Rassegna stampa ambientale

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giovanni De Pascalis per la rassegna settimanale dedicata ai temi ambientali ecologici dell'energia del territorio
E questa settimana i i delle le questioni trattate che abbiamo trovato sulla stampa sono davvero tante e importanti
Avremo difficoltà a dar conto di tutto
E direi di partire senz'altro con il rapporto dell'Ispra braccio tecnico del Ministero dell'ambiente come ridurlo definisce anche il Sole ventiquattro Ore rapporto diciamo sullo stato dell'ambiente in Italia
In particolare poi sulla sul clima anche
Allora vediamo partiamo proprio dal Sole ventiquattro Ore del sedici aprile scorso che appunto ubicato un articolo a pagina ventotto nella parte della foliazione
Dedicata all'economia e l'impresa è il titolo è il clima sempre più caldo soffoca anche l'impresa si sotto accusa il dumping dei Paesi che non rispettano i limiti alle emissioni
Leggiamo l'articolo di Jacopo Giliberto clima rovente nel senso letterale della meteorologia nel senso traslato della politica i ricercatori dell'Ispra il braccio tecnico del Ministero dell'ambiente
Hanno scoperto che il clima meteorologico si sta surriscaldando in Italia e che l'Italia e peggio del resto del mondo
Nel frattempo Silvio Berlusconi Nicolas Sarkozy hanno scritto ciò sembra rosso per chiedere che le politiche europee in difesa del clima tengano conto del tra virgolette dumping ambientale
Praticato da tanti Paesi a basso costo perché senza norme anti emissioni di gas a effetto serra
Battibecco parlamentare infine sulle emissioni di anidride carbonica accusate di riscaldare il pianeta se la maggioranza ha fatto provare in Senato una mozione delle posizioni negazioniste
Francesco Luca Rutelli affatto bocciare dalla maggioranza una sua mozione cioè una mozione della maggioranza stessa
Che era ricopiata dal testo che il Governo aveva approvato al G otto dell'Aquila alla beffa politica di Rutelli è seguita una ridda di polemiche
I dati dell'Ispra Istituto superiore per la per la protezione e la ricerca ambientale cioè l'ex APAT prima ancora Ampa
Dicono che in Italia l'aumento di temperatura e maggiore che nel resto del mondo nel periodo mille novecentosessantuno due mila otto le stime più recenti osserva Stefano la Porta sub-commissario dell'istituto
Evidenzia un incremento della temperatura media in Italia pari a un grado
Secondo Domenico Gaudioso responsabile del servizio atmosfere clima dell'Ispra fino al mille novecentottantuno c'è stato un leggero raffreddamento ma dal mille novecentottantuno in poi
Un riscaldamento progressivo
E se ai cittadini il due mila nove è parso piuttosto freddo il termometro dice il contrario Lambo l'abbondanza di piogge nevicate una delle conseguenze del clima pazzo
Le conseguenze sono l'accentuarsi dell'erosione delle coste lunga siccità alternata tempeste furiose
La fusione dei ghiacciai il ridursi delle falde acquifere le frane
Una conferma viene dal rapporto del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici CM Cicci
Che sarà presentato oggi a Venezia in Italia negli ultimi vent'anni si sono succeduti i dieci anni più caldi tra gli ultimi centocinquanta anni
Al primo posto nel due mila tre il più rovente seguono il due mila uno il due mila sette il mille novecentonovantaquattro e il due mila nove
E a proposito di di questo
Il nuovo istituto
Con sede a Venezia sempre il Sole ventiquattro Ore ci informa in un articolo di Claudio Pasqualetto intitolato a Venezia un polo per studiare il clima ecco ci informano appunto
Su questo nuovo ente di ricerca
Un'alleanza internazionale per studiare e gestire il cambiamento climatico e il patto Attali siglato Venezia tra la Fondazione Cini la fondazione Mattei e il clan policy iniziativa che fa capo al finanziere George Soros
Un patto molto flessibile aperto anche ad altri soggetti
Ma soprattutto che attiverà le singole competenze in ben in in base a diversi progetti sul tappeto un'alleanza che ha già una sua struttura e una prestigiosa sede
Ricavata nell'ex scuola della Cini alla Fondazione Cini sull'isola veneziano di San Giorgio
La Cini come ha spiegato il suo Presidente Giovanni Bazoli porterà tutto il suo prestigio e la sua rete di contatti mondiali sul fronte della scienza della cultura
La fondazione Mattei secondo quanto riferito da amministratore delegato di ENI Paolo Scaroni ha già dirottato qui un pull di sessanta ricercatori
Provenienti da tutto il mondo che da tempo si occupa di queste problematiche
La CPT Soros rappresentato dall'executive director Tom è il partirà con una struttura di dieci studiosi i finanziamenti non mancano sia quelli diretti dalle diverse istituzioni sia quelli statali ed europei su progetti mirati
L'obiettivo dichiarato è far compie un passo in avanti alla ricerca realizzata fino ad oggi per trasformare i contenuti in elementi utili a guidare le scelte che i diversi Stati dovranno andare a compiere
E evidentemente nel nel in in tema di ecologia cambiamenti climatici
Il il la questione
Del rapporto
Sul su sull'aumento di temperatura in Italia e poi affrontata
Anche dal quotidiano ecologista terra che
In un articolo di mercoledì quattordici aprile
Ci dà conto appunto di questa di questo è un rapporto di questa situazione il titolo è clima bollente nel Mediterraneo quindi come vediamo qui la prospettiva si allarga
Dall'Italia in particolare a tutto il Mediterraneo l'articolo di Simonetta lombardo in Italia i dieci anni più caldi a partire dal mille ottocento sono tutti i successivi al mille novecentonovanta raggruppati negli ultimi due decenni e non basta
I primi i primi tre anni più caldi sono tutti dopo il due mila
La top tenda delle temperature degli ultimi due secoli è due mila tre due mila uno due mila sette mille novecentonovantaquattro
Due mila nove due mila due mila otto mille novecentonovanta mille novecentonovantotto mille novecentonovantasette
Mediamente l'aumento di temperatura di questi dieci anni bollenti
E superiore di uno virgola due gradi rispetto al periodo di riferimento ma cresce ancora uno virgola tre gradi se si prende in considerazione l'anomalia
Dei sei anni successivi al due mila in altre parole il clima sta cambiando a ritmi vertiginosi
E il cambiamento continuo ad accelerare
A spiegarlo lo studio che viene presentato oggi a Venezia dal centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici CM cc
Il rapporto di cui Terra in grado di anticipare i dati salienti è stato curato da Sergio Castellari Vincenzo Artale
E raccoglie gli ultimi studi e ricerche sul cambiamento climatico nel nostro Paese e nel Mediterraneo realizzati da ENEA CNR INGV Ispra università
E continua articolo di
Simonetta lombardo ma il nostro è l'unico Paese al mondo dove la parola scienziati fa rima con bolscevichi il PdL presente in Senato una seconda mozione che nega il cosiddetto riscaldamento globale
Eppure come altro potrebbe chiamarsi in Italia negli ultimi cinquant'anni in continua la lombardo
Le vere proprio ondate di calore sono triplicate ma non abbiamo ancora visto niente secondo i dati elaborati dalla comunità scientifica italiana e presentata in un rapporto che ricalca quelli dell'il PCC
Pane licenziati dell'ONU la regione euro-mediterranea potrebbe essere soggetto a un sensibile riscaldamento che nel bacino del Mediterraneo sarebbe più pronunciato testate
E che alla fine del ventunesimo secolo potrebbe raggiungere i quattro cinque gradi di incremento della temperatura media rispetto alla fine del ventesimo secolo
Le piogge dovrebbero diminuire del venti trenta per cento rispetto alla alla alla situazione attuale e cambiare la loro frequenza
Aumento dell'intensità delle precipitazioni su Italia del nord in inverno
Diminuzione sull'Italia centrale e meridionale in estate in primavera in pratica tradotto sul territorio più siccità sud e più alluvioni al nord
E anche le temperature tenderanno a crescere innestato in particolare a di arrivando valori superiori di oltre cinque gradi rispetto agli attuali
Questi dunque i terrificanti lo possiamo ben dire scenari che vengono prospettati per tutta l'area mediterranei quindi ovviamente anche per l'Italia che si trova al centro del Mediterraneo
E in particolare l'Italia meridionale e che sarebbe appunto a rischio siccità
Nel caso non si riuscisse a invertire la rotta di di di queste tendenze di cambiamento climatico
Passiamo invece ad una notizia
Ottimistica di cui ci dà conto la Repubblica con la Repubblica di giovedì quindici aprile
Con un davvero molto ampio servizio che occupa due intere pagine la pagina trentotto e pagina trentanove
Di ridurre il il supplemento gli approfondimenti del quotidiano La Repubblica
E negli articoli che citiamo sono quelli di Maurizio Ricci e di Giovanni Valentini allora vediamo prima
Cosa scrive Maurizio Ricci meno di settanta centesimi al giorno per tutta la famiglia un'Europa capace di non esalare quasi più anidride carbonica nell'atmosfera non costa di più e potrebbe anche costare meno
Diminuire dell'ottanta per cento le emissioni di CO due cioè di anidride carbonica al due mila cinquanta rispetto al mille novecentonovanta Stoppard o l'effetto serra comporterebbe
Nelle previsioni peggiori una bolletta di duecentocinquanta euro l'anno per la famiglia media europea
Continuando a vedere la tv girare in automobile stare calmi d'inverno insomma senza rinuncio al proprio stile di vita
E senza aspettare il miracolo di qualche mirabolante scoperta scientifica di là da venire le tecnologie necessarie ad un'Europa pulita ci sono già
Però bisogna muoversi subito perché più si aspetta più costa e il messaggio del rapporto road mappa due mila cinquanta e per chi vuole approfondire si cita poi il sito internet
Road mappa due mila cinquanta punto è u
Che ha appena lanciato la European trainato foundation la ricetta è drastica basta petrolio carbone gas
Puntare con decisione su un vento il sole con il contributo di nucleare e combustibili fossili ma con catture sequestro dell'anidride carbonica o
E in più le auto elettriche
Che consentono come come è noto notevoli risparmi quindi un notevole aumento di efficienza energetica e quindi notevoli risparmi soprattutto se poi si tratta di autolettighe di piccola taglia
Insomma di siti Cardia auto piccole leggere
Gli effetti sulla crescita economica sarebbero minimi ci sarebbero più posti di lavoro e più esportazioni il succo è si può fare costa poco conviene quasi a tutti quasi tra parentesi
Non è il miraggio di un pugno di ambientalisti arrabbiati grado mappa due mila cinquanta è un corposo rapporto frutto di otto mesi di lavoro da parte di istituti autorevoli rispettati una grande società di consulenza come la McKinsey
In
Peli al Collegio di Londra
La password Economics eh
Oxford Economics e le energie di si dice Center olandese
Il senso del rapporto tuttavia che le difficoltà di Europa pulita non sono tecnico economiche ma sostanzialmente politiche
La capacità di superare le resistenze degli interessi colpiti come ovviamente l'industria del gas del petrolio del carbone e poi ancora inerzia dei Governi l'opposizione di singole popolazioni
Contrari a convivere con nuove centrali nuovi elettrodotti e così via
Ecco questo scriveva Orizio Ricci abbiamo letto alcune parti del del suo ampio articolo e meschine invece Giovanni Valentini sempre in questo in questa stessa
Inchiesta del quotidiano la Repubblica
La svolta dunque e possibile il sogno si può realizzare l'utopia della green economy fondata sull'uso dell'energia pulita si può praticare
Contro i cambiamenti climatici il surriscaldamento del pianeta a favore dell'ambiente e della salute di tutti noi dei nostri figli
E di tutti i nostri discendenti ora l'economia verde non è più una visione ideale romantica di una società moderna costretto a fare i conti con la concreta realtà delle cifre degli Investimenti
Dei relativi profitti
Diventa piuttosto una strada obbligata da percorrere per esorcizzare lo spettro dell'Apocalisse per scongiurare il rischio dell'autodistruzione e la fine dell'umanità
E quindi un'opportunità irrinunciabile di crescita insieme di sviluppo per progredire ulteriormente sulla via del benessere della sicurezza e della convivenza civile
E continua Giovanni Valentini questa volta dirlo non sono più gli ambientalisti considerati generale generalmente allarmisti catastrofisti non sono i Verdi nei rosso verdi
E lo studio di un prestigioso istituto di ricerca economica come McKinsey commissionato dalla Fondazione europea per il clima e realizzato con la consulenza di diverse grandi compagnie elettriche
Una fonte attendibile e assolutamente non sospetta insomma
Da cui proviene un responso risolutivo
Entro i prossimi quarant'anni l'Europa può essere tutta rinnovabile può vedersi cioè interamente di fonti pulite come il sole il vento per affrancarsi definitivamente dalla schiavitù dei combustibili fossili altamente inquinanti
Come il petrolio o il carbone
E sottrarsi magari
Aggiunge Giovanni Valentini alle incognite i pericoli dell'energia nucleare
Sembra quasi un segno del destino che tocchi proprio il vecchio continente raccogliere e rilanciare oggi questa sfida
L'Unione europea costituita sulla base della Comunità del carbone e dell'acciaio all'inizio degli anni Cinquanta
E chiamata adesso a misurarsi con la possibilità di convertirsi dall'economia nera a quella verde in sintonia con la politica predicata su scala globale dal Presidente americano Barack Obama
E qui ci fermiamo e quindi per chi punto fosse interessato questo ampio servizio di approfondimento di Repubblica
è stato pubblicato giovedì quindici aprile questo ampio servizio intitolato il futuro possibile dell'energia verde
C'è poi un ampio occhiello che da delle cifre che naturalmente sono poi discutibili queste cifre sono
Cinque mila chilometri quadrati di pannelli solari centomila turbine eoliche che si
Se si parla delle attuali aerogeneratori
Giganteschi di cento metri un dato un po'spaventoso e bisogni di comunque
Duecento milioni di auto elettriche così l'Europa potrà arrivare in quarant'anni a liberarsi dalla schiavitù del petrolio e ridurre le emissioni di di gas a effetto serra
Dell'ottanta per cento a dirlo non sono gli ambientalisti ma un rapporto commissionato dall'Unione europea all'Istituto McKinsey una rivoluzione non un sogno e Costa poco
Siamo al settimanale Panorama
Che nel numero di questa settimana dedica alcune pagine alla questione ecologica generale ecologica globale in un servizio che è intitolato cara terra come stai
Sottotitolo se vogliamo rendere il nostro pianeta un posto più accogliente è bene sapere dove concentrare gli sforzi in quali sono i punti deboli e dove invece ci sono notizie positive
Insomma un servizio questo il panorama che vuole in qualche modo cercare un equilibrio tra
Pessimismo e ottimismo comunque leggiamo nella la premessa al poi alle notizie più tecniche che vengono subito dopo la premessa di Luca Sciortino
Che scrive comunque la si metta non si può dire che il nostro pianeta stia benissimo
Nemmeno però che non vi siano ragioni fondate di ottimismo
Mentre si rincorrono polemiche controversie sul clima
Aperta parentesi ghiacciai si sciolgono alzino
La temperatura globale aumenta forse non è detto puntini puntini chiuse chiusa parentesi
E alla vigilia della giornata mondiale della terra che sarà celebrata il ventidue aprile
Ebbene lasciate parlare i fatti e i numeri se i dati riguarda riscaldamento d'atmosfera preoccupano per lo più gli esperti del clima lasciando scettica o indifferente parte della popolazione
è difficile negare che la sovrappopolazione avrà alla lunga conseguenze incisive sulla qualità della vita umana si prevede che entro il due mila cinquanta si aggiungeranno solo nei Paesi in via di sviluppo
Due virgola tre miliardi di abitanti significherà ulteriore richiesta di Energia riduzione degli habitat naturali impoverimento delle bio-diversità in maggiore sfruttamento delle risorse
In questo senso una minore dipendenza dal petrolio spesso prodotto dal paesi non democratici eh auspicabile
Del resto l'incremento previsto delle energie pulite e rinnovabili e sicuro motivo di ottimismo
è
Così Luca Sciortino e quindi questa arte finale di questo di questa breve introduzione dedicata all'incremento delle energie pulite e rinnovabili si ricollega come abbiamo visto a quanto
A quanto rende rende noto il rapporto europeo curato in partiva dall'agenzia making si su sui costi tutto sommato
Contenuti
Non particolarmente pesanti che l'Europa
Pagherebbe però riuscendo entro il due mila cinquanta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra addirittura dell'ottanta per cento rispetto al mille novecentonovanta
Da sottolineare mi sembra in modo particolare importanza della del riferimento la sovrappopolazione la porzione della terra ricordando che già comunque la popolazione di oggi della Cina
Di miliardo trecento milioni e oltre già è un dato pesantissimo perché se l'intera se tutti i cinesi se l'intera popolazione della Cina
Vivesse con con consumasse come gli occidentali come
Gli europei o ancor peggio li statunitense di già non basterebbero neppure due pianeti terra
Per consentire il livello di consumi che verrebbe raggiunto a livello globale quindi il dato della popolazione è davvero davvero importante davvero decisivo
E torniamo al quotidiano la Repubblica perché un un articolo davvero molto significativo è stato pubblicato ieri sabato diciassette aprile
Articolo di Carlo Petrini fondatore di Slow Food
E il titolo è pannelli solari in via dalle campagne occhiello il fotovoltaico va concentrato nei centri urbani per non danneggiare le biodiversità allora vediamo che cosa scrive Carlo Petrini in questione davvero molto importante questa
Che appunto affronta Petrini il fotovoltaico è diventato una delle tecnologie portanti del nuovo modello energetico che si sta affacciando grazie la terza rivoluzione industriale la rivoluzione verde tra virgolette
Vi sono tuttavia crescenti perplessità sul suo uso intensivo centralizzato
Che coinvolge molti terreni agricoli d'Italia e d'Europa
L'articolo poi continua a pagina venticinque
E qui il titolo è via dalle campagne i pannelli solari stanno meglio in città
Allora continua l'intervento di Carlo Petrini
Se si configura secondo il modello energetico cui siamo stati abituati il fotovoltaico rischia infatti di fare danni quali erosione dei suoli perdita di fertilità di terreni agricoli di biodiversità cibi e sovranità alimentare
Sia chiaro due pontili fotovoltaico rimane centrale nella rivoluzione energetica
Bisogna soltanto fare in modo che non comprometta altre risorse utili
E sfrutti invece la miriade di spazi all'UI più adatti sono questioni che vanno prese seriamente come dimostra uno studio scientifico dell'ARPA Puglia inviato alla Regione il due marzo scorso
Nel due mila nove la stima dell'ARPA della Regione Puglia
E che siano stati installati in questa Regione impianti fotovoltaici per settecentotrentotto Mw impegnando una superficie agricola di circa duemila duecentoquattordici ettari
Mentre nei primi due mesi del due mila dieci sono giunte richieste di installazione a fronte di altri possibili mille duecentodiciassette ettari rubati all'agricoltura
Un vero boom giustificato dallo sforzo dell'Amministrazione di portarsi avanti nel raggiungimento del famoso obiettivo venti venti venti Obiettivo europeo da raggiungere entro il due punto due mila venti
Sforzo apprezzabile ma che in questo caso merita cautela questi impianti hanno un impatto ambientale da tenere assolutamente in considerazione se e come sta avvenendo sono fortemente concentrati in alcuni in alcune aree
Con gli stessi enormi di pannelli fotovoltaici suoi sosto sottostanti perdono permeabilità l'attività biologica tende a morire dando luogo a fenomeni di desertificazione
Kennedy decreterà ebbero l'infertilità e aumenterebbero il pericolo di alluvioni inoltre non si può calcolare
Cosa succederà quando tutti questi pannelli andranno smaltiti
Si tenga poi conto che le reti energetiche che abbiamo non sono ancora pronte a tali incrementi basta il dato che in Puglia le perdite di energia per trasmissione sulla rete ammontano a circa il settanta per cento
Dell'energia prodotta da fonti rinnovabili
Andiamoci piano con i pannelli solari verrebbe da dire ma il problema vero non sono i pannelli è una visione che risente ancora
Della vecchia logica centralistica delle energie fossili secondo voi cui bisogna concentrare in poche centrali a produzione
Quando invece le fonti
Per il venti venti venti il sole il vento la quale biomasse io aggiungerei anche la geotermia solo per loro natura distribuite non concentrate come l'uranio il gas il carbone al petrolio
Questa idea che le energie rinnovabili vadano raccolte in grandi centrali anzi che in milioni di piccole installazioni distribuite
E l'ibrido per cui le energie del futuro andrebbero prodotta secondo le logiche del passato
Ciò provoca l'equivoco di fondo secondo cui l'energia rinnovabile sarebbe sostenibile per definizione mentre non è così se si creano dei danni ambientali continua Carlo Petrini anche il fotovoltaico e qualunque altra tecnologia rinnovabile diventa insostenibile
E e qui bisognerebbe e poi aggiungere che proprio la Puglia come la Campania eh est in particolare
La regione italiana che ha permesso di innalzare centinaia e centinaia di media aerogeneratori torri d'acciaio alte oltre cento metri
Consigliere sono montati da queste gigantesche eliche e che hanno letteralmente invaso paesaggi di di di notevole valore come il paesaggio del sub Subappennino Dauno
Si è permesso che Subappennino Dauno fosse invaso da da da questi mega impianti industriali come se che si trattasse
Di una specie di deserto di di un paesaggio di nessun valore mente al contrario non è proprio così
Quindi il tema il il problema che affronta Carlo Petrini in questo in questo intervento su quotidiano la Repubblica è molto importante ma appunto non soltanto
Il fotovoltaico anche l'energia eolica
Degli aerogeneratori d'acciaio anche questo a a
Ha creato problemi davvero enormi e che sono enormemente sottovalutati
Questo dunque l'intervento di Carlin Petrini su un tema molto importante come quello
Dell'impatto sul territorio e sull'ambiente delle installazioni di energia rinnovabile che sono sì
Pulite cioè che producono energia elettrica senza emissioni in atmosfera di CO due e però possono appunto vere un impatto ugualmente sull'ambiente sul territorio
Come succede quando i pannelli fotovoltaici vengono installati sul territorio agricolo invece che sui tetti di di case
Di edifici industriali di capannoni di magazzini di di di di parcheggi eccetera eccetera sottraendo migliaia di ettari a all'agricoltura tra l'altro in un Paese come l'Italia che non riesce neppure a produrre
Il cibo ti di cui necessitano i sessanta milioni di esseri umani che vivono
Nel territorio italiano restiamo sulle pubblica perché il supplemento Affari e Finanza del dodici aprile scorso
Ha pubblicato un davvero interessante notizia un articolo che occupa un'intera pagina
Il titolo è più potenza in maggior durata falliti o zolfo la pila del futuro qui la questione è quella
Di un importante passo avanti nella ricerca tecnologica per le batterie l'articolo di Valerio Maccari
Ci informa di una
Innovativa tecnologia che combina i due milioni scoperta alti ma di Bruno
Scrosati all'Università la Sapienza di Roma e le implicazioni sono importantissimi in particolare per il futuro dell'autonomia elettrica
Allora leggiamo una parte l'articolo di Valerio Maccari a vederlo il prototipo di batteria lo zolfo liti omesso punto al professore Bruno scusati all'Università la Sapienza non sembra avere molto di diverso da ogni altra batteria assomiglia né affetti alle batterie al litio
Che utilizziamo ogni giorno e che animano i nostri computer i nostri cellulari
Questo perché ad essere straordinaria è una caratteristica che sfugge all'occhio nudo il prototipo di Scrosati può contenere circa quattro volte la quantità di energia di una batteria al litio tradizionali di dimensioni e peso simili
E quindi durare quattro volte di più
Inutile dire che in un mondo come quello moderno dove l'uso dei dispositivi elettronici portatili diventa ogni giorno più comune questa caratteristica rappresenta una vera e propria rivoluzione anche perché con il passare del tempo
Cellulari smartphone e laptop diventano sempre più piccoli sottili mentre il loro fabbisogno energetico paradossalmente aumenta
E le batterie al litio attualmente in commercio sono diventati di conseguenza sempre più inadeguate
Il prototipo sviluppato dall'Università la Sapienza invece inverte finalmente la tendenza i suoi eccezionali valori di energia
Ne permettono almeno teoricamente almeno teoricamente l'applicazione in campi che vanno al di là della piccola Elettronica come ad esempio
Nell'alimentazioni grandi dispositivi in primis le auto elettriche una tecnologia testate funzionante ma che finora è stata limitata nella diffusione proprio dalla scarsa durata delle batterie tradizionali
Per quanto comunque le autolettighe di oggi con le batterie al litio di oggi hanno già un'autonomia che supera i i centodieci centoventi chilometri quindi
Per l'uso all'interno della città e già quella stragrande maggioranza dei casi è già sufficiente comunque continua l'articolo
Di Maccari su questa importante passo avanti nella ricerca tecnologica messo appunto realizzato nella Università la Sapienza di Roma
E si dà conto delle dichiarazioni o del professore Scrosati
Che la sfida del futuro spiega Scrosati le batterie al litio sono ormai in tutti i dispositivi elettronici ma ricerca tenta di espandere il campo d'utilizzo anche ad altre applicazioni automobili elettriche in primo luogo per questo in tutto il mondo sono attualmente in corso studi e ricerche per portare le tradizioni batteria al litio a dei livelli superiori
Le batterie continua Scrosati sono tecnologia chiave non solo per le auto elettriche basta pensare alle energie alternative come l'eolico il solare energie che sono al centro di tutti i progetti di diversificazione energetica del futuro
Ma che soffrono una certa discontinuità nella generazione legata a fattori immaginabili come l'assenza di sole divento
E quello che viene anche chiamata l'intermittenza delle energie rinnovabili anche per loro è necessario studiare dispositivi di accumulazione che vadano oltre le capacità delle attuali batterie
Il loro valore strategico ha spinto la ricerca dedicare al tema un'attenzione particolare l'Amministrazione Obama ad esempio sottolinea Scrosati ha investito due miliardi di dollari nella ricerca in questo campo
E anche la Germania spende cinquecento milioni di euro l'anno
In Italia ovviamente le cose purtroppo sono ben diverse
Noi per fortuna lavoriamo da tanti anni in questo campo e abbiamo anche contatti internazionali grazie ai quali
Abbiamo potuto sviluppare questa idea
Il principio alla base della batteria al litio zolfo era noto da tempo così come i suoi vantaggi il problema però
è che la realizzazione poneva il problema di sicurezza che ne rendevano impossibile la commercializzazione falliti o metallico uno dei componenti che ha precedentemente utilizzato
Il litio metallico e molto reattivo c'erano dei rischi di esplosione lettori tali Guido contenuto all'interno poi a poco affidabili il tema del professor Scrosati riuscito ad aggirare il problema
Grazie all'utilizzo dei nuovi componenti completamenti innovativi rispetto i prototipi di batterie al litio zolfo realizzati in precedenza abbiamo cambiato tutti i materiali utilizzati spiega ancora Scrosati
E e qui mi fermo nella lettura di questo articolo insomma si dà conto di questa
Notizia importantissima di un probabile passo avanti tecnologico e la tecnologia delle batterie al litio probabilmente di grandissima importanza un passo avanti strategico
Che potrebbe essere davvero decisivo se confermato anche per il futuro appunto immediato futuro entro pochi anni delle a Uto elettriche
Ho cambiamo ancora l'argomento passiamo adesso all'unità del quattordici aprile
Che ci informa di di questo importante appuntamento internazionale quello convocato dal presidente boliviano evoca Morales che sia per la prossima settima pochi giorni
Accorcia Bamba il summit sulla giustizia climatica
Il titolo di questo articolo dell'Unità eh acqua foreste clima si riparte da coscia Bamba allora leggiamo l'articolo un all'inizio l'articolo di Rachele Gonnelli
La battaglia per salvare il pianeta la piaga del riscaldamento globale non è ancora persa ma il tempo stringe così pensano gli indios delle Ande che a partire dal fallimento del vertice mondiale sul clima di Copenaghen
Insieme al Presidente della Bolivia lindi io Evo Morales hanno chiamato a raccolta i movimenti sociali del resto del mondo
Ma anche i Governi intellettuali agenzia delle Nazioni Unite
Per una conferenza internazionale su come far fronte comune
In difesa della Madre terra la pace la mamma
Si terrà da lunedì prossimo a Cochabamba nel cuore della Bolivia a dieci anni di distanza dalla guerra dell'acqua costata all'ingrosso della zona
Violenze morti ma infine vinta contro la mila predatoria delle multinazionali come ricorda lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano che chiuderà il meeting giovedì ventidue giornata mondiale
Delicata alla terra dall'ONU
Per quel giorno il summit al quale sono attesi oltre quindici mila delegati di trecentocinquanta organizzazioni estati si propone di presentare al mondo una dichiarazione universale
Dei diritti della Madre terra intesa come organismo vivente che include ma non si limita
Al punto di vista degli esseri umani
E
Ancora
Sempre
Sempre su questo ancora sull'Unità articolo di Giuseppe De marzo portavoce di a sud ecco il titolo è ricominciamo questo sviluppo eh insostenibile sottotitolo
Lo dimostra la lotta continua tra ambiente ed economia
Alla crisi si risponde con una crescita senza fine meglio cercare l'armonia tra giustizia sociale e ambientale
Scrive Giuseppe De marzo
La Terra non porre già degli attuali Standard di consumo e produzione così come non è più capace di smaltire la quantità di rifiuti e di gas serra disseminati sul pianeta e ed in atmosfera
Se la sua Cina portasse i suoi consumi a livello di quelli occidentali avremo bisogno di altri tre pianeti per sostenerne l'impatto
Allo stesso tempo la crescita dei consumi della Cina e auspicata dalla governance globale per uscire dalla crisi economica
La dicotomia tra crisi economiche rispetto dell'ambiente messa in quest'ottica e destinata a riprodursi e ad ampliare gli affetti di entrambe le crisi economica ed ecologica
Abbiamo anche la necessità di agire subito di non rimandare a domani decisioni vincolanti in grado di mettere un freno alla minaccia più grande mai affrontato dell'umanità i cambiamenti climatici
La Terra e malata e questo rappresenta un sapere ormai condiviso da tutti i Governi del pianeta che nonostante
Un accettata consapevolezza sono stati incapaci a Copenaghen di arrivare a degli impegni certi ed efficaci sin da subito
Per evitare la catastrofe da loro stessi annunciata
Un'incapacità figlia di un approccio sbagliato che continua ad immaginare la crisi ecologica come secondaria rispetto a quella economica e che ignora le relazioni e le connessioni tra crisi
La crisi economica ecologica alimentare energetica finanziaria
Migratoria sono interdipendenti tra loro in misura non ed evidenziano i limiti e di fallimenti di un modello di sviluppo insostenibile in termini ambientali e sociali
Che teorizza la possibilità di una crescita economiche infinita
E si affida all'innovazione tecnologica per ridurre gli impatti ambientali
Condizioni queste ultime due smentita dalla stessa scienza e dall'esistenza stessa delle crisi
Per uscire da questo vicolo cieco e continua a Giuseppe De marzo abbiamo bisogno di promuovere una trasformazione del pensiero che costruisca un paradigma dello sviluppo basato sull'armonia con la natura e con tutti i viventi
Affermiamo che nel ventunesimo secolo per garantire i diritti umani in maniera integrale e necessario è necessario riconoscere e rispettare i diritti della Madre terra saldando così la giustizia ambientale a quella sociale
E attraverso il riconoscimento dei diritti della natura
Che diventa finalmente possibile creare le condizioni giuridiche e di conseguenza economiche sociali attraverso le quali generare un nuovo paradigma di civilizzazione per una nuova democrazia
Della terra
Giuseppe De marzo il portavoce dell'associazione a sud autore del libro buon vivere per una Nuova Democrazia della terra
E
Sempre L'Unità di mercoledì quattordici marzo pubblica anche uno stralcio dell'appello di personalità italiane per questo appuntamento internazionale di Cochabamba in Bolivia
E e scrivono per questi intellettuali italiani il cambiamento climatico rappresenta una minaccia sempre più reale per l'esistenza dell'umanità e per tutti gli esseri diventi
Esiste un grave pericolo per i popoli della terra ancor maggiore per i più poveri e per quelle comunità e Paesi che vivono in ecosistemi fragili e facilmente alterabili a fronte di questo la Conferenza di Copenhagen si è risolta in un nulla di fatto
E niente è ancora stato regolamentato per invertire il fenomeno del riscaldamento globale
E riconoscere il debito climatico ed ecologico accumulato dal nord nei confronti del sud del mondo
Abbiamo bisogno di impegni urgenti e concreti diritti umani i diritti della natura devono in questo secolo saldarsi se vogliamo impedire danni e sofferenze l'umanità
E alle future generazioni
Noi riconosciamo come gli esseri umani siano parte di un sistema interdipendente compresso
Con il quale dobbiamo convivere in armonia di cui il brio rispettando la dignità di ciascuno e i diritti di tutti aver violato le leggi naturali ha portato al caos climatico distruzione ecologica che minaccia la sopravvivenza di tutti viventi
E genere ingiustizie guerre
E sofferenza
Ecco uno stralcio di di un appello più ampio che e firmato da Paolo Cacciari Angelo Cassano Franco Cassano Giulietto Chiesa Giuseppe De marzo
Don Luigi di piazza Luigi ferraioli don Andrea Gallo aridi Giuliani Margherita che Gianni Minà
Emilio Molinari Tonino Perna Riccardo Petrella Carla Ravaioli Gianni Rinaldini Rossana Rossanda Raffaele K Salinari don Alessandro Santoro Alex Zanotelli
Cambiamo argomento occupiamoci delle degli inceneritori di rifiuti il tema eh trattato dal quotidiano ecologista terra
Sabato diciassette aprile è stato pubblicato un articolo anzi con il un attivo di Rossella ani Tory che poi un'intervista a Patrizia Gentilini
Responsabile dei rapporti con i comitati di cittadini dell'Associazione medici per l'ambiente in cui in in occasione di un incontro nazionale a Parma una manifestazione nazionale contro tutti gli inceneritori di rifiuti
Allora vediamo questa intervista il titolo è la salute in cenere chiede Rossella Antinori
A Patrizia Gentilini quali sono i pericoli associati a questa tecnica di smaltimento e risponde
La Gentilini incenerire i rifiuti significa provocare danni alla salute e all'ambiente nessuna tecnologia neanche le migliori possono evitarli vivere in aree inquinate comporta conseguenze gravi basti pensare all'aumento dei tumori
Negli Stati Uniti e l'incremento e dello zero virgola sei per cento annuo in Europa dell'uno virgola uno per cento in Italia invece e del due per cento all'anno se poi parliamo dei bambini la situazione peggiora
In fondi per la fascia di età compresa tra i quattro i quattordici anni
Crescono nel nostro Paese del quattro per cento all'anno contro una media europea dello zero virgola nove per cento
Uno scenario che non può che suscitare inquietudine commenta Rossella rito e risponde Patrizia Gentilini non possiamo ancora pensare che il problema del cancro sia un problema dello stile di vita
I bambini non bevono e fumano il problema è legato alle sostanze cancerogene con cui ogni giorno entriamo in contatto sostanze che la madre trasmette al feto
Un rischio che in un Paese corrotto come l'Italia aumenta ogni giorno si sente parlare di un nuovo inceneritore sotto inchiesta di controlli non eseguiti e forni alimentati con materiale pericoloso
Come invertire la rotta e rispondeva Gentilini bisogna puntare al riciclo completo della materia il tumore che guarisce al cento per cento e quello che non viene
La prevenzione primaria non è la Cenerentola della medicina è necessario quindi smettere di bruciare l'immondizia
E implementare tutte le pratiche di riduzione dei rifiuti alla fonte ridurre gli imballaggi introdurre il vuoto a rendere i prodotti alla spina sistemi che in altri Paesi del mondo si stanno già affermando e che i cittadini sono pronti ad accogliere
E chiede Rossella ani tori vero che una parte dei rifiuti selezione dei cittadini attraverso la raccolta differenziata finisce comunque negli inceneritori
Risponde Patrizia Gentilini assolutamente sì d'altronde in Italia mancano quegli impianti di riciclaggio che servono per il recupero dei rifiuti motivo per cui a fare la raccolta differenziata
Ho dire sì ad un sistema porta a porta non basta i cittadini devono verificare qual è il destino dei veterinari selezionati perché spesso è proprio lì che casca l'asino
Quale strada bisogna percorrere quella della riduzione dei rifiuti alla fonte del riuso del riciclaggio di impianti per il recupero della frazione secca come quelle inaugurato da Carla Poli ha ben a Vedelago
Bisogna smetterla anche di parlare di gestione integrata perché è un sistema che accanto agli impianti di riciclaggio prevede pur sempre quelli di incenerimento
Dobbiamo spezzare con forza questa logica gli inceneritori servono solo a procurare danni all'uomo e all'ambiente
Questo dunque e lo l'opinione di Patrizia Gentilini e il giorno successivo il quotidiano terra ritornato giorno successivo cioè oggi domenica diciotto aprile
Tornato sulla questione con un ulteriore articolo sempre firmato da Rossella ani tori che intitolato inceneritori ora basta
Si dà conto di questa manifestazione nazionale a Parma la prima manifestazioni nazionali contro gli impianti di incenerimento dei rifiuti
Alla giornata di protesta non di rito centinaia di comitati provenienti da ogni parte d'Italia
Scrive Rossella Vittori la loro è una lotta impopolari non incontra il favore della politica e le istituzioni preferiscono non sentirne parlare
Portarla avanti e difficile e richiede un grande impegno una presenza costante caparbietà competenza e coraggio eppure
Il numero di cittadini disposti a mobilitarsi contro gli inceneritori cresce di giorno in giorno ieri a Parma c'è stata la prima manifestazione nazionale un appuntamento convocato dal Coordinamento locale a cui hanno risposto di tante realtà attive sul territorio
Da Aosta a Palermo i comitati cittadini contro gli impianti di incenerimento rifiuti si contano centinaia
E la dinamica con cui entrano in scena e sempre la stessa in difesa del territorio dove abitano minacciato dalle mire affaristiche degli imprenditori di turno interessato a realizzare l'ennesimo Fornovo in cui si bruciano i rifiuti
Del resto in Italia questo tipo di impianti assorbe la maggior parte dei fondi destinati alle energie rinnovabili CIP sei qui cioè ci si riferisce quella vera e propria truffa purtroppo approvato dal Parlamento
All'inizio degli anni Novanta per cui i soldi che dovevano andare a finanziare le regia rinnovabili sono andate
A alle false energie rinnovabili alle alle cosiddette assimilate
Chi investe continua del Rossella editori chi investe nella costruzione di un inceneritore destinato a guadagnare basti pensare che il proprietario di un impianto può rivendere al gestori di servizi elettrici l'energia prodotta un costo maggiore rispetto a quello di mercato
Usufruendo di tutte le agevolazioni previste per le fonti rinnovabili anche se di alternativo a ben poco
Anzi disincentiva la prevenzione della produzione di rifiuti e la raccolta differenziata
Per funzionare hanno bisogno infatti di un apporto di immondizia costante
E insieme al resto per facilitare la combustione bruciano anche carta legno e plastica proprio quella parte di rifiuti che i cittadini selezionano a monte pensando di contribuire alla catena dell'ICI del riciclaggio
E se nell'ottica della riduzione del risparmio questo tipo di impianti in cui il cui costo rimane estremamente alto risulta a dir poco sconveniente
Se si considerano anche i danni alla salute l'ambiente appare difficile capire perché ci si Ostini a percorrere questa strada
E così quindi
Rossella ani Tory su quotidiano ecologista a terra allora abbiamo praticamente esaurito il nostro tempo non resta che dare molto rapidamente conto
Della svolta negativa in relazione alla caccia la svolta votata in in Parlamento dalla Commissione agricoltura della Camera prendiamo dal Corriere della Sera di giovedì quindici aprile
Caccia meno limiti gli ecologisti due punti massacro stagione più lunga decideranno le Regioni l'articolo firmato da Giovanna Cavalli leggiamo
Povero allodole povera beccaccia che svolazzano i cioè di febbraio si allunga la stagione della caccia lo ha deciso la Commissione agricoltura della Camera che con ventuno sì e diciassette no approvato il subemendamento articolo quarantatré della legge comunitaria
L'Unione europea in teoria ci aveva chiesto proprio il contrario meno giorni di cartucce pallini già diverse sono state le procedure di infrazione avviate contro l'Italia ma il testo votato invece prevede che le Regioni possano posticipare il calendario venatorio
Per determinate specie di uccelli con il parere preventivo obbligatorio dell'Ispra Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
Perciò a discrezione le doppiette potranno sparare non solo dal primo settembre al trentuno gennaio
Che già trasparente c'è un calendario lunghissimo ma anche fino al venti del mese successivo sono esclusi gli ungulati ovvero i cervi dieci in viali
Resta il divieto assoluto di impallinare ogni singola specie durante il ritorno al luogo di nidificazione durante il periodo della nidificazione
E le fasi della riproduzione e della dipendenza degli uccelli
Gli ambientalisti di ogni sigla sono insorti contro il provvedimento caccia selvaggia massacro annunciato ma il relatore del testo Isidoro Gottardo del PdL lo difende
Finalmente l'Italia potrà mettersi in regola e non si dica che abbiamo allungato il calendario semmai è vero il contrario lo abbiamo ristretto
Ma nella stessa maggioranza non tutti sono d'accordo
L'onorevole Basilio Catanoso sempre PdL dice che sarebbe irresponsabile consentire alle Regioni di prolungare la caccia mi auguro che l'errore compiuto posso trovare rimedio
In aula
Il fascicolo ci tornerà dove dopo una breve sosta alla Commissione politiche europee
Durissima la reazione congiunta dell'ENPA Protezione animali della LAV antivivisezione con Lida e o IPA questa approvazione significa sparare al cuore della migrazione colpire la natura nelle fasi più importanti del suo ciclo vitale
Spiega Fulco Pratesi presidente onorario del WWF Italia che con il riscaldamento globale la riproduzione e la nidificazione sono anticipate chi spara febbraio spara contro animali in amore che c'è di più crudele
La stagione venatoria dice andava accorciata
Semmai accorciata a febbraio sui nostri cieli c'è un gran traffico di beh Caccini colomba ACI POR Ciglioni anatre Marzaglia oli cali nelle da acque Pitti me sono tempi cupi conclude
Fulco Pratesi
E qui dobbiamo proprio fermarci e quindi rimando rimando alla prossima settimana gli articoli che riguardano il dissesto idrogeologico le frane abbiamo
Tra l'altro la frana più grande d'Europa che
Dal dieci marzo scorso ha interrotto addirittura
Tagliato in due l'Italia nella direttrice
Nord sud est le comunicazioni ferroviarie tra Roma e Napolitano a parte la Puglia dall'altra sono interrotte
Appunto dal dieci marzo scorso
Perché la frana più grande d'Europa a tagliato la peraltro vecchissima scandalosa ferrovia binario unico Benevento Foggia ma di questo parleremo la prossima settimana un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giovanni De Pascalis