Intervista a Mario Baldassarri sulla grave situazione del debito pubblico italiano

Radio Radicale abbiamo qui quando il professor Mario Baldassarri economista Presidente qui in senato della Commissione Finanze professor Baldassarri insomma il debito pubblico italiano e il terzo del mondo quindi piuttosto imponente però
Allo stato attuale sembrare il potere per così dire di una sua di una situazione abbastanza tranquilla per quello che riguarda il debito italiano di tassi di rendimento sono consistentemente bassi durerà questa situazione secondo me
Ecco questo è il primo punto in realtà dobbiamo guardare a questo
No locale di debito pubblico accumulato negli ultimi tre anni sotto due profili
Il primo è che comunque lo stoccaggio accumulato determina un onere pesantissimo in termini tassi di interessi da pagare in questa fase positiva di tassi d'interesse bassi comunque
Dobbiamo pagare settantacinque miliardi di euro all'anno e il che vuol dire che questo sottrae Risorse a spese pubbliche magari più produttive e ho a tagli di tasse per le famiglie e per l'impresa l'altro profilo e che
è data la crisi economica abbiamo perso il sei per cento di prodotto interno lordo meno uno del due mila otto
E meno cinque circa nel due mila nove
Quindi è evidente che se
Si riduce il PIL aumenta il rapporto debito-PIL
E quindi dei prossimi anni questo rapporto è destinato a crescere in modo
Piuttosto a superare quella fatidica euro del centoventi per cento e si adoperano guarda un po'triste per il nostro Paese non si vicende finanziarie
Professor Baldassarri Portogallo Spagna e Grecia Irlanda
Sono tutti paesi diciamo così della periferia di Eurolandia periferia rispetto al centro tedesco ovviamente
Chi attualmente comincia ad avere problemi nel loro debiti sovrani prima o poi li nel cosiddetto mercato internazionali ne metteranno sotto e loro riflettori mono piuttosto preciso anche il debito sovrano Italia
No non credo perché attualmente le condizioni della finanza pubblica italiana e anche la solidità con la quale l'economia reale italiana reagito alle crisi conforta e mercati internazionali questo lo vediamo
In termini quasi quotidiani cioè lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi che sono considerati più sicuri non ha avuto segnali di grande crescita
E questo vuol dire però che abbiamo la responsabilità di mantenere questa situazione
Di affidabilità dell'Italia e vuol dire da una parte
Ecco ridurre appena possibile il deficit pubblico ma dall'altra parte ciò che conta
Pertanto soltanto il livello assoluto del debito il livello assoluto del debito l'ammontare complessivo è un problema interno Dino italiani perché dobbiamo pagarci gli interessi e quindi quella grande somma che va a pagare gli interessi
Sui mercati finanziari internazionali ciò che più conta è l'andamento del rapporto debito PIL
Ecco per chiaro che nei prossimi anni questo rapporto crescerà appunto a causa della crisi che abbiamo avuto
Ma dobbiamo immediatamente appena possibile stabilizzarlo e possibilmente anche ridurlo rapporto per i propri qui si pone
La strategia di politica economica chiave da questo punto di vista anche in funzione del dell'equilibrio di finanza pubblica e cioè una ripresa della crescita
Perché è chiaro che noi possiamo tagliare il deficit pubblico però atteniamoci conto che
Sì la crescita quando tutto va bene o migliore e cioè la fase di ripresa internazionale è l'uno per cento in una fase di infrazione che sta attorno all'uno per cento
E vuol dire che il PIL e valore nominale cresce del due per cento qualunque deficit superiore al due per cento
Del PIL determina automaticamente aritmeticamente un aumento del rapporto debito PIL e quindi sarebbe un mancato segnale di stabilizzazione e riduzione dello stesso rapporto debito PIL
Quindi la chiave della politica economica è certamente avere un percorso di rientro del deficit pubblico dai livelli e di questi anni di crisi che sono andati al cinque per cento
Sappiamo che altri Paesi sono addirittura al dieci dodici per cento
E questi
Sono elementi che appunto fanno nella periferia di Eurolandia
Dare giudizi radicalmente diversi da parte dei mercati finanziari internazionali ai debiti il Portogallo Grecia e altri Paesi rispetto invece il giudizio di solidità sul debito pubblico italiano ma il braccio ovvero la gamba vera di appoggio
Della politica economica non può che essere la ripresa della crescita economica per l'ora torna in campo l'elemento essenziale poiché non possiamo
Fare maggiore spesa in deficit o tagliare le tasse in deficit
La chiave diventa
Razionalizzare la spesa pubblica che comunque sono ottocentododici miliardi di euro quasi il cinquantadue per cento del prodotto interno lordo per trovare lì dentro gli spazi di taglio di sprechi di malaffare
E di quant'altro che a mio giudizio ammontano a varie decine di miliardi di euro all'anno
In modo tale che queste risorse possono essere usate per tagliare le tasse alle famiglie alle imprese per fare infrastrutture investimenti in innovazione e ricerca senza causare un
Euro in più di deficit pubblico
Secondo lei più è possibile possibile che in qualche modo la Eurolandia venga spaccata in due Europa il mondo in Europa dove lo cita una con tassi d'interesse più bassi e l'altra con tassi di interesse più alti assenso una cosa
Beh no per definizione Eurolandia è è quell'area di Paesi che hanno la stessa moneta unica e quindi l'euro
è evidente che poi sono i mercati che rispetto alle diverse posizioni diversificano i tassi di interesse proprio perché ogni Paese assume
Le proprie decisioni e quindi rappresenta il proprio rischio
I mercati lo giudicano e allora rispetto al Paese che è considerato più stabile cioè la Germania si aprano quelli che si chiamano appunto gli spread cioè in maggiori tassi d'interesse
Che mercati chiedo per comprare un titolo di Stato portoghese o greco invece che un titolo di Stato tedesco o in questo caso fortunatamente anche italiano ricerchiamo come sempre presso il Mario Baldassarri economista buon ascolto da Radio Radicale