazzo e magari pensa che ogni parola potrebbe essere fuori luogo dopo queste immagini
Però credo valga comunque lo stesso la pena solo due alcune precisazioni per quanto riguarda ma anche la comprensione del film
Le immagini
Che avete visto sopra tutte le parti più crude c'è stata una discussione ovviamente credo che molti di noi abbiano abbassato lo sguardo vedendo alcune di queste
Ma è stata una richiesta che è venuta sia dalla parte delle madri palestinesi che da quelle di israeliani non censurare nessuna di queste parti perché quella è la realtà poi è anche giusto che
Si veda anche questo di questo film la seconda cosa che riguardo al termine martiri che usano le donne palestinesi
Per non creare confusioni non ha la valenza che ha per noi il termine martedì non ha un significato religioso ma viene indicato per martire
Tutte quelle persone che muoiono a causa del conflitto per cui questa è opportuno anche dirlo per una completezza dell'informazione
Do adesso la parola Igor Boni segretario dell'associazione radicale Adelaide Aglietta che ha reso possibile la proiezioni di questo finora
Grazie versando ovviamente
Alessandra già detto sono che è difficile intervenire e dire qualcosa di sensato dopo
Dopo queste immagini prendo tempo ringraziando alzando Rosasco e Claudia Paliano che sono le persone che più di tutti hanno voluto che facessimo questa iniziativa ringrazio Mecacci e l'onorevole Mecacci di averci raggiunto
Io il film e non l'avevo visto l'ho visto come voi adesso in questo momento e dico proprio poche parole
Si vedono facce diverse si vedono modalità diverse di esprimersi si vedono vestiti diversi si vedono case diverso e
Ma si vede lo stesso dolore lo stesso dolore delle madri che perdono i figli perché questo film
Questo documentario parla del dolore c'è il dolore il
Il punto centrale non
Di fatto non la vendetta sono storie personali che
E e dolori personali che potrebbero essere i nostri dolori se fossimo me lo spiegasse se situazioni che sono i dolori delle madri dei padri che perdono i figli né nelle tante guerre che oggi
Spesso dimenticate accadono in questo momento
Se non altro il conflitto israelo palestinese alla possibilità
Di avere quelle immagini perché ci sono posti sulla terra oggi che
Hanno quelle stesse situazioni ma non hanno nemmeno quelle immagini
Si vede poi che
In qualche modo c'è una
Un cerchio perfetto un attentato in Israele una rappresaglia alla Striscia di Gaza i missili magari che partono di nuovo una rappresaglia un altro attentato
In un
In un continuo che non finisce mai e che in qualche modo come
In nel gioco d'azzardo ma quando si perde si rilancia e si rilancia si rilancia senza riuscire
A uscire da questo circolo
Di violenza che pervade quella terra
Però ci sono anche
Notte positive nella tragedia assoluta se ricordate
Quando si leggeva la lettera del del
Del kamikaze palestinese che
Si si è fatto esplodere la Gerusalemme finisce la lettera alla madre al Papa se avessi sbagliato perdonatemi un giorno anche lui
Convinto
Non si sa come però
A uccidere uccidendosi immagina di poter sbagliare già questo è un segno e poi la fine la speranza finale in cui si dice
Quando le madri israeliani e palestinesi parlano tra loro iniziamo da oggi e non dalla nostra storia
B un'ultima nota la voglio dire
Costringendo poi Mecacci e dire qualcos'altro di più politico
In questo senso quello che vediamo il dolore il dolore uguale ma ci sono responsabilità innanzitutto della comunità internazionale che non possono essere sottaciute da
Decenni va avanti questo conflitto che praticamente vede i due protagonisti sul campo e gli spettatori all'esterno che solamente ogni tanto tentano di intervenire
E l'Europa su questo una responsabilità credo gravissima perché da una parte
Fa da lobi magari per i palestinesi finanziando e magari finanziando indirettamente anche terroristi e dall'altra dichiarazioni roboanti a difesa di Israele nel momento in cui Israele magari viene attaccato risponde in modo
Violento e nasce il dibattito se la violenza e della risposta è troppo grande o commisurata ma non si riesce a dire una cosa che collegata a quello che abbiamo visto che c'è
Una madre
Una madre che l'Europa
Che deve prenderei sotto disse
I propri figli
Il popolo israeliano i propri figli il popolo palestinese ad una condizione che la democrazia trionfi perché un punto fermo
Di cui dobbiamo senza tener conto perché
In quella
In quell'area Medioriente esiste una democrazia con tutti i difetti possibili immaginabili che quella di Israele
Immagini di questo genere non possiamo vedere dalla Siria eppure quanti disastri quanti omicidi accadono in quello stato lo dobbiamo
Andare contro anche a quello che si dice oggi due popoli due Stati due popoli due democrazie due popoli e due democrazie
All'interno della madre europea io credo che questo sia una soluzione che dobbiamo con forza dire
E non averlo detto fino ad ora le diplomazie internazionali e l'Europa in prima fila
è una responsabilità grande che rende un po'complici in fondo ciascuno di noi grazie
Grazie i cori e credo che il mandato per l'intervento di Matteo l'abbia già fatto benissimo Igor per cui chiedo solo al mattino Mecacci che lo ricordo e parlamentare radicale eletto nelle liste del PD è membro della Commissione esteri dalla Camera dei deputati
Grazie Alessandro né io non so se dirò qualcosa di
Di più politico forse no
Però se penso ai motivi per cui un politico un politico radicale debba essere interessato a questo questo documentario innanzitutto credo che il motivo sia che questo documentario da voci Aki nulla
La voce che danno la norma normalmente a persone e che sono coinvolti in conflitti che vivono drammi familiari che vivono tragedie personali
E che spesso non sono mai interpellati se non magari nel momento della della tragedia però vediamo un commento così a caldo per avete
Qualcosa da dare vendersi ecco questo documentario fa un'opera diversa cerca di capire cerca richiedere cerca di scavare
E le storie delle persone e credo che se questo film questo documentario fosse visto da tanti politici credo che cambierebbe anche
Un po'la situazione sul terreno perché
Abbiamo visto in queste ultime settimane con quello che è accaduto a Gaza
Polemiche continue sul numero dei morti si è responsabilità di Hamas essere responsabilità di Israele se c'erano scudi un mani se la relazione spropositata un come dire un rincorrersi un parlarsi addosso senza sapere che dietro quei numeri dietro
Quelle cifre che ci arrivano di decine di morti di
Grazie che vengono sparati di misure che vengono prese all'interno Israele dei territori palestinesi sapere che semplicemente ci sono delle persone e allora da radicale da persona che impegnata da anni
Per cercare di difendere il rispetto dei diritti umani ecco questo documentare ci dà così un contributo in più cioè ci fa vedere storie di persone che sono che sono spesso ignorate che spesso non vengono considerate
Pavesi visto che questo documentario è stato prodotto dalla dalla RAI
Da RAI Cinema tra questo
Documento vedete in questo cinema qui a Torino ma non è mai stato proiettato in nessun
Circuito decima italiani
E non è stato mai proiettata neanche dalle reti RAI reti televisive è stato tra l'altro
Venduto a Sky
Ed è stato proiettato dall'altro qualche settimana fa e io credo che
Dare la possibilità
All'opinione pubblica per una volta di riflettere non appunto sulla cronaca sul dibattito urlata in qualche talk show sul
Conflitto israelo palestinese spesso con politici che non hanno mai messo piede in quella regione e che non ho mai parlato con nessuna delle persone
Sono coinvolte che vivono ogni giorno sia in casa sia Sderot sia in altre zone
Se qualcosa che ecco ci serva tantissimo ci serva tantissimo perché non voglio fare
Paragoni ma pensando mentre venivo qua
Di pensando a quello che si è
Sentito in questi giorni sulla vicenda di Eluana Englaro proprio pensato alla mancanza di rispetto per il dolore minerale Gide né dalla politica e penso che le scelte che vengono fatte dai politici che si occupano
Di Israele della questione palestinese spesso manchino di questo stesso ma anche o di attenzione al rispetto dei diritti fondamentali della persona e cioè anche alla considerazione che
Qualsiasi guerra anche la più giusta poi produce
Questi drammi in questi drammi poi producono anche come reazione la violenza la vendetta certo lo sforzo del messaggio di questo documentare che ci sono organizzazioni che lavorano in un altro modo lavorò per il dialogo
Allora se per la riconciliazione lavorò per la non violenza cioè per il cercare delle vie anche in modo primordiale no con il contatto tra le madri che hanno perso un figlio però di riallacciare dei fili che vengono spezzati della violenza la mia considerazione anche rispetto a quanto sta avvenendo
In Israele nei territori
Occupati ha in casa che purtroppo ormai da un lato il nazionalismo e dall'altro la violenza sono le uniche risposte facili cui ricorrono i politici
Perché è facile insomma no con ad esempio abbiamo visto un Governo
Di centrosinistra con quello che era in Israele al momento di fronte a degli attacchi ripetuti da parte di di Hamas che vanno avanti da anni che hanno fatto qualche decina di civili inermi corso degli ultimi anni
In vista di un appuntamento elettorale diciamo la soluzione della guerra della violenza per distruggere il nemico per distruggere un Governo che
Retto da norma autoritarie che si comporta come come sappiamo è comunque una risposta che ha un tornaconto politico e se si guarda anche all'esito delle elezioni
Israele è un esito proprio italiano per cui ci si si vota e non c'è possibilità
Quasi di fare un Governo che ha vinto e che ha preso il maggior numero di seggi non si sa se si dovrà alleare con i partiti di estrema destra che stava semplicemente dicendolo posto quindi la situazione
Davvero ingovernabile e che credo debba far riflettere tutti su come si possa meglio aiutare i palestinesi e Israele a uscire da questo uscito di violenza e perché a ciclo di violenza che aumenta
Chiamo menta non diminuisce
Aumento e in un momento in cui il nazionalismo anche l'Europa riprende piede e questo si ripercuote anche
In tutte in tutte le regioni limitrofe per cui ciascuno Staso lo vedete rispetto anche alle questioni dell'immigrazione la reazione di chiusura e di ricerca identitaria
Che si va affermando in Italia in tutta Europa e questo non può non avere ripercussioni anche rispetto alla situazione di Israele la Palestina quindi è vero l'Europa
Non c'è l'Europa intesa come una zona di pace e la zona di comunicazione DD interrelazione
Tra i popoli
E tra le culture è un'Europa che sta si sta spegnendo da questo punto di vista e purtroppo
Ecco i riflessi che abbiamo visto venir fuori anche nel corso di quest'ultimo
Conflitto Agata sono quelle del del ricorre alla violenza come ecco come misura che
Cerca di trovare una soluzione di breve termine a un conflitto male che non dà possibilità di
Di una soluzione duratura io credo che
Quindi
Se
Si può prendere una piccola iniziativa credo che però possa essere utile quanto meno a ecco alla riflessione personale poi anche
Politica un po'più approfondita sarebbe quella magari anche attraverso l'associazione o creando delle delle iniziative
Su Facebook per cercare di ottenere che
Il servizio pubblico radiotelevisivo che noi paghiamo con il canone che ha prodotto quest'opera ecco possa fare lo sforzo quantomeno di farlo conoscere ai cittadini italiani credo che sarebbe qualcosa che che serve che serve a come dire a uscire da un dibattito un po'attesi trito e ritrito su quello che si debba fare in Israele Palestina appunto per una volta a far sentire la voce di chi voce normalmente non c'era
Grazie
Grazie Matteo ora io che abbiamo ancora un pochino di tempo se c'è qualcuno che nella sala vuole fare un intervento lo può fare non c'è nessun problema
Grazie ad altro siamo anche registrati da Radio radicale che trasmetterà questo nostro incontro c'è qualcuno
Se può venire qui a microfono perché lancia la registrazione della radio
Pensa di doverla registrati da e io non ho ancora capito cosa vuole Israele nella Palestina e viceversa è una domanda purtroppo non lo so ignara anche
Scusatemi tanto
E
Piazze c'è qualcun altro che becero intervenire
No allora
Davvero io ringrazio Mariano
Nania
Volevo solo fare una piccolissima considerazione metodologica dovremmo smetterla di dire che Israele è una grande democrazia vi ricordate che noi da qualche anno poi dopo si è perso
Né i fumi del si parlava dell'organizzazione della e delle democrazie
E di in quell'ambito cercavamo di iniziare un ecco devo come dire un processo per ridefinire il concetto di democrazia e Salbego deve stabilire i canoni come dire ad hoc
Per definire quale l'Inter Paese che se c'è qualche Paese che al diritto di definirsi che una democrazia
Ora Israele rispetto a quelli che noi
Credo che in qualche modo
Avremmo potuto prefigurare come i criteri per definire una un Paese democratico oggi non è più una democrazia il re e nudo il re è nudo da tutte e due le parti questo dobbiamo incominciare a dirlo con estrema chiarezza
Grazie
Ma guarda io
Ti posso dire che rispetto a quella a quel progetto a quell'idea non è per retorica ma davvero nemmeno l'Italia
è una democrazia essa si se se ne fece una democrazia liberale in cui c'è la separazione dei poteri in cui la Costituzione viene rispettata ecco davvero novità la democrazie che Dio non ho difficoltà a dire che di
Israele sicuramente una democrazia in grandissima crisi democrazia elettorale
è un Paese dove sappiamo esiste risente ancora il servizio militare
Obbligatorio di tre anni per tutti i ragazzi tutte ragazze per questo conflitto che va avanti da decenni è un paese che per autodifesa non collabora con le istituzioni internazionali con relazioni che anche per i pregiudizi che nazioni Tiana
Quindi è un Paese che sicuramente diciamo nella difesa strenua
Di se stesso rispetto alle minacce che vengono
Dall'esterno anche eroso molti aspetti del del proprio sistema democratico sappiamo anche che ci sono alcuni partiti della destra religiosa che hanno una ipoteca sul sistema dei diritti civili in Israele non diverso da quello
Che in Vaticano per altri aspetti lo ha in Italia
Israele non ci si può sposare civilmente
Per farlo bisogna andare
A Cipro perché in partiti religiosi hanno imposto questo quindi ecco diciamo non
Non dobbiamo difendere un simulacro sicuramente è un Paese è un'esperienza una speranza Israele popolo ebraico che è stato
Costruito anche con un'impostazione di grande apertura come
Era quella del movimento sionista che era un movimento di sinistra e quindi di promozione anche dei diritti
Individua i diritti civili però ecco dopo questi decenni di conflitto sicuramente il problema di come
Quello Saso possa avere una classe dirigente che non avendo capito come l'Europa anche avrebbe potuto aiutare a difendersi meglio attraverso l'integrazione cosa che vedremo se
Se contiene l'arma che ad esempio la Turchia ha fatto
Attraverso un processo di adesione all'europea chi ha fatto riformare tantissime leggi in Turchia portata l'abolizione della pena di morte è migliorata la situazione dei curdi ad esempio
In Turchia proprio grazie al processo di adesione ed europea ecco son convinto che sarebbe saggio anche da parte di Israele
Di scegliere la Carta europea anche come strumento per una tutela da un lato della sicurezza ma anche dei diritti dei cittadini palestinesi che nei territori occupati non possono
Diciamo che subire e quella che è una situazione di di presenza militare molto molto pesante quindi nessuna difesa ideologica
Credo da nessuna
Del da nessuna parte e se ci sono violazioni dei diritti umani per un partito come il nostro che
Da questo si batte insomma pur contestualizzando politicamente tutto ecco non non si può tacere come non lo facciamo per il nostro Paese
Grazie
Gradin grazio davvero poco chiudendo Matteo Mecacci Igor Bonini l'associazione della Italietta ricordo che
Per sapere delle prossime iniziative dell'associazione è possibile visitare il sito associazione Aglietta punto it
E permettetelo davvero ringraziamento di cuore Barbara copisti da lontano per questo capo lavoro