Torino e i rifugiati politici

Buonasera a tutti siamo nella sede dell'associazione radicale ed Aglietta
Per questo dibattito serale su Torino e i rifugiati l'iniziativa e nell'ambito di quelle che sono iniziative del primo marzo questa giornata di mobilitazione nazionale per i diritti
E la dignità
Dei migranti e contro il razzismo
Prima di iniziare il dibattito i questo questo dibattito serale con
Alla presenza insomma sì con un commento medico Massaro che farò un po'da moderato muore moderatore poi con i cordoni segretario della situazione radicale Adelaide Aglietta
Gianluca assai più TETRA belli Marco Iozzo regista del breve docu film Lubecca siamo inattesi Diego Castagna che dovrebbe arrivare
E doveva esserci anche l'avvocato dell'AGI Marco Milano
Non sappiamo se riuscirà arrivare l'avvocato dell'ASI perché nel corso iniziative della giornata che ricordo ci ha visti partecipare con tre iniziative sostanzialmente una
è uno sciopero della fame quell'aderito diversi militanti ed esponenti dell'Associazione radicare Adelaide Aglietta
Dopo magari in chiusura fare o anche tutti i nomi dei degli aderenti al lo sciopero della fame la seconda iniziativa è stato un sit-in che abbiamo tenuto oggi pomeriggio di fronte alla Prefettura con un lancio di palloncini gialli
La terza iniziativa specifica nostra questa abbiamo aderito però anche due iniziative promosse dal Coordinamento delle realtà migranti da antirazziste torinesi una è stato un volantinaggio questa mattina
Di fronte agli uffici della questura in corso Verona
Dalle sei alle otto io insieme a Di Gorgoni Alberto ventri siamo andati ad ad aiutare a sostenere
Un gruppo di migranti che distribuiva volantini davanti alla questura le persone in coda inattesa
E a sensibilizzare sulla partecipazione a un presidio che si è tenuto nel pomeriggio il presidio è stata la seconda iniziativa a cui abbiamo partecipato
Purtroppo in questo presidio che ha visto la partecipazione i circa tre mila persone
è successo un fatto particolare un po'strana ecco insomma un po'da def da decifrare ancora ma quanto meno particolare
E state arrivato una notizia che una notizia poi confermata dell'arresto di un ragazzo straniero
Che non aveva il permesso di soggiorno
Chiaramente tremila persone proprio straniero e molte delle quali
Con situazioni particolari che ricevono questa notizia
Il clima si è subito scaldato il clima si è scaldato che c'è stato in alcuni momenti c'è stato anche il rischio di una contrapposizione di uno scontro
A questo punto si è tentato una mediazione sostata e fatte diverse richieste Marco Milano nonché avvocato dell'altissima offerto come mediatore essendo una persona conosciuta una persona rispettata quindi con prefetto prefettura
E le varie forze esterne insomma che che facevano pressioni
Ah cerca di tra una mediazione e si sta lavorando mi è arrivato un messaggio poco fa si sta ancora lavorando per cercare
Di far sì che la persona incarcerato avvenga scarcerata perché
Il il muro contro muro si crea proprio su questo viene scarcerato oppure non si smobilitare o le persone dalla piazza il rischio è che si arrivi a delle azioni
Delle azioni
Dirette in cui le persone
Potrebbero in un modo in un altro dare il via a una
Con una serie di azioni violente che rischiano poi di vanificare
Castagno è in arrivo
Rischia di vanificare il buon andamento della giornata e della riunione che si è svolto in maniera assolutamente pacifica circa tre mila persone che sono radunate pacificamente hanno dato il via a una manifestazione di solidarietà assolutamente pacifica
Rischierebbero i modi un altri verrà vanificato alla loro azione dimostrativa da un episodio di violenza
Di Lorenzo di contrapposizione in certo qual modo voluta perché mi viene da dire insomma c'erano tanti momenti in cui eventualmente fare dei controlli oggi forse era una giornata in cui ci si poteva e SISS somma con un minimo di di
Di intelligenze ci si potrà dedicare ad altra ecco insomma piuttosto che andare a controllare in quella zona insomma in quei frangenti ecco queste queste cose qua
Comunque fatta questa premessa nell'attesa che Marco Merano comunque arrivi io direi di dare il via a quello che quelli che saranno i contenuti di questa sera e partirei proprio dalla visione del breve docu film di Marco Iozzo
Regista dell'associazione officine di Ozza
Gli lascerei brevemente la parola per presentare il documento Irma dopodiché lo guarderemo insieme e poi partiremo con l'analisi degli aspetti relativi alla situazione di rifugiati politici a Torino in particolare nell'ultimo anno CUP
Grazie
Niente brevemente nel look luglio a luglio due mila nove quindi luglio dell'anno scorso abbiamo conosciuto Domenico
E con l'Associazione nei ne siamo in con questa successione avvicino siamo in San Salvario
Esatta velocipedi ci incontriamo sempre quindi incontrando Domenico una volta che distribuiva le petizioni per le firme in questo caso per
Lo spostamento dei rifugiati politici nella dell'ex clinica di ex INA San Paolo di corso Peschiera
E di conseguenza abbiamo pensato di intervenire perché Simone a questo
Le condizioni di questi
Che vivevano in
Questi questi rifugiati politici
Semplicemente io un altro ragazzo menti Ruggiero siamo andati a fotografare e riprendere ieri dei vari ambienti
Abbiamo trovato comunque una disponibilità nel senso che chiaramente il problema è un po'comunicativo cioè abbiamo parlato un po'un inglese
Tra noi e loro e abbiamo trovato dei ragazzi un po'più giovani perché c'erano anche delle persone comunque a Hrant anche cinquant'anni
E le e condizioni particolari le vedrete quindi c'è poco da dire
Il punto po'particolari questo dico che è stato montato al contrario significa che si parte dall'interno della chimica e ma mano le persone cammino al contrario alle le scene ne avvengono tutte al contrario
Il motivo di questa cosa e infatti sotto intitolato Lupo back che
Voltarsi
E che la sensazione sia mia di che che di Matthew entrando in questo posto ci è sembrato comunque una cosa poco poco vera e allora come dire eravamo increduli no quindi una un cittadino qualsiasi io sono
Sensibile è sicuramente a determinate
Condizioni per umane
Quindi abbiamo abbiamo comunque non l'ho scelto di montarlo al contrario casualmente sono venute fuori anche c'è un sottofondo musicale che lo accompagna ponendo contrario vengono fuori delle delle voci stranissima che chiaramente non
No sono incomprensibili
E quindi
Lascio a voi la visione
Ricordo sono brevemente mentre saluta dico Castagnetti arrivato che anitra alla clinica San Paolo erano presenti circa trecento rifugiati politici
Giusto
Prego
Bene
Grazie
Marco di nuovo credo che il il video sia
Decisamente chiaro
Ci spieghi al meglio quella che la situazione che ricordo io e Igor Boni avevamo trovato quando ci si arrecati in visita alla alla clinica di cui si faceva in quel periodo un
Un grande parlare
Ma di cui non c'erano notizie reali realistiche dall'interno sia recati a visitarla e abbiam trovato questa situazione una situazione che
Abbia ritenuto immediatamente inaccettabile per un Paese civile quali noi siamo con una una sorta di
Gironi danteschi in cui erano ammassate queste persone che pur
In queste cose e comunque conservavano la loro dignità e
E poi vedremo ecco insomma come come proseguita
La loro storia io chiamerei adesso Diego che magari ci parla
Della transizione da da questa situazione a la collocazione che poi è stata quella della caserma di via Asti di un numero consistente di loro di quello che è stato il periodo di accompagnamento di questo trasferimento
E di quelli che son stati rapporti col gruppo di associazioni che in un modo in un altro stava seguendo
I rifugiati nella clinica San Paolo e che in certo qual modo deve accompagnati in questo percorso che insomma interno
Ed è quindi
La parola Elio Catania vice Presidente della Circoscrizione otto quella devianti
Che si scusa del ritardo drammatico
E allora no io perdonare soltanto un un piccolo una piccola considerazione visto che siamo insomma ormai si sta concludendo primo marzo formulata
Con grande fatica e soddisfazione che personalmente insomma
Primo marzo
Tra i tanti motivi che spingono che hanno spinto mentre altri come me
A titolo individuale o titolo associativo partitico ad aria primo marzo sicuramente c'è la vicenda dei fatti di Rosarno
Ma io quando vedo queste immagini torno sempre alla memoria i fatti di Rosarno ma non quelli di quest'anno
Quelli dell'anno scorso mi è capitato di vedere un documentario prodotto da Al Jazeera
E tradotto in italiano parla
Tali pubblico italiano quindi in arabo è sottotitolato in italiano
In cui mostra immagini di
Dei degli di lavoratori di Rosarno
Di un anno fa assolutamente drammaticamente uguali a quelle di quest'anno
Giustamente diceva Domenico in un Paese civile non non possiamo tollerare immagini come quelle della clinica San Paolo
Uno dei tanti problemi che avevo bomba
Che in qualche modo hanno accompagnato la fase di transizione se vi ricordate fu la vicenda del Censimento
Buona parte nelle persone che vivevano nella clinica San Paolo provenivano da Crotone o meglio avevano la residenza Crotone
Ed erano persone che svolgevano lavori stagionali a Rosarno voi sapete come funziona i lavori stagionali sono itinerante cioè seguono proprio la raccolta fare le fasi della raccolta
Dei diversi prodotti agricoli Gianluca
Spiegherà meglio di me adesso tornano a fare lavori agricoli in meridione adesso mi pare sia la stagione del carciofo giusto
Mentre invece la fase di Rosarno appartiene alla stagione del mandarino no allora
Messa così è abbastanza euro quasi un'ironia fuori luogo ma in realtà
E la testimonianza drammatica
Del fatto che
Episodi come questi scandiscono la vita produttiva di questo Paese
Vi aggiungo un'altra notizia da confermare ma praticamente già confermata oggi più della metà dei banchi di Porta Palazzo non sono stati montati
Per cui oggi il mercato di Porta Palazzo era praticamente meno della metà del complessivo
Perché e lo dico pubblicamente spero che insomma il fisco era radiologici ci dia un supporto
Perché a Porta Palazzo ogni gestore del posteggio come tecnicamente si chiama
Utilizza persone che montano il banco gli da trenta euro a settimana a Bangkok
Queste persone hanno tentato disperatamente di costituirsi in cooperativa e con le dovute assistenze anche da parte degli enti
Fino ad arrivare poi alla a fare il Comune fece un bando proprio per
Dare in affine in affidamento la la gestione della tre del del
L'adesione dell'installazione dei posteggi questo bando andò deserto okay
Allora insomma siccome siamo tutti sufficientemente ingenue ma non eccessivamente ingenui
Il bando va deserto perché c'è un sistema che ritiene vitale
Continuare ad avere persone che con trenta euro a settimana di notte montano i banchi a Porta Palazzo
Questo avviene non a Rosarno avviene a Torino
La clinica San Paolo avviene a Torino
Probabilmente il sistema Italia che fatica a comprendere quanto questo tipo di
Sfruttamento del lavoro nero lo sfruttamento dell'immigrazione sia funzionale e addirittura vitale a sostenere questo tipo di economia
Che viaggia ormai con percentuali di sommerso spaventosa quindi questo mi sembra sia da dire normalmente parliamo di questi argomenti tralasciando forse un po'troppo l'aspetto poi
Brutalmente economico che che c'è alle spalle
E per quanto riguarda invece la vicenda del passaggio da da via da da da corso Peschiera clinica San Paolo
Avviati io ho avuto la la la la strana sorte di abitare ora sarà la sorte di abitare in piazza Sabotino
E però di fare il Vicepresidente San Salvario
Che questo mi mi mi aiuta ad avere due punti di osservazione diversi
Allora
Perché la la vera domanda e come mai della vicenda di via Asti l'Italia non ha mai saputo nulla
La seconda domanda è come possibile come è stato possibile che siano rimasti in alla clinica San Paolo per un anno mette in forse anche di più
Allora in Borgo San Paolo vi racconto questo aneddoto che però è emblematico in Borgo San Paolo c'è un supermercato che siamo a smascherare amico e che in piazza Sabotino
Quando i di direttore dello SMA ha incominciato a capire che
I ragazzi di dell'Africa San Paolo andavano a rubare generi alimentari
Ha incominciato a creare delle apposite buste
Con dentro alimenti non scaduti ma prossimi alla scadenza per cui alla fine ha risolto in quel modo il problema dei furti
L'intero quartiere a come dire
Non sopportato ma ma in cui a San Paolo c'è una conflittualità sociale molto bassa per cui alla fine la vicenda la clinica San Paolo è stata gestita
In maniera normale non tanto dalla parte politica quanto probabilmente da tutta una parte
Sociale associazionistica che si è mossa credo bene in attesa che la situazione fosse sbloccata
Chiaramente il fatto che fosse una
Una
Un suo un un edificio occupato ha reso molto più lenta la la la
La fase del dello dello sub cosa devo fare
Ok
Me al meglio del tubo
Allora ha reso ha reso molto più lenta la la
La soluzione del problema
Invece in via Asti fin quando il prefetto ha deciso di mettere a disposizione quella struttura
Attrezzando la chiaramente per ospitare i i profughi di rifugiati politici scusa somali
E non solo somali sono improvvisamente nati comitati no
Forse
No forse no sì forse insomma c'erano tre comitati contrari un comitato possibilista è ovviamente altra in un comitato favorevole
Contorni terribili cioè io mi ricordo una una via di capigruppo in cui una signora sosteneva spudoratamente che essendo abituati arriva Favara
Queste persone non si sarebbero mai potute integrare avrebbero favorito il crollo verticale dei dei valori immobiliari via Asti eccetera
E dopodiché invece così non è avvenuto sono stati portati via Asti
Con tra virgolette un'attenzione mediatica spero notevole ma molto locale nel senso che in Italia nessuno ha saputo di questa vicenda
Ed è incoming e si vede come contemporaneamente è stato fatto un lavoro di confronto non spinto ma quasi incanalato è quasi costretto delle persone residenti in via sti e risulta le associazioni che all'inizio avevano gestito la vicenda di clinica San Paolo
Nel tempo poi
Si è favorita la visita in occasioni più o meno ufficiali
Delle persone dei dei residenti all'interno della struttura che ospita i rifugiati
Il risultato è stato che nessuno nel quartiere si è praticamente quasi mai accorto salvo un caso in particolare sporadico
Se quasi mai accorto della presenza di duecento all'inizio del poco più attualmente centocinquanta rifugiati politici nel lussuosi Simone meraviglioso quartiere di
Borgo Po Oltrepo come si chiama
Cosa possiamo ricavare da questa esperienza
Io penso sostanzialmente tre cose la prima che una buona presenza sul territorio è un percorso di
Di conciliazione delle parti e da sulla la chiamano concertazione io sono un po'allergico questo termine perché la concertazione dovrebbe prevedere una cessione di sovranità che poi di fatto non è possibile dare
Ma una spiegazione ragionata delle scelte dell'Amministrazione oppure in questo caso del Ministero degli Interni addirittura
Fa sì che attraverso un confronto serrato le parti si parla non si chiariscono si dialoga essi
Ci si confronta e si trovano delle soluzioni la seconda che il fenomeno è stato dopo probabilmente con molto ritardo ma è stato governato in tutti i sensi
Nel senso che non sono stati presi offrono sono state messe persone in una struttura e poi dimenticate senza nessun tipo di
Accoglienza accompagnamento ma sono stati fatti dei lavori
Importanti sull'integrazione di queste persone
E terza cosa
L'attenzione sulla vicenda è sempre stata costante nel tempo cioè di fatto non abbiamo mai mollato
Nel senso che è l'ultimo sopralluogo io me lo ricordo l'ho fatto un mese e mezzo fa
Senza necessariamente aspettare il problema ma in qualche modo monitorando l'altra venendo a Roma
Tanto è vero che quando ci fu quella manifestazione spontanea poi bisogna vedere quanto spontanea in corso Moncalieri non eravamo ampiamente informati conoscevamo già i motivi veri o presunti
E in qualche modo eravamo in grado di dare una risposta personale armate
Ultima cosa e mi duole ammetterlo ma è abbastanza così
La percezione tra virgolette di una sensazione si poteva produrre insicurezza
Perché adesso si parla molto di sicurezza integrata sicurezza percepita sono temi un po'varie ma
Riconducibili tutti a una sola questione cioè quella della sicurezza integrata che è un concetto che abbiamo più o meno sviluppato in questi cinque anni di di amministrazioni torinesi che tutto sommato funziona in certi aspetti
Ha senso se essi inserisce
In un contesto che in qualche modo è presidiato
E faccio un esempio via Nizza Portici
Stiamo provando a fare delle manifestazioni
Musicali culturali
Che però non danno il risultato sperato perché via Nizza Portici di fatto troppo degradata
Per ospitare per fare da quinta a manifestazioni culturali
In via Asti c'è stata una costante importante presenza preventiva di Forze dell'ordine che hanno presidiato il territorio in maniera preventiva
E quindi mi dispiace dover ammettere che da un lato
Io sempre pensato che
La sicurezza la si produce
Coinvolgendo dal basso le associazioni che la vecchia ricetta della sinistra di sempre se vogliamo
Devo dire ammettere che l'esperienza sul territorio oggi mi fa dire che bisogna continuare sulla s'sul sulla linea
Del dell'intervento sul territorio ma bisogna altresì e contemporaneamente garantire ripristinare legalità
Perché altrimenti
Insistere soltanto sulla cura del territorio senza preoccuparsi della legalità non produce lo stesso effetto di un'azione combinata delle due
Chiudo dicendo che ultimamente parlo del modello San Salvario come modello da contrapporre a via Padova come modello ed è modello stanza Salvario sta anche la vicenda vi astenete nel senso che è una
Si parla volevo San Salvario sulla vicenda integrazione in generale
E il modello San Salvario sostanzialmente per conto mio anche se non mi converrebbe dirlo non esiste modello San Salvario e semplicemente la presenza costante di cittadini che sono Sentinel vera sul territorio
Che rendono molto più facile il lavoro dell'amministratore anche locale anche ministro locale
Ma che impongono la costante verifica delle iniziative che si fanno
Per cui chiudo davvero dicendo che il caso via Asti è stato un caso di
Adattamento al territorio di ipotesi di integrazione che il Comune ha sviluppato anche in altre realtà territoriali
La vera difficoltà è ammettere quando si sbaglia che si è sbagliato e andare a ritarare tutte le
Tutto il pacchetto di interventi che si era predisposto per la vicenda specifica
Nel caso
Di via Asti specifico ad esempio l'affinamento alla Fondazione da Novelli
Ha segnato un momento di discontinuità rispetto alla gestione la clinica San Paolo ma devo dire che per la fine i fatti hanno dato ragione al lavoro della fondazione dello venne
Davvero ancora questa cosa dove sono i profughi di via Asti nella giornata io penso questo ce lo potrà raccontare meglio Gian Luca manco a dirlo i profughi di via Asti di giorno son tutti minimizza
Quindi insomma questo è un altro spunto che che può può
Come interessa
Adesso erano anche davanti al TAR
Pongo
Grazie
Grazie Diego a integrazione a breve integrazione due note logistiche e di come è avvenuto il trasferimento anche perché noi in quel periodo in particolare io insieme ad Andrea pericolo
Avevamo presidiato un po'la zona per verificare che quella che doveva essere un'operazione umanitaria nei fatti non si trasformasse in un'operazione di ordine pubblico visto l'avvisaglia dei giorni precedenti in questo la collaborazione delle associazioni presenti
Così come quella dei centri sociali in quelle giornate fu strategica nel garantire un passaggio
Veloce e ordinato delle persone e e soprattutto
Il comportamento dei rifugiati trecento persone che nell'arco di tre o quattro ore adesso non ricordo bene i tempi precisi ma credo che grosso modo fossero quelle riescono a ordinatamente salire su dei pullman della GTT e essere accompagnate oltre duecento mi pare poi ci dirà Gianluca sui numeri corretti inviarsi gli altri a VII
è un segnale di
Civiltà che raramente insomma diciamo vedere quindi
In tutta questa vicenda del trasferimento c'è stato sicuramente una collaborazione attiva di tutte quelle che era l'organizzazione che fino a quel momento aveva lavorato insieme ai rifugiati nella clinica
E dei rifugiati stessi che andato una grandissima prova di civiltà e di ordine questo mi pareva anche doveroso dirlo
Passo quindi la parola Gianluca che ci racconta invece un po'quella che la situazione
Che c'è stato dall'inizio ad oggi
Dei rifugiati in via Asti e quali sono le prospettive del
Del proseguimento insomma dell'intervento
Grazie
Gianluca assai io ragione cioè una fede che è il responsabile del Ravelli o scandalo la Fondazione Ravelli che la fondato dal l'organizzazione che gestisce in questo momento
Viale
Grazie
Sì io
Vorrei partirei intanto ove dal
Dal discorso di corso Peschiera Camp credo che abbia significato un po'per Torino un punto di svolta nella nella gestione dei
Politiche migratorie
Controllo il famoso undici settembre la data del trasferimento
Stata un po'
Punto di svolta appunto perché
Ci siete preso carico di oltre oltre trecento persone che come voi ben sapete
Sono state divise tra via Asti e VII
Guardando il documentario vedevo che molte persone
Non non le riconosco ecco probabilmente son persone che sondata VII magari persone che poi hanno scelto altri percorsi
Nel caso l'undici settembre è stato proposto questa questa soluzione persone che che non volevano venire in via Asti spaventate comunque dal fatto che
Era un una un'ex caserma c'erano dei militari erano gli alpini controllati insomma orario in ingresso orario di uscita
Una situazione completamente diverso da quella di corso Peschiera quindi non mi stupivo del fatto che molte persone erano titubanti al fatto del
Del trasferimento
Che dire ci sono stati sì sicuramente molti problemi all'inizio perché appunto questo discorso del di di regole che è in corso Peschiera non c'erano anche reato dei problemi ecco
Col tempo queste questi problemi si sono attenuati diciamo con ultimamente grossi problemi non ce ne sono stati a parte dicembre appunto una contestazione che scaturiva da
Probabilmente dando una mancanza di prospettive per il futuro
A differenza del persone che sono state sistemate a Settimo le nostre persone hanno una sistemazione temporanea
In via Asti che prevede sì un percorso di accompagnamento quindi l'inserimento in percorsi formativi in scuole
E quant'altro mentre invece inviasse c'è proprio un un progetto europeo di risistemazione ricollocazione in appartamenti in tutto il Piemonte
Quindi lì si sta facendo un altro lavoro è proprio un un lavoro di come dire
Diramazione sul territorio regionale del dei migranti
In via Asti al momento ci sono ancora centosessanta persone abbia iniziato con duecentotrentacinque rifugiati
La differenza la differenza è notevole sono settanta persone che hanno abbandonato chi volontariamente qualcuno è stato allontanato per provvedimenti disciplinari
Diciamo che la maggior parte le persone comunque sono sono andate via volontariamente per tra ricerca di una
Condizioni di vita migliore forse o anche solo a tratti da una prospettiva di lavoro
Che che ultimamente come diceva Diego prima si si sta materializzano appunto in proposte di di lavoro a chiamata nel sud Italia
Spesso le persone prendono dei permessi di uscita prolungata per
Per dei lavori di come braccianti ecco adesso
Vanno nel sud Italia
In Calabria in Sicilia piuttosto che in Puglia
C'è stato il periodo dell'accordo nella raccolta delle olive
Ci sarà periodo
Delle arance diciamo sono chiamati comunque da da queste prospettive di lavoro che sono comunque
A breve termine
Al momento appunto le persone stanno ancora seguendo comunque
Dei corsi di formazione sono iscritti al CTP per il conseguimento della della licenza media
Mancano quindici giorni alla alla scadenza del del progetto di sei mesi noi al momento non abbiamo risposte concrete da da parte della prefettura che
Credo sia spettando comunque una risposta dal Ministero però cercare di capire quello che sarà dei dei rifugiati io
Mi sento di dire che probabilmente ci sarà un proseguimento perché soluzioni alternative non ce ne sono quindi
Volente o nolente si si proseguirà non si sa se fino a giugno a settembre insomma un proseguimento e all'orizzonte però non ci sono ancora delle risposte concrete
Questo proseguimento CID ci dovrebbe essere credo perché innanzitutto per un discorso di continuità con queste persone dobbiamo
Scritti a corsi di formazione stanno frequentando dei dei percorsi formativi che non possono essere interrotti a metà
Quindi credo che oggi più che mai ci sia bisogno di di avere una risposta chiara per queste persone e
Al tempo stesso andare a ragionare anche quelle che possono essere delle alternative alla alla soluzione di via Asti per gli assi
Prima e poi dovrà dovrà terminare come esperienza anche perché nel due mila undici ci saranno e celebrazioni del centocinquantesimo anniversario
Dell'Unità d'Italia la caserma sarà occupata da dagli alpini dove ci sarà l'adunata a Torino
Quindi sarà risistemata ci saranno delle delle altre
Degli altri utilizzi della caserma ecco
Ricollegandomi al discorso di prima del delle politiche migratorie della Città di Torino
A Torino ci sono seicento trenta persone in lista d'attesa che hanno chiesto misure di accoglienza allora l'Ufficio stranieri del Comune
Quindi queste seicentotrenta persone buona parte credo sia inviata sia esso questo incrocio questo incrocio di dati stiamo cercando di farlo
Per per cercare di capire chi ancora nella nella nostra città chi è andato via
Chi ritornerà probabilmente perché poi spesso ritornano
Quindi queste seicentotrenta persone in lista d'attesa hanno una risposta che può arrivare da duecento posti di accoglienza che sono al di fuori del sistema
Di protezione nazionale che il cosiddetto SPRAR che a Torino contro sessanta posti
Cinquanta dedicate a uomini altri dieci a donne
E sicuramente una piccola risposta di quella che il Comune di Torino la le istituzioni comunque possono dare sono in ogni caso comunque son duecento duecentosessanta posti
Che che sono proposti senza considerare appunto VII e via Asti
Credo che per come per come sta agendo la
La città questi posti siano sicuramente sufficienti è anche vero che però città del nord Italia
Anche grandi tipo Milano non hanno questi questi grossi numeri forse di accoglienza ecco magari in altre città si sarebbe arrivati una soluzione di sgombero
Più veloce
Non ci sarebbe stato una soluzione di astio VII
Che dire su sul territorio nazionale questo questo discorso locale si
Sì sì si riflette molto bene nel senso che
Anche sull'uso il territorio stesso nazionale non ci sono grandi numeri di rifugiati in tutto sono quarantasette mila rifugiati in Italia
Se consideriamo che i posti nella nel sistema di protezione nazionale sono tre mila e cinquecento vediamo come ci sia una differenza enorme tra la la proposta della del territorio nazionale
I richiedenti asilo rifugiati
Questo è un discorso che dovrebbe essere comunque trattato sicuramente a livello governativo non non non si può lasciare secondo me i comuni a
A delle politiche comunque
Volontari su base volontaria di cercare di farsi carico di problemi
I problemi no neanche uno anche o di grossi numeri
Altre cose detto
Ha detto tutto Diego su
Su cosa
Volevo ricollegarmi vi è un discorso che che
Che mi hanno impugnato di quegli parlato prima però perso sul filo del discorso
Niente
C'è stato c'è stato un momento a novembre in cui
Abbiamo organizzato una festa di di accoglienza di Benvenuti
In cui abbiamo ordini a abbiamo invitato praticamente chiunque a
Ad entrare a vedere come era come era la caserma come vivevano i rifugiati
Anche perché molti parlavano di via Asti però in effetti poi nessuno conosceva personalmente nessuno aveva mai visto cosa qual era la sistemazione quindi c'erano
C'erano anche molte Bugie se così vogliamo vogliamo vederle
C'è stato un
C'è stata tanta gente che ha visto ha visto punto le condizioni di vita e
Punto si sono ricreduti e forse da quello che Avon ho potuto leggere sui giornali ho sentito dire
Sono state più di un centinaio di persone la in questa in questa giornata
Problemi del quartiere non ce ne sono stati non ci sono stati grandi problemi ecco ma a parte
Il famoso allarme che che continua a suonare famoso allarme antincendio
Che poteva creare dei problemi al alle persone però non
Questo anche questo problema adesso non non c'è più ecco
Che dire sì si sono son fatte forse forse la paura del dell'accoglienza
Ha spinto le persone ampi
Inizialmente a non voler le
A non volere dei rifugiati sul proprio territorio per un pericolo di svaluta azione degli immobili come leggevo
O semplicemente per una presa di posizione che non non volevano rovinare un quartiere così tranquillo
Anche se può in effetti le persone non si sono forse neanche rese conto della di questo trasferimento nel famoso undici settembre nel
Nessun Boeing si è battuto sul quartiere complicità vogliamo vederla con una battuta
Niente e termino l'intervento vi ringrazio
Grazie Gianluca
Adesso proseguiamo poi magari lascia uno spazio come al solito finale per eventuali domande io evidenzio solo prima di passare la parola Igor Boni che
Adesso penso
Insomma la preoccupazione rispetto ad alcuni numeri che ci hai dato Gianluca insomma
Il primo soli quindici giorni
Che ci separano dal termine a costo di di
Questo affido bravo senza ancora delle prospettive certe anche se
Pare essere un po'una prassi comunale quella di arrivare all'ultimo su sulla questione dei rifugiati
Il secondo è quello legato al numero complessivo
Delle persone
Rifugiati richiedenti asilo o quant'altro presenti sul territorio comunale e di quella che la risposta
Strutturale
A queste persone
Passerei
Quindi la parola I Gorgoni Segretario l'associazione radicale Adelaide Aglietta perché i radicali noi come associazioni in particolare in quel periodo hanno avuto mi viene da dire il ruolo di
Accompagnatori
Del tutto da una parte attraverso la denuncia e la presa di coscienza di quello che si stava verificando dall'altra attraverso la proposta politica
La sollecitazione
Quelle che sono le componenti politiche perché si arrivasse a una soluzione chiederei però anche di colpo dire due parole
Sugli altri rifugiati che ci sono a Torino perché
Ci sono altre due strutture occupate attualmente per uno e la Casa Bianca ossia quella parte della clinica San Paolo che non è stata sgomberata
E l'altra è la struttura di via Bologna dove tuttora ci sono ancora
Il gruppo di rifugiati politici
Grazie a Domenico
Io parto dalla considerazione che
Riguarda il fatto
Cioè che parte dal da da questo punto di vista il caso di
Corso Peschiera
La follia ricorso Peschiera
è stata la premessa perché il Comune di Torino le istituzioni sì occupassero della questione rifugiati politici se questi rifugiati non avessero occupato quella clinica avessero continuato a vivere
In giro per la città nei dormitori nelle stazioni come stavano facendo fossero rimasti ciascuno per conto suo probabilmente la città non avrebbe
Vissuto come un problema la questione rifugiati politici
Questo secondo me da in senso negativo della
Della gestione politica non parlo della della Città di Torino ma complessiva della questione immigrazione questo dei rifugiati che Fassi che in qualche modo e che non guardi che non riguarda polso la persona rifugiati
Fa sì che o c'è qualcuno che protesta che alza la voce che si fa sentire in qualche modo costringe la politica ad occuparsi del problema ma se questo non accade di fatto la politica tranquillamente continua a far finta di nulla
E questo è la e la prima osservazione che vale sia per i rifugiati di corso Peschiera che hanno
Costretto occupando la struttura e
Tra durando si incentiva anche in quella struttura quindi creando anche
Un'evidente anche contrasto rispetto alla alla comunità della Città di Torino che vive la Torah quella struttura costringendo quindi il Comune ha farsi portatore anche della necessità di una soluzione benché temporanee poi ci verremo
Ma la stessa situazione accaduta in via Bologna nella quale
Vivono
Un centinaio circa di rifugiati divario origine Tivoli sudanesi soprattutto
Li vivono da due anni ormai più di due anni in una ex Caserma di vigili quindi una struttura pubblica però comunque occupata abusivamente
E vivono lì e hanno vissuto lì per due anni senza riscaldamento d'inverno con un un muro abbattuto quindi con una temperatura in Terna che quasi uguale a quella esterna
Ora noi dopo la visita che abbiamo fatto inviarsi nel luglio del due mila e nove
Abbiamo deciso anche di andare a far visita nei locali di via Bologna
Individuando la situazione non paragonabile a quali corso Peschiera nel senso che in via Bologna c'è l'acqua corrente ci sono i i servizi igienici orrendi però ci sono in corso Peschiera la situazione alla quale per trecento persone vi erano due o tre
Tubi d'acqua assenza totale di servizi igienici quindi immaginate che cosa accade con trecento persone che vivono una stabilità ma evidentemente quando prima si parlava di girone dantesco si parla di qualcosa di veramente concreto
Io Polonia situazione è un po'migliore era un po'migliore però restava il fatto che all'interno di questa struttura c'erano zero gradi zero grati due gradi cinque gradi e queste persone vivevano lì
Nell'indifferenza della città
La città indifferente perché non conosce non sa che all'interno esiste questa situazione però la politica lo sa
Ma fintanto che qualcuno non costringe la politica ad occuparsene in qualche modo non costringe l'informazione giornalistica a occuparsene tutto rimane stabile è fermo
Ne siamo andati via Bologna con noi ci siamo portati un giornalisti dalla un giornalista della stampa che ha fatto delle fotografie che ha fatto il giorno successivo un pezzo grosso di quasi tutta la pagina sulla stampa
Lanciando l'allarme sui profughi da Bologna
Da lì dalla nostra visita che se non ricordo male si è svolta l'otto di dicembre
è partita l'idea di lancia una conferenza stampa con Domenico abbiamo presentato una letterina di mia scardinata alle istituzioni chiedendo intanto che si desse un riscaldamento queste persone Betta Natale Capodanno queste persone hanno avuto riscaldamento l'hanno avuto
Non perché hanno scoperto che quelle persone vivevano al freddo non perché gli è stato un moto di umanità di solidarietà ma semplicemente perché
L'organo di informazione principale di di questa città la stampa ha lanciato la notizia
I cittadini hanno iniziato a saperlo anche le associazioni hanno iniziato a mobilitarsi da questa mobilitazione partita grazie alla nostra visita è arrivato riscaldamento per i profughi di via Bologna
Questo certo possiamo dire è stato un successo nostro non c'è dubbio lo è stato ma è anche sintomo di una situazione
Politica generale che non è positiva perché sul tema dell'immigrazione siamo un po'schiacciati tra un centrodestra che parla alle pancia delle persone facendo praticamente l'equazione cittadino extracomunitario uguale delinquente e un centrosinistra che tende a dire su questo tema poco o nulla
Io credo che la politica debba fare un passo avanti ma da gigante su questo tema ma da gigante e credo che sbagliano coloro i quali pensano anche magari che in parte
Delle associazioni che si occupano di questo tema o di altri temi sociali che la politica debba stanno al di fuori la politica del fare un passo avanti e dire parole
Concrete e precise e noi non dobbiamo avere timore nemmeno in campagna elettorale di dire quello che pensiamo cioè che
Quando si parla di legalità presente certo esista la legalità che lo Stato italiano chiede
Hai rifugiati politici chiede cittadini immigrati regolari chiede i cittadini immigrati irregolari come chiede i cittadini italiani ma esiste una legalità dall'altra parte nella quale
Lo Stato italiano deve rispettarle convenzione internazionale rispetto rifugiati non può permettersi di respingere centinaia di persone sui barconi che vengono in Italia avendo quasi tutti uno status di rifugiati arrivando da Paesi
Dove in questo momento ci sono guerre
Civili gravissime e deve rispettare la legge quando dice che il perché il tempo per rilasciare un permesso di soggiorno uguale a venti giorni e questi venti giorni in Italia diventano due mesi quattro mesi sei mesi otto mesi
Queste legalità e legalità in un senso e legalità nell'altro l'Italia sulla questione dell'immigrazione è un Paese illegale e questa il fatto che se un Paese legale non lo diciamo noi lo dicono
Lo dice l'ONU in buona sostanza e i rifugiati in qualche modo sono ancor più penalizzati perché non sono persone che nel loro Paese scelgono autonomamente di fare una scelta di di fare una di partire per andare a far fortuna in un Paese più ricco
Sono persone che non hanno più una casa che hanno familiari uccisi dalla guerra che scappano che fuggono e che hanno uno status particolare riconosciuto anche dal nostro Stato italiano
In questo senso la le l'informazione italiana
Che spesse volte dà spazio a questa equazione cittadino extracomunitario uguale delinquente affatto
Dei danni sui cittadini italiani perché
Sbagliare ma pensare che solo una fascia della cittadinanza magari di un certo colore politico pensi certe cose un'altra fascia di un altro colore politico colore politico in automatico ne pensi delle altre realtà
Il la sensazione
Del cittadino immigrato uguale delinquente o comunque uguale pericolo la sensazione molto trasversale lo si vede parlando per le strade non non necessariamente un elettore di centrosinistra
La pensa come noi che siamo da questa parte del tavolo o o magari ci sono le torri centrodestra che penso esattamente le nostre cose là la situazione è molto trasversale
Ma
è una situazione
Che ci deve allarmare perché la situazione non so dirla in percentuale ma certamente molto diffusa la sensazione che cittadino immigrato sia uguale delinquente
Tant'è che quando vi è stata la questione di via stili io abito vicino praticamente vicino agli astri
Vi era
Nelle persone semplici paura perché queste persone perché vengono perché sporcano perché puzzano ma dicono queste cose le dicono tranquillamente senza problemi non sono
Distavano sorde di estrazione fascista sono cittadini qualsiasi normalissimi che dicono che puzzano
Che esportano i mezzi pubblici che rompono le cose che non hanno rispetta o che non ha voglia di lavorare prima si diceva sono abituati a viva nella savana si si dicono anche queste cose qua ed è molto diffuso in questo senso noi dobbiamo
Tentare per quel che possiamo di invertire questa tendenza ed è per questo motivo che
Abbiamo tentato delle azioni politiche cominciando dal caso di corso Peschiera perché prima Diego diceva non ha avuto la
La la possibilità di arrivare alla
All'informazione nazionale case cosa perché è verissimo
Abbiamo tentato facendo presentare in Parlamento interrogazione alla deputata radicale Rita Bernardini che ha presentato un'interrogazione urgente al ministro Maroni spiegando per filo e per segno la situazione di corso Peschiera di via Bologna nelle fasi
Precedenti quello che è stato poi
Il trasferimento in via Asti
Abbiamo raccolto firme tra i cittadini forse non sapeva nulla però certamente abbiamo raccolto centinaia di firme di cittadini su un appello rivolta al Sindaco di Torino che abbiamo consegnato al sindaco abbiamo promosso il video promosso nel senso che
Marcora realizzato noi
Quando abbiamo vista Dian capito che era uno strumento anche di pressione politica nei confronti dell'istituzione del Parco esso che abbiamo tra virgolette costretto il Sindaco Chiamparino visionarlo la Presidente Bresso visionarla durante la festa del PD al fine di agosto e anche questo ha avuto un effetto
Perché Chiamparino il giorno un giorno visto il video giorno dopo negli astri
Non casualmente
Quindi si possono fare tante cose quello che noi dobbiamo fare e di aggregarci un po'come delle pecore alle banalità che si dicono sulla base dell'immigrazione
La politica deve fare un passo avanti ed esistono politiche di
Integrazione che ne è una questione di delle dei rifugiati non riguardano come abbia sentito numeri gigantesche Torino sono seicento persone
In Piemonte non so quante possano essere però magari saranno mille persone con che parliamo di numeri
Abbastanza ridotti io non ci credo che in una regione come il Piemonte con mille duecento Comuni otto province con Comuni grandi appare a partire dal Comune di Torino non si possa trovare
La sistemazione a mille persone che hanno pieno diritto di trovare non una sistemazione nelle villette ovvie ed evidentemente ma di avere un percorso
Possibile di integrazione poi non bisogna fare il razzismo al contrario pensando che tutti i rifugiati politici siano ottime persone come noi
Esistono varie tipologie
Di di di personalità di estrazioni di sensibilità non c'è differenza in questo però
Non credo che la politica si debba tirare indietro su questo aspetto dei per questo che
Non può essere solo il Comune di Torino essa caricato di questa situazione rifugiati politici perché noi abbiamo spesso polemizzato
Con alcuni degli assessori del Comune ma è evidente che le mille seicento persone o le mille che saranno perché magari numeri aumenteranno non possono essere messe tutte sulle spalle il Comune di Torino evidente che un problema nazionale ma nella contingenza nazionale del Governo nazionale che sappiamo quali
Quali percorsi sta seguendo io credo che
Nel prossimo futuro una maggiore responsabilizzazione della Regione Piemonte sia necessaria su questa su questo tema
Ecco Suviana sti lo diceva Domenico poco fa restano degli interrogativi no abbiamo tentato
In crisi di Asti del nei quali sono dato tante volte ci siamo visti lì ci ricordo benissimo durante una visita che ho fatto io insieme a Barbara Bonino
Della del partito libertario Vella Ravello Ravello Ravello Ravello
Nel quale Barbara Bonino dichiarate giornalisti quindi non è che dico una cosa che ha detto segretamente detto devono ringraziare Dio di avere un tetto sulla testa io credo che adesso al di là di ringraziare Dio ringraziare Allah
Credo che sia semplicemente una cosa volgare una una cosa stupida che non ha nessun effetto positivo non dal punto di vista dei rifugiati politici ma dal punto di vista della nostra società
Quando persone che magari si rifanno a ad un'etica cristiana cattolica
E la rivendicano ad ogni piè sospinto fanno una dichiarazione di questo tipo ma io penso che ci sia qualcosa che non funziona penso che proprio manchino delle minime possibilità di
Logiche in queste persone e spesso credo anche che non sia una questione di che si dicono cose che si credono semplicemente si dicono degli slogan assi si parla appunto la pancia dei cittadini
Ma oggi
E noi non possiamo pensare che fra quindici giorni queste persone vengono prese sbattute fuori io semplicemente non credo che sarà così non ci credo mi sembrerebbe una scelta un po'folle
Ma è evidente che di fronte alle richieste che l'abbiamo fatto più volte
Alta a tutti i responsabili di quale sarà il percorso di queste persone perché immaginate di immedesimato in in queste persone che sanno o che percepiscono che il il tempo sta per finire e che loro non potranno più stare lì
A dormire a lavarsi a mangiare a studiare a seguire i corsi dovranno trovare un'altra soluzione che noi che che loro non vedono medesimi amore ci ciascuno in queste persone immaginiamo quale può essere la reazione io credo che
Pensare per tempo delle scelte dei percorsi insieme a loro comunicandogli a loro si è anche il modo per ridurre la il rischio che possono accadere cose spiacevoli che peraltro in questi sette otto mesi
Se sei mesi
Non sono accadute
Cioè non è certo la manifestazione del blocco di corso Casale una sera
Che ha potuto intaccare un percorso che è stato molto meglio di quello che io avrei anche immaginato non c'è stata nessuna conflittualità sociale del CUD in uno dei quartieri più ricchi nella città di Torino però una risposta occorre non possiamo far passare questi quindici giorni
E la responsabilità
Non è che sia nelle mani del Comune ma il Comune di nuovo deve farsi portatore di richieste nei confronti di tutte le altri enti ed istituzioni che hanno responsabilità in questo per trovare dei percorsi
Per queste persone che non possono interrompersi
Fra quindici giorni
Io credo che noi
Con le poche forze che abbiamo abbiamo fatto un grandissimo lavoro in particolare Domenico
Ha fatto un grandissimo lavoro e si sta continuando a farlo e la giornata oggi del primo marzo almeno personalmente mi ha consentito di fare un nuovo passo avanti perché stamattina e sarà alle sei del mattino con Alberto che Domenico a volantinare
Di fronte ad una codina di cento centocinquanta persone che attendono
Di poter entrare per
Fa richiesta del permesso di soggiorno per rinnovare il permesso di soggiorno con persone che stanno lì
Magari a meno dieci gradi come accaduto due mesi fa dalle due di notte fino alle otto quando aprono gli uffici entrano e si sentono dire no però oggi non facciamo più niente tornate un'altra volta
Beh questi non sono cittadini uguale a noi sono cittadini che hanno molti meno diritti di noi ed è dovere di ciascuno di noi di impegnarci perché
Non vi sia una discriminazione di questo genere io da torinese
Mi sono vergognato di essere torinese quando visto corso Peschiera stamattina mi sono di nuovo un po'vergognato perché non credo
Che questa cosa sia accettabile e come dicevamo con domenica con Alberto probabilmente non è così complicato trovare una sistemazione più decorosa per farli aspettare magari anche delle ore magari però non ha meno dieci gradi
E per evitare che uno quando ha fatto tre quattro cinque ore di coda magari con la carrozzina con un bambino di cinque mesi come abbiamo visto stamattina non si trovi di fronte un poliziotto che dice no guarda per oggi finita Torre un'altra volta
Questa è politica la politica serve per governare anche questo e quindi proseguiamo su questa strada che
Abbiamo intrapreso in questo primo marzo che ci ha visti non da soli ma con tantissimi altri dell'associazione del Partito Democratico
Dei centri sociali fare delle cose magari diverse le une dalle altre magari con impostazioni diverse le une dalle altre ma che puntano ad un solo obiettivo che mi pare da perseguire contro
Diciamo la politica becera che sentiamo troppo spesso nelle televisioni nei giornali in questi giorni grazie
Grazie di Gore approfitto per un aggiornamento della situazione che si era creata ha davanti alla stazione
Mi ha chiamato Marco Milano l'avvocato dell'ACI che avrebbe avuto fare l'intervento un po'più tecnico sulla questione raccontare un po'le prime fasi io sia quelle dell'occupazione da chimica San Paolo
Dicendomi che stavo uscendo adesso dalla Questura
Con il il ragazzo che era stato arrestato somma scarcerato o comunque rilasciata copia Scarci altri lasciato
Quindi un
Un ottimo successo veniva dire da parte di Marco di mediazione che ha permesso di di di sciogliersi lo scioglimento pacifico di di questo presidio che si era creato
E ha evitato che vi fossero i presupposti per una che ho conflittualità
Sociale pubblica una uno scoppio di violenze che avrebbe
In un qualche modo rovinato la giornata di condivisione di confronto di dialogo di manifestazione pacifica su quelli che sono i diritti
Dei migranti
Io lascerei lo spazio visti i contributi differenti e vista la presenza dei desideri dei vari relatori a eventuali domande da parte di del pubblico qui
Approfittando la loro presenza per le risposte
Antonio quei
Mazara
Marcia
Per il momento
Ma molto semplicemente a questo punto viene quasi spontanea una domanda visto
Vista la situazione cioè il numero comunque
Di rifugiati
A livello Piemonte che tutto sommato non mi sembra Cusi enorme appunto come si diceva
Mi viene da chiedere mi
Come mai
La questione abbia avuto una
Qualche tentativo già risposto solo a livello di Città di Torino e a questo punto invece che cosa può fare realmente la Regione cioè la Regione può individuare
Delle delle città dei siti in che modo lo può fare
Deve per forza trovare di volta in volta
La collaborazione di tutti gli enti
Sottoposti cioè
La Provincia piuttosto che il Comune piuttosto che il Consiglio di Quartiere piuttosto che
Il Consiglio di condominio e quali strumenti ha eventualmente la Regione per prendere delle decisioni in questo senso
Oppure si di volta in volta la questione può essere risolta solo dall'iniziativa di
In Consiglio comunale
Quindi eventualmente Cocconi con il nuovo Consiglio regionale in che modo si può
Continuare a perorare la causa cercando di
Non
Non lasciarla come semplicemente una un problema della Città di Torino o di quello specifico quartiere o di quella situazione particolare ma come distribuire piuttosto eventualmente
Il tentativo di soluzione sul sull'intera regione
Grazie
Perfetti raccogliere le varie domande e poi proviamo a fare
Prego
Prego
Si presenta
Mi chiamo Giovanni moderato abita in maniera di Milano a un centinaio di metri dalla
Da questo
Struttura che una volta ospitava al comando dei vigili urbani
E lì la situazione molto tranquilla perché sono dei signori di una struttura umana straordinaria questi
Profughi
Fintanto che non sono ragazzi sono uomini che hanno attraversato cosa che noi non possiamo neanche pensare cosa siano mi turba sempre molto sentire parlare di ragazzi
Sono venuti quando
I centri sociali un paio d'anni fa quasi tre secondo me
Hanno li hanno aiutati a occupare questa struttura
Solo successivamente nato il problema della brevi della clinica San Paolo ecco io ricordo per l'inverno perché come gente del quartiere eravamo andati a portarle coperte
Però la gente del quartiere può portare coperte può portare il caldo comportare delle cose che così a livello spontaneo il singolo cittadino può decidere di fare io sono pur nettissima
Che dopo tanti inglesi con un coordinamento che si è costituito e che è stato ufficialmente riconosciuto dalle istituzioni in primis dal
Prefetto e poi anche dalle istituzioni locali
E
So che si stia si sia oggi a questo livello noi sapevamo che gli astri dopo sei mesi o cos'era sarebbero stati lo sappiamo che tutti questi che sono nella villetta dell'ex vigili urbani sono lì allo stato brado
Lo sappiamo che da settembre invece costante erano più di cento
Il quartiere nel suo piccolo voi vi siete mossi verso i primi di dicembre quartiere si era già mosso anche su sollecitazione nostra di gente che abita lì
E avevano sollecitato il Comune cioè
Io credo che
I giornali parlano quando parlano extra parlano
E non parlano sufficientemente io chiederei a voi che lo facciate
E intanto
Questo
Dire
Rifugiati emigranti intanto bisognerebbe chiarire molto bene hanno e popolazione
Che cos'è un rifugiato quali sono le condizioni da qui parte quali sono chimiche spiazza forse l'avvocato se è rimasta senza far vedere
Però dobbiamo dirlo perché io sono andata a suonare i campanelli alle persone che conosco
Sono andata alla bocciofila che lì davanti a via Paganini le persone non sappiamo mai io stesso se devo dare delle informazioni più che tanta dica di no non è un semplice migrante e devo dire non è un semplice migrante
Questo è un rifugiato politico
Allora noi dobbiamo avere più informazioni le istituzioni pubbliche l'associazioni che si sono accordi in atto in questi anni Caressa per risorsa
Devono costruire l'informazione e fare in modo che sia andata a tappeto nonché se ne parla solo ogni tanto
E sono rifugiati politici noi non sappiamo cosa sono voi avete accennato livelli i trattati internazionali eccetera però non ne sappiamo non li conosciamo
Allora la popolazione si investe anche nella misura in coma anche le informazioni se no
La l'assimilazione rifugiato uguale migrante migrante quale clandestina eccetera piene Comuna immediatezza con la spontaneità perché siamo carenti di informazioni
Io sono tra stasera perché i calciatori cazzate festa o facciate in modo che anche il coordinamento io so che il coordinamento sabato appunto un momento pubblico in cui hanno relazionato
Non ho potuto andare toccano in contemporanea un impegno grosso che mi sono presa con le lavoratrici
Che cosiddette Alitalia chiama badanti avevamo un seminario sul lavoro di cura e sulle assistenti familiari
Quindi non ha potuto andare al coordinamento a sentire cosa ci avrebbero detto però la mia richiesta è che si costruisca un'informazione corretta perché la gente non siamo gente siamo popolazione di uno Stato democratico
Abbiamo bisogno di informazioni più serie dati in modo sistematico in ombra cazzo a dicembre un articoletto che avrebbero fatto su Repubblica perché c'era questo nostro movimento spontaneo di quartiere che ci stavamo interessante di queste persone
E son venuti a dirmi che facciamo un articoletto se il pubblico sarebbe una bella favola di Natale questa retta scherziamo
Io di favole di Natale lasciate da quando avevo cinque o sei anni
Allora non si scriva una favola di Natale sui rifugiati politici che sono da quasi tre anni in via Paganini si scriva un articolo da parte di Repubblica in cui si costruiscono tutte le informazioni e si mette la cittadinanza in condizioni di avere
Qualche settimana fa è apparso mi pare sia su Repubblica che sulla stampa un appello del Comune di Torino all'Assessore Borgione in cui invitava dirlo al sita dinanzi a torinese apprendere non avere in affidamento più fluida ma si fanno a questo modo le campagne
Allora c'è un atteggiamento assistenziale su tutta la linea all'espianto e perché anche un po'i il coordinamento e l'estate allora non ci stiamo rapportando a degli adulti
Che hanno attraversato il mondo e che sono arrivati
All'ottenuto riconoscimento deputati politici allora il rapporto fra adulti autoctoni qui e adulti che sono arrivati non va bene ragazzi
Si fanno interventi che possono essere anche
Immediatamente a carattere assistenziale ma ci vuole una strategia di tipo politico ma politico nel senso che questi sono interlocutori e con loro andiamo a costruire cosa vuol dire fare altre cose
Quindi stiamo io ho preso contatto come persona con sette otto persone lì della zona dove abito io con questi signori che sono in via Paganini e sono anima
Sta molto turbata
Perché questi stanno già maturando un atteggiamento assistenziale urgentemente dipendente
Tutti gli atti di parlare con loro in termini interlocutori Nora si aspettano attitudinale qualcosa di materiale o qualcosa di
Ma persino scusatemi proprio uno sfogo ma credo che sia una sede dove posso dirlo cercherò di essere capita
Ma persino i corsi signore che fa ricorsi la formazione professionale i corsi di lingua italiana a questi adulti
Come e i contratti che lo hanno avuto con il cento per l'impiego della Provincia di Torino ma che cosa hanno restituito al loro in quanto adulti
Sono stati considerati dei ragazzi in una fase di apprendimento o sono adulti in un processo incomincio esci da quel processo con un livello di consapevolezza maggiore oltre che anche di maggior conoscenza della lingua italiana
Questo è un problema grosso dei corsi di formazione per queste persone
Escono di lì con consapevolezza o è stato soltanto con l'apprendimento più o meno approssimativo di la lingua italiana io ho chiesto un appuntamento alla del vento della sesta circoscrizione che essendo anche coordinatrice della Quarta Commissione
E direttrice di una scuola
Mi aiutasse a capire cosa stanno facendo loro nei corsi di formazione per queste persone
Cioè di vera e propria spostare l'asse su un piano più politico ma nel senso politico chiarissimo nel dibattito
Prego si presenti
Queste sono previsoni Michele
Non voglio occupare troppo tempo
Condivido molto quello che è stato detto il problema grosso è quello della legalità
Moggi quando si parla di legalità ti diritti che non vengono riconosciuti perché io mi ricordo già i tempi utili quando la Questura era in via Ventimiglia quello che lei
Ha testimoniato prima
E mi ricordo le sperimentazioni che si facevano in quell'epoca dove noi simulava Moro DSR degli stranieri per vedere quanta sofferenza c'era nell'ambito degli stranieri
L'azione prima che da fare se si vuole parlare di legalità non è tanto non è solo quello verso
I singoli individui ma è quella della autoreferenzialità dei servizi
Perché fin quando non cambia la logica del modo di lavorare che questo siano i CTP sia la formazione professionale sia il privato sociale sia al le cooperative
La concorrenza la si vede in altri ambiti che la missione
Non prelevare denaro pubblico europeo dopo ognuno lavora all'interno del proprio servizio
Però comunica proprio con l'esterno perché se io faccio crescere l'altro servizio automaticamente nascono le buone prassi
E le buone prassi e non sono minimamente prese in considerazione l'università che cosa fa
La teoria illumina la pratica la pratica nutre la teoria
E la teoria universitaria rimane a livello molto universitario ad alti costi noi che siamo dalla formazione professionale lavoriamo con tantissimo volontariato all'interno
Ma non tutte le agenzie formative lavorano in questo modo compresa anche la mia in tanti settori
Allora occorre proprio una supervisione un'organizzazione che porti verso la legalità
Grazie
Se non ci sono altre domande
Magari
Proverei
A fare due considerazioni su quanto detto negli ultimi interventi quella c'è invece magari dire due cose sulla sulle possibilità di un eventuale gestione un coordinamento a livello regionale a Gianluca salario se
Provare a dire magari due cose su quello
Ma io direi che sul discorso dell'informazione
L'informazione che promuova anche senso critico mi viene da dire da parte della cittadinanza le siamo assolutamente allineati crediamo anche noi che sia un problema alle volte un problema quello di far uscire informazione prima di trattarlo addirittura di poterla
Diffondere di farlo uscire attraverso i canali corretti i canali giusti
Sul discorso del
Dell'andare a creare assistenzialismo no in queste modalità ecco di
DDT sull'atteggiamento che a volte anche buonista no del tipo già dato abbia già dato cioè abbia e già tanto quello che diamo ecco non è ogni tanto bisogna dare il giusto il giusto per permettere a delle persone di sviluppare dei percorsi
Di inclusione che partono da quello che queste persone che questi uomini sono nel senso che nelle nostre visite anche abbiamo incontrato persone con delle professionalità
Non è che dovessero partire da zero che erano già risorsa devono essere messi in condizione di potersi spendere al meglio in un contesto
Non è che ci voglia poi tantissimo basta riconoscere delle risorse persone che abbiamo incontrato con
Con lauree con professionalità alte no
E questo chiaramente necessita di una strategia di lungo respiro una strategia che dal nostro punto di vista si basa sull'assunzione di responsabilità e che parte da un riconoscimento dei diritti dei singoli ma
Dà delle risposte che sia delle risposte diverso ordine e di diverso grado
Questo grosso modo per i quali a quelle che più che delle domande mi pare che fossero un po'delle presentazioni dei punti di vista correttissimi
Passerei quindi la parola Gianluca che magari prova dieci locale su quella che quando si fa di una
Con le prospettive di un'eventuale gestione con la necessità di una gestione regionale regionale
Sì pur diciamo che livello regionale
Esiste già un coordinamento
Tra da più di di un mese si si svolge in Regione un coordinamento delle associazioni
Riunisce anche prefettura comune in provincia che tenta proprio di dare una risposta a questo a questo a questa questione un punto di ricollocare le persone anche al di fuori dalla città di Torino
Un primo progetto era stato fatto con
Piemonte non sull'asilo mi pare adesso non me ne sono occupato direttamente un'altra associazione che se ne occupa quindi
Posso darvi proprio delle informazioni generali questo progetto prevedeva appunto la sistemazione di le persone che c'erano in corso Peschiera
Su tutto il territorio regionale si era partiti mi pare con quaranta inserimenti
Poi per via del fatto forse che corso Peschiera è una situazione che comunque sfuggiva al controllo non si riuscivano avere dei dati precisi delle presenze di chi c'era chi non c'era a
Questo progetto poi è stato sorpassato è subentrato il il ferro che il fondo europeo per i rifugiati che il il progetto un progetto europeo gestito dal
Emanato dal Ministero dell'interno è gestito dal coordinamento di associazioni che si sta occupando appunto di VII
A livello regionale credo s'che ancora molto si possa fare c'è in questa direzione si è presa la strada giusta
Il problema
Sta nelle risposte poi dei singoli comuni di chi vuole partecipare o meno
C'era il Comune di Biella che ultimamente ho aderito a questo questo Progetto
Con un po'di di timori iniziali
Adesso pare che molte molte persone rifugiate vogliano vogliono andare a Biella perché hanno visto loro il posto si trovano bene hanno capito che possono esserci delle possibilità concrete di di vita e
E quindi rimanerci anche
Questo questo tentativo lo si sta facendo appunto parallelamente al fatto che comunque in
In Piemonte ci sono
Un centinaio di posti nell'accoglienza SPRAR
Appunto questo questo tavolo continua ancora prosegue in questo percorso
I temi trattati sono
Via Asti VII adesso si parlerà più di di Asti perché chiaramente c'è c'è questo
La questione da affrontare della della ricollocazione delle persone di via Asti
Ripeto
Sta tutto nella buona volontà dei Comuni a scegliere in intraprendere un percorso chiaramente non non gli si pubblica are a a partecipare almeno una
Una legge a livello nazionale su sul sull'accoglienza per i rifugiati non esiste quindi si tratta tutto in modo così molto estemporaneo non non viene preso molto
In considerazione il problema perché appunto non essendoci un a una legge o comunque un fondo dedicato solo a quello non
Non c'è specificamente quindi
Ripeto Statuto la buona volontà dei in comuni di partecipare e anche a livello ragione regionale sicuramente la la Regione credo possa
Cercare di coinvolge il più possibile i Comuni in questi percorsi
Grazie Gianluca Diego castagno voleva dire due cose anche lui su questo arco
Ma quello
Molto brevemente rispetto alla vicenda ragione comuni
Sempre per parlare di via Asti quale il almeno a mio modestissimo parere cosa ha fatto la circoscrizione cosa ha fatto il Comune in realtà come diceva molto bene Gianluca la vicenda
Eminentemente governativa cioè il Ministero dell'interno che stanzia i fondi
Decide quali sono le aree da da utilizzare quali sono le
Cosa ha fatto il Comune il Comune anticipato con il suo Bilancio dei soldi che arriveranno poi dal Ministero degli Interni ovvero l'ha fatto nulla di straordinario apparentemente però al sbloccata una situazione che stava diventando pesantissima
E poi soprattutto a utilizzato in pieno tutti i suoi enti sussidiari cioè la circoscrizione non decide assolutamente nulla
Apparentemente non fa praticamente nulla di fatto però garantisce un collante tra quello che è il territorio e quello che è un ente superiore in questo caso è sussidiaria come si dice tecnicamente
Allora quando si fanno questi grandi tavoli di concertazione che come dicevo prima sono un po'
Hanno dei cortocircuiti perché non succede mai con completamente la sovranità al territorio nella si cede agli enti sussidiari
In questo modo si cerca di in qualche modo intervenire sul territorio che dovrà poi ospitare la situazione di emergenza il punto vero però in Italia
E che la tendenza in questi anni eh lo diceva bene il gol prima a fare un'equivalenza tra emigrazione ecco e sicurezza tra virgolette
E soprattutto trattare il tema immigrazione in due modi o in termini di
Sicurezza pura cioè i fondi migrazione sono stati azzerate da questo Governo e sono stati trasferiti tra virgolette ha i fondi del ministero dell'interno per la sicurezza
Vuol dire in buone in poche parole
Togliere tutto ciò che riguarda UE il fare integrazione emettere tutto sulla carburante macchine della polizia
Questo da un lato può in qualche modo rispondere a una logica di taglio di fondi indifferenziato che va a colpire tutti
E che varie magari ritenere che il carburante per le macchine polizia prioritario dall'altra però non possiamo pensare solo in questo modo la questione ma ma perché dietro c'è una
Scelta politica ben precisa
Allora i casi di via Padova sottolineo in questo mi piace pensare che Torino sgangherata quanto si vuole comunque a degli aspetti virtuosi il caso di via Padova testimonia che non esiste
Politica di sicurezza basata sulla militarizzazione efficace se non è accompagnata da una politica di integrazione
Prima insistevo anche sul fatto che non bisogna fare la Rolo opposto cioè non si può fare una politica di integrazione in un sistema dove la legalità non è minimamente ripristinata quindi occorre sempre agire sulle due parti
La Regione tra l'altro chiudo
Ha avviato una serie di riflessioni purtroppo occorre dirlo a partire da quella che si è rivelata essere un'emergenza
Prima il problema non lo si poneva chiudo però dicendo una cosa ed è il caso della clinica San Paolo e parzialmente anche il caso di via Bologna
Non mi lascia molto perplessa la logica del
Si occupa un luogo pubblico si mettono dentro persone disagiate e in virtù di questo poi
Il gioco tra associazioni che lo gestiscono soggetti comunali di riferimento prefettura diventa molto più lento e complicato la cosa che io trovo veramente assurda
Dov'era arrivare al alla logica dell'occupazione dello stabile per risolvere il problema dei rifugiati
Penso di non essere smentito
Se affermo che la vicenda di via ADD della clinica San Paolo si è protratta per un anno
Per la condizione di partenza dell'occupazione del centro sociale della struttura di della clinica San Paolo
Quindi
Nonostante io non abbia grandi simpatie per Borgione perché non mi piace la politica che conduce questo
Elimina digiti Mario opinione
Mi sembra anche tuttavia nel gioco del del del del coordinamento delle associazioni
Comunque
Abbastanza assurdo dover sì preoccupare di tenere insieme tutto un gruppo di associazioni comprese le associazioni che in qualche modo
Involontariamente per carità sono state artefici di una situazione di corto circuito in questo caso istituzionale
Chiudo davvero dicendo che la vicenda del riscaldamento di via Bologna ve lo dico perché da per quel poco che ho visto i diritto amministrativo
Rendeva necessario il cambio così mi spiego bene prima l'ho detto in maniera un po'oscura se un luogo e occupato
E c'è un contatore che non supporta la carica delle stufetta il per riscaldare in comune non può cambiare il contatore
Perché se lo fa e passibile giusti ricorso amministrativo in Corte dei conti
Perché se quelle una struttura occupata chi occupa gode di un'utenza che il Comune paga ecco quell'utente non paga io non posso cambiare il contatore
Allora mi rendo conto che detta così pura amministrazione
Ma il problema reale e che nono gli strumenti per poter cambiare il contatore
Quindi allora ben venga il sociale housing che dovrebbe essere la formula per cui si affida una struttura la gestione di quello che adesso è il centro occupato di via Bologna
Davvero chiudo non è un cavillo è una questione proprio di strumento amministrativo che ha l'amministratore locale che non sono io in questo caso il Comune
Quindi penso che molti corto circuiti derivino anche da questa
Che grazie Diego
Igor volevi dire ancora vuole aggiungere ancora qualcosa credo così io ma due A caldissimo nel senso che poi l'intervento però è stato fatto
Ecco quindi vuol dire che alla fine di fronte a a quelli che sono effettivamente
Delle questioni umanitarie di riconoscete i diritti alle volte
Si può fare anche qualcosina in più questa è la prima cosa la seconde mi viene da dire occhio al insomma lo scaricabarile che un gioco che qua trattorino sui rifugiati c'è stato parecchio perché se ci arrocchiamo dietro al burocrati chiese mi viene da dire
è chiaro che una ragione per non fare una serie di cose la troviamo sempre la trovano i Comuni nello scaricare responsabilità la trovano tutti
Però le persone sono in un posto recinta erogano con la loro presenza e la loro presenza ci impone umanamente e politicamente di trovare e inventare delle risposte eventualmente cambiando
Delle prassi amministrative che in quel momento non sono funzionali eventualmente anche facendo questo
Questo è un po'quello che è avvenuto ci pare
Che si è avvenuto anche Graziano e torno a dire il fatto che si è stati trasferiti dopo due mesi di rimandi attaccandosi al fatto Biasi lo sebbene anche tu Diego
Che non c'erano i materassi giusti ma come fa a mantenere un mese la per cinque materassi perché ti manca
Bastato che Chiamparino andasse in un giorno la cosa si è risolto
Quindi insomma si può anche fare io credo che gli amministratori in questa via delle grosse responsabilità
Chiuderei però ricordando quelle che erano un po'le nostre strategie nostre linee di di iniziativa rispetto a questi temi uno
L'importanza di ritorno di trovare nell'ambito delle varie amministrazioni comunali dei vari Comuni ecco delle strutture no deputate all'accoglienza
Degli delle strutture fisse sono deputate l'accoglienza dei rifugiati
Una cosa sulla quale i pareri comunitaria si stia muovendo
Secondo aspetto era quello di un coordinamento una rete tra enti
Insomma qua abbiamo saio del Ravelli c'è un altro coordinamento che si muove l'importanza di coordinarsi tra di loro anche per il discorso delle buone prassi ma non solo anche per coerenza di interventi no
Il terzo aspetto era quello un po'di un coordinamento di una rete che si deve essere del partirà a livello governativo e questo è l'abbiamo anche proposto
Ma anche a livello regionale credo che ci siano degli enormi spazi di intervento e di coordinamento tra comuni diversi e un'assunzione di responsabilità parte la Regione che questo può fare
E poi un interrogativo grande dopo nel senso che
Pensare a delle prospettive da dare alle persone e anche questo fondamentale per uscire da logiche del chissà cosa capita domani che non aiutano nessuno e soprattutto fanno sì che le situazioni permangano nel tempo
Io chiuderei qui ricordando che in questa giornata
Aggiornata per i riconoscimenti rispetto dei diritti e della dignità dei migranti e contro il razzismo parlare dei rifugiati che hanno una condizione uno status
è ben chiaro
E che di Facoltà di tutta una serie di diritti a partire dalla Convenzione di Ginevra
In porto conosciuti a trattati internazionali non sono
Credo che sia fondamentale era importante ricordarlo oggi
Ed è ancora più importante ricordarcelo giorno dopo giorno
Perché a oggi a Torino dei numeri che ci sono stati portati circa trecento rifugiati politici sono senza una collocazione e chissà dove stanno oggi nella nostra Torino con tutti i suoi interventi
Io ringrazio tutti ricordo che tutte le nostre iniziative possono essere quei recuperate trovate sul sito
Www punto associazione Aglietta punto it ringrazio Marco Iozzo di officine di Oz regista delle video Lubecca dico Castagna vicepresidente Circoscrizione otto
Gianluca assai più dell'associazione del Circolo andrà vende astio
Fondazione per averle scusa
Igor bonis segretario dell'associazione radicale Adelaide Aglietta a tutti i presenti grazie